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Chiabrera 106
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pegnato sul fronte greco-albanese, alla
Scuola d’Arte «Amedeo Modigliani», diretta
da Voltolino Fontani. Nel 1948, debuttò
a Bottega d’Arte esponendo le sue
prime opere di chiara ispirazione neocubista.
Ben presto abbandonò la componente
figurativa per abbracciare un tipo di astrazione
geometrica caratterizzata da un marcato
senso del movimento. Tra i suoi estimatori
il gallerista Bruno Giraldi (v.) con
cui collaborerà assiduamente per quasi
trent’anni. Nel 1950 entrò a far parte del
movimento MAC (Movimento Arte Concreta),
fondato da Munari, Monnet e Dorfles,
ed espose in una personale nel 1951 a
Milano, oltre che nelle collettive del gruppo.
Sempre nel 1951, dopo aver conosciuto
Dorazio e Perilli, partecipò alla mostra
“Arte astratta e concreta”, organizzata dall’Age
d’Or e dall’Art Club. Strinse inoltre
amicizia a Firenze con Berti, Brunetti,
Monnini, Nativi e Nuti, esponenti dell’Astrattismo
Classico, e nel 1952 espose
nella Galleria Numero di Fiamma Vigo. Intorno
al 1956 si avvicinò all’informale, ma
a partire dagli anni Settanta tornò a una
geometria dai forti caratteri dinamici. Nel
1959 fondò, insieme a Jean Mario Berti
(v.) e Elio Marchegiani, il gruppo dei «Tre
dell’astrattismo» che presto s’impose a
Livorno come punta dell’avanguardia artistica.
Nel 1974 trasferì il suo studio a
Milano, dove operò fino al 2004. Numerose
le mostre in Italia e all’estero. A Livorno
il Comune gli dedicò a cavallo tra il
2002 e 2003 la mostra antologica intitolata
“Vivere l’immaginario” mentre la Fondazione
Livorno - Arte e Cultura nell’ottobre
2017 quella dal titolo “Il movimento
e la tensione”, curata da Elena Pontiggia.
Per tutelarne e valorizzarne l’opera, alla
scomparsa dell’artista, i figli, Maurizio e
Claudio Chevrier, hanno dato vita alla costituzione
degli “Archivi Legali Chevrier”. Il
Museo Fattori conserva le sue opere ‘Raccontando’
(1967) e ‘Frammenti’ (1987).
CHIABRERA GABRIELLO (Savona 1552
- 1638) - Poeta. La sua copiosa produzione,
pubblicata a partire dal 1586, abbraccia
quasi tutti i generi e i modi allora in
voga. Scrisse anche tragedie, poemetti didascalici,
componimenti sacri. In occasione
della dichiarazione di Livorno Città
(1606), il C. scrisse un sonetto in omaggio
a Ferdinando I, l’opera “Livorno” e altri
versi laudativi rivolti anche ai Medici che
l’avevano costruita e fatta prosperare. Nel
1970 gli è stata dedicata la strada posta tra
via N. Magri e via G. Leopardi.
CHIABRERO MARGHERITA (Busca
(VN) 15 febbraio 1936 - Livorno 22 dicembre
2002, di Giuseppe e Valentina Sandonio)
- Suora. Laureata in pedagogia, giunse
in Toscana alla fine degli anni Settanta.
Per 18 anni è stata direttrice della Scuola
Infermieri di Pisa e per tre anni madre superiore
della comunità di sorelle all’Ospedale
di Livorno.
CHIAPPINI GUIDO - Giornalista livornese,
vissuto a cavallo tra il XIX e XX
secolo. Fu direttore de Il Telegrafo. Scrisse
importanti studi, tra i quali: L’arte della
stampa in Livorno: note ed appunti storici;
La stamperia dell’Enciclopedia francese
a Livorno; Il primo quotidiano d’Italia
stampato a Livorno nel 1802: i giornali
livornesi ai primi dell’Ottocento.
CHIAPPINI UMBERTO (Livorno 14 marzo
1903 - 9 agosto 1962, di Guido e Metella
Luciani) - Dirigente. Ricoprì la carica
di dirigente del reparto commerciale della
tipografia del quotidiano Il Telegrafo. Attivo
esponente del Partito Repubblicano,
fino ad essere eletto segretario della sezione
Centro, esperto sindacale nelle file dell’UIL,
fece parte anche del consiglio di amministrazione
degli Spedali Riuniti.
CHIAPPONI GILIARDO (Livorno 1902
- 24 novembre 1964) - Funzionario. Entrò
a lavorare in Comune da giovane fino a
ricoprire la carica di caposezione all’Ufficio
Contratti ed al Reparto di Polizia. Dirigente
del Partito Socialista, fu pure esponente
della sezione cacciatori di Ardenza.
Per ricordarne la memoria, in occasione del
trigesimo della sua scomparsa, i colleghi
comunali istituirono tre borse di studio da
assegnare agli studenti di licenza media più
meritevoli.
CHIAPPONI GINO (Livorno 18 febbraio
1926 - 25 agosto 2007, di Leonetto e Alessandra
Franchini) - Velista. Fu tra i fondatori
del Circolo Nuoto Livorno e ottimo
velista che si aggiudicò un titolo italiano
nella classe S. Si distinse anche nell’atletica
e nel rugby e fu tra i tedofori che portarono
la fiamma olimpica per i Giochi di
Roma 1960. Come professione, portò avanti
una macelleria all’interno del Mercato
Centrale.
CHIAPPONI PIER LIETTO (Livorno 20
dicembre 1919 - 2
gennaio 1982, di
Lietto e Bianca
Mecchi) - Giornalista.
Intraprese la
professione giornalistica
subito dopo
il rientro dall’ultimo
conflitto mondiale,
che lo aveva visto
combattere sul fronte greco. Lavorò inizialmente
alla Gazzetta, quindi al Tirreno
come capocronista, documentando la ricostruzione
della città dopo le gravi ferite
dell’ultimo conflitto. Fu anche inviato
sportivo del calcio e, soprattutto, del ciclismo
che lo portò a seguire, come inviato,
vari Giro d’Italia. Responsabile delle
edizioni provinciali, ebbe poi la direzione
delle pagine dello spettacolo fino al 1976,
anno del suo pensionamento.
CHIARAMONTI BARNABA NICCOLÒ
MARIA LUIGI, v. Papa Pio VII
CHIARELLO FRANCO (Livorno 21 settembre
1940 - Roma
12 marzo 2009, di
Domenico e Candia
Volterrani) - Giornalista
pubblicista.
Diplomato geometra,
lavorò a lungo
alla Salt (Società
Autostrade Ligure
Tirrenica). Grande
appassionato delle vicende del Livorno
calcio, era considerato la memoria storica
e a lui si rivolgevano tanti colleghi per sapere
episodi, formazioni e statistiche recenti
e passate della squadra. È stato tra i
primi conduttori sportivi presso emittenti
locali, sia radiofoniche, dove iniziò negli
anni ‘80 a Radio Livorno Città Aperta, che
televisive, Granducato e Telecentro. Collaborò
a numerosealtre testate giornalistiche
e nel 1990 fondò Casamarket, settimanale
di annunci immobiliari. Scrisse tre
libri: La Favola Amaranto nel 1984 assieme
a Marco Ceccarini; Storia del calcio a
Livorno: 1904-1984 nel 1993 assieme ad
Elisabetta De Paz e Ugo Canessa; Enciclopedia
Amaranto nel 2005, a cura, quest’ultima,
della Editrice ‘Il Quadrifoglio’.
CHIARELLO NEDO (Livorno 10 agosto
1938 - 15 dicembre
2013, di Domenico
e Candia Volterrani)
- Dirigente sportivo.
Memoria storica
della pallacanestro
livornese, dagli
anni Cinquanta ricoprì
ruoli di primo
piano nello Junior
Basket, nella Libertas e nella Pallacanestro
Livorno, per poi approdare all’Us
Basket Livorno, società che rifondò negli
anni Novanta.
CHIARI GIAN PAOLO (Villa Collemandina
(LU) 5 maggio 1939 - Pisa 20 giugno
2010, di Matteo e Erminia Melli) - Medico
ginecologo. Dott. Laureatosi a Modena
in medicina e chirurgia nel 1969, il 31 dicembre
1970 ottenne l’iscrizione all’Ordine
dei Medici della provincia di Livorno.
Specializzatosi in Ostetricia e Ginecologia
a Pisa nel 1973 e successivamente in
Oncologia Generale a Genova nel 1975,
prestò la sua opera all’Ospedale di Livorno,
dove è rimasto per oltre trenta anni