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Casa ed Eleganza IV | 2022

Quanti sono i limiti che noi stessi poniamo al nostro cammino? Io credo che non sia il momento di fermarsi, penso invece che sia il momento di schiacciare sul pedale dell’acceleratore. Ci sono rischi da correre ma non credo che siano più alti di quelli di un comandante che porta la sua ciurma in mezzo all’oceano. Basta un po’ di esperienza perché, in fondo, in ogni mare le regole sono le stesse; forse il mare può essere più grande, forse può diventare più minaccioso, forse avremo paura e potrebbe anche essere che si perda tutto nella ricerca di qualcosa, ma il nostro compito è quello di scoprire e far conoscere chi ha fatto cosa. Ed è un compito che prendiamo molto sul serio. In questo numero ci sono persone che hanno superato i loro limiti, persone che non si sono mai fermate davanti a nulla. Noi non abbiamo fatto molto di più che raccontare le loro storie e quando si incontrano persone che sono andate nello spazio l’idea di fare qualche chilometro passa in secondo piano. Di chi cerca giustizia per qualcuno dopo centinaia di anni cosa possiamo dire? E di una donna che riversa la sua anima in dipinti fatti con la penna Bic o di una che ha fatto la storia della musica che ascoltavo da ragazzo? Che ne vale la pena. E che se vale la pena di farlo, val la pena di rifarlo.

Quanti sono i limiti che noi stessi poniamo al nostro cammino? Io credo che non sia il momento di fermarsi, penso invece che sia il momento di schiacciare sul pedale dell’acceleratore. Ci sono rischi da correre ma non credo che siano più alti di quelli di un comandante che porta la sua ciurma in mezzo all’oceano. Basta un po’ di esperienza perché, in fondo, in ogni mare le regole sono le stesse; forse il mare può essere più grande, forse può diventare più minaccioso, forse avremo paura e potrebbe anche essere che si perda tutto nella ricerca di qualcosa, ma il nostro compito è quello di scoprire e far conoscere chi ha fatto cosa. Ed è un compito che prendiamo molto sul serio.
In questo numero ci sono persone che hanno superato i loro limiti, persone che non si sono mai fermate davanti a nulla.
Noi non abbiamo fatto molto di più che raccontare le loro storie e quando si incontrano persone che sono andate nello spazio l’idea di fare qualche chilometro passa in secondo piano. Di chi cerca giustizia per qualcuno dopo centinaia di anni cosa possiamo dire? E di una donna che riversa la sua anima in dipinti fatti con la penna Bic o di una che ha fatto la storia della musica che ascoltavo da ragazzo? Che ne vale la pena. E che se vale la pena di farlo, val la pena di rifarlo.

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anni diversi) entrambi pensati per essere ricchi di fiori, piante,<br />

fontane e ponti levatoi. Primi ad essere creati, i “Giardini Bassi”<br />

sono stati pensati come un continuo ottico del palazzo e del suo<br />

retro. Particolarmente famosa al loro interno “la fontana dei Satiri”<br />

e la “fontana della Venere che sorge dal mare”, alimentati dalle<br />

acque che sgorgano dalla collina. “I Giardini di Sopra”, invece,<br />

si snodano su tutto il pendio della collina, nei quali si può trovare<br />

la famosa “Casina del Piacere”, così denominata perché da luogo<br />

nato per la caccia divenne invece un rifugio segreto <strong>ed</strong> intimo per<br />

il cardinale Alessandro Farnese.<br />

Una curiosità: il Palazzo è famoso per le scale nascoste. All’interno<br />

delle sue pareti sono mimetizzate le scale che usava la servitù per<br />

andare dai propri alloggi, posti in basso, ai piani alti, dato che<br />

non si poteva certo mischiare con la nobiltà.<br />

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<strong>Casa</strong> <strong>ed</strong> <strong>Eleganza</strong><br />

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