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associazioni
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Intervista a Massimo Bianchi, numero due nazionale del Grande Oriente
Livorno
e la
Massoneria
Quando
l’amico
Bruno
Damari
mi ha
chiesto
di scrivere
su
LIVORNOnonstop mi sono
domandato quali argomenti
avrei potuto affrontare, rispettando
la linea editoriale
del giornale, ovvero temi
strettamente collegati alla
storia, alla vita, alla cronaca
di Livorno.
Una caratteristica della nostra
città che mi ha sempre
attratto e che penso possa essere
anche di interesse più
generale, è la presenza nella
sua storia di importanti confraternite
e varie comunità.
Cercherò di trattare questi
temi tramite interviste ed approfondimenti
con personaggi
cittadini che le rappresentano.
Questo primo appuntamento
è dedicato alla Massoneria e
l’intervistato è Massimo Bianchi,
suo autorevole esponente,
nonché amico e cultore
della storia della nostra città.
- Caro Massimo quando
compare la Massoneria a Livorno?
Il porto fu centrale nella
attrazione di diverse comunità
straniere che, per identificare
il nuovo scalo del
di Massimo Cappelli
Granducato, ne tradussero
il nome nelle loro lingue:
Liorna in spagnolo, Livourne
in francese, Leghorn
in inglese. Lo stesso
motto del nostro Comune
“Diversis gentibus una” ci
ricorda la nostra caratteristica
cosmopolita. La Rivista
Massonica del luglio
1978 dà per attiva una
Loggia sin dal 1735, della
quale per altro non abbiamo
documentazione. Certa
è invece la presenza tra il
1763 e il 1765 di due Logge
inglesi: la Perfect
Union e la Of Sincere
Brotherly Love.
Sempre nel diciottesimo secolo
(1770), si ha notizia
di quattro Logge francesi
che si riunivano in una locanda
gestita da un certo
Miston di Ginevra. Nel
1796 era attiva la Loggia
Les Amis de la Parfait
Union e nel 1808 la Loggia
Napoleon, entrambe all’Obbedienza
del Grande
Oriente di Francia.
Il Grande Oriente d’Italia
venne fondato nel 1805 e
da allora è accertata la
nostra presenza a Livorno
che giunge ininterrotta sino
ad oggi. Anche nel periodo
successivo alla Restaurazione
del Congresso di
Vienna del 1821, quando
Massimo Bianchi (cl. 1944), Commendatore della Repubblica, a
lungo dirigente di primissimo piano del Partito socialista, già
vicesindaco e assessore all’urbanistica del Comune di Livorno, è
stato iniziato il 27 giugno 1967 nella Loggia ‘Scienza e Lavoro’
(124) ed è tra i fondatori della Loggia ‘Adriano Lemmi’ (704), di
cui è stato maestro venerabile e alla quale tuttora appartiene. Dal
2014 è anche Gran Maestro Onorario in Italia e dal 2016 in Albania.
È autore di vari libri sulla Massoneria.
Paramento
del
Grande
Maestro
Aggiunto
Massimo
Bianchi