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Il Salvagente n° 36 - Modenacinquestelle.it

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Poste <strong>it</strong>aliane spa - sped. in a. p. D.L. 353/03 (conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Roma<br />

Postapressventiquattrore Anno 21 •n.<strong>36</strong> • 13-20 settembre 2012 • www.ilsalvagente.<strong>it</strong> 2 euro<br />

Settimanale dei Dir<strong>it</strong>ti, dei Consumi e delle Scelte<br />

Erbe, omeopatici, v<strong>it</strong>amine. <strong>Il</strong> prontuario naturale<br />

contro i primi raffreddori e le prime febbri<br />

DIFESE<br />

di stagione<br />

pag.13<br />

NON SOLO ALCOA<br />

DALLE FICTION TV<br />

ALLA PROGETTAZIONE<br />

LA FUGA DALL’ITALIA<br />

pag.25<br />

ENERGIA<br />

TAGLIARE LE BOLLETTE?<br />

COL MERCATO LIBERO<br />

È IMPRESA IMPOSSIBILE<br />

pag.37<br />

LA RICERCA<br />

SE I DIRITTI DEGLI UTENTI<br />

SONO LE PRIME VITTIME<br />

DELLA CRISI ECONOMICA


4<br />

salvaweek<br />

week<br />

CARELETTRICIECARILETTORI,<br />

SalviamociGente<br />

PROSEGUE ANCHE QUESTA SETTIMANA IL<br />

VIAGGIO DEL SALVAGENTE TRA LE SPESE DI<br />

CASA, NEL TENTATIVO DI INDICARE, QUANDO<br />

POSSIBILE, QUALCHE FORMULA DI RISPARMIO<br />

POSSIBILE SENZA RINUNCE.<br />

DOPO AVER TRATTATO, LA SCORSA SETTIMANA,<br />

LE OFFERTE TELEFONICHE E DI ADSL, CI<br />

OCCUPIAMO (E IL NOSTRO VIAGGIO CONTINUERÀ<br />

ANCHE NEI PROSSIMI NUMERI) DI QUELLE<br />

ELETTRICHE. CON UN’AMARA SORPRESA.<br />

LA CONVENIENZA DEL MERCATO LIBERO,<br />

INFATTI, SEMBRA COMPLETAMENTE SPARITA,<br />

TANTO DA RENDERE CONTROPRODUCENTE<br />

L’ABBANDONO DELLA VECCHIA BIORARIA DEL<br />

SERVIZIO DI MAGGIOR TUTELA.<br />

FINE DELLA CONCORRENZA NEL MERCATO<br />

ELETTRICO? A GIUDICARE DAI DATI E DALLE<br />

PROTESTE DI CHI IL SALTO VERSO LE OFFERTE L’HA<br />

FATTO, PER POI RITROVARSI CON CONTRATTI<br />

“CAPESTRO” E IN QUALCHE CASO PIÙ COSTOSI,<br />

SEMBREREBBE DI SÌ.<br />

ED È DAVVERO UN PECCATO, VISTO CHE<br />

AGLI UTENTI RESTANO IN MANO POCHISSIMI<br />

STRUMENTI PER RISPARMIARE A FRONTE<br />

DI BOLLETTE CHE - COME PRONOSTICA<br />

PURTROPPO LA FEDERCONSUMATORI - NEI<br />

PROSSIMI MESI SI RIVELERANNO COME LE PIÙ<br />

ALTE DAL DOPOGUERRA.<br />

E se tornassimo<br />

alle vecchie lavatrici?<br />

Caro direttore,<br />

due episodi al rientro dalle mie vacanze mi hanno<br />

ispirato questa breve nota che mi piacerebbe condividere<br />

coi lettori del <strong>Salvagente</strong>. I fatti sono semplici e probabilmente<br />

banali: due guasti (uno al mio televisore Lcd vecchio di “ben”<br />

tre anni) e uno alla mia lavatrice (e qui siamo nella preistoria: 5 anni<br />

di v<strong>it</strong>a!), mi hanno costretto a un giro per centri di assistenza. Ne<br />

ho consultati diversi, nel tentativo di capire se le riparazioni valevano<br />

davvero i soldi che avrei sborsato. E le risposte che ho ottenuto<br />

mi fanno riflettere. Per il televisore potrei riassumerli nella risposta<br />

che mi ha dato un tecnico: “Signore, vede quanti schermi abbiamo<br />

fermi qui? Sono tutti più giovani del suo e in nessun caso i<br />

costi di riparazione valgono l’impresa e l’attesa per componenti<br />

che ci arrivano dopo mesi...”. Peggio ancora per la lavatrice, dove<br />

tra usc<strong>it</strong>a, costi per il preventivo, sarei stato costretto a sobbarcarmi<br />

una spesa di quasi 100 euro senza neppure sapere se ne valeva<br />

la pena. Eccola la ricetta anticrisi, mi sono detto. Basta studiare<br />

modelli che durano sempre meno, ricambi che magari costano<br />

pochi centesimi ma non si trovano per continuare a vendere...<br />

Poi un’amica mi ha girato il s<strong>it</strong>o di una società napoletana che è<br />

tornata a fare lavatrici solo meccaniche, senza nessuna scheda<br />

“intelligente” e che pare duri quanto duravano i modelli antichi.<br />

Non sono di certo un nemico della modern<strong>it</strong>à ma ci penserò. E magari<br />

andrò in cerca di un tv a tubo catodico...<br />

GIANGIACOMO PERTINI<br />

SAVONA<br />

a cura di Riccardo Quintili<br />

Caro Giangiacomo,<br />

la sua esperienza trova<br />

conforto nelle annuali ricerche<br />

che un mensile come l’americano<br />

“Consumer Reports” dedica<br />

alla v<strong>it</strong>a media dei princi-<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

pali elettrodomestici. Inutile dire<br />

che l’avvento dell’elettronica<br />

ha ridotto di molto la durata<br />

degli oggetti che abbiamo<br />

in casa e che, a volte, sembrano<br />

studiati per superare a ma-


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Direzione e redazioni<br />

Roma (00182), via Pinerolo 43.<br />

Tel. 06/7020265, 06/7020413,<br />

06/7020440. Fax 06/7020026.<br />

Bologna (40125), via Santo Stefano 13.<br />

Tel. 051/233383, 051/273574.<br />

Fax 051/2759028.<br />

la pena il traguardo della garanzia<br />

legale. Qualcuno sostiene<br />

che questo non sia un male,<br />

visto che l’evoluzione tecnologica,<br />

per esempio di una<br />

lavatrice, porta i nuovi modelli<br />

a consumare molto meno.<br />

Punti di vista di un modello di<br />

consumo che, forse, è davvero<br />

arrivato al capolinea.<br />

ACEA E LE BOLLETTE<br />

CHE NON ARRIVANO<br />

Caro <strong>Salvagente</strong>,<br />

da oltre un anno sto vivendo<br />

una s<strong>it</strong>uazione paradossale.<br />

Non ricevo le bollette elettriche<br />

di Acea e, nonostante le<br />

chiamate al gestore, la s<strong>it</strong>uazione<br />

non si sblocca. Ovviamente<br />

sono preoccupato del<br />

fatto che, quando mi arriveranno,<br />

si tratterà di un conto astronomico.<br />

Da quello che mi risulta<br />

la s<strong>it</strong>uazione riguarda moltissimi<br />

utenti. Possibile che nessuno<br />

se ne occupi?<br />

LETTERA FIRMATA<br />

ROMA<br />

Caro lettore,<br />

il problema delle bollette romane<br />

è più volte fin<strong>it</strong>o nelle cronache<br />

locali dei giornali. Ed effettivamente<br />

riguarda migliaia di<br />

utenti che, “grazie” al cambiamento<br />

di software di fatturazione<br />

ora sono nelle sue condizioni.<br />

A chi, come lei, prima o poi riceverà<br />

una maxibolletta resta il<br />

dir<strong>it</strong>to di rateizzare l’importo che<br />

verrà addeb<strong>it</strong>ato.<br />

CACCIA IN ALTO ADIGE,<br />

C’È CHI SI MUOVE<br />

Caro <strong>Salvagente</strong>,<br />

ho letto il giusto e puntuale<br />

articolo contro la caccia in Alto<br />

Adige di Barbara Cataldi sull’ultimo<br />

numero del <strong>Salvagente</strong>,<br />

ma non è vero che “qui nessuno<br />

solleva questioni al Tar o<br />

perde tempo con inutili contestazioni<br />

animaliste”, come<br />

ha scr<strong>it</strong>to la giornalista. Da anni<br />

le associazioni animaliste e<br />

ambientaliste stanno conducendo<br />

una battaglia anche in<br />

quella provincia contro la caccia<br />

in generale e quella illeg<strong>it</strong>tima<br />

in particolare con v<strong>it</strong>torie<br />

al Tar (ecco l’ultima di qualche<br />

giorno fa, l’ennesima per<br />

la v<strong>it</strong>a delle marmotte) e questi<br />

sono i perché di una delle<br />

manifestazioni svolte a Bolzano<br />

(il 4 febbraio scorso). Certo<br />

contro il padre-padrone Durnwalder<br />

(a propos<strong>it</strong>o, i sudtirolesi<br />

saranno contenti di pa-<br />

E-mail<br />

redazione@ilsalvagente.<strong>it</strong><br />

quotidiano@ilsalvagente.<strong>it</strong><br />

Quotidiano on line<br />

www.ilsalvagente.<strong>it</strong><br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> è anche su Facebook, Tw<strong>it</strong>ter e Google+<br />

gare ogni anno decine di migliaia<br />

di euro per avvocati a difesa<br />

di atti contro le normative<br />

nazionali ed europee?) c’è<br />

ancora tanto da fare…<br />

GIANLUCA FELICETTI<br />

PRESIDENTE DELLA LEGA<br />

ANTIVIVISEZIONE<br />

Caro Gianluca,<br />

prendiamo volentieri atto delle<br />

molte iniziative delle associazioni<br />

in Alto Adige. Non volevamo<br />

certo accusarle di inerzia e se questo<br />

è apparso dall’articolo ce ne<br />

scusiamo.<br />

IL SALVAGENTE,<br />

CHE SCOPERTA!<br />

Caro <strong>Salvagente</strong>,<br />

ho scoperto da poco il vostro<br />

giornale e vi ho segu<strong>it</strong>i per tutta<br />

l’estate, comprandovi in edicola.<br />

Una piacevole scoperta e<br />

per questo mi abbono chiedendovi<br />

di continuare così. Un’informazione<br />

come quella che fate<br />

voi è davvero rara.<br />

VINCENZO ROMANO<br />

MARINO (ROMA)<br />

Caro Vincenzo,<br />

grazie per i complimenti. E ancora<br />

di più per l’abbonamento sosten<strong>it</strong>ore<br />

che ha scelto di fare.<br />

5


6<br />

Sommario ommario<br />

COPIA CARTACEA+ON LINE<br />

Annuale senza omaggio 52 €<br />

Annuale con omaggio 57 €<br />

Sosten<strong>it</strong>ore 1 anno 60 €<br />

Doppio+omaggi 94 €<br />

Tre mesi (solo carta) 17 €<br />

Sei mesi (solo carta)<br />

SOLO ON LINE<br />

30 €<br />

Annuale senza omaggio 25 €<br />

Annuale con omaggio 30 €<br />

Sosten<strong>it</strong>ore 1 anno 35 €<br />

Un numero 1 €<br />

Un articolo 0,80 €<br />

Uno speciale<br />

ARRETRATI<br />

0,90 €<br />

chiedeteli a “<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong>”,<br />

via Pinerolo 43, 00182 Roma,<br />

inviando per ogni copia richiesta<br />

4,00 euro in francobolli.<br />

800-015260<br />

<strong>Il</strong> numero verde è a disposizione per<br />

gli abbonamenti<br />

dal martedì al giovedì nel seguente<br />

orario: 10-13 e 16-18.<br />

abbonati@ilsalvagente.<strong>it</strong><br />

COME SI PUÒ PAGARE<br />

CARTA DICREDITO:<br />

sul www.ilsalvagente.<strong>it</strong><br />

CONTOCORRENTE POSTALE:<br />

numero 69412005 intestato a Ed<strong>it</strong>oriale<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> Società Cooperativa, via<br />

Pinerolo 43, 00182 Roma<br />

BONIFICO BANCARIO:<br />

Banca Popolare Etica: codice IBAN<br />

IT24 P050 1803 2000 0000 0100 277.<br />

Specificate esattamente la causale<br />

e l’indirizzo dell’abbonato.<br />

Attual<strong>it</strong>à<br />

4<br />

8<br />

9<br />

9<br />

10<br />

12<br />

18<br />

12<br />

SalviamociGente<br />

Parliamone/<strong>Il</strong> governo attui<br />

l’agenda dei consumatori<br />

Io, un c<strong>it</strong>tadino<br />

Amico di penna<br />

Le Parole della Settimana<br />

Ecco i furbetti della crisi.<br />

Non solo Alcoa<br />

Dalla progettazione alle<br />

fiction tv. Chi lascia l’Italia<br />

InformaWeb<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Consumi<br />

20<br />

25<br />

28<br />

30<br />

30<br />

32<br />

33<br />

34<br />

Difese naturali contro<br />

i malanni di stagione<br />

Erbe, omeopatici, v<strong>it</strong>amine.<br />

<strong>Il</strong> prontuario alternativo<br />

Bolletta elettrica. <strong>Il</strong> black<br />

out del risparmio<br />

Quando cambiare forn<strong>it</strong>ore<br />

non conviene<br />

Un nuovo crash test e le<br />

auto a 5 stelle spariscono<br />

L’innovazione introdotta<br />

negli Usa cambia i risultati<br />

Contrordine: ora il digiuno<br />

fa bene alla dieta<br />

Un libro ripropone la tesi<br />

<strong>Il</strong> bio più sano per ciò che<br />

non contiene<br />

I veri risultati della ricerca di<br />

Stanford<br />

L’alimento della settimana<br />

L’uva<br />

MondoItalia<br />

25


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Dir<strong>it</strong>ti<br />

37<br />

41<br />

43<br />

45<br />

46<br />

48<br />

37<br />

I dir<strong>it</strong>ti dei consumatori<br />

in ostaggio della crisi<br />

<strong>Il</strong> rapporto di P<strong>it</strong> servizi<br />

Ambulatori medici aperti<br />

24 ore su 24?<br />

La rivoluzione può attendere<br />

Ferriera, si riaccende lo<br />

scontro sulla piccola <strong>Il</strong>va<br />

SalvaCondominio<br />

Salvagiovani<br />

SpazioCivile<br />

Nu<br />

me ro<br />

<strong>36</strong><br />

Scelte<br />

51<br />

55<br />

58<br />

59<br />

60<br />

60<br />

62<br />

63<br />

64<br />

66<br />

66<br />

51<br />

A Milano sfila l’altra<br />

moda, quella cr<strong>it</strong>ica<br />

Al via “So Cr<strong>it</strong>ical So Fashion”<br />

Giacomo dei Libri<br />

A Recanati, viaggio nella<br />

formazione di Leopardi<br />

Piante&piante<br />

Sì, mangiare<br />

Ciambella/Le Paralimpiadi<br />

Ciambella/Come un farmer<br />

Ciambella/Letti per voi<br />

Filmando<br />

LeggoVedoSento<br />

Teledipendente<br />

Fenomenale!<br />

salvagente<br />

il<br />

Nuovissima serie<br />

anno 21, numero <strong>36</strong>.<br />

Direttore responsabile:<br />

Riccardo Quintili.<br />

Direttore ed<strong>it</strong>oriale: Rocco Di Blasi.<br />

Garante dei lettori: Francisca Colli.<br />

Impaginazione:<br />

Claudia La Torre, Monica Rodriguez,<br />

Silvia Pagliarini.<br />

In redazione: Enrico Cinotti<br />

(vicecaposervizio), Barbara Liverzani,<br />

Giorgia Nardelli, Michela Rossetti, Davide<br />

Sfragano, Marta Strinati (vicecaposervizio).<br />

In segreteria di redazione:<br />

Enza Ciminelli.<br />

Marketing e pubblic<strong>it</strong>à:<br />

Federico Vend<strong>it</strong>ti.<br />

In amministrazione:<br />

Daniela Fagioli.<br />

Progetto grafico:<br />

Silvia Pagliarini.<br />

Hanno collaborato a questo<br />

numero:<br />

(in ordine di apparizione): Lamberto<br />

Santini, Antonio Lubrano, Antonio Zollo,<br />

Luisella Costamagna, Livia Parisi, Giorgia<br />

Nardelli, Marco Cardaci, Caterina<br />

Umbro, Paolo Moretti, Roberto<br />

Quintavalle, Edoardo Barbanera,<br />

Valentina Corvino, Patrizia Pallara, Delia<br />

Vaccarello, Fernando Guerci, Carla Tropia,<br />

Valerio Calzolaio, Marina Ros, Martino<br />

Ragusa, Francesco Piromallo, Costanza<br />

Beltrami, Francesca Mossa, R<strong>it</strong>a De Buono.<br />

Vietata la riproduzione di articoli, test<br />

e relative tabelle, senza preventiva<br />

autorizzazione del “<strong>Salvagente</strong>”.<br />

Questo numero è stato chiuso in<br />

tipografia il 10/9/2012.<br />

Ed<strong>it</strong>ore: Ed<strong>it</strong>oriale <strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong><br />

Società Cooperativa s.c. a r.l.<br />

Presidente: Rocco Di Blasi.<br />

Stampa: Rotopress International Srl,<br />

via Brecce, Loreto (An).<br />

Distribuzione esclusiva per<br />

l’Italia: Parrini e C. spa, via di Santa<br />

Cornelia 9, 00060 Roma.<br />

Iscrizione numero 212 del 3 aprile<br />

1992 al Tribunale di Roma.<br />

Questa testata fruisce dei contributi<br />

statali diretti della legge 7 agosto<br />

1990, n. 250.<br />

ISSN 1123 - 72<strong>36</strong>.<br />

Legacoop - Associazione Cooperative Ed<strong>it</strong>oriali e di Comunicazione<br />

7


8 L’ opinione<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

e i consumatori<br />

<strong>it</strong>aliani colp<strong>it</strong>i duramen-<br />

Lefamiglie<br />

te dalla crisi hanno bisogno<br />

che si volti pagina in fretta.<br />

C’è bisogno di una svolta - per<br />

ridare fiato al potere d’acquisto<br />

e far ripartire la domanda interna<br />

- la stessa che invocheremo<br />

martedì 18 settembre, noi del -<br />

l’Adoc insieme ad Adiconsum, A -<br />

dusbef, C<strong>it</strong> tadinanzattiva e Fe -<br />

dercon sumatori, con un presidio<br />

davanti al Parlamento per proporre<br />

al governo l’attuazione immediata<br />

di alcune misure a favore<br />

dei consumatori.<br />

Chiediamo innanz<strong>it</strong>utto la riduzione<br />

della pressione fiscale per i<br />

c<strong>it</strong>tadini, i lavoratori e le imprese.<br />

Occorre poi porre un freno all’impennata<br />

dei prezzi dei carburanti.<br />

Per questo chiediamo il ripristino<br />

dell’accisa mobile, uno strumento<br />

in grado di riequilibrare<br />

la tassazione attraverso una diminuzione<br />

dell’accisa usando l’extragett<strong>it</strong>o<br />

Iva che lo Stato realizza<br />

a ogni aumento del prezzo industriale<br />

dei carburanti.<br />

In questo amb<strong>it</strong>o, inoltre, sarebbe<br />

un bel segnale se l’Eni decidesse<br />

di prorogare lo “scontone” del<br />

week end fino alla fine dell’anno.<br />

Se si vuol tutelare il consumatore<br />

in questo momento di grande<br />

crisi è necessario anche ist<strong>it</strong>uire<br />

maggiori controlli sul -<br />

l’andamento dei prez-<br />

“<br />

zi e delle tariffe, disponendo<br />

nel caso un vero<br />

e proprio blocco a ulteriori aumenti.<br />

Parallelamente, servirebbe<br />

ist<strong>it</strong>uire una task force cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a<br />

da tutte le forze dell’ordine<br />

per incrementare la lotta a evasione<br />

ed elusione contributiva e<br />

fiscale.<br />

Infine, anche nel settore dei servizi<br />

pubblici locali c’è bisogno di<br />

varare misure a favore delle fasce<br />

redd<strong>it</strong>uali più deboli mediante<br />

il sistema delle tariffe sociali.<br />

Le nostre proposte sono concrete<br />

e applicabili immediatamente.<br />

Sono misure di forte impatto economico<br />

in grado di sostenere il<br />

Martedì 18<br />

settembre<br />

manifesteremo<br />

davanti al<br />

Parlamento<br />

per chiedere<br />

al governo<br />

l’applicazione<br />

immediata di<br />

alcune<br />

misure per<br />

tutelare il<br />

potere di<br />

acquisto<br />

Lamberto Santini<br />

Presidente nazionale di Adoc<br />

<strong>Il</strong> governo attui sub<strong>it</strong>o<br />

l’agenda dei consumatori<br />

potere d’acquisto dei c<strong>it</strong>tadini e<br />

favorire la ripresa in un momento<br />

in cui le stime del Pil ci indicano<br />

un -2,6% su base annua.<br />

Le famiglie <strong>it</strong>aliane in questi mesi<br />

non si sono tirate indietro e hanno<br />

dato il loro contributo sulla via<br />

del risanamento dei conti pubblici.<br />

Quello che non si può accettare<br />

è che la pol<strong>it</strong>ica e il governo assistano<br />

inermi al progressivo impoverimento<br />

di intere fasce sociali.<br />

<strong>Il</strong> rischio che il nostro paese<br />

corre è quello della rassegnazione.<br />

Noi non ci vogliamo rassegnare<br />

e per questo il 18<br />

settembre saremo davanti<br />

al Parlamento per<br />

ricordare al governo e alla pol<strong>it</strong>ica<br />

l’agenda dei consumatori.<br />

’’


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Un po’ di Paradiso<br />

per i minatori del Sulcis<br />

Iounc<strong>it</strong>tadino<br />

Se il mondo andasse a gonfie vele...<br />

Nella casa dove sono nato, a Procida, c’era su una parete<br />

dell’ingresso una grande foto in bianco e nero, roba<br />

di fine Ottocento, dentro una sottilissima cornice. Mostrava<br />

due navi alla fonda nel porto, ciascuna con i suoi tre alberi<br />

e le vele ammainate. La didascalia orgogliosa diceva:<br />

“Esemplari della nostra flotta da carico che fa dell’isola la<br />

quarta marineria d’Italia”.<br />

Quella immagine ingiall<strong>it</strong>a mi è riaffiorata di colpo alla mente<br />

leggendo la notizia del r<strong>it</strong>orno sui mari di cargo a vela<br />

per ridurre l’inquinamento. “I nuovi vascelli - dice il giornale<br />

- risparmieranno il 35% di carburante”. Un progetto,<br />

sia chiaro, soltanto un progetto. Centri di ricerca in Asia e<br />

in Europa sono al lavoro, l’Univers<strong>it</strong>à di Tokio ha proposto<br />

una nave con nove alberi addir<strong>it</strong>tura e vele di alluminio e<br />

plastica. Insomma, ipotesi.<br />

Intanto però nel luglio scorso la Kathleen & May, una nave da<br />

Sul “Corriere della Sera” Giulio Sapelli, che insegna Storia economica<br />

all’Univers<strong>it</strong>à di Milano, li ha defin<strong>it</strong>i eroi. In ver<strong>it</strong>à,<br />

nella miniera del Sulcis (occupata ad agosto) in difesa del posto<br />

di lavoro, ci sono eroi ed eroine, perché da tempo nelle viscere<br />

della terra scendono anche le donne, con il tradizionale<br />

elmetto. <strong>Il</strong> professor Sapelli è stato irriso sulla rete da chi r<strong>it</strong>iene<br />

che, se una azienda è in stato fallimentare, fosse anche una<br />

miniera, deve chiudere e non ci sono eroi/eroine che tengano:<br />

anche per loro 2 più 2 deve far 4. Ergo, a casa e chi se ne frega.<br />

L’ironia rivolta al professore rivela, in realtà, cinica indifferenza<br />

per la sorte non di m<strong>it</strong>iche figure, destinate alla<br />

gloria e a chissà quali ricompense, ma di uomini e donne<br />

in carne e ossa, che si r<strong>it</strong>rovano senza lavoro, senza stipendio,<br />

senza futuro; e che non hanno alcuna voglia di far la<br />

parte di eroi ed eroine.<br />

Antonio Lubrano carico ferma da 60 anni, ha di nuovo spiegato le vele con 30mila<br />

bottiglie di vino nella stiva e dalla Francia meridionale ha<br />

Amicodipenna<br />

Antonio Zollo<br />

9<br />

raggiunto Dublino in 20 giorni, ed è tornata indietro con una<br />

forn<strong>it</strong>ura di whisky irlandese.<br />

Sarà soltanto un progetto, un’ipotesi, però come dimostra la<br />

Kathleen & May sta succedendo qualcosa. Per esempio è stato<br />

sperimentato l’unk<strong>it</strong>e, un propulsore diciamo così a metà<br />

strada fra la vela e il paracadute, issato a prua e trattenuto da<br />

cavi, capace di prendere il vento anche a quote superiori al livello<br />

del mare. Pare che un cargo abbia già attraversato l’Atlantico<br />

così attrezzato. E dunque possiamo dire che il mondo fra poco<br />

- per risparmiare e per smettere finalmente di avvelenarsi<br />

- andrà a gonfie vele?<br />

Curiosa coincidenza: scompare dopo 134 anni la vecchia lampadina<br />

a incandescenza, sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a dai bulbi a basso consumo<br />

energetico e ricompaiono i bastimenti a vela. Come interpretarla?<br />

Vuol dire che sotto i colpi della crisi, dopo la corsa al progresso<br />

e la grande ubriacatura elettronica, stiamo rinsavendo?<br />

A cavallo tra la fine dell’800 e il primo<br />

ventennio del 900 Mary Mother Jones<br />

- straordinaria figura di sindacalista americana<br />

- si batteva perché i minatori, costretti<br />

a lavorare in condizioni disumane, potessero conquistarsi<br />

“un po’ di paradiso prima che crepassero” (“Autobiografia<br />

di Mamma Jones”, introduzione del professor Peppino<br />

Ortoleva). Oggi, nelle miniere - almeno quelle dei paesi occidentali<br />

- si lavora in condizioni migliori, ma si rischia di vederle<br />

chiuse, anche quelle poche che in Italia sopravvivono.<br />

Se la questione non è, evidentemente, quella di celebrare involontari<br />

eroi (ed eroine), bisogna chiedersi se, in un paese civile<br />

e moderno, chi ha posti di responsabil<strong>it</strong>à possa sottrarsi<br />

all’obbligo di approntare per tempo, a fronte di inev<strong>it</strong>abili cessazioni<br />

di attiv<strong>it</strong>à, alternative adeguate per chi - senza colpa<br />

- perde da un giorno all’altro il posto di lavoro. Alternative che<br />

salvaguardino innanz<strong>it</strong>utto la dign<strong>it</strong>à delle persone e una opportun<strong>it</strong>à<br />

di nuova occupazione.


10 LeParoledellaSettimana<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Viaggiare in aereo costa sempre<br />

meno. La diffusione di compagnie<br />

low cost e la necess<strong>it</strong>à di<br />

resistere alla concorrenza e alla crisi<br />

costringono anche le grandi linee aeree<br />

internazionali ad abbassare i prezzi<br />

dei biglietti. Resta però il problema<br />

dei tempi lunghi di imbarco. E allora,<br />

per velocizzare le pratiche - e ridurre<br />

i costi del personale a terra - è ormai<br />

prassi fare il check in on line.<br />

In fondo, sempre più spesso i biglietti<br />

vengono acquistati su internet (e<br />

sempre più agenzie di viaggio chiudono<br />

i battenti), quindi tanto vale<br />

che i passeggeri si scelgano il posto<br />

a sedere e stampino le carte d’imbarco<br />

a 24 ore dalla partenza direttamente<br />

dal computer o, al massimo,<br />

dalle macchine elettroniche in aeroporto.<br />

Poi basterà andare al banco<br />

a consegnare i bagagli già registrati,<br />

tagliando i tempi di attesa, ev<strong>it</strong>ando<br />

code (e la compagnia risparmia<br />

sul personale).<br />

Un bel passo avanti. Se non fosse che<br />

quando questo avviene all’estero tutto<br />

fila liscio come l’olio (alcune compagnie<br />

aeree straniere ti inv<strong>it</strong>ano a<br />

fare il check in on line il giorno prima<br />

del volo inviandoti una mail); se invece<br />

sei in Italia e, poniamo, ti tocca<br />

partire da Malpensa, beh, sei costretto<br />

innanz<strong>it</strong>utto a un viaggio nel tempo.<br />

Nel passato.<br />

Hai fatto il check in on line e sei già<br />

armato di carte d’imbarco e di ade-<br />

Bella idea il check in su internet<br />

Peccato che da noi non tagli le code<br />

Luisella Costamagna<br />

sivi per i bagagli e ti aspetti di<br />

consegnare velocemente le valigie<br />

e andare al gate per prendere<br />

un caffè in attesa del volo?<br />

Improvvisamente tutto si<br />

inceppa. Vedi una coda chilometrica<br />

di passeggeri (sia pure<br />

organizzata a serpentone arrotolato<br />

su se stesso), sei convinto<br />

di ev<strong>it</strong>arla e invece no,<br />

un inserviente diligente e<br />

inflessibile dell’aeroporto<br />

ti dice con fermezza che non ti potrai<br />

sottrarre a quel destino. Devi metterti<br />

in fila per una mezz’ora abbondante,<br />

trascinando valigie e sacchetti<br />

da cui inev<strong>it</strong>abilmente il bambino<br />

annoiato, accaldato e stanco per<br />

la levataccia, farà uscire di tutto.<br />

Perché questo succeda solo da noi<br />

(e in quello che dovrebbe essere l’aeroporto<br />

più all’avanguardia del paese)<br />

resta avvolto nel mistero. Degno<br />

di una puntata di approfondimento<br />

del National Geographic. Ma le distanze<br />

abissali tra le cap<strong>it</strong>ali europee<br />

e Milano o Roma non si fermano qui.<br />

In quest’estate bollente sono stata<br />

qualche giorno a Madrid. E “ho visto<br />

cose che voi <strong>it</strong>aliani non potete<br />

neanche immaginare”: bus nuovi e<br />

pul<strong>it</strong>issimi che passano “solo” ogni<br />

10 minuti (perché per colpa della crisi<br />

sono state ridotte le corse), con<br />

l’aria condizionata e il Wi-fi gratu<strong>it</strong>o;<br />

stazioni della metropol<strong>it</strong>ana senza<br />

una carta per terra e dipendenti<br />

All’estero<br />

funziona. In<br />

Italia no. Ma<br />

le distanze<br />

abissali tra<br />

le cap<strong>it</strong>ali<br />

europee<br />

- vedi Madrid<br />

- e Milano o<br />

Roma non<br />

si fermano<br />

qui<br />

che, parlando almeno inglese, aiutano<br />

i turisti a trovare la linea giusta<br />

o a fare il biglietto; addir<strong>it</strong>tura, una<br />

linea che ti porta all’aeroporto permettendoti<br />

di fare il check in con consegna<br />

dei bagagli direttamente sul<br />

treno o una metro-biblioteca per i<br />

trag<strong>it</strong>ti più lunghi, con scelta gratu<strong>it</strong>a<br />

dei libri e riconsegna al capolinea...<br />

Cose dell’altro mondo rispetto ai<br />

mezzi pubblici nostrani. E stiamo parlando<br />

del confronto con un paese<br />

che in questo momento<br />

sta attraversando un momento<br />

difficilissimo per<br />

la crisi economica, con licenziamenti<br />

di massa, tagli indiscriminati<br />

ai dipendenti pubblici e allo<br />

stato sociale, milioni di persone che<br />

si trovano sul lastrico dopo il boom<br />

straordinario degli anni Novanta. Ma<br />

la civiltà, l’immagine di cap<strong>it</strong>ale internazionale<br />

che Madrid consegna<br />

ai suoi turisti resta intatta, nonostante<br />

tutto. In attesa di tempi migliori.<br />

Quella civiltà e quell’immagine che<br />

per noi resta, invece, ancora un’aspirazione.<br />

Intatta anche questa, da<br />

sempre.


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personali saranno trattati esclusivamente per<br />

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informativa sui dir<strong>it</strong>ti degli interessati<br />

sarà forn<strong>it</strong>a un<strong>it</strong>amente alla prima copia<br />

inviata agli abbonati.


12<br />

Lo stabilimento serbo, inaugurato lo<br />

scorso aprile dalla Fiat a Kragujevac che<br />

ha accolto l’intera produzione della<br />

nuova Cinquecento e su cui il Lingotto ha<br />

invest<strong>it</strong>o circa un miliardo, è l’emblema<br />

della delocalizzazione. Eppure quella di<br />

Marchionne è solo una fra le tantissime<br />

imprese che hanno deciso di spostare la<br />

produzione fuori dal confine. Se l’estate<br />

è stata calda, quello che si annuncia è un<br />

caldissimo autunno, caratterizzato dalla<br />

peggiore crisi industriale dell’ultimo<br />

ventennio. Sono 500mila i lavoratori che,<br />

a oggi usufruiscono della cassa<br />

integrazione e che, in media, hanno visto<br />

diminuire il proprio redd<strong>it</strong>o di circa 4mila<br />

euro. Se la zona del Sulcis è gravata da<br />

due s<strong>it</strong>uazioni delicatissime, l’Alcoa di<br />

Portovesme e la vicina Euroalluminia, le<br />

crisi non risparmiano nessuna regione,<br />

Tornano a lavorare in questi giorni le<br />

lavoratrici ex Golden Lady, assorb<strong>it</strong>e<br />

dalla Silda Invest, dopo esser state 3 anni<br />

ferme in segu<strong>it</strong>o alla scelta della Omsa di<br />

delocalizzare la produzione in Serbia. Ma<br />

per una s<strong>it</strong>uazione cr<strong>it</strong>ica che si risolve<br />

(relativamente) altre se ne creano. Sono<br />

150 i tavoli aperti presso il ministero dello<br />

sviluppo economico e vedono coinvolti<br />

180mila lavoratori: 30mila gli esuberi<br />

previsti. Cifre che fanno tremare. Si va da<br />

colossi come Fincantieri, 1.300 esuberi<br />

su 9mila dipendenti, all’acciaieria<br />

Lucchini di Piombino con 1.943<br />

lavoratori in contratto di solidarietà.<br />

Anche nella Saeco, storica azienda di<br />

Gaggio Montano che produce<br />

macchinette per il caffè, dal 2009 in mano<br />

alla multinazionale Philips, si respira<br />

voglia di fuga all’estero con un rischio<br />

esubero per 200 operai. Costi di lavoro<br />

più bassi, meno tasse, minori tutele<br />

sindacali: sono gli elementi che fanno<br />

dell’Est l’eldorado dell’industria in crisi.<br />

Insomma, il lavoro si è<br />

internazionalizzato, ma non esattamente<br />

nel senso che intendeva Marx.<br />

Consumi<br />

A u t u n n o n e r o <strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

DELOCALIZZAZI<br />

I furbetti della<br />

Prendi i soldi e scappa. C’è anche<br />

questo nelle tante storie<br />

di delocalizzazione. Come nel<br />

caso della multinazionale Videocon<br />

di Anagni, che produceva ed<br />

esportava televisori in tutto il mondo.<br />

L’azienda, controllata da un<br />

gruppo industriale indiano era stata<br />

travolta dalla crisi ed è fall<strong>it</strong>adopo<br />

7 anni di cassa integrazione lasciando<br />

senza lavoro 1.300 perso-<br />

Livia Parisi<br />

ne nonostante la pol<strong>it</strong>ica di incentivi<br />

messa in campo dalla Regione<br />

Campania per l’innovazione e lo<br />

sviluppo tecnologico.<br />

Non molto diversa, se non per il<br />

fatto che forse i conti non giustificano<br />

l’esodo, la s<strong>it</strong>uazione della Manuli,<br />

multinazionale <strong>it</strong>aliana che<br />

produce tubi d’acciaio ricoperti in<br />

gomma che servono per il trasporto<br />

di olio idraulico. Dopo un flori-


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

ONI col trucco<br />

crisi<br />

do periodo, reso ancor più florido<br />

dai fondi della Cassa del Mezzogiornodi<br />

cui ha beneficiato dopo essersi<br />

trasfer<strong>it</strong>a da Milano ad Ascoli Piceno,<br />

intorno al 2003 l’azienda ha<br />

iniziato a intraprendere il cammino<br />

della delocalizzazione. Parte della<br />

produzione è migrata dapprima<br />

in Repubblica Ceca e Polonia poi,<br />

dal 2005, ancora più a est, in Cina.<br />

Ora, il personale è ridotto all’osso,<br />

dai 1.000 addetti degli inizi del 2000<br />

si è arrivati a 80 persone, ma la bat-<br />

ConsumiAutunno nero<br />

Chiudono, spesso<br />

dopo aver utilizzato<br />

soldi pubblici,<br />

e vanno all’estero.<br />

Lasciando migliaia di<br />

disoccupati in Italia.<br />

taglia continua perché l’a zienda ha<br />

annunciato l’intenzione di portare<br />

quel che resta della produzione<br />

<strong>it</strong>aliana in Polonia. Lo stabilimen-<br />

to che a regime impiegherà oltre<br />

150 persone, sorgerà a Radomsko,<br />

nel distretto di Lodz, anche grazie<br />

- ud<strong>it</strong>e ud<strong>it</strong>e! - a incentivi europei.<br />

E non certo per motivi di crisi,<br />

come ha denunciato l’Usb alla<br />

guardia di finanza. “La Manuli, che<br />

gestisce anche le terme di Saturnia,<br />

negli ultimi anni si è dedicata<br />

più a speculazioni finanziarie che<br />

alla pol<strong>it</strong>ica industriale”, spiega il<br />

segretario Marche dell’Usb e Rsu<br />

aziendale, Andrea Quaglietti.<br />

▲<br />

13


Attual<strong>it</strong>àAutunno caldo<br />

14 <strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Delocalizza -<br />

zioni col<br />

trucco...<br />

Tanto più che l’azienda dal 1971<br />

a oggi avrebbe “goduto negli anni<br />

di ingenti finanziamenti pubblici<br />

erogati a vario t<strong>it</strong>olo (progetti<br />

finanziati per innovazione tecnologica<br />

e ricerca oltre a quelli<br />

della Cassa del Mezzogiorno),<br />

compresi anche i fondi recentemente<br />

erogati dalla Provincia di<br />

Ascoli Piceno e dalla Regione Marche<br />

per corsi di aggiornamento,<br />

formazione professionale”, come<br />

si legge in un’interrogazione a ri-<br />

▲<br />

sposta scr<strong>it</strong>ta presentata a gennaio<br />

2012 dall’Idv al ministro dello<br />

Sviluppo economico.<br />

Inoltre, sostengono i sindacati,<br />

negli ultimi anni avrebbe “sfruttato<br />

la cassa integrazione dichiarando<br />

cali di commesse inesistenti”<br />

e “finanziato macchinari di produzione<br />

dello stabilimento, poi trasfer<strong>it</strong>i<br />

in Cina, con fondi europei”.<br />

Una delocalizzazione pagata dallo<br />

Stato <strong>it</strong>aliano che si trova oggi<br />

costretto a far fronte a una richiesta<br />

di cassa integrazione ordinaria<br />

e straordinaria.<br />

Se anche la tv fugge all’estero<br />

La Maremma delle fiction Rai?<br />

Nelle pampas argentine<br />

Narra le gesta di cavalieri sol<strong>it</strong>ari, butteri e briganti e donne<br />

coraggiose. E, soprattutto della Maremma, tra Bolgheri e<br />

Pisa. Sono i protagonisti di Terra Ribelle, la fiction targata<br />

Rai. Siamo sul finire del 1800, come si vede da un paesaggio ancora<br />

non contaminato dal cemento: verdi boschi, morbide colline,<br />

cavalli allo stato brado, borghi antichi. Ma la fiction è finzione,<br />

come dice il nome, è le scene che r<strong>it</strong>raggono la Toscana<br />

in realtà sono girate in Argentina.<br />

Anche questa è delocalizzazione: certo non comporta chiusura<br />

di fabbriche e cassa integrazione, perché i lavoratori dello<br />

spettacolo in genere sono autonomi e gli ammortizzatori<br />

sociali non sanno cosa sono. Eppure anche per loro spostare<br />

le riprese fuori dall’Italia significa lavorare meno. Quanto?<br />

Complessivamente, secondo i calcoli del Clic (Coordinamen-<br />

to lavoratori industrie cineaudiovisivo), la serie avrebbe prodotto<br />

una perd<strong>it</strong>a di 2,16 milioni di euro di redd<strong>it</strong>o ai lavoratori<br />

e di 2,10 milioni all’industria. A questo bisogna aggiungere<br />

le perd<strong>it</strong>e per lo Stato per il mancato pagamento di tasse<br />

(Iva, Irpef, occupazione di suolo pubblico) e contributi previdenziali.<br />

Gli attori e i tecnici, infatti, sono in gran parte “locali”<br />

e locali le aziende che forniscono strumentazione, materiale<br />

tecnico, comparse.<br />

Se fosse stata girata in Maremma e non nella Pampa, “Terra<br />

Ribelle” avrebbe fatto entrare nelle casse dello Stato circa 2 milioni<br />

di euro. Prendiamo queste cifre e moltiplichiamole per<br />

decine di produzioni Rai delocalizzate in giro per il mondo.<br />

Tutte marcate made in Italy, ambientate qui e finanziate col canone<br />

pubblico: la Serbia ha fatto da sfondo alle avventure de<br />

“<strong>Il</strong> Commissario Nardone”, “Lo scandalo del banco romano” e<br />

“Paura d’amare”, in Bulgariahanno girato “Un caso di coscienza<br />

4”, in Argentina“Scusate il disturbo”, “Un pugno e un bacio”,<br />

“Tutti i padri di Maria”.<br />

Corrado Volpicelli, della Slc Cgil, spiega: “Complessivamente<br />

nei prodotti realizzati dal 2008 al 2011 sono state perse 47.100<br />

giornate lavorative con una perd<strong>it</strong>a di 47 milioni di euro: 10 milioni<br />

di redd<strong>it</strong>o sottratto ai lavoratori, 25 in proventi persi per<br />

il noleggio dell’attrezzatura e 12 di mancati intro<strong>it</strong>i per lo stato<br />

in termini di oneri e tasse”. Cifre notevoli, a cui aggiungere<br />

l’indotto: catering, trasporti, alberghi, ristoranti, sicurezza...


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012 Attual<strong>it</strong>àAutunno caldo 15<br />

Call center:<br />

i danni<br />

del low cost<br />

Inizialmente in molti rimanevano stup<strong>it</strong>i<br />

quando, contattando call center di<br />

operatori di telefonia mobile e non solo, si<br />

accorgevano di avere in corso una chiamata<br />

internazionale. Colpa di una pol<strong>it</strong>ica di assegnazione delle gare<br />

sempre più al ribasso, come quella appena aperta da Enel per<br />

una commessa da 50 milioni di euro “che, così formulata, non<br />

ripagherebbe al vinc<strong>it</strong>ore il costo del lavoro e degli investimenti<br />

necessari a garantire il servizio”. A denunciarlo Assocontact,<br />

l’associazione delle imprese di Contact Center. Una pol<strong>it</strong>ica<br />

ribassista che non riguarda solo piccole aziende in perd<strong>it</strong>a ma<br />

anche grandi multinazionali e che penalizza i centralinisti. Ma la<br />

delocalizzazione vede anche trasferimenti da nord a sud del<br />

paese. L’ultimo caso è quello di Almaviva, ex Atesia, che a<br />

messo in cassa integrazione straordinaria i 632 lavoratori di call<br />

center a Roma “in nome di una cessazione di attiv<strong>it</strong>à che, però,<br />

non esiste” dicono i sindacati. La strategia è chiudere una sede<br />

che costa di più per spostare la stessa produzione dove produrre<br />

costa meno, grazie agli incentivi delle leggi regionali di cui<br />

usufruiscono molte regioni del Sud. “Non c’è la fine di un<br />

appalto, né una riduzione delle commesse, ma una decisione<br />

calcolata dell’azienda”, spiega Barbara Cosimi,<br />

Slc-Cgil e Rsu di Almaviva Roma.<br />

<strong>Il</strong> caso di Nokia Siemens Networks<br />

Tecnici, ingegneri, ricercatori...<br />

Anche i cervelli in lotta per il lavoro<br />

delocalizza l’hardware, ovve-<br />

Si ro la produzione, ma anche il<br />

software, ovvero la conoscenza.<br />

Ottanta posti in meno alla Cti di<br />

Bresso, che si occupa di ricerca oncologica;<br />

150 ricercatori in meno<br />

alla Bracco, una delle società leader<br />

a livello mondiale nel business<br />

della diagnostica per immagini;<br />

100 alla Roche, specializzata in<br />

prodotti farmaceutici. Sono i numeri<br />

dei cervelli che stanno perdendo<br />

il posto di lavoro, ma il caso<br />

più eclatante è quello della Nokia<br />

Siemens Networks, nata nel<br />

2007 dalla fusione tra i due colossi<br />

delle telecomunicazioni. L’azienda<br />

finnico-tedesca che fornisce sistemi<br />

per far funzionare i telefonini<br />

e Adsl, conta quasi 70mila dipendenti<br />

nel mondo ma entro la fine<br />

del 2012 ha annunciato 15mila tagli.<br />

Una pol<strong>it</strong>ica di riduzione del<br />

personale già avviata da tempo,<br />

almeno in Italia, dove negli ultimi<br />

anni i dipendenti sono passati<br />

da 3.000 a 1.180 a colpi di prepensionamenti,<br />

incentivi alle dimissioni<br />

e cessioni di rami d’azienda.<br />

<strong>Il</strong> gruppo è fin<strong>it</strong>o sulle pagine dei<br />

giornali per la dura lotta degli operai<br />

della Jabil, che da un anno ormai<br />

occupano quello che era ovvero<br />

il ramo produttivo di Nokia<br />

Siemens, prima esternalizzato e<br />

poi emarginato tram<strong>it</strong>e la progressiva<br />

riduzione di commesse in favore<br />

di nuovi s<strong>it</strong>i produttivi in Germania<br />

e in India. Dopo il taglio del<br />

ramo produttivo, ora è la volta della<br />

parte “software”, quella che si occupa<br />

di ricerca, che verrà cancellata,<br />

con la scomparsa di un patrimonio<br />

professionale che per oltre<br />

mezzo secolo ha portato l’azienda<br />

a essere leader mondiale del<br />

mercato delle telecomunicazioni.<br />

A Cassina de Pecchi come a Cata-<br />


16 Attual<strong>it</strong>àAutunno caldo <strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Tecnici,<br />

ingegneri,<br />

ricercatori...<br />

▲<br />

nia, a rischiare il posto sono tecnici,<br />

ricercatori, impiegati, ingegneri.<br />

Gli esuberi ufficialmente dichiarati<br />

nel secondo trimestre<br />

2012 sono 580: dopo che 177 lavoratori<br />

sono usc<strong>it</strong>i volontariamente<br />

in cambio di un incentivo<br />

economico, la procedura di licenziamento<br />

collettivo tram<strong>it</strong>e legge<br />

223/91 riguarda oggi 403 persone<br />

che, a partire dalla fine di settembre<br />

si vedranno arrivare a casa<br />

la lettera di saluti. L’azienda, infatti,<br />

non ha dato nessuna disponibil<strong>it</strong>à<br />

all’utilizzo di ulteriori am-<br />

mortizzatori sociali: non si spera<br />

infatti in una ripresa, semplicemente<br />

si spostano gli investimenti<br />

nei Service Delivery Center di<br />

India, Messico e Portogallo.<br />

“Diverse le scelte sbagliate che<br />

hanno portato a questa s<strong>it</strong>uazione”,<br />

spiega al <strong>Salvagente</strong> Salvatore<br />

Lapiana della Rsu aziendale,<br />

“tra cui il fallimento della cessione<br />

del ramo del Microwave alla<br />

DragonWave, società canadese<br />

a cui, dopo una lunga contrattazione,<br />

sono stati ceduti i brevetti<br />

<strong>it</strong>aliani senza però l’impegno a<br />

Indes<strong>it</strong>, dopo<br />

gli eco-bonus<br />

via da None<br />

farsi carico anche della gestione<br />

del personale, che a questo punto<br />

è in esubero”. Eppure la Nokia<br />

Siemens non è alla canna del gas.<br />

Se a livello mondo sconta la forte<br />

concorrenza di aziende cinesi<br />

e il ridursi dei margini da parte degli<br />

operatori, in Italia nel 2011 ha<br />

avuto un utile di esercizio di quasi<br />

4 milioni di euro e mantiene una<br />

quota di mercato stabile intorno<br />

al 15-16%, avendo tra i maggiori<br />

clienti Telecom, Wind, Vodafone,<br />

Fastweb, Ferrovie dello Stato,<br />

H3G, Terna e Poste Italiane.<br />

Lavatrici, frigoriferi e lavastoviglie “made in Italy” migrano verso<br />

est. La crisi colpisce pesantemente l’industria dell’elettrodomestico,<br />

la seconda manifattura nazionale più importante in Italia dopo<br />

quella dell’auto. Una s<strong>it</strong>uazione tanto più grave se si considera che<br />

queste produzioni sono state attivamente sostenute dai decreti<br />

sugli eco-incentivi per la rottamazione.<br />

Da None a Radomsko, è un viaggio di sola andata quello dei<br />

macchinari della produzione di lavastoviglie da incasso della<br />

Indes<strong>it</strong>. La storica azienda <strong>it</strong>aliana, nata nel 1953 a Torino,<br />

sostiene che lo stabilimento piemontese, in cui lavorano 400 addetti,<br />

sia in perd<strong>it</strong>a. Eppure la Indes<strong>it</strong> non sta messa così male, spiega<br />

Alessandro Pagano della Fiom: “Nel 2011 il fatturato del gruppo,<br />

che nel mondo conta 14 stabilimenti, è stato di 2,8 miliardi, di 1,1<br />

per quanto riguarda i sei stabilimenti presenti in Italia”. Con la<br />

riorganizzazione decisa nel 2009, che prevedeva cassa integrazione<br />

per 3 anni e 200 esuberi, la riduzione del personale è proceduta<br />

a spron battuto nonostante l’azienda abbia beneficiato di incentivi<br />

e finanziamenti agevolati stanziati dalla Regione Piemonte per le<br />

attiv<strong>it</strong>à di ricerca e sviluppo. Dopo l’intesa raggiunta al tavole del<br />

ministero dello Sviluppo economico, la cessazione di attiv<strong>it</strong>à prevista<br />

a partire dal 12 luglio sembra esser stata per ora scongiurata e la<br />

produzione continuerà fino a che non si sia trovata soluzione<br />

adeguata. Ma a crederci sono in pochi.<br />

Stesso futuro per la produzione delle lavastoviglie Candy: verrà<br />

trasfer<strong>it</strong>a dallo stabilimento di Santa Maria Hoè, in provincia<br />

di Lecco, in Cina, dove potrà risparmiare, secondo i lavoratori, la<br />

bellezza di 19 euro a pezzo.


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong><br />

sul web<br />

Un’emozione<br />

per tutte le tasche<br />

<strong>Il</strong> tuo giornale diventa sfogliabile<br />

sul pc, su iPad e su iphone<br />

e resta intatta la convenienza:<br />

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abbonamento<br />

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18 InformaWeb<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

parliamone su<br />

IL SENSO DEL BIO<br />

“Sono l’unico a pensare che una riduzione<br />

del consumo di pesticidi e del rischio di batteri<br />

resistenti agli antibiotici mer<strong>it</strong>erebbero<br />

un t<strong>it</strong>olo opposto a quello che hanno fatto<br />

i giornali?”. Così Robert Sexton, Chief executive<br />

officer della Soil Association Certification,<br />

ha commentato la notizia della ricerca<br />

della Stanford Univers<strong>it</strong>y che i giornali<br />

hanno lanciato come il crollo del m<strong>it</strong>o del<br />

biologico. Voi che<br />

risposta dareste?<br />

Pensate che questi<br />

valori (oltre alla difesa<br />

dell’ambiente)<br />

giustifichino l’acquisto<br />

del bio?<br />

VIA A “CAMERA”<br />

735 milioni di dollari.<br />

Tanto ha speso<br />

Facebook per acquistare<br />

Instagram,<br />

ed entrare nelle<br />

app fotografiche<br />

per smartphone<br />

con “Camera”. La app darà la possibil<strong>it</strong>à di<br />

caricare più fotografie dal proprio iPhone,<br />

vedere gli aggiornamenti degli amici e per<br />

più foto di ogni album scorrendo lo schermo<br />

o toccando per allargare ogni singola immagine.<br />

Con Camera si potrà aggiungere una<br />

descrizione, il luogo e taggare gli amici prima<br />

di condividere le foto e perfezionarle.<br />

il salvagente.<strong>it</strong><br />

La più letta<br />

La guerra strabica<br />

contro l’azzardo<br />

Più trasparenza negli spot dei<br />

Gratta&Vinci e degli altri giochi<br />

d’azzardo controllati dallo<br />

Stato. È questo uno dei cardini del<br />

decreto Balduzzi varato dal Cdm<br />

il 5 settembre. Con il provvedimento,<br />

infatti, viene riconosciuto ai giocatori<br />

il dir<strong>it</strong>to a una corretta informazione:<br />

negli spot dovranno essere<br />

specificate le probabil<strong>it</strong>à di v<strong>it</strong>toria<br />

per ogni concorso.<br />

Le pubblic<strong>it</strong>à sarebbero defin<strong>it</strong>ivamente<br />

vietate, addir<strong>it</strong>tura, per i giochi<br />

“aleatori”, nei quali le vinc<strong>it</strong>e sono<br />

determinate dal caso.<br />

Stranamente, però, il divieto sembra<br />

applicarsi alla quasi total<strong>it</strong>à dei<br />

giochi d'azzardo legalmente rico-<br />

Giorgia Nardelli<br />

nosciuti, perché in un modo o nell’altro<br />

fanno tutti riferimento al caso.<br />

E solo le circolari attuative spiegheranno<br />

se il decreto punta alla<br />

trasparenza oppure al divieto assoluto<br />

di ogni forma di spot.<br />

Nel frattempo, l’esecutivo ha approvato<br />

anche un’altra misura<br />

contro la dipendenza da gioco, che<br />

riguarda la presenza dei nuovi videogiochi<br />

d’azzardo nei locali<br />

pubblici: d’ora in poi non potranno<br />

essere installati a meno di 200<br />

metri dalle scuole, dagli ospedali<br />

e dalle chiese. Poco importa che<br />

la prima stesura del provvedimento<br />

prevedesse una distanza di 500<br />

metri e facesse riferimento anche


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Scuola<br />

VOTI PUBBLICI<br />

MA NIENTE FOTO<br />

DELLE GITE<br />

<strong>Il</strong> Garante della privacy ha pubblicato<br />

il decalogo al quale dovranno<br />

attenersi ist<strong>it</strong>uti scolastici, insegnanti,<br />

gen<strong>it</strong>ori e alunni. Vietato<br />

per tutti “diffondere immagini, video<br />

o foto sul web se non con il<br />

consenso delle persone riprese”,<br />

anche se si tratta di rec<strong>it</strong>e e g<strong>it</strong>e.<br />

Ma pubblici sono “i voti dei comp<strong>it</strong>i<br />

in classe e delle interrogazioni,<br />

gli es<strong>it</strong>i degli scrutini o degli<br />

esami di Stato”. Non così i nomi<br />

degli studenti i cui gen<strong>it</strong>ori sono<br />

in r<strong>it</strong>ardo nel pagamento della retta<br />

o del servizio di mensa.<br />

ai giochi già presenti.<br />

Ciò che colpisce di più è che, mentre<br />

il governo dichiara guerra alle<br />

ludopatie, con il placet dell’esecutivo<br />

l’Agenzia dei Monopoli abbia<br />

approvato la commercializzazione,<br />

a partire dal 3 dicembre prossimo, delle<br />

slot-machine on line. Insomma, se<br />

i videopoker saranno vietati nei bar,<br />

nessuno impedirà a chiunque di po-<br />

InformaWeb<br />

Dir<strong>it</strong>to d’autore<br />

LA GERMANIA<br />

VUOLE TASSARE<br />

GOOGLE NEWS<br />

<strong>Il</strong> governo tedesco chiede a ogni<br />

motore di ricerca che ripubblica<br />

le notizie prese da testate di<br />

giornali di pagare per l’usufrutto<br />

della proprietà intellettuale. La<br />

notizia della proposta di legge della<br />

Merkel ha messo in subbuglio<br />

Google, che la vede come un serio<br />

ostacolo al suo aggregatore<br />

di news. Secondo Mountain View<br />

il sistema attuale conviene agli ed<strong>it</strong>ori<br />

visto che fa da volano per le<br />

vis<strong>it</strong>e ed è perfettamente congruo<br />

con il principio dell’uso leg<strong>it</strong>timo<br />

che lim<strong>it</strong>a la portata del dir<strong>it</strong>to<br />

d’autore.<br />

tere giocare comodamente da casa,<br />

per di più lontano da occhi indiscreti.<br />

Secondo Fabio Felici, direttore di<br />

AgiCos, sent<strong>it</strong>o da Francesco Mar -<br />

tini per il<strong>Salvagente</strong>.<strong>it</strong>, per lo Stato<br />

e i concessionari sarà un ottimo affare.<br />

Nel mondo, sul totale dei giochi<br />

on line, le slot coprono due terzi<br />

del fatturato.<br />

Facebook e privacy<br />

COME OSCURARE<br />

GLI AMICI DEGLI AMICI<br />

19<br />

Allarme privacy su Facebook. L’appello<br />

in poche ore ha fatto il giro del social<br />

network ricevendo migliaia di condivisioni.<br />

Da qualche giorno, infatti, il social di<br />

Zuckemberg dà la possibil<strong>it</strong>à di accedere<br />

alle informazioni personali degli amici degli<br />

amici. In sostanza: anche un amico di<br />

un amico può leggere le mie informazioni<br />

sensibili anche se non è tra i miei contatti.<br />

O almeno questo denunciano gli<br />

utenti che, a migliaia in queste ore, stanno<br />

postando l'appello.<br />

<strong>Il</strong> testo, in realtà, offre anche la soluzione.<br />

“A tutti i miei contatti: con il cambiamento<br />

di Facebook tutti possono accedere alle<br />

nostre informazioni anche se non sono<br />

nei nostri contatti. È sufficiente, quindi,<br />

che una persona posti un commento o<br />

faccia clic su ‘Mi piace’, che altri che sono<br />

nella sua lista di amici, possono accedere<br />

alle nostre informazioni. Questa impostazione<br />

non si può cambiare da sé.<br />

Vi chiedo, pertanto, di puntare il mouse<br />

sul mio nome (senza cliccare), attendere<br />

che si apra la finestra e andare con il puntatore<br />

su ‘amici’ (senza cliccare). Cliccare<br />

su ‘impostazioni’ e rimuovere il segno<br />

di spunta in ‘commenti a mi piace’ Così<br />

le nostre informazioni non saranno più di<br />

pubblico dominio. Grazie! Se siete interessati<br />

potete copiare e incollare”.


20<br />

Iprimi raffreddori sono alle porte.<br />

Un assaggio delle parainfluenze<br />

e dell’influenza vera e propria, che<br />

quest’anno si annuncia meno m<strong>it</strong>e<br />

e più complessa, rispetto agli ultimi<br />

due anni. Tra quanti preferiscono<br />

ricorrere alle terapie tradizionali,<br />

non convenzionali o alternative<br />

per prevenire invece che soltanto<br />

curare, è il momento di attivarsi.<br />

E di scegliere i rimedi più adatti<br />

per prepararsi ad affrontare i malanni<br />

di stagione.<br />

Primi allarmi<br />

Con l’aiuto dell’Ambulatorio di<br />

medicina naturale del Policlinico<br />

univers<strong>it</strong>ario di Messina e della pe-<br />

Consumi<br />

Salute <strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

UNA GUIDA PER SCOPRIRE QUALI RIMEDI FUNZIONANO E QUALI SONO SCONSIGLIATI<br />

Contro i MALI di STAGIONE<br />

è l’ora della difesa NATURA L<br />

Che si scelga l’omeopatia, la<br />

f<strong>it</strong>oterapia o gli integratori,<br />

la prevenzione deve iniziare<br />

ora. Con gli strumenti giusti.<br />

Marta Strinati<br />

diatra f<strong>it</strong>oterapista V<strong>it</strong>alia Murgia<br />

abbiamo messo a fuoco alcuni tra i<br />

rimedi più utilizzati. Ne emerge un<br />

quadro assai vario, che accosta erbetradizionalmente<br />

impiegate nella<br />

cura del raffreddore comune e dei<br />

sintomi influenzali, integratori<br />

che combinano sostanze diverse, v<strong>it</strong>amine<br />

e omeopatia. Soluzioni<br />

molto diverse tra loro, ma accomunate<br />

da un’azione sull’organismo (a<br />

volte presunta, e non dimostrata)<br />

blanda o graduale, quasi sempre<br />

priva di effetti collaterali. Quasi<br />

sempre, perché la premessa da ripetere<br />

ancora una volta è che naturale<br />

non significa innocuo.<br />

Echinacea<br />

Principio attivo echinacea<br />

Parti usate radice della angustifolia pallida; fiori e parti<br />

aeree della purpurea<br />

Proposto come blando immunomodulante<br />

Impiego trattamento o prevenzione a breve termine del<br />

raffreddore comune<br />

Controindicazioni gravidanza e allattamento. Non raccomandata<br />

per bambini sotto i 12 anni<br />

Reazioni avverse di tipo allergico, poco frequenti ma severe.<br />

Epatotossic<strong>it</strong>à con dosi elevate e prolungate<br />

Note usare per non più di 10 giorni consecutivi, per ev<strong>it</strong>are<br />

effetti collaterali. Se necessario ripetere per cicli di<br />

10 giorni. Usata in Europa dai primi del 900, è molto<br />

diffusa in Germania. Angustifolia pallida e purpurea<br />

sono le varietà più studiate. Se ne trova in molte forme:<br />

tal quale, come integratore e nei farmaci<br />

Proprio su una pianta tradizionalmente<br />

usata per rafforzare il sistema<br />

immun<strong>it</strong>ario e combattere meglio<br />

i malanni da freddo, l’echinacea,<br />

la stagione della prevenzione<br />

si apre con un allarme.<br />

L’Agenzia br<strong>it</strong>annica di controllo<br />

sui farmaci e i dispos<strong>it</strong>ivi medici<br />

(Mhra) in pieno agosto ha diffuso la<br />

notizia che l’echinacea non va somministrata<br />

ai bambini di età inferiore<br />

ai 12 anni, perché c’è il rischio<br />

che possano sviluppare reazioni<br />

allergiche. Rare ma severe.<br />

Oltremanica l’allerta si è tradotta<br />

nell’obbligo di rietichettaredue<br />

prodotti per<br />

Propoli<br />

Principio attivo flavonoidi<br />

Parti usate cere e resine che la compongono<br />

Proposto come antivirale, antibatterico, blandamente<br />

immunomostimolante<br />

Impiego infezione delle prime vie aeree, mal<br />

di gola, raffreddore comune<br />

Controindicazioni gravidanza e allattamento.<br />

Non raccomandato per bambini sotto i 3 anni<br />

Reazioni avverse allergie cutanee e del cavo orale<br />

Note prodotta dalle api attraverso il materiale<br />

prelevato dai fiori, è posta a protezione dell’alveare<br />

dagli agenti esterni. È l’integratore più<br />

usato in automedicazione nelle infezioni delle<br />

vie respiratorie


LE<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

bambini, Echinaforce Junior Cold<br />

& Flu Tablets e il medesimo prodotto<br />

in forma masticabile, inserendo<br />

la nuova avvertenza. Un allarme che<br />

i medici f<strong>it</strong>oterapici r<strong>it</strong>engono eccessivo<br />

(così V<strong>it</strong>alia Murgia nell’intervista<br />

in queste pagine) e che comunque<br />

da noi non sembra avere<br />

effetti, almeno a giudicare dalla<br />

scheda tecnica dell’integratore Imo-<br />

Sambuco<br />

Principio attivo antocianosidi e flavonoidi<br />

Parti usate frutto<br />

Proposto come antiossidante, antinfiammatorio,<br />

blando antivirale<br />

Impiego infezioni delle prime vie aeree<br />

Controindicazioni gravidanza e allattamento.<br />

Non raccomandato per bambini sotto i 3 anni<br />

Reazioni avverse non note<br />

Note usare solo i frutti, la parte più studiata e sicura,<br />

non le foglie o i fiori. Se ne trova in varie<br />

forme, quando confezionato è un integratore<br />

▲<br />

ConsumiSalute<br />

Immun’age (distribu<strong>it</strong>o da Named)<br />

Principio attivo papaia<br />

Parti usate papaia fermentata<br />

Proposto come blando immunostimolante aspecifico<br />

Impiego prevenzione delle parainfluenze<br />

Controindicazioni non note<br />

Reazioni avverse non note<br />

Note Luc Montagnier, immunologo di fama mondiale<br />

e Nobel per la medicina nel 2008, usò questo<br />

integratore per sostenere papa Giovanni<br />

Paolo II, malato di Parkinson e Alzheimer<br />

21<br />

MEGLIO QUELLI<br />

“TITOLATI”<br />

Comprare prodotti f<strong>it</strong>oterapici<br />

confezionati<br />

ed etichettati permette<br />

acquisti più sicuri. Ma il rischio<br />

di essere attratti da<br />

un prodotto ben confezionato<br />

e pubblicizzato,<br />

eppure meno pregiato,<br />

permane. Perché uno dei<br />

cr<strong>it</strong>eri da seguire nella<br />

comparazione è la t<strong>it</strong>olazione<br />

del prodotto, un<br />

dettaglio importante, ma<br />

soggetto a indicazione<br />

volontaria.<br />

Potere leggere e confrontare<br />

il t<strong>it</strong>olo, vale a dire un<br />

indicatore della concentrazione<br />

di principio attivo<br />

(il marker di quella<br />

pianta) dei prodotti f<strong>it</strong>oterapici<br />

dà un vantaggio<br />

importante ai fini della<br />

riusc<strong>it</strong>a della terapia.Consente<br />

infatti di controllare<br />

il dosaggio, in particolare<br />

nelle terapie di media-lunga<br />

durata: nei prodotti<br />

senza indicazione<br />

del t<strong>it</strong>olo infatti la percentuale<br />

di principio attivo<br />

può variare da un lotto a<br />

un altro e comportare<br />

un’altalena dei principi attivi<br />

realmente assunti.


22<br />

Imoviral (Cristalfarma)<br />

Principio attivo shi<strong>it</strong>ake, uncaria, betaglucano, ribes<br />

nero<br />

Parti usate varie<br />

Proposto come blando immunostimolante, antiossidante<br />

Impiego trattamento del raffreddore comune<br />

Controindicazioni gravidanza e bambini sotto 12 anni<br />

Reazioni avverse non note<br />

Note il fungo shi<strong>it</strong>ake e gli altri ingredienti sono sconsigliati<br />

ai bambini. Questo integratore, nella prevenzione,<br />

si assume per due-tre mesi prima dell’inverno:<br />

2 compresse al giorno per cicli di 12 giorni<br />

Contro<br />

i mali di<br />

stagione...<br />

▲<br />

▲<br />

viral Junior, della Cristalfarma,<br />

che vieta la somministrazione soltanto<br />

ai bambini under 3.<br />

Occhio alla qual<strong>it</strong>à<br />

Davanti all’enorme offerta di rimedi<br />

f<strong>it</strong>oterapici, i medici che li prescrivono<br />

raccomandano di rivolgersi<br />

sempre a prodotti confezionati e<br />

bene etichettati. Un’accortezza essenziale,<br />

e non solo per stare alla larga<br />

da produzioni di bassa qual<strong>it</strong>à.<br />

“<strong>Il</strong> prodotto fin<strong>it</strong>o, confezionato<br />

e venduto in farmacia, rispetto<br />

all’erba sfusa, è preferibile anche<br />

per la migliore definizione<br />

del dosaggio”, dice Viviana<br />

Cafeo, medico dell’Ambulatorio<br />

di medicina naturale<br />

di Messina. E ricorda che<br />

“i rimedi naturali sono<br />

prodotti la cui efficacia è<br />

ConsumiSalute<br />

Imoviral Junior (Cristalfarma)<br />

Principio attivo echinacea, betaglucano, v<strong>it</strong>amina C,<br />

zinco<br />

Parti usate varie<br />

Proposto come blando immunostimolante, antiossidante<br />

Impiego prevenzione del raffreddore comune<br />

Controindicazioni contiene echinacea, non raccomandata<br />

per bambini sotto i 12 anni<br />

Reazioni avverse di tipo allergico, poco frequenti ma<br />

severe<br />

Note è la versione studiata ad hoc per bambini dell’integratore<br />

Imoviral. Ma contiene echinacea<br />

spesso documentata da studi, ma<br />

purtroppo non è sempre così. Pertanto<br />

ai fini di una scelta e di un uso<br />

corretti, è sempre bene rivolgersi<br />

a un esperto. Sono utili in genere<br />

per i disturbi lievi. E anche quando<br />

non sono note precise controindicazioni,<br />

per precauzione non devono<br />

essere assunti in gravidanza<br />

né somministrati ai bambini<br />

senza il parere del medico, soprattutto<br />

in mancanza di studi sulla sicurezza<br />

nei confronti di queste categorie<br />

di persone”.<br />

Tra gli altri prodotti qui selezionati,<br />

per la propoli sono rifer<strong>it</strong>e<br />

frequenti reazioni allergiche.<br />

Un’evidenza che suggerisce la<br />

scelta di un altro rimedio nei<br />

soggetti a rischio.<br />

Al di là dei rimedi di medicina<br />

naturale, abbiamo chiesto<br />

a un’omeopata un parere sull’oscillococcinum<br />

della<br />

Boiron, una sorta di vaccino<br />

omeopatico. La sua<br />

presenza nel<br />

Contro<br />

l’oscillococci -<br />

num negli Usa<br />

è part<strong>it</strong>a una<br />

class action.<br />

E la Boiron ha<br />

patteggiato<br />

un<br />

risarcimento<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Kaloba<br />

Principio attivopelargonium sidoides (geranio africano)<br />

Parti usate estratto di pelargonium sidoides<br />

Proposto come ha indicazione terapeutica: attenuazione<br />

del raffreddore comune<br />

Impiego attenuazione del raffreddore comune e riduzione<br />

della durata della malattia<br />

Controindicazioni malattie epatiche e renali, gravidanza<br />

e allattamento, bimbi sotto i 12 anni di età<br />

Reazioni avverse disturbi gastrointestinali<br />

Note è il primo medicinale vegetale <strong>it</strong>aliano. Ciò significa<br />

che l’Agenzia del farmaco (Aifa) ne ha vagliato<br />

il dossier, verificato la durata trentennale dell’impiego<br />

in Europa e giudicato “plausibile l’indicazione<br />

terapeutica”<br />

ventaglio delle cure alternative è dovuta<br />

alla grande notorietà acquis<strong>it</strong>a<br />

con il passaparola, che attribuisce<br />

al prodotto una efficace azione preventiva<br />

contro l’influenza.<br />

Un vantaggio che ha fatto vendere<br />

al produttore enormi quant<strong>it</strong>à<br />

di granuli in tutto il mondo.<br />

Ma che lo ha anche esposto all’ira<br />

dei consumatori statun<strong>it</strong>ensi.<br />

La pediatra<br />

“Hanno il raffreddore?<br />

Fateli giocare all’aperto”<br />

“trucco” per ridurre i ripetuti raffreddo-<br />

<strong>Il</strong> ri che affliggono i bambini è di una semplic<strong>it</strong>à<br />

disarmante. “Farli giocare tanto all’aperto.<br />

Anche quando pioviggina, riparandoli<br />

con una ceratina”, dice V<strong>it</strong>alia Murgia.<br />

Eppure, sembra ormai un miraggio per<br />

i piccoli, sempre più rinchiusi nelle case, nelle<br />

scuole, nelle palestre e nei tanti luoghi<br />

affollati di figli in “formazione continua”.<br />

Oltre che pediatra di famiglia, V<strong>it</strong>alia Murgiaè<br />

presidente dell’International Accademy<br />

of Ph<strong>it</strong>otherapy. Un medico pediatra,<br />

dunque, che promuove l’uso della f<strong>it</strong>oterapia:<br />

“Le piante medicinali in generale hanno<br />

il vantaggio di una minore tossic<strong>it</strong>à ri


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Oscillococcinum (Boiron)<br />

Principio attivo diluizione e dinamizzazione omeopatica<br />

di un estratto di cuore e fegato d’anatra<br />

Parti usate estratto di cuore e fegato d’anatra<br />

Proposto come rimedio che previene e diminuisce<br />

gli episodi di raffreddore<br />

Impiego prevenzione della sindrome influenzale<br />

Controindicazioni non note<br />

Reazioni avverse non note<br />

Note è un medicinale omeopatico. Una review di Cochrane<br />

nel 2006 ha concluso che accorcia la malattia<br />

di alcune ore. Si assume da settembre a marzo,<br />

una fialetta a settimana. Negli Stati Un<strong>it</strong>i è in corso<br />

una class action per pubblic<strong>it</strong>à ingannevole<br />

L’anno scorso, alla “scoperta” che<br />

i granelli non contengono altro<br />

che zucchero è part<strong>it</strong>a una class<br />

action per pubblic<strong>it</strong>à ingannevole.<br />

L’assenza del “principio attivo”<br />

nei rimedi omeopatici ad alta diluizione,<br />

in realtà, non è una nov<strong>it</strong>à.<br />

Ma la Boiron ha perso il confronto,<br />

e ha patteggiato un risarcimento<br />

di 5 milioni di dollari.<br />

spetto ai farmaci di sintesi. Per alcune, molti<br />

studi clinici dimostrano importanti effetti<br />

terapeutici, per esempio nell’uso di echinacea<br />

e propoli nella prevenzione delle<br />

malattie da raffreddamento e nell’attenuazione<br />

dei sintomi”.<br />

Ma l’echinacea è sconsigliata per i bambini<br />

under 12...<br />

Uno studio del 2010 condotto dai medici<br />

di famiglia tedeschi sulle allergie alle Asteraceae,<br />

alle quali appartiene l’echinacea, ha<br />

analizzato 45mila casi di allergia, tra i quali<br />

11.800 pediatrici, senza mai ravvisare effetti<br />

collaterali gravi. È un allarme mai emerso,<br />

neanche in Germania, dove si contano<br />

2 milioni di prescrizioni l’anno. Trovo anche<br />

singolare che riguardi i bambini fino ai 12<br />

anni. I bambini non sono più soggetti ad<br />

anafilassi rispetto agli adulti. Andando a vedere<br />

la descrizione dei casi in letteratura,<br />

ConsumiSalute<br />

Antonella Ronchi<br />

“L’omeopatia non è<br />

un rimedio da banco”<br />

bene usare le piante medicinali nel<br />

Va trattamento dei raffreddori. Ma<br />

l’omeopatia da banco, no.<br />

“Per l’omeopatia è diverso. È una medicina<br />

personalizzata, quindi la prevenzione<br />

si fa con rimedi individualizzati. Per esempio<br />

l’oscillococcinum ha poco di omeopatico.<br />

È dilu<strong>it</strong>o e dinamizzato, d’accordo, ma<br />

siamo sicuri che vada bene per tutti? Quando<br />

a me chiedono un rimedio ‘universale’<br />

contro i sintomi influenzali preferisco consigliare<br />

un f<strong>it</strong>oterapico”, dice Antonella<br />

Ronchi, medico omeopata a Milano e presidente<br />

della Fiamo, la federazione <strong>it</strong>aliana<br />

dei medici omeopati.<br />

Di prodotti omeopatici “universali” però<br />

ce ne sono diversi. Anche il riber nigrum<br />

macerato glicolico 200, per esempio,<br />

va forte…<br />

Spesso sono defin<strong>it</strong>i omeopatici ma non<br />

lo sono. Sono soltanto realizzati con un<br />

processo di diluizione assimilato al processo<br />

omeopatico, ma sono diversi. Nella<br />

prevenzione quindi chi vuole usare l’o -<br />

meopatia deve andare dall’omeopata per<br />

studiare cosa serve a quell’organismo per<br />

rafforzarsi. Oppure si ricorre ai prodotti fi-<br />

infatti, le reazioni allergiche all’echinacea<br />

hanno interessato soltanto adulti, e con una<br />

frequenza rara, dello 0,7%. In Italia non è<br />

stato registrato neanche un caso.<br />

L’Emea pubblicizza un maggior rischio<br />

di allergia grave nei bambini. Esagera?<br />

▲<br />

23<br />

toterapici, rosa canina, ribes, propoli. Ma<br />

sempre con attenzione, in particolare per<br />

i bambini. È recente la avvertenza sull’echinacea<br />

che può causare allergia. Non è che<br />

il naturale non faccia mai male.<br />

E allora come si commenta la fama di<br />

prodotti presentati come rimedi omeopatici<br />

universali?<br />

Ci sono complessi che possono andare<br />

bene perché contengono una sostanza<br />

che per la persona che li assume funziona.<br />

Infatti, lo stesso rimedio nelle prove<br />

di efficacia non dimostra di avere effetto<br />

su tutti.<br />

<strong>Il</strong> decreto Balduzzi sulla san<strong>it</strong>à riguarda<br />

anche l’omeopatia. Cosa cambia?<br />

Alla fine avremo una riduzione dei rimedi<br />

omeopatici prodotti in Italia. <strong>Il</strong> provvedimento<br />

stabilisce che dal 2015 per<br />

ogni nuovo rimedio le aziende devono<br />

pagare 1.000 euro l’anno, oltre alle spese<br />

che già sostengono per preparare il<br />

dossier. E richiede la conta dei prodotti<br />

più venduti negli ultimi 5 anni. L’effetto<br />

sarà una riduzione della produzione di<br />

nuovi rimedi, a vantaggio di quelli più<br />

diffusi. Mentre la produzione dei ceppi<br />

meno diffusi sarà sconveniente e quindi<br />

ridotta. Almeno in Italia. Di fatto succederà<br />

che molti rimedi si acquisteranno<br />

on line dall’estero.


24<br />

“Hanno il<br />

raffreddore?<br />

Fateli...”<br />

▲<br />

▲<br />

È una scelta prudenziale, ma risulta solo<br />

allarmistica, volta a regolare il mercato<br />

in maniera indiretta. Se si teme la cattiva<br />

qual<strong>it</strong>à dei prodotti in circolazione si deve<br />

controllare il mercato, non bloccarlo.<br />

Anche perché l’echinacea è usata da 100<br />

anni, anche sui bambini.<br />

Anche sulla propoli sono rifer<strong>it</strong>e reazioni<br />

avverse. Che ne pensa?<br />

La propoli si può usare a supporto della<br />

terapia con echinacea, per le sue proprietà<br />

antinfiammatorie, antivirali, antibatteriche<br />

e immunostimolanti. Le reazioni avverse<br />

descr<strong>it</strong>te sono lievi reazioni cutanee<br />

e disturbi gastrici, ma le prove tossicologiche<br />

permettono di definire la propoli<br />

praticamente atossica.<br />

Per la prevenzione dei raffreddori sono<br />

utili i supplementi di v<strong>it</strong>amine?<br />

No, non sono da usare nella prevenzione.<br />

Possono essere utili nel primo anno di v<strong>it</strong>a<br />

per i bambini non allattati al seno. Oppure<br />

come ricost<strong>it</strong>uente, dopo malattie<br />

debil<strong>it</strong>anti. Ma non sono favorevole a un<br />

uso generalizzato, anche perché le v<strong>it</strong>amine<br />

si accumulano ed è stato già documentato<br />

il rischio di iperv<strong>it</strong>aminosi. Già se<br />

ne assumono molte con caramelle, merendine<br />

e altri alimenti arricch<strong>it</strong>i, non aggiungiamone<br />

ancora con i supplementi.<br />

Alla v<strong>it</strong>amina D, uno studio condotto in<br />

Mongolia associa effetti protettivi dalle<br />

infezioni respiratorie. Vale solo a<br />

quelle lat<strong>it</strong>udini?<br />

La D è di nuovo molto studiata. Ci si è accorti<br />

che anche nei bambini può esservi<br />

una carenza, che dà asma. Ma non ci sono<br />

certezze sulla util<strong>it</strong>à dei supplementi. Da<br />

noi c’è una buona esposizione solare, utile<br />

a sintetizzare questa v<strong>it</strong>amina. Anche<br />

se si sta rilevando una carenza negli adolescenti,<br />

forse perché stanno poco all’aperto.<br />

La supplementazione richiede però<br />

cautela: la v<strong>it</strong>amina D, come la A, è liposolubile,<br />

e si accumula nei tessuti.<br />

ConsumiSalute<br />

VITAMINA C<br />

Efficacia è dimostrata la potente azione antiossidante,<br />

ma non c’è chiara evidenza che funzioni contro il<br />

raffreddore. Uno studio (Pubmed) ne evidenzia l’efficacia<br />

contro il raffreddore comune se combinata con<br />

lo zinco. Negli adulti è considerata utile l’assunzione<br />

di dosi elevate (3-4 grammi al giorno) nella fase acuta<br />

del raffreddore<br />

Effetti collaterali disturbi a livello gastrico<br />

Fonti alimentari frutta, in particolare agrumi; verdura,<br />

in particolare a foglia verde<br />

LA BIVALENZA<br />

DEL CORBEZZOLO<br />

Per cosa usate voi il frutto<br />

di corbezzolo? In alcune<br />

regioni come lassativo,<br />

in altre come astringente.<br />

Un effetto-lotteria<br />

poco piacevole. Almeno<br />

per altri 12 mesi, quando<br />

sulla confezione dei f<strong>it</strong>oterapici<br />

sarà obbligatorio<br />

riportare maggiori informazioni.<br />

La storia del corbezzolo<br />

“bivalente” è emersa in occasione<br />

di una ricerca sul-<br />

l’uso delle piante in Italia.<br />

“La spiegazione c’è. È che<br />

lo stesso frutto quando è<br />

verde ha proprietà lassative,<br />

quando è maturo sviluppa<br />

tannino e diventa<br />

astringente”, svela Mauro<br />

Serafini, che all’Univers<strong>it</strong>à<br />

di Roma La Sapienza<br />

insegna Farmacognosia,<br />

lo studio delle<br />

droghe vegetali, animali<br />

e minerali, e della loro preparazione.<br />

<strong>Il</strong> professore<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

VITAMINA D<br />

Efficacia tra le varie azioni benefiche, diversi studi<br />

le riconoscono un ruolo stimolante del sistema<br />

immun<strong>it</strong>ario. Uno studio (pubblicato su “Pediatrics”)<br />

condotto su un gruppo di scolari della Mongolia<br />

ha dimostrato che alti livelli nel sangue di questa<br />

v<strong>it</strong>amina sono collegati a una riduzione della<br />

incidenza delle infezioni respiratorie<br />

Effetti collaterali è liposolubile, quindi si accumula nei<br />

tessuti. Può causare mal di testa, vom<strong>it</strong>o, nausea, affaticamento,<br />

perd<strong>it</strong>a di appet<strong>it</strong>o, secchezza delle<br />

fauci, debolezza, sonnolenza<br />

Fonti olio di fegato di merluzzo, latte, pesce, uova, esposizione<br />

al sole, anche solo per 10 minuti al giorno<br />

racconta il caso<br />

del corbezzolo<br />

agli studenti,<br />

tanto è paradossale<br />

e utile per<br />

capire i principi<br />

della f<strong>it</strong>oterapia.<br />

Che cominciano<br />

lentamente a<br />

permeare anche i legislatori.<br />

Con il decreto ministeriale<br />

del 9 luglio 2012, il ministero<br />

della Salute ha<br />

previsto di regolamentare<br />

più dettagliatamente<br />

la presenza dei prodotti<br />

vegetali negli integratori,<br />

per cui è necessario fornire<br />

tutta una serie di informazioni<br />

sulle etichette:<br />

il nome scientifico della<br />

pianta, il tipo di preparazione<br />

(estratto secco,<br />

glicolico, alcolico) e la<br />

parte della pianta utilizzata.<br />

Per adeguare le confezioni<br />

già etichettate, però,<br />

ci sono 12 mesi.


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

di elettric<strong>it</strong>à<br />

e gas saranno<br />

Lebollette<br />

le più alte dal dopoguerra<br />

a oggi. La previsione,<br />

tutt’altro che rosea, è<br />

del Centro ricerche economiche<br />

educazione e formazione<br />

(Creef) di Federconsumatori<br />

e riporta d’attual<strong>it</strong>à<br />

un tema su cui molte famiglie<br />

si interrogano: come<br />

fare per tagliare un po’<br />

le spese di casa.<br />

<strong>Il</strong> ques<strong>it</strong>o al r<strong>it</strong>orno dalle<br />

vacanze torna pressante.<br />

Per questo il <strong>Salvagente</strong>,<br />

che la settimana scorsa ha dedicato<br />

un servizio al risparmio<br />

sulle bollette del telefono, ha<br />

deciso di passare in rassegna le<br />

opportun<strong>it</strong>à di risparmio su<br />

quelle della luce.<br />

Per farlo abbiamo confrontato<br />

le tariffe del servizio di maggior<br />

tutela con quelle in vigore<br />

nel libero mercato della forn<strong>it</strong>ura<br />

di energia elettrica.<br />

<strong>Il</strong> nostro test<br />

Marco Cardaci<br />

<strong>Il</strong> punto di partenza della nostra<br />

indagine è stato il trova offerte<br />

ufficiale del s<strong>it</strong>o dell’Autor<strong>it</strong>à<br />

per l’energia elettrica e il<br />

gas (www.autor<strong>it</strong>a.energia.<strong>it</strong>).<br />

<strong>Il</strong> comparatore Aeeg attualmente<br />

include 93 vend<strong>it</strong>ori del mer-<br />

Passare al<br />

mercato<br />

libero per<br />

tagliare<br />

le spese?<br />

Quando la<br />

convenienza<br />

non vale<br />

l’impresa<br />

Consumi<strong>Il</strong> confronto<br />

Bolletta elettrica<br />

<strong>Il</strong> BLACK OUT del risparmio<br />

cato libero. A tutela dei consumatori,<br />

per poter comparire nell’elenco,<br />

i forn<strong>it</strong>ori di energia<br />

elettrica devono soddisfare una<br />

serie di requis<strong>it</strong>i di affidabil<strong>it</strong>à<br />

che l’Autor<strong>it</strong>à stessa ha stabil<strong>it</strong>o.<br />

Non c’è strumento più affidabile<br />

quindi.<br />

<strong>Il</strong> “trova offerte” è anche molto<br />

semplice da usare e richiede<br />

pochi elementi: il cap del comune<br />

di interesse, il consumo annuo<br />

(facilmente reperibile sulla<br />

bolletta) e la tipologia di offerta<br />

alla quale si è interessati<br />

(monoraria, bioraria, multioraria).<br />

Per la nostra ricerca abbiamo<br />

preso in considerazione tutti<br />

i tipi di offerta e simulato due<br />

casi, entrambi a Roma: il primo<br />

è quello di una famiglia nu-<br />

25<br />

merosa, composta da 5 o più persone,<br />

con un consumo annuo<br />

elevato e distribu<strong>it</strong>o equamente<br />

nelle tre fasce di consumo; il<br />

secondo riguarda una coppia di<br />

anziani, con un consumo medio<br />

distribu<strong>it</strong>o maggiormente nella<br />

Fascia 1 (dalle 8 alle 19 nei<br />

giorni dal lunedì al venerdì).<br />

I dati, come vedrete nelle tabelle<br />

pubblicate nelle pagine seguenti,<br />

mettono in evidenza un<br />

dato preoccupante. Prendendo<br />

come punto di riferimento la tariffa<br />

del forn<strong>it</strong>ore del servizio di<br />

maggior tutela (quello, per capirci,<br />

dal quale siamo ab<strong>it</strong>uati<br />

a ricevere la bolletta se non abbiamo<br />

mai operato alcun cambiamento)<br />

il passaggio al libero<br />

mercato non sembra, infatti,<br />


26<br />

Bolletta<br />

elettrica<br />

<strong>Il</strong> black out... ▲ ▲<br />

La BOLLETTA attuale<br />

Tariffa: servizio di maggior tutela<br />

Forn<strong>it</strong>ore: forn<strong>it</strong>ore a condizioni di maggior tutela<br />

Spesa annua: 396,82 €<br />

Tipo di tariffa e particolar<strong>it</strong>à: bioraria indicizzata AEEG<br />

Migliori tre MONORARIE mercato libero:<br />

Tariffa: Eni Link<br />

Forn<strong>it</strong>ore: Eni<br />

Spesa annua: 350,35 €<br />

Tipo di tariffa: monoraria, prezzo bloccato per 24 mesi<br />

Offerta valida fino al: 14/10/2012<br />

Tariffa: E.ON LuceSmart<br />

Forn<strong>it</strong>ore: E.ON Energia<br />

Spesa annua: 350,39 €<br />

Tipo di tariffa: monoraria, prezzo bloccato per 24 mesi<br />

Offerta valida fino al: 17/9/2012<br />

Tariffa: e-light (riservata al web)<br />

Forn<strong>it</strong>ore: Enel Energia SpA<br />

Spesa annua: 358,79 €<br />

Tipo di tariffa: monoraria<br />

Offerta valida fino al: 2/10/2012<br />

Consumi<strong>Il</strong> confronto<br />

molto conveniente. <strong>Il</strong> mercato<br />

libero, dunque, non è tanto vantaggioso<br />

da spingere i consumatori<br />

ad abbandonare il mercato<br />

tutelato. Anche per questo, con<br />

la delibera 317/2012/E/COM,<br />

l’Autor<strong>it</strong>à per l’energia elettrica<br />

e il gas aveva già avviato a fine<br />

luglio un’indagine conosc<strong>it</strong>iva<br />

sul libero mercato, per ve-<br />

Due persone,<br />

consumo di 2.190 kWh<br />

l’anno, di cui il 40%<br />

in Fascia 1<br />

La coppia anziana<br />

rificare le condizioni offerte alle<br />

famiglie e alle piccole e medie<br />

imprese.<br />

Perché cambiare?<br />

E che, più che di un mancato<br />

decollo del mercato libero, si<br />

tratti di una picchiata lo conferma<br />

al <strong>Salvagente</strong> Mauro Zani-<br />

Migliori tre BIORARIE mercato libero:<br />

Tariffa: Family Energia Trenta<br />

Forn<strong>it</strong>ore: Trenta Spa<br />

Spesa annua: 354,30 €<br />

Tipo di tariffa: bioraria, prezzo bloccato<br />

Offerta valida fino al: 9/10/2012<br />

Tariffa: e-light bioraria (riservata al web)<br />

Forn<strong>it</strong>ore: Enel Energia SpA<br />

Spesa annua: 371,82 €<br />

Tipo di tariffa: bioraria, prezzo bloccato<br />

Offerta valida fino al: 2/10/2012<br />

Tariffa: Edison web luce (riservata al web)<br />

Forn<strong>it</strong>ore: Edison Energia<br />

Spesa annua: 373,<strong>36</strong> €<br />

Tipo di tariffa: bioraria, prezzo bloccato<br />

Offerta valida fino al: 20/9/2012<br />

Servizi accessori con oneri a carico del cliente: 2 € per le fatture<br />

in formato cartaceo, ulteriori 2 € se con bollettino postale<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

ni, vicepresidente di Federconsumatori:<br />

“Negli ultimi due anni<br />

e mezzo, il risparmio che il<br />

passaggio al libero mercato offre<br />

agli utenti si è dimezzato”,<br />

ci spiega. E c<strong>it</strong>a i dati del suo osservatorio:<br />

“Già nel maggio nel<br />

2012 era fermo al 5-6% mentre<br />

due anni fa era dell’11-12%.<br />

Quello che realmente manca è<br />

la convenienza. <strong>Il</strong> risparmio è<br />

e siguo e tende a non incentivare<br />

il passaggio. La riduzione<br />

in termini di spesa dovrebbe essere<br />

almeno a doppia cifra, superiore<br />

al 10%”.<br />

Poca convenienza quindi, ma<br />

non solo. <strong>Il</strong> risparmio oggi permane<br />

se si sceglie di bloccare<br />

il prezzo. In pratica le migliori<br />

offerte sono quelle che assicurano<br />

una tariffa fissa per due anni,<br />

in media. Niente aumenti,<br />

dunque, per 24 mesi, ma neppure<br />

diminuzioni dei prezzi<br />

semmai ce ne dovessero essere.<br />

Una sorta di scommessa che non<br />

è semplice per un utente comune.<br />

E chi ha scelto di passare al<br />

libero mercato ha anche avuto<br />

spiacevoli sorprese.<br />

“In Italia - prosegue Zanini -<br />

solo il 18% dei consumatori ha<br />

scelto il libero mercato e, purtroppo,<br />

numerose sono state le<br />

segnalazioni per pratiche di<br />

vend<strong>it</strong>a scorretta. I forn<strong>it</strong>ori di<br />

energia elettrica stessi dovrebbero<br />

essere più trasparenti. Così,<br />

oltre agli utenti, danneggiano<br />

loro stessi”.<br />

Aumentare i vantaggi, essere<br />

corretti nelle vend<strong>it</strong>e, e poi?<br />

C’è un altro punto su cui, secondo<br />

Zanini, bisogna lavora-


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

re ed è quello della comunicazione.<br />

“Per il comune consumatore,<br />

molto spesso le offerte<br />

sono difficilmente comparabili.<br />

Bisogna rafforzare la comunicazione<br />

sul versante c<strong>it</strong>tadino/consumatore,<br />

visto che<br />

negli ultimi anni la promozione<br />

dei forn<strong>it</strong>ori di energia elettrica<br />

nei mass media è comun-<br />

La BOLLETTA attuale<br />

Tariffa: servizio di maggior tutela<br />

Forn<strong>it</strong>ore: forn<strong>it</strong>ore a condizioni di maggior tutela<br />

Spesa annua: 1 .7 4 5 ,8 7 €<br />

Tipo di tariffa e particolar<strong>it</strong>à: bioraria indicizzata AEEG<br />

Migliori tre monorarie mercato libero:<br />

Tariffa: E.ON LuceSmart<br />

Forn<strong>it</strong>ore: E.ON Energia<br />

Spesa annua: 1.614,33 €<br />

Tipo di tariffa: monoraria, prezzo bloccato per 24 mesi<br />

Offerta valida fino al: 17/9/2012<br />

Tariffa: Eni Link<br />

Forn<strong>it</strong>ore: Eni<br />

Spesa annua: 1.614,56 €<br />

Tipo di tariffa: monoraria, prezzo bloccato per 24 mesi<br />

Offerta valida fino al: 14/10/2012<br />

Tariffa: e-light (riservata al web)<br />

Forn<strong>it</strong>ore: Enel Energia SpA<br />

Spesa annua: 1.639,04 €<br />

Tipo di tariffa: monoraria<br />

Offerta valida fino al: 2/10/2012<br />

que aumentata”.<br />

In attesa che il mercato libero<br />

decolli, diventi affidabile e<br />

sufficientemente conveniente<br />

da far abbandonare i servizi di<br />

maggior tutela, non resta che<br />

stare attenti ai consumi. Per lo<br />

meno per tentare di raffreddare<br />

le bollenti bollette dei prossimi<br />

mesi.<br />

La famiglia numerosa<br />

Consumi<strong>Il</strong> confronto<br />

Cinque o più persone,<br />

consumo di 6.440 kWh<br />

l’anno, di cui il 33%<br />

in Fascia 1<br />

Migliori tre biorarie mercato libero:<br />

Tariffa: Family Energia Trenta<br />

Forn<strong>it</strong>ore: Trenta Spa<br />

Spesa annua: 1.610,89 €<br />

Tipo di tariffa: bioraria, prezzo bloccato<br />

Offerta valida fino al: 9/10/2012<br />

Servizi accessori con oneri a carico del cliente: 1 €<br />

per le fatture in formato cartaceo<br />

Tariffa: Eni Link<br />

Forn<strong>it</strong>ore: Eni<br />

Spesa annua: 1.613,70 €<br />

Tipo di tariffa: bioraria, prezzo bloccato per 24 mesi<br />

Offerta valida fino al: 14/10/2012<br />

Tariffa: e-light Bioraria (riservata al web)<br />

Forn<strong>it</strong>ore: Enel Energia SpA<br />

Spesa annua: 1.635,77 €<br />

Tipo di tariffa: bioraria, prezzo bloccato<br />

Offerta valida fino al: 2/10/2012<br />

27<br />

E chi lascia la strada<br />

vecchia per la nuova...<br />

Èiniziata a fine luglio e si chiuderà<br />

entro giugno del 2013. Sarà necessario<br />

quasi un anno all’Autor<strong>it</strong>à<br />

per l’energia elettrica e del gas per<br />

portare a termine l’indagine conosc<strong>it</strong>iva<br />

sul mercato libero dell’elettric<strong>it</strong>à<br />

e del gas, ma i risultati sul settore<br />

energetico potranno essere disponibili<br />

entro la fine di quest’anno.<br />

Gli obiettivi sono molteplici, da una<br />

parte conoscere e valutare il grado<br />

di consapevolezza del consumatore,<br />

dall’altro verificare i servizi offerti<br />

dagli operatori del libero mercato.<br />

Numerose, infatti, sono state le segnalazioni<br />

non solo di pratiche di<br />

vend<strong>it</strong>a scorrette, ma anche di casi<br />

di utenti che, dopo aver lasciato i servizi<br />

di tutela ed essere approdati al<br />

mercato libero, si sono trovati a pagare<br />

bollette ancora più salate.<br />

“Non si sa ancora nulla dell’indagine”,<br />

afferma Mauro Zanini, vicepresidente<br />

di Federconsumatori, “ma il<br />

suo avvio è comunque un fatto importante.<br />

Una parte di <strong>it</strong>aliani che è<br />

passata al mercato libero non solo<br />

non ha risparmiato, ma adesso paga<br />

anche più di prima”.<br />

E non consola guardare agli altri paesi<br />

europei, come l’Inghilterra, dove,<br />

sempre secondo Zanini, “due terzi<br />

dei consumatori passati al mercato<br />

libero si sono trovati ingannati”.<br />

I risultati dell’indagine permetteranno<br />

all’Aeeg di valutare le azioni più<br />

adeguate per migliorare il coinvolgimento<br />

dei clienti domestici e delle<br />

piccole e medie imprese. Un’operazione<br />

che può riuscire, a patto che<br />

i vend<strong>it</strong>ori del libero mercato comincino<br />

davvero a proporre tariffe vantaggiose<br />

ai consumatori.


28 ConsumiAuto<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Un nuovo crash test<br />

e le 5 stelle spariscono<br />

L’Iihs, ente<br />

indipendente<br />

Usa, cambia<br />

le carte<br />

in tavola,<br />

con un<br />

frontale che<br />

rappresenta<br />

il 25%<br />

degli<br />

incidenti.<br />

E fioccano<br />

le<br />

stroncature<br />

eccellenti<br />

Enrico Cinotti<br />

Anche le grandi star a volte cadono.<br />

È bastato un nuovo<br />

crash test, introdotto sperimentalmente<br />

negli Usa, per far vacillare<br />

le 5 stelle, il massimo risultato<br />

di cui, nelle prove europee di<br />

impatto EuroNcap, si fregiano berline<br />

del calibro delle Audi A4, Mercedes<br />

Classe C o Bmw serie 3.<br />

L’Iihs, l’Insurance inst<strong>it</strong>ute for<br />

higway safety, un ente indipendente<br />

americano da anni impegnato<br />

nella sicurezza automobilistica e<br />

stradale, ha sottoposto 11 berline<br />

a una nuova prova per valutare<br />

la sicurezza delle auto nel caso<br />

in cui l’impatto frontale interessi<br />

solo una parte del muso. Per<br />

l’esattezza, solo la parte davanti<br />

alla ruota, in modo tale da simulare<br />

il comportamento dell’auto (e le<br />

conseguenze fisiche del guidatore)<br />

quando urta un palo, un albero o<br />

un’altra automobile solo con lo “spigolo”<br />

esterno della vettura.<br />

Bocciati 8 su 11<br />

Secondo i tecnici dell’Iihs, questo<br />

tipo di incidenti rappresenta il<br />

25% dei frontali mortali che si verificano<br />

ogni anno. <strong>Il</strong> tipo di prova,<br />

chiamata “Small overlap crash” (letteralmente:<br />

“ urto molto disassato”),<br />

consiste nel misurare gli effetti dell’impatto<br />

su una barra rigida contro<br />

la quale si infrange, a una veloc<strong>it</strong>à<br />

di 64 chilometri orari, solo il<br />

25% del muso dell’auto.<br />

Per intenderci: i frontali simula-<br />

ti da EuroNcap, il consorzio europeo<br />

che sottopone le auto a crash<br />

test, interessano il 40% del muso<br />

dell’automobile. Simile la percentuale<br />

adottata nelle prove di impatto<br />

frontale della Nhtsa, l’Agenzia<br />

ENRICO DE VITA SULLA VE


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

federale per la sicurezza stradale<br />

e automobilistica, che però ha recentemente<br />

comunicato di introdurre<br />

un frontale “molto disassato”,<br />

con un area di impatto di appena<br />

il 20%.<br />

La prova alla quale sono state<br />

sottoposte le 11 autovetture è dunque<br />

molto severa. E i risultati molto<br />

deludenti. Bocciatura netta per<br />

le due Lexus Is e Es, per la Mer -<br />

cedes Class C e per l’Audi A4.<br />

“Mar gi nale”, un gradino appena<br />

sopra la piena sufficienza, è<br />

stata valutata la prova della<br />

nuova CC della Volkswagen, della<br />

Bmw Serie 3 e per la Acura Tsx<br />

e la Lincoln Mkz, quest’ultime due<br />

non importate in Europa.<br />

Accettabile la performance della<br />

Infin<strong>it</strong>i G mentre solo la Volvo<br />

S60 (l’unica casa automobilistica<br />

che tiene conto di queste prove<br />

in fase di progettazione) e la<br />

Acura Tl (non venduta in<br />

Europa) sono state promosse al-<br />

RA UTILITÀ DELLE PROVE DI SICUREZZA<br />

ConsumiAuto<br />

la nuova prova di crash. Per la valutazione<br />

complessiva sono stati<br />

considerati tre parametri: il comportamento<br />

della struttura durante<br />

l’impatto, il movimento del<br />

manichino-conducente e le lesioni<br />

riportate dopo l’impatto.<br />

“Non è rappresentativo”<br />

L’ampia bocciatura è ancora più<br />

sonora se consideriamo il segmento<br />

di mercato testato, ovvero<br />

quello delle berline la categoria<br />

sulla quale vengono per prima<br />

installati gli ultimi accorgimenti<br />

per aumentare la sicurezza<br />

del veicolo.<br />

Negli Stati Un<strong>it</strong>i, sulla<br />

stampa di settore, la bocciatura<br />

è stata ampiamente<br />

dibattuta. <strong>Il</strong> gruppo<br />

Mercedes e la Honda<br />

(proprietà del marchio<br />

Acura) hanno cr<strong>it</strong>icato<br />

questo tipo crash test perché<br />

“La svolta? Progettare<br />

veicoli più leggeri”<br />

nuova prova di im-<br />

“La patto frontale introdotta<br />

dall’Iihs è rappresentativa.<br />

Anche perché gli incidenti<br />

esattamente frontali<br />

nella realtà non esistono”.<br />

È questo il giudizio esperto<br />

di Enrico De V<strong>it</strong>a, ingegnere<br />

e giornalista di settore.<br />

De V<strong>it</strong>a, possibile che sia<br />

bastato introdurre una<br />

“leggera” modifica ai comuni<br />

crash test per mandare<br />

KO colossi come Mer-<br />

cedes, Audi e Volkswagen?<br />

Da almeno 5 anni i progetti<br />

di carrozzeria sono impostati<br />

da un computer. <strong>Il</strong> computer<br />

sa dove mettere i rinforzi<br />

in modo da poter superare<br />

brillantemente le prove<br />

di impatto durante i test.<br />

Tutti i modelli sono progettati<br />

per ottenere le 5 stelle.<br />

Quindi sarebbe il caso di<br />

aggiornare le prove, renderle<br />

più severe, per poter<br />

accrescere la sicurez-<br />

lo scenario ricreato è r<strong>it</strong>enuto poco<br />

rappresentativo. Alle cr<strong>it</strong>iche ha<br />

replicato Adrian Lund, presidente<br />

dell’Iihs: “Le auto sono progettate<br />

per superare a pieni voti frontali<br />

poco disassati. Troppo poco invece<br />

è stato fatto per proteggere gli<br />

occupanti dagli impatti molto disassati”.<br />

E l’Europa? <strong>Il</strong> consorzio Eu roNcap<br />

ha già annunciato un rafforzamento<br />

delle proprie prove frontali dal<br />

2015. Ma non sappiamo quale sarà<br />

la percentuale del muso interessata<br />

nell’impatto.<br />

za dei veicoli?<br />

Una prova come quella sperimentata<br />

dall’Iihs è utile. Intendiamoci:<br />

dei crash test<br />

dobbiamo fidarci sapendo<br />

però che non stabiliscono il<br />

grado di sicurezza assoluta.<br />

Anche perché basta che la<br />

nostra auto abbia un punto<br />

di saldatura diverso su un<br />

rinforzo rispetto all’esemplare<br />

testato che la performance<br />

del nostro veicolo,<br />

in caso di incidente, possa<br />

cambiare. Inoltre, nei crash<br />

test non viene valutato l’impatto<br />

del veicolo con uno<br />

più pesante: gli urti simulati<br />

corrispondono a quelli<br />

29<br />

che si verificherebbero tra<br />

due “corpi” di pari peso.<br />

Quindi in caso di incidente<br />

cosa fa la differenza?<br />

<strong>Il</strong> combinato disposto di tre<br />

cose: la massa dell’auto, la<br />

dimensione interna dell’ab<strong>it</strong>acolo<br />

e i sistemi di r<strong>it</strong>enuta,<br />

airbag e cinture di sicurezze.<br />

Sono questi elementi il<br />

vero salvav<strong>it</strong>a in qualsiasi incidente.<br />

Cosa servirebbe per aumentare<br />

la sicurezza dei<br />

veicoli?<br />

Si dovrebbero progettare<br />

veicoli più leggeri. <strong>Il</strong> peso<br />

delle automobili va assolutamente<br />

ridotto.


30 ConsumiDimagrire<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

UN LIBRO RIPROPONE IL METODO PIÙ VECCHIO DEL MONDO<br />

Contrordine, ora il digiuno<br />

fa bene alla dieta e alla salute<br />

Caterina Umbro<br />

L’autore<br />

Dai mormoni ai musulmani, passando<br />

per i cristiani ortodossi e<br />

anche gli ebrei. Abbiamo sempre<br />

pensato l’astensione dal cibo come<br />

una purificazione interiore, una<br />

pratica ascetica per espiare colpe<br />

o raggiungere l’illuminazione. Poi<br />

il Novecento, con Gandhi e Pannella,<br />

ci ha insegnato che poteva es-<br />

“TANTE CRITICHE?<br />

LA MIA DIETA<br />

NON SI VENDE...”<br />

R<strong>it</strong>rovare il peso forma e la salute<br />

astenendosi dal cibo, ma solo<br />

sotto controllo medico e per un pe -<br />

riodo di tempo. È la tesi di Fabio Piccini,<br />

medico psicoanalista, e sperto<br />

di disturbi dell’alimentazione.<br />

Detto così suona quantomeno<br />

strano… Perché digiunare dovrebbe<br />

avere effetti benefici?<br />

Sono anni che mi occupo di alimentazione<br />

e ho sperimentato che il digiuno,<br />

se controllato, non fa male,<br />

anzi può essere un modo per rimettersi<br />

in forma e per rimettere a posto<br />

il metabolismo, in particolare in<br />

alcuni casi, ad esempio per chi è insulina-resistente<br />

e dalle diete non<br />

sere anche una forma di protesta<br />

pol<strong>it</strong>ica, simbolo di estrema presa<br />

di posizione. Ora invece c’è chi lo<br />

propone come metodo per dimagrire<br />

e addir<strong>it</strong>tura per risolvere problemi<br />

di salute.<br />

A portare il tema in evidenza è il<br />

libro Pane al pane e vino al vino di<br />

Fabio Piccini, che propone di r<strong>it</strong>ro-<br />

ottiene alcun effetto. Tagliare drasticamente<br />

l’apporto calorico per<br />

un paio di giorni a settimana ha effetti<br />

benefici, non solo su diabete e<br />

malattie cardiovascolari ma anche<br />

su quelle degenerative. In Usa queste<br />

teorie circolano già da un po’,<br />

ad esempio lo studio di Mark Mattson<br />

del National Inst<strong>it</strong>ute of Aging<br />

mostra come topi tenuti a digiuno<br />

vivono più a lungo, sviluppano meno<br />

tumori e conservano migliori capac<strong>it</strong>à<br />

mentali. Questo perché,<br />

quando l’apporto calorico si riduce<br />

sensibilmente, le cellule cerebrali rispondono<br />

a questo stress con una<br />

reazione che aumenta la cresc<strong>it</strong>a dei<br />

neuroni nel cervello: un adattamento<br />

che sembra contrasti l’impatto di<br />

Alzheimer e Parkinson.<br />

Oltre a far bene, secondo lei aiuta<br />

a dimagrire?<br />

Non parliamo di digiuni lunghi, ma<br />

La tesi di<br />

Fabio Piccini,<br />

medico<br />

psicoanalista,<br />

non convince<br />

i nutrizionisti.<br />

Ma conquista<br />

molti<br />

consensi<br />

di una diminuzione della frequenza<br />

dei pasti, un giorno a settimana<br />

oppure, nell’amb<strong>it</strong>o dello stesso<br />

giorno, di eliminare un pasto. Di un<br />

digiuno che potremmo definire a<br />

interm<strong>it</strong>tenza, che va dalle 16 alle<br />

24 ore a settimana. Esistono vari<br />

protocolli, tutti devono però esser<br />

segu<strong>it</strong>i sotto stretto controllo medico<br />

perché non è uno scherzo: non<br />

significa solo non mangiare, ma farlo<br />

in base a degli schemi e tenendo<br />

in considerazioni diversi fattori come<br />

corporatura, tipo di attiv<strong>it</strong>à e stato<br />

di salute dell’individuo. Ad esempio<br />

è sconsigliabile a donne incinte<br />

e malati di diabete. E poi non vuol<br />

dire che, nel momento in cui si interrompe<br />

il digiuno, ci si senta autorizzati<br />

a ingurg<strong>it</strong>are qualsiasi cosa.<br />

Sull’alimentazione abbiamo linee<br />

guida vecchie che ci consigliano<br />

di fare 5 pasti al giorno. Ma, guar-


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

vare il peso forma e la salute con la<br />

“dieta più antica e meno costosa del<br />

mondo”, andando contro quanto da<br />

anni ci viene insegnato da massimi<br />

esperti di nutrizione. Infatti non si<br />

può certo dire che tale tesi goda dell’apprezzamento<br />

dei nutrizionisti,<br />

che ci hanno sempre messo in guardia<br />

da diete squilibrate o eccessivamente<br />

ipocaloriche. Un cambiamento<br />

che smentisce tutto ciò che pensavamo<br />

fosse oramai appurato? <strong>Il</strong><br />

<strong>Salvagente</strong>, in queste pagine, ha<br />

messo a confronto le idee dell’autore<br />

del fortunato libro e<br />

quelle di Andrea Ghiselli, nutrizionista<br />

molto noto<br />

ai nostri lettori.<br />

dando alla sua storia, da quanti anni<br />

è che l’uomo fa 5 pasti al giorno?<br />

Secondo gli esperti di alimentazione<br />

la mancanza di cibo provoca<br />

una forma di intossicazione.<br />

L’intossicazione deriva dal fatto che,<br />

nel momento in cui l’organismo non<br />

ha sufficienti zuccheri, va a rifornirsi<br />

di calorie intaccando i grassi e questo<br />

provoca un prodotto di scorie<br />

che generano le chetosi. Per capirsi:<br />

il classico sintomo è l’acetone dei<br />

bambini. Ma di acetone non mi risulta<br />

sia mai morto nessuno…<br />

Una posizione controcorrente…<br />

Non troverete nessun esperto che<br />

pubblicizza il digiuno perché non<br />

si può mettere in una pillola e non<br />

si può vendere, mentre l'80% dei<br />

fondi per i centri di ricerca in nutrizione<br />

vengono da aziende specializzate<br />

in alimentazione e integratori.<br />

<strong>Il</strong> nutrizionista<br />

stenersi dal cibo determi-<br />

“A na un abbassamento glicemico<br />

che provoca una forma di<br />

intossicazione dell’organismo”.<br />

È netto Andrea Ghiselli, ricercatore<br />

dell’Inran (l’Ist<strong>it</strong>uto nazionale<br />

di ricerca per gli alimenti e<br />

la nutrizione).<br />

Dottor Ghiselli, cosa ne pensa<br />

della teoria che propugna il digiuno<br />

per dimagrire?<br />

Innanz<strong>it</strong>utto teorie del genere prima<br />

di esser divulgate al largo pubblico<br />

dovrebbero essere sottoposte<br />

all’esame della comun<strong>it</strong>à scientifica,<br />

che è il terreno più adatto<br />

per il confronto su tematiche così<br />

delicate. Le indicazioni della comun<strong>it</strong>à<br />

scientifica sono chiare,<br />

parlano di 5 o 6 pasti al giorno, a<br />

una distanza di circa 3-4 ore l’uno<br />

dall’altro. Poi ognuno può dire<br />

quello che vuole.<br />

Nel concreto cosa succede nell’organismo<br />

saltando i pasti?<br />

L’astensione dal cibo causa un’intossicazione.<br />

La mancanza di zuccheri<br />

infatti comporta che l’organismo<br />

vada a reperire carburante<br />

da altre fonti: dalle 4 alle 8 ore dopo<br />

l’inizio del digiuno, si finisce<br />

di metabolizzare il glucosio presente<br />

nel sangue e si comincia a<br />

trasformare i depos<strong>it</strong>i di glicogeno<br />

del fegato. Quando finisce, si<br />

comincia a utilizzare quello depos<strong>it</strong>ato<br />

nei muscoli e, successivamente,<br />

i grassi, che vengono trasformati<br />

in sostanze dette corpi<br />

chetonici. <strong>Il</strong> risultato del metabolismo<br />

dei grassi provoca la cheto-<br />

ConsumiDimagrire<br />

“MA NON MANGIARE<br />

FINISCE PER INTOSSICARE<br />

L’ORGANISMO”<br />

si, una forma di<br />

intossicazione<br />

che dà nausea perenne<br />

(motivo<br />

per cui non si<br />

percepisce più<br />

lo stimolo del -<br />

la fame). Que -<br />

sto porta l’organismo<br />

a un lavorosupplementare:<br />

per tamponare<br />

le acid<strong>it</strong>à chetogeniche<br />

derivate, sottrae<br />

calcio alle ossa, dove si<br />

trovano i depos<strong>it</strong>i di bicarbonato<br />

di calcio che servono<br />

per contrastare l’eccesso di acid<strong>it</strong>à.<br />

Oltretutto il peso ricade sui<br />

reni che poi devono smaltire tali<br />

residui.<br />

Quale è quindi il modo migliore<br />

per r<strong>it</strong>rovare la forma?<br />

L’efficacia di un determinato tipo<br />

di trattamento si valuta in termini<br />

di costi-benefici: anche una<br />

randellata sui denti probabilmente<br />

fa mangiare meno, ma<br />

non vuol dire sia la strada giusta.<br />

<strong>Il</strong> modo corretto di r<strong>it</strong>rovare il peso<br />

forma è riprendere un’alimentazione<br />

adeguata ai propri fabbisogni,<br />

fatta di pasti non pesanti<br />

e frequenti, in modo da non<br />

produrre s<strong>it</strong>uazione che l’organismo<br />

percepisce come di emergenza.<br />

Frutta e verdura, proteine<br />

quanto basta, pochi zuccheri<br />

e grassi molto ridotti. Naturalmente<br />

sempre accompagnata<br />

da attiv<strong>it</strong>à fisica.<br />

31


32<br />

Consumi<strong>Il</strong> caso<br />

I VERI RISULTATI DELLA RICERCA DEGLI SCIENZIATI DI STANFORD<br />

<strong>Il</strong> bio? Più sano per ciò<br />

che NON contiene<br />

Sui giornali<br />

lo studio<br />

californiano<br />

è stato letto<br />

come una<br />

demolizione<br />

della<br />

superior<strong>it</strong>à<br />

dei cibi<br />

organici.<br />

Ma a leggere<br />

bene le<br />

conclusioni...<br />

il m<strong>it</strong>o del biologico”.<br />

“Gli alimenti biologici non<br />

“Crolla<br />

sono più sani”. “Più buoni<br />

ma non più nutrienti”.<br />

La scorsa settimana i giornali di<br />

tutto il mondo (nell’ordine abbiamo<br />

c<strong>it</strong>ato i t<strong>it</strong>oli del “New York Times”,<br />

“La Stampa” e “la Repubblica” ma<br />

avremmo potuto continuare) hanno<br />

t<strong>it</strong>olato così i risultati di una ricerca<br />

condotta dalla Stanford Univers<strong>it</strong>y<br />

della California. Un lavoro che,<br />

sempre leggendo i giornali, avrebbe<br />

dimostrato come, sulla base della revisione<br />

di migliaia di studi, tra cibi<br />

biologici e convenzionali ci siano<br />

scarse differenze, visto che i primi<br />

non sono più sani dei secondi.<br />

Possibile? Ce lo siamo chiesto e siamo<br />

andati a vedere l’articolo pubblicato<br />

su “Annals of Internal Medicine”.<br />

Paolo Moretti<br />

Arrivando a conclusioni opposte a<br />

quelle che hanno fatto molto rumore.<br />

Innanz<strong>it</strong>utto i numeri. La ricerca,<br />

è vero, ha “considerato” migliaia di<br />

studi (5.908 per l’esattezza), ma ha fin<strong>it</strong>o<br />

per scartarne 5.448, nella maggior<br />

parte dei casi perché... “non erano<br />

su alimenti biologici e convenzionali”.<br />

Alla fine ne sono rimasti 17 sull’alimentazione<br />

umana e 223 sul contenuto<br />

in nutrienti. Tanto che gli stessi<br />

autori hanno ammesso il lim<strong>it</strong>e della<br />

scars<strong>it</strong>à degli studi presi in esame<br />

e della loro eterogene<strong>it</strong>à.<br />

Ma andiamo avanti. Quali sono i risultati<br />

di questo lavoro?<br />

Si legge dalle conclusioni della ricerca:<br />

“In letteratura manca una forte<br />

evidenza che i prodotti biologici<br />

siano significativamente più nutrienti<br />

di quelli convenzionali. <strong>Il</strong> consu-<br />

mo di prodotti biologici può ridurre<br />

l’esposizione a residui di pesticidi<br />

e batteri resistenti agli antibiotici”.<br />

Ora, se tutti i giornali hanno deciso<br />

di t<strong>it</strong>olare sulla mancanza di prove<br />

di un maggior apporto di nutrienti<br />

del cibo bio (forzando, visto che<br />

la mancanza di prove non è una prova<br />

del contrario), è sfugg<strong>it</strong>o, invece,<br />

quello che la revisione è riusc<strong>it</strong>a davvero<br />

a provare.<br />

Una dimenticanza davvero incredibile.<br />

“Sono l’unico a pensare che<br />

una riduzione del consumo di pesticidi<br />

e del rischio di batteri resistenti<br />

agli antibiotici sono aspetti che<br />

mer<strong>it</strong>erebbero un t<strong>it</strong>olo esattamente<br />

opposto?”, osserva sul suo blog<br />

Robert Sexton, Chief executive officer<br />

della Soil Association Certification,<br />

l’organismo che certifica più<br />

del 70% del cibo bio venduto in Gran<br />

Bretagna.<br />

Sexton continua: “La ricerca in questione<br />

tra l’altro parla della presenza<br />

nel latte biologico di un quant<strong>it</strong>ativo<br />

superiore di acidi grassi Omega-<br />

3, che sono ‘considerati importanti<br />

per lo sviluppo cerebrale nei bambini<br />

e per la salute cardiovascolare’. E<br />

allora perché si spara un t<strong>it</strong>olo che dice<br />

che i prodotti non sono sani?”.<br />

La domanda effettivamente fa riflettere.<br />

Specie quando, nella ricerca,<br />

si legge dell’evidenza di minori livelli<br />

di residui di pesticidi nelle urine<br />

dei bambini che seguono una dieta<br />

biologica.<br />

Facile a questo punto l’affondo di<br />

Sexton: “Ci si sta dicendo che i pesticidi<br />

nelle urine dei nostri figli<br />

sono ok? E perché questo non rende<br />

il cibo biologico più sano? La ‘salubr<strong>it</strong>à’<br />

del bio non sta solo in ciò<br />

che contiene, ma anche in ciò che<br />

non contiene”.


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

L’UVA, REGINA DELLA FRUTTA DI QUESTA STAGIONE<br />

Benessere<br />

a grappoli<br />

Roberto Quintavalle<br />

Una volta era la regina d’autunno...<br />

Già, una volta, perché da<br />

qualche anno l’uva fa la sua comparsa<br />

sui banchi già da luglio con<br />

il suo fascino, anche se con prezzi<br />

e qual<strong>it</strong>à delle prime usc<strong>it</strong>e ufficiali<br />

tutt’altro che seducenti.<br />

In ogni caso ora siamo nel pieno<br />

della stagione, e vale la pena riflettere<br />

sui grappoli e sul loro valore<br />

nutrizionale. Le qual<strong>it</strong>à pos<strong>it</strong>ive<br />

dell’uva, infatti, sono parecchie.<br />

Cominciamo da un paragone<br />

a dir poco sorprendente, quello<br />

con il latte materno. Sapevate<br />

che il nettare dell’uva sembra abbia<br />

poco da invidiare al nutrimento<br />

materno?<br />

Un succo d’uva, ad esempio, ha<br />

un alto valore energetico e può<br />

essere assunto anche da chi non<br />

digerisce l’acino intero per intolleranza<br />

all’emicellulosa del frutto<br />

e alla lignina dei semi. Ha azione<br />

antibatterica e una quant<strong>it</strong>à di<br />

proteine anche più alta del latte<br />

(l’1,7% contro l’1,5).<br />

Ma anche chi la mangia ad acini<br />

potrà godere di principi nutr<strong>it</strong>ivi<br />

facilmente assimilabili e v<strong>it</strong>amine<br />

(dalla A alla B1, dalla B2 alla PP).<br />

E di sali minerali quasi unici. Come<br />

il tartrato che favorisce l’eliminazione<br />

delle scorie.<br />

Per il resto l’uva contiene poca v<strong>it</strong>amina<br />

C, è ricca di potassio e povera<br />

di sodio. Ha, però, un potere<br />

saziante basso mentre - anche<br />

questo non farà piacere ai forzati<br />

della dieta - le sue 61 calorie per<br />

100 grammi la posizionano tra i<br />

frutti più energetici.<br />

Quanto al consumo, se non si sceglie<br />

un prodotto biologico è bene<br />

dedicare un po’ di attenzione<br />

al lavaggio per uno dei frutti su cui<br />

l’uso dei pesticidi è più intenso.<br />

L’uva, infatti, è sempre presente<br />

nei controlli delle autor<strong>it</strong>à san<strong>it</strong>arie<br />

come uno dei campioni maggiormente<br />

trattati. Leggiamo, tanto<br />

per fare un esempio, nel report<br />

dell’attiv<strong>it</strong>à ispettiva della Regione<br />

Piemonte, che dalle analisi<br />

condotte lo scorso anno, proprio<br />

l’uva da tavola assieme alle fragole<br />

erano i campioni che mostravano<br />

il maggior numero di<br />

trattamenti (ben 6) sul medesimo<br />

campione e, dopo i limoni<br />

(86%) e i mandarini (82%), i grappoli<br />

analizzati spiccavano per il<br />

r<strong>it</strong>rovamento di residui. Otto casi<br />

su dieci, un bel record!<br />

L’alimentodella Settimana<br />

uva<br />

Buccia e semi<br />

Buccia e semi, protagonisti. Non tutti<br />

sanno che proprio in queste parti<br />

dell’acino sono presenti microelementi<br />

davvero utili.<br />

La buccia, per esempio, soprattutto<br />

quella dell’uva nera, ha una buona<br />

quan t<strong>it</strong>à di antiossidanti. So stanze<br />

come flavonoidi, polifenoli, tannini,<br />

protoantocianidine, resveratrolo<br />

aiutano a combattere i radicali liberi<br />

responsabili del decadimento<br />

delle cellule.<br />

Dai vinaccioli (i semi) si ricava, invece,<br />

un olio dal quale si estrae l’acido<br />

linoleico, grasso essenziale vegetale<br />

della serie Omega-6. In più, sempre<br />

nei semi, sono presenti i polifenoli<br />

che aiutano la prevenzione e rallentano<br />

la progressione del morbo<br />

di Alzheimer. Almeno secondo uno<br />

studio pubblicato dal “Journal of Al -<br />

zheimer’s Di sease” e coordinato da<br />

Giulio Maria Pa sinetti della Mount<br />

Si nai School of Medicine di New York.<br />

TABELLA NUTRIZIONALE<br />

(PER 100 GRAMMI DI PARTE EDIBILE)<br />

Calorie 61 kcal<br />

Proteine 0,5 g<br />

Lipidi 0,1 g<br />

Carboidrati 15,6 g<br />

Fibra totale 1,5 g<br />

Sodio 1 mg<br />

Potassio 192 mg<br />

Calcio 27 mg<br />

Fosforo 4 mg<br />

V<strong>it</strong>amina A (ret. eq.) 4 mcg<br />

V<strong>it</strong>amina C 6 mg<br />

V<strong>it</strong>amina PP 0,4 mg<br />

Fonte INRAN<br />

33


34<br />

NEWS<br />

Europa/Tabacco<br />

L’UNIONE EUROPEA<br />

SEGUE L’AUSTRALIA<br />

MondoItalia<br />

Era part<strong>it</strong>a dall’Australia l’idea di vendere<br />

sigari e sigarette in pacchetti senza marchio<br />

e coperte da immagini choc. Ora la<br />

Dg Salute della Commissione europea sta<br />

elaborando un’ipotesi simile per la riforma<br />

della direttiva europea sul tabacco.<br />

Forse defin<strong>it</strong>ive entro l’autunno, le nuove<br />

norme potrebbero introdurre anche<br />

il divieto di esporre i prodotti da fumo e<br />

di usare ingredienti che possono rendere<br />

omogeneo il gusto delle sigarette.<br />

“La demagogia di queste misure è evidente,<br />

mentre è tutta da dimostrare la loro efficacia”,<br />

afferma Giovanni Risso, presidente<br />

della Cedt (Confédération européenne<br />

des détaillants en tabac) e presidente<br />

della Federazione <strong>it</strong>aliana tabaccai.<br />

“Certo è invece - continua Risso - che gli<br />

effetti di queste misure sconsiderate<br />

avranno effetti devastanti sulla rete di vend<strong>it</strong>a<br />

legale e controllata, a chiaro vantaggio<br />

del mercato illegale, del contrabbando<br />

e della contraffazione. Ecco perché,<br />

insieme ai colleghi tabaccai di tutta Europa,<br />

diremo no al divieto di esposizione,<br />

no ai pacchetti generici e con immagini<br />

choc, no alle sigarette uniformi per gusto<br />

e sapore”.<br />

Usa/<strong>Il</strong> test<br />

Zainetti da brividi,<br />

i veleni nel corredino<br />

Edoardo Barbanera<br />

Questa volta non è l’eccessivo<br />

peso degli zaini a dover<br />

preoccupare i gen<strong>it</strong>ori.<br />

Secondo uno studio condotto<br />

negli Usa dal Center for Health,<br />

En vironment and Justice (Chej),<br />

il 75% di zaini, astucci e altri<br />

prodotti scolastici conterrebbe<br />

un livello eccessivo di ftalati, sostanze<br />

chimiche usate per aumentare<br />

la morbidezza di alcune<br />

plastiche, soprattutto il Pvc.<br />

Gli ftalati sono stati messi al<br />

bando nel 2008 nei giocattoli,<br />

in quanto si r<strong>it</strong>iene siano responsabili<br />

dell’insorgenza di<br />

alcune patologie come l’asma,<br />

Stati Un<strong>it</strong>i/Telefonia<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

il diabete e di problemi legati<br />

allo sviluppo nei bambini.<br />

La loro tossic<strong>it</strong>à per l’uomo,<br />

tuttavia, è ancora fonte di dibatt<strong>it</strong>o,<br />

anche se alcuni studi<br />

sugli animali sembrano suggerire<br />

che influiscono sul sistema<br />

ormonale. Lo studio del<br />

Chej ha rivelato come, in 16<br />

sui 20 prodotti analizzati, i livelli<br />

di ftalati siano più alti di<br />

quelli ammessi per i giocatoli<br />

e per i prodotti per l’infanzia.<br />

In un caso il lim<strong>it</strong>e è stato<br />

superato di 52 volte. Tutti<br />

gli zainetti, inoltre, contenevano<br />

la sostanza, ma nessuno<br />

ne indicava la presenza.<br />

“I livelli degli ftalati usati nel-<br />

I CLIENTI PIÙ SODDISFATTI<br />

Non è sicuramente una nov<strong>it</strong>à. Almeno non per la J.D. Power and<br />

associates, la società statun<strong>it</strong>ense specializzata in ricerche di marketing<br />

incentrate sulla soddisfazione dei clienti e la qual<strong>it</strong>à dei prodotti.<br />

Per l’ottavo rapporto consecutivo, infatti, la Apple, con il<br />

suo iPhone, è in cima alla classifica dello studio effettuato tra gli<br />

utenti più soddisfatti degli smartphone. La ricerca è stata condotta<br />

su un campione di 8.7<strong>36</strong> proprietari di smartphone e tiene conto<br />

di 4 aspetti chiave: la facil<strong>it</strong>à di funzionamento, il design fisico,<br />

le prestazioni e le caratteristiche. La casa di Cupertino, secondo<br />

i suoi clienti, funziona bene in tutti i fattori, specialmente per<br />

il design fisico e la facil<strong>it</strong>à di funzionamento. Al secondo posto,<br />

invece, si è classificata la Htc.<br />

M NDOI


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

le forn<strong>it</strong>ure scolastiche - si legge<br />

nel documento - sarebbero<br />

illegali se questi prodotti fossero<br />

giocattoli, ma proprio come<br />

i giocattoli questi oggetti sono<br />

usati dai bambini, che sono i più<br />

vulnerabili all’esposizione chimica”.<br />

Tuttavia, “presumendo<br />

che i bambini non mangino,<br />

succhino o mastichino questi<br />

prodotti”, ha detto il dottor Mar-<br />

TALIA<br />

Italia/Ant<strong>it</strong>rust<br />

Sospeso “Superquiz”:<br />

ingannevole!<br />

Svelato il trucco e anche l’inganno.<br />

Dopo l’esposto del Codacons<br />

delle scorse settimane, l’Ant<strong>it</strong>rust<br />

ha concesso 5 giorni all’azienda<br />

David2 per sospendere<br />

lo spot pubblic<strong>it</strong>ario Superquiz. In<br />

una nota, l’Autor<strong>it</strong>à spiega che lo<br />

spot mandato in onda è in grado<br />

di indurre in errore il consumatore.<br />

Questo, infatti, convinto di partecipare<br />

al concorso a premi Su-<br />

MondoItalia<br />

cel Casavant, a capo del dipartimento<br />

di Farmacologia e tossicologia<br />

del Nationwide Children’s<br />

Hosp<strong>it</strong>al di Columbus in<br />

Ohio “il rischio non è elevato”.<br />

<strong>Il</strong> problema degli ftalati, comunque,<br />

non riguardano solo gli<br />

Usa. L’Unione europea, infatti,<br />

ha una legislazione simile a<br />

quella degli Usa che dovrebbe<br />

essere rivista nel 2013.<br />

perquiz, invia la risposta giusta<br />

(impossibile sbagliare) tram<strong>it</strong>e un<br />

sms. Con il messaggio, in realtà, il<br />

telespettatore viene iscr<strong>it</strong>to al servizio<br />

in abbonamento denominato<br />

“allyoucan” che prevede l’acquisto<br />

di prodotti dig<strong>it</strong>ali al costo di<br />

24,20 euro mensili, da pagare con<br />

l’automatica decurtazione del cred<strong>it</strong>o<br />

telefonico del consumatore<br />

stesso. Lo spot appare inoltre am-<br />

Ue/Ogm<br />

L’Italia non può<br />

vietare i semi biotech<br />

La Corte di giustizia della Ue ha stabil<strong>it</strong>o che<br />

l'Italia, in attesa dell’adozione da parte delle<br />

Regioni di norme sulla coesistenza tra le<br />

colture Ogm e quelle convenzionali, non può<br />

bloccare la messa in coltura di Ogm. La sentenza<br />

è stata emessa a propos<strong>it</strong>o della causa<br />

intentata dalla Pioneer contro il ministero<br />

dell'Agricoltura <strong>it</strong>aliano e ha dato ragione<br />

alla società che produce e distribuisce sementi<br />

a livello mondiale. La Pi oneer aveva<br />

contestato la necess<strong>it</strong>à di un’autorizzazione<br />

nazionale per coltivare la varietà del mais<br />

Mon810, autorizzato dalla Ue nel 1998. La<br />

Conferenza <strong>it</strong>aliana agricoltori, nel frattempo,<br />

afferma la propria contrarietà agli<br />

Ogm. “Siamo consapevoli che l’utilizzazione<br />

del biotech può annullare la nostra idea<br />

di agricoltura. Annullare l’unico vantaggio<br />

compet<strong>it</strong>ivo dei suoi prodotti sui mercati:<br />

quello della biodivers<strong>it</strong>à”.<br />

La trappola<br />

di “allyou -<br />

can” era<br />

stata<br />

denunciata<br />

anche dal<br />

<strong>Salvagente</strong><br />

NEWS<br />

35<br />

biguo circa i potenziali premi, la<br />

tempistica dell’estrazione, il<br />

montepremi e le effettive modal<strong>it</strong>à<br />

di partecipazione. Anche per<br />

questo, l’azienda David2, che era<br />

già stata sanzionata di recente<br />

per comportamenti analoghi, oltre<br />

al provvedimento<br />

di sospensione<br />

vedrà avvi -<br />

a to un provvedimento<br />

per verificare<br />

la possibile<br />

scorrettezza della<br />

pratica com -<br />

merciale messa<br />

in atto.


<strong>36</strong><br />

Italia/Bancomat<br />

Regalo<br />

alle<br />

banche?<br />

Italia/Alimenti<br />

allarme è giunto dall’Emilia-<br />

L’ Romagna e lo ha reso noto <strong>Il</strong>fattoalimentare.<strong>it</strong>.<br />

La sostanza<br />

sotto accusa è il cloramfenicolo,<br />

un antibiotico usato per combattere<br />

le infezioni batteriche negli<br />

allevamenti di polli e vietato<br />

per gli effetti secondari che provoca<br />

sull’organismo umano. E invece<br />

sarebbe fin<strong>it</strong>o nei prodotti<br />

dell’azienda modenese Grandi<br />

Salumifici Italiani che confeziona<br />

würstel di pollo per numerose<br />

catene di supermercati. L’antibiotico<br />

è stato riscontrato nella<br />

carne separata meccanica-<br />

MondoItalia<br />

obiettivo è ridurre l’evasio-<br />

L’ ne fiscale garantendo la massima<br />

tracciabil<strong>it</strong>à degli acquisti.<br />

Lo strumento sarebbe l’ultima<br />

norma inser<strong>it</strong>a nella bozza del<br />

decreto legge per lo Sviluppo<br />

economico, del ministro Passera,<br />

che prevede l’obbligo per gli<br />

esercenti di accettare solo pagamenti<br />

con bancomat o carta di<br />

Würstel con antibiotici<br />

r<strong>it</strong>irati dai supermercati<br />

mente (quella ottenuta con la<br />

sprem<strong>it</strong>ura delle carcasse dei volatili),<br />

congelata e utilizzata per<br />

la produzione dei würstel. La società<br />

modenese non ha voluto<br />

comunicare i marchi che saranno<br />

r<strong>it</strong>irati dal mercato ma ha inviato<br />

una lettera ai punti vend<strong>it</strong>a<br />

inv<strong>it</strong>andoli a r<strong>it</strong>irare il prodotto<br />

dagli scaffali. Non essendoci<br />

comunicazioni ufficiali si consiglia<br />

comunque di non mangiare<br />

würstel di pollo prodotti dai<br />

Grandi Salumifici Italiani (il nome<br />

è riportato sull’etichetta) acquistati<br />

nei giorni scorsi.<br />

cred<strong>it</strong>o per spese superiori ai 50<br />

euro. “Non abbiamo ancora deciso<br />

lim<strong>it</strong>i e tempistiche”, spiega<br />

il ministro, ma nel frattempo<br />

piovono già le prime cr<strong>it</strong>iche.<br />

La Confcommercio, pur ammettendo<br />

la necess<strong>it</strong>a di modernizzare<br />

il sistema dei pagamenti,<br />

si mostra preoccupata. “<strong>Il</strong> perseguimento<br />

di questo obiettivo<br />

non può significare introduzione,<br />

con tempi stringenti, di obblighi<br />

universali di accettazione<br />

degli strumenti di moneta<br />

elettronica”, soprattutto in assenza<br />

di una “riduzione delle<br />

commissioni che gravano sugli<br />

esercenti”. Anche Confesercenti<br />

e Codacons si trovano d’accordo<br />

e definiscono la norma come<br />

“l’ennesimo inutile regalo<br />

alle banche”.<br />

Italia/Televisione<br />

FASTWEB DICE ADDIO<br />

ALLA TV VIA INTERNET<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Sarà sospeso dal 4 ottobre e dal 5 novembre<br />

cesserà di esistere: il servizio Iptv (Internet<br />

protocol television) di Fastweb, lanciato<br />

nel 2001, non decolla e chiude i battenti,<br />

come già annunciato nella scorsa primavera.<br />

Troppo pochi gli abbonamenti (appena<br />

200mila nel 2010) e le agevolazioni fiscali, a<br />

fronte di una spietata concorrenza anche da<br />

parte delle tv on demand via internet. Ai clienti<br />

non saranno caricati costi di disattivazione<br />

o penali in caso di mancata rest<strong>it</strong>uzione del<br />

decoder (pagato 29 euro ai tempi dell’attivazione<br />

del servizio). Sky, nel frattempo, si è già<br />

mossa, offrendo il passaggio alla tecnologia<br />

satell<strong>it</strong>are con My Sky Hd o a Sky Dig<strong>it</strong>al Key.


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Dir<strong>it</strong>ti<br />

<strong>Il</strong> Rapporto<br />

I dir<strong>it</strong>ti dei consumatori<br />

in ostaggio della crisi<br />

Valentina Corvino<br />

<strong>Il</strong> Rapporto di P<strong>it</strong> servizi mostra<br />

una s<strong>it</strong>uazione in rapido<br />

peggioramento. Prime v<strong>it</strong>time:<br />

qual<strong>it</strong>à e trasparenza.<br />

I DIRITTI VIOLATI<br />

Alla qual<strong>it</strong>à 21%<br />

Alla trasparenza 18%<br />

All’equ<strong>it</strong>à contrattuale 14%<br />

Alla tutela 13%<br />

Alla sostenibil<strong>it</strong>à economica 12%<br />

All’informazione 7%<br />

Alla scelta 4%<br />

Alla sicurezza 4%<br />

Fonte: C<strong>it</strong>tadinanzattiva XII Relazione P<strong>it</strong> Servizi<br />

Negli ultimi due anni la recessione<br />

economica e la perd<strong>it</strong>a<br />

del potere d’acquisto delle<br />

famiglie non ha mai smesso di occupare<br />

le pagine dei giornali e la<br />

mente di ognuno di noi. Una conseguenza<br />

“immateriale” di questa<br />

crisi è passata per lo più nel generale<br />

silenzio: nessuno si è mai<br />

soffermato, infatti, sulla recessione<br />

dei dir<strong>it</strong>ti dei consumatori.<br />

L’ha fatto C<strong>it</strong>tadinanzattiva nel suo<br />

ultimo rapporto P<strong>it</strong> Servizi dove<br />

ha fotografato uno spaccato della<br />

quotidian<strong>it</strong>à di migliaia di c<strong>it</strong>tadini<br />

che ogni giorno fronteggiano<br />

la crisi e si scontrano - come<br />

non bastasse - con l’inefficienza<br />

e la burocrazia di enti pubblici e<br />

aziende in un sistema di fronte a<br />

una scelta non più rinviabile tra il<br />

collasso defin<strong>it</strong>ivo o la rinasc<strong>it</strong>a su<br />

nuove basi.<br />

L’impressione, sfogliando le 160<br />

pagine del Rapporto, è che in assenza<br />

di decise soluzioni di carat-<br />

37<br />

tere sociale, i consumatori siano<br />

costretti a soccombere e i loro problemi<br />

quotidiani di utenti a essere<br />

considerati di secondaria importanza.<br />

Insomma, è difficile contestare<br />

una bolletta se non sempre<br />

si è nelle condizioni di poterla<br />

pagare oppure indignarsi di<br />

fronte ai r<strong>it</strong>ardi e ai disservizi del<br />

trasporto pubblico locale se autobus<br />

e treno sono gli unici mezzidi<br />

locomozione che ci si può permettere!<br />

Una retromarcia pericolosa<br />

soprattutto se si considera che in<br />

un periodo di crisi come quello che<br />

stiamo attraversando le aziende<br />

(pubbliche e private) sono disposte<br />

a fare di tutto pur di accaparrarsi<br />

un cliente in più anche (e soprattutto)<br />

a mettere in atto le pratiche<br />

commercialipiù aggressive<br />

(contratti non richiesti, informazioni<br />

ingannevoli e via dicendo)<br />

e a violare i più comuni dir<strong>it</strong>ti dei<br />

consumatori, frutto di anni di battaglie<br />

delle associazioni dei con-<br />


38 Dir<strong>it</strong>ti<strong>Il</strong> Rapporto<br />

I dir<strong>it</strong>ti dei<br />

consumato -<br />

ri in...<br />

▲<br />

▲<br />

sumatori. E la classifica che emerge<br />

dal rapporto di C<strong>it</strong>tadinanzattiva<br />

non è confortante.<br />

Fine della qual<strong>it</strong>à<br />

Prendendo come punto di partenza<br />

la Carta dei dir<strong>it</strong>ti del c<strong>it</strong>tadino-consumatore<br />

che l’associazione<br />

ha promosso nel 2000 e<br />

analizzando le 8.722 segnalazioni<br />

giunte allo sportello, nell’anno<br />

trascorso i dir<strong>it</strong>ti dei consumatori<br />

che sono stati elusi più di<br />

frequente nei diversi settori sono:<br />

il dir<strong>it</strong>to alla qual<strong>it</strong>à (21%), il<br />

dir<strong>it</strong>to alla trasparenza (18%), il<br />

dir<strong>it</strong>to all’equ<strong>it</strong>à contrattuale<br />

(14%), il dir<strong>it</strong>to alla tutela (13%)<br />

e il dir<strong>it</strong>to alla sostenibil<strong>it</strong>à economica<br />

(12%). Seguono le violazioni<br />

del dir<strong>it</strong>to all’informazione (7%)<br />

e al servizio (7%).<br />

R<strong>it</strong>ardi, discontinu<strong>it</strong>à nell’erogazione<br />

del servizio, guasti: la qual<strong>it</strong>à<br />

dei servizi - spesso profumatamente<br />

pagati - si è ridotta al lumicino<br />

e lo dimostrano le segnalazioni<br />

raccolte da C<strong>it</strong>tadinanzattiva.<br />

Tra l’altro i disagi che lamentano<br />

i c<strong>it</strong>tadini hanno ricadute anche<br />

sull’intero paese in quanto rallentano<br />

la libera concorrenza, lo<br />

sviluppo di nuove tecnologie, la<br />

cresc<strong>it</strong>a. Ma i c<strong>it</strong>tadini devono fare<br />

anche i conti - troppo spesso -<br />

con la mancanza di trasparenza<br />

che rende la comprensione di contratti,<br />

multe, cartelle esattoriali e<br />

bollette un vero e proprio rebus.<br />

Nel 14% dei casi, invece, è violato<br />

il dir<strong>it</strong>to all’equ<strong>it</strong>à contrattuale<br />

che si manifesta ogni volta che<br />

il consumatore non riesce, ad<br />

esempio, a recedere da un contrat-<br />

to senza incappare in r<strong>it</strong>ardi, costi<br />

aggiuntivi o clausole palesemente<br />

vessatorie nei suoi confronti.<br />

Nei casi in cui C<strong>it</strong>tadinanzattiva<br />

ha riscontrato, invece, una<br />

violazione del dir<strong>it</strong>to alla tutela,<br />

la s<strong>it</strong>uazione che viene a crearsi è<br />

paradossale in quanto il consumatore<br />

sa di avere ragione ma è consapevole,<br />

allo stesso tempo, che<br />

difendere i suoi dir<strong>it</strong>ti sarebbe<br />

troppo oneroso: ciò accade soprattutto<br />

nei settori delle banche e delle<br />

assicurazioni.<br />

“Firma e z<strong>it</strong>to”<br />

<strong>Il</strong> dir<strong>it</strong>to all’informazione, essenziale<br />

in fase pre-contrattuale<br />

perché incide sull’opportun<strong>it</strong>à e<br />

la convenienza di stipulare un accordo,<br />

è violato nel 7% dei casi e<br />

soprattutto nei rapporti con la<br />

pubblica amministrazione: succede<br />

che i consumatori non hanno<br />

a disposizione le informazioni<br />

necessarie ad attivare un dir<strong>it</strong>to.<br />

<strong>Il</strong> 7% delle segnalazioni, infine,<br />

ha come oggetto una violazione<br />

del dir<strong>it</strong>to al servizio: i c<strong>it</strong>tadini<br />

non riescono a usufruire di<br />

alcuni servizi fondamentali (gli<br />

asili nido, ad esempio). Una s<strong>it</strong>uazione<br />

che, con i tagli degli ultimi<br />

tempi, è destinata a peggiorare.<br />

Purtroppo per noi.<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Fisco ed Equ<strong>it</strong>alia le bestie<br />

E la difesa dagli abusi è se<br />

Immaginate diaver pagato la tassa<br />

di circolazione dell’auto e ciononostante<br />

ricevete due richieste<br />

di pagamento da parte di Equ<strong>it</strong>alia<br />

nonché, addir<strong>it</strong>tura, il fermo amministrativo<br />

della vostra auto. Non è<br />

fantascienza. Tutto può accadere in<br />

un paese, il nostro, dove i c<strong>it</strong>tadini<br />

si sentono vessati da una pubblica<br />

amministrazione che spesso non<br />

vede e non sente. Questa è solo una<br />

delle tante segnalazioni in materia<br />

di fisco giunte, nel corso del 2011, al<br />

P<strong>it</strong> Servizi di C<strong>it</strong>tadinanzattiva. Ma


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

I PROTAGONISTI DEI RECLAMI<br />

Telecomunicazioni 22%<br />

Energia 17%<br />

Banche e finanziarie 15%<br />

Pubblica amministrazione 13%<br />

Servizi pubblici locali 12%<br />

Trasporti 9%<br />

Servizi assicurativi 5%<br />

Servizi postali 4%<br />

Beni e contratti 3%<br />

nere degli utenti<br />

mpre più difficile<br />

può accadere anche di r<strong>it</strong>rovarsi con<br />

una “bella”ipoteca sulla casa di famiglia<br />

per un deb<strong>it</strong>o inferiore agli<br />

8mila euro, soglia minima per la quale<br />

l’agente della riscossione è autorizzato<br />

a espropriare l’immobile.<br />

La pubblica amministrazione, pur<br />

collocandosi al quarto posto nella<br />

classifica dei settori più cr<strong>it</strong>ici stilata<br />

da C<strong>it</strong>tadinanzattiva, si conferma<br />

“la bestia nera” dei consumatori. In<br />

particolare, come dimostrano le due<br />

storie che abbiamo raccontato, i c<strong>it</strong>tadini<br />

che si sono rivolti al P<strong>it</strong> Ser-<br />

Fonte: XII Relazione annuale del PiT Servizi<br />

▲<br />

In un periodo<br />

di difficoltà<br />

economiche<br />

essere<br />

tartassati<br />

dalla<br />

pubblica<br />

amministra -<br />

zione acuisce<br />

la sfiducia dei<br />

c<strong>it</strong>tadini<br />

Dir<strong>it</strong>ti<strong>Il</strong> Rapporto<br />

DISSERVIZI<br />

La telefonia fissa riconquista<br />

il primato (di lamentele)<br />

Telecomunicazioni, energia,<br />

banche e finanziarie:<br />

in questi settori si concentrano<br />

le maggiori segnalazioni<br />

giunte, nel corso del<br />

2011, allo sportello P<strong>it</strong> Servizi<br />

di C<strong>it</strong>tadinanzattiva, come<br />

si vede dalla tabella di<br />

queste pagine. Per ognuna<br />

di queste voci, i problemi denunciati<br />

dagli utenti sono<br />

diversi.<br />

Nelle telecomunicazioni,<br />

per esempio, cambiare operatore<br />

o disdire un contratto<br />

sono i disagi che maggiormente<br />

hanno dovuto affrontare<br />

i consumatori. Ed è interessante<br />

notare come ci sia<br />

un’inversione di tendenza<br />

rispetto al passato: ora a farla<br />

da padroni sono i problemi<br />

della telefonia fissa<br />

(62%), più che di quella<br />

quella mobile ( 18%), di internet<br />

(14%), o della televisione<br />

(6%).<br />

Sotto la voce energia è forse<br />

inutile rimarcare come le<br />

lamentele riguardino soprattutto<br />

il settore elettrico,<br />

anche se fa impressione<br />

il trend in aumento delle<br />

segnalazioni relative<br />

alla forn<strong>it</strong>ura di gas<br />

(+13% rispetto all’anno<br />

precedente), dato che conferma<br />

le molteplici cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à<br />

legate al settore, dove peraltro<br />

la concorrenza fatica a<br />

39<br />

partire e l’ex monopolista<br />

detiene ancora oltre l’80%<br />

delle quote di mercato. In<br />

entrambi i casi la maggioranza<br />

delle segnalazioni riguarda<br />

la bolletta (41%).<br />

Le banche e le finanziarie<br />

guadagnano la medaglia di<br />

bronzo: lo scorso anno quindici<br />

c<strong>it</strong>tadini su cento hanno<br />

segnalato disservizi con<br />

banche o finanziarie. Per il<br />

terzo anno consecutivo, i<br />

mutui risultano essere l’amb<strong>it</strong>o<br />

più segnalato (31%) distanziati<br />

di un solo punto in<br />

percentuale dal cred<strong>it</strong>o al<br />

consumo (30%).


40<br />

Fisco ed<br />

Equ<strong>it</strong>alia le<br />

bestie nere...<br />

▲<br />

vizi lo hanno fatto per risolvere problemi<br />

nati nei rapporti con il fisco<br />

e con Equ<strong>it</strong>alia.<br />

L’aumento delle segnalazioni relative<br />

al fisco, comunque, deve essere<br />

letto nel contesto generale di crisi<br />

che sta attraversando il nostro<br />

paese: la richiesta di tasse non dovute<br />

e l’invio di cartelle esattoriali<br />

sono particolarmente invise ai c<strong>it</strong>tadini<br />

già in difficoltà economiche.<br />

Tra l’altro dalle segnalazioni emerge<br />

una maggiore sensibil<strong>it</strong>àa questo<br />

tipo di disservizi da parte degli<br />

utenti, è come se non ci si aspettasse<br />

di essere ulteriormente tartassati<br />

proprio da quella amministrazione<br />

pubblica che dovrebbe essere<br />

Dir<strong>it</strong>ti<strong>Il</strong> Rapporto<br />

garante dei dir<strong>it</strong>ti dei c<strong>it</strong>tadini. Del<br />

resto di fronte a un disservizio sub<strong>it</strong>o<br />

dalla pubblica amministrazione<br />

l’utente non può certo scegliere un<br />

altro operatore e pertanto ci si aspetta<br />

che i servizi siano forn<strong>it</strong>i secondo<br />

i previsti standard di qual<strong>it</strong>à. Cosa<br />

che non avviene quasi mai e che ha<br />

incrinato, con il tempo, il rapporto<br />

CONCILIAZIONI<br />

I CASI DEL 2011<br />

LA GIUSTIZIA ALTERNATIVA<br />

alcuni casi la via più breve ed economica per ot-<br />

In tenere giustizia di fronte alla violazione dei propri<br />

dir<strong>it</strong>ti è ricorrere alla conciliazione par<strong>it</strong>etica, almeno<br />

nelle controversie con le aziende che hanno<br />

sottoscr<strong>it</strong>to protocolli di conciliazione con le associazioni<br />

dei consumatori. Tra l’altro, anche la promozione<br />

di sistemi alternativi di risoluzione delle controversie<br />

contribuisce ad accrescere quel livello di<br />

fiducia e di sviluppo di cui necess<strong>it</strong>a l’economia del<br />

nostro paese ma soprattutto la qual<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a<br />

dei c<strong>it</strong>tadini. Nel 2011 le conciliazioni concluse da<br />

C<strong>it</strong>tadinanzattiva sono state 359 con presenza di 80<br />

conciliatori operativi in 13 regioni. Considerando gli<br />

ultimi 7 anni, le conciliazioni svolte da C<strong>it</strong>tadinanzattiva<br />

sono state complessivamente 3.894 attraverso<br />

le quali sono stati ridistribu<strong>it</strong>i ai consumatori rimborsi<br />

o indennizzi per un totale di euro 6.253.497,00.<br />

Telefonia (178 conciliazioni - valore economico medio:<br />

400 euro per telefonia fissa; 600 euro per quella<br />

mobile), energia (106 – circa 400 euro), servizi<br />

postali (42 – circa 180 euro) i settori in cui si è ricorso<br />

maggiormente alla conciliazione.<br />

Servizi finanziari/bancari 12<br />

Telefonia 178<br />

Energia 106<br />

Servizi Postali 42<br />

Trasporti 21<br />

Fonte: XII Relazione annuale del PiT Servizi<br />

c<strong>it</strong>tadini - pubblica amministrazione.<br />

Se qualche anno fa gli utenti<br />

nutrivano una sorta di timore reverenziale<br />

nei confronti delle ist<strong>it</strong>uzioni,<br />

oggi lo scenario è completamente<br />

cambiato: predomina la<br />

sfiducia e nei confronti della pubblica<br />

amministrazione ci si deve<br />

spesso “difendere”.<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Dir<strong>it</strong>tiSalute<br />

Ambulatori aperti 24 ore?<br />

La RIVOLUZIONE può attendere<br />

Nel decreto<br />

Balduzzi ora<br />

la riorganiz -<br />

zazione è<br />

soggetta<br />

all’adesione<br />

volontaria<br />

dei medici.<br />

E senza soldi,<br />

spiegano<br />

le Regioni,<br />

non potrà<br />

partire<br />

Ambulatori aperti 24 ore su 24,<br />

per sette giorni alla settimana?<br />

C’è chi la giudica una svolta e<br />

chi solo l’ennesima promessa. Fatto<br />

sta che la riorganizzazione dell’assistenza<br />

terr<strong>it</strong>oriale attraverso<br />

dei micro ospedali di quartiereè una<br />

delle - poche - nov<strong>it</strong>à sopravvissute<br />

nel cosiddetto decreto Balduzzi<br />

che proprio in questi giorni comincia<br />

l’<strong>it</strong>er parlamentare per la conversione<br />

in legge.<br />

“Entro il prossimo autunno”, auspica<br />

il sottosegretario alla Salute<br />

Aldefio Elio Cardinale, apriranno le<br />

porte i nuovi centri dove, medici di<br />

famiglia, pediatri, specialisti e guardie<br />

mediche, potranno garantire,<br />

per l’intero arco della giornata, compresi<br />

i festivi, il servizio di assistenza.<br />

Lo scopo è ridurre, attraverso<br />

41<br />

Enrico Cinotti<br />

la “medicina terr<strong>it</strong>oriale”, il ricorso<br />

all’ospedale. “Queste strutture - spiegano<br />

dal ministero - serviranno ad alleggerire<br />

l’assedio ai Pronto soccorso<br />

dove solo il 5% dei 20 milioni di<br />

utenti annui è classificato con un codice<br />

rosso e quindi ha davvero bisogno<br />

di cure ospedaliere”. Si stima che<br />

per ogni codice verde si spendano in<br />

media 200 euro. L’obiettivo dunque<br />

è assorbire attraverso la creazione dei<br />

super-ambulatori aperti 24 ore tutti<br />

i ricorsi “inutili” all’ospedale e nel<br />

frattempo favorire “una continu<strong>it</strong>à<br />

assistenziale” al c<strong>it</strong>tadino.<br />

L’adesione dei professionisti a queste<br />

nuove strutture è volontariae non<br />

più obbligatoria come prevedeva la<br />

prima bozza del decreto Balduzzi.<br />

Tuttavia garantire un’assistenza medica<br />

per tutto l’arco della giornata, 7<br />


42<br />

Ambulatori<br />

aperti 24<br />

ore?...<br />

▲<br />

giorni su 7, non sarà così semplice<br />

come lo è stato annunciarla. “Manca<br />

la copertura economica”, spiegano<br />

le Regioni, gli enti al quale è comunque<br />

demandata tutta la realizzazione<br />

della nuova assistenza terr<strong>it</strong>oriale.<br />

<strong>Il</strong> governo ha proposto di<br />

utilizzare le risorse derivanti dal taglio<br />

dei posti letto (imposto con la<br />

spending review) per le nuove strutture.<br />

<strong>Il</strong> fronte dei governatori però<br />

ha risposto che quelle risorse dovranno<br />

essere impiegate per “ridurre<br />

il defic<strong>it</strong> san<strong>it</strong>ario”.<br />

“Servono risorse”<br />

E allora? Cosa resterà della “rivoluzione<br />

Balduzzi”? “Servono risorse<br />

aggiuntive”, spiega Giuseppe<br />

Scaramuzza, coordinatore nazionale<br />

del Tribunale per i dir<strong>it</strong>ti del<br />

malato. “Condividiamo il principio:<br />

ridurre il ricorso all’ospedale quando<br />

non si è in fase acuta significa<br />

risparmiare risorse che possono essere<br />

impiegate per avvicinare l’assistenza<br />

medica ai c<strong>it</strong>tadini e ‘prolungarla’<br />

durante il giorno. Tuttavia servono<br />

finanziamenti per stimolare<br />

l’aggregazione dei professionisti nelle<br />

nuove strutture. Altrimenti tutto<br />

rischia di rimanere sulla carta”.<br />

In realtà la possibil<strong>it</strong>à di creare<br />

Dir<strong>it</strong>tiSalute<br />

A ROMA SI SPERIMENTA UN SERVIZIO DI 12 ORE<br />

“Ma gli accessi ai Pronto<br />

soccorso non calano”<br />

circa 8 anni nel Lazio ci sono le<br />

“Da Ucpp, le Un<strong>it</strong>à di cure primarie pediatriche,<br />

una sorta di coordinamento terr<strong>it</strong>oriale<br />

tra pediatri di base per garantire<br />

il servizio nell’arco delle 12 ore diurne. Questa<br />

nuova organizzazione doveva far diminuire<br />

gli accessi ai Pronto soccorso pediatrici:<br />

non solo non sono diminu<strong>it</strong>i, ma sono<br />

“un<strong>it</strong>à complesse di cure primarie”,<br />

i cosiddetti ambulatori interprofessionali<br />

aperti h24, è prevista dal<br />

1999. E da allora in diverse regioni,<br />

Toscana, Veneto, Lazio, Emilia-Romagna<br />

e Umbria sono state create<br />

alcune nuove strutture. In molti casi<br />

si tratta di una rete di ambulatori<br />

che, attraverso un calendario di<br />

aperture, garantiscono in un determinato<br />

quartiere, l’assistenza continuativa<br />

durante la settimana. In<br />

altri casi, invece, l’ambulatorio è<br />

unico e attorno a esso ruotano più<br />

camici bianchi. Ma da qui a far diventare<br />

questa organizzazione la<br />

nuova ossatura del servizio medico-pediatrico<br />

di base, la strada è lunga.<br />

“Per portare a termine il percorso<br />

- conclude Scaramuzza - occorre<br />

un impegno finanziario”.<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

addir<strong>it</strong>tura aumentati”. A raccontare la sua<br />

esperienza è Vicenzo Calia, pediatra di base<br />

a Roma e direttore del periodico “Un pediatra<br />

per amico” (www.uppa.<strong>it</strong>).<br />

“Dal mio punto di vista l’offerta di prestazioni<br />

pediatriche è molto elevata, anzi direi<br />

eccessiva. L’Italia ha 14mila pediatri di<br />

cui circa 7mila di base, quando l’Inghilterra<br />

ne ha appena 1.500. Eppure ogni anno<br />

in Italia registriamo circa 5 milioni di richieste<br />

nei Pronto soccorso. Ora nel Lazio stiamo<br />

sperimentando da alcuni anni le Ucpp<br />

per i quali gli aderenti possono contare su<br />

circa mille euro di indenn<strong>it</strong>à<br />

mensile”. Nonostante questo<br />

nella Cap<strong>it</strong>ale si registrano anche<br />

quasi mille accessi al giorno<br />

al Pronto soccorso . “Un dato<br />

sempre più in aumento”, conclude<br />

Calia. “Per questo mi chiedo<br />

a cosa serva la nuova riforma<br />

Balduzzi se non a soddisfare la<br />

richiesta dei medici a rivedere<br />

la propria convenzione”.<br />

“MIGLIORERÀ IL SERVIZIO”<br />

iamo favorevoli a sviluppare l’assistenza sul<br />

“S terr<strong>it</strong>orio per avvicinare le cure primarie al<br />

c<strong>it</strong>tadino. Per farlo però bisogna rivedere la convenzione<br />

nazionale e le Regioni non devono boicottare<br />

la riforma”. È questa la posizione di Giacomo Milillo,<br />

segretario nazionale della Fimmg, la Federazione<br />

dei medici di medicina generale, i cosiddetti<br />

medici di famiglia.<br />

“La continu<strong>it</strong>à assistenziale non significa creare tanti<br />

micro-ospedali di quartiere e neanche riunire più<br />

specialisti in un unico ambulatorio. Significa, come<br />

chiediamo da tempo, riorganizzare il nostro lavoro,<br />

garantendo un servizio ancora migliore per gli assist<strong>it</strong>i”.<br />

Per farlo chiedete una maggiore remunerazione?<br />

“Non mi focalizzerei ora su questo punto. Va rivista<br />

la convenzione nazionale, ma soprattutto le Regioni<br />

hanno la possibil<strong>it</strong>à, rivedendo la spesa ospedaliera,<br />

di impiegare questi risparmi per incentivare<br />

il coordinamento terr<strong>it</strong>oriale tra diversi medici”.


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Marta Strinati<br />

di fare luce sulla<br />

Ferriera di Trieste, che appe-<br />

Larichiesta<br />

sta gli ab<strong>it</strong>anti del quartiere<br />

di Servola, deve essere stata fraintesa.<br />

All’inizio di settembre a ridosso<br />

del s<strong>it</strong>o industriale sembra di stare in<br />

Svezia. In piena notte c’è un’area illuminata<br />

a giorno. Non è il sole anche<br />

di notte, è l’effetto del torcione<br />

che si accende per bruciare il gas della<br />

cokeria. La fiammaè alta decine di<br />

metri, e serve a smaltire quel gas destinato<br />

alla centrale di cogenerazione<br />

elettrica, ma che - a causa di un<br />

malfunzionamento dell’impianto - è<br />

“temporaneamente” ri-destinato a<br />

bruciare e disperdersi in aria.<br />

L’ennesimo evento anomalo non è<br />

sfugg<strong>it</strong>o al Com<strong>it</strong>ato NoSmog: non<br />

solo perché si batte contro l’inquinamento<br />

della Ferriera, ma perché è<br />

Dir<strong>it</strong>tiImpianti e veleni<br />

FERRIERA Si riaccende<br />

lo scontro sulla piccola <strong>Il</strong>va<br />

Sull’impianto<br />

di Trieste,<br />

oltre alle<br />

accuse di<br />

riversare<br />

inquinanti<br />

pericolosi,<br />

ora l’ombra<br />

di un<br />

malfunziona -<br />

mento che<br />

brucia i gas<br />

di cokeria.<br />

Ma la svolta<br />

sembra<br />

essere vicina<br />

composto di persone che ci vivono accanto.<br />

Ada Sancin, presidente del Com<strong>it</strong>ato,<br />

dice che “la proprietaria Elettra<br />

ha dichiarato pubblicamente che<br />

il gas di cokeria bruciato in torcia non<br />

prefigura alcun pericolo per la popolazione.<br />

Le autor<strong>it</strong>à locali non si sono<br />

neanche preoccupate di smentire questa<br />

tesi, peraltro infondata, visto che<br />

nell’Aia (l’Autorizzazione di impatto<br />

ambientale, ndr) della centrale Elettra<br />

a pagina 41 c’è scr<strong>it</strong>to che le conseguenze<br />

dell’attiv<strong>it</strong>à della fiaccola<br />

non sono note”.<br />

Rischi sconosciuti<br />

A volere guardare il bicchiere mezzo<br />

pieno, qualcosa potrebbe cambiare<br />

in questi giorni. Regione, Comune<br />

e ministeri dell’Ambiente e delle<br />

Attiv<strong>it</strong>à produttive stanno lavorando<br />

43<br />

assieme alla proprietà (Lucchini della<br />

russa Severstal) per trovare una soluzione<br />

al problema che da anni produce<br />

disagio, proteste e chissà quali<br />

patologie. Se gli inquinanti (anche<br />

cancerogeni) riversati sulla popolazione<br />

abbiano aumentato il rischio di<br />

malattie respiratorie e di tumori non<br />

è accertato: manca un’indagine epidemiologica.<br />

L’unico studio esistente<br />

è quello chiesto all’Azienda san<strong>it</strong>aria<br />

dalla Procura di Trieste, ma riguarda<br />

soltanto i lavoratori.<br />

La tenaglia<br />

Già dipinta come una “piccola <strong>Il</strong>va”,<br />

perché ripropone in miniatura la presunta<br />

dicotomia tra salute e lavoro, la<br />

Ferriera pare assumere nuove somiglianze<br />

con il s<strong>it</strong>o di Taranto. Come<br />

per l’acciaieria più grande d’Europa,<br />


44<br />

Ferriera: Si<br />

riaccende lo<br />

scontro...<br />

▲<br />

l’inerzia della pol<strong>it</strong>ica sta facendo spazio<br />

a un intervento (obbligato) della<br />

magistratura.<br />

Nei giorni scorsi, il procuratore capo<br />

di Trieste, Michele Dalla Costa, intervistato<br />

dal quotidiano <strong>Il</strong> Piccolo,<br />

ha fatto intendere che uno scatto in<br />

avanti è nell’aria, e che sta valutando<br />

il funzionamento e la manutenzione<br />

delle centraline che mon<strong>it</strong>orano<br />

la qual<strong>it</strong>à dell’aria, i tempi di comunicazione<br />

degli sforamenti degli<br />

inquinanti, l’efficienza della catena di<br />

controllo che fa capo ad Arpa, Asl, Co-<br />

IL VERO AFFARE?<br />

GLI INCENTIVI CIP 6<br />

Dimezzare l’attiv<strong>it</strong>à della cokeria non avrebbe effetti<br />

sulla quant<strong>it</strong>à di ghisa prodotta, dice il Com<strong>it</strong>ato<br />

NoSmog, che chiede almeno questo primo passo per<br />

affrontare i problemi generati dalla Ferriera.<br />

A guardare le condizioni della Sertubi, l’azienda<br />

che a due passi dal s<strong>it</strong>o fa tubature con la ghisa prodotta<br />

dalla Ferriera, però, il metallo sembra la parte<br />

meno interessante del business. I piazzali dell’azienda<br />

(ex Lucchini, ora dell’indiana Jindal, che<br />

ha altri s<strong>it</strong>i nel Subcontinente) sono pieni di tubature<br />

invendute. E la stragrande parte degli operai<br />

è in cassaintegrazione: 180 su 208.<br />

Ad andare alla grande sono gli altri prodotti di cokeria:<br />

il coke, venduto all’esterno e usato anche nello<br />

stabilimento Lucchini di Piombino, dove la cokeria<br />

è stata chiusa perché inquinante. E il gas siderurgico,<br />

che misto a metano è usato dalla<br />

Elettra per produrre energia a condizioni molto vantaggiose,<br />

essendo assimilata alle fonti energetiche<br />

rinnovabili e quindi finanziata dal contributo<br />

Cip 6, che paghiamo tutti noi con la bolletta della<br />

luce. Un gas prezioso, insomma, quello forn<strong>it</strong>o<br />

dalla cokeria. Rende vantaggiosa la produzione della<br />

Ferriera. Giova alla Elettra. E spinge la proprietà<br />

dello stabilimento a lavorare al massimo della<br />

potenza. Almeno fino al 2015, quando è fissata la<br />

scomparsa dell’incentivo Cip 6.<br />

Dir<strong>it</strong>tiImpianti e veleni<br />

mune, Regione. Le stesse ist<strong>it</strong>uzioni<br />

che si confrontano freneticamente in<br />

cerca di una soluzione, ormai improrogabile.<br />

<strong>Il</strong> cerchio si stringe, forse.<br />

“Si continua a parlare, ma dal nostro<br />

punto di vista non è cambiato<br />

niente”, dice Ada Sancin. “Noi chiediamo,<br />

come primo passo, una riduzione<br />

della produzione della Ferriera,<br />

essenzialmente della coke-<br />

LE PROPOSTE PER BONIFICARE<br />

ria, perché è quella a maggiore<br />

impatto inquinante e perché<br />

è sovradimensionata rispetto<br />

alle necess<strong>it</strong>à interne<br />

per la produzione di ghisa.<br />

Dimezzare la produzione<br />

di coke non<br />

avrebbe impatto<br />

sul<br />

lavoro”.<br />

“Chi inquina paghi, anche qui<br />

E il pubblico ha le sue colpe”<br />

Dal tavolo regionale sul futuro della Ferriera<br />

sono emerse quattro ipotesi di riconversione<br />

del s<strong>it</strong>o. Più una avanzata dall’assessore<br />

comunale all’Ambiente, Umberto<br />

Laureni, convinto che al di là delle<br />

prospettive di medio termine sia necessario<br />

“agire sub<strong>it</strong>o, decidere sull’inquinamento”<br />

e predisporre un piano di bonifica dell’area,<br />

per fronteggiare “le gravi tensioni<br />

sociali” attese alla emanazione (che pare<br />

ormai inev<strong>it</strong>abile) di un’ordinanza comunale<br />

che imponga alla Ferriera la riduzione<br />

della produzione.<br />

Per il migliaio di lavoratori della Ferriera<br />

(tra diretti, dipendenti della Sertubi e indotto)<br />

sarebbe il buio, per parte di loro (Sertubi)<br />

il colpo di grazia. Ma le centraline che<br />

analizzano l’aria di Trieste, attorno alla Ferriera,<br />

continuano a testimoniare che così<br />

non va. È vero che i numeri sono migliorati<br />

negli ultimi mesi, ma la discesa è ancora<br />

insufficiente.<br />

Le quattro ipotesi. <strong>Il</strong> piano a 4 facce sul destino<br />

della Ferriera traccia due strade. Da un<br />

canto, la prosecuzione della produzione oltre<br />

il 2015 (attuale termine della chiusura),<br />

nella doppia versione con o senza cokeria.<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Le altre due ipotesi contemplano invece il<br />

cambio della produzione e delle attiv<strong>it</strong>à,<br />

con la riconversione dell’area in piattaforma<br />

logistica oppure come s<strong>it</strong>o per accogliere<br />

altri utilizzi industriali.<br />

La quinta ipotesi. La proposta presentata<br />

da Laureni al ministro dell’Ambiente, Corrado<br />

Clini, prevede di bonificare sub<strong>it</strong>o le<br />

parti della Ferriera non più attive, come l’acciaieria.<br />

“In questo modo avremmo un terreno<br />

pronto per nuovi usi e non ancora da<br />

bonificare una volta dismesso. Un’area con<br />

attracco a mare, ben collegata con la ferrovia<br />

e l’autostrada”, dice Laureni.<br />

<strong>Il</strong> problema è stabilire chi pagal’imponente<br />

opera, che richiede decine di milioni di<br />

euro su un’area in parte demaniale, in parte<br />

privata. Una questione che si è già posta<br />

per Taranto.<br />

Sul punto, l’assessore all’Ambiente di Trieste<br />

è netto, servono soldi pubblici: “Se il principio<br />

è ‘paga la bonifica chi ha inquinato’,<br />

dobbiamo ricordare che prima della Lucchini<br />

la proprietà era a partecipazione statale.<br />

L’Italsider ha contribu<strong>it</strong>o all’inquinamento<br />

del suolo, peraltro quando le leggi<br />

erano meno restr<strong>it</strong>tive”.


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

SÌ ALL’AMMINISTRATORE<br />

Ho comprato un alloggio in un nuovo<br />

condominio, di 8 appartamenti. I partecipanti<br />

non vogliono nominare l’amministratore,<br />

perché sostengono che così si<br />

risparmia.<br />

PAOLA NECCI, SUBIACO (ROMA)<br />

L’articolo 1129 c.c. dice: “Quando i condomini<br />

sono più di 4 l’assemblea nomina<br />

un amministratore. Se l’assemblea non<br />

provvede, la nomina è fatta dall’autor<strong>it</strong>à<br />

giudiziaria, su ricorso di uno o più condomini.<br />

L’amministratore dura in carica<br />

un anno e può essere revocato in ogni<br />

tempo dall’assemblea”. La norma è inderogabile<br />

(art. 1138 c.c.). Quindi neppure<br />

un regolamento condominiale di tipo<br />

contrattuale può stabilire diversamente.<br />

PER IL CORNICIONE<br />

Mi risulta che i cornicioni non siano compresi<br />

tra le parti comuni dell’edificio e che<br />

quindi le relative spese di rifacimento<br />

debbano essere sostenute dal singolo.<br />

È davvero così?<br />

C. B., TORINO<br />

Per stabilire a chi appartiene il cornicione<br />

occorre fare riferimento alla sua<br />

funzione. Di sol<strong>it</strong>o ha una rilevanza<br />

estetica volta a rendere armonica la<br />

facciata dell’edificio. Se questa è la funzione<br />

prevalente, la spesa di rifacimento<br />

va ripart<strong>it</strong>a tra tutti i condomini, in<br />

proporzione delle rispettive quote millesimali<br />

di proprietà.<br />

SalvaCondominio<br />

Ascensore: quando c’è da<br />

cambiare il quadro elettrico<br />

Patrizia Pallara<br />

Caro <strong>Salvagente</strong>, ab<strong>it</strong>o in un palazzo di 8 piani e di una cinquantina<br />

di anni, in cui l’ascensore si guasta in continuazione, tanto<br />

che due volte sono intervenire i vigili del fuoco per liberare<br />

i condomini intrappolati. Secondo la d<strong>it</strong>ta che fa manutenzione<br />

bisogna cambiare il quadro elettrico, con una spesa notevole.<br />

Si tratta di manutenzione straordinaria? E come si ripartiscono<br />

le spese?<br />

F. L., CAGLIARI<br />

Sulle spese per l’ascensore<br />

occorre fare delle distinzioni.<br />

Ci sono quelle ordinarie,<br />

ovvero di esercizio: la forza motrice,<br />

l’energia elettrica, le piccole riparazioni,<br />

la sost<strong>it</strong>uzione delle funi<br />

e delle serrature, la revisione del<br />

gruppo argano riduttore, la registrazione<br />

del cuscinetto reggispinta,<br />

e così via.<br />

Poi ci sono le spese straordinarie,<br />

ossia di ricostruzione parziale o totale<br />

dell’impianto: il rifacimento<br />

completo per vetustà, la sost<strong>it</strong>uzione<br />

del motore di trazione e del<br />

gruppo argano riduttore.<br />

Una terza categoria comprende le<br />

spese per le modifiche da apportare<br />

in base a norme imposte dalla<br />

pubblica autor<strong>it</strong>à (per esempio,<br />

quelle sulla sicurezza degli impianti),<br />

e sono ordinarie o straordinarie<br />

a seconda dell’intervento.<br />

La sost<strong>it</strong>uzione del quadro elettrico<br />

che, come fa notare la lettrice,<br />

comporta una spesa notevole, deve<br />

essere considerata un’opera di<br />

straordinaria manutenzione. <strong>Il</strong> codice<br />

civile non dà disposizioni spe-<br />

45<br />

cifiche sulla ripartizione delle spese<br />

di esercizio e di manutenzione<br />

straordinaria. In questo caso, quindi,<br />

occorre rifarsi al regolamento<br />

condominiale, che può prevedere<br />

prescrizioni specifiche per gli interventi<br />

di carattere ordinario e per<br />

quelli straordinari.<br />

Nel silenzio del regolamento, trova<br />

applicazione il principio fissato<br />

dall’articolo 1123 c.c., che al secondo<br />

comma dice: “Se si tratta di cose<br />

destinate a servire i condomini<br />

in misura diversa, le spese sono ripart<strong>it</strong>e<br />

in proporzione dell’uso che<br />

ciascuno può farne”. Poi, per stabilire<br />

la suddivisione in dettaglio,<br />

bisogna ricorrere all’articolo successivo,<br />

il 1124, che detta i cr<strong>it</strong>eri<br />

validi per le scale: per metà in ragione<br />

del valore dei singoli piani<br />

o porzione di piano e per l’altra metà<br />

in misura proporzionale all’altezza<br />

di ogni piano dal suolo.<br />

Si tenga presente che questi principi<br />

sono applicabili all’ascensore,<br />

ma derogabili con un espresso<br />

patto negoziale (Corte di Cassazione,<br />

n. 6499 del 6 novembre 1986).


46<br />

sal<br />

va<br />

VA<br />

Salvagiovani<br />

gio<br />

ni<br />

Delia Vaccarello<br />

di un abbraccio. Ci sono<br />

s<strong>it</strong>uazioni di particolare<br />

Laforza<br />

delicatezza in cui un rapporto<br />

non può non ricorrere al contatto<br />

fisico. Una carezza, una stretta,<br />

rispondono al bisogno di conforto<br />

più di mille parole. Eppure in<br />

certi contesti agli adulti si chiede di<br />

essere molto guardinghi.<br />

Se un professore abbraccia un alunno<br />

o un’alunna il fantasmadell’ambigu<strong>it</strong>à<br />

entra sub<strong>it</strong>o in scena. Non<br />

sono rari gli episodi in cui i ragazzi<br />

lamentano attenzioni particolari da<br />

parte di professori e ne portano come<br />

prova la tal carezza data il tal<br />

giorno. Chi avrà ragione? L’alunno<br />

che parla di molestie o il prof per il<br />

quale il ragazzo o la ragazza si stanno<br />

inventando tutto?<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

<strong>Il</strong> divieto d<br />

e la forza<br />

<strong>Il</strong> tema è al centro di due film che,<br />

tornati dalle vacanze, troviamo nelle<br />

sale: “Monsieur Lazhar” di Philippe<br />

Falardeau e “Detachment” di To -<br />

ny Kaye. <strong>Il</strong> cuore del problema è il<br />

bisogno di relazioni vereche spazzino<br />

via le trappole dell’anaffet ti v<strong>it</strong>à.<br />

Nella scuola in cui va a insegnare<br />

l’algerino Monsieur Lazhar c’è una<br />

regola rigida: ai professori è vie tato<br />

toccare gli studenti. La misura<br />

serve a tutelare i ragazzi da a busi e<br />

violenze, ma ci si chiede se non provochi<br />

essa stessa gravi danni.<br />

La violenza sui minori è una piaga<br />

diffusa e documentarla è impresa<br />

pressoché impossibile. Nel mondo<br />

150 milioni di bambine e 75 milioni<br />

di under 18 hanno avuto rapporti<br />

sessuali forzati o sub<strong>it</strong>o violenze<br />

LA LEZIONE DI MONSIEUR LAZHAR<br />

È emblematica la storia narrata in “Monsieur Lazhar”. Un algerino si<br />

presenta in una scuola canadese e si offre come insegnante di una classe<br />

sconvolta dalla morte della professoressa di ruolo. È immigrato da<br />

poco a Montreal e si mette a completa disposizione della preside non<br />

lesinando nessuna ora del suo tempo. I ragazzi diventano per lui motivo<br />

di v<strong>it</strong>a: il percorso degli allievi di elaborazione del lutto è in realtà<br />

parallelo a quello che l’insegnante stesso sta battendo alle prese con<br />

la perd<strong>it</strong>a di moglie e figli, vicenda di cui non fa parola con nessuno.<br />

Inev<strong>it</strong>abile che i ragazzi tirino fuori dolori, confl<strong>it</strong>ti, saggezze, disperazioni.<br />

Impossibile, alla fine del film, non abbracciare. La stretta è<br />

l’emozionante chiusura di un cerchio: il dolore e l’angoscia di uno degli<br />

allievi, nonché parte della tragedia vissuta dalla classe, erano nati<br />

proprio dal cattivo vissuto di un abbraccio con la prof scomparsa.


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

di toccare<br />

di un abbraccio<br />

“<br />

sessuali. Dagli ultimi dati<br />

del ministero dell’Interno emerge<br />

che, in Italia, i minori v<strong>it</strong>time di abuso<br />

sessuale sono: 389 per violenza<br />

sessuale, 373 per atti sessuali con<br />

minore, 168 per corruzione di minorenne,<br />

127 per prost<strong>it</strong>uzione minorile,<br />

329 per pornografia minorile.<br />

E stiamo parlando di ciò che è documentato.<br />

Uno studio dell’Onusottolinea che<br />

la violenza nei confronti dei bambini<br />

si verifica ovunque, in ogni nazione,<br />

società e gruppo sociale. Al di<br />

là delle vicende che fanno notizia,<br />

gli stessi minori affermano che “anche<br />

piccoli e ripetuti atti di violenza<br />

e di abuso commessi su base quotidiana<br />

provocano loro sofferenze, intaccando<br />

autostima, seren<strong>it</strong>à e senso<br />

di fiducia nel prossimo”.<br />

La violenza è difficile da prevedere,<br />

ma la maggior parte di quelle sui<br />

minori sono commesse da persone<br />

in cui dovrebbero poter riporre<br />

la loro fiducia, come i gen<strong>it</strong>ori,<br />

i compagni di scuola, i maestri.<br />

Ma i migliori antidoti alla violenza<br />

sono l’attenzione e l’ascolto reali.<br />

Se un professore si lim<strong>it</strong>a a insegnare<br />

senza aiutare, se distribuisce<br />

nozioni fuori da una relazione con<br />

i ragazzi può tutelarsi dall’accusa di<br />

essere un molestatore, ma crea un<br />

rapporto “distaccato”, freddo, che<br />

spiazzae disorienta lasciando i suoi<br />

studenti ancora più soli.<br />

Salvagiovani<br />

Insegnare<br />

fuori da una<br />

relazione<br />

con i ragazzi<br />

può tutelare<br />

dall’accusa<br />

di essere un<br />

molestatore<br />

ma lascia<br />

gli studenti<br />

più soli<br />

’’<br />

La posta di Delia<br />

delia.vaccarello@tiscali.<strong>it</strong><br />

La posta di Delia<br />

LA LETTERA COPIATA<br />

E LA PAURA DELL’IGNOTO<br />

47<br />

Gentile dottoressa, mia figlia di 20 anni ha consegnato<br />

alla sorella che ne ha compiuto 18 una lettera<br />

che inizia così: “Cara... ed ecco arrivati i tuoi<br />

tanto aspettati 18 anni… Quante volte abbiamo<br />

immaginato questo giorno, fantasticando con gli<br />

occhi luminosi di gioia… È il momento più importante<br />

per una ragazza: entri nell’ignoto mondo degli<br />

adulti”, ecc. ecc. Lei dirà, cosa c’è di strano? <strong>Il</strong><br />

fatto è che la lettera era preconfezionata e copiata<br />

da internet. La sorella diciottenne non ha reag<strong>it</strong>o<br />

male, ma neanche ha fatto salti di gioia, si è lim<strong>it</strong>ata<br />

a dire con tono dissacrante: “Avrai cambiato<br />

spacciatore”. Da 25 anni insegno lettere in una<br />

scuola tecnica e sono rimasta esterrefatta, possibile<br />

che mia figlia non sappia scrivere? Lo escludo,<br />

si è diplomata e quest’estate ha lavorato in<br />

un call center. Unica nov<strong>it</strong>à: da poco si è fidanzata<br />

con un ragazzo più grande di lei un po’ rigido,<br />

impiegato nello studio di un commercialista, quasi<br />

sempre in giacca e cravatta. Non so se il ragazzo<br />

l’abbia influenzata. Ma è come se mia figlia<br />

avesse smarr<strong>it</strong>o stile e linguaggio. Grazie,<br />

Daniela.<br />

Gentile Daniela, le insicurezze e le<br />

precarietà di questi tempi in sal<strong>it</strong>a<br />

possono giocare brutti scherzi. In<br />

tutti i momenti di crisi si corre il pericolo<br />

di fare un passo indietro, di diventare<br />

“conservatori”, di rischiare<br />

poco o nulla. Insomma, il certo e il noto<br />

diventano allettanti quando si ha<br />

paura di tutto. Sua figlia più grande<br />

forse ha timore di questo mondo che<br />

a volte nella realtà, e troppo spesso<br />

nell’immagine che ne danno i media,<br />

sembra per i giovani un percorso impossibile. La<br />

trappola di cadere nella retorica è dietro l’angolo.<br />

Bene ha fatto a rispondere “da ragazza” la sorella<br />

diciottenne. Stia vicina a sua figlia, magari inv<strong>it</strong>andola<br />

a fare insieme qualche piccola pazzia, ridendo,<br />

facendole sentire che finché in famiglia ci<br />

sono un lavoro e un tetto sopra la testa si può sorridere<br />

alla v<strong>it</strong>a e inventarsela senza “copiare”.


48<br />

SpazioCivile<br />

Festival<br />

Torino, il cinema<br />

qui è di strada<br />

Anche il cinema di comun<strong>it</strong>à ha il suo<br />

festival. Si chiama CinemainStrada<br />

e “va in scena” dal 14 al 16 settembre a<br />

Torino, nel quartiere Barriera di Milano,<br />

periferia ad altissima dens<strong>it</strong>à migratoria.<br />

Le pellicole, scelte dagli stessi ab<strong>it</strong>anti,<br />

<strong>it</strong>aliani e stranieri, coinvolti anche<br />

nell’organizzazione della rassegna (nata<br />

come esperimento di cultura dal basso<br />

8 anni fa per iniziativa dell’associazione<br />

i313, coniuga la dimensione artistica<br />

e culturale con quella sociale). Nove<br />

i film in programma, in lingua originale<br />

con sottot<strong>it</strong>oli in <strong>it</strong>aliano, provenienti<br />

da Albania, Argentina, Cina, Marocco,<br />

Perù e Romania. E tre le proiezioni<br />

all’aperto e gratu<strong>it</strong>e: il 14 e il 16 settembre<br />

in piazza Foroni, il 15 in piazza<br />

Bottesini, ci saranno anche i registi. Francesco<br />

Patierno il 14 presenta il suo “Cose<br />

dell’altro mondo”, con Diego Abatantuono<br />

e Valerio Mastrandea; il 15 è la volta<br />

di Mohamed Nadif autore di “Andalousie,<br />

Mon Amour!”; il 16 Corneliu Gheorgh<strong>it</strong>a<br />

racconta un’altra storia di migrazione<br />

con “Europolis”. E non è fin<strong>it</strong>a.<br />

Dal 12 ottobre al 23 novembre, ogni venerdì<br />

gli altri 6 film saranno proiettati al<br />

Cinemateatro Monterosa. L’ingresso è<br />

di 3 euro (salvo agevolazioni). E chi vuole<br />

può lasciare un “biglietto in sospeso”<br />

per un altro spettatore.<br />

Spazio<br />

Civile<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

A Roma, la prima regata del riciclo<br />

Quando la differenza<br />

è un bene comune<br />

Fernando Guerci luppo sostenibile del pianeta”.<br />

Rifer<strong>it</strong>o al pro get to/evento previsto<br />

Tradotto in azioni concrete “Fai la<br />

differenza, c’è la Re Boat Race”<br />

è rispetto dell’ambiente attraverso<br />

il recupero, il riuso e il riciclo e l’inv<strong>it</strong>o<br />

a giovani e meno giovani ad avvicinarsi<br />

alle fonti d’energia pul<strong>it</strong>e<br />

e rinnovabili e ai concetti dello “svi-<br />

Bambini<br />

SEI ARTISTI<br />

PER CASA OZ<br />

Casa Oz si mette in mostra con la<br />

rassegna “Oz 4 Art”. Fino al 29 settembre,<br />

l’associazione, che a Torino<br />

dà osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à diurna (per i non residenti<br />

in c<strong>it</strong>tà anche notturna) alle famiglie<br />

dei bambini malati e ricoverati,<br />

per farsi conoscere e anche per finanziare<br />

le sue attiv<strong>it</strong>à propone (e<br />

vende) le opere di 6 artisti. Per saperne<br />

di più: casaoz.org e 011/6615680.<br />

a Roma dal 19 al 23 settembre, al Parco<br />

centrale del lagodell’Eur, vuol dire<br />

la prima regata di “navigli” costru<strong>it</strong>i<br />

solo con materiali riciclati. Che si<br />

tratti di bottiglie o di cartoni del latte,<br />

l’importante è che siano “colorati<br />

e folli”, meraviglino il pubblico,<br />

galleggino e vadano veloci veloci<br />

solo con energia pul<strong>it</strong>a.<br />

In programma c’è molto altro: mostre,<br />

opere creative “eco” e documentari<br />

(come “La svolta. Donne contro<br />

l’<strong>Il</strong>va” di Valentina D’Amico); la-<br />

All’Autodromo di Monza, il 15<br />

settembre, l’appuntamento<br />

è con Aids Running in Music, la<br />

corsa podistica non compet<strong>it</strong>iva<br />

di 5,8 km “a suon di musica”<br />

organizzata dall’Ospedale San<br />

Gerardo per sostenere la lotta<br />

contro l’Aids.<br />

Si raccolgono fondi(l’iscrizione<br />

minima è di 10 euro) per la ricerca<br />

che saranno interamente devoluti<br />

alla sezione lombarda di<br />

Anlaids, l’Associazione nazionale<br />

per la lotta contro l’Aids. E si<br />

richiama l’attenzione, soprattutto<br />

dei giovani, sulla necess<strong>it</strong>à di<br />

non abbassare la guardia rispetto<br />

al virus Hiv, che resta un pericolo<br />

serio anche se ora se ne


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

boratori, sport, gioco e cultura per<br />

diffondere i concetti di sviluppo sostenibile<br />

(anche tra i bambini: “Re<br />

Boat Lab”, di Arci Ragazzi spiega ai<br />

più piccoli l’importanza del riciclo<br />

e sull'importanza della raccolta differenziata);<br />

e la mattina di domenica,<br />

per finire, Eurienteering, l’EcOrienteering<br />

alla scoperta dell’Eur e<br />

dei suoi tanti e importanti musei.<br />

In questo contesto, il 20(dalle 16,30)<br />

sulla Terrazza della Piscina delle Ro-<br />

SpazioCivile<br />

se di viale America 20, con l’incontro/workshop<br />

“Le buone (re)azioni<br />

per uno sviluppo sostenibile”, giovani,<br />

giornalisti ed esperti si confrontano<br />

sui concetti di sviluppo sostenibile.<br />

Tra gli osp<strong>it</strong>i, Ermete Realacci,<br />

autore del saggio “Green Italy”, e<br />

l’imprend<strong>it</strong>rice Claudia Bettiol, promotrice<br />

di una nuova filosofia del prodotto<br />

“l’energ<strong>it</strong>ismo”.<br />

<strong>Il</strong> programma in dettaglio è su<br />

www.sunrise1.<br />

A Monza e a Montalto di Castro<br />

Lo sport fa sempre bene<br />

parla poco: per tutta la durata della<br />

manifestazione in un appos<strong>it</strong>o<br />

un “corner” sarà possibile avere<br />

informazioni e sottoporsi al test<br />

(anonimo e gratu<strong>it</strong>o) dell’Hiv. Per<br />

tutto il percorso i corridori saranno<br />

accompagnati dai brani musicali<br />

scelti dagli speaker di Radio<br />

Deejay (www.aidsrunninginmusic.com).<br />

Da Monza a Montalto di Castro<br />

(V<strong>it</strong>erbo). E fischio d’inizio, alle 15<br />

di giovedì 13 settembre, per Matti<br />

per il calcio, la rassegna di “calcio<br />

sociale e per tutti” promossa<br />

dall’Uisp. Poi, per tre giorni, sui<br />

due campi allest<strong>it</strong>i nell’impianto<br />

sportivo comunale si affronteranno<br />

22 squadre (di calcio a 7) formate<br />

da persone con disagio mentale,<br />

operatori e medici dei Centri<br />

e dei Dipartimenti di salute mentale<br />

di tutta Italia.<br />

L’idea, spiega Simone Pacciani,<br />

presidente della Lega calcio Uisp,<br />

è che “in un campo di calcio si diventa<br />

pari, ci si conosce, si suda e<br />

ci si emoziona insieme. Sul campo<br />

non può esserci indifferenza”<br />

(info: www.uisp.<strong>it</strong>).<br />

Incontri<br />

Fili colorati per<br />

D come Donna<br />

“U na trama di fili colorati”. Ovvero: “Conversazioni,<br />

spunti, e incontri intorno<br />

al femminile, ieri e oggi”. Si presenta così il<br />

ciclo di incontri proposto a Segrate (Milano)<br />

dall’associazione D come Donna: un<br />

percorso-spazio di dialogo di donne per le<br />

donne, e più in generale per tutti, che proprio<br />

come una trama di fili colorati allaccia<br />

le diverse visioni del mondo femminile.<br />

Tre gli incontri, all’Aud<strong>it</strong>orium Luigi Favalli<br />

del Centro civico di Cascina Ovi (in via Olgia<br />

9), ognuno a partire da un libro. <strong>Il</strong> primo, il<br />

15 settembre (dalle 16,30), prende lo spunto<br />

da “<strong>Il</strong> quinto Stato” (FrancoAngeli) di <strong>Il</strong>eana<br />

Alesso per raccontare il cammino delle<br />

<strong>it</strong>aliane tra vecchi e nuovi dir<strong>it</strong>ti. <strong>Il</strong> secondo<br />

incontro, il 5 ottobre (alle 18,30), con “Amor<br />

di patria” (Bonanno Ed<strong>it</strong>ore) di Saverio Almini<br />

intreccia alla storia del Risorgimento<br />

quella dell’infelice matrimonio tra il generale<br />

napoleonico Jan Dembowski e Matilde<br />

Viscontini, ammirata dal Foscolo e amata<br />

(invano) da Stendhal. <strong>Il</strong> 30 novembre (alle<br />

18,30), “Beige-rosso-verde” (<strong>Il</strong> Ciliegio Edizioni)<br />

di Roberta Fasanotti introduce al tema<br />

delicato dei rapporti delle adolescenti<br />

con la famiglia e il mondo in generale. L’ingresso<br />

è libero.<br />

49


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Addio all’USA E GETTA<br />

la rivinc<strong>it</strong>a della moda etica<br />

Carla Tropia<br />

A Milano tutto<br />

pronto per “So<br />

Cr<strong>it</strong>ical So Fashion”<br />

dedicata al sociale<br />

e alla sostenibil<strong>it</strong>à.<br />

Un mercato dal<br />

fascino crescente<br />

che non è più<br />

di nicchia.<br />

Scelte<br />

L’altra moda<br />

Può un pezzo di legno trasformarsi<br />

in una borsa? Certo che<br />

sì. E in un cappello? Anche. Ce<br />

lo insegna la moda etica. Chi vuol<br />

vedere con i suoi occhi - e magari<br />

acquistare un capo unico nel suo<br />

genere - non deve far altro che attendere<br />

la prossima apertura di So<br />

Cr<strong>it</strong>ical So Fashion a Milano, ai<br />

Frigoriferi Milanesi (in via Piranesi<br />

10), venerdì 21 settembre (e fino<br />

a domenica 23).<br />

L’evento, alla terza edizione, è<br />

collaterale alla Settimana della mo-<br />

da milanese, ma rappresenta per<br />

l’Italia la prima vetrina della moda<br />

etica e, dunque, un’occasione unica<br />

e imperdibileper scoprire le migliori<br />

produzioni indipendenti che<br />

offrono al pubblico una moda declinata<br />

al socialee alla sostenibil<strong>it</strong>à,<br />

senza per questo essere meno<br />

“fashion” di quella tradizionale.<br />

Perché questa è la moda etica:<br />

la felice congiunzione di canoni<br />

estetici e valori sociali in un prodotto<br />

di alta qual<strong>it</strong>à.<br />

A presentare al pubblico le loro<br />

▲<br />

51


52<br />

Addio<br />

all’usa e<br />

getta...<br />

▲<br />

creazioni nella tre giorni milanese<br />

saranno stilisti, artigiani e produttori<br />

che hanno fatto del proprio<br />

lavoro al contempo un’arte e una<br />

missione sociale: sono un<strong>it</strong>i dal<br />

grande rispetto per l’ambiente, che<br />

li porta a ricercare materie prime<br />

(riciclate o di riuso, filati biologici<br />

o naturali, materie prime organiche,<br />

tinture vegetali e molto altro)<br />

da estrarre, lavorare e produrre<br />

con il minor impatto possibile<br />

o a recuperare antiche tradizioni<br />

artigiane per abbinarle a tecniche<br />

di lavorazione innovative.<br />

Ma sono anche attenti al valore<br />

sociale del lavoro e, dunque, producono<br />

in determinate aree terr<strong>it</strong>oriali<br />

o assicurano che il prodotto<br />

giunga da realtà che non conoscono<br />

lo sfruttamento del lavoro<br />

minorile e garantiscono ai lavoratori<br />

i loro dir<strong>it</strong>ti.<br />

Fanno scelte di produzione, pac-<br />

ScelteL’altra moda<br />

SO CRITICAL SO FASHION<br />

La kermesse della moda etica “So Cr<strong>it</strong>ical<br />

So Fashion” è allest<strong>it</strong>a ai Frigoriferi Milanesi.<br />

È aperta al pubblico: dalle 17 (fino alle<br />

23) di venerdì 21 settembre (dalle<br />

11 alle 17 l’ingresso su inv<strong>it</strong>o è riservato<br />

a giornalisti e addetti ai lavori); dalle 10<br />

alle 22 di sabato 22; dalle 10 alle 20 di<br />

domenica 23. L’ingresso è libero e gratu<strong>it</strong>o.<br />

Per informazioni si può consultare<br />

il s<strong>it</strong>o www.cr<strong>it</strong>icalfashion.<strong>it</strong> o mandare una<br />

e-mail all’indirizzo info@cr<strong>it</strong>icalfashion.<strong>it</strong>.<br />

kaging e distribuzione attente all’ambiente,<br />

proponendo così percorsi<br />

di consumo alternativi al sistema<br />

moda ist<strong>it</strong>uzionale.<br />

E ai consumatori di oggi - più cr<strong>it</strong>ici<br />

di un tempo e attenti alla “storia”<br />

del prodotto che acquistano -<br />

la cosa piace.<br />

Certamente complice la crisi economica,<br />

che ha ridimensionato le<br />

ab<strong>it</strong>udini degli <strong>it</strong>aliani, si è sempre<br />

meno disposti a riempire i cassetti<br />

di capi della cosiddetta moda “usa<br />

e getta”, preferendo acquistare meno<br />

e meglio, ovvero poche cose che<br />

durino nel tempo. A questa esigenza<br />

di risparmio consapevole la moda<br />

etica può rispondere benissimo,<br />

offrendo per di più la possibil<strong>it</strong>à<br />

di ripensare alla moda come un<br />

mezzo per seguire uno stile di v<strong>it</strong>a<br />

sostenibile e socialmente responsabile.<br />

Valori e buone pratiche che<br />

orientano lo shopping.<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Da non perdere<br />

PER FARE UNA BORSA<br />

CI VUOLE IL LEGNO<br />

Cr<strong>it</strong>ical So Fashion 2012” si pre-<br />

“So senta al pubblico con ben 50 realtà<br />

selezionate della moda etica nazionale<br />

e internazionale (erano 39 l’anno<br />

scorso). Tutto è da gustare, ma per stuzzicare<br />

la curios<strong>it</strong>à proviamo a segnalare<br />

alcune delle proposte più interessanti<br />

dell’evento allest<strong>it</strong>o ai Frigoriferi Milanesi.<br />

Una tappa da non saltare è quella allo<br />

stand Ligneah, dove verrà soddisfatta<br />

la curios<strong>it</strong>à di quanti non credono che<br />

da un pezzetto di legno si possa ricavare<br />

un accessorio moda. Ligneah, infatti,<br />

è una linea di borse, portafogli, cinture<br />

e cappelli interamente realizzata<br />

in legno. Si tratta di un innovativo materiale<br />

ottenuto con sottilissimi fogli di<br />

legname certificato Fsc (ossia prove-


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012 ScelteL’altra moda 53<br />

niente da tagli legali) accoppiato a un<br />

tessuto e inciso con il laser. L’effetto finale<br />

è del tutto paragonabile a una morbida<br />

pelle naturale, ma prodotta con<br />

materie prime completamente vegetali<br />

e sostenibili. Gli animali ringraziano.<br />

Per vedere, invece, come si trasforma<br />

in un gioiello un materiale recuperato<br />

in discarica c’è lo stand di Caracol: saprà<br />

certamente stupire con i suoi gioielli<br />

cruelty-free realizzati, con materiale<br />

di recupero, da sapienti mani artigiane<br />

che proprio non vogliono buttare<br />

via niente.<br />

Ma la moda etica è anche original<strong>it</strong>à. Ne<br />

hanno fatto una bandiera: Moku, che<br />

propone accessori per capelli in stile vintage<br />

creati con r<strong>it</strong>agli di tessuto abbinati<br />

a metri da sarta o vecchi ingranaggi di<br />

sveglia; Lalu, che ha inventato i gioielli<br />

aromatici, ovvero spezie incastonate<br />

in resine colorate che ne mantengono<br />

l’aroma; e Cadò, con i suoi sfiziosi ventagli<br />

da collo. C’è da divertirsi.<br />

IL DOCUMENTARIO-INCHIESTA “BEHIND THE LABEL”<br />

QUANTI SUICIDI VALE<br />

UN CAPO IN COTONE OGM?<br />

Alcune delle<br />

creazioni che<br />

verranno presentate<br />

alla kermesse<br />

milanese.<br />

Qui sopra quelle<br />

di Altromercato<br />

e, a sinistra,<br />

di Lavgon nelle foto<br />

di Matteo Deiana.<br />

In apertura<br />

e nell’ultima pagina<br />

alcuni scatti<br />

di Gian Maria<br />

Garuti.<br />

Uno dei motivi per non mancare,<br />

venerdì 21 settembre,<br />

all’apertura di “So Cr<strong>it</strong>ical So Fashion”,<br />

è Behind the label, lo<br />

straordinario documentarioinchiesta<br />

sulla coltivazione del<br />

cotone in India di Cecilia Mastrantonio<br />

e Sebastiano Tecchio,<br />

prodotto da Barbara Ceschi<br />

e Overcom.<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> ha avuto già occasione<br />

di parlarne a maggio<br />

(sul n. 21/2012) al momento<br />

della sua proiezione in anteprima<br />

a Firenze nell’amb<strong>it</strong>o della<br />

manifestazione Terra Futura.<br />

Ora è tra gli appuntamenti più<br />

attesi a Milano, pronto a scuotere<br />

nuovamente gli spettatori<br />

e a rilanciare spunti di riflessione<br />

sul “sistema moda”.<br />

<strong>Il</strong> film di Cecilia Mastrantonio e<br />

Sebastiano Tecchio ha il mer<strong>it</strong>o<br />

di documentare, per la prima<br />

volta, la ver<strong>it</strong>à sui danni<br />

ambientali e sociali prodotti<br />

in India dalla coltivazione di cotone<br />

Ogm. Una realtà finora<br />

ignorata, come i 216mila contadini<br />

indiani che negli ultimi<br />

10 anni sono stati letteralmente<br />

spinti al suicidio dal disastro<br />

ambientale causato dal massiccio<br />

impiego in agricoltura<br />

delle biotecnologie.<br />

L’uso dei semi geneticamente<br />

modificati ha infatti colp<strong>it</strong>o i già<br />

precari equilibri ambientali, minacciando<br />

la stessa sopravviven-<br />


54<br />

Quanto<br />

riso e<br />

quante...<br />

▲<br />

za di milioni di persone. Le conseguenze<br />

sono drammatiche:<br />

suoli agricoli impover<strong>it</strong>i fino alla<br />

steril<strong>it</strong>à, diffusione di nuovi<br />

parass<strong>it</strong>i non contrastati dalle<br />

sementi Ogm e animali domestici<br />

che muoiono inspiegabilmente<br />

dopo aver pascolato tra<br />

i residui del cotone geneticamente<br />

modificato.<br />

<strong>Il</strong> documentario indica anche la<br />

strada del riscatto, intrapresa da<br />

chi ha fatto una scelta diversa e<br />

coraggiosa: quella della coltivazione<br />

biologica del cotone, ovvero<br />

la coltura con metodi tradizionali,<br />

sola via possibile per ri-<br />

ScelteL’altra moda<br />

prendersi un futuro che rischia<br />

di non esserci più.<br />

Dal cotone al riso, dal film inchiesta<br />

al progetto per un’altra<br />

bella proposta dell’evento.<br />

Quanto riso vale un capo di abbigliamento<br />

in tessuto Khanta?<br />

La domanda non deve sorprendere<br />

perché è in riso che si<br />

misura il salario di un’artigiana<br />

bengalese che ricama secondo<br />

l’antica tecnica.<br />

Ed è una domanda che ha la sua<br />

risposta, elaborata dagli studenti<br />

del Naba (la Nuova Accademia<br />

di Belle Arti) e dai volontari<br />

dell’associazione Solidarie-<br />

Gli appuntamenti<br />

UNA VISITA COINVOLGENTE<br />

Non solo esposizione e vend<strong>it</strong>a, anche “coinvolgimento” diretto<br />

del pubblico: nella bella ambientazione dei Frigoriferi Milanesi<br />

la corposa “batteria” di workshop, momenti di riflessione,<br />

degustazioni e prove di make up personalizzato rende ancora<br />

più interessante la vis<strong>it</strong>a.<br />

Sotto la guida di esperti, chi vorrà cimentarsi potrà sperimentare<br />

la propria manual<strong>it</strong>à e original<strong>it</strong>à nei laboratori artistici che<br />

insegnano l’arte del non spreco, ossia a realizzare accessori e<br />

capi di abbigliamento abbinando alla creazione sartoriale le pratiche<br />

di riuso e riciclo.<br />

Oppure potrà partecipare a una seduta di make-up con cosmetici naturali<br />

(e qui c’è l’opportun<strong>it</strong>à di essere selezionati come protagonisti<br />

della prossima campagna pubblic<strong>it</strong>aria di “So Cr<strong>it</strong>ical So Fashion”).<br />

Se si desidera più semplicemente assistere a una performance artistica<br />

o ascoltare musica live (ci sarà un artista diverso ogni sera),<br />

uno spazio relax accoglierà i vis<strong>it</strong>atori offrendo anche del buon cibo,<br />

ovviamente a km zero.<br />

Per un momento di riflessione sulla moda etica c’è un luogo di incontro<br />

per addetti ai lavori, esperti, consumatori cr<strong>it</strong>ici, giornalisti<br />

di settore e ist<strong>it</strong>uzioni, aperto al pubblico che, semplicemente,<br />

ha voglia di informarsi.<br />

tà Terzo Mondo onlus di Sondrio,<br />

con il progetto The price<br />

is Rice. Come? Mettendo a confronto<br />

i prezzi della moda tradizionale<br />

con quelli del commercio<br />

equo e solidale.<br />

La ricerca, che ha analizzato le<br />

condizioni di lavoro delle ricamatrici<br />

bengalesi, viene presentata<br />

a “So Cr<strong>it</strong>ical So Fashion” quale<br />

ulteriore spunto di riflessionedenuncia<br />

dell’attuale sistema<br />

moda, troppo spesso dimentico<br />

dei dir<strong>it</strong>ti dei lavoratori, e delle<br />

lavoratrici in particolare.<br />

Un grembiule ricamato, realizzato<br />

in tiratura lim<strong>it</strong>ata, sarà in<br />

vend<strong>it</strong>a nei tre giorni della kermesse<br />

milanese.<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Un’immagine del film<br />

inchiesta “Behind the<br />

label”, di Cecilia<br />

Mastrantonio<br />

e Sebastiano<br />

Tecchio, sui danni<br />

della coltivazione<br />

del cotone in India.<br />

Sul nostro<br />

sfogliabile<br />

è visibile una parte<br />

del documentario.


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Nella casa<br />

museo di<br />

Recanati, la<br />

straordinaria<br />

biblioteca<br />

paterna, a<br />

tutt’oggi<br />

unica in Italia,<br />

e una bella<br />

mostra<br />

spiegano il<br />

percorso<br />

formativo del<br />

poeta<br />

Giacomo Leopardi era una persona<br />

unica, come ogni essere<br />

umano invero. Considerata la<br />

notorietà, sono stati sempre più approfond<strong>it</strong>i<br />

i dati e i “caratteri” della sua<br />

unic<strong>it</strong>à. Per quanto ci sia solo un r<strong>it</strong>ratto<br />

del volto (compiacentemente<br />

disegnato), quasi non c’è <strong>it</strong>aliano che<br />

non se lo raffiguri basso gobbo riccio.<br />

Per quanto versi, costrutti e termini<br />

derivino da letture vaste e poliedriche<br />

e giungano alla fine di pensieri forti,<br />

quasi non c’è <strong>it</strong>aliano che non se lo<br />

concepisca colto sol<strong>it</strong>ario pessimista.<br />

Nessuno (credo) contesta la geniale<br />

capac<strong>it</strong>à di susc<strong>it</strong>are emozioni “universali”,<br />

godibili in fasi e momenti diversi<br />

dell’esistenza.<br />

ScelteRicorrenze<br />

L’IMPORTANZA DELLA LETTURA NELLA SUA FORMAZIONE<br />

Giacomo dei LIBRI. <strong>Il</strong> giovane<br />

romantico diventa Leopardi<br />

Valerio Calzolaio<br />

Giacomo Leopardi va letto e riletto<br />

per diletto. Aiuta a vivere, ci fa meglio<br />

ragionare sperare illuderci. Riducendo<br />

il rischio emotivo ci fa compagnia<br />

quando cerchiamo di indirizzare<br />

la nostra esistenza. Accarezzando<br />

la mente cogn<strong>it</strong>iva ci descrive quando<br />

entriamo in rapporto con altri viventi,<br />

umani e non. Andrebbe letto<br />

spesso e tutto, ognuno faccia come e<br />

quanto vuole, i suoi canti restano comunque<br />

esempi di musicultura alla<br />

portata di ogni cervello, cuore, coscienza.<br />

Non a caso così tanti <strong>it</strong>aliani<br />

ne conoscono a memoria i principali,<br />

non a caso è uno dei poeti più tradotti<br />

e conosciuti al mondo: biografia,<br />

saggi, poesie, lettere sono patrimonio<br />

dell’immaginario collettivo<br />

<strong>Il</strong> combinato disposto di quel che fu<br />

55<br />

e di quel che ha scr<strong>it</strong>to non dipesero<br />

ovviamente solo da lui. Molto dalla<br />

storiae dalla geografia, la periferia dello<br />

Stato Pontificio fra Rivoluzione<br />

francese e Restaurazione; molto dal<br />

borgo di Recanati (dove nacque il 29<br />

giugno 1798); molto dalla famiglia<br />

aristocratica e squattrinata che vi ab<strong>it</strong>ava<br />

dal Duecento in un bel palazzo<br />

(oggi casa museo); molto dalla contingenza<br />

di essere primogen<strong>it</strong>odi tanti<br />

figli partor<strong>it</strong>i vivi da una madre un<br />

poco anaffettiva; molto dal caso nell’umana<br />

evoluzione. Qualcosa (più di<br />

quel che crediamo sol<strong>it</strong>amente) è dipeso<br />

dai librifra i quali visse, la biblioteca<br />

di Monaldo Leopardi (1776-1847),<br />

una raccolta libraria a tutt’oggi unica<br />

in Italia.<br />

Giacomo nacque e imparò a legge-


56<br />

Giacomo<br />

dei libri. E il<br />

giovane...<br />

▲<br />

rementre il padre era prevalentemente<br />

ded<strong>it</strong>o a raccogliere quanti più libri<br />

possibile nel più breve tempo possibile,<br />

e che Giacomo suggerì di acquistare,<br />

aiutò a collocare, sfogliò,<br />

molti imparò a memoria e, poi, lesse<br />

GIACOMO DEI LIBRI. La Biblioteca<br />

Leopardi come spazio delle idee.<br />

Promossa da: Casa Leopardi<br />

e Regione Marche.<br />

Dove: Recanati (Mc), Casa Leopardi.<br />

Quando: fino a dicembre 2013.<br />

Orari: tutti i giorni, ore 9-18 (autunnoinverno:<br />

9,30-12,30 e 14,30-17,30).<br />

Biglietti: 7 euro (biblioteca+mostra); 4 (solo<br />

mostra); 5 (vis<strong>it</strong>a guidata alla biblioteca).<br />

Informazioni: www.giacomoleopardi.<strong>it</strong>;<br />

www.leopardi.<strong>it</strong>; www.cultura.marche.<strong>it</strong>.<br />

Catalogo: Electa 2012, a cura di Fabiana<br />

Cacciapuoti.<br />

ScelteRicorrenze<br />

studiò comparò. <strong>Il</strong> fisico gracile e deforme,<br />

viaggiò sub<strong>it</strong>o sia nel tempo<br />

che nello spazio, imparando avidamente<br />

linguaggi e lingue storicamente<br />

e geograficamente molto diversi.<br />

La scr<strong>it</strong>tura nacque da quelle letture.<br />

Monaldo, meno che 18enne, prima<br />

del matrimonio e della patern<strong>it</strong>à,<br />

basandosi su qualche centinaio di volumi<br />

presenti nella dimora av<strong>it</strong>a cominciò<br />

a comperare libri, tanti, ovunque,<br />

da chiunque. Dal 1795 ampliò<br />

la raccolta con cr<strong>it</strong>erio, cambiò disposizione<br />

di stanze e arredi, archiviò e<br />

catalogò, organizzò una vera biblioteca,<br />

rifugio nido vanto prigione.<br />

Quasi fallì per i libri. Dopo Giacomo<br />

erano nati Carlo e Paolina, la moglie<br />

prese in gestione il patrimonio familiare,<br />

il papalino retrogrado curioso<br />

NELLE ANTICHE SCUDERIE DEL PALAZZO<br />

mostra “Giacomo dei li-<br />

La bri” è organizzata in 5 sezioni.<br />

La prima racconta del<br />

progetto di Monaldo così come<br />

fu rapidamente realizzato:<br />

il contesto storico ambientale,<br />

gli spazi casalinghi, i contatti<br />

con librai, stampatori, ed<strong>it</strong>ori,<br />

fiere, i primi lavori bibliotecari<br />

dei figli.<br />

La “infante” specifica produzione<br />

letteraria di Giacomo<br />

(con relativa iconografia) viene<br />

mostrata nella seconda sezione:<br />

quaderni e componimenti<br />

fino alla gloriosa “Storia<br />

dell’Astronomia”.<br />

Monaldo si occupò di testi e figli. I<br />

libri diverranno oltre 14mila, i figli<br />

7. Entrate o rientrate in quelle stanze<br />

(da poco riassestate), non ve ne dimenticherete<br />

mai.<br />

La biblioteca di Monaldo divenne<br />

presto immensa e nel<br />

1812fu aperta al pubblico (“figli,<br />

amici, conc<strong>it</strong>tadini”) già ricca<br />

di ben 12mila volumi. Oggi<br />

è l’unica parte vis<strong>it</strong>abile del palazzo,<br />

il resto è ab<strong>it</strong>ato dagli eredi,<br />

8 persone, due famiglie nonni-nipoti.<br />

Dal 1° luglio (e fino a<br />

dicembre 2013) nelle antiche<br />

scuderie a piano terra osp<strong>it</strong>a la<br />

mostra“Giacomo dei libri. La Biblioteca<br />

Leopardi come spazio delle idee”,<br />

celebrazione di due secoli di storia di<br />

un luogo di v<strong>it</strong>a e cultura, indispen-<br />

Ben presto Giacomo interloquì<br />

(soprattutto in qual grande<br />

cantiere che fu “Lo Zibaldone<br />

di pensieri”), con grandi<br />

protagonisti della modern<strong>it</strong>à:<br />

Condillac, Locke, Voltaire,<br />

Montesqieu, Mme de Stael,<br />

Rousseau, come conferma la<br />

terza sezione.<br />

Nella quarta e nella quinta si<br />

parla delle due antologie che<br />

l’ed<strong>it</strong>ore Stella gli commissionò,<br />

una di prosa e l’altra di poesia,<br />

“Le Crestomanzie”, selezionate<br />

con grande soggettiv<strong>it</strong>à<br />

didattica. E non dimenticate,<br />

infine, il multimediale che mo-<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

“Le quattro<br />

streghe” di<br />

Durer e due<br />

libri prezosi. Sotto,<br />

Monaldo. A sinistra, la<br />

scansia dei “libri proib<strong>it</strong>i”.<br />

Uno straordinario viaggio intellettuale<br />

che racconta la nasc<strong>it</strong>a di un genio<br />

stra il metodo che presiede<br />

alla scr<strong>it</strong>tura del quaderno<br />

dell’isolamento irrevocabile,<br />

le 4.526 pagine cuc<strong>it</strong>e nei<br />

6 volumi del compagno Zibaldone.


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

sabile a “sentire” meglio uno dei più<br />

grandi poeti del mondo, segnato giovanissimo<br />

da una salute fragile precaria,<br />

da un bulimico desiderio di apprendere,<br />

da una prodigiosa memoria<br />

e da premature erud<strong>it</strong>e illusioni.<br />

Fra cotanti libri Giacomo scelse un<br />

proprio progetto di costruzione<br />

ident<strong>it</strong>aria, guardava volti e<br />

r<strong>it</strong>midalle finestre, vedeva oltre.<br />

Lesse voracemente, pensò<br />

creativamente. Osservò la<br />

natura e gli umani (fenomeni<br />

ed emozioni, dati e ironie), verificò,<br />

scoprì, descrisse. Si cibò<br />

di scienza, non solo di parole più<br />

o meno belle. Da teppista romantico<br />

maturò uno smodato<br />

bisogno di dialogo con l’esterno, altri<br />

luoghi, esseri, passioni, altre re-<br />

Gli oggetti esposti per la prima<br />

volta, gli “ined<strong>it</strong>i”, sono<br />

in realtà pochi: una lettera<br />

di Napoleone al Viceré d’Italia<br />

del 16 maggio 1808; due<br />

orecchini di famiglia; il r<strong>it</strong>ratto<br />

di una delle tre figlie di Letizia<br />

Murat; il piccolo tronco<br />

copia di un busto prass<strong>it</strong>elico<br />

(r<strong>it</strong>rovato vicino al fiume<br />

Potenza, IV secolo a.C.).<br />

L’original<strong>it</strong>à sta nel percorso<br />

informativo e nell’accento<br />

sui libri compagni di v<strong>it</strong>a.<br />

Un discorso più approfond<strong>it</strong>o<br />

mer<strong>it</strong>avano forse i libri<br />

“proib<strong>it</strong>i” per i quali Monaldo<br />

riuscì a ottenere il permesso<br />

di visione a favore di<br />

Giacomo e di altri figli.<br />

Biblioteca e mostra vanno<br />

vis<strong>it</strong>ate una dopo l’altra.<br />

Al più presto. Sono aperte<br />

tutti i giorni, ancora per un<br />

po’ dalle 9 alle 18 (dall’autunno<br />

nuovo orario: 9,30-<br />

12,30 e 14,30-17,30).<br />

Recanati val bene una vis<strong>it</strong>a.<br />

Dietro il palazzo c’è tutto<br />

il colle dell’“Infin<strong>it</strong>o” (verso<br />

i Sibillini), un colle e un<br />

giardino non proprio come<br />

altri. E piazze, piazzette, facciate<br />

mantengono tutte memorie<br />

antiche e moderne.<br />

Un suggerimento? Cap<strong>it</strong>ate<br />

con amore nel cortilechiostro<br />

di Palazzo Venieri<br />

indirizzandovi verso l’arco<br />

di luci e colori sul Conero.<br />

ScelteRicorrenze<br />

lazioni sociali e personali. Divenne<br />

Leopardi.<br />

Intervistato nell’Aula Magna del liceo<br />

recanatese (in diretta su RaiTre,<br />

uno spezzone è nel film di Vendemmiati<br />

“Non mi avete convinto” presentato<br />

a Venezia), Pietro Ingrao spiegò<br />

di avere pudichi dubbi sia sulla lettura<br />

(tradizionale) che valorizza il<br />

Leopardi “idillico”, sia sull’altra (progressiva<br />

e progressista) del Leopardi<br />

“eroico”, entrambe ideologizzanti,<br />

entrambe talora dimentiche dell’elemento<br />

cogn<strong>it</strong>ivo dei testi. Rischierebbero<br />

di lasciare in ombra “proprio<br />

la grande nov<strong>it</strong>à” di Leopardi, “il suo<br />

cogliere l’esperienza v<strong>it</strong>ale nel suo<br />

farsi e nel suo trascolorare… l’intreccio<br />

tra contenuto e risonanza… È dal<br />

legame di questi fonemi e di questi<br />

contenuti che viene fuori la grande<br />

invenzione, quello che lui scopre, la<br />

sua emozione sull’infin<strong>it</strong>o”. Wow!<br />

L’elemento cogn<strong>it</strong>ivo della “lirica” di<br />

Leopardi (nei canti, negli appunti,<br />

nelle lettere, nelle operette) ha retto<br />

a 2 secoli di storia del pensiero e<br />

dell’umano agire, vedete un po’ voi!<br />

Lo scienziato poeta Leopardi viene<br />

prima dell’evoluzionismo e della<br />

termodinamica. Ancora oggi per farle<br />

scientificamente comprendere<br />

spesso ci aiuta più lui che un saggio<br />

di biologia o fisica: poesia, empatia<br />

fra pensiero e azione, emotiva relazione<br />

fra cervelli e corpi umani, sentimento.<br />

Nel “Dialogo della natura<br />

e di un islandese” anticipa Gould: ab<strong>it</strong>iamo<br />

questo pianeta senza una ragione<br />

specifica né uno scopo stabil<strong>it</strong>o<br />

dalla natura. E in tante altre opere<br />

e operette arriva dove solo il pensiero<br />

scientifico ci ha poi condotti.<br />

<strong>Il</strong> mondo e la v<strong>it</strong>a non esistono per<br />

causa “umana”, può andar bene a credenti<br />

e non credenti (penso a Giacomo<br />

che non era un credente; a Darwin<br />

che rimandò a lungo la pubblicazione<br />

di opere che mettevano in<br />

difficoltà la religiosissima moglie; a<br />

Ingrao, emblema della grande “spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à”<br />

degli atei comunisti). È una<br />

laic<strong>it</strong>à scientifica. Non è facile presentare<br />

la “cognizione” leopardiana<br />

con il linguaggio di oggi. Evviva Mario<br />

Martone che in questo 2012 ci sta<br />

provando a teatro e al cinema.<br />

57<br />

Valerio Calzolaio<br />

ringrazia Francesco<br />

Fabretti per la<br />

preziosa colta<br />

guida che<br />

ha garant<strong>it</strong>o alla<br />

biblioteca e alla<br />

mostra, in più<br />

occasioni,<br />

con disponibil<strong>it</strong>à<br />

e ironia.<br />

Bibliografia minimissima,<br />

maggiore e minore,<br />

moderna e antica:<br />

Giacomo Leopardi,<br />

“Opere” (ed<strong>it</strong>ori vari).<br />

Pietro Ingrao, Intervista<br />

su Leopardi, in Quaderni<br />

Ist<strong>it</strong>uto Gramsci, Marche<br />

2000.<br />

Valerio Calzolaio<br />

(a cura di), “Gramsci<br />

e la modern<strong>it</strong>à”, Cuen<br />

1991.


58<br />

Marina Ros<br />

L’ORTO DI MICHELLE<br />

Nel 2009 Michelle Obama ha realizzato il primo<br />

orto nella storia della Casa Bianca e da allora<br />

migliaia di studenti sono stati inv<strong>it</strong>ati a seminare<br />

e raccogliere ortaggi e frutti, imparando<br />

così le tecniche di base. Un’esperienza pos<strong>it</strong>iva<br />

che la First lady ha voluto ora raccontare<br />

in un libro ricco di immagini e consigli, un<br />

inv<strong>it</strong>o a creare orti di ogni genere. “American<br />

Grown: the Story of the Wh<strong>it</strong>e House K<strong>it</strong>chen<br />

Garden and Gardens Across America” (Crown<br />

Books, 19,<strong>36</strong> euro), disponibile su Amazon con<br />

spedizione gratu<strong>it</strong>a (www.amazon.<strong>it</strong>).<br />

“SUCCULENTE” IN MOSTRA<br />

Piante&Piante<br />

Per conoscere e amare le “piante grasse”, dal<br />

14 al 16 settembre il Parco dei Daini di Villa<br />

Borghese, a Roma, osp<strong>it</strong>a la decima edizione<br />

della mostra “La Conserva della neve”. L’Aias<br />

(Associazione <strong>it</strong>aliana amatori delle piante succulente)<br />

realizza 6 aiuole tematiche e offre lezioni<br />

pratiche, conferenze e laboratori anche<br />

per i bambini. Filo conduttore: la biodivers<strong>it</strong>à<br />

e le piante succulente. Osp<strong>it</strong>e d’onore Amedeo<br />

di Savoia Aosta, che domenica presenta il libro<br />

“<strong>Il</strong> mio sogno med<strong>it</strong>erraneo” (Polistampa,<br />

16 euro) in cui racconta la sua esperienza di collezionista.<br />

Info: www.laconservadellaneve.<strong>it</strong>.<br />

Settembre è il mese<br />

giusto anche per potare<br />

vacanze estive sono state<br />

Le per noi l’agognato periodo<br />

per staccare da lavoro e routine.<br />

Per le nostre piante, al contrario,<br />

sono state fonte di stress,<br />

nonostante le precauzioni adottate.<br />

Al rientro, perciò, dobbiamo<br />

aiutarle a riprendersi con prodotti<br />

a base di sali minerali, aminoacidi<br />

e v<strong>it</strong>amine.<br />

Settembre è il mese ideale per<br />

rimediare ai danni del caldo estivo<br />

e prepararci ad affrontare i<br />

rigori invernali, ma soprattutto<br />

per porre solide basi per lo<br />

sviluppo ottimale delle nostre<br />

piante la prossima primavera.<br />

In giardino annaffiamo, concimiamo<br />

e rimuoviamo le annuali,<br />

che hanno concluso il loro ciclo<br />

vegetativo, come speronelle<br />

e cosmee (possiamo raccoglierne<br />

le sementi per l’anno venturo).<br />

In piena terra, e con luna crescente,<br />

seminiamo alisso, bocche<br />

di leone, elicriso e papaveri<br />

che daranno al giardino un<br />

aspetto colorato e festoso.<br />

Per il tappeto erboso, se parti-<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

colarmente in sofferenza, potremo<br />

considerare la necess<strong>it</strong>à di<br />

un intervento di risemina con<br />

agroside, loietto, trifoglio e miscugli.<br />

Settembre è anche il mese delle<br />

potature (da fare nei periodi<br />

di luna calante): tagliamo i rami<br />

che portano i fiori appass<strong>it</strong>i,<br />

equilibriamo e ripuliamo le siepi.<br />

Per potature di maggiore portata<br />

abbiamo tempo fino a novembre.<br />

Anche in casa le piante riprendono<br />

lo sviluppo vegetativo in<br />

questo mese: concimiamole e approf<strong>it</strong>tiamo<br />

del clima ancora m<strong>it</strong>e<br />

per rinvasare (nei giorni di luna<br />

crescente) quelle che si sono<br />

sviluppate, oppure preleviamo<br />

talee da far attecchire in un<br />

miscuglio di sabbia e torba.<br />

Fra i molti disagi, un vantaggio:<br />

il caldo estivo ha ridotto la pericolos<strong>it</strong>à<br />

di parass<strong>it</strong>i e malattie,<br />

ma facciamo ora prevenzione con<br />

insetticidi o fungicidi specifici, che<br />

è bene non usare in inverno in<br />

casa, specie se ci sono bambini.


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Sì,mangiare<br />

Così le patate e le lenticchie<br />

diventano pietanza<br />

Propongo due piatti<br />

“vegetali” con valore<br />

di pietanza. <strong>Il</strong> gulash<br />

di patate sa talmente di gulash<br />

che quasi non si nota la mancanza<br />

della carne. L’insalata di lenticchie<br />

è completata dal punto<br />

di vista nutrizionale dal pecorino<br />

toscano.<br />

Gulash di patate<br />

Pelate le patate, lavatele e tagliatele<br />

a tocchetti. Tagliate il peperone<br />

a fette sottili. Affettate le cipolle<br />

e tr<strong>it</strong>ate l’aglio. Fate scaldare<br />

l’olio e mettetevi ad appassire<br />

le cipolle, il peperone e l’aglio<br />

tr<strong>it</strong>ato. Cospargete il soffr<strong>it</strong>to con<br />

le due paprike e bagnatelo con<br />

l’aceto. Sub<strong>it</strong>o dopo un<strong>it</strong>e le patate,<br />

l’alloro, la maggiorana e il<br />

cumino dei prati.<br />

Fate insaporire per un paio di minuti<br />

a fuoco brillante, poi aggiungete<br />

il concentrato sciolto<br />

in due d<strong>it</strong>a di acqua tiepida e<br />

l’acqua necessaria a coprire il<br />

tutto. Fate cuocere per 30 minuti<br />

circa (il tempo dipende dalla<br />

grandezza dei tocchetti di pata-<br />

Martino Ragusa<br />

ta) a tegame semicoperto aggiungendo<br />

l’acqua bollente necessaria<br />

a mantenere morbido il<br />

sughetto.<br />

Insalata di lenticchie<br />

e pecorino toscano<br />

Tagliate il pecorino toscano a<br />

dadini piccoli e riservatelo. Lavate<br />

il cuore di sedano, affettatelo<br />

sottilmente e tenetelo da<br />

parte. Lavate le lenticchie e deponetele<br />

in acqua fredda badando<br />

che le sovrasti di 5 cm.<br />

Fatele sobbollire con la foglia di<br />

alloro per circa 20-30 minuti dal<br />

momento del bollore. Salatele<br />

a fine cottura, scolatele e tenetele<br />

da parte.<br />

Pelate i pomodori, privateli dei<br />

semi, tagliateli a dadini e salateli.<br />

Fateli cuocere a fuoco allegro<br />

per 2 minuti con un filo<br />

di olio, poi un<strong>it</strong>eli con il loro<br />

olio alle lenticchie già lessate,<br />

mescolate bene e pepate. Disponete<br />

le lenticchie nel piatto<br />

di portata e cospargete la<br />

superficie con il timo e l’erba<br />

cipollina tr<strong>it</strong>ati, le fettine<br />

di sedano e i dadini<br />

di pecorino toscano.<br />

OCCHIO AL TAGLIERE<br />

GULASH DI PATATE<br />

INGREDIENTI<br />

DOSI PER 4 PERSONE<br />

1 kg di patate<br />

300 g di cipolle dorate<br />

1 spicchio d’aglio<br />

1 peperone rosso<br />

1 cucchiaio di concentrato di pomodoro<br />

1 cucchiaio di paprika dolce<br />

paprika piccante secondo il gusto<br />

1 cucchiaio di aceto<br />

1 foglia d’alloro<br />

4 cucchiai di olio extravergine di oliva<br />

cumino dei prati<br />

maggiorana, sale<br />

INSALATA DI LENTICCHIEEPECORINO TOSCANO<br />

300 g di lenticchie<br />

200 g di pecorino toscano<br />

1 cuore di sedano<br />

2 pomodori rossi maturi<br />

alloro, timo, erba cipollina<br />

olio extravergine di oliva<br />

pepe, sale<br />

59<br />

Fate attenzione al tagliere, che può essere il<br />

luogo di scambio di agenti contaminanti. In<br />

particolare non adoperatelo contemporaneamente<br />

per tagliare alimenti che saranno<br />

consumati crudi con altri che vanno cotti. Per<br />

esempio, se l’avete usato per tagliare un petto<br />

di pollo, siate<br />

certi di averlo<br />

lavato bene<br />

prima di affettarci<br />

sopra il<br />

pomodoro per<br />

l’in salata.


60<br />

In movimento<br />

ScelteCiambella<br />

PER ASSUNTA<br />

PARALIMPIADI<br />

MONDIALI<br />

Francesco Piromallo<br />

Dalle Paralimpiadi di Londra prendiamo spunto per un’altra<br />

storia, di quelle che potremmo definire leggendarie.<br />

Perché racconta di un’atleta che fino a 4 anni fa<br />

ha partecipato alle Olimpiadi e che un glaucoma congen<strong>it</strong>o<br />

a entrambi gli occhi ha costretto a cambiare v<strong>it</strong>a.<br />

Ed è una storia bellissima.<br />

Lei è Assunta Legnante, nata a Napoli 34<br />

anni fa. Un donnone, come si direbbe guardandone<br />

il fisico imponente. Una simpaticona,<br />

appena ci si parla un po’. È anche<br />

un’atleta di ottimo livello nel getto del peso:<br />

entra nella nazionale <strong>it</strong>alina di atletica<br />

a 15 anni, nel 2007 vince gli Europei indoor<br />

e nello stesso anno è cap<strong>it</strong>ano degli azzurri<br />

ai Mondiali di Osaka. Nel 2008 è alle<br />

Olimpiadi di Pechino. Ma la sua v<strong>it</strong>a sta per<br />

cambiare. <strong>Il</strong> glaucoma, che già l’aveva fermata<br />

prima di Ate ne nel 2004, peggiora<br />

in modo importante e le chiude l’occhio<br />

destro. Poi nel 2011 completa il suo percorso<br />

e le chiude l’occhio sinistro. E As sunta<br />

diventa cieca.<br />

Tutto fin<strong>it</strong>o? Neanche un po’. Perché, passato<br />

il primo leg<strong>it</strong>timo momento di sconforto,<br />

Assunta decide di cambiare la sua v<strong>it</strong>a<br />

di atleta. Con l’aiuto della Federazione<br />

<strong>it</strong>aliana di atletica leggera e del Com<strong>it</strong>ato<br />

paralimpico <strong>it</strong>aliano si rimette in pista: getto<br />

del peso e lancio del disco. Al momento<br />

di cominciare la sua nuova carriera di atleta<br />

disabile, all’inizio di quest’anno, Assunta dice una frase<br />

esemplificativa dello spir<strong>it</strong>o con cui tutti dovremmo<br />

affrontare la v<strong>it</strong>a, e lo sport: “Non ho mai visto gare di<br />

getto del peso con non vedenti. Pensandoci, mi viene<br />

da dire che non le vedrò mai. Ma mi diverto e il mio obiettivo<br />

è proprio questo, divertirmi”. Intanto, a Londra ha<br />

vinto l’oro e stabil<strong>it</strong>o il nuovo record del mondo (il “vecchio”<br />

era già suo) della special<strong>it</strong>à con la straordinaria misura<br />

di 16,74 metri, che la qualifica di dir<strong>it</strong>to agli Europei<br />

di atletica dei normodotati, a Zurigo. La gara continua.<br />

“<br />

A Firenze,<br />

dal 20 al 23<br />

settembre,<br />

l’Expo Rurale<br />

porta il<br />

mondo<br />

contadino<br />

nel Parco<br />

delle<br />

Cascine. E<br />

riserva ai<br />

bambini<br />

laboratori,<br />

aree<br />

dedicate,<br />

picnic<br />

sull’erba e<br />

merende<br />

“come una<br />

volta”<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Under 14<br />

Un gior<br />

all’omb<br />

Costanza Beltrami<br />

Fare il pane, raccogliere il miele,<br />

magari mungere la mucca. Contadini<br />

per un giorno, tra pascoli<br />

erbosi e balle di fieno. Ma in c<strong>it</strong>tà. Torna<br />

a Firenze, al Parco delle Cascine,<br />

Expo Rurale, l’evento che dal 20 al<br />

23 settembre (dalle 10 alle 20)<br />

trasforma il più grande<br />

parco pubblico fiorentino<br />

in un bellissimo<br />

angolo<br />

di campagna.<br />

E mette in<br />

scena, in pieno<br />

cen tro, il<br />

mon do contadino<br />

di og gi,<br />

col suo patrimonio<br />

di e terogene<strong>it</strong>à<br />

biologica, tradizionale,<br />

culturale e colturale:<br />

qui, con a ni mazioni dal vivo e spaccati<br />

rappresentativi, ci sono infatti<br />

tutti i settori della rural<strong>it</strong>à toscana,<br />

dalla v<strong>it</strong>icoltura alla foresta.<br />

E angolo si fa per dire: 6 ettaridi pra-


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

no da “farmer”<br />

ra del Duomo<br />

ti e “campi coltivati”,animali<br />

e frutti<br />

della terra,<br />

storie e protagonisti.<br />

U -<br />

na fattoria f<strong>it</strong>ta<br />

di attiv<strong>it</strong>à. E<br />

5.500 mq di spazi<br />

coperti dove, tra mostre,<br />

incontri, racconti ed<br />

esperienze, trovano posto i laboratori<br />

e le aree per i bambini.<br />

L’Expo (realizzata dalla Regione Toscana<br />

con il Comune di Firenze e altri<br />

partner) si rivolge a tutti: agli addetti,<br />

alle famiglie, anche ai bambini.<br />

Che - tra una merenda alla vecchia<br />

maniera, preparata dalle “Donne<br />

in campo” con pane e olio o miele<br />

o marmellata, e un picnic sull’erba<br />

- si cimenteranno nell’orto, faranno<br />

concorrenza agli uccellini nella<br />

gara canora, si sentiranno butteri,<br />

scopriranno l’unica cooperativa di<br />

donne pescatrici e l’ultima filanda<br />

artigianale, dove si tesse la lana delle<br />

pecore garfagnine, quelle dipinte<br />

ScelteCiambella<br />

da Giotto.<br />

Per chi si sente<br />

troppo grande per<br />

la merenda c’è l’a -<br />

per<strong>it</strong>ivo a base di<br />

suc co d’uva o il<br />

latte d’asina amiatina<br />

(agli adulti il<br />

Wine Bar riserva<br />

ottimi vini, salumi<br />

e formaggi toscani).<br />

Anche il pic nic è “all’antica”:<br />

con la tovaglia stesa sul prato e il pane<br />

fragrante, i salumi e i formaggi sapor<strong>it</strong>i,<br />

le verdure fresche estratti dal<br />

cestino speciale dell’Expo (il marchio<br />

“Pranzo sano fuori casa” garantisce<br />

un pasto gustoso, biologico, bilanciato<br />

e di qual<strong>it</strong>à). Poi ci sono le passeggiate<br />

lungo il fiume, nel bosco o<br />

tra i filari. E se i grandi faranno la spesa<br />

direttamente nell’orto o nelle botteghe<br />

delle filiere, i bambini avranno<br />

il loro daffare a frequentare le mille<br />

proposte dei laboratorie dell’agrinido.<br />

E mentre sul “tappeto verde”<br />

sfilano la Calvana e la Pontremolese,<br />

la Chianina e la Limousine, e i “coltivatori<br />

e le coltivatrici custodi” raccontano<br />

come riescono<br />

a tutelare le<br />

oltre 700 specieo -<br />

riginali che altrimenti<br />

potremmo<br />

perdere per sempre,<br />

loro beati giocherannoper<br />

un giornoa fare gli “urban<br />

farmer”.<br />

Info: www.exporurale.<strong>it</strong>.<br />

i<br />

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La Fata Libellula<br />

e il riso “magico”<br />

61<br />

LE MANI IN... Pensa anche ai bambini “Rice-<br />

I sapori del riso <strong>it</strong>aliano”, dal 21 al 23<br />

settembre a Novara e Casalbel trame (No).<br />

Due gli appuntamenti nel Ca scinale dei<br />

No bili di Casalbeltrame: sabato 22,<br />

dal le 15, si dà spazio alla creativ<strong>it</strong>à con<br />

“Le mani in pasta... e in riso!”, il labora -<br />

torio di manipolazione e riconoscimen -<br />

to di cereali e farine, di impasto e di composizione<br />

creativa. Domenica 23 è la volta<br />

della lettura animata “Lo spaventapasseri”<br />

(in collaborazione con lo staff<br />

del Festival di letteratura per ragazzi di<br />

Novara) e del laboratorio di costruzione<br />

a tema sulla raccolta differenziata.<br />

E nel Museo etnografico dell’attrezzo<br />

agricolo “L Çivel”, nell’ex fienile della<br />

cascina, li aspetta la Fata Libellula con<br />

le sue piccole e grandi magie di riso. È<br />

tutto gratis. Info: 0321/838375.<br />

ASSALTO ALLA ROCCA. Ultime “scintille”<br />

di stagione, dopo la pausa estiva, alla<br />

Rocca Bor romeo di Angera, sulla sponda<br />

lombarda del Lago Maggiore. <strong>Il</strong> 30 settembre<br />

sarà presa d’assalto per l’intera<br />

giornata dai Tre Moschettieri, con l’aiuto<br />

dei bambini presenti. <strong>Il</strong> 14 ottobre,<br />

con “La maledizione<br />

della prima<br />

luna”, sarà la<br />

volta dei pirati...<br />

Per informazioni:<br />

0331/ 931300.


62<br />

Romanzi<br />

L’avventura di Federico<br />

fuori dal castello<br />

ScelteCiambella<br />

Letti per voi<br />

questi tempi, in cui si le il-<br />

Di lusioni cap<strong>it</strong>olano sempre<br />

prima, bambini e ragazzi fanno fatica<br />

a provare sentimenti. Eppure,<br />

nonostante tutte le difficoltà<br />

e i pericoli che genera, non c’è<br />

niente che dia senso alla v<strong>it</strong>a quanto<br />

il sentire. Una storia per adolescenti<br />

originale, senza veli, coraggiosa,<br />

ce la racconta Guus Kuijer.<br />

La protagonista è Polleke, poetessa<br />

undicenne di famiglia a dir<br />

poco confusa, che si dibatte nelle<br />

difficoltà della v<strong>it</strong>a aggrappandosi<br />

alla lirica, alla sua forza v<strong>it</strong>ale e,<br />

alla fine, a una mucchina.<br />

Da Per sempre insieme, amen<br />

(Feltrinelli Kids, 96 pagine, 11<br />

eu ro) si esce sereni, divert<strong>it</strong>i e sufficientemente<br />

speranzosi, nonostante<br />

non siano da poco le avvers<strong>it</strong>à<br />

cui Polleke va incontro. <strong>Il</strong> suo<br />

ragazzo la lascia. Suo padre è un<br />

fannullone e viene arrestato. La<br />

mamma ha una relazione con il<br />

maestro di scuola. Insomma, non<br />

tutto le sorride. Ma la v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à che<br />

la contraddistingue le permetterà<br />

di tenere duro con l’aiuto della sua<br />

mente originale e della v<strong>it</strong>ellina<br />

(che si chiama Polleke come lei).<br />

Età di lettura, dai 12 anni.<br />

dedicatoairagazzidedicatoairagazzidedicatoairagazzi<br />

Autrice<br />

Pina Varriale<br />

Ed<strong>it</strong>ore<br />

Nuove Edizioni<br />

Romane<br />

Pagine<br />

189<br />

Prezzo<br />

12 euro<br />

Età consigliata<br />

dai 12 anni<br />

Se un ragazzino vive recluso in un castello,<br />

tormentato da vecchi precettori<br />

e regole noiose, senza più l’affetto<br />

dei gen<strong>it</strong>ori, è naturale che voglia scappare.<br />

Con Mai con la luna piena Pina<br />

Varriale ci mostra il futuro Federico II<br />

di Svevia mentre esplora il mondo fuori<br />

del castello di Maredolce; sono mol -<br />

te le cose nuove e misteriose che gli<br />

verranno incontro aprendogli la mente<br />

e che lo renderanno uno dei sovrani<br />

più aperti e grandi della storia.<br />

Francesca Mossa<br />

Storie della buonanotte<br />

La piccola luna<br />

del coniglietto Bubù<br />

Succede a tutti i bambini di non voler<br />

andare a letto, di resistere finché<br />

possono alla fine del giorno, di essere<br />

posseduti dalla sensazione che ci<br />

sia sempre qualcosa da vedere, qualcosa<br />

ancora da fare. <strong>Il</strong> coniglietto Bubù,<br />

protagonista di Piccola luna, non riesce<br />

a staccarsi dalla visione di quel magico<br />

spicchio, vorrebbe che tutti i suoi<br />

amici restassero lì con lui, ma è davvero<br />

tardi, bisogna capire che il giorno<br />

finisce, per poi ricominciare.<br />

Autrice<br />

Elzbieta<br />

Ed<strong>it</strong>ore<br />

<strong>Il</strong> Castoro<br />

Pagine<br />

28<br />

Prezzo<br />

9 euro<br />

Età consigliata<br />

dai 3 anni<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

E LA MUCCHINA<br />

RIPORTA IL SERENO<br />

Per un bambino è sempre difficile<br />

comprendere i propri sentimenti<br />

quando i gen<strong>it</strong>ori si separano e<br />

spesso resta, immobile, muto,<br />

con molta sofferenza nel cuore.<br />

Beatrice Masini racconta la storia<br />

di Giulio che, come tanti, subisce<br />

il divorzio dei gen<strong>it</strong>ori e non<br />

sa come affrontare la nuova v<strong>it</strong>a.<br />

Io non mi separo (Carthusia, 30<br />

pagine, 15,90 euro) nasce da un<br />

progetto patrocinato dalle Asl di<br />

Milano e Monza, ed è utile per superare<br />

al meglio i dispiaceri della<br />

separazione. Dai 4 anni.<br />

Al cinema<br />

Madagascar 3<br />

R<strong>it</strong>orno buffo<br />

Registi<br />

Eric Darnell,<br />

Conrad Vernon<br />

e Tom McGrath<br />

Casa di produzione<br />

DreamWorks<br />

Animation<br />

Durata<br />

93 minuti<br />

Età consigliata<br />

dai 6 anni<br />

La trama di Madagascar 3. Ricercati<br />

in Europa è piuttosto complicata<br />

ed è importante conoscere la storia<br />

precedente per seguirla bene. <strong>Il</strong> leone<br />

Alex, la zebra Marty, l’ippopotamo<br />

Gloria e la giraffa Melman, fugg<strong>it</strong>i<br />

in Africa dallo zoo di New York, provano<br />

nostalgia per la Grande Mela.<br />

Cercano di raggiungere l’aeroplano<br />

dei pinguini, a Mon te carlo. Molti, buffi<br />

e divertenti gli incidenti sulla strada<br />

del r<strong>it</strong>orno.


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

F ilmando<br />

Bella addormentata<br />

da applausi<br />

Èstato accolto con tantissimi applausi<br />

a Venezia. “Bella addormentata”,<br />

di Marco Bellocchio, è ispirato<br />

al caso di Eluana Englaro ma, co -<br />

me ha voluto spiegare il regista: “Non<br />

è un film a tesi, non voglio affermare<br />

principi. È un film su diversi risvegli<br />

e alcuni non risvegli. E luana<br />

è uno spunto narrativo, non il pretesto<br />

per creare una divagazione ideologica<br />

o compiacente. Senza Eluana<br />

che muore non ci sarebbe Bella addormentata<br />

che si risveglia”.<br />

Non si può dargli torto, soprattutto<br />

dopo aver visto il film. “Bella addormentata”<br />

è sì Eluana che ha perso<br />

coscienza, ma è anche la coscienza<br />

di tutti i personaggi delle quattro<br />

storie dell’opera, la forza e la convinzione<br />

con le quali difendono le<br />

proprie idee, la paura che li tiene bloccati<br />

e li esorta a pregare “piu forte”<br />

l’Ave Maria. Ma è anche la nazione.<br />

Sempre Bellocchio: “Viviamo in uno<br />

stato di dormiveglia. Questo ho voluto<br />

rappresentare. Bella addormentata<br />

è soprattutto l’Italia”.<br />

La trama è f<strong>it</strong>ta: intreccia i destini<br />

dei personaggi nei giorni in cui, nel<br />

febbraio 2009, Eluana lascia la casa<br />

di cura Talamoni di Lecco e arriva a<br />

Udine presso il centro “La Quiete”.<br />

Tra loro Maria (Alba Rohr wacher),<br />

che supporta la protesta pro-v<strong>it</strong>a all’esterno<br />

della clinica, e Roberto<br />

(Michele Riondino), che al contrario<br />

parteggia per la libertà di scelta<br />

delle famiglie. Due mondi lontani destinati<br />

a incontrarsi.<br />

V<strong>it</strong>o Lamberti<br />

C’è anche un personaggio senza nome,<br />

“la grande madre” (Isabelle<br />

Huppert), un’attrice che ha sacrificato<br />

la carriera per accudire la figlia<br />

che vive in condizioni analoghe a<br />

quella di Eluana. Su tutti, però, emerge<br />

Uliano Beffardi (Servillo), papà<br />

di Maria e senatore del Pdl. <strong>Il</strong> part<strong>it</strong>o<br />

vuole che voti il disegno di legge<br />

del governo Berlusconi, per impedire<br />

la sospensione dell’alimentazione<br />

e dell’idratazione dei pazienti<br />

in stato vegetativo. Lui cambia idea<br />

e a rincarare la dose ci pensa uno strano<br />

psicologo dei senatori.<br />

Bellocchio usa la distanza dei grandi<br />

autori e la sua storia non soffoca<br />

il film. Cerca di spiegare le ragioni<br />

di tutti non giudicandoli, ma calcando<br />

la mano laddove la narrazione glielo<br />

consente (dai pol<strong>it</strong>ici <strong>it</strong>aliani che<br />

sono disperati se non vanno in tv alle<br />

preghiere gridate dalla Huppert).<br />

<strong>Il</strong> risultato è brillante, perché “Bel -<br />

la addormentata” trae la sua forza<br />

non da ideologie preconcette ma dalla<br />

raffinata messa in scena e da un<br />

cast di attori ammirevole. Non un<br />

film sulla v<strong>it</strong>a e la morte, ma su chi<br />

dor me e decide di svegliarsi e su chi,<br />

per ragioni diverse, non si<br />

sveglierà mai più.<br />

La locandina<br />

L’intervallo<br />

63<br />

REGIA: Marco Bellocchio<br />

SCENEGGIATURA: Marco Bellocchio, Stefano Rulli<br />

ATTORI: Toni Servillo, Alba Rohrwacher, Pier Giorgio Bellocchio,<br />

Michele Riondino, Maya Sansa, Isabelle Huppert<br />

DISTRIBUZIONE: 01 Distribution<br />

PAESE: Italia-Francia 2012<br />

GENERE: drammatico<br />

DURATA: 115 minuti<br />

“L’intervallo”, di Leonardo Di Costanzo è uno di quei<br />

piccoli gioielli che speriamo le barbare distribuzioni<br />

non releghino in qualche sala bugigattolo e piena<br />

di polvere. La storia narra di due adolescenti napoletani.<br />

Lei è Veronica, ha fatto uno sgarbo a qualcuno<br />

e viene mandata in un vecchio edificio nell’attesa<br />

che si decida come punirla; lui è Salvatore, nella<br />

v<strong>it</strong>a vend<strong>it</strong>ore di gran<strong>it</strong>e e adesso guardiano di<br />

Veronica. Chi ha voluto tutto questo? Prima di scoprirlo,<br />

lo spettatore scopre i due giovani, le loro piccole<br />

ostil<strong>it</strong>à, le diffidenze, e pian piano la loro<br />

complic<strong>it</strong>à. A Di Costanzo va riconosciuto<br />

il mer<strong>it</strong>o di aver scr<strong>it</strong>to una sceneggiatura<br />

robusta, messa in scena con discrezione<br />

e potenza. Alla fine, nello<br />

scontro tra corruzione e innocenza<br />

a vincere è un terzo incomodo:<br />

il cinema, puro, spiazzante,<br />

di Leonardo Di Costanzo.


64<br />

vissuto soltanto 53 anni, ma<br />

Ha ha avuto il tempo di scrivere<br />

200 romanzi. André Héléna, con<br />

George Simenon e Leo Mallet, è<br />

uno dei grandi protagonisti del<br />

noir francese. È morto nel 1972,<br />

probabilmente perché gli piaceva<br />

troppo l’alcol.<br />

L’ed<strong>it</strong>ore Fanucci, 40 anni dopo,<br />

ha deciso di proporlo in edizione<br />

economica ai lettori <strong>it</strong>aliani, stampando<br />

La v<strong>it</strong>tima (208 pagine,<br />

4,90 euro).<br />

Decisamente originali anche le ragioni<br />

dell’approdo al noir di Héléna.<br />

A 17 anni, dopo aver pubblicato<br />

dei versi, fondò una rivista e finì per<br />

qualche mese in galera per aver infranto<br />

alcune norme sugli abbonamenti.<br />

Così si fece quell’esperienza<br />

“dal di dentro” che anche in<br />

queste pagine sa descrivere bene<br />

a tinte fosche.<br />

<strong>Il</strong> romanzo, del resto, non traccia<br />

un confine netto tra guardie e ladri<br />

della Parigi degli anni Cinquanta.<br />

La mala - anche quella dei boss<br />

- è fatta da poveracci, veloci con la<br />

pistola o col coltello, che si arrangiano<br />

per emergere con traffici di oppio<br />

(la droga dei ricchi a quei tempi)<br />

e rapine spesso fin<strong>it</strong>e male.<br />

I poliziotti, troppo spesso, o sono<br />

corrotti o “menano”, nelle celle buie<br />

dei commissariati, per strappare<br />

Leggo vedo sento<br />

La mala parigina<br />

di André Héléna<br />

Rocco Di Blasi<br />

confessioni. A volte fanno l’una e<br />

l’altra cosa insieme.<br />

L’ispettore Bernard, ad esempio,<br />

è stato a lungo onesto, ma così<br />

non poteva accontentare l’ambiziosa<br />

moglie Germaine, che - oltretutto<br />

- se la spassa con il giovane<br />

amante del piano di sotto,<br />

mentre il mar<strong>it</strong>o è al lavoro e la figlia<br />

è a scuola.<br />

Quando scopre d’essere corrotto<br />

e cornuto, a Bernard saltano i nervi,<br />

praticamente si suicida aprendo<br />

il fuoco contro i boss che l’avevano<br />

pagato. Ne fa le spese anche<br />

il povero Edgar, un ladruncolo che<br />

finisce in galera per l’omicidio.<br />

C’è anche il poliziotto buono:<br />

l’ispettore Gribert non se la beve.<br />

Mette la fedifraga con le spalle al<br />

muro. <strong>Il</strong> lieto fine non c’è. Ma la piccola<br />

Sylviane ha un futuro assicurato.<br />

Giustizia è fatta, per quanto è<br />

possibile in un noir.<br />

Autrice<br />

Rossella Calabrò<br />

Ed<strong>it</strong>ore<br />

Sperling & Kupfer<br />

Pagine<br />

106<br />

Prezzo<br />

10 euro<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Salvagiallo<br />

Atene. Maggio 2011. Qualcuno<br />

pacatamente avvisa noti<br />

evasori fiscali che se non pagano<br />

li uccide: con due lo fa davvero,<br />

qualcun altro versa il dovuto<br />

allo Stato. Poi chiede una<br />

mer<strong>it</strong>ata provvigione, i Servizi<br />

cercano di gabbarlo, allora<br />

ammazza un paio di “favor<strong>it</strong>i”<br />

del sistema. E diventa una sorta<br />

di eroe nazionale.<br />

Eppure l’antiquato, goffo, m<strong>it</strong>e,<br />

coriaceo commissario Kostas<br />

Char<strong>it</strong>os deve proprio cercare<br />

di arrestarlo. Con meno lavoro,<br />

causa il solo, triste, susseguirsi<br />

di disperati suicidi per la<br />

crisi e le strade intasate per<br />

Satira<br />

<strong>Il</strong> povero e ossessionato<br />

maschio <strong>it</strong>aliano<br />

Le Cinquanta sfumature non si fermano. L’onda<br />

ed<strong>it</strong>oriale dell’estate coinvolge anche chi decide<br />

di fare una versione ironica e demistificante della<br />

trilogia più venduta dell’anno. È il caso di Rossella<br />

Calabrò, che ha dato alle stampe un instant book:<br />

Cinquanta sbavature di Gigio. L’autrice rifà<br />

il verso alla ormai m<strong>it</strong>ica E.L James ma, al posto<br />

del ricco e affascinante mister Grey, manda in scena<br />

Gigio, un povero maschio <strong>it</strong>aliano, ossessionato<br />

- oltretutto - dalla caduta prematura dei capelli.<br />

Insomma, dovrebbe prevalere la satira. Ma<br />

la Calabrò offre una versione troppo realistica del<br />

“suo” maschio. Alla fine,<br />

volendo far ridere, rischia<br />

di far piangere.


<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Caccia agli evasori<br />

scioperi e manifestazioni, troverà<br />

il modo di farsi finalmente<br />

promuovere, nonostante la<br />

fi glia Caterina voglia partire<br />

per l’Africa e il vocabolario Di-<br />

Dischi<br />

m<strong>it</strong>rakos non gli dia il sol<strong>it</strong>o<br />

aiuto. Fortuna che ha Zisis e<br />

Mà nia!<br />

Talora si fa un po’ il verso per le<br />

strade dell’Acropoli, tuttavia è<br />

sempre un grande (con una trama<br />

geniale) il pluripremiato m<strong>it</strong>ico<br />

75enne Petros Markaris<br />

(“L’esattore”, Bompiani, 343 pagine,<br />

18,50 euro; originale del<br />

2012, traduzione di Andrea Di<br />

Gregorio), in prima al presente,<br />

colma di pietas senza enfasi. Segnalo<br />

il menu di Ai-Stratis a<br />

pag. 278. Ghemistà (pomodori<br />

e peperoni ripieni) e silenzi.<br />

Leggo vedo sento<br />

Valerio Calzolaio<br />

Continua a fiorire il filone chiamato “retro rock”<br />

che ripropone sonor<strong>it</strong>à vintage rock anni 60-70, e<br />

i Rival Sons con il nuovo “Pressure and Time” ne reclamano<br />

a gran voce la corona, mettendo a rischio la guida<br />

di band affermate come i Wolfmother. I Rival Sons sanno il<br />

fatto loro e in 30 minuti di assalto sonico senza fronzoli miscelano<br />

con sapienza e gusto i Free di<br />

Paul Rodgers con i primi Led Zeppelin<br />

passando per i Bad Com-<br />

<strong>Il</strong> gusto<br />

del retro<br />

rock<br />

Federico Vend<strong>it</strong>ti<br />

pany. Le danze si aprono con<br />

la monol<strong>it</strong>ica “All Over The Road”<br />

e a metà del pezzo non potrete<br />

fare a meno di battere<br />

il piede a tempo, a seguire l’altrettanto<br />

scatenata “Burn<br />

Down Los Angeles” dove il cantante<br />

Jay Buchanan offre una presta-<br />

zione esemplare, omaggiando il blues più sanguigno e viscerale.<br />

Certo, la band californiana non suona nulla di<br />

originale, ma l’energia e l’abil<strong>it</strong>à nel saper ripescare un<br />

buon sound, senza l’uso smodato della tecnologia,<br />

la elevano almeno una spanna sopra l’agguerr<strong>it</strong>a<br />

concorrenza. Consigliato vivamente a<br />

chi a Woodstock non c’era.<br />

Interviste<br />

Mankell si racconta<br />

tra Africa e Svezia<br />

Stoccolma e Maputo. 1991-2011. La 70enne giornalista<br />

danese Kirsten Jacobsen ha incontrato il grande<br />

scr<strong>it</strong>tore svedese per farsi raccontare Mankell (su)<br />

Mankell. Chi ama Kurt Wallander, il commissario della<br />

polizia di Ystad, troverà molto pane per i suoi denti.<br />

Henning Mankell pubblicò il primo romanzo della<br />

serie nel 1991. Ne sono poi usc<strong>it</strong>i altri 10, tradotti<br />

in oltre 40 lingue. Con stile affettuoso e informale la<br />

Jacobsen racconta l’infanzia dello scr<strong>it</strong>tore (madre assente,<br />

padre giudice, nonno compos<strong>it</strong>ore), le scelte<br />

ideali (socialista e calvinista)<br />

e v<strong>it</strong>ali (l’Africa, Eva Berg -<br />

man sposata nel 1998).<br />

Autrice<br />

Kirsten Jacobsen<br />

Ed<strong>it</strong>ore<br />

Marsilio<br />

Pagine<br />

346<br />

Prezzo<br />

19 euro<br />

Saggi<br />

Se il cinema noir<br />

si fa filosofia<br />

Usa soprattutto. Si potrebbe iniziare con “Metropolis”<br />

di Fr<strong>it</strong>z Lang (1927), con “<strong>Il</strong> porto delle nebbie” di<br />

Marcel Carné (1938), con “Ombre rosse” di John Ford<br />

(1939), con “<strong>Il</strong> mistero del falco” di John Huston (1941)<br />

e finire negli anni Duemila. La storia del cinema a<br />

un certo punto si colora di buio, nero, paura, violenza.<br />

Due cr<strong>it</strong>ici della cultura, Mario Pezzellae Antonio<br />

Tricomi, hanno coordinato un lavoro collettivo di ricerche<br />

e seminari su “Cinema e filosofia” alla Normale<br />

di Pisa. <strong>Il</strong> volume I fantasmi del moderno raccoglie<br />

saggi vari su temi e figure del cinema noir: la comprensione<br />

del m<strong>it</strong>o, l’interpretazione delle immagini,<br />

i casi paradigmatici.<br />

A cura di<br />

Mario Pezzella<br />

e Antonio Tricomi<br />

Ed<strong>it</strong>ore<br />

Cattedrale<br />

Pagine<br />

222<br />

Prezzo<br />

22,50 euro<br />

65


66<br />

Fenomenale<br />

Ottime previsioni del tempo<br />

per il prossimo inverno.<br />

Dopo il metro di neve dei<br />

mesi scorsi, e l’estate torrida<br />

che ne è segu<strong>it</strong>a, alla<br />

Goldenpoint sono certi<br />

che ci attende una stagione<br />

temperata. L’immagine<br />

è tratta, infatti, dalla<br />

campagna invernale<br />

dell’a zienda che sta per<br />

essere lanciata con<br />

i prossimi spot. E d<strong>it</strong>eci voi<br />

se non fa ben sperare. Anche<br />

se dovesse servire il piumone!<br />

Fe<br />

Teledipendente<br />

no<br />

mena<br />

e<br />

<strong>Il</strong> logo del programma<br />

”TecheTecheTe’-<br />

<strong>Il</strong> nuovo che fu”,<br />

proposto da Rai1.<br />

Èiniziato il 2 luglio e doveva concludersi<br />

dopo due mesi esatti.<br />

Ma “TecheTecheTe’” - il programma<br />

di Rai1 in onda per una quarantina<br />

di minuti ogni sera dopo il Tg<br />

delle 20 - è andato avanti anche nella<br />

prima settimana di settembre.<br />

Mer<strong>it</strong>o del costante successo che<br />

l’ha accompagnato per tutta l’estate<br />

e che l’ha portato spesso a 5 milioni<br />

di audience.<br />

La trasmissione, all’apparenza, è un<br />

collage delle teche della tv pubblica<br />

(da qui il nome), ma in realtà è<br />

una poderosa vetrina di quanto Viale<br />

Mazzini è riusc<strong>it</strong>a a produrre nel<br />

corso degli anni. Dal 1954 ai giorni<br />

nostri (o quasi).<br />

Diecimila volti tratti da 64 programmi<br />

si sono succeduti in un<br />

“circolo dei frammenti”, su ognuno<br />

dei quali poteva innestarsi<br />

un’operazione nostalgia. Da Renzo<br />

Arbore a Beppe Grillo (quando<br />

ancora faceva il comico), da Umberto<br />

Eco a Indro Montanelli, da<br />

Raffaella Carrà a Loretta Goggi e<br />

sorella. E poi, nella stessa punta-<br />

<strong>Il</strong> <strong>Salvagente</strong> 13-20 settembre 2012<br />

Operazione “r<strong>it</strong>agli”:<br />

quant’era bella la Rai<br />

R<strong>it</strong>a De Buono<br />

ta, per simmetria, anche i fratelli<br />

Fiorello. E Nino Manfredi e il Quartetto<br />

Cetra e il poeta Umberto Saba<br />

e tantissimi personaggi ormai<br />

dimenticati, come il severo Ugo La<br />

Malfa, il p<strong>it</strong>tore Mino Maccari e<br />

quanti ne volete. L’idea è stata del<br />

capostruttura di Rai1, Michele Bovi,<br />

il t<strong>it</strong>olo (e probabilmente anche<br />

altro) è del poeta-paroliere Panella<br />

(collaborò anche con l’ultimo<br />

Lucio Battisti). La curatrice<br />

della trasmissione è Elisabetta<br />

Barduagni, ma il materiale proviene<br />

dalle teche su cui vigila da tempo<br />

Barbara Scaramucci, salvando<br />

i video dalla distruzione.<br />

“TecheTecheTe’” è una trasmissione<br />

che si segue con piacere, ma<br />

anche con rabbia. Mostra, infatti,<br />

quanto intrattenimento di qual<strong>it</strong>à,<br />

e quanta cultura, ci sono stati<br />

nella tv pubblica. Ma fa venire<br />

in mente anche la sciatteria e il<br />

pressappochismo di oggi.<br />

Si stava meglio nel Novecento?<br />

Per quanto riguarda la Rai certamente<br />

sì.

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