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NUMERO SPECIALE

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Ciao Romano!

Vorrei ricordare Romano in un suo aspetto,

quello dell’organizzatore.

L’ho sempre osservato a bocca aperta, ammirato,

tanto da chiedermi da dove prendesse quella

sapienza, che però, se ci pensiamo bene, è comune

ad altre persone della sua generazione e della sua/

nostra terra.

Una sapienza direi tutta bolognese.

Romano aveva la capacità di coinvolgere, di dare a

ciascuno e far dare a ciascuno il massimo possibile,

con un tatto incredibile, con una penetrazione

psicologica acuta, mancando completamente del

narcisismo che ora è tanto di moda.

Tutto per la società, niente per lui.

Ma non per la società per la società,(era il contrario

del campanilismo) per la società coi suoi valori,

ma anche questi valori visti come inclusivi, per

coinvolgere tutti e non escludere nessuno.

Se ne è perso lo stampo?

Speriamo di no

Stefano Ugolini

Chi ha voluto conoscerlo da vicino sa che è stato un uomo unico, al di là delle cose che ha fatto per il podismo.

Molte persone hanno avuto l’onore di cogliere la sua essenza e il suo spessore. Per noi è stato una guida, una

fonte di ispirazione, una presenza costante, un esempio di vita, instancabile, generoso e disponibile con tutti.

Ho sempre pensato che le persone si dividessero in due gruppi, uno con le capacità a creare problemi e l’altro

con la capacità di risolverli; Romano faceva parte del secondo gruppo, ci metteva l’anima in ogni cosa che

affrontava. Purtroppo non avremmo mai voluto ascoltare questa notizia.

Romano lascerà un vuoto incolmabile. Per sempre nel nostro cuore....

Ornella Mauro e Alberto

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