I protagonisti raccontano - anniversario 20 anni ERF
Se deve indicare una priorità nell’ampia scala di valori che costituisce il ‘cuore’ di Emilia Romagna Festival, a 20 anni dalla sua prima edizione, Massimo Mercelli indica senza esitazione il futuro.
Se deve indicare una priorità nell’ampia scala di valori che costituisce il ‘cuore’ di Emilia Romagna Festival, a 20 anni dalla sua prima edizione, Massimo Mercelli indica senza esitazione il futuro.
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L’ENTUSIASMO DEI GIOVANI | ELIO
35
L’ENTUSIASMO
DEIGIOVANI
La disponibilità all’ascolto, il grado
di coinvolgimento è il ricordo
più bello che ho del Festival.
Elio, è vero che Pierino e il Lupo ha
segnato la sua vita?
Come la versione del Barbiere di Siviglia, che lei ha presentato al
Festival nel 2011
“Si trattava di una versione da camera della celebre opera di
Rossini, ho cercato di restituirne i colori ancora prima della trama,
le caratterizzazioni dei personaggi, anche senza le voci, ho invitato
il pubblico a diventare parte del gioco che presentavamo sul
palco. Si tratta di concerti che, in maniera mai seriosa, cercano
di trasmettere non solo l’eleganza e la profondità di autori come
Rossini, ma anche l’idea che si possa imparare a conoscere e
quindi ad amare la musica con leggerezza”
Compito molto difficile
“Si, ma non per questo non va perseguito. Basta ribaltare il sentire
comune. Noi con le Storie Tese lo facciamo abitualmente con la
morale e le banalità correnti. Emilia Romagna Festival mi ha
aiutato proprio a smontare questi pregiudizi, in particolare quello
secondo il quale la musica classica è irraggiungibile, può essere
consumata solo da pochi. Abbiamo dimostrato, con il successo dei
concerti e con volti entusiasti dei più giovani che non è così”
“Si, ero un bambino e mia madre
mi portava a teatro. Ascoltando
una versione di Pierino e il Lupo è
nata la mia passione per la musica.
Da lì il desiderio di studiare flauto
al Conservatorio. Poi è venuto il
pop, il successo con le Storie Tese,
ma la classica, grazie proprio a
Pierino il Lupo è la base della mia
formazione”
Quindi il Festival è anche una
occasione per tornare alle sue
‘radici’
“Certo, esibirmi con I Fiati
Associati, dei quali faccio parte
con Massimo Mercelli e altri
importanti solisti, è stata una
bella occasione per immergermi
nuovamente nel fascino da
cabaret, un po’ fumoso, un po’
dissacrante dell’Opera da Tre
Soldi di Kurt Weill, ad esempio.
Uno che in fondo, un approccio
alla realtà in maniera irriverente
come piace a me, lo ha sempre
avuto!” ■