LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLE TERRE DI FONDERIA Metalli ferrosi - Metalli non ferrosi
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– 26 – Bollettino Ufficiale<br />
Serie Ordinaria n. 16 - Lunedì 17 aprile 2023<br />
1. IL PROCESSO <strong>DI</strong> <strong>FONDERIA</strong><br />
Mediante il processo attuato nella fonderia è possibile realizzare una serie di prodotti finiti (fusioni),<br />
con caratteristiche fisiche, metallurgiche e dimensionali ben definite, colando direttamente il<br />
metallo allo stato liquido in una opportuna forma, lasciandovelo poi solidificare e raffreddare.<br />
Nel sistema di formatura di tipo “a perdere”, in sabbia, utilizzato nella maggior parte delle fonderie<br />
di metalli <strong>ferrosi</strong> e in molte fonderie di metalli <strong>non</strong> <strong>ferrosi</strong>, ciascuna forma viene utilizzata una sola<br />
volta, e dopo la colata del metallo, distrutta al momento della estrazione del getto; la forma è<br />
realizzata con sabbie silicee (o per particolari produzioni sabbie di cromite), opportunamente<br />
miscelate con leganti e/o additivi che conferiscono loro le proprietà necessarie per consentire le<br />
operazioni di formatura.<br />
Durante la fase di formatura, viene predisposta l’impronta che riproduce, in negativo, la geometria<br />
esterna del pezzo da realizzare; tale impronta si ottiene costipando la terra di formatura, contenuta<br />
all’interno di un apposito telaio, contro un modello che ha la forma del pezzo da ottenere.<br />
Per potere consentire l’estrazione del modello dall’impronta, la forma è predisposta divisa in due<br />
parti (1/2 forma inferiore e 1/2 superiore)<br />
Qualora il pezzo da ottenere presenti delle cavità interne, si ricorre all’impiego delle anime, di altre<br />
parti di forma, cioè, preparate in apposite fasi produttive impiegando materiali analoghi a quelli<br />
utilizzati per le forme (sabbie e leganti); le anime riproducono in negativo la geometria interna del<br />
getto.<br />
Le anime, successivamente, vengono posizionate all’interno dell’impronta in una delle due mezze<br />
forme, sulla quale viene poi accoppiata l’altra metà.<br />
La forma così completata è pronta per ricevere il metallo liquido nella fase di colata; attraverso le<br />
canalizzazioni appositamente realizzate nella forma, esso andrà a riempire gli interspazi esistenti<br />
tra l’impronta e le anime in modo che, come scrisse cinque secoli or sono Vannoccio Biringuccio<br />
nel suo volume De la Pirotechnia: ”… nella forma ogni vacuo rende il pieno et ogni pieno<br />
rende il vacuo, secondo l’esser del modello”.<br />
Trascorso il tempo necessario per la solidificazione ed il raffreddamento del getto ottenuto, la<br />
forma viene distrutta nell’operazione di distaffatura, ed il pezzo separato dalla terra (fase di<br />
sterratura).<br />
Nelle fasi di finitura, il getto viene separato dalle parti metalliche costituenti il sistema di colata<br />
(canali e attacchi di colata) e di alimentazione (materozze), nelle operazioni di smaterozzatura, e<br />
successivamente viene sottoposto alle operazioni di granigliatura, effettuate per eliminare i residui<br />
di sabbia rimasti attaccati al getto, e di sbavatura per l’asportazione di eventuali bave metalliche.<br />
I controlli di qualità concludono il ciclo produttivo di un getto.<br />
1.1 Le fasi del processo produttivo<br />
Le fasi attraverso le quali si realizza il processo produttivo sono le seguenti:<br />
1. Fusione;<br />
2. Fabbricazione delle anime;<br />
3. Realizzazione della forma (formatura);<br />
4. Colata (riempimento forma);<br />
5. Distaffatura/sterratura;<br />
6. Recupero terre e sabbie;<br />
7. Finitura (taglio attacchi di colata e materozze, granigliatura, molatura, ecc.);<br />
8. Controlli di qualità.