Libro Bianco del trasporto ADR in Italia - Vol. 3

TRASPORTO ADR IN ITALIA 

Supplemento a Vie&Trasporti 5 | maggio 2024 

LIBRO BIANCO DEI TRASPORTI PERICOLOSI IN VEICOLI-CISTERNA

Libro Bianco 

del trasporto ADR 

in Italia 

Analisi e sintesi del repertorio di licenze rilasciate a veicoli e trainati in regime ADR, 

con riferimento al trasporto di liquidi, gas e sfusi pericolosi carburanti, 

liquidi inquinanti ed esausti, gas. 

Con il Patrocinio di

Ringraziamenti 

Gli autori e l’editore ringraziano quanti hanno contribuito alla redazione dei contenuti: 

Ministero della infrastrutture e dei trasporti, in particolare l’ingegner Pasquale D’Anzi, l’ingegner 

Cristina Qirjaku. 

I partner OITAF: Dif-Gruppo Torello, Iveco Italia, Lamberet Italia, MGH Wheeliot, Man Italia, 

Rolfo Plastic Gall, Tecnea-Cemafroid. 

Il board di OITAF, in particolare la presidente Clara Ricozzi. 

Gli autori del capitolo “Opinioni” e delle introduzioni: Cristina Qirjaku (MIT), Paolo Benevolo 

(RAM), Gaetano Conti (Federchimica), Olga Landolfi (TTS), Massimo Marciani (FLC), 

Paolo Uggè (FAI). 

I dipendenti e collaboratori della Casa Editrice la fiaccola che hanno contribuito all’elaborazione 

dei dati, in particolare Federica Mazzoni. 

Un ringraziamento particolare alla dottoressa Francesca Berlinghieri di Federchimica per 

la preziosissima consulenza tecnica. 

A cura di 

Giuseppe Guzzardi 

Coordinamento e testi 

Tiziana Altieri 

Elaborazione dati 

Federica Mazzoni 

Progetto grafico, 

infografica, editing 

Cinzia Bernardi | Graphimedia 

graphimedia.it 

Tipografia 

Colorshade 

Peschiera Borromeo (MI) 

Supplemento al n°879 - 5 maggio 2024 

di Vie&Trasporti 

Mensile – LO-NO/00516/02.2021 CONV 

Reg. Tribunale di Milano 

№ 6479 del 6/2/1964 

Iscr. al Reg. Naz. della Stampa № 1740 

vol. 18 foglio 313 – 21/11/1985 – 

ROC 32150 

Direttore Responsabile 

Lucia Edvige Saronni 

Direttore Editoriale 

Giuseppe Guzzardi 

gguzzardi@fiaccola.it 

Casa editrice la fiaccola s.r.l. 

direzione@fiaccola.it 

casaeditricelafiaccola@legalmail.it 

fiaccola.com 

Note 

I grafici, i dati e le statistiche, salvo differente indicazione, sono stati elaborati all’interno 

della Casa Editrice la fiaccola S.r.l., su indicazione degli autori. Il data base necessario per 

l’elaborazione delle statistiche “licenze ADR 2023” è stato fornito dal Ministero delle Infrastrutture 

e dei Trasporti, Direzione Generale per la Motorizzazione e per i servizi ai cittadini 

e alle imprese in materia di trasporti e navigazione. I dati, esposti in forma anonima e 

privi di informazioni specifiche sui licenziatari, sono stati elaborati al solo fine statistico ed 

esclusivamente per gli argomenti qui trattati. 

Le elaborazioni e le relative forme sintetiche contenute nel presente volume sono di esclusiva 

proprietà della Casa Editrice la fiaccola S.r.l. e sono protette dalle norme nazionali 

e internazionali in materia di proprietà intellettuale. La riproduzione in tutto o in parte è 

vietata, salvo approvazione scritta dell’OITAF e della Casa Editrice la fiaccola S.r.l. 

L’elaborazione sintetica e la relativa esposizione, nonché la scelta dei contenuti e dei contributori 

intellettuali, è da ascriversi agli autori del volume, con l’obiettivo di fornire informazioni 

e opinioni oggettive e prive di ogni condizionamento, nella loro veste di giornalisti 

professionisti e di direttore dell’Osservatorio Interdisciplinare Trasporto Alimenti e Farmaci, 

che non ha fini di lucro e interessi commerciali e industriali. 

Con il Patrocinio di 

Presidente 

Clara Ricozzi 

Responsabile Scientifico 

Marco Comelli 

Ufficio stampa e PR 

Easycomm 

Celeste di Sabato 

02 58324398 

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20123 Milano

DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI E LA NAVIGAZIONE 

DIREZIONE GENERALE PER LA MOTORIZZAZIONE 

IL DIRETTORE GENERALE 

Il trasporto di merci pericolose è regolamentato dall’accordo internazionale ADR, recepito a livello nazionale 

con il d.lgs. 35 del 2010. L’Accordo è nato a partire dal secondo dopoguerra per incentivare, sotto l’egida 

dell’ONU, gli scambi commerciali internazionali tramite la redazione dell’Orange Book - Raccomandazioni delle 

Nazioni Unite sul trasporto di merci pericolose. Da queste raccomandazioni tecniche sono scaturiti i testi degli 

accordi internazionali (che, per loro natura, prevedevano un’adesione volontaria da parte dei Paesi contraenti) 

ADR, per il trasporto su strada, RID, per il trasporto su ferrovia e ADN per il trasporto delle merci pericolose tramite 

le vie navigabili interne. 

Sono, quindi, confluite nei suddetti testi le risultanze dei lavori di molti organismi sovranazionali. Per l’ambito 

ADR si menziona il gruppo di lavoro WP15, incardinato presso l’ONU, a cui partecipa anche la scrivente Amministrazione, 

che, a cadenza biennale, modifica il testo dell’Accordo per attualizzarlo in modo da tener conto del 

progresso tecnico scientifico. L’Europa ha successivamente inglobato i testi di questi accordi internazionali 

in una direttiva, la 2008/68/CE, rendendo, pertanto, cogenti in tutti i Paesi dell’Unione i disposti normativi ivi 

contenuti. La versione attualmente in vigore è quella dell’ADR 2023, recepita a livello unionale dalla direttiva 

2022/2407/UE della Commissione che modifica gli allegati della direttiva 2008/68/CE del Parlamento europeo e 

del Consiglio relativa al trasporto interno di merci pericolose. Tale direttiva è stata recepita a livello nazionale 

con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 23.01.2023. 

Vista l’eterogeneità di classificazione delle merci pericolose e considerata la molteplicità delle modalità di trasporto 

su strada non è immediato ricostruire un quadro riepilogativo della situazione nazionale del trasporto 

ADR. Un primo criterio di analisi è sicuramente la stima di quei particolari veicoli adibiti al trasporto ADR per cui 

sono necessari titoli abilitativi di cui si possa mantenere traccia. 

Nel testo dell’Accordo, oltre alla classificazione dei materiali e alle prescrizioni per il loro trasporto, sono contenute 

le indicazioni relative alle approvazioni dei veicoli adibiti al trasporto di talune merci pericolose. In particolare, 

conformemente al capitolo 9.1.3 dell’accordo, i veicoli classificati EXII, EXIII, FL, OX e AT (veicoli idonei ad 

essere allestiti con cisterna per liquidi infiammabili o con cisterna o batteria di recipienti per gas infiammabili, 

veicoli idonei ad essere allestiti con cisterna per perossido di idrogeno; veicoli idonei ad essere allestiti con altri 

tipi di cisterna per trasporto di merci pericolose, diversi da quelle precedenti) devono necessariamente detenere 

un certificato di approvazione, il c.d. “Barrato Rosa”, rilasciato dall’Autorità competente del Paese in cui il 

veicolo è stato immatricolato. 

OITAF | Libro bianco ADR | pagina 5 

La Direzione generale per la motorizzazione, pertanto, possiede un archivio di dati riconducibili al suddetto 

certificato di conformità, la cui analisi consente una ricostruzione del trasporto nazionale di merci pericolose 

seppur riferibile esclusivamente a talune classi e con l’impiego dei mezzi sopra menzionati. Il suddetto archivio 

è stato reso disponibile all’OITAF con l’auspicio di contribuire all’ambizioso progetto di redigere un Libro Bianco 

sul trasporto ADR in Italia. Ancora una volta le aspettative non sono state disattese poiché le analisi condotte 

e le elaborazioni dei dati in questione per aree geografiche e per vetustà delle flotte restituiscono la fotografia 

del Paese in termini di trasporto ADR. 

Il pregevole lavoro condotto sarà sicuramente spunto di riflessione per l’Amministrazione nella gestione strategica 

del settore. 

Pasquale D’Anzi 

Direttore generale Motorizzazione MIMS

EVOLUZIONE 

DELLA 

4.0 

Scopri di più 

Introduzione 

LE CISTERNE ADR IN TALIA 

PREMESSA 

Con questo nuovo Libro Bianco, l’OITAF intende offrire un contributo di conoscenza 

e spunti di riflessione, destinati alle istituzioni come agli addetti ai lavori, per meglio 

valorizzare e qualificare una filiera del trasporto di merci particolarmente sensibili 

e di alta specializzazione: si tratta delle merci pericolose trasportate su strada, così 

come regolate dall’Accordo internazionale ADR, e suscettibili di produrre impatto 

sull’ambiente, oltre che sulla sicurezza della circolazione stradale. 

Sulla scorta dei dati messi a disposizione dalla Direzione generale della Motorizzazione, 

e avvalendosi del supporto fornito da Federchimica, l’Osservatorio ha re- 

Nuovi incentivi 

L'INDUSTRIA 5.0 È QUI 

TU SEI PRONTO? 

alizzato la prima fotografia, significativa anche se non esaustiva, del trasporto di 

merci pericolose in Italia, focalizzando l’analisi dell’universo ADR sul “Barrato Rosa”, 

vale a dire i c.d. veicoli cisterna, abilitati al trasporto di sostanze chimiche allo stato 

solido, liquido o gassoso, che risultano essere quasi 11.000, in corrispondenza con 

poli industriali chimici e con una più accentuata presenza nel Meridione. 

Dall’analisi di questa tipologia di trasporto, emergono almeno due forti criticità: 

• la vetustà delle flotte delle cisterne, che, con un’età media di 17 anni, risulta 

più elevata di quella dei veicoli merci circolanti sul territorio nazionale; 

• la sostanziale preponderanza degli autotrasportatori monoveicolari, che su- 

CLARA 

RICOZZI 

Presidente 

OITAF 


perano il 50 per cento dell’intero parco, cui si aggiunge la notevole presenza 

del conto proprio. 

Basta infiniti fogli Excel da 

elaborare 

Grazie anche ai contributi e alle proposte degli esperti del settore, l’OITAF esprime 

l’auspicio che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti prosegua e rafforzi gli 

interventi per incentivare l’ammodernamento del parco, oltre che la specifica for- 

Integra tutti i software in 

un'unica piattaforma 

mazione ed aggiornamento dei conducenti. Nel contempo, spetta alle imprese portare 

avanti, con la dovuta sollecitudine, investimenti mirati in tecnologie innovative 

e digitalizzazione delle operazioni logistiche, che consentano di perseguire un maggiore 

consolidamento strutturale di questo delicato comparto del trasporto merci. 

Stop ai problemi ricorrenti 

con veicoli e autisti 

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Prefazione di Pasquale D’Anzi.............................................................. 5 

Premessa di Clara Ricozzi ........................................................................7 

Indice .........................................................................................................................9 

Un approccio al mondo ADR...............................................................10 

CAPITOLO 

O1 

CAPITOLO 

O3 

CAPITOLO 

O5 

I VEICOLI 

CISTERNA 

ADR 

IN ITALIA 

Capitolo 1 

pag 13 

LE 

FLOTTE 


IN ITALIA 

Capitolo 3 

pag 47 

OPINIONI 

Capitolo 5 

pag 83 


Una guida dal 1968.......................................................................................14 

La distribuzione per Aree Nielsen................................................... 18 

La distribuzione per Regioni...............................................................20 

In evidenza...........................................................................................................27 

La divisione autocarri e rimorchi/semirimorchi................ 28 

PIL Regioni...........................................................................................................30 

In evidenza...........................................................................................................31 

CAPITOLO 

O2 

Un settore con tanto conto proprio..............................................48 

Conto proprio VS Conto terzi Italia...............................................50 

Conto proprio VS Conto terzi Aree Nielsen............................52 

Conto proprio VS Conto terzi Regioni........................................54 

Le dimensioni delle aziende italiane........................................... 55 

Le dimensioni delle aziende per Regioni.................................56 

In evidenza...........................................................................................................61 

CAPITOLO 

O4 

Cristina Qirjaku. Un punto di partenza.....................................84 

Francesco Benevolo. Lavorare insieme....................................85 

Gaetano Conti. Collaborare, parola d’ordine......................86 

Olga Landolfi. Incentivare il rinnovo............................................ 87 

Massimo Marciani. Nel nome della sicurezza.....................88 

Paolo Uggè. Ci vuole professionalità...........................................89 

CAPITOLO 

O6 


L’ETÀ 

DEL 

PARCO 


Capitolo 2 

pag 33 

BRAND 


IN ITALIA 

Capitolo 4 

pag 63 

LA 

NORMA 

ADR IN 

SINTESI 

Capitolo 6 

pag 91 

Una corsa a tappe .......................................................................................34 

Fasce d’età Italia............................................................................................ 37 

Età media Aree Nielsen...........................................................................38 

Fasce d’età Regioni.................................................................................... 40 

Età media Regioni........................................................................................44 

In evidenza..........................................................................................................45 

La forza di costruttori e dealer.........................................................64 

I brand autocarri in Italia .......................................................................66 

I brand autocarri Aree Nielsen..........................................................68 

I brand autocarri Regioni....................................................................... 73 

I brand cisterne Italia................................................................................. 78 

In evidenza..........................................................................................................80 

Disposizioni generali e classificazione 

internazionale ADR...................................................................................... 92 

Contrassegnatura colli, container, cisterne e veicoli ...98 

Equipaggiamenti e procedure .......................................................103 

Personale, formazione, documenti ............................................. 107 

pag 110

Introduzione 


Introduzione 


IL PUNTO 

IL PUNTO 

(anche con altre merci in multizona), alla rinfusa su veicoli contenitori o all’interno di cisterne, 

purché provvisti di pannelli di segnalazione arancioni retroriflettenti ed eventuale etichetta costituita 

da pittogramma. 

In Italia dal 1962 il trasporto merci pericolose su strada è regolato dall’Accordo ADR, le cui disposizioni 

sono allineate con le raccomandazioni più generali che riguardano tutte le modalità di 

trasporto e che sono contenute nell’Orange Book, il Libro Arancio dell’ONU. Nel nostro Paese la 

disciplina è governata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. 

TRASPORTO MERCI MLD TON / KM 

ANNO TOTALE MERCI NON PERICOLOSE MERCI PERICOLOSE 

2016 112,6 

106 / 94,1% 6,6 / 5,9% 

2017 119,7 

111,8 / 93,4% 7,9 / 6,6% 


L’ADR si applica, dunque, ogni volta che si devono movimentare sostanze, allo stato solido, liquido 

o gassoso, che per loro natura fisico-chimica possono causare danni alle persone, alle cose e 

all’ambiente. Nove le classi individuate dal legislatore: 

materie e oggetti esplosivi 

gas 

liquidi infiammabili 

solidi infiammabili, materie autoreattive, materie 

che polimerizzano e solidi esplosivi desensibilizzati 

materie soggette ad accensione spontanea 

materie che a contatto con l’acqua sviluppano gas 

infiammabili 

materie comburenti, perossidi organici 

materie tossiche, materie infettanti, materie 

radioattive, materie corrosive 

materie e articoli pericolosi diversi 

2018 124,9 

116,5 / 93,3% 8,4 / 6,7% 

2019 137,9 

128,6 / 93,3% 9,3 / 6,7% 

2020 133,2 

124 / 93,1% 9,2 / 6,9% 

2021 144,9 

137 / 94,5% 7,9 / 5,5% 

Fonte: Eurostat 

Lo scrupoloso rispetto dell’ADR consente di limitare fortemente i rischi durante il trasporto. Prova 

ne è che dei 42.365 incidenti stradali che hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco nel 2021 

solo 201, lo 0,5 per cento, ha coinvolto mezzi che trasportavano merci pericolose, in un quarto dei 

casi per perdita del carico (vedi tabella). 


Un lungo elenco, dal quale si evince che sono da considerarsi pericolosi molti dei prodotti dell’industria 

chimica (dai detergenti alle vernici, fino ai fertilizzanti) e la totalità dei petroliferi. 

Stando agli ultimi dati pubblicati da Federchimica in Italia nel 2021 i trasporti di merci pericolose 

su strada hanno contribuito al totale trasportato con il 5,4 per cento (7,9 miliardi di tonnellate 

chilometro). Il 53,1 per cento è rappresentato da coke e prodotti raffinati dell’industria petrolifera, 

INCIDENTI STRADALI 

CHE HANNO RICHIESTO 

L’INTERVENTO DEI VIGILI 

DEL FUOCO | ITALIA 2021* TOTALE VEICOLI ADR COINVOLTI 

Cause atmosferiche 1.931 2 

Cedimento pavimentazione 1.153 7 

il restante 46,9 da prodotti chimici pericolosi. 

Lesioni a persone 7.128 31 

Importante anche la quota di prodotti chimici che varca i confini, in export e in import. I migliori 

Incidenti 15.573 106 

partner commerciali per la chimica italiana sono Germania, Francia e Spagna. 

Incendi 71 0 

Difficile effettuare una stima di quanti siano i veicoli che ogni giorno trasportano merci pericolose. 

Con un imballo corretto, rispondente alla normativa rigidissima in materia (Parte 6 

dell’ADR), possono infatti viaggiare in colli all’interno di container o in veicoli chiusi o telonati 

Imprevisti 2.095 3 

Altre 14.414 52 

Totale 42.365 201 

*Richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco. Fonte: Vigili del Fuoco

Introduzione 


IL PUNTO 

CAPITOLO 

La safety intesa come sicurezza a 360 gradi è del resto un diktat per l’industria chimica, 

che provvede a fornire formazione adeguata a tutto il personale coinvolto nella gestione 

delle merci pericolose, manutenzione regolare e accurata dei veicoli, rispetto delle regole 

O1 

di guida e monitoraggio durante il trasporto. Il personale è quindi addestrato a gestire situazioni 

di emergenza in modo sicuro ed efficiente, e ogni veicolo è dotato di attrezzature 

di pronto soccorso e dispositivi di sicurezza, come estintori, guanti e mascherine. 


Questo volume è dedicato ai veicoli cisterna, autocarri e rimorchi/semirimorchi. Veicoli, 

nella definizione del regolamento, costruiti per il trasporto di materie liquide, gassose, in 

polvere o granulari, comprendenti una o più cisterne fisse, soggette a particolari prescrizioni 

relative alla loro costruzione, controllo, riempimento e utilizzo, differenziate a seconda 

del tipo di materia da trasportare. 

In Italia tali veicoli sono poco meno di 11.000 (settembre 2023) e sono chiamati a effettuare 

un ampio ventaglio di servizi per le industrie petrolifera e chimica. Quest’ultima ha un ruolo 

strategico nell’economia del Paese con circa 1.500 imprese che generano un fatturato di 

66,7 miliardi di euro e danno lavoro diretto a poco meno di 112.000 persone. 

Chiamati anche Barrato Rosa (dal nome del certificato di approvazione che devono 

obbligatoriamente possedere dal 2008 per i trasporti internazionali, come da DM del 

19/09/2005) sono sottoposti a controllo annuale da parte di operatori della Motorizzazione. 

I VEICOLI 

CISTERNA 


IN ITALIA 

Si tratta di un parco composto perlopiù da autocarri con cisterna, circa 7.000: se ne contano 

due per ogni veicolo trainato (rimorchio o semirimorchio). Un parco piuttosto datato 

(l’età media varia dai 14,9 anni del Nord Ovest ai 19,3 anni del Sud) distribuito pressoché 

equamente nelle diverse aree Nielsen del Paese. 

Da segnalare che oltre 1.600 veicoli cisterna sono stati immatricolati prima del 1997 e, dunque, 

oggi non potrebbero più vedersi rinnovare il Certificato di approvazione indispensabile 

anche per i trasporti nazionali.

Capitolo 1 

I VEICOLI CISTERNA ADR IN ITALIA 

INTRODUZIONE 

Capitolo 1 


INTRODUZIONE 

• condizioni generali 

• classificazione e lista delle merci pericolose 

• indicazioni relative all’utilizzo di imballaggi e cisterne 

• procedure di spedizione 

• prescrizioni relative alla costruzione di imballaggi, recipienti e cisterne 

• requisiti per il trasporto, il carico, lo scarico e la movimentazione 

Tracciare il trasporto per garantire la sicurezza dei consumatori è indispensabile non solo 

• indicazioni relative agli equipaggi e alla documentazione nonché alla costruzione 

per alimenti e farmaci, oggetto di due volumi pubblicati da OITAF, ma anche per le merci 

e approvazione dei veicoli. 

pericolose, che per loro stessa natura possono produrre danni significativi sia all’ambiente, 

sia alla salute umana come ha purtroppo dimostrato uno dei più gravi incidenti stra- 

L’intero processo di trasporto coinvolge sette soggetti che devono rispettare obblighi e 


dali della storia italiana. 

È il 6 agosto del 2019, quando dopo un devastante tamponamento sulla A1 esplode una 

cisterna carica di benzina causando un morto, 145 feriti e spaccando in due uno dei crocevia 

più strategici del Paese. 

responsabilità descritti nel documento: 

• speditore 

• trasportatore con o senza contratto di trasporto 

• destinatario 

• caricatore 

• imballatore 

• riempitore 

• scaricatore. 


Il fondamentale compito di prevenire rischi lungo tutta la catena logistica è affidato ai 

consulenti per la sicurezza del trasporto di merci pericolose. 

In Europa il trasporto di merci pericolose, suddivise in 13 classi (i dettagli nell’appendice del 

volume), è regolamentato da diversi accordi: l’ADR per la strada, su cui si focalizza questo 

Libro Bianco, il RID per le ferrovie e l’ADN per le vie navigabili interne. 

L’ADR, acronimo di Agreement for transport of Dangerous goods by Road, è stato siglato a 

Ginevra il 30 settembre del 1957 sotto l’egida della Commissione Economica delle Nazioni 

Unite per l’Europa ed è entrata in vigore il 29 gennaio 1968. 

Quarantacinque i Paesi che hanno sottoscritto il testo, che viene rivisto e aggiornato 

ogni due anni per adeguarsi ai progressi tecnologici (attualmente è in vigore l’ADR 2023). 

Le disposizioni dell’ADR, suddivise in due allegati (A e B), comprendono:

Capitolo 1 


INTRODUZIONE 

Capitolo 1 


INTRODUZIONE 

L’ADR consente il trasporto di merci pericolose alla rinfusa, in colli, in cisterna o in contai- 

I Paesi che hanno sottoscritto la normativa ADR 

ner mediante veicoli a motore, con o senza rimorchio o semirimorchio, dotati di specifiche 

attrezzature. Tali veicoli possono essere chiusi, scoperti o telonati, e sono distinti in quattro 

categorie (FL, EX/II o EX/III e AT). In funzione del tipo di carico e veicolo, possono essere 

necessari anche etichette di pericolo o l’esposizione di numeri che identifichino il tipo di 

merce pericolosa trasportata. 

Questo volume intende fornire un quadro dettagliato dell’attuale situazione del parco italiano 

Barrato Rosa (dotato di Certificato di Agreement, DTT 306). Veicoli completi con ci- 


sterna fissa e rimorchi o semirimorchi con cisterna che sono stati oggetto da parte dell’autorità 

competente di un primo collaudo tecnico secondo le prescrizioni amministrative del 

Capitolo 9 dell’ADR, per la verifica della conformità con le pertinenti indicazioni tecniche e 

che vengono sottoposti annualmente a controlli. 

Un censimento dettagliato e puntuale di poco meno di 11.000 veicoli, come da documentazione 

resa disponibile dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a settembre 2023, 

mezzi utilizzati dall’industria petrolifera e chimica, quest’ultima eccellenza italiana. 

La Penisola con un valore della produzione di oltre 66 miliardi di euro, è la terza industria 


chimica europea anche in relazione agli addetti impiegati. La sua quota sulla produzione 

del Vecchio Continente è pari al 9 per cento e si colloca al dodicesimo posto a livello mondiale. 

In Italia sono attive circa 2.800 imprese chimiche che occupano oltre 112mila addetti 

altamente qualificati che salgono a 320mila considerando anche l’indotto. La chimica è il 

quinto settore manifatturiero del Paese, dopo alimentare, metalli, meccanica e autoveicoli.

Capitolo 1 


AREE NIELSEN 

Capitolo 1 


ITALIA 

2.568 

NORD OVEST № 

LOMBARDIA 1.613 

PIEMONTE 760 

LIGURIA 145 

VALLE D'AOSTA 50 

2.448 

NORD EST № 

EMILIA ROMAGNA 1.165 

VENETO 982 

FRIULI VENEZIA GIULIA 159 

TRENTINO ALTO ADIGE 142 

22,4% 

NORD EST 


2.276 

3.638 

23,5% 

NORD OVEST 

20,8% 

CENTRO 


CENTRO № 

LAZIO 890 

TOSCANA 566 

SARDEGNA 394 

MARCHE 239 

UMBRIA 187 

SUD № 

Campania 1.108 

Puglia 1.015 

Sicilia 705 

Basilicata 279 

Calabria 264 

Abruzzo 197 

Molise 70 

33,3% 

SUD 

10.930 TOTALE 

AUTOCARRI 6.982 / 63,9% 

RIMORCHI/SEMIRIMORCHI 3.948 / 36,1%

Capitolo 1 


REGIONI 

Capitolo 1 


REGIONI 

NORD - OVEST 

Piemonte 

AL | 291 AT | 11 BI | 26 CN | 85 NO | 26 

A 126 8 23 77 20 

R 165 3 3 8 6 

- 

TOTALE 50 

Valle d’Aosta 

AO 

A 38 

R 12 


A 521 

R 239 

- 

TOTALE 760 

TO | 290 VB | 15 VC | 16 

A 247 5 15 

R 43 10 1 

BG | 230 BS | 471 CO | 59 CR | 27 LC | 37 

A107 

R 38 

- 

TOTALE 145 

Liguria 

NORD - EST 

GE | 65 IM | 26 SP | 17 SV | 37 

A 38 24 17 28 

R 27 2 0 9 


A 124 384 45 19 26 

R 106 87 14 8 11 

Lombardia 

LO | 19 MN | 118 MI | 304 MB | 107 PV | 60 

A 11 80 176 69 38 

R 8 38 128 38 22 

Veneto 

BL | 29 PD | 164 RO | 35 TV | 188 VE | 315 

A 27 114 28 115 112 

R 2 50 7 73 203 

A 1.103 

R 510 

- 

TOTALE 1.613 

SO | 87 VA | 94 

A 69 62 

R 18 32 

A 581 

R 401 

- 

TOTALE 982 

VR | 137 VI | 114 

A 98 87 

R 39 27 

A = Autocarro / R = Rimorchio / A+R = Autocarro + Rimorchio 

A = Autocarro / R = Rimorchio / A+R = Autocarro + Rimorchio

Capitolo 1 


REGIONI 

Capitolo 1 


REGIONI 

NORD - EST 

CENTRO 

A 108 

R 51 

- 

TOTALE 159 

Friuli Venezia Giulia 

GO | 4 PN | 28 TV | 27 UD | 100 

A 2 21 23 62 

R 2 7 4 38 

Toscana 

AR | 46 FI | 188 GR | 42 LI | 79 LU | 54 

A 31 148 24 54 45 

R 15 40 18 25 9 


A132 

R 10 

- 

TOTALE 142 

Trentino Alto Adige 

BZ | 37 TN | 105 

A 35 97 

R 2 8 

A 434 

R 132 

- 

TOTALE 566 

A 97 

R 90 

- 

TOTALE 187 

Umbria 

MS | 15 PI | 30 PT | 50 PO | 21 SI | 41 

A 10 25 45 16 36 

R 5 5 5 5 5 

PG | 109 TR | 78 

A 72 25 

R 37 53 


A 606 

R 559 

- 

TOTALE 1.165 

Emilia Romagna 

BO | 212 FE | 32 FC | 99 MO | 121 PR | 145 

A 183 25 56 80 81 

R 29 7 43 41 64 

PC | 302 RA | 155 RE | 70 RN | 29 

A 85 34 46 16 

R 217 121 24 13 

A 130 

R 109 

- 

TOTALE 239 

Marche 

AN | 110 AP | 32 FM | 23 MC | 20 PU | 54 

A 66 17 10 13 24 

R 44 15 13 7 30 



Capitolo 1 


REGIONI 

Capitolo 1 


REGIONI 

CENTRO 

SUD 

A583 

R 307 

- 

TOTALE 890 

Lazio 

FR | 233 LT | 83 RI | 7 RM | 541 VT | 26 

A 107 63 4 386 23 

R 126 20 3 155 3 

A 47 

R 23 

- 

TOTALE 70 

Molise 

CB | 59 IS | 11 

A 38 3 

R 9 2 


A 249 

R 145 

- 

TOTALE 394 

I dati della Motorizzazione considerano le province sarde stabilite con la legge regionale nº 2 del 2016 in 

vigore dal 20 aprile 2016: Nuoro, Oristano, Sassari e Sud Sardegna con l’aggiunta della Città Metropolitana di 

Cagliari. La suddivisione amministrativa della regione è stata nuovamente riformata con la legge regionale 

nº 7 del 2021 che ha ristabilito uno schema simile a quello in vigore nel periodo 2005-2016. Oggi dunque le 

province sarde sono sei: Medio-Campidano, Nord-Est Sardegna, Nuoro, Ogliastra, Oristano, Sulcis Iglesiente 

a cui si affiancano le due città metropolitane di Cagliari e Sassari. 

SUD 

Sardegna 

CA | 181 NU | 28 OR | 34 SA | 116 SU | 35 

A 98 21 25 82 23 

R 83 7 9 34 12 

A 122 

R 157 

- 

TOTALE 279 

A 711 

R 397 

- 

TOTALE 1.108 

Basilicata 

Campania 

MT | 92 PZ | 187 

A 44 78 

R 48 109 

AV | 72 BN | 39 CE | 93 NA | 687 SA | 217 

A 56 38 71 373 173 

R 16 1 22 314 44 


A 120 

R77 

- 

TOTALE 197 

Abruzzo 

AQ | 32 CH | 94 PE | 50 TE | 21 

A 23 58 20 19 

R 9 36 30 2 

A 170 

R 94 

- 

TOTALE 264 

Calabria 

CZ | 46 CS | 74 KR | 59 RC | 42 VV | 43 

A 33 53 26 34 24 

R 13 21 33 8 19 



Capitolo 1 


REGIONI 

Capitolo 1 


IN EVIDENZA 

SUD 

Italia 

Puglia 

BA | 300 BT | 42 BR | 107 FG | 165 LE | 195 

A 184 22 61 128 149 

R 116 20 46 37 46 

Sud 

10.930 

cisterne 1° posto 1° posto 


A 660 

SR 355 

- 

TOTALE 1.015 

Sicilia 

TA | 206 

A 116 

R 90 

AG | 50 CL | 59 CT | 165 EN | 28 ME | 37 

A 47 26 96 23 28 

R 3 33 69 5 9 

In Italia a settembre 2023 sono 

poco meno di 11.000 le cisterne 

autorizzate a effettuare 

trasporti ADR. 

Circa 7.000, il 63,9% del totale, 

sono montate su autocarri, 

le restanti 4.000, il 36,1%, su 

rimorchi o semirimorchi. Si 

contano circa due autocarri 

con cisterna ADR per ogni 

veicolo trainato. 

Il Sud è l’Area Nielsen dove sono 

state registrate il maggior 

numero di cisterne ADR: 3.638, il 

33,3% del totale. 

Seguono Nord Ovest al 23,5%, 

Nord Est al 22,4% e, quindi, 

Centro con il 20,8% delle 

immatricolazioni. 

Prime al Sud 

La Lombardia è la regione che 

ha immatricolato il maggior 

numero di cisterne ATP: 1.103 

autocarri e 510 veicoli trainati. 

Contribuisce al totale Italia con 

un 15%. La Lombardia con oltre 

45 mila addetti e un fatturato 

pari a 27 miliardi di euro nel 

2022 è una delle principali 

regioni chimiche europee. 

20° posto 


A 463 

R 242 

- 

TOTALE 705 

PA | 146 RG | 98 SR | 57 TP | 65 

A 92 70 38 43 

R 54 28 19 22 

Piazza d’onore 

La presenza di due poli chimici 

nazionali in Emilia Romagna, 

a Ferrara e Ravenna, può 

spiegare l’elevata incidenza 

di cisterne ATP nella regione, 

seconda in Italia con 1.165 

veicoli. 

Qui si contano 606 autocarri e 

559 tra rimorchi e semirimorchi, 

il rapporto è praticamente 

di 1 a 1. 

Campania 

Puglia 

Terza nella classifica nazionale 

per numero di cisterne ADR 

immatricolate, 1.108 ossia una 

su 10, è la Campania, inseguita 

dalla Puglia con 1.015 mezzi, 

pari al 9% del totale. 

Nel primo caso non sembrano 

esserci strette correlazioni 

tra industria locale e veicoli 

ADR, nel caso della Puglia va 

menzionato il polo chimico di 

Taranto. 

Valle 

d’Aosta 

A chiudere la classifica delle 

regioni italiane per consistenza 

del parco cisterne ADR è la Valle 

d’Aosta con 50 veicoli. 

Ne conta pochi di più il Molise, 

47. Le due regioni, insieme, 

contribuiscono al totale Italia 

con un 1,1%. 


Capitolo 1 


Capitolo 1 


AUTOCARRI | RIMORCHI + SEMIRIMORCHI AREE NIELSEN 

AUTOCARRI | RIMORCHI + SEMIRIMORCHI AREE NIELSEN 

AUTOCARRI 

6.982 / 63,9% 

RIMORCHI/SEMIRIMORCHI 

3.948 / 36,1% 

NORD OVEST № % 

NORD OVEST № % 

LOMBARDIA 1.103 16 

LOMBARDIA 510 13 

PIEMONTE 521 7 

PIEMONTE 239 6 

LIGURIA 107 2 

LIGURIA 38 1 

VALLE D’AOSTA 38 1 

VALLE D’AOSTA 12 0 

TOTALE 1769 26 

TOTALE 799 20 

NORD EST № % 

NORD EST № % 


EMILIA R. 606 9 

VENETO 581 8 

TRENTINO A.A. 132 2 

FRIULI V.G. 108 2 

TOTALE 1.427 21 

CENTRO № % 

LAZIO 583 8 

TOSCANA 434 6 

SARDEGNA 249 4 

EMILIA R. 559 14 

VENETO 401 10 

FRIULI V.G. 51 1 

TRENTINO A.A. 10 0 

TOTALE 1.021 25 

CENTRO № % 

LAZIO 307 8 

SARDEGNA 145 4 

TOSCANA 132 3 


MARCHE 130 2 

MARCHE 109 3 

UMBRIA 97 1 

UMBRIA 90 2 

TOTALE 1.493 21 

TOTALE 654 20 

SUD № % 

SUD № % 

CAMPANIA 711 10 

CAMPANIA 397 10 

PUGLIA 660 9 

PUGLIA 355 9 

SICILIA 463 7 

SICILIA 242 6 

CALABRIA 170 2 

BASILICATA 157 4 

BASILICATA 122 2 

CALABRIA 94 2 

ABRUZZO 120 2 

ABRUZZO 77 2 

MOLISE 47 1 

MOLISE 23 1 

TOTALE 2.293 23 

TOTALE 1.203 34 

10.930 TOTALE

Capitolo 1 


Capitolo 1 


PIL REGIONI 

IN EVIDENZA 

2020 

1.661.239,8 

2021 

2022 

1.822.344,5 


Chimica 


Raffinerie 



PIL 

1.946.479,1 

REGIONE 2020 2021 2022 

Lombardia 375.034,6 416.318,7 442.297,9 

Lazio 185.966,7 198.292,8 212.588,5 

Veneto 152.713,7 168.121,4 180.553,3 

Emilia-Romagna 152.319,1 168.250,5 177.404,4 

Piemonte 126.898,3 139.150,5 146.278,3 

Toscana 107.993,6 118.681,2 128.464,9 

Campania 102.612,5 111.351,1 119.310,5 

Sicilia 83.600,3 91.655,7 96.897,4 

Puglia 71.127,4 78.332,7 84.527,5 

Cisterne 

Sembra esserci un forte legame 

tra la consistenza del parco 

cisterne ADR, noto anche come 

Barrato Rosa, e la presenza di 

poli chimici nelle diverse regioni 

italiane. 

L’Italia, con un valore della 

produzione di oltre 66 miliardi di 

euro è la terza industria chimica 

europea. 

Cisterne 

Non sempre è possibile 

correlare la consistenza del 

circolante Barrato Rosa alla 

presenza di raffinerie nelle 

regioni. 

La Sicilia ne ospita ben quattro 

su un totale di 13 (a Milazzo, 

Gela e due nel siracusano) ma è 

11° per circolante. 

C’è uno stretto legame fra la 

presenza di veicoli cisterna 

ADR e il PIL prodotto dalla 

regione. 

Le prime 10 regioni per PIL, 

capeggiate dalla Lombardia, in 

ordine diverso ma sono quelle 

con il parco più consistente con 

la sola eccezione della Liguria 

(10° per PIL, 17° per consistenza 

del parco Barrato Rosa). 


Liguria 45.421,7 49.562,5 53.934,5 

Trentino Alto Adige / Südtirol 44.190,0 47.672,1 53.049,1 

Marche 39.321,6 43.104,6 45.686,6 

Friuli Venezia Giulia 36.628,5 40.453,5 43.037,9 

Sardegna 32.202,6 35.284,1 37.564,2 

Calabria 30.959,1 33.620,9 35.943,2 

Abruzzo 30.325,6 33.255,6 34.435,8 

P.A. Bolzano 23.992,0 25.985,5 29.073,8 

Umbria 21.085,4 23.057,4 24.186,8 

P.A. Trento 20.198,0 21.686,5 23.975,3 

Basilicata 11.433,0 13.127,3 14.968,9 

Molise 6.052,2 6.581,5 7.138,4 

Valle d'Aosta 4.460,2 4.780,4 5.382,5 

Extra-Regioni 893,6 1.690,1 2.828,3 

RM 

comanda 

È la provincia di Roma quella 

con il maggior numero di 

autocarri ADR immatricolati, 

386, il 66% di quelli laziali. 

A brevissima distanza Brescia 

con 384 veicoli, un terzo circa 

di quelli registrati in Lombardia. 

Terzo posto per la provincia di 

Napoli con 373 mezzi. 

NA 

1° posto 

Con 314 veicoli la provincia 

di Napoli è quella con il parco 

rimorchi e semirimorchi dotati 

di Barrato Rosa più consistente 

d’Italia. 

Qui sono stati immatricolati 8 

trainati su 10 della regione. 

Al secondo posto la provincia 

di Piacenza con 217 unità. 

6,3% 

NA | ITALIA 

La provincia di Napoli è quella 

che ha immatricolato più 

veicoli con cisterna ADR in 

numero assoluto, 687, il 6,3% del 

totale. 

La seconda provincia è quella 

di Roma a quota 541 e terza 

Brescia con 471 veicoli cisterna 

Barrato Rosa.

CAPITOLO 

O2 

STORIA 

RADICI 

FUTURO 

CAMBIAMENTO 

SOSTENIBILITÀ 

SCELTE 

PERSONE 

SQUADRA 

SODDISFAZIONE 

CLIENTI 

SUCCESSO 

DNA 

INNOVAZIONE 

SERVIZI 

SVILUPPO 

RISORSE 

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L’ETÀ 

DEL 

PARCO 


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Capitolo 2 

L’ETÀ DEL PARCO ADR 

INTRODUZIONE 

Capitolo 2 


INTRODUZIONE 

L’Euro 7 riguarda per la prima volta autovetture, furgoni e veicoli pesanti in un unico atto 

giuridico che nel caso dei veicoli pesanti stabilisce limiti più rigorosi per vari inquinanti, 

compresi quelli non disciplinati dalla norma Euro VI come il protossido di azoto (N2O) e tiene 

conto anche delle emissioni prodotte dall’abrasione dei pneumatici e dai freni. Ancora 

aperta a Bruxelles la discussione sulla sua entrata in vigore ma sembra improbabile che 

possa avvenire prima del 2027. 

La politica ambientale dell’Unione Europea punta alla salvaguardia, alla tutela e al miglioramento 

della qualità dell’ambiente, alla protezione della salute umana, all’utilizzo accorto 

Altro tema caro a Bruxelles è la sicurezza. Negli anni l’Unione ha reso obbligatori alcuni 

e razionale delle risorse naturali e alla promozione sul piano internazionale di misure de- 

dispositivi al fine di ridurre l’incidentalità e diminuirne le conseguenze. L’ABS (anti-lock 

stinate a preservare il Pianeta. 

braking system), il sistema di bloccaggio dei freni, equipaggia tutti i veicoli immatricolati 


È in questo contesto che sono state introdotte le classi ambientali Euro per i veicoli (motocicli, 

auto, LCV e truck) che ne definiscono i livelli inquinanti. La prima direttiva risale al 1992. 

Tutti i veicoli immatricolati prima di quell’anno si considerano, quindi, Euro 0. 

Le emissioni dei veicoli commerciali - LCV light duty - assoggettati a regole simili a quelle 

in vigore per le auto, vengono calcolate in g/km, quelle dei veicoli industriali - HCV heavy 

duty - in g/kWh. In quest’ultimo caso la normativa rispettata viene indicata con numeri 

romani. 

nell’Unione dal 2004, l’Esp (Electrony Stability Control), il controllo elettronico della stabilità, 

dal 2013. Dal 2015 tutti i veicoli sopra le 3,5 tonnellate di peso devono essere dotati 

di Lane Departure Warning System, l’assistente al superamento involontario di corsia, sistema 

che allerta il driver qualora superi la linea di delimitazione della carreggiata senza 

aver attivato gli indicatori di direzione. 

Dal 2018 su quelli con peso superiore alle 3,5 tonnellate è obbligatorio l’Aebs, Advanced 

Emergency Braking System, il dispositivo avanzato di frenata di emergenza che individua 

automaticamente una situazione di pericolo e attiva il sistema di frenata per evitare o atte- 


Oggi le classi Euro sono 6 e indicano limiti via via più stringenti per il monossido di carbo- 

nuare una collisione (già previsto sui veicoli over 8 tonnellate dal 2015). 

nio (CO), gli ossidi di azoto (NOx), il particolato (PM), le particelle (PN), gli idrocarburi totali 

(THC) e le emissioni combinate di idrocarburi e ossidi di azoto. 

La nuova importante tappa verso strade più sicure è fissata per luglio 2024. Tutti i veicoli 

Attualmente in Europa è in vigore l’Euro VI, composta da 5 revisioni, disciplinate da al- 

immatricolati nell’Unione europea dovranno essere conformi al Regolamento sulla sicurez- 

trettanti regolamenti della Ue: 6a, 6b, 6c, 6d-TEMP, 6d (obbligatoria per i veicoli di prima 

za generale (GSR II) che fa parte dell’iniziativa Vision Zero dell’Unione Europea, che mira 

immatricolazione dal 1°gennaio 2022). 

all’obiettivo zero vittime e feriti gravi sulle strade europee entro il 2050. 

I truck dovranno essere dotati di serie di: 

• segnale di arresto di emergenza, ossia di luce lampeggiante in grado di allertare gli 

utenti che procedono dietro il camion in caso di rallentamenti o brusche frenate; 

• sistema di rilevamento della retromarcia; 

• sistema di monitoraggio della pressione pneumatici; 

• sistema di assistenza intelligente che riconosce la segnaletica stradale attraverso 

mappe virtuali e regola automaticamente la velocità; 

• sistema di informazioni sugli angoli ciechi;

Capitolo 2 


INTRODUZIONE 

Capitolo 2 


ITALIA 

• sistema di informazioni in partenza; 

• agevolazione dell’installazione di sistemi Alcohol interlock che impediscono la messa 

in moto del veicolo da parte di driver che abbiano assunto alcool; 

• sistemi che monitorano il livello di attenzione del guidatore e che riconoscono la 

distrazione e la stanchezza. 

Dal 2026 è previsto anche l’obbligo di un sistema in grado di riconoscere il livello di atten- 

12 

ANNI 

66% 7.216 TOTALE 

60,1% 4.196 A 

76,5% 3.020 R | SR

Capitolo 2 


AREE NIELSEN 

Capitolo 2 


AREE NIELSEN 

A ETÀ MEDIA AREA R / SR ETÀ MEDIA TOTALE ETÀ MEDIA 

1.769 12,9 NORD OVEST 799 19,3 2.568 14,9 

14,9ANNI 

2.568 

1.103 12,4 Lombardia 510 20,4 1.613 14,9 

521 13,8 Piemonte 239 17,6 760 15,0 

107 14,5 Liguria 38 16,0 145 14,9 

38 9,8 Valle d'Aosta 12 18,2 50 11,8 

1.427 13,2 NORD EST 1021 18,3 2.448 15,3 

15,3ANNI 

2.448 


606 12,9 Emilia Romagna 559 17,7 1.165 15,2 

581 14,0 Veneto 401 19,1 982 16,1 

108 14,3 Friuli Venezia Giulia 51 18,3 159 15,6 

132 10,2 Trentino Alto Adige 10 18,4 142 10,8 

1.493 15,6 CENTRO 783 21,4 2.276 17,6 

583 16,1 Lazio 307 21,3 890 17,9 

434 13,3 Toscana 132 19,4 566 14,7 

17,6ANNI 

2.276 


249 16,8 Sardegna 145 25,7 394 20,1 

130 17,7 Marche 109 17,8 239 17,7 

97 16,5 Umbria 90 21,7 187 19,0 

2.293 18,9 SUD 1345 20,1 3.638 19,3 

711 17,5 Campania 397 19,8 1.108 18,3 

660 19,6 Puglia 355 20,1 1.015 19,8 

463 19,9 Sicilia 242 22,3 705 20,7 

122 19,4 Basilicata 157 16,4 279 17,7 

170 19,4 Calabria 94 23,9 264 21,0 

120 18,2 Abruzzo 77 17,4 197 17,9 

47 17,1 Molise 23 23,4 70 19,2 

17 ANNI ETÀ MEDIA 

19,3ANNI 

3.638 

AUTOCARRI 6.982 / 15,5 ANNI 

RIMORCHI/SEMIRIMORCHI 3.948 / 19,7 ANNI 

A = AUTOCARRI 

SR = SEMIRIMORCHI 

R = RIMORCHI

Capitolo 2 


REGIONI 

Capitolo 2 


REGIONI 

NORD - OVEST 

NORD - EST 

PIEMONTE 

LOMBARDIA 

TRENTINO 

ALTO 

ADIGE 

EMILIA 

ROMAGNA 

ETÀ № % 

ETÀ № % 

ETÀ № % 

ETÀ № % 

FINO A 3 78 10,3 

FINO A 3 210 13,0 

FINO A 3 39 27,5 

FINO A 3 120 10,3 

TRA 4 E 7 98 12,9 

TRA 4 E 7 244 15,1 

TRA 4 E 7 28 19,7 

TRA 4 E 7 197 16,9 

TRA 8 E 12 128 16,8 

TRA 8 E 12 230 14,3 

TRA 8 E 12 19 13,4 

TRA 8 E 12 162 13,9 

OLTRE 12 456 60,0 

OLTRE 12 929 57,6 

OLTRE 12 56 39,4 

OLTRE 12 686 58,9 

TOTALE 760 100,0 

TOTALE 1.613 100,0 

TOTALE 142 100,0 

TOTALE 1.165 100,0 


LIGURIA 

ETÀ № % 

FINO A 3 17 11,7 

TRA 4 E 7 26 17,9 

TRA 8 E 12 17 11,7 

OLTRE 12 85 58,6 

TOTALE 145 100,0 

VALLE 

D’AOSTA 

ETÀ № % 

FINO A 3 11 22,0 

TRA 4 E 7 14 28,0 

TRA 8 E 12 3 6,0 

OLTRE 12 22 44,0 

TOTALE 50 100,0 

CENTRO 

TOSCANA 

ETÀ № % 

FINO A 3 81 14,3 

TRA 4 E 7 81 14,3 

UMBRIA 

ETÀ № % 

FINO A 3 11 5,9 

TRA 4 E 7 13 7,0 


NORD - EST 

TRA 8 E 12 71 12,5 

OLTRE 12 333 58,8 

TOTALE 566 100,0 

TRA 8 E 12 16 8,6 

OLTRE 12 147 78,6 

TOTALE 187 100,0 

VENETO 

FRIULI 

VENEZIA 

GIULIA 

MARCHE 

LAZIO 

ETÀ № % 

ETÀ № % 

ETÀ № % 

ETÀ № % 

FINO A 3 105 10,7 

FINO A 3 16 10,1 

FINO A 3 14 5,9 

FINO A 3 65 7,3 

TRA 4 E 7 158 16,1 

TRA 4 E 7 31 19,5 

TRA 4 E 7 30 12,6 

TRA 4 E 7 85 9,6 

TRA 8 E 12 118 12,0 

TRA 8 E 12 20 12,6 

TRA 8 E 12 24 10,0 

TRA 8 E 12 92 10,3 

OLTRE 12 601 61,2 

OLTRE 12 92 57,9 

OLTRE 12 171 71,5 

OLTRE 12 648 72,8 

TOTALE 982 100,0 

TOTALE 159 100,0 

TOTALE 239 100,0 

TOTALE 890 100,0

Capitolo 2 


REGIONI 

Capitolo 2 


REGIONI 

CENTRO 

SUD 

SARDEGNA 

ABRUZZO 

PUGLIA 

ETÀ № % 

ETÀ № % 

ETÀ № % 

FINO A 3 24 6,1 

FINO A 3 17 8,6 

FINO A 3 65 6,4 

TRA 4 E 7 36 9,1 

TRA 4 E 7 31 15,7 

TRA 4 E 7 99 9,8 

TRA 8 E 12 31 7,9 

TRA 8 E 12 8 4,1 

TRA 8 E 12 99 9,8 

OLTRE 12 303 76,9 

OLTRE 12 141 71,6 

OLTRE 12 752 74,1 

TOTALE 394 100,0 

TOTALE 197 100,0 

TOTALE 1.015 100,0 


MOLISE 

ETÀ № % 

FINO A 3 4 5,7 

TRA 4 E 7 8 11,4 

BASILICATA 

ETÀ № % 

FINO A 3 21 7,5 

TRA 4 E 7 42 15,1 

SICILIA 

ETÀ № % 

FINO A 3 36 5,1 

TRA 4 E 7 70 9,9 


TRA 8 E 12 1 1,4 

TRA 8 E 12 44 15,8 

TRA 8 E 12 59 8,4 

OLTRE 12 57 81,4 

OLTRE 12 172 61,6 

OLTRE 12 540 76,6 

TOTALE 70 100,0 

TOTALE 279 100,0 

TOTALE 705 100,0 

CAMPANIA 

CALABRIA 

ETÀ № % 

ETÀ № % 

FINO A 3 68 6,1 

FINO A 3 19 7,2 

TRA 4 E 7 127 11,5 

TRA 4 E 7 14 5,3 

TRA 8 E 12 100 9,0 

TRA 8 E 12 19 7,2 

OLTRE 12 813 73,4 

OLTRE 12 212 80,3 

TOTALE 1.108 100,0 

TOTALE 264 100,0

Capitolo 2 


REGIONI 

Capitolo 1 


IN EVIDENZA 

A ETÀ MEDIA REGIONE R / SR ETÀ MEDIA TOTALE ETÀ MEDIA 

1.103 12,4 

510 20,4 1.613 14,9 



606 12,9 

Lombardia 

559 17,7 1.165 15,2 

vecchi 

MEDIA 

17 № 1 

ANNI 16 anni | ITALIA 


A = Autocarro / R = Rimorchio / SR = Semirimorchio 

Emilia Romagna 

711 17,5 Campania 397 19,8 1.108 18,3 

660 19,6 Puglia 355 20,1 1.015 19,8 

581 14,0 Veneto 401 19,1 982 16,1 

583 16,1 Lazio 307 21,3 890 17,9 

521 13,8 Piemonte 239 17,6 760 15,0 

463 19,9 Sicilia 242 22,3 705 20,7 

434 13,3 Toscana 132 19,4 566 14,7 

249 16,8 Sardegna 145 25,7 394 20,1 

122 19,4 Basilicata 157 16,4 279 17,7 

170 19,4 Calabria 94 23,9 264 21,0 

130 17,7 Marche 109 17,8 239 17,7 

120 18,2 Abruzzo 77 17,4 197 17,9 

97 16,5 Umbria 90 21,7 187 19,0 

108 14,3 Friuli Venezia Giulia 51 18,3 159 15,6 

107 14,5 Liguria 38 16,0 145 14,9 

132 10,2 Trentino Alto Adige 10 18,4 142 10,8 

47 17,1 Molise 23 23,4 70 19,2 

38 9,8 Valle d'Aosta 12 18,2 50 11,8 

6.982 15,5 TOTALE | ITALIA 3.948 19,7 10.930 17,0 

Drammatica la situazione del 

parco circolante cisterne ADR 

in Italia. 

Gli autocarri hanno 

mediamente 15,5 anni di 

strada alle spalle, i rimorchi e i 

semirimorchi 19,7. Dati peggiori 

di quelli medi nazionali (14,3 e 17 

anni, fonte Unrae). 

Valle d’Aosta 

9,8 

ANNI 

Analizzando solo l’universo 

autocarri con cisterna ADR 

risulta che la regione con 

l’immatricolato più fresco è la 

valle d’Aosta con 9,8 anni. 

Seguono il Trentino Alto Adige 

con 10,2 anni e la Toscana con 

13,3 anni. Da notare che nelle 

prime due regioni si contano 

soli, rispettivamente, 38 e 132 

mezzi. 

Unendo tutto quello che è 

il parco Barrato Rosa l’età 

media risulta essere di 17 anni. 

La maglia nera va alla 

Calabria dove l’età media 

delle cisterne ADR è di 21 anni. 

La maglia rosa va, invece, al 

Trentino Alto Adige con 10,8 

anni. 

Sicilia 

I trainati con cisterna ADR meno 

datati sono quelli registrati in 

Liguria, 16,0 anni di media. 

Al secondo posto la Basilicata 

con 16,4 anni e terzo l’Abruzzo 

con 17,4 anni. Dall’altra parte 

della classifica ci sono 

Sardegna (25,7 anni), Calabria 

(23,9) e Molise (23,4). 

Nord 

19,9 

Sud 

ANNI 

Età media elevatissima, pari 

a poco meno di 20 anni, per 

gli autocarri con cisterna 

immatricolati in Sicilia. 

Seguono, in questa triste 

classifica, Puglia con 19,6 anni 

di media e Calabria e Basilicata 

con 19,4 anni. 

L’età media del Barrato Rosa 

varia a seconda delle diverse 

aree Nielsen del Paese con un 

Nord decisamente più virtuoso 

del Centro-Sud. 

Nel Nord Ovest i veicoli in 

esame hanno mediamente 14,9 

anni, nel Nord Est 15,3, a Sud 

ben 19,3. 

OITAF | Libro bianco ADR | pagina 45

Capitolo 2 


IN EVIDENZA 

CAPITOLO 

O3 

16+ 21,4 21+ 

ANNI | SUD ANNI | CENTRO ANNI 


Le differenze d’età nel circolante 

ADR italiano nelle diverse aree 

geografiche del Paese sono 

maggiormente evidenti se si 

prendono in considerazione i soli 

autocarri con cisterna ADR. 

Si passa dai 12,9 anni di media 

del Nord-Ovest ai 18,9 del Sud. 

L’area Centro è quella che 

vanta il triste primato del 

parco veicoli rimorchiato più 

datato con una media di 21,4 

anni. 

In questo caso fra l’area più 

virtuosa, il Nord Est con 18,3 

anni, e quella meno, il Centro 

appunto, ci sono solo 3 anni di 

differenza. 

La fascia dei veicoli Barrato 

Rosa over 12 anni è quella 

maggiormente rappresentativa 

in tutte le regioni italiane. 

In Calabria e Molise pesa 

per oltre l’80%. In Trentino 

Alto Adige e Valle d’Aosta ha 

un’incisione decisamente più 

bassa: 39,4% e 44%. A livello 

nazionale incide per il 66%. 

LE 

FLOTTE 


IN ITALIA 

27,5% 13% 5,1% 

> 3 ANNI > 3 ANNI > 3 ANNI 

In Trentino Alto Adige è la 

regione dove i veicoli fino a 

3 anni hanno un’incidenza 

maggiore sull’immatricolato 

totale, pari al 27,5%, ben più 

alta della media nazionale, 

al 9,3%. 

Al secondo posto c’è la Valle 

d’Aosta con un 22%. Si tratta, 

però, di regioni con circolanti 

esigui. 

Tra le tre regioni con il parco 

cisterne ADR circolante più 

numeroso (Lombardia, Emilia 

Romagna e Campania che da 

sole contribuiscono al totale 

immatricolato con poco meno 

del 36%) la Lombardia è quella 

che può vantarlo più giovane. 

Il 13% dei mezzi ha fino a 3 anni 

e un ulteriore 15% tra 4 e 7 anni. 

In Sicilia solo il 5,1% dei mezzi 

analizzati nel volume è stato 

immatricolato negli ultimi 3 

anni. 

Poco meglio hanno fatto il 

Molise con il 5,7% e l’Umbria e le 

Marche con il 5,9%.

Capitolo 3 

LE FLOTTE ADR IN ITALIA 

INTRODUZIONE 

Capitolo 3 


INTRODUZIONE 

prive di veicoli su cui da tempo il Comitato Centrale ha avviato procedure di accertamento. 

I dati Istat confermano la tendenza a una crescita del conto terzi nel nostro Paese: se nel 2012 

trasportavano il 74 per cento delle merci in migliaia di tonnellate, nel 2021 hanno raggiunto un 

86,8 per cento. 

Per quanto riguarda il trasporto ADR con cisterne il conto terzi sembra avere un ruolo più 

ridimensionato rispetto a quello che gioca nel trasporto in generale nel paese. Il 47,5 per cento 

degli autocarri cisterna ADR viene utilizzato per il conto proprio, percentuale che scende al 

9,9 per cento se si guarda al solo insieme rimorchi/semirimorchi. Una specificità che si spiega 

In Europa il trasporto merci su strada può essere eseguito in conto proprio o conto terzi. Nel 

con l’elevata specializzazione richiesta dal settore e con il carico di enorme responsabilità in 

primo caso l’azienda utilizza veicoli in suo possesso per spostare le proprie merci: il trasporto 

seno agli autotrasportatori che muovono merci pericolose. 


non costituisce un’attività economicamente prevalente ma rappresenta solo un’attività complementare 

o accessoria. 

Nel secondo caso, il trasportatore agisce come un fornitore esterno svolgendo servizi specializzati. 

Nel conto terzi la responsabilità delle merci è temporaneamente trasferita all’azienda di 

trasporto, seppur con limitazioni e condizioni specifiche dettate dalla normativa. 

I requisiti per l’esercizio della professione di autotrasportatore di merci per conto terzi in Italia 

sono definiti dal Decreto Legislativo n. 286/2005 (e successive modifiche) che contiene tutte 

le disposizioni per il riassetto normativo in materia di liberalizzazione regolata dell’esercizio 

Come abbiamo visto nei precedenti capitoli, il trasporto in cisterna è estremamente diversificato 

in termini di consistenza del prodotto, dal gassoso al gelatinoso passando per il liquido 

e le polveri, ma sempre molto specializzato sulla tipologia del materiale, la sua oggettiva pericolosità, 

le rotte abituali, la responsabilità nella manipolazione, compresi carico e scarico. Per 

questo è comprensibile che il conto proprio sia ancora una quota significativa, perché molto 

spesso può non essere redditizio per il contoterzista approntare - ogni volta - la cisterna per 

metterla nelle condizioni ideali di trasporto (la pulizia e la perizia nell’handling non sono elementi 

secondari), mentre il produttore legittimamente può meglio gestire la logistica correlata 


dell’attività, nonché dal regolamento CE 1071/2009. Per operare sul mercato le aziende devono 

a ogni singolo materiale o componente (fino al prodotto finito e pronto all’uso). 

essere iscritte all’Albo dell’Autotrasporto e al REN (Registro Elettronico Nazionale presso la 

Motorizzazione Civile) dimostrando capacità professionale, onorabilità, idoneità finanziaria 

Differente il discorso per quanta riguarda carburanti e oli, in quanto si tratta di performance 

e stabilimento in Italia. Devono, inoltre, rispettare il Regolamento (CE) n.561/2006 (e successive 

ripetitive sia in termini di uso della cisterna che di tragitti e periodicità. Un’altra differenza 

modifiche) che definisce, tra l’altro, tempi di guida e di riposo per i conducenti, nonché le atti- 

attiene poi, oltre come detto alla consistenza, alla tipologia, che può spaziare, altra discrimi- 

vità di registrazione e controllo. 

nante, dalla base chimica e farmaceutica, ai detergenti e cosmetici, ai rifiuti pericolosi. Altrettanto 

dicasi per le farine alimentari e i mangimi. Pertanto non riteniamo che ci possano essere 

In Italia al 1° gennaio 2022 le imprese iscritte all’Albo degli Autotrasportatori, secondo gli 

significativi scostamenti nella penetrazione del conto terzi sul totale trasportato. Parimenti, è 

ultimi dati disponibili, erano 98.070, +1,42 per cento sull’anno precedente. Le monoveicolari 

da attenzionare il ruolo del noleggio di carro e trainato. 

erano 21.573 (-2,4 per cento), quelle con una flotta di 2-5 veicoli 32.776 (-0,1). Di contro, le imprese 

nella fascia 6-20 veicoli, 19.349, sono cresciute del 2,4 per cento, e quelle nella fascia 21-50 veicoli, 

5.301, del 3,4 per cento. In aumento anche le imprese di maggiori dimensioni, quelle nella 

fascia 51-100 veicoli, salite del 4,0 per cento, da 1.410 a 1.466, e soprattutto quelle oltre 100 veicoli 

con un +6,6 per cento (da 832 a 887 unità). Risultavano iscritte all’Albo anche 18.113 aziende

Capitolo 3 


ITALIA 

Capitolo 3 


ITALIA 

TOTALE MERCI TRASPORTATE IN ITALIA 

in migliaia di tonnellate 

CONTO TERZI VS CONTO PROPRIO NELL’ADR 

CONTO TERZI 

CONTO PROPRIO 


2012 

74% | 830.071 26% | 291.243 

1.121.314 K / t 

2013 

77,5% | 793.023 22,5% | 230.849 

1.023.872 K / t 

2014 

77,4% | 745.277 22,6% | 217.779 

78,7% | 753.119 

79,5% | 717.125 

963.056 K / t 

2015 

957.005 K / t 

2016 

901.518 K / t 

21,3% | 203.886 

20,5% | 184.393 

CONTO 

PROPRIO 

3.705 

| 33,9% 

CONTO 

TERZI 

7.225 

| 66,1% 


80,9% | 716.164 

83,2% | 765.788 

84,9% | 830.980 

85,3% | 796.558 

86,8% | 857.228 

2017 

885.451 K / t 

2018 

920.733 K / t 

2019 

978.883 K / t 

2020 

933.601 K / t 

2021 

987.085 K / t 

19,1% | 169.287 

16,8% | 154.945 

15,1% | 147.903 

14,7% | 137.043 

13,2% | 129.857 

CP = Conto proprio / CT = Conto terzi | Fonte: Istat 

AUTOCARRI 

CONTO PROPRIO CONTO TERZI 

3.313 | 47,5% 3.669 | 52,5% 

RIMORCHI + SEMI 

CONTO PROPRIO CONTO TERZI 

392 | 9,9% 3.556 | 90,1%

Capitolo 3 


AREE NIELSEN 

Capitolo 3 


AREE NIELSEN 

NORD OVEST 

CP % AREA CT % TOTALE 

992 38,6% NORD OVEST 1,576 61,4% 2.568 

38,6% 

CONTO PROPRIO 

61,4% 

CONTO TERZI 

660 40,9% Lombardia 953 59,1% 1.613 

283 37,2% Piemonte 477 62,8% 760 

32 22,1% Liguria 113 77,9% 145 

17 34,0% Valle d'Aosta 33 66,0% 50 

680 27,8% NORD EST 1.768 72,2% 2.448 

27,8% 

CONTO PROPRIO 

72,2% 

CONTO TERZI 


222 19,1% Emilia Romagna 943 80,9% 1.165 

350 35,6% Veneto 632 35,6% 982 

51 32,1% Friuli Venezia Giulia 108 67,9% 159 

57 40,1% Trentino Alto Adige 85 59,9% 142 

732 32,2% CENTRO 1.544 67,8% 2.276 

241 27,1% Lazio 649 72,9% 890 

242 42,8% Toscana 324 57,2% 566 

142 36,0% Sardegna 252 64,0% 394 

68 28,5% Marche 171 71,5% 239 

CENTRO 

NORD EST 

32,2% 

CONTO PROPRIO 

67,8% 

CONTO TERZI 


39 20,9% Umbria 148 79,1% 187 

CP = Conto proprio / CT = Conto terzi 

1.301 35,8% SUD 2.337 64,2% 3.638 

359 32,4% Campania 749 67,6% 1.108 

431 42,5% Puglia 584 57,5% 1.015 

259 36,7% Sicilia 446 63,3% 705 

85 30,5% Basilicata 194 69,5% 279 

87 33,0% Calabria 177 67,0% 264 

66 33,5% Abruzzo 131 66,5% 197 

14 20,0% Molise 56 80,0% 70 

SUD 

35,8% 

CONTO PROPRIO 

64,2% 

CONTO TERZI 

10.930 TOTALE 

CONTO PROPRIO 3.705 /33,9% 

CONTO TERZI 7.225 /66,1%

Capitolo 3 


REGIONI 

Capitolo 3 


ITALIA 

DIMENSIONE AZIENDE CON VEICOLI CISTERNA ADR 

CP % CT % REGIONE CP % CT % 

x 1 veicolo 

2.329 | 54,5% 

62 51,7% 58 48,3% Abruzzo 4 5,2% 73 94,8% 

72 59,0% 50 41,0% Basilicata 13 8,3% 144 91,7% 

76 44,7% 94 55,3% Calabria 11 11,7% 83 88,3% 

327 46,0% 384 54,0% Campania 32 8,1% 365 91,9% 

x 2 | 5 veicoli 

1.588 | 37,1% 


191 31,5% 415 68,5% Emilia Romagna 31 5,5% 528 94,5% 

47 43,5% 61 56,5% Friuli Venezia Giulia 4 7,8% 47 92,2% 

220 37,7% 363 62,3% Lazio 21 6,8% 286 93,2% 

31 29,0% 76 71,0% Liguria 1 2,6% 37 97,4% 

599 54,3% 504 45,7% Lombardia 61 12,0% 449 88,0% 

61 46,9% 69 53,1% Marche 7 6,4% 102 93,6% 

13 27,7% 34 72,3% Molise 1 4,3% 22 95,7% 

274 52,6% 247 47,4% Piemonte 9 3,8% 230 96,2% 

369 55,9% 291 44,1% Puglia 62 17,5% 293 82,5% 

122 49,0% 127 51,0% Sardegna 20 13,8% 125 86,2% 

220 47,5% 243 52,5% Sicilia 39 16,1% 203 83,9% 


305 | 7,1% 


34 | 0,8% 


11 | 0,3% 


224 51,6% 210 48,4% Toscana 18 13,6% 114 86,4% 

53 40,2% 79 59,8% Trentino Alto Adige 4 40,0% 6 60,0% 

31 32,0% 66 68,0% Umbria 8 8,9% 82 91,1% 

16 42,1% 22 57,9% Valle d'Aosta 1 8,3% 11 91,7% 


5 | 0,1% 

305 52,5% 276 47,5% Veneto 45 11,2% 356 88,8% 

3.313 47,5% 3.669 52,5% TOTALE 392 9,9% 3.556 90,1% 

x > 100 veicoli 

3 | 0,1% 

CP = Conto proprio / CT = Conto terzi 

4.275 AZIENDE |

Capitolo 3 

LE FLOTTE ADR IN ITALI 

AREE NIELSEN 

Capitolo 3 


REGIONI 

DIMENSIONE AZIENDE № % 

NORD OVEST 

1 veicolo 466 53,3 

2 | 5 veicoli 336 38,4 

6 | 15 veicoli 60 6,9 

16 | 30 veicoli 7 0,8 

31 | 50 veicoli 3 0,3 

51 | 100 veicoli 1 0,1 

> 100 veicoli 2 0,2 

TOTALE 875 100,0 

NORD EST 

1 veicolo 413 51,8 

PIEMONTE 

228 

DIMENSIONE № 

1 veicolo 127 

2 | 5 veicoli 82 

6 | 15 veicoli 13 

16 | 30 veicoli 3 

31 | 50 veicoli 1 

51 | 100 veicoli 1 

> 100 veicoli 1 

LOMBARDIA 

563 


1 veicolo 291 

2 | 5 veicoli 224 

6 | 15 veicoli 42 

16 | 30 veicoli 3 

31 | 50 veicoli 2 

51 | 100 veicoli 0 


NORD - OVEST 


2 | 5 veicoli 300 37,6 

6 | 15 veicoli 70 8,8 

16 | 30 veicoli 9 1,1 

31 | 50 veicoli 3 0,4 

51 | 100 veicoli 2 0,3 

> 100 veicoli 1 0,1 

TOTALE 798 100,0 

CENTRO 

1 veicolo 498 55,0 

LIGURIA 

66 


1 veicolo 39 



16 | 30 veicoli 1 

VALLE 

D’AOSTA 

18 


1 veicolo 9 



16 | 30 veicoli 0 


2 | 5 veicoli 323 35,7 

31 | 50 veicoli 0 

31 | 50 veicoli 0 

6 | 15 veicoli 75 8,3 

51 | 100 veicoli 0 

51 | 100 veicoli 0 

16 | 30 veicoli 7 0,8 



31 | 50 veicoli 2 0,2 

51 | 100 veicoli 1 0,1 

> 100 veicoli 0 0,0 

TOTALE 906 100,0 

SUD 

1 veicolo 983 58,0 

2 | 5 veicoli 616 36,3 

6 | 15 veicoli 88 5,2 

VENETO 

365 


1 veicolo 196 

2 | 5 veicoli 146 

FRIULI 

VENEZIA 

GIULIA 

54 


1 veicolo 30 


NORD - EST 

16 | 30 veicoli 7 0,4 

6 | 15 veicoli 19 


31 | 50 veicoli 1 0,1 

16 | 30 veicoli 3 

16 | 30 veicoli 1 

51 | 100 veicoli 1 0,1 

31 | 50 veicoli 0 

31 | 50 veicoli 0 

> 100 veicoli 0 0,0 

51 | 100 veicoli 0 

51 | 100 veicoli 0 

TOTALE 1696 100,0 


> 100 veicoli 0

Capitolo 3 


REGIONI 

Capitolo 3 


REGIONI 

NORD - EST 

TRENTINO 

ALTO 

ADIGE 

38 


1 veicolo 17 



16 | 30 veicoli 1 

31 | 50 veicoli 0 

EMILIA 

ROMAGNA 

341 


1 veicolo 170 

2 | 5 veicoli 125 

6 | 15 veicoli 37 

16 | 30 veicoli 4 

31 | 50 veicoli 3 

SARDEGNA 

150 


1 veicolo 75 


6 | 15 veicoli 16 

16 | 30 veicoli 1 

31 | 50 veicoli 0 

CENTRO 

ABRUZZO 

93 


1 veicolo 59 



16 | 30 veicoli 0 

31 | 50 veicoli 0 

SUD 

51 | 100 veicoli 0 

51 | 100 veicoli 2 

51 | 100 veicoli 0 

51 | 100 veicoli 0 






CENTRO 

TOSCANA 

240 


1 veicolo 132 


6 | 15 veicoli 15 

16 | 30 veicoli 0 

31 | 50 veicoli 0 

51 | 100 veicoli 1 


UMBRIA 

68 


1 veicolo 38 



16 | 30 veicoli 1 

31 | 50 veicoli 0 

51 | 100 veicoli 0 


MOLISE 

31 


1 veicolo 22 



16 | 30 veicoli 0 

31 | 50 veicoli 0 

51 | 100 veicoli 0 


BASILICATA 

111 


1 veicolo 50 


6 | 15 veicoli 11 

16 | 30 veicoli 0 

31 | 50 veicoli 0 

51 | 100 veicoli 0 



LAZIO 

322 

MARCHE 

126 

CALABRIA 

152 

CAMPANIA 

481 





1 veicolo 171 

1 veicolo 82 

1 veicolo 100 

1 veicolo 284 

2 | 5 veicoli 112 



2 | 5 veicoli 169 

6 | 15 veicoli 32 



6 | 15 veicoli 23 

16 | 30 veicoli 5 

16 | 30 veicoli 0 

16 | 30 veicoli 0 

16 | 30 veicoli 3 

31 | 50 veicoli 2 

31 | 50 veicoli 0 

31 | 50 veicoli 0 

31 | 50 veicoli 1 

51 | 100 veicoli 0 

51 | 100 veicoli 0 

51 | 100 veicoli 0 

51 | 100 veicoli 1 




> 100 veicoli 0

Capitolo 3 


Capitolo 3 


REGIONI 

IN EVIDENZA 


SUD 

PUGLIA 

467 


1 veicolo 248 

2 | 5 veicoli 194 

6 | 15 veicoli 22 

16 | 30 veicoli 3 

31 | 50 veicoli 0 

51 | 100 veicoli 0 


SICILIA 

361 


1 veicolo 220 

2 | 5 veicoli 124 

6 | 15 veicoli 16 

16 | 30 veicoli 1 

31 | 50 veicoli 0 

Sud 30+ 

39% flotte ADR | 0,5% 

Nell’area Nielsen Sud si 

contano ben 1.696 flotte, il 39% 

del totale. 

Un numero più elevato di quello 

che si ottiene sommando quelle 

del Nord Est e del Nord Ovest 

(1.673). Se ne evince che qui i 

monoveicolari giocano un ruolo 

più importante che altrove 

(in Sicilia, Calabria e Molise 

superano il 60%). 

LOMBARDIA 

A livello nazionale le flotte 

che hanno oltre 30 veicoli con 

cisterna per il trasporto ADR 

pesano solo per lo 0,5%. 

Sono solo 11, infatti, quelle nella 

fascia 31-50 veicoli, 5 nella 

fascia 51-100 veicoli (una in 

Piemonte, due in Lombardia 

e 2 nel Lazio) e 3 quelle con 

oltre 100 mezzi (una ha sede 

in Piemonte e 2 in Emilia 

Romagna). 

VALLE D’AOSTA 

BIG 

Nord 

Solo a Nord si hanno flotte 

con oltre 100 veicoli dotati di 

cisterna per il trasporto ADR. 

Il loro numero però è assai 

esiguo: 2 operatori nel Nord 

Ovest, uno in Lombardia e uno 

in Piemonte, e uno nel Nord Est, 

in Veneto. 

ITALIA 


51 | 100 veicoli 0 


198 

veicoli 

2/5 

veicoli 

In Lombardia ha sede la flotta 

con il maggior numero di veicoli 

Barrato Rosa per il trasporto di 

merci pericolose: ne conta poco 

meno di 200 a settembre 2023. 

Piazza d’onore per una flotta 

veneta a quota 127 tallonata da 

un operatore piemontese con 

123 veicoli. 

La Valle d’Aosta e la Puglia 

sono le regioni dove maggiore 

è l’incidenza delle flotte che 

contano tra 2 e 5 mezzi con 

Barrato Rosa. 

Nel primo caso si tocca 

addirittura un 44,4% contro una 

media nazionale del 37,1%, nel 

secondo un 41,5%. 

Il volume analizza 

dettagliatamente tutto quello 

che rientra nel Barrato Rosa, 

dunque i veicoli cisterna. 

Non si può, però, escludere 

che le flotte qui conteggiate 

abbiano altri mezzi adibiti al 

trasporto di merci pericolose 

non in cisterna.

Capitolo 3 


IN EVIDENZA 


proprio 

50% 

4.275 

aziende 1 veicolo terzi 

CAPITOLO 

O4 


Sono poco meno di 4.300 le 

flotte italiane che possiedono 

veicoli con cisterna ADR per il 

trasporto di merci pericolose. 

Il parco di questi operatori non 

si limita ai circa 11mila mezzi 

qui censiti visto che c’è chi 

opera anche in altri ambiti del 

trasporto. 

L’Italia anche nell’ambito 

dell’ADR si conferma il paese 

delle piccole imprese di 

autotrasporto. 

Oltre il 50% degli operatori a 

livello nazionale ha un solo 

veicolo con cisterna ADR nel 

suo parco. Un ulteriore 37% ne 

conta tra 2 e 5. 

Anche in un ambito delicato 

come quello dell’ADR il conto 

proprio risulta avere un peso 

piuttosto elevato, circa 34% a 

livello nazionale. 

Prendendo solo gli autocarri 

la percentuale sale al 47,5%, 

scende invece al 9,9% 

considerando esclusivamente 

i trainati. 


NORD 

BRAND 


IN ITALIA 

80,9% 

conto terzi 

42,8% 

conto proprio 

SUD 

In Emilia Romagna il conto 

terzi pesa decisamente più che 

altrove. L’80,9 per cento dei 

1.165 veicoli con cisterna ADR è 

stato immatricolato da aziende 

che hanno fatto del trasporto il 

loro core business. 

Si tocca o sfiora l’80% anche in 

Molise e Umbria. 

Toscana, Puglia e Lombardia 

guidano la classifica delle 

regioni dove maggiore è il peso 

del conto proprio: qui supera il 

40%. 

Se si considerano solo gli 

autocarri con cisterna per il 

trasporto di merci pericolose si 

sale oltre il 51%. 

La composizione delle flotte è 

simile in tutta la Penisola con i 

monoveicolari che pesano ben 

oltre il 50%. 

Le flotte che hanno tra 2 e 5 

veicoli sono tra il 35,7% del 

Centro e il 38,4% del Nord 

Ovest. Qualche differenza in 

più si riscontra nella fascia 6-15 

veicoli.

Capitolo 4 

BRAND ADR IN ITALIA 

INTRODUZIONE 

Capitolo 4 


INTRODUZIONE 

rezza, mentre l’aspetto economico dell’assistenza deve essere secondario. 

L’attenta analisi dei dati che seguono fa emergere che nonostante Iveco sia al primo posto 

in tutte le aree Nielsen e in ogni regione del Paese, vi sono aree dove grazie al lavoro dei concessionari 

alcuni brand sono maggiormente presenti: in Basilicata e Calabria, per esempio, 

Scania sfiora il 20% e Volvo il 10%. In Abruzzo e Umbria Iveco ha uno share superiore al 66%, in 

Valle d’Aosta – ma i numeri sono esigui – Scania, Volvo e Man vantano quasi il 16% ciascuna. 

Dopo aver analizzato il parco veicoli cisterna ADR in funzione della diffusione sul territorio, 

dell’età e della tipologia aziendale (conto proprio o conto terzi), ci soffermiamo ora 


sui brand, ovvero i costruttori di veicoli. Per ciò che attiene gli autocarri è stato possibile 

estrarre le informazioni dalle registrazioni presso il MIT, ma ciò si è rivelato impossibile 

per il mezzo trainato, ovvero rimorchi/semirimorchi: troppo lacunosi e difformi i dati, per 

cui anziché fornire informazioni non attendibili o verificate si è preferito astenersi dalla 

pubblicazione, rimandando questo importante censimento ad ulteriori aggiornamenti 

con dati più omogenei e conformi. 

Per quanto riguarda gli autocarri il costruttore che detiene la leadership in termini di penetrazione 

sul circolante è Iveco. La sua quota nei veicoli cisterna ADR è oggi del 56,3 per cento. A 

Nel caso dei rimorchi/semirimorchi il noleggio rappresenta già una valida alternativa, e dunque 

le quote di mercato in futuro dipenderanno anche dalla capacità di costruttori e conces- 


seguire troviamo Scania con il 14,2 per cento e Daf con il 6,3 per cento, numeri che si discosta- 

sionari di offrire questo tipo di servizio soprattutto per chi opera nel mondo petrolifero. Nel 

no da quelli del mercato complessivo under e over 16 tonnellate. 

caso degli autocarri e in genere dei veicoli pesanti, al di là dei controversi Regolamenti, appare 

Il costruttore nazionale nella fascia 5,01-16 tons nel 2023 ha immatricolato il 53,5 per cento dei 

oggi improbabile un utilizzo esteso di questa logica di fruizione e possesso. Le specificità e le 

veicoli, seguita da Isuzu al 16,4 e da Fuso al 7,6. Nel segmento over 16, invece, Iveco si è fermata 

particolarità dei veicoli cisterna ADR ne abbassano il valore residuo, rendendo il business 

poco sotto il 30 per cento. Alla piazza d’onore Volvo con il 13,9%, seguita dall’altro marchio 

poco interessante. 

scandinavo, Scania, al 13,7%. Daf ha archiviato un 11,6%, superando di poco Mercedes-Benz 

che si attesta all’11,3. Quote inferiori al 10% per gli altri costruttori. 

Questo Libro Bianco si sofferma anche sul brand dei serbatoi, prendendo in considerazione 

l’insieme dei veicoli cisterna ADR. Sono solo due i costruttori che detengono nella Penisola 

Lecito affermare che in un settore altamente specializzato come è quello del trasporto merci 

una quota superiore al 10%: Sacim e OMPS Macola. Il resto del mercato lo fanno una mol- 

pericolose valgono regole differenti rispetto a quelle che dominano il mercato nel suo insie- 

titudine di piccoli allestitori, spesso operanti in bacini circoscritti. Un contesto tipicamente 

me. La differenza la fanno la capacità del costruttore di soddisfare un Regolamento, quello 

italiano, frequente anche in altri segmenti di trasporto e distribuzione specializzata. 

dell’ADR, molto complesso, e soprattutto quella del dealer di interfacciarsi con gli operatori 

Da precisare infine che nell’insieme ‘altro’ sono confluiti non soltanto i costruttori che hanno 

del comparto, comprendendone le esigenze. Dealer che, non va dimenticato, devono offrire 

immatricolato meno di 20 unità, ma anche i serbatoi per i quali non è stato possibile risalire 

anche un servizio post-vendita dedicato, impeccabile in termini di celerità, affidabilità, sicu- 

al dato certo.

Capitolo 4 


ITALIA 

Capitolo 4 


ITALIA 

AUTOCARRI 

3.930 | 56,3% 

998 | 14,2% 


443 | 6,3% 

352 | 5,0% 

289 | 4,1% 


287 | 4,1% 

101 | 1,4% 

63 | 0,9% 

62 | 0,9% 

ALTRO 

467 | 6,7% 

6.982 AUTOCARRI

Capitolo 4 


AREE NIELSEN 

Capitolo 4 


AREE NIELSEN 

NORD OVEST | 1.769 NORD EST | 1.427 

NORD OVEST | 1.493 SUD | 2.293 


№ % 

906 51,2 

№ % 

671 47,0 

№ % 

948 63,5 

№ % 

1.405 61,3 


301 17,0 

227 15,9 

144 9,6 

316 13,8 

133 7,5 

157 11,0 

89 6,0 

145 6,3 

94 5,3 

102 7,1 

72 4,8 

81 3,5 

68 3,8 

99 6,9 

50 3,3 

79 3,4 

46 2,6 

75 5,3 

40 2,7 

41 1,8 

38 2,1 

9 0,6 

28 1,9 

30 1,3 

23 1,3 

7 0,5 

18 1,2 

20 0,9 

17 1,0 

5 0,4 

13 0,9 

18 0,8 

2 0,1 

ALTRO 75 5,3 

4 0,3 

3 0,1 

ALTRO 141 8,0 

ALTRO 87 5,8 

ALTRO 155 6,8

Capitolo 4 


AREE NIELSEN 

Capitolo 4 


AREE NIELSEN 

NORD OVEST | 1.769 NORD EST | 1.427 

CENTRO | 1.493 SUD | 2.293 


LIGURIA 

LOMBARDIA 

PIEMONTE 

VALLE D’AOSTA 

50 560 285 11 

11 198 86 6 

2 90 37 4 

3 69 16 6 

5 31 26 6 

EMILIA ROMAGNA 

FRIULI VENEZIA GIULIA 

TRENTINO ALTO ADIGE 

VENETO 

314 57 40 260 

85 20 28 94 

66 8 13 70 

33 6 12 51 

43 2 19 35 

LAZIO 

MARCHE 

SARDEGNA 

TOSCANA 

UMBRIA 

393 78 150 263 64 

52 15 27 36 14 

32 10 23 19 5 

15 10 13 32 2 

25 3 1 18 3 

ABRUZZO 

BASILICATA 

CALABRIA 

82 59 101 

18 24 31 

7 12 15 

5 1 7 

5 5 8 


5 28 13 0 

26 6 8 35 

8 4 17 9 2 

0 4 3 

12 19 7 0 

4 2 1 2 

9 1 3 12 3 

1 1 2 

1 20 0 2 

2 1 1 3 

11 1 1 5 0 

0 0 0 

3 12 2 0 

0 0 2 3 

4 1 2 6 0 

0 4 0 

0 1 1 0 

ALTRO 33 6 8 28 

2 1 1 0 0 

0 1 0 

ALTRO 15 75 48 3 

ALTRO 32 6 11 34 4 

ALTRO 2 11 3 

TOTALE 107 1.103 521 38 

TOTALE 606 108 132 581 

TOTALE 583 130 249 434 97 

TOTALE 120 122 170

Capitolo 4 


AREE NIELSEN 

Capitolo 4 


REGIONI 

SUD | 2.293 

NORD - OVEST 

PIEMONTE | 521 

285 54,7% 16 3,1% 1 0,2% 

86 16,5% 13 2,5% ALTRO 48 9,2% 

37 7,1% 7 1,3% 


CAMPANIA 

MOLISE 

PUGLIA 

SICILIA 

469 29 371 294 

63 5 128 47 

28 1 45 37 

28 1 24 15 

LOMBARDIA | 1.103 

26 5,0% 2 0,4% 

560 50,8% 31 2,8% 12 1,1% 

198 18,0% 28 2,5% 1 0,1% 

90 8,2% 20 1,8% 1 0,1% 

69 6,3% 19 1,7% ALTRO 74 6,7% 


19 3 18 21 

LIGURIA | 107 

8 0 15 11 

50 46,7% 5 4,7% 1 0,9% 

10 2 9 5 

12 11,2% 3 2,8% ALTRO 15 14,0% 

14 2 3 1 

11 10,3% 3 2,8% 

5 0 6 3 

5 4,7% 2 1,9% 

0 0 0 2 

VALLE D’AOSTA | 38 

ALTRO 67 4 41 27 

11 28,9% 6 15,8% ALTRO 3 7,9% 

TOTALE 711 47 660 463 

6 15,8% 4 10,5% 

6 15,8% 2 5,3%

Capitolo 4 


REGIONI 

Capitolo 4 


REGIONI 

NORD - EST 

VENETO | 581 

CENTRO 

TOSCANA | 434 

260 44,8% 35 6,0% 2 0,3% 

263 60,6% 18 4,1% 5 1,2% 

94 16,2% 35 6,0% ALTRO 28 4,8% 

36 8,3% 12 2,8% ALTRO 34 7,8% 

70 12,0% 3 0,5% 

32 7,4% 9 2,1% 

51 8,8% 3 0,5% 

19 4,4% 6 1,4% 


FRIULI VENEZIA GIULIA | 108 

TRENTINO ALTO ADIGE | 132 

57 52,8% 6 5,6% 2 1,9% 

20 18,5% 6 5,6% 1 0,9% 

8 7,4% 2 1,9% ALTRO 6 5,6% 

UMBRIA | 97 

LAZIO | 583 

64 66,0% 3 3,1% 2 2,1% 

14 14,4% 3 3,1% ALTRO 4 4,1% 

5 5,2% 2 2,1% 

393 67,4% 15 2,6% 4 0,7% 


40 30,3% 12 9,1% 1 0,8% 

52 8,9% 11 1,9% 2 0,3% 

28 21,2% 8 6,1% ALTRO 8 6,1% 

32 5,5% 9 1,5% ALTRO 32 5,5% 

19 14,4% 2 1,5% 

25 4,3% 8 1,4% 

13 9,8% 1 0,8% 

MARCHE | 130 

EMILIA ROMAGNA | 606 

78 60,0% 4 3,1% 1 0,8% 

314 51,8% 43 7,1% 4 0,7% 

15 11,5% 3 2,3% 1 0,8% 

85 14,0% 33 5,4% 2 0,3% 

10 7,7% 1 0,8% ALTRO 6 4,6% 

66 10,9% 26 4,3% ALTRO 33 5,4% 

10 7,7% 1 0,8%

Capitolo 4 


REGIONI 

Capitolo 4 


REGIONI 

CENTRO 

SARDEGNA | 249 

SUD 

CALABRIA | 170 

150 60,2% 13 5,2% 1 0,4% 

101 59,4% 8 4,7% 2 1,2% 

27 10,8% 3 1,2% 1 0,4% 

31 18,2% 7 4,1% ALTRO 3 1,8% 

23 9,2% 2 0,8% ALTRO 11 4,4% 

15 8,8% 3 1,8% 

17 6,8% 1 0,4% 

CAMPANIA | 711 


SUD 

ABRUZZO | 120 

82 68,3% 5 4,2% ALTRO 2 1,7% 

18 15,0% 5 4,2% 

7 5,8% 1 0,8% 

PUGLIA | 660 

469 66,0% 19 2,7% 5 0,7% 

63 8,9% 14 2,0% ALTRO 67 9,4% 

28 3,9% 10 1,4% 

28 3,9% 8 1,1% 


MOLISE | 47 

371 56,2% 18 2,7% 3 0,5% 

29 61,7% 2 4,3% 1 2,1% 

128 19,4% 15 2,3% ALTRO 41 6,2% 

5 10,6% 2 4,3% ALTRO 4 8,5% 

45 6,8% 9 1,4% 

3 6,4% 1 2,1% 

24 3,6% 6 0,9% 

BASILICATA | 122 

SICILIA | 463 

59 48,4% 4 3,3% 1 0,8% 

294 63,5% 15 3,2% 2 0,4% 

24 19,7% 4 3,3% ALTRO 11 9,0% 

47 10,2% 11 2,4% 1 0,2% 

12 9,8% 1 0,8% 

37 8,0% 5 1,1% 1 0,2% 

5 4,1% 1 0,8% 

21 4,5% 3 0,6% ALTRO 26 5,6%

Capitolo 4 


CISTERNE 

Capitolo 4 


CISTERNE 

17,8% 

1.951 

№ % 

SACIM 1951 17,8 

OMSP MACOLA 1329 12,2 

CAPPELLOTTO 889 8,1 

№ % 

ARPO 110 1,0 

COFERAL 107 1,0 

VIBERTI 103 0,9 

BOLGAN CISTERNE 447 4,1 

OMEPS 84 0,8 

MN TECHNOLOGY 402 3,7 

FARID INDUSTRIE 

DIVISIONE MORO 

70 0,6 


12,2% 

1.329 

RICOFER 391 3,6 

TECNOGAS 366 3,3 

ALKOM 328 3,0 

F.LLI MAZZARIOL 299 2,7 

SAFA 297 2,7 

OFFICINE SASSO 284 2,6 

MORO KAISER 68 0,6 

PENNELLI 62 0,6 

MISTRALL 55 0,5 

MASSENZA SRL 53 0,5 

NUOVA SOSMA 52 0,5 

OFFICINE ADIGE SPA 34 0,3 


CO.ME. CISTERNE 2 246 2,3 

SANTI 31 0,3 

8,1% 

889 

OFFICINE MOTTOLA 163 1,5 

LONGO EUROSERVICE 161 1,5 

ZANCOR 30 0,3 

JUROP SPA 29 0,3 

OMT 148 1,4 

MEC SUD 27 0,2 

SARA OFFICINE 

MECCANICHE BSK 

145 1,3 

VRV / CHART 

INDUSTRIES 

25 0,2 

BOLGAN MESTRE 

4,1% 

447 

GRAPAR ADREK 135 1,2 

OFFICINE BS 123 1,1 

SIO CARPENTERIA 24 0,2 

MENCI 21 0,2 

BEVILACQUA 122 1,1 

BARTOLETTI 20 0,2 

MORO SERBATOI 121 1,1 

ALTRO* 1.579 14,4 

10.931 TOTALE 

*Contiene i costruttori che hanno immatricolato meno di 20 cisterne e tutte le cisterne per le quali non è stato 

possibile risalire al costruttore

Capitolo 4 


IN EVIDENZA 

Capitolo 4 


IN EVIDENZA 

1+/2 importatore Italia 


Iveco è il brand più 

rappresentato in Italia nel 

mondo degli autocarri con 

cisterna per il trasporto ADR. 

Detiene una quota del 56,3%. 

Suo oltre un veicolo su due 

immatricolato nella Penisola. 

A Scania va la piazza d’onore 

con uno share del 14,2%. 

Il Grifone è primo tra gli 

importatori. 

Terzo gradino del podio per 

Daf con un 6,3% di quota. I 

primi tre brand contribuiscono 

al risultato totale con un 76,8%. 

Sacim è il brand di cisterne più 

diffuso nel Bel Paese con uno 

share del 17,8%. 

Seguono OMSP e Cappellotto, 

con rispettivamente un 12,2% 

e un 8,1%. Tutti gli altri attori 

del mercato detengono quote 

decisamente inferiori al 5%. 


63% 

La forza 

dei dealer 

La forza degli 

attori locali 

L’analisi dei brand per regione 

fa emergere come le quote 

cambino in funzione della forza 

dei concessionari locali. 

In Trentino Alto Adige, per 

esempio, Scania detiene un 

21,2% e Volvo un 14,4%, oltre 7 e 

9 punti percentuali in più della 

media nazionale. 

Sono tantissimi in Italia i 

produttori di serbatoi anche 

per merci pericolose. 

Nella tabella a pagina 79 sono 

riportati 39 brand, alcuni 

dei quali presenti solo in 

un territorio estremamente 

circoscritto. Si conferma anche 

in questo settore la tendenza 

italiana di avvalersi di piccoli 

allestitori locali. 

Il costruttore nazionale, Iveco, 

è particolarmente forte nel 

Centro e nel Sud del Paese dove 

la sua quota supera il 60%. 

Nel Nord Est si ferma al 47% e 

nel Nord Ovest al 51,2%.

CAPITOLO 

O5 

OPINIONI 


Capitolo 5 

OPINIONI 

LA VOCE DEL MIT 

Capitolo 5 

OPINIONI 

LA VOCE DI RAM 

Un punto di partenza 

Lavorare insieme 

Il trasporto di merci pericolose su strada è regolamentato dall’accordo ADR che 

Da una lettura impressiva dei dati ministeriali elaborati sul sistema ADR in Italia emergo- 

costituisce un allegato tecnico della direttiva 2008/68/CE del Parlamento europeo 

no con immediatezza alcune linee di tendenza piuttosto evidenti che costituiscono, nella 

e del Consiglio. La versione attualmente in vigore è quella del 2023, recepita in Italia 

loro polarizzazione, un critico trade off tra la rilevanza del comparto e la sua debolezza 

con Decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 23 gennaio 2023. 

sistemica. 

La complessità del tracciamento del trasporto di merci pericolose su strada risiede 

sia nella varietà delle classi delle merci stesse, sia nelle diverse modalità di traspor- 

Da un lato, infatti, si registra ad esempio la marcata correlazione tra produzione regio- 

to ammissibili. Ulteriore aggravante ai fini del tracciamento di tali tipologie di tra- 

nale e consistenza del parco veicolare ADR, nonché il forte legame tra la consistenza del 

sporti è dovuta alla non completa digitalizzazione dei dati relativi ad autorizzazioni 

Barrato Rosa e la presenza di poli chimici. Dall’altro, si riscontra la situazione del parco 

e certificazioni in taluni casi necessarie. 

circolante cisterne ADR con una età media superiore alla media nazionale, attestata sui 


CRISTINA 

QIRJAKU 

Responsabile della 

sezione ADR e ATP 

della Divisione 3 

del Ministero delle 

infrastrutture e dei 

trasporti. 

La detenzione di banche dati contenenti informazioni riconducibili alla natura ADR 

del trasporto, seppur create per altre finalità, costituisce, pertanto, un buon punto 

di partenza per l’elaborazione di un quadro riepilogativo del trasporto di merci pericolose 

su strada in Italia. 

In quest’ottica la Direzione generale per la motorizzazione ha reso disponibili 

all’OITAF le informazioni detenute nella banca dati del proprio Centro Elaborazione 

Dati al fine di consentirne l’elaborazione e l’analisi. 

Il dato estratto è riferibile ai soli veicoli aventi obbligo di detenzione del certificato 

17 anni, con una differenziazione territoriale che vede particolarmente penalizzata l’area 

centro-meridionale del Paese. Inoltre la considerazione congiunta che oltre il 50 per cento 

degli operatori ha un solo veicolo con cisterna ADR e che in un ambito delicato come 

quello dell’ADR il conto proprio risulta avere un peso piuttosto elevato, circa 34 per cento 

a livello nazionale considerando tutto il Barrato Rosa, contribuisce ad ulteriormente evidenziare 

le contraddizioni di questo strategico settore. 

Alla luce di queste pur sintetiche considerazioni, appare dunque importante che tutti i 

soggetti pubblici e privati coinvolti lavorino insieme per portare avanti iniziative condivise 

utili ad un consolidamento del comparto. In questa ottica, gli interventi di incentivazione 

FRANCESCO 

BENEVOLO 

Direttore di Società RAM – 

Logistica Infrastrutture e 

Trasporti S.p.a., controllata 

dal MEF che opera in house 

al MIT. Ha collaborato 

con numerosi Ministeri 

ed istituzioni. Docente di 

Economia e Politiche dei 

Trasporti e della Logistica 

presso l’Università Europea 

di Roma. 


di conformità e pertanto le analisi susseguitesi sono riconducibili esclusivamente 

alla formazione aziendale e al ricambio veicolare periodicamente attivati dal Ministero 

ad alcune classi di merci pericolose. 

delle infrastrutture e dei trasporti e il progetto di digitalizzazione del sistema logistico na- 

Nonostante ciò, il risultato conseguito dall’OITAF costituisce attualmente l’unico report 

sul trasporto di merci pericolose su strada in Italia. L’elaborazione del dato grezzo 

iniziale, grazie alla distribuzione geografica dei suddetti trasporti nonché alla valutazione 

della vetustà delle flotte coinvolte, è da considerarsi un’analisi approfondita 

sull’argomento e un prezioso contributo per la delineazione del quadro nazionale del 

trasporto ADR. 

zionale in atto anche grazie all’utilizzo dei fondi derivanti dal PNRR, sempre condotto dal 

Ministero con il supporto operativo della Società RAM S.p.a., possono costituire punti di 

riferimento per un rilancio del settore, anche se è auspicabile un ulteriore sforzo complessivo 

di tutti i soggetti della filiera per poter più rapidamente limare il trade off rilevanza 

strategica/debolezza strutturale del settore, sostenendo gli sforzi già intrapresi dagli imprenditori 

coinvolti. 

Nasce nel 2004 con il 

nome Rete Autostrade 

Mediterranee (RAM), con 

l’obiettivo di attuare il 

“Programma Nazionale 

delle Autostrade del 

Mare” all’interno del più 

ampio contesto della 

Rete Trans-Europea dei 

Trasporti (TEN-T). Oggi 

RAM si affaccia su nuovi 

scenari, adattando il 

proprio ruolo e le proprie 

funzioni verso una nuova 

stagione di pianificazione, 

programmazione e 

progettazione del settore.

Capitolo 5 

OPINIONI 

LA VOCE DI FEDERCHIMICA 

Capitolo 5 

OPINIONI 

LA VOCE DI TTS ITALIA 

Collaborare, parola d’ordine 

Incentivare il rinnovo 

Il trasporto su strada delle merci pericolose è regolato dall’Accordo ADR, i cui allegati tecnici 

Il trasporto delle merci pericolose su strada rappresenta un settore di particolare impor- 

sono periodicamente revisionati in appositi gruppi di lavoro a livello ONU. In Italia nel 2022 sono 

tanza che impatta notevolmente sulla sicurezza stradale. 

stati trasportati 37 milioni di tonnellate di prodotti chimici su strada (8 miliardi di tkm); il 48 per 

Dall’analisi degli ultimi dati, emerge che il parco veicolare risulta purtroppo ancora da- 

cento di questi percorre tragitti inferiori ai 150 chilometri, un ulteriore 23 per cento percorre 

tato con una media di 15,5 anni per gli autocarri e 19,7 per i rimorchi e i semirimorchi. E 

tragitti tra i 150 e 300 chilometri (fonte Eurostat). Per i lunghi viaggi, sono preferite, quindi, altre 

tali numeri sono ancora peggiori rispetto alla media nazionale del trasporto merci che 

modalità di trasporto. Questo aspetto, insieme alle rigorose ispezioni periodiche, ha permesso 

registra, rispettivamente, 14,3 e 17 anni. 

di allungare la vita media delle cisterne ADR. Delle 4,5 miliardi di tkm di merci pericolose trasportate 

in Italia nel 2022, il 58 per cento è rappresentato da liquidi infiammabili di classe 3, il 18 

La presenza di flotte datate sulle nostre strade frena di fatto il contributo alla sicurezza 

da gas di classe 2 e il 9,3 per cento da prodotti corrosivi di classe 8. Si stima che circa il 50 per 

stradale che potrebbero fornire nuovi veicoli dotati anche della opportuna tecnologia 


GAETANO 

CONTI 

Ingegnere chimico; 

dal 1988 lavora presso 

una Multinazionale, 

leader nella produzione 

del Polipropilene oggi 

Basell Poliolefine Italia 

S.r.l. Oggi si occupa 

della supply chain dello 

stabilimento di Ferrara, 

coordinando le attività 

logistiche dei polimeri 

e catalizzatori. Dal 2015 

è anche Presidente del 

Comitato Logistica di 

Federchimica. 

Federchimica è la 

Federazione nazionale 

dell’industria chimica. 

Vi aderiscono oltre 

1.450 imprese, per un 

totale di oltre 94.000 

addetti. Federchimica fa 

parte di Confindustria 

e, in Europa, del CEFIC, 

European Chemical 

Industry Council e 

dell’ECEG (European 

Chemical Employers 

Group). 

cento dei prodotti chimici movimentati siano anche classificati come merci pericolose. Il tema 

è quindi estremamente rilevante per Federchimica che, attraverso il suo Comitato Logistica, 

presidia l’area delle merci pericolose con iniziative di formazione e informazione, coordinate 

con l’evoluzione normativa, e con altre iniziative correlate a problematiche di settore. Ad esempio, 

la Federazione ha attivato dal 1998 il Servizio Emergenze Trasporti S.E.T. (setemergenze. 

federchimica.it) per il supporto alle Autorità competenti nella gestione di eventuali incidenti nel 

trasporto chimico. 

Voglio ringraziare OITAF per il prezioso lavoro svolto che contribuisce a fare una fotografia 

dettagliata delle caratteristiche dei partner logistici con cui lavoriamo quotidianamente e del 

parco delle cisterne ADR sul territorio nazionale, grazie all’analisi dei documenti di ispezione 

annuale (Barrato Rosa). La logistica nell’industria chimica è, infatti, generalmente terziarizzata; 

solo il settore dei gas tecnici e gas liquidi in alcuni casi utilizza cisterne di proprietà, occupandosi 

della relativa manutenzione. Ci risulta, inoltre, che il trasporto in conto proprio sia usato 

nel settore principalmente nella fase di distribuzione di alcuni prodotti dedicati. È quindi fondamentale 

la collaborazione con i nostri fornitori logistici per la creazione di una partnership 

consolidata lungo la filiera. Le imprese del settore contribuiscono anche alla formazione dei 

propri partner logistici, per condividere il know-how sui prodotti chimici movimentati e le idonee 

procedure di sicurezza, cercando di utilizzare anche approcci innovativi per raggiungere 

un più ampio numero di soggetti lungo tutta la supply chain, ad esempio con la piattaforma di 

formazione E-learning sul Regolamento ADR sviluppata da Centro Reach/Federchimica. 

La Federazione, inoltre, anche in collaborazione con le imprese di trasporto, elabora Best 

Practices industriali, per definire gli standard operativi di settore e affrontare congiuntamente 

eventuali criticità dovessero emergere nell’attività quotidiana di carico, scarico e trasporto di 

merci pericolose, al fine di promuovere una logistica chimica sicura e sostenibile. 

ITS per il tracciamento dei mezzi e il monitoraggio delle merci pericolose, nonché per la 

condivisione delle relative informazioni verso centrali di controllo traffico/uffici mobilità 

dei gestori delle infrastrutture e delle amministrazioni locali competenti interessati alle 

varie fasi del trasporto (attraversamento, destinazione), per consentire una migliore gestione 

e pronto intervento in caso di incidenti. 

Pertanto TTS Italia auspica l’avvio di opportune politiche di incentivazione per il rinnovo 

del parco veicolare ADR con mezzi moderni con tecnologie di bordo per la sicurezza, 

nonché per la digitalizzazione delle infrastrutture stradali che consentano il dialogo veicolo-infrastruttura 

al fine di migliorare la sicurezza stradale. Purtroppo occorre rilevare 

che nel PNRR questi temi non sono stati affrontati con la dovuta rilevanza. 

OLGA 

LANDOLFI 

Segretario Generale 

di TTS Italia e 

responsabile della 

gestione e delle 

attività svolte 

dall’Associazione. 

Associazione 

nazionale dei 

Sistemi Intelligenti 

di Trasporto (ITS), 

riunisce i principali 

stakeholder attivi 

nel settore. La 

sua missione è la 

diffusione delle 

tecnologie intelligenti 

per il trasporto in 

ottica smart mobility. 

Svolge un’azione 

di rappresentanza, 

informazione e 

comunicazione per le 

Istituzioni. 


Capitolo 5 

OPINIONI 

LA VOCE DEL FREIGHT LEADERS COUNCIL 

Capitolo 5 

OPINIONI 

LA VOCE DI FAI 

Nel nome della sicurezza 

Ci vuole professionalità 

Ancora una volta, la pregevole azione dell’OITAF, congiuntamente con la disponibilità del MIT, 

Il trasporto di merci pericolose in ADR è certamente tra le attività vettoriali una delle più delica- 

ha consentito agli operatori del settore – committenti e fornitori – di avere un’istantanea del 

te e per questo merita una particolare conoscenza delle norme e soprattutto grande profes- 

mercato, sempre utile per immaginare scenari attuali e sviluppi futuri. Il settore specialistico 

sionalità. Aver realizzato un Libro Bianco su tali trasporti è certamente un fatto meritevole di 

del trasporto ADR su strada ricalca i pro e i contro del trasporto merci nel suo complesso: 

attenzione. Quando, purtroppo, si verificano incidenti che coinvolgono trasporti ADR le conse- 

un parco mezzi sostanzialmente vetusto e un arcipelago frammentato di operatori in cui il 

guenze sono particolarmente drammatiche (basterebbe ricordare la strage di Livorno o il tam- 

conto proprio rappresenta ancora la metà del trasportato dagli autocarri. 

ponamento sulla tangenziale di Bologna, il tunnel del Bianco, per rendersene conto). Persone 

Considerando che il prodotto trasportato è particolarmente delicato e sensibile in termini 

che perdono la vita, blocchi della circolazione, interventi per sanificare e rendere nuovamente 

di impatto ambientale, logica vorrebbe che ci fossero sul mercato un numero contenuto di 

percorribili tratti di infrastrutture. Non voglio introdurre il tema delle gallerie delle quali il nostro 

aziende specializzate che, attraverso opportuni e continui investimenti in innovazione e di- 

Paese detiene il record numerico. 


MASSIMO 

MARCIANI 

Presidente Freight 

Leaders Council. 

Il Freight Leaders 

Council da 30 

anni contribuisce 

allo sviluppo della 

logistica sostenibile 

e dell’intermodalità. 

Libera associazione 

privata, apartitica e 

senza scopo di lucro 

tra aziende attive 

in ogni fase della 

supply chain, il FLC 

formula pareri, giudizi 

e indirizzi rivolti alle 

istituzioni, agli addetti 

ai lavori e all’opinione 

pubblica. Oggi intende 

proporsi come un 

think tank a sostegno 

di una logistica che si 

dimostra ogni giorno 

di più “l’industria delle 

industrie”. 

gitalizzazione, siano in grado di garantire all’industria chimica, e in genere alla domanda di 

trasporto di merci pericolose, non solo un contenimento degli impatti diretti derivanti dalla 

tecnologia utilizzata dai mezzi, ma anche la minimizzazione del rischio di disastro ambientale 

che potrebbe derivare dalla natura stessa del prodotto trasportato. Aziende in grado 

anche di cooperare e collaborare fra di loro in un mercato competitivo. 

Un’ulteriore riflessione: se consideriamo che i carburanti e il gas vengono trasportati ancora 

in larga parte nelle aree industriali non servite da condotte attraverso il trasporto su strada, 

è quindi necessario prevedere anche un’attenzione particolare alla business continuity 

di queste aziende di trasporto, perché indispensabili alla continuità produttiva dell’industria 

e del trasporto su gomma in generale. In tale scenario di transizione tecnologica, e vista la 

vetustà del parco veicolare circolante, è indispensabile per gli operatori effettuare regolarmente 

la manutenzione preventiva dei veicoli per garantire che siano in condizioni ottimali 

di funzionamento e ridurre il rischio di guasti durante il trasporto. 

Solamente l’innovazione e la progressiva - ma rapida - digitalizzazione del settore ADR sono 

in grado di consentire la pianificazione ottimizzata dei percorsi per monitorare in tempo 

reale la posizione dei veicoli, le condizioni del carico e le prestazioni dei conducenti, oltre 

che trovare le strade più efficienti e sicure per il trasporto delle merci pericolose, riducendo 

tempi di percorrenza e costi operativi. Il mercato richiede l’utilizzo di tecnologie innovative 

a bordo dei veicoli. Al contempo, la crescente congestione di strade e autostrade esige livelli 

di formazione e addestramento dei conducenti sulle normative ADR, sulle procedure di 

sicurezza e sulle migliori pratiche di guida, al fine di ridurre al minimo il rischio di incidenti. 

Queste considerazioni mi inducono a evidenziare come il rispetto delle normative debba essere 

totale e debba coinvolgere tutti coloro che compongono la filiera del trasporto. In alcuni 

paesi europei la stessa committenza prevede norme particolarmente stringenti per quanto 

riguarda le operazioni di carico e scarico e i tempi, la sicurezza degli automezzi le condizioni 

psicofisiche dei conducenti. Troppe volte abbiamo assistito a incidenti impressionanti e tante 

volte abbiamo registrato gli appelli che l’Autorità, tra le quali non possiamo che annoverare il 

Presidente della Repubblica, rivolgono agli operatori perché la sicurezza sia garantita. Questo 

è un aspetto delicato, tanto che alcune norme di legge, mi riferisco al DLgs 286 ad esempio, già 

disciplinano. Ma non è sempre così. È un fatto che grava su tutti i componenti della filiera ma 

anche sugli organi di sorveglianza. 

Tornando al tema dei tempi di attesa al carico o scarico purtroppo dobbiamo registrare come 

quelli previsti non siano rispettati e come questi impattino sulla sicurezza, coinvolgendo gli 

stessi lavoratori. Ecco allora che emerge, quello che a mio avviso è un ulteriore aspetto in modo 

colpevole trascurato: il principio della responsabilità condivisa. 

Si badi bene che il tema delle soste ha innegabili riflessi sulla concentrazione e sulla capacità, 

quindi, di garantire standard di sicurezza in viaggio. Non vogliamo monetizzare le soste ma il 

rispetto delle regole. Come Presidente FAI ho avviato una iniziativa tendente a coinvolgere le 

rappresentanze delle committenze chimiche, petrolifere e dei gas liquidi e lo stesso ministero 

in un confronto, nel quale questi aspetti, legati alla sicurezza di tutti gli utenti della strada siano 

affrontati. Vedremo se si potrà dare attuazione al programma presente sui siti delle associazioni. 

Si chiama Responsible Care nell’interesse di tutti. 

I controlli mirati sono la sola risposta che può favorire un lavoro dignitoso per chi lo esegue e 

generare attenzione, sicurezza. Le normative esistono, dobbiamo farle applicare. 

PAOLO 

UGGÈ 

Presidente FAI e 

UNATRAS. Si occupa 

di autotrasporto 

dagli anni Ottanta. 

Ha fatto parte 

della commissione 

parlamentare 

Trasporti, poste e 

telecomunicazioni, è 

stato sottosegretario 

al MIT nel secondo 

e terzo governo 

Berlusconi e 

consigliere del Cnel. 

FAI, Federazione 

Autotrasportatori 

Italiani, è la più 

grande associazione 

imprenditoriale del 

settore Trasporto 

merci per conto di 

terzi su strada in 

Italia. Costituita il 12 

giugno 1963, conta 

oggi circa 8.600 

associati con circa 

70.000 veicoli, e 36 

Associazioni territoriali 

di rappresentanza. 


CAPITOLO 

O6 

Guidare non è solo un verbo, 

ma anche un’esperienza. 

Nuovi motori, nuovi sistemi di assistenza alla guida, nuovi servizi. Tutto ciò 

che serve a rendere il trasporto più sostenibile, produttivo e a misura di autista. 

Tutto questo è la nuova gamma IVECO. 

LA 

NORMA 

ADR IN 

SINTESI 


Capitolo 6 

LA NORMA ADR IN SINTESI 

PARTE 1 

Capitolo 6 


PARTE 1 

DISPOSIZIONI GENERALI 

E CLASSIFICAZIONE 

INTERNAZIONALE ADR 

ACCORDO ADR: dal 1968 al 2023 

L’accordo ADR si compone di 9 parti suddivise in due allegati (tab 1 a/b). 

TAB. 1 A/B | LA STRUTTURA DEL REGOLAMENTO 

ALLEGATO A – DISPOSIZIONI GENERALI 

E DISPOSIZIONI RELATIVE ALLE MATERIE 

E OGGETTI PERICOLOSI 

Parte 1 

Disposizioni generali 

L’Accordo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose su strada ADR è entrato in vigore il 

Parte 2 

Classificazione 

9 gennaio 1968. Si applica alle operazioni di trasporto effettuate sui territori di almeno due Paesi contraenti 

(oltre a quelli dell’Unione Europea, Albania, Andorra, Azerbaijan, Bielorussia, Bosnia Erzegovina, 

Parte 3 

Lista delle merci pericolose, disposizioni speciali ed esenzioni per le merci pericolose 

imballate in quantità limitate ed esenti 


Macedonia, Federazione Russa, Islanda, Kazakhastan, Liechtenstein, Marocco, Montenegro, Norvegia, 

Regno Unito, Repubblica di Moldavia, Serbia, Svizzera, Tagikistan, Tunisia, Turchia e Ucraina). 

Per scrupolo di uniformità e per garantire libera circolazione delle merci all’interno della UE, però, l’ADR 

costituisce la base della regolamentazione del trasporto delle merci pericolose su strada di tutti gli Stati 

membri anche all’interno degli stessi. Nessuna autorità centrale è incaricata della sua applicazione: di 

fatto i controlli stradali vengono effettuati dalle parti contraenti. 

Il testo del Regolamento viene aggiornato con cadenza biennale. Da luglio 2023 è in vigore l’ADR 2023. 

Nelle pagine che seguono sono state condensate alcune Parti dell’Accordo con un focus sui veicoli- 

cisterna, oggetto di questo volume. La complessità della materia non permette, però, generalizzazioni. 

L’invito a coloro che operano nell’ambito del trasporto merci pericolose è di valutare ogni singola situazione 

e di avvalersi del prezioso contributo fornito dalle associazioni di categoria, come Federchimica, 

Parte 4 

Parte 5 

Parte 6 

Parte 7 

Disposizioni relative all’utilizzo degli imballaggi e delle cisterne 

Procedure di spedizione 

Prescrizioni relative alla costruzione degli imballaggi, di grandi recipienti per il trasporto alla 

rinfusa (GIR/IBC) e prescrizioni relative alle prove a cui devono sottostare 

Disposizioni relative alle condizioni di trasporto, al carico, lo scarico e la movimentazione 

ALLEGATO B – DISPOSIZIONI RELATIVE 

ALL’EQUIPAGGIAMENTO DI TRASPORTO 

E AL TRASPORTO 

Parte 8 

Parte 9 

Prescrizioni relative agli equipaggi, all’equipaggiamento, all’utilizzo dei veicoli e alla 

documentazione 

Prescrizioni relative alla costruzione e all’approvazione dei veicoli 


la Federazione Nazionale dell’Industria Chimica, che associa circa 1.450 imprese, e che al suo interno 

ha un comitato dedicato alla Logistica. Tra le sue attività la promozione di elevati livelli di sicurezza e 

La classificazione delle merci pericolose è oggetto della Parte 2 dell’ADR. Anche le Classi sono 9 (tabella 

protezione ambientale nello stoccaggio e nella movimentazione di prodotti chimici, e il presidio dell’area 

2), e le 4, 5, e 6 sono articolate in sottoclassi. A ogni merce pericolosa è assegnato un numero ONU (UN). 

delle merci pericolose con iniziative di formazione coordinate con l’evoluzione normativa nonché alle 

problematiche di settore. 

La monografia n°6 ‘Come gestire con efficienza ed efficacia l’ADR in Italia’, pubblicata nel febbraio 2023, 

ha fornito un essenziale supporto per la redazione di questa appendice.

Capitolo 6 


PARTE 1 

Capitolo 6 


PARTE 1 

TAB. 2 – CLASSI E SOTTOCLASSI 

Classe 1 

Classe 2 

Classe 3 

Classe 4.1 

Materie ed oggetti esplosivi 

Gas 

Liquidi infiammabili 

Solidi infiammabili, materie autoreattive, materie che polimerizzano e solidi esplosivi 

desensibilizzati 

L’ESSENZIALE RUOLO 

DEGLI IMBALLAGGI 

All’utilizzo degli imballaggi e delle unità di trasporto del carico è dedicata la Parte 4 dell’ADR mentre 

nella Parte 6 (tab. 1) si trova tutto ciò che attiene costruzione e prove. 

Il legislatore ha conferito grandissima importanza agli imballaggi ai fini della sicurezza dei tra- 

Classe 4.2 

Classe 4.3 

Classe 5.1 

Materie soggette ad accensione spontanea 

Materie che a contatto con l’acqua sviluppano gas infiammabili 

Materie comburenti 

sporti di merci pericolose. Nell’articolo 4.1.1.1 si ricorda infatti che gli imballaggi devono essere di 

buona qualità, compresi i GIR/IBC e i grandi imballaggi. Devono resistere a colpi e sollecitazioni 

normalmente incontrati durante il trasporto e in fase di trasbordo. Gli imballaggi devono essere 

chiusi quando sono pronti per la spedizione così da prevenire qualsiasi perdita dei contenuti e 


Classe 5.2 

Classe 6.1 

Classe 6.2 

Classe 7 

Classe 8 

Classe 9 

Perossidi organici 

Materie tossiche 

Materie infettanti 

Materie radioattive 

Materie corrosive 

Materie e articoli pericolosi diversi 

Alle materie in ADR è poi assegnato un Codice di classificazione del pericolo (tab. 3), costituito 

nessun residuo pericoloso deve aderire all’esterno. 

Gli imballaggi comprendono: 

• fusti, barili di legno, taniche, imballaggi metallici leggeri, casse; 

• contenitori intermedi per il trasporto alla rinfusa (IBC); 

• grandi imballaggi; 

• bombole, tubi a pressione, pacco bombole, fusti a pressione. 

Nelle unità di trasporto di carico rientrano invece i container e le cisterne trattate nel Capitolo 4.3. 


da una o più lettere nel caso di pericolo multiplo. 

LE CISTERNE 

TAB. 3 – CODICE DI PERICOLOSITÀ 

La cisterna, nella definizione dell’ADR, è un serbatoio munito dei suoi equipaggiamenti di servizio 

A asfissiante 0 comburente 

e strutturali. L’insieme comprende i container-cisterna, le cisterne mobili, le cisterne smontabili, le 

C corrosivo P perossido organico 

cisterne fisse (veicolo-cisterna, oggetto di questo volume), i veicoli-batteria, i contenitori per gas 

D esplosivo desensibilizzato S accensione spontanea 

ad elementi multipli (CGEM) e le unità mobili di fabbricazione di esplosivi (MEMU). 

F infiammabile SR autoreattivo 

I infettante T tossico 

M miscellaneo (pericolo generico) W reattivo con l’acqua 

Focalizziamoci dunque sui protagonisti di questo Libro Bianco. 

Per veicolo-cisterna si intende un veicolo costruito per il trasporto di materie liquide, gassose, in 

polvere o granulari. Oltre al veicolo propriamente detto o agli elementi del gruppo assali-sospensione, 

un veicolo-cisterna comprende uno o più serbatoi, i loro equipaggiamenti e gli elementi di 

collegamento al veicolo o al gruppo assali-sospensione. 

I veicoli cisterna devono essere caricati esclusivamente con le materie per il trasporto delle quali 

sono stati approvati. Il serbatoio, le guarnizioni di tenuta, gli equipaggiamenti come pure il rive-

Capitolo 6 


PARTE 1 

Capitolo 6 


PARTE 1 

stimento protettivo non devono essere suscettibili a reagire pericolosamente con le sostanze con 

delle cisterne per il trasporto dei gas è completata da ulteriori indicazioni quali la designazione 

le quali vengono in contatto. 

ufficiale di trasporto del gas e, per i gas assegnati a una materia n.a.s. (non altrimenti specificata), 

Le cisterne sono soggette a particolari prescrizioni relative alla loro costruzione, controllo, riem- 

il nome tecnico. Altre indicazioni si applicano, per la Classe 2, alle cisterne per il trasporto di una 

pimento e utilizzo. Tali prescrizioni sono differenziate a seconda del tipo di materia che devono 

sola materia (gas compressi, gas liquefatti refrigerati), alle cisterne ad utilizzazione multipla e a 

contenere e vengono gestite essenzialmente attraverso le indicazioni riportate nella Tabella A del 

quelle munite di isolamento termico. 

Capitolo 3.2 ADR (Lista delle merci pericolose). 

Ogni cisterna deve essere munita di una targa di metallo resistente alla corrosione, fissata in 

modo permanente in un punto ben visibile e facilmente accessibile per il controllo. Su questa 

devono essere marcate per punzonatura o sistema equivalente almeno le seguenti informazioni: 

• numero di approvazione 

I CHECK PRIMA E DOPO 

LA MESSA IN SERVIZIO 


• nome o sigla di costruzione 

• numero di serie di costruzione 

• anno di costruzione 

• pressione di prova (manometrica) 

• pressione esterna di calcolo 

• capacità del serbatoio (per quelli a più sezioni la capacità di ogni singolo serbatoio), seguita 

da “S” (per i contenitori o comparti > 7.500 litri suddivisi in sezioni di capacità < 7500 

litri mediante frangiflutto) 

• temperatura di calcolo (unicamente se > 50 °C o < -20 °C) 

• data e tipo dell’ultima prova (mese e anno seguiti da “P” se prova iniziale o periodica o da 

I serbatoi e gli equipaggiamenti devono essere sottoposti, sia insieme che separatamente, ad un 

controllo iniziale prima della loro messa in servizio. Tale check comprende: 

• verifica della conformità al prototipo approvato 

• verifica delle caratteristiche di costruzione 

• esame dello stato interno ed esterno 

• prove di pressione idraulica 

Sono poi previsti controlli periodici e prove intermedie. 

TAB. 4 A – INTERVALLI ESECUZIONI PROVE PERIODICHE CISTERNE FISSE 

Max 6 anni 

Esame stato interno ed esterno 


“L” se prova di tenuta intermedia) 

Max 6 anni Pressione idraulica 1 

• punzone dell’organismo di controllo che ha proceduto alle prove 

Max 6 anni 

Prove di tenuta 

• materiale del serbatoio (se disponibile, riferimento alle norme sui materiali) e, se il caso, 

TAB. 4 B – INTERVALLI ESECUZIONI PROVE INTERMEDIE CISTERNE FISSE 

del rivestimento protettivo 

• pressione di prova sull’insieme del serbatoio e pressione di prova per compartimento in 

MPa o in bar (pressione manometrica) se la pressione per compartimento è inferiore alla 

pressione sul serbatoio 

Max 3 anni Prova di tenuta e verifica buon funzionamento equipaggiamento 2 

TAB. 4 C – INTERVALLI ESECUZIONI PROVE INTERMEDIE CISTERNE PER RIFIUTI OPERANTI SOTTOVUOTO 

Max 3 anni 

Esame stato interno ed esterno 

• massima pressione di servizio autorizzata (nel caso di cisterne a riempimento o svuota- 

Se destinate al trasporto di sostanze dalla Classe 2 (gas) le cisterne fisse devono effettuare i con- 

mento sotto pressione) 

trolli periodici al più tardi dopo 6 anni di servizio e successivamente ogni 12 anni. Per le cisterne 

Queste informazioni possono essere impresse anche direttamente sulle pareti del serbatoio, pur- 

destinate al trasporto di trifluoruro di boro, cloro, bromuro di idrogeno anidro, cloruro di idrogeno 

ché sufficientemente rinforzate da non comprometterne la resistenza. 

anidro, solfuro di idrogeno e diossido di azoto l’intervallo per l’esecuzione di controlli periodici è 

Sulla cisterna stessa o su targhe nel caso di veicoli-cisterna devono essere riportati anche pro- 

invece di massimo 3 anni. 

prietario della stessa, massa a vuoto e massa massima autorizzata del veicolo. La marcatura 

1 In alternativa, d’accordo con l’esperto riconosciuto dall’Autorità competente, prova con un altro liquido o gas se la sostituzione non presenta pericoli 

2 Per tale fine la cisterna deve essere sottoposta a un’effettiva pressione interna uguale alla pressione massima di servizio. Per le cisterne destinate 

al trasporto di liquidi o di materie solide in polvere o granulari, quando è realizzata mediante un gas, la prova di tenuta deve essere effettuata a una 

pressione almeno uguale al 25% della pressione massima di servizio e non deve comunque essere inferiore a 0,2 bar

Capitolo 6 


PARTE 2 

Capitolo 6 


PARTE 2 

CONTRASSEGNATURA COLLI, 

CONTAINER, CISTERNE E VEICOLI 

PERICOLI DI CLASSE 2 – GAS 

Etichette 

N° etichetta 

+ Gruppi 

imballaggio 

Divisione / 

categoria 

Simbolo + colore simbolo Fondo N° angolo 

inferiore + 

colore 

Marcatura, etichettatura e placcatura delle merci pericolose hanno lo scopo di rendere imme- 

2.1 Gas infiammabili Fiamma: nero o bianco 

(salvo quanto previsto al 

5.2.2.2.1.6 (d)) 

Rosso 

2 (nero 

bianco)* 

diata la loro individuazione. 

Salvo che non sia disposto altrimenti dall’ADR, il numero ONU corrispondente alle merci contenute, 

preceduto dalle lettere UN, deve figurare in modo chiaro e indelebile su ogni collo. Devono 

2.2 Gas non 

infiammabili, 

non tossici 

Bombola per gas: nero o 

bianco 

Verde 

2 (nero o 

bianco) 

essere facilmente visibili e leggibili e devono poter essere esposti alle intemperie senza sostanziale 

degradazione. 

2.3 Gas tossici Teschio su due tibie 

incrociate 

Bianco 

2 (nero) 


TAB. 5 – PERICOLI DI CLASSE 1 – MATERIE E OGGETTI ESPLOSIVI 

Etichette 

N° etichetta 

+ Gruppi 

imballaggio 

Divisione / 

categoria 



colore 

1 3 1.1, 1.2, 1.3 Bomba esplodente: nero Arancione 1 (nero) 

1.4 4 1.4 Numeri: h 30 mm circa, 

spessore 5 mm (etichetta 

100x100 mm) 

Arancione 

1 (nero) 

*salvo quanto previsto al 5.2.2.2.1.6 (d). 

PERICOLI DI CLASSE 3 – LIQUIDI INFIAMMABILI 

Etichette 

N° etichetta 

+ Gruppi 

imballaggio 

Divisione / 

categoria 



colore 

3 - Fiamma: nero o bianco Rosso 3 (nero o 

bianco) 


1.5 5 1.5 Numeri h 30 mm circa, 


100x100 mm) 

Arancione 

1 (nero) 

TAB. 5.4.1 – PERICOLI DI CLASSE 4.1 – SOLIDI INFIAMMABILI, MATERIE AUTOREATTIVE, 

MATERIE CHE POLIMERIZZANO ED ESPLOSIVI SOLIDI DESENSIBILIZZATI 

1.6 6 1.6 Numeri h 30 mm circa, 


100x100 mm) 

Arancione 

1 (nero) 

3 Indicazione della divisione – da lasciare in bianco se le proprietà esplosive costituiscono il pericolo sussidiario -Indicazione del 

gruppo di compatibilità - da lasciare in bianco se le proprietà esplosive costituiscono il pericolo sussidiario 

4 Indicazione del gruppo di compatibilità 



Etichette 

N° etichetta 

+ Gruppi 

imballaggio 

Divisione / 

categoria 



colore 

4.1 - Fiamma: nero Bianco, con 

sette barre 

verticali 

rosse 

4 (nero) 

PERICOLO DI CLASSE 4.2 - MATERIE SOGGETTE AD ACCENSIONE SPONTANEA 

Etichette 

N° etichetta 

+ Gruppi 

imballaggio 

Divisione / 

categoria 



colore 

4.2 - Fiamma: nero Metà sup. 

bianco, 

metà inf. 

rosso 

4 (nero)

Capitolo 6 


PARTE 2 

Capitolo 6 


PARTE 2 

TAB. 5.4.3 - PERICOLO DI CLASSE 4.3 - MATERIE CHE A CONTATTO CON L’ACQUA 

SVILUPPANO GAS INFIAMMABILI 

Etichette 

N° etichetta 

+ Gruppi 

imballaggio 

Divisione / 

categoria 



colore 

4.3 - Fiamma: nero o bianco Blu 4 (nero o 

bianco) 

PERICOLO DI CLASSE 7: MATERIALE RADIOATTIVO 

Etichette 

N° etichetta 

+ Gruppi 

imballaggio 

Divisione / 

categoria 

7A 8 Categoria I - 

Bianca 

Simbolo + colore 

simbolo 

Fondo 

N° angolo 


colore 

Trifoglio: nero Bianco 7 (nero) 


PERICOLO DI CLASSE 5.1 - MATERIE COMBURENTI 

Etichette 

N° etichetta 

+ Gruppi 

imballaggio 

Divisione / 

categoria 

5.1 - Fiamma su un cerchio: 

nero 

PERICOLO DI CLASSE 5.2 - PEROSSIDI ORGANICI 

Etichette 

N° etichetta 

+ Gruppi 

imballaggio 

Divisione / 

categoria 



colore 

Giallo 

5.1 (nero) 



colore 

5.2 - Fiamma: nero o bianco Metà sup. 

rosso, metà 

inf. giallo 

5.2 (nero) 

7B 9 Categoria II - 

Gialla 

7C 10 

Categoria III 

Gialla 

Trifoglio: nero 

Trifoglio: nero 

Metà sup. giallo 

+ bordo bianco, 

metà inf. bianco 

Metà sup. giallo 

+ bordo bianco, 

metà inf. bianco 

7 (nero) 

7 (nero) 

7E 11 Materiali fissili - Bianco 7 (nero) 

8 Testo (obbligatorio): in nero nella metà inferiore dell’etichetta: “RADIOATTIVO” “CONTENUTO...” “ATTIVITÀ...”. La dicitura RADIOATTIVO 

deve essere seguita da una barra verticale rossa 

9 Testo (obbligatorio): in nero nella metà inferiore dell’etichetta: “RADIOATTIVO” “CONTENUTO...” “ATTIVITÀ...”. In un riquadro con bordo 

nero “INDICE DI TRASPORTO”. La dicitura RADIOATTIVO deve essere seguita da due barre verticali rosse 

10 Testo (obbligatorio): in nero nella metà inferiore dell’etichetta: “RADIOATTIVO” “CONTENUTO...” “ATTIVITÀ...”. In un riquadro con bordo 

nero “INDICE DI TRASPORTO”. La dicitura RADIOATTIVO deve essere seguita da tre barre verticali rosse 

11 Testo (obbligatorio): “FISSILE” in nero nella metà superiore dell’etichetta. In 

un riquadro con bordo nero, nella metà inferiore, “INDICE DI SICUREZZA CRITICITA’” 

PERICOLO DI CLASSE 8 - MATERIE CORROSIVE 

Etichette 

N° etichetta 

+ Gruppi 

imballaggio 

Divisione / 

categoria 

Simbolo + colore 

simbolo 

Fondo 

N° angolo 


colore 


PERICOLO DI CLASSE 6.1 — MATERIE TOSSICHE 

Etichette 

N° etichetta 

+ Gruppi 

imballaggio 

Divisione / 

categoria 



colore 

8 - Liquidi versati da 

due provette di 

vetro e attaccanti 

una mano e un 

metallo: nero 

Metà sup. bianco, 

metà inf. nero con 

bordo bianco 

8 (nero) 

6.1 - Teschio su due tibie 

incrociate nere 

Giallo 

5.1 (nero) 

PERICOLO DI CLASSE 9 - MATERIE E OGGETTI PERICOLOSI DIVERSI, COMPRESE LE MATERIE PERICOLOSE 

PER L’AMBIENTE 

Etichette 

N° etichetta 

+ Gruppi 

imballaggio 

Divisione / 

categoria 



colore 

PERICOLO DI CLASSE 6.2 — MATERIE INFETTANTI 

Etichette 

N° etichetta 

+ Gruppi 

imballaggio 

Divisione / 

categoria 

6.2 7 - Tre lune crescenti 

sovrapposte 



colore 

Giallo 

5.1 (nero) 

9 - Metà superiore 7 linee 

nere verticali 

9A - Metà superiore 7 linee 

nere verticali. Metà 

inferiore gruppo di pile 

- 1 danneggiata con una 

fiamma 



9 sottolineato 

(nero) 

9 sottolineato 

(nero) 

7 La metà inferiore dell’etichetta può recare la dicitura “MATERIE INFETTANTI” e “In caso di perdita o danneggiamento avvertire 

immediatamente le autorità di sanità pubblica” in nero

Capitolo 6 


PARTE 2 

Capitolo 6 


PARTE 3 

Le placche (grandi etichette) per cisterne e container sono conformi per forma, colore e simboli 

alle etichette di pericolo per i colli ma semplicemente di dimensioni più grandi (lato maggiore o 

EQUIPAGGIAMENTI E PROCEDURE 

uguale a 250 mm). Queste devono essere posizionate come riportato nella tavola di contrasse- 

Classificazione dei veicoli e dotazioni di bordo 

gnatura e marcatura. 

Premesso che il trasporto deve essere effettuato nel rispetto delle disposizioni che regolano l’uso 

Le unità di trasporto trasportanti merci pericolose sono identificate da pannelli arancione re- 

delle cisterne fisse, cisterne mobili, cisterne smontabili, container-cisterna, CGEM, MEMU e cister- 

troriflettenti (standard 40x30 cm, dimensioni minime 30x12 cm) che hanno lo scopo di guidare 

ne sotto vuoto per i rifiuti l’ADR prevede che un veicolo adibito al trasporto di merci pericolose 

le squadre di soccorso (Vigili del Fuoco) sulle corrette procedure di intervento da adottare in 

soddisfi particolari disposizioni tecniche secondo la seguente classificazione: 

conformità alle indicazioni del numero ONU e del numero di pericolo. Devono essere di materiale 

• Veicolo EX/II o Veicolo EX/III 

resistente alle intemperie e garantire una segnalazione durevole. Il pannello non si deve staccare 

un veicolo destinato al trasporto di materie o oggetti esplosivi (classe 1); 


dal suo fissaggio dopo un incendio di durata di 15 minuti e deve rimanere apposto qualunque 

sia l’orientamento del veicolo. Riporta il numero di pericolo ‘Kemler’, (costituito da due o tre cifre) 

nella parte superiore e il numero ONU identificativo della materia nella parte inferiore. 

TAB. 6 - CONTRASSEGNATURA E MARCATURA VEICOLI CISTERNA 

Trasporto di una sola 

materia pericolosa 

(liquido, gas o polvere/ 

granuli) 

Trasporto di materie 

diverse (liquido, gas o 

polvere/granuli 

Placca (25 x 25 cm) 

Sui 2 lati + posteriore 

veicolo 

Pannello arancio neutro 

(40 x 30 cm) 

Pannello arancio 

numerato (40 x 30 cm) 

Davanti e dietro veicolo 

Sui 2 lati, corrispondenza 

di ciascun comparto + 

una per tipo posteriore 

veicolo 12 Davanti e dietro veicolo Sui due lati per ciascun 

comparto del veicolo 

cisterna 13 

12 Se tutti i comparti sono contrassegnati dalle stesse etichette, esse sono posizionate una volta soltanto sui due lati e posteriormente 

al veicolo 

13 Veicoli-cisterna e cisterne a comparti multipli che trasportano materie di cui ai numeri UN 1202 (carburante diesel, o gasolio o olio 

da riscaldamento leggero), UN 1203 (benzina) o UN 1223 (cherosene) o carburante avio di cui ai numeri UN 1268 (distillati del petrolio 

o prodotti petroliferi) o UN 1863 (carburanti per motori a turbina aeronautici), ma nessun’altra materia pericolosa, possono portare in 

luogo dei differenti pannelli numerati laterali, in corrispondenza di ciascun comparto, lo stesso pannello numerato, davanti e dietro 

sul veicolo, recante numero di pericolo e il numero ONU relativi alla materia più pericolosa, cioè quella con il punto di infiammabilità 

più basso 

• Veicolo FL 

a) un veicolo destinato al trasporto di liquidi che hanno un punto d’infiammabilità che non supera 

60°C (eccetto i carburanti diesel che soddisfano la norma EN 590:2013 + A1:2017, il gasolio 

e l’olio da riscaldamento (leggero) - N° ONU 1202 - aventi un punto d’infiammabilità specificato 

nella norma EN 590:2013 + A1:2017) in cisterne fisse o smontabili di capacità superiore a 1 m 3 

o in container-cisterna o cisterne mobili ognuno dei quali di capacità superiore a 3 m 3 ; oppure 

b) un veicolo destinato al trasporto di gas infiammabili in cisterne fisse o smontabili di capacità 

superiore a 1 m 3 o in container-cisterna, cisterne mobili o CGEM ognuno dei quali di 

capacità superiore a 3 m 3 ; oppure 

c) un veicolo-batteria di capacità totale superiore a 1 m 3 destinato al trasporto di gas infiammabili; 

oppure 

d) un veicolo destinato al trasporto di perossido di idrogeno stabilizzato o in soluzione acquosa 

stabilizzata, contenente più del 60% di perossido di idrogeno (classe 5.1, N° ONU 2015) in 

cisterne fisse o smontabili di una capacità superiore a 1 m 3 o in container-cisterna o cisterne 

mobili ognuno dei quali di capacità superiore a 3 m 3 ; 

• Veicolo AT 


a) un veicolo diverso da un veicolo EXIII o FL o da una MEMU, destinato al trasporto di merci 

pericolose in cisterne fisse o smontabili di una capacità superiore a 1 m 3 o in container-cisterna, 

cisterne mobili o CGEM ognuno dei quali di capacità superiore a 3 m 3 ; oppure 

b) in un veicolo-batteria di una capacità totale superiore a 1 m 3 diverso da un veicolo FL. 

I veicoli EX/II o EX/III, FL e AT devono essere sottoposti nel loro Paese d’immatricolazione a una 

visita tecnica annuale per verificarne la rispondenza alle prescrizioni della Parte 9.0 dell’ADR e a

Capitolo 6 


PARTE 3 

Capitolo 6 


PARTE 3 

quelle generali di sicurezza (freni, illuminazione, etc.) secondo la regolamentazione del paese d’o- 

TAB. 7 – VEICOLI, SPECIFICHE TECNICHE E TIPOLOGIE DI EQUIPAGGIAMENTO 

rigine. La conformità del veicolo deve essere certificata sia mediante l’estensione della validità del 

certificato di approvazione ADR, che mediante il rilascio di un nuovo certificato (Barrato Rosa). 

SPECIFICHE TECNICHE EX/II EX/III AT FL 

9.2.4.8.5 X X X X 

9.2.4.8.3 

Devono inoltre conformarsi alle prescrizioni come da Tabella sotto riportata. 

9.2.4.8.4 X 

9.2.4.8.6 X X 

9.2.5 DISPOSITIVO LIMITATORE DI VELOCITÀ X X X X 

9.2.6 DISPOSITIVI DI AGGANCIO DI VEICOLI A MOTORE E 

RIMORCHI 

X X X X 

9.2.7 PREVENZIONE DEGLI ALTRI RISCHI DOVUTI AI 

CARBURANTI 

X 

X 


TAB. 7 – VEICOLI, SPECIFICHE TECNICHE E TIPOLOGIE DI EQUIPAGGIAMENTO 

SPECIFICHE TECNICHE EX/II EX/III AT FL 

9.2.2 EQUIPAGGIAMENTO ELETTRICO 

9.2.2.1 Disposizioni generali X X X X 

9.2.2.2.1 Cavi X X X X 

9.2.2.2.2 Protezione supplementare X X X X 

9.2.2.3 Fusibili e disgiuntori X X X X 

9.2.2.4 Batterie X X X X 

9.2.2.5 Illuminazione X X X X 

9.2.2.6 Collegamenti elettrici tra i veicoli a motore e i rimorchi X X X X 

9.2.2.7 Tensione X X 

9.2.2.8 Stacca-batteria X X 

9.2.2.9 Circuiti permanenti alimentati 

9.2.2.9.1 X 

Per i veicoli EX/II ed EX/III VI ci sono poi una serie di prescrizioni aggiuntive che riguardano i materiali 

da utilizzare per la loro costruzione e il posizionamento di alcuni componenti (riscaldatore 

a combustione, motore e dispositivo di scappamento). 

PROCEDURE DI CARICO, SCARICO 

E MOVIMENTAZIONE CISTERNE 

Il carico e lo scarico dei veicoli-cisterna e container-cisterna è subordinato a preventivo accertamento, 

con riferimento al carico movimentato, del codice-cisterna, di cui al certificato di approvazione 

del veicolo DTT 306 “barrato-rosa” (v.§ 6.3.2). 


9.2.2.9.2 X 

EQUIPAGGIAMENTO DI FRENATURA 

Ricordiamo in questa sede che l’obbligatorietà del Barrato Rosa decorre dai veicoli immatricolati 

9.2.3.1 Disposizioni generali X X X X 

Dispositivo di frenatura antibloccaggio X X X X 

Dispositivo di frenatura di resistenza X X X X 

9.2.4 PREVENZIONE DEI RISCHI D’INCENDIO 

9.2.4.3 Serbatoi e bombole del carburante X X X 

a partire dal 1/1/1997. Quelli registrati prima di tale data, dotati di libretto-cisterna MC 813 e MC 

452, in applicazione alla circ. 96/92 e 80/93 del Ministero dei Trasporti avrebbero potuto continuare 

a circolare unicamente su territorio nazionale fino al 25° anno di anzianità a partire dalla data 

di immatricolazione. Tecnicamente, quindi, dal 1/1/2022, tali cisterne avrebbero dovuto essere di- 

9.2.4.4 Motore X X X 

smesse. L’analisi effettuata restituisce in realtà un quadro diverso. 

9.2.4.5 Dispositivo di scappamento X X X 

9.2.4.6 Catena di trazione elettrica X 

9.2.4.7 Freno di resistenza del veicolo X X X X 

9.2.4.8. Riscaldatore a combustione 

9.2.4.8.1 

Le operazioni di travaso (carico e scarico) devono essere coordinate tra personale di sito e conducente; 

quest’ultimo dovrebbe operare solo sull’equipaggiamento del proprio veicolo (valvole 

laterali e valvole di fondo della fase liquida, valvole della fase gas, compressore, pompa etc.) ma 

9.2.4.8.2 

non su quello dell’impianto (serbatoio fisso).

Capitolo 6 


PARTE 3 

Capitolo 6 


PARTE 4 

Tutte le attrezzature utilizzate nelle operazioni di travaso, di proprietà del vettore o del sito quali 

manichette, raccordi, guarnizioni, tappi, riduttori, tubazioni brandeggiabili, pompe, etc., devono 

essere sempre tenuti efficienti e periodicamente controllati; e all’evidenza di danneggiamenti e/o 

PERSONALE, FORMAZIONE, 

DOCUMENTI 

usura sostituiti o ricollaudati. 

Operatori e formazione 

Durante il carico e lo scarico delle cisterne, veicoli-batteria e CGEM devono essere prese appro- 

La pericolosità intrinseca delle merci oggetto dell’ADR ha spinto il legislatore a prevedere l’obbli- 

priate misure per impedire che siano liberate quantità pericolose di gas e di vapori. Queste de- 

gatorietà della formazione per tutte le figure coinvolte in questa specifica tipologia di traspor- 

vono poi essere ermeticamente chiuse in modo che il contenuto non possa spandersi all’esterno. 

ti. Per quanto riguarda gli Operatori i riferimenti si trovano nel Capitolo 1.3, per i Conducenti al 

Le aperture della cisterna per lo svuotamento devono essere chiuse mediante tappi filettati, flan- 

Capitolo 8.2. 

ge piene o altri dispositivi di pari efficacia. 

Il Regolamento definisce Operatori Principali lo Speditore, il Trasportatore e il Destinatario e Altri 


Dopo il riempimento, il riempitore deve assicurarsi che tutti i dispositivi di chiusura siano nella 

posizione di ‘chiuso’ e che non vi siano perdite. Durante il trasporto nessun residuo pericoloso 

della materia di riempimento deve aderire all’esterno delle cisterne. 

La normativa si sofferma anche sul grado di riempimento delle cisterne per liquidi nonché sulle 

condizioni di riempimento e le prescrizioni di prova per i gas. 

Operatori il Caricatore, l’Imballatore, il Riempitore, il Gestore di contenitori cisterne o cisterne 

mobili e lo Scaricatore. 

Sostanzialmente gli Operatori del trasporto di merci pericolose devono prendere le misure commisurate 

al rischio per evitare danni alle persone, all’ambiente e alle cose. 

Ove dovessero configurarsi situazioni di criticità, devono avvisare i servizi di emergenza e fornire 

le informazioni richieste. 

Il personale impiegato presso gli Operatori, le cui mansioni comprendono il trasporto di merci 

pericolose, deve essere stato formato in maniera adeguata in base ai loro compiti e alle loro responsabilità 

prima dell’entrata in servizio, sotto la supervisione di una persona addestrata. 


La formazione deve prevedere: 

• elementi di base (prescrizioni generali delle disposizioni ADR); 

• elementi specifici (focalizzati sui compiti e responsabilità della persona, incluse le prescrizioni 

delle altre modalità di trasporto, nel caso di trasporto multimodale); 

• elementi di sicurezza (rischi e pericoli derivanti dall’esposizione alle merci pericolose o 

dalle conseguenze di incidenti). 

È obbligatorio l’aggiornamento periodico, che deve essere documentato. 

TITOLI DI CONDOTTA 

I conducenti devono aver conseguito un certificato di formazione professionale (Patentino ADR) 

rilasciato dall’Autorità competente al seguito di un corso e del superamento di un esame. 

La formazione è costituita da:

Capitolo 6 


PARTE 4 

Capitolo 6 


PARTE 4 

• corso base per tutti i conducenti per il trasporto in colli (imballaggi, IBC e grandi imballag- 

In caso di incidente che abbia causato danni alle persone, ai beni o all’ambiente durante la spe- 

gi), basato sugli argomenti menzionati al 8.2.2.3.2 ADR; 

dizione, il carico, il riempimento, il Consulente deve provvedere alla redazione di una relazione 

• corso di specializzazione per il trasporto in cisterne (fisse, smontabili, mobili, container- 

destinata al Legale Rappresentante dell’Impresa o all’Autorità Pubblica locale. 

cisterna, CGEM, veicoli batteria), basato sugli argomenti menzionati al 8.2.2.3.3 ADR; 

• corso di specializzazione per il trasporto di esplosivi della Classe 1 (escluso §1.4) e delle 

materie radioattive della Classe 7 (salvo i numeri ONU a cui è assegnata la prescrizione 

S12), basato sugli argomenti menzionati a 8.2.2.3.4 e 8.2.2.3.5 ADR. 

DOCUMENTI DI BORDO 

I corsi di formazione, soggetti ad approvazione da parte dell’Autorità Competente, sono svolti da 

Nel caso di trasporti di merci pericolose è richiesta la presenza a bordo di documenti aggiuntivi 

Organismi legalmente costituiti quali autoscuole, enti di diritto pubblico e Istituti di formazione il 

rispetto a quelli previsti dagli altri regolamenti che disciplinano il trasporto su strada in generale. 

cui statuto preveda lo svolgimento di attività formativa nel campo del trasporto delle merci pe- 

Questi sono ricapitolati nella Sezione 8.1.2 dell’ADR. 


ricolose su strada. II certificato vale 5 anni e può essere rinnovato mediante partecipazione a un 

corso di aggiornamento e superamento del relativo esame. 

I conducenti che non devono conseguire un certificato devono comunque ricevere la formazione 

in accordo al capitolo 1.3 ADR (ad esempio se trasportano secondo l’esenzione 1.1.3.6 e 3.4 ADR). 

IL CONSULENTE PER LA SICUREZZA 

DEL TRASPORTO MERCI PERICOLOSE 

Documenti relativi al conducente 

• patente di guida 

• certificato di formazione professionale ADR 

• carta di qualificazione del conducente 

Documenti relativi alla merce pericolosa trasportata (in forma cartacea o informatica) 

• documento di trasporto (contiene le informazioni descrittive del carico in regime ADR) 

• certificato di carico del veicolo (nel caso di container che hanno viaggiato via mare) 

• istruzioni scritte secondo l’ADR (un modello di quattro pagine che viene fornito dal trasportatore 

al conducente nella lingua di quest’ultimo o a lui comprensibile, che contiene 


tutte le informazioni essenziali sul carico nonché comportamenti e misure di intervento da 

Nella Parte 1.10 del Regolamento si fa riferimento anche alla ‘Security’, intesa come l’insieme di 

adottare in caso di emergenze). Va tenuto in cabina e deve essere facilmente accessibile 

misure volte a minimizzare la possibilità di un utilizzo improprio di merci pericolose ad alto rischio 

• CMR (lettera di vettura internazionale) 

che possano rappresentare un pericolo per le persone, per l’ambiente e per la proprietà. Si tratta 

Documenti relativi all’unità di trasporto 

di quelle potenzialmente utilizzabili a fini terroristici o, come nel caso della classe 7, che possono 

• carta di circolazione con riportate le annotazioni che ne attestano l’idoneità in caso di 

provocare sconvolgimenti socio-economici. Tra queste la formazione assume un aspetto parti- 

trasporto di materie e articoli esplosivi (Classe 1) e di materiale radioattivo (Classe 7) 

colarmente rilevante. 

• certificato di approvazione internazionale (Barrato rosa) nel caso di veicoli per il trasporto 

Ogni impresa le cui attività comprendono la spedizione o il trasporto di merci pericolose su stra- 

di merci pericolose in cisterne fisse o mobili. In Italia è rilasciato dai competenti uffici peri- 

da, o le operazioni connesse all’imballaggio, al carico, al riempimento e allo scarico, ha l’obbligo di 

ferici del Dipartimento per i Trasporti, Navigazione, Sistemi Informativi e Statistici. Misura 

designare uno o più Consulenti per la Sicurezza del Trasporto di Merci Pericolose, a cui è dedica- 

210 mm x 297 mm e può essere utilizzato fronte/retro. Di colore bianco con una barra dia- 

ta la Sezione 1.8.3 ADR. In possesso di adeguato certificato di formazione professionale della du- 

gonale rosa, deve essere redatto nella lingua del Paese che lo rilascia e nel caso non sia 

rata di 5 anni rilasciato dall’autorità competente a seguito del superamento di un esame, hanno 

francese, tedesco o inglese deve essere tradotto in una delle tre 

il compito di facilitare l’opera di prevenzione dei rischi per le persone, per i beni o per l’ambiente 

• fascicolo cisterna. Un documento che contiene tutte le informazioni relative alla cisterna 

inerenti a tali attività. 

(approvazione del prototipo, controlli e prove).

Board 

Clara Ricozzi Presidente 

Lucia Saronni Presidente onorario 

Marco Comelli Resp. scientifico 

Giuseppe Guzzardi Direttore 


Dal 2016 

un impegno 

costante 

OITAF è un polo consultivo e 

propositivo che approfondisce le 

tematiche connesse al trasporto 

del cibo, dei prodotti freschi e di 

quelli che hanno bisogno di una 

conservazione a temperatura 

controllata con l’obiettivo di 

garantire sicurezza e qualità 

lungo la supply chain, anche 

attraverso la definizione di 

protocolli condivisi per l’ATP. 

Tra i principali compiti di 

OITAF rimane la ricerca e la 

promozione nelle più alte sedi, 

comprese quelle accademiche, 

della qualità e professionalità, 

nonché dei principi di igiene 

assoluta da garantire al 

consumatore finale. 

La denominazione originale OITA è stata modificata nel 2021 in 

OITAF, per sottolineare l’attenzione al segmento “trasporto farmaco”, 

dapprima generata dall’opportunità di fornire indicazioni strategiche 

per il trasporto e la somministrazione dei vaccini anti-Covid-19. 

Tale denominazione rimane come parte integrale del nome, 

e ne rappresenta l’evoluzione. 

Obiettivo di OITAF è anche approfondire le tematiche del trasporto 

di specifici prodotti, valutando se il trasporto in regime ATP possa 

essere o meno auspicabile, studiando e promuovendo tecnologie 

che contribuiscano a preservare la qualità della merce 

trasportata in tutti i suoi aspetti. 

Continua la partecipazione agli eventi di settore, anche per assicurare 

ai partner la massima visibilità possibile. 

Pubblicazioni 

Assolti tutti gli obiettivi prefissati, per il biennio 2024-2025 l’Osservatorio, 

su indicazione della presidente Clara Ricozzi, alza l’asticella 

degli obiettivi. Pubblicato il quaderno n.10 Sopra e Sotto Zer0, 

carrellata dei principali protagonisti del mercato degli allestimenti, 

dei motori frigo, dei servizi. Ancor più importante, dopo la fortunata 

pubblicazione del Libro Bianco ATP in due volumi, per la fine 

del 2024 è prevista la sua riedizione (una ulteriore elaborazione 

dei dati relativi a circa 150.000 licenze ATP, veicoli e rimorchiati), 

mentre prosegue l’attività promozionale di 

Frigo’n’Motion. 

Il CTS dell’Osservatorio, inoltre, punta a concretizzare 

la proposta di allargamento dell’ATP 

ad alcune categorie di prodotti, ma anche 

alla preparazione di una autorevole certificazione 

di qualità. Altro aspetto fondamentale 

gli accordi internazionali che consentiranno 

all’Italia di essere ancora più presente 

in ambito normativo internazionale. 

Accordi 

Concretizzata l’intesa con Cemafroid, si lavora 

sulla comparazione delle attività in 

Francia e in Italia, con un proficuo scambio 

di esperienze e opinioni utili per tutti i Paesi 

dell’Universo ATP. 

Formazione 

Un aspetto che verrà ulteriormente sviluppato 

è relativo alla necessaria e non procrastinabile 

formazione degli operatori, specialmente 

in ambito manutentivo. 

Comitato Tecnico Scientifico 

Riccardo Accorsi Università Alma Mater 

Studiorum di Bologna 

Giuseppe Acquaro Terminali Italia 

Stefano Brivio MGH Systems Italia 

Gerardo Cardone Futura Servizi Logistici 

Giuliano Caselli Tecnea Italia 

Gérald Cavalier Groupe Tecnea Cemafroid 

Bruno Cortecci Commissione Onu Unece - 

European Committee for Standardization 

Pasquale D’Anzi MIT 

Giuseppina della Pepa Anita 

Franco Fenoglio CdA Italferr 

Antonio Fiandino Rolfo Plastic Gall 

Enrico Finocchi Albo Autotrasportatori 

Olga Landolfi TTS Italia 

Antonio Malvestio Freight Leaders Council 

Sandro Mantella Lamberet 

Riccardo Manzini Università Alma Mater 

Studiorum di Bologna 

Massimo Marciani Fit Consulting - Freight 

Leaders Council 

Fabrizio Ossani Federtrasporti 

Massimiliano Perri Iveco Mercato Italia 

Giuseppe Perrotta Consulente ed esperto 

in formazione 

Cristina Qirjaku MIT 

Alessandro Rade MAN Italia 

Umberto Torello DIF - Distribuzione Italiana 

Food, Transfrigoroute Italia e TN Torello 

Paolo Uggè Conftrasporto 

Fabrizia Vigo ANFIA 

Paolo Volta Pagiro 

I Quaderni OITAF 

sono un importante 

strumento divulgativo 

e di analisi della catena 

del freddo. Leggi tutte 

le pubblicazioni 



Libro Bianco 

del trasporto ADR 

in Italia 

Realizzato da 

Osservatorio Interdisciplinare 

Trasporto Alimenti e Farmaci 

Con il Patrocinio di 

oitaf.com

Libro Bianco del trasporto ADR in Italia - Vol. 3

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