Ormai è passato quasi un - Innovare
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sul fattore della com<strong>un</strong>icazione, cio<strong>è</strong> in ultima<br />
istanza <strong>un</strong> elemento di collegamento.<br />
In tal senso l’acronimo Web può essere<br />
scomposto come win electronic base (base<br />
elettronica per il successo), nel senso che l’ICT<br />
tende a generare combinazioni com<strong>un</strong>icative<br />
di tipo win-win, o anche web2-web3.<br />
Volendo dare <strong>un</strong>’interpretazione etica alla<br />
teoria del cosmo complesso del multi-verso e<br />
della teoria delle stringhe congi<strong>un</strong>ti, si può riprendere<br />
il fatto che la semantica del Web Universe<br />
(o anche Universo Web) sia fondata in ultima<br />
istanza sulla Parola, vale a dire (come si<br />
sostiene nel libro sacro della Genesi) sia nella<br />
com<strong>un</strong>icazione (e quindi di nuovo nell’ICT come<br />
applicazione bi<strong>un</strong>ivoca del Web) che nell’azione<br />
delle Galassie, che sono pure <strong>un</strong><br />
network interrelato come, ad esempio, i Local<br />
Area Network (LAN) in Internet. Il valore morale<br />
di questo si riscontra anche nel fatto che la<br />
com<strong>un</strong>icazione genera tutta l’energia stabilendo<br />
interrelazione di valori congi<strong>un</strong>ti, grazie alla<br />
tradizionale collaborazione del Web 2.0. In<br />
tale ottica veniamo alla realizzazione dei presupposti<br />
per avere delle missioni spaziali di<br />
nuova generazione più sicure ed efficaci, cio<strong>è</strong><br />
produttive: in sostanza delle e-mission, cio<strong>è</strong><br />
delle missioni efficaci, elettroniche e, dato che<br />
siamo cittadini dell’Unione, europee. Non a<br />
caso nella combinazione lessicale Web Universe<br />
ci sono le tre lettere “e” di efficienza, efficacia<br />
ed economicità, le tre variabili cruciali<br />
nell’economia e gestione della missione aerospaziale<br />
del futuro…<br />
Le missioni spaziali del futuro<br />
Il primo concetto di fondo <strong>è</strong> quello della<br />
missione aerospaziale senza più energia oscura,<br />
cio<strong>è</strong> il fattore che rende l’esplorazione spaziale<br />
misteriosa e più pericolosa. Come eroderne<br />
il margine di rischio e insuccesso, quindi?<br />
Col criterio della no-more-dark-energy (non<br />
più energia oscura), vale a dire abbattendo tutto<br />
il valore astro-statistico dell’energia oscura<br />
nella missione: il 75%, producendo dei calcoli<br />
matematici in tal senso. Eccone la progressiva<br />
computazione:<br />
Web2*3 = 6Web<br />
Essendo il Web <strong>un</strong> tutto esteso all’Universo<br />
nel Web Universe, rimarrà al posto del termine<br />
Web il valore 100%, per cui si abbatterà così il<br />
6% dell’energia oscura.<br />
Procediamo coi calcoli algebrici nell’esclusione<br />
della quota restante di dark energy nell’Universo,<br />
vale a dire il 69% (= 75% - 6%): il<br />
Web semantico gioca sul Web 2 e Web 3 in<br />
progressione lineare di valori algebrici della rete<br />
<strong>un</strong>iversale del Web Universe. Il valore 6 <strong>è</strong><br />
dato dalla moltiplicazione fra i due, che sono<br />
similari e quindi sempre in forma di elevazione<br />
a quadrato (come nella Teoria della Relatività<br />
con due ipotetici assi cartesiani per Web2<br />
e Web3 nella costante progressione lineare di<br />
valori numerici) mentre il 9 viene dall’elevazione<br />
a potenza quadrata del Web3, in rapporto<br />
al quale il Web2 viene regresso in potenza<br />
dopo la precedente progressione.<br />
Abbiamo così isolato il fattore dark energy<br />
dalla missione, realizzando <strong>un</strong>a situazione di<br />
tipo ottimale nell’esplorazione spaziale.<br />
La parte più importante dell’esplorazione diventa<br />
quella della piattaforma logistica dell’iniziativa<br />
di studio dello spazio, con in aggi<strong>un</strong>ta<br />
<strong>un</strong> equilibrio istituzionale da non trascurare<br />
per valorizzare anche gli aspetti sociali e gli<br />
impatti concreti sui potenziali beneficiari del<br />
progetto di navigazione nell’Universo Web: i<br />
cittadini.<br />
Il miglior modo di navigare sul Web <strong>è</strong> dato<br />
dai motori di ricerca spaziale di parole <strong>un</strong>iversali,<br />
vale a dire in primo luogo da Internet.<br />
Concretamente questo significa che la rete ci<br />
porta nello spazio in modo tradizionale e anche<br />
fisico, nel senso che la piattaforma terrestre<br />
per l’organizzazione della missione spaziale<br />
dovrà essere dotata di computer evoluti e<br />
super-potenti come, ad esempio, il computer<br />
quantistico. In effetti per avere delle missioni<br />
spaziali di l<strong>un</strong>ga durata e con elevato grado di<br />
autonomia dalla piattaforma terrestre, organizzazioni<br />
come ad esempio NASA (Agenzia Spaziale<br />
Nord-Americana) ed ESA (Agenzia Spaziale<br />
Europea) dovranno dotarsi di calcolatori<br />
dei dati della missione di tipo moderno e con<br />
<strong>un</strong>a piattaforma integrata terra-spazio. L’integrazione<br />
della missione potrà venire dall’impiego<br />
di strumenti e interfacce di tipo logistico<br />
e digitale, per cui si può arrivare a dire che<br />
l’organizzazione della missione dipenderà dal-<br />
Web Universe<br />
INNOVARE • 2 • 2009<br />
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