In punta di sellino n. 4 - maggio 2024
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in <strong>punta</strong> <strong>di</strong> <strong>sellino</strong><br />
LA STARLIST<br />
Nel gruppo fioriscono le speranze<br />
Il Giro <strong>2024</strong> è un’occasione per scoprire i nuovi talenti, mentre si attendono<br />
le conferme <strong>di</strong> alcuni corridori. Occhi <strong>punta</strong>ti sui giovani, in particolare sul valtellinese<br />
Davide Biganzoli e sul marchigiano Giulio Pellizzari<br />
Se Tadej Pogačar sarà sicuramente il<br />
faro della corsa, non mancano comunque<br />
i corridori che avranno la possibilità<br />
<strong>di</strong> mettersi in mostra e giocare le<br />
proprie carte al Giro <strong>2024</strong>. Antonio Tiberi<br />
della Bahrain Victorius è un giovane<br />
che promette bene e il suo talento<br />
è ancora da scoprire. Si è messo in evidenza<br />
al Tours of The Alps e potrebbe<br />
<strong>punta</strong>re a qualche tappa oppure ambire<br />
ai piani alti della classifica generale.<br />
Avrà in squadra il veterano Damiano<br />
Caruso, che proverà a essere protagonista<br />
nelle tappe <strong>di</strong> montagna più impegnative.<br />
C’è molta attesa e curiosità per il giovane<br />
Davide Biganzoli, 21 anni, sicuramente<br />
un talento, forte sulle salite lunghe<br />
e competitivo a cronometro. Di lui<br />
si <strong>di</strong>ce un gran bene. Corre nella Polti-Kometa,<br />
è il pupillo <strong>di</strong> Ivan Basso.<br />
Il ciclista valtellinese, <strong>di</strong> Morbegno, ha<br />
conquistato la quinta posizione al Tour<br />
de l’Avenir 2022, è stato terzo nel 2023<br />
alle spalle del messicano Del Toro (ora<br />
pro con la Uae Emirates) e del marchigiano<br />
Giulio Pellizzari, un altro talento<br />
che corre nella Vf Group-Bar<strong>di</strong>ani dei<br />
Reverberi, protagonista anche lui in salita<br />
al Tour of the Alps.<br />
Giulio Pellizzari<br />
Con ambizioni <strong>di</strong> entrare nei piani alti<br />
<strong>di</strong> classifica ci sarà Ben O’Connor, capitano<br />
della Decathlon, che sembra<br />
aver ritrovato la pedalata giusta. Hugh<br />
Carthy sarà il capitano della Ef Educational<br />
Easy-Post: è corridore da top 10<br />
nella classifica generale. Alla <strong>In</strong>eos Grena<strong>di</strong>ers<br />
fanno affidamento su Geraint<br />
Thomas, un veterano, (maglia gialla<br />
al Tour 2018) e su Filippo Ganna,<br />
che oltre a <strong>punta</strong>re alle due cronometro<br />
inserite nel percorso del Giro <strong>2024</strong><br />
potrebbe giocare <strong>di</strong> fantasia e attaccare<br />
in una frazione a lui più congeniale.<br />
<strong>In</strong> una tappa del Tour of the Alps<br />
ha fatto le prove generali con una lunga<br />
fuga. Della stessa squadra dovrebbe<br />
esserci il norvegese Tobias Foss, con il<br />
ruolo <strong>di</strong> importante supporto in montagna<br />
per i leader. Foss ha vinto <strong>di</strong> recente<br />
la prima tappa del Tour of the<br />
Alps <strong>2024</strong>, regolando allo sprint un plotoncino<br />
<strong>di</strong> attaccanti. Il norvegese, già<br />
campione del mondo a cronometro nel<br />
2022, è un corridore dalle forti potenzialità<br />
che potrebbe mettersi ancora in<br />
mostra in qualche tappa <strong>di</strong> questo Giro.<br />
Fra i cacciatori <strong>di</strong> tappa possiamo segnalare<br />
Matteo Trentin, corridore in<br />
grado <strong>di</strong> dare la zampata al momento<br />
giusto e non lasciarsi scappare l’occasione.<br />
Fra i velocisti dovrebbe essere certa<br />
la presenza <strong>di</strong> Fabio Jakobsen della<br />
Dsm-Firmenich PostNL, in grado <strong>di</strong><br />
<strong>punta</strong>re almeno a una vittoria <strong>di</strong> tappa.<br />
Sarà della partita rosa anche Filippo<br />
Zana, che nel 2023 una tappa l’ha conquistata<br />
e che tornerà al Giro <strong>di</strong> nuovo<br />
con una doppia veste, quella <strong>di</strong> sostegno<br />
agli uomini <strong>di</strong> classifica e, quando<br />
possibile, potrà correre da battitore libero.<br />
Alla Lidl Trek fanno affidamento<br />
su Jonathan Milan, il gigante buono rivelazione<br />
al Giro dello scorso anno, ma<br />
che dovrà riprendersi dalla brutta caduta<br />
<strong>di</strong> questa primavera alla Parigi-Roubaix.<br />
Non è detto che farà in tempo ad<br />
essere al via.<br />
Per Tiberi l’anno della verità<br />
Non è vero che il ciclismo italiano sia in crisi. Certo, l’uscita<br />
dal gruppo <strong>di</strong> Vincenzo Nibali ha lasciato molti orfani<br />
fra i tifosi italici. Sarà molto <strong>di</strong>fficile trovare un “sostituto”<br />
allo Squalo, che ha collezionato due e<strong>di</strong>zioni del Giro d’Italia<br />
(2013 e 2016), un Tour de France (2014) e una Vuelta<br />
(2010). Tuttavia non mancano i giovani che si stanno affacciando<br />
alla ribalta del ciclismo internazionale, con le giuste<br />
ambizioni.<br />
Antonio Tiberi è già una realtà. Lo si attende alla prova<br />
per confermare quanto <strong>di</strong> buono ha già fatto e sperare nel<br />
salto <strong>di</strong> qualità. Tiberi, classe 2001, è stato campione del<br />
mondo Juniores a cronometro. Passato nel 2021 tra i professionisti<br />
nella Trek Segafredo si mise in evidenza vincendo<br />
una tappa al Tour de Hongrie. Dopo essere stato<br />
licenziato dalla sua squadra a causa della vicissitu<strong>di</strong>ne legale<br />
che lo ha coinvolto in prima persona, è stato ingaggiato<br />
dal team Bahrain Victorious. Il <strong>2024</strong> per lui sembra<br />
proprio rappresentare il banco <strong>di</strong> prova.