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FOCUS PRONTO SOCCORSO
SALUTE
C’è un defibrillatore in più
grazie alla “Festa dei Limoni”
#CUORE #SOLIDARIETÀ #TERRITORIO
Donato all’Ospedale dalla onlus torinese che prende il nome dall’omonimo
romanzo di Marco Braico, è stato posizionato all’interno della nuova OBI
e completa la disponibilità di apparecchi per la defibrillazione nell’area
di Emergenza e Urgenza.
Un defibrillatore in più per Humanitas Gradenigo.
È quello donato nel mese di aprile all’Ospedale da
“La Festa dei Limoni”, onlus torinese che da anni
destina il frutto delle proprie donazioni a ospedali
o strutture con persone in condizione di difficoltà
sociale. Il nuovo defibrillatore è stato posizionato
all’interno della OBI (Osservazione breve
intensiva) di Humanitas Gradenigo completando
la disponibilità di apparecchi per la defibrillazione
nell’area di Emergenza e Urgenza dell’Ospedale.
Marco Braico, presidente de “La Festa dei Limoni”
nonché autore dell’omonimo romanzo che
racconta la sua storia di malattia e il percorso
clinico che gli ha permesso di sconfiggerla, ha
sottolineato la finalità che muove l’associazione:
“Doniamo cose concrete, non denaro. In
pochi anni abbiamo già raggiunto ventisei strutture
e completato oltre cinquanta obiettivi”, ha
detto. Mentre il Direttore generale di Humanitas
Gradenigo, Paolo Berno, ha ringraziato per
l’attrezzatura ricevuta dall’Ospedale definendo
l’azione della onlus “un bell’esempio di solidarietà
e impegno verso gli altri”. Il Direttore sanitario
di Humanitas Gradenigo, dottor Domenico
Tangolo, ha infine rimarcato l’importanza del
legame tra Ospedale e territorio che “si sostanzia
in iniziative di grade utilità come quella odierna”.
Il defibrillatore è stato consegnato da Braico
al dottor Giorgio Carbone, responsabile del
Pronto soccorso di Humanitas Gradenigo,
accompagnato nell’occasione dal dottor Piero
Mandelli e dalla dottoressa Cecilia Deiana
dell’area di Emergenza e Urgenza dell’Ospedale.
Il nuovo apparecchio, piccolo, leggero e maneggevole,
consente al personale specializzato in
tecniche di rianimazione di utilizzare la modalità
semiautomatica per sfruttarne l’estrema
flessibilità delle opzioni terapeutiche: una
speciale manopola di selezione consente agli
operatori di spostarsi rapidamente tra i diversi
menu dell’apparecchio e di erogare al paziente la
defibrillazione o la terapia di stimolazione.
La donazione del nuovo defibrillatore e la sua
entrata in funzione all’interno della OBI sono
state possibili grazie al fondamentale contributo
dell’Ingegneria clinica di Humanitas Gradenigo
che ha seguito tutti i passi necessari a far sì che
l’apparecchio venisse consegnato e messo in
funzione in tempi celeri.
Humanitas Gradenigo Magazine - N.1
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