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LNS Maggio 2022

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associazioni

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Intervista a Massimo Bianchi, numero due nazionale del Grande Oriente

Livorno

e la

Massoneria

Quando

l’amico

Bruno

Damari

mi ha

chiesto

di scrivere

su

LIVORNOnonstop mi sono

domandato quali argomenti

avrei potuto affrontare, rispettando

la linea editoriale

del giornale, ovvero temi

strettamente collegati alla

storia, alla vita, alla cronaca

di Livorno.

Una caratteristica della nostra

città che mi ha sempre

attratto e che penso possa essere

anche di interesse più

generale, è la presenza nella

sua storia di importanti confraternite

e varie comunità.

Cercherò di trattare questi

temi tramite interviste ed approfondimenti

con personaggi

cittadini che le rappresentano.

Questo primo appuntamento

è dedicato alla Massoneria e

l’intervistato è Massimo Bianchi,

suo autorevole esponente,

nonché amico e cultore

della storia della nostra città.

- Caro Massimo quando

compare la Massoneria a Livorno?

Il porto fu centrale nella

attrazione di diverse comunità

straniere che, per identificare

il nuovo scalo del

di Massimo Cappelli

Granducato, ne tradussero

il nome nelle loro lingue:

Liorna in spagnolo, Livourne

in francese, Leghorn

in inglese. Lo stesso

motto del nostro Comune

“Diversis gentibus una” ci

ricorda la nostra caratteristica

cosmopolita. La Rivista

Massonica del luglio

1978 dà per attiva una

Loggia sin dal 1735, della

quale per altro non abbiamo

documentazione. Certa

è invece la presenza tra il

1763 e il 1765 di due Logge

inglesi: la Perfect

Union e la Of Sincere

Brotherly Love.

Sempre nel diciottesimo secolo

(1770), si ha notizia

di quattro Logge francesi

che si riunivano in una locanda

gestita da un certo

Miston di Ginevra. Nel

1796 era attiva la Loggia

Les Amis de la Parfait

Union e nel 1808 la Loggia

Napoleon, entrambe all’Obbedienza

del Grande

Oriente di Francia.

Il Grande Oriente d’Italia

venne fondato nel 1805 e

da allora è accertata la

nostra presenza a Livorno

che giunge ininterrotta sino

ad oggi. Anche nel periodo

successivo alla Restaurazione

del Congresso di

Vienna del 1821, quando

Massimo Bianchi (cl. 1944), Commendatore della Repubblica, a

lungo dirigente di primissimo piano del Partito socialista, già

vicesindaco e assessore all’urbanistica del Comune di Livorno, è

stato iniziato il 27 giugno 1967 nella Loggia ‘Scienza e Lavoro’

(124) ed è tra i fondatori della Loggia ‘Adriano Lemmi’ (704), di

cui è stato maestro venerabile e alla quale tuttora appartiene. Dal

2014 è anche Gran Maestro Onorario in Italia e dal 2016 in Albania.

È autore di vari libri sulla Massoneria.

Paramento

del

Grande

Maestro

Aggiunto

Massimo

Bianchi

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