Il Salvagente n° 36 - Modenacinquestelle.it

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38 DirittiIl Rapporto I diritti dei consumato - ri in... ▲ ▲ sumatori. E la classifica che emerge dal rapporto di Cittadinanzattiva non è confortante. Fine della qualità Prendendo come punto di partenza la Carta dei diritti del cittadino-consumatore che l’associazione ha promosso nel 2000 e analizzando le 8.722 segnalazioni giunte allo sportello, nell’anno trascorso i diritti dei consumatori che sono stati elusi più di frequente nei diversi settori sono: il diritto alla qualità (21%), il diritto alla trasparenza (18%), il diritto all’equità contrattuale (14%), il diritto alla tutela (13%) e il diritto alla sostenibilità economica (12%). Seguono le violazioni del diritto all’informazione (7%) e al servizio (7%). Ritardi, discontinuità nell’erogazione del servizio, guasti: la qualità dei servizi - spesso profumatamente pagati - si è ridotta al lumicino e lo dimostrano le segnalazioni raccolte da Cittadinanzattiva. Tra l’altro i disagi che lamentano i cittadini hanno ricadute anche sull’intero paese in quanto rallentano la libera concorrenza, lo sviluppo di nuove tecnologie, la crescita. Ma i cittadini devono fare anche i conti - troppo spesso - con la mancanza di trasparenza che rende la comprensione di contratti, multe, cartelle esattoriali e bollette un vero e proprio rebus. Nel 14% dei casi, invece, è violato il diritto all’equità contrattuale che si manifesta ogni volta che il consumatore non riesce, ad esempio, a recedere da un contrat- to senza incappare in ritardi, costi aggiuntivi o clausole palesemente vessatorie nei suoi confronti. Nei casi in cui Cittadinanzattiva ha riscontrato, invece, una violazione del diritto alla tutela, la situazione che viene a crearsi è paradossale in quanto il consumatore sa di avere ragione ma è consapevole, allo stesso tempo, che difendere i suoi diritti sarebbe troppo oneroso: ciò accade soprattutto nei settori delle banche e delle assicurazioni. “Firma e zitto” Il diritto all’informazione, essenziale in fase pre-contrattuale perché incide sull’opportunità e la convenienza di stipulare un accordo, è violato nel 7% dei casi e soprattutto nei rapporti con la pubblica amministrazione: succede che i consumatori non hanno a disposizione le informazioni necessarie ad attivare un diritto. Il 7% delle segnalazioni, infine, ha come oggetto una violazione del diritto al servizio: i cittadini non riescono a usufruire di alcuni servizi fondamentali (gli asili nido, ad esempio). Una situazione che, con i tagli degli ultimi tempi, è destinata a peggiorare. Purtroppo per noi. Il Salvagente 13-20 settembre 2012 Fisco ed Equitalia le bestie E la difesa dagli abusi è se Immaginate diaver pagato la tassa di circolazione dell’auto e ciononostante ricevete due richieste di pagamento da parte di Equitalia nonché, addirittura, il fermo amministrativo della vostra auto. Non è fantascienza. Tutto può accadere in un paese, il nostro, dove i cittadini si sentono vessati da una pubblica amministrazione che spesso non vede e non sente. Questa è solo una delle tante segnalazioni in materia di fisco giunte, nel corso del 2011, al Pit Servizi di Cittadinanzattiva. Ma
Il Salvagente 13-20 settembre 2012 I PROTAGONISTI DEI RECLAMI Telecomunicazioni 22% Energia 17% Banche e finanziarie 15% Pubblica amministrazione 13% Servizi pubblici locali 12% Trasporti 9% Servizi assicurativi 5% Servizi postali 4% Beni e contratti 3% nere degli utenti mpre più difficile può accadere anche di ritrovarsi con una “bella”ipoteca sulla casa di famiglia per un debito inferiore agli 8mila euro, soglia minima per la quale l’agente della riscossione è autorizzato a espropriare l’immobile. La pubblica amministrazione, pur collocandosi al quarto posto nella classifica dei settori più critici stilata da Cittadinanzattiva, si conferma “la bestia nera” dei consumatori. In particolare, come dimostrano le due storie che abbiamo raccontato, i cittadini che si sono rivolti al Pit Ser- Fonte: XII Relazione annuale del PiT Servizi ▲ In un periodo di difficoltà economiche essere tartassati dalla pubblica amministra - zione acuisce la sfiducia dei cittadini DirittiIl Rapporto DISSERVIZI La telefonia fissa riconquista il primato (di lamentele) Telecomunicazioni, energia, banche e finanziarie: in questi settori si concentrano le maggiori segnalazioni giunte, nel corso del 2011, allo sportello Pit Servizi di Cittadinanzattiva, come si vede dalla tabella di queste pagine. Per ognuna di queste voci, i problemi denunciati dagli utenti sono diversi. Nelle telecomunicazioni, per esempio, cambiare operatore o disdire un contratto sono i disagi che maggiormente hanno dovuto affrontare i consumatori. Ed è interessante notare come ci sia un’inversione di tendenza rispetto al passato: ora a farla da padroni sono i problemi della telefonia fissa (62%), più che di quella quella mobile ( 18%), di internet (14%), o della televisione (6%). Sotto la voce energia è forse inutile rimarcare come le lamentele riguardino soprattutto il settore elettrico, anche se fa impressione il trend in aumento delle segnalazioni relative alla fornitura di gas (+13% rispetto all’anno precedente), dato che conferma le molteplici criticità legate al settore, dove peraltro la concorrenza fatica a 39 partire e l’ex monopolista detiene ancora oltre l’80% delle quote di mercato. In entrambi i casi la maggioranza delle segnalazioni riguarda la bolletta (41%). Le banche e le finanziarie guadagnano la medaglia di bronzo: lo scorso anno quindici cittadini su cento hanno segnalato disservizi con banche o finanziarie. Per il terzo anno consecutivo, i mutui risultano essere l’ambito più segnalato (31%) distanziati di un solo punto in percentuale dal credito al consumo (30%).
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