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Casa ed Eleganza IV | 2022

Quanti sono i limiti che noi stessi poniamo al nostro cammino? Io credo che non sia il momento di fermarsi, penso invece che sia il momento di schiacciare sul pedale dell’acceleratore. Ci sono rischi da correre ma non credo che siano più alti di quelli di un comandante che porta la sua ciurma in mezzo all’oceano. Basta un po’ di esperienza perché, in fondo, in ogni mare le regole sono le stesse; forse il mare può essere più grande, forse può diventare più minaccioso, forse avremo paura e potrebbe anche essere che si perda tutto nella ricerca di qualcosa, ma il nostro compito è quello di scoprire e far conoscere chi ha fatto cosa. Ed è un compito che prendiamo molto sul serio. In questo numero ci sono persone che hanno superato i loro limiti, persone che non si sono mai fermate davanti a nulla. Noi non abbiamo fatto molto di più che raccontare le loro storie e quando si incontrano persone che sono andate nello spazio l’idea di fare qualche chilometro passa in secondo piano. Di chi cerca giustizia per qualcuno dopo centinaia di anni cosa possiamo dire? E di una donna che riversa la sua anima in dipinti fatti con la penna Bic o di una che ha fatto la storia della musica che ascoltavo da ragazzo? Che ne vale la pena. E che se vale la pena di farlo, val la pena di rifarlo.

Quanti sono i limiti che noi stessi poniamo al nostro cammino? Io credo che non sia il momento di fermarsi, penso invece che sia il momento di schiacciare sul pedale dell’acceleratore. Ci sono rischi da correre ma non credo che siano più alti di quelli di un comandante che porta la sua ciurma in mezzo all’oceano. Basta un po’ di esperienza perché, in fondo, in ogni mare le regole sono le stesse; forse il mare può essere più grande, forse può diventare più minaccioso, forse avremo paura e potrebbe anche essere che si perda tutto nella ricerca di qualcosa, ma il nostro compito è quello di scoprire e far conoscere chi ha fatto cosa. Ed è un compito che prendiamo molto sul serio.
In questo numero ci sono persone che hanno superato i loro limiti, persone che non si sono mai fermate davanti a nulla.
Noi non abbiamo fatto molto di più che raccontare le loro storie e quando si incontrano persone che sono andate nello spazio l’idea di fare qualche chilometro passa in secondo piano. Di chi cerca giustizia per qualcuno dopo centinaia di anni cosa possiamo dire? E di una donna che riversa la sua anima in dipinti fatti con la penna Bic o di una che ha fatto la storia della musica che ascoltavo da ragazzo? Che ne vale la pena. E che se vale la pena di farlo, val la pena di rifarlo.

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MERAVIGLIE D’ITALIA<br />

AQUILEIA<br />

LA “LEGGENDARIA” CITTÀ DI AQUILEIA E LA SUA<br />

BASILICA PATRIARCALE PATRIMONIO DELL’UMANITÀ.<br />

Testo di Elisabetta Riva - Foto di Henry Conwell - Archivio<br />

Aquileia è una splendida<br />

cittadina friulana, di notevole<br />

importanza già all’epoca<br />

dell’impero romano: la sua<br />

fondazione risale al 181 a.C.<br />

ad opera dei Romani che<br />

la eressero a barriera nei<br />

confronti dei Galli e a base<br />

di rifornimento per l’esercito<br />

stante il collegamento al<br />

porto, come disse Giulio Cesare<br />

nel “De bello gallico”.<br />

Un baluardo in epoca di<br />

guerra e un fiorente mercato<br />

in tempi di pace, Aquileia<br />

divenne una ricca città che<br />

ampliò notevolmente i propri<br />

confini prima di cadere vittima<br />

della leggendaria epidemia di<br />

peste del 165, che durò una<br />

60 <strong>Casa</strong> <strong>ed</strong> <strong>Eleganza</strong>

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