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Report attività 2022

APAM: un anno di attività nel segno dell’Agenda 2030 Questo Report presenta in estrema sintesi le attività svolte nel corso del 2022 dall’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime (APAM la sigla di riferimento, utilizzata anche nel documento). I campi di intervento e le singole azioni sviluppate dal personale e dai più stretti collaboratori dell’Ente rappresentano un insieme molto più vasto e composito. Qui vengono riportate le attività principali, quelle che più di altre hanno contribuito a caratterizzare l’impegno di APAM a favore del territorio nell’anno che si è concluso. La presentazione è articolata in tre sezioni, che corrispondono ad altrettante missioni delle Aree Protette delle Alpi Marittime: la conservazione, la gestione, la valorizzazione. Tutta l’attività dell’Ente è improntata alla sostenibilità e ha quale riferimento Strategia regionale per lo Sviluppo Sostenibile della Regione Piemonte, che discende dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU, programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità articolato sulla base di diciassette Obiettivi da perseguire nell’orizzonte temporale che va fino all’anno 2030. APAM, con il suo impegno quotidiano, concorre al raggiungimento degli Obiettivi 6 - 8 - 11 - 12 - 13 - 15.

APAM: un anno di attività nel segno dell’Agenda 2030

Questo Report presenta in estrema sintesi le attività svolte nel corso del 2022 dall’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime (APAM la sigla di riferimento, utilizzata anche nel documento).

I campi di intervento e le singole azioni sviluppate dal personale e dai più stretti collaboratori dell’Ente rappresentano un insieme molto più vasto e composito. Qui vengono riportate le attività principali, quelle che più di altre hanno contribuito a caratterizzare l’impegno di APAM a favore del territorio nell’anno che si è concluso.

La presentazione è articolata in tre sezioni, che corrispondono ad altrettante missioni delle Aree Protette delle Alpi Marittime: la conservazione, la gestione, la valorizzazione.

Tutta l’attività dell’Ente è improntata alla sostenibilità e ha quale riferimento Strategia regionale per lo Sviluppo Sostenibile della Regione Piemonte, che discende dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU, programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità articolato sulla base di diciassette Obiettivi da perseguire nell’orizzonte temporale che va fino all’anno 2030.

APAM, con il suo impegno quotidiano, concorre al raggiungimento degli Obiettivi
6 - 8 - 11 - 12 - 13 - 15.

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Per saperne di più<br />

del rapporto tra<br />

prede e predatori<br />

Con il progetto Life Wolfalps EU si indagano le relazioni tra specie,<br />

con particolare attenzione al ruolo del lupo e del capriolo.<br />

Nell’ambito del progetto LIFE Wolfalps<br />

EU sono state condotte nell’area di<br />

studio della Valle Pesio attività tese<br />

ad approfondire le relazioni tra specie<br />

animali, vegetali, habitat ed attività<br />

umane, con particolare attenzione al<br />

ruolo del lupo e del capriolo.<br />

Nel corso di due incontri che hanno<br />

coinvolto il Dipartimento di “Scienze<br />

della Vita e Biologia dei Sistemi” e di<br />

“Veterinaria” dell’Università di Torino,<br />

Ia Regione Piemonte e il Comprensorio<br />

Alpino CN5, è stato concordato un protocollo<br />

operativo sulla base del quale<br />

si è dato il via alla fase di formazione di<br />

5 operatori specializzati, sono state<br />

realizzate e posizionate 9 gabbie di<br />

cattura e 80 trappole fotografiche<br />

su un territorio di circa 180 chilometri<br />

quadrati.<br />

Inoltre 20 dispositivi elettronici<br />

sono stati applicati su animali domestici<br />

in alpeggio, su cani da conduzione<br />

e guardiania, su cani impegnati nelle<br />

braccate al cinghiale. Grazie ai dati<br />

raccolti con questi strumenti (a fine<br />

<strong>2022</strong> sono 9 i caprioli catturati e<br />

dotati di radiocollare GPS su un totale<br />

previsto di 15/20 ai fini dello studio),<br />

alle immagini e filmati registrate dalle<br />

trappole fotografiche, ai dati comunicati<br />

dal Comprensorio, dalle squadre<br />

di cacciatori e dagli allevatori, è già<br />

possibile formulare le prime ipotesi<br />

relative a dinamiche di popolazione e<br />

uso del territorio da parte delle specie<br />

indagate.<br />

Da sinistra, in senso orario: capriolo catturato in attesa<br />

dell’applicazione di radiocollare GPS; boxtrap posizionata dal personale<br />

APAM; studenti universitari impegnati nella raccolta di escrementi<br />

durante le attività di monitoraggio del lupo.<br />

Sempre attivo<br />

il monitoraggio<br />

del lupo<br />

Ricercatori in azione sia a livello nazionale sia nel<br />

territorio di competenza dell’Ente.<br />

Nel maggio del <strong>2022</strong> è stato presentato il report sul primo monitoraggio<br />

nazionale del lupo, condotto tra il 2020 e il 2021 seguendo<br />

linee guida condivise, che hanno permesso una raccolta dati omogenea<br />

e risultati confrontabili su tutto il territorio italiano. Per la popolazione<br />

delle regioni alpine le attività di monitoraggio, di analisi e di elaborazione<br />

dei dati sono state coordinate dall’Ente di gestione delle Aree Protette<br />

Alpi Marittime, sede del Centro referenza grandi carnivori del Piemonte<br />

e dall’Università di Torino (DBIOS) nell’ambito del progetto LIFE Wolfalps<br />

EU (coordinato dalle Aree Protette Alpi Marittime), in stretta sinergia<br />

con ISPRA, responsabile del coordinamento su scala nazionale.<br />

Nel corso dell’anno è continuato il monitoraggio intensivo delle dinamiche<br />

di popolazione del lupo nel territorio di competenza dell’Ente attraverso<br />

la raccolta e analisi di oltre 400 escrementi, il monitoraggio degli<br />

spostamenti con oltre 100 chilometri di tracce seguite, e la raccolta di<br />

più di 500 immagini e filmati tramite trappole fotografiche e la validazione<br />

e archiviazione delle segnalazioni. L’implementazione delle attività<br />

ha coinvolto 8 studenti universitari a tempo pieno impegnati<br />

nella raccolta e analisi dei dati di campo per lo sviluppo di altrettante tesi<br />

di laurea specialistica. Per ospitare questi collaboratori, in accordo con il<br />

Comune di Peveragno è stato attrezzato l’edificio un tempo destinato<br />

alla scuola Elementare di Pradeboni.<br />

Sulle tracce del<br />

gatto selvatico<br />

Insieme a CRAS, Provincia di Cuneo<br />

e Parco Fluviale di Cuneo per sviluppare<br />

un progetto di ricerca sul gatto<br />

selvatico europeo.<br />

A fine 2021 è stato sottoscritto un accordo di collaborazione<br />

tra il Centro di Recupero Animali<br />

Selvatici di Bernezzo e il nostro Ente, insieme<br />

con la Provincia di Cuneo e il Parco Fluviale Gesso<br />

e Stura, per sviluppare un progetto di ricerca e<br />

sensibilizzazione sul gatto selvatico europeo (Felis<br />

silvestris silvestris), con lo scopo di monitorarne<br />

la diffusione, aggiornare i dati di presenza<br />

e scambiare informazioni attualmente in possesso<br />

tra i vari partner.<br />

Il nostro Ente si è impegnato nell’organizzazione<br />

di tre serate divulgative e di conoscenza su<br />

questo animale. Inoltre si sono svolte anche due<br />

uscite “Sulle tracce del gatto selvatico”, una a<br />

Valdieri e una a Entracque, quest’ultima rivolta a<br />

un pubblico di bambini e famiglie abbinata ad un<br />

laboratorio didattico.<br />

Nella sezione “Citizen science” del portale delle<br />

Aree Protette – areeprotettealpimarittime.it – è<br />

stata creata un’apposita sezione che evidenza le<br />

caratteristiche del gatto selvatico, le somiglianze e<br />

le differenze con il gatto di casa. Nella stessa sezione<br />

è possibile trasmettere eventuali segnalazioni<br />

di avvistamenti o di notizie e ricordi dell’animale.<br />

A sinistra: “Sulle tracce del gatto selvatico”<br />

insieme al guardaparco e alle volontarie<br />

del Servizio civile universale ambientale.<br />

Sotto: Cati, la nuova lupa ospite del Centro<br />

faunistico “Uomini e Lupi” di Entracque<br />

(foto: A Rivelli).<br />

VISITA<br />

IL SITO<br />

Distinguere un gatto selvatico<br />

da uno domestico non è un<br />

gioco da ragazzi!<br />

Gli scienziati hanno a<br />

disposizione diversi approcci<br />

per riuscire a determinare la<br />

specie, ma il modello disegnocolore<br />

è l’unico approccio che<br />

i ricercatori possono applicare<br />

sul campo. I principali caratteri<br />

da osservare, utili per il<br />

riconoscimento del gatto<br />

selvatico, sono:<br />

CODA<br />

coda breve, clavata,<br />

con anelli separati<br />

DORSO<br />

banda vertebrale nera<br />

singola e ben definita<br />

COLORE<br />

colore di fondo ocra-giallastro<br />

(color erba secca)<br />

NUCA<br />

quattro bande nere<br />

ben definite<br />

Se sullo stesso esemplare<br />

coesistono i caratteri uno,<br />

due e quattro, l’identificazione<br />

può essere certa.<br />

Cati: una<br />

nuova lupa<br />

al centro<br />

faunistico<br />

La giovane lupa è stata<br />

recuperata in condizioni<br />

precarie nel Parco Naturale<br />

della Val Troncea.<br />

16 maggio: muso basso, sguardo timoroso,<br />

Cati esce dalla cassa per il<br />

trasporto ed entra nella sua nuova<br />

“casa”, il Centro faunistico di Entracque.<br />

La giovane lupa, recuperata<br />

in condizioni precarie nel Parco<br />

naturale della Val Troncea, è in arrivo<br />

da Grugliasco, dove è stata operata<br />

e curata presso il CANC, il Centro Animali<br />

non Convenzionali della Struttura<br />

didattica speciale Veterinaria dell’Università<br />

di Torino. Nonostante il successo<br />

delle cure le condizioni dell’animale<br />

non hanno consentito il ritorno in natura<br />

e dunque non resta che la custodia<br />

presso Uomini e Lupi. Cati, dopo<br />

un periodo di osservazione all’interno<br />

di una gabbia, è stata poi sistemata nel<br />

settore nord del Centro, cui si può<br />

accedere tramite visite guidate.<br />

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