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L'Accademia Olimpica - n. 1/2 - Luglio 2021

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1<br />

L’Accademia<br />

uno/due<br />

<strong>2021</strong><br />

<strong>Olimpica</strong><br />

La divulgazione culturale<br />

viaggia sempre più nel web<br />

È sotto gli occhi di tutti come<br />

la pandemia abbia cambiato<br />

il nostro rapporto con le tecnologie<br />

digitali: in termini<br />

quantitativi, dato che il ricorso<br />

all’online ha sostituito<br />

o almeno affiancato sempre<br />

più l’attività in presenza; ma<br />

anche in termini qualitativi,<br />

essendosi sensibilmente<br />

modificati il nostro approccio<br />

al web, la considerazione<br />

circa le sue potenzialità e il<br />

ventaglio dei suoi utilizzi nei<br />

campi più diversi.<br />

Queste dinamiche hanno riguardato<br />

anche l’Accademia<br />

<strong>Olimpica</strong>. «Se consideriamo<br />

quanto avvenuto a partire<br />

dal primo lockdown del<br />

marzo 2020 - afferma il presidente,<br />

Gaetano Thiene - mi<br />

Anno XXIII - n. 1/2 - <strong>Luglio</strong> <strong>2021</strong> L’ Accademia <strong>Olimpica</strong> - Periodico<br />

Largo Goethe 3 - 36100 Vicenza - tel. 0444 324376 - Alessandra Agosti, Direttore Responsabile<br />

Autorizzazione Tribunale di Vicenza n. 1268 del 16/04/2012 - Poste Italiane s.p.a. Spedizione<br />

in A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27.02.04 n. 46) art 1, comma 2, DCB Vicenza<br />

Stampa Cooperativa Tipografica degli Operai Soc. Coop. - Via G. Corbetta 9 - Vicenza<br />

sento di dire che non ci siamo<br />

limitati a fare buon viso<br />

a cattiva sorte, “subendo” il<br />

web come unica strada percorribile<br />

per non fermarsi.<br />

L’abbiamo vissuto, invece,<br />

come una sfida e un’opportunità,<br />

sia potenziando<br />

gli strumenti già in nostro<br />

possesso (dal canale YouTube<br />

alla pagina Facebook, al<br />

sito), sia elaborando proposte<br />

che amplificassero il collegamento<br />

tra noi e il pubblico<br />

e le relazioni al nostro<br />

interno».<br />

Su questa duplice spinta<br />

sono così nate numerose<br />

iniziative. La prima, ai tempi<br />

del primo lockdown, è stata<br />

Il quarto d’ora accademico,<br />

serie di contributi video e<br />

testuali che hanno visto una<br />

notevole partecipazione di<br />

accademici. Pensata nell’ottica<br />

di una divulgazione di<br />

qualità e diffusa tra marzo e<br />

maggio 2020, questa iniziativa<br />

ha fatto da apripista alle<br />

numerose altre che si sono<br />

continua a pagina 2


2<br />

L’Accademia <strong>Olimpica</strong><br />

continua da pagina 1<br />

succedute: dalla serie collegata<br />

al concorso Art Bonus<br />

2020, con video dedicati<br />

alla storia della biblioteca<br />

accademica e a “pillole” su<br />

curiosità, personaggi e avvenimenti<br />

legati all’Istituzione,<br />

a quella realizzata per il<br />

Giorno della Memoria <strong>2021</strong>,<br />

d’intesa con altre organizzazioni<br />

culturali vicentine e<br />

non solo; dai contributi per<br />

la Notte della Ricerca 2020<br />

alle testimonianze di alcune<br />

accademiche per la Giornata<br />

mondiale delle Donne e<br />

delle Ragazze nella Scienza,<br />

fino alle tre lezioni per i 700<br />

anni dalla morte di Dante,<br />

tenute dagli accademici<br />

Lorenzo Renzi, Teodolinda<br />

Barolini e Carlo Ossola, e ai<br />

numerosi appuntamenti legati<br />

a specifiche tematiche,<br />

come nel caso dell’approfondimento<br />

su palazzo Thiene<br />

o delle tornate di Classe.<br />

«Anche sul versante interno<br />

- prosegue il presidente<br />

Thiene - abbiamo modificato<br />

parte della nostra operatività,<br />

per cui le riunioni avvengono<br />

spesso attraverso<br />

piattaforme o in modalità<br />

duale. È indubbio che l’online<br />

“appiattisca” un po’ l’interazione,<br />

ma d’altro canto<br />

agevola la partecipazione.<br />

Nei momenti più difficili,<br />

inoltre, questa modalità ci<br />

ha consentito di procedere<br />

a eventi di rilievo come assemblee<br />

e cerimonie istituzionali,<br />

cui avremmo dovuto<br />

rinunciare senza avere, all’epoca,<br />

alcuna certezza sulle<br />

tempistiche di un eventuale<br />

recupero».<br />

Tirando le somme, dunque,<br />

l’online ha mostrato le sue<br />

doti operative e in termini<br />

di diffusione verso un pubblico<br />

più ampio. «La cosa veramente<br />

importante - conclude<br />

il presidente Thiene<br />

- credo rimanga comunque<br />

il valore dei contenuti che si<br />

propongono. Sotto questo<br />

aspetto ritengo che come<br />

Accademia abbiamo dimostrato<br />

che si possono<br />

utilizzare diversi strumenti<br />

per fare sia alta cultura sia<br />

divulgazione, ma sempre e<br />

comunque di qualità».<br />

Conoscere palazzo Thiene<br />

Un gioiello da valorizzare<br />

L’Accademia<br />

ha sostenuto<br />

l’impegno<br />

del Comune<br />

per proteggere<br />

il complesso.<br />

Ora va disegnato<br />

con cura<br />

il suo futuro.<br />

Video disponibile nel sito e su YouTube.<br />

Attraverso gli stessi canali saranno caricati<br />

altri approfondimenti dedicati a<br />

palazzo Thiene.<br />

L’acquisto di palazzo Thiene<br />

da parte del Comune di Vicenza<br />

- scelta con la quale<br />

l’Accademia si è da subito<br />

dichiarata in accordo - ha<br />

messo “al sicuro“ lo storico<br />

complesso cittadino, salvaguardandolo<br />

come patrimonio<br />

pubblico irrinunciabile.<br />

Per farne conoscere più nel<br />

dettaglio la storia e il valore,<br />

l’Accademia ha proposto, il 6<br />

maggio scorso, un incontro<br />

online.<br />

Introdotto e coordinato dal<br />

vicepresidente dell’Accademia,<br />

Giovanni Luigi Fontana,<br />

l‘appuntamento ha visto la<br />

partecipazione del presidente<br />

Gaetano Thiene, del<br />

sindaco di Vicenza, Francesco<br />

Rucco, del soprintendente<br />

all’Archeologia, belle<br />

arti e paesaggio per le province<br />

di Verona, Rovigo e Vicenza,<br />

Vincenzo Tinè, e di tre<br />

accademici storici dell’arte.<br />

Con Maria Elisa Avagnina,<br />

già direttrice dei Musei Civici<br />

di Vicenza e segretario<br />

dell’Accademia, si sono ripercorse<br />

le vicende della<br />

famiglia committente, all’epoca<br />

una delle più eminenti<br />

della città per prestigio,<br />

ricchezza e respiro europeo,<br />

elementi essenziali nell’aprire<br />

il palazzo a una cultura<br />

d’avanguardia.<br />

Howard Burns, professore<br />

emerito di Storia dell’architettura<br />

alla Scuola Normale<br />

Superiore di Pisa, ha invece<br />

descritto gli aspetti storici e<br />

stilistici della costruzione, la<br />

sua controversa attribuzione<br />

(legata ai nomi e ai ruoli<br />

di Giulio Romano e Andrea<br />

Palladio) e gli interventi che<br />

la portarono, nel tempo, ad<br />

assumere l’aspetto di fastosa<br />

reggia urbana.<br />

Fernando Rigon, già conservatore<br />

del patrimonio<br />

immobile e mobile del palazzo<br />

dal 1999 fino al 2014,<br />

ha avuto infine il compito di<br />

ripercorrere l’attività culturale<br />

che si è svolta in questa<br />

sede (anche grazie alle collezioni<br />

in essa conservate)<br />

e le iniziative divulgative<br />

legate al palazzo e alle sue<br />

decorazioni.


L’Accademia <strong>Olimpica</strong><br />

3<br />

L’INTERVENTO<br />

Nell’aprile scorso, nelle pagine<br />

de Il Giornale di Vicenza,<br />

l’Accademia interveniva<br />

nel dibattito sollevato dalla<br />

concessione dell’Olimpico<br />

a una giovane cantante vicentina,<br />

Francesca Calearo,<br />

in arte Madame, per la realizzazione<br />

di un suo video<br />

musicale.<br />

Al di là del caso in sé («Sul<br />

piano artistico - si leggeva<br />

infatti nell’intervento, firmato<br />

dal presidente Gaetano<br />

Thiene - ci sentiamo di<br />

convenire con quanti non vi<br />

hanno rilevato elementi né<br />

oltraggiosi né squalificanti,<br />

come invece avvenuto in<br />

altre occasioni»), la vicenda<br />

riportava in luce l’annosa<br />

questione dei criteri di utilizzo<br />

dello storico teatro e<br />

delle modalità attraverso le<br />

quali definirli, applicarli e<br />

verificarne il rispetto.<br />

Qui di seguito ampi stralci<br />

dell’intervento, disponibile<br />

nel sito in versione integrale.<br />

L’Accademia <strong>Olimpica</strong>, tra<br />

le più antiche accademie<br />

d’Italia, fondata a Vicenza<br />

nel 1555, all’art. 1 del proprio<br />

Statuto indica tra i compiti<br />

che le sono peculiari «la<br />

vigilanza sulla conservazione<br />

e l’uso del Teatro Olimpico da<br />

essa eretto, la sua valorizzazione<br />

mediante manifestazioni<br />

d’arte adeguate alla<br />

dignità del monumento».<br />

[...] La vicenda [la concessione<br />

del Teatro per il video<br />

musicale di Madame] ha<br />

avuto senz’altro il merito di<br />

sollevare una volta di più la<br />

tanto annosa quanto non<br />

ancora risolta questione dei<br />

criteri e delle modalità che<br />

devono regolare l’utilizzo del<br />

Teatro Olimpico.<br />

[...] Ribadiamo il nostro<br />

punto di vista, espresso e<br />

sostenuto più volte: la necessità<br />

non prorogabile di un<br />

tavolo di regia che stabilisca<br />

e faccia rispettare le scelte<br />

che riguardano l’Olimpico,<br />

un organismo solido e trasparente<br />

nei principi e nelle<br />

regole ma snello e dinamico<br />

nelle decisioni.<br />

Da chi dovrebbe essere<br />

formato? Da rappresentanti<br />

di Enti e Istituzioni culturali in<br />

Un tavolo di regia<br />

per l’Olimpico<br />

grado di far dialogare le due<br />

anime principali di questo<br />

spazio straordinario: quella<br />

del “monumento”, da tutelare<br />

nella sua unicità e da gestire<br />

adeguatamente sul fronte<br />

tecnico-amministrativo; e<br />

quella del “teatro”, luogo da<br />

mantenere vivo e pulsante,<br />

con una sua identità artistica<br />

– dinamica ma coerente e<br />

coerente ma dinamica – che<br />

lo collochi nella grande scena<br />

culturale contemporanea.<br />

È su questa seconda anima,<br />

per sua stessa natura<br />

articolata e ricca di sfumature,<br />

che la questione si fa<br />

più complessa ma anche più<br />

stimolante.<br />

Il punto di partenza è indiscutibile.<br />

L’Olimpico non è un<br />

teatro come gli altri, non è<br />

una scena “neutra” alla quale<br />

puoi dare la veste e l’anima<br />

che vuoi, diversa ogni sera, di<br />

spettacolo in spettacolo: l’Olimpico<br />

la sua veste e la sua<br />

anima le ha da oltre quattro<br />

secoli. A dargliele è stata<br />

proprio l’Accademia <strong>Olimpica</strong>,<br />

che affidò il progetto del<br />

Teatro ad Andrea Palladio e<br />

ne finanziò la costruzione.<br />

Niente e nessuno potrà e<br />

dovrà cambiarle.<br />

Ma non confondiamo rispetto<br />

con arretratezza, tutela<br />

con chiusura, conservazione<br />

con conservatorismo.<br />

La significativa esperienza<br />

del Laboratorio Olimpico, in<br />

attività dal 2001 e promosso<br />

dall’Accademia, è un esempio<br />

concreto di come questo<br />

teatro possa/debba essere<br />

uno spazio creativo aperto<br />

al contemporaneo: un luogo<br />

di dialogo e stimolo culturale<br />

sui linguaggi del teatro, un<br />

crocevia di idee, visioni, sogni,<br />

sfide, uno straordinario<br />

ponte tra passato e futuro.<br />

Chiunque farà parte di quel<br />

tavolo di regia dovrà essere<br />

in grado di far convivere queste<br />

due anime, monumento<br />

e teatro, passato e futuro,<br />

conservazione e dinamismo.<br />

È possibile. Anzi, è una potenzialità<br />

che tutti noi – custodi<br />

di questo tratto di vita del<br />

“nostro” Olimpico – dobbiamo<br />

esprimere al meglio.<br />

L’Accademia <strong>Olimpica</strong>, lo<br />

diciamo forte e chiaro, non<br />

potrà non essere presente<br />

a quel tavolo e lo rivendica<br />

come dovere. Perché è la<br />

memoria storica del monumento.<br />

Perché ha dimostrato<br />

di saperlo rendere vivo<br />

come teatro. E perché ha un<br />

eccezionale patrimonio di<br />

competenze – i suoi accademici<br />

– da mettere al servizio<br />

di questo straordinario tesoro<br />

di cui siamo responsabili di<br />

fronte al mondo.<br />

Nella foto (di Stefano Bodinetti) una<br />

scena di Halmice della Compagnia<br />

della Fortezza, spettacolo proposto da<br />

Laboratorio Olimpico nel 2011 e rimasto<br />

nella memoria del pubblico.<br />

74° Ciclo di Spettacoli Classici<br />

Dal 23 settembre al 23 ottobre torna la storica stagione all’Olimpico, alla<br />

quale collabora anche l’Accademia. Programma completo e informazioni<br />

nel sito www.accademiaolimpica.it.


4<br />

L’Accademia <strong>Olimpica</strong><br />

ATTIVITÀ / EVENTI DA GENNAIO A GIUGNO <strong>2021</strong><br />

mento Nazionale della Risiera<br />

di San Sabba - Comune<br />

di Trieste. Il filmato presenta<br />

alcuni “campi” attivi in Italia:<br />

quelli di concentramento di<br />

Tonezza del Cimone (57 Km<br />

da Vicenza), di Vo’ Euganeo<br />

(41 Km) e di Fossoli (131 Km,<br />

ma viene presentato anche<br />

il Museo del Deportato di<br />

Carpi), il Binario 21 alla Stagennaio<br />

Giorno della Memoria<br />

Appuntamenti di rilievo<br />

in proficua sinergia<br />

L’Accademia è stata tra i protagonisti<br />

delle iniziative dedicate<br />

quest’anno al Giorno<br />

della Memoria, sotto l’egida<br />

del Comune di Vicenza.<br />

Tra quelle che hanno visto<br />

uno specifico contributo<br />

dell’Accademia, da ricordare<br />

gli appuntamenti dedicati<br />

alle «pietre d’inciampo»,<br />

curati insieme a Biblioteca<br />

civica Bertoliana e Istrevi,<br />

entrambi di scena martedì<br />

26 gennaio: il filmato L’inciampo…<br />

che verrà realizzato<br />

da Alba Lazzaretto,<br />

accademico olimpico e vicepresidente<br />

Istrevi, e dalla direttrice<br />

dell’Istituto, Marina<br />

Cenzon, e l’approfondimento<br />

sul ruolo storico e civile di<br />

questi simboli, nel corso del<br />

quale Lazzaretto e Cenzon<br />

hanno dialogato con Paolo<br />

Navarro Dina, consigliere<br />

della Comunità ebraica di<br />

Venezia, e con Gina Cavalieri,<br />

vicepresidente della Comunità<br />

ebraica di Padova.<br />

Tra gli appuntamenti di mercoledì<br />

27 gennaio, Giorno<br />

della Memoria, l’Accademia<br />

ha proposto tre contributi<br />

attorno al tema “Fuori gli<br />

ebrei dall’università!” Le leggi<br />

razziali del 1938, curati da<br />

Carlo Fumian, docente di<br />

Storia contemporanea e Storia<br />

globale all’Università di<br />

Padova e direttore del Centro<br />

di Ateneo per la Storia<br />

della Resistenza e dell’Età<br />

contemporanea, Pompeo<br />

Volpe, docente di Patologia<br />

generale nel Dipartimento<br />

di Scienze biomediche della<br />

stessa Università, e Gaetano<br />

Thiene, presidente dell’Accademia<br />

e professore emerito<br />

dell’Ateneo patavino (che<br />

si è soffermato sulla tragica<br />

fine del medico-scienziato<br />

Tullio Terni). Sempre il 27<br />

gennaio l’Accademia ha dedicato<br />

una conversazione<br />

all’accademico e partigiano<br />

Luigi Massignan, scomparso<br />

il 30 ottobre 2020, testimone<br />

degli orrori del campo di<br />

sterminio di Mauthausen,<br />

dove fu deportato tra il 1944<br />

e il 1945. Ne hanno parlato<br />

il segretario dell’Accademia,<br />

Maria Elisa Avagnina,<br />

il vicepresidente Mariano<br />

Nardello e Chiara Volpato,<br />

accademico e professore di<br />

Psicologia sociale all’Università<br />

di Milano-Bicocca,<br />

con testimonianze di Paolo<br />

Massignan, figlio di Luigi, e<br />

di familiari di altri deportati.<br />

Un missile vicentino nel Lager.<br />

La storia del calciatore<br />

Bruno Quaresima, evento<br />

condiviso con la Bertoliana,<br />

ha invece permesso di ricordare,<br />

giovedì 28 gennaio,<br />

il giocatore vicentino (ma<br />

anche altri sportivi colpiti<br />

dalla violenza nazi-fascista).<br />

A raccoltarlo, coordinati da<br />

Oreste Palmiero della Bertoliana,<br />

sono stati lo scrittore e<br />

giornalista di Avvenire Massimiliano<br />

Castellani, lo storico<br />

e presidente della Classe<br />

di Lettere e arti dell’Accademia<br />

Emilio Franzina, e Gianni<br />

Grazioli e Sergio Vignoni,<br />

autori del volume Almanacco<br />

illustrato Vicenza Calcio<br />

1902-2018.<br />

L’Accademia, infine, ha collaborato<br />

al docufilm Transiti<br />

italiani curato insieme a<br />

Bertoliana e Istrevi, con la<br />

collaborazione delle Comunità<br />

ebraiche di Venezia e<br />

di Padova, Museo della Padova<br />

ebraica, Fondazione<br />

ex campo Fossoli, Museo<br />

Monumento al Deportato<br />

di Carpi, Fondazione Centro<br />

documentazione ebraica<br />

contemporanea di Milano,<br />

Fondazione Memoriale della<br />

Shoah di Milano onlus,<br />

Istituto regionale per la storia<br />

della Resistenza e dell’Età<br />

contemporanea nel Friuli<br />

Venezia Giulia e del Monu-<br />

febbraio<br />

zione centrale di Milano<br />

(204 Km) e, infine, la Risiera<br />

di San Sabba (222 Km).<br />

«Il Giorno della Memoria<br />

– ha commentato il presidente<br />

Gaetano Thiene presentando<br />

le manifestazioni<br />

in programma – è un importante<br />

appuntamento per<br />

confermare il nostro impegno<br />

civile. Non dobbiamo<br />

diventare complici di revisionismo<br />

o negazionismo, la<br />

cui ombra è sempre pronta<br />

a oscurare la verità storica.<br />

Dobbiamo farci testimoni<br />

dei fatti. Trasmettere le<br />

fonti autentiche di questi<br />

eventi è il primo, indispensabile<br />

passo da compiere.<br />

Un impegno morale che<br />

dobbiamo assumere per il<br />

presente e per le generazioni<br />

che verranno, affinché<br />

se ne facciano a loro<br />

volta portavoce nel futuro».<br />

Tutti i contributi sono disponibili<br />

nel canale YouTube<br />

dedicato al Giorno della<br />

Memoria di quest’anno: Inciampare<br />

nel ricordo – Vicenza<br />

<strong>2021</strong>.<br />

Donne e scienza:<br />

la testimonianza<br />

di sette accademiche<br />

Giovedì 11 febbraio, in occasione della giornata dedicata<br />

alla presenza femminile nel mondo scientifico, l’Accademia<br />

ha proposto i video-messaggi firmati da sette sue accademiche<br />

della Classe di Scienze e tecnica: i medici Cristina<br />

Basso, Giulia D’Amati e Silvia Priori, la tossicologa Donata<br />

Favretto, la biologa Maria Berica Rasotto, la biochimica<br />

Maria Ruzzene e l’astronoma Giulia Rodighiero.<br />

Aperti da un saluto dei presidenti dell’Accademia, Gaetano<br />

Thiene, e della Classe, Giuliano Bellieni, i contributi hanno<br />

offerto importanti spunti di riflessione sul tema della parità<br />

di genere, ancora lontana dalla piena realizzazione.


L’Accademia <strong>Olimpica</strong><br />

5<br />

Tutti i i video degli appuntamenti sono disponibili nel canale YouTube oppure nel sito www.accademiaolimpica.it<br />

marzo<br />

Con Elsa Fornero un incontro<br />

su pensioni e generazioni<br />

aprile<br />

Digitale e sviluppo umano:<br />

tra i relatori Patrizio Bianchi<br />

È disponibile nel sito e nel canale YouTube dell’Accademia<br />

la registrazione dell’intervento sul sistema pensionistico tenuto<br />

il 15 marzo scorso da Elsa Fornero, professore onorario<br />

dell’Università di Torino e già Ministro del Lavoro e delle Politiche<br />

sociali. Svoltosi online, l’appuntamento è stato organizzato<br />

dalla Classe di Diritto economia e amministrazione<br />

con i Corsi di Laurea di area economica dell’Università di Verona<br />

a Vicenza. Vi hanno preso parte tra gli altri Claudio Zoli,<br />

presidente vicario della Scuola di Economia e Management,<br />

Roberto Ricciuti, accademico olimpico e professore associato<br />

di Politica economica, e ancora, per l’Accademia, il presidente<br />

Gaetano Thiene, il presidente della Classe Giacomo<br />

Cavalieri e lo storico dell’economia Edoardo Demo.<br />

Il nuovo orizzonte aperto dalla pandemia sul fronte delle tecnologie<br />

digitali è stato al centro di un interessante incontro<br />

in diretta streaming promosso il 22 aprile dalla Classe di Diritto<br />

economia e amministrazione. Dopo un saluto da parte<br />

dei presidenti dell’Accademia, Gaetano Thiene, e della Classe,<br />

Giacomo Cavalieri, i lavori hanno visto la partecipazione<br />

dell’accademico Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione,<br />

del prorettore al trasferimento tecnologico dell’Università<br />

di Padova, Fabrizio Dughiero, e del presidente CUOA Business<br />

School, Federico Visentin. Particolarmente stimolanti le<br />

riflessioni dedicate a fini e modalità per diffondere e facilitare<br />

l’utilizzo delle tecnologie. I lavori sono stati introdotti e<br />

coordinati dall’accademico Giancarlo Corò.<br />

febbraio<br />

Alla scoperta<br />

dell’universo<br />

con l’Itis «Rossi»<br />

Si è svolto il 26 febbraio,<br />

come iniziativa promossa<br />

dal gruppo di lavoro L’Accademia<br />

per la Scuola (coordinato<br />

da Mariano Nardello<br />

e Paolo Vidali), l’evento<br />

2020-<strong>2021</strong> Quando la scienza<br />

astronomica incontra la<br />

tecnologia ottica e la produzione<br />

di telescopi, realizzato<br />

d’intesa con l’ITIS «Rossi» di<br />

Vicenza. Ne sono stati relatori<br />

gli accademici e docenti<br />

dell’Università di Padova<br />

Giulia Rodighiero (Cosmologia)<br />

e Ugo Galvanetto (Ingegneria<br />

aerospaziale), insieme<br />

a Giovanni Dal Lago,<br />

CEO di Officina stellare.<br />

La registrazione dell’incontro<br />

è disponibile attraverso<br />

la sezione L’Accademia per la<br />

Scuola del sito.<br />

marzo<br />

L’economia<br />

vicentina e veneta<br />

nella pandemia<br />

Alcuni accademici protagonisti<br />

dell’incontro che la Fondazione<br />

di Storia di Vicenza,<br />

con l’Accademia, ha proposto<br />

il 22 marzo su L’economia<br />

del Veneto al tempo del<br />

Covid. Ne hanno discusso gli<br />

accademici Giancarlo Corò<br />

dell’Università Ca’ Foscari di<br />

Venezia ed Edoardo Demo<br />

e Roberto Ricciuti dell’Università<br />

di Verona. Aperto dal<br />

presidente dell’Accademia,<br />

Gaetano Thiene, e chiuso<br />

dal presidente onorario della<br />

Fondazione e del Cnel,<br />

Tiziano Treu, pure accademico,<br />

l’evento è stato coordinato<br />

dal vicepresidente<br />

dell’Accademia e direttore<br />

del Dipartimento di Storia<br />

dell’Università di Padova,<br />

Giovanni Luigi Fontana.<br />

maggio<br />

Romano Prodi e Ilvo Diamanti<br />

Conversazione sull’Europa<br />

È visibile nel sito dell’Accademia la conversazione tra l’accademico<br />

Ilvo Diamanti e l’economista Romano Prodi sul tema<br />

Europa, quale futuro svoltasi online venerdì 7 maggio per iniziativa<br />

della Classe di Diritto economia e amministrazione, in<br />

collaborazione con l’Università degli Studi di Urbino «Carlo<br />

Bo» - Dipartimento di Economia, società, politica - Scuola di<br />

Scienze politiche e sociali.


6<br />

L’Accademia <strong>Olimpica</strong><br />

ATTIVITÀ / EVENTI DA GENNAIO A GIUGNO <strong>2021</strong><br />

maggio<br />

giugno<br />

«Gli accademici raccontano»:<br />

tra Fogazzaro, fossili e Regioni<br />

Tra cybersecurity e blockchain<br />

il digitale verso nuove regole<br />

Ritorno, anche se per ora<br />

solo in versione online, per<br />

Gli accademici raccontano,<br />

serie di incontri interdisciplinari<br />

promossa dall’Accademia<br />

<strong>Olimpica</strong>. A riaprire il<br />

dialogo con il pubblico sono<br />

stati il 20 maggio scorso gli<br />

accademici Luciano Morbiato<br />

(della Classe di Lettere e<br />

arti), Claudio Beschin (Scienze<br />

e tecnica) e Giorgio Sala<br />

(Diritto economia e amministrazione),<br />

dopo un saluto<br />

introduttivo del presidente<br />

Gaetano Thiene.<br />

Nel suo intervento Morbiato<br />

ha condiviso l’esperienza<br />

personale vissuta, per motivi<br />

di ricerca, fra l’Italia e la<br />

Germania, sulle tracce di<br />

Antonio Fogazzaro, seguendo<br />

le pagine di opere come<br />

Il mistero del poeta e il Taccuino<br />

bavarese” e fornendo<br />

la significativa istantanea di<br />

un mondo in profondo cambiamento.<br />

Con Beschin, invece, lo spettatore<br />

è stato accompagnato<br />

in un viaggio attraverso<br />

alcuni tra i più importanti<br />

siti geologici del territorio<br />

provinciale, là dove in epoche<br />

antichissime si trovavano<br />

mari e lagune (nell’immagine<br />

una ricostruzione),<br />

le cui testimonianze furono<br />

studiate tra gli altri dagli accademici<br />

Paolo Lioy e Giovanni<br />

Meneguzzo.<br />

Con Sala, infine, un approfondimento<br />

e una riflessione<br />

sul rapporto Stato-<br />

Regioni, tra unità nazionale<br />

e spinte autonomiste. Il suo<br />

intervento ha inquadrato la<br />

questione da un punto di<br />

vista normativo e storico,<br />

ripercorrendo le tappe fondamentali<br />

di un confronto<br />

ancora in pieno sviluppo.<br />

AD MEMORIAM<br />

Lorenzo Pellizzari<br />

La sempre più massiccia<br />

presenza degli strumenti<br />

informatici nella nostra vita<br />

di tutti i giorni, nell’attività<br />

lavorativa come nella sfera<br />

Cordoglio per la scomparsa, il 29 aprile scorso, di Lorenzo<br />

Pellizzari, accademico dal 1979 e presidente dal 1995 al<br />

2002. «Con Lorenzo Pellizzari - ha tra l’altro ricordato il<br />

presidente dell’Accademia, Gaetano Thiene, durante le<br />

esequie svoltesi nella chiesa di San Lorenzo - se ne va<br />

un vicentino illuminato, che con il suo encomiabile e generoso<br />

impegno politico ha saputo conciliare la custodia<br />

dell’immenso patrimonio culturale della nostra città con<br />

una progettualità all’avanguardia, volta allo sviluppo<br />

economico e sociale. Lascia una Vicenza insieme forte<br />

sul fronte imprenditoriale e degna di essere considerata<br />

la più bella città rinascimentale italiana, assolutamente<br />

in grado di aspirare al ruolo di capitale italiana della<br />

cultura per il 2024. Tra i punti di riferimento che hanno<br />

caratterizzato la sua intensa vita, l’amore per la cultura<br />

ha avuto un ruolo centrale. Con lui se ne va un indimenticabile<br />

servitore della comunità, che ha interpretato la<br />

vita come una missione di generosità civica».<br />

privata, rende inevitabile<br />

domandarsi quali pericoli<br />

possano correre i dati che<br />

trasmettiamo e, più in generale,<br />

la nostra privacy.<br />

Di Cybersecurity e blockchain:<br />

nuove sfide e opportunità tecnologiche<br />

e legali si è parlato<br />

l’1 giugno scorso per iniziativa<br />

della Classe di Diritto<br />

economia e amministrazione,<br />

nel corso di un incontro<br />

trasmesso in diretta nel canale<br />

YouTube istituzionale.<br />

Aperto da un saluto del presidente<br />

della Classe, Giacomo<br />

Cavalieri, l’incontro è stato<br />

introdotto e coordinato<br />

dall’accademico e imprenditore<br />

informatico Matteo<br />

Salin e ha visto gli interventi<br />

di due docenti dell’Università<br />

di Padova: Mauro Conti,<br />

professore ordinario di Sicurezza<br />

Informatica, e Claudia<br />

Sandei, professore associato<br />

di Diritto commerciale e Diritto<br />

delle nuove tecnologie.<br />

Il mondo della cybersecurity<br />

è stato affrontato dal punto<br />

di vista sia delle tecnologie<br />

innovative (in particolare le<br />

blockchain) sia della legalità,<br />

evidenziando i comportamenti<br />

e gli strumenti utili<br />

a difendere gli utenti, ma<br />

anche la profonda rilettura<br />

delle regole e delle normative<br />

che queste innovazioni<br />

rendono necessaria.<br />

È stato così offerto uno<br />

sguardo d’insieme sulle<br />

basi teoriche e sulle modalità<br />

d’azione dalle quali dipendono<br />

e dipenderanno<br />

nell’immediato futuro molte<br />

delle nostre attività.


L’Accademia <strong>Olimpica</strong><br />

7<br />

Tutti i i video degli appuntamenti sono disponibili nel canale YouTube oppure nel sito www.accademiaolimpica.it<br />

giugno<br />

Crescono l’abuso e il traffico illecito di droga:<br />

l’Accademia ne ha discusso in una tavola rotonda<br />

In occasione della Giornata<br />

internazionale contro l’abuso<br />

e il traffico illecito di<br />

droga, celebrata sabato 26<br />

giugno, l’Accademia ha proposto<br />

una tavola rotonda<br />

online fra alcuni esperti del<br />

settore.<br />

Gli esperti coinvolti<br />

Coordinati dall’accademica<br />

Donata Favretto, docente di<br />

Tossicologia forense all’Università<br />

di Padova, e presentati<br />

dal presidente dell’Accademia,<br />

Gaetano Thiene,<br />

sono intervenuti come relatori<br />

gli psichiatri Fabrizio<br />

Schifano, docente presso<br />

l’Università dell’Hertfordshire,<br />

nel Regno Unito, noto<br />

per le sue ricerche sul campo,<br />

e Vincenzo Balestra, già<br />

direttore del Dipartimento<br />

Dipendenze dell’AULSS 8<br />

Berica, e gli psicologi psicoterapeuti<br />

Emanuele Goldin,<br />

direttore della Cooperativa<br />

sociale Nuova Vita di Cavazzale<br />

di Monticello Conte<br />

Otto, e Marianna Di Sipio,<br />

responsabile dell’area sociosanitaria<br />

della Cooperativa<br />

Sociale Cosmo e del Progetto<br />

Campo Marzo, promosso<br />

dal Comune di Vicenza.<br />

Nuove sostanze nella rete<br />

Duplice l’obiettivo dell’incontro<br />

promosso dall’Accademia:<br />

da un lato informare<br />

e sensibilizzare l’opinione<br />

pubblica, le famiglie, gli insegnanti<br />

e gli stessi giovani,<br />

tra i soggetti più a rischio; e<br />

nel contempo offrire un’occasione<br />

di aggiornamento<br />

ai medici e agli operatori<br />

del settore, in particolare in<br />

merito alle nuove sostanze<br />

stupefacenti in circolazione,<br />

alle modalità della loro diffusione<br />

e agli effetti deleteri<br />

– e sempre più spesso mortali<br />

– che la loro assunzione<br />

comporta.<br />

«Quello dell’abuso di sostanze<br />

psicotrope - commenta il<br />

Coordinati<br />

dall’accademica<br />

Donata Favretto,<br />

tossicologa forense,<br />

ne hanno parlato<br />

gli psichiatri<br />

Vincenzo Balestra<br />

e Fabrizio Schifano<br />

e gli psicoterapeuti<br />

Marianna Di Sipio<br />

ed Emanuele Goldin<br />

presidente Thiene, anche<br />

medico e professore emerito<br />

dell’Università di Padova<br />

– è un mondo in continua<br />

e drammatica evoluzione.<br />

Alla base vi è un circolo vizioso:<br />

una realtà sempre<br />

più disumanizzante crea un<br />

terreno fertile a questi traffici<br />

di morte, che si nutrono<br />

delle fragilità, delle paure e<br />

delle ansie soprattutto dei<br />

AD MEMORIAM<br />

Manlio Pastore Stocchi<br />

giovani, proponendo sostanze<br />

che soddisfano (ma<br />

al tempo stesso alimentano)<br />

quell’intensa “amplificazione<br />

del presente” che i<br />

ragazzi cercano, quel “tutto<br />

e subito” che rivela un distacco<br />

assoluto dalla vita e<br />

la mancanza di una visione<br />

proiettata verso un futuro<br />

nel quale in troppi non credono<br />

più».<br />

Addio a Manlio Pastore Stocchi, accademico nella Classe<br />

di Lettere e arti, scomparso il 6 giugno. In occasione<br />

della cerimonia di commiato organizzata all’Università<br />

di Padova, il presidente dell’Accademia, Gaetano Thiene,<br />

ne ha ricordato le doti di studioso profondo e rigoroso e<br />

di accademico profondamente legato all’Istituzione, «al<br />

cui alto profilo culturale ha offerto un contributo convinto<br />

e duraturo». Particolarmente toccante, al riguardo,<br />

la lettura del messaggio con il quale, nel 1988, Pastore<br />

Stocchi accoglieva l’elezione ad accademico. Un impegno<br />

intenso, il suo, a favore dell’Accademia. Fra le numerose<br />

collaborazioni si possono ricordare quella al convegno<br />

del 2011 Gli scrittori vicentini e la lingua italiana e, prima<br />

ancora, quella al convegno del 1988 organizzato nel primo<br />

centenario della morte di Giacomo Zanella, autore<br />

del quale Pastore Stocchi ha curato per l’Accademia l’edizione<br />

dell’opera omnia. Proprio a Zanella, infine, egli<br />

ha dedicato il suo ultimo intervento come accademico,<br />

nell’ottobre scorso nella tornata esterna di Chiampo.<br />

Nella colonna di sinistra, dall’alto,<br />

Donata Favretto, Emanuele<br />

Goldin e Marianna Di Sipio; in<br />

quella di destra, Fabrizio Schifano<br />

e Vincenzo Balestra.<br />

Conoscere è il primo passo<br />

per intervenire in tempo:<br />

nella famiglia e nella scuola,<br />

ma anche a livello di formazione<br />

universitaria, nelle<br />

strutture sanitarie e nel<br />

privato sociale. Tutti ambiti<br />

toccati nel corso della tavola<br />

rotonda online promossa<br />

dall’Accademia, disponibile<br />

nel canale YouTube e attraverso<br />

il sito istituzionale.


8 L’Accademia <strong>Olimpica</strong><br />

RITRATTI / Conosciamo i tredici nuovi componenti dell’Accademia, eletti a fine 2020. Tra loro anche due soci onorari<br />

Profili accademici<br />

Classe di<br />

LETTERE E ARTI<br />

Accademici ordinari<br />

Renato Calza<br />

Diplomato nel 1975 con il<br />

massimo dei voti in Pianoforte<br />

presso il Conservatorio di<br />

Venezia e laureato nel 1977<br />

in Lettere moderne all’Università<br />

di Padova, ha successivamente<br />

conseguito il<br />

diploma di perfezionamento<br />

in Musicologia all’Università<br />

di Bologna. Ha insegnato<br />

Pianoforte principale al<br />

Conservatorio di Venezia e,<br />

in quello di Trento, Storia ed<br />

Estetica musicale, insegnamento<br />

di cui è oggi titolare<br />

nel Conservatorio di Vicenza.<br />

Ha tenuto per alcuni anni il<br />

corso istituzionale di Storia<br />

della musica presso l’Università<br />

di Padova, collaborando<br />

con il prof. Giulio Cattin. Ha<br />

svolto e svolge attività artistica<br />

e di ricerca tenendo<br />

concerti, seminari, conferenze,<br />

lezioni-concerto e corsi di<br />

Musicologia presso diverse<br />

Istituzioni, tra cui il teatro La<br />

Fenice di Venezia, l’Istituto<br />

di cultura italo-tedesco di<br />

Padova, l’Accademia Filarmonica<br />

di Verona e ha curato<br />

trasmissioni radiofoniche per<br />

la RAI. Autore di numerosi<br />

saggi per riviste del settore<br />

e di monografie, in particolare<br />

sulla poetica e la musica<br />

francese tra Ottocento e<br />

Novecento, ha pubblicato<br />

nella rivista biennale dell’Accademia<br />

Odeo olimpico XXX<br />

(2017) uno studio sulle opere<br />

teatrali di Arrigo Pedrollo.<br />

Giuseppe Antonio Muraro<br />

È stato docente di Lettere<br />

nel Liceo artistico di Nove e<br />

relatore in corsi di Didattica<br />

della storia riservati agli insegnanti<br />

di scuola superiore.<br />

Per diversi anni ha ricoperto<br />

la carica di membro del Comitato<br />

di gestione della Biblioteca<br />

civica di Marostica,<br />

promuovendo iniziative culturali<br />

alle quali ha partecipato<br />

con conferenze e presentazione<br />

di saggi storici, volti a<br />

far conoscere e approfondire<br />

la storia di Marostica e del suo<br />

territorio durante l’età moderna<br />

e contemporanea. Collaborando<br />

con docenti delle<br />

Università di Verona, Padova<br />

e Venezia, si è occupato di<br />

argomenti di storia veneta,<br />

soprattutto dell’area marosticense<br />

e del pedemonte<br />

vicentino, indagando prevalentemente<br />

il periodo che va<br />

dal Settecento al Novecento,<br />

con particolare attenzione<br />

alle età napoleonica e risorgimentale.<br />

È stato relatore in<br />

numerosi convegni di studi<br />

storici e ha al suo attivo la<br />

pubblicazione di volumi, articoli<br />

e contributi in riviste<br />

che vertono su aspetti della<br />

storia e della cultura veneta.<br />

Dal 2007 è socio della Fondazione<br />

di Storia di Vicenza.<br />

Fa parte di numerose associazioni<br />

culturali, fra le quali<br />

«Marostica Archeologia» e<br />

«Centro studi Prospero Alpini»<br />

ed è membro del Comitato<br />

scientifico dell’Associazione<br />

Città murate del Veneto.<br />

Ivano Paccagnella<br />

Allievo di Gianfranco Folena,<br />

ha insegnato dapprima a Salisburgo,<br />

come lettore di Italiano,<br />

e quindi all’Università<br />

della Calabria. Ha trascorso<br />

successivamente tutta la vita<br />

accademica nell’Università di<br />

Padova, come docente di<br />

Storia della lingua italiana,<br />

raggiungendo risultati di prestigio<br />

nel campo degli studi<br />

da lui coltivati. Attualmente<br />

è professore emerito. Le sue<br />

opere rivestono particolare<br />

importanza anche per l’Accademia<br />

<strong>Olimpica</strong> e per la sua<br />

storia plurisecolare, essendo<br />

egli uno dei maggiori esperti<br />

della letteratura veneta plurilingue<br />

del Cinquecento e<br />

soprattutto di Ruzzante e di<br />

Magagnò. Tra i suoi volumi<br />

più significativi figurano Le<br />

macaronee padovane: tradizione<br />

e lingua (1979); Il fasto<br />

delle lingue: plurilinguismo<br />

letterario nel Cinquecento<br />

(1984); Tramature. Questioni<br />

di lingua nel Rinascimento fra<br />

Veneto e Toscana (2013); Un<br />

mondo di parole: tra lingue e<br />

dialetti (2017). La sua impresa<br />

più cospicua resta il Vocabolario<br />

del pavano (2012),<br />

opera di notevole utilità documentaria<br />

e interesse storico-linguistico.<br />

Per l’Accademia<br />

ha recentemente curato<br />

la raccolta di tutti gli scritti<br />

sulla letteratura pavana di<br />

Fernando Bandini, riuniti in<br />

un volume dal titolo Studi sul<br />

Rinascimento. Lingue e cultura<br />

a Vicenza (2020).<br />

Mariapia Veladiano<br />

Laureata in Filosofia all’Università<br />

di Padova, ha successivamente<br />

conseguito il<br />

Baccellierato in Teologia alla<br />

Facoltà teologica dell’Italia<br />

settentrionale di Milano e la<br />

Licenza in Teologia fondamentale<br />

all’Università Lateranense<br />

di Roma. Ha insegnato<br />

Lettere per più di vent’anni<br />

negli Istituti superiori e dal<br />

2011 al 2019 è stata preside,<br />

prima a Rovereto e poi a<br />

Vicenza. Dal 1992 collabora<br />

con la rivista Il Regno di Bologna,<br />

con articoli e recensioni;<br />

dal 2014 ne cura la rubrica<br />

“Riletture”, in cui propone<br />

libere rivisitazioni di testi<br />

classici e non. Collabora regolarmente<br />

con il quotidiano<br />

La Repubblica per argomenti<br />

legati alla scuola e ai giovani<br />

e occasionalmente con Avvenire<br />

e L’Osservatore romano.<br />

La vita accanto è il suo primo<br />

romanzo, vincitore del Premio<br />

Calvino 2010 e secondo<br />

al Premio Strega 2011. Nel<br />

2012 ha pubblicato Il tempo è<br />

un dio breve; nel 2013 è uscito<br />

un suo giallo per ragazzi<br />

(Messaggi da lontano) e una<br />

raccolta di piccole riflessioni<br />

sui sentimenti e le azioni della<br />

vita quotidiana (Ma come<br />

tu resisti, vita). Nel 2014 ha<br />

pubblicato il saggio Parole<br />

di scuola, riedito nel 2019 in<br />

nuova edizione ampliata.<br />

Nel 2016 ha vinto il Premio<br />

Viadana con il romanzo Una<br />

storia quasi perfetta. Nel 2017<br />

è uscito il suo ultimo romanzo<br />

Lei.<br />

Accademici corrispondenti<br />

Maurizio Bertolotti<br />

Residente a Mantova, è stato<br />

fino al 2016 presidente<br />

del locale Istituto di Storia<br />

contemporanea. È autore di<br />

studi sulla storia della stregoneria<br />

europea, sulla storia sociale<br />

del Risorgimento e sulla<br />

cultura delle classi popolari<br />

del Novecento. Si è inoltre<br />

occupato del movimento<br />

operaio italiano e più recentemente<br />

di storia degli ebrei<br />

italiani. Tra le sue pubblicazioni<br />

principali Carnevale di<br />

massa 1950 (1991), Le complicazioni<br />

della vita. Storie del<br />

Risorgimento (1998). Per l’edizione<br />

nazionale delle opere<br />

di Ippolito Nievo ha curato<br />

nel 2006 il volume Drammi<br />

giovanili (Emanuele - Gli ultimi<br />

anni di Galileo Galilei) e nel<br />

2016 Scritti garibaldini. Ha<br />

collaborato con l’Accademia<br />

<strong>Olimpica</strong> in occasione del<br />

convegno di studi nel 150°<br />

anniversario dell’Unità nazionale<br />

(2011) e del convegno<br />

sulla Grande Guerra (2015).<br />

Lucien Faggion<br />

Laureatosi all’Università di<br />

Ginevra (1987), è stato assistente<br />

di Storia moderna<br />

presso la Facoltà di Lettere<br />

di quell’Ateneo dal 1987 al<br />

1994. Insegna dal 1998 Storia<br />

moderna all’Università della<br />

Provenza - Aix-Marseille ed è<br />

membro del laboratorio TE-<br />

LEMMe (CNRS-Maison Méditerranéenne<br />

des Sciences de<br />

l’Homme). Le sue ricerche<br />

riguardano la storia sociale,<br />

politica e istituzionale della<br />

Repubblica di Venezia nei secoli<br />

XVI-XVII (nobiltà, gruppi<br />

emergenti, giudici e giustizia,<br />

notai e pratica notarile,<br />

Consolato), alcune nobili<br />

famiglie vicentine (Trissino,<br />

Thiene, Prianti), nonché i<br />

protestanti veneti a Ginevra<br />

nella seconda metà del secolo<br />

XVI. È autore di uno studio<br />

di prosopografia sui giudici<br />

vicentini nella prima età<br />

moderna (1998) e di una settantina<br />

di saggi dedicati alla<br />

Repubblica veneta (Venezia,<br />

Vicenza, territorio vicentino),<br />

di cui alcuni pubblicati in varie<br />

importanti riviste europee<br />

del settore. Ha inoltre curato<br />

oltre una decina di libri che<br />

mettono in confronto discorso,<br />

rappresentazione e diritto.<br />

Ha collaborato con l’Accademia<br />

<strong>Olimpica</strong> in occasione<br />

del convegno di studi sulla<br />

Riforma protestante (2017).<br />

Classe di<br />

SCIENZE E TECNICA<br />

Accademici ordinari<br />

Giuseppe Sartori<br />

Laureato in Psicologia sperimentale<br />

nel 1976, già dirigente<br />

del Servizio di Neuropsicologia<br />

clinica dell’ospedale<br />

di Treviso e del Policlinico di<br />

Padova, è attualmente professore<br />

ordinario di Neuroscienze<br />

forensi all’Università<br />

di Padova. È direttore del Master<br />

in Psicopatologia e Neuropatologia<br />

forense e della<br />

Scuola di specializzazione in<br />

Neuropsicologia. Si interessa


L’Accademia <strong>Olimpica</strong><br />

9<br />

di falsificazione, neuropsicologia<br />

della vista, disturbi della<br />

memoria semantica, disturbi<br />

della lettura e della scrittura<br />

e processi decisionali medici.<br />

I suoi temi di ricerca in<br />

ambito forense includono la<br />

testimonianza e l’imputabilità.<br />

È stato chiamato, in qualità<br />

di perito, in importanti<br />

casi giudiziari nazionali. Nel<br />

2011, in collaborazione con<br />

un gruppo di ricercatori della<br />

Facoltà di Psicologia dell’Università<br />

di Padova, ha rielaborato<br />

un’applicazione per il<br />

funzionamento del Poligrafo<br />

(“macchina della verità”), abbassando<br />

notevolmente il<br />

margine di errore. È uno dei<br />

fondatori della Società italiana<br />

di Neuroetica. È autore<br />

di oltre 300 articoli e capitoli<br />

di libri pubblicati su riviste<br />

scientifiche nazionali e internazionali<br />

sottoposte a revisione<br />

inter pares.<br />

Chiara Volpato<br />

Laureata in Lettere (1975)<br />

e poi in Psicologia (1978)<br />

all’Università di Padova, dal<br />

2006 è professore ordinario<br />

di Psicologia sociale presso la<br />

Facoltà di Psicologia dell’Università<br />

di Milano - Bicocca.<br />

Dal 2019 è presidente della<br />

Commissione paritetica d’Ateneo<br />

e componente della<br />

Giunta del Dipartimento di<br />

Psicologia. Le sue attività di<br />

studio e ricerca riguardano<br />

i processi relativi alle relazioni<br />

intergruppi, all’identità<br />

sociale, al funzionamento<br />

di stereotipi e pregiudizi, ai<br />

fenomeni di deumanizzazione,<br />

oggettivazione, disuguaglianza.<br />

Si occupa inoltre di<br />

influenza sociale e dei rapporti<br />

tra psicologia sociale e<br />

storia. Dal 2012 partecipa a<br />

un gruppo italiano pluridisciplinare<br />

(L’identità del male),<br />

composto da filosofi, storici,<br />

sociologi, psicologi sociali,<br />

psicoanalisti, che ha lo scopo<br />

di analizzare l’intreccio di<br />

fattori psicologici e storicosociali<br />

che caratterizzano il<br />

consenso all’oppressione e<br />

alla sopraffazione dell’altro.<br />

Partecipa a convegni e tiene<br />

lezioni anche agli studenti<br />

degli Istituti superiori. È autrice<br />

di otto monografie, di<br />

numerosi capitoli di libri e<br />

articoli pubblicati su riviste<br />

scientifiche del settore.<br />

Accademici corrispondenti<br />

Bruno Marino<br />

Laureato in Medicina all’Università<br />

La Sapienza di<br />

Roma (1978), specializzato<br />

in Cardiologia all’Università<br />

Federico II di Napoli (1981)<br />

e in Pediatria all’Università<br />

La Sapienza di Roma (1990),<br />

Ateneo dove attualmente<br />

ricopre il ruolo di professore<br />

ordinario di Pediatria e dirige<br />

il Dipartimento Materno infantile.<br />

È inoltre direttore del<br />

Dipartimento Assistenziale di<br />

Cardiologia pediatrica presso<br />

il Policlinico Umberto I di<br />

Roma. I suoi ambiti di attività<br />

riguardano principalmente<br />

la morfologia, l’ecocardiografia<br />

e la genetica delle cardiopatie<br />

congenite. Collabora<br />

con Istituti e ospedali italiani<br />

ed esteri (Children’s Hospital<br />

di Philadelphia, Hospital<br />

for Sick Children di Londra,<br />

Toronto General Hospital,<br />

Ospedale Bambin Gesù e<br />

Istituto Mendel di Roma). È<br />

autore di numerose pubblicazioni<br />

scientifiche in riviste<br />

internazionali, monografie,<br />

capitoli di libri.<br />

Jeffrey E. Saffitz<br />

Laureato alla Case Wester Reserve<br />

University nel 1978, ha<br />

successivamente conseguito<br />

la specializzazione in Anatomia<br />

patologica presso la<br />

Washington University School<br />

of Medicine di St. Louis.<br />

Dopo un breve periodo quale<br />

visiting fellow in Patologia<br />

cardiaca presso il National<br />

Heart Institute, è tornato alla<br />

Washington University nel<br />

Dipartimento di Patologia e<br />

Medicina (Divisione cardiovascolare),<br />

diventando Paul<br />

and Ellen Lacy full professor<br />

in Patologia nel 1999. Dal<br />

2005 è direttore della Divisione<br />

di Anatomia patologica<br />

del Beth Israel Deaconess<br />

Medical Center di Boston. È<br />

stato presidente della Society<br />

for Cardiovascular Pathology<br />

e ricopre ruoli di leadership<br />

nell’American Heart Association<br />

e nella Heart Rhythm<br />

Due ministri<br />

nella squadra<br />

A poche settimane dall’elezione,<br />

due neoaccademici<br />

sono stati chiamati a far<br />

parte del governo guidato<br />

da Mario Draghi. Si<br />

tratta dell’onoraria Marta<br />

Cartabia, incaricata del<br />

dicastero della Giustizia,<br />

e del corrispondente della<br />

Classe di Diritto economia<br />

e amministrazione Patrizio<br />

Bianchi, al quale è stata<br />

affidata l’Istruzione.<br />

Society. Attualmente è Associate<br />

editor di Cardiovascular<br />

Pathology, Circulation<br />

e American Journal of Pathology.<br />

I suoi ambiti di ricerca<br />

riguardano principalmente<br />

la morte cardiaca improvvisa,<br />

i meccanismi aritmici nelle<br />

cardiomiopatie aritmogene<br />

e la comunicazione elettrica<br />

dei miociti cardiaci. I suoi<br />

studi hanno definito il ruolo<br />

dell’espressione alterata delle<br />

connessioni e del rimodellamento<br />

delle giunzioni<br />

intercellulari dei cardiomiociti<br />

nella patogenesi delle aritmie<br />

ventricolari letali.<br />

Classe di<br />

DIRITTO ECONOMIA<br />

E AMMINISTRAZIONE<br />

Accademici corrispondenti<br />

Patrizio Bianchi<br />

È professore ordinario di Economia<br />

e politica industriale<br />

presso l’Università di Ferrara,<br />

dove è stato rettore dal 2004<br />

al 2010, avviando e realizzando<br />

una profonda ristrutturazione<br />

dell’Ateneo. Formatosi<br />

alla Facoltà di Scienze<br />

politiche dell’Università di<br />

Bologna con Romano Prodi<br />

e Alberto Quadrio Curzio, si<br />

è perfezionato alla London<br />

School of Economics. Noto<br />

a livello internazionale per<br />

i suoi studi sulle politiche<br />

industriali, alla carriera accademica<br />

ha aggiunto una<br />

comprovata esperienza professionale.<br />

In anni recenti è<br />

stato assessore della Regione<br />

Emilia Romagna, con deleghe<br />

al Coordinamento delle<br />

politiche europee allo sviluppo,<br />

scuola, formazione professionale,<br />

Università, ricerca<br />

e lavoro. Questa sua peculiare<br />

vocazione a coniugare attività<br />

scientifica, esperienza<br />

professionale e competenza<br />

tecnico-organizzativa è stata<br />

riconosciuta dal Presidente<br />

della Repubblica che nel<br />

2010 gli ha conferito l’onorificenza<br />

di Commendatore al<br />

merito della Repubblica italiana.<br />

È autore di circa 200 articoli<br />

e di 32 volumi, di cui 12<br />

in lingua inglese e 3 in lingua<br />

spagnola.<br />

ACCADEMICI ONORARI<br />

Marta Cartabia<br />

Laureata in Giurisprudenza<br />

presso l’Università di Milano<br />

nel 1987, dopo il dottorato<br />

di ricerca in Legge presso<br />

l’Istituto Universitario europeo<br />

di Fiesole, si è specializzata<br />

all’Università di<br />

Aix-Marseille sui temi della<br />

giustizia costituzionale<br />

comparata. Ha insegnato in<br />

numerosi Atenei italiani ed<br />

esteri, tra cui Tours, Tolone,<br />

San Sebastián, Eichstätt. Dal<br />

2004 è professore ordinario<br />

di Diritto costituzionale<br />

all’Università di Milano - Bicocca.<br />

Nel 2011 è stata nominata<br />

dal Presidente della<br />

Repubblica giudice della<br />

Corte costituzionale (terza<br />

donna, dopo Fernanda<br />

Contri e Maria Rita Saulle).<br />

Vicepresidente dal novembre<br />

2014, è stata eletta<br />

Presidente della Corte l’11<br />

dicembre 2019, risultando<br />

la prima donna eletta presidente<br />

nella storia della<br />

Repubblica; è rimasta in<br />

carica fino al 13 settembre<br />

2020. Cavaliere di gran<br />

croce dell’Ordine al merito<br />

della Repubblica italiana<br />

nel 2011 e Premio Minerva<br />

Anna Maria Mammoliti alle<br />

Istituzioni (2019). È autrice<br />

di numerose pubblicazioni.<br />

Andrea Crisanti<br />

Laureato in Medicina e chirurgia<br />

nel 1979 all’Università<br />

La Sapienza di Roma, ha<br />

conseguito il dottorato di<br />

ricerca presso l’Istituto di<br />

Immunologia di Basilea. È<br />

stato professore di Parassitologia<br />

molecolare all’Imperial<br />

College di Londra,<br />

dove ha aperto la strada alla<br />

Biologia molecolare nello<br />

studio della malaria umana<br />

Anopheles gambiae, con<br />

importanti contributi scientifici<br />

che hanno fatto luce<br />

sulla genetica molecolare<br />

del parassita della malaria<br />

e del suo vettore. Rientrato<br />

in Italia come professore<br />

ordinario di Microbiologia,<br />

ha assunto il ruolo di direttore<br />

del Dipartimento<br />

di Medicina molecolare e<br />

dell’Unità operativa complessa<br />

di Microbiologia e<br />

Virologia - Azienda ospedaliera<br />

Università di Padova.<br />

Recentemente ha guidato<br />

una task force per la gestione<br />

dell’emergenza Covid-19<br />

in Veneto e contribuito allo<br />

studio pilota del comune di<br />

Vò Euganeo. Nel corso della<br />

sua carriera accademica ha<br />

ricevuto numerosi riconoscimenti<br />

e finanziamenti da<br />

agenzie di ricerca nazionali<br />

e internazionali. Durante<br />

gli ultimi vent’anni ha pubblicato<br />

circa 120 articoli<br />

scientifici, apparsi su riviste<br />

di alto profilo ed elevato impatto,<br />

quali Nature, Nature<br />

Biotechnology, Science.


10 L’Accademia <strong>Olimpica</strong><br />

I video sono a disposizione nel canale YouTube e nel sito istituzionale<br />

L’Accademia per Dante<br />

Da Renzi, Barolini e Ossola<br />

tre lezioni nel 7° centenario<br />

Al centro degli approfondimenti il De vulgari eloquentia, il limbo e il XXXIII del Paradiso<br />

Con tre appuntamenti online,<br />

diffusi tra marzo e maggio,<br />

l’Accademia <strong>Olimpica</strong><br />

ha dato il via alle proprie<br />

attività dedicate a Dante,<br />

celebrato a 700 anni dalla<br />

morte. In veste di relatori<br />

sono stati coinvolti gli accademici<br />

Lorenzo Renzi,<br />

Teodolinda Barolini e Carlo<br />

Ossola.<br />

Il primo contributo, proposto<br />

il 25 marzo in occasione<br />

del DanteDì nazionale, ha<br />

avuto come protagonista<br />

l’accademico Lorenzo Renzi,<br />

già docente di Filologia<br />

romanza, di Lingua e letteratura<br />

romena, di Teoria e<br />

storia della retorica e di Lingua<br />

e letteratura provenzale<br />

all’Università di Padova.<br />

Al centro della sua lezione<br />

Renzi ha posto il De vulgari<br />

eloquentia di Dante, testo<br />

che ha consentito al relatore<br />

non solo di approfondire<br />

quest’opera, ma anche di<br />

ricordare l’interpretazione<br />

che di essa diede il vicentino<br />

Giangiorgio Trissino, che<br />

nel 1528, nel suo trattato Il<br />

castellano, si soffermò sulla<br />

tematica della lingua italiana.<br />

Con Teodolinda Barolini,<br />

il 30 aprile, si è invece parlato<br />

de Il Limbo di Dante e<br />

l’equità di accesso: non cristiani,<br />

bambini e criteri di<br />

inclusione ed esclusione, da<br />

Inferno IV a Paradiso XX. La<br />

riflessione ha preso spunto<br />

dalle domande che Dante<br />

si pose circa il destino delle<br />

persone morte senza battesimo,<br />

nonché sulle scelte,<br />

per molti aspetti anomale<br />

per il suo tempo, che egli<br />

operò al riguardo. Teodolinda<br />

Barolini, nata a Syracuse<br />

(USA), figlia del giornalista<br />

e scrittore vicentino Antonio<br />

e della scrittrice Helen<br />

Mollica, occupa la cattedra<br />

«Lorenzo Da Ponte» alla Columbia<br />

University di New<br />

York.<br />

Il terzo e ultimo appuntamnto<br />

online è stato diffuso il<br />

27 maggio e ha avuto come<br />

relatore Carlo Ossola, docente<br />

al Collège de France<br />

di Parigi e presidente del<br />

Comitato nazionale per le<br />

celebrazioni dantesche. Il<br />

suo intervento si è concentrato<br />

sul XXXIII canto del<br />

Paradiso, conclusivo della<br />

Numero speciale<br />

de L’Anthropologie<br />

per Alberto Broglio<br />

È dedicato all’accademico<br />

Alberto Broglio, paleontologo<br />

di fama internazionale, il<br />

secondo numero <strong>2021</strong> della<br />

rivista L’Anthropologie, il<br />

125° nella storia della testata<br />

specialistica. Nell’introduzione<br />

della pubblicazione speciale,<br />

promossa in vista del<br />

90° compleanno dello studioso,<br />

che si celebrerà il 31<br />

dicembre prossimo, Broglio è<br />

indicato come «rinnovatore<br />

della nostra concezione della<br />

complessità culturale del<br />

mondo paleolitico». L’omaggio<br />

editoriale testimonia<br />

quindi «il debito e la riconoscenza<br />

della comunità dei ricercatori»<br />

nei suoi confronti:<br />

non solo per la sua competenza<br />

scientifica, si legge ancora,<br />

ma per essere stato per<br />

gli autori dei testi contenuti<br />

«un maestro, un compagno<br />

di viaggio e un amico».<br />

Commedia: il canto della<br />

pacificazione, della beatitudine,<br />

della risposta in Dio a<br />

tutte le domande dell’uomo.<br />

Il dantista si è soffermato<br />

in particolare sugli<br />

ultimi, potenti versi dell’opera,<br />

analizzati nei loro fondamentali<br />

rimandi filosofici<br />

e teologici.<br />

I contributi sono stati aperti<br />

da un saluto portato dal<br />

presidente dell’Accademia,<br />

Gaetano Thiene. Brevi relazioni<br />

introduttive agli interventi<br />

proposti da Renzi<br />

e Barolini sono stati firmate<br />

dall’accademico Paolo<br />

Lanaro, mentre la premessa<br />

all’approfondimento di<br />

Ossola è stata proposta da<br />

Mariano Nardello, vicepresidente.<br />

I contributi sono disponibili<br />

nel canale YouTube dell’Accademia<br />

e nella sezione «I<br />

nostri video» del sito www.<br />

accademiaolimpica.it.<br />

Edizioni per Fogazzaro e Zanella<br />

Antonio Fogazzaro e Giacomo<br />

Zanella sono al centro<br />

di due recenti uscite editoriali<br />

dell’Accademia.<br />

A cura di Giulia Brian e<br />

con una nota introduttiva<br />

dell’accademica Adriana<br />

Chemello, l’edizione nazionale<br />

delle opere dedicata<br />

allo scrittore vicentino, diretta<br />

dall’accademico Fabio<br />

Finotti, si è infatti arricchita<br />

del volume Fogazzaro e i<br />

suoi editori (1874-1911). Oltre<br />

seicento i documenti, in<br />

gran parte inediti, recuperati<br />

da Brian nel corso delle<br />

sue ricerche: elementi preziosi<br />

che - scrive Chemello -<br />

«aiutano a ricomporre nella<br />

quasi completezza il profilo<br />

biografico ed editoriale dello<br />

scrittore vicentino, autore<br />

di romanzi di successo e<br />

paradigmatico interprete<br />

della società letteraria e<br />

culturale del suo tempo».<br />

Due invece i volumi dedicati<br />

alle traduzioni poetiche<br />

di Giacomo Zanella, curati<br />

da Giancarlo Bettin e realizzati<br />

dall’Accademia, con<br />

il contributo della Fondazione<br />

Cariverona. Il cofanetto<br />

con due tomi giunge<br />

a trent’anni dalla pubblicazione<br />

di poesie, prose e<br />

discorsi voluta nel primo<br />

centenario della morte di<br />

Zanella e ne completa l’edizione<br />

integrale. L’opera<br />

evidenzia la varietà degli<br />

interessi del poeta, dai testi<br />

biblici ai classici latini e greci,<br />

dai lirici rinascimentali ai<br />

poeti del suo tempo .


L’Accademia <strong>Olimpica</strong><br />

11<br />

BIBLIOTECA<br />

Pubblicazioni pervenute nel primo semestre del 2020<br />

In dono dalla Regione del<br />

Veneto:<br />

Associazione Cosa Vostra,<br />

Mafia come m: la criminalità<br />

organizzata nel Nordest<br />

spiegata ai ragazzi, Padova<br />

2019. - M. Bovolenta,<br />

I barcari raccontano i<br />

cavallanti: uomini e mestieri<br />

del ‘900 alle radici della<br />

nostra memoria collettiva,<br />

un passato dimenticato<br />

di cui siamo eredi, Adria<br />

(RO) 2019. - Educazione<br />

alla legalità: contributi e<br />

proposte, cur. P. Granata, F.<br />

Sidoti, Padova 2018. - La<br />

fortuna dei Foscari. Silloge<br />

di documenti 1281-1530:<br />

v. 1, cur. D. Girgensohn,<br />

Venezia 2019. - C. Rorato,<br />

Goffredo Parise a Salgareda:<br />

la casetta, 1970-2006,<br />

Monticello Conte Otto (VI)<br />

2019. - G. Tomio, A. Cerentin,<br />

La strada dei 100 giorni,<br />

Crocetta del Montello (TV)<br />

2017. - C. Varagnolo, Storia<br />

delle antiche magistrature<br />

ed istituzioni dello Stato<br />

della Repubblica Serenissima<br />

di Venezia: perchè<br />

una Repubblica è rimasta<br />

consolidata per XI secoli e la<br />

Venethia futura Venezia per<br />

tredici secoli…, Piazzola sul<br />

Brenta (PD) 2019. - Il vino<br />

nella Grande Guerra: fronte<br />

italiano 1915-1918, cur.<br />

G. Callegari, Crocetta del<br />

Montello (TV) 2018;<br />

in dono o per scambio da<br />

Accademie, Enti e altre<br />

Istituzioni: T. Assirelli, M.<br />

Giulianati, Anche i muri<br />

parlano: i manifesti della<br />

Repubblica Sociale Italiana<br />

a Vicenza, 1943-1945,<br />

Vicenza 2007. - F. Barbieri,<br />

Ubaldo Oppi: il segno del<br />

sacro. Disegni e affreschi per<br />

Bolzano Vicentino, Bolzano<br />

Vicentino (VI) 2019. - A.<br />

Baù, A. Gonzati, Giulio Bedeschi:<br />

note bio-bibliografiche,<br />

Vicenza 2001. - Il beato<br />

Antonio Fatati di Giuseppe<br />

Cades, Città del Vaticano<br />

2015. - Filippo Pigafetta<br />

consigliere del principe, cur.<br />

M. Pozzi, Vicenza 2004.<br />

- Il gallo vaticano. Museo<br />

storico artistico del tesoro<br />

«Atti dell’Accademia» e «Odeo» da I a XXI<br />

disponibili anche nel formato digitale<br />

Sono disponibili in rete in<br />

versione digitalizzata gli<br />

Atti dell’Accademia e i numeri<br />

dell’Odeo olimpico<br />

dall’1 al 21.<br />

Pubblicati dal 1871 al<br />

1924, con le loro oltre<br />

9.500 pagine gli Atti raccolgono<br />

i testi delle relazioni,<br />

delle conferenze<br />

e dei dibattiti sulle più<br />

diverse discipline che gli<br />

accademici hanno tenuto<br />

durante l’attività annuale<br />

in quei decenni a cavallo<br />

tra i due secoli.<br />

A partire dal 1941 il compito<br />

di raccogliere quelle<br />

ricerche è stato affidato a<br />

una nuova rivista, l’Odeo<br />

olimpico, che ora esce con<br />

periodicità biennale.<br />

L’insieme di questi volumi<br />

supera le 10.400 pagine:<br />

di San Pietro, cur. S. Guido,<br />

Città del Vaticano 2013. - S.<br />

Guido, L’oreficeria sacra dei<br />

Castellani in Vaticano, Città<br />

del Vaticano 2011. - Immagini<br />

di distinzione: gli archivi<br />

della famiglia Trissino, cur.<br />

C. Povolo, M. Gazzola,<br />

Vicenza 2012. - C. La Bella,<br />

S. Ridolfi, I. Carocci, Tabernacolo<br />

di Donatello: Museo<br />

storico artistico del tesoro di<br />

San Pietro, Città del Vaticano<br />

2010. - F. Lampertico,<br />

Carteggi e diari, 1842-1906:<br />

3 M-R, cur. R. Camurri, G.L.<br />

Fontana, Venezia 2011. - V.<br />

Pace, S. Guido, P. Radiciotti,<br />

La Crux Vaticana, o Croce<br />

di Giustino II. Museo storico<br />

artistico del Tesoro di San<br />

Pietro, Città del Vaticano<br />

2013. - La pagina culturale<br />

del Corriere padano 1925-<br />

1945 in ordine cronologico<br />

e per autore, cur. L. Nagliati,<br />

Ferrara 2017. - D. Rezza,<br />

M. Stocchi, Il Capitolo di<br />

San Pietro in Vaticano dalle<br />

origini al XX secolo, Città del<br />

Vaticano 2008-2011. - G.<br />

Rostirolla, Musica e musicisti<br />

nella basilica di San<br />

un patrimonio particolarmente<br />

ricco, quindi, di apporti<br />

originali e innovativi.<br />

Oltre agli Atti veri e propri,<br />

vale a dire le relazioni proposte<br />

dagli accademici nel<br />

corso dell’attività istituzionale,<br />

l’Odeo raccoglie in<br />

apposite sezioni sia Studi<br />

Pietro: cinque secoli di storia<br />

della Cappella Giulia, Città<br />

del Vaticano 2014. - M.<br />

Stocchi, S. Guido, L’Aquila:<br />

6 aprile 2009-6 aprile 2010.<br />

Studi offerti dal Capitolo di<br />

San Pietro in Vaticano, Città<br />

del Vaticano 2010. - Vicenza<br />

in scena: realtà e visione<br />

nelle vedute di Cristoforo<br />

Dall’Acqua, cur. L. Sbicego,<br />

C. Bombardini, Vicenza<br />

2019. - P. Zanardi Prosperi,<br />

L’Africa è troppo piena di<br />

sorprese: in cerca di una colonia.<br />

L’Italia nel Mar Rosso<br />

(1869-1898), Ferrara 2019;<br />

da privati: S. Bernardinello,<br />

Una biblioteca privata a<br />

disposizione dell’Universitas<br />

Artistarum nella seconda<br />

metà del Cinquecento<br />

(estr. da: Atti e memorie<br />

dell’Accademia Galileiana<br />

di Scienze lettere ed arti in<br />

Padova già dei Ricovrati e<br />

Patavina, a.a. 2018-2019,<br />

Memorie della Classe di<br />

Scienze morali lettere ad<br />

arti, Padova 2019). - G.<br />

Ceraso, Fedele Lampertico<br />

(1833-1906): profilo privato,<br />

e ricerche a loro firma, sia<br />

Note presentate da accademici,<br />

cioè testi elaborati da<br />

non accademici, preferibilmente<br />

giovani: la pubblicazione<br />

diviene così anche<br />

una sorta di trampolino di<br />

lancio per studiosi delle<br />

nuove generazioni.<br />

Vicenza 2020. - La chiesa<br />

e l’oratorio dei Carmini:<br />

da Marostica il recupero<br />

esemplare di un complesso<br />

storico del Seicento veneto,<br />

cur. A. Berton, Bassano<br />

del Grappa (VI) 2019. - A.<br />

Foscari, Vivere con Palladio<br />

nel Cinquecento, Zurigo<br />

2020. - E. Ghiotto, B. Velo,<br />

54 iscrizioni nel bicentenario<br />

della nascita di Alessandro<br />

Rossi, Schio (VI) 2019. - G.<br />

Ghirardi, Il piccolo mondo<br />

della Valsolda: viaggio<br />

itinerario-fotografico sulle<br />

tracce di Antonio Fogazzaro,<br />

Menaggio (CO) 2012. - F.<br />

Zuliani, Il conformismo di un<br />

eterodosso: nuovi documenti<br />

elvetici su Francesco Negri<br />

(estr. da. Schweizerische<br />

zeitschrift fur geschichte,<br />

2/2016);<br />

da Accademici: F. AGO-<br />

STINI (curat.): Tra le acque<br />

del Vicentino: dal Medioevo<br />

all’età contemporanea,<br />

Milano 2019. - M.E. AVA-<br />

GNINA (donat.): Ritratto di<br />

continua a pagina 12


12 L’Accademia <strong>Olimpica</strong><br />

Corrispondenza Niccolini:<br />

il regesto pubblicato nel sito<br />

Si arricchiscono gli strumenti di consultazione a corredo<br />

dellla corrispondenza di carattere filologico e letterario<br />

di Enrico Niccolini custodita dall’Accademia. Curata<br />

dall’accademico Giovanni Pellizzari è ora disponibile,<br />

infatti, un’ampia ‘regestazione’ dei documenti, preziosa<br />

per gli studiosi interessati ad approfondire la figura e l’opera<br />

del memorialista vicentino.<br />

Il materiale è disponibile nella sezione L’archivio del sito<br />

www.accademiaolimpica.it. Al momento, oltre alla Corrispodenza<br />

di Enrico Niccolini, sono presenti gli inventari<br />

del “copialettere” di Gino Nogara, delle “carte” di Aristide<br />

Dani, di Germano Gualdo, di Mario Andreis e di Fernando<br />

Bandini, oltre a quelli degli archivi dell’Accademia:<br />

l’archivio storico, dalla fondazione nel 1555 all’inizio<br />

dell’Ottocento, curato da Antonio Ranzolin, e, in due<br />

parti, quello “concluso”, relativo al periodo dal XIX secolo<br />

al 1977 e dal 1978 al 1994.<br />

donna: il sogno degli anni<br />

Venti e lo sguardo di Ubaldo<br />

Oppi, cur. S. Portinari,<br />

Vicenza 2019. - G. AZZOLIN<br />

(aut.); Versi, Fara Vicentino<br />

(VI) 2020. - M. BAGNARA<br />

(collab.): A. Mantovan<br />

Regazzo, A piedi nudi<br />

sulla madre terra: appunti di<br />

viaggio ma non solo, Napoli<br />

2020. - L. BARBIERI (donat.):<br />

A. Crosara, Alessandro<br />

Manzoni: commemorazione<br />

tenuta al Teatro Olimpico il<br />

22 maggio 1923 per incarico<br />

dell’Accademia <strong>Olimpica</strong>,<br />

Vicenza 1923; Relazioni dei<br />

rettori e discorsi inaugurali<br />

dei docenti nella Libera<br />

università degli studi di<br />

Urbino, 1864-1946, cur. F.<br />

Marra, L. Sichirollo, Urbino<br />

1997; Valle del Chiampo:<br />

antologia 1973. Storia<br />

lavoro arte scienza, Arzignano<br />

(VI) 1973; Valle del<br />

Chiampo: antologia 1975.<br />

Arte, folclore, scienza, storia,<br />

Arzignano (VI) 1975; Valle<br />

del Chiampo: antologia<br />

1976. Arte storia turismo,<br />

Arzignano (VI) 1976. - A.I.<br />

BASSANI (aut.): Le suore<br />

della libertà: tra guerra e Resistenza<br />

(1940-1945), Udine<br />

2020. - M. BREGANZE (aut.):<br />

L’adeguamento dei Comuni<br />

allo schema di regolamento<br />

edilizio tipo (r.e.t.): il caso<br />

della Regione Veneto (estr.<br />

da: Rivista giuridica di urbanistica.<br />

Diritto e territorio,<br />

4/2019); Salvaguardia<br />

della ville venete: la nuova<br />

disciplina della l.r. 24 ottobre<br />

2019, n. 43 (estr. da: Opinioni<br />

nuove notizie, 1/2020);<br />

Veneto 2050?, Padova 2020.<br />

- F. D. BUSNELLI (donat.): G.<br />

Busnelli, La cooperazione<br />

a Piovene: società anonima<br />

cooperativa per la costruzione<br />

di case operaie (estr. da:<br />

Rivista della Beneficenza<br />

pubblica e delle Istituzioni<br />

di previdenza, maggio<br />

1883); Idem, Schio-Asiago<br />

(11 luglio 1880): escursioni<br />

estive, Vicenza 1880; Idem,<br />

Prime forme e sviluppo del<br />

credito (estr. da: Periodico<br />

di Scienze, lettere ed arti Il<br />

Leogra, Schio 1881); M.D.<br />

Busnelli, Idearietto, [s.l.]<br />

1994); Idem, Spigolature<br />

letterarie di un ultracentenario,<br />

Pisa 1994; Idem, Stendhaliana,<br />

Roma 1983; C.<br />

Rosso, Manlio Duilio Busnelli<br />

e Livorno (estr. da: Spicilegio<br />

moderno, Pisa 1985).<br />

- A. DAL LAGO (curat.): I<br />

musei scientifici nell’anno<br />

europeo del patrimonio: Atti<br />

del XXVIII Congresso ANMS.<br />

Vicenza, 24-26 ottobre 2018,<br />

Firenze 2019. - G. DALLA<br />

POZZA (donat.): S. Rumor,<br />

Villa Cricoli, Venezia 1926<br />

(estr. da: Archivio Veneto-<br />

Tridentino, IX/1926). - G.<br />

FAGGIN (curat.): Aforismi<br />

olandesi e fiamminghi, Novi<br />

Ligure (AL) 2019; Poetesse<br />

neerlandesi: piccola<br />

antologia, Vicenza 2020;<br />

Sonetti neerlandesi, Vicenza<br />

2019. - L. GAMBERALE<br />

(aut.): Tradurre i propri versi<br />

nella propria lingua: storie<br />

di poeti (estr. da: Una lingua<br />

morta per letterature<br />

vive: il dibattito sul latino<br />

come lingua letteraria in<br />

età moderna e contemporanea.<br />

Atti del convegno<br />

internazionale, Roma,<br />

10-12 dicembre 2016,<br />

Leuven 2020). - A. MAR-<br />

CHETTO (aut.): Cum Petro<br />

et sub Petro: riforme ecclesiali<br />

per la missione, Hong<br />

Kong 2019. - P. MENTI<br />

(aut.): L’arrocco gestorio nel<br />

riformato comma 1° dell’art.<br />

2475 C.C. (estr. da: Le nuove<br />

leggi civili commentate,<br />

1/2020). - A. MINELLI (aut.):<br />

Caos negli ecosistemi:<br />

ovvero faune mescolate<br />

(estr. da: Asferico, 62/2019);<br />

Centocinquant’anni di<br />

zoologia a Padova (1869-<br />

2019), Padova 2020; Per<br />

un rilancio degli exotica nei<br />

nostri musei (estr. da: Museologia<br />

scientifica. Memorie,<br />

20/2019); Prefazione.<br />

Aristotele zoologo (estr. da:<br />

Filosofia zoologica e altri<br />

naturalia. Atti e memorie<br />

dell’Ateneo di Treviso,<br />

35/2017-18); Taxonomy<br />

needs pluralism, but a<br />

controlled and manageable<br />

one (estr. da: Megataxa,<br />

1/2020). - IDEM (collab.):<br />

Antennomere numbers<br />

in fireflies (Coleoptera:<br />

Lampyrudae): unique patterns<br />

and tentative explanations<br />

(estr. da: Zoologischer<br />

Anzeiger, 286/2020). - M.<br />

NARDELLO (donat.): S.<br />

Portinari, Salvatore Scafiti:<br />

corpi riscritti, Vicenza 2009.<br />

- D. PIOVAN (aut.): Ancient<br />

historians and fascism:<br />

how to react intellectually<br />

to totalitarianism (or not)<br />

(estr. da: Brill’s companion<br />

to the classics, fascist Italy<br />

and nazi Germany, Leiden<br />

2018); Del buon uso del greco:<br />

greco antico e insegnamento<br />

linguistico (estr. da:<br />

Aufidus: rivista di scienza<br />

e didattica della cultura<br />

classica, 59-60/2006).<br />

Orario della biblioteca:<br />

martedì e mercoledì<br />

dalle 8.30 alle 13.00<br />

e dalle 14.00 alle 17.30.<br />

Il catalogo della biblioteca<br />

è disponibile nel sito<br />

dell’Accademia:<br />

www.accademiaolimpica. it.<br />

L’Azione cattolica<br />

e Mariano Rumor<br />

«Umanesimo apertissimo<br />

è l’aria di S. Stefano» è il<br />

titolo della pubblicazione<br />

numero 42 della collana I<br />

Quaderni dell’Accademia. Il<br />

saggio, firmato da Mariano<br />

Nardello, vicepresidente<br />

vicario dell’Istituzione,<br />

con un’introduzione di Filiberto<br />

Agostini, analizza il<br />

circolo di Azione cattolica<br />

della parrocchia urbana<br />

di Santo Stefano dal 1915<br />

al 1941: «la fucina - scrive<br />

Nardello - nella quale, con<br />

tanti altri giovani destinati<br />

anche a ricoprire posti di<br />

rilevante responsabilità<br />

civile e a fornire esemplari<br />

paradigmi di impegno<br />

sociale e di testimonianza<br />

cristiana, si è forgiato Mariano<br />

Rumor»; ma anche<br />

una testimonianza significativa,<br />

secondo l’autore,<br />

«dell’intera realtà del<br />

mondo giovanile cattolico<br />

vicentino nel periodo del<br />

secolo XX compreso tra gli<br />

anni Venti e la fondazione<br />

dell’Italia repubblicana».<br />

Bertesina: due aree<br />

intitolate a Cattin<br />

e Fortuna Canivet<br />

Due recenti intitolazioni<br />

approvate dalla Giunta<br />

comunale di Vicenza,<br />

entrambe nel quartiere<br />

Bertesina, riguardano<br />

accademici olimpici: al<br />

musicologo monsignor<br />

Giulio Cattin (1929-2014)<br />

sarà infatti dedicata<br />

l’area prospiciente la<br />

chiesa, mentre il parco<br />

vicino alla nuova piazza<br />

ricorderà Maria Teresa<br />

Fortuna Canivet (1927-<br />

1982), archeologa e tra le<br />

fondatrici dell’International<br />

Soroptimist Club.

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