Il Salvagente n° 36 - Modenacinquestelle.it

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36 Italia/Bancomat Regalo alle banche? Italia/Alimenti allarme è giunto dall’Emilia- L’ Romagna e lo ha reso noto Ilfattoalimentare.it. La sostanza sotto accusa è il cloramfenicolo, un antibiotico usato per combattere le infezioni batteriche negli allevamenti di polli e vietato per gli effetti secondari che provoca sull’organismo umano. E invece sarebbe finito nei prodotti dell’azienda modenese Grandi Salumifici Italiani che confeziona würstel di pollo per numerose catene di supermercati. L’antibiotico è stato riscontrato nella carne separata meccanica- MondoItalia obiettivo è ridurre l’evasio- L’ ne fiscale garantendo la massima tracciabilità degli acquisti. Lo strumento sarebbe l’ultima norma inserita nella bozza del decreto legge per lo Sviluppo economico, del ministro Passera, che prevede l’obbligo per gli esercenti di accettare solo pagamenti con bancomat o carta di Würstel con antibiotici ritirati dai supermercati mente (quella ottenuta con la spremitura delle carcasse dei volatili), congelata e utilizzata per la produzione dei würstel. La società modenese non ha voluto comunicare i marchi che saranno ritirati dal mercato ma ha inviato una lettera ai punti vendita invitandoli a ritirare il prodotto dagli scaffali. Non essendoci comunicazioni ufficiali si consiglia comunque di non mangiare würstel di pollo prodotti dai Grandi Salumifici Italiani (il nome è riportato sull’etichetta) acquistati nei giorni scorsi. credito per spese superiori ai 50 euro. “Non abbiamo ancora deciso limiti e tempistiche”, spiega il ministro, ma nel frattempo piovono già le prime critiche. La Confcommercio, pur ammettendo la necessita di modernizzare il sistema dei pagamenti, si mostra preoccupata. “Il perseguimento di questo obiettivo non può significare introduzione, con tempi stringenti, di obblighi universali di accettazione degli strumenti di moneta elettronica”, soprattutto in assenza di una “riduzione delle commissioni che gravano sugli esercenti”. Anche Confesercenti e Codacons si trovano d’accordo e definiscono la norma come “l’ennesimo inutile regalo alle banche”. Italia/Televisione FASTWEB DICE ADDIO ALLA TV VIA INTERNET Il Salvagente 13-20 settembre 2012 Sarà sospeso dal 4 ottobre e dal 5 novembre cesserà di esistere: il servizio Iptv (Internet protocol television) di Fastweb, lanciato nel 2001, non decolla e chiude i battenti, come già annunciato nella scorsa primavera. Troppo pochi gli abbonamenti (appena 200mila nel 2010) e le agevolazioni fiscali, a fronte di una spietata concorrenza anche da parte delle tv on demand via internet. Ai clienti non saranno caricati costi di disattivazione o penali in caso di mancata restituzione del decoder (pagato 29 euro ai tempi dell’attivazione del servizio). Sky, nel frattempo, si è già mossa, offrendo il passaggio alla tecnologia satellitare con My Sky Hd o a Sky Digital Key.
Il Salvagente 13-20 settembre 2012 Diritti Il Rapporto I diritti dei consumatori in ostaggio della crisi Valentina Corvino Il Rapporto di Pit servizi mostra una situazione in rapido peggioramento. Prime vittime: qualità e trasparenza. I DIRITTI VIOLATI Alla qualità 21% Alla trasparenza 18% All’equità contrattuale 14% Alla tutela 13% Alla sostenibilità economica 12% All’informazione 7% Alla scelta 4% Alla sicurezza 4% Fonte: Cittadinanzattiva XII Relazione Pit Servizi Negli ultimi due anni la recessione economica e la perdita del potere d’acquisto delle famiglie non ha mai smesso di occupare le pagine dei giornali e la mente di ognuno di noi. Una conseguenza “immateriale” di questa crisi è passata per lo più nel generale silenzio: nessuno si è mai soffermato, infatti, sulla recessione dei diritti dei consumatori. L’ha fatto Cittadinanzattiva nel suo ultimo rapporto Pit Servizi dove ha fotografato uno spaccato della quotidianità di migliaia di cittadini che ogni giorno fronteggiano la crisi e si scontrano - come non bastasse - con l’inefficienza e la burocrazia di enti pubblici e aziende in un sistema di fronte a una scelta non più rinviabile tra il collasso definitivo o la rinascita su nuove basi. L’impressione, sfogliando le 160 pagine del Rapporto, è che in assenza di decise soluzioni di carat- 37 tere sociale, i consumatori siano costretti a soccombere e i loro problemi quotidiani di utenti a essere considerati di secondaria importanza. Insomma, è difficile contestare una bolletta se non sempre si è nelle condizioni di poterla pagare oppure indignarsi di fronte ai ritardi e ai disservizi del trasporto pubblico locale se autobus e treno sono gli unici mezzidi locomozione che ci si può permettere! Una retromarcia pericolosa soprattutto se si considera che in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando le aziende (pubbliche e private) sono disposte a fare di tutto pur di accaparrarsi un cliente in più anche (e soprattutto) a mettere in atto le pratiche commercialipiù aggressive (contratti non richiesti, informazioni ingannevoli e via dicendo) e a violare i più comuni diritti dei consumatori, frutto di anni di battaglie delle associazioni dei con- ▲
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