Rivista «skilled» SUFFP 01/2023 dedicato al tema Internazionale
Sono molti gli aspetti internazionali della formazione professionale. Pertanto, anche la SUFFP è attiva ben oltre i confini della Svizzera. Il numero primaverile della rivista della SUFFP «skilled» offre una panoramica di questo lavoro e mostra come l'internazionalità contribuisca a modellare la formazione professionale, valicando i confini.
Sono molti gli aspetti internazionali della formazione professionale. Pertanto, anche la SUFFP è attiva ben oltre i confini della Svizzera. Il numero primaverile della rivista della SUFFP «skilled» offre una panoramica di questo lavoro e mostra come l'internazionalità contribuisca a modellare la formazione professionale, valicando i confini.
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skilled 1/23<br />
Per la pratica<br />
Da qu<strong>al</strong>che anno a questa parte, la formazione profession<strong>al</strong>e si trova regolarmente <strong>al</strong> centro di<br />
dibattiti politici e scientifici internazion<strong>al</strong>i, relativi a questioni economiche, educative e soci<strong>al</strong>i.<br />
Tuttavia, questi dibattiti si scontrano con le differenze importanti esistenti tra i vari sistemi<br />
di formazione profession<strong>al</strong>e e con le difficoltà di sviluppare paragoni v<strong>al</strong>idi. L’articolo presenta<br />
quattro approcci diversi.<br />
«Rispetto agli <strong>al</strong>tri ambiti dell’educazione, la formazione profession<strong>al</strong>e<br />
è indiscutibilmente la meno omogenea. Infatti,<br />
per quanto concerne fin<strong>al</strong>ità, istituzioni, partecipanti e programmi,<br />
la varietà è una delle sue caratteristiche princip<strong>al</strong>i».<br />
Sono questi i termini usati da Stephen Billett, uno tra i maggiori<br />
speci<strong>al</strong>isti internazion<strong>al</strong>i del settore: rispetto ai sistemi<br />
di formazione gener<strong>al</strong>e, quelli della formazione profession<strong>al</strong>e<br />
si mostrano sensibilmente più eterogenei, con organizzazioni,<br />
offerte, attori, posizioni in seno <strong>al</strong> sis<strong>tema</strong> educativo<br />
nazion<strong>al</strong>e e terminologie t<strong>al</strong>volta particolarmente divergenti.<br />
T<strong>al</strong>e diversità rende complicato qu<strong>al</strong>siasi tentativo di comparazione<br />
tra due o più sistemi nazion<strong>al</strong>i. A dispetto delle difficoltà,<br />
la comparazione resta un esercizio indispensabile per<br />
migliorare la conoscenza non soltanto di <strong>al</strong>tri sistemi, bensì<br />
anche del nostro stesso sis<strong>tema</strong>, tramite il confronto con <strong>al</strong>tre<br />
pratiche. Permette <strong>al</strong>tresì di v<strong>al</strong>utare le diverse politiche<br />
educative, di rilevare le pratiche che hanno successo e di sostenere<br />
così le riforme.<br />
Nonostante la complessità dell’esercizio, non mancano i<br />
tentativi volti a sviluppare delle comparazioni. Attu<strong>al</strong>mente,<br />
nel dibattito internazion<strong>al</strong>e possiamo distinguerne quattro:<br />
1.<br />
La formazione profession<strong>al</strong>e e le sue molteplici declinazioni<br />
La comparazione internazion<strong>al</strong>e:<br />
difficile ma indispensabile<br />
Comparazione approfondita tra un numero limitato<br />
di Paesi<br />
Di Lorenzo Bonoli<br />
Numerose comparazioni si sono foc<strong>al</strong>izzate su un numero<br />
limitato di Paesi, paragonando per esempio il sis<strong>tema</strong> tedesco<br />
a quello francese oppure quello tedesco a quello inglese,<br />
concentrandosi su concetti qu<strong>al</strong>i Beruf, métier o occupation.<br />
Questo tipo di confronto garantisce une descrizione precisa<br />
e approfondita delle differenze esistenti tra i due Paesi, ma<br />
la sua portata resta comunque limitata per via del numero<br />
ristretto di Stati. Per di più, spesso non si traduce in una definizione<br />
di categorie gener<strong>al</strong>i che possano essere utilizzate<br />
nel confronto con <strong>al</strong>tri Paesi.<br />
100<br />
90<br />
80<br />
70<br />
60<br />
50<br />
40<br />
30<br />
20<br />
10<br />
0 %<br />
2.<br />
Partecipazione ai programmi profession<strong>al</strong>i<br />
del secondario II in Europa nel 2<strong>01</strong>9<br />
Irlanda<br />
Svezia<br />
Spagna<br />
Danimarca<br />
Lettonia<br />
Portog<strong>al</strong>lo<br />
Francia<br />
Estonia<br />
Gran Bretagna<br />
Ungheria<br />
Germania<br />
Norvegia<br />
Bulgaria<br />
Polonia<br />
It<strong>al</strong>ia<br />
Romania<br />
Belgio<br />
Lussemburgo<br />
Svizzera<br />
Slovacchia<br />
Olanda<br />
Finlandia<br />
Austria<br />
Reppublica Ceca<br />
Modello du<strong>al</strong>e della formazione profession<strong>al</strong>e<br />
Formazione profession<strong>al</strong>e in scuole a tempo pieno<br />
Tasso di diplomati del livello secondario II<br />
Fonti: Eurostat, Cedefop, Rustico et <strong>al</strong>. tratto d<strong>al</strong> rapporto sulle<br />
tendenze 5 dell’OBS <strong>SUFFP</strong> 2022.<br />
Comparazioni basate su indicatori statistici<br />
Questo secondo approccio permette di comparare <strong>al</strong>cuni Paesi<br />
prendendo in considerazione uno o più indicatori statistici.<br />
È qui possibile far riferimento <strong>al</strong>le statistiche condotte<br />
d<strong>al</strong>l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico<br />
o anche d<strong>al</strong> Centro europeo per lo sviluppo della formazione<br />
profession<strong>al</strong>e (Cedefop). Queste comparazioni si rivelano<br />
particolarmente utili poiché, tramite l’utilizzo di indicatori<br />
largamente riconosciuti, permettono di accostare un numero<br />
considerevole di Paesi; tuttavia, la precisione e la comparabilità<br />
effettive dei dati risultano spesso problematiche. Se da un<br />
lato il confronto porta spesso su un piano troppo gener<strong>al</strong>e,<br />
d<strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tro i criteri scelti per determinare t<strong>al</strong>e tasso non sempre<br />
riflettono in modo adeguato la re<strong>al</strong>tà di questo o quel Paese.<br />
3.<br />
Comparazioni basate su tipologie<br />
Una comparazione basata su una tipologia privilegia un numero<br />
limitato di criteri di confronto. Attu<strong>al</strong>mente, tra quelli<br />
più noti, figura quella proposta da Wolfgang Greinert.<br />
Quest’ultimo opera una distinzione tra i Paesi con una governance<br />
«stat<strong>al</strong>e» come la Francia, «liber<strong>al</strong>e» come l’Inghilterra<br />
o «cooperativa» come la Germania.<br />
In un’ottica an<strong>al</strong>oga, Marius Busemeyer e Christine Trampusch<br />
propongono una tipologia basata su due criteri di confronto,<br />
ossia «il coinvolgimento delle imprese» e «l’impegno<br />
dello Stato». Questa tipologia permette soprattutto di distinguere<br />
il modello francese, con un forte coinvolgimento dello<br />
Stato e uno scarso coinvolgimento delle imprese, il modello<br />
americano, con uno scarso coinvolgimento dello Stato<br />
e delle imprese, nonché il modello svizzero e tedesco, con<br />
un forte coinvolgimento sia d<strong>al</strong>lo Stato sia delle imprese. Queste<br />
tipologie rappresentano degli strumenti utili per mettere<br />
in ris<strong>al</strong>to dei punti s<strong>al</strong>ienti di questo o quel sis<strong>tema</strong>. Tuttavia,<br />
la scelta limitata di criteri ne riduce la portata e rischia<br />
di condurre a semplificazioni incapaci di riflettere sia le eventu<strong>al</strong>i<br />
differenze tra i Paesi appartenenti ad uno stesso tipo, sia<br />
le differenze che possono esistere <strong>al</strong>l’interno dei Paesi stessi.<br />
Rapporto con le<br />
professioni e l’impiego<br />
Bisogno di<br />
qu<strong>al</strong>ificazione<br />
Ruolo dei<br />
partner soci<strong>al</strong>i<br />
Governance e<br />
finanziamento<br />
Rilevanza per il<br />
mercato / usabilità della<br />
formazione<br />
Ecc.<br />
Rapporto<br />
formazione di base<br />
e continua<br />
4.<br />
Un modello a tre prospettive per la<br />
formazione profession<strong>al</strong>e<br />
Prospettiva<br />
socioeconomica /<br />
mercato del lavoro<br />
Opzioni / percorsi<br />
di apprendistato<br />
Obiettivi di<br />
apprendimento<br />
e risultati<br />
Prospettiva <br />
sis<strong>tema</strong> educativo<br />
Prospettiva<br />
pedagogica /<br />
epistemologica<br />
Tipo e autonomia dei/delle<br />
fornitori-trici della formazione<br />
Ecc.<br />
Progettazione<br />
dell’acquisizione<br />
delle conoscenze<br />
Contesto<br />
pedagogico<br />
Forme di v<strong>al</strong>utazione<br />
Ecc.<br />
Formazione dei<br />
e delle docenti<br />
Fonte: Quadro concettu<strong>al</strong>e per confrontare i sistemi<br />
di formazione profession<strong>al</strong>e. Cedefop 2020.<br />
Metodi<br />
pedagogici<br />
Caratteristiche istituzion<strong>al</strong>i<br />
della formazione profession<strong>al</strong>e<br />
Comparazioni basate su quadri concettu<strong>al</strong>i gener<strong>al</strong>i<br />
T<strong>al</strong>i strumenti si sono sviluppati in questi ultimi decenni per<br />
accompagnare i progetti di cooperazione e v<strong>al</strong>utare politiche<br />
pubbliche a livello internazion<strong>al</strong>e. Il loro obiettivo princip<strong>al</strong>e<br />
è quello di fornire un quadro concettu<strong>al</strong>e in grado di<br />
descrivere l’insieme dei fattori decisivi capaci di contribuire<br />
<strong>al</strong> buon funzionamento di un sis<strong>tema</strong>, partendo da criteri<br />
potenzi<strong>al</strong>mente applicabili a qu<strong>al</strong>siasi Paese.<br />
Il Cedefop ha sviluppato un modello di confronto basato<br />
su tre prospettive – socioeconomica, sistemica e pedagogica<br />
– articolate in diciassette punti, fra cui la gestione, il finanziamento,<br />
l’età o i luoghi d’apprendimento. T<strong>al</strong>i schemi<br />
offrono basi interessanti per mettere a confronto diversi sistemi.<br />
Ma il loro utilizzo non è sempre facile in quanto, a dipendenza<br />
dei casi posti a confronto, questo o quell’aspetto<br />
possono sembrare più o meno pertinenti o persino non figurare<br />
in <strong>al</strong>cuni Paesi.<br />
■ Lorenzo Bonoli, Senior Researcher nel campo di ricerca «Condizioni<br />
istituzion<strong>al</strong>i della formazione profession<strong>al</strong>e» e responsabile del ciclo di studio<br />
MSc in formazione profession<strong>al</strong>e, <strong>SUFFP</strong><br />
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