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Dialogo, Musica, Effetti: il Suono nell'Audiovisivo

di Simone Corelli, Stefano Mainetti, Gilberto Martinelli Il volume tratta in modo approfondito il suono nell’audiovisivo nei suoi aspetti tecnici ed espressivi, principalmente per film e documentari. I tre autori, noti professionisti del settore, affrontano sia i lati produttivi che postproduttivi, fino all'ascolto dello spettatore, trattando anche la musica per film. Il saggio è impreziosito da una dettagliata cronologia sull'avanzamento scientifico e tecnologico correlato al suono, e da grafiche e fotografie originali. E' un'opera per esperti ma anche per appassionati e studenti di cinema. La prefazione è di Claudio Strinati. Lambda Edizioni, 2021

di Simone Corelli, Stefano Mainetti, Gilberto Martinelli

Il volume tratta in modo approfondito il suono nell’audiovisivo nei suoi aspetti tecnici ed espressivi,
principalmente per film e documentari. I tre autori, noti professionisti del settore, affrontano sia i lati produttivi che postproduttivi, fino all'ascolto dello spettatore, trattando anche la musica per film. Il
saggio è impreziosito da una dettagliata cronologia sull'avanzamento scientifico e tecnologico correlato al suono, e da grafiche e fotografie originali. E' un'opera per esperti ma anche per appassionati e studenti di cinema. La prefazione è di Claudio Strinati.

Lambda Edizioni, 2021

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Capitolo 1

Storia del sonoro per l’audiovisivo

La consistenza di un’arte è fatta delle limitazioni

materiali ch’essa incontra.

Massimo Bontempelli

Il desiderio di registrare il suono è primordiale: una

leggenda racconta che in Cina alcune donne possedevano

voci talmente soavi che i loro figli le conservarono

nelle cavità di alcune canne di bambù; una volta riaperte

era possibile riascoltare quelle preziose voci, ma solo

per una volta.

In questa sezione racconteremo l’affascinante percorso

scientifico, tecnologico, industriale ed artistico che

riguarda, in modo diretto o indiretto, la cinematografia

sonora. Le scoperte, le invenzioni e gli avvenimenti che

abbiamo selezionato saranno qui presentati in ordine

cronologico.

Come vedremo, la convergenza sinergica dei saperi,

principalmente in ottica, chimica, fotografia, elettroacustica

ed elettronica, permetterà la nascita del Cinema

Sonoro solo alla fine degli anni ’20 del novecento, mentre

uno degli ultimi grandi passi tecnologici sarà quello

del digitale, negli anni ’90 per quanto riguarda il suono

ed un ventennio dopo per l’immagine.

Il Cinema in fondo è un’arte giovane, e probabilmente

nei prossimi anni vivremo rivoluzioni ben più radicali

di quelle viste finora.

1.1 Prima del 1800

Pagine dimostrative

a bassa qualità di

600 aC: Talete descrive le proprietà dell’ambra, in greco

elektron, in grado di attrarre oggetti leggeri se strofinata

ad esempio sulle pelli di animali, e anche di

generare scintille.

550 aC: Pitagora di Samo con l’aiuto del monocordo studia

la vibrazione delle corde in rapporto alla loro

lunghezza. Egli identifica quelli che noi oggi chiamiamo

rapporti di ottava (rapporto di frequenze

2:1, e di lunghezze 1:2), quinta (3:2, 2:3) e quarta

(4:3, 3:4), ed inoltre definisce il tono come la

distanza tra queste ultime due note (9:8, 8:9).

250 aC: Vengono utilizzate celle galvaniche per placcare in

oro gioielli in argento, note oggi come batterie di

Baghdad.

15 aC: Marco Vitruvio Pollione, autore del celebre “De Architectura”,

definisce il suono come un moto vibratorio

dell’aria e descrive i teatri e la loro acustica,

nonché i metodi per amplificare il suono, ad esempio

posizionando giare sotto il pavimento e nelle

pareti del palcoscenico.

3

180: L’artista ed inventore cinese Ding Huan realizza

un congegno rotante capace di suggerire l’idea di

movimento di figure disegnate, il cui principio può

essere visto come il precursore dello Zootropio e dei

tanti apparecchi simili che in seguito ispireranno

la nascita del cinema.

850: Viene pubblicato il volume illustrato noto come

il “Libro dei congegni ingegnosi” in cui tre fratelli

di Baghdad, che si firmano collettivamente come

Banu Musa, descrivono strumenti musicali automatici

basati sulla rotazione di cilindri intercambiabili,

simili agli odierni carillon.

"Dialoghi, Musica, Effetti:

il Suono nell'Audiovisivo"

si Corelli, Mainetti, Martinelli

Lambda Edizioni 2021

907: Nei trattati anonimi “Musica enchiriadis” e “Scolica

enchiriadis” appaiono le prime rappresentazioni

grafiche di musica polifonica 1 . Tre secoli prima

Isidoro di Siviglia scriveva “Se i suoni non vengono

memorizzati dall’uomo, muoiono, perché non

possono essere scritti.”.

1026: Il monaco benedettino Guido d’Arezzo con il trattato

“Micrologus” ed alcuni scritti successivi introduce

e diffonde la moderna notazione musicale nonché

innovativi sistemi didattici come la celebre mano

guidoniana e l’identificazione delle note basandosi

su un famoso inno a San Giovanni Battista.

1 Per approfondire l’affascinante tema della scrittura musicale si

rimanda all’eccellente articolo [84] “A survey of the history of musical

notation” disponibile anche tradotto in italiano da Tommaso Gordini.

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