Il Salvagente n° 36 - Modenacinquestelle.it

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64 vissuto soltanto 53 anni, ma Ha ha avuto il tempo di scrivere 200 romanzi. André Héléna, con George Simenon e Leo Mallet, è uno dei grandi protagonisti del noir francese. È morto nel 1972, probabilmente perché gli piaceva troppo l’alcol. L’editore Fanucci, 40 anni dopo, ha deciso di proporlo in edizione economica ai lettori italiani, stampando La vittima (208 pagine, 4,90 euro). Decisamente originali anche le ragioni dell’approdo al noir di Héléna. A 17 anni, dopo aver pubblicato dei versi, fondò una rivista e finì per qualche mese in galera per aver infranto alcune norme sugli abbonamenti. Così si fece quell’esperienza “dal di dentro” che anche in queste pagine sa descrivere bene a tinte fosche. Il romanzo, del resto, non traccia un confine netto tra guardie e ladri della Parigi degli anni Cinquanta. La mala - anche quella dei boss - è fatta da poveracci, veloci con la pistola o col coltello, che si arrangiano per emergere con traffici di oppio (la droga dei ricchi a quei tempi) e rapine spesso finite male. I poliziotti, troppo spesso, o sono corrotti o “menano”, nelle celle buie dei commissariati, per strappare Leggo vedo sento La mala parigina di André Héléna Rocco Di Blasi confessioni. A volte fanno l’una e l’altra cosa insieme. L’ispettore Bernard, ad esempio, è stato a lungo onesto, ma così non poteva accontentare l’ambiziosa moglie Germaine, che - oltretutto - se la spassa con il giovane amante del piano di sotto, mentre il marito è al lavoro e la figlia è a scuola. Quando scopre d’essere corrotto e cornuto, a Bernard saltano i nervi, praticamente si suicida aprendo il fuoco contro i boss che l’avevano pagato. Ne fa le spese anche il povero Edgar, un ladruncolo che finisce in galera per l’omicidio. C’è anche il poliziotto buono: l’ispettore Gribert non se la beve. Mette la fedifraga con le spalle al muro. Il lieto fine non c’è. Ma la piccola Sylviane ha un futuro assicurato. Giustizia è fatta, per quanto è possibile in un noir. Autrice Rossella Calabrò Editore Sperling & Kupfer Pagine 106 Prezzo 10 euro Il Salvagente 13-20 settembre 2012 Salvagiallo Atene. Maggio 2011. Qualcuno pacatamente avvisa noti evasori fiscali che se non pagano li uccide: con due lo fa davvero, qualcun altro versa il dovuto allo Stato. Poi chiede una meritata provvigione, i Servizi cercano di gabbarlo, allora ammazza un paio di “favoriti” del sistema. E diventa una sorta di eroe nazionale. Eppure l’antiquato, goffo, mite, coriaceo commissario Kostas Charitos deve proprio cercare di arrestarlo. Con meno lavoro, causa il solo, triste, susseguirsi di disperati suicidi per la crisi e le strade intasate per Satira Il povero e ossessionato maschio italiano Le Cinquanta sfumature non si fermano. L’onda editoriale dell’estate coinvolge anche chi decide di fare una versione ironica e demistificante della trilogia più venduta dell’anno. È il caso di Rossella Calabrò, che ha dato alle stampe un instant book: Cinquanta sbavature di Gigio. L’autrice rifà il verso alla ormai mitica E.L James ma, al posto del ricco e affascinante mister Grey, manda in scena Gigio, un povero maschio italiano, ossessionato - oltretutto - dalla caduta prematura dei capelli. Insomma, dovrebbe prevalere la satira. Ma la Calabrò offre una versione troppo realistica del “suo” maschio. Alla fine, volendo far ridere, rischia di far piangere.
Il Salvagente 13-20 settembre 2012 Caccia agli evasori scioperi e manifestazioni, troverà il modo di farsi finalmente promuovere, nonostante la fi glia Caterina voglia partire per l’Africa e il vocabolario Di- Dischi mitrakos non gli dia il solito aiuto. Fortuna che ha Zisis e Mà nia! Talora si fa un po’ il verso per le strade dell’Acropoli, tuttavia è sempre un grande (con una trama geniale) il pluripremiato mitico 75enne Petros Markaris (“L’esattore”, Bompiani, 343 pagine, 18,50 euro; originale del 2012, traduzione di Andrea Di Gregorio), in prima al presente, colma di pietas senza enfasi. Segnalo il menu di Ai-Stratis a pag. 278. Ghemistà (pomodori e peperoni ripieni) e silenzi. Leggo vedo sento Valerio Calzolaio Continua a fiorire il filone chiamato “retro rock” che ripropone sonorità vintage rock anni 60-70, e i Rival Sons con il nuovo “Pressure and Time” ne reclamano a gran voce la corona, mettendo a rischio la guida di band affermate come i Wolfmother. I Rival Sons sanno il fatto loro e in 30 minuti di assalto sonico senza fronzoli miscelano con sapienza e gusto i Free di Paul Rodgers con i primi Led Zeppelin passando per i Bad Com- Il gusto del retro rock Federico Venditti pany. Le danze si aprono con la monolitica “All Over The Road” e a metà del pezzo non potrete fare a meno di battere il piede a tempo, a seguire l’altrettanto scatenata “Burn Down Los Angeles” dove il cantante Jay Buchanan offre una presta- zione esemplare, omaggiando il blues più sanguigno e viscerale. Certo, la band californiana non suona nulla di originale, ma l’energia e l’abilità nel saper ripescare un buon sound, senza l’uso smodato della tecnologia, la elevano almeno una spanna sopra l’agguerrita concorrenza. Consigliato vivamente a chi a Woodstock non c’era. Interviste Mankell si racconta tra Africa e Svezia Stoccolma e Maputo. 1991-2011. La 70enne giornalista danese Kirsten Jacobsen ha incontrato il grande scrittore svedese per farsi raccontare Mankell (su) Mankell. Chi ama Kurt Wallander, il commissario della polizia di Ystad, troverà molto pane per i suoi denti. Henning Mankell pubblicò il primo romanzo della serie nel 1991. Ne sono poi usciti altri 10, tradotti in oltre 40 lingue. Con stile affettuoso e informale la Jacobsen racconta l’infanzia dello scrittore (madre assente, padre giudice, nonno compositore), le scelte ideali (socialista e calvinista) e vitali (l’Africa, Eva Berg - man sposata nel 1998). Autrice Kirsten Jacobsen Editore Marsilio Pagine 346 Prezzo 19 euro Saggi Se il cinema noir si fa filosofia Usa soprattutto. Si potrebbe iniziare con “Metropolis” di Fritz Lang (1927), con “Il porto delle nebbie” di Marcel Carné (1938), con “Ombre rosse” di John Ford (1939), con “Il mistero del falco” di John Huston (1941) e finire negli anni Duemila. La storia del cinema a un certo punto si colora di buio, nero, paura, violenza. Due critici della cultura, Mario Pezzellae Antonio Tricomi, hanno coordinato un lavoro collettivo di ricerche e seminari su “Cinema e filosofia” alla Normale di Pisa. Il volume I fantasmi del moderno raccoglie saggi vari su temi e figure del cinema noir: la comprensione del mito, l’interpretazione delle immagini, i casi paradigmatici. A cura di Mario Pezzella e Antonio Tricomi Editore Cattedrale Pagine 222 Prezzo 22,50 euro 65
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