"Camminate nella storia"
All'interno del libro, 5 percorsi lungo il fiume e nella storia di Trento. Racconti, informazioni e pensieri si fondono in questo progetto scolastico. Libro realizzato durante l'anno scolastico 2020, con le classi prima G e seconda H appartenenti all'Istituto Comprensivo Trento - Scuola secondaria di primo grado "G. Bresadola". Coinvolte nel progetto anche due classi della scuola primaria Crispi. Insegnati coinvolte: Erica Mancinelli e Michelina Valenza
All'interno del libro, 5 percorsi lungo il fiume e nella storia di Trento. Racconti, informazioni e pensieri si fondono in questo progetto scolastico.
Libro realizzato durante l'anno scolastico 2020, con le classi prima G e seconda H appartenenti all'Istituto Comprensivo Trento - Scuola secondaria di primo grado "G. Bresadola". Coinvolte nel progetto anche due classi della scuola primaria Crispi.
Insegnati coinvolte: Erica Mancinelli e Michelina Valenza
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IL PONTE DI SAN LORENZO era l’unico ponte di Trento e collegava Torre
Vanga con la Badia di San Lorenzo. Dopo la deviazione del fiume, nel 1858 il
ponte in legno fu sostituito da uno in pietra rossa a quattro campate. Travolto,
nel 1882 dalla grande piena dell’Adige, viene ricostruito, nel 1889, in ferro, ad
una sola campata. Nel corso del bombardamento degli angloamericani della
Portela, viene distrutto, il 2 settembre 1943. Al di là del ponte, Piedicastello,
località esterna alla città vera e propria, composta, per lo più, da barcaioli,
pescatori, osti, lavandaie e carrettieri, riportato a nuova vita, oggi,con i lavori
che hanno eliminato il traffico delle gallerie della tangenziale che tagliava in
due il quartiere. A ridosso del fiume, esiste ancora, perfettamente conservata,
la Chiesa trecentesca di S. Apollinare, uno degli edifici più antichi della città.
Le ROGGE erano canali scoperti che attraversavano tutta la città. Il loro sistema
venne riordinato e definito, nel ‘500, dal vescovo Bernardo Clesio.
Le rogge avevano un’importante funzione per la città: SERVIVANO PER
spegnere gli incendi, per le attività artigianali delle varie botteghe del centro
(concerie, mulini, macello) e per lavare i panni. Rappresentavano però anche
un pericolo perché favorivano lo sviluppo di aria poco sana e, immettendosi
nell’Adige, provocavano l’aumento della portata del fiume con la conseguenza
di favorire possibili inondazioni. Dopo la deviazione del fiume del 1958 l’intero
sistema delle rogge venne coperto o deviato, ad eccezione della roggia vicino
alla scuola delle Canossiane in via Grazioli, visibile ancora oggi. Questa roggia
arrivava fino in Piazza Duomo scorrendo parallela alla cattedrale. Una parte
della pavimentazione dlla piazza, di diverso colore, ne ricorda l’antico tracciato.