infoGIPETO n.37 |dicembre 2020

RICERCA & CONSERVAZIONE
RESEARCH & CONSERVATION
(come il progetto LIFE in fase di valutazione e il regolamento REACH) sono pertanto essenziali per
la conservazione delle specie necrofaghe.
Oltre al piombo, l’avvelenamento da altre sostanze tossiche rappresenta la maggiore minaccia per
gli avvoltoi a livello globale, ma finora, sulle Alpi, è stato rilevato solo un caso di avvelenamento:
Palanfrè, morto in Piemonte (IT) nel 2018 per collisione con le linee elettriche, presentava, infatti,
tracce di rodenticidi. Tuttavia, il rischio di avvelenamento richiederebbe analisi specialistiche che
non sempre vengono eseguite, ma che potrebbero offrire un quadro più esaustivo sull’utilizzo delle
sostanze velenose finora impiegate e monitorarne l’andamento.
Differenze regionali nelle cause di mortalità - I casi di mortalità sono stati documentati per
l’intero arco alpino (Figura 1), ma i fattori che li provocano differiscono tra regioni: collisione ed
elettrocuzione sembrano più frequenti in Alta Savoia e nella Vanoise (FR), che hanno affrontato
la problematica nel progetto LIFE GypHelp. Il saturnismo acuto appare invece più diffuso sulle
Alpi centro-orientali e orientali mentre per quello cronico è più difficile stabilire il luogo in cui sono
avvenuti i singoli eventi di intossicazione.
Le opportune misure di conservazione a contrasto di queste minacce vengono adottate da Pubbliche
Amministrazioni e soggetti finanziatori solo in presenza di impatti dimostrabili attraverso un
monitoraggio rigoroso. La capillare opera di raccolta e analisi dei dati relativi alla popolazione di
gipeto da parte dei partner della Rete IBM (www.gyp-monitoring.com) è la base per riconoscere le
minacce e programmare adeguate azioni di conservazione.
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