BERNARD AUBERTIN territori di fuoco - Rosenberg
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Fabio Passera, Sindaco <strong>di</strong> Maccagno<br />
Andrea Maccario, Assessore alla Cultura<br />
Dopo la vera e propria ubriacatura <strong>di</strong> pubblico e <strong>di</strong> critica che ha caratterizzato la<br />
mostra delle statue <strong>di</strong> cera e dei quadri che hanno celebrato i 150 anni dell’Unità<br />
d’Italia, il Civico Museo torna ad una mostra monografica.<br />
In questa occasione, ospitiamo un artista straniero e davvero suggestivo, Bernard<br />
Aubertin.<br />
Ancora una volta il nostro Museo e il suo Direttore Artistico Clau<strong>di</strong>o Rizzi <strong>di</strong>mostrano<br />
una grande apertura mentale e, con il coraggio che li contrad<strong>di</strong>stingue, aprono le<br />
sale al grande pubblico con un artista <strong>di</strong> caratura internazionale che colpisce con le<br />
combustioni e le bruciature delle sue opere o <strong>di</strong> altri manufatti dal valore simbolico.<br />
L’operazione, naturalmente, non è fine a sé stessa e non rappresenta semplicemente<br />
una trovata me<strong>di</strong>atica: il <strong>fuoco</strong> è allegoria della vita (la vita <strong>di</strong> ciascuno) che si<br />
consuma, proprio come un fiammifero, proprio come le opere esposte.<br />
E, lasciatecelo <strong>di</strong>re, brucia anche il <strong>fuoco</strong> sacro del Museo <strong>di</strong> Maccagno, vale a <strong>di</strong>re<br />
l’attenzione e la curiosità per l’arte e l’entusiasmo <strong>di</strong> darle sempre più spazio.<br />
Non è un caso se sbarca nelle nostre sale un artista <strong>di</strong> origini francesi e da anni <strong>di</strong><br />
stanza in Germania.<br />
Non è un caso che, a breve, quest’artista esporrà alla Biennale <strong>di</strong> Venezia.<br />
Ancora, non è un caso se, con le sue opere e la sua arte abbia attirato l’attenzione<br />
<strong>di</strong> molti, compresa la nostra.<br />
Quest’artista porta, con la sua poetica e la sua arte, una ventata <strong>di</strong> novità e <strong>di</strong><br />
cosmopolitismo che ci permette <strong>di</strong> guardare oltre confine, <strong>di</strong>etro quelle montagne<br />
tanto alte quanto valicabili, anche idealmente, se solo si ha la volontà e la curiosità<br />
<strong>di</strong> farlo.<br />
Pensiamo che sia un ottimo biglietto da visita per la stagione entrante: sul nostro lago<br />
calano numerosi turisti da tutto il pianeta e noi vogliamo accoglierli con un artista<br />
- per esperienze e cultura – <strong>di</strong> fama mon<strong>di</strong>ale.<br />
L’elemento <strong>fuoco</strong> rappresenta un ulteriore motivo d’interesse legato a questa<br />
mostra, in grado <strong>di</strong> stupire e far <strong>di</strong>scutere per la sua forza espressiva e la sua carica<br />
simbolica.<br />
É proprio quello che vogliamo, in fondo: continuare, con quel filo rosso che lega tutte<br />
le nostre mostre, a far parlare del Museo, degli artisti che qui scelgono <strong>di</strong> esporre e<br />
delle loro opere.<br />
In questo modo, a nostro avviso, si rende l’arte sempre più interessante, anche <strong>di</strong><br />
fronte ai più refrattari fruitori <strong>di</strong> questa affascinante forma culturale.<br />
Lanciamoci senza paura ad ammirare le opere proposte da Bernard Aubertin, nella<br />
speranza che rimarrete positivamente “scottati” da quest’esperienza e continuiate<br />
a frequentare e a far vivere il nostro Polo culturale.<br />
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