In punta di sellino n. 4 - maggio 2024
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4<br />
in <strong>punta</strong> <strong>di</strong> <strong>sellino</strong><br />
PROTAGONISTI<br />
Tadej Pogačar, anatomia <strong>di</strong> un campione<br />
Lo sloveno parte con i favori del pronostico. Gli organizzatori del Giro d’Italia<br />
sembra gli abbiano cucito un percorso su misura. Chi è veramente “Pikachu”,<br />
come viene soprannominato da Riccardo Magrini, il commentatore <strong>di</strong> Eurosport?<br />
Ha fatto i fuochi d’artificio a inizio stagione,<br />
ha vinto le Strade Bianche, sul<br />
po<strong>di</strong>o alla Milano-Sanremo, terzo <strong>di</strong>etro<br />
a due velocisti puri, ha poi strapazzato<br />
gli avversari al Catalunya, breve<br />
corsa a tappe dove ha dato <strong>di</strong>stacchi<br />
abissali in salita e ha vinto anche in una<br />
volata a ranghi ristretti.<br />
Pogi è l’incarnazione del ciclista 3.0, la<br />
nouvelle vague del ciclismo o<strong>di</strong>erno che<br />
ha stravolto i canoni dell’altro ieri: attacca<br />
a chilometri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza, vince al<br />
debutto stagionale, è forte in salita, ma<br />
è anche veloce. Di suo ha il sorriso, la<br />
simpatia, la spensieratezza del vincente.<br />
Punti deboli? La sua vulnerabilità è<br />
sulle salite molto lunghe e ha il <strong>di</strong>fetto<br />
<strong>di</strong> strafare.<br />
Gli organizzatori del Giro d’Italia devono<br />
avergli fatto una corte spietata per<br />
GLI MANCA IL GIRO<br />
averlo quest’anno alla partenza della<br />
corsa rosa. Gli hanno apparecchiato<br />
una tavola imban<strong>di</strong>ta, su misura, adatta<br />
alle sue caratteristiche tecniche. Le prime<br />
tappe, già <strong>di</strong>fficili, sono un invito a<br />
nozze per lo sloveno che potrebbe indossare<br />
subito la maglia rosa. Il profilo<br />
altimetrico dell’ultima settimana appare<br />
un po’ smussato rispetto alle e<strong>di</strong>zioni<br />
passate e questo potrebbe avvantaggiare<br />
Pogačar.<br />
Sfida a <strong>di</strong>stanza con Gianni Bugno<br />
I maliziosi potrebbero pensare che gli<br />
organizzatori del Giro abbiano voluto<br />
fare un <strong>di</strong>spetto a Gianni Bugno, corridore<br />
che nel 1990 riuscì a iniziare e a<br />
terminare il Giro in maglia rosa, dalla<br />
prima all’ultima tappa. Quest’anno<br />
ce la potrebbe fare anche lo sloveno e<br />
Le vittorie. Pogačar ha vinto due Tour de France (nel 2020 e nel 2021),<br />
una Liegi-Bastogne-Liegi (nel 2021), tre Giri <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a (nel 2021, nel<br />
2022 e nel 2023), un Giro delle Fiandre (2023), due e<strong>di</strong>zioni della Tirreno-Adriatico<br />
(nel 2021 e nel 2022), due Strade Bianche (nel 2022 e nel<br />
<strong>2024</strong>), due UAE Tour (nel 2021 e nel 2022), una Parigi-Nizza (nel 2023),<br />
un’Amstel Gold Race (nel 2023), una Freccia Vallone (nel 2023), la medaglia<br />
<strong>di</strong> bronzo in linea ai Giochi olimpici 2020 e la medaglia <strong>di</strong> bronzo<br />
in linea ai Mon<strong>di</strong>ali 2023.<br />
Amore. La sua ragazza si chiama Urška Žigart, ed è anche lei ciclista: corre<br />
per la Liv AlUla Jayco e tra le Elite dal 2015, ha vinto due titoli nazionali<br />
sloveni a cronometro.<br />
Rivali: Van der Poel, Roglic e Jonas Vingegaard sono i principali avversari<br />
<strong>di</strong> Tadej, ma al Giro d’Italia quest’anno non ci saranno…<br />
“declassare” il monzese da questa speciale<br />
classifica. Quali sono i segreti <strong>di</strong><br />
Pogačar? Perché va così forte? Alle Strade<br />
Bianche quest’anno si è imposto dopo<br />
una fuga solitaria <strong>di</strong> 81 chilometri.<br />
Al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> ogni logica, eppure ha lo<br />
ha fatto. Era la gara <strong>di</strong> inizio stagione.<br />
Fino ad allora si era solamente allenato.<br />
Sono sufficienti queste considerazioni<br />
per arrivare alla conclusione che<br />
Pogačar abbia dalla sua doti naturali<br />
sopra la me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> molti altri corridori e<br />
un preparatore capace. Sulla prima affermazione<br />
non si <strong>di</strong>scute, vista anche<br />
l’incetta <strong>di</strong> risultati degli anni scorsi. Il<br />
suo preparatore è <strong>In</strong>igo San Millan,<br />
anche l’head of Performance della UAE<br />
Emirates, la squadra per cui corre lo sloveno.<br />
L’allenatore <strong>di</strong> Pogačar è un pala<strong>di</strong>no<br />
dell’allenamento prevalente nella<br />
cosiddetta Z2, che tende a ottimizzare<br />
la funzionalità dei mitocondri, gli organelli<br />
della cellula muscolare che riescono<br />
a elaborare i grassi e i carboidrati in<br />
ATP (adenosina trifosfato) utilizzando<br />
l’ossigeno, grazie a due processi biochimici<br />
come il ciclo <strong>di</strong> Krebs e la fosforilazione<br />
ossidativa. <strong>In</strong> sostanza si allena<br />
il corpo a non far accumulare l’acido<br />
lattico e a utilizzarlo a scopo energetico,<br />
migliorando l’efficienza mitocondriale.<br />
L’importanza dell’allenamento<br />
Anche se può sembrare paradossale,<br />
questo tipo <strong>di</strong> allenamento incrementa<br />
la capacità del corridore <strong>di</strong> gestire l’accumulo<br />
<strong>di</strong> lattato anche ad alte intensità.<br />
Allenarsi in Z2 – senza entrare nei<br />
particolari perché l’argomento occorrerebbe<br />
un approfon<strong>di</strong>mento specialistico<br />
– significa pedalare a un’intensità che<br />
massimizza l’uso dei grassi e del metabolismo<br />
aerobico. L’applicazione delle<br />
tecniche più avanzate <strong>di</strong> allenamento<br />
ha così migliorato ulteriormente le prestazioni<br />
del corridore. Da che cosa si dovrà<br />
<strong>di</strong>fendere invece lo sloveno? Probabilmente<br />
da se stesso, dalla sua smania<br />
<strong>di</strong> strafare, <strong>di</strong> attaccare ovunque, che lo<br />
potrebbe portare a commettere qualche<br />
errore fatale <strong>di</strong> strategia, come già<br />
avvenuto nel passato.<br />
IL RITORNO IN RAI<br />
DI DAVIDE CASSANI<br />
Davide Cassani torna in Rai da commentatore<br />
tecnico del ciclismo, un<br />
ruolo ricoperto dal 1996 al 2014. Poi<br />
lasciò la televisione per accettare il<br />
ruolo <strong>di</strong> commissario tecnico azzurro.<br />
Cassani commenterà infatti il<br />
Giro d’Italia al fianco <strong>di</strong> Francesco<br />
Pancani. E poi toccherà a lui commentare<br />
anche il Tour de France,<br />
che prenderà il via per la prima volta<br />
dal nostro Paese.<br />
Terzo impegno (per ora) che Cassani<br />
ha concordato con il <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Rai-<br />
Sport Jacopo Volpi e con il responsabile<br />
del ciclismo Alessandro Fabretti<br />
è il commento delle gare <strong>di</strong> ciclismo<br />
ai Giochi Olimpici <strong>di</strong> Parigi.