Il Salvagente n° 36 - Modenacinquestelle.it
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Poste <strong>it</strong>aliane spa - sped. in a. p. D.L. 353/03 (conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Roma<br />
Postapressventiquattrore Anno 21 •n.<strong>36</strong> • 13-20 settembre 2012 • www.ilsalvagente.<strong>it</strong> 2 euro<br />
Settimanale dei Dir<strong>it</strong>ti, dei Consumi e delle Scelte<br />
Erbe, omeopatici, v<strong>it</strong>amine. <strong>Il</strong> prontuario naturale<br />
contro i primi raffreddori e le prime febbri<br />
DIFESE<br />
di stagione<br />
pag.13<br />
NON SOLO ALCOA<br />
DALLE FICTION TV<br />
ALLA PROGETTAZIONE<br />
LA FUGA DALL’ITALIA<br />
pag.25<br />
ENERGIA<br />
TAGLIARE LE BOLLETTE?<br />
COL MERCATO LIBERO<br />
È IMPRESA IMPOSSIBILE<br />
pag.37<br />
LA RICERCA<br />
SE I DIRITTI DEGLI UTENTI<br />
SONO LE PRIME VITTIME<br />
DELLA CRISI ECONOMICA
4<br />
salvaweek<br />
week<br />
CARELETTRICIECARILETTORI,<br />
SalviamociGente<br />
PROSEGUE ANCHE QUESTA SETTIMANA IL<br />
VIAGGIO DEL SALVAGENTE TRA LE SPESE DI<br />
CASA, NEL TENTATIVO DI INDICARE, QUANDO<br />
POSSIBILE, QUALCHE FORMULA DI RISPARMIO<br />
POSSIBILE SENZA RINUNCE.<br />
DOPO AVER TRATTATO, LA SCORSA SETTIMANA,<br />
LE OFFERTE TELEFONICHE E DI ADSL, CI<br />
OCCUPIAMO (E IL NOSTRO VIAGGIO CONTINUERÀ<br />
ANCHE NEI PROSSIMI NUMERI) DI QUELLE<br />
ELETTRICHE. CON UN’AMARA SORPRESA.<br />
LA CONVENIENZA DEL MERCATO LIBERO,<br />
INFATTI, SEMBRA COMPLETAMENTE SPARITA,<br />
TANTO DA RENDERE CONTROPRODUCENTE<br />
L’ABBANDONO DELLA VECCHIA BIORARIA DEL<br />
SERVIZIO DI MAGGIOR TUTELA.<br />
FINE DELLA CONCORRENZA NEL MERCATO<br />
ELETTRICO? A GIUDICARE DAI DATI E DALLE<br />
PROTESTE DI CHI IL SALTO VERSO LE OFFERTE L’HA<br />
FATTO, PER POI RITROVARSI CON CONTRATTI<br />
“CAPESTRO” E IN QUALCHE CASO PIÙ COSTOSI,<br />
SEMBREREBBE DI SÌ.<br />
ED È DAVVERO UN PECCATO, VISTO CHE<br />
AGLI UTENTI RESTANO IN MANO POCHISSIMI<br />
STRUMENTI PER RISPARMIARE A FRONTE<br />
DI BOLLETTE CHE - COME PRONOSTICA<br />
PURTROPPO LA FEDERCONSUMATORI - NEI<br />
PROSSIMI MESI SI RIVELERANNO COME LE PIÙ<br />
ALTE DAL DOPOGUERRA.<br />
E se tornassimo<br />
alle vecchie lavatrici?<br />
Caro direttore,<br />
due episodi al rientro dalle mie vacanze mi hanno<br />
ispirato questa breve nota che mi piacerebbe condividere<br />
coi lettori del <strong>Salvagente</strong>. I fatti sono semplici e probabilmente<br />
banali: due guasti (uno al mio televisore Lcd vecchio di “ben”<br />
tre anni) e uno alla mia lavatrice (e qui siamo nella preistoria: 5 anni<br />
di v<strong>it</strong>a!), mi hanno costretto a un giro per centri di assistenza. Ne<br />
ho consultati diversi, nel tentativo di capire se le riparazioni valevano<br />
davvero i soldi che avrei sborsato. E le risposte che ho ottenuto<br />
mi fanno riflettere. Per il televisore potrei riassumerli nella risposta<br />
che mi ha dato un tecnico: “Signore, vede quanti schermi abbiamo<br />
fermi qui? Sono tutti più giovani del suo e in nessun caso i<br />
costi di riparazione valgono l’impresa e l’attesa per componenti<br />
che ci arrivano dopo mesi...”. Peggio ancora per la lavatrice, dove<br />
tra usc<strong>it</strong>a, costi per il preventivo, sarei stato costretto a sobbarcarmi<br />
una spesa di quasi 100 euro senza neppure sapere se ne valeva<br />
la pena. Eccola la ricetta anticrisi, mi sono detto. Basta studiare<br />
modelli che durano sempre meno, ricambi che magari costano<br />
pochi centesimi ma non si trovano per continuare a vendere...<br />
Poi un’amica mi ha girato il s<strong>it</strong>o di una società napoletana che è<br />
tornata a fare lavatrici solo meccaniche, senza nessuna scheda<br />
“intelligente” e che pare duri quanto duravano i modelli antichi.<br />
Non sono di certo un nemico della modern<strong>it</strong>à ma ci penserò. E magari<br />
andrò in cerca di un tv a tubo catodico...<br />
GIANGIACOMO PERTINI<br />
SAVONA<br />
a cura di Riccardo Quintili<br />
Caro Giangiacomo,<br />
la sua esperienza trova<br />
conforto nelle annuali ricerche<br />
che un mensile come l’americano<br />
“Consumer Reports” dedica<br />
alla v<strong>it</strong>a media dei princi-<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
pali elettrodomestici. Inutile dire<br />
che l’avvento dell’elettronica<br />
ha ridotto di molto la durata<br />
degli oggetti che abbiamo<br />
in casa e che, a volte, sembrano<br />
studiati per superare a ma-
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Direzione e redazioni<br />
Roma (00182), via Pinerolo 43.<br />
Tel. 06/7020265, 06/7020413,<br />
06/7020440. Fax 06/7020026.<br />
Bologna (40125), via Santo Stefano 13.<br />
Tel. 051/233383, 051/273574.<br />
Fax 051/2759028.<br />
la pena il traguardo della garanzia<br />
legale. Qualcuno sostiene<br />
che questo non sia un male,<br />
visto che l’evoluzione tecnologica,<br />
per esempio di una<br />
lavatrice, porta i nuovi modelli<br />
a consumare molto meno.<br />
Punti di vista di un modello di<br />
consumo che, forse, è davvero<br />
arrivato al capolinea.<br />
ACEA E LE BOLLETTE<br />
CHE NON ARRIVANO<br />
Caro <strong>Salvagente</strong>,<br />
da oltre un anno sto vivendo<br />
una s<strong>it</strong>uazione paradossale.<br />
Non ricevo le bollette elettriche<br />
di Acea e, nonostante le<br />
chiamate al gestore, la s<strong>it</strong>uazione<br />
non si sblocca. Ovviamente<br />
sono preoccupato del<br />
fatto che, quando mi arriveranno,<br />
si tratterà di un conto astronomico.<br />
Da quello che mi risulta<br />
la s<strong>it</strong>uazione riguarda moltissimi<br />
utenti. Possibile che nessuno<br />
se ne occupi?<br />
LETTERA FIRMATA<br />
ROMA<br />
Caro lettore,<br />
il problema delle bollette romane<br />
è più volte fin<strong>it</strong>o nelle cronache<br />
locali dei giornali. Ed effettivamente<br />
riguarda migliaia di<br />
utenti che, “grazie” al cambiamento<br />
di software di fatturazione<br />
ora sono nelle sue condizioni.<br />
A chi, come lei, prima o poi riceverà<br />
una maxibolletta resta il<br />
dir<strong>it</strong>to di rateizzare l’importo che<br />
verrà addeb<strong>it</strong>ato.<br />
CACCIA IN ALTO ADIGE,<br />
C’È CHI SI MUOVE<br />
Caro <strong>Salvagente</strong>,<br />
ho letto il giusto e puntuale<br />
articolo contro la caccia in Alto<br />
Adige di Barbara Cataldi sull’ultimo<br />
numero del <strong>Salvagente</strong>,<br />
ma non è vero che “qui nessuno<br />
solleva questioni al Tar o<br />
perde tempo con inutili contestazioni<br />
animaliste”, come<br />
ha scr<strong>it</strong>to la giornalista. Da anni<br />
le associazioni animaliste e<br />
ambientaliste stanno conducendo<br />
una battaglia anche in<br />
quella provincia contro la caccia<br />
in generale e quella illeg<strong>it</strong>tima<br />
in particolare con v<strong>it</strong>torie<br />
al Tar (ecco l’ultima di qualche<br />
giorno fa, l’ennesima per<br />
la v<strong>it</strong>a delle marmotte) e questi<br />
sono i perché di una delle<br />
manifestazioni svolte a Bolzano<br />
(il 4 febbraio scorso). Certo<br />
contro il padre-padrone Durnwalder<br />
(a propos<strong>it</strong>o, i sudtirolesi<br />
saranno contenti di pa-<br />
E-mail<br />
redazione@ilsalvagente.<strong>it</strong><br />
quotidiano@ilsalvagente.<strong>it</strong><br />
Quotidiano on line<br />
www.ilsalvagente.<strong>it</strong><br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> è anche su Facebook, Tw<strong>it</strong>ter e Google+<br />
gare ogni anno decine di migliaia<br />
di euro per avvocati a difesa<br />
di atti contro le normative<br />
nazionali ed europee?) c’è<br />
ancora tanto da fare…<br />
GIANLUCA FELICETTI<br />
PRESIDENTE DELLA LEGA<br />
ANTIVIVISEZIONE<br />
Caro Gianluca,<br />
prendiamo volentieri atto delle<br />
molte iniziative delle associazioni<br />
in Alto Adige. Non volevamo<br />
certo accusarle di inerzia e se questo<br />
è apparso dall’articolo ce ne<br />
scusiamo.<br />
IL SALVAGENTE,<br />
CHE SCOPERTA!<br />
Caro <strong>Salvagente</strong>,<br />
ho scoperto da poco il vostro<br />
giornale e vi ho segu<strong>it</strong>i per tutta<br />
l’estate, comprandovi in edicola.<br />
Una piacevole scoperta e<br />
per questo mi abbono chiedendovi<br />
di continuare così. Un’informazione<br />
come quella che fate<br />
voi è davvero rara.<br />
VINCENZO ROMANO<br />
MARINO (ROMA)<br />
Caro Vincenzo,<br />
grazie per i complimenti. E ancora<br />
di più per l’abbonamento sosten<strong>it</strong>ore<br />
che ha scelto di fare.<br />
5
6<br />
Sommario ommario<br />
COPIA CARTACEA+ON LINE<br />
Annuale senza omaggio 52 €<br />
Annuale con omaggio 57 €<br />
Sosten<strong>it</strong>ore 1 anno 60 €<br />
Doppio+omaggi 94 €<br />
Tre mesi (solo carta) 17 €<br />
Sei mesi (solo carta)<br />
SOLO ON LINE<br />
30 €<br />
Annuale senza omaggio 25 €<br />
Annuale con omaggio 30 €<br />
Sosten<strong>it</strong>ore 1 anno 35 €<br />
Un numero 1 €<br />
Un articolo 0,80 €<br />
Uno speciale<br />
ARRETRATI<br />
0,90 €<br />
chiedeteli a “<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong>”,<br />
via Pinerolo 43, 00182 Roma,<br />
inviando per ogni copia richiesta<br />
4,00 euro in francobolli.<br />
800-015260<br />
<strong>Il</strong> numero verde è a disposizione per<br />
gli abbonamenti<br />
dal martedì al giovedì nel seguente<br />
orario: 10-13 e 16-18.<br />
abbonati@ilsalvagente.<strong>it</strong><br />
COME SI PUÒ PAGARE<br />
CARTA DICREDITO:<br />
sul www.ilsalvagente.<strong>it</strong><br />
CONTOCORRENTE POSTALE:<br />
numero 69412005 intestato a Ed<strong>it</strong>oriale<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> Società Cooperativa, via<br />
Pinerolo 43, 00182 Roma<br />
BONIFICO BANCARIO:<br />
Banca Popolare Etica: codice IBAN<br />
IT24 P050 1803 2000 0000 0100 277.<br />
Specificate esattamente la causale<br />
e l’indirizzo dell’abbonato.<br />
Attual<strong>it</strong>à<br />
4<br />
8<br />
9<br />
9<br />
10<br />
12<br />
18<br />
12<br />
SalviamociGente<br />
Parliamone/<strong>Il</strong> governo attui<br />
l’agenda dei consumatori<br />
Io, un c<strong>it</strong>tadino<br />
Amico di penna<br />
Le Parole della Settimana<br />
Ecco i furbetti della crisi.<br />
Non solo Alcoa<br />
Dalla progettazione alle<br />
fiction tv. Chi lascia l’Italia<br />
InformaWeb<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Consumi<br />
20<br />
25<br />
28<br />
30<br />
30<br />
32<br />
33<br />
34<br />
Difese naturali contro<br />
i malanni di stagione<br />
Erbe, omeopatici, v<strong>it</strong>amine.<br />
<strong>Il</strong> prontuario alternativo<br />
Bolletta elettrica. <strong>Il</strong> black<br />
out del risparmio<br />
Quando cambiare forn<strong>it</strong>ore<br />
non conviene<br />
Un nuovo crash test e le<br />
auto a 5 stelle spariscono<br />
L’innovazione introdotta<br />
negli Usa cambia i risultati<br />
Contrordine: ora il digiuno<br />
fa bene alla dieta<br />
Un libro ripropone la tesi<br />
<strong>Il</strong> bio più sano per ciò che<br />
non contiene<br />
I veri risultati della ricerca di<br />
Stanford<br />
L’alimento della settimana<br />
L’uva<br />
MondoItalia<br />
25
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Dir<strong>it</strong>ti<br />
37<br />
41<br />
43<br />
45<br />
46<br />
48<br />
37<br />
I dir<strong>it</strong>ti dei consumatori<br />
in ostaggio della crisi<br />
<strong>Il</strong> rapporto di P<strong>it</strong> servizi<br />
Ambulatori medici aperti<br />
24 ore su 24?<br />
La rivoluzione può attendere<br />
Ferriera, si riaccende lo<br />
scontro sulla piccola <strong>Il</strong>va<br />
SalvaCondominio<br />
Salvagiovani<br />
SpazioCivile<br />
Nu<br />
me ro<br />
<strong>36</strong><br />
Scelte<br />
51<br />
55<br />
58<br />
59<br />
60<br />
60<br />
62<br />
63<br />
64<br />
66<br />
66<br />
51<br />
A Milano sfila l’altra<br />
moda, quella cr<strong>it</strong>ica<br />
Al via “So Cr<strong>it</strong>ical So Fashion”<br />
Giacomo dei Libri<br />
A Recanati, viaggio nella<br />
formazione di Leopardi<br />
Piante&piante<br />
Sì, mangiare<br />
Ciambella/Le Paralimpiadi<br />
Ciambella/Come un farmer<br />
Ciambella/Letti per voi<br />
Filmando<br />
LeggoVedoSento<br />
Teledipendente<br />
Fenomenale!<br />
salvagente<br />
il<br />
Nuovissima serie<br />
anno 21, numero <strong>36</strong>.<br />
Direttore responsabile:<br />
Riccardo Quintili.<br />
Direttore ed<strong>it</strong>oriale: Rocco Di Blasi.<br />
Garante dei lettori: Francisca Colli.<br />
Impaginazione:<br />
Claudia La Torre, Monica Rodriguez,<br />
Silvia Pagliarini.<br />
In redazione: Enrico Cinotti<br />
(vicecaposervizio), Barbara Liverzani,<br />
Giorgia Nardelli, Michela Rossetti, Davide<br />
Sfragano, Marta Strinati (vicecaposervizio).<br />
In segreteria di redazione:<br />
Enza Ciminelli.<br />
Marketing e pubblic<strong>it</strong>à:<br />
Federico Vend<strong>it</strong>ti.<br />
In amministrazione:<br />
Daniela Fagioli.<br />
Progetto grafico:<br />
Silvia Pagliarini.<br />
Hanno collaborato a questo<br />
numero:<br />
(in ordine di apparizione): Lamberto<br />
Santini, Antonio Lubrano, Antonio Zollo,<br />
Luisella Costamagna, Livia Parisi, Giorgia<br />
Nardelli, Marco Cardaci, Caterina<br />
Umbro, Paolo Moretti, Roberto<br />
Quintavalle, Edoardo Barbanera,<br />
Valentina Corvino, Patrizia Pallara, Delia<br />
Vaccarello, Fernando Guerci, Carla Tropia,<br />
Valerio Calzolaio, Marina Ros, Martino<br />
Ragusa, Francesco Piromallo, Costanza<br />
Beltrami, Francesca Mossa, R<strong>it</strong>a De Buono.<br />
Vietata la riproduzione di articoli, test<br />
e relative tabelle, senza preventiva<br />
autorizzazione del “<strong>Salvagente</strong>”.<br />
Questo numero è stato chiuso in<br />
tipografia il 10/9/2012.<br />
Ed<strong>it</strong>ore: Ed<strong>it</strong>oriale <strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong><br />
Società Cooperativa s.c. a r.l.<br />
Presidente: Rocco Di Blasi.<br />
Stampa: Rotopress International Srl,<br />
via Brecce, Loreto (An).<br />
Distribuzione esclusiva per<br />
l’Italia: Parrini e C. spa, via di Santa<br />
Cornelia 9, 00060 Roma.<br />
Iscrizione numero 212 del 3 aprile<br />
1992 al Tribunale di Roma.<br />
Questa testata fruisce dei contributi<br />
statali diretti della legge 7 agosto<br />
1990, n. 250.<br />
ISSN 1123 - 72<strong>36</strong>.<br />
Legacoop - Associazione Cooperative Ed<strong>it</strong>oriali e di Comunicazione<br />
7
8 L’ opinione<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
e i consumatori<br />
<strong>it</strong>aliani colp<strong>it</strong>i duramen-<br />
Lefamiglie<br />
te dalla crisi hanno bisogno<br />
che si volti pagina in fretta.<br />
C’è bisogno di una svolta - per<br />
ridare fiato al potere d’acquisto<br />
e far ripartire la domanda interna<br />
- la stessa che invocheremo<br />
martedì 18 settembre, noi del -<br />
l’Adoc insieme ad Adiconsum, A -<br />
dusbef, C<strong>it</strong> tadinanzattiva e Fe -<br />
dercon sumatori, con un presidio<br />
davanti al Parlamento per proporre<br />
al governo l’attuazione immediata<br />
di alcune misure a favore<br />
dei consumatori.<br />
Chiediamo innanz<strong>it</strong>utto la riduzione<br />
della pressione fiscale per i<br />
c<strong>it</strong>tadini, i lavoratori e le imprese.<br />
Occorre poi porre un freno all’impennata<br />
dei prezzi dei carburanti.<br />
Per questo chiediamo il ripristino<br />
dell’accisa mobile, uno strumento<br />
in grado di riequilibrare<br />
la tassazione attraverso una diminuzione<br />
dell’accisa usando l’extragett<strong>it</strong>o<br />
Iva che lo Stato realizza<br />
a ogni aumento del prezzo industriale<br />
dei carburanti.<br />
In questo amb<strong>it</strong>o, inoltre, sarebbe<br />
un bel segnale se l’Eni decidesse<br />
di prorogare lo “scontone” del<br />
week end fino alla fine dell’anno.<br />
Se si vuol tutelare il consumatore<br />
in questo momento di grande<br />
crisi è necessario anche ist<strong>it</strong>uire<br />
maggiori controlli sul -<br />
l’andamento dei prez-<br />
“<br />
zi e delle tariffe, disponendo<br />
nel caso un vero<br />
e proprio blocco a ulteriori aumenti.<br />
Parallelamente, servirebbe<br />
ist<strong>it</strong>uire una task force cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a<br />
da tutte le forze dell’ordine<br />
per incrementare la lotta a evasione<br />
ed elusione contributiva e<br />
fiscale.<br />
Infine, anche nel settore dei servizi<br />
pubblici locali c’è bisogno di<br />
varare misure a favore delle fasce<br />
redd<strong>it</strong>uali più deboli mediante<br />
il sistema delle tariffe sociali.<br />
Le nostre proposte sono concrete<br />
e applicabili immediatamente.<br />
Sono misure di forte impatto economico<br />
in grado di sostenere il<br />
Martedì 18<br />
settembre<br />
manifesteremo<br />
davanti al<br />
Parlamento<br />
per chiedere<br />
al governo<br />
l’applicazione<br />
immediata di<br />
alcune<br />
misure per<br />
tutelare il<br />
potere di<br />
acquisto<br />
Lamberto Santini<br />
Presidente nazionale di Adoc<br />
<strong>Il</strong> governo attui sub<strong>it</strong>o<br />
l’agenda dei consumatori<br />
potere d’acquisto dei c<strong>it</strong>tadini e<br />
favorire la ripresa in un momento<br />
in cui le stime del Pil ci indicano<br />
un -2,6% su base annua.<br />
Le famiglie <strong>it</strong>aliane in questi mesi<br />
non si sono tirate indietro e hanno<br />
dato il loro contributo sulla via<br />
del risanamento dei conti pubblici.<br />
Quello che non si può accettare<br />
è che la pol<strong>it</strong>ica e il governo assistano<br />
inermi al progressivo impoverimento<br />
di intere fasce sociali.<br />
<strong>Il</strong> rischio che il nostro paese<br />
corre è quello della rassegnazione.<br />
Noi non ci vogliamo rassegnare<br />
e per questo il 18<br />
settembre saremo davanti<br />
al Parlamento per<br />
ricordare al governo e alla pol<strong>it</strong>ica<br />
l’agenda dei consumatori.<br />
’’
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Un po’ di Paradiso<br />
per i minatori del Sulcis<br />
Iounc<strong>it</strong>tadino<br />
Se il mondo andasse a gonfie vele...<br />
Nella casa dove sono nato, a Procida, c’era su una parete<br />
dell’ingresso una grande foto in bianco e nero, roba<br />
di fine Ottocento, dentro una sottilissima cornice. Mostrava<br />
due navi alla fonda nel porto, ciascuna con i suoi tre alberi<br />
e le vele ammainate. La didascalia orgogliosa diceva:<br />
“Esemplari della nostra flotta da carico che fa dell’isola la<br />
quarta marineria d’Italia”.<br />
Quella immagine ingiall<strong>it</strong>a mi è riaffiorata di colpo alla mente<br />
leggendo la notizia del r<strong>it</strong>orno sui mari di cargo a vela<br />
per ridurre l’inquinamento. “I nuovi vascelli - dice il giornale<br />
- risparmieranno il 35% di carburante”. Un progetto,<br />
sia chiaro, soltanto un progetto. Centri di ricerca in Asia e<br />
in Europa sono al lavoro, l’Univers<strong>it</strong>à di Tokio ha proposto<br />
una nave con nove alberi addir<strong>it</strong>tura e vele di alluminio e<br />
plastica. Insomma, ipotesi.<br />
Intanto però nel luglio scorso la Kathleen & May, una nave da<br />
Sul “Corriere della Sera” Giulio Sapelli, che insegna Storia economica<br />
all’Univers<strong>it</strong>à di Milano, li ha defin<strong>it</strong>i eroi. In ver<strong>it</strong>à,<br />
nella miniera del Sulcis (occupata ad agosto) in difesa del posto<br />
di lavoro, ci sono eroi ed eroine, perché da tempo nelle viscere<br />
della terra scendono anche le donne, con il tradizionale<br />
elmetto. <strong>Il</strong> professor Sapelli è stato irriso sulla rete da chi r<strong>it</strong>iene<br />
che, se una azienda è in stato fallimentare, fosse anche una<br />
miniera, deve chiudere e non ci sono eroi/eroine che tengano:<br />
anche per loro 2 più 2 deve far 4. Ergo, a casa e chi se ne frega.<br />
L’ironia rivolta al professore rivela, in realtà, cinica indifferenza<br />
per la sorte non di m<strong>it</strong>iche figure, destinate alla<br />
gloria e a chissà quali ricompense, ma di uomini e donne<br />
in carne e ossa, che si r<strong>it</strong>rovano senza lavoro, senza stipendio,<br />
senza futuro; e che non hanno alcuna voglia di far la<br />
parte di eroi ed eroine.<br />
Antonio Lubrano carico ferma da 60 anni, ha di nuovo spiegato le vele con 30mila<br />
bottiglie di vino nella stiva e dalla Francia meridionale ha<br />
Amicodipenna<br />
Antonio Zollo<br />
9<br />
raggiunto Dublino in 20 giorni, ed è tornata indietro con una<br />
forn<strong>it</strong>ura di whisky irlandese.<br />
Sarà soltanto un progetto, un’ipotesi, però come dimostra la<br />
Kathleen & May sta succedendo qualcosa. Per esempio è stato<br />
sperimentato l’unk<strong>it</strong>e, un propulsore diciamo così a metà<br />
strada fra la vela e il paracadute, issato a prua e trattenuto da<br />
cavi, capace di prendere il vento anche a quote superiori al livello<br />
del mare. Pare che un cargo abbia già attraversato l’Atlantico<br />
così attrezzato. E dunque possiamo dire che il mondo fra poco<br />
- per risparmiare e per smettere finalmente di avvelenarsi<br />
- andrà a gonfie vele?<br />
Curiosa coincidenza: scompare dopo 134 anni la vecchia lampadina<br />
a incandescenza, sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a dai bulbi a basso consumo<br />
energetico e ricompaiono i bastimenti a vela. Come interpretarla?<br />
Vuol dire che sotto i colpi della crisi, dopo la corsa al progresso<br />
e la grande ubriacatura elettronica, stiamo rinsavendo?<br />
A cavallo tra la fine dell’800 e il primo<br />
ventennio del 900 Mary Mother Jones<br />
- straordinaria figura di sindacalista americana<br />
- si batteva perché i minatori, costretti<br />
a lavorare in condizioni disumane, potessero conquistarsi<br />
“un po’ di paradiso prima che crepassero” (“Autobiografia<br />
di Mamma Jones”, introduzione del professor Peppino<br />
Ortoleva). Oggi, nelle miniere - almeno quelle dei paesi occidentali<br />
- si lavora in condizioni migliori, ma si rischia di vederle<br />
chiuse, anche quelle poche che in Italia sopravvivono.<br />
Se la questione non è, evidentemente, quella di celebrare involontari<br />
eroi (ed eroine), bisogna chiedersi se, in un paese civile<br />
e moderno, chi ha posti di responsabil<strong>it</strong>à possa sottrarsi<br />
all’obbligo di approntare per tempo, a fronte di inev<strong>it</strong>abili cessazioni<br />
di attiv<strong>it</strong>à, alternative adeguate per chi - senza colpa<br />
- perde da un giorno all’altro il posto di lavoro. Alternative che<br />
salvaguardino innanz<strong>it</strong>utto la dign<strong>it</strong>à delle persone e una opportun<strong>it</strong>à<br />
di nuova occupazione.
10 LeParoledellaSettimana<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Viaggiare in aereo costa sempre<br />
meno. La diffusione di compagnie<br />
low cost e la necess<strong>it</strong>à di<br />
resistere alla concorrenza e alla crisi<br />
costringono anche le grandi linee aeree<br />
internazionali ad abbassare i prezzi<br />
dei biglietti. Resta però il problema<br />
dei tempi lunghi di imbarco. E allora,<br />
per velocizzare le pratiche - e ridurre<br />
i costi del personale a terra - è ormai<br />
prassi fare il check in on line.<br />
In fondo, sempre più spesso i biglietti<br />
vengono acquistati su internet (e<br />
sempre più agenzie di viaggio chiudono<br />
i battenti), quindi tanto vale<br />
che i passeggeri si scelgano il posto<br />
a sedere e stampino le carte d’imbarco<br />
a 24 ore dalla partenza direttamente<br />
dal computer o, al massimo,<br />
dalle macchine elettroniche in aeroporto.<br />
Poi basterà andare al banco<br />
a consegnare i bagagli già registrati,<br />
tagliando i tempi di attesa, ev<strong>it</strong>ando<br />
code (e la compagnia risparmia<br />
sul personale).<br />
Un bel passo avanti. Se non fosse che<br />
quando questo avviene all’estero tutto<br />
fila liscio come l’olio (alcune compagnie<br />
aeree straniere ti inv<strong>it</strong>ano a<br />
fare il check in on line il giorno prima<br />
del volo inviandoti una mail); se invece<br />
sei in Italia e, poniamo, ti tocca<br />
partire da Malpensa, beh, sei costretto<br />
innanz<strong>it</strong>utto a un viaggio nel tempo.<br />
Nel passato.<br />
Hai fatto il check in on line e sei già<br />
armato di carte d’imbarco e di ade-<br />
Bella idea il check in su internet<br />
Peccato che da noi non tagli le code<br />
Luisella Costamagna<br />
sivi per i bagagli e ti aspetti di<br />
consegnare velocemente le valigie<br />
e andare al gate per prendere<br />
un caffè in attesa del volo?<br />
Improvvisamente tutto si<br />
inceppa. Vedi una coda chilometrica<br />
di passeggeri (sia pure<br />
organizzata a serpentone arrotolato<br />
su se stesso), sei convinto<br />
di ev<strong>it</strong>arla e invece no,<br />
un inserviente diligente e<br />
inflessibile dell’aeroporto<br />
ti dice con fermezza che non ti potrai<br />
sottrarre a quel destino. Devi metterti<br />
in fila per una mezz’ora abbondante,<br />
trascinando valigie e sacchetti<br />
da cui inev<strong>it</strong>abilmente il bambino<br />
annoiato, accaldato e stanco per<br />
la levataccia, farà uscire di tutto.<br />
Perché questo succeda solo da noi<br />
(e in quello che dovrebbe essere l’aeroporto<br />
più all’avanguardia del paese)<br />
resta avvolto nel mistero. Degno<br />
di una puntata di approfondimento<br />
del National Geographic. Ma le distanze<br />
abissali tra le cap<strong>it</strong>ali europee<br />
e Milano o Roma non si fermano qui.<br />
In quest’estate bollente sono stata<br />
qualche giorno a Madrid. E “ho visto<br />
cose che voi <strong>it</strong>aliani non potete<br />
neanche immaginare”: bus nuovi e<br />
pul<strong>it</strong>issimi che passano “solo” ogni<br />
10 minuti (perché per colpa della crisi<br />
sono state ridotte le corse), con<br />
l’aria condizionata e il Wi-fi gratu<strong>it</strong>o;<br />
stazioni della metropol<strong>it</strong>ana senza<br />
una carta per terra e dipendenti<br />
All’estero<br />
funziona. In<br />
Italia no. Ma<br />
le distanze<br />
abissali tra<br />
le cap<strong>it</strong>ali<br />
europee<br />
- vedi Madrid<br />
- e Milano o<br />
Roma non<br />
si fermano<br />
qui<br />
che, parlando almeno inglese, aiutano<br />
i turisti a trovare la linea giusta<br />
o a fare il biglietto; addir<strong>it</strong>tura, una<br />
linea che ti porta all’aeroporto permettendoti<br />
di fare il check in con consegna<br />
dei bagagli direttamente sul<br />
treno o una metro-biblioteca per i<br />
trag<strong>it</strong>ti più lunghi, con scelta gratu<strong>it</strong>a<br />
dei libri e riconsegna al capolinea...<br />
Cose dell’altro mondo rispetto ai<br />
mezzi pubblici nostrani. E stiamo parlando<br />
del confronto con un paese<br />
che in questo momento<br />
sta attraversando un momento<br />
difficilissimo per<br />
la crisi economica, con licenziamenti<br />
di massa, tagli indiscriminati<br />
ai dipendenti pubblici e allo<br />
stato sociale, milioni di persone che<br />
si trovano sul lastrico dopo il boom<br />
straordinario degli anni Novanta. Ma<br />
la civiltà, l’immagine di cap<strong>it</strong>ale internazionale<br />
che Madrid consegna<br />
ai suoi turisti resta intatta, nonostante<br />
tutto. In attesa di tempi migliori.<br />
Quella civiltà e quell’immagine che<br />
per noi resta, invece, ancora un’aspirazione.<br />
Intatta anche questa, da<br />
sempre.
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.......................... Cap ......................................................<br />
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Informativa ex art. 13 Dlgs 196/2003 I dati<br />
personali saranno trattati esclusivamente per<br />
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informativa sui dir<strong>it</strong>ti degli interessati<br />
sarà forn<strong>it</strong>a un<strong>it</strong>amente alla prima copia<br />
inviata agli abbonati.
12<br />
Lo stabilimento serbo, inaugurato lo<br />
scorso aprile dalla Fiat a Kragujevac che<br />
ha accolto l’intera produzione della<br />
nuova Cinquecento e su cui il Lingotto ha<br />
invest<strong>it</strong>o circa un miliardo, è l’emblema<br />
della delocalizzazione. Eppure quella di<br />
Marchionne è solo una fra le tantissime<br />
imprese che hanno deciso di spostare la<br />
produzione fuori dal confine. Se l’estate<br />
è stata calda, quello che si annuncia è un<br />
caldissimo autunno, caratterizzato dalla<br />
peggiore crisi industriale dell’ultimo<br />
ventennio. Sono 500mila i lavoratori che,<br />
a oggi usufruiscono della cassa<br />
integrazione e che, in media, hanno visto<br />
diminuire il proprio redd<strong>it</strong>o di circa 4mila<br />
euro. Se la zona del Sulcis è gravata da<br />
due s<strong>it</strong>uazioni delicatissime, l’Alcoa di<br />
Portovesme e la vicina Euroalluminia, le<br />
crisi non risparmiano nessuna regione,<br />
Tornano a lavorare in questi giorni le<br />
lavoratrici ex Golden Lady, assorb<strong>it</strong>e<br />
dalla Silda Invest, dopo esser state 3 anni<br />
ferme in segu<strong>it</strong>o alla scelta della Omsa di<br />
delocalizzare la produzione in Serbia. Ma<br />
per una s<strong>it</strong>uazione cr<strong>it</strong>ica che si risolve<br />
(relativamente) altre se ne creano. Sono<br />
150 i tavoli aperti presso il ministero dello<br />
sviluppo economico e vedono coinvolti<br />
180mila lavoratori: 30mila gli esuberi<br />
previsti. Cifre che fanno tremare. Si va da<br />
colossi come Fincantieri, 1.300 esuberi<br />
su 9mila dipendenti, all’acciaieria<br />
Lucchini di Piombino con 1.943<br />
lavoratori in contratto di solidarietà.<br />
Anche nella Saeco, storica azienda di<br />
Gaggio Montano che produce<br />
macchinette per il caffè, dal 2009 in mano<br />
alla multinazionale Philips, si respira<br />
voglia di fuga all’estero con un rischio<br />
esubero per 200 operai. Costi di lavoro<br />
più bassi, meno tasse, minori tutele<br />
sindacali: sono gli elementi che fanno<br />
dell’Est l’eldorado dell’industria in crisi.<br />
Insomma, il lavoro si è<br />
internazionalizzato, ma non esattamente<br />
nel senso che intendeva Marx.<br />
Consumi<br />
A u t u n n o n e r o <strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
DELOCALIZZAZI<br />
I furbetti della<br />
Prendi i soldi e scappa. C’è anche<br />
questo nelle tante storie<br />
di delocalizzazione. Come nel<br />
caso della multinazionale Videocon<br />
di Anagni, che produceva ed<br />
esportava televisori in tutto il mondo.<br />
L’azienda, controllata da un<br />
gruppo industriale indiano era stata<br />
travolta dalla crisi ed è fall<strong>it</strong>adopo<br />
7 anni di cassa integrazione lasciando<br />
senza lavoro 1.300 perso-<br />
Livia Parisi<br />
ne nonostante la pol<strong>it</strong>ica di incentivi<br />
messa in campo dalla Regione<br />
Campania per l’innovazione e lo<br />
sviluppo tecnologico.<br />
Non molto diversa, se non per il<br />
fatto che forse i conti non giustificano<br />
l’esodo, la s<strong>it</strong>uazione della Manuli,<br />
multinazionale <strong>it</strong>aliana che<br />
produce tubi d’acciaio ricoperti in<br />
gomma che servono per il trasporto<br />
di olio idraulico. Dopo un flori-
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
ONI col trucco<br />
crisi<br />
do periodo, reso ancor più florido<br />
dai fondi della Cassa del Mezzogiornodi<br />
cui ha beneficiato dopo essersi<br />
trasfer<strong>it</strong>a da Milano ad Ascoli Piceno,<br />
intorno al 2003 l’azienda ha<br />
iniziato a intraprendere il cammino<br />
della delocalizzazione. Parte della<br />
produzione è migrata dapprima<br />
in Repubblica Ceca e Polonia poi,<br />
dal 2005, ancora più a est, in Cina.<br />
Ora, il personale è ridotto all’osso,<br />
dai 1.000 addetti degli inizi del 2000<br />
si è arrivati a 80 persone, ma la bat-<br />
ConsumiAutunno nero<br />
Chiudono, spesso<br />
dopo aver utilizzato<br />
soldi pubblici,<br />
e vanno all’estero.<br />
Lasciando migliaia di<br />
disoccupati in Italia.<br />
taglia continua perché l’a zienda ha<br />
annunciato l’intenzione di portare<br />
quel che resta della produzione<br />
<strong>it</strong>aliana in Polonia. Lo stabilimen-<br />
to che a regime impiegherà oltre<br />
150 persone, sorgerà a Radomsko,<br />
nel distretto di Lodz, anche grazie<br />
- ud<strong>it</strong>e ud<strong>it</strong>e! - a incentivi europei.<br />
E non certo per motivi di crisi,<br />
come ha denunciato l’Usb alla<br />
guardia di finanza. “La Manuli, che<br />
gestisce anche le terme di Saturnia,<br />
negli ultimi anni si è dedicata<br />
più a speculazioni finanziarie che<br />
alla pol<strong>it</strong>ica industriale”, spiega il<br />
segretario Marche dell’Usb e Rsu<br />
aziendale, Andrea Quaglietti.<br />
▲<br />
13
Attual<strong>it</strong>àAutunno caldo<br />
14 <strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Delocalizza -<br />
zioni col<br />
trucco...<br />
Tanto più che l’azienda dal 1971<br />
a oggi avrebbe “goduto negli anni<br />
di ingenti finanziamenti pubblici<br />
erogati a vario t<strong>it</strong>olo (progetti<br />
finanziati per innovazione tecnologica<br />
e ricerca oltre a quelli<br />
della Cassa del Mezzogiorno),<br />
compresi anche i fondi recentemente<br />
erogati dalla Provincia di<br />
Ascoli Piceno e dalla Regione Marche<br />
per corsi di aggiornamento,<br />
formazione professionale”, come<br />
si legge in un’interrogazione a ri-<br />
▲<br />
sposta scr<strong>it</strong>ta presentata a gennaio<br />
2012 dall’Idv al ministro dello<br />
Sviluppo economico.<br />
Inoltre, sostengono i sindacati,<br />
negli ultimi anni avrebbe “sfruttato<br />
la cassa integrazione dichiarando<br />
cali di commesse inesistenti”<br />
e “finanziato macchinari di produzione<br />
dello stabilimento, poi trasfer<strong>it</strong>i<br />
in Cina, con fondi europei”.<br />
Una delocalizzazione pagata dallo<br />
Stato <strong>it</strong>aliano che si trova oggi<br />
costretto a far fronte a una richiesta<br />
di cassa integrazione ordinaria<br />
e straordinaria.<br />
Se anche la tv fugge all’estero<br />
La Maremma delle fiction Rai?<br />
Nelle pampas argentine<br />
Narra le gesta di cavalieri sol<strong>it</strong>ari, butteri e briganti e donne<br />
coraggiose. E, soprattutto della Maremma, tra Bolgheri e<br />
Pisa. Sono i protagonisti di Terra Ribelle, la fiction targata<br />
Rai. Siamo sul finire del 1800, come si vede da un paesaggio ancora<br />
non contaminato dal cemento: verdi boschi, morbide colline,<br />
cavalli allo stato brado, borghi antichi. Ma la fiction è finzione,<br />
come dice il nome, è le scene che r<strong>it</strong>raggono la Toscana<br />
in realtà sono girate in Argentina.<br />
Anche questa è delocalizzazione: certo non comporta chiusura<br />
di fabbriche e cassa integrazione, perché i lavoratori dello<br />
spettacolo in genere sono autonomi e gli ammortizzatori<br />
sociali non sanno cosa sono. Eppure anche per loro spostare<br />
le riprese fuori dall’Italia significa lavorare meno. Quanto?<br />
Complessivamente, secondo i calcoli del Clic (Coordinamen-<br />
to lavoratori industrie cineaudiovisivo), la serie avrebbe prodotto<br />
una perd<strong>it</strong>a di 2,16 milioni di euro di redd<strong>it</strong>o ai lavoratori<br />
e di 2,10 milioni all’industria. A questo bisogna aggiungere<br />
le perd<strong>it</strong>e per lo Stato per il mancato pagamento di tasse<br />
(Iva, Irpef, occupazione di suolo pubblico) e contributi previdenziali.<br />
Gli attori e i tecnici, infatti, sono in gran parte “locali”<br />
e locali le aziende che forniscono strumentazione, materiale<br />
tecnico, comparse.<br />
Se fosse stata girata in Maremma e non nella Pampa, “Terra<br />
Ribelle” avrebbe fatto entrare nelle casse dello Stato circa 2 milioni<br />
di euro. Prendiamo queste cifre e moltiplichiamole per<br />
decine di produzioni Rai delocalizzate in giro per il mondo.<br />
Tutte marcate made in Italy, ambientate qui e finanziate col canone<br />
pubblico: la Serbia ha fatto da sfondo alle avventure de<br />
“<strong>Il</strong> Commissario Nardone”, “Lo scandalo del banco romano” e<br />
“Paura d’amare”, in Bulgariahanno girato “Un caso di coscienza<br />
4”, in Argentina“Scusate il disturbo”, “Un pugno e un bacio”,<br />
“Tutti i padri di Maria”.<br />
Corrado Volpicelli, della Slc Cgil, spiega: “Complessivamente<br />
nei prodotti realizzati dal 2008 al 2011 sono state perse 47.100<br />
giornate lavorative con una perd<strong>it</strong>a di 47 milioni di euro: 10 milioni<br />
di redd<strong>it</strong>o sottratto ai lavoratori, 25 in proventi persi per<br />
il noleggio dell’attrezzatura e 12 di mancati intro<strong>it</strong>i per lo stato<br />
in termini di oneri e tasse”. Cifre notevoli, a cui aggiungere<br />
l’indotto: catering, trasporti, alberghi, ristoranti, sicurezza...
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012 Attual<strong>it</strong>àAutunno caldo 15<br />
Call center:<br />
i danni<br />
del low cost<br />
Inizialmente in molti rimanevano stup<strong>it</strong>i<br />
quando, contattando call center di<br />
operatori di telefonia mobile e non solo, si<br />
accorgevano di avere in corso una chiamata<br />
internazionale. Colpa di una pol<strong>it</strong>ica di assegnazione delle gare<br />
sempre più al ribasso, come quella appena aperta da Enel per<br />
una commessa da 50 milioni di euro “che, così formulata, non<br />
ripagherebbe al vinc<strong>it</strong>ore il costo del lavoro e degli investimenti<br />
necessari a garantire il servizio”. A denunciarlo Assocontact,<br />
l’associazione delle imprese di Contact Center. Una pol<strong>it</strong>ica<br />
ribassista che non riguarda solo piccole aziende in perd<strong>it</strong>a ma<br />
anche grandi multinazionali e che penalizza i centralinisti. Ma la<br />
delocalizzazione vede anche trasferimenti da nord a sud del<br />
paese. L’ultimo caso è quello di Almaviva, ex Atesia, che a<br />
messo in cassa integrazione straordinaria i 632 lavoratori di call<br />
center a Roma “in nome di una cessazione di attiv<strong>it</strong>à che, però,<br />
non esiste” dicono i sindacati. La strategia è chiudere una sede<br />
che costa di più per spostare la stessa produzione dove produrre<br />
costa meno, grazie agli incentivi delle leggi regionali di cui<br />
usufruiscono molte regioni del Sud. “Non c’è la fine di un<br />
appalto, né una riduzione delle commesse, ma una decisione<br />
calcolata dell’azienda”, spiega Barbara Cosimi,<br />
Slc-Cgil e Rsu di Almaviva Roma.<br />
<strong>Il</strong> caso di Nokia Siemens Networks<br />
Tecnici, ingegneri, ricercatori...<br />
Anche i cervelli in lotta per il lavoro<br />
delocalizza l’hardware, ovve-<br />
Si ro la produzione, ma anche il<br />
software, ovvero la conoscenza.<br />
Ottanta posti in meno alla Cti di<br />
Bresso, che si occupa di ricerca oncologica;<br />
150 ricercatori in meno<br />
alla Bracco, una delle società leader<br />
a livello mondiale nel business<br />
della diagnostica per immagini;<br />
100 alla Roche, specializzata in<br />
prodotti farmaceutici. Sono i numeri<br />
dei cervelli che stanno perdendo<br />
il posto di lavoro, ma il caso<br />
più eclatante è quello della Nokia<br />
Siemens Networks, nata nel<br />
2007 dalla fusione tra i due colossi<br />
delle telecomunicazioni. L’azienda<br />
finnico-tedesca che fornisce sistemi<br />
per far funzionare i telefonini<br />
e Adsl, conta quasi 70mila dipendenti<br />
nel mondo ma entro la fine<br />
del 2012 ha annunciato 15mila tagli.<br />
Una pol<strong>it</strong>ica di riduzione del<br />
personale già avviata da tempo,<br />
almeno in Italia, dove negli ultimi<br />
anni i dipendenti sono passati<br />
da 3.000 a 1.180 a colpi di prepensionamenti,<br />
incentivi alle dimissioni<br />
e cessioni di rami d’azienda.<br />
<strong>Il</strong> gruppo è fin<strong>it</strong>o sulle pagine dei<br />
giornali per la dura lotta degli operai<br />
della Jabil, che da un anno ormai<br />
occupano quello che era ovvero<br />
il ramo produttivo di Nokia<br />
Siemens, prima esternalizzato e<br />
poi emarginato tram<strong>it</strong>e la progressiva<br />
riduzione di commesse in favore<br />
di nuovi s<strong>it</strong>i produttivi in Germania<br />
e in India. Dopo il taglio del<br />
ramo produttivo, ora è la volta della<br />
parte “software”, quella che si occupa<br />
di ricerca, che verrà cancellata,<br />
con la scomparsa di un patrimonio<br />
professionale che per oltre<br />
mezzo secolo ha portato l’azienda<br />
a essere leader mondiale del<br />
mercato delle telecomunicazioni.<br />
A Cassina de Pecchi come a Cata-<br />
▲
16 Attual<strong>it</strong>àAutunno caldo <strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Tecnici,<br />
ingegneri,<br />
ricercatori...<br />
▲<br />
nia, a rischiare il posto sono tecnici,<br />
ricercatori, impiegati, ingegneri.<br />
Gli esuberi ufficialmente dichiarati<br />
nel secondo trimestre<br />
2012 sono 580: dopo che 177 lavoratori<br />
sono usc<strong>it</strong>i volontariamente<br />
in cambio di un incentivo<br />
economico, la procedura di licenziamento<br />
collettivo tram<strong>it</strong>e legge<br />
223/91 riguarda oggi 403 persone<br />
che, a partire dalla fine di settembre<br />
si vedranno arrivare a casa<br />
la lettera di saluti. L’azienda, infatti,<br />
non ha dato nessuna disponibil<strong>it</strong>à<br />
all’utilizzo di ulteriori am-<br />
mortizzatori sociali: non si spera<br />
infatti in una ripresa, semplicemente<br />
si spostano gli investimenti<br />
nei Service Delivery Center di<br />
India, Messico e Portogallo.<br />
“Diverse le scelte sbagliate che<br />
hanno portato a questa s<strong>it</strong>uazione”,<br />
spiega al <strong>Salvagente</strong> Salvatore<br />
Lapiana della Rsu aziendale,<br />
“tra cui il fallimento della cessione<br />
del ramo del Microwave alla<br />
DragonWave, società canadese<br />
a cui, dopo una lunga contrattazione,<br />
sono stati ceduti i brevetti<br />
<strong>it</strong>aliani senza però l’impegno a<br />
Indes<strong>it</strong>, dopo<br />
gli eco-bonus<br />
via da None<br />
farsi carico anche della gestione<br />
del personale, che a questo punto<br />
è in esubero”. Eppure la Nokia<br />
Siemens non è alla canna del gas.<br />
Se a livello mondo sconta la forte<br />
concorrenza di aziende cinesi<br />
e il ridursi dei margini da parte degli<br />
operatori, in Italia nel 2011 ha<br />
avuto un utile di esercizio di quasi<br />
4 milioni di euro e mantiene una<br />
quota di mercato stabile intorno<br />
al 15-16%, avendo tra i maggiori<br />
clienti Telecom, Wind, Vodafone,<br />
Fastweb, Ferrovie dello Stato,<br />
H3G, Terna e Poste Italiane.<br />
Lavatrici, frigoriferi e lavastoviglie “made in Italy” migrano verso<br />
est. La crisi colpisce pesantemente l’industria dell’elettrodomestico,<br />
la seconda manifattura nazionale più importante in Italia dopo<br />
quella dell’auto. Una s<strong>it</strong>uazione tanto più grave se si considera che<br />
queste produzioni sono state attivamente sostenute dai decreti<br />
sugli eco-incentivi per la rottamazione.<br />
Da None a Radomsko, è un viaggio di sola andata quello dei<br />
macchinari della produzione di lavastoviglie da incasso della<br />
Indes<strong>it</strong>. La storica azienda <strong>it</strong>aliana, nata nel 1953 a Torino,<br />
sostiene che lo stabilimento piemontese, in cui lavorano 400 addetti,<br />
sia in perd<strong>it</strong>a. Eppure la Indes<strong>it</strong> non sta messa così male, spiega<br />
Alessandro Pagano della Fiom: “Nel 2011 il fatturato del gruppo,<br />
che nel mondo conta 14 stabilimenti, è stato di 2,8 miliardi, di 1,1<br />
per quanto riguarda i sei stabilimenti presenti in Italia”. Con la<br />
riorganizzazione decisa nel 2009, che prevedeva cassa integrazione<br />
per 3 anni e 200 esuberi, la riduzione del personale è proceduta<br />
a spron battuto nonostante l’azienda abbia beneficiato di incentivi<br />
e finanziamenti agevolati stanziati dalla Regione Piemonte per le<br />
attiv<strong>it</strong>à di ricerca e sviluppo. Dopo l’intesa raggiunta al tavole del<br />
ministero dello Sviluppo economico, la cessazione di attiv<strong>it</strong>à prevista<br />
a partire dal 12 luglio sembra esser stata per ora scongiurata e la<br />
produzione continuerà fino a che non si sia trovata soluzione<br />
adeguata. Ma a crederci sono in pochi.<br />
Stesso futuro per la produzione delle lavastoviglie Candy: verrà<br />
trasfer<strong>it</strong>a dallo stabilimento di Santa Maria Hoè, in provincia<br />
di Lecco, in Cina, dove potrà risparmiare, secondo i lavoratori, la<br />
bellezza di 19 euro a pezzo.
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e resta intatta la convenienza:<br />
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18 InformaWeb<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
parliamone su<br />
IL SENSO DEL BIO<br />
“Sono l’unico a pensare che una riduzione<br />
del consumo di pesticidi e del rischio di batteri<br />
resistenti agli antibiotici mer<strong>it</strong>erebbero<br />
un t<strong>it</strong>olo opposto a quello che hanno fatto<br />
i giornali?”. Così Robert Sexton, Chief executive<br />
officer della Soil Association Certification,<br />
ha commentato la notizia della ricerca<br />
della Stanford Univers<strong>it</strong>y che i giornali<br />
hanno lanciato come il crollo del m<strong>it</strong>o del<br />
biologico. Voi che<br />
risposta dareste?<br />
Pensate che questi<br />
valori (oltre alla difesa<br />
dell’ambiente)<br />
giustifichino l’acquisto<br />
del bio?<br />
VIA A “CAMERA”<br />
735 milioni di dollari.<br />
Tanto ha speso<br />
Facebook per acquistare<br />
Instagram,<br />
ed entrare nelle<br />
app fotografiche<br />
per smartphone<br />
con “Camera”. La app darà la possibil<strong>it</strong>à di<br />
caricare più fotografie dal proprio iPhone,<br />
vedere gli aggiornamenti degli amici e per<br />
più foto di ogni album scorrendo lo schermo<br />
o toccando per allargare ogni singola immagine.<br />
Con Camera si potrà aggiungere una<br />
descrizione, il luogo e taggare gli amici prima<br />
di condividere le foto e perfezionarle.<br />
il salvagente.<strong>it</strong><br />
La più letta<br />
La guerra strabica<br />
contro l’azzardo<br />
Più trasparenza negli spot dei<br />
Gratta&Vinci e degli altri giochi<br />
d’azzardo controllati dallo<br />
Stato. È questo uno dei cardini del<br />
decreto Balduzzi varato dal Cdm<br />
il 5 settembre. Con il provvedimento,<br />
infatti, viene riconosciuto ai giocatori<br />
il dir<strong>it</strong>to a una corretta informazione:<br />
negli spot dovranno essere<br />
specificate le probabil<strong>it</strong>à di v<strong>it</strong>toria<br />
per ogni concorso.<br />
Le pubblic<strong>it</strong>à sarebbero defin<strong>it</strong>ivamente<br />
vietate, addir<strong>it</strong>tura, per i giochi<br />
“aleatori”, nei quali le vinc<strong>it</strong>e sono<br />
determinate dal caso.<br />
Stranamente, però, il divieto sembra<br />
applicarsi alla quasi total<strong>it</strong>à dei<br />
giochi d'azzardo legalmente rico-<br />
Giorgia Nardelli<br />
nosciuti, perché in un modo o nell’altro<br />
fanno tutti riferimento al caso.<br />
E solo le circolari attuative spiegheranno<br />
se il decreto punta alla<br />
trasparenza oppure al divieto assoluto<br />
di ogni forma di spot.<br />
Nel frattempo, l’esecutivo ha approvato<br />
anche un’altra misura<br />
contro la dipendenza da gioco, che<br />
riguarda la presenza dei nuovi videogiochi<br />
d’azzardo nei locali<br />
pubblici: d’ora in poi non potranno<br />
essere installati a meno di 200<br />
metri dalle scuole, dagli ospedali<br />
e dalle chiese. Poco importa che<br />
la prima stesura del provvedimento<br />
prevedesse una distanza di 500<br />
metri e facesse riferimento anche
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Scuola<br />
VOTI PUBBLICI<br />
MA NIENTE FOTO<br />
DELLE GITE<br />
<strong>Il</strong> Garante della privacy ha pubblicato<br />
il decalogo al quale dovranno<br />
attenersi ist<strong>it</strong>uti scolastici, insegnanti,<br />
gen<strong>it</strong>ori e alunni. Vietato<br />
per tutti “diffondere immagini, video<br />
o foto sul web se non con il<br />
consenso delle persone riprese”,<br />
anche se si tratta di rec<strong>it</strong>e e g<strong>it</strong>e.<br />
Ma pubblici sono “i voti dei comp<strong>it</strong>i<br />
in classe e delle interrogazioni,<br />
gli es<strong>it</strong>i degli scrutini o degli<br />
esami di Stato”. Non così i nomi<br />
degli studenti i cui gen<strong>it</strong>ori sono<br />
in r<strong>it</strong>ardo nel pagamento della retta<br />
o del servizio di mensa.<br />
ai giochi già presenti.<br />
Ciò che colpisce di più è che, mentre<br />
il governo dichiara guerra alle<br />
ludopatie, con il placet dell’esecutivo<br />
l’Agenzia dei Monopoli abbia<br />
approvato la commercializzazione,<br />
a partire dal 3 dicembre prossimo, delle<br />
slot-machine on line. Insomma, se<br />
i videopoker saranno vietati nei bar,<br />
nessuno impedirà a chiunque di po-<br />
InformaWeb<br />
Dir<strong>it</strong>to d’autore<br />
LA GERMANIA<br />
VUOLE TASSARE<br />
GOOGLE NEWS<br />
<strong>Il</strong> governo tedesco chiede a ogni<br />
motore di ricerca che ripubblica<br />
le notizie prese da testate di<br />
giornali di pagare per l’usufrutto<br />
della proprietà intellettuale. La<br />
notizia della proposta di legge della<br />
Merkel ha messo in subbuglio<br />
Google, che la vede come un serio<br />
ostacolo al suo aggregatore<br />
di news. Secondo Mountain View<br />
il sistema attuale conviene agli ed<strong>it</strong>ori<br />
visto che fa da volano per le<br />
vis<strong>it</strong>e ed è perfettamente congruo<br />
con il principio dell’uso leg<strong>it</strong>timo<br />
che lim<strong>it</strong>a la portata del dir<strong>it</strong>to<br />
d’autore.<br />
tere giocare comodamente da casa,<br />
per di più lontano da occhi indiscreti.<br />
Secondo Fabio Felici, direttore di<br />
AgiCos, sent<strong>it</strong>o da Francesco Mar -<br />
tini per il<strong>Salvagente</strong>.<strong>it</strong>, per lo Stato<br />
e i concessionari sarà un ottimo affare.<br />
Nel mondo, sul totale dei giochi<br />
on line, le slot coprono due terzi<br />
del fatturato.<br />
Facebook e privacy<br />
COME OSCURARE<br />
GLI AMICI DEGLI AMICI<br />
19<br />
Allarme privacy su Facebook. L’appello<br />
in poche ore ha fatto il giro del social<br />
network ricevendo migliaia di condivisioni.<br />
Da qualche giorno, infatti, il social di<br />
Zuckemberg dà la possibil<strong>it</strong>à di accedere<br />
alle informazioni personali degli amici degli<br />
amici. In sostanza: anche un amico di<br />
un amico può leggere le mie informazioni<br />
sensibili anche se non è tra i miei contatti.<br />
O almeno questo denunciano gli<br />
utenti che, a migliaia in queste ore, stanno<br />
postando l'appello.<br />
<strong>Il</strong> testo, in realtà, offre anche la soluzione.<br />
“A tutti i miei contatti: con il cambiamento<br />
di Facebook tutti possono accedere alle<br />
nostre informazioni anche se non sono<br />
nei nostri contatti. È sufficiente, quindi,<br />
che una persona posti un commento o<br />
faccia clic su ‘Mi piace’, che altri che sono<br />
nella sua lista di amici, possono accedere<br />
alle nostre informazioni. Questa impostazione<br />
non si può cambiare da sé.<br />
Vi chiedo, pertanto, di puntare il mouse<br />
sul mio nome (senza cliccare), attendere<br />
che si apra la finestra e andare con il puntatore<br />
su ‘amici’ (senza cliccare). Cliccare<br />
su ‘impostazioni’ e rimuovere il segno<br />
di spunta in ‘commenti a mi piace’ Così<br />
le nostre informazioni non saranno più di<br />
pubblico dominio. Grazie! Se siete interessati<br />
potete copiare e incollare”.
20<br />
Iprimi raffreddori sono alle porte.<br />
Un assaggio delle parainfluenze<br />
e dell’influenza vera e propria, che<br />
quest’anno si annuncia meno m<strong>it</strong>e<br />
e più complessa, rispetto agli ultimi<br />
due anni. Tra quanti preferiscono<br />
ricorrere alle terapie tradizionali,<br />
non convenzionali o alternative<br />
per prevenire invece che soltanto<br />
curare, è il momento di attivarsi.<br />
E di scegliere i rimedi più adatti<br />
per prepararsi ad affrontare i malanni<br />
di stagione.<br />
Primi allarmi<br />
Con l’aiuto dell’Ambulatorio di<br />
medicina naturale del Policlinico<br />
univers<strong>it</strong>ario di Messina e della pe-<br />
Consumi<br />
Salute <strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
UNA GUIDA PER SCOPRIRE QUALI RIMEDI FUNZIONANO E QUALI SONO SCONSIGLIATI<br />
Contro i MALI di STAGIONE<br />
è l’ora della difesa NATURA L<br />
Che si scelga l’omeopatia, la<br />
f<strong>it</strong>oterapia o gli integratori,<br />
la prevenzione deve iniziare<br />
ora. Con gli strumenti giusti.<br />
Marta Strinati<br />
diatra f<strong>it</strong>oterapista V<strong>it</strong>alia Murgia<br />
abbiamo messo a fuoco alcuni tra i<br />
rimedi più utilizzati. Ne emerge un<br />
quadro assai vario, che accosta erbetradizionalmente<br />
impiegate nella<br />
cura del raffreddore comune e dei<br />
sintomi influenzali, integratori<br />
che combinano sostanze diverse, v<strong>it</strong>amine<br />
e omeopatia. Soluzioni<br />
molto diverse tra loro, ma accomunate<br />
da un’azione sull’organismo (a<br />
volte presunta, e non dimostrata)<br />
blanda o graduale, quasi sempre<br />
priva di effetti collaterali. Quasi<br />
sempre, perché la premessa da ripetere<br />
ancora una volta è che naturale<br />
non significa innocuo.<br />
Echinacea<br />
Principio attivo echinacea<br />
Parti usate radice della angustifolia pallida; fiori e parti<br />
aeree della purpurea<br />
Proposto come blando immunomodulante<br />
Impiego trattamento o prevenzione a breve termine del<br />
raffreddore comune<br />
Controindicazioni gravidanza e allattamento. Non raccomandata<br />
per bambini sotto i 12 anni<br />
Reazioni avverse di tipo allergico, poco frequenti ma severe.<br />
Epatotossic<strong>it</strong>à con dosi elevate e prolungate<br />
Note usare per non più di 10 giorni consecutivi, per ev<strong>it</strong>are<br />
effetti collaterali. Se necessario ripetere per cicli di<br />
10 giorni. Usata in Europa dai primi del 900, è molto<br />
diffusa in Germania. Angustifolia pallida e purpurea<br />
sono le varietà più studiate. Se ne trova in molte forme:<br />
tal quale, come integratore e nei farmaci<br />
Proprio su una pianta tradizionalmente<br />
usata per rafforzare il sistema<br />
immun<strong>it</strong>ario e combattere meglio<br />
i malanni da freddo, l’echinacea,<br />
la stagione della prevenzione<br />
si apre con un allarme.<br />
L’Agenzia br<strong>it</strong>annica di controllo<br />
sui farmaci e i dispos<strong>it</strong>ivi medici<br />
(Mhra) in pieno agosto ha diffuso la<br />
notizia che l’echinacea non va somministrata<br />
ai bambini di età inferiore<br />
ai 12 anni, perché c’è il rischio<br />
che possano sviluppare reazioni<br />
allergiche. Rare ma severe.<br />
Oltremanica l’allerta si è tradotta<br />
nell’obbligo di rietichettaredue<br />
prodotti per<br />
Propoli<br />
Principio attivo flavonoidi<br />
Parti usate cere e resine che la compongono<br />
Proposto come antivirale, antibatterico, blandamente<br />
immunomostimolante<br />
Impiego infezione delle prime vie aeree, mal<br />
di gola, raffreddore comune<br />
Controindicazioni gravidanza e allattamento.<br />
Non raccomandato per bambini sotto i 3 anni<br />
Reazioni avverse allergie cutanee e del cavo orale<br />
Note prodotta dalle api attraverso il materiale<br />
prelevato dai fiori, è posta a protezione dell’alveare<br />
dagli agenti esterni. È l’integratore più<br />
usato in automedicazione nelle infezioni delle<br />
vie respiratorie
LE<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
bambini, Echinaforce Junior Cold<br />
& Flu Tablets e il medesimo prodotto<br />
in forma masticabile, inserendo<br />
la nuova avvertenza. Un allarme che<br />
i medici f<strong>it</strong>oterapici r<strong>it</strong>engono eccessivo<br />
(così V<strong>it</strong>alia Murgia nell’intervista<br />
in queste pagine) e che comunque<br />
da noi non sembra avere<br />
effetti, almeno a giudicare dalla<br />
scheda tecnica dell’integratore Imo-<br />
Sambuco<br />
Principio attivo antocianosidi e flavonoidi<br />
Parti usate frutto<br />
Proposto come antiossidante, antinfiammatorio,<br />
blando antivirale<br />
Impiego infezioni delle prime vie aeree<br />
Controindicazioni gravidanza e allattamento.<br />
Non raccomandato per bambini sotto i 3 anni<br />
Reazioni avverse non note<br />
Note usare solo i frutti, la parte più studiata e sicura,<br />
non le foglie o i fiori. Se ne trova in varie<br />
forme, quando confezionato è un integratore<br />
▲<br />
ConsumiSalute<br />
Immun’age (distribu<strong>it</strong>o da Named)<br />
Principio attivo papaia<br />
Parti usate papaia fermentata<br />
Proposto come blando immunostimolante aspecifico<br />
Impiego prevenzione delle parainfluenze<br />
Controindicazioni non note<br />
Reazioni avverse non note<br />
Note Luc Montagnier, immunologo di fama mondiale<br />
e Nobel per la medicina nel 2008, usò questo<br />
integratore per sostenere papa Giovanni<br />
Paolo II, malato di Parkinson e Alzheimer<br />
21<br />
MEGLIO QUELLI<br />
“TITOLATI”<br />
Comprare prodotti f<strong>it</strong>oterapici<br />
confezionati<br />
ed etichettati permette<br />
acquisti più sicuri. Ma il rischio<br />
di essere attratti da<br />
un prodotto ben confezionato<br />
e pubblicizzato,<br />
eppure meno pregiato,<br />
permane. Perché uno dei<br />
cr<strong>it</strong>eri da seguire nella<br />
comparazione è la t<strong>it</strong>olazione<br />
del prodotto, un<br />
dettaglio importante, ma<br />
soggetto a indicazione<br />
volontaria.<br />
Potere leggere e confrontare<br />
il t<strong>it</strong>olo, vale a dire un<br />
indicatore della concentrazione<br />
di principio attivo<br />
(il marker di quella<br />
pianta) dei prodotti f<strong>it</strong>oterapici<br />
dà un vantaggio<br />
importante ai fini della<br />
riusc<strong>it</strong>a della terapia.Consente<br />
infatti di controllare<br />
il dosaggio, in particolare<br />
nelle terapie di media-lunga<br />
durata: nei prodotti<br />
senza indicazione<br />
del t<strong>it</strong>olo infatti la percentuale<br />
di principio attivo<br />
può variare da un lotto a<br />
un altro e comportare<br />
un’altalena dei principi attivi<br />
realmente assunti.
22<br />
Imoviral (Cristalfarma)<br />
Principio attivo shi<strong>it</strong>ake, uncaria, betaglucano, ribes<br />
nero<br />
Parti usate varie<br />
Proposto come blando immunostimolante, antiossidante<br />
Impiego trattamento del raffreddore comune<br />
Controindicazioni gravidanza e bambini sotto 12 anni<br />
Reazioni avverse non note<br />
Note il fungo shi<strong>it</strong>ake e gli altri ingredienti sono sconsigliati<br />
ai bambini. Questo integratore, nella prevenzione,<br />
si assume per due-tre mesi prima dell’inverno:<br />
2 compresse al giorno per cicli di 12 giorni<br />
Contro<br />
i mali di<br />
stagione...<br />
▲<br />
▲<br />
viral Junior, della Cristalfarma,<br />
che vieta la somministrazione soltanto<br />
ai bambini under 3.<br />
Occhio alla qual<strong>it</strong>à<br />
Davanti all’enorme offerta di rimedi<br />
f<strong>it</strong>oterapici, i medici che li prescrivono<br />
raccomandano di rivolgersi<br />
sempre a prodotti confezionati e<br />
bene etichettati. Un’accortezza essenziale,<br />
e non solo per stare alla larga<br />
da produzioni di bassa qual<strong>it</strong>à.<br />
“<strong>Il</strong> prodotto fin<strong>it</strong>o, confezionato<br />
e venduto in farmacia, rispetto<br />
all’erba sfusa, è preferibile anche<br />
per la migliore definizione<br />
del dosaggio”, dice Viviana<br />
Cafeo, medico dell’Ambulatorio<br />
di medicina naturale<br />
di Messina. E ricorda che<br />
“i rimedi naturali sono<br />
prodotti la cui efficacia è<br />
ConsumiSalute<br />
Imoviral Junior (Cristalfarma)<br />
Principio attivo echinacea, betaglucano, v<strong>it</strong>amina C,<br />
zinco<br />
Parti usate varie<br />
Proposto come blando immunostimolante, antiossidante<br />
Impiego prevenzione del raffreddore comune<br />
Controindicazioni contiene echinacea, non raccomandata<br />
per bambini sotto i 12 anni<br />
Reazioni avverse di tipo allergico, poco frequenti ma<br />
severe<br />
Note è la versione studiata ad hoc per bambini dell’integratore<br />
Imoviral. Ma contiene echinacea<br />
spesso documentata da studi, ma<br />
purtroppo non è sempre così. Pertanto<br />
ai fini di una scelta e di un uso<br />
corretti, è sempre bene rivolgersi<br />
a un esperto. Sono utili in genere<br />
per i disturbi lievi. E anche quando<br />
non sono note precise controindicazioni,<br />
per precauzione non devono<br />
essere assunti in gravidanza<br />
né somministrati ai bambini<br />
senza il parere del medico, soprattutto<br />
in mancanza di studi sulla sicurezza<br />
nei confronti di queste categorie<br />
di persone”.<br />
Tra gli altri prodotti qui selezionati,<br />
per la propoli sono rifer<strong>it</strong>e<br />
frequenti reazioni allergiche.<br />
Un’evidenza che suggerisce la<br />
scelta di un altro rimedio nei<br />
soggetti a rischio.<br />
Al di là dei rimedi di medicina<br />
naturale, abbiamo chiesto<br />
a un’omeopata un parere sull’oscillococcinum<br />
della<br />
Boiron, una sorta di vaccino<br />
omeopatico. La sua<br />
presenza nel<br />
Contro<br />
l’oscillococci -<br />
num negli Usa<br />
è part<strong>it</strong>a una<br />
class action.<br />
E la Boiron ha<br />
patteggiato<br />
un<br />
risarcimento<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Kaloba<br />
Principio attivopelargonium sidoides (geranio africano)<br />
Parti usate estratto di pelargonium sidoides<br />
Proposto come ha indicazione terapeutica: attenuazione<br />
del raffreddore comune<br />
Impiego attenuazione del raffreddore comune e riduzione<br />
della durata della malattia<br />
Controindicazioni malattie epatiche e renali, gravidanza<br />
e allattamento, bimbi sotto i 12 anni di età<br />
Reazioni avverse disturbi gastrointestinali<br />
Note è il primo medicinale vegetale <strong>it</strong>aliano. Ciò significa<br />
che l’Agenzia del farmaco (Aifa) ne ha vagliato<br />
il dossier, verificato la durata trentennale dell’impiego<br />
in Europa e giudicato “plausibile l’indicazione<br />
terapeutica”<br />
ventaglio delle cure alternative è dovuta<br />
alla grande notorietà acquis<strong>it</strong>a<br />
con il passaparola, che attribuisce<br />
al prodotto una efficace azione preventiva<br />
contro l’influenza.<br />
Un vantaggio che ha fatto vendere<br />
al produttore enormi quant<strong>it</strong>à<br />
di granuli in tutto il mondo.<br />
Ma che lo ha anche esposto all’ira<br />
dei consumatori statun<strong>it</strong>ensi.<br />
La pediatra<br />
“Hanno il raffreddore?<br />
Fateli giocare all’aperto”<br />
“trucco” per ridurre i ripetuti raffreddo-<br />
<strong>Il</strong> ri che affliggono i bambini è di una semplic<strong>it</strong>à<br />
disarmante. “Farli giocare tanto all’aperto.<br />
Anche quando pioviggina, riparandoli<br />
con una ceratina”, dice V<strong>it</strong>alia Murgia.<br />
Eppure, sembra ormai un miraggio per<br />
i piccoli, sempre più rinchiusi nelle case, nelle<br />
scuole, nelle palestre e nei tanti luoghi<br />
affollati di figli in “formazione continua”.<br />
Oltre che pediatra di famiglia, V<strong>it</strong>alia Murgiaè<br />
presidente dell’International Accademy<br />
of Ph<strong>it</strong>otherapy. Un medico pediatra,<br />
dunque, che promuove l’uso della f<strong>it</strong>oterapia:<br />
“Le piante medicinali in generale hanno<br />
il vantaggio di una minore tossic<strong>it</strong>à ri
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Oscillococcinum (Boiron)<br />
Principio attivo diluizione e dinamizzazione omeopatica<br />
di un estratto di cuore e fegato d’anatra<br />
Parti usate estratto di cuore e fegato d’anatra<br />
Proposto come rimedio che previene e diminuisce<br />
gli episodi di raffreddore<br />
Impiego prevenzione della sindrome influenzale<br />
Controindicazioni non note<br />
Reazioni avverse non note<br />
Note è un medicinale omeopatico. Una review di Cochrane<br />
nel 2006 ha concluso che accorcia la malattia<br />
di alcune ore. Si assume da settembre a marzo,<br />
una fialetta a settimana. Negli Stati Un<strong>it</strong>i è in corso<br />
una class action per pubblic<strong>it</strong>à ingannevole<br />
L’anno scorso, alla “scoperta” che<br />
i granelli non contengono altro<br />
che zucchero è part<strong>it</strong>a una class<br />
action per pubblic<strong>it</strong>à ingannevole.<br />
L’assenza del “principio attivo”<br />
nei rimedi omeopatici ad alta diluizione,<br />
in realtà, non è una nov<strong>it</strong>à.<br />
Ma la Boiron ha perso il confronto,<br />
e ha patteggiato un risarcimento<br />
di 5 milioni di dollari.<br />
spetto ai farmaci di sintesi. Per alcune, molti<br />
studi clinici dimostrano importanti effetti<br />
terapeutici, per esempio nell’uso di echinacea<br />
e propoli nella prevenzione delle<br />
malattie da raffreddamento e nell’attenuazione<br />
dei sintomi”.<br />
Ma l’echinacea è sconsigliata per i bambini<br />
under 12...<br />
Uno studio del 2010 condotto dai medici<br />
di famiglia tedeschi sulle allergie alle Asteraceae,<br />
alle quali appartiene l’echinacea, ha<br />
analizzato 45mila casi di allergia, tra i quali<br />
11.800 pediatrici, senza mai ravvisare effetti<br />
collaterali gravi. È un allarme mai emerso,<br />
neanche in Germania, dove si contano<br />
2 milioni di prescrizioni l’anno. Trovo anche<br />
singolare che riguardi i bambini fino ai 12<br />
anni. I bambini non sono più soggetti ad<br />
anafilassi rispetto agli adulti. Andando a vedere<br />
la descrizione dei casi in letteratura,<br />
ConsumiSalute<br />
Antonella Ronchi<br />
“L’omeopatia non è<br />
un rimedio da banco”<br />
bene usare le piante medicinali nel<br />
Va trattamento dei raffreddori. Ma<br />
l’omeopatia da banco, no.<br />
“Per l’omeopatia è diverso. È una medicina<br />
personalizzata, quindi la prevenzione<br />
si fa con rimedi individualizzati. Per esempio<br />
l’oscillococcinum ha poco di omeopatico.<br />
È dilu<strong>it</strong>o e dinamizzato, d’accordo, ma<br />
siamo sicuri che vada bene per tutti? Quando<br />
a me chiedono un rimedio ‘universale’<br />
contro i sintomi influenzali preferisco consigliare<br />
un f<strong>it</strong>oterapico”, dice Antonella<br />
Ronchi, medico omeopata a Milano e presidente<br />
della Fiamo, la federazione <strong>it</strong>aliana<br />
dei medici omeopati.<br />
Di prodotti omeopatici “universali” però<br />
ce ne sono diversi. Anche il riber nigrum<br />
macerato glicolico 200, per esempio,<br />
va forte…<br />
Spesso sono defin<strong>it</strong>i omeopatici ma non<br />
lo sono. Sono soltanto realizzati con un<br />
processo di diluizione assimilato al processo<br />
omeopatico, ma sono diversi. Nella<br />
prevenzione quindi chi vuole usare l’o -<br />
meopatia deve andare dall’omeopata per<br />
studiare cosa serve a quell’organismo per<br />
rafforzarsi. Oppure si ricorre ai prodotti fi-<br />
infatti, le reazioni allergiche all’echinacea<br />
hanno interessato soltanto adulti, e con una<br />
frequenza rara, dello 0,7%. In Italia non è<br />
stato registrato neanche un caso.<br />
L’Emea pubblicizza un maggior rischio<br />
di allergia grave nei bambini. Esagera?<br />
▲<br />
23<br />
toterapici, rosa canina, ribes, propoli. Ma<br />
sempre con attenzione, in particolare per<br />
i bambini. È recente la avvertenza sull’echinacea<br />
che può causare allergia. Non è che<br />
il naturale non faccia mai male.<br />
E allora come si commenta la fama di<br />
prodotti presentati come rimedi omeopatici<br />
universali?<br />
Ci sono complessi che possono andare<br />
bene perché contengono una sostanza<br />
che per la persona che li assume funziona.<br />
Infatti, lo stesso rimedio nelle prove<br />
di efficacia non dimostra di avere effetto<br />
su tutti.<br />
<strong>Il</strong> decreto Balduzzi sulla san<strong>it</strong>à riguarda<br />
anche l’omeopatia. Cosa cambia?<br />
Alla fine avremo una riduzione dei rimedi<br />
omeopatici prodotti in Italia. <strong>Il</strong> provvedimento<br />
stabilisce che dal 2015 per<br />
ogni nuovo rimedio le aziende devono<br />
pagare 1.000 euro l’anno, oltre alle spese<br />
che già sostengono per preparare il<br />
dossier. E richiede la conta dei prodotti<br />
più venduti negli ultimi 5 anni. L’effetto<br />
sarà una riduzione della produzione di<br />
nuovi rimedi, a vantaggio di quelli più<br />
diffusi. Mentre la produzione dei ceppi<br />
meno diffusi sarà sconveniente e quindi<br />
ridotta. Almeno in Italia. Di fatto succederà<br />
che molti rimedi si acquisteranno<br />
on line dall’estero.
24<br />
“Hanno il<br />
raffreddore?<br />
Fateli...”<br />
▲<br />
▲<br />
È una scelta prudenziale, ma risulta solo<br />
allarmistica, volta a regolare il mercato<br />
in maniera indiretta. Se si teme la cattiva<br />
qual<strong>it</strong>à dei prodotti in circolazione si deve<br />
controllare il mercato, non bloccarlo.<br />
Anche perché l’echinacea è usata da 100<br />
anni, anche sui bambini.<br />
Anche sulla propoli sono rifer<strong>it</strong>e reazioni<br />
avverse. Che ne pensa?<br />
La propoli si può usare a supporto della<br />
terapia con echinacea, per le sue proprietà<br />
antinfiammatorie, antivirali, antibatteriche<br />
e immunostimolanti. Le reazioni avverse<br />
descr<strong>it</strong>te sono lievi reazioni cutanee<br />
e disturbi gastrici, ma le prove tossicologiche<br />
permettono di definire la propoli<br />
praticamente atossica.<br />
Per la prevenzione dei raffreddori sono<br />
utili i supplementi di v<strong>it</strong>amine?<br />
No, non sono da usare nella prevenzione.<br />
Possono essere utili nel primo anno di v<strong>it</strong>a<br />
per i bambini non allattati al seno. Oppure<br />
come ricost<strong>it</strong>uente, dopo malattie<br />
debil<strong>it</strong>anti. Ma non sono favorevole a un<br />
uso generalizzato, anche perché le v<strong>it</strong>amine<br />
si accumulano ed è stato già documentato<br />
il rischio di iperv<strong>it</strong>aminosi. Già se<br />
ne assumono molte con caramelle, merendine<br />
e altri alimenti arricch<strong>it</strong>i, non aggiungiamone<br />
ancora con i supplementi.<br />
Alla v<strong>it</strong>amina D, uno studio condotto in<br />
Mongolia associa effetti protettivi dalle<br />
infezioni respiratorie. Vale solo a<br />
quelle lat<strong>it</strong>udini?<br />
La D è di nuovo molto studiata. Ci si è accorti<br />
che anche nei bambini può esservi<br />
una carenza, che dà asma. Ma non ci sono<br />
certezze sulla util<strong>it</strong>à dei supplementi. Da<br />
noi c’è una buona esposizione solare, utile<br />
a sintetizzare questa v<strong>it</strong>amina. Anche<br />
se si sta rilevando una carenza negli adolescenti,<br />
forse perché stanno poco all’aperto.<br />
La supplementazione richiede però<br />
cautela: la v<strong>it</strong>amina D, come la A, è liposolubile,<br />
e si accumula nei tessuti.<br />
ConsumiSalute<br />
VITAMINA C<br />
Efficacia è dimostrata la potente azione antiossidante,<br />
ma non c’è chiara evidenza che funzioni contro il<br />
raffreddore. Uno studio (Pubmed) ne evidenzia l’efficacia<br />
contro il raffreddore comune se combinata con<br />
lo zinco. Negli adulti è considerata utile l’assunzione<br />
di dosi elevate (3-4 grammi al giorno) nella fase acuta<br />
del raffreddore<br />
Effetti collaterali disturbi a livello gastrico<br />
Fonti alimentari frutta, in particolare agrumi; verdura,<br />
in particolare a foglia verde<br />
LA BIVALENZA<br />
DEL CORBEZZOLO<br />
Per cosa usate voi il frutto<br />
di corbezzolo? In alcune<br />
regioni come lassativo,<br />
in altre come astringente.<br />
Un effetto-lotteria<br />
poco piacevole. Almeno<br />
per altri 12 mesi, quando<br />
sulla confezione dei f<strong>it</strong>oterapici<br />
sarà obbligatorio<br />
riportare maggiori informazioni.<br />
La storia del corbezzolo<br />
“bivalente” è emersa in occasione<br />
di una ricerca sul-<br />
l’uso delle piante in Italia.<br />
“La spiegazione c’è. È che<br />
lo stesso frutto quando è<br />
verde ha proprietà lassative,<br />
quando è maturo sviluppa<br />
tannino e diventa<br />
astringente”, svela Mauro<br />
Serafini, che all’Univers<strong>it</strong>à<br />
di Roma La Sapienza<br />
insegna Farmacognosia,<br />
lo studio delle<br />
droghe vegetali, animali<br />
e minerali, e della loro preparazione.<br />
<strong>Il</strong> professore<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
VITAMINA D<br />
Efficacia tra le varie azioni benefiche, diversi studi<br />
le riconoscono un ruolo stimolante del sistema<br />
immun<strong>it</strong>ario. Uno studio (pubblicato su “Pediatrics”)<br />
condotto su un gruppo di scolari della Mongolia<br />
ha dimostrato che alti livelli nel sangue di questa<br />
v<strong>it</strong>amina sono collegati a una riduzione della<br />
incidenza delle infezioni respiratorie<br />
Effetti collaterali è liposolubile, quindi si accumula nei<br />
tessuti. Può causare mal di testa, vom<strong>it</strong>o, nausea, affaticamento,<br />
perd<strong>it</strong>a di appet<strong>it</strong>o, secchezza delle<br />
fauci, debolezza, sonnolenza<br />
Fonti olio di fegato di merluzzo, latte, pesce, uova, esposizione<br />
al sole, anche solo per 10 minuti al giorno<br />
racconta il caso<br />
del corbezzolo<br />
agli studenti,<br />
tanto è paradossale<br />
e utile per<br />
capire i principi<br />
della f<strong>it</strong>oterapia.<br />
Che cominciano<br />
lentamente a<br />
permeare anche i legislatori.<br />
Con il decreto ministeriale<br />
del 9 luglio 2012, il ministero<br />
della Salute ha<br />
previsto di regolamentare<br />
più dettagliatamente<br />
la presenza dei prodotti<br />
vegetali negli integratori,<br />
per cui è necessario fornire<br />
tutta una serie di informazioni<br />
sulle etichette:<br />
il nome scientifico della<br />
pianta, il tipo di preparazione<br />
(estratto secco,<br />
glicolico, alcolico) e la<br />
parte della pianta utilizzata.<br />
Per adeguare le confezioni<br />
già etichettate, però,<br />
ci sono 12 mesi.
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
di elettric<strong>it</strong>à<br />
e gas saranno<br />
Lebollette<br />
le più alte dal dopoguerra<br />
a oggi. La previsione,<br />
tutt’altro che rosea, è<br />
del Centro ricerche economiche<br />
educazione e formazione<br />
(Creef) di Federconsumatori<br />
e riporta d’attual<strong>it</strong>à<br />
un tema su cui molte famiglie<br />
si interrogano: come<br />
fare per tagliare un po’<br />
le spese di casa.<br />
<strong>Il</strong> ques<strong>it</strong>o al r<strong>it</strong>orno dalle<br />
vacanze torna pressante.<br />
Per questo il <strong>Salvagente</strong>,<br />
che la settimana scorsa ha dedicato<br />
un servizio al risparmio<br />
sulle bollette del telefono, ha<br />
deciso di passare in rassegna le<br />
opportun<strong>it</strong>à di risparmio su<br />
quelle della luce.<br />
Per farlo abbiamo confrontato<br />
le tariffe del servizio di maggior<br />
tutela con quelle in vigore<br />
nel libero mercato della forn<strong>it</strong>ura<br />
di energia elettrica.<br />
<strong>Il</strong> nostro test<br />
Marco Cardaci<br />
<strong>Il</strong> punto di partenza della nostra<br />
indagine è stato il trova offerte<br />
ufficiale del s<strong>it</strong>o dell’Autor<strong>it</strong>à<br />
per l’energia elettrica e il<br />
gas (www.autor<strong>it</strong>a.energia.<strong>it</strong>).<br />
<strong>Il</strong> comparatore Aeeg attualmente<br />
include 93 vend<strong>it</strong>ori del mer-<br />
Passare al<br />
mercato<br />
libero per<br />
tagliare<br />
le spese?<br />
Quando la<br />
convenienza<br />
non vale<br />
l’impresa<br />
Consumi<strong>Il</strong> confronto<br />
Bolletta elettrica<br />
<strong>Il</strong> BLACK OUT del risparmio<br />
cato libero. A tutela dei consumatori,<br />
per poter comparire nell’elenco,<br />
i forn<strong>it</strong>ori di energia<br />
elettrica devono soddisfare una<br />
serie di requis<strong>it</strong>i di affidabil<strong>it</strong>à<br />
che l’Autor<strong>it</strong>à stessa ha stabil<strong>it</strong>o.<br />
Non c’è strumento più affidabile<br />
quindi.<br />
<strong>Il</strong> “trova offerte” è anche molto<br />
semplice da usare e richiede<br />
pochi elementi: il cap del comune<br />
di interesse, il consumo annuo<br />
(facilmente reperibile sulla<br />
bolletta) e la tipologia di offerta<br />
alla quale si è interessati<br />
(monoraria, bioraria, multioraria).<br />
Per la nostra ricerca abbiamo<br />
preso in considerazione tutti<br />
i tipi di offerta e simulato due<br />
casi, entrambi a Roma: il primo<br />
è quello di una famiglia nu-<br />
25<br />
merosa, composta da 5 o più persone,<br />
con un consumo annuo<br />
elevato e distribu<strong>it</strong>o equamente<br />
nelle tre fasce di consumo; il<br />
secondo riguarda una coppia di<br />
anziani, con un consumo medio<br />
distribu<strong>it</strong>o maggiormente nella<br />
Fascia 1 (dalle 8 alle 19 nei<br />
giorni dal lunedì al venerdì).<br />
I dati, come vedrete nelle tabelle<br />
pubblicate nelle pagine seguenti,<br />
mettono in evidenza un<br />
dato preoccupante. Prendendo<br />
come punto di riferimento la tariffa<br />
del forn<strong>it</strong>ore del servizio di<br />
maggior tutela (quello, per capirci,<br />
dal quale siamo ab<strong>it</strong>uati<br />
a ricevere la bolletta se non abbiamo<br />
mai operato alcun cambiamento)<br />
il passaggio al libero<br />
mercato non sembra, infatti,<br />
▲
26<br />
Bolletta<br />
elettrica<br />
<strong>Il</strong> black out... ▲ ▲<br />
La BOLLETTA attuale<br />
Tariffa: servizio di maggior tutela<br />
Forn<strong>it</strong>ore: forn<strong>it</strong>ore a condizioni di maggior tutela<br />
Spesa annua: 396,82 €<br />
Tipo di tariffa e particolar<strong>it</strong>à: bioraria indicizzata AEEG<br />
Migliori tre MONORARIE mercato libero:<br />
Tariffa: Eni Link<br />
Forn<strong>it</strong>ore: Eni<br />
Spesa annua: 350,35 €<br />
Tipo di tariffa: monoraria, prezzo bloccato per 24 mesi<br />
Offerta valida fino al: 14/10/2012<br />
Tariffa: E.ON LuceSmart<br />
Forn<strong>it</strong>ore: E.ON Energia<br />
Spesa annua: 350,39 €<br />
Tipo di tariffa: monoraria, prezzo bloccato per 24 mesi<br />
Offerta valida fino al: 17/9/2012<br />
Tariffa: e-light (riservata al web)<br />
Forn<strong>it</strong>ore: Enel Energia SpA<br />
Spesa annua: 358,79 €<br />
Tipo di tariffa: monoraria<br />
Offerta valida fino al: 2/10/2012<br />
Consumi<strong>Il</strong> confronto<br />
molto conveniente. <strong>Il</strong> mercato<br />
libero, dunque, non è tanto vantaggioso<br />
da spingere i consumatori<br />
ad abbandonare il mercato<br />
tutelato. Anche per questo, con<br />
la delibera 317/2012/E/COM,<br />
l’Autor<strong>it</strong>à per l’energia elettrica<br />
e il gas aveva già avviato a fine<br />
luglio un’indagine conosc<strong>it</strong>iva<br />
sul libero mercato, per ve-<br />
Due persone,<br />
consumo di 2.190 kWh<br />
l’anno, di cui il 40%<br />
in Fascia 1<br />
La coppia anziana<br />
rificare le condizioni offerte alle<br />
famiglie e alle piccole e medie<br />
imprese.<br />
Perché cambiare?<br />
E che, più che di un mancato<br />
decollo del mercato libero, si<br />
tratti di una picchiata lo conferma<br />
al <strong>Salvagente</strong> Mauro Zani-<br />
Migliori tre BIORARIE mercato libero:<br />
Tariffa: Family Energia Trenta<br />
Forn<strong>it</strong>ore: Trenta Spa<br />
Spesa annua: 354,30 €<br />
Tipo di tariffa: bioraria, prezzo bloccato<br />
Offerta valida fino al: 9/10/2012<br />
Tariffa: e-light bioraria (riservata al web)<br />
Forn<strong>it</strong>ore: Enel Energia SpA<br />
Spesa annua: 371,82 €<br />
Tipo di tariffa: bioraria, prezzo bloccato<br />
Offerta valida fino al: 2/10/2012<br />
Tariffa: Edison web luce (riservata al web)<br />
Forn<strong>it</strong>ore: Edison Energia<br />
Spesa annua: 373,<strong>36</strong> €<br />
Tipo di tariffa: bioraria, prezzo bloccato<br />
Offerta valida fino al: 20/9/2012<br />
Servizi accessori con oneri a carico del cliente: 2 € per le fatture<br />
in formato cartaceo, ulteriori 2 € se con bollettino postale<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
ni, vicepresidente di Federconsumatori:<br />
“Negli ultimi due anni<br />
e mezzo, il risparmio che il<br />
passaggio al libero mercato offre<br />
agli utenti si è dimezzato”,<br />
ci spiega. E c<strong>it</strong>a i dati del suo osservatorio:<br />
“Già nel maggio nel<br />
2012 era fermo al 5-6% mentre<br />
due anni fa era dell’11-12%.<br />
Quello che realmente manca è<br />
la convenienza. <strong>Il</strong> risparmio è<br />
e siguo e tende a non incentivare<br />
il passaggio. La riduzione<br />
in termini di spesa dovrebbe essere<br />
almeno a doppia cifra, superiore<br />
al 10%”.<br />
Poca convenienza quindi, ma<br />
non solo. <strong>Il</strong> risparmio oggi permane<br />
se si sceglie di bloccare<br />
il prezzo. In pratica le migliori<br />
offerte sono quelle che assicurano<br />
una tariffa fissa per due anni,<br />
in media. Niente aumenti,<br />
dunque, per 24 mesi, ma neppure<br />
diminuzioni dei prezzi<br />
semmai ce ne dovessero essere.<br />
Una sorta di scommessa che non<br />
è semplice per un utente comune.<br />
E chi ha scelto di passare al<br />
libero mercato ha anche avuto<br />
spiacevoli sorprese.<br />
“In Italia - prosegue Zanini -<br />
solo il 18% dei consumatori ha<br />
scelto il libero mercato e, purtroppo,<br />
numerose sono state le<br />
segnalazioni per pratiche di<br />
vend<strong>it</strong>a scorretta. I forn<strong>it</strong>ori di<br />
energia elettrica stessi dovrebbero<br />
essere più trasparenti. Così,<br />
oltre agli utenti, danneggiano<br />
loro stessi”.<br />
Aumentare i vantaggi, essere<br />
corretti nelle vend<strong>it</strong>e, e poi?<br />
C’è un altro punto su cui, secondo<br />
Zanini, bisogna lavora-
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
re ed è quello della comunicazione.<br />
“Per il comune consumatore,<br />
molto spesso le offerte<br />
sono difficilmente comparabili.<br />
Bisogna rafforzare la comunicazione<br />
sul versante c<strong>it</strong>tadino/consumatore,<br />
visto che<br />
negli ultimi anni la promozione<br />
dei forn<strong>it</strong>ori di energia elettrica<br />
nei mass media è comun-<br />
La BOLLETTA attuale<br />
Tariffa: servizio di maggior tutela<br />
Forn<strong>it</strong>ore: forn<strong>it</strong>ore a condizioni di maggior tutela<br />
Spesa annua: 1 .7 4 5 ,8 7 €<br />
Tipo di tariffa e particolar<strong>it</strong>à: bioraria indicizzata AEEG<br />
Migliori tre monorarie mercato libero:<br />
Tariffa: E.ON LuceSmart<br />
Forn<strong>it</strong>ore: E.ON Energia<br />
Spesa annua: 1.614,33 €<br />
Tipo di tariffa: monoraria, prezzo bloccato per 24 mesi<br />
Offerta valida fino al: 17/9/2012<br />
Tariffa: Eni Link<br />
Forn<strong>it</strong>ore: Eni<br />
Spesa annua: 1.614,56 €<br />
Tipo di tariffa: monoraria, prezzo bloccato per 24 mesi<br />
Offerta valida fino al: 14/10/2012<br />
Tariffa: e-light (riservata al web)<br />
Forn<strong>it</strong>ore: Enel Energia SpA<br />
Spesa annua: 1.639,04 €<br />
Tipo di tariffa: monoraria<br />
Offerta valida fino al: 2/10/2012<br />
que aumentata”.<br />
In attesa che il mercato libero<br />
decolli, diventi affidabile e<br />
sufficientemente conveniente<br />
da far abbandonare i servizi di<br />
maggior tutela, non resta che<br />
stare attenti ai consumi. Per lo<br />
meno per tentare di raffreddare<br />
le bollenti bollette dei prossimi<br />
mesi.<br />
La famiglia numerosa<br />
Consumi<strong>Il</strong> confronto<br />
Cinque o più persone,<br />
consumo di 6.440 kWh<br />
l’anno, di cui il 33%<br />
in Fascia 1<br />
Migliori tre biorarie mercato libero:<br />
Tariffa: Family Energia Trenta<br />
Forn<strong>it</strong>ore: Trenta Spa<br />
Spesa annua: 1.610,89 €<br />
Tipo di tariffa: bioraria, prezzo bloccato<br />
Offerta valida fino al: 9/10/2012<br />
Servizi accessori con oneri a carico del cliente: 1 €<br />
per le fatture in formato cartaceo<br />
Tariffa: Eni Link<br />
Forn<strong>it</strong>ore: Eni<br />
Spesa annua: 1.613,70 €<br />
Tipo di tariffa: bioraria, prezzo bloccato per 24 mesi<br />
Offerta valida fino al: 14/10/2012<br />
Tariffa: e-light Bioraria (riservata al web)<br />
Forn<strong>it</strong>ore: Enel Energia SpA<br />
Spesa annua: 1.635,77 €<br />
Tipo di tariffa: bioraria, prezzo bloccato<br />
Offerta valida fino al: 2/10/2012<br />
27<br />
E chi lascia la strada<br />
vecchia per la nuova...<br />
Èiniziata a fine luglio e si chiuderà<br />
entro giugno del 2013. Sarà necessario<br />
quasi un anno all’Autor<strong>it</strong>à<br />
per l’energia elettrica e del gas per<br />
portare a termine l’indagine conosc<strong>it</strong>iva<br />
sul mercato libero dell’elettric<strong>it</strong>à<br />
e del gas, ma i risultati sul settore<br />
energetico potranno essere disponibili<br />
entro la fine di quest’anno.<br />
Gli obiettivi sono molteplici, da una<br />
parte conoscere e valutare il grado<br />
di consapevolezza del consumatore,<br />
dall’altro verificare i servizi offerti<br />
dagli operatori del libero mercato.<br />
Numerose, infatti, sono state le segnalazioni<br />
non solo di pratiche di<br />
vend<strong>it</strong>a scorrette, ma anche di casi<br />
di utenti che, dopo aver lasciato i servizi<br />
di tutela ed essere approdati al<br />
mercato libero, si sono trovati a pagare<br />
bollette ancora più salate.<br />
“Non si sa ancora nulla dell’indagine”,<br />
afferma Mauro Zanini, vicepresidente<br />
di Federconsumatori, “ma il<br />
suo avvio è comunque un fatto importante.<br />
Una parte di <strong>it</strong>aliani che è<br />
passata al mercato libero non solo<br />
non ha risparmiato, ma adesso paga<br />
anche più di prima”.<br />
E non consola guardare agli altri paesi<br />
europei, come l’Inghilterra, dove,<br />
sempre secondo Zanini, “due terzi<br />
dei consumatori passati al mercato<br />
libero si sono trovati ingannati”.<br />
I risultati dell’indagine permetteranno<br />
all’Aeeg di valutare le azioni più<br />
adeguate per migliorare il coinvolgimento<br />
dei clienti domestici e delle<br />
piccole e medie imprese. Un’operazione<br />
che può riuscire, a patto che<br />
i vend<strong>it</strong>ori del libero mercato comincino<br />
davvero a proporre tariffe vantaggiose<br />
ai consumatori.
28 ConsumiAuto<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Un nuovo crash test<br />
e le 5 stelle spariscono<br />
L’Iihs, ente<br />
indipendente<br />
Usa, cambia<br />
le carte<br />
in tavola,<br />
con un<br />
frontale che<br />
rappresenta<br />
il 25%<br />
degli<br />
incidenti.<br />
E fioccano<br />
le<br />
stroncature<br />
eccellenti<br />
Enrico Cinotti<br />
Anche le grandi star a volte cadono.<br />
È bastato un nuovo<br />
crash test, introdotto sperimentalmente<br />
negli Usa, per far vacillare<br />
le 5 stelle, il massimo risultato<br />
di cui, nelle prove europee di<br />
impatto EuroNcap, si fregiano berline<br />
del calibro delle Audi A4, Mercedes<br />
Classe C o Bmw serie 3.<br />
L’Iihs, l’Insurance inst<strong>it</strong>ute for<br />
higway safety, un ente indipendente<br />
americano da anni impegnato<br />
nella sicurezza automobilistica e<br />
stradale, ha sottoposto 11 berline<br />
a una nuova prova per valutare<br />
la sicurezza delle auto nel caso<br />
in cui l’impatto frontale interessi<br />
solo una parte del muso. Per<br />
l’esattezza, solo la parte davanti<br />
alla ruota, in modo tale da simulare<br />
il comportamento dell’auto (e le<br />
conseguenze fisiche del guidatore)<br />
quando urta un palo, un albero o<br />
un’altra automobile solo con lo “spigolo”<br />
esterno della vettura.<br />
Bocciati 8 su 11<br />
Secondo i tecnici dell’Iihs, questo<br />
tipo di incidenti rappresenta il<br />
25% dei frontali mortali che si verificano<br />
ogni anno. <strong>Il</strong> tipo di prova,<br />
chiamata “Small overlap crash” (letteralmente:<br />
“ urto molto disassato”),<br />
consiste nel misurare gli effetti dell’impatto<br />
su una barra rigida contro<br />
la quale si infrange, a una veloc<strong>it</strong>à<br />
di 64 chilometri orari, solo il<br />
25% del muso dell’auto.<br />
Per intenderci: i frontali simula-<br />
ti da EuroNcap, il consorzio europeo<br />
che sottopone le auto a crash<br />
test, interessano il 40% del muso<br />
dell’automobile. Simile la percentuale<br />
adottata nelle prove di impatto<br />
frontale della Nhtsa, l’Agenzia<br />
ENRICO DE VITA SULLA VE
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
federale per la sicurezza stradale<br />
e automobilistica, che però ha recentemente<br />
comunicato di introdurre<br />
un frontale “molto disassato”,<br />
con un area di impatto di appena<br />
il 20%.<br />
La prova alla quale sono state<br />
sottoposte le 11 autovetture è dunque<br />
molto severa. E i risultati molto<br />
deludenti. Bocciatura netta per<br />
le due Lexus Is e Es, per la Mer -<br />
cedes Class C e per l’Audi A4.<br />
“Mar gi nale”, un gradino appena<br />
sopra la piena sufficienza, è<br />
stata valutata la prova della<br />
nuova CC della Volkswagen, della<br />
Bmw Serie 3 e per la Acura Tsx<br />
e la Lincoln Mkz, quest’ultime due<br />
non importate in Europa.<br />
Accettabile la performance della<br />
Infin<strong>it</strong>i G mentre solo la Volvo<br />
S60 (l’unica casa automobilistica<br />
che tiene conto di queste prove<br />
in fase di progettazione) e la<br />
Acura Tl (non venduta in<br />
Europa) sono state promosse al-<br />
RA UTILITÀ DELLE PROVE DI SICUREZZA<br />
ConsumiAuto<br />
la nuova prova di crash. Per la valutazione<br />
complessiva sono stati<br />
considerati tre parametri: il comportamento<br />
della struttura durante<br />
l’impatto, il movimento del<br />
manichino-conducente e le lesioni<br />
riportate dopo l’impatto.<br />
“Non è rappresentativo”<br />
L’ampia bocciatura è ancora più<br />
sonora se consideriamo il segmento<br />
di mercato testato, ovvero<br />
quello delle berline la categoria<br />
sulla quale vengono per prima<br />
installati gli ultimi accorgimenti<br />
per aumentare la sicurezza<br />
del veicolo.<br />
Negli Stati Un<strong>it</strong>i, sulla<br />
stampa di settore, la bocciatura<br />
è stata ampiamente<br />
dibattuta. <strong>Il</strong> gruppo<br />
Mercedes e la Honda<br />
(proprietà del marchio<br />
Acura) hanno cr<strong>it</strong>icato<br />
questo tipo crash test perché<br />
“La svolta? Progettare<br />
veicoli più leggeri”<br />
nuova prova di im-<br />
“La patto frontale introdotta<br />
dall’Iihs è rappresentativa.<br />
Anche perché gli incidenti<br />
esattamente frontali<br />
nella realtà non esistono”.<br />
È questo il giudizio esperto<br />
di Enrico De V<strong>it</strong>a, ingegnere<br />
e giornalista di settore.<br />
De V<strong>it</strong>a, possibile che sia<br />
bastato introdurre una<br />
“leggera” modifica ai comuni<br />
crash test per mandare<br />
KO colossi come Mer-<br />
cedes, Audi e Volkswagen?<br />
Da almeno 5 anni i progetti<br />
di carrozzeria sono impostati<br />
da un computer. <strong>Il</strong> computer<br />
sa dove mettere i rinforzi<br />
in modo da poter superare<br />
brillantemente le prove<br />
di impatto durante i test.<br />
Tutti i modelli sono progettati<br />
per ottenere le 5 stelle.<br />
Quindi sarebbe il caso di<br />
aggiornare le prove, renderle<br />
più severe, per poter<br />
accrescere la sicurez-<br />
lo scenario ricreato è r<strong>it</strong>enuto poco<br />
rappresentativo. Alle cr<strong>it</strong>iche ha<br />
replicato Adrian Lund, presidente<br />
dell’Iihs: “Le auto sono progettate<br />
per superare a pieni voti frontali<br />
poco disassati. Troppo poco invece<br />
è stato fatto per proteggere gli<br />
occupanti dagli impatti molto disassati”.<br />
E l’Europa? <strong>Il</strong> consorzio Eu roNcap<br />
ha già annunciato un rafforzamento<br />
delle proprie prove frontali dal<br />
2015. Ma non sappiamo quale sarà<br />
la percentuale del muso interessata<br />
nell’impatto.<br />
za dei veicoli?<br />
Una prova come quella sperimentata<br />
dall’Iihs è utile. Intendiamoci:<br />
dei crash test<br />
dobbiamo fidarci sapendo<br />
però che non stabiliscono il<br />
grado di sicurezza assoluta.<br />
Anche perché basta che la<br />
nostra auto abbia un punto<br />
di saldatura diverso su un<br />
rinforzo rispetto all’esemplare<br />
testato che la performance<br />
del nostro veicolo,<br />
in caso di incidente, possa<br />
cambiare. Inoltre, nei crash<br />
test non viene valutato l’impatto<br />
del veicolo con uno<br />
più pesante: gli urti simulati<br />
corrispondono a quelli<br />
29<br />
che si verificherebbero tra<br />
due “corpi” di pari peso.<br />
Quindi in caso di incidente<br />
cosa fa la differenza?<br />
<strong>Il</strong> combinato disposto di tre<br />
cose: la massa dell’auto, la<br />
dimensione interna dell’ab<strong>it</strong>acolo<br />
e i sistemi di r<strong>it</strong>enuta,<br />
airbag e cinture di sicurezze.<br />
Sono questi elementi il<br />
vero salvav<strong>it</strong>a in qualsiasi incidente.<br />
Cosa servirebbe per aumentare<br />
la sicurezza dei<br />
veicoli?<br />
Si dovrebbero progettare<br />
veicoli più leggeri. <strong>Il</strong> peso<br />
delle automobili va assolutamente<br />
ridotto.
30 ConsumiDimagrire<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
UN LIBRO RIPROPONE IL METODO PIÙ VECCHIO DEL MONDO<br />
Contrordine, ora il digiuno<br />
fa bene alla dieta e alla salute<br />
Caterina Umbro<br />
L’autore<br />
Dai mormoni ai musulmani, passando<br />
per i cristiani ortodossi e<br />
anche gli ebrei. Abbiamo sempre<br />
pensato l’astensione dal cibo come<br />
una purificazione interiore, una<br />
pratica ascetica per espiare colpe<br />
o raggiungere l’illuminazione. Poi<br />
il Novecento, con Gandhi e Pannella,<br />
ci ha insegnato che poteva es-<br />
“TANTE CRITICHE?<br />
LA MIA DIETA<br />
NON SI VENDE...”<br />
R<strong>it</strong>rovare il peso forma e la salute<br />
astenendosi dal cibo, ma solo<br />
sotto controllo medico e per un pe -<br />
riodo di tempo. È la tesi di Fabio Piccini,<br />
medico psicoanalista, e sperto<br />
di disturbi dell’alimentazione.<br />
Detto così suona quantomeno<br />
strano… Perché digiunare dovrebbe<br />
avere effetti benefici?<br />
Sono anni che mi occupo di alimentazione<br />
e ho sperimentato che il digiuno,<br />
se controllato, non fa male,<br />
anzi può essere un modo per rimettersi<br />
in forma e per rimettere a posto<br />
il metabolismo, in particolare in<br />
alcuni casi, ad esempio per chi è insulina-resistente<br />
e dalle diete non<br />
sere anche una forma di protesta<br />
pol<strong>it</strong>ica, simbolo di estrema presa<br />
di posizione. Ora invece c’è chi lo<br />
propone come metodo per dimagrire<br />
e addir<strong>it</strong>tura per risolvere problemi<br />
di salute.<br />
A portare il tema in evidenza è il<br />
libro Pane al pane e vino al vino di<br />
Fabio Piccini, che propone di r<strong>it</strong>ro-<br />
ottiene alcun effetto. Tagliare drasticamente<br />
l’apporto calorico per<br />
un paio di giorni a settimana ha effetti<br />
benefici, non solo su diabete e<br />
malattie cardiovascolari ma anche<br />
su quelle degenerative. In Usa queste<br />
teorie circolano già da un po’,<br />
ad esempio lo studio di Mark Mattson<br />
del National Inst<strong>it</strong>ute of Aging<br />
mostra come topi tenuti a digiuno<br />
vivono più a lungo, sviluppano meno<br />
tumori e conservano migliori capac<strong>it</strong>à<br />
mentali. Questo perché,<br />
quando l’apporto calorico si riduce<br />
sensibilmente, le cellule cerebrali rispondono<br />
a questo stress con una<br />
reazione che aumenta la cresc<strong>it</strong>a dei<br />
neuroni nel cervello: un adattamento<br />
che sembra contrasti l’impatto di<br />
Alzheimer e Parkinson.<br />
Oltre a far bene, secondo lei aiuta<br />
a dimagrire?<br />
Non parliamo di digiuni lunghi, ma<br />
La tesi di<br />
Fabio Piccini,<br />
medico<br />
psicoanalista,<br />
non convince<br />
i nutrizionisti.<br />
Ma conquista<br />
molti<br />
consensi<br />
di una diminuzione della frequenza<br />
dei pasti, un giorno a settimana<br />
oppure, nell’amb<strong>it</strong>o dello stesso<br />
giorno, di eliminare un pasto. Di un<br />
digiuno che potremmo definire a<br />
interm<strong>it</strong>tenza, che va dalle 16 alle<br />
24 ore a settimana. Esistono vari<br />
protocolli, tutti devono però esser<br />
segu<strong>it</strong>i sotto stretto controllo medico<br />
perché non è uno scherzo: non<br />
significa solo non mangiare, ma farlo<br />
in base a degli schemi e tenendo<br />
in considerazioni diversi fattori come<br />
corporatura, tipo di attiv<strong>it</strong>à e stato<br />
di salute dell’individuo. Ad esempio<br />
è sconsigliabile a donne incinte<br />
e malati di diabete. E poi non vuol<br />
dire che, nel momento in cui si interrompe<br />
il digiuno, ci si senta autorizzati<br />
a ingurg<strong>it</strong>are qualsiasi cosa.<br />
Sull’alimentazione abbiamo linee<br />
guida vecchie che ci consigliano<br />
di fare 5 pasti al giorno. Ma, guar-
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
vare il peso forma e la salute con la<br />
“dieta più antica e meno costosa del<br />
mondo”, andando contro quanto da<br />
anni ci viene insegnato da massimi<br />
esperti di nutrizione. Infatti non si<br />
può certo dire che tale tesi goda dell’apprezzamento<br />
dei nutrizionisti,<br />
che ci hanno sempre messo in guardia<br />
da diete squilibrate o eccessivamente<br />
ipocaloriche. Un cambiamento<br />
che smentisce tutto ciò che pensavamo<br />
fosse oramai appurato? <strong>Il</strong><br />
<strong>Salvagente</strong>, in queste pagine, ha<br />
messo a confronto le idee dell’autore<br />
del fortunato libro e<br />
quelle di Andrea Ghiselli, nutrizionista<br />
molto noto<br />
ai nostri lettori.<br />
dando alla sua storia, da quanti anni<br />
è che l’uomo fa 5 pasti al giorno?<br />
Secondo gli esperti di alimentazione<br />
la mancanza di cibo provoca<br />
una forma di intossicazione.<br />
L’intossicazione deriva dal fatto che,<br />
nel momento in cui l’organismo non<br />
ha sufficienti zuccheri, va a rifornirsi<br />
di calorie intaccando i grassi e questo<br />
provoca un prodotto di scorie<br />
che generano le chetosi. Per capirsi:<br />
il classico sintomo è l’acetone dei<br />
bambini. Ma di acetone non mi risulta<br />
sia mai morto nessuno…<br />
Una posizione controcorrente…<br />
Non troverete nessun esperto che<br />
pubblicizza il digiuno perché non<br />
si può mettere in una pillola e non<br />
si può vendere, mentre l'80% dei<br />
fondi per i centri di ricerca in nutrizione<br />
vengono da aziende specializzate<br />
in alimentazione e integratori.<br />
<strong>Il</strong> nutrizionista<br />
stenersi dal cibo determi-<br />
“A na un abbassamento glicemico<br />
che provoca una forma di<br />
intossicazione dell’organismo”.<br />
È netto Andrea Ghiselli, ricercatore<br />
dell’Inran (l’Ist<strong>it</strong>uto nazionale<br />
di ricerca per gli alimenti e<br />
la nutrizione).<br />
Dottor Ghiselli, cosa ne pensa<br />
della teoria che propugna il digiuno<br />
per dimagrire?<br />
Innanz<strong>it</strong>utto teorie del genere prima<br />
di esser divulgate al largo pubblico<br />
dovrebbero essere sottoposte<br />
all’esame della comun<strong>it</strong>à scientifica,<br />
che è il terreno più adatto<br />
per il confronto su tematiche così<br />
delicate. Le indicazioni della comun<strong>it</strong>à<br />
scientifica sono chiare,<br />
parlano di 5 o 6 pasti al giorno, a<br />
una distanza di circa 3-4 ore l’uno<br />
dall’altro. Poi ognuno può dire<br />
quello che vuole.<br />
Nel concreto cosa succede nell’organismo<br />
saltando i pasti?<br />
L’astensione dal cibo causa un’intossicazione.<br />
La mancanza di zuccheri<br />
infatti comporta che l’organismo<br />
vada a reperire carburante<br />
da altre fonti: dalle 4 alle 8 ore dopo<br />
l’inizio del digiuno, si finisce<br />
di metabolizzare il glucosio presente<br />
nel sangue e si comincia a<br />
trasformare i depos<strong>it</strong>i di glicogeno<br />
del fegato. Quando finisce, si<br />
comincia a utilizzare quello depos<strong>it</strong>ato<br />
nei muscoli e, successivamente,<br />
i grassi, che vengono trasformati<br />
in sostanze dette corpi<br />
chetonici. <strong>Il</strong> risultato del metabolismo<br />
dei grassi provoca la cheto-<br />
ConsumiDimagrire<br />
“MA NON MANGIARE<br />
FINISCE PER INTOSSICARE<br />
L’ORGANISMO”<br />
si, una forma di<br />
intossicazione<br />
che dà nausea perenne<br />
(motivo<br />
per cui non si<br />
percepisce più<br />
lo stimolo del -<br />
la fame). Que -<br />
sto porta l’organismo<br />
a un lavorosupplementare:<br />
per tamponare<br />
le acid<strong>it</strong>à chetogeniche<br />
derivate, sottrae<br />
calcio alle ossa, dove si<br />
trovano i depos<strong>it</strong>i di bicarbonato<br />
di calcio che servono<br />
per contrastare l’eccesso di acid<strong>it</strong>à.<br />
Oltretutto il peso ricade sui<br />
reni che poi devono smaltire tali<br />
residui.<br />
Quale è quindi il modo migliore<br />
per r<strong>it</strong>rovare la forma?<br />
L’efficacia di un determinato tipo<br />
di trattamento si valuta in termini<br />
di costi-benefici: anche una<br />
randellata sui denti probabilmente<br />
fa mangiare meno, ma<br />
non vuol dire sia la strada giusta.<br />
<strong>Il</strong> modo corretto di r<strong>it</strong>rovare il peso<br />
forma è riprendere un’alimentazione<br />
adeguata ai propri fabbisogni,<br />
fatta di pasti non pesanti<br />
e frequenti, in modo da non<br />
produrre s<strong>it</strong>uazione che l’organismo<br />
percepisce come di emergenza.<br />
Frutta e verdura, proteine<br />
quanto basta, pochi zuccheri<br />
e grassi molto ridotti. Naturalmente<br />
sempre accompagnata<br />
da attiv<strong>it</strong>à fisica.<br />
31
32<br />
Consumi<strong>Il</strong> caso<br />
I VERI RISULTATI DELLA RICERCA DEGLI SCIENZIATI DI STANFORD<br />
<strong>Il</strong> bio? Più sano per ciò<br />
che NON contiene<br />
Sui giornali<br />
lo studio<br />
californiano<br />
è stato letto<br />
come una<br />
demolizione<br />
della<br />
superior<strong>it</strong>à<br />
dei cibi<br />
organici.<br />
Ma a leggere<br />
bene le<br />
conclusioni...<br />
il m<strong>it</strong>o del biologico”.<br />
“Gli alimenti biologici non<br />
“Crolla<br />
sono più sani”. “Più buoni<br />
ma non più nutrienti”.<br />
La scorsa settimana i giornali di<br />
tutto il mondo (nell’ordine abbiamo<br />
c<strong>it</strong>ato i t<strong>it</strong>oli del “New York Times”,<br />
“La Stampa” e “la Repubblica” ma<br />
avremmo potuto continuare) hanno<br />
t<strong>it</strong>olato così i risultati di una ricerca<br />
condotta dalla Stanford Univers<strong>it</strong>y<br />
della California. Un lavoro che,<br />
sempre leggendo i giornali, avrebbe<br />
dimostrato come, sulla base della revisione<br />
di migliaia di studi, tra cibi<br />
biologici e convenzionali ci siano<br />
scarse differenze, visto che i primi<br />
non sono più sani dei secondi.<br />
Possibile? Ce lo siamo chiesto e siamo<br />
andati a vedere l’articolo pubblicato<br />
su “Annals of Internal Medicine”.<br />
Paolo Moretti<br />
Arrivando a conclusioni opposte a<br />
quelle che hanno fatto molto rumore.<br />
Innanz<strong>it</strong>utto i numeri. La ricerca,<br />
è vero, ha “considerato” migliaia di<br />
studi (5.908 per l’esattezza), ma ha fin<strong>it</strong>o<br />
per scartarne 5.448, nella maggior<br />
parte dei casi perché... “non erano<br />
su alimenti biologici e convenzionali”.<br />
Alla fine ne sono rimasti 17 sull’alimentazione<br />
umana e 223 sul contenuto<br />
in nutrienti. Tanto che gli stessi<br />
autori hanno ammesso il lim<strong>it</strong>e della<br />
scars<strong>it</strong>à degli studi presi in esame<br />
e della loro eterogene<strong>it</strong>à.<br />
Ma andiamo avanti. Quali sono i risultati<br />
di questo lavoro?<br />
Si legge dalle conclusioni della ricerca:<br />
“In letteratura manca una forte<br />
evidenza che i prodotti biologici<br />
siano significativamente più nutrienti<br />
di quelli convenzionali. <strong>Il</strong> consu-<br />
mo di prodotti biologici può ridurre<br />
l’esposizione a residui di pesticidi<br />
e batteri resistenti agli antibiotici”.<br />
Ora, se tutti i giornali hanno deciso<br />
di t<strong>it</strong>olare sulla mancanza di prove<br />
di un maggior apporto di nutrienti<br />
del cibo bio (forzando, visto che<br />
la mancanza di prove non è una prova<br />
del contrario), è sfugg<strong>it</strong>o, invece,<br />
quello che la revisione è riusc<strong>it</strong>a davvero<br />
a provare.<br />
Una dimenticanza davvero incredibile.<br />
“Sono l’unico a pensare che<br />
una riduzione del consumo di pesticidi<br />
e del rischio di batteri resistenti<br />
agli antibiotici sono aspetti che<br />
mer<strong>it</strong>erebbero un t<strong>it</strong>olo esattamente<br />
opposto?”, osserva sul suo blog<br />
Robert Sexton, Chief executive officer<br />
della Soil Association Certification,<br />
l’organismo che certifica più<br />
del 70% del cibo bio venduto in Gran<br />
Bretagna.<br />
Sexton continua: “La ricerca in questione<br />
tra l’altro parla della presenza<br />
nel latte biologico di un quant<strong>it</strong>ativo<br />
superiore di acidi grassi Omega-<br />
3, che sono ‘considerati importanti<br />
per lo sviluppo cerebrale nei bambini<br />
e per la salute cardiovascolare’. E<br />
allora perché si spara un t<strong>it</strong>olo che dice<br />
che i prodotti non sono sani?”.<br />
La domanda effettivamente fa riflettere.<br />
Specie quando, nella ricerca,<br />
si legge dell’evidenza di minori livelli<br />
di residui di pesticidi nelle urine<br />
dei bambini che seguono una dieta<br />
biologica.<br />
Facile a questo punto l’affondo di<br />
Sexton: “Ci si sta dicendo che i pesticidi<br />
nelle urine dei nostri figli<br />
sono ok? E perché questo non rende<br />
il cibo biologico più sano? La ‘salubr<strong>it</strong>à’<br />
del bio non sta solo in ciò<br />
che contiene, ma anche in ciò che<br />
non contiene”.
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
L’UVA, REGINA DELLA FRUTTA DI QUESTA STAGIONE<br />
Benessere<br />
a grappoli<br />
Roberto Quintavalle<br />
Una volta era la regina d’autunno...<br />
Già, una volta, perché da<br />
qualche anno l’uva fa la sua comparsa<br />
sui banchi già da luglio con<br />
il suo fascino, anche se con prezzi<br />
e qual<strong>it</strong>à delle prime usc<strong>it</strong>e ufficiali<br />
tutt’altro che seducenti.<br />
In ogni caso ora siamo nel pieno<br />
della stagione, e vale la pena riflettere<br />
sui grappoli e sul loro valore<br />
nutrizionale. Le qual<strong>it</strong>à pos<strong>it</strong>ive<br />
dell’uva, infatti, sono parecchie.<br />
Cominciamo da un paragone<br />
a dir poco sorprendente, quello<br />
con il latte materno. Sapevate<br />
che il nettare dell’uva sembra abbia<br />
poco da invidiare al nutrimento<br />
materno?<br />
Un succo d’uva, ad esempio, ha<br />
un alto valore energetico e può<br />
essere assunto anche da chi non<br />
digerisce l’acino intero per intolleranza<br />
all’emicellulosa del frutto<br />
e alla lignina dei semi. Ha azione<br />
antibatterica e una quant<strong>it</strong>à di<br />
proteine anche più alta del latte<br />
(l’1,7% contro l’1,5).<br />
Ma anche chi la mangia ad acini<br />
potrà godere di principi nutr<strong>it</strong>ivi<br />
facilmente assimilabili e v<strong>it</strong>amine<br />
(dalla A alla B1, dalla B2 alla PP).<br />
E di sali minerali quasi unici. Come<br />
il tartrato che favorisce l’eliminazione<br />
delle scorie.<br />
Per il resto l’uva contiene poca v<strong>it</strong>amina<br />
C, è ricca di potassio e povera<br />
di sodio. Ha, però, un potere<br />
saziante basso mentre - anche<br />
questo non farà piacere ai forzati<br />
della dieta - le sue 61 calorie per<br />
100 grammi la posizionano tra i<br />
frutti più energetici.<br />
Quanto al consumo, se non si sceglie<br />
un prodotto biologico è bene<br />
dedicare un po’ di attenzione<br />
al lavaggio per uno dei frutti su cui<br />
l’uso dei pesticidi è più intenso.<br />
L’uva, infatti, è sempre presente<br />
nei controlli delle autor<strong>it</strong>à san<strong>it</strong>arie<br />
come uno dei campioni maggiormente<br />
trattati. Leggiamo, tanto<br />
per fare un esempio, nel report<br />
dell’attiv<strong>it</strong>à ispettiva della Regione<br />
Piemonte, che dalle analisi<br />
condotte lo scorso anno, proprio<br />
l’uva da tavola assieme alle fragole<br />
erano i campioni che mostravano<br />
il maggior numero di<br />
trattamenti (ben 6) sul medesimo<br />
campione e, dopo i limoni<br />
(86%) e i mandarini (82%), i grappoli<br />
analizzati spiccavano per il<br />
r<strong>it</strong>rovamento di residui. Otto casi<br />
su dieci, un bel record!<br />
L’alimentodella Settimana<br />
uva<br />
Buccia e semi<br />
Buccia e semi, protagonisti. Non tutti<br />
sanno che proprio in queste parti<br />
dell’acino sono presenti microelementi<br />
davvero utili.<br />
La buccia, per esempio, soprattutto<br />
quella dell’uva nera, ha una buona<br />
quan t<strong>it</strong>à di antiossidanti. So stanze<br />
come flavonoidi, polifenoli, tannini,<br />
protoantocianidine, resveratrolo<br />
aiutano a combattere i radicali liberi<br />
responsabili del decadimento<br />
delle cellule.<br />
Dai vinaccioli (i semi) si ricava, invece,<br />
un olio dal quale si estrae l’acido<br />
linoleico, grasso essenziale vegetale<br />
della serie Omega-6. In più, sempre<br />
nei semi, sono presenti i polifenoli<br />
che aiutano la prevenzione e rallentano<br />
la progressione del morbo<br />
di Alzheimer. Almeno secondo uno<br />
studio pubblicato dal “Journal of Al -<br />
zheimer’s Di sease” e coordinato da<br />
Giulio Maria Pa sinetti della Mount<br />
Si nai School of Medicine di New York.<br />
TABELLA NUTRIZIONALE<br />
(PER 100 GRAMMI DI PARTE EDIBILE)<br />
Calorie 61 kcal<br />
Proteine 0,5 g<br />
Lipidi 0,1 g<br />
Carboidrati 15,6 g<br />
Fibra totale 1,5 g<br />
Sodio 1 mg<br />
Potassio 192 mg<br />
Calcio 27 mg<br />
Fosforo 4 mg<br />
V<strong>it</strong>amina A (ret. eq.) 4 mcg<br />
V<strong>it</strong>amina C 6 mg<br />
V<strong>it</strong>amina PP 0,4 mg<br />
Fonte INRAN<br />
33
34<br />
NEWS<br />
Europa/Tabacco<br />
L’UNIONE EUROPEA<br />
SEGUE L’AUSTRALIA<br />
MondoItalia<br />
Era part<strong>it</strong>a dall’Australia l’idea di vendere<br />
sigari e sigarette in pacchetti senza marchio<br />
e coperte da immagini choc. Ora la<br />
Dg Salute della Commissione europea sta<br />
elaborando un’ipotesi simile per la riforma<br />
della direttiva europea sul tabacco.<br />
Forse defin<strong>it</strong>ive entro l’autunno, le nuove<br />
norme potrebbero introdurre anche<br />
il divieto di esporre i prodotti da fumo e<br />
di usare ingredienti che possono rendere<br />
omogeneo il gusto delle sigarette.<br />
“La demagogia di queste misure è evidente,<br />
mentre è tutta da dimostrare la loro efficacia”,<br />
afferma Giovanni Risso, presidente<br />
della Cedt (Confédération européenne<br />
des détaillants en tabac) e presidente<br />
della Federazione <strong>it</strong>aliana tabaccai.<br />
“Certo è invece - continua Risso - che gli<br />
effetti di queste misure sconsiderate<br />
avranno effetti devastanti sulla rete di vend<strong>it</strong>a<br />
legale e controllata, a chiaro vantaggio<br />
del mercato illegale, del contrabbando<br />
e della contraffazione. Ecco perché,<br />
insieme ai colleghi tabaccai di tutta Europa,<br />
diremo no al divieto di esposizione,<br />
no ai pacchetti generici e con immagini<br />
choc, no alle sigarette uniformi per gusto<br />
e sapore”.<br />
Usa/<strong>Il</strong> test<br />
Zainetti da brividi,<br />
i veleni nel corredino<br />
Edoardo Barbanera<br />
Questa volta non è l’eccessivo<br />
peso degli zaini a dover<br />
preoccupare i gen<strong>it</strong>ori.<br />
Secondo uno studio condotto<br />
negli Usa dal Center for Health,<br />
En vironment and Justice (Chej),<br />
il 75% di zaini, astucci e altri<br />
prodotti scolastici conterrebbe<br />
un livello eccessivo di ftalati, sostanze<br />
chimiche usate per aumentare<br />
la morbidezza di alcune<br />
plastiche, soprattutto il Pvc.<br />
Gli ftalati sono stati messi al<br />
bando nel 2008 nei giocattoli,<br />
in quanto si r<strong>it</strong>iene siano responsabili<br />
dell’insorgenza di<br />
alcune patologie come l’asma,<br />
Stati Un<strong>it</strong>i/Telefonia<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
il diabete e di problemi legati<br />
allo sviluppo nei bambini.<br />
La loro tossic<strong>it</strong>à per l’uomo,<br />
tuttavia, è ancora fonte di dibatt<strong>it</strong>o,<br />
anche se alcuni studi<br />
sugli animali sembrano suggerire<br />
che influiscono sul sistema<br />
ormonale. Lo studio del<br />
Chej ha rivelato come, in 16<br />
sui 20 prodotti analizzati, i livelli<br />
di ftalati siano più alti di<br />
quelli ammessi per i giocatoli<br />
e per i prodotti per l’infanzia.<br />
In un caso il lim<strong>it</strong>e è stato<br />
superato di 52 volte. Tutti<br />
gli zainetti, inoltre, contenevano<br />
la sostanza, ma nessuno<br />
ne indicava la presenza.<br />
“I livelli degli ftalati usati nel-<br />
I CLIENTI PIÙ SODDISFATTI<br />
Non è sicuramente una nov<strong>it</strong>à. Almeno non per la J.D. Power and<br />
associates, la società statun<strong>it</strong>ense specializzata in ricerche di marketing<br />
incentrate sulla soddisfazione dei clienti e la qual<strong>it</strong>à dei prodotti.<br />
Per l’ottavo rapporto consecutivo, infatti, la Apple, con il<br />
suo iPhone, è in cima alla classifica dello studio effettuato tra gli<br />
utenti più soddisfatti degli smartphone. La ricerca è stata condotta<br />
su un campione di 8.7<strong>36</strong> proprietari di smartphone e tiene conto<br />
di 4 aspetti chiave: la facil<strong>it</strong>à di funzionamento, il design fisico,<br />
le prestazioni e le caratteristiche. La casa di Cupertino, secondo<br />
i suoi clienti, funziona bene in tutti i fattori, specialmente per<br />
il design fisico e la facil<strong>it</strong>à di funzionamento. Al secondo posto,<br />
invece, si è classificata la Htc.<br />
M NDOI
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
le forn<strong>it</strong>ure scolastiche - si legge<br />
nel documento - sarebbero<br />
illegali se questi prodotti fossero<br />
giocattoli, ma proprio come<br />
i giocattoli questi oggetti sono<br />
usati dai bambini, che sono i più<br />
vulnerabili all’esposizione chimica”.<br />
Tuttavia, “presumendo<br />
che i bambini non mangino,<br />
succhino o mastichino questi<br />
prodotti”, ha detto il dottor Mar-<br />
TALIA<br />
Italia/Ant<strong>it</strong>rust<br />
Sospeso “Superquiz”:<br />
ingannevole!<br />
Svelato il trucco e anche l’inganno.<br />
Dopo l’esposto del Codacons<br />
delle scorse settimane, l’Ant<strong>it</strong>rust<br />
ha concesso 5 giorni all’azienda<br />
David2 per sospendere<br />
lo spot pubblic<strong>it</strong>ario Superquiz. In<br />
una nota, l’Autor<strong>it</strong>à spiega che lo<br />
spot mandato in onda è in grado<br />
di indurre in errore il consumatore.<br />
Questo, infatti, convinto di partecipare<br />
al concorso a premi Su-<br />
MondoItalia<br />
cel Casavant, a capo del dipartimento<br />
di Farmacologia e tossicologia<br />
del Nationwide Children’s<br />
Hosp<strong>it</strong>al di Columbus in<br />
Ohio “il rischio non è elevato”.<br />
<strong>Il</strong> problema degli ftalati, comunque,<br />
non riguardano solo gli<br />
Usa. L’Unione europea, infatti,<br />
ha una legislazione simile a<br />
quella degli Usa che dovrebbe<br />
essere rivista nel 2013.<br />
perquiz, invia la risposta giusta<br />
(impossibile sbagliare) tram<strong>it</strong>e un<br />
sms. Con il messaggio, in realtà, il<br />
telespettatore viene iscr<strong>it</strong>to al servizio<br />
in abbonamento denominato<br />
“allyoucan” che prevede l’acquisto<br />
di prodotti dig<strong>it</strong>ali al costo di<br />
24,20 euro mensili, da pagare con<br />
l’automatica decurtazione del cred<strong>it</strong>o<br />
telefonico del consumatore<br />
stesso. Lo spot appare inoltre am-<br />
Ue/Ogm<br />
L’Italia non può<br />
vietare i semi biotech<br />
La Corte di giustizia della Ue ha stabil<strong>it</strong>o che<br />
l'Italia, in attesa dell’adozione da parte delle<br />
Regioni di norme sulla coesistenza tra le<br />
colture Ogm e quelle convenzionali, non può<br />
bloccare la messa in coltura di Ogm. La sentenza<br />
è stata emessa a propos<strong>it</strong>o della causa<br />
intentata dalla Pioneer contro il ministero<br />
dell'Agricoltura <strong>it</strong>aliano e ha dato ragione<br />
alla società che produce e distribuisce sementi<br />
a livello mondiale. La Pi oneer aveva<br />
contestato la necess<strong>it</strong>à di un’autorizzazione<br />
nazionale per coltivare la varietà del mais<br />
Mon810, autorizzato dalla Ue nel 1998. La<br />
Conferenza <strong>it</strong>aliana agricoltori, nel frattempo,<br />
afferma la propria contrarietà agli<br />
Ogm. “Siamo consapevoli che l’utilizzazione<br />
del biotech può annullare la nostra idea<br />
di agricoltura. Annullare l’unico vantaggio<br />
compet<strong>it</strong>ivo dei suoi prodotti sui mercati:<br />
quello della biodivers<strong>it</strong>à”.<br />
La trappola<br />
di “allyou -<br />
can” era<br />
stata<br />
denunciata<br />
anche dal<br />
<strong>Salvagente</strong><br />
NEWS<br />
35<br />
biguo circa i potenziali premi, la<br />
tempistica dell’estrazione, il<br />
montepremi e le effettive modal<strong>it</strong>à<br />
di partecipazione. Anche per<br />
questo, l’azienda David2, che era<br />
già stata sanzionata di recente<br />
per comportamenti analoghi, oltre<br />
al provvedimento<br />
di sospensione<br />
vedrà avvi -<br />
a to un provvedimento<br />
per verificare<br />
la possibile<br />
scorrettezza della<br />
pratica com -<br />
merciale messa<br />
in atto.
<strong>36</strong><br />
Italia/Bancomat<br />
Regalo<br />
alle<br />
banche?<br />
Italia/Alimenti<br />
allarme è giunto dall’Emilia-<br />
L’ Romagna e lo ha reso noto <strong>Il</strong>fattoalimentare.<strong>it</strong>.<br />
La sostanza<br />
sotto accusa è il cloramfenicolo,<br />
un antibiotico usato per combattere<br />
le infezioni batteriche negli<br />
allevamenti di polli e vietato<br />
per gli effetti secondari che provoca<br />
sull’organismo umano. E invece<br />
sarebbe fin<strong>it</strong>o nei prodotti<br />
dell’azienda modenese Grandi<br />
Salumifici Italiani che confeziona<br />
würstel di pollo per numerose<br />
catene di supermercati. L’antibiotico<br />
è stato riscontrato nella<br />
carne separata meccanica-<br />
MondoItalia<br />
obiettivo è ridurre l’evasio-<br />
L’ ne fiscale garantendo la massima<br />
tracciabil<strong>it</strong>à degli acquisti.<br />
Lo strumento sarebbe l’ultima<br />
norma inser<strong>it</strong>a nella bozza del<br />
decreto legge per lo Sviluppo<br />
economico, del ministro Passera,<br />
che prevede l’obbligo per gli<br />
esercenti di accettare solo pagamenti<br />
con bancomat o carta di<br />
Würstel con antibiotici<br />
r<strong>it</strong>irati dai supermercati<br />
mente (quella ottenuta con la<br />
sprem<strong>it</strong>ura delle carcasse dei volatili),<br />
congelata e utilizzata per<br />
la produzione dei würstel. La società<br />
modenese non ha voluto<br />
comunicare i marchi che saranno<br />
r<strong>it</strong>irati dal mercato ma ha inviato<br />
una lettera ai punti vend<strong>it</strong>a<br />
inv<strong>it</strong>andoli a r<strong>it</strong>irare il prodotto<br />
dagli scaffali. Non essendoci<br />
comunicazioni ufficiali si consiglia<br />
comunque di non mangiare<br />
würstel di pollo prodotti dai<br />
Grandi Salumifici Italiani (il nome<br />
è riportato sull’etichetta) acquistati<br />
nei giorni scorsi.<br />
cred<strong>it</strong>o per spese superiori ai 50<br />
euro. “Non abbiamo ancora deciso<br />
lim<strong>it</strong>i e tempistiche”, spiega<br />
il ministro, ma nel frattempo<br />
piovono già le prime cr<strong>it</strong>iche.<br />
La Confcommercio, pur ammettendo<br />
la necess<strong>it</strong>a di modernizzare<br />
il sistema dei pagamenti,<br />
si mostra preoccupata. “<strong>Il</strong> perseguimento<br />
di questo obiettivo<br />
non può significare introduzione,<br />
con tempi stringenti, di obblighi<br />
universali di accettazione<br />
degli strumenti di moneta<br />
elettronica”, soprattutto in assenza<br />
di una “riduzione delle<br />
commissioni che gravano sugli<br />
esercenti”. Anche Confesercenti<br />
e Codacons si trovano d’accordo<br />
e definiscono la norma come<br />
“l’ennesimo inutile regalo<br />
alle banche”.<br />
Italia/Televisione<br />
FASTWEB DICE ADDIO<br />
ALLA TV VIA INTERNET<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Sarà sospeso dal 4 ottobre e dal 5 novembre<br />
cesserà di esistere: il servizio Iptv (Internet<br />
protocol television) di Fastweb, lanciato<br />
nel 2001, non decolla e chiude i battenti,<br />
come già annunciato nella scorsa primavera.<br />
Troppo pochi gli abbonamenti (appena<br />
200mila nel 2010) e le agevolazioni fiscali, a<br />
fronte di una spietata concorrenza anche da<br />
parte delle tv on demand via internet. Ai clienti<br />
non saranno caricati costi di disattivazione<br />
o penali in caso di mancata rest<strong>it</strong>uzione del<br />
decoder (pagato 29 euro ai tempi dell’attivazione<br />
del servizio). Sky, nel frattempo, si è già<br />
mossa, offrendo il passaggio alla tecnologia<br />
satell<strong>it</strong>are con My Sky Hd o a Sky Dig<strong>it</strong>al Key.
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Dir<strong>it</strong>ti<br />
<strong>Il</strong> Rapporto<br />
I dir<strong>it</strong>ti dei consumatori<br />
in ostaggio della crisi<br />
Valentina Corvino<br />
<strong>Il</strong> Rapporto di P<strong>it</strong> servizi mostra<br />
una s<strong>it</strong>uazione in rapido<br />
peggioramento. Prime v<strong>it</strong>time:<br />
qual<strong>it</strong>à e trasparenza.<br />
I DIRITTI VIOLATI<br />
Alla qual<strong>it</strong>à 21%<br />
Alla trasparenza 18%<br />
All’equ<strong>it</strong>à contrattuale 14%<br />
Alla tutela 13%<br />
Alla sostenibil<strong>it</strong>à economica 12%<br />
All’informazione 7%<br />
Alla scelta 4%<br />
Alla sicurezza 4%<br />
Fonte: C<strong>it</strong>tadinanzattiva XII Relazione P<strong>it</strong> Servizi<br />
Negli ultimi due anni la recessione<br />
economica e la perd<strong>it</strong>a<br />
del potere d’acquisto delle<br />
famiglie non ha mai smesso di occupare<br />
le pagine dei giornali e la<br />
mente di ognuno di noi. Una conseguenza<br />
“immateriale” di questa<br />
crisi è passata per lo più nel generale<br />
silenzio: nessuno si è mai<br />
soffermato, infatti, sulla recessione<br />
dei dir<strong>it</strong>ti dei consumatori.<br />
L’ha fatto C<strong>it</strong>tadinanzattiva nel suo<br />
ultimo rapporto P<strong>it</strong> Servizi dove<br />
ha fotografato uno spaccato della<br />
quotidian<strong>it</strong>à di migliaia di c<strong>it</strong>tadini<br />
che ogni giorno fronteggiano<br />
la crisi e si scontrano - come<br />
non bastasse - con l’inefficienza<br />
e la burocrazia di enti pubblici e<br />
aziende in un sistema di fronte a<br />
una scelta non più rinviabile tra il<br />
collasso defin<strong>it</strong>ivo o la rinasc<strong>it</strong>a su<br />
nuove basi.<br />
L’impressione, sfogliando le 160<br />
pagine del Rapporto, è che in assenza<br />
di decise soluzioni di carat-<br />
37<br />
tere sociale, i consumatori siano<br />
costretti a soccombere e i loro problemi<br />
quotidiani di utenti a essere<br />
considerati di secondaria importanza.<br />
Insomma, è difficile contestare<br />
una bolletta se non sempre<br />
si è nelle condizioni di poterla<br />
pagare oppure indignarsi di<br />
fronte ai r<strong>it</strong>ardi e ai disservizi del<br />
trasporto pubblico locale se autobus<br />
e treno sono gli unici mezzidi<br />
locomozione che ci si può permettere!<br />
Una retromarcia pericolosa<br />
soprattutto se si considera che in<br />
un periodo di crisi come quello che<br />
stiamo attraversando le aziende<br />
(pubbliche e private) sono disposte<br />
a fare di tutto pur di accaparrarsi<br />
un cliente in più anche (e soprattutto)<br />
a mettere in atto le pratiche<br />
commercialipiù aggressive<br />
(contratti non richiesti, informazioni<br />
ingannevoli e via dicendo)<br />
e a violare i più comuni dir<strong>it</strong>ti dei<br />
consumatori, frutto di anni di battaglie<br />
delle associazioni dei con-<br />
▲
38 Dir<strong>it</strong>ti<strong>Il</strong> Rapporto<br />
I dir<strong>it</strong>ti dei<br />
consumato -<br />
ri in...<br />
▲<br />
▲<br />
sumatori. E la classifica che emerge<br />
dal rapporto di C<strong>it</strong>tadinanzattiva<br />
non è confortante.<br />
Fine della qual<strong>it</strong>à<br />
Prendendo come punto di partenza<br />
la Carta dei dir<strong>it</strong>ti del c<strong>it</strong>tadino-consumatore<br />
che l’associazione<br />
ha promosso nel 2000 e<br />
analizzando le 8.722 segnalazioni<br />
giunte allo sportello, nell’anno<br />
trascorso i dir<strong>it</strong>ti dei consumatori<br />
che sono stati elusi più di<br />
frequente nei diversi settori sono:<br />
il dir<strong>it</strong>to alla qual<strong>it</strong>à (21%), il<br />
dir<strong>it</strong>to alla trasparenza (18%), il<br />
dir<strong>it</strong>to all’equ<strong>it</strong>à contrattuale<br />
(14%), il dir<strong>it</strong>to alla tutela (13%)<br />
e il dir<strong>it</strong>to alla sostenibil<strong>it</strong>à economica<br />
(12%). Seguono le violazioni<br />
del dir<strong>it</strong>to all’informazione (7%)<br />
e al servizio (7%).<br />
R<strong>it</strong>ardi, discontinu<strong>it</strong>à nell’erogazione<br />
del servizio, guasti: la qual<strong>it</strong>à<br />
dei servizi - spesso profumatamente<br />
pagati - si è ridotta al lumicino<br />
e lo dimostrano le segnalazioni<br />
raccolte da C<strong>it</strong>tadinanzattiva.<br />
Tra l’altro i disagi che lamentano<br />
i c<strong>it</strong>tadini hanno ricadute anche<br />
sull’intero paese in quanto rallentano<br />
la libera concorrenza, lo<br />
sviluppo di nuove tecnologie, la<br />
cresc<strong>it</strong>a. Ma i c<strong>it</strong>tadini devono fare<br />
anche i conti - troppo spesso -<br />
con la mancanza di trasparenza<br />
che rende la comprensione di contratti,<br />
multe, cartelle esattoriali e<br />
bollette un vero e proprio rebus.<br />
Nel 14% dei casi, invece, è violato<br />
il dir<strong>it</strong>to all’equ<strong>it</strong>à contrattuale<br />
che si manifesta ogni volta che<br />
il consumatore non riesce, ad<br />
esempio, a recedere da un contrat-<br />
to senza incappare in r<strong>it</strong>ardi, costi<br />
aggiuntivi o clausole palesemente<br />
vessatorie nei suoi confronti.<br />
Nei casi in cui C<strong>it</strong>tadinanzattiva<br />
ha riscontrato, invece, una<br />
violazione del dir<strong>it</strong>to alla tutela,<br />
la s<strong>it</strong>uazione che viene a crearsi è<br />
paradossale in quanto il consumatore<br />
sa di avere ragione ma è consapevole,<br />
allo stesso tempo, che<br />
difendere i suoi dir<strong>it</strong>ti sarebbe<br />
troppo oneroso: ciò accade soprattutto<br />
nei settori delle banche e delle<br />
assicurazioni.<br />
“Firma e z<strong>it</strong>to”<br />
<strong>Il</strong> dir<strong>it</strong>to all’informazione, essenziale<br />
in fase pre-contrattuale<br />
perché incide sull’opportun<strong>it</strong>à e<br />
la convenienza di stipulare un accordo,<br />
è violato nel 7% dei casi e<br />
soprattutto nei rapporti con la<br />
pubblica amministrazione: succede<br />
che i consumatori non hanno<br />
a disposizione le informazioni<br />
necessarie ad attivare un dir<strong>it</strong>to.<br />
<strong>Il</strong> 7% delle segnalazioni, infine,<br />
ha come oggetto una violazione<br />
del dir<strong>it</strong>to al servizio: i c<strong>it</strong>tadini<br />
non riescono a usufruire di<br />
alcuni servizi fondamentali (gli<br />
asili nido, ad esempio). Una s<strong>it</strong>uazione<br />
che, con i tagli degli ultimi<br />
tempi, è destinata a peggiorare.<br />
Purtroppo per noi.<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Fisco ed Equ<strong>it</strong>alia le bestie<br />
E la difesa dagli abusi è se<br />
Immaginate diaver pagato la tassa<br />
di circolazione dell’auto e ciononostante<br />
ricevete due richieste<br />
di pagamento da parte di Equ<strong>it</strong>alia<br />
nonché, addir<strong>it</strong>tura, il fermo amministrativo<br />
della vostra auto. Non è<br />
fantascienza. Tutto può accadere in<br />
un paese, il nostro, dove i c<strong>it</strong>tadini<br />
si sentono vessati da una pubblica<br />
amministrazione che spesso non<br />
vede e non sente. Questa è solo una<br />
delle tante segnalazioni in materia<br />
di fisco giunte, nel corso del 2011, al<br />
P<strong>it</strong> Servizi di C<strong>it</strong>tadinanzattiva. Ma
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
I PROTAGONISTI DEI RECLAMI<br />
Telecomunicazioni 22%<br />
Energia 17%<br />
Banche e finanziarie 15%<br />
Pubblica amministrazione 13%<br />
Servizi pubblici locali 12%<br />
Trasporti 9%<br />
Servizi assicurativi 5%<br />
Servizi postali 4%<br />
Beni e contratti 3%<br />
nere degli utenti<br />
mpre più difficile<br />
può accadere anche di r<strong>it</strong>rovarsi con<br />
una “bella”ipoteca sulla casa di famiglia<br />
per un deb<strong>it</strong>o inferiore agli<br />
8mila euro, soglia minima per la quale<br />
l’agente della riscossione è autorizzato<br />
a espropriare l’immobile.<br />
La pubblica amministrazione, pur<br />
collocandosi al quarto posto nella<br />
classifica dei settori più cr<strong>it</strong>ici stilata<br />
da C<strong>it</strong>tadinanzattiva, si conferma<br />
“la bestia nera” dei consumatori. In<br />
particolare, come dimostrano le due<br />
storie che abbiamo raccontato, i c<strong>it</strong>tadini<br />
che si sono rivolti al P<strong>it</strong> Ser-<br />
Fonte: XII Relazione annuale del PiT Servizi<br />
▲<br />
In un periodo<br />
di difficoltà<br />
economiche<br />
essere<br />
tartassati<br />
dalla<br />
pubblica<br />
amministra -<br />
zione acuisce<br />
la sfiducia dei<br />
c<strong>it</strong>tadini<br />
Dir<strong>it</strong>ti<strong>Il</strong> Rapporto<br />
DISSERVIZI<br />
La telefonia fissa riconquista<br />
il primato (di lamentele)<br />
Telecomunicazioni, energia,<br />
banche e finanziarie:<br />
in questi settori si concentrano<br />
le maggiori segnalazioni<br />
giunte, nel corso del<br />
2011, allo sportello P<strong>it</strong> Servizi<br />
di C<strong>it</strong>tadinanzattiva, come<br />
si vede dalla tabella di<br />
queste pagine. Per ognuna<br />
di queste voci, i problemi denunciati<br />
dagli utenti sono<br />
diversi.<br />
Nelle telecomunicazioni,<br />
per esempio, cambiare operatore<br />
o disdire un contratto<br />
sono i disagi che maggiormente<br />
hanno dovuto affrontare<br />
i consumatori. Ed è interessante<br />
notare come ci sia<br />
un’inversione di tendenza<br />
rispetto al passato: ora a farla<br />
da padroni sono i problemi<br />
della telefonia fissa<br />
(62%), più che di quella<br />
quella mobile ( 18%), di internet<br />
(14%), o della televisione<br />
(6%).<br />
Sotto la voce energia è forse<br />
inutile rimarcare come le<br />
lamentele riguardino soprattutto<br />
il settore elettrico,<br />
anche se fa impressione<br />
il trend in aumento delle<br />
segnalazioni relative<br />
alla forn<strong>it</strong>ura di gas<br />
(+13% rispetto all’anno<br />
precedente), dato che conferma<br />
le molteplici cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à<br />
legate al settore, dove peraltro<br />
la concorrenza fatica a<br />
39<br />
partire e l’ex monopolista<br />
detiene ancora oltre l’80%<br />
delle quote di mercato. In<br />
entrambi i casi la maggioranza<br />
delle segnalazioni riguarda<br />
la bolletta (41%).<br />
Le banche e le finanziarie<br />
guadagnano la medaglia di<br />
bronzo: lo scorso anno quindici<br />
c<strong>it</strong>tadini su cento hanno<br />
segnalato disservizi con<br />
banche o finanziarie. Per il<br />
terzo anno consecutivo, i<br />
mutui risultano essere l’amb<strong>it</strong>o<br />
più segnalato (31%) distanziati<br />
di un solo punto in<br />
percentuale dal cred<strong>it</strong>o al<br />
consumo (30%).
40<br />
Fisco ed<br />
Equ<strong>it</strong>alia le<br />
bestie nere...<br />
▲<br />
vizi lo hanno fatto per risolvere problemi<br />
nati nei rapporti con il fisco<br />
e con Equ<strong>it</strong>alia.<br />
L’aumento delle segnalazioni relative<br />
al fisco, comunque, deve essere<br />
letto nel contesto generale di crisi<br />
che sta attraversando il nostro<br />
paese: la richiesta di tasse non dovute<br />
e l’invio di cartelle esattoriali<br />
sono particolarmente invise ai c<strong>it</strong>tadini<br />
già in difficoltà economiche.<br />
Tra l’altro dalle segnalazioni emerge<br />
una maggiore sensibil<strong>it</strong>àa questo<br />
tipo di disservizi da parte degli<br />
utenti, è come se non ci si aspettasse<br />
di essere ulteriormente tartassati<br />
proprio da quella amministrazione<br />
pubblica che dovrebbe essere<br />
Dir<strong>it</strong>ti<strong>Il</strong> Rapporto<br />
garante dei dir<strong>it</strong>ti dei c<strong>it</strong>tadini. Del<br />
resto di fronte a un disservizio sub<strong>it</strong>o<br />
dalla pubblica amministrazione<br />
l’utente non può certo scegliere un<br />
altro operatore e pertanto ci si aspetta<br />
che i servizi siano forn<strong>it</strong>i secondo<br />
i previsti standard di qual<strong>it</strong>à. Cosa<br />
che non avviene quasi mai e che ha<br />
incrinato, con il tempo, il rapporto<br />
CONCILIAZIONI<br />
I CASI DEL 2011<br />
LA GIUSTIZIA ALTERNATIVA<br />
alcuni casi la via più breve ed economica per ot-<br />
In tenere giustizia di fronte alla violazione dei propri<br />
dir<strong>it</strong>ti è ricorrere alla conciliazione par<strong>it</strong>etica, almeno<br />
nelle controversie con le aziende che hanno<br />
sottoscr<strong>it</strong>to protocolli di conciliazione con le associazioni<br />
dei consumatori. Tra l’altro, anche la promozione<br />
di sistemi alternativi di risoluzione delle controversie<br />
contribuisce ad accrescere quel livello di<br />
fiducia e di sviluppo di cui necess<strong>it</strong>a l’economia del<br />
nostro paese ma soprattutto la qual<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a<br />
dei c<strong>it</strong>tadini. Nel 2011 le conciliazioni concluse da<br />
C<strong>it</strong>tadinanzattiva sono state 359 con presenza di 80<br />
conciliatori operativi in 13 regioni. Considerando gli<br />
ultimi 7 anni, le conciliazioni svolte da C<strong>it</strong>tadinanzattiva<br />
sono state complessivamente 3.894 attraverso<br />
le quali sono stati ridistribu<strong>it</strong>i ai consumatori rimborsi<br />
o indennizzi per un totale di euro 6.253.497,00.<br />
Telefonia (178 conciliazioni - valore economico medio:<br />
400 euro per telefonia fissa; 600 euro per quella<br />
mobile), energia (106 – circa 400 euro), servizi<br />
postali (42 – circa 180 euro) i settori in cui si è ricorso<br />
maggiormente alla conciliazione.<br />
Servizi finanziari/bancari 12<br />
Telefonia 178<br />
Energia 106<br />
Servizi Postali 42<br />
Trasporti 21<br />
Fonte: XII Relazione annuale del PiT Servizi<br />
c<strong>it</strong>tadini - pubblica amministrazione.<br />
Se qualche anno fa gli utenti<br />
nutrivano una sorta di timore reverenziale<br />
nei confronti delle ist<strong>it</strong>uzioni,<br />
oggi lo scenario è completamente<br />
cambiato: predomina la<br />
sfiducia e nei confronti della pubblica<br />
amministrazione ci si deve<br />
spesso “difendere”.<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Dir<strong>it</strong>tiSalute<br />
Ambulatori aperti 24 ore?<br />
La RIVOLUZIONE può attendere<br />
Nel decreto<br />
Balduzzi ora<br />
la riorganiz -<br />
zazione è<br />
soggetta<br />
all’adesione<br />
volontaria<br />
dei medici.<br />
E senza soldi,<br />
spiegano<br />
le Regioni,<br />
non potrà<br />
partire<br />
Ambulatori aperti 24 ore su 24,<br />
per sette giorni alla settimana?<br />
C’è chi la giudica una svolta e<br />
chi solo l’ennesima promessa. Fatto<br />
sta che la riorganizzazione dell’assistenza<br />
terr<strong>it</strong>oriale attraverso<br />
dei micro ospedali di quartiereè una<br />
delle - poche - nov<strong>it</strong>à sopravvissute<br />
nel cosiddetto decreto Balduzzi<br />
che proprio in questi giorni comincia<br />
l’<strong>it</strong>er parlamentare per la conversione<br />
in legge.<br />
“Entro il prossimo autunno”, auspica<br />
il sottosegretario alla Salute<br />
Aldefio Elio Cardinale, apriranno le<br />
porte i nuovi centri dove, medici di<br />
famiglia, pediatri, specialisti e guardie<br />
mediche, potranno garantire,<br />
per l’intero arco della giornata, compresi<br />
i festivi, il servizio di assistenza.<br />
Lo scopo è ridurre, attraverso<br />
41<br />
Enrico Cinotti<br />
la “medicina terr<strong>it</strong>oriale”, il ricorso<br />
all’ospedale. “Queste strutture - spiegano<br />
dal ministero - serviranno ad alleggerire<br />
l’assedio ai Pronto soccorso<br />
dove solo il 5% dei 20 milioni di<br />
utenti annui è classificato con un codice<br />
rosso e quindi ha davvero bisogno<br />
di cure ospedaliere”. Si stima che<br />
per ogni codice verde si spendano in<br />
media 200 euro. L’obiettivo dunque<br />
è assorbire attraverso la creazione dei<br />
super-ambulatori aperti 24 ore tutti<br />
i ricorsi “inutili” all’ospedale e nel<br />
frattempo favorire “una continu<strong>it</strong>à<br />
assistenziale” al c<strong>it</strong>tadino.<br />
L’adesione dei professionisti a queste<br />
nuove strutture è volontariae non<br />
più obbligatoria come prevedeva la<br />
prima bozza del decreto Balduzzi.<br />
Tuttavia garantire un’assistenza medica<br />
per tutto l’arco della giornata, 7<br />
▲
42<br />
Ambulatori<br />
aperti 24<br />
ore?...<br />
▲<br />
giorni su 7, non sarà così semplice<br />
come lo è stato annunciarla. “Manca<br />
la copertura economica”, spiegano<br />
le Regioni, gli enti al quale è comunque<br />
demandata tutta la realizzazione<br />
della nuova assistenza terr<strong>it</strong>oriale.<br />
<strong>Il</strong> governo ha proposto di<br />
utilizzare le risorse derivanti dal taglio<br />
dei posti letto (imposto con la<br />
spending review) per le nuove strutture.<br />
<strong>Il</strong> fronte dei governatori però<br />
ha risposto che quelle risorse dovranno<br />
essere impiegate per “ridurre<br />
il defic<strong>it</strong> san<strong>it</strong>ario”.<br />
“Servono risorse”<br />
E allora? Cosa resterà della “rivoluzione<br />
Balduzzi”? “Servono risorse<br />
aggiuntive”, spiega Giuseppe<br />
Scaramuzza, coordinatore nazionale<br />
del Tribunale per i dir<strong>it</strong>ti del<br />
malato. “Condividiamo il principio:<br />
ridurre il ricorso all’ospedale quando<br />
non si è in fase acuta significa<br />
risparmiare risorse che possono essere<br />
impiegate per avvicinare l’assistenza<br />
medica ai c<strong>it</strong>tadini e ‘prolungarla’<br />
durante il giorno. Tuttavia servono<br />
finanziamenti per stimolare<br />
l’aggregazione dei professionisti nelle<br />
nuove strutture. Altrimenti tutto<br />
rischia di rimanere sulla carta”.<br />
In realtà la possibil<strong>it</strong>à di creare<br />
Dir<strong>it</strong>tiSalute<br />
A ROMA SI SPERIMENTA UN SERVIZIO DI 12 ORE<br />
“Ma gli accessi ai Pronto<br />
soccorso non calano”<br />
circa 8 anni nel Lazio ci sono le<br />
“Da Ucpp, le Un<strong>it</strong>à di cure primarie pediatriche,<br />
una sorta di coordinamento terr<strong>it</strong>oriale<br />
tra pediatri di base per garantire<br />
il servizio nell’arco delle 12 ore diurne. Questa<br />
nuova organizzazione doveva far diminuire<br />
gli accessi ai Pronto soccorso pediatrici:<br />
non solo non sono diminu<strong>it</strong>i, ma sono<br />
“un<strong>it</strong>à complesse di cure primarie”,<br />
i cosiddetti ambulatori interprofessionali<br />
aperti h24, è prevista dal<br />
1999. E da allora in diverse regioni,<br />
Toscana, Veneto, Lazio, Emilia-Romagna<br />
e Umbria sono state create<br />
alcune nuove strutture. In molti casi<br />
si tratta di una rete di ambulatori<br />
che, attraverso un calendario di<br />
aperture, garantiscono in un determinato<br />
quartiere, l’assistenza continuativa<br />
durante la settimana. In<br />
altri casi, invece, l’ambulatorio è<br />
unico e attorno a esso ruotano più<br />
camici bianchi. Ma da qui a far diventare<br />
questa organizzazione la<br />
nuova ossatura del servizio medico-pediatrico<br />
di base, la strada è lunga.<br />
“Per portare a termine il percorso<br />
- conclude Scaramuzza - occorre<br />
un impegno finanziario”.<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
addir<strong>it</strong>tura aumentati”. A raccontare la sua<br />
esperienza è Vicenzo Calia, pediatra di base<br />
a Roma e direttore del periodico “Un pediatra<br />
per amico” (www.uppa.<strong>it</strong>).<br />
“Dal mio punto di vista l’offerta di prestazioni<br />
pediatriche è molto elevata, anzi direi<br />
eccessiva. L’Italia ha 14mila pediatri di<br />
cui circa 7mila di base, quando l’Inghilterra<br />
ne ha appena 1.500. Eppure ogni anno<br />
in Italia registriamo circa 5 milioni di richieste<br />
nei Pronto soccorso. Ora nel Lazio stiamo<br />
sperimentando da alcuni anni le Ucpp<br />
per i quali gli aderenti possono contare su<br />
circa mille euro di indenn<strong>it</strong>à<br />
mensile”. Nonostante questo<br />
nella Cap<strong>it</strong>ale si registrano anche<br />
quasi mille accessi al giorno<br />
al Pronto soccorso . “Un dato<br />
sempre più in aumento”, conclude<br />
Calia. “Per questo mi chiedo<br />
a cosa serva la nuova riforma<br />
Balduzzi se non a soddisfare la<br />
richiesta dei medici a rivedere<br />
la propria convenzione”.<br />
“MIGLIORERÀ IL SERVIZIO”<br />
iamo favorevoli a sviluppare l’assistenza sul<br />
“S terr<strong>it</strong>orio per avvicinare le cure primarie al<br />
c<strong>it</strong>tadino. Per farlo però bisogna rivedere la convenzione<br />
nazionale e le Regioni non devono boicottare<br />
la riforma”. È questa la posizione di Giacomo Milillo,<br />
segretario nazionale della Fimmg, la Federazione<br />
dei medici di medicina generale, i cosiddetti<br />
medici di famiglia.<br />
“La continu<strong>it</strong>à assistenziale non significa creare tanti<br />
micro-ospedali di quartiere e neanche riunire più<br />
specialisti in un unico ambulatorio. Significa, come<br />
chiediamo da tempo, riorganizzare il nostro lavoro,<br />
garantendo un servizio ancora migliore per gli assist<strong>it</strong>i”.<br />
Per farlo chiedete una maggiore remunerazione?<br />
“Non mi focalizzerei ora su questo punto. Va rivista<br />
la convenzione nazionale, ma soprattutto le Regioni<br />
hanno la possibil<strong>it</strong>à, rivedendo la spesa ospedaliera,<br />
di impiegare questi risparmi per incentivare<br />
il coordinamento terr<strong>it</strong>oriale tra diversi medici”.
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Marta Strinati<br />
di fare luce sulla<br />
Ferriera di Trieste, che appe-<br />
Larichiesta<br />
sta gli ab<strong>it</strong>anti del quartiere<br />
di Servola, deve essere stata fraintesa.<br />
All’inizio di settembre a ridosso<br />
del s<strong>it</strong>o industriale sembra di stare in<br />
Svezia. In piena notte c’è un’area illuminata<br />
a giorno. Non è il sole anche<br />
di notte, è l’effetto del torcione<br />
che si accende per bruciare il gas della<br />
cokeria. La fiammaè alta decine di<br />
metri, e serve a smaltire quel gas destinato<br />
alla centrale di cogenerazione<br />
elettrica, ma che - a causa di un<br />
malfunzionamento dell’impianto - è<br />
“temporaneamente” ri-destinato a<br />
bruciare e disperdersi in aria.<br />
L’ennesimo evento anomalo non è<br />
sfugg<strong>it</strong>o al Com<strong>it</strong>ato NoSmog: non<br />
solo perché si batte contro l’inquinamento<br />
della Ferriera, ma perché è<br />
Dir<strong>it</strong>tiImpianti e veleni<br />
FERRIERA Si riaccende<br />
lo scontro sulla piccola <strong>Il</strong>va<br />
Sull’impianto<br />
di Trieste,<br />
oltre alle<br />
accuse di<br />
riversare<br />
inquinanti<br />
pericolosi,<br />
ora l’ombra<br />
di un<br />
malfunziona -<br />
mento che<br />
brucia i gas<br />
di cokeria.<br />
Ma la svolta<br />
sembra<br />
essere vicina<br />
composto di persone che ci vivono accanto.<br />
Ada Sancin, presidente del Com<strong>it</strong>ato,<br />
dice che “la proprietaria Elettra<br />
ha dichiarato pubblicamente che<br />
il gas di cokeria bruciato in torcia non<br />
prefigura alcun pericolo per la popolazione.<br />
Le autor<strong>it</strong>à locali non si sono<br />
neanche preoccupate di smentire questa<br />
tesi, peraltro infondata, visto che<br />
nell’Aia (l’Autorizzazione di impatto<br />
ambientale, ndr) della centrale Elettra<br />
a pagina 41 c’è scr<strong>it</strong>to che le conseguenze<br />
dell’attiv<strong>it</strong>à della fiaccola<br />
non sono note”.<br />
Rischi sconosciuti<br />
A volere guardare il bicchiere mezzo<br />
pieno, qualcosa potrebbe cambiare<br />
in questi giorni. Regione, Comune<br />
e ministeri dell’Ambiente e delle<br />
Attiv<strong>it</strong>à produttive stanno lavorando<br />
43<br />
assieme alla proprietà (Lucchini della<br />
russa Severstal) per trovare una soluzione<br />
al problema che da anni produce<br />
disagio, proteste e chissà quali<br />
patologie. Se gli inquinanti (anche<br />
cancerogeni) riversati sulla popolazione<br />
abbiano aumentato il rischio di<br />
malattie respiratorie e di tumori non<br />
è accertato: manca un’indagine epidemiologica.<br />
L’unico studio esistente<br />
è quello chiesto all’Azienda san<strong>it</strong>aria<br />
dalla Procura di Trieste, ma riguarda<br />
soltanto i lavoratori.<br />
La tenaglia<br />
Già dipinta come una “piccola <strong>Il</strong>va”,<br />
perché ripropone in miniatura la presunta<br />
dicotomia tra salute e lavoro, la<br />
Ferriera pare assumere nuove somiglianze<br />
con il s<strong>it</strong>o di Taranto. Come<br />
per l’acciaieria più grande d’Europa,<br />
▲
44<br />
Ferriera: Si<br />
riaccende lo<br />
scontro...<br />
▲<br />
l’inerzia della pol<strong>it</strong>ica sta facendo spazio<br />
a un intervento (obbligato) della<br />
magistratura.<br />
Nei giorni scorsi, il procuratore capo<br />
di Trieste, Michele Dalla Costa, intervistato<br />
dal quotidiano <strong>Il</strong> Piccolo,<br />
ha fatto intendere che uno scatto in<br />
avanti è nell’aria, e che sta valutando<br />
il funzionamento e la manutenzione<br />
delle centraline che mon<strong>it</strong>orano<br />
la qual<strong>it</strong>à dell’aria, i tempi di comunicazione<br />
degli sforamenti degli<br />
inquinanti, l’efficienza della catena di<br />
controllo che fa capo ad Arpa, Asl, Co-<br />
IL VERO AFFARE?<br />
GLI INCENTIVI CIP 6<br />
Dimezzare l’attiv<strong>it</strong>à della cokeria non avrebbe effetti<br />
sulla quant<strong>it</strong>à di ghisa prodotta, dice il Com<strong>it</strong>ato<br />
NoSmog, che chiede almeno questo primo passo per<br />
affrontare i problemi generati dalla Ferriera.<br />
A guardare le condizioni della Sertubi, l’azienda<br />
che a due passi dal s<strong>it</strong>o fa tubature con la ghisa prodotta<br />
dalla Ferriera, però, il metallo sembra la parte<br />
meno interessante del business. I piazzali dell’azienda<br />
(ex Lucchini, ora dell’indiana Jindal, che<br />
ha altri s<strong>it</strong>i nel Subcontinente) sono pieni di tubature<br />
invendute. E la stragrande parte degli operai<br />
è in cassaintegrazione: 180 su 208.<br />
Ad andare alla grande sono gli altri prodotti di cokeria:<br />
il coke, venduto all’esterno e usato anche nello<br />
stabilimento Lucchini di Piombino, dove la cokeria<br />
è stata chiusa perché inquinante. E il gas siderurgico,<br />
che misto a metano è usato dalla<br />
Elettra per produrre energia a condizioni molto vantaggiose,<br />
essendo assimilata alle fonti energetiche<br />
rinnovabili e quindi finanziata dal contributo<br />
Cip 6, che paghiamo tutti noi con la bolletta della<br />
luce. Un gas prezioso, insomma, quello forn<strong>it</strong>o<br />
dalla cokeria. Rende vantaggiosa la produzione della<br />
Ferriera. Giova alla Elettra. E spinge la proprietà<br />
dello stabilimento a lavorare al massimo della<br />
potenza. Almeno fino al 2015, quando è fissata la<br />
scomparsa dell’incentivo Cip 6.<br />
Dir<strong>it</strong>tiImpianti e veleni<br />
mune, Regione. Le stesse ist<strong>it</strong>uzioni<br />
che si confrontano freneticamente in<br />
cerca di una soluzione, ormai improrogabile.<br />
<strong>Il</strong> cerchio si stringe, forse.<br />
“Si continua a parlare, ma dal nostro<br />
punto di vista non è cambiato<br />
niente”, dice Ada Sancin. “Noi chiediamo,<br />
come primo passo, una riduzione<br />
della produzione della Ferriera,<br />
essenzialmente della coke-<br />
LE PROPOSTE PER BONIFICARE<br />
ria, perché è quella a maggiore<br />
impatto inquinante e perché<br />
è sovradimensionata rispetto<br />
alle necess<strong>it</strong>à interne<br />
per la produzione di ghisa.<br />
Dimezzare la produzione<br />
di coke non<br />
avrebbe impatto<br />
sul<br />
lavoro”.<br />
“Chi inquina paghi, anche qui<br />
E il pubblico ha le sue colpe”<br />
Dal tavolo regionale sul futuro della Ferriera<br />
sono emerse quattro ipotesi di riconversione<br />
del s<strong>it</strong>o. Più una avanzata dall’assessore<br />
comunale all’Ambiente, Umberto<br />
Laureni, convinto che al di là delle<br />
prospettive di medio termine sia necessario<br />
“agire sub<strong>it</strong>o, decidere sull’inquinamento”<br />
e predisporre un piano di bonifica dell’area,<br />
per fronteggiare “le gravi tensioni<br />
sociali” attese alla emanazione (che pare<br />
ormai inev<strong>it</strong>abile) di un’ordinanza comunale<br />
che imponga alla Ferriera la riduzione<br />
della produzione.<br />
Per il migliaio di lavoratori della Ferriera<br />
(tra diretti, dipendenti della Sertubi e indotto)<br />
sarebbe il buio, per parte di loro (Sertubi)<br />
il colpo di grazia. Ma le centraline che<br />
analizzano l’aria di Trieste, attorno alla Ferriera,<br />
continuano a testimoniare che così<br />
non va. È vero che i numeri sono migliorati<br />
negli ultimi mesi, ma la discesa è ancora<br />
insufficiente.<br />
Le quattro ipotesi. <strong>Il</strong> piano a 4 facce sul destino<br />
della Ferriera traccia due strade. Da un<br />
canto, la prosecuzione della produzione oltre<br />
il 2015 (attuale termine della chiusura),<br />
nella doppia versione con o senza cokeria.<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Le altre due ipotesi contemplano invece il<br />
cambio della produzione e delle attiv<strong>it</strong>à,<br />
con la riconversione dell’area in piattaforma<br />
logistica oppure come s<strong>it</strong>o per accogliere<br />
altri utilizzi industriali.<br />
La quinta ipotesi. La proposta presentata<br />
da Laureni al ministro dell’Ambiente, Corrado<br />
Clini, prevede di bonificare sub<strong>it</strong>o le<br />
parti della Ferriera non più attive, come l’acciaieria.<br />
“In questo modo avremmo un terreno<br />
pronto per nuovi usi e non ancora da<br />
bonificare una volta dismesso. Un’area con<br />
attracco a mare, ben collegata con la ferrovia<br />
e l’autostrada”, dice Laureni.<br />
<strong>Il</strong> problema è stabilire chi pagal’imponente<br />
opera, che richiede decine di milioni di<br />
euro su un’area in parte demaniale, in parte<br />
privata. Una questione che si è già posta<br />
per Taranto.<br />
Sul punto, l’assessore all’Ambiente di Trieste<br />
è netto, servono soldi pubblici: “Se il principio<br />
è ‘paga la bonifica chi ha inquinato’,<br />
dobbiamo ricordare che prima della Lucchini<br />
la proprietà era a partecipazione statale.<br />
L’Italsider ha contribu<strong>it</strong>o all’inquinamento<br />
del suolo, peraltro quando le leggi<br />
erano meno restr<strong>it</strong>tive”.
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
SÌ ALL’AMMINISTRATORE<br />
Ho comprato un alloggio in un nuovo<br />
condominio, di 8 appartamenti. I partecipanti<br />
non vogliono nominare l’amministratore,<br />
perché sostengono che così si<br />
risparmia.<br />
PAOLA NECCI, SUBIACO (ROMA)<br />
L’articolo 1129 c.c. dice: “Quando i condomini<br />
sono più di 4 l’assemblea nomina<br />
un amministratore. Se l’assemblea non<br />
provvede, la nomina è fatta dall’autor<strong>it</strong>à<br />
giudiziaria, su ricorso di uno o più condomini.<br />
L’amministratore dura in carica<br />
un anno e può essere revocato in ogni<br />
tempo dall’assemblea”. La norma è inderogabile<br />
(art. 1138 c.c.). Quindi neppure<br />
un regolamento condominiale di tipo<br />
contrattuale può stabilire diversamente.<br />
PER IL CORNICIONE<br />
Mi risulta che i cornicioni non siano compresi<br />
tra le parti comuni dell’edificio e che<br />
quindi le relative spese di rifacimento<br />
debbano essere sostenute dal singolo.<br />
È davvero così?<br />
C. B., TORINO<br />
Per stabilire a chi appartiene il cornicione<br />
occorre fare riferimento alla sua<br />
funzione. Di sol<strong>it</strong>o ha una rilevanza<br />
estetica volta a rendere armonica la<br />
facciata dell’edificio. Se questa è la funzione<br />
prevalente, la spesa di rifacimento<br />
va ripart<strong>it</strong>a tra tutti i condomini, in<br />
proporzione delle rispettive quote millesimali<br />
di proprietà.<br />
SalvaCondominio<br />
Ascensore: quando c’è da<br />
cambiare il quadro elettrico<br />
Patrizia Pallara<br />
Caro <strong>Salvagente</strong>, ab<strong>it</strong>o in un palazzo di 8 piani e di una cinquantina<br />
di anni, in cui l’ascensore si guasta in continuazione, tanto<br />
che due volte sono intervenire i vigili del fuoco per liberare<br />
i condomini intrappolati. Secondo la d<strong>it</strong>ta che fa manutenzione<br />
bisogna cambiare il quadro elettrico, con una spesa notevole.<br />
Si tratta di manutenzione straordinaria? E come si ripartiscono<br />
le spese?<br />
F. L., CAGLIARI<br />
Sulle spese per l’ascensore<br />
occorre fare delle distinzioni.<br />
Ci sono quelle ordinarie,<br />
ovvero di esercizio: la forza motrice,<br />
l’energia elettrica, le piccole riparazioni,<br />
la sost<strong>it</strong>uzione delle funi<br />
e delle serrature, la revisione del<br />
gruppo argano riduttore, la registrazione<br />
del cuscinetto reggispinta,<br />
e così via.<br />
Poi ci sono le spese straordinarie,<br />
ossia di ricostruzione parziale o totale<br />
dell’impianto: il rifacimento<br />
completo per vetustà, la sost<strong>it</strong>uzione<br />
del motore di trazione e del<br />
gruppo argano riduttore.<br />
Una terza categoria comprende le<br />
spese per le modifiche da apportare<br />
in base a norme imposte dalla<br />
pubblica autor<strong>it</strong>à (per esempio,<br />
quelle sulla sicurezza degli impianti),<br />
e sono ordinarie o straordinarie<br />
a seconda dell’intervento.<br />
La sost<strong>it</strong>uzione del quadro elettrico<br />
che, come fa notare la lettrice,<br />
comporta una spesa notevole, deve<br />
essere considerata un’opera di<br />
straordinaria manutenzione. <strong>Il</strong> codice<br />
civile non dà disposizioni spe-<br />
45<br />
cifiche sulla ripartizione delle spese<br />
di esercizio e di manutenzione<br />
straordinaria. In questo caso, quindi,<br />
occorre rifarsi al regolamento<br />
condominiale, che può prevedere<br />
prescrizioni specifiche per gli interventi<br />
di carattere ordinario e per<br />
quelli straordinari.<br />
Nel silenzio del regolamento, trova<br />
applicazione il principio fissato<br />
dall’articolo 1123 c.c., che al secondo<br />
comma dice: “Se si tratta di cose<br />
destinate a servire i condomini<br />
in misura diversa, le spese sono ripart<strong>it</strong>e<br />
in proporzione dell’uso che<br />
ciascuno può farne”. Poi, per stabilire<br />
la suddivisione in dettaglio,<br />
bisogna ricorrere all’articolo successivo,<br />
il 1124, che detta i cr<strong>it</strong>eri<br />
validi per le scale: per metà in ragione<br />
del valore dei singoli piani<br />
o porzione di piano e per l’altra metà<br />
in misura proporzionale all’altezza<br />
di ogni piano dal suolo.<br />
Si tenga presente che questi principi<br />
sono applicabili all’ascensore,<br />
ma derogabili con un espresso<br />
patto negoziale (Corte di Cassazione,<br />
n. 6499 del 6 novembre 1986).
46<br />
sal<br />
va<br />
VA<br />
Salvagiovani<br />
gio<br />
ni<br />
Delia Vaccarello<br />
di un abbraccio. Ci sono<br />
s<strong>it</strong>uazioni di particolare<br />
Laforza<br />
delicatezza in cui un rapporto<br />
non può non ricorrere al contatto<br />
fisico. Una carezza, una stretta,<br />
rispondono al bisogno di conforto<br />
più di mille parole. Eppure in<br />
certi contesti agli adulti si chiede di<br />
essere molto guardinghi.<br />
Se un professore abbraccia un alunno<br />
o un’alunna il fantasmadell’ambigu<strong>it</strong>à<br />
entra sub<strong>it</strong>o in scena. Non<br />
sono rari gli episodi in cui i ragazzi<br />
lamentano attenzioni particolari da<br />
parte di professori e ne portano come<br />
prova la tal carezza data il tal<br />
giorno. Chi avrà ragione? L’alunno<br />
che parla di molestie o il prof per il<br />
quale il ragazzo o la ragazza si stanno<br />
inventando tutto?<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
<strong>Il</strong> divieto d<br />
e la forza<br />
<strong>Il</strong> tema è al centro di due film che,<br />
tornati dalle vacanze, troviamo nelle<br />
sale: “Monsieur Lazhar” di Philippe<br />
Falardeau e “Detachment” di To -<br />
ny Kaye. <strong>Il</strong> cuore del problema è il<br />
bisogno di relazioni vereche spazzino<br />
via le trappole dell’anaffet ti v<strong>it</strong>à.<br />
Nella scuola in cui va a insegnare<br />
l’algerino Monsieur Lazhar c’è una<br />
regola rigida: ai professori è vie tato<br />
toccare gli studenti. La misura<br />
serve a tutelare i ragazzi da a busi e<br />
violenze, ma ci si chiede se non provochi<br />
essa stessa gravi danni.<br />
La violenza sui minori è una piaga<br />
diffusa e documentarla è impresa<br />
pressoché impossibile. Nel mondo<br />
150 milioni di bambine e 75 milioni<br />
di under 18 hanno avuto rapporti<br />
sessuali forzati o sub<strong>it</strong>o violenze<br />
LA LEZIONE DI MONSIEUR LAZHAR<br />
È emblematica la storia narrata in “Monsieur Lazhar”. Un algerino si<br />
presenta in una scuola canadese e si offre come insegnante di una classe<br />
sconvolta dalla morte della professoressa di ruolo. È immigrato da<br />
poco a Montreal e si mette a completa disposizione della preside non<br />
lesinando nessuna ora del suo tempo. I ragazzi diventano per lui motivo<br />
di v<strong>it</strong>a: il percorso degli allievi di elaborazione del lutto è in realtà<br />
parallelo a quello che l’insegnante stesso sta battendo alle prese con<br />
la perd<strong>it</strong>a di moglie e figli, vicenda di cui non fa parola con nessuno.<br />
Inev<strong>it</strong>abile che i ragazzi tirino fuori dolori, confl<strong>it</strong>ti, saggezze, disperazioni.<br />
Impossibile, alla fine del film, non abbracciare. La stretta è<br />
l’emozionante chiusura di un cerchio: il dolore e l’angoscia di uno degli<br />
allievi, nonché parte della tragedia vissuta dalla classe, erano nati<br />
proprio dal cattivo vissuto di un abbraccio con la prof scomparsa.
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
di toccare<br />
di un abbraccio<br />
“<br />
sessuali. Dagli ultimi dati<br />
del ministero dell’Interno emerge<br />
che, in Italia, i minori v<strong>it</strong>time di abuso<br />
sessuale sono: 389 per violenza<br />
sessuale, 373 per atti sessuali con<br />
minore, 168 per corruzione di minorenne,<br />
127 per prost<strong>it</strong>uzione minorile,<br />
329 per pornografia minorile.<br />
E stiamo parlando di ciò che è documentato.<br />
Uno studio dell’Onusottolinea che<br />
la violenza nei confronti dei bambini<br />
si verifica ovunque, in ogni nazione,<br />
società e gruppo sociale. Al di<br />
là delle vicende che fanno notizia,<br />
gli stessi minori affermano che “anche<br />
piccoli e ripetuti atti di violenza<br />
e di abuso commessi su base quotidiana<br />
provocano loro sofferenze, intaccando<br />
autostima, seren<strong>it</strong>à e senso<br />
di fiducia nel prossimo”.<br />
La violenza è difficile da prevedere,<br />
ma la maggior parte di quelle sui<br />
minori sono commesse da persone<br />
in cui dovrebbero poter riporre<br />
la loro fiducia, come i gen<strong>it</strong>ori,<br />
i compagni di scuola, i maestri.<br />
Ma i migliori antidoti alla violenza<br />
sono l’attenzione e l’ascolto reali.<br />
Se un professore si lim<strong>it</strong>a a insegnare<br />
senza aiutare, se distribuisce<br />
nozioni fuori da una relazione con<br />
i ragazzi può tutelarsi dall’accusa di<br />
essere un molestatore, ma crea un<br />
rapporto “distaccato”, freddo, che<br />
spiazzae disorienta lasciando i suoi<br />
studenti ancora più soli.<br />
Salvagiovani<br />
Insegnare<br />
fuori da una<br />
relazione<br />
con i ragazzi<br />
può tutelare<br />
dall’accusa<br />
di essere un<br />
molestatore<br />
ma lascia<br />
gli studenti<br />
più soli<br />
’’<br />
La posta di Delia<br />
delia.vaccarello@tiscali.<strong>it</strong><br />
La posta di Delia<br />
LA LETTERA COPIATA<br />
E LA PAURA DELL’IGNOTO<br />
47<br />
Gentile dottoressa, mia figlia di 20 anni ha consegnato<br />
alla sorella che ne ha compiuto 18 una lettera<br />
che inizia così: “Cara... ed ecco arrivati i tuoi<br />
tanto aspettati 18 anni… Quante volte abbiamo<br />
immaginato questo giorno, fantasticando con gli<br />
occhi luminosi di gioia… È il momento più importante<br />
per una ragazza: entri nell’ignoto mondo degli<br />
adulti”, ecc. ecc. Lei dirà, cosa c’è di strano? <strong>Il</strong><br />
fatto è che la lettera era preconfezionata e copiata<br />
da internet. La sorella diciottenne non ha reag<strong>it</strong>o<br />
male, ma neanche ha fatto salti di gioia, si è lim<strong>it</strong>ata<br />
a dire con tono dissacrante: “Avrai cambiato<br />
spacciatore”. Da 25 anni insegno lettere in una<br />
scuola tecnica e sono rimasta esterrefatta, possibile<br />
che mia figlia non sappia scrivere? Lo escludo,<br />
si è diplomata e quest’estate ha lavorato in<br />
un call center. Unica nov<strong>it</strong>à: da poco si è fidanzata<br />
con un ragazzo più grande di lei un po’ rigido,<br />
impiegato nello studio di un commercialista, quasi<br />
sempre in giacca e cravatta. Non so se il ragazzo<br />
l’abbia influenzata. Ma è come se mia figlia<br />
avesse smarr<strong>it</strong>o stile e linguaggio. Grazie,<br />
Daniela.<br />
Gentile Daniela, le insicurezze e le<br />
precarietà di questi tempi in sal<strong>it</strong>a<br />
possono giocare brutti scherzi. In<br />
tutti i momenti di crisi si corre il pericolo<br />
di fare un passo indietro, di diventare<br />
“conservatori”, di rischiare<br />
poco o nulla. Insomma, il certo e il noto<br />
diventano allettanti quando si ha<br />
paura di tutto. Sua figlia più grande<br />
forse ha timore di questo mondo che<br />
a volte nella realtà, e troppo spesso<br />
nell’immagine che ne danno i media,<br />
sembra per i giovani un percorso impossibile. La<br />
trappola di cadere nella retorica è dietro l’angolo.<br />
Bene ha fatto a rispondere “da ragazza” la sorella<br />
diciottenne. Stia vicina a sua figlia, magari inv<strong>it</strong>andola<br />
a fare insieme qualche piccola pazzia, ridendo,<br />
facendole sentire che finché in famiglia ci<br />
sono un lavoro e un tetto sopra la testa si può sorridere<br />
alla v<strong>it</strong>a e inventarsela senza “copiare”.
48<br />
SpazioCivile<br />
Festival<br />
Torino, il cinema<br />
qui è di strada<br />
Anche il cinema di comun<strong>it</strong>à ha il suo<br />
festival. Si chiama CinemainStrada<br />
e “va in scena” dal 14 al 16 settembre a<br />
Torino, nel quartiere Barriera di Milano,<br />
periferia ad altissima dens<strong>it</strong>à migratoria.<br />
Le pellicole, scelte dagli stessi ab<strong>it</strong>anti,<br />
<strong>it</strong>aliani e stranieri, coinvolti anche<br />
nell’organizzazione della rassegna (nata<br />
come esperimento di cultura dal basso<br />
8 anni fa per iniziativa dell’associazione<br />
i313, coniuga la dimensione artistica<br />
e culturale con quella sociale). Nove<br />
i film in programma, in lingua originale<br />
con sottot<strong>it</strong>oli in <strong>it</strong>aliano, provenienti<br />
da Albania, Argentina, Cina, Marocco,<br />
Perù e Romania. E tre le proiezioni<br />
all’aperto e gratu<strong>it</strong>e: il 14 e il 16 settembre<br />
in piazza Foroni, il 15 in piazza<br />
Bottesini, ci saranno anche i registi. Francesco<br />
Patierno il 14 presenta il suo “Cose<br />
dell’altro mondo”, con Diego Abatantuono<br />
e Valerio Mastrandea; il 15 è la volta<br />
di Mohamed Nadif autore di “Andalousie,<br />
Mon Amour!”; il 16 Corneliu Gheorgh<strong>it</strong>a<br />
racconta un’altra storia di migrazione<br />
con “Europolis”. E non è fin<strong>it</strong>a.<br />
Dal 12 ottobre al 23 novembre, ogni venerdì<br />
gli altri 6 film saranno proiettati al<br />
Cinemateatro Monterosa. L’ingresso è<br />
di 3 euro (salvo agevolazioni). E chi vuole<br />
può lasciare un “biglietto in sospeso”<br />
per un altro spettatore.<br />
Spazio<br />
Civile<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
A Roma, la prima regata del riciclo<br />
Quando la differenza<br />
è un bene comune<br />
Fernando Guerci luppo sostenibile del pianeta”.<br />
Rifer<strong>it</strong>o al pro get to/evento previsto<br />
Tradotto in azioni concrete “Fai la<br />
differenza, c’è la Re Boat Race”<br />
è rispetto dell’ambiente attraverso<br />
il recupero, il riuso e il riciclo e l’inv<strong>it</strong>o<br />
a giovani e meno giovani ad avvicinarsi<br />
alle fonti d’energia pul<strong>it</strong>e<br />
e rinnovabili e ai concetti dello “svi-<br />
Bambini<br />
SEI ARTISTI<br />
PER CASA OZ<br />
Casa Oz si mette in mostra con la<br />
rassegna “Oz 4 Art”. Fino al 29 settembre,<br />
l’associazione, che a Torino<br />
dà osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à diurna (per i non residenti<br />
in c<strong>it</strong>tà anche notturna) alle famiglie<br />
dei bambini malati e ricoverati,<br />
per farsi conoscere e anche per finanziare<br />
le sue attiv<strong>it</strong>à propone (e<br />
vende) le opere di 6 artisti. Per saperne<br />
di più: casaoz.org e 011/6615680.<br />
a Roma dal 19 al 23 settembre, al Parco<br />
centrale del lagodell’Eur, vuol dire<br />
la prima regata di “navigli” costru<strong>it</strong>i<br />
solo con materiali riciclati. Che si<br />
tratti di bottiglie o di cartoni del latte,<br />
l’importante è che siano “colorati<br />
e folli”, meraviglino il pubblico,<br />
galleggino e vadano veloci veloci<br />
solo con energia pul<strong>it</strong>a.<br />
In programma c’è molto altro: mostre,<br />
opere creative “eco” e documentari<br />
(come “La svolta. Donne contro<br />
l’<strong>Il</strong>va” di Valentina D’Amico); la-<br />
All’Autodromo di Monza, il 15<br />
settembre, l’appuntamento<br />
è con Aids Running in Music, la<br />
corsa podistica non compet<strong>it</strong>iva<br />
di 5,8 km “a suon di musica”<br />
organizzata dall’Ospedale San<br />
Gerardo per sostenere la lotta<br />
contro l’Aids.<br />
Si raccolgono fondi(l’iscrizione<br />
minima è di 10 euro) per la ricerca<br />
che saranno interamente devoluti<br />
alla sezione lombarda di<br />
Anlaids, l’Associazione nazionale<br />
per la lotta contro l’Aids. E si<br />
richiama l’attenzione, soprattutto<br />
dei giovani, sulla necess<strong>it</strong>à di<br />
non abbassare la guardia rispetto<br />
al virus Hiv, che resta un pericolo<br />
serio anche se ora se ne
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
boratori, sport, gioco e cultura per<br />
diffondere i concetti di sviluppo sostenibile<br />
(anche tra i bambini: “Re<br />
Boat Lab”, di Arci Ragazzi spiega ai<br />
più piccoli l’importanza del riciclo<br />
e sull'importanza della raccolta differenziata);<br />
e la mattina di domenica,<br />
per finire, Eurienteering, l’EcOrienteering<br />
alla scoperta dell’Eur e<br />
dei suoi tanti e importanti musei.<br />
In questo contesto, il 20(dalle 16,30)<br />
sulla Terrazza della Piscina delle Ro-<br />
SpazioCivile<br />
se di viale America 20, con l’incontro/workshop<br />
“Le buone (re)azioni<br />
per uno sviluppo sostenibile”, giovani,<br />
giornalisti ed esperti si confrontano<br />
sui concetti di sviluppo sostenibile.<br />
Tra gli osp<strong>it</strong>i, Ermete Realacci,<br />
autore del saggio “Green Italy”, e<br />
l’imprend<strong>it</strong>rice Claudia Bettiol, promotrice<br />
di una nuova filosofia del prodotto<br />
“l’energ<strong>it</strong>ismo”.<br />
<strong>Il</strong> programma in dettaglio è su<br />
www.sunrise1.<br />
A Monza e a Montalto di Castro<br />
Lo sport fa sempre bene<br />
parla poco: per tutta la durata della<br />
manifestazione in un appos<strong>it</strong>o<br />
un “corner” sarà possibile avere<br />
informazioni e sottoporsi al test<br />
(anonimo e gratu<strong>it</strong>o) dell’Hiv. Per<br />
tutto il percorso i corridori saranno<br />
accompagnati dai brani musicali<br />
scelti dagli speaker di Radio<br />
Deejay (www.aidsrunninginmusic.com).<br />
Da Monza a Montalto di Castro<br />
(V<strong>it</strong>erbo). E fischio d’inizio, alle 15<br />
di giovedì 13 settembre, per Matti<br />
per il calcio, la rassegna di “calcio<br />
sociale e per tutti” promossa<br />
dall’Uisp. Poi, per tre giorni, sui<br />
due campi allest<strong>it</strong>i nell’impianto<br />
sportivo comunale si affronteranno<br />
22 squadre (di calcio a 7) formate<br />
da persone con disagio mentale,<br />
operatori e medici dei Centri<br />
e dei Dipartimenti di salute mentale<br />
di tutta Italia.<br />
L’idea, spiega Simone Pacciani,<br />
presidente della Lega calcio Uisp,<br />
è che “in un campo di calcio si diventa<br />
pari, ci si conosce, si suda e<br />
ci si emoziona insieme. Sul campo<br />
non può esserci indifferenza”<br />
(info: www.uisp.<strong>it</strong>).<br />
Incontri<br />
Fili colorati per<br />
D come Donna<br />
“U na trama di fili colorati”. Ovvero: “Conversazioni,<br />
spunti, e incontri intorno<br />
al femminile, ieri e oggi”. Si presenta così il<br />
ciclo di incontri proposto a Segrate (Milano)<br />
dall’associazione D come Donna: un<br />
percorso-spazio di dialogo di donne per le<br />
donne, e più in generale per tutti, che proprio<br />
come una trama di fili colorati allaccia<br />
le diverse visioni del mondo femminile.<br />
Tre gli incontri, all’Aud<strong>it</strong>orium Luigi Favalli<br />
del Centro civico di Cascina Ovi (in via Olgia<br />
9), ognuno a partire da un libro. <strong>Il</strong> primo, il<br />
15 settembre (dalle 16,30), prende lo spunto<br />
da “<strong>Il</strong> quinto Stato” (FrancoAngeli) di <strong>Il</strong>eana<br />
Alesso per raccontare il cammino delle<br />
<strong>it</strong>aliane tra vecchi e nuovi dir<strong>it</strong>ti. <strong>Il</strong> secondo<br />
incontro, il 5 ottobre (alle 18,30), con “Amor<br />
di patria” (Bonanno Ed<strong>it</strong>ore) di Saverio Almini<br />
intreccia alla storia del Risorgimento<br />
quella dell’infelice matrimonio tra il generale<br />
napoleonico Jan Dembowski e Matilde<br />
Viscontini, ammirata dal Foscolo e amata<br />
(invano) da Stendhal. <strong>Il</strong> 30 novembre (alle<br />
18,30), “Beige-rosso-verde” (<strong>Il</strong> Ciliegio Edizioni)<br />
di Roberta Fasanotti introduce al tema<br />
delicato dei rapporti delle adolescenti<br />
con la famiglia e il mondo in generale. L’ingresso<br />
è libero.<br />
49
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Addio all’USA E GETTA<br />
la rivinc<strong>it</strong>a della moda etica<br />
Carla Tropia<br />
A Milano tutto<br />
pronto per “So<br />
Cr<strong>it</strong>ical So Fashion”<br />
dedicata al sociale<br />
e alla sostenibil<strong>it</strong>à.<br />
Un mercato dal<br />
fascino crescente<br />
che non è più<br />
di nicchia.<br />
Scelte<br />
L’altra moda<br />
Può un pezzo di legno trasformarsi<br />
in una borsa? Certo che<br />
sì. E in un cappello? Anche. Ce<br />
lo insegna la moda etica. Chi vuol<br />
vedere con i suoi occhi - e magari<br />
acquistare un capo unico nel suo<br />
genere - non deve far altro che attendere<br />
la prossima apertura di So<br />
Cr<strong>it</strong>ical So Fashion a Milano, ai<br />
Frigoriferi Milanesi (in via Piranesi<br />
10), venerdì 21 settembre (e fino<br />
a domenica 23).<br />
L’evento, alla terza edizione, è<br />
collaterale alla Settimana della mo-<br />
da milanese, ma rappresenta per<br />
l’Italia la prima vetrina della moda<br />
etica e, dunque, un’occasione unica<br />
e imperdibileper scoprire le migliori<br />
produzioni indipendenti che<br />
offrono al pubblico una moda declinata<br />
al socialee alla sostenibil<strong>it</strong>à,<br />
senza per questo essere meno<br />
“fashion” di quella tradizionale.<br />
Perché questa è la moda etica:<br />
la felice congiunzione di canoni<br />
estetici e valori sociali in un prodotto<br />
di alta qual<strong>it</strong>à.<br />
A presentare al pubblico le loro<br />
▲<br />
51
52<br />
Addio<br />
all’usa e<br />
getta...<br />
▲<br />
creazioni nella tre giorni milanese<br />
saranno stilisti, artigiani e produttori<br />
che hanno fatto del proprio<br />
lavoro al contempo un’arte e una<br />
missione sociale: sono un<strong>it</strong>i dal<br />
grande rispetto per l’ambiente, che<br />
li porta a ricercare materie prime<br />
(riciclate o di riuso, filati biologici<br />
o naturali, materie prime organiche,<br />
tinture vegetali e molto altro)<br />
da estrarre, lavorare e produrre<br />
con il minor impatto possibile<br />
o a recuperare antiche tradizioni<br />
artigiane per abbinarle a tecniche<br />
di lavorazione innovative.<br />
Ma sono anche attenti al valore<br />
sociale del lavoro e, dunque, producono<br />
in determinate aree terr<strong>it</strong>oriali<br />
o assicurano che il prodotto<br />
giunga da realtà che non conoscono<br />
lo sfruttamento del lavoro<br />
minorile e garantiscono ai lavoratori<br />
i loro dir<strong>it</strong>ti.<br />
Fanno scelte di produzione, pac-<br />
ScelteL’altra moda<br />
SO CRITICAL SO FASHION<br />
La kermesse della moda etica “So Cr<strong>it</strong>ical<br />
So Fashion” è allest<strong>it</strong>a ai Frigoriferi Milanesi.<br />
È aperta al pubblico: dalle 17 (fino alle<br />
23) di venerdì 21 settembre (dalle<br />
11 alle 17 l’ingresso su inv<strong>it</strong>o è riservato<br />
a giornalisti e addetti ai lavori); dalle 10<br />
alle 22 di sabato 22; dalle 10 alle 20 di<br />
domenica 23. L’ingresso è libero e gratu<strong>it</strong>o.<br />
Per informazioni si può consultare<br />
il s<strong>it</strong>o www.cr<strong>it</strong>icalfashion.<strong>it</strong> o mandare una<br />
e-mail all’indirizzo info@cr<strong>it</strong>icalfashion.<strong>it</strong>.<br />
kaging e distribuzione attente all’ambiente,<br />
proponendo così percorsi<br />
di consumo alternativi al sistema<br />
moda ist<strong>it</strong>uzionale.<br />
E ai consumatori di oggi - più cr<strong>it</strong>ici<br />
di un tempo e attenti alla “storia”<br />
del prodotto che acquistano -<br />
la cosa piace.<br />
Certamente complice la crisi economica,<br />
che ha ridimensionato le<br />
ab<strong>it</strong>udini degli <strong>it</strong>aliani, si è sempre<br />
meno disposti a riempire i cassetti<br />
di capi della cosiddetta moda “usa<br />
e getta”, preferendo acquistare meno<br />
e meglio, ovvero poche cose che<br />
durino nel tempo. A questa esigenza<br />
di risparmio consapevole la moda<br />
etica può rispondere benissimo,<br />
offrendo per di più la possibil<strong>it</strong>à<br />
di ripensare alla moda come un<br />
mezzo per seguire uno stile di v<strong>it</strong>a<br />
sostenibile e socialmente responsabile.<br />
Valori e buone pratiche che<br />
orientano lo shopping.<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Da non perdere<br />
PER FARE UNA BORSA<br />
CI VUOLE IL LEGNO<br />
Cr<strong>it</strong>ical So Fashion 2012” si pre-<br />
“So senta al pubblico con ben 50 realtà<br />
selezionate della moda etica nazionale<br />
e internazionale (erano 39 l’anno<br />
scorso). Tutto è da gustare, ma per stuzzicare<br />
la curios<strong>it</strong>à proviamo a segnalare<br />
alcune delle proposte più interessanti<br />
dell’evento allest<strong>it</strong>o ai Frigoriferi Milanesi.<br />
Una tappa da non saltare è quella allo<br />
stand Ligneah, dove verrà soddisfatta<br />
la curios<strong>it</strong>à di quanti non credono che<br />
da un pezzetto di legno si possa ricavare<br />
un accessorio moda. Ligneah, infatti,<br />
è una linea di borse, portafogli, cinture<br />
e cappelli interamente realizzata<br />
in legno. Si tratta di un innovativo materiale<br />
ottenuto con sottilissimi fogli di<br />
legname certificato Fsc (ossia prove-
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012 ScelteL’altra moda 53<br />
niente da tagli legali) accoppiato a un<br />
tessuto e inciso con il laser. L’effetto finale<br />
è del tutto paragonabile a una morbida<br />
pelle naturale, ma prodotta con<br />
materie prime completamente vegetali<br />
e sostenibili. Gli animali ringraziano.<br />
Per vedere, invece, come si trasforma<br />
in un gioiello un materiale recuperato<br />
in discarica c’è lo stand di Caracol: saprà<br />
certamente stupire con i suoi gioielli<br />
cruelty-free realizzati, con materiale<br />
di recupero, da sapienti mani artigiane<br />
che proprio non vogliono buttare<br />
via niente.<br />
Ma la moda etica è anche original<strong>it</strong>à. Ne<br />
hanno fatto una bandiera: Moku, che<br />
propone accessori per capelli in stile vintage<br />
creati con r<strong>it</strong>agli di tessuto abbinati<br />
a metri da sarta o vecchi ingranaggi di<br />
sveglia; Lalu, che ha inventato i gioielli<br />
aromatici, ovvero spezie incastonate<br />
in resine colorate che ne mantengono<br />
l’aroma; e Cadò, con i suoi sfiziosi ventagli<br />
da collo. C’è da divertirsi.<br />
IL DOCUMENTARIO-INCHIESTA “BEHIND THE LABEL”<br />
QUANTI SUICIDI VALE<br />
UN CAPO IN COTONE OGM?<br />
Alcune delle<br />
creazioni che<br />
verranno presentate<br />
alla kermesse<br />
milanese.<br />
Qui sopra quelle<br />
di Altromercato<br />
e, a sinistra,<br />
di Lavgon nelle foto<br />
di Matteo Deiana.<br />
In apertura<br />
e nell’ultima pagina<br />
alcuni scatti<br />
di Gian Maria<br />
Garuti.<br />
Uno dei motivi per non mancare,<br />
venerdì 21 settembre,<br />
all’apertura di “So Cr<strong>it</strong>ical So Fashion”,<br />
è Behind the label, lo<br />
straordinario documentarioinchiesta<br />
sulla coltivazione del<br />
cotone in India di Cecilia Mastrantonio<br />
e Sebastiano Tecchio,<br />
prodotto da Barbara Ceschi<br />
e Overcom.<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> ha avuto già occasione<br />
di parlarne a maggio<br />
(sul n. 21/2012) al momento<br />
della sua proiezione in anteprima<br />
a Firenze nell’amb<strong>it</strong>o della<br />
manifestazione Terra Futura.<br />
Ora è tra gli appuntamenti più<br />
attesi a Milano, pronto a scuotere<br />
nuovamente gli spettatori<br />
e a rilanciare spunti di riflessione<br />
sul “sistema moda”.<br />
<strong>Il</strong> film di Cecilia Mastrantonio e<br />
Sebastiano Tecchio ha il mer<strong>it</strong>o<br />
di documentare, per la prima<br />
volta, la ver<strong>it</strong>à sui danni<br />
ambientali e sociali prodotti<br />
in India dalla coltivazione di cotone<br />
Ogm. Una realtà finora<br />
ignorata, come i 216mila contadini<br />
indiani che negli ultimi<br />
10 anni sono stati letteralmente<br />
spinti al suicidio dal disastro<br />
ambientale causato dal massiccio<br />
impiego in agricoltura<br />
delle biotecnologie.<br />
L’uso dei semi geneticamente<br />
modificati ha infatti colp<strong>it</strong>o i già<br />
precari equilibri ambientali, minacciando<br />
la stessa sopravviven-<br />
▲
54<br />
Quanto<br />
riso e<br />
quante...<br />
▲<br />
za di milioni di persone. Le conseguenze<br />
sono drammatiche:<br />
suoli agricoli impover<strong>it</strong>i fino alla<br />
steril<strong>it</strong>à, diffusione di nuovi<br />
parass<strong>it</strong>i non contrastati dalle<br />
sementi Ogm e animali domestici<br />
che muoiono inspiegabilmente<br />
dopo aver pascolato tra<br />
i residui del cotone geneticamente<br />
modificato.<br />
<strong>Il</strong> documentario indica anche la<br />
strada del riscatto, intrapresa da<br />
chi ha fatto una scelta diversa e<br />
coraggiosa: quella della coltivazione<br />
biologica del cotone, ovvero<br />
la coltura con metodi tradizionali,<br />
sola via possibile per ri-<br />
ScelteL’altra moda<br />
prendersi un futuro che rischia<br />
di non esserci più.<br />
Dal cotone al riso, dal film inchiesta<br />
al progetto per un’altra<br />
bella proposta dell’evento.<br />
Quanto riso vale un capo di abbigliamento<br />
in tessuto Khanta?<br />
La domanda non deve sorprendere<br />
perché è in riso che si<br />
misura il salario di un’artigiana<br />
bengalese che ricama secondo<br />
l’antica tecnica.<br />
Ed è una domanda che ha la sua<br />
risposta, elaborata dagli studenti<br />
del Naba (la Nuova Accademia<br />
di Belle Arti) e dai volontari<br />
dell’associazione Solidarie-<br />
Gli appuntamenti<br />
UNA VISITA COINVOLGENTE<br />
Non solo esposizione e vend<strong>it</strong>a, anche “coinvolgimento” diretto<br />
del pubblico: nella bella ambientazione dei Frigoriferi Milanesi<br />
la corposa “batteria” di workshop, momenti di riflessione,<br />
degustazioni e prove di make up personalizzato rende ancora<br />
più interessante la vis<strong>it</strong>a.<br />
Sotto la guida di esperti, chi vorrà cimentarsi potrà sperimentare<br />
la propria manual<strong>it</strong>à e original<strong>it</strong>à nei laboratori artistici che<br />
insegnano l’arte del non spreco, ossia a realizzare accessori e<br />
capi di abbigliamento abbinando alla creazione sartoriale le pratiche<br />
di riuso e riciclo.<br />
Oppure potrà partecipare a una seduta di make-up con cosmetici naturali<br />
(e qui c’è l’opportun<strong>it</strong>à di essere selezionati come protagonisti<br />
della prossima campagna pubblic<strong>it</strong>aria di “So Cr<strong>it</strong>ical So Fashion”).<br />
Se si desidera più semplicemente assistere a una performance artistica<br />
o ascoltare musica live (ci sarà un artista diverso ogni sera),<br />
uno spazio relax accoglierà i vis<strong>it</strong>atori offrendo anche del buon cibo,<br />
ovviamente a km zero.<br />
Per un momento di riflessione sulla moda etica c’è un luogo di incontro<br />
per addetti ai lavori, esperti, consumatori cr<strong>it</strong>ici, giornalisti<br />
di settore e ist<strong>it</strong>uzioni, aperto al pubblico che, semplicemente,<br />
ha voglia di informarsi.<br />
tà Terzo Mondo onlus di Sondrio,<br />
con il progetto The price<br />
is Rice. Come? Mettendo a confronto<br />
i prezzi della moda tradizionale<br />
con quelli del commercio<br />
equo e solidale.<br />
La ricerca, che ha analizzato le<br />
condizioni di lavoro delle ricamatrici<br />
bengalesi, viene presentata<br />
a “So Cr<strong>it</strong>ical So Fashion” quale<br />
ulteriore spunto di riflessionedenuncia<br />
dell’attuale sistema<br />
moda, troppo spesso dimentico<br />
dei dir<strong>it</strong>ti dei lavoratori, e delle<br />
lavoratrici in particolare.<br />
Un grembiule ricamato, realizzato<br />
in tiratura lim<strong>it</strong>ata, sarà in<br />
vend<strong>it</strong>a nei tre giorni della kermesse<br />
milanese.<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Un’immagine del film<br />
inchiesta “Behind the<br />
label”, di Cecilia<br />
Mastrantonio<br />
e Sebastiano<br />
Tecchio, sui danni<br />
della coltivazione<br />
del cotone in India.<br />
Sul nostro<br />
sfogliabile<br />
è visibile una parte<br />
del documentario.
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Nella casa<br />
museo di<br />
Recanati, la<br />
straordinaria<br />
biblioteca<br />
paterna, a<br />
tutt’oggi<br />
unica in Italia,<br />
e una bella<br />
mostra<br />
spiegano il<br />
percorso<br />
formativo del<br />
poeta<br />
Giacomo Leopardi era una persona<br />
unica, come ogni essere<br />
umano invero. Considerata la<br />
notorietà, sono stati sempre più approfond<strong>it</strong>i<br />
i dati e i “caratteri” della sua<br />
unic<strong>it</strong>à. Per quanto ci sia solo un r<strong>it</strong>ratto<br />
del volto (compiacentemente<br />
disegnato), quasi non c’è <strong>it</strong>aliano che<br />
non se lo raffiguri basso gobbo riccio.<br />
Per quanto versi, costrutti e termini<br />
derivino da letture vaste e poliedriche<br />
e giungano alla fine di pensieri forti,<br />
quasi non c’è <strong>it</strong>aliano che non se lo<br />
concepisca colto sol<strong>it</strong>ario pessimista.<br />
Nessuno (credo) contesta la geniale<br />
capac<strong>it</strong>à di susc<strong>it</strong>are emozioni “universali”,<br />
godibili in fasi e momenti diversi<br />
dell’esistenza.<br />
ScelteRicorrenze<br />
L’IMPORTANZA DELLA LETTURA NELLA SUA FORMAZIONE<br />
Giacomo dei LIBRI. <strong>Il</strong> giovane<br />
romantico diventa Leopardi<br />
Valerio Calzolaio<br />
Giacomo Leopardi va letto e riletto<br />
per diletto. Aiuta a vivere, ci fa meglio<br />
ragionare sperare illuderci. Riducendo<br />
il rischio emotivo ci fa compagnia<br />
quando cerchiamo di indirizzare<br />
la nostra esistenza. Accarezzando<br />
la mente cogn<strong>it</strong>iva ci descrive quando<br />
entriamo in rapporto con altri viventi,<br />
umani e non. Andrebbe letto<br />
spesso e tutto, ognuno faccia come e<br />
quanto vuole, i suoi canti restano comunque<br />
esempi di musicultura alla<br />
portata di ogni cervello, cuore, coscienza.<br />
Non a caso così tanti <strong>it</strong>aliani<br />
ne conoscono a memoria i principali,<br />
non a caso è uno dei poeti più tradotti<br />
e conosciuti al mondo: biografia,<br />
saggi, poesie, lettere sono patrimonio<br />
dell’immaginario collettivo<br />
<strong>Il</strong> combinato disposto di quel che fu<br />
55<br />
e di quel che ha scr<strong>it</strong>to non dipesero<br />
ovviamente solo da lui. Molto dalla<br />
storiae dalla geografia, la periferia dello<br />
Stato Pontificio fra Rivoluzione<br />
francese e Restaurazione; molto dal<br />
borgo di Recanati (dove nacque il 29<br />
giugno 1798); molto dalla famiglia<br />
aristocratica e squattrinata che vi ab<strong>it</strong>ava<br />
dal Duecento in un bel palazzo<br />
(oggi casa museo); molto dalla contingenza<br />
di essere primogen<strong>it</strong>odi tanti<br />
figli partor<strong>it</strong>i vivi da una madre un<br />
poco anaffettiva; molto dal caso nell’umana<br />
evoluzione. Qualcosa (più di<br />
quel che crediamo sol<strong>it</strong>amente) è dipeso<br />
dai librifra i quali visse, la biblioteca<br />
di Monaldo Leopardi (1776-1847),<br />
una raccolta libraria a tutt’oggi unica<br />
in Italia.<br />
Giacomo nacque e imparò a legge-
56<br />
Giacomo<br />
dei libri. E il<br />
giovane...<br />
▲<br />
rementre il padre era prevalentemente<br />
ded<strong>it</strong>o a raccogliere quanti più libri<br />
possibile nel più breve tempo possibile,<br />
e che Giacomo suggerì di acquistare,<br />
aiutò a collocare, sfogliò,<br />
molti imparò a memoria e, poi, lesse<br />
GIACOMO DEI LIBRI. La Biblioteca<br />
Leopardi come spazio delle idee.<br />
Promossa da: Casa Leopardi<br />
e Regione Marche.<br />
Dove: Recanati (Mc), Casa Leopardi.<br />
Quando: fino a dicembre 2013.<br />
Orari: tutti i giorni, ore 9-18 (autunnoinverno:<br />
9,30-12,30 e 14,30-17,30).<br />
Biglietti: 7 euro (biblioteca+mostra); 4 (solo<br />
mostra); 5 (vis<strong>it</strong>a guidata alla biblioteca).<br />
Informazioni: www.giacomoleopardi.<strong>it</strong>;<br />
www.leopardi.<strong>it</strong>; www.cultura.marche.<strong>it</strong>.<br />
Catalogo: Electa 2012, a cura di Fabiana<br />
Cacciapuoti.<br />
ScelteRicorrenze<br />
studiò comparò. <strong>Il</strong> fisico gracile e deforme,<br />
viaggiò sub<strong>it</strong>o sia nel tempo<br />
che nello spazio, imparando avidamente<br />
linguaggi e lingue storicamente<br />
e geograficamente molto diversi.<br />
La scr<strong>it</strong>tura nacque da quelle letture.<br />
Monaldo, meno che 18enne, prima<br />
del matrimonio e della patern<strong>it</strong>à,<br />
basandosi su qualche centinaio di volumi<br />
presenti nella dimora av<strong>it</strong>a cominciò<br />
a comperare libri, tanti, ovunque,<br />
da chiunque. Dal 1795 ampliò<br />
la raccolta con cr<strong>it</strong>erio, cambiò disposizione<br />
di stanze e arredi, archiviò e<br />
catalogò, organizzò una vera biblioteca,<br />
rifugio nido vanto prigione.<br />
Quasi fallì per i libri. Dopo Giacomo<br />
erano nati Carlo e Paolina, la moglie<br />
prese in gestione il patrimonio familiare,<br />
il papalino retrogrado curioso<br />
NELLE ANTICHE SCUDERIE DEL PALAZZO<br />
mostra “Giacomo dei li-<br />
La bri” è organizzata in 5 sezioni.<br />
La prima racconta del<br />
progetto di Monaldo così come<br />
fu rapidamente realizzato:<br />
il contesto storico ambientale,<br />
gli spazi casalinghi, i contatti<br />
con librai, stampatori, ed<strong>it</strong>ori,<br />
fiere, i primi lavori bibliotecari<br />
dei figli.<br />
La “infante” specifica produzione<br />
letteraria di Giacomo<br />
(con relativa iconografia) viene<br />
mostrata nella seconda sezione:<br />
quaderni e componimenti<br />
fino alla gloriosa “Storia<br />
dell’Astronomia”.<br />
Monaldo si occupò di testi e figli. I<br />
libri diverranno oltre 14mila, i figli<br />
7. Entrate o rientrate in quelle stanze<br />
(da poco riassestate), non ve ne dimenticherete<br />
mai.<br />
La biblioteca di Monaldo divenne<br />
presto immensa e nel<br />
1812fu aperta al pubblico (“figli,<br />
amici, conc<strong>it</strong>tadini”) già ricca<br />
di ben 12mila volumi. Oggi<br />
è l’unica parte vis<strong>it</strong>abile del palazzo,<br />
il resto è ab<strong>it</strong>ato dagli eredi,<br />
8 persone, due famiglie nonni-nipoti.<br />
Dal 1° luglio (e fino a<br />
dicembre 2013) nelle antiche<br />
scuderie a piano terra osp<strong>it</strong>a la<br />
mostra“Giacomo dei libri. La Biblioteca<br />
Leopardi come spazio delle idee”,<br />
celebrazione di due secoli di storia di<br />
un luogo di v<strong>it</strong>a e cultura, indispen-<br />
Ben presto Giacomo interloquì<br />
(soprattutto in qual grande<br />
cantiere che fu “Lo Zibaldone<br />
di pensieri”), con grandi<br />
protagonisti della modern<strong>it</strong>à:<br />
Condillac, Locke, Voltaire,<br />
Montesqieu, Mme de Stael,<br />
Rousseau, come conferma la<br />
terza sezione.<br />
Nella quarta e nella quinta si<br />
parla delle due antologie che<br />
l’ed<strong>it</strong>ore Stella gli commissionò,<br />
una di prosa e l’altra di poesia,<br />
“Le Crestomanzie”, selezionate<br />
con grande soggettiv<strong>it</strong>à<br />
didattica. E non dimenticate,<br />
infine, il multimediale che mo-<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
“Le quattro<br />
streghe” di<br />
Durer e due<br />
libri prezosi. Sotto,<br />
Monaldo. A sinistra, la<br />
scansia dei “libri proib<strong>it</strong>i”.<br />
Uno straordinario viaggio intellettuale<br />
che racconta la nasc<strong>it</strong>a di un genio<br />
stra il metodo che presiede<br />
alla scr<strong>it</strong>tura del quaderno<br />
dell’isolamento irrevocabile,<br />
le 4.526 pagine cuc<strong>it</strong>e nei<br />
6 volumi del compagno Zibaldone.
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
sabile a “sentire” meglio uno dei più<br />
grandi poeti del mondo, segnato giovanissimo<br />
da una salute fragile precaria,<br />
da un bulimico desiderio di apprendere,<br />
da una prodigiosa memoria<br />
e da premature erud<strong>it</strong>e illusioni.<br />
Fra cotanti libri Giacomo scelse un<br />
proprio progetto di costruzione<br />
ident<strong>it</strong>aria, guardava volti e<br />
r<strong>it</strong>midalle finestre, vedeva oltre.<br />
Lesse voracemente, pensò<br />
creativamente. Osservò la<br />
natura e gli umani (fenomeni<br />
ed emozioni, dati e ironie), verificò,<br />
scoprì, descrisse. Si cibò<br />
di scienza, non solo di parole più<br />
o meno belle. Da teppista romantico<br />
maturò uno smodato<br />
bisogno di dialogo con l’esterno, altri<br />
luoghi, esseri, passioni, altre re-<br />
Gli oggetti esposti per la prima<br />
volta, gli “ined<strong>it</strong>i”, sono<br />
in realtà pochi: una lettera<br />
di Napoleone al Viceré d’Italia<br />
del 16 maggio 1808; due<br />
orecchini di famiglia; il r<strong>it</strong>ratto<br />
di una delle tre figlie di Letizia<br />
Murat; il piccolo tronco<br />
copia di un busto prass<strong>it</strong>elico<br />
(r<strong>it</strong>rovato vicino al fiume<br />
Potenza, IV secolo a.C.).<br />
L’original<strong>it</strong>à sta nel percorso<br />
informativo e nell’accento<br />
sui libri compagni di v<strong>it</strong>a.<br />
Un discorso più approfond<strong>it</strong>o<br />
mer<strong>it</strong>avano forse i libri<br />
“proib<strong>it</strong>i” per i quali Monaldo<br />
riuscì a ottenere il permesso<br />
di visione a favore di<br />
Giacomo e di altri figli.<br />
Biblioteca e mostra vanno<br />
vis<strong>it</strong>ate una dopo l’altra.<br />
Al più presto. Sono aperte<br />
tutti i giorni, ancora per un<br />
po’ dalle 9 alle 18 (dall’autunno<br />
nuovo orario: 9,30-<br />
12,30 e 14,30-17,30).<br />
Recanati val bene una vis<strong>it</strong>a.<br />
Dietro il palazzo c’è tutto<br />
il colle dell’“Infin<strong>it</strong>o” (verso<br />
i Sibillini), un colle e un<br />
giardino non proprio come<br />
altri. E piazze, piazzette, facciate<br />
mantengono tutte memorie<br />
antiche e moderne.<br />
Un suggerimento? Cap<strong>it</strong>ate<br />
con amore nel cortilechiostro<br />
di Palazzo Venieri<br />
indirizzandovi verso l’arco<br />
di luci e colori sul Conero.<br />
ScelteRicorrenze<br />
lazioni sociali e personali. Divenne<br />
Leopardi.<br />
Intervistato nell’Aula Magna del liceo<br />
recanatese (in diretta su RaiTre,<br />
uno spezzone è nel film di Vendemmiati<br />
“Non mi avete convinto” presentato<br />
a Venezia), Pietro Ingrao spiegò<br />
di avere pudichi dubbi sia sulla lettura<br />
(tradizionale) che valorizza il<br />
Leopardi “idillico”, sia sull’altra (progressiva<br />
e progressista) del Leopardi<br />
“eroico”, entrambe ideologizzanti,<br />
entrambe talora dimentiche dell’elemento<br />
cogn<strong>it</strong>ivo dei testi. Rischierebbero<br />
di lasciare in ombra “proprio<br />
la grande nov<strong>it</strong>à” di Leopardi, “il suo<br />
cogliere l’esperienza v<strong>it</strong>ale nel suo<br />
farsi e nel suo trascolorare… l’intreccio<br />
tra contenuto e risonanza… È dal<br />
legame di questi fonemi e di questi<br />
contenuti che viene fuori la grande<br />
invenzione, quello che lui scopre, la<br />
sua emozione sull’infin<strong>it</strong>o”. Wow!<br />
L’elemento cogn<strong>it</strong>ivo della “lirica” di<br />
Leopardi (nei canti, negli appunti,<br />
nelle lettere, nelle operette) ha retto<br />
a 2 secoli di storia del pensiero e<br />
dell’umano agire, vedete un po’ voi!<br />
Lo scienziato poeta Leopardi viene<br />
prima dell’evoluzionismo e della<br />
termodinamica. Ancora oggi per farle<br />
scientificamente comprendere<br />
spesso ci aiuta più lui che un saggio<br />
di biologia o fisica: poesia, empatia<br />
fra pensiero e azione, emotiva relazione<br />
fra cervelli e corpi umani, sentimento.<br />
Nel “Dialogo della natura<br />
e di un islandese” anticipa Gould: ab<strong>it</strong>iamo<br />
questo pianeta senza una ragione<br />
specifica né uno scopo stabil<strong>it</strong>o<br />
dalla natura. E in tante altre opere<br />
e operette arriva dove solo il pensiero<br />
scientifico ci ha poi condotti.<br />
<strong>Il</strong> mondo e la v<strong>it</strong>a non esistono per<br />
causa “umana”, può andar bene a credenti<br />
e non credenti (penso a Giacomo<br />
che non era un credente; a Darwin<br />
che rimandò a lungo la pubblicazione<br />
di opere che mettevano in<br />
difficoltà la religiosissima moglie; a<br />
Ingrao, emblema della grande “spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à”<br />
degli atei comunisti). È una<br />
laic<strong>it</strong>à scientifica. Non è facile presentare<br />
la “cognizione” leopardiana<br />
con il linguaggio di oggi. Evviva Mario<br />
Martone che in questo 2012 ci sta<br />
provando a teatro e al cinema.<br />
57<br />
Valerio Calzolaio<br />
ringrazia Francesco<br />
Fabretti per la<br />
preziosa colta<br />
guida che<br />
ha garant<strong>it</strong>o alla<br />
biblioteca e alla<br />
mostra, in più<br />
occasioni,<br />
con disponibil<strong>it</strong>à<br />
e ironia.<br />
Bibliografia minimissima,<br />
maggiore e minore,<br />
moderna e antica:<br />
Giacomo Leopardi,<br />
“Opere” (ed<strong>it</strong>ori vari).<br />
Pietro Ingrao, Intervista<br />
su Leopardi, in Quaderni<br />
Ist<strong>it</strong>uto Gramsci, Marche<br />
2000.<br />
Valerio Calzolaio<br />
(a cura di), “Gramsci<br />
e la modern<strong>it</strong>à”, Cuen<br />
1991.
58<br />
Marina Ros<br />
L’ORTO DI MICHELLE<br />
Nel 2009 Michelle Obama ha realizzato il primo<br />
orto nella storia della Casa Bianca e da allora<br />
migliaia di studenti sono stati inv<strong>it</strong>ati a seminare<br />
e raccogliere ortaggi e frutti, imparando<br />
così le tecniche di base. Un’esperienza pos<strong>it</strong>iva<br />
che la First lady ha voluto ora raccontare<br />
in un libro ricco di immagini e consigli, un<br />
inv<strong>it</strong>o a creare orti di ogni genere. “American<br />
Grown: the Story of the Wh<strong>it</strong>e House K<strong>it</strong>chen<br />
Garden and Gardens Across America” (Crown<br />
Books, 19,<strong>36</strong> euro), disponibile su Amazon con<br />
spedizione gratu<strong>it</strong>a (www.amazon.<strong>it</strong>).<br />
“SUCCULENTE” IN MOSTRA<br />
Piante&Piante<br />
Per conoscere e amare le “piante grasse”, dal<br />
14 al 16 settembre il Parco dei Daini di Villa<br />
Borghese, a Roma, osp<strong>it</strong>a la decima edizione<br />
della mostra “La Conserva della neve”. L’Aias<br />
(Associazione <strong>it</strong>aliana amatori delle piante succulente)<br />
realizza 6 aiuole tematiche e offre lezioni<br />
pratiche, conferenze e laboratori anche<br />
per i bambini. Filo conduttore: la biodivers<strong>it</strong>à<br />
e le piante succulente. Osp<strong>it</strong>e d’onore Amedeo<br />
di Savoia Aosta, che domenica presenta il libro<br />
“<strong>Il</strong> mio sogno med<strong>it</strong>erraneo” (Polistampa,<br />
16 euro) in cui racconta la sua esperienza di collezionista.<br />
Info: www.laconservadellaneve.<strong>it</strong>.<br />
Settembre è il mese<br />
giusto anche per potare<br />
vacanze estive sono state<br />
Le per noi l’agognato periodo<br />
per staccare da lavoro e routine.<br />
Per le nostre piante, al contrario,<br />
sono state fonte di stress,<br />
nonostante le precauzioni adottate.<br />
Al rientro, perciò, dobbiamo<br />
aiutarle a riprendersi con prodotti<br />
a base di sali minerali, aminoacidi<br />
e v<strong>it</strong>amine.<br />
Settembre è il mese ideale per<br />
rimediare ai danni del caldo estivo<br />
e prepararci ad affrontare i<br />
rigori invernali, ma soprattutto<br />
per porre solide basi per lo<br />
sviluppo ottimale delle nostre<br />
piante la prossima primavera.<br />
In giardino annaffiamo, concimiamo<br />
e rimuoviamo le annuali,<br />
che hanno concluso il loro ciclo<br />
vegetativo, come speronelle<br />
e cosmee (possiamo raccoglierne<br />
le sementi per l’anno venturo).<br />
In piena terra, e con luna crescente,<br />
seminiamo alisso, bocche<br />
di leone, elicriso e papaveri<br />
che daranno al giardino un<br />
aspetto colorato e festoso.<br />
Per il tappeto erboso, se parti-<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
colarmente in sofferenza, potremo<br />
considerare la necess<strong>it</strong>à di<br />
un intervento di risemina con<br />
agroside, loietto, trifoglio e miscugli.<br />
Settembre è anche il mese delle<br />
potature (da fare nei periodi<br />
di luna calante): tagliamo i rami<br />
che portano i fiori appass<strong>it</strong>i,<br />
equilibriamo e ripuliamo le siepi.<br />
Per potature di maggiore portata<br />
abbiamo tempo fino a novembre.<br />
Anche in casa le piante riprendono<br />
lo sviluppo vegetativo in<br />
questo mese: concimiamole e approf<strong>it</strong>tiamo<br />
del clima ancora m<strong>it</strong>e<br />
per rinvasare (nei giorni di luna<br />
crescente) quelle che si sono<br />
sviluppate, oppure preleviamo<br />
talee da far attecchire in un<br />
miscuglio di sabbia e torba.<br />
Fra i molti disagi, un vantaggio:<br />
il caldo estivo ha ridotto la pericolos<strong>it</strong>à<br />
di parass<strong>it</strong>i e malattie,<br />
ma facciamo ora prevenzione con<br />
insetticidi o fungicidi specifici, che<br />
è bene non usare in inverno in<br />
casa, specie se ci sono bambini.
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Sì,mangiare<br />
Così le patate e le lenticchie<br />
diventano pietanza<br />
Propongo due piatti<br />
“vegetali” con valore<br />
di pietanza. <strong>Il</strong> gulash<br />
di patate sa talmente di gulash<br />
che quasi non si nota la mancanza<br />
della carne. L’insalata di lenticchie<br />
è completata dal punto<br />
di vista nutrizionale dal pecorino<br />
toscano.<br />
Gulash di patate<br />
Pelate le patate, lavatele e tagliatele<br />
a tocchetti. Tagliate il peperone<br />
a fette sottili. Affettate le cipolle<br />
e tr<strong>it</strong>ate l’aglio. Fate scaldare<br />
l’olio e mettetevi ad appassire<br />
le cipolle, il peperone e l’aglio<br />
tr<strong>it</strong>ato. Cospargete il soffr<strong>it</strong>to con<br />
le due paprike e bagnatelo con<br />
l’aceto. Sub<strong>it</strong>o dopo un<strong>it</strong>e le patate,<br />
l’alloro, la maggiorana e il<br />
cumino dei prati.<br />
Fate insaporire per un paio di minuti<br />
a fuoco brillante, poi aggiungete<br />
il concentrato sciolto<br />
in due d<strong>it</strong>a di acqua tiepida e<br />
l’acqua necessaria a coprire il<br />
tutto. Fate cuocere per 30 minuti<br />
circa (il tempo dipende dalla<br />
grandezza dei tocchetti di pata-<br />
Martino Ragusa<br />
ta) a tegame semicoperto aggiungendo<br />
l’acqua bollente necessaria<br />
a mantenere morbido il<br />
sughetto.<br />
Insalata di lenticchie<br />
e pecorino toscano<br />
Tagliate il pecorino toscano a<br />
dadini piccoli e riservatelo. Lavate<br />
il cuore di sedano, affettatelo<br />
sottilmente e tenetelo da<br />
parte. Lavate le lenticchie e deponetele<br />
in acqua fredda badando<br />
che le sovrasti di 5 cm.<br />
Fatele sobbollire con la foglia di<br />
alloro per circa 20-30 minuti dal<br />
momento del bollore. Salatele<br />
a fine cottura, scolatele e tenetele<br />
da parte.<br />
Pelate i pomodori, privateli dei<br />
semi, tagliateli a dadini e salateli.<br />
Fateli cuocere a fuoco allegro<br />
per 2 minuti con un filo<br />
di olio, poi un<strong>it</strong>eli con il loro<br />
olio alle lenticchie già lessate,<br />
mescolate bene e pepate. Disponete<br />
le lenticchie nel piatto<br />
di portata e cospargete la<br />
superficie con il timo e l’erba<br />
cipollina tr<strong>it</strong>ati, le fettine<br />
di sedano e i dadini<br />
di pecorino toscano.<br />
OCCHIO AL TAGLIERE<br />
GULASH DI PATATE<br />
INGREDIENTI<br />
DOSI PER 4 PERSONE<br />
1 kg di patate<br />
300 g di cipolle dorate<br />
1 spicchio d’aglio<br />
1 peperone rosso<br />
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro<br />
1 cucchiaio di paprika dolce<br />
paprika piccante secondo il gusto<br />
1 cucchiaio di aceto<br />
1 foglia d’alloro<br />
4 cucchiai di olio extravergine di oliva<br />
cumino dei prati<br />
maggiorana, sale<br />
INSALATA DI LENTICCHIEEPECORINO TOSCANO<br />
300 g di lenticchie<br />
200 g di pecorino toscano<br />
1 cuore di sedano<br />
2 pomodori rossi maturi<br />
alloro, timo, erba cipollina<br />
olio extravergine di oliva<br />
pepe, sale<br />
59<br />
Fate attenzione al tagliere, che può essere il<br />
luogo di scambio di agenti contaminanti. In<br />
particolare non adoperatelo contemporaneamente<br />
per tagliare alimenti che saranno<br />
consumati crudi con altri che vanno cotti. Per<br />
esempio, se l’avete usato per tagliare un petto<br />
di pollo, siate<br />
certi di averlo<br />
lavato bene<br />
prima di affettarci<br />
sopra il<br />
pomodoro per<br />
l’in salata.
60<br />
In movimento<br />
ScelteCiambella<br />
PER ASSUNTA<br />
PARALIMPIADI<br />
MONDIALI<br />
Francesco Piromallo<br />
Dalle Paralimpiadi di Londra prendiamo spunto per un’altra<br />
storia, di quelle che potremmo definire leggendarie.<br />
Perché racconta di un’atleta che fino a 4 anni fa<br />
ha partecipato alle Olimpiadi e che un glaucoma congen<strong>it</strong>o<br />
a entrambi gli occhi ha costretto a cambiare v<strong>it</strong>a.<br />
Ed è una storia bellissima.<br />
Lei è Assunta Legnante, nata a Napoli 34<br />
anni fa. Un donnone, come si direbbe guardandone<br />
il fisico imponente. Una simpaticona,<br />
appena ci si parla un po’. È anche<br />
un’atleta di ottimo livello nel getto del peso:<br />
entra nella nazionale <strong>it</strong>alina di atletica<br />
a 15 anni, nel 2007 vince gli Europei indoor<br />
e nello stesso anno è cap<strong>it</strong>ano degli azzurri<br />
ai Mondiali di Osaka. Nel 2008 è alle<br />
Olimpiadi di Pechino. Ma la sua v<strong>it</strong>a sta per<br />
cambiare. <strong>Il</strong> glaucoma, che già l’aveva fermata<br />
prima di Ate ne nel 2004, peggiora<br />
in modo importante e le chiude l’occhio<br />
destro. Poi nel 2011 completa il suo percorso<br />
e le chiude l’occhio sinistro. E As sunta<br />
diventa cieca.<br />
Tutto fin<strong>it</strong>o? Neanche un po’. Perché, passato<br />
il primo leg<strong>it</strong>timo momento di sconforto,<br />
Assunta decide di cambiare la sua v<strong>it</strong>a<br />
di atleta. Con l’aiuto della Federazione<br />
<strong>it</strong>aliana di atletica leggera e del Com<strong>it</strong>ato<br />
paralimpico <strong>it</strong>aliano si rimette in pista: getto<br />
del peso e lancio del disco. Al momento<br />
di cominciare la sua nuova carriera di atleta<br />
disabile, all’inizio di quest’anno, Assunta dice una frase<br />
esemplificativa dello spir<strong>it</strong>o con cui tutti dovremmo<br />
affrontare la v<strong>it</strong>a, e lo sport: “Non ho mai visto gare di<br />
getto del peso con non vedenti. Pensandoci, mi viene<br />
da dire che non le vedrò mai. Ma mi diverto e il mio obiettivo<br />
è proprio questo, divertirmi”. Intanto, a Londra ha<br />
vinto l’oro e stabil<strong>it</strong>o il nuovo record del mondo (il “vecchio”<br />
era già suo) della special<strong>it</strong>à con la straordinaria misura<br />
di 16,74 metri, che la qualifica di dir<strong>it</strong>to agli Europei<br />
di atletica dei normodotati, a Zurigo. La gara continua.<br />
“<br />
A Firenze,<br />
dal 20 al 23<br />
settembre,<br />
l’Expo Rurale<br />
porta il<br />
mondo<br />
contadino<br />
nel Parco<br />
delle<br />
Cascine. E<br />
riserva ai<br />
bambini<br />
laboratori,<br />
aree<br />
dedicate,<br />
picnic<br />
sull’erba e<br />
merende<br />
“come una<br />
volta”<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Under 14<br />
Un gior<br />
all’omb<br />
Costanza Beltrami<br />
Fare il pane, raccogliere il miele,<br />
magari mungere la mucca. Contadini<br />
per un giorno, tra pascoli<br />
erbosi e balle di fieno. Ma in c<strong>it</strong>tà. Torna<br />
a Firenze, al Parco delle Cascine,<br />
Expo Rurale, l’evento che dal 20 al<br />
23 settembre (dalle 10 alle 20)<br />
trasforma il più grande<br />
parco pubblico fiorentino<br />
in un bellissimo<br />
angolo<br />
di campagna.<br />
E mette in<br />
scena, in pieno<br />
cen tro, il<br />
mon do contadino<br />
di og gi,<br />
col suo patrimonio<br />
di e terogene<strong>it</strong>à<br />
biologica, tradizionale,<br />
culturale e colturale:<br />
qui, con a ni mazioni dal vivo e spaccati<br />
rappresentativi, ci sono infatti<br />
tutti i settori della rural<strong>it</strong>à toscana,<br />
dalla v<strong>it</strong>icoltura alla foresta.<br />
E angolo si fa per dire: 6 ettaridi pra-
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
no da “farmer”<br />
ra del Duomo<br />
ti e “campi coltivati”,animali<br />
e frutti<br />
della terra,<br />
storie e protagonisti.<br />
U -<br />
na fattoria f<strong>it</strong>ta<br />
di attiv<strong>it</strong>à. E<br />
5.500 mq di spazi<br />
coperti dove, tra mostre,<br />
incontri, racconti ed<br />
esperienze, trovano posto i laboratori<br />
e le aree per i bambini.<br />
L’Expo (realizzata dalla Regione Toscana<br />
con il Comune di Firenze e altri<br />
partner) si rivolge a tutti: agli addetti,<br />
alle famiglie, anche ai bambini.<br />
Che - tra una merenda alla vecchia<br />
maniera, preparata dalle “Donne<br />
in campo” con pane e olio o miele<br />
o marmellata, e un picnic sull’erba<br />
- si cimenteranno nell’orto, faranno<br />
concorrenza agli uccellini nella<br />
gara canora, si sentiranno butteri,<br />
scopriranno l’unica cooperativa di<br />
donne pescatrici e l’ultima filanda<br />
artigianale, dove si tesse la lana delle<br />
pecore garfagnine, quelle dipinte<br />
ScelteCiambella<br />
da Giotto.<br />
Per chi si sente<br />
troppo grande per<br />
la merenda c’è l’a -<br />
per<strong>it</strong>ivo a base di<br />
suc co d’uva o il<br />
latte d’asina amiatina<br />
(agli adulti il<br />
Wine Bar riserva<br />
ottimi vini, salumi<br />
e formaggi toscani).<br />
Anche il pic nic è “all’antica”:<br />
con la tovaglia stesa sul prato e il pane<br />
fragrante, i salumi e i formaggi sapor<strong>it</strong>i,<br />
le verdure fresche estratti dal<br />
cestino speciale dell’Expo (il marchio<br />
“Pranzo sano fuori casa” garantisce<br />
un pasto gustoso, biologico, bilanciato<br />
e di qual<strong>it</strong>à). Poi ci sono le passeggiate<br />
lungo il fiume, nel bosco o<br />
tra i filari. E se i grandi faranno la spesa<br />
direttamente nell’orto o nelle botteghe<br />
delle filiere, i bambini avranno<br />
il loro daffare a frequentare le mille<br />
proposte dei laboratorie dell’agrinido.<br />
E mentre sul “tappeto verde”<br />
sfilano la Calvana e la Pontremolese,<br />
la Chianina e la Limousine, e i “coltivatori<br />
e le coltivatrici custodi” raccontano<br />
come riescono<br />
a tutelare le<br />
oltre 700 specieo -<br />
riginali che altrimenti<br />
potremmo<br />
perdere per sempre,<br />
loro beati giocherannoper<br />
un giornoa fare gli “urban<br />
farmer”.<br />
Info: www.exporurale.<strong>it</strong>.<br />
i<br />
n<br />
a<br />
g<br />
e<br />
n<br />
d<br />
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g<br />
e<br />
n<br />
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n<br />
La Fata Libellula<br />
e il riso “magico”<br />
61<br />
LE MANI IN... Pensa anche ai bambini “Rice-<br />
I sapori del riso <strong>it</strong>aliano”, dal 21 al 23<br />
settembre a Novara e Casalbel trame (No).<br />
Due gli appuntamenti nel Ca scinale dei<br />
No bili di Casalbeltrame: sabato 22,<br />
dal le 15, si dà spazio alla creativ<strong>it</strong>à con<br />
“Le mani in pasta... e in riso!”, il labora -<br />
torio di manipolazione e riconoscimen -<br />
to di cereali e farine, di impasto e di composizione<br />
creativa. Domenica 23 è la volta<br />
della lettura animata “Lo spaventapasseri”<br />
(in collaborazione con lo staff<br />
del Festival di letteratura per ragazzi di<br />
Novara) e del laboratorio di costruzione<br />
a tema sulla raccolta differenziata.<br />
E nel Museo etnografico dell’attrezzo<br />
agricolo “L Çivel”, nell’ex fienile della<br />
cascina, li aspetta la Fata Libellula con<br />
le sue piccole e grandi magie di riso. È<br />
tutto gratis. Info: 0321/838375.<br />
ASSALTO ALLA ROCCA. Ultime “scintille”<br />
di stagione, dopo la pausa estiva, alla<br />
Rocca Bor romeo di Angera, sulla sponda<br />
lombarda del Lago Maggiore. <strong>Il</strong> 30 settembre<br />
sarà presa d’assalto per l’intera<br />
giornata dai Tre Moschettieri, con l’aiuto<br />
dei bambini presenti. <strong>Il</strong> 14 ottobre,<br />
con “La maledizione<br />
della prima<br />
luna”, sarà la<br />
volta dei pirati...<br />
Per informazioni:<br />
0331/ 931300.
62<br />
Romanzi<br />
L’avventura di Federico<br />
fuori dal castello<br />
ScelteCiambella<br />
Letti per voi<br />
questi tempi, in cui si le il-<br />
Di lusioni cap<strong>it</strong>olano sempre<br />
prima, bambini e ragazzi fanno fatica<br />
a provare sentimenti. Eppure,<br />
nonostante tutte le difficoltà<br />
e i pericoli che genera, non c’è<br />
niente che dia senso alla v<strong>it</strong>a quanto<br />
il sentire. Una storia per adolescenti<br />
originale, senza veli, coraggiosa,<br />
ce la racconta Guus Kuijer.<br />
La protagonista è Polleke, poetessa<br />
undicenne di famiglia a dir<br />
poco confusa, che si dibatte nelle<br />
difficoltà della v<strong>it</strong>a aggrappandosi<br />
alla lirica, alla sua forza v<strong>it</strong>ale e,<br />
alla fine, a una mucchina.<br />
Da Per sempre insieme, amen<br />
(Feltrinelli Kids, 96 pagine, 11<br />
eu ro) si esce sereni, divert<strong>it</strong>i e sufficientemente<br />
speranzosi, nonostante<br />
non siano da poco le avvers<strong>it</strong>à<br />
cui Polleke va incontro. <strong>Il</strong> suo<br />
ragazzo la lascia. Suo padre è un<br />
fannullone e viene arrestato. La<br />
mamma ha una relazione con il<br />
maestro di scuola. Insomma, non<br />
tutto le sorride. Ma la v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à che<br />
la contraddistingue le permetterà<br />
di tenere duro con l’aiuto della sua<br />
mente originale e della v<strong>it</strong>ellina<br />
(che si chiama Polleke come lei).<br />
Età di lettura, dai 12 anni.<br />
dedicatoairagazzidedicatoairagazzidedicatoairagazzi<br />
Autrice<br />
Pina Varriale<br />
Ed<strong>it</strong>ore<br />
Nuove Edizioni<br />
Romane<br />
Pagine<br />
189<br />
Prezzo<br />
12 euro<br />
Età consigliata<br />
dai 12 anni<br />
Se un ragazzino vive recluso in un castello,<br />
tormentato da vecchi precettori<br />
e regole noiose, senza più l’affetto<br />
dei gen<strong>it</strong>ori, è naturale che voglia scappare.<br />
Con Mai con la luna piena Pina<br />
Varriale ci mostra il futuro Federico II<br />
di Svevia mentre esplora il mondo fuori<br />
del castello di Maredolce; sono mol -<br />
te le cose nuove e misteriose che gli<br />
verranno incontro aprendogli la mente<br />
e che lo renderanno uno dei sovrani<br />
più aperti e grandi della storia.<br />
Francesca Mossa<br />
Storie della buonanotte<br />
La piccola luna<br />
del coniglietto Bubù<br />
Succede a tutti i bambini di non voler<br />
andare a letto, di resistere finché<br />
possono alla fine del giorno, di essere<br />
posseduti dalla sensazione che ci<br />
sia sempre qualcosa da vedere, qualcosa<br />
ancora da fare. <strong>Il</strong> coniglietto Bubù,<br />
protagonista di Piccola luna, non riesce<br />
a staccarsi dalla visione di quel magico<br />
spicchio, vorrebbe che tutti i suoi<br />
amici restassero lì con lui, ma è davvero<br />
tardi, bisogna capire che il giorno<br />
finisce, per poi ricominciare.<br />
Autrice<br />
Elzbieta<br />
Ed<strong>it</strong>ore<br />
<strong>Il</strong> Castoro<br />
Pagine<br />
28<br />
Prezzo<br />
9 euro<br />
Età consigliata<br />
dai 3 anni<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
E LA MUCCHINA<br />
RIPORTA IL SERENO<br />
Per un bambino è sempre difficile<br />
comprendere i propri sentimenti<br />
quando i gen<strong>it</strong>ori si separano e<br />
spesso resta, immobile, muto,<br />
con molta sofferenza nel cuore.<br />
Beatrice Masini racconta la storia<br />
di Giulio che, come tanti, subisce<br />
il divorzio dei gen<strong>it</strong>ori e non<br />
sa come affrontare la nuova v<strong>it</strong>a.<br />
Io non mi separo (Carthusia, 30<br />
pagine, 15,90 euro) nasce da un<br />
progetto patrocinato dalle Asl di<br />
Milano e Monza, ed è utile per superare<br />
al meglio i dispiaceri della<br />
separazione. Dai 4 anni.<br />
Al cinema<br />
Madagascar 3<br />
R<strong>it</strong>orno buffo<br />
Registi<br />
Eric Darnell,<br />
Conrad Vernon<br />
e Tom McGrath<br />
Casa di produzione<br />
DreamWorks<br />
Animation<br />
Durata<br />
93 minuti<br />
Età consigliata<br />
dai 6 anni<br />
La trama di Madagascar 3. Ricercati<br />
in Europa è piuttosto complicata<br />
ed è importante conoscere la storia<br />
precedente per seguirla bene. <strong>Il</strong> leone<br />
Alex, la zebra Marty, l’ippopotamo<br />
Gloria e la giraffa Melman, fugg<strong>it</strong>i<br />
in Africa dallo zoo di New York, provano<br />
nostalgia per la Grande Mela.<br />
Cercano di raggiungere l’aeroplano<br />
dei pinguini, a Mon te carlo. Molti, buffi<br />
e divertenti gli incidenti sulla strada<br />
del r<strong>it</strong>orno.
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
F ilmando<br />
Bella addormentata<br />
da applausi<br />
Èstato accolto con tantissimi applausi<br />
a Venezia. “Bella addormentata”,<br />
di Marco Bellocchio, è ispirato<br />
al caso di Eluana Englaro ma, co -<br />
me ha voluto spiegare il regista: “Non<br />
è un film a tesi, non voglio affermare<br />
principi. È un film su diversi risvegli<br />
e alcuni non risvegli. E luana<br />
è uno spunto narrativo, non il pretesto<br />
per creare una divagazione ideologica<br />
o compiacente. Senza Eluana<br />
che muore non ci sarebbe Bella addormentata<br />
che si risveglia”.<br />
Non si può dargli torto, soprattutto<br />
dopo aver visto il film. “Bella addormentata”<br />
è sì Eluana che ha perso<br />
coscienza, ma è anche la coscienza<br />
di tutti i personaggi delle quattro<br />
storie dell’opera, la forza e la convinzione<br />
con le quali difendono le<br />
proprie idee, la paura che li tiene bloccati<br />
e li esorta a pregare “piu forte”<br />
l’Ave Maria. Ma è anche la nazione.<br />
Sempre Bellocchio: “Viviamo in uno<br />
stato di dormiveglia. Questo ho voluto<br />
rappresentare. Bella addormentata<br />
è soprattutto l’Italia”.<br />
La trama è f<strong>it</strong>ta: intreccia i destini<br />
dei personaggi nei giorni in cui, nel<br />
febbraio 2009, Eluana lascia la casa<br />
di cura Talamoni di Lecco e arriva a<br />
Udine presso il centro “La Quiete”.<br />
Tra loro Maria (Alba Rohr wacher),<br />
che supporta la protesta pro-v<strong>it</strong>a all’esterno<br />
della clinica, e Roberto<br />
(Michele Riondino), che al contrario<br />
parteggia per la libertà di scelta<br />
delle famiglie. Due mondi lontani destinati<br />
a incontrarsi.<br />
V<strong>it</strong>o Lamberti<br />
C’è anche un personaggio senza nome,<br />
“la grande madre” (Isabelle<br />
Huppert), un’attrice che ha sacrificato<br />
la carriera per accudire la figlia<br />
che vive in condizioni analoghe a<br />
quella di Eluana. Su tutti, però, emerge<br />
Uliano Beffardi (Servillo), papà<br />
di Maria e senatore del Pdl. <strong>Il</strong> part<strong>it</strong>o<br />
vuole che voti il disegno di legge<br />
del governo Berlusconi, per impedire<br />
la sospensione dell’alimentazione<br />
e dell’idratazione dei pazienti<br />
in stato vegetativo. Lui cambia idea<br />
e a rincarare la dose ci pensa uno strano<br />
psicologo dei senatori.<br />
Bellocchio usa la distanza dei grandi<br />
autori e la sua storia non soffoca<br />
il film. Cerca di spiegare le ragioni<br />
di tutti non giudicandoli, ma calcando<br />
la mano laddove la narrazione glielo<br />
consente (dai pol<strong>it</strong>ici <strong>it</strong>aliani che<br />
sono disperati se non vanno in tv alle<br />
preghiere gridate dalla Huppert).<br />
<strong>Il</strong> risultato è brillante, perché “Bel -<br />
la addormentata” trae la sua forza<br />
non da ideologie preconcette ma dalla<br />
raffinata messa in scena e da un<br />
cast di attori ammirevole. Non un<br />
film sulla v<strong>it</strong>a e la morte, ma su chi<br />
dor me e decide di svegliarsi e su chi,<br />
per ragioni diverse, non si<br />
sveglierà mai più.<br />
La locandina<br />
L’intervallo<br />
63<br />
REGIA: Marco Bellocchio<br />
SCENEGGIATURA: Marco Bellocchio, Stefano Rulli<br />
ATTORI: Toni Servillo, Alba Rohrwacher, Pier Giorgio Bellocchio,<br />
Michele Riondino, Maya Sansa, Isabelle Huppert<br />
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution<br />
PAESE: Italia-Francia 2012<br />
GENERE: drammatico<br />
DURATA: 115 minuti<br />
“L’intervallo”, di Leonardo Di Costanzo è uno di quei<br />
piccoli gioielli che speriamo le barbare distribuzioni<br />
non releghino in qualche sala bugigattolo e piena<br />
di polvere. La storia narra di due adolescenti napoletani.<br />
Lei è Veronica, ha fatto uno sgarbo a qualcuno<br />
e viene mandata in un vecchio edificio nell’attesa<br />
che si decida come punirla; lui è Salvatore, nella<br />
v<strong>it</strong>a vend<strong>it</strong>ore di gran<strong>it</strong>e e adesso guardiano di<br />
Veronica. Chi ha voluto tutto questo? Prima di scoprirlo,<br />
lo spettatore scopre i due giovani, le loro piccole<br />
ostil<strong>it</strong>à, le diffidenze, e pian piano la loro<br />
complic<strong>it</strong>à. A Di Costanzo va riconosciuto<br />
il mer<strong>it</strong>o di aver scr<strong>it</strong>to una sceneggiatura<br />
robusta, messa in scena con discrezione<br />
e potenza. Alla fine, nello<br />
scontro tra corruzione e innocenza<br />
a vincere è un terzo incomodo:<br />
il cinema, puro, spiazzante,<br />
di Leonardo Di Costanzo.
64<br />
vissuto soltanto 53 anni, ma<br />
Ha ha avuto il tempo di scrivere<br />
200 romanzi. André Héléna, con<br />
George Simenon e Leo Mallet, è<br />
uno dei grandi protagonisti del<br />
noir francese. È morto nel 1972,<br />
probabilmente perché gli piaceva<br />
troppo l’alcol.<br />
L’ed<strong>it</strong>ore Fanucci, 40 anni dopo,<br />
ha deciso di proporlo in edizione<br />
economica ai lettori <strong>it</strong>aliani, stampando<br />
La v<strong>it</strong>tima (208 pagine,<br />
4,90 euro).<br />
Decisamente originali anche le ragioni<br />
dell’approdo al noir di Héléna.<br />
A 17 anni, dopo aver pubblicato<br />
dei versi, fondò una rivista e finì per<br />
qualche mese in galera per aver infranto<br />
alcune norme sugli abbonamenti.<br />
Così si fece quell’esperienza<br />
“dal di dentro” che anche in<br />
queste pagine sa descrivere bene<br />
a tinte fosche.<br />
<strong>Il</strong> romanzo, del resto, non traccia<br />
un confine netto tra guardie e ladri<br />
della Parigi degli anni Cinquanta.<br />
La mala - anche quella dei boss<br />
- è fatta da poveracci, veloci con la<br />
pistola o col coltello, che si arrangiano<br />
per emergere con traffici di oppio<br />
(la droga dei ricchi a quei tempi)<br />
e rapine spesso fin<strong>it</strong>e male.<br />
I poliziotti, troppo spesso, o sono<br />
corrotti o “menano”, nelle celle buie<br />
dei commissariati, per strappare<br />
Leggo vedo sento<br />
La mala parigina<br />
di André Héléna<br />
Rocco Di Blasi<br />
confessioni. A volte fanno l’una e<br />
l’altra cosa insieme.<br />
L’ispettore Bernard, ad esempio,<br />
è stato a lungo onesto, ma così<br />
non poteva accontentare l’ambiziosa<br />
moglie Germaine, che - oltretutto<br />
- se la spassa con il giovane<br />
amante del piano di sotto,<br />
mentre il mar<strong>it</strong>o è al lavoro e la figlia<br />
è a scuola.<br />
Quando scopre d’essere corrotto<br />
e cornuto, a Bernard saltano i nervi,<br />
praticamente si suicida aprendo<br />
il fuoco contro i boss che l’avevano<br />
pagato. Ne fa le spese anche<br />
il povero Edgar, un ladruncolo che<br />
finisce in galera per l’omicidio.<br />
C’è anche il poliziotto buono:<br />
l’ispettore Gribert non se la beve.<br />
Mette la fedifraga con le spalle al<br />
muro. <strong>Il</strong> lieto fine non c’è. Ma la piccola<br />
Sylviane ha un futuro assicurato.<br />
Giustizia è fatta, per quanto è<br />
possibile in un noir.<br />
Autrice<br />
Rossella Calabrò<br />
Ed<strong>it</strong>ore<br />
Sperling & Kupfer<br />
Pagine<br />
106<br />
Prezzo<br />
10 euro<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Salvagiallo<br />
Atene. Maggio 2011. Qualcuno<br />
pacatamente avvisa noti<br />
evasori fiscali che se non pagano<br />
li uccide: con due lo fa davvero,<br />
qualcun altro versa il dovuto<br />
allo Stato. Poi chiede una<br />
mer<strong>it</strong>ata provvigione, i Servizi<br />
cercano di gabbarlo, allora<br />
ammazza un paio di “favor<strong>it</strong>i”<br />
del sistema. E diventa una sorta<br />
di eroe nazionale.<br />
Eppure l’antiquato, goffo, m<strong>it</strong>e,<br />
coriaceo commissario Kostas<br />
Char<strong>it</strong>os deve proprio cercare<br />
di arrestarlo. Con meno lavoro,<br />
causa il solo, triste, susseguirsi<br />
di disperati suicidi per la<br />
crisi e le strade intasate per<br />
Satira<br />
<strong>Il</strong> povero e ossessionato<br />
maschio <strong>it</strong>aliano<br />
Le Cinquanta sfumature non si fermano. L’onda<br />
ed<strong>it</strong>oriale dell’estate coinvolge anche chi decide<br />
di fare una versione ironica e demistificante della<br />
trilogia più venduta dell’anno. È il caso di Rossella<br />
Calabrò, che ha dato alle stampe un instant book:<br />
Cinquanta sbavature di Gigio. L’autrice rifà<br />
il verso alla ormai m<strong>it</strong>ica E.L James ma, al posto<br />
del ricco e affascinante mister Grey, manda in scena<br />
Gigio, un povero maschio <strong>it</strong>aliano, ossessionato<br />
- oltretutto - dalla caduta prematura dei capelli.<br />
Insomma, dovrebbe prevalere la satira. Ma<br />
la Calabrò offre una versione troppo realistica del<br />
“suo” maschio. Alla fine,<br />
volendo far ridere, rischia<br />
di far piangere.
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Caccia agli evasori<br />
scioperi e manifestazioni, troverà<br />
il modo di farsi finalmente<br />
promuovere, nonostante la<br />
fi glia Caterina voglia partire<br />
per l’Africa e il vocabolario Di-<br />
Dischi<br />
m<strong>it</strong>rakos non gli dia il sol<strong>it</strong>o<br />
aiuto. Fortuna che ha Zisis e<br />
Mà nia!<br />
Talora si fa un po’ il verso per le<br />
strade dell’Acropoli, tuttavia è<br />
sempre un grande (con una trama<br />
geniale) il pluripremiato m<strong>it</strong>ico<br />
75enne Petros Markaris<br />
(“L’esattore”, Bompiani, 343 pagine,<br />
18,50 euro; originale del<br />
2012, traduzione di Andrea Di<br />
Gregorio), in prima al presente,<br />
colma di pietas senza enfasi. Segnalo<br />
il menu di Ai-Stratis a<br />
pag. 278. Ghemistà (pomodori<br />
e peperoni ripieni) e silenzi.<br />
Leggo vedo sento<br />
Valerio Calzolaio<br />
Continua a fiorire il filone chiamato “retro rock”<br />
che ripropone sonor<strong>it</strong>à vintage rock anni 60-70, e<br />
i Rival Sons con il nuovo “Pressure and Time” ne reclamano<br />
a gran voce la corona, mettendo a rischio la guida<br />
di band affermate come i Wolfmother. I Rival Sons sanno il<br />
fatto loro e in 30 minuti di assalto sonico senza fronzoli miscelano<br />
con sapienza e gusto i Free di<br />
Paul Rodgers con i primi Led Zeppelin<br />
passando per i Bad Com-<br />
<strong>Il</strong> gusto<br />
del retro<br />
rock<br />
Federico Vend<strong>it</strong>ti<br />
pany. Le danze si aprono con<br />
la monol<strong>it</strong>ica “All Over The Road”<br />
e a metà del pezzo non potrete<br />
fare a meno di battere<br />
il piede a tempo, a seguire l’altrettanto<br />
scatenata “Burn<br />
Down Los Angeles” dove il cantante<br />
Jay Buchanan offre una presta-<br />
zione esemplare, omaggiando il blues più sanguigno e viscerale.<br />
Certo, la band californiana non suona nulla di<br />
originale, ma l’energia e l’abil<strong>it</strong>à nel saper ripescare un<br />
buon sound, senza l’uso smodato della tecnologia,<br />
la elevano almeno una spanna sopra l’agguerr<strong>it</strong>a<br />
concorrenza. Consigliato vivamente a<br />
chi a Woodstock non c’era.<br />
Interviste<br />
Mankell si racconta<br />
tra Africa e Svezia<br />
Stoccolma e Maputo. 1991-2011. La 70enne giornalista<br />
danese Kirsten Jacobsen ha incontrato il grande<br />
scr<strong>it</strong>tore svedese per farsi raccontare Mankell (su)<br />
Mankell. Chi ama Kurt Wallander, il commissario della<br />
polizia di Ystad, troverà molto pane per i suoi denti.<br />
Henning Mankell pubblicò il primo romanzo della<br />
serie nel 1991. Ne sono poi usc<strong>it</strong>i altri 10, tradotti<br />
in oltre 40 lingue. Con stile affettuoso e informale la<br />
Jacobsen racconta l’infanzia dello scr<strong>it</strong>tore (madre assente,<br />
padre giudice, nonno compos<strong>it</strong>ore), le scelte<br />
ideali (socialista e calvinista)<br />
e v<strong>it</strong>ali (l’Africa, Eva Berg -<br />
man sposata nel 1998).<br />
Autrice<br />
Kirsten Jacobsen<br />
Ed<strong>it</strong>ore<br />
Marsilio<br />
Pagine<br />
346<br />
Prezzo<br />
19 euro<br />
Saggi<br />
Se il cinema noir<br />
si fa filosofia<br />
Usa soprattutto. Si potrebbe iniziare con “Metropolis”<br />
di Fr<strong>it</strong>z Lang (1927), con “<strong>Il</strong> porto delle nebbie” di<br />
Marcel Carné (1938), con “Ombre rosse” di John Ford<br />
(1939), con “<strong>Il</strong> mistero del falco” di John Huston (1941)<br />
e finire negli anni Duemila. La storia del cinema a<br />
un certo punto si colora di buio, nero, paura, violenza.<br />
Due cr<strong>it</strong>ici della cultura, Mario Pezzellae Antonio<br />
Tricomi, hanno coordinato un lavoro collettivo di ricerche<br />
e seminari su “Cinema e filosofia” alla Normale<br />
di Pisa. <strong>Il</strong> volume I fantasmi del moderno raccoglie<br />
saggi vari su temi e figure del cinema noir: la comprensione<br />
del m<strong>it</strong>o, l’interpretazione delle immagini,<br />
i casi paradigmatici.<br />
A cura di<br />
Mario Pezzella<br />
e Antonio Tricomi<br />
Ed<strong>it</strong>ore<br />
Cattedrale<br />
Pagine<br />
222<br />
Prezzo<br />
22,50 euro<br />
65
66<br />
Fenomenale<br />
Ottime previsioni del tempo<br />
per il prossimo inverno.<br />
Dopo il metro di neve dei<br />
mesi scorsi, e l’estate torrida<br />
che ne è segu<strong>it</strong>a, alla<br />
Goldenpoint sono certi<br />
che ci attende una stagione<br />
temperata. L’immagine<br />
è tratta, infatti, dalla<br />
campagna invernale<br />
dell’a zienda che sta per<br />
essere lanciata con<br />
i prossimi spot. E d<strong>it</strong>eci voi<br />
se non fa ben sperare. Anche<br />
se dovesse servire il piumone!<br />
Fe<br />
Teledipendente<br />
no<br />
mena<br />
e<br />
<strong>Il</strong> logo del programma<br />
”TecheTecheTe’-<br />
<strong>Il</strong> nuovo che fu”,<br />
proposto da Rai1.<br />
Èiniziato il 2 luglio e doveva concludersi<br />
dopo due mesi esatti.<br />
Ma “TecheTecheTe’” - il programma<br />
di Rai1 in onda per una quarantina<br />
di minuti ogni sera dopo il Tg<br />
delle 20 - è andato avanti anche nella<br />
prima settimana di settembre.<br />
Mer<strong>it</strong>o del costante successo che<br />
l’ha accompagnato per tutta l’estate<br />
e che l’ha portato spesso a 5 milioni<br />
di audience.<br />
La trasmissione, all’apparenza, è un<br />
collage delle teche della tv pubblica<br />
(da qui il nome), ma in realtà è<br />
una poderosa vetrina di quanto Viale<br />
Mazzini è riusc<strong>it</strong>a a produrre nel<br />
corso degli anni. Dal 1954 ai giorni<br />
nostri (o quasi).<br />
Diecimila volti tratti da 64 programmi<br />
si sono succeduti in un<br />
“circolo dei frammenti”, su ognuno<br />
dei quali poteva innestarsi<br />
un’operazione nostalgia. Da Renzo<br />
Arbore a Beppe Grillo (quando<br />
ancora faceva il comico), da Umberto<br />
Eco a Indro Montanelli, da<br />
Raffaella Carrà a Loretta Goggi e<br />
sorella. E poi, nella stessa punta-<br />
<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />
Operazione “r<strong>it</strong>agli”:<br />
quant’era bella la Rai<br />
R<strong>it</strong>a De Buono<br />
ta, per simmetria, anche i fratelli<br />
Fiorello. E Nino Manfredi e il Quartetto<br />
Cetra e il poeta Umberto Saba<br />
e tantissimi personaggi ormai<br />
dimenticati, come il severo Ugo La<br />
Malfa, il p<strong>it</strong>tore Mino Maccari e<br />
quanti ne volete. L’idea è stata del<br />
capostruttura di Rai1, Michele Bovi,<br />
il t<strong>it</strong>olo (e probabilmente anche<br />
altro) è del poeta-paroliere Panella<br />
(collaborò anche con l’ultimo<br />
Lucio Battisti). La curatrice<br />
della trasmissione è Elisabetta<br />
Barduagni, ma il materiale proviene<br />
dalle teche su cui vigila da tempo<br />
Barbara Scaramucci, salvando<br />
i video dalla distruzione.<br />
“TecheTecheTe’” è una trasmissione<br />
che si segue con piacere, ma<br />
anche con rabbia. Mostra, infatti,<br />
quanto intrattenimento di qual<strong>it</strong>à,<br />
e quanta cultura, ci sono stati<br />
nella tv pubblica. Ma fa venire<br />
in mente anche la sciatteria e il<br />
pressappochismo di oggi.<br />
Si stava meglio nel Novecento?<br />
Per quanto riguarda la Rai certamente<br />
sì.