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Pedoni attenzione ai ciclisti,
ciclisti attenzione ai pedoni!
La mobilità lenta è un elemento chiave delle strategie di
mobilità sostenibile sulle distanze brevi. Il crescente successo
può però comportare delle difficoltà legate alla convivenza
non sempre facile tra ciclisti e pedoni. A questo
proposito, il Dipartimento del territorio (DT) ha lanciato
nel mese di marzo la campagna di sensibilizzazione “Riguardami”
per una convivenza civile, sicura e rispettosa
tra coloro che usufruiscono delle strade ciclopedonali.
Negli ultimi anni vi è stato un forte aumento degli utenti
sulle infrastrutture ciclopedonali. Solo nel Luganese,
nel 2021 si contano punte fino a 22’000 passaggi mensili
in bicicletta tra Agno e Magliaso (40% in più rispetto al
2020). Numeri importanti, coadiuvati dalla situazione sanitaria
ma anche dall’efficacia delle nuove infrastrutture
dedicate, che da più di un decennio sono promosse dalle
strategie di mobilità del DT.
La crescente frequentazione delle ciclopedonali comporta,
però, anche situazioni particolari. Non sempre la convivenza
tra pedoni e ciclisti (o con mezzi simili, come i monopattini)
sulle tratte condivise è semplice. Dove non è
possibile separare fisicamente i flussi di pedoni dai ciclisti
“dato l’esiguo spazio offerto dal territorio ticinese”, ricorda
Tiziano Bonoli, Capoufficio della mobilità lenta e del supporto
del DT, “bisogna ricorrere a misure alternative. Una
di questa è “Riguardami” la quale, attraverso alcune semplici
raccomandazioni, ci ricorda che a volte il “bon ton”
può essere una soluzione”. Raccomandazioni riportate su
una segnaletica speciale posata in alcuni punti sensibili
lungo le ciclopedonali cantonali.
La campagna è sostenuta dai principali partner di settore:
Associazione Mobilità pedonale Svizzera, Associazione traffico
e ambiente, Pedibus, Pro Velo Ticino e Ticino cycling.
Per saperne di più: www.ti.ch/riguardami
Redazione: Dipartimento del territorio