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Alle soglie del secondo decennio degli anni 2000 Bianchini riprende a dipingere,
dedicandosi ad un’opera ricca di suggestioni, “Il Minotauro”, che aveva iniziato
nel 2001 e che porta a termine nel 2010.
Ispirato al racconto mitologico della folle passione di Pasifae, moglie di
Minosse, per il toro bianco che il re di Creta avrebbe dovuto sacrificare al dio
del mare Poseidone, il quadro viene esposto per la prima volta in occasione della
‘personale’ tenuta nell’ottobre dello stesso anno presso la “Galerie de Paris” in via
Margutta, a Roma, che prende il titolo dal dipinto “Dualità dell’essere, armonia
della molteplicità”.
L’artista continua assiduamente ad indagare la sua interiorità alla ricerca di
sempre nuovi spunti creativi, approntando in questi anni alcuni disegni a matita
su carta e a pastello su cartoncino ispirati al sogno e al mito.
Un lieto evento e un grave lutto in famiglia, all’inizio del 2015, costituiscono per
lui motivo di profonde riflessioni sul senso della vita e della morte.
Dopo un periodo non breve, riprende a dipingere ad olio su tela, realizzando
alcuni quadri che trattano argomenti attraversati, come molte sue opere, da una
sottile venatura psicologica.
Tutti esposti nella mostra antologica dal titolo emblematicamente significativo
“Tra natura e cultura, tra sogno e mito”, che apre all’artista la porta sul suo
percorso futuro.
91 Le opere e gli anni - Anni ‘10