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BSstadio_28 giornata_Febbraio 2024

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sportivo nel Natale 1969 da “chierichetti” a Monsignor<br />

Cavalli.<br />

Turchetto inizia la carriera con qualche presenza in Serie<br />

C nel Pordenone; su richiesta di Beppe Chiappella entra<br />

nelle fila della Fiorentina dove conquista il secondo posto<br />

nel campionato Primavera alle spalle della Juventus.<br />

Indossa poi la maglia di Reggina, Ravenna e Maceratese<br />

dove è ben ricordato ancora oggi per aver partecipato al<br />

miglior campionato disputato dai marchigiani nella loro<br />

storia con 14 gol di Claudio e il secondo posto nella<br />

classifica di serie C alle spalle del promosso Perugia che<br />

l’anno successivo se lo porta in Umbria.<br />

Al Brescia viene segnalato da Fulvio Bernardini e il<br />

mister Silvestri va personalmente a visionarlo allo stadio<br />

di Caserta dove si disputa uno spareggio salvezza tra<br />

Perugia e Messina. Nell’affare, agli umbri va Bruno<br />

Mazzia a titolo definitivo e la comproprietà di Rinaldo<br />

Frezza. Il suo arrivo a Brescia viene reso ufficiale il 24<br />

luglio 1968 al pari del mediano Carlo Volpi della Juventus<br />

al penultimo giorno di calciomercato nella sede dell’Hotel<br />

Gallia di Milano.<br />

Il curriculum che si porta in dote Turchetto è il<br />

temperamento coraggioso unito alla decisone nell’area<br />

di rigore e non si sottrae ai contrasti duri che però<br />

nell’arco della carriera gli costeranno diversi infortuni<br />

che lo costringono ad abbandonare il calcio a soli 31<br />

anni, dedicandosi in seguito alla gestione di un ingrosso<br />

di carta da cancelleria.<br />

Al suo arrivo in città alloggia all’Hotel Ambasciatori,<br />

compagno di stanza di Giorgio Fanti che Claudio<br />

ricorda come persona “romanamente” divertente; dopo<br />

il matrimonio con Cristina prende casa in piazzale Corvi.<br />

La prima stagione in serie B nel 1968-69 gioca 23 gare di<br />

campionato con 12 gol tra cui una tripletta e tre doppiette<br />

secondo solo al bomber principe Gigi De Paoli, oltre a 5<br />

presenze in Coppa Italia con 3 marcature. Con Gigi De<br />

Paoli, Ivano Bosdaves, Mauro Nardoni e Walter Frisoni<br />

compone il potenziale offensivo della squadra che<br />

conquista la serie A. La sera della promozione Turchetto<br />

è ospite in rappresentanza del Brescia alla Domenica<br />

Sportiva sulla Rai TV. Con i migliori della rosa, in segno<br />

di devozione partecipa alla lunga camminata a piedi dalla<br />

città fino al santuario di Caravaggio nella bergamasca.<br />

La successiva stagione nella massima serie Turchetto<br />

conta solo 11 presenze a causa del lungo infortunio<br />

patito col Bari, ma riesce comunque a siglare 5 gol tra cui<br />

quello che a sua memoria definisce il più bello segnato<br />

da rondinella, in rovesciata a Dino Zoff nella partita<br />

casalinga col Napoli; questa gara è da ricordare anche<br />

perché durante l’intervallo il castenedolese Michele<br />

Dancelli riceve una medaglia d’oro dal Brescia Calcio<br />

consegnata per mano del sindaco Bruno Boni e compie<br />

un giro di campo ricevendo l’ovazione del pubblico per la<br />

fresca vittoria nella classica di ciclismo Milano-Sanremo.<br />

Durante la riabilitazione dal grave infortunio, Turchetto<br />

viene mandato a fare i fanghi alle terme di Montegrotto;<br />

in quel frangente viene aggregato al Padova e si allena<br />

Turchetto e Fanti al Rigamonti<br />

11<br />

Brescia Stadio

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