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Flotte&finanza n. 62 marzo 2022

Il truck nolo voglio L’ostacolo del Codice della Strada tiene lontani i big del settore da un business molto redditizio. In attesa della liberalizzazione, non restano che gli LCV

Il truck nolo voglio
L’ostacolo del Codice della Strada tiene lontani i big del settore da un business molto redditizio. In attesa della liberalizzazione, non restano che gli LCV

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Casa Editrice la fiaccola srl Numero <strong>62</strong><br />

<strong>marzo</strong> <strong>2022</strong><br />

Scegliere, Gestire, Ottimizzare<br />

Il truck<br />

nolo<br />

voglio<br />

L’ostacolo del Codice della Strada tiene lontani i big<br />

del settore da un business molto redditizio. In attesa<br />

della liberalizzazione, non restano che gli LCV<br />

ISSN 2037-5719<br />

0 0 0 6 2 ><br />

9<br />

772037 571907


TANTO PER<br />

COMINCIARE<br />

Truck4Rent<br />

Dopo gli attacchi all’art. 84 di alcuni anni fa, la questione locazione dei veicoli sopra<br />

le sei tons sembrava finita in acque stagnanti. Forse interesse e appetito verso questo<br />

settore sta tornando veemente: aprirebbe scenari molto remunerativi per tutti.<br />

Ad oggi, l’unico escamotage è ancora la doppia iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori<br />

84 del Codice della Strada, Noleggio senza<br />

conducente, prevede che non sia possibile affittare<br />

L’articolo<br />

un autocarro con o senza rimorchio oltre le sei tonnellate<br />

di MTT, se non in presenza dell’iscrizione all’Albo degli<br />

Autotrasportatori sia da parte del locante che del locatario.<br />

In tal modo si evita che figure/aziende non conto terzi, ovvero<br />

quelle il cui core business non è il trasporto, accedano occasionalmente<br />

al noleggio per il trasporto di cose.<br />

Una norma che sembra non avere motivo di esistere, pur<br />

sempre fortemente difesa dalle associazioni di categoria,<br />

tanto da essere confinata in qualche oscuro anfratto tra<br />

Camera e Senato, in una sorta di oblio permanente. Si potrebbe<br />

obiettare che sicurezza e professionalità si devono<br />

anteporre alla libertà di noleggio, e ci può anche stare, se<br />

non fosse che questi due valori attengono responsabilmente<br />

all’autista, non al veicolo.<br />

A questo punto, forse, dovrebbero essere le rispettive associazioni<br />

a sollevare la questione, in un tavolo specifico di<br />

confronto con il Parlamento (ovvero la Commissione<br />

Trasporti della Camera). Da una parte Aniasa, dall’altra gli<br />

autotrasportatori, Anita e Conftrasporto in testa. Il problema<br />

va affrontato e risolto, anche in considerazione di quanto<br />

avviene all’estero, tenendo conto di alcuni casi limite che si<br />

verificano in nord Europa.<br />

Stiamo parlando di un mercato economicamente molto interessante,<br />

che se da una parte potrebbe rafforzare (ed è<br />

ciò che si teme) il ‘conto proprio’, dall’altro potrebbe dare un<br />

significativo contributo alla liberalizzazione del settore.<br />

A questo argomento dedicheremo in futuro pagine e articoli,<br />

raccogliendo più punti di vista, perseguendo comunque<br />

l’obiettività, sempre lungi dal prendere posizione.<br />

Your mobility.<br />

Made easy.<br />

In questa sede a noi non interessa entrare nella questione,<br />

della quale a lungo e periodicamente si è occupata la rivista<br />

Vie&Trasporti. A noi preme segnalare, senza commenti se<br />

non un timido accenno alla ‘libertà di noleggio’, che da parte<br />

di alcuni noleggiatori esperti e pragmatici il desiderio di aggirare<br />

la norma non è mai venuta meno, e che con ogni probabilità<br />

il fenomeno di creare iscrizioni all’Albo per svolgere<br />

questa attività è tutt’altro che peregrino.<br />

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emissions combined: 30 ­ 22 g/km based on the WLTP cycle.<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 3


Flotte&<strong>finanza</strong><br />

SOMMARIO<br />

10<br />

<strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> - numero <strong>62</strong> anno 16<br />

10 Alberto Viano racconta la ‘sua’ Aniasa<br />

13 A.I.A.G.A.: rinnovato il direttivo, uguale la mission<br />

14 Noleggio truck, bello e impossibile<br />

18 Il NLT è sempre più un affare privato<br />

20 Da Alphabet soluzioni per tutte le sfide<br />

22 A Milano il summit Smart Mobility & Infrastructure<br />

24 Per SIFÀ flotta e bilancio in crescita record<br />

25 Osservatorio Findomestic, l’automotive non decolla<br />

26<br />

26 #FORUMAutomotive dice no alle ideologie<br />

30 La forza di Geotab è nella rete di partnership<br />

32 BASF Report, carrozzerie di tutti i colori<br />

34 Ford Transit in versione 100 per cento elettrica<br />

36 Peugeot Landtrek alla conquista dell’America<br />

37 Hit Parade: le autoclassifiche più curiose<br />

38 Sustainable o pioneer? Sustaineer!<br />

40 Ecco I.D. Buzz, il Bulli dell’era moderna<br />

42 Batterie esauste? Non più con il provider RWE<br />

43 Renault Mégane ora è anche E-Tech Electric<br />

38<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

44 Si chiama X-Bus ma è un furgoncino<br />

RUBRICHE<br />

6 Il Pensatore<br />

8 Quote Rosa<br />

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Scegliere, Gestire, Ottimizzare<br />

Direttore responsabile<br />

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gguzzardi@fiaccola.it<br />

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Redazione<br />

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Foto<br />

Archivio Vie&Trasporti, Archivio delle Case, John Next<br />

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Reg. Tribunale di Milano n. 786<br />

del 22/12/2006 - ROC 32150<br />

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Grafica<br />

Michela Chindamo - La Spezia<br />

Tipografia<br />

Ingraph<br />

Via Bologna 106 - 20831 Seregno (MB)<br />

La responsabilità di quanto espresso negli articoli<br />

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questa rivista sia in forma scritta che su supporti<br />

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Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list<br />

esclusivamente per l'invio delle nostre comunicazioni e<br />

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ricevere in futuro altre informazioni, può far richiesta alla<br />

Casa Editrice la fiaccola srl scrivendo a: info@fiaccola.it<br />

ISSN 2039 - 571X<br />

Questo periodico è associato<br />

all’Unio ne stampa periodica italiana.<br />

Numero di iscrizione 15132


IL PENSATORE<br />

IL PENSATORE<br />

a cura di Roberta Carati<br />

Freedom. Risponde di getto,<br />

Pierluigi Bonora, quando gli<br />

chiedo la parola che riassume il<br />

suo pensiero e, per estensione,<br />

#FORUMAutomotive. “Libertà”, dice il<br />

fondatore di quello che definisce un<br />

movimento di opinione, “di ragionare, di<br />

lasciare da parte ideologia e demagogia<br />

per guardare al futuro senza perdere di<br />

vista il presente”.<br />

F&F Le pietre miliari di questo<br />

percorso iniziato sette anni fa?<br />

››‰ #FORUMAutomotive è stato<br />

lungimirante, ha visto in anticipo<br />

FARE SISTEMA<br />

Pierluigi Bonora<br />

Dalle colonne di Flotte&<strong>finanza</strong> come sul palco del suo<br />

#FORUMAutomotive: diretto, incalzante, provocatorio.<br />

E sicuro di quello di cui oggi ha bisogno il nostro Paese<br />

problemi che sarebbero venuti a galla<br />

nell’arco di qualche anno. A lungo<br />

abbiamo battuto sulla necessità di fare<br />

sistema da parte della filiera<br />

automotive, perché solo uniti si può fare<br />

massa critica e presentarsi con tutto il<br />

valore di Pil, di occupati, di contributo<br />

all’economia alla controparte, cioè alle<br />

istituzioni. Procedere divisi non porta a<br />

niente.<br />

F&F Vi hanno ascoltato?<br />

››‰ Vediamo che spesso le<br />

associazioni di categoria - Anfia, Unrae,<br />

Federauto, ora anche MotusE (la lobby<br />

dell’elettrico) - diffondono comunicati<br />

congiunti. Non sempre. A volte la firma<br />

è di tutti i soggetti principali.<br />

È il segnale che si discute, che si cerca<br />

di fare sistema (tema del #FORUM del<br />

21-22 <strong>marzo</strong> di cui riferiamo a pagina<br />

28, nda). L’importante è che non<br />

prevalgano i singoli orticelli. Un altro<br />

punto che abbiamo anticipato e su cui<br />

abbiamo manifestato la nostra<br />

perplessità è il ‘tutto elettrico’, questa<br />

volontà folle di gettare al vento dal<br />

2035, che vuol dire dopodomani, tutti i<br />

motori diesel e benzina, cioè il fior fiore<br />

dell’industria automotive europea, per<br />

far spazio all’elettrico. Già siamo schiavi<br />

della Cina per quanto riguarda le<br />

materie prime, le batterie, forniture<br />

varie... una scelta del genere le<br />

spalancherebbe le porte.<br />

F&F I suoi ospiti non sono quasi<br />

mai sulle stesse posizioni, e lei ci<br />

mette del suo: modera e si schiera<br />

al contempo. È la cifra Bonora?<br />

››‰ Più che dare un’opinione mi vesto<br />

da semplice cittadino e manifesto le<br />

mie perplessità. Per esempio, davanti<br />

all’imposizione del ‘tutto elettrico’: “non<br />

riesco a comprarmi un’auto elettrica,<br />

senza incentivi costa troppo; abito fuori<br />

città e non mi interessa avere una<br />

macchina elettrica, me ne basta una<br />

virtuosa, alimentata anche con motori<br />

tradizionali, magari ibrida; ma perché”,<br />

dico, “devo comprarmi l’auto elettrica se<br />

nel mio paese c’è soltanto una<br />

colonnina, che ricarica anche<br />

lentamente, e non ho voglia di mettere<br />

una wall box nel mio garage?”.<br />

Il nostro non è un convegno classico in<br />

cui la parola passa a Tizio, Caio e<br />

Sempronio e poi grazie e arrivederci. C’è<br />

spazio per la discussione e soprattutto<br />

per la provocazione. Presentiamo uno<br />

studio, riflettiamo sui pro e contro,<br />

cerchiamo di far emergere la verità. Più<br />

che arrivare a una sintesi cerchiamo di<br />

guidare le istituzioni, verso una<br />

impostazione che faccia prevalere la<br />

razionalità sull’ideologia.<br />

F&F Ha avuto ospite al #FORUM,<br />

collegato in remoto, il ministro<br />

della Transizione ecologica<br />

Cingolani. Che impressione le ha<br />

fatto?<br />

››‰ Non è il classico ministro che<br />

procede a senso unico, è competente e<br />

valuta i rischi dell’imboccare una strada<br />

piuttosto che un’altra. Però a volte lo<br />

vedo un po’ ondeggiante: per esempio,<br />

quando si è riunito il Cite, il Comitato<br />

interministeriale di cui fa parte, con<br />

Giorgetti e Giovannini ha sposato tout<br />

court il piano Fit for 55 dell’Ue. Ha,<br />

hanno sbagliato.<br />

Al Governo c’è bisogno di coerenza, di<br />

mantenere una linea, anche prudente.<br />

Diversamente crei solo squilibrio e<br />

incertezze.<br />

F&F Una linea prudente contempla<br />

il nucleare?<br />

››‰ Anch’io ho vissuto Chernobyl tanti<br />

anni fa, quando sull’onda del disastro<br />

nucleare c’è stato un referendum e ha<br />

prevalso logicamente il no. Ma lo<br />

stesso ministro Cingolani, intervenendo<br />

al nostro #FORUM ha detto con<br />

chiarezza che se si vuole fare tutto<br />

elettrico bisogna per forza ricorrere al<br />

nucleare, ovviamente un nucleare di<br />

ultima generazione. Con le centrali ai<br />

nostri confini, se ci fossero incidenti<br />

non è che le Alpi fanno da barriera.<br />

Cerchiamo urgentemente soluzioni. Lo<br />

stesso vale per il gas: o si trova una via<br />

alternativa o saremo sempre<br />

dipendenti. Vede che cosa sta<br />

succedendo con il caro gasolio e gli<br />

autotrasportatori che minacciano<br />

scioperi? Si comincia con i blocchi<br />

stradali, ma passare alle manifestazioni<br />

violente è un attimo.<br />

F&F Non li riguarda direttamente,<br />

ma gli 800 milioni di incentivi e<br />

l’impegno di un miliardo all’anno<br />

sono un segnale concreto di<br />

sostegno all’automotive?<br />

››‰ Mi aspettavo molto, molto di più.<br />

800 milioni vanno bene se sono<br />

incentivi, ma se il miliardo diventa di<br />

aiuto anche e giustamente alla filiera<br />

siamo punto e a capo. La riconversione<br />

produttiva per questo folle progetto<br />

dell’Unione europea - salvo retromarce<br />

dettate dalla guerra in Ucraina - impone<br />

grosse trasformazioni. Una fabbrica che<br />

ha sempre prodotto ‘rosso’ per 80 anni<br />

e poi improvvisamente deve<br />

riconvertirsi a ‘blu’, deve formare le<br />

persone. Tanti buttano acqua sul fuoco<br />

dicendo che i posti di lavoro che<br />

potrebbe creare l’elettrico arrivano<br />

anche a 15 milioni. Va bene, ma come?<br />

Si è perso di vista il presente per<br />

guardare troppo al futuro: 2050, 2040, è<br />

giusto pensarci, pensare alle next<br />

generation Eu, ma guardiamo anche<br />

all’oggi, che di emergenze ne ha tante e<br />

ancora irrisolte.<br />

F&F Qual è l’argomento di tutti gli<br />

argomenti nel Bonora-Pensiero?<br />

››‰ Freedom. Non si può pensare che<br />

l’elettrico visto come viene visto oggi<br />

risolva in due anni il problema<br />

ambiente. Il mio pensiero è ragionare,<br />

essere razionali, lasciare da parte<br />

ideologia e demagogia e guardare a un<br />

futuro reale, con i piedi per terra, senza<br />

perdere di vista quello che sta<br />

succedendo ora. Ci sono un sacco di<br />

situazioni emergenziali nel mondo dei<br />

trasporti, affrontiamole.<br />

F&F Il ‘dopo Draghi’ la spaventa?<br />

››‰ Posso dirle che rimpiango la prima<br />

repubblica? C’erano dei veri statisti, che<br />

hanno fatto cose che non avrebbero<br />

dovuto fare, ma erano dei veri politici.<br />

Quando andavano all’estero ci<br />

rappresentavano in modo opportuno,<br />

con grande capacità e<br />

conoscenza.<br />

Sì, mi spaventa un po’ il dopo<br />

Draghi, non vedo personalità<br />

politiche in grado di<br />

occuparsi seriamente del<br />

nostro Paese, da una parte e<br />

dall’altra degli schieramenti.<br />

F&F Ha interrotto gli studi in<br />

medicina per la radio prima e il<br />

giornale, anzi Il Giornale, poi. Mai<br />

avuto ripensamenti?<br />

››‰ Al liceo mi sono fidanzato con la<br />

ragazza che sarebbe diventata mia<br />

moglie e con cui sono felicemente<br />

sposato da 42 anni; durante il militare<br />

mi preparavo per gli esami di medicina<br />

(il capitano minacciava di non<br />

mandarmi in licenza se non avessi<br />

preso buoni voti), poi... non so. Facevo<br />

il dj in una delle primissime radio locali,<br />

Radio Pavia all’epoca International e lì il<br />

capo, Nando Azzolini, mi ha insegnato il<br />

giornalismo da marciapiede, la gavetta<br />

vera. Ero sposato, studiavo, lavoravo...<br />

Ho dovuto scegliere. Il mio sogno era<br />

fare il mezzobusto in Rai o Canale 5,<br />

non ci sono state le occasioni o non ho<br />

avuto il coraggio di sfruttare certe<br />

amicizie, però sono contento di essere<br />

finito al Giornale. Montanelli, Cervi,<br />

Feltri, Belpietro, Giordano, Sallusti e ora<br />

Minzolini… l’autorevolezza sta sempre<br />

dalla nostra parte e questo ci deve<br />

essere riconosciuto.<br />

Ovviamente devi fare il<br />

giornalista serio e non per<br />

divertimento.<br />

6 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

<strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 7


QUOTE<br />

ROSA<br />

CONQUISTARE AL VOLANTE<br />

Retromarcia sexy<br />

di Tiziana Altieri<br />

Digitalizzare la flotta<br />

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e uomini particolarmente attraenti agli occhi dell’altro<br />

sesso. Ecco cosa fare se state cercando l’anima gemella<br />

Soffrite di singletudine e sognate<br />

di incontrare la vostra anima<br />

gemella con la quale<br />

condividere un posto al sole o sotto<br />

l’ombrellone la prossima estate (il<br />

tempo vola, meglio non farsi cogliere<br />

impreparati)? Sappiate che gli uomini<br />

si possono conquistare anche alla<br />

guida. Basta effettuare le manovre<br />

giuste. Lo rivela la ricerca ‘Desirable<br />

Driving Habits’ condotta su un<br />

campione di duemila persone in Gran<br />

Bretagna.<br />

A renderci particolarmente attraenti<br />

agli occhi del gentil sesso è la<br />

capacità di parcheggiare la nostra<br />

auto in parallelo (29 per cento), di<br />

effettuare inversioni a U (10 per<br />

cento) e di procedere in retromarcia<br />

con il braccio appoggiato sul sedile<br />

del passeggero (7 per cento). Inutile<br />

cercare di sorpassare il veicolo che ci<br />

precede: questa manovra è in grado di<br />

fare breccia solo nel cuore del 3 per<br />

cento degli uomini. E, ancora,<br />

ricordate che a bordo di un’auto pulita<br />

si è più sexy per il 23 per cento del<br />

campione, e che una guida cauta<br />

piace decisamente di più rispetto a<br />

una guida veloce (al 18 e al 5 per<br />

cento). Niente sgasate: attirano<br />

l’attenzione di meno del 3 per cento<br />

dei maschietti.<br />

Dall’altra parte<br />

Ovviamente lo stesso vale per gli<br />

uomini, anche loro possono diventare<br />

più (o meno) desiderabili al volante.<br />

Le manovre e i comportamenti che<br />

piacciono al<br />

popolo rosa sono<br />

le stesse che<br />

gradiscono i<br />

maschietti, pur<br />

con percentuali<br />

leggermente<br />

differenti. Pare,<br />

Per un<br />

intervistato<br />

su 10 il brand<br />

non conta. Della<br />

serie, meglio<br />

il contenuto<br />

del contenitore<br />

per esempio, che il parcheggio in<br />

parallelo con il braccio appoggiato sia<br />

in grado di far capitolare qualsiasi<br />

donna. Insomma, per risultare super<br />

affascinanti niente corse a folle<br />

velocità, sorpassi e rombi di motore.<br />

Sono cose che generalmente si fanno<br />

ai primi appuntamenti e che lei in<br />

apparenza sembra gradire (o almeno<br />

non disprezzare), ma è solo finzione o<br />

strategia: una volta diventati coppia<br />

saranno motivo di lite. Dosare<br />

l’acceleratore fin dal primo momento,<br />

questo sì che è sexy (in particolare a<br />

partire dai 55 anni).<br />

Così come sexy è un’automobile linda,<br />

fuori e dentro soprattutto per i più e le<br />

più giovani (ossia la fascia 25-34<br />

anni). Il brand del veicolo che si guida<br />

conta per lui come per lei, ma meno<br />

del previsto. Un intervistato su 10<br />

sostiene di non farci proprio caso (in<br />

effetti se nell’abitacolo ci fosse Brad<br />

Pitt ci soffermeremmo sul tipo di<br />

vettura?). Sia gli uomini che le donne<br />

sono comunque<br />

attratti, sostiene<br />

il sondaggio<br />

inglese,<br />

soprattutto da<br />

Audi (al 16 per<br />

cento), Bmw (9)<br />

e Ford (circa 6).<br />

Possibile che un marchio come Ferrari<br />

sia solo al quinto posto? Sicuri che gli<br />

interpellati abbiano risposto in tutta<br />

onestà?<br />

Io credo che con un lui (o una lei) che<br />

sfrecciano su una quattro ruote rossa<br />

con sulla calandra un cavallino, anche<br />

se non ben lucidata, possa essere<br />

subito amore.<br />

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Tutti i veicoli | Giorni | Totale<br />

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64 67 64 67 67 70<br />

56 53 56<br />

ORDINI IN ORARIO IN %<br />

Tutti i veicoli | Settimana corrente<br />

16/03<br />

17/03<br />

18/03<br />

19/03<br />

20/03<br />

21/03<br />

22/03<br />

23/03<br />

24/03<br />

25/03<br />

26/03<br />

27/03<br />

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Tutti i veicoli | Giorni | Totale<br />

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8 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

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INTERVISTA<br />

INTERVISTA<br />

ALBERTO VIANO<br />

L’ambiente è il lavoro<br />

Intervista con il neo presidente<br />

Aniasa, che mostra di puntare tutto<br />

sul valore aggiunto che le associate<br />

possono fornire al sistema Paese<br />

in tema di ambiente e sicurezza,<br />

evidenziando anche il crescente<br />

peso specifico del business<br />

del renting professionale in tutto<br />

il mercato automotive<br />

di Giuseppe Guzzardi<br />

La tradizione si perpetua, ed eccoci pronti a intervistare<br />

il neo presidente Aniasa, Alberto Viano. Dopo<br />

un ‘rent-a-car’ la logica delle alternanze vuole un<br />

esponente del mondo NLT sull’alto scranno dell’associazione<br />

dei servizi confindustriali legati all’automotive.<br />

Viano assurge alla carica in un momento segnato da<br />

tante rivoluzioni, legate al tipo di alimentazione dei veicoli,<br />

ai nuovi sistemi di mobilità e di uso nelle città, all’innovazione<br />

IoT, alla crisi energetica, alla sostenibilità, alla postpandemia,<br />

persino alla guerra. Tante quindi le questioni<br />

sul tavolo: saranno troppe anche per un navigato manager<br />

come Viano? Ecco le sue risposte.<br />

F&F Novità o rivoluzioni in Aniasa?<br />

››‰ Evoluzioni. Aniasa si è sempre caratterizzata per<br />

una progressiva maturazione, che si è concretizzata con<br />

l’ultima presidenza, quella di Archiapatti. Soprattutto nel<br />

ricevere il giusto riconoscimento per un settore in grado<br />

Classe 1973, genovese di nascita e milanese d’adozione,<br />

Alberto Viano ricopre la carica di Amministratore Delegato<br />

di LeasePlan Italia dal 1° gennaio 2019, dopo essere stato<br />

responsabile della Direzione Finance e ancor prima Risk<br />

Management and Compliance Director e Business Unit Large<br />

Fleet Operations Director. Nel precedente Consiglio Generale<br />

Aniasa, Viano ha ricoperto la carica di Vice Presidente con<br />

delega sulle tematiche fiscali. Ha alle spalle una pluriennale<br />

esperienza come consulente in Deloitte & Touche e in Marsh<br />

McLennan, dove si è specializzato nel Risk Management,<br />

prima di approdare in LeasePlan, nel 2003.<br />

di offrire maggiore sicurezza sulle strade, minor impatto<br />

ambientale, maggiore certezza per l’erario.<br />

Credo che Aniasa oggi rappresenti un’ottima sintesi degli<br />

interessi del singolo e della collettività. Questa capacità<br />

è stata sempre al centro dei nostri programmi, come anche<br />

l’intento di ottenere la giusta legislazione per il settore,<br />

soprattutto in termini di semplificazione negli adempimenti<br />

burocratici e fiscali per il consumatore, nel rispetto<br />

dei principi di libertà e individualità.<br />

F&F Quali le sfide dell’immediato futuro?<br />

››‰ Ripeto, una semplificazione normativa, specie in<br />

ambito fiscale, ma anche per quanto riguarda le immatricolazioni<br />

e le tasse in ambito locale. Rappresentiamo<br />

già una quota significativa del mercato, credo che sarebbe<br />

giusto che i nostri clienti siano il più possibile sollevati<br />

da oneri inutili. Ma al centro di tutto c’è la sostenibilità<br />

ambientale.<br />

F&F Quale dei settori associativi ha sofferto di più<br />

la mancanza di vetture in consegna?<br />

››‰ Il noleggio a breve termine, che è un fortissimo<br />

sostegno al turismo. Dobbiamo fare<br />

in modo che lo short abbia la possibilità di ricevere<br />

veicoli in misura tale da coprire la domanda<br />

che ci sarà già a Pasqua e in misura<br />

molto maggiore in estate, altrimenti rischiamo<br />

di compromettere tutta la filiera.<br />

Per noi questa è una forte preoccupazione, un campanello<br />

d’allarme. Al netto di una direttrice ferroviaria nordsud<br />

molto potente ma praticamente satura nei periodi<br />

di picco, è evidente che l’affluenza turistica ha un bisogno<br />

disperato di breve termine negli aeroporti, per essere attraente<br />

e competitiva ad esempio verso Spagna e Por -<br />

to gallo. Il nostro short oggi non è attratto dalla possibilità<br />

di fare profitti dalla riduzione di offerta, vorrebbe invece<br />

aumentare la possibilità di fornire un servizio. Ecco perché<br />

le associate suggeriscono ai clienti di anticipare le<br />

prenotazioni, non soltanto per essere certi di disporre<br />

del veicolo, ma anche per bloccare le tariffe.<br />

Ciò non vuol dire che il NLT non stia soffrendo della mancanza<br />

di veicoli nuovi da immatricolare. Oggi i tempi di<br />

attesa superano i 200 giorni, e sono proibitivi, tali da far<br />

desistere molti potenziali utenti. Sappiamo che non stiamo<br />

soddisfacendo i nostri clienti, ne siamo ben consapevoli<br />

e li ringraziamo per la loro pazienza. Se la situazione<br />

si protrarrà, però, il fenomeno diventerà rilevante,<br />

e ci auguriamo che i costruttori siano in grado di mettere<br />

in pista soluzioni alternative.<br />

“Rappresentiamo<br />

già una quota<br />

significativa del<br />

mercato, è lecito<br />

aspettarsi una<br />

semplificazione<br />

normativa”.<br />

F&F Pandemia, guerra, mancanza di semiconduttori...<br />

possiamo dire di essere in situazioni di mercato<br />

del tutto nuove?<br />

››‰ Certamente, a dir poco impreviste. Stiamo affrontando<br />

crisi di mercato di diverso tipo, tutte difficilmente<br />

immaginabili. Eppure tutti noi cerchiamo di fare previsioni,<br />

programmazione a cinque anni... consci del fatto che<br />

dobbiamo essere pronti a rivederle sostanzialmente.<br />

Usciamo da un biennio drammatico per lo short term e<br />

per il car sharing, e che ha avuto un grosso impatto anche<br />

sul lungo termine. Lo abbiamo superato, e ciò mi rende<br />

orgoglioso. La risposta delle aziende del settore è stata<br />

forte, hanno mantenuto il loro impegno, la loro presenza<br />

sul territorio. Una serietà e una resilienza esemplari, valori<br />

che le associate hanno trasferito all’associazione.<br />

F&F Torniamo alla defiscalizzaione, all’abbattimento<br />

dell’IVA...<br />

››‰ Non stiamo chiedendo sgravi fiscali a tappeto, per<br />

definizione. Invece, proponiamo una politica fiscale coerente:<br />

non siamo una nicchia residuale, siamo<br />

un settore che immatricola tra un quarto<br />

e un terzo del totale Paese. In quanto tali,<br />

siamo il più importante interlocutore di mobilità,<br />

per di più con un valore medio dell’immatricolato<br />

più alto della media totale, perché<br />

le auto in NLT appartengono in genere<br />

a segmenti di più alto livello. Credo quindi<br />

sia opporuno che noi si abbia un quadro fiscale ad hoc.<br />

Il sollecito sull’Iva deducibile al 100 per cento riflette una<br />

oggettiva sofferenza del soggiacere a una normativa<br />

palesemente inadeguata.<br />

L’auto aziendale in Italia, nella sostanza, è fortemente<br />

penalizzata, un unicum in Europa. Noi vorremmo, al di<br />

là del fatto che le deroghe concesse al nostro Paese<br />

non possono durare per sempre, che il quadro fiscale<br />

nascesse da una concertazione, che fosse coerente con<br />

la transizione ecologica di cui tanto si parla ma che nessuno<br />

come noi incarna nel profondo, nessuno spinge (e<br />

trascina) più di noi in questa direzione. Ripeto, chiediamo<br />

un quadro coerente.<br />

10 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong><br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

F&F Si riparla del noleggio di truck. Cosa ne pensa?<br />

L’articolo 84 del CdS è da cancellare?<br />

››‰ Al momento non abbiamo una posizione forte,<br />

come Aniasa, anche se guardiamo con interesse al trasporto,<br />

lo dimostra l’attenzione agli LCV. Laddove la normativa<br />

dovesse cambiare, saremmo pronti.<br />

F&F L’e-commerce è un fenomeno ben attenziowww.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

<strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 11


INTERVISTA<br />

A.I.A.G.A.<br />

nato dalle società di noleggio?<br />

››‰ Osserviamo un grande aumento di richiesta di distribuzione<br />

di merci e oggetti, e non mi riferisco soltanto<br />

all’e-commerce. Una componente di servizio ad alto valore<br />

aggiunto, che deve essere opportunamente normata,<br />

ma che costituisce una importante evoluzione, tale da<br />

creare valore, ricchezza.<br />

Siamo dell’opinione che, anche per favorire una riduzione<br />

dell’impatto ambientale, Aniasa può operare per rendere<br />

più sostenibile la movimentazione di merci. Molti veicoli<br />

elettrici sono oggi immatricolati da società di noleggio<br />

a lungo termine, cosa che ne rende possibile l’uso, altrimenti<br />

il costo d’acquisto renderebbe problematica la<br />

loro diffusione. Ci siamo, come Aniasa, ci sono le nostre<br />

associate, e questo potrebbe essere propedeutico anche<br />

per il settore dei pesanti di cui parlavamo.<br />

F&F Qual è il suo personale atteggiamento verso<br />

i nuovi microdispositivi di mobilità?<br />

››‰ Sono straordinariamente interessanti, veicoli che<br />

esaltano l’esercizio della libertà individuale. Cor ret ta -<br />

mente normati - non sovranormati o penalizzati - sono<br />

un ottimo complemento di mobilità e spero possano riscuotere<br />

un interesse collettivo. Confido quindi che la<br />

comunità ne comprenda la validità, e se si vuole anche<br />

i rischi. Per quanto riguarda Aniasa, dobbiamo essere<br />

pronti a considerare questi strumenti di mobilità come<br />

un settore interessante, vedremo dove ci porterà. Diverse<br />

associate ormai li sperimentano come forma complementare<br />

di spostamento, e noi siamo pronti a espanderci.<br />

Per il momento, osserviamo.<br />

F&F L’elettrificazione del circolante procede a velocità<br />

adeguata? Troppo lenta? Troppo veloce?<br />

››‰ L’auto elettrica presenta caratteristiche estremamente<br />

positive, e non mi riferisco soltanto alle emissioni<br />

allo scarico. In realtà, sono molto più efficienti, cosa di<br />

cui c’è sempre bisogno, e migliorano la vita, perché hanno<br />

un minor impatto sulla collettività. Ci rendiamo conto<br />

che il loro impatto sulla filiera industriale sarà significativo,<br />

ma è una scelta ormai fatta.<br />

F&F Lo sharing è un sistema valido per il nostro<br />

Paese, dopo la pandemia?<br />

La pandemia è stata micidiale, in pratica ha azzerato i<br />

fatturati, proprio per aziende che erano ancora in una<br />

fase di avviamento. Inoltre i costi sono cresciuti, ad esempio<br />

per la sanificazione. Quando si è in due il car sharing<br />

diventa fortemente competitivo rispetto ai sistemi di<br />

mobilità individuali; siamo quindi fortemente a supporto<br />

delle nostre associate del settore, perché sappiamo che<br />

questa è una delle strade per azzerare l’inquinamento<br />

in ambito urbano.<br />

F&F Però al momento non sono economicamente<br />

vincenti, specie nei centri di medie dimensioni...<br />

Questo è un settore che certamente richiede investimenti<br />

iniziali molto robusti. Se non si è in grado di assicurare<br />

una forte densità di veicoli, ovvero se per raggiungere<br />

un veicolo bisogna percorrere più di mezzo chilometro,<br />

va da sé che non sia un sistema competitivo. I veicoli<br />

devono essere ben distribuiti sul territorio e l’algoritmo<br />

che ne governa posizione e servizi è un fattore critico.<br />

C’è ancora molta esperienza da fare.<br />

Rimango convinto del potenziale del car sharing: prima<br />

della pandemia, nelle chiacchierate con i rappresentanti<br />

di queste società, mi è sembrato di comprendere che<br />

non fossero affatto lontane dal break even, contavano<br />

di arrivarci nel 2020. Ma già il <strong>2022</strong> potrebbe essere l’anno<br />

del riscatto, del raggiungimento della profittabilità.<br />

La domanda di servizio c’è, il car sharing può diventare<br />

un business interessante nelle città medio grandi.<br />

NUOVO DIRETTIVO<br />

La cultura del fare<br />

Il rinnovato consiglio direttivo di A.I.A.G.A. tiene fede alla mission originaria:<br />

promuovere la professione di fleet manager affinché “venga riconosciuta<br />

come merita”. Il neo riconfermato presidente ci spiega a che punto siamo<br />

Un ruolo di mera rappresentanza non lo avrebbe<br />

accettato, Giovanni Tortorici. Per il Purchasing<br />

Manager di Barilla, fare il presidente di A.I.A.G.A.<br />

significa prima di ogni altra cosa ‘fare’. Lo sanno bene<br />

gli elettori che lo hanno votato compatti, riconfermandolo<br />

alla presidenza dell’Associazione italiana degli acquirenti<br />

e dei gestori di auto aziendali per il prossimo triennio.<br />

“Nel corso degli anni”, ha commentato Tortorici, “i consiglieri<br />

A.I.A.G.A. hanno compreso che la funzione ‘rappresentativa’<br />

è percentualmente molto bassa rispetto<br />

alla quantità di lavori che sono da eseguire in tempi a<br />

volte stretti. Forse quest’aspetto ha spinto alla conferma<br />

di chi per anni ha continuato a lavorare senza sosta per<br />

A.I.A.G.A. Cercherò di mantenere le aspettative”.<br />

Lungo l’elenco dei progetti da portare avanti: “Stiamo lavorando<br />

alla trasformazione in norma della prassi UNI<br />

35/2018 che indica i ruoli chiave del Fleet Manager, del<br />

Mobility Manager e del Travel Manager. Abbiamo creato<br />

e si sta evolvendo un database dell’Associazione che<br />

integra anche i dati dei seminari e della formazione sia<br />

dei soci che dei non soci. Abbiamo il prototipo di una<br />

piattaforma che sia riconosciuta a livello europeo per la<br />

certificazione green delle flotte e non solo che è stato<br />

proposto anche ad FMFE (la federazione europea delle<br />

associazioni dei Fleet Manager) e che verrà presentato<br />

alle istituzioni italiane ed europee per diventare un rife-<br />

rimento riconosciuto. Corsi e seminari sono in fase avanzata<br />

di preparazione per essere disponibili a partire dalla<br />

fine di aprile. Infine il capitolo digitalizzazione: A.I.A.G.A.<br />

era poco presente sul web e sui social; stiamo recuperando<br />

velocemente il tempo perduto e nel corso dell’anno<br />

miglioreremo ancora”.<br />

I palloni d’oro delle flotte<br />

Dieci anni nel 2021, l’Associazione italiana degli acquirenti<br />

e dei gestori di auto aziendali ha raggiunto alcuni traguardi<br />

significativi: “Nel <strong>marzo</strong> 2011 abbiamo costruito<br />

A.I.A.G.A. dal nulla e oggi “, conferma il presidente, “siamo<br />

una realtà che continua ad affermarsi in un panorama<br />

difficile e affollato. La maturità raggiunta ci permette di<br />

guardare al futuro senza patemi e con la consapevolezza<br />

di saper affrontare situazioni critiche. Siamo contenti di<br />

quanto fatto finora ma non abbiamo ancora raggiunto<br />

l’obiettivo di far diventare il Fleet Manager una professione<br />

riconosciuta come merita: ci stiamo pian piano<br />

arrivando”. E ancora: “Nel 2012 portammo in Italia l’esperienza<br />

degli Award. Fu un successo, ma oggi si sono talmente<br />

moltiplicati da renderne il valore molto basso: potrebbe<br />

essere un’idea quella di creare un insieme di<br />

testate giornalistiche con un solo Award... vi immaginate<br />

se ci fossero 5 palloni d’oro nel mondo del calcio?”.<br />

Flotte&<strong>finanza</strong> è pronta. Chi si fa avanti?<br />

Giovanni Tortorici,<br />

riconfermato alla<br />

guida di A.I.A.G.A.<br />

per il prossimo<br />

triennio.<br />

Con lui nel<br />

direttivo Michele<br />

Amici, Davide<br />

Balestra,<br />

Alessandro<br />

Benoldi, Laura<br />

Echino (anche<br />

vicepresidente),<br />

Luigi Fanizzo,<br />

Robert Satiri,<br />

Marco Onorati e<br />

Tiziano Suppa.<br />

12 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 13


COVER<br />

COVER<br />

SIFÀ, non ora ma si farà<br />

FORMULA IRRISOLTA<br />

Nolo truck, troppo<br />

pesante da digerire<br />

“La naturale prosecuzione dell’attività di specializzazione<br />

nel mondo del trasporto che<br />

portiamo avanti sin dalla nostra fondazione”.<br />

È così che SIFÀ inquadra lo sviluppo del business<br />

legato ai veicoli commerciali e a quelli<br />

industriali, un business che richiede un’attenzione<br />

e cura specifiche.<br />

La società di Ghinolfi è ben allenata. “Il focus<br />

sul mondo del veicolo commerciale fino a<br />

60 quintali è sempre stato un nostro punto<br />

di forza, tanto da raggiungere anche il 40 per<br />

cento di LCV sul totale della flotta. Sulla base<br />

di questa specializzazione”, fanno sapere dal<br />

quartier generale di Milano, “nel <strong>2022</strong> ci sarà<br />

la prosecuzione naturale del noleggio del veicolo<br />

oltre i 60 quintali, a partire dal ‘medio<br />

leggero’, come è generalmente chiamato nel<br />

mondo dell’autotrasporto, fino ad arrivare al<br />

veicolo pesante, quindi che si tratti di trazione<br />

o di veicolo allestito fino alle 44 tonnellate di<br />

massa complessiva”.<br />

SIFÀ non si nasconde che “i truck e gli LCV<br />

necessitano di una competenza verticale specifica.<br />

Per esempio, la gestione del fermo tecnico<br />

è importantissima, non possiamo dare<br />

un mezzo qualsiasi in sostituzione di un veicolo<br />

commerciale che sia un cassonato o furgonato<br />

o un allestito, perché le esigenze sono<br />

chiaramente differenti”.<br />

Allestimenti interconnessi<br />

Se i fondi del PNRR sono off limits per il trasporto<br />

pesante, la Società Italiana Flotte<br />

Aziendali vede invece un’opportunità “nella<br />

cosiddetta ‘4.0’, cioè la possibilità di avere<br />

dei benefici fiscali per l’acquisto di ‘allestimenti<br />

interconnessi’. Vale solo per alcune tipologie<br />

di attrezzature, ma è comunque un<br />

passo in avanti rispetto al passato. Di certo,<br />

in un mercato nel quale i veicoli ante-Euro 5<br />

rappresentano ancora in alcuni casi il 60 per<br />

cento del mercato, il mondo dell’autotrasporto<br />

sarebbe ben lieto di avere incentivi per uno<br />

svecchiamento del parco, che comporterebbe<br />

benefici sia per il settore sia per l’ambiente”.<br />

Più sfumata la posizione su quello che a nostro<br />

parere è uno stallo normativo che non<br />

ha uguali nel resto dell’Unione Europea e che<br />

per SIFÀ si spiega con “una legislazione che<br />

è stata costruita prettamente sul mercato<br />

italiano, dove esiste una normativa conto<br />

terzi sicuramente più stringente di quella europea,<br />

che definisce dei criteri per poter fare<br />

questo mestiere. Parliamo quindi della capacità<br />

finanziaria per poter sostenere un business<br />

di questo genere; e dei driver che devono<br />

avere la tranquillità di lavorare per<br />

un’azienda strutturata tanto da poter mantenere<br />

fede ai propri impegni finanziari”.<br />

L’oscuro oggetto del desiderio? Noleggiare camion sarebbe<br />

di certo un’attività molto redditizia. Ma l’ostacolo del Codice<br />

della Strada sembra sufficiente a tener lontani i top player<br />

di Giuseppe Guzzardi<br />

e Roberta Carati<br />

84 del Codice<br />

della Strada parla chiaro<br />

L’articolo<br />

e non lascia dubbi. Solo<br />

se entrambi i contraenti sono iscritti<br />

all’Albo Nazionale dell’Autotrasporto<br />

possono accendere un contratto di noleggio<br />

lungo termine di veicoli pesanti.<br />

L’intento del legislatore è chiaro: tenere<br />

lontani gli operatori non professionisti<br />

dal ‘conto terzi’, dal trasporto professionale.<br />

Si tratta di una delle tante limitazioni-inibizioni<br />

che la legge italiana<br />

ha come residuo di una mentalità, lasciateci<br />

dire, semibolscevica per la quale<br />

nulla si può fare se non quello che è<br />

espressamente concesso.<br />

Dal dopoguerra a oggi tanti cartelli, tante limitazioni,<br />

tante esclusive e tanti privilegi sono caduti, ma non<br />

questo, anche se una decina di anni fa una legge riuscì<br />

a passare la trincea della Camera dei deputati per arenarsi<br />

poi nei velluti di Palazzo Madama.<br />

Ad oggi, sembra che nulla si muova nella direzione<br />

della liberalizzazione, forse perché non c’è nessuno<br />

che si fa realmente avanti per propugnarla. Tanto<br />

meno le società di noleggio professionali.<br />

Ci bastano i ‘commerciali’<br />

Questa affermazione è lecita in quanto il corpus di questo<br />

articolo era proprio sondare la volontà dei noleggiatori<br />

di accedere - sperimentata e acclarata la lucrosità<br />

dei contratti NLT dei veicoli commerciali - al settore ben<br />

più impegnativo (non soltanto in termini di risorse, ma<br />

anche di know-how) dei trattori e dei carri da trasporto.<br />

Laddove i primi, i trattori, sono soltanto ‘pezzi di ferro’<br />

senza qualifica, generalisti, i secondi, i carri, necessitano<br />

molto spesso di un allestimento non di rado sofisticato<br />

e verticale.<br />

Il risultato della nostra ricerca, lasciateci dire, è sostanzialmente<br />

deludente. Non solo è evidente dalle non-risposte<br />

e da quelle di circostanza che al riguardo c’è il<br />

vuoto cosmico, ma anche che non c’è veramente nessuna<br />

voglia di cacciarsi in un ginepraio, di tirare la volata<br />

ai concorrenti. Quindi, al momento, non ci si può aspettare<br />

alcuna operazione di lobby, e il possesso al posto<br />

della proprietà rimane confinato ai contratti di leasing,<br />

peraltro non sempre ingrassati da servizi.<br />

Un elemento importante per valutare questo orientamento<br />

risiede anche nella difficoltà, al momento, di valutare<br />

il grado e la velocità di obsolescenza di un mezzo,<br />

anche a causa dell’incombere di nuove alimentazioni,<br />

nuove regole di logistica e mobilità, nuove logiche sul<br />

trasporto a medio raggio. Le società NLT, per dirla male,<br />

hanno già abbastanza grattacapi con i valori residui delle<br />

auto e degli LCV per pensare ad altro.<br />

A nostro avviso, preso atto del non sussistere di una<br />

reale volontà interventista a livello legislativo, rimane il<br />

disappunto per il persistere di una regola che non ha riscontro<br />

nel resto della comunità europea. Anche perché<br />

in questo modo, di fatto, si blinda un settore che già di<br />

suo non ha proprio bisogno di essere considerato una<br />

casta, ed è sempre lecito riflettere sul peccato originale,<br />

ovvero l’esistenza di una emanazione del MIMS, appunto<br />

l’Albo Nazionale dell’Autotrasporto, del quale realmente<br />

ci sfugge l’utilità, viste anche le recenti polemiche, a dir<br />

poco roventi, su quali associazioni dovevano essere presenti<br />

e rappresentate.<br />

Ciò detto, riteniamo comunque sempre molto utile chiedere,<br />

ascoltare e proporre le opinioni degli addetti ai<br />

lavori, che in queste pagine riportiamo (ringraziando<br />

quelli che comunque sono stati disponibili ad affrontare<br />

la questione), cammei in una inchiesta condizionata da<br />

frequenti “no comment”. Sperando però che questo veto<br />

inutile, vecchio e pruriginoso trovi presto la strada del<br />

pensionamento.<br />

Così fan tutti (o almeno qualcuno)<br />

Fuori dal coro, perché è un dealer e non un noleggiatore,<br />

la voce di Roberto Savoini. Nella sua Borgo<br />

Agnello, storica concessionaria Iveco per le province<br />

di Novara, Verbania, Biella, Vercelli e Varese Ovest,<br />

oltre che FIAT Professional per Novara e Gallarate e<br />

da qualche anno Piaggio Commercial, il noleggio è<br />

entrato dalla porta principale.<br />

Roberto Savoini,<br />

amministratore<br />

unico di Borgo<br />

Agnello e<br />

presidente AICI<br />

- Associazione<br />

Italiana<br />

Concessionari<br />

Iveco.<br />

14 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong><br />

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<strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 15


COVER<br />

COVER<br />

I nuovi orizzonti di Leasys<br />

Possibilista e interessata, ma non al punto da aver già definito<br />

una strategia di business. A domanda diretta, in Leasys si dicono “certamente<br />

interessati a far crescere e ampliare gli orizzonti del business: questo potrebbe<br />

significare in futuro - perché no - contemplare anche i veicoli pesanti. È però<br />

prematuro fare dei ragionamenti relativi alle modalità con le quali attuare<br />

questa opportunità, nel momento in cui si concretizzerà faremo le nostre valutazioni”.<br />

Che il settore sia appetibile lo dicono i numeri che la stessa compagnia di noleggio<br />

porta a supporto, con un distinguo: “Secondo gli ultimi dati Anfia, nel<br />

primo semestre del 2021 sono state oltre 13.500 le immatricolazioni di autocarri<br />

con portata maggiore di 3,5 tonnellate. Numeri che presi singolarmente sono<br />

certamente importanti, ma comunque molto inferiori rispetto a quelli dei veicoli<br />

commerciali leggeri (97.389 immatricolazioni), settore in cui Leasys lo scorso<br />

anno ha confermato la propria leadership, con un market share del 22,8 per<br />

cento. Se quindi quello degli LCV è un business importante, resta difficile quantificare<br />

il valore che potrebbe rappresentare il settore dei veicoli pesanti, certamente<br />

caratterizzato da volumi inferiori e costi molto elevati”.<br />

Semirimorchi, il business può attendere<br />

È lo stesso motivo per cui il business dei semirimorchi non attecchisce in<br />

casa Leasys: “Si tratta certamente di un business consolidato, che però ha<br />

subito un calo importante a causa della pandemia, chiudendo il 2020 con<br />

una riduzione delle immatricolazioni del 21 per cento rispetto all’anno precedente.<br />

Sebbene nel primo semestre del 2021 abbia già fatto registrare un’inversione<br />

di tendenza, segnando una crescita del 43,5 per cento rispetto allo<br />

stesso periodo del 2020, questo business non rientra al momento nei piani<br />

di Leasys, che continua a mantenere il focus sui veicoli leggeri”.<br />

Insomma, il futuro è ancora tutto da disegnare, anche in relazione a cambiamenti<br />

che non riguardano solo il nostro Paese: “Qualcosa in Europa si sta<br />

muovendo e crediamo che, una volta modificata la normativa europea, anche<br />

l’Italia farà le sue valutazioni. È comunque probabile che bisognerà aspettare<br />

l’entrata in vigore del nuovo pacchetto sulla mobilità prima che nel nostro<br />

Paese si prenda atto del mutamento del quadro e si imbocchi una strada che<br />

porti alla revisione della norma”.<br />

(basti pensare alle differenze di territorio, per cui in<br />

Liguria servono veicoli ‘corti’ del tutto invendibili in altre<br />

parti d’Italia).<br />

F&F Il leasing, formula finanziaria consolidata,<br />

viene usato nel settore dei veicoli da lavoro in una<br />

formula molto ‘asciutta’, priva di servizi come avviene<br />

invece nel leasing operativo. Lo conferma?<br />

››‰ Assolutamente sì. In Italia l’acquisto in proprietà finanziato<br />

ha ancora molto appeal. I compratori sono professionisti<br />

che approvvigionano da soli i servizi accessori<br />

(assicurativi e assistenziali) e pertanto la vendita tradizionale<br />

resta sempre prioritaria.<br />

F&F Si affacciano delle altre opzioni per usare un<br />

veicolo senza esserne proprietari, come il ‘pay per<br />

use’, paga solo ciò che usi. A suo avviso è applicabile<br />

nell’autotrasporto?<br />

››‰ È applicabile e interessante ma presuppone una<br />

infrastruttura tecnologica che renda il veicolo ‘connesso’<br />

al fine di determinarne l’utilizzo effettivo.<br />

Attualmente i veicoli leggeri e pesanti della gamma Iveco<br />

hanno integrato questo tipo di connettività e ciò apre la<br />

porta a nuovi interessanti scenari.<br />

F&F Nel settore dei commerciali leggeri le vendite<br />

di veicoli elettrificati stanno aumentando sensibilmente.<br />

Si teme che questo possa essere un elemento<br />

in grado di rivoluzionare la stima di permuta<br />

di un veicolo e anche il valore residuo. Qual è la<br />

sua opinione al riguardo?<br />

››‰ Siamo all’inizio di un processo che ritengo purtroppo<br />

sia irreversibile, di elettrificazione della mobilità delle<br />

merci. Gli attuali veicoli elettrici sono assolutamente affidabili<br />

ma hanno ancora un’autonomia che non rispecchia<br />

i ‘desiderata’ degli utilizzatori. Lo sviluppo della tecnologia<br />

soprattutto legato alle batterie in ‘stato solido’,<br />

Arval, mercato sotto osservazione<br />

La premessa è che Arval non è iscritta all’Albo<br />

Nazionale dell’Autotrasporto “e quindi, al momento,<br />

questo particolare segmento non rientra<br />

nei business di cui ci occupiamo”. Però<br />

“è sicuramente un mercato che osserviamo<br />

da sempre con particolare interesse, anche<br />

se sia dal punto di vista del veicolo, sia dal<br />

punto di vista del servizio, quindi dei bisogni<br />

e delle necessità su strada, è completamente<br />

diverso da quello della gestione di veicoli<br />

commerciali leggeri. Questo impone una specifica<br />

competenza tecnica e un servizio e un<br />

approccio dedicati e strutturalmente diversi<br />

da quelli adottati sino ad ora”.<br />

Difficile fare previsioni sulle potenzialità del<br />

nuovo business ma, nel caso, la compagnia<br />

di noleggio saprà come trattarlo, consapevole<br />

che il mercato opererà la sua naturale selezione:<br />

“Per fare un esempio che ci riguarda<br />

da vicino, Arval ha da oltre un decennio un<br />

punta prevalentemente all’aumento dell’autonomia chilometrica<br />

e potrebbe creare un’obsolescenza precoce<br />

dei modelli BEV attuali. Tutto ciò impatta in maniera assolutamente<br />

drammatica nella determinazione del valore<br />

futuro dei veicoli a ‘zero emissioni’.<br />

F&F Le piacerebbe poter offrire NLT con la sua<br />

Borgo Agnello?<br />

››‰ In realtà lo stiamo già facendo rafforzando partnership<br />

con aziende specialiste nel Noleggio a Lungo<br />

Termine che hanno nel loro DNA la gestione del veicolo<br />

industriale e commerciale.<br />

team interno esclusivamente dedicato<br />

al mondo dei veicoli commerciali<br />

leggeri, con competenze tecniche specifiche<br />

e un know how in grado di supportare sia la<br />

forza vendita, sia il cliente. Già oggi, nel segmento<br />

LCV, assistiamo a una naturale selezione<br />

in base a questi elementi distintivi all’interno<br />

del mercato. Allargando il discorso<br />

al noleggio truck, questa tendenza potrebbe<br />

essere addirittura più significativa, perché si<br />

tratta di un settore che presenta elementi di<br />

attenzione e particolarità ancora maggiori rispetto<br />

al mondo LCV”.<br />

La chiave è la competenza<br />

Anche il noleggio di mezzi senza motrice<br />

non rientra, ad oggi, nell’offerta di mobilità<br />

Arval: “Come per il mondo truck, è un tema<br />

specifico che richiederebbe una strategia<br />

chiara e un piano strutturato. La competenza<br />

è la chiave di un prodotto di qualità,<br />

efficace e che si riveli davvero<br />

utile per i nostri clienti e, per questo, ogni<br />

nuovo ambito che decideremo di esplorare<br />

dovrà essere attentamente valutato e gestito<br />

da personale esperto che possa consentirci<br />

di differenziarci sul mercato, come<br />

già facciamo con il segmento dei veicoli<br />

commerciali leggeri”.<br />

La posizione inevitabilmente attendista di<br />

Arval potrebbe mutare con il superamento<br />

dei limiti dell’attuale Codice della Strada: “La<br />

differenza di normative nel settore dell’automotive<br />

è presente in tanti e diversi aspetti e<br />

l’Italia”, sottolineano ad Assago, “sconta spesso<br />

un ritardo rispetto agli altri Paesi europei.<br />

Considerando il grande peso che il settore<br />

automotive riveste per l’economia italiana, a<br />

volte l’attenzione riservata dalle istituzioni<br />

non sembra essere proporzionale”.<br />

F&F Il noleggio a lungo termine, oltre a essere fortemente<br />

limitato dall’articolo 84 del CdS, potrebbe<br />

non essere adattabile su larga scala per il veicolo<br />

pesante. Qual è la sua opinione?<br />

››‰ Il mercato italiano prevede veicoli molto più customizzati<br />

rispetto agli standard europei.<br />

Quindi, soprattutto nel cosiddetto mercato dei veicoli<br />

pesanti ‘rigid’ (motrici) l’allestimento è una componente<br />

molto onerosa e con specifiche talmente complesse<br />

da rendere il valore residuale di difficile determinazione<br />

F&F Nella sua veste più istituzionale, quindi da presidente<br />

dei concessionari Iveco, ridirebbe le stesse<br />

cose? Qual è la posizione ufficiale della categoria?<br />

››‰ Certamente! Le opinioni dei dealer Iveco sono<br />

sempre basate sul ‘buon senso’ che ci spinge a guardare<br />

con attenzione lo sviluppo del noleggio nel nostro<br />

settore, sempre consci però del fatto che l’attuale quadro<br />

normativo e le peculiarità del ‘Sistema Italia’ al momento<br />

non hanno creato l’ecosistema ideale per lo sviluppo<br />

di questo formidabile strumento a sostegno del<br />

nostro business.<br />

16 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 17


TREND<br />

INDAGINE UNRAE<br />

Un affare privato<br />

L’ultimo trimestre 2021 certifica il trend in corso<br />

da tempo: il noleggio a lungo termine sta sempre<br />

più prendendo piede tra gli utilizzatori privati<br />

È il diesel la<br />

motorizzazione<br />

prescelta dai<br />

privati che optano<br />

per il noleggio a<br />

lungo termine;<br />

seguono le auto a<br />

benzina e, più<br />

staccate, quelle<br />

ibride, plug-in ed<br />

elettriche.<br />

Dalle altre tabelle<br />

emerge con<br />

chiarezza l’alto<br />

gradimento dei<br />

privati per il NLT<br />

ma limitatamente<br />

alle vetture.<br />

Le motorizzazioni prescelte<br />

70%<br />

60%<br />

50%<br />

40%<br />

30%<br />

20%<br />

10%<br />

0%<br />

20,9%<br />

16%<br />

38,1%<br />

Porta la firma di Unrae la prima analisi sul noleggio<br />

a lungo termine a privati, fenomeno che negli ultimi<br />

anni sta assumendo dimensioni rilevanti.<br />

Quella che ieri era una nicchia oggi è una fetta cospicua<br />

di un mercato rappresentatativo di tutte le tipologie di<br />

clienti: le grandi aziende, le piccole e medie, le partite iva<br />

e, appunto, il privato cittadino.<br />

I dati più recenti, relativi all’ultimo trimestre del 2021, dicono<br />

che dei 135.346 contratti di NLT di autovetture,<br />

circa 21.000, pari al 15,5 per cento del totale, sono stati<br />

sottoscritti da un utilizzatore privato. Sommando all’acquisto<br />

diretto il noleggio a lungo termine, la quota di mercato<br />

dei privati sul mercato del nuovo cresce dal 63,2 al<br />

70,2 per cento.<br />

58,4%<br />

2,1% 2,0% 1,1% 1,1%<br />

NLT a privati<br />

19,5%<br />

14,4% 9,6% 7,8% 4,9% 4,2%<br />

Benzina Diesel Gpl Metano Ibride Plug-in Elettriche<br />

(HEV) (HEV) (BEV)<br />

Totale NLT<br />

Sul fronte dei veicoli commerciali il fenomeno è chiaramente<br />

marginale: nello stesso trimestre, del totale contratti<br />

di noleggio a lungo termine solamente l’1,8 per<br />

cento è stato siglato da privati.<br />

Da nord a sud isole comprese<br />

Dall’analisi regionale della penetrazione del noleggio a<br />

lungo termine, Unrae ha concluso che l’incidenza dei privati<br />

è massima in Calabria (45,7 per cento) e minima in<br />

Trentino Alto Adige (1 per cento). In mezzo troviamo,<br />

nell’ordine: Puglia (34,1), Molise (30,3), Campania (29,8),<br />

Abruzzo (28,1), Sardegna (26,5), Umbria (23,5), Toscana<br />

(22,9), Basilicata (22,5), Liguria (21,3), Lazio (21,2), Sicilia<br />

(19,5), Veneto (18,6), Piemonte (17,1), Marche (16,7),<br />

Friuli Venezia Giulia (15,4), Valle d’Aosta (15,0), Emilia<br />

Romagna (14,9) e Lombardia (10,5 per cento).<br />

Nella classifica provinciale svetta Roma con 3.379 noleggi<br />

pari al 16,1 per cento del totale; seguono Milano<br />

(2.274 noleggi), Napoli (1.590), Torino (1.290).<br />

Quanto ai brand più gettonati, Fiat (in particolare Panda<br />

e 500) batte tutti con 3.149 noleggi. Piacciono molto anche<br />

Audi (1.844), Volkswagen (1.692), Peugeot (1.519),<br />

Jeep (1.080), BMW (1.068), Toyota (1.040), Smart<br />

(1.008), Mercedes (976) e Ford (813).<br />

Noleggio a Lungo Termine IV trimestre 2021<br />

Contratti NLT autovetture 135.346<br />

di cui a privati 20.987<br />

% privati 15,5<br />

Noleggio a Lungo Termine IV trimestre 2021<br />

Contratti NLT veicoli commerciali 33.517<br />

di cui a privati 601<br />

% privati 1,8<br />

18 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it


E-MOBILITY<br />

E-MOBILITY<br />

Soluzioni per tutte le sfide<br />

Efficaci e di facile utilizzo, sono accomunate da un approccio ‘zero pensieri’.<br />

Sono le soluzioni innovative, in grado di rispondere anche ad esigenze<br />

temporanee, che hanno arricchito il portafoglio Alphabet in un momento<br />

in cui il settore della mobilità aziendale è chiamato ad affrontare diverse<br />

sfide, come l’uscita dalla crisi pandemica e il superamento dell’emergenza<br />

microchip. Ecco le più flessibili.<br />

BRAND REFRESHMENT<br />

Ripensare il futuro<br />

Passa anche dal ridesign del logo e della corporate<br />

identity il nuovo focus strategico di Alphabet:<br />

la mobilità elettrica declinata in tutti i suoi servizi<br />

Andrea<br />

Castronovo,<br />

presidente<br />

Alphabet Italia.<br />

La sostenibilità è il tema dominante del futuro in ogni<br />

settore, e Alphabet vuole avere un ruolo fondamentale<br />

nel disegnarlo. In questi anni la transizione ecologica<br />

ha visto un crescente interesse e una forte spinta,<br />

stimolando negli utenti una sempre maggior attenzione<br />

per l’adozione di soluzioni di mobilità alternative e attente<br />

all’ambiente. Quest’estate l’Ue ha annunciato l’obiettivo<br />

dell’Europa di diventare il primo continente climate neutral<br />

nel 2050. L’elettrificazione, e quindi la decarbonizzazione<br />

delle flotte, è di particolare importanza per poter raggiungere<br />

target climatici, basti pensare che le auto aziendali<br />

sono utilizzate più del doppio rispetto ai veicoli privati, e<br />

rappresentano oltre il 60 per cento di tutte le nuove auto<br />

immatricolate in Europa. In questo scenario appare evidente<br />

come il noleggio sia sempre più un volano dell’elettrificazione<br />

e della sostenibilità.<br />

“Prodotti e servizi innovativi”, rimarca Andrea Castronovo,<br />

presidente di Alphabet Italia, “sono la risposta migliore<br />

a questo grande cambiamento, e sono al contempo fondamentali<br />

per guidare con più efficacia e rapidità la transizione<br />

ecologica. Soluzioni come AlphaElectric, sviluppato<br />

da Alphabet per consentire un approccio maturo e<br />

consapevole all’elettrificazione, sono indispensabili per<br />

consentire ai fleet manager di affrontare serenamente<br />

un cambio di prospettiva così rilevante”. La visione che<br />

sempre più guida oggi questa transizione è infatti ‘sistemica’.<br />

“AlphaElectric”, aggiunge, “è molto più di una semplice<br />

offerta di Noleggio a Lungo Termine per veicoli elettrici:<br />

è un intero ecosistema che comprende ogni aspetto<br />

legato all'elettrificazione della flotta: colonnine di ricarica,<br />

charge card, servizi di add on mobility per poter disporre<br />

di un’auto con motore endotermico in caso di necessità<br />

e molto altro”.<br />

Tra business e sostenibilità<br />

Nello specifico, quando si tratta di flotte aziendali le imprese<br />

devono combinare le esigenze del proprio core business<br />

e la sostenibilità ambientale. In questo senso la<br />

consulenza risulta fondamentale. “Il nostro”, spiega il presidente<br />

Alphabet, “è un approccio consulenziale che parte<br />

dall’analisi del potenziale di elettrificazione, volto a definire<br />

con precisione come le aziende possono ottimizzare la<br />

propria flotta attraverso l’integrazione di veicoli elettrici.<br />

L’analisi si fonda su dati reali del cliente: per un determinato<br />

periodo di tempo vengono installati a bordo dei veicoli<br />

della flotta dei Logger GPS mobili che misurano parametri<br />

chiave quali: velocità, percorrenza, stile di guida e soste.<br />

Le informazioni raccolte forniscono metriche sul consumo<br />

complessivo di energia della flotta e sulle emissioni di<br />

CO 2 , permettono di delineare un profilo puntuale dei guidatori<br />

e di stabilire in modo scientifico qual è la percentuale<br />

di vetture che può essere convertita in elettriche. Si simulano<br />

quindi diversi scenari valutando contemporaneamente<br />

tre parametri: grado di elettrificazione, impatto economico<br />

ed ecologico, soluzioni di ricarica. Se da un lato<br />

guidare gli utenti nella scelta dei veicoli e delle soluzioni<br />

di ricarica è la chiave per assicurare che la mobilità sia<br />

gestita in modo ottimale, dall’altro anche la consulenza<br />

in materia di Car Policy e corsi di guida eco-sostenibili può<br />

essere un metodo efficace per sensibilizzare i driver all’utilizzo<br />

consapevole del mezzo”.<br />

Pensare fuori dagli schemi<br />

Lo sviluppo della mobilità elettrica è una risposta consapevole<br />

a un’esigenza ormai imprescindibile: la transizione<br />

ambientale. “Nei prossimi anni”, conclude Castronovo,<br />

“sarà ancora più importante non solo valorizzare la nostra<br />

grande expertise consulenziale, ma anche continuare a<br />

sviluppare servizi di eccellenza più flessibili e personalizzati<br />

pensando fuori dagli schemi. Tuttavia, per ovviare e favorire<br />

questo cambiamento, soprattutto nel territorio nazionale,<br />

risulta necessario introdurre forti incentivi, come le infrastrutture<br />

di ricarica che possano agevolare gli utenti nell’acquisto<br />

di queste tipologie di vetture”.<br />

AlphaRent e MINI Subscribe Con AlphaRent<br />

tariffe vantaggiose senza limiti di percorrenza<br />

e comprensive di tutti i servizi necessari<br />

a garantire una mobilità a 360 gradi, a<br />

partire da una settimana fino a un massimo<br />

di 24 mesi. MINI Subscribe, invece, consente<br />

il noleggio di MINI (anche elettrica) attraverso<br />

un ‘abbonamento’ della durata minima<br />

di 3 mesi, rinnovabile per uno o più mesi alle stesse condizioni.<br />

Alphabet Care È la soluzione contrattuale<br />

‘zero pensieri’ che permette al cliente - persona<br />

fisica o partita Iva - di richiedere, a seguito<br />

del verificarsi di determinati eventi<br />

che impattano sulla sua vita, l’estinzione<br />

anticipata del contratto senza ricevere l’addebito<br />

delle penali. Per esempio, la perdita<br />

del posto di lavoro, ma anche la nascita di<br />

un figlio con la necessità di dotarsi di un'auto più grande.<br />

Alphabet Mobility Services Gira su iOS e<br />

Android la app che garantisce l’accesso immediato<br />

a un mondo di funzionalità, oltre<br />

che a un portale costantemente aggiornato<br />

e a un servizio di assistenza h24, direttamente<br />

fruibili da smartphone e tablet.<br />

Facilità d’uso, trasparenza, interattività, e il<br />

suo essere una fonte preziosa di informazioni<br />

(faq, news, dati contrattuali...), ne fanno la best in class sul mercato.<br />

Alphabet CleanAir È il sistema di sanificazione<br />

realizzato insieme ad Octo che sfrutta<br />

la nanotecnolgia sviluppata dalla Nasa per<br />

eliminare virus, batteri, funghi nonché odori<br />

e composti organici volatili. In questo modo<br />

si rende più sicuro l'utilizzo delle vetture in<br />

flotta e di quelle adibite a noleggi a breve e<br />

medio termine o corporate car sharing.<br />

20 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong><br />

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<strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 21


EVENTI<br />

PNRR e opportunità per la smart mobility; 5G, urban<br />

mobility, sostenibilità ambientale ed economia<br />

circolare nelle smart cities italiane; trasformazione<br />

digitale e green dell’industria automotive; piattaforme di<br />

Mobility as a Service e intermodalità integrata; accelerazione<br />

del digitale, elettrificazione, Mobility as a Service<br />

(MaaS) e LaaS (Logistic as a Service); urban air mobility,<br />

sostenibilità nei trasporti.<br />

A che punto siamo?<br />

Il 20 aprile, Area Pergolesi Milano ospiterà la quinta edizione<br />

di ‘Smart Mobility & Infrastructure Summit <strong>2022</strong>’<br />

organizzato da The Innovation Group. Sarà l’occasione<br />

per fare il punto sui processi di riqualificazione delle città<br />

e sull’evoluzione dei modelli di mobilità per rendere città,<br />

trasporti e logistica sempre più sostenibili.<br />

Quest’anno il summit sarà anche cornice del dibattito<br />

sullo sviluppo della Advanced Air Mobility (AAM) e Urban<br />

Air Mobility (UAM), una mobilità a basso impatto ambientale<br />

per offrire servizi di nuova generazione di natura<br />

turistica, economica e per interventi di emergenza sanitaria<br />

e sicurezza pubblica.<br />

Centrale, e non potrebbe essere diversamente, il PNRR.<br />

Nel nostro Paese la missione 3 del Piano nazionale di ripresa<br />

e resilienza dispone una serie di investimenti finalizzati<br />

allo sviluppo di una rete di infrastrutture di trasporto<br />

moderna, digitale, sostenibile e interconnessa. Parliamo<br />

di elettrificazione dei trasporti, ammodernamento e potenziamento<br />

della rete ferroviaria, digitalizzazione della<br />

logistica e della sicurezza stradale.<br />

E anche la rigenerazione urbana delle nostre città passa<br />

dal PNRR: la Missione 5 C2, infatti, è dedicata ai Piani<br />

Urbani integrati, che permetteranno alle grandi città di<br />

avviare un processo di trasformazione in smart city, di<br />

migliorare la qualità dei servizi infrastrutturali, di rigenerare<br />

le aree urbane degradate.<br />

Sono relatori, tra gli altri, Cristiano Baldoni (D-Flight),<br />

Arianna Censi (Comune di Milano), Paolo Cerabolini<br />

(Lombardia Aerospace Cluster), Giulia Costagli (RFI),<br />

Marco Daviddi (Enel X), Alessandro Fidato (Gruppo SEA),<br />

Mauro Giancaspro (Anas), Donatello Gianni (U-Avitalia),<br />

Paolo Guglielminetti (PwC Italia), Mario Nobili (Mit),<br />

Stefano Porro (Pirelli), Giuseppe Santangelo (Skyper-sonic),<br />

Stefano Sordelli (Volkswagen Group), Carmela<br />

Tripaldi (Enac), Elena Vaciago ed Ezio Viola (The<br />

Innovation Group), Mario Zini (DHL).<br />

SMART MOBILITY<br />

Dalle parole ai fatti<br />

Quinta edizione del summit che farà il punto<br />

su innovazione digitale e trasformazione green dei<br />

trasporti e delle infrastrutture di mobilità<br />

Appuntamento<br />

il 20 aprile, in Area<br />

Pergolesi Milano,<br />

con ‘Smart Mobility<br />

& Infrastructure<br />

Summit <strong>2022</strong>’<br />

organizzato da The<br />

Innovation Group.<br />

22 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it


BILANCI<br />

OSSERVATORIO<br />

FATTURATO E FLOTTA<br />

Mai così grandi<br />

FINDOMESTIC<br />

Va così così<br />

Gli acquisti di beni durevoli crescono rispetto al 2020 superando i livelli<br />

dell’anno prima. Anche i veicoli recuperano ma non abbastanza.<br />

Profondamente disomogeneo l’andamento del mercato a livello regionale<br />

Con 202 milioni di euro di fatturato e oltre 30mila<br />

veicoli gestiti, la società guidata da Paolo Ghinolfi<br />

ha toccato il punto più alto dalla sua fondazione<br />

Né la pandemia né la crisi dei semiconduttori e la<br />

conseguente carenza di prodotto hanno interrotto<br />

il trend di sviluppo di SIFÀ, che ha chiuso<br />

il 2021 con 202 milioni di euro di fatturato, il punto più<br />

alto dalla sua costituzione, e una flotta gestita di 30.773<br />

unità, inclusi gli ordini in stock.<br />

Interamente controllata da BPER Banca, la Società<br />

Italiana Flotte Aziendali ha mantenuto salda la presenza<br />

nella top ten degli operatori nazionali e internazionali del<br />

Noleggio a Lungo Termine.<br />

Ambiziosi gli obiettivi per l’anno in corso: raggiungere volumi<br />

tali da posizionarsi a un livello intermedio rispetto ai<br />

big player del settore. SIFÀ intende infatti portare la flotta<br />

gestita a circa 38mila unità crescendo coerentemente<br />

con l’attuazione del piano pluriennale e le previsioni di fatturato<br />

intorno ai 234 milioni di euro alla fine del <strong>2022</strong>, con<br />

una stima di nuovi ordini pari a 13.500 unità.<br />

“Il 2021”, ha commentato l’amministratore delegato<br />

Paolo Ghinolfi, “è stato un anno positivo e stimolante<br />

ma, allo stesso tempo, sfidante e faticoso a causa degli<br />

effetti dell’emergenza sanitaria che ancora stiamo subendo.<br />

L’unica arma è guardare al futuro con positività<br />

e ottimismo e, in questo senso, SIFÀ si muoverà sempre<br />

come un unico team, forte e compatto, e dimostrerà ancora<br />

una volta la sua capacità di affrontare le prossime<br />

sfide in modo maturo, efficiente e professionale”.<br />

I fronti caldi<br />

Tanti i fronti aperti in questo <strong>2022</strong>. L’azienda sta lavorando<br />

al consolidamento dell’offerta del veicolo elettrico<br />

insieme all’infrastruttura di ricarica integrati nel canone<br />

di noleggio, e alla proposizione, in esclusiva, di una carta<br />

carburante completa che può essere usata sia per fare<br />

rifornimento con combustibile tradizionale sia presso<br />

le colonnine di ricarica. Naturalmente quello del veicolo<br />

elettrico è un ‘di cui’ di Circular Mobility, progetto strategico<br />

di mobilità sostenibile lanciato nel 2019 con il marchio<br />

di fabbrica SIFÀ, che esplicita la propria mission già<br />

a partire dal nome: creare un’economia circolare nell’ambito<br />

dell’automotive per un uso più efficiente e sostenibile<br />

delle risorse.<br />

SIFÀ sta anche ampliando l’offerta del noleggio dell’usato<br />

- che mai come quest’anno ha avuto un grande successo<br />

- andando a migliorare le caratteristiche tecniche del prodotto<br />

e i servizi collaterali. Un’altra importante novità riguarda<br />

lo sviluppo del mercato dei veicoli pesanti: a breve<br />

sarà infatti inaugurato un servizio su larga scala per quel<br />

target di clientela che utilizza un tipo di prodotto non comune<br />

nel settore del Noleggio a Lungo Termine, ovvero<br />

i veicoli commerciali oltre i 60 quintali.<br />

Con un’impennata dei consumi del +13,7 per cento,<br />

il mercato dei beni durevoli chiuderàil 2021 a quota<br />

70,6 miliardi, vale a dire due punti percentuali in<br />

più rispetto ai livelli pre-Covid. Una buonissima notizia, nel<br />

complesso, un po’ meno buona se si esamina il comparto<br />

delle due e quattro ruote.<br />

Secondo i dati della 28esima edizione dell’Osservatorio<br />

Findomestic realizzato in collaborazione con Prometeia<br />

e presentato a Milano il 15 dicembre scorso, infatti, la ripresa<br />

del 12,1 per cento registrata nel settore mobilità<br />

non basta ad azzerare il gap accumulato durante la pandemia:<br />

il distacco sui valori pre-crisi è del 4,5 per cento.<br />

Malgrado gli ecoincentivi, la filiera dell’automotive rimane<br />

in sofferenza anche a causa della carenza di microchip<br />

e componenti elettroniche che perdura da mesi.<br />

Il comparto in maggiore difficoltàèquello delle auto nuove:<br />

poco più di 1 milione e 500mila le immatricolazioni nel<br />

2021 tra privati e aziende, che corrisponde a un +8,6 per<br />

cento rispetto al 2020 ma a un -21,5 nel confronto con il<br />

Tabella 1 - Il mercato dell’auto in Italia<br />

(var.%)<br />

2019 2020 2021 2019 2020 2021<br />

Immatricolazioni 1.928.000 1.394.000 1.514.000 0,2 -27,7 8,6<br />

Tabella 2 - Il mercato delle auto per alimentazioni<br />

(quota % sul totale immatricolazioni)<br />

2017 2018 2019 2020 gen-set 2020 gen-set 2021<br />

Benzina 31,6 35,3 44,3 37,5 40,0 30,5<br />

Diesel 56,7 51,5 40,0 33,1 35,0 23,5<br />

Alternative 11,6 13,3 15,7 29,4 25,0 46,0<br />

Il comparto in maggiore difficoltà è quello delle auto nuove (Tab. 1), con<br />

poco più di 1 milione e mezzo di immatricolazioni che traduce un +8,6%<br />

rispetto al 2020 ma un -21,5 sul 2019. Sale di oltre 20 punti il gradimento<br />

delle auto ad alimentazione alternativa (Tab. 2), elettrica in particolare.<br />

2019. La spesa delle famiglie italiane nel segmento del<br />

nuovo si assesta a 16,7 miliardi contro gli oltre 18 di due<br />

anni fa. Disomogeneo l’andamento del mercato a livello<br />

regionale: si va dal +31,7 per cento della Valle d’Aosta al<br />

+4,1 della Lombardia e dell’Emilia-Romagna.<br />

Quanto alle auto usate, l’erogazione di incentivi all’acquisto<br />

non è bastata a riportare le compravendite sui livelli pre-<br />

Covid, anche se il segmento soffre meno rispetto al ‘nuovo’:<br />

le famiglie italiane hanno speso complessivamente per<br />

un’auto di seconda mano 19,1 miliardi (+12,5 per cento<br />

sul 2020). I passaggi di proprietà hanno superato i 2,7 milioni,<br />

in aumento del 10,9 per cento sul 2020 ma ancora<br />

indietro del 4,7 se si guarda al 2019. A condizionare il mercato<br />

sono stati la limitatezza del bacino di auto interessate<br />

dagli incentivi, la scarsa disponibilità di modelli, i prezzi<br />

medi in accelerazione. Anche nell’usato è̀ la Valle d’Aosta<br />

la regione con il maggiore incremento di passaggi di proprietà,<br />

+14,1 per cento, mentre Campania e Friuli-Venezia<br />

Giulia chiudono la classifica con un +9.<br />

Immatricolazioni delle auto<br />

per alimentazioni:<br />

quote % gen-set 2021<br />

Alternative<br />

46%<br />

Benzina<br />

30,5%<br />

Diesel<br />

23,5%<br />

Immatricolazioni delle auto<br />

con altre alimentazioni:<br />

quote % gen-set 2021<br />

Elettriche<br />

79,8%<br />

GPL<br />

15,3%<br />

Metano<br />

4,9%<br />

24 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 25


EVENTI<br />

#FORUMAUTOMOTIVE<br />

Transizione, la voce del Governo<br />

È un ideale passaggio di testimone quello che avviene tra il ministro<br />

allo Sviluppo economico e il suo vice; ma mentre con Giancarlo Giorgetti<br />

non c’è possibilità di interazione - il suo è un videomessaggio che di<br />

fatto apre il tavolo di confronto del 21 <strong>marzo</strong> tra esponenti del settore<br />

produttivo, istituzioni, sindacati -, Gilberto Pichetto, collegato in remoto<br />

alla fine della seconda giornata del #FORUM, non si sottrae alle domande<br />

del padrone di casa e di Maria Leitner (TG2 Rai).<br />

Centrale nel messaggio del ministro Giorgetti “la transizione che il<br />

Governo italiano, in piena condivisione degli obiettivi di decarbonizzazione,<br />

ma con pragmatismo, dovrà accompagnare tenendo in adeguata<br />

considerazione le conseguenze economiche e sociali che ne deriveranno.<br />

Il Governo - ha detto - ha stanziato ingenti risorse per accompagnare<br />

la domanda di auto ecologiche nel nostro Paese, affinché<br />

possano essere gradualmente a disposizione di tutti, tenendo saldo<br />

il principio della neutralità tecnologica che abbiamo portato anche alla<br />

COP26, con lo sguardo al futuro e non limitandosi alla sola auto elettrica.<br />

Ad esempio, a livello europeo stiamo molto spingendo per l’ammissibilità<br />

dei biocarburanti, su cui l’Italia è un’eccellenza tecnologica, e sul<br />

fronte della ricerca. Dobbiamo assicurare a tutti i tasselli della filiera<br />

EVENTI<br />

di poter partecipare a questo processo di trasformazione, adeguando<br />

la propria missione imprenditoriale e i propri impianti. Per questo stiamo<br />

mettendo a disposizione delle imprese importanti sostegni dedicati<br />

alla riconversione industriale”.<br />

Neutralità tecnologica<br />

“Un mix di cassa integrazione, professionalizzazione, interventi tecnologici”,<br />

è entrato nel dettaglio il viceministro Pichetto, “per accompagnare<br />

il cambiamento nei prossimi due, tre anni. Non abbiamo la<br />

sfera di cristallo per dire quale sarà la percentuale di elettrico, di sicuro<br />

dobbiamo arrivare alla neutralità tecnologica, che vuol dire poter utilizzare<br />

anche i nuovi motori endotermici - una parte dei quali potrebbe<br />

essere alimentata dai biocarburanti, settore nel quale rappresentiamo<br />

un’eccellenza che non viene però tenuta in adeguata considerazione<br />

- che non generano emissioni nell’atmosfera. Sarebbe paradossale<br />

riattivare le centrali a carbone per far funzionare le stazioni di ricarica<br />

elettrica!”. Quanto alla Gigafactory di Termoli, destinata alla produzione<br />

di celle e moduli di batteria, “è ormai definita, manca solo l’ufficialità<br />

con la firma di Daimler, socio del consorzio Acc di cui fa parte Stellantis".<br />

I veti posti in modo acritico ostacolano la ripresa del<br />

settore auto. Due giorni di #FORUMAutomotive per<br />

provare a fare breccia nel muro delle ideologie<br />

di Roberta Carati<br />

Verrebbe da dire ‘No alle ideologie parte seconda’,<br />

ricordando l’ultimo #FORUMAutomotive in cui l’ideatore<br />

e padrone di casa Pierluigi Bonora si era pronunciato<br />

contro “la dittatura della spina”. Anche nella due<br />

giorni del 21 e 22 <strong>marzo</strong>, in presenza e in streaming, il focus<br />

è ancora sulla transizione ecologica e soprattutto sul modo<br />

in cui la si sta attuando. “Tutti i no detti nel recente passato”,<br />

esordisce Bonora, “hanno contribuito a causare le criticità<br />

determinate oggi dalla crisi energetica e dalla totale dipendenza<br />

dall’estero per l’approvvigionamento dell’energia. È<br />

necessario mettere da parte ogni ideologia".<br />

Il prologo è la ricerca AlixPartners presentata da Dario Duse<br />

da cui emerge come “a livello europeo si prevede una crescita<br />

dell’elettrico significativa nei prossimi anni ma non<br />

tale da raggiungere gli obiettivi del Fit for 55”.<br />

Nel dibattito che segue, l’eurodeputato Paolo Borchia ammette<br />

che “il Fit for 55 così come impostato non va bene<br />

e non ha futuro, senza contare che il pericolo reale è di<br />

passare dalla dipendenza dal gas russo a una nuova dalla<br />

Cina”. Per la deputata Claudia Porchietto “la neutralità tecnologica<br />

deve essere il punto di riferimento per la transizione<br />

ecologica”, e anche il collega Gianluca Benamati sostiene<br />

che “dare per morto il mondo endotermico è un<br />

grande errore”, sottolineando che “c’è un patrimonio di 14<br />

miliardi per pianificare una politica industriale del comparto”.<br />

“Abbiamo perso filiere fondamentali a causa dell’assenza<br />

di politiche industriali, rischiamo che una dinamica<br />

simile”, mette in guardia Francesca Re David (Fiom-Cgil),<br />

“tocchi anche l’automotive”. “Negli altri Paesi europei”,<br />

rileva Roberto Benaglia (Fim-Cisl)“, si convocano le parti<br />

sociali e si condividono i piani di sviluppo. In Italia la priorità<br />

è sostenere il mercato produttivo e dei consumi dell’auto”.<br />

“Le aziende si devono adeguare”, aggiunge Rocco<br />

Palombella (Uilm), “ma bisogna consentire loro di pianificare<br />

gli investimenti con chiarezza e tempi certi”.<br />

Dall’affollato talk successivo, pur tra posizioni divergenti<br />

(per dire: secondo Francesco Naso, di Motus-E, “non si<br />

possono bloccare le date di phase-out“, mentre Marco<br />

Stella, di Anfia, fa notare che “con questo ritmo sono a rischio<br />

più di 70mila dipendenti”), emerge qualche indicazione:<br />

serve una strategia chiara per la transizione elettrica,<br />

attenta alle ricadute sociali e occupazionali; no agli incentivi<br />

stop&go; sì a una fiscalità europea sull’auto aziendale.<br />

Italiani nel caos<br />

Nella giornata del 22 sono tre le tavole rotonde che infiammano<br />

il #FORUM. Nella prima, Umberto Zapelloni mette<br />

l’accento sui rischi connessi alla diffusione delle auto elettriche<br />

e sugli incidenti che vedono vittime i giovani. Se Toni<br />

Purcaro (Dekra) registra “il netto miglioramento sulle autostrade”<br />

e riflette “sulla sicurezza di un veicolo che dipende<br />

anche dall'infrastruttura e dalle sue condizioni”, Claudio<br />

Cangialosi (SicurAUTO.it) denuncia “l’assenza di formazione<br />

dei vigili del fuoco sugli incendi che vedono coinvolte auto<br />

a batteria”, ed Emilio Patella (Unasca) ammette che “l'elettrico<br />

è il pane quotidiano dei ragazzi” ma “siamo nella quasi<br />

impossibilità di insegnare a guidarlo”. Da concessionario,<br />

Fabrizio Guidi (AsConAuto) rivendica “la piena libertà del<br />

consumatore di scegliere tra diverse motorizzazioni, senza<br />

imposizioni dall’alto”, mentre secondo Massimo Braga<br />

Intervento video,<br />

alla tavola rotonda<br />

del 21 <strong>marzo</strong>,<br />

del ministro<br />

allo Sviluppo<br />

Economico<br />

Giancarlo<br />

Giorgetti (sopra)<br />

e, il giorno dopo,<br />

collegamento<br />

in remoto con<br />

il suo vice<br />

Gilberto Pichetto.<br />

26 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong><br />

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<strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 27


EVENTI<br />

Francesca Pardini, che Personaggio!<br />

Donne taxiste, donne conducenti di autobus... Non ci sarebbe niente<br />

di strano se non fossimo in Arabia Saudita, dove soltanto nel giugno<br />

2018, con un decreto del re Salman, le donne hanno conquistato la libertà<br />

di guidare. Vastissima la potenziale platea: almeno nove milioni.<br />

Alcune di loro hanno avuto il privilegio di mettersi al volante con accanto<br />

Francesca Pardini, pilota (e figlia d’arte: il padre<br />

Guido è stato campione di Formula 3 negli anni<br />

80) nonché, appunto, prima istruttrice a insegnare<br />

la guida alle donne del regno wahabita.<br />

È lei il “Personaggio dell’anno <strong>2022</strong> per #FO-<br />

RUMAutoMotive”. Con questa motivazione: “Per<br />

aver contribuito, con grande volontà e soprattutto<br />

coraggio, al raggiungimento dell'uguaglianza di<br />

genere e dell'emancipazione femminile nel mondo, insegnando alle<br />

donne dell'Arabia Saudita i segreti della guida dell'auto e facendo<br />

vivere loro l'emozione di cimentarsi in un vero circuito. Sono atti concreti<br />

- si legge nella nota - nel segno dell’inclusione sociale e dell'abbattimento<br />

di ogni residua barriera”.<br />

In collegamento da San Diego, la pilota-istruttrice<br />

ha raccontato di “allieve, le più giovani soprattutto,<br />

con una gran voglia di mettersi al volante”, di<br />

“donne che iniziano ad acquistare auto e a rendersi<br />

un po' più indipendenti” e, curiosità, di “preferire<br />

i marchi giapponesi”.<br />

Francesca Pardini oggi è senior instructor allo<br />

Yas Marina Circuit di Abu Dhabi.<br />

Pierluigi Bonora<br />

apre i lavori del<br />

21esimo #FORUM.<br />

A destra, la tavola<br />

rotonda del 21<br />

<strong>marzo</strong> incentrata<br />

sugli impatti<br />

della transizione.<br />

(LoJack Italia) “è opportuno formare e informare” ed essere<br />

consapevoli che “mobilità evoluta non vuol dire disegnare<br />

le piste ciclabili”. Lapidario Massimo Ghenzer (Areté<br />

Methodos): “Elettrico? La gente non ci ha capito molto.<br />

C’è una dicotomia tra il desiderio è l’effettiva disponibilità<br />

economica”.<br />

La strada è tracciata<br />

Guidati da Alberto Caprotti, che evidenzia la posizione ambigua<br />

dell’Italia rispetto al Fit for 55, i protagonisti della<br />

filiera si confrontano sugli obiettivi europei. Per Andrea<br />

Crespi (Hyundai Italia) “la strada è tracciata, gli obiettivi dei<br />

costruttori sono stati raggiunti, ma serve una maggiore<br />

consapevolezza da parte dei consumatori”. “Dalle wall bax<br />

alle colonnine”, elenca Roberto Di Stefano (Free2Move<br />

eSolutions), “supportiamo gli automobilisti che passano<br />

all’e-mobility”. Vince facile Raffaele Fusilli (Renault Italia),<br />

dal momento che “siamo stati tra i primi a credere nell’elettrico<br />

e questo ci consente di avere una rete abituata a raccontarlo<br />

ai clienti”. Anche Marco Do (Michelin Italia) ricorda<br />

“il primo pneumatico ‘verde’ del ‘92”, asserendo che “la mobilità<br />

elettrica è una sfida da cogliere e un’opportunità tecnologica”.<br />

Convinto che “l’elettrico è il futuro” Enrique Enrich<br />

(Italscania), e però, intanto, “i biocarburanti offrono un contributo<br />

importante per ridurre l’effetto serra”.<br />

I rischi della crociata green<br />

Scintille nell’ultimo talk, che Pierluigi Bonora indirizza sugli<br />

incentivi e sulle possibili conseguenze sociali dell’avanzata<br />

dell’elettrico. Critico Francesco Naso (Motus-E) su “la politica<br />

di annunci che sta azzerando il mercato di questi veicoli”,<br />

preoccupata Elena Stoppioni (Save the Planet) per il<br />

fenomeno del greenwashing e perché “è importante capire<br />

come si produrrà l’energia che alimenterà le vetture elettriche,<br />

altrimenti si rischia solo di spostare la produzione<br />

di CO2 e di approcciare il tema con ideologia”. Anche Paolo<br />

Martinello (Altroconsumo), che nel Dieselgate vede “il più<br />

grande caso recente di greenwashing”, invita a “superare<br />

l’ideologia”. Intanto “un’ottima notizia per i consumatori e<br />

anche per noi”, annuncia Francesco Luccisano (IP), “è il ribasso<br />

delle accise sul carburante decise dal Governo”.<br />

Gianmarco Giorda (Anfia) attende “con impazienza il DL<br />

sugli incentivi per dare fiato al mercato, anche dell’auto<br />

elettrica, e le misure di sostegno alle imprese per riqualificare<br />

la filiera”. “In prospettiva”, paventa Ferdinando Uliano<br />

(Fim-Cisl), “ci sono 75mila esuberi; senza interventi urgenti,<br />

a fianco dell’emergenza ambientale ci sarà un’emergenza<br />

sociale”. Definitivo il manager automotive Andrea Taschini:<br />

“L’Europa oggi emette il 4,9% delle emissioni e quindi non<br />

ha bisogno di alcuna transizione. Stiamo suicidando una<br />

filiera per un impatto minimo a livello globale”.<br />

28 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it


TELEMATICA<br />

TELEMATICA<br />

L’ecosistema<br />

La rete di partnership permette a Geotab di rispondere alle esigenze<br />

delle più diverse tipologie di aziende e settori: dal trasporto alla logistica<br />

passando per i noleggi a lungo, medio e a breve termine<br />

di Giorgia Rocca<br />

Fabio Saiu,<br />

Director Geotab<br />

Italia e Leasing<br />

and Renting<br />

European Director<br />

di Geotab.<br />

Migliorare la sicurezza e aiutare i clienti a gestire<br />

meglio la propria flotta e a ridurre le emissioni<br />

di CO 2 grazie all’analisi dei dati raccolti dai veicoli<br />

è la mission di tutte le società di fleet management. Non<br />

tutte, però, dispongono di un portafoglio di soluzioni così<br />

ampio da riuscire nell’impresa. Portafoglio di soluzioni<br />

che è invece “il nostro principale punto di forza”, sottolinea<br />

Fabio Saiu, Director Geotab Italia e Leasing and Renting<br />

European Director di Geotab, “perché è rivolto a tutti i principali<br />

verticali dell’automotive e a ogni tipologia di flotta,<br />

dalle passenger car ai veicoli elettrici, dalle macchine agricole<br />

ai veicoli commerciali, incluso il trasporto pesante.<br />

Inoltre”, aggiunge Saiu, “Geotab vanta una stretta collaborazione<br />

con gli OEM: i dati raccolti dai veicoli vengono<br />

collegati all’interno di una piattaforma unica, che abilita<br />

il monitoraggio estensivo e puntuale di tutti i parametri,<br />

a vantaggio dell’efficienza. Infine, Geotab offre un marketplace<br />

unico - dove trovare una serie di soluzioni di terze<br />

parti in continua crescita come app mobile, software Add-<br />

In e hardware Add-On - che permette di accedere ed espandere<br />

in modo semplice e rapido la propria soluzione di<br />

gestione. La nostra forza è nell’ecosistema, che fa della<br />

rete di partnership la chiave per rispondere alle esigenze<br />

in continua evoluzione dei clienti”.<br />

F&F La telematica è il denominatore comune alle<br />

diverse soluzioni di gestione della flotta?<br />

››‰ La telematica è la parola d’ordine per tutto ciò che<br />

ruota attorno al fleet management. Grazie ai dati provenienti<br />

dalla centralina e combinati con strumenti di misurazione<br />

come l’odometro, infatti, è possibile monitorare<br />

parametri che forniscono informazioni su percorsi, performance<br />

dei veicoli (inclusi i livelli di emissioni), nonché<br />

abitudini di guida dei conducenti. Avere tali dati a disposizione<br />

su una piattaforma semplice da utilizzare con-<br />

sente di prendere decisioni più consapevoli, efficientare<br />

le rotte e abilitare modelli di manutenzione predittiva, con<br />

notevoli vantaggi in termini di tempo e di costi.<br />

Inoltre, la telematica viene in aiuto delle scelte aziendali<br />

anche quando si tratta di rinnovare le flotte e virare verso<br />

l’elettrico. Una soluzione come Geotab EVSA, per esempio,<br />

sfrutta un vasto set di dati per effettuare una valutazione<br />

delle esigenze specifiche e fornire ai fleet manager<br />

un piano strategico per valutare se e in che misura<br />

sia opportuno passare all’elettrico.<br />

F&F Per il secondo anno consecutivo Geotab è risultato,<br />

a livello mondiale, il primo fornitore di servizi<br />

telematici per le flotte commerciali. Ci sono<br />

delle specificità tutte italiane?<br />

››‰ L’Italia è un Paese basato su piccole e medie imprese,<br />

e poiché l’obiettivo di Geotab è offrire soluzioni adatte a<br />

tutte le tipologie di flotte e di veicoli provvisti di porta OBD,<br />

offriamo una serie di soluzioni che ben si adattano anche<br />

alle piccole realtà. In particolare, vantiamo una vasta<br />

esperienza nei settori della logistica, del trasporto dell'ultimo<br />

miglio e del traffico veicolare pesante, sia con la soluzione<br />

di tachigrafo digitale che con la soluzione Catena<br />

del Freddo per il monitoraggio costante della temperatura<br />

di merci termosensibili.<br />

L'Italia è inoltre da sempre un Paese dove la telematica<br />

si è molto sviluppata e trova grandi prospettive di espansione<br />

su temi quali la sicurezza dei conducenti, la protezione<br />

dei veicoli e la gestione remota di una flotta.<br />

Geotab propone quindi servizi e soluzioni mirati a rispondere<br />

alle esigenze globali ma anche a quelle locali attraverso<br />

tecnologie innovative e a un uso estensivo dell'Artificial<br />

Intelligence. Un esempio concreto è la ricostruzione<br />

della dinamica di una collisione, del driving behaviour, oppure<br />

la protezione del veicolo con sistemi tipo il blocco<br />

avviamento del veicolo. Non ultimo, le nostre soluzioni<br />

sono in grado di supportare l’industria Insurtech con lo<br />

sviluppo di prodotti personalizzati in funzione dello stile<br />

di guida, da definirsi in base all’analisi dei dati dei veicoli.<br />

F&F Quali trend caratterizzeranno la mobilità in<br />

questo <strong>2022</strong> ancora condizionato dagli strascichi<br />

della pandemia? Che ruolo giocherà Geotab?<br />

››‰ Gli effetti della pandemia, tra cui l’incremento dell’e-commerce,<br />

hanno portato a un conseguente aumento<br />

del trasporto veicolare pesante che vedrà crescere l’attenzione<br />

nei confronti del trasporto refrigerato.<br />

Parallelamente, andrà rafforzandosi il focus sulla sostenibilità,<br />

anche in virtù della spinta data dal PNRR e in accordo<br />

con i piani per la riduzione delle emissioni che i<br />

fleet manager devono implementare. Tale obiettivo porterà<br />

le aziende a dotarsi di soluzioni di mobilità più ampie,<br />

che includono elettrico, micromobilità e corporate car<br />

sharing, e a riorganizzare i processi di travel management<br />

in funzione della tecnologia e dell’attenzione all’impatto<br />

ambientale. In tale contesto, Geotab continuerà a mettere<br />

a disposizione i propri strumenti ingegneristici basati<br />

sulla telematica, che svolgerà il ruolo di fattore abilitante<br />

di nuovi modelli di business, gestione smart della supply<br />

chain e dei veicoli elettrici.<br />

F&F Geotab ha aderito all’iniziativa di informazione<br />

sul traffico promossa da Data for Road Safety...<br />

››‰ Disponiamo di una delle funzionalità più complete<br />

al mondo in termini di data analytics in tempo reale su<br />

prestazioni dei veicoli, stili di guida, modelli di traffico e<br />

fattori ambientali rilevanti, che siamo orgogliosi di mettere<br />

a disposizione del gruppo SRTI per contribuire a mantenere<br />

le strade il più sicure possibile per tutti.<br />

Ancora una volta, la parola d’ordine è ecosistema e,<br />

grazie all'Artificial Intelligence, possiamo davvero guardare<br />

a un futuro senza vittime della strada.<br />

Geotab offre<br />

soluzioni per<br />

flotte di ogni<br />

dimensione e<br />

tipo di veicolo,<br />

da quelli a<br />

combustione<br />

interna agli<br />

elettrici. I suoi<br />

servizi sono<br />

studiati per<br />

soddisfare<br />

le esigenze<br />

di aziende del<br />

trasporto e<br />

della logistica,<br />

dell’industria<br />

alimentare<br />

e di quella<br />

farmaceutica.<br />

30 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong><br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 31


TENDENZE<br />

BASF COLOR REPORT<br />

50 sfumature di...<br />

Bianco, nero, grigio, argento. Ma anche blu, rosso,<br />

verde e beige. Cambiano le preferenze cromatiche<br />

dei consumatori e le Case auto si adeguano<br />

Negli ultimi dodici mesi l’industria automobilistica<br />

ha dovuto fare i conti con un numero di veicoli<br />

prodotti significativamente inferiore rispetto agli<br />

anni precedenti. Come riflesso di questo calo, il BASF<br />

Color Report for Automotive OEM Coatings <strong>2022</strong>, l’analisi<br />

dei dati forniti dalla divisione BASF Coating e riferiti alla<br />

produzione auto globale, evidenzia l’emergere di nuovi<br />

toni di colore e un leggero calo di popolarità per altri<br />

tradizionalmente molto amati.<br />

Se bianco, nero, grigio e argento rimangono<br />

tra i preferiti, forti di una bellezza classica<br />

e senza tempo, sale l’appeal del blu,<br />

che vive un nuovo momento di gloria,<br />

e del rosso, che strappa ulteriori fette<br />

di mercato ai colori acromatici in diverse<br />

aree del mondo. Anche il verde<br />

e il beige, pur con numeri più piccoli,<br />

guadagnano consensi.<br />

Bianco 37%<br />

Nero 17%<br />

Grigio 15%<br />

Argento 9%<br />

Mondo<br />

Panoramica<br />

In Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA), la quota di<br />

colori cromatici rappresenta oltre il 27 per cento del totale<br />

e continua a crescere: oggi è al livello più alto degli ultimi<br />

vent’anni, con il blu in testa al gruppo (14%). Dall’azzurro<br />

al blu notte, sono circa 180 le sue sfumature: eleganti,<br />

fresche e utilizzate su ogni tipo di carrozzeria e in ogni<br />

segmento. Al secondo posto, staccato di parecchie lunghezze,<br />

c’è il rosso (7%), seguito da una solida gamma<br />

di sfumature di verde (2%). Fra gli acromatici, il bianco<br />

rimane il più diffuso (26%), ma il grigio è in deciso recupero<br />

(23%). Diverse le opzioni preferite dal mercato, con effetti<br />

e trame che ne moltiplicano la presenza. Le 160 tonalità<br />

di grigio spaziano da colori carichi, scintillanti, ai toni<br />

sportivi, più chiari e uniformi.<br />

“I colori progettati per questa regione”, ha<br />

Blu 9%<br />

Rosso 6%<br />

Marrone 2%<br />

Verde 2%<br />

Beige 2%<br />

Oro 1%<br />

Arancione 1%<br />

Giallo 1%<br />

spiegato Mark Gutjahr, responsabile<br />

dell’Automotive Color Design EMEA,<br />

“sono tradizionali ma arricchiti da sfumature<br />

tenui e giochi di brillantezza:<br />

particolari che permettono ai cromatismi<br />

di risaltare come espressioni di<br />

intensa individualità e sportività e che<br />

stanno guadagnando terreno".<br />

Nel resto del mondo<br />

Nell’area Asia Pacifico il bianco resta il colore più<br />

diffuso (45%), ma è insidiato dal nero e dal grigio (18 e<br />

10%). Stabile il gradimento dei cromatici, con il blu in crescita<br />

(7%) a scapito del rosso (5%). Marrone e oro conquistano<br />

uno spazio significativo (2%), mentre beige,<br />

arancione, giallo, verde e viola resistono intorno all'1.<br />

In Nord America dominano i colori acromatici, con il bianco<br />

in testa (32%) seguito dal nero (24), il grigio (17) e l’argento<br />

(8). Nell’altra metà del cielo il blu perde 4 punti ma<br />

cresce il rosso, entrambi al 9 per cento.<br />

Quanto al Sud America, il blu sta attraversando un momento<br />

di grande popolarità (5%) a scapito del rosso (comunque<br />

al 6%). Le nuove sfumature attirano l'interesse<br />

dei consumatori, anche se le abitudini di acquisto<br />

restano più conservatrici, con il bianco che<br />

impera (40%) e grigio, argento e nero<br />

che, insieme, colorano il 45 per<br />

cento delle carrozzerie.<br />

32 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong><br />

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GLI LCV<br />

DI F&F<br />

GLI LCV<br />

DI F&F<br />

di Tiziana Altieri<br />

in collaborazione con<br />

FORD E-TRANSIT<br />

NATO PRONTO<br />

Il commerciale dell’Ovale Blu debutta con un prezzo più concorrenziale<br />

e una serie di accorgimenti che puntano a rendere più semplice il passaggio<br />

al 100 per cento elettrico. E a confermare la leadership in Europa<br />

atteso perché volevamo che la nostra<br />

proposta elettrica fosse da subito funzionale<br />

“Abbiamo<br />

e competitiva, in linea con le aspettative del<br />

cliente. Siamo convinti che Ford E-Transit lo sia e possa<br />

fissare nuovi parametri nel segmento full electric”.<br />

Con queste parole Marco Buraglio, direttore Veicoli<br />

Commerciali di Ford Italia, ha svelato la versione 100<br />

per cento elettrica dell’evergreen dell’Ovale Blu. Un veicolo<br />

su cui punta per confermare la propria leadership nel<br />

Vecchio Continente, dove oggi detiene una quota che<br />

sfiora il 15 per cento. Le prime consegne a inizio <strong>2022</strong>,<br />

è offerto a partire da 48.500 euro (Van Trend 350 da 184<br />

Cv). E-Transit è disponibile come furgone, furgone doppia<br />

cabina e chassis per 25 varianti complessive con masse<br />

totali da 3,5 a 4,25 tonnellate. In Italia nel solo allestimento<br />

Trend, decisamente completo: sono di serie Sync 4 con<br />

display touchscreen da 12 pollici e sistema di navigazione<br />

connessa, keyless start, sedili riscaldati, cruise control,<br />

pre-collision assist con riconoscimento pedoni, lane departure<br />

warning, lane keeping aid, sensori di parcheggio<br />

anteriori e posteriori, parabrezza Quickclear e specchietti<br />

elettrici riscaldati. Una dotazione più ricca rispetto a<br />

quella delle versioni endotermiche.<br />

Dentro il veicolo<br />

Ford E-Transit si rivolge al pubblico dei professionisti che<br />

percorrono mediamente 160 chilometri al giorno su percorsi<br />

pianificati e hanno un sufficiente tempo di inattività<br />

per effettuare la ricarica. Il veicolo monta un motore che<br />

può offrire una potenza massima di 135 o 198 kW (184<br />

o 269 Cv) con una coppia di 430 Nm. La velocità massima<br />

è di 130 chilometri orari. L’elettrico dell’Ovale Blu può essere<br />

ricaricato sia a corrente alternata AC con caricabatteria<br />

di bordo da 11,3 kW, in poco più di 8 ore, sia in corrente<br />

continua rapida DC (in questo caso può accettare<br />

in ingresso una potenza di 115 kW per passare dal 15<br />

all’80 per cento della capacità massima in 34 minuti).<br />

Previsto anche l’utilizzo di una wall box da 7,4 kW, ma i<br />

tempi si allungano superando le 11 ore. La batteria ha<br />

una capacità standard di 68 kWh e fornisce fino a 317<br />

chilometri di autonomia nel ciclo WLT. Sistemata sotto<br />

il pianale in posizione centrale e sigillata in uno scatolato<br />

strutturale, lascia invariata la capacità di carico del van,<br />

tra i 9,5 e i 15,1 metri cubi con fino a 1.758 kg di portata<br />

lorda che diventano 2.090 per lo chassis. Ford propone<br />

anche il ProPower On Board, che fornisce fino a 2,3 kW<br />

da prese standard nell’abitacolo e nel vano di carico, per<br />

alimentare computer portatili e accessori vari, come le<br />

unità di refrigerazione. Le batterie sono garantite per 8<br />

anni o 160mila chilometri. Stando alle stime degli ingegneri<br />

dell’Ovale Blu, i costi di gestione sarebbero inferiori<br />

del 40 per cento rispetto a quelli di un veicolo diesel.<br />

Tre le modalità di guida: Normale, Eco per massimizzarne<br />

l’autonomia e Slippery per migliorare la trazione in condizioni<br />

di scarsa aderenza. Come tutti i veicoli elettrici<br />

anche Ford E-Transit recupera energia in fase di frenata<br />

e decelerazione. Per incrementarla basta selezionare la<br />

L (Low) sul comando rotativo alla destra del volante.<br />

Tra le funzioni integrate c’è il machine learning con riconoscimento<br />

vocale avanzato e comandi conversazionali<br />

e Android Auto e Apple Car Play. Il veicolo è connesso<br />

grazie al modem integrato FordPass Connect che consente,<br />

tra l’altro, di pianificare l’orario di partenza per efficientare<br />

la carica attraverso, per esempio, il pre-riscaldamento<br />

del veicolo.<br />

Alle aziende individuali Ford propone FordPass Pro, per<br />

le flotte c’è invece Ford Telematics. Tra i tanti servizi disponibili<br />

ci sono anche quelli che supportano il cliente<br />

nelle sue esigenze di ricarica. È possibile, per esempio,<br />

gestire il pagamento della ricarica pubblica o procedere<br />

al rimborso dei dipendenti che caricano presso il proprio<br />

domicilio. Gli autisti possono anche individuare i punti<br />

di ricarica disponibili, accedere e richiedere un rimborso<br />

mentre sono in viaggio con l’app Ford Charge Assist.<br />

Un bel business<br />

Sui veicoli elettrici Ford è pronta a scommettere: secondo<br />

i suoi piani, nel 2030 due terzi dei commerciali venduti<br />

saranno elettrici o plug in. Nel 2023 arriverà la nuova<br />

gamma Transit Custom anche full electric e l’anno successivo<br />

ogni LCV sarà disponibile anche in versione Z.E<br />

o plug in. Già oggi sono 1.500 i Transit Center e 4.500<br />

le officine autorizzate certificate in grado di assistere i<br />

veicoli elettrici in Europa.<br />

“Il business dei veicoli commerciali”, ha aggiunto Fabrizio<br />

Faltoni, presidente e AD di Ford Italia, “è strategico per<br />

Ford. Ecco perché si è deciso di lanciare Ford Pro, una<br />

nuova divisione dedicata”. E dedicati ai clienti LCV sono<br />

anche i 60 Transit Center della Penisola, “perché la capacità<br />

di fornire assistenza in tempi brevissimi e ridurre<br />

i tempi di fermo macchina è essenziale per il successo<br />

dei veicoli da lavoro. Stiamo lavorando molto in questa<br />

direzione, e grazie anche alla diffusione della connettività<br />

- in Italia sono già 150mila i veicoli Ford connessi - che<br />

permette un dialogo continuo con il veicolo e quindi il<br />

cliente, riusciremo a migliorarci ulteriormente”.<br />

Ford E-Transit è<br />

proposto, in Italia,<br />

solo in allestimento<br />

Trend.<br />

A lato, il ProPower<br />

OnBoard (che<br />

fornisce fino a 2,3<br />

kW per alimentare<br />

attrezzature al<br />

seguito), e la presa<br />

per la ricarica<br />

sul frontale del<br />

veicolo.<br />

34 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

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<strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 35


I PICK UP<br />

DI F&F<br />

CURIOSITÀ<br />

PEUGEOT LANDTREK<br />

L’internazionale<br />

Con il pick up lanciato un anno fa il brand francese punta<br />

all’internazionalizzazione. Gli sforzi oggi sono concentrati<br />

in Sud America, ma ha le carte per vincere anche altrove<br />

in collaborazione con<br />

Peugeot Landtrek,<br />

il pick up<br />

da 1 tonnellata<br />

lanciato un anno<br />

fa in Sud America.<br />

Con questo veicolo<br />

il leone consolida<br />

l’obbiettivo di<br />

internazionalizzazione<br />

del marchio.<br />

Punta alla conquista dell’America del Sud Peugeot<br />

Landtrek, pick up da 1 tonnellata lanciato sul mercato<br />

un anno fa. Dopo Messico, Ecuador, Perù,<br />

Guatemala, Panama, Paraguay, Repubblica Dominicana<br />

e Uruguay, è la volta del Cile. Le prospettive sono certamente<br />

interessanti: da queste parti il segmento dei ‘one<br />

tons’ vale circa 400.000 veicoli l’anno, la metà dell’immatricolato<br />

LCV. “Il lancio del nuovo Landtrek in Cile -<br />

ha affermato Vincent Forissier, Direttore del marchio<br />

Peugeot nel Paese - consolida l’obiettivo di internazionalizzazione<br />

del marchio. Essere la prima regione a commercializzare<br />

questo nuovo veicolo è un evento senza<br />

precedenti che dimostra l’importanza dell’America Latina<br />

per il brand Peugeot”. Non è, invece, previsto lo sbarco<br />

in Europa dove i pick up continuano a rappresentare una<br />

nicchia.<br />

Come si presenta<br />

Disponibile con motorizzazione benzina - 2,4 litri da 154<br />

kW (210 Cv) e 320 Nm di coppia - o diesel - 1,9 litri da<br />

110 kW (150 Cv) e 350 Nm - abbinati a un cambio manuale<br />

Getrag o a un automatico a 6 rapporti Punch con<br />

modalità Manual, Sport o Eco, il pick up del leone pur<br />

non guardando al Vecchio Continente non rinuncia a<br />

quelli che qui sono gli standard in termini di comfort e<br />

prestazioni. È offerto con trazione posteriore o 4x4 con<br />

due modalità di guida: 4H (4 High speed - 4 ruote motrici)<br />

e 4L (4 Low speed - 4 ruote motrici con ridotte) per affrontare<br />

terreni a bassa aderenza o forti pendenze.<br />

Curato l’abitacolo che dispone di touchscreen ad alta definizione<br />

da 10 pollici compatibile con Apple CarPlay e<br />

Android Auto e un hard disk da 10 GB. È anche provvisto<br />

di un sistema di telecamera off-road e di una visione panoramica<br />

a 360 gradi per affrontare i percorsi più difficili.<br />

Landtrek non dimentica la sua vocazione commerciale.<br />

Per le merci al seguito si può contare su un cassone con<br />

sponda ribaltabile in grado di accogliere due Europallet<br />

nella versione Doppia Cabina e tre Europallet nel Cabina<br />

Singola.<br />

La sicurezza è affidata a 6 airbag e a un sistema Esp<br />

che dispone delle funzioni Hill Descent Control (controllo<br />

della velocità in discesa), Asr (controllo di trazione) e<br />

Trailer Swing Control (assistenza in caso di traino).<br />

LO SAPEVATE CHE...?<br />

HIT<br />

PARADE<br />

Quali sono le auto vintage che ci fanno<br />

perdere la testa? E quelle per cui siamo<br />

disposti ad aspettare e a spendere una<br />

fortuna? Ma quanto consumano quando<br />

sono tanto potenti? Domande curiose<br />

come queste classifiche stilate da<br />

Confused.com, Zutobi e Uswitch.com<br />

Quanto fai con un pieno?<br />

Più potente il motore, più alti i consumi. Generalizzare, però, sarebbe<br />

un errore. Perché per una Bugatti Veyron che brucia 30<br />

litri di benzina per percorrere 100 chilometri, e anche la Bugatti<br />

Chiron Pur Sport non scherza con i suoi 26, c’è la Ferrari California<br />

a cui ne bastano, si fa per dire, 10 e mezzo.<br />

Il podio dell’efficienza è tutto nel segno del Cavallino: alla già<br />

citata California (fa 742.9 km<br />

con un pieno) seguono la 458<br />

Spider (728.8) e la 458 Italia<br />

(646.6). Molto performanti anche<br />

i motori di Aston Martin<br />

Vantage e dell’italianissima Alfa<br />

Romeo Giulia AWD.<br />

Potenza fa rima con efficienza<br />

N° Marchio Capacità Distanze<br />

1 Ferrari California 78 l 742.9 km<br />

2 Ferrari 458 Spider 86 l 728.8 km<br />

3 Ferrari 458 Italia 86 l 646.6 km<br />

4 Aston Martin Vantage 73 l 634.8 km<br />

5 Alfa Romeo Giulia AWD 58 l 630.4 km<br />

Fascino senza tempo<br />

Nella classifica mondiale delle auto d’epoca più amate i marchi<br />

italiani vincono a mani basse: Lamborghini e Ferrari occupano<br />

ben quattro delle prime cinque posizioni in quanto a valore (addirittura<br />

raddoppiato in soli tre anni quello di Lamborghini Miura,<br />

da 814.000 a 1.<strong>62</strong>8.000 euro), rarità (quasi introvabile la Ferrari<br />

250 GTO, prodotta in soli 36 esemplari), popolarità (ancora la<br />

Ferrari, questa volta la F40, tra<br />

le classiche più ricercate con<br />

oltre 4 milioni di ‘googlate’).<br />

Al quarto posto l’unica straniera<br />

della top five, la sportiva roadster<br />

AC Cobra a pari merito con<br />

Lamborghini Countach.<br />

Le ‘classiche’ più amate<br />

N° Marchio Ricerche Punteggio<br />

1 Lamborghini Miura 1.461.000 8.58<br />

2 Ferrari F40 4.081.000 8.51<br />

3 Ferrari 250 GTO 1.545.000 7.89<br />

4 AC Cobra 910.500 7.42<br />

4 Lamborghini Countach 4.827.000 7.42<br />

Il lusso può aspettare<br />

Con ben 21 milioni di ricerche globali nel corso del 2021, e un<br />

picco tra ottobre e dicembre, ‘Urus Lambo’ è l'auto di lusso più<br />

attesa del <strong>2022</strong> (e, incredibilmente, la più economica: ‘solo’<br />

225.501 dollari). Molto ricercate anche Bentley Continental GT<br />

(5 milioni di click nel 2021) e l'Audi Q8 (10 milioni), ma è la<br />

Mercedes Maybach Classe S il modello che ha registrato il maggior<br />

incremento di ricerche online,<br />

41,75 per cento. Insomma,<br />

per entrare in possesso dell’auto<br />

dei sogni, i veri estimatori sapranno<br />

aspettare. Anche per<br />

provare a strappare un prezzo<br />

più basso di quello di listino.<br />

La top 5 del desiderio<br />

N° Marchio Ricerche Punteggio<br />

1 Lamborghini Urus 21.000.000 7.86<br />

2 Bentley Continental GT 4.737.600 6.07<br />

2 Audi Q8 10.394.300 6.07<br />

3 Bentley Flying Spur 1.048.300 5.71<br />

3 Rolls Royce Phantom 5.210.500 5.71<br />

36 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.com <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 37


GLI LCV<br />

DI F&F<br />

di Gianluca Ventura<br />

in collaborazione con<br />

FUTURO SOSTENIBILE<br />

L’ecologistica<br />

Mercedes-Benz svela Sustaineer, il prototipo di uno specialissimo<br />

Sprinter elettrico, summa di tutto quanto è disponibile per rendere<br />

ancora più sostenibili le consegne sull’ultimo miglio<br />

Si chiama Sustaineer, un nome che è la crasi tra<br />

sustainable e pioneer, ossia il ‘pioniere della sostenibilità’.<br />

Portata però ai massimi livelli, sotto<br />

il profilo del contenimento dei consumi, la sicurezza,<br />

il riciclo dei materiali e le emissioni, qualsiasi esse<br />

siano. Il risultato di tutto ciò è questo furgone, basato<br />

sul noto Sprinter elettrico a batteria, a cui Mercedes-<br />

Benz ha applicato altri ritrovati, molti dei quali ancora<br />

in sperimentazione. Vediamoli.<br />

Nulla è lasciato al caso<br />

Nella parte anteriore, dietro la calandra, un filtro - da<br />

sostituire ogni 6-12 mesi - brevettato dallo specialista<br />

Mann+Hümmel cattura il particolato sollevato dal veicolo<br />

precedente lasciando che le particelle di polvere<br />

(derivate da usura delle gomme e dei freni, ad esempio),<br />

siano invece intrappolate da una seconda unità<br />

sottoscocca posteriore. Per limitare ulteriormente il<br />

rumore della macchina elettrica, s’installa sotto il vano<br />

motore un pannello realizzato all’85 per cento da scarti<br />

industriali e per il restante da quelli domestici. Anche<br />

il materiale fonoassorbente applicato al pannello è di<br />

recupero, prodotto dalle ‘tele’ di vecchi pneus. Questi<br />

ultimi di tipo speciale, a basso attrito e in grado di rilasciare<br />

quante meno particelle di gomma possibili.<br />

Sul tetto, centralmente e frontalmente, vengono incollati<br />

dei pannelli fotovoltaici (in policarbonato e politetrafluoroetilene)<br />

da appena 3 millimetri di spessore,<br />

per una superficie totale pari a 4,8 metri quadrati, capaci<br />

di produrre 850 Watt di picco e funzionante anche<br />

quando il veicolo è fermo. In estate, sotto il sole, ciò<br />

significa 4,16 chilowattora di corrente generati al giorno,<br />

che si traducono in circa 12 chilometri percorribili<br />

dall’eSprinter.<br />

Anche dentro i tecnici di Stoccarda, che contano di portare<br />

queste tecnologie su strada entro 3-5 anni, hanno<br />

introdotto parecchie novità. A partire da un sistema di<br />

MirrorCam che utilizza però due schermi Oled a colori<br />

sottilissimi incollati al parabrezza e collegati anche alle<br />

altre telecamere sparse per il veicolo.<br />

Il caldo addosso<br />

Per rendere più accogliente la cabina anche durante<br />

le buie giornate invernali, le alette parasole incorporano<br />

degli speciali pannelli luminosi a led con la temperatura<br />

colore solare.<br />

Per tagliare invece il cospicuo assorbimento di corrente<br />

da parte dell’impianto di riscaldamento, s’è introdotto<br />

il ‘body heating system’ di Zf: le cinture di<br />

sicurezza sono cioè riscaldabili insieme al volante<br />

e ai sedili. Annegate nel tessuto delle cinture, numerose<br />

spire da 700 Watt di potenza con tre livelli selezionabili<br />

di temperatura scaldano direttamente il<br />

corpo del conducente.<br />

Il comfort termico migliora perché la distanza tra fonte<br />

di calore e corpo è ridotta e non c’è dispersione ogni<br />

volta che si apre la porta. Inoltre, si motiva il conducente<br />

ad allacciare le cinture.<br />

Nel vano di carico è ampio l’utilizzo di alluminio riciclato<br />

per realizzare le scaffalature interne, mentre<br />

una porta laterale elettrica comandabile da un transponder<br />

si apre automaticamente quando il fattorino<br />

si avvicina.<br />

GLI LCV<br />

DI F&F<br />

In alto, a sinistra, la plancia con i monitor sottili delle MirrorCam incollati al<br />

parabrezza e la luce pseudodiurna nelle alette parasole, e il vano di carico in<br />

alluminio riciclato. Qui sotto, in senso orario, una delle telecamere-retrovisore,<br />

lo speciale pneumatico, la porta automatica laterale con il monitor che mostra<br />

l’eventuale sopraggiungere di altri veicoli (anche nell’immagine al centro),<br />

i pannelli fotovoltaici incollati sul tetto di Sustaineer. Proprio l'energia del tetto<br />

solare consente di estendere l'autonomia di diverse migliaia di chilometri all’anno.<br />

38 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

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<strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 39


I VAN<br />

DI F&F<br />

I VAN<br />

DI F&F<br />

VOLKSWAGEN I.D. BUZZ<br />

MITICO<br />

Torna l’iconico Bulli ma in chiave decisamente<br />

moderna. L’erede del T1, disponibile in versione<br />

Van fino a 5 posti o Cargo per la clientela<br />

professionale, è un veicolo elettrico, il primo<br />

con un bilancio neutro di CO 2<br />

AWolfsburg, quartier generale di Volkswagen,<br />

le operazioni amarcord piacciono. Non stupisce,<br />

dunque, che si sia deciso di far rivivere,<br />

come già anticipato alla Iaa 2018, il mitico Bulli catapultandolo<br />

però nell’era moderna. Anzi, facendogli<br />

fare addirittura da apripista a un nuovo modo di concepire<br />

la mobilità, più intelligente e sostenibile.<br />

I.D. Buzz Cargo, presentato in streaming a <strong>marzo</strong>, è il<br />

primo furgone basato sulla piattaforma elettrica modulare<br />

Meb della Casa tedesca che sarà consegnato<br />

ai clienti (a partire dalla fine dell’anno, disponibilità<br />

dei componenti permettendo) con un bilancio di CO 2<br />

neutro, ottenuto tramite la compensazione delle emissioni<br />

della fabbrica di Hannover, dove viene prodotto.<br />

Non solo: rinuncia alla pelle e ad altre sostanze di origine<br />

animale per adottare materiali derivanti da prodotti<br />

riciclati. Sarà lanciato con una batteria da 77 kW<br />

h, garantita 8 anni o 160mila chilometri, che alimenta<br />

un motore elettrico da 150 kW con coppia di 310 Nm.<br />

La trazione è posteriore. Si può caricare sia con corrente<br />

alternata Ac, sia con corrente continua (dal 5<br />

all’80 per cento in circa 30 minuti). La velocità è limitata<br />

elettronicamente a 145 km/h. Non è, invece, stata<br />

resa nota l’autonomia.<br />

Ci siamo già visti?<br />

Lungo 4.712 mm (192 in meno del T6) con un passo<br />

di 2.988 mm, alto 1.938 e largo 1.985 (retrovisori esclusi),<br />

I.D. Buzz Cargo riprende il design dell’originale T1<br />

caratterizzato da sbalzi estremamente ridotti, dalla<br />

suddivisione della carrozzeria fra un livello superiore<br />

e uno inferiore, e il cofano a V incastonato tra i fari,<br />

ora a led. Spaziosa la cabina che può ospitare fino a<br />

tre persone. Il digital cockpit, sistemato davanti al conducente,<br />

consta di un display con una diagonale di<br />

5,3 pollici. Al centro del cruscotto c’è il sistema di infotainment<br />

con un ampio display touch collegato al<br />

navigatore di serie Ready 2 Discover. Il cambio, automatico,<br />

viene azionato tramite una leva di comando<br />

sullo sterzo. Cinque le porte USB-C a disposizione di<br />

chi viaggia a bordo di I.D. Buzz Cargo.<br />

Il vano merci, separato dalla cabina da una paratia<br />

fissa, anche con finestra o apertura per il carico passante,<br />

misura 3,9 metri cubi e può alloggiare due europallet<br />

che possono essere ancorati sfruttando i<br />

ganci sul pianale e le guide nelle pareti laterali. Per<br />

accedervi ci sono il portellone posteriore e la porta<br />

scorrevole lato passeggero.<br />

La massa complessiva del furgone è di 3.000 kg, con<br />

un carico utile di 650. Al top, garantiscono i vertici<br />

Volkswagen, la sicurezza con 30 sistemi di assistenza,<br />

alcuni di serie altri su richiesta.<br />

di Monica Schiller<br />

in collaborazione con<br />

Volkswagen I.D. Buzz Van e I.D. Buzz<br />

Cargo. Dall’alto, in senso orario,<br />

il frontale caratterizzato dal cofano<br />

a V e dal grande logo Vw al centro,<br />

la cabina e il profilo posteriore con<br />

i fari a orientamento orizzontale.<br />

Come da tradizione per I.D. Buzz,<br />

anche Cargo, sono disponibili diversi<br />

accoppiamenti di vernici per la<br />

carrozzeria. Undici, due nella foto<br />

grande, le varianti cromatiche proposte.<br />

A lato, da sinistra, la plancia, il display<br />

touch collegato al navigatore, il vano da<br />

3,9 metri cubi che può alloggiare due<br />

europallet, il cavo per la ricarica<br />

all’interno dello scalino nell’area merci,<br />

la presa per il pieno di energia.<br />

40 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

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<strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 41


AUDI & RWE<br />

LE AUTO<br />

DI F&F<br />

PARTNERSHIP ELETTRICA<br />

La scelta di Audi<br />

Il provider energetico RWE partner del costruttore nel progetto di recupero<br />

delle batterie elettriche esauste. A novembre è entrato in funzione l’impianto<br />

pilota costruito sul lago Hengstey, in Germania<br />

Tecnici al lavoro<br />

sui 60 moduli<br />

entrati in funzione<br />

presso la stazione<br />

idroelettrica<br />

di Herdecke, in<br />

Germania.<br />

Sono in grado di<br />

immagazzinare<br />

temporaneamente<br />

fino a 4,5 MW/h.<br />

Ècaduta sul provider energetico RWE, che distribuisce<br />

energia a 120 milioni di clienti in Europa e<br />

Nord America, la scelta di Audi per studiare come<br />

assicurare una seconda vita alle batterie esauste utilizzate<br />

sulle automobili. Secondo i dati della Casa, infatti,<br />

dopo dieci anni le batterie installate sulle Audi e-Tron dispongono<br />

di una capacità di immagazzinamento pari<br />

all'80 per cento di quella originaria. Capacità che può<br />

essere ben impiegata negli impianti stazionari per lo<br />

stoccaggio di energia, consentendo un risparmio notevole<br />

sull’acquisto di celle nuove e implicitamente un minor<br />

consumo del prezioso litio, indispensabile per la realizzazione<br />

dei moderni accumulatori per tutti i dispositivi<br />

che necessitano di energia elettrica.<br />

Impianto pilota in Germania<br />

Secondo i primi calcoli, con 60 moduli (160 metri quadri<br />

di superficie) sarà possibile immagazzinare temporaneamente<br />

fino a 4,5 megawattora. Ogni modulo pesa<br />

circa 700 kg. RWE ha già predisposto un primo impianto<br />

presso la stazione idroelettrica di pompaggio di<br />

Herdecke, in Germania. In base ai risultati di questo impianto<br />

pilota se ne costruiranno altri, presumibilmente<br />

di dimensioni maggiori, che utilizzano una tecnologia<br />

innovativa in cui due moduli sono collegati in serie, au-<br />

mentando la tensione di esercizio e riducendo i costi.<br />

“La mobilità a emissioni zero”, ha commentato Oliver<br />

Hoffmann, membro del consiglio per lo sviluppo tecnico<br />

di Audi AG, “è l'ambizioso obiettivo finale di Audi. Il nostro<br />

piano di lanciare più di 20 modelli completamente elettrici<br />

entro il 2025 rappresenta un passo importante in questa<br />

direzione. Ma le nostre aspirazioni vanno ben oltre il veicolo,<br />

motivo per cui stiamo portando avanti lo sviluppo<br />

della mobilità sostenibile attraverso collaborazioni con<br />

partner del settore energetico. Questa partnership con<br />

RWE ha lo scopo di dimostrare le possibilità di un utilizzo<br />

rispettoso di queste batterie di seconda vita e la loro integrazione<br />

intelligente nella rete elettrica del futuro”.<br />

L'installazione dei primi 60 moduli dell’impianto di<br />

Herdecke è stata completata a ottobre e a novembre i<br />

singoli componenti sono entrati in funzione.<br />

“Ad Herdecke stiamo vedendo come le batterie ad alto<br />

voltaggio esauste si comportino da dispositivi di accumulo<br />

di energia quando sono collegate tra loro. Lo stoccaggio<br />

di ‘seconda vita’ è un'alternativa sostenibile alle<br />

batterie nuove di zecca. L'esperienza acquisita con Audi”,<br />

ha concluso Roger Miesen, CEO di RWE Generation SE,<br />

“ci aiuterà a identificare gli ambiti di applicazione in cui<br />

poter far funzionare nel modo più conveniente questi sistemi<br />

di batterie".<br />

RENAULT MÉGANE E-TECH ELECTRIC<br />

Nata elettrica<br />

La Losanga porta uno dei suoi best-seller alla trazione elettrica<br />

a batteria. E per i viaggi verso destinazioni senza punti<br />

di ricarica ti mette a disposizione una vettura termica o ibrida<br />

Nientemeno che il Foro Italico e l’annuncio della<br />

partnership biennale con Sport e Salute (società<br />

dello Stato per la promozione dello sport e dei<br />

corretti stili di vita) come sfondo - l’inverno scorso - del<br />

lancio nazionale di Renault Mégane nella sua versione<br />

elettrica a batteria, la E-Tech Electric. Una tourer cinque<br />

porte del segmento C, limitata a 160 orari, la cui commercializzazione<br />

inizia proprio questo mese di <strong>marzo</strong>.<br />

Lunga 4,21 metri, larga 1,77 e alta 1,5, viene offerta per<br />

impieghi business solo nella versione Ev 60 Optimum<br />

charge, ossia con batteria da altrettanti chilowattora, potenza<br />

di 130 cavalli e ricarica a 22 e 130 chilowatt.<br />

Per il settore privato, questa taratura viene invece proposta<br />

esclusivamente con accumulatori depotenziati di<br />

20 chilowattora, mentre si torna a quota 60 per la versione<br />

da 220 cavalli di potenza, che per le flotte non c’è. In ogni<br />

caso si tratta di pacchi al nickel-manganese-cobalto (ma<br />

a basso contenuto di quest’ultimo) fabbricati della coreana<br />

Lg e che promettono autonomie di 300 chilometri<br />

con la batteria piccola e 470 con la grossa.<br />

Si punta sui servizi<br />

Raffreddate a liquido, le batterie offrono molteplici possibilità<br />

di ricarica, che vanno dal caricatore Evse collegabile<br />

alla presa domestica 220 Volt da 2,3 chilowatt fino al fast<br />

charge in corrente continua da 130. Per facilitare queste<br />

operazioni c’è Mobilize charge pass, all’interno dell’App<br />

My Renault, con un ventaglio di piani di tariffazione tagliati<br />

in base all’utilizzo. Se poi dovete viaggiare verso zone<br />

dove le possibilità di ricaricare non ci sono, potete usufruire<br />

del servizio ‘Switch car’, che ti noleggia una termica o<br />

un’ibrida. Per andare, sì, ovunque.<br />

Sopra, due<br />

immagini della<br />

nuova Mégane<br />

E-Tech Electric,<br />

tourer cinque porte<br />

alimentata solo a<br />

batteria.<br />

Sotto, da sinistra,<br />

la plancia col tablet<br />

da 9 o 12 pollici, il<br />

triposto posteriore,<br />

il baule con gli<br />

schienali ad<br />

abbattimento<br />

differenziato e la<br />

presa di ricarica<br />

Ccs Combo 2<br />

ricavata nel<br />

parafango anteriore<br />

destro.<br />

42 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 43


BUGGY<br />

X-BUS 1<br />

Bus a chi?<br />

A dispetto del nome, il veicolo<br />

della tedesca Electricbrands<br />

è un camioncino. Al momento<br />

omologabile come ‘buggy’<br />

in collaborazione con<br />

Ci sono voluti tre anni di sviluppo per realizzare<br />

questo veicoletto polivalente che la start-up<br />

teutonica ElectricBrands ha voluto - chissà perché<br />

- chiamare X-Bus. Una mossa incomprensibile,<br />

perché di un minibus questo veicolo non ha nulla, a<br />

cominciare dalla capienza. Nel senso che può accogliere<br />

al massimo tre persone, come un furgoncino<br />

Fabbricato in Germania, l’X-Bus 1 offre un cassoncino<br />

posteriore (sotto a sinistra) e una doppia cabina (al centro e a<br />

destra) dove possono prendere posto soltanto tre persone.<br />

Nella foto più a destra, il tetto fotovoltaico.<br />

appunto, essendo de facto omologato nella categoria<br />

L7e-B2, quella dei buggy. Una soluzione che consente<br />

così di avere un quattro ruote abilitato a viaggiare fino<br />

ai 100 all’ora e di poter essere utilizzato anche su tangenziali<br />

e autostrade. Ammesso che ci si vada con<br />

questo che è in pratica uno skateboard coi motori elettrici<br />

a 48 Volt calettati nelle ruote, dotate di potenti<br />

freni a disco ventilati Brembo.<br />

Lungo 3,96 metri, largo 1,64 e alto 1,96 o 2,03 (a seconda<br />

che si opti per la versione stradale o per quella<br />

off-road), l’X-Bus ha un peso totale a terra di 1.600 chilogrammi,<br />

600 dei quali di tara, grazie all’ampio utilizzo<br />

della vetroresina.<br />

Il sole gli dà la carica<br />

Le batterie, da 10 o 30 chilowattora, sono ubicate nella<br />

parte posteriore, mentre la presa di ricarica Tipo 2 da<br />

11 kW è posizionata sotto il logo della calandra, completata<br />

da due gruppi ottici full led (anche dietro).<br />

La potenza continua di appena 15 kW continui e 56 di<br />

picco consente di percorrere dai 200 ai 600 chilometri,<br />

in base ai pacchi installati e soprattutto grazie ai pannelli<br />

solari fissati sul tetto. Tutto questo nelle promesse,<br />

perché fino allo scorso autunno il veicolo era ancora<br />

in fase prototipale, incluso quello che abbiamo ‘intercettato’<br />

a Milano.<br />

Per prenotarlo in una delle sue numerose versioni bastano<br />

450 euro, di cui te ne trattengono 150.<br />

The European Electrical and Electronic Technologies<br />

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12-13 APRIL <strong>2022</strong><br />

BOLOGNA EXHIBITION CENTER - ITALY<br />

The Battery<br />

Technology & Supply<br />

Chain Exhibition<br />

The Supercapacitors<br />

Industry Exhibition<br />

The Electric Vehicle<br />

Technology Exhibition at the<br />

heart of the E-Motor Valley<br />

The Electric Motors<br />

Industry Exhibition<br />

Metals, Minerals & Advanced<br />

Materials for the Next Industrial<br />

and Technological Revolution<br />

44 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2022</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

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Verona 16-19 Marzo<br />

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