Il Salvagente n° 36 - Modenacinquestelle.it

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62 Romanzi L’avventura di Federico fuori dal castello ScelteCiambella Letti per voi questi tempi, in cui si le il- Di lusioni capitolano sempre prima, bambini e ragazzi fanno fatica a provare sentimenti. Eppure, nonostante tutte le difficoltà e i pericoli che genera, non c’è niente che dia senso alla vita quanto il sentire. Una storia per adolescenti originale, senza veli, coraggiosa, ce la racconta Guus Kuijer. La protagonista è Polleke, poetessa undicenne di famiglia a dir poco confusa, che si dibatte nelle difficoltà della vita aggrappandosi alla lirica, alla sua forza vitale e, alla fine, a una mucchina. Da Per sempre insieme, amen (Feltrinelli Kids, 96 pagine, 11 eu ro) si esce sereni, divertiti e sufficientemente speranzosi, nonostante non siano da poco le avversità cui Polleke va incontro. Il suo ragazzo la lascia. Suo padre è un fannullone e viene arrestato. La mamma ha una relazione con il maestro di scuola. Insomma, non tutto le sorride. Ma la vitalità che la contraddistingue le permetterà di tenere duro con l’aiuto della sua mente originale e della vitellina (che si chiama Polleke come lei). Età di lettura, dai 12 anni. dedicatoairagazzidedicatoairagazzidedicatoairagazzi Autrice Pina Varriale Editore Nuove Edizioni Romane Pagine 189 Prezzo 12 euro Età consigliata dai 12 anni Se un ragazzino vive recluso in un castello, tormentato da vecchi precettori e regole noiose, senza più l’affetto dei genitori, è naturale che voglia scappare. Con Mai con la luna piena Pina Varriale ci mostra il futuro Federico II di Svevia mentre esplora il mondo fuori del castello di Maredolce; sono mol - te le cose nuove e misteriose che gli verranno incontro aprendogli la mente e che lo renderanno uno dei sovrani più aperti e grandi della storia. Francesca Mossa Storie della buonanotte La piccola luna del coniglietto Bubù Succede a tutti i bambini di non voler andare a letto, di resistere finché possono alla fine del giorno, di essere posseduti dalla sensazione che ci sia sempre qualcosa da vedere, qualcosa ancora da fare. Il coniglietto Bubù, protagonista di Piccola luna, non riesce a staccarsi dalla visione di quel magico spicchio, vorrebbe che tutti i suoi amici restassero lì con lui, ma è davvero tardi, bisogna capire che il giorno finisce, per poi ricominciare. Autrice Elzbieta Editore Il Castoro Pagine 28 Prezzo 9 euro Età consigliata dai 3 anni Il Salvagente 13-20 settembre 2012 E LA MUCCHINA RIPORTA IL SERENO Per un bambino è sempre difficile comprendere i propri sentimenti quando i genitori si separano e spesso resta, immobile, muto, con molta sofferenza nel cuore. Beatrice Masini racconta la storia di Giulio che, come tanti, subisce il divorzio dei genitori e non sa come affrontare la nuova vita. Io non mi separo (Carthusia, 30 pagine, 15,90 euro) nasce da un progetto patrocinato dalle Asl di Milano e Monza, ed è utile per superare al meglio i dispiaceri della separazione. Dai 4 anni. Al cinema Madagascar 3 Ritorno buffo Registi Eric Darnell, Conrad Vernon e Tom McGrath Casa di produzione DreamWorks Animation Durata 93 minuti Età consigliata dai 6 anni La trama di Madagascar 3. Ricercati in Europa è piuttosto complicata ed è importante conoscere la storia precedente per seguirla bene. Il leone Alex, la zebra Marty, l’ippopotamo Gloria e la giraffa Melman, fuggiti in Africa dallo zoo di New York, provano nostalgia per la Grande Mela. Cercano di raggiungere l’aeroplano dei pinguini, a Mon te carlo. Molti, buffi e divertenti gli incidenti sulla strada del ritorno.
Il Salvagente 13-20 settembre 2012 F ilmando Bella addormentata da applausi Èstato accolto con tantissimi applausi a Venezia. “Bella addormentata”, di Marco Bellocchio, è ispirato al caso di Eluana Englaro ma, co - me ha voluto spiegare il regista: “Non è un film a tesi, non voglio affermare principi. È un film su diversi risvegli e alcuni non risvegli. E luana è uno spunto narrativo, non il pretesto per creare una divagazione ideologica o compiacente. Senza Eluana che muore non ci sarebbe Bella addormentata che si risveglia”. Non si può dargli torto, soprattutto dopo aver visto il film. “Bella addormentata” è sì Eluana che ha perso coscienza, ma è anche la coscienza di tutti i personaggi delle quattro storie dell’opera, la forza e la convinzione con le quali difendono le proprie idee, la paura che li tiene bloccati e li esorta a pregare “piu forte” l’Ave Maria. Ma è anche la nazione. Sempre Bellocchio: “Viviamo in uno stato di dormiveglia. Questo ho voluto rappresentare. Bella addormentata è soprattutto l’Italia”. La trama è fitta: intreccia i destini dei personaggi nei giorni in cui, nel febbraio 2009, Eluana lascia la casa di cura Talamoni di Lecco e arriva a Udine presso il centro “La Quiete”. Tra loro Maria (Alba Rohr wacher), che supporta la protesta pro-vita all’esterno della clinica, e Roberto (Michele Riondino), che al contrario parteggia per la libertà di scelta delle famiglie. Due mondi lontani destinati a incontrarsi. Vito Lamberti C’è anche un personaggio senza nome, “la grande madre” (Isabelle Huppert), un’attrice che ha sacrificato la carriera per accudire la figlia che vive in condizioni analoghe a quella di Eluana. Su tutti, però, emerge Uliano Beffardi (Servillo), papà di Maria e senatore del Pdl. Il partito vuole che voti il disegno di legge del governo Berlusconi, per impedire la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione dei pazienti in stato vegetativo. Lui cambia idea e a rincarare la dose ci pensa uno strano psicologo dei senatori. Bellocchio usa la distanza dei grandi autori e la sua storia non soffoca il film. Cerca di spiegare le ragioni di tutti non giudicandoli, ma calcando la mano laddove la narrazione glielo consente (dai politici italiani che sono disperati se non vanno in tv alle preghiere gridate dalla Huppert). Il risultato è brillante, perché “Bel - la addormentata” trae la sua forza non da ideologie preconcette ma dalla raffinata messa in scena e da un cast di attori ammirevole. Non un film sulla vita e la morte, ma su chi dor me e decide di svegliarsi e su chi, per ragioni diverse, non si sveglierà mai più. La locandina L’intervallo 63 REGIA: Marco Bellocchio SCENEGGIATURA: Marco Bellocchio, Stefano Rulli ATTORI: Toni Servillo, Alba Rohrwacher, Pier Giorgio Bellocchio, Michele Riondino, Maya Sansa, Isabelle Huppert DISTRIBUZIONE: 01 Distribution PAESE: Italia-Francia 2012 GENERE: drammatico DURATA: 115 minuti “L’intervallo”, di Leonardo Di Costanzo è uno di quei piccoli gioielli che speriamo le barbare distribuzioni non releghino in qualche sala bugigattolo e piena di polvere. La storia narra di due adolescenti napoletani. Lei è Veronica, ha fatto uno sgarbo a qualcuno e viene mandata in un vecchio edificio nell’attesa che si decida come punirla; lui è Salvatore, nella vita venditore di granite e adesso guardiano di Veronica. Chi ha voluto tutto questo? Prima di scoprirlo, lo spettatore scopre i due giovani, le loro piccole ostilità, le diffidenze, e pian piano la loro complicità. A Di Costanzo va riconosciuto il merito di aver scritto una sceneggiatura robusta, messa in scena con discrezione e potenza. Alla fine, nello scontro tra corruzione e innocenza a vincere è un terzo incomodo: il cinema, puro, spiazzante, di Leonardo Di Costanzo.
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