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sportivo nel Natale 1969 da “chierichetti” a Monsignor<br />
Cavalli.<br />
Turchetto inizia la carriera con qualche presenza in Serie<br />
C nel Pordenone; su richiesta di Beppe Chiappella entra<br />
nelle fila della Fiorentina dove conquista il secondo posto<br />
nel campionato Primavera alle spalle della Juventus.<br />
Indossa poi la maglia di Reggina, Ravenna e Maceratese<br />
dove è ben ricordato ancora oggi per aver partecipato al<br />
miglior campionato disputato dai marchigiani nella loro<br />
storia con 14 gol di Claudio e il secondo posto nella<br />
classifica di serie C alle spalle del promosso Perugia che<br />
l’anno successivo se lo porta in Umbria.<br />
Al Brescia viene segnalato da Fulvio Bernardini e il<br />
mister Silvestri va personalmente a visionarlo allo stadio<br />
di Caserta dove si disputa uno spareggio salvezza tra<br />
Perugia e Messina. Nell’affare, agli umbri va Bruno<br />
Mazzia a titolo definitivo e la comproprietà di Rinaldo<br />
Frezza. Il suo arrivo a Brescia viene reso ufficiale il 24<br />
luglio 1968 al pari del mediano Carlo Volpi della Juventus<br />
al penultimo giorno di calciomercato nella sede dell’Hotel<br />
Gallia di Milano.<br />
Il curriculum che si porta in dote Turchetto è il<br />
temperamento coraggioso unito alla decisone nell’area<br />
di rigore e non si sottrae ai contrasti duri che però<br />
nell’arco della carriera gli costeranno diversi infortuni<br />
che lo costringono ad abbandonare il calcio a soli 31<br />
anni, dedicandosi in seguito alla gestione di un ingrosso<br />
di carta da cancelleria.<br />
Al suo arrivo in città alloggia all’Hotel Ambasciatori,<br />
compagno di stanza di Giorgio Fanti che Claudio<br />
ricorda come persona “romanamente” divertente; dopo<br />
il matrimonio con Cristina prende casa in piazzale Corvi.<br />
La prima stagione in serie B nel 1968-69 gioca 23 gare di<br />
campionato con 12 gol tra cui una tripletta e tre doppiette<br />
secondo solo al bomber principe Gigi De Paoli, oltre a 5<br />
presenze in Coppa Italia con 3 marcature. Con Gigi De<br />
Paoli, Ivano Bosdaves, Mauro Nardoni e Walter Frisoni<br />
compone il potenziale offensivo della squadra che<br />
conquista la serie A. La sera della promozione Turchetto<br />
è ospite in rappresentanza del Brescia alla Domenica<br />
Sportiva sulla Rai TV. Con i migliori della rosa, in segno<br />
di devozione partecipa alla lunga camminata a piedi dalla<br />
città fino al santuario di Caravaggio nella bergamasca.<br />
La successiva stagione nella massima serie Turchetto<br />
conta solo 11 presenze a causa del lungo infortunio<br />
patito col Bari, ma riesce comunque a siglare 5 gol tra cui<br />
quello che a sua memoria definisce il più bello segnato<br />
da rondinella, in rovesciata a Dino Zoff nella partita<br />
casalinga col Napoli; questa gara è da ricordare anche<br />
perché durante l’intervallo il castenedolese Michele<br />
Dancelli riceve una medaglia d’oro dal Brescia Calcio<br />
consegnata per mano del sindaco Bruno Boni e compie<br />
un giro di campo ricevendo l’ovazione del pubblico per la<br />
fresca vittoria nella classica di ciclismo Milano-Sanremo.<br />
Durante la riabilitazione dal grave infortunio, Turchetto<br />
viene mandato a fare i fanghi alle terme di Montegrotto;<br />
in quel frangente viene aggregato al Padova e si allena<br />
Turchetto e Fanti al Rigamonti<br />
11<br />
Brescia Stadio