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Incontro con l’artista 12
casuale; credo piuttosto che sia il risultato di un continuo dipanarsi e intersecarsi
di percorsi, circostanze e incontri in qualche modo collegati tra loro, di cui non
sempre ci rendiamo conto.”
Dopo quindici anni, la mostra a Roma.
“Quindici anni dedicati a mettere a punto una sorta di filosofia della pittura,
che mi consente di trasporre nei quadri la mia interpretazione della realtà. Così
nel 2010, grazie anche alla disponibilità della signora Donatella Franceschini
che ne è titolare, ho tenuto presso la ‘Galerie de Paris’ , in via Margutta, la
seconda personale, ‘Dualità dell’essere → armonia della molteplicità’. Anche qui
una grande emozione, una grande soddisfazione e, secondo il parere di alcuni
osservatori, un discreto successo.”
Anche questa mostra riprendeva il titolo di un quadro, peraltro molto
interessante. Cosa può dire in proposito?
“Il tema della mostra era incentrato essenzialmente sulla dualità della natura
umana e sulla molteplicità con cui si manifesta. In questa dualità coesistono,
dal mio punto di vista, il maschile e il femminile, la razionalità e il sentimento,
l’amore e l’odio, il bene e il male, il corpo e la mente, l’animo e l’anima, la vita e la
morte. Elementi che si compenetrano profondamente l’un l’altro, che convivono
in una condizione di equilibrio che non è mai definitiva, ma da conquistare
giorno per giorno tra mille contraddizioni, senza mai dare nulla per scontato.”
Le sue parole riecheggiano tematiche filosofiche e psicologiche, al limite della
metafisica...
“Sono gli argomenti che mi stimolano maggiormente. La “gnosis”, l’amore per
la conoscenza, mi guida nella quotidiana fatica di conciliare gli opposti e mi
consente una sempre maggiore consapevolezza dei miei pensieri e delle mie
azioni. Credo che l’approdo vagheggiato della mia ricerca interiore, culturale
e artistica, la mia Itaca, sia la realizzazione armoniosa della mia personalità:
obiettivo ambizioso, lo so, che perseguo tuttavia con grande determinazione.”
Obiettivo di tutto rispetto, devo dire. Poi l’intermezzo di una collettiva.
“Nel maggio del 2012, dal titolo ‘Painting’s Meeting in via Margutta’, a cui ho
partecipato con curiosità, ma che considero un fatto episodico.”
Ed ora una mostra antologica: ‘Tra natura e cultura, tra sogno e mito’. Un titolo
molto impegnativo.
“Il titolo si riferisce al soggetto e all’oggetto della mia attività artistica. Gli antichi
greci, alla cui cultura mi ispiro molto, sostenevano che la vita ha avuto origine
dall’abbraccio cosmico tra cielo e Terra, tra Urano e Gaia, la Grande Madre
vivente. Mentre l’esperienza insegna che l’essere umano rappresenta il confine
tra natura e cultura, produce sogni e crea miti. Dall’incontro tra cielo e Terra