In punta di sellino n. 4 - maggio 2024

2
in punta di sellino
BUONE NOTIZIE
Don Agostino al Giro d’Italia
Passista con la passione per le salite, è semplicemente convinto che andare in bici
faccia molto bene al corpo e allo spirito. E intanto a furia di macinar chilometri
ne ha fatta di strada…
“Pedalare fa bene al corpo e alla spirito”.
Insomma, il ciclismo è tutta salute. Parola
di don Agostino Frasson, sacerdote
dell’Opera don Guanella. Il don è uno
che se ne intende: 62 anni, fisico asciutto
da passista-scalatore, dedica alla sua
grande passione almeno 6 ore alla settimana:
“Faccio due uscite: una sgambata
piuttosto breve e un giro decisamente
più lungo, a volte persino 140 km attorno
al lago. Mi piacciono le montagne,
certo, ma non sono uno scalatore puro”.
La cooperativa sociale Don Guanella,
in Valmadrera, nata dieci anni fa,
è abbarbicata su una collina vista lago.
Oggi è uno splendore d’opera: crea relazioni
e indotto e relazioni economiche.
Dà lavoro a una ventina di persone.
Sono occupati giovani stranieri non
accompagnati che qui hanno trovato un
salvagente per la propria vita e l’occasione
per imparare un mestiere. Così
anche per alcuni ragazzi che hanno trovato
un’alternativa al carcere. Ci sono
glia. Aiuta e coordina i lavori. Intanto si
allena perché andare su e giù per i terrazzamenti
aiuta a fare il fiato. Di questa
realtà è giustamente fiero, ma come
ogni autentico campione non riesce ad
accontentarsi dei risultati già ottenuti. Il
prossimo obiettivo è la realizzazione di
un Agri-Bike in piena regola: “Stiamo
per iniziare la ristrutturazione della vecchia
cascina. Speriamo di essere pronti
fra due anni. Avremo delle camere per
gli ospiti, si potrà portare la propria bici
oppure noleggiarla. Ci sarà anche un
alloggiamento dedicato per i mezzi che
saranno custoditi”. I ciclisti qui avranno
di sicuro pane per i propri denti: itinerari
da percorrere in gravel o in mountain
bike, percorsi iconici, la via del lago oppure
le salite. Il Ghisallo non è lontano...
con un compagno di avventura, Giorgio
Mazieri, in occasione delle giornate
mondiali della gioventù in corso di svolgimento
in Portogallo, con l‘intervento
di Papa Francesco. “Quando termino
uno dei miei giri lunghi chiamo sempre
Ernesto Colnago, che mi ha dato la sua
bici, per dirgli: guarda dove mi ha portato
la tua C64!”.
Don Agostino è piuttosto uno di quei
cicloamatori che amano pedalare a
lungo, spesso in compagnia, e vogliono
godersi il panorama. Con il ciclismo ha
una lunga frequentazione: amico di Cadel
Evans, vanno a trovarlo anche Bugno
e Chiappucci. Una passionaccia
contagiosa che non gli ha mai impedito
di portare avanti la sua missione. Anzi,
si direbbe che proprio la mentalità del
corridore lo sostenga sempre più: palla
lunga e pedalare...
le stalle con le mucche frisone, i campi
e terrazzamenti per coltivare ogni ben
di Dio. Si produce addirittura la birra e
ci sono un ristorante immerso nel verde
che può ospitare fino a 60 persone
e un laboratorio artigianale per creare
dolci e marmellate. Questo lembo della
Valmadrera, con uno speciale microclima,
è una sorta di Paradiso terrestre
dove le persone hanno cura del creato:
fiori e luppolo, limoni e formaggi. E don
Agostino qui ci sta bene. Vigila e sorve-
La Milano - Sanremo e il
pellegrinaggio sino a Lisbona
E don Agostino? In attesa che il progetto
si realizzi, continua a pedalare di gusto:
“Quest’anno ho fatto la Milano-Sanremo,
partendo all’alba prima dei professionisti.
Nove ore a circa 30 chilometri
orari. Pedalerò anche al Giro d’Italia,
due o tre tappe, quelle centrali, la Foligno-Perugia
e la Spoleto-Prati di Tivo,
perché da quelle parti abbiamo le nostre
case guanelliane”.
Il giro più bello in bici? “Lo scorso anno
un’uscita verso la Svizzera. Da Lecco al
Bernina e poi lo Spluga. Paesaggi mozzafiato”.
Nel 2023 don Agostino è stato
anche a Lisbona, 15 tappe per una pedalata
complessiva di 2300 chilometri,
un vero e proprio ciclo pellegrinaggio
Cascina Don Guanella
Quando si arriva ci si accorge che tutto è in ordine. Ognuno
ha cura del dettaglio. La realtà guidata da don Agostino sfrutta
800 mq di terreno coltivabile, con i terrazzamenti dove
ci sono i vigneti, la grande stalla con le fassone piemontesi
e le capre. La struttura ospita i laboratori per la trasformazione
dei prodotti e l’agriturismo per la ristorazione. Ci sono
serre, orti, allevamenti di galline, gli asini, le oche e anche il
luppolo per produrre la birra. Cascina Don Guanella di Valmadrera
è un modello di agricoltura sociale nato all’interno
della più ampia Opera Don Guanella per dare ai minori
con difficoltà affidati alla comunità la possibilità di formarsi
e inserirsi in un contesto lavorativo. Nella cura del dettaglio
rientrano anche le panchine e il grande tavolo per gli ospiti.
Tutt’intorno ulivi, ognuno dedicato a qualcuno che ha avuto
a che fare con la loro opera e uno dei più belli è dedicato
all’imprenditore Giorgio Squinzi e a sua moglie Adriana,
grandi amici del ciclismo con la squadra Mapei.
INFO
Cascina Don Guanella
piazza Rosè, 3 - Valmadrera (LC)
Tel. 334700982
donguanellacascina@gmail.com
www.cascinadonguanella.it