FashionUp Primavera

Dr. Capra, le diamo il benvenuto su Fashionup
magazine.
Come descriverebbe, oggi, la sua professione?
Svolgo l’attività di Financial Adviser dal
1983, assistendo i miei clienti, prevalentemente
aziende a carattere famigliare, sul
come navigare i mercati finanziari, in base
ad obiettivi e criteri prestabiliti di rischio/
rendimento. Opero prevalentemente nel
Nord Italia, anche se, in questi ultimi anni,
ho acquisito una piccola quota di clientela
estera, incontrata durante le mie trasferte.
E per me questo, è un fatto di notevole
soddisfazione per essere riuscito a superare
gli stereotipi negativi in fatto di servizi
finanziari che, generalmente, gli stranieri
hanno nei confronti del nostro Paese.
Quale è a suo avviso l’aspetto fondamentale
del suo ruolo come Adviser?
Guardi, vi sono diverse sfaccettature tipiche
di questo ruolo, ma per darle una
risposta sintetica, l’aspetto fondamentale
consiste nel comprendere i rischi di diversa
natura che sono insiti nelle attività di
investimento, cercando nel contempo di
rimanere allineati con gli obiettivi prefissati
dall’investitore, guidandolo attraverso
le diverse situazioni che si prospettano.
In un contesto così complicato e mutevole
come quello odierno, quale è la ricetta
per rimanere lucidi sul pezzo?
Credo che la diligenza sia l’ingrediente
fondamentale.
Bisogna fare i compiti, mettendosi sempre
in discussione.
Al di là dell’iter formativo necessario, per
essere ragionevolmente sul pezzo, mi confronto
con colleghi che operano in altri
contesti geografici, evitando così di farmi
sommergere dal conformismo locale.
Penso che la curiosità sia la molla che
spinge a progredire.
Bisogna stare attenti a non farsi influenzare
troppo dalle mode del momento, cercando-come
dicono gli inglesi- di “sbagliare
con la testa”!
So che lei era spesso in viaggio oltre i
confini nazionali per convegni e formazione.
Ora-con la Pandemia- come gestisce
il fatto di non potersi muovere?
Lo scenario è decisamente cambiato: siamo
in momento storico nuovo e ciò vale
per tutte le generazioni. Oggi si fanno solo
conference call! Direi che, con questo
sistema, i vantaggi innegabili sono sul risparmio
di tempo e sui costi di trasferta.
Ma così vengono a mancare le sensazioni
che si hanno nei classici meeting faccia a
faccia, che consentono di avere una sensibilità
ben diversa rispetto al contesto bidimensionale
del computer.
Quali sono i cambiamenti più significativi
che lei nota oggi nel sistema economico-finanziario?
Semplificando, si può affermare che Il Covid
abbia di fatto indotto dei grandi cambiamenti
nelle politiche monetarie delle
Banche Centrali che sono diventate, per
necessità, ultra espansive. E così anche i
Governi si stanno indirizzando verso politiche
fiscali favorevoli al rilancio dei consumi.
Il Recovery Fund- con l’Italia come maggiore
beneficiaria- sarà un’opportunità
unica per la crescita. L’arrivo di Mario
Draghi ha innalzato il livello reputazionale
del nostro Paese. E tutto ciò deve essere
tenuto in debito conto!
36