2 marzo '08 - Webdiocesi

Con spirito di servizio
Il vescovo Elio Tinti ha ordinato
due nuovi diaconi permanenti,
Maurizio Veronesi e Claudio Zerbini Pagina 7
Sabato 1 marzo alle ore 16
in Cattedrale a Carpi
l’ordinazione
sacerdotale
di Andrea Mistrorigo
Pagina 6
L’emergenza educativa
esige risposte
F
EDITORIALE
Scuola
laboratorio di vita
Franco Bussadori
orse il titolo è un
po’ eccessivo, ma
senza dubbio indicativo
di una situazione
di disagio in cui si
vengono oggi a trovare le
due agenzie educative tradizionalmente
più significative:
la famiglia e la scuola.
La scuola ultimamente sta
attraversando un periodo
particolarmente travagliato
della sua esistenza; tra riforme
e controriforme mai
completamente attuate, sempre
incompiute, segni visibili
(evidenti) dell’incertezza
ed instabilità del nostro
tempo.
La famiglia non sta certamente
meglio, a volte dimezzata,
stressata dai ritmi
di vita sempre più frenetici,
spesso più povera.
Questa condizione si inserisce
nel quadro di
una società in continua
trasformazione, 17
che produce un rapi-
SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI
Numero 8/995 - Anno 23º
Domenica 2 marzo 2008
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46)
art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO)
Scautismo
proposta di frontiera
S
Giacomo Cabri
ono passati cento
anni da quando il
generale Baden-
Powell sperimentò su
un gruppo di ragazzi inglesi
le sue intuizioni pedagogiche
ed educative, portandoli
su un’isola e proponendo
loro una “avventura” quotidiana
fatta di tende, esplorazioni,
fuochi a legna e altri
ingredienti che sono poi
entrati a far parte del metodo
scout.
Gli anniversari sono importanti,
e cento anni sono davvero
un bel traguardo, ma
devono anche essere occasioni
per fare il punto della
strada, valutando quello che
si è fatto e progettando il
percorso futuro.
Senza la velleità di fare un
bilancio dello scautismo
mondiale (non ne avrei né la
competenza né
l’esperienza), riporto
qualche considera-
17
CARPI
SPORT
INFORMAZIONI
Una copia 1,00
Dopo l’ospitalità nelle famiglie il Progetto Chernobyl continua
a seguire i bambini in Bielorussia presso il centro Nadijeda
La primula
Cultura
Il medico
collezionista
Il Console giapponese per
le stampe di Carlo Contini
10
PAGINA
Rapporto Cisl
Un welfare
ingiusto
Servizi e assistenza
a Modena e provincia
15
PAGINA
Mirandola
Obiettivo
umanizzare
Lo sviluppo dell’oncologia
nell’Area Nord
16
PAGINA
11-12
PAGINE
13-14
dell’accoglienza 10
PAGINA
Scautismo
100 anni
e si guarda al futuro
Roberto Rebecchi, secondo da sinistra, e i volontari del progetto Chernobyl di Carpi
23
PAGINA

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IV Domenica
di Quaresima
Gesù
è la vera luce E’
Domenica scorsa Gesù,
nell’incontro con la
Samaritana, aveva detto:
“Io sono la luce del mondo.
Chi segue me, non cammina
nelle tenebre, ma avrà
la luce della vita”. Nel
Vangelo di questa domenica
egli tuttavia afferma:
“Io sono venuto perché coloro
che non vedono vedano
e quelli che vedono
diventino ciechi”. Per spiegare
questa apparente contraddizione,
il Vangelo racconta
l’episodio del cieco
dalla nascita il quale, insieme
alla luce degli occhi,
acquista anche la luce
della fede. I farisei, al contrario,
non vogliono accogliere
la luce che è Gesù e,
come i malati che ritenendosi
sani rifiutano la guarigione,
restano malati e
nelle tenebre.
Oggi, ricchi come siamo
di ogni mezzo d’informazione
e delle conquiste della
scienza e della tecnica,
al punto da presumere ogni
conoscenza e di “vedere”
ogni cosa, non rischiamo
in fondo di essere ciechi
anche noi? Questo racconto
ci ha portato una straordinaria
e buona notizia: la
porta del Regno di Dio è
aperta per coloro che si
riconoscono ciechi, poveri,
incapaci di camminare.
Non ci sembra di forzare
troppo il significato del
Vangelo se diciamo che la
fede in Gesù va vissuta
nella nostra storia, riaprendo
gli occhi serrati dall’egoismo
e riconoscendo
che l’altro – chiunque esso
sia e da dovunque venga –
è un fratello.
John Henry Newman così
amava rivolgersi in preghiera
al Signore: “Stai
con me, e io inizierò a
risplendere come tu risplendi;
a risplendere fino
ad essere luce per gli altri.
La luce, o Gesù, verrà tutta
da te: nulla sarà merito
mio. Sarai tu a risplendere,
attraverso di me, sugli
altri”. Il cieco, che riceve
il dono della vista e si mette
a seguire Gesù, con passo
spedito, sulla strada che
sale verso Gerusalemme,
è figura emblematica del
discepolo che accoglie la
luce della fede e si incammina
dietro al Maestro sulla
via della croce e della risurrezione.
Il risanamento
degli occhi è simbolo del
nuovo sguardo di fede che
consente di vedere la realtà
in modo diverso.
Da Angelo Sceppacerca
Mario Melazzini, un medico
e la scelta di impegnarsi
“grazie” alla malattia
I malati di Sla
vogliono vivere.
Ma chi li ascolta?
commovente la testimonianza
di Mario
Melazzini ma altrettanto
puntuale e calata nella
realtà è stata la lezione
sull’alleanza terapeutica tra
medico e paziente che ha
svolto a Medolla domenica
17 febbraio. La storia è quella
di un medico di successo,
una bella famiglia, una forma
fisica da far invidia. Nel
febbraio del 2002 Mario
Melazzini pensa di essere
un uomo realizzato. Ma
quando sale in bicicletta per
il suo allenamento quotidiano
capisce che qualcosa
non va. Il piede sinistro non
risponde, il corpo gli disubbidisce.
Comincia così il
calvario della malattia. Ci
vuole un anno per avere la
diagnosi: è Sla, sclerosi laterale
amiotrofica, una patologia
degenerativa con la
quale, mediamente, non si
vive più di tre anni.
Il medico diventa malato e
incontra sul suo cammino
la sofferenza, la depressione,
la paura, il desiderio di
farla finita prima di finire
come un vegetale. Ma poi
reagisce. Capisce che la vita
può essere ricca e interessante,
nonostante la malattia.
Anzi, anche “grazie” a
essa.
La sua stessa professione
acquista una nuova profon-
dità. Ora, infatti, Mario vede
le cose “dall’altra parte”.
Entra in contatto con decine
di persone fragili e incomincia
la sua più grande
battaglia: quella contro la
solitudine e l’abbandono che
spesso accompagnano le
patologie più gravi, contro
quel sentimento di esclusione
e di insignificanza che
prima o dopo coglie tutti
coloro che soffrono di handicap
invalidanti. Adesso
non vuole più morire, ma
“godere ogni minuto del
miracolo di essere vivo”.
“Ho potuto costatare che, a
livello politico e mediatico,
chi vuole morire fa notizia,
mentre non fa notizia chi,
magari trovandosi in identiche
o anche peggiori condizioni,
viene volutamente
trascurato” ha detto
Melazzini. “Ma queste delusioni
non mi abbattono.
Hanno invece rafforzato in
me la voglia di lottare per
tutti coloro che, riuscendo
magari a muovere solo gli
occhi, vorrebbero avere un
computer come quello che
aveva Welby per poter parlare.
Parlare non di morte,
ma di vita”.
Un silenzio colpevole
E’ passato poco più di un
anno dalla morte di
Piergiorgio Welby. Dodici
mesi più tardi, colpisce la
sproporzione tra l’eco del
suo appello per il “diritto a
morire” e il silenzio
mediatico che accompagna
in questi giorni la lettera dei
malati di Sla per il “diritto a
vivere” inviata al presidente
della Repubblica.
L’agonia di Welby ha avuto
un merito involontario:
ha attirato l’attenzione sulle
condizioni in cui versano,
in Italia, malati ridotti
alla più completa immobilità
e privati
dell’autosufficienza. È preoccupante
però che né le
autorità né i circuiti informativi
abbiano dato ad altre
situazioni un risalto analogo
a quello accordato a
Welby, e che oggi si disinteressino
di un appello per
il diritto a vivere: casi del
genere non soltanto c’erano
ma cercavano di farsi
sentire. Solo che chiedevano
di vivere e non di morire.
Mario Melazzini si è fatto
portavoce di quei malati,
anch’egli confinato nel
mondo della Sla, e ha spiegato
che la malattia uccide i
nervi e immobilizza i muscoli,
ma lascia intatta la
mente: non si sentono meno
uomini e donne adesso che
prima, e apprezzano più che
mai le pur minime possibi-
lità di fare, dialogare, essere
immersi in un mondo di
relazioni e di affetti. Sembra
quasi assurdo che in
contesti così drammatici sia
più facile essere ascoltati
quando si vuol morire che
quando, invece, si vorrebbe
vivere. Com’è possibile, se
di queste storie, nella
stragrande maggioranza,
colpisce proprio la nitida
adesione alla vita?
Ci sono coniugi e parenti
che hanno dedicato eroiche
porzioni delle loro esistenze
per far star meglio la
persona che amavano, malata
di distrofia o di Sla: ma
è giusto lasciare che un eroismo
così totale resti questione
privata, in una nazione
dove si afferma che ogni
cittadino ha diritto all’assistenza
sanitaria? Sì, Welby
voleva morire. Ma è evidente
che molti altri vogliono
vivere. Pare doveroso che
la collettività li metta in
grado di farlo senza maledire
la lucidità che, nella
loro prigione corporale, conservano
intatta.
a cura di L.L.
Per aderire all’appello
“Liberi di vivere”
www.liberidivivere.it
E’ possibile sottoscrivere
l’appello anche tramite
il sito internet
Quaresima tempo di preghiera e silenzio
Esercizi spirituali per giovani e adulti
Nunzio Borelli e Mario Melazzini
Questo il calendario degli Esercizi Spirituali di Quaresima organizzati dall’Azione Cattolica
Rivolti a giovani e adulti sono aperti a tutti
2 marzo '08
In libreria
3
Mario Melazzini è nato a
Pavia nel 1958. E’ direttore
dell’Unità operativa di
Day Hospital Oncologico
della Fondazione Maugeri
Irccs di Pavia. È affetto da
sclerosi laterale
amiotrofica e ricopre la
carica di presidente nazionale
dell’Aisla (Associazione
Italiana Sclerosi Laterale
Amiotrofica). È direttore
scientifico del centro
clinico Nemo della Fondazione
Serena Azienda
Ospedaliera Niguarda per
la ricerca e la cura delle
malattie neuromuscolari.
Collabora inoltre con il
centro ricerche “Sclerosi
Laterale Amiotrofica” della
Fondazione Maugeri.
Mario Melazzini
e Marco Piazza
Un medico, un malato, un uomo
Ed. Lindau, Torino 2007
Massimo Pandolfi
L’ inguaribile voglia di vivere
ed. Ares, Milano 2007
Terzo turno Da venerdì 29 febbraio a domenica 2 marzo - Vago di Lavagno (Vr)
“Le Beatitudini nel vangelo di Matteo”
Fotostudioimmagini - Concordia
Predica gli esercizi Don Flavio Dalla Vecchia (Facoltà teologica Italia settentrionale)
Iscrizioni presso Massimo ed Elisabetta Michelini (0535 57162)
Note organizzative: Gli esercizi iniziano con la recita del Vespro del venerdì e terminano nel pomeriggio della domenica. Costo di tutti
i turni (dalla cena del venerdì al pranzo della domenica): euro 75. Sono previsti sconti per bimbi e ragazzi fino a 14 anni e per i Neo-
Giovani che partecipano ai due turni di Vago. Portare: lenzuola o sacco a pelo, asciugamani, necessario per il fine settimana; bibbia;
materiale per appunti. Per ragioni organizzative è necessario iscriversi al più presto.
Info: www.accarpi.it; e-mail: segreteria@accarpi.it

4
2 marzo '08
Sulle problematiche di fine vita stimolante riflessione
al convegno promosso dalla Pastorale per la Salute
Garantire a tutti la possibilità
di essere “liberi di vivere”
Si può dimenticare il
“S degrado del proprio
corpo se lo sguardo
degli altri è carico di
tenerezza”. Queste parole
scritte da una malata di Sla
(Sindrome laterale
amiotrofica) rivelano il desiderio
profondo di ogni
persona posta di fronte all’esperienza
della malattia
e della sofferenza: non essere
abbandonata. Solo partendo
“dal letto del malato”,
dai suoi bisogni esistenziali,
è possibile dare
risposte adeguate alle
problematiche di fine vita,
risposte che non possono
essere né l’accanimento
terapeutico, né il testamento
biologico e tanto meno
l’eutanasia. Questi temi sono
stati sviluppati in modo chiaro
e approfondito nelle due
serate che hanno visto ospiti
a Carpi (venerdì 15 febbraio,
Auditorium San
Rocco) il teologo
domenicano padre Giorgio
Carbone (con la relazione
su “Cure di fine vita, né
accanimento né eutanasia”)
e Maria Luisa Di Pietro,
Co-presidente nazionale di
Scienza e Vita (su “Testamento
biologico: serve una
legge?”), mentre a Medolla
(domenica 17 febbraio) ha
portato la sua testimonianza
Mario Melazzini,
oncologo, malato di Sla e
presidente dell’Aisla (Associazione
Italiana Sclerosi
Laterale Amiotrofica).
Due momenti per uno sguardo
a tutto campo sul versante
etico, medico, legale
e assistenziale delle situazioni
di fine vita che hanno
fornito una straordinaria
occasione di formazione e
informazione, utilizzando
argomentazioni ragionevoli
e non dogmatiche, fuori
dai luoghi comuni e dalle
banalizzazioni cui è spesso
sottoposto il pensiero
bioetico cattolico sui mass
media. Alla tavola rotonda
moderata da Edoardo Patriarca,
del direttivo nazionale
di Scienza e Vita significativa
la partecipazione di
politici, l’onorevole
Confezione materassi
a mano e a molle
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Tel. 059 686985
Giorgio Carbone, Edoardo Patriarca e Maria Luisa Di Pietro
Manuela Ghizzoni e il consigliere
comunale di Forza
Italia Roberto Andreoli,
professionisti, medici di
famiglia e infermiere impegnati
nell’assistenza
domiciliare ai malati
oncologici e cronici come
Giuliana Tassoni, Nunzio
Borelli, Luigi Azzolini che
hanno portato la loro positiva
esperienza sia sul piano
dell’organizzazione ma
anche sulla qualità del rapporto
instaurato con i pazienti
e loro familiari. Sono
intervenuti tra gli altri Giovanni
Battista Cavazzuti,
presidente di Scienza e Vita
Modena, con una riflessione
tra “ostinazione e accanimento
terapeutico”, Luigi
Melini, presidente dei
Medici Cattolici di Mode-
na, che ha sottolineato l’importanza
della preparazione
e della coscienza etica
del medico. L’iniziativa,
promossa dalla Diocesi di
Carpi attraverso la commissione
per la pastorale della
salute diretta dal diacono
Gianni Zini in occasione
della Giornata Mondiale del
Malato, si inserisce a pieno
titolo nel percorso dell’anno
pastorale come eventosegno
di spessore culturale
e formativo.
In apertura monsignor
Douglas Regattieri ha letto
il previsto contributo del
vescovo Elio Tinti sul tema
“Accanto al malato, testimoni
di consolazione” che
riportiamo a fianco.
L.L.
La parola del vescovo Elio Tinti
Accanto al malato,
testimoni di consolazione
Impossibilitato a partecipare, perché ancora convalescente,
al momento di riflessione e di formazione proposto
dalla Commissione diocesana per la Pastorale della
Salute sui temi di fine vita il vescovo Elio Tinti ha
inviato un breve messaggio ai relatori e ai partecipanti.
La mia breve introduzione verte sull’essere accanto al
malato, come testimoni di consolazione.
Come credenti, meglio come battezzati, sentiamo
l’esigenza di guardare costantemente il Signore
Gesù per riuscire sempre più a lasciare che sia Lui a
vivere, a pensare, a ragionare, a scegliere in noi e con
noi per poter dire come San Paolo: “Non sono più io
Paolo che vivo, ma Cristo che vive in me” (Gal 2,20).
- Lui, Cristo Signore, è il primo testimone di
consolazione: facendosi uomo, si è messo accanto ai
sofferenti e ai malati, spesso risanandoli nel corpo e
nello spirito, donando vita nuova. Pensiamo alla
donna che aveva perdite di sangue da diciotto anni
come, toccando il
lembo del mantello,
venga risanata e
salvata (cfr Mc 5,28-
29).
- E Gesù pone tanta
insistenza sull’essere
testimoni di consolazione
da farne motivo
di valutazione nel
giudizio universale:
“Ero malato, mi
avete visitato” (Mt
25,36) e dicendo allo
scriba e a noi questa
sera al termine della
parabola del Buon
Samaritano: “Va e
anche tu fa lo
stesso”(Lc 11,37).
- Accanto al Signore
Gesù, indispensabile è
Maria Santissima
come madre e maestra di consolazione: Lourdes ne è
una prova inconfutabile per le migliaia di malati
consolati e rinvigoriti.
“Va e anche tu fa lo stesso!”. Coscienti che ogni
ammalato attende consolazione e la consolazione è
dono di Dio che Lui dona a chi lo cerca nella Parola
del suo Vangelo, nella Messa e nel Tabernacolo,
cerchiamolo spesso perchè Lui ci riempia di sé per
andare senza indugio da chi è malato e comunicare la
consolazione che abbiamo ricevuto.
E’ così che si porta un alito di speranza, una fiducia,
un pizzico di guarigione, perché la serenità dello
spirito spesso è più importante delle medicine.
Testimoni di consolazione, non solo come singoli,
ma anche come famiglia naturale, come comunità
parrocchiale, come famiglia diocesana. Nella mia
esperienza di malattia e di sofferenza dell’anno
scorso e di quest’anno, ho avvertito come elemento
prezioso la vicinanza, l’affetto e la preghiera di tanti
di voi, carissimi fratelli e sorelle, e di molte persone
che al di là della fede, delle responsabilità civili e
dell’importanza sociale, mi avete donato una carezza
del Signore facendomi cogliere la gioia di una Chiesa
e di una società che ho sentito come grandi famiglie.
In questa mia esperienza ho maggiormente compreso
come ogni malato dovrebbe essere al centro dell’affetto
e della attenzione dei propri cari, delle proprie
realtà sociali e particolarmente di una comunità
cristiana attenta e “calda”.
Il mio augurio e il mio auspicio è che l’incontro di
questa sera possa favorire ancora maggiormente in
tutti i presenti una forte premura e testimonianza di
consolazione verso tutti i malati anche mediante le
Associazioni interessate come ad esempio l’Avo,
l’Amo, l’Unitalsi, l’Associazione famigliari malati di
Alzhaimer, e tante altre e specialmente mediante
comunità parrocchiali sempre più attente alle singole
persone e alle loro sofferenze e malattie, segnando la
presenza di Dio, “Padre misericordioso e Dio di ogni
consolazione”(2 Cor 1,3).
+ Elio Tinti, Vescovo

Maria Luisa Di Pietro
Eutanasia e accanimento
facciamo chiarezza
L
e questioni di fine vita
sono molto complesse
ed è, quindi, necessario
affrontarle con
una riflessione attenta, pacata
e non manipolata o condizionata
da campagne finalizzate
a provocare reazioni emotive.
A cominciare dall’uso
di un linguaggio chiaro. L’eutanasia
viene, infatti, presentata
come l’alternativa all’accanimento
terapeutico o a cure
palliative “inefficaci”, e soprattutto
come diritto alla libera
autodeterminazione da
parte del soggetto.
Non è così. L’eutanasia è l’atto
con cui si pone
deliberatamente fine alla vita
del malato, a prescindere dal
modo con cui lo si fa e da chi
ne fa richiesta. Pertanto non
c’è differenza tra eutanasia
“attiva” e “passiva”, tra uccisione
diretta e sospensione
delle cure, dell’alimentazione
e dell’idratazione. Va, infine,
sottolineato che l’eutanasia
non solo non è un dovere
del medico, ma è addirittura
un atto contrario all’etica
professionale. L’accanimento
terapeutico consiste
nel persistere in terapie
sproporzionate rispetto alle
condizioni del malato. Le cure
palliative hanno lo scopo di
ridurre i sintomi di una malattia
non guaribile, di rendere
sopportabile il dolore e
di migliorare la qualità di vita
del malato.
Eutanasia:
le ragioni di un rifiuto
L’eutanasia viene presentata
come l’unica via di uscita
possibile per porre fine a una
sofferenza “insopportabile”.
Essa si traduce, in realtà, nell’uccisione
del malato, anticipandone
la morte. In nome
del diritto all’esercizio dell’autonomia
individuale si
chiede, quindi, di annullare
il fondamento stesso dell’autonomia,
ovvero la vita. Tale
autonomia non fonda alcun
diritto che vincoli altri ad
operare al fine di porre termine
alla vita altrui. Il vero
diritto di ogni malato non è
quello di morire, ma quello a
una morte dignitosa, meno
dolorosa possibile, in cui non
ci sia spazio né per l’abbandono
né per la ghettizzazione,
ma solo per la cura e il sostegno
da parte di un ambiente
accogliente e solidale.
La proporzionalità
delle terapie
Rifiutare la morte inflitta non
significa sostenere la liceità
dell’accanimento terapeutico.
Maria Luisa Di Pietro
Anzi, come già prevede la
deontologia medica, sosteniamo
che, nel momento in cui
le terapie in atto non sono
più proporzionate alla reale
situazione clinica, è doveroso
sospenderle. Tale sospensione
va valutata dal medico
in base a criteri clinici e alla
gravosità delle terapie per il
malato. Il vero problema è
che nella prassi clinica decidere
è tutt’altro che semplice
e richiede grande competenza
professionale, senso della
misura e un indispensabile
ambiente di serenità. Una
volta sospese le terapie non
proporzionate, l’assistenza
prevede il ricorso alle cure
palliative, al trattamento delle
infezioni, alla terapia del
dolore, all’alimentazione e
all’idratazione, etc.
Sì alla promozione
delle cure palliative
e alla terapia del dolore
Dietro la richiesta di eutanasia
vi può essere la paura del
dolore fisico, ma anche una
grande sofferenza esistenziale
che si può spingere fino alla
disperazione. Lo scopo delle
cure palliative è quello di
accompagnare il malato, sollevandolo
dal dolore fisico e
sostenendolo dal punto di vista
psicologico e umano. Le cure
palliative sono, quindi, la
precisa risposta all’inefficacia
delle terapie e alla richiesta
di eutanasia da parte di
malati che vivono una situazione
troppo gravosa e dolorosa.
“Testamenti di vita”:
limiti e rischi
Una medicina moderna e
umanistica non può che essere
fondata sull’alleanza tra
medico e malato, intesa come
rapporto non paternalistico,
ma rispettoso dell’autonomia
di ciascun malato. Dal momento
che, affinché una decisione
sia veramente libera
e responsabile, questa deve
essere anche informata e consapevole,
si aprono pesanti
La Sanità secondo un nuovo modello
relazionale: la fraternità
Un incontro promosso dall’associazione
Medicina Dialogo Comunione (MDC)
Sabato 1 marzo a Modena l’associazione Medicina Dialogo
Comunione, che si ispira ai principi del Movimento dei
Focolari, organizza un convegno sul tema “La Sanità secondo
un nuovo modello relazionale: la fraternità”. L’incontro prevede
diversi interventi di medici e infermieri con l’obiettivo
di indagare nuove prospettive nella comunicazione con il
malato e tra colleghi di lavoro.
Info: Modena, Sabato 1 marzo ore 9.30 – 13, Centro
Famiglia di Nazareth, segreteria organizzativa Nunzio
Borelli, (tel. 333.1538219 –e-mail: nunziobo@libero.it
dubbi sulla consapevolezza
di una decisione che risale a
una certa distanza temporale
dall’evento malattia, che è
stata espressa in condizioni
di vita ben differenti e che è
fatalmente priva di conoscenza
sugli sviluppi futuri della
medicina. Occorrerebbe poi
accertarsi che tali volontà non
siano frutto di indebite pressioni,
anche solo psicologiche,
o condizionate da esigenze
di natura economica o
affettiva (basso reddito, carico
per la famiglia, solitudine,
ecc.). La previsione della
figura del fiduciario e della
vincolatività di documenti
contenenti volontà anticipate
rende la situazione ancor
più problematica. Appare,
dunque, alquanto inadeguato
rispetto alla complessità
della materia ridurre
l’acquisizione di volontà anticipate
a un mero strumento
burocratico e legislativo. È
necessario, invece, che tali
decisioni maturino al momento
in cui sono imposte dalle
circostanze, all’interno del
rapporto del medico con il
malato e la sua famiglia, e
che siano prese in scienza e
coscienza nei singoli casi, per
loro natura non
generalizzabili. Potrebbero
essere più utili, in tal senso,
linee-guida che rafforzino
l’alleanza tra il medico, il
malato e la famiglia. Il rischio
a cui si va incontro,
altrimenti, è che il testamento
di vita o le dichiarazioni
anticipate divengano nella
pratica un modo subdolo per
legittimare pratiche
eutanasiche e superare le resistenze
dell’opinione pubblica
verso di esse.
C
osa dire in merito alla
proposta di testamento
biologico?
Innanzitutto, la prudenza
che nasce dall’esperienza
della vita concreta
consiglia tre obiezioni.
1) Nessuna persona sana e
nel pieno possesso delle
facoltà mentali può sapere
cosa si prova quando si è
colpiti da una malattia incurabile
e si è entrati nella
fase avanzata di essa.
2) Nessuno può prevedere
quali saranno i progressi
scientifici e medici nella
diagnosi e nella cura di una
particolare malattia.
3) Non è detto che le volontà
che io oggi esprimo corrispondano
esattamente a ciò
che io desidererò quando
sarò colpito da una malattia
grave. Potrei aver cambiato
idea e non aver avuto il tempo
di manifestarlo.
Posti questi dubbi preliminari
circa un bene fondamentale
e indisponibile
a chiunque, com’è quello
della vita, è doveroso astenersi
da qualsiasi atto che
possa pregiudicarla. Ma se
entriamo nel merito, noteremo
che il testamento biologico
stravolge il rapporto
medico-paziente, rappresentando
una delle estreme
esasperazioni dell’autonomia
di quest’ultimo.
Rifiutando in modo deciso
il modello paternalistico,
viene infatti adottato il modello
cosiddetto
“autonomistico” (o
contrattualistico) sulla base
di una presunta parità fra
chi cura e chi è curato. Ma
tutto ciò altera l’identità
delle due figure in gioco:
da professionista che agisce
nell’interesse e nel bene
della salute del paziente,
il medico è degradato a
esecutore passivo delle volontà
del paziente. In questo
modello il camice bianco
potrà essere anche abilissimo
tecnicamente, ma
sarà sempre incompetente
dal punto di vista decisionale.
Il paziente, invece,
diventa un puro cliente che
può chiedere tutto a chi lo
assiste.
In realtà, una vera parità
tra i due contraenti di questo
delicatissimo rapporto
non esiste: perché il medico
“sa”, mentre il paziente,
anche quando è perfettamente
informato delle sue
condizioni e delle possibilità
terapeutiche, non è libero
di sfuggire alla malattia
e spesso è incapace di
un confronto obiettivo con
istanze morali e scientifiche.
E ancora: il medico,
se non vuole essere ridotto
a semplice erogatore di servizi,
deve conservare la
Scienza & Vita sul documento della Federazione degli Ordini dei medici
“Quel testo non votato?
Una brutta storia”
I presidenti di Scienza & Vita, l’Associazione che tutela la vita umana dal
concepimento alla morte naturale, hanno indirizzato una lettera aperta al presidente
della Fnomceo, Amedeo Bianco. Maria Luisa Di Pietro e Bruno Dallapiccola
così si esprimono: “Le scriviamo per manifestarle in quanto medici – prima ancora
che presidenti dell’Associazione Scienza & Vita – la nostra profonda amarezza per
quanto accade in queste ore. Innanzitutto ci sembra sorprendente che sia stato
diffuso alla stampa un documento della Fnomceo che non è stato sottoposto al voto
di tutti i presidenti provinciali degli Ordini dei medici dei quali pertanto non si
conosce, al momento, l’effettiva volontà. In secondo luogo e in riferimento al testo
fatto da Lei circolare, traspaiono il tradimento del nostro “essere medici” da parte
della Fnomceo, oltre che la mancata considerazione dei dati scientifici e delle
evidenze cliniche in materia di aborto chimico, pillola del giorno dopo e diagnosi
genetica preimpianto”. Nel prosieguo della lettera i due presidenti contestano
puntualmente, punto per punto, le parti del testo diffuso dalla Fnomceo senza il voto
preventivo del Consiglio nazionale. E poi così concludono: “Allo stato delle cose
ci sembra innanzitutto necessario che la Fnomceo chiarisca cosa è davvero accaduto
nel corso del Consiglio nazionale e se il testo diffuso non è stato votato, come ci ha
rivelato Avvenire, tutti ne traggano le inevitabili conseguenze dinanzi all’opinione
pubblica italiana”. In ogni caso l’Associazione Scienza & Vita ha lanciato una
mobilitazione di base perché i medici che aderiscono alle 84 associazioni locali
sparse sul territorio nazionale facciano circolare i contenuti della lettera aperta e
intervengano nei confronti dei rispettivi Ordini provinciali perché venga fatta
definitivamente chiarezza ed emerga la volontà reale dei medici italiani.
2 marzo '08
5
Giorgio Carbone
Le false promesse
del testamento biologico
Giorgio Carbone
propria autonomia professionale
e la dignità etica
per cui, avendo a cuore il
bene e la vita di chi gli si
affida, valuterà sempre se
le richieste del paziente o il
trattamento terapeutico
adottato siano adeguati.
Inoltre, se il medico non
potesse fare riferimento al
bene del malato (la ricerca
della salute o l’eliminazione
progressiva del dolore),
nemmeno avrebbe senso
l’alleanza terapeutica tra lui
e il paziente. Questo rapporto
esige che il medico
tenga conto della volontà
espressa dal paziente, ma
con una libertà d’azione
motivata dalle sue conoscenze
scientifiche e cliniche.
Le stesse intenzioni
del paziente vanno sempre
interpretate tenendo conto
del contesto nel quale sono
state manifestate. In altri
termini, l’autonomia di chi
si affida al medico non può
essere esasperata fino a farne
un assoluto, perché molto
spesso il paziente non è in
grado di valutare appieno
la sua malattia. Piuttosto è
fondamentale che il dottore
si faccia carico dello stato
complessivo del suo
interlocutore, creando le
condizioni perché questi
possa orientarsi verso la
scelta migliore per la sua
persona.
Perciò il testamento biologico,
mentre sembra esaltare
la libera scelta del malato,
in realtà ne lede la dignità.
Il valore di un individuo,
per quanto malato, non può
essere ridotto alla sola vita
di relazione – più o meno
normale – che egli è in grado
di vivere.
Le motivazioni addotte dai
sostenitori del testamento
biologico giocano su un’ambiguità:
per evitare l’accanimento
terapeutico si propone
il testamento biologico,
cioè la generica e vaga
rinuncia a terapie. Tuttavia,
mentre è moralmente doveroso
sospendere tutti quegli
atti diagnostici o terapeutici
che si configurano come
accanimento ostinato, non
è mai lecito omettere di
idratare e alimentare, perché
è evidente che non si
tratta di terapie.
Desta meraviglia anche il
fatto che i mass media parlino
tanto di eutanasia o di
testamento biologico, mentre
tacciano sui continui
progressi nel trattamento del
dolore. Le iniziative
solidaristiche – quelle vere
– mirano ad accogliere le
esigenze dei malati in fase
acuta e avanzata, puntando
sulla ricerca nel trattamento
del dolore e sulla formazione
di personale specializzato
nel sostegno e nella
cura dei malati e dei loro
congiunti.

6
2 marzo '08
Virginia Panzani
rtefice della sua vocazione
è stata senza A dubbio la bianca Signora
di Fatima e, nel
raccontare ciò, la voce di
Andrea Mistrorigo lascia
trapelare una punta di emozione.
Sì, perché il dono
della vocazione alla vita
religiosa e al ministero sacerdotale
si può comprendere
solo ponendosi nell’ottica
ampia e insondabile della
Provvidenza, che si manifesta
anche nei più piccoli
eventi della vita. Nel caso
di Andrea, tutto è nato nel
1999 da un pellegrinaggio a
Fatima con i genitori in occasione
del loro 25° anniversario
di matrimonio. “Mi
colpì profondamente - racconta
il giovane, originario
di Limidi - il fatto che la
vita dei pastorelli Francesco
e Giacinta fosse stata
del tutto trasformata dall’incontro
con la Vergine.
Perciò, nel visitare la loro
casa natale, nacque in me il
desiderio di vivere la loro
spiritualità. Inoltre, durante
il pellegrinaggio io e la
mia famiglia conoscemmo
i Servi del Cuore Immacolato
di Maria presenti a
Fatima, fra i quali vi era
padre Stefano Galavotti,
proveniente anche lui dalla
diocesi di Carpi”. Con i Padri
si instaurò fin dall’inizio un
profondo legame di amicizia,
tanto che Andrea partecipò
l’anno seguente al pellegrinaggio
giovanile e al
campo vocazionale organizzati
dalla Congregazione.
“Più imparavo ad amare la
spiritualità di Fatima – spiega
Andrea - più cresceva in me
il desiderio di mettermi totalmente
al servizio del Signore.
Ho allora deciso di
vivere un’esperienza nel
Seminario della Congregazione
a Roma e ho capito
che quella era la mia stra-
da”. Discernimento, preghiera,
studio della regola,
della teologia e della filosofia
hanno riempito gli ultimi
sette anni della vita di
Andrea, scanditi da tappe
importanti come la Professione
Semplice, la Professione
Solenne e l’ordinazione
diaconale. Un cammino
che il “nostro” giovane
religioso ha vissuto con
profonda umiltà e gratitudine
verso il Signore. “Ringrazio
Gesù - sottolinea
Andrea - per la chiamata
che ha voluto rivolgermi e
alla quale ho risposto confidando
non sulle mie forze,
ma sulla Sua grazia. Inoltre,
ho sempre sentito su di
VITA DELLA CHIESA VITA DELLA CHIESA Un nuovo sacerdote sarà ordinato a Carpi il prossimo 1 marzo.
Andrea Mistrorigo di Limidi, religioso della Congregazione dei
Servi del Cuore Immacolato di Maria, racconta la sua vocazione
Un sì per sempre
senza paura
Vallalta
Comincia la Missione Popolare
me la protezione materna di
Maria. Non dimentichiamo
poi i miei genitori che, in un
certo senso, hanno fatto da
tramite alla mia vocazione
con la decisione di festeggiare
il loro 25° di matrimonio
andando a Fatima”.
L’ordinazione sacerdotale,
Andrea Mistrorigo è nato nel 1975 a Formigine. Con la
sua famiglia si è in seguito trasferito a Limidi, dove ha
frequentato la parrocchia e il gruppo scout, di cui ha
fatto parte per una decina d’anni. Agronomo presso
l’azienda agricola di famiglia, nel 1999 ha conosciuto
a Fatima la Congregazione dei Servi del Cuore Immacolato
di Maria nella quale è entrato nel settembre
2000. Dopo l’anno di postulandato e l’anno di noviziato,
ha emesso la Professione Semplice nel 2002, seguita
da quella Solenne nel 2005. Il 24 giugno 2007 è stato
infine ordinato diacono. Risiede presso la Casa della
Congregazione a Roma.
Dopo ben due anni di preparazione e di fervida attesa, domenica 2 marzo
inizierà presso la parrocchia di Vallalta la Missione Popolare, che sarà
guidata da tre frati provenienti dal convento di Nogarole Rocca (VR) e
appartenenti alla Congregazione dei Fratelli di San Francesco. Tema
della Missione saranno le parole di Gesù “Io sono la resurrezione e la
vita; chi crede in me anche se muore vivrà”.
Domenica 2 marzo, il Vescovo presiederà l’apertura ufficiale della
Missione Popolare durante la Santa Messa delle ore 11.
Domenica 9 marzo, si concluderà la Missione. E’ previsto un pranzo
comunitario, a cui seguirà alle ore 15 la Stazione Quaresimale aperta a
tutta la 7ª Zona Pastorale e dedicata alla preghiera a Maria lungo la via
della Croce.
Sabato 1 marzo, alle
ore 16 in Cattedrale a
Carpi, monsignor Elio
Tinti ordinerà sacerdote
il diacono Andrea
Mistrorigo, appartenente
alla Congregazione
dei Servi del Cuore
Immacolato di Maria.
Domenica 2 marzo,
alle ore 10 nella chiesa
parrocchiale di Limidi il
neo-sacerdote celebrerà
la sua prima Messa.
che avverrà sabato 1 marzo
nella cattedrale di Carpi, e
la prima Messa, che sarà
celebrata nella parrocchia
di Limidi domenica 2, saranno
occasione per
riabbracciare famigliari e
amici. Successivamente,
Andrea tornerà a Roma, dove
finora è stato impegnato
nelle varie attività di
apostolato della Congregazione
e nella gestione economica
della casa.
A quei giovani che si interrogano
sul senso della loro
vita e sulla strada da intraprendere
Andrea rivolge, in
conclusione, l’invito a non
aver paura di seguire Gesù:
“Non importa quale sia la
vocazione alla quale si è
chiamati, se alla vita religiosa
o al matrimonio, l’importante
è essere testimoni
del Signore, in modo che
gli altri vedano sempre Lui
in noi. Non bisogna inoltre
scoraggiarsi nelle difficoltà,
perché anche Gesù non
ha certo avuto vita facile su
questa terra. Con il Suo aiuto,
possiamo davvero ‘vincere
il mondo’”.
Domenica 24 febbraio si è svolto il ritiro
spirituale diocesano per gli animatori dei
Centri di Ascolto della Parola
In ritiro verso
la Pentecoste
Monsignor Douglas Regattieri
li animatori dei Centri di Ascolto della
G Parola si sono incontrati domenica 24 febbraio
per il ritiro spirituale previsto nel
programma della loro formazione. Sono circa 80
i laici (uomini e donne) che hanno intrapreso,
dopo la Missione Popolare del 2004 – 2005 e in
continuità con essa, un cammino di formazione
verso l’istituzione del nuovo ministero di “laico
missionario del Vangelo”. Sono rappresentativi
di 13 parrocchie (San Giuseppe Artigiano, San
Francesco, Corpus Domini, San Nicolò, Novi di
Modena, Rolo, Santa Croce, Gargallo, Panzano,
Mirandola, Concordia, San Giovanni, Santa
Caterina).
Il ritiro è stato guidato dal Vescovo che, nella
meditazione del mattino e nell’omelia della Santa
Messa, ha toccato i punti principali dell’impegno
missionario del laico cristiano.
Dunque, il nuovo ministero laicale si qualifica e
si caratterizza per queste dimensioni:
- missionaria: il laico missionario si impegna,
nei modi e nelle forme da studiare insieme alla
sua comunità parrocchiale, ad andare incontro
alla gente, là dove vive, per portare l’annuncio
del Vangelo. La sua preoccupazione è quella di
dedicarsi per quanto è possibile a quanti vivono
ai margini della pratica religiosa o sono nell’indifferenza.
- laicale: egli esprime nel servizio al Vangelo la
freschezza del Battesimo che ha ricevuto, la cui
bellezza intende trasmettere agli altri, contagiandoli.
- biblica: egli si dedica con particolare cura alla
Parola, studiandola e pregando con essa; nel
servizio presso il Centro di Ascolto egli la comunica
attualizzandola e confrontandola con la vita
e problemi dell’uomo di oggi.
- familiare: egli privilegia la sua presenza presso
la famiglia dove si raccolgono le persone per
ascoltare la Parola e vivere momenti di condivisone
e di fraternità in un clima che solo la “casa”
può offrire.
- ecclesiale: il suo è un servizio ecclesiale; lo
svolge per mandato del Vescovo e in stretta
comunione e collaborazione con il parroco e la
parrocchia di appartenenza.
Il prossimo 10 maggio, durante la Veglia di
Pentecoste, il Vescovo istituirà i primi laici
missionari del Vangelo. Anche per questo la
Veglia segnerà un’importante tappa di crescita
del nostro laicato. Se a tre anni dalla conclusione
della Missione Popolare ci sono ancora laici
entusiasti di annunciare il Vangelo, collaborando
con il proprio parroco e dentro alla propria
comunità, per far crescere le nostre parrocchie e
renderle sempre più luoghi “caldi” di incontro e
di vita pastorale e “case di comunione”, significa
che la scelta di fondo fatta nella Missione, cioè di
rendere i nostri laici protagonisti dell’annuncio
evangelico, ha avuto e mantiene ancora oggi la
sua validità che non vogliamo disperdere.
In diocesi ci sono altre parrocchie che continuano
dopo la Missione i Centri di Ascolto della
Parola - e questo è un segno positivo di continuità
- senza tuttavia aver indicato laici per il cammino
verso il ministero istituito. Ci auguriamo che
anch’esse possano in futuro esprimere uomini e
donne adatti e preparati per questo nuovo ministero.

F
Virginia Panzani
amigliari, amici e fedeli
provenienti da
Mirandola, dalle parrocchie
vicine e anche da Carpi,
hanno partecipato con grande
fervore all’ordinazione
diaconale di Maurizio Veronesi
e Claudio Zerbini, avvenuta
sabato 23 febbraio nel
Duomo di Mirandola. Numerosi
anche i diaconi e i sacerdoti
che hanno concelebrato la
liturgia presieduta dal Vescovo,
monsignor Elio Tinti.
Dopo la processione lungo la
navata e l’inizio della Messa,
don Carlo Truzzi, parroco di
Mirandola, ha espresso la propria
gratitudine al Signore per
il dono di due nuovi diaconi e
al Vescovo per la sua presenza,
nonostante la convalescenza,
ad un’occasione così importante.
Proprio il Vescovo
ha guidato, con l’entusiasmo
che gli è proprio, i momenti
salienti della liturgia di ordinazione:
la presentazione e la
L’omelia del Vescovo per la
Messa di consacrazione dei
nuovi diaconi
Se tu conoscessi
il dono di Dio
onsignor Tinti si è
M soffermato sul Vangelo
della III Domenica
di Quaresima per
proporre alcuni spunti di riflessione
in occasione dell’ordinazione
diaconale di
Maurizio Veronesi e Claudio
Zerbini. “Se tu conoscessi
il dono di Dio e chi è
colui che ti dice: “Dammi
da bere”, tu stessa gliene
avresti chiesto ed egli ti
avrebbe dato acqua viva”:
con queste parole di Gesù il
Vescovo ha esordito affermando
che “oggi, al pozzo,
Gesù incontra anche noi,
ha fame e sete di noi, di me,
ha sete della mia fede. (…)
Oggi, al pozzo, ci cerca, ci
aspetta! Ci vuole innamorare
di Lui! Vuole essere
il senso della nostra vita!
(…) Cristo ci scuote perché
Dall’Egitto alla Terra Promessa,
passando per il mar Rosso,
la penisola del Sinai e la Giordania.
La Federazione Italiana Settimanali
Cattolici propone ai lettori
il grande percorso dell’Esodo,
in programma dal 26 aprile
al 3 maggio 2008.
Si tratta di uno straordinario
pellegrinaggio di fede e di cultura
che permetterà una profonda
esperienza spirituale ai partecipanti
e darà loro la possibilità
di un arricchimento culturale
notevole. Nello stesso tempo
favorirà la socializzazione
tra i direttori, i collaboratori e i
lettori dei giornali diocesani dell’intero
Paese, una grande forza
fatta di 168 testate e di circa
un milione di lettori.
PROGRAMMA
1° giorno: MILANO E
ROMA - IL CAIRO
Ritrovo all’aeroporto e partenza
per Il Cairo. Arrivo e trasferimento
all’albergo. Sistemazione,
cena e pernottamento.
2° giorno: IL CAIRO
Pensione completa. Visita del
Museo Nazionale Egizio e breve
visita alle Piramidi. Visita
della Cittadella islamica e delle
chiese Copte.
Il Vescovo ha presieduto
l’ordinazione diaconale
di Maurizio Veronesi
e Claudio Zerbini
nel Duomo di Mirandola
I pellegrinaggi della Fisc in collaborazione con la Brevivet
La via dell’esodo
dall’Egitto alla Giordania, alla Terra Promessa
26 aprile – 3 maggio 2008
3° giorno: IL CAIRO - SANTA
CATERINA
Si percorrerà l’itinerario biblico
dell’Esodo. Attraverso il tunnel
sotto il canale di Suez si entra nel
grande “midbar’’, il deserto
pietroso della penisola Sinaitica.
Sosta presso il Mar Rosso in località
Ras Sudr per il pranzo in
ristorante. Nel pomeriggio continuazione
per l’oasi di Feiran ed
arrivo in serata a Santa Caterina,
il cui monastero ortodosso è
ubicato nel luogo dove Dio si
rivelò a Mosè dal Roveto Ardente.
Sistemazione in albergo: cena
e pernottamento.
4° giorno: SANTA
CATERINA - NUWEIBA -
AQABA
In nottata possibilità di salita a
piedi sino alla Vetta della
Teofania. Colazione in albergo e
visita al monastero di Santa
Caterina. Partenza per Nuweiba,
sul Mar Rosso: pranzo. Nel po-
VITA DELLA CHIESA VITA DELLA CHIESA Nello spirito di Gesù “servo del Padre”
sempre, ma specialmente in
questa Quaresima, abbiamo
sete di Lui, sete di Dio
e perché riconosciamo il
dono di Dio che è in noi per
il Battesimo, per la fede,
per la vita della Chiesa”.
Ma qual è l’acqua viva che
Gesù ci offre? Lo spiega
Gesù stesso nel Vangelo di
Giovanni, quando, “nel grande
giorno della festa, levatosi
in piedi esclamò ad alta
voce: “Chi ha sete venga a
me e beva chi crede in me;
come dice la Scrittura: fiumi
di acqua viva sgorgheranno
dal suo seno. Questo
egli disse riferendosi allo
Spirito che avrebbero rice-
vuto i credenti in lui: infatti
non c’era ancora lo Spirito,
perché Gesù non era stato
ancora glorificato” (Gv 7,37-
39). Tutti i cristiani, ha proseguito
il Vescovo, hanno
ricevuto il dono dello Spirito
Santo con il Sacramento
della Confermazione, dono
ricevuto anche da Maurizio
e Claudio con l’imposizione
delle mani. “Configurati
a Cristo Servo” dallo Spirito
Santo, i due nuovi diaconi
sono stati quindi invitati
da monsignor Tinti a
divenire “uomini intimi e
conformati a Cristo nella
Eucaristia” entrando alla
Messa “come umili e doci-
meriggio imbarco sull’aliscafo
per la Giordania. Arrivo ad
Aqaba: sistemazione in albergo,
cena e pernottamento.
5° giorno: AQABA - WADI
RUM - PETRA
Colazione e pranzo. Al mattino
tempo a disposizione. Nel pomeriggio
partenza per Wadi Rum,
dal paesaggio lunare: escursione
in fuoristrada guidate dai beduini
in questo incontaminato ambiente
desertico, tra i più belli del
mondo. Proseguimento per Petra.
Sistemazione in albergo: cena e
pernottamento.
6° giorno:
PETRA - AMMAN
Colazione e pranzo. Visita di
Petra, antica città dei Nabatei,
scavata nella roccia. La si raggiunge
attraverso uno stretto
canyon detto “siq’’. Nel pomeriggio
partenza per Amman. Sistemazione
in albergo: cena e
pernottamento.
li discepoli per uscirne forti
e coraggiosi testimoni e
missionari”; ad essere “con
Cristo, uomini della lavanda
dei piedi” pronti a servire
tutti in ogni ambiente;
7° giorno: AMMAN - GERASA
- MONTE NEBO -
GERUSALEMME
Mezza pensione in albergo. Visita
degli scavi di Gerasa, città
ellenistico-romana meglio conservata
di tutto il Medio Oriente.
Pranzo in ristorante tipico ad
Amman. Visita a Madaba della
chiesa di San Giorgio che conserva
la Mappa della Terra Santa
realizzata da maestri mosaicisti
bizantini del VI secolo. Salita al
monte Nebo, come fu per Mosè
che vi morì secondo la tradizione.
Ingresso in Israele ed arrivo a
Gerusalemme in serata: sistemazione
in albergo, cena e pernottamento.
8° giorno:
GERUSALEMME
TEL AVIV - ITALIA
Mattina a disposizione per la visita
di Gerusalemme. Trasferimento
in aeroporto e partenza
per il rientro.
a diventare “annunciatori
del Vangelo” e “modello
ed esempio di annuncio
del Signore”.
“Consacrati per il Regno”
i diaconi, come ha sottoli-
2 marzo '08
7
prostrazione a terra di Maurizio
e Claudio; l’imposizione
delle mani; la vestizione degli
abiti diaconali e la consegna
del Vangelo. Al momento dello
scambio della pace,
monsignor Tinti è inoltre sceso
dal presbiterio verso i primi
banchi nella navata per salutare
e abbracciare le spose, Carla
e Paola, e i figli dei due
nuovi diaconi. Saranno, infatti,
loro a condividere in prima
persona il ministero diaconale
di Maurizio e Claudio. Dopo
la Comunione all’altare, i due
diaconi hanno distribuito l’Eucaristia
ai fedeli presenti in
Duomo, indossando per la prima
volta i loro nuovi
paramenti. Con la benedizione
solenne del Vescovo si è
infine conclusa la celebrazione,
che, con i suoi riti suggestivi,
ha suscitato nei partecipanti
un profondo sentimento
di appartenenza alla diocesi di
Carpi e alla Chiesa universale
nello spirito di Gesù “servo
del Padre”.
neato il Vescovo, sono
“chiamati a dare speranza
e consolazione ad ogni
uomo nelle diverse situazioni”.
Da qui l’esortazione
ad alimentare “un’intensa
vita di preghiera”, a
curare la propria formazione
e la propria famiglia,
perché il diaconato “va ad
innestarsi sul matrimonio”
ed è nella quotidianità domestica
dei rapporti coniugali
e con i figli che i diaconi
devono esprimere la loro
“prima testimonianza”.
Il Vescovo ha infine concluso
la sua omelia con una
speciale preghiera per Maurizio
e Claudio: “Che lo
Spirito Santo vi renda sempre
pieni di stupore per la
sua presenza e per la sua
azione trasformante e accenda
in voi quel fuoco per
il quale bruciava il Cuore di
Cristo: suscitare la fede nel
Regno, animare la carità
con il suo stesso amore, provocare
la speranza perché
Lui solo è la Risurrezione e
la Vita”.
NOTE TECNICHE
QUOTA DI PARTECIPAZIONE: Euro 1.590,00
Supplemento camera singola: Euro 290,00
Quota calcolata con il cambio pubblicato sul nostro catalogo Brevivet
2007. Per oscillazioni più o meno 3% essa non cambia. Diversamente
verrà aggiornata.
N.B.: È necessario il passaporto individuale valido. Il documento non
deve essere in via di scadenza ma deve avere ancora almeno sei mesi di
validità rispetto alla data di partenza. Sono necessari i visti d’ingresso in
Egitto e Giordania per i quali entro un mese prima della partenza è
necessario che ci pervenga la fotocopia del passaporto (con la pagina
anche dell’eventuale rinnovo).
La salita al Sinai è sconsigliata vivamente a chi non ha l’abitudine alle
marce in montagna, considerando il mancato riposo della notte e l’altitudine
raggiunta (2285 m.). Per questa escursione è inoltre necessario un
adeguato equipaggiamento: scarpe sportive, giacca a vento e pila.
Info: AGENZIA BREVIVET
Tel. 030/2895359 - Sig.ra Sabrina / Sig.ra Giovanna

8
2 marzo '08
anca ancora
M qualche giorno
all’avvio ufficiale
della campagna
elettorale: tra il 29
febbraio e il 2 marzo i
partiti depositeranno
presso il ministero
dell’Interno il contrassegno
per le liste della
Camera, del Senato e
nella circoscrizione
Estero sia per la Camera
sia per il Senato. Il 9 e
10 marzo sarà invece la
volta delle liste, che
dovranno essere affisse
entro il 29 marzo. Sulle
schede i nomi dei candidati
non compaiono, né
gli elettori possono
scrivere le preferenze.
La riforma elettorale del
2005 infatti adotta il
sistema delle liste bloccate,
per cui si saprà il
10 marzo quali sono i
candidati “sicuri” di un
seggio, quelli certi di
[...] In un sistema elettorale, come
il nostro, nel quale non è possibile
esprimere voti di preferenza, i partiti
che praticano in modo improprio
la libertà di coscienza chiedono
una delega in bianco su temi sui
quali andranno a legiferare, determinando
scelte rilevanti dal punto
di vista economico, di indirizzo
scientifico, di tutela e assistenza
delle persone con disabilità, di cultura
dell’accoglienza della vita
umana e di non discriminazione
delle fasce più deboli. Tutto ciò ha
a che fare con l’aborto perché ha a
che fare con il venire al mondo
dell’uomo e del cittadino, ha a che
fare con la rimozione di tutti gli
ostacoli che si frappongono alla
maternità e alla genitorialità come
evento personale e condizione sociale.
La questione non è la legge
194 , ma la necessità di creare situazioni
economiche, culturali e
sociali che permettano davvero di
essere liberi di non abortire e di
accogliere i neonati anche se malati,
anche se diversi rispetto a
un’astratta perfezione inseguita con
le biotecnologie. Ora, il fatto concreto
è che l’area politica che più
sembra sensibile a questi temi ha
opposto finora il rifiuto di qualsiasi
apparentamento elettorale, e costringe
Ferrara a correre senza rete
di protezione, ma non certo da solo.
Il mio sostegno, da laico credente,
nasce dall’idea che questa lista,
che non è ingenua o personalistica,
e che sta elaborando concrete idee
guida sulle politiche di sostegno
alle persone, specie le più deboli,
può e deve porre le condizioni per
una revisione del liberalismo della
neutralità trasformandolo in
liberalismo della solidarietà. Sarebbe
bello che gli spiriti liberi, i
laici credenti o no, scommettessero
sul coraggio di una proposta
embrionale che tocca a noi far crescere
e sviluppare.
Adriano Pessina, Direttore Centro
di Bioetica dell’Università Cattolica
Verso le elezioni politiche
non ottenerlo e quelli in
bilico. Tra questi i
candidati collocati in
posizione mediana nelle
liste dei principali
schieramenti e le stesse
teste di lista delle formazioni
minori, che si
devono misurare con le
Il liberalismo della solidarietà
La risposta del direttore
di Avvenire, Dino Boffo
Caro Professore [...] ho stimato
e stimo enormemente
quanto Giuliano Ferrara sta
facendo contro l’aborto. Che
è importante non solo sul piano
della testimonianza etica:
il suo è un atto politico
indiscutibile, che non si fronteggia
certo con un’alzata di
spalle. Averne di opinion-leader
così disposti e così capaci
di giocarsi in prima persona.
Per noi cattolici è un’autentica
scossa. Lo dico senza esitazione
oggi, dopo aver seguito
la performance televisiva
di
Ferrara alle
Invasioni
Barbariche
della 7, durante
la quale
mi sono
sinceramente
chiesto
quanti di noi
sarebbero
riusciti a
reggere con tanta paziente dignità
argomentativa le ritrite
obiezioni dell’ineffabile Daria
Bignardi. Chapeau, dunque.
E tuttavia, continuo personalmente
a pensare che la lista
Ferrara rischia di sottrarre
voti importanti ad altre liste
storicamente già affermate,
dove la presenza dei cattolici
è collaudata al punto che grazie
ad essa si sono combattute
e vinte negli ultimi anni alcune
delle battaglie fondamentali
per la vita. Per queste
liste peraltro penso che dovrà
valere oggi più di ieri
l’impegno a muoversi esattamente
e puntualmente nel senso
indicato dalla lista Ferrara.
La saluto con cordialità.
soglie di sbarramento,
fissate al 4% per la
Camera e all’8% per il
Senato. Proprio qui sta
la novità dell’offerta
elettorale che si va
profilando. Mentre
quelle del 2006 sono
state le più bipolari,
queste del 2008 saranno
le meno bipolari della
storia elettorale italiana
dal 1993, anno del
referendum che cambiò
il sistema elettorale da
proporzionale a sostanzialmente
maggioritario.
Se questa novità porti a
stabilizzare il sistema o
invece ne annunci una
sostanziale crisi sarà
uno dei responsi strategici
dell’imminente
consultazione elettorale.
Per il momento tengono
banco gli accordi tra i
partiti e gli annunci
delle candidature. Tra i
passaggi più dibattuti
negli ultimi giorni
l’ingresso dei radicali
nel Partito Democratico
che ha suscitato i malumori
e le reazioni della
componente cattolica e i
possibili accordi nell’area
di centro tra
l’Udc di Casini, la Rosa
Bianca di Tabacci –
Pezzotta – Baccini e
l’Udeur di Mastella. A
livello di confronto
politico-culturale interessante
anche il dibattito
sulla lista pro-life di
Giuliano Ferrara per la
quale si è espresso
positivamente Adriano
Pessina, direttore del
Centro di Bioetica
dell’Università Cattolica.
Riportiamo la sintesi
di questi interventi
pubblicati su Avvenire
ampiamente ripresi dalle
agenzie di stampa.
L.L.
La campagna elettorale cominciata tra equivoci e reticenze
Signori candidati, diteci l’antropologia di riferimento
Francesco D’Agostino
[...] Certo: la democrazia è semplice
e ragionevole. Ad una
condizione però: che gli elettori
siano messi in condizione di
conoscere senza reticenze e senza
ambiguità i programmi dei partiti
che chiedono il loro voto.
Mai come in una campagna elettorale
l’onestà intellettuale appare
come un valore primario.
Eppure mai come in questa campagna,
almeno fino ad ora, ombre,
reticenze, ambiguità sembrano
occupare il palcoscenico.
Di programmi si sta parlando
ben poco. Ma di candidature
si è già parlato abbastanza e le
candidature possono fornire indirettamente
indicazioni
programmatiche molto precise.
Esistono candidati ‘senza storia’:
sono quelli che non hanno
ancora un volto pubblico. Ma
esistono anche candidati che
hanno un volto, che hanno una
densa storia, anche parlamentare,
alle loro spalle; candidati
la cui visione del mondo è stata
esplicitata innumerevoli volte,
attraverso dichiarazioni, pratiche
politiche, libri, conferenze.
È impossibile ignorare ad esempio
la visione libertaria (e non
liberale, come viene spesso arbitrariamente
presentata) di chi
ha sempre militato nel Partito
radicale. È impossibile ignorare
quale sia l’antropologia di
Umberto Veronesi. Gli esempi
potrebbero moltiplicarsi. Da
visioni antropologiche
‘riduzionistiche’ (come quella
radicale o come quella di Veronesi),
derivano inevitabilmente
ampie conseguenze sul piano
delle scelte politiche, non solo
per quel che concerne i temi che
oggi vengono definiti ‘eticamente
sensibili’ (dalla procreazione
assistita all’eutanasia), ma anche
per temi di ancor più ampio
rilievo sociale, primi tra tutti
quelli del matrimonio, della famiglia
e delle adozioni. Non è
l’identità confessionale che deve
rilevare politicamente per l’elettore,
ma l’antropologia di riferimento
dei candidati e dei partiti.
Non ci servono indicazioni
tecniche o minuziose: ma
l’esplicitazione di pochi e non
equivoci principi di fondo.
L’elettorato merita rispetto:
perciò prima del voto dovrà essergli
spiegata con la massima
onestà che posizione assumerà
ogni partito, quando verranno
in discussione temi
antropologicamente rilevanti.
Anche i singoli candidati ovviamente
meritano rispetto, purché
però sappiano conquistarselo.
Hanno un unico modo per
farlo: dichiarare in modo limpido
e chiaro i loro progetti politici
e soprattutto come essi pensano
di poterli promuovere nel
contesto ‘reale’ del partito in
cui militano. Alcuni dicono che
la chiarezza fa perdere voti. Non
so se sia vero; ma so che l’intenzionale
rinuncia alla chiarezza
fa perdere, e a volte
definitivamente, la dignità.
L’editoriale di Famiglia cristiana
Pasticcio veltroniano in salsa pannelliana
“I cattolici che hanno deciso di fare politica nel Partito democratico
- scrive il settimanale dei Paolini - giudicano severamente
la scelta di Veltroni di imbarcare nelle liste i radicali di
Marco Pannella e di Emma Bonino e si pongono pure qualche
dubbio circa la scelta di candidare a Milano il professor Umberto
Veronesi, autore di una sorta di manifesto per la ‘libera scelta
di morire’, cioè l’eutanasia, anche se lui ha detto che si occuperà
solo di migliorare la sanità in Italia. I radicali hanno una
concezione ‘confessionale’ della loro identità. Ogni scelta, ogni
nome ha valore simbolico. La squadra di candidati, negoziata
con Walter Veltroni, ha una forte fisionomia radicale, connotata
su battaglie che, come ha detto Emma Bonino, ‘non si interrompono
affatto’. E’ facile dire quali siano: aborto, eutanasia,
depenalizzazione della droga. E poi c’e’ l’abolizione del Concordato
e dell’8 per mille, e sopra ogni cosa un’ideologia
libertaria, in salsa pannelliana, alternativa alla storia e ai principi
etici, economici e sociali di questo Paese”.

L’opinione - Cattolici al voto /2
Come il lievito
per la pasta
Livio Filippi
er operare una utile rifles-
sione sulla situazione poli-
P tica italiana, è necessario par-
“A
tire dalle motivazioni che
hanno portato alla crisi del governo
Prodi e dalla impostazione della
campagna elettorale.
A mio avviso, la ragione che ha
spinto Mastella ad aprire la crisi, va
ricercata nella paura che tutti i piccoli
partiti avevano, del referendum
elettorale, che si sarebbe svolto
nella prossima primavera e che
avrebbe alzato il quorum per entrare
il parlamento, al 4% alla camera
e al 8% al senato, riducendo
drasticamente il numero dei partiti,
così come sono oggi strutturati.
Se si parte da questo presupposto,
possiamo dire che la campagna elettorale
è partita bene, perché le maggiori
forze politiche, stanno cercando
di realizzare per via politica,
gli stessi obiettivi che il referendum
si proponeva. Infatti, prima la
decisione di Veltroni di correre da
solo e la conseguente scelta di
Berlusconi di dar vita ad un raggruppamento
con Fini, mette i partiti
minori nella condizione di rivedere
il proprio ruolo, se non la loro
stessa configurazione, attraverso fusioni
o alleanze elettorali che dovrebbero
comunque portare a una
semplificazione del quadro politico.
Nonostante questo, non è detto che
sarà garantita la stabilità dei governi
a meno che lo scarto dei voti al
senato fra i due contendenti non sia
molto forte e distribuito omogeneamente
in tutte le regioni; solo una
seria riforma elettorale che confermi
il maggioritario e affidi ai cittadini
la scelta di chi deve governare
potrà garantire la stabilità. Questo
tema rimarrà quindi aperto e il nuovo
parlamento dovrà occuparsene
o si andrà al referendum a un anno
dalle elezioni, nella primavera del
2009. Meglio sarebbe stato quindi
per il Paese, se il parlamento avesse
provveduto prima delle elezioni,
dando la fiducia al governo istituzionale
ipotizzato attraverso l’ incarico
a Marini e andando poi alle
elezioni l’ autunno prossimo.
L’andamento delle intenzioni di
voto, rilevate dai vari sondaggisti,
conferma la bontà delle scelte fatte
fin qui, di confermare e ribadire la
via del bipolarismo e del
maggioritario, voluto da due referendum
popolari e dagli 800 mila
italiani che hanno sottoscritto la
proposta di referendum, che si sarebbe
dovuto tenere il prossimo
aprile. Infatti emerge dai sondaggi
la volontà di orientare il voto sui
partiti maggiori a scapito dei piccoli
partiti vecchi e nuovi che hanno
un punto programmatico comune,
riportare il Paese indietro nel
tempo, al proporzionale e alla instabilità
politica.
Un altro elemento di novità interessante,
riguarda il criterio di determinazione
delle candidature e in
particolare la decisione assunta da
talune forze politiche, di non
candidare persone sottoposte a procedimenti
giudiziari o peggio condannate:
il Partito Democratico ha
inserito nel proprio statuto tale divieto
in via stabile e definitiva,
costringendo gli altri partiti ad affrontare
concretamente il problema.
Lo stesso Pd ha deciso poi un
forte ricambio dei parlamentari inserendo
un limite numerico nei
mandati e favorendo le donne, fin
qui troppo escluse e nei fatti discriminate.
Giustamente i cittadini hanno, in
maniera ricorrente, denunciato la
necessità di superare il distacco dei
politici dai problemi della gente; la
risposta di svecchiare il ceto politico
va in quella direzione. Chi rimane
troppo tempo nello stesso incarico
si impigrisce, tende e vivacchiare
con quel po’ di esperienza
maturata, preferisce al rapporto col
popolo la vita del palazzo; in parole
povere non rappresenta più nei fatti
la realtà che cambia e si evolve.
Ho preferito soffermarmi sui comportamenti
che hanno contrassegnato
l’avvio di questa campagna
elettorale, piuttosto che sugli schieramenti
perché credo sia questo il
modo giusto di analizzare la realtà
politica e di giudicarla. Troppo spesso
si decide con schemi più di schieramento
che di contenuto ed è questo
uno dei mali della politica, al
quale anche noi contribuiamo tutte
le volte che decidiamo con superficialità,
facendoci attrarre da slogan
e da proclami, piuttosto che giudicare
nel merito delle cose fatte e
realizzate concretamente.
Anche il tema della presenza politica
dei cattolici va affrontato in
questa ottica: la Chiesa deve chiedere
ai cattolici innanzitutto una
testimonianza di vita coerente con
le affermazioni che con troppa facilità
vengono fatte sulla propria
cattolicità e i cattolici devono eccellere
in spirito di sacrificio e professionalità;
solo cosi si possono
ricercare soluzioni assieme a quanti
non dichiarano la medesima provenienza,
vicine al sentire comune
della gente, molte volta più in
sintonia con l’ insegnamento cristiano
di quanto si creda.
Il lievito agisce se buono e se mischiato
in uno scambio virtuoso
con la pasta.
Credo che per i cattolici in politica,
il problema sia quello dell’impegno
e del confronto con gli altri e
non la chiusura in orticelli propri.
A rifuggire dal pericolo di sotterrare
i propri talenti, può contribuire
un lavoro formativo intenso e continuativo
dei laici, da parte delle
associazioni cattoliche e dei Pastori,
per aumentare la capacità di discernimento
e per ricordare quanto
sempre affermato dalla Dottrina sociale
della Chiesa e cioè che la
politica fatta con lealtà e onestà
può essere la più alta forma di servizio
all’uomo.
Il primo contributo su Cattolici al voto è
stato pubblicato sul numero del 24 febbraio
a firma di Rossano Bellelli.
CRONA CARPI CRONA CARPI 2 marzo '08
La destra va verso il centrodestra, la componente cattolica verso
quella più laica e alla fine convergono, tutti o quasi, in Forza Italia
che cambia nome, ma di fatto resta il partito di Berlusconi. Intanto
si fa strada una Lista Riformista per le Amministrative 2009
Caos... calmo
Annalisa Bonaretti
noi non sconvolge più di
tanto, noi siamo qui fermi,
non dobbiamo spostarci. Al
momento, è inutile fare lanci
in avanti, aspetto che siano i miei
superiori a dare le direttive. Per
noi non cambia niente, comunque
non cambia la sostanza, la porta è
aperta ed è sempre stata aperta.
Se diventeremo un gruppo unico,
sarà una cosa più formale che
sostanziale. La volontà di fare
cose insieme c’era prima e, a maggior
ragione, continua a esserci.
In definitiva, si realizza a livello
nazionale quello che nei fatti, a
livello locale, c’era già”. Parole
sagge quelle pronunciate da Roberto
Andreoli, capogruppo di
Forza Italia, sull’evenienza - ormai
un dato di fatto - che i fuoriusciti
dell’Udc e An, entrino in
Forza Italia, pardon, nel Popolo
della libertà.
Che i rapporti di Andreoli, Massimo
Barbi, Enrica Annovi siano
sempre stati buoni con Luca
Ghelfi (ex Udc) e Leda Tirelli
(An) è cosa risaputa, ma quando
le cose mutano si corre un certo
rischio. Il cambiamento genera
due possibilità: opportunità e crisi,
a noi scegliere quale preferire.
Se gli azzurri restano fermi perché,
comunque la si voglia vedere,
sono gli altri ad andare a bussare
alla loro porta, c’è chi si
dovrà muovere (Ghelfi lo ha già
fatto schierandosi con Giovanardi)
come Leda Tirelli. Che ammette.
“Mi dispiace perdere il mio simbolo,
ma se toglierlo vuole dire
Roberto Andreoli
Leda Tirelli
fare bene, mi sacrifico. In consiglio
comunale noi dell’opposizione
andiamo d’accordo – precisa
– facciamo delle cose insieme,
tra di noi non ci sono problemi.
Se si farà un gruppo unico lo
I Riformisti pronti per il 2009
L’invito era piuttosto chiaro: una
conferenza stampa “per lanciare
l’idea della presentazione di una
Lista Riformista alle prossime Elezioni
Comunali di Carpi della primavera
2009", poi uno dei promotori,
Werther Cigarini, che
di esperienza politica ne ha , e
parecchia, fa un passo indietro
consapevole che uscire allo scoperto
troppo presto è dannoso e
precisa: “Il nostro intento è innovare
le politiche locali;
auspichiamo che esca qualcosa di
buono, se così non sarà, ognuno
farà le sue scelte. Per ora è una
forzatura parlare di Lista
Riformista anche se, in un futuro,
si può ipotizzare questo sbocco.
Al momento ci muoviamo all’interno
delle dinamiche del
centrosinistra”. Meglio, del Pd,
sarebbe un vero guaio se così non
fosse infatti tra i firmatari c’è
Stefano Garuti, già Margherita e
attualmente presidente del consiglio
delle Terre d’argine. Risulta
quantomeno imbarazzante questa
posizione, ricoprire quel ruolo poi
fare parte dei fondatori di quella
che è stata presentata, come Lista
Riformista.
Vediamo un po’ cosa chiede – e
propone – questa “Alleanza per il
riformismo”.
“Occorre costruire un’iniziativa
che consenta di correggere le distorsioni
del sistema politico e
del centrosinistra che la passata
legislatura ha evidenziato, e di
guardare al futuro”. La parte centrale
del messaggio è che “non si
deve rinunciare all’idea di un accordo
tra le forze autenticamente
riformiste. Non solo per ragioni
elettorali, ma per favorire la
ricomposizione della sinistra democratica
e socialista e per il
superamento di storiche divisioni.
Se non ora, quando?”.
I riformisti rivolgono “un appello
ai vertici del Partito democratico
e del partito socialista perché, a
partire dal livello locale, si apra il
Tra i firmatari, oltre a
Werther Cigarini e Stefano
Garuti, Federico Boccaletti,
Rubes Bonatti, Andrea De
Pietri, Carlo Gozzi, Nino
Santachiara, Dorio
Silingardi, Romeo Venturi,
Isa Ferraguti, Loredana
Ligabue, Gianni Morselli,
Virgilio Zelocchi, Michele
Bonaretti, Gloria Diacci,
Giuseppe Ferrario, Licia
Boccaletti, Salvatore
Miliante.
9
faremo, comunque non vedo altra
soluzione. Troppi mucchietti
non portano da nessuna parte,
insieme potremo raggiungere
qualcosa di meglio. Personalmente
– prosegue Leda Tirelli – non
amo i mucchietti, così si perdono
solo dei voti, ma non amo nemmeno
le correnti all’interno dei
partiti. Capisco che, di volta in
volta, si possano prendere posizioni
diverse, ma che ci siano le
correnti a prescindere, mi infastidisce.
La verità è che servono
a qualcuno per avere una fettina
di potere. Le correnti sono
personalismi, arrivismi,
presenzialismi, e io detesto gli
ismi. Sono contraria perché troppe
volte non si nota nessuna divergenza
ideologica, ma solo la
volontà di contare qualcosa. A
me – conclude Leda Tirelli –
piacciono le direttive chiare. Personalmente
sono favorevole al
bipolarismo, ma vivendo in Italia
mi rendo conto che è impossibile,
che non si può escludere il
centro. Allora, vanno bene tre
partiti, ma non di più. Destra o
centrodestra che lo si voglia chiamare,
sinistra o centrosinistra e
centro, lasciamo uno spazio anche
a loro”.
Si “infiamma” ancora questa signora
che, sebbene a malavoglia,
ha perso la “fiamma” per strada.
Sa guardare comunque al futuro,
consapevole delle sue radici ma
certa che, da soli, si va poco lontano.
Il Cavaliere fa ombra, meglio
salire tutti sul suo cavallo,
che non sarà bianco ma è sempre
meglio di un ronzino.
confronto. Siamo disponibili per
dare un contributo”. Dicono di
avere individuato “pochi punti importanti
che potrebbero costituire
la tela sulla quale dipingere un
programma di governo: una politica
per il lavoro che coniughi
sicurezza e protezione sociale con
la necessaria flessibilità, adattabilità
e sviluppo professionale;
una politica economica orientata
alla competitività che riconosca
nelle liberalizzazioni (anche nei
servizi pubblici locali) e nel
superamento di vincoli una vera
strada di pari opportunità di crescita;
una politica dei diritti che
salvaguardi le conquiste centrate
sull’autonomia, la responsabilità
e la consapevolezza matura delle
persone e che faccia della laicità e
della cittadinanza non il discrimine
fra credenti e non, ma la base
dello stare insieme e del bene
comune; una politica per la pace
che non si sottragga alle alleanze,
agli impegni internazionali, alle
logiche della cooperazione per lo
sviluppo ma voglia giocare un
ruolo attivo sostenendo le iniziative
basate su un giusto equilibrio
fra componente civile e militare,
per la salvaguardia delle condizioni
essenziali di convivenza tra
i popoli”.

10
2 marzo '08
Annalisa Bonaretti
Museo della Arti e
Tradizioni contadine
realizzato con tanta
dedizione e passione,
nonché anni di ricerche,
da Calo Contini, medico,
artista e umanista di valore,
è un vanto per la città di
Carpi che però solo poche
persone conoscono. “Per
quanto mi riguarda – precisa
Contini -, continuo a fare
acquisti ogni volta che trovo
cose importanti”. Ma non
si ferma qui l’attivismo del
dottore-collezionista infatti
ha ricevuto recentemente
il console del Giappone interessato
alle stampe collezionate
in decenni da
Contini. Un contatto che
potrebbe portare alla realizzazione
di una mostra –
se ne è parlato, ma è prematuro
parlare di accordo fatto
-, comunque le stampe
del collezionista verranno
esposte in autunno al Museo
civico di Bologna.
Come dire, gli stranieri cercano
quello che noi snobbiamo.
Tornando al Museo delle
Arti e Tradizioni popolari,
non dimentichiamo che la
Carpi di oggi ha le sue radici
proprio in quel “mondo”
che questo museo conserva
e che in tempi come questi
è più che mai importante
riappropriarsi del proprio
passato. Fortunatamente,
quando il Castello verrà “riaperto”,
alcuni tra i pezzi più
significativi di Carlo Contini
verranno esposti nella sezione
dedicata all’Arte contadina
nella mostra permanente
del Museo civico.
E’ qualcosa, ma troppo poco
soprattutto se confrontato
all’accordo siglato qualche
anno fa dall’amministrazione
con lo stesso Contini. Lo
ricorda Roberto Andreoli,
capogruppo di Forza Italia
in consiglio comunale, che
ha sempre sollecitato l’amministrazione
a fare la propria
parte.
“Dopo un simbolico contributo
alle spese per il ricovero
a Correggio – osserva
Andreoli - la decisione di
spostare il Museo alla ex-
Corte Fossoli previa sua
ristrutturazione. Come spesso
accade dalle parole non
si passa ai fatti. Così il
recupero di parte della excorte
doveva partire nel 2007
ma è slittato nel libro dei
sogni – alias Piano degli
investimenti - al 2010 (nel
2009 forse si farà la progettazione).
E’ bene ricordare
CRONA CARPI CRONA CARPI Forza Italia: va recuperata la Corte Fossoli e il Museo contadino di Carlo
Contini. Ma la convenzione tra Comune e il collezionista scade a fine 2008.
Intanto, mentre il Comune tace, il console giapponese ha fatto visita a
Contini dimostrando grande interesse per le sue stampe nipponiche
Nessuno è profeta in patria
Il
Da sinistra Sumiko Kawanishi, viceconsole responsabile
dell’Ufficio culturale-economico, Carlo Contini,
Giovanni Peternolli, direttore del Centro Studi Arte
Estremo Orientale di Bologna, Hiroshi Azuma, console
generale del Giappone
che la ex-corte, immobile
fatiscente per il cui recupero
occorrono milioni di euro,
arriva al Comune grazie a
una permuta con una cooperativa
alla quale viene concesso
un terreno che da agricolo
diventa fabbricabile.
La questione della collocazione
del Museo di Carlo
Contini rimane quindi un
problema aperto. Crediamo
– conclude Roberto Andreoli
- che l’amministrazione
debba valutare la possibilità
di utilizzare alcuni spazi
e ambienti all’interno del
Castello dei Pio, ormai in
fase di ultimazione di restauro,
in cui collocare alcuni
pezzi della collezione
contadina, dando ai
carpigiani e ai visitatori la
possibilità di venirne a conoscenza”.
Era da subito il Castello la
collocazione giusta, e noi
Imprenditore in pole position
Franco Stefani scioglie le riserve e si candida
a prossimo presidente di Confindustria Modena
Era già tutto previsto: prima o poi sarebbe uscito anche
Franco Stefani nonostante avesse fatto sapere di non
essere interessato alla presidenza di Confindustraia Modena.
Le sue parole sono state ritenute sincere tanto che
sono usciti allo scoperto tre candidati: Filippo Borghi,
Piero Ferrari, Giovanni Arletti. Adesso la competizione
sarà più dura per loro, ma se è vero che Stefani diventa
il favorito, è altrettanto vero che non ha ancora vinto.
“Mi pongo al servizio di Confindustria
Modena per il prossimo mandato
di presidenza – ha scritto Stefani in
una nota -; si tratta di una scelta che si
fonda in primo luogo sul grande senso
di responsabilità che avverto nei
confronti di tutti gli imprenditori, a
cominciare da coloro che hanno già
indicato o indicheranno il mio nome.
Questa mia decisione rappresenta
anche un modo per restituire al territorio
gran parte degli stimoli e delle
opportunità che ho ricevuto nel corso
della mia storia imprenditoriale”.
Franco Stefani, 63 anni appena com- Franco Stefani
piuti, è fondatore e presidente di
lo facemmo notare a suo
tempo. Impensabile anche
anni fa pensare a ristrutturare
una ex-corte e pensare
di creare tanti piccoli poli
artistico-culturali in una città
delle dimensioni di Carpi.
Si diceva che a Fossoli c’era
già l’ex campo, ma non basta
questa risposta a giustificare
una scelta sbagliata
sin dall’inizio. Il Museo delle
Arti e Tradizioni popolari è
un patrimonio di tutti e il
suo posto è al centro della
città, in Castello. Poi, da
non sottovalutare, il fatto
che Palazzo Pio va riempito.
E la collezione Contini
può dare un valido contributo.
C’è però un’altra situazione
da non sottovalutare, nella
convenzione redatta il 15
aprile 2004 c’era una condizione
ben precisa: nel 2004
si sarebbe dovuta fare la
progettazione ed entro il
2008 la fine lavori. Se questa
data salta, tutto torna
nelle mano di Contini. Più
precisamente: “Qualora il
termine del 31 dicembre
2008 non venisse rispettato,
tutti gli effetti del presente
atto verrebbero a cessare
e il dottor Contini o i
suoi aventi causa, rientrerebbe
immediatamente nel
pieno possesso della raccolta
senza necessità di ulteriori
atti formali, fatta
comunque salva la facoltà
delle parti di stringere ulteriori
nuovi accordi”. Ma del
futuro, garbato ed elegante
come sempre, Carlo Contini
preferisce non parlare. Anche
in questo frangente, una
bella lezione di stile.
System, il gruppo modenese con sede a Fiorano leader
nel settore dell’automazione industriale che dà lavoro a
circa mille dipendenti di cui 600 in Italia e gli altri nelle
20 filiali mondiali.
Un imprenditore a tutto tondo, stimato dai suoi colleghi
e non solo. Unico neo: l’aver detto di non essere interessato
alla presidenza e poi aver ceduto. Si dice alle
lusinghe di Luca di Montezemolo di cui pare fosse il
candidato in pole position. Ancora
una volta il presidente della Fiat ce
l’ha fatta: dopo di lui l’amico Vittorio
Fini, adesso Franco Stefani. Insomma,
la “presidenza” di
Montezemolo in Confindustria Modena
ha avuto un inizio ma… non
avrà fine. Stefani è senza dubbio uomo
e imprenditore di valore, speriamo
che sappia ricucire alcuni strappi di
Fini e l’isolamento di Confindustria
in questi anni e che, se verrà eletto,
non dimentichi la piccola e media
impresa, vera ricchezza del territorio
e del Paese.
Annalisa Bonaretti
VIA GUIDO FASSI, 11 - TEL E FAX 059-650267
www.wineandwine.it
Una primula per Chernobyl
Raccolti oltre 15 mila euro
per i bambini bielorussi
Grazie al contributo dei cittadini di Carpi, Novi e
Soliera sono stati raccolti nelle tre giornate di iniziativa
“Una primula per Chernobyl” 15.462,99 euro che
saranno finalizzati all’accoglienza di 40 bambini e
bambine presso il Centro “Nadijeda” in un area non
contaminata a nord di Minsk, in Bielorussia.
Questo intervento permetterà di raggiungere gli stessi
obiettivi di abbattimento delle sostanze radioattive
accumulate di un soggiorno all’estero, oltre a garantire
i bambini dal punto di vista sanitario, vista la qualità
della struttura di risanamento con la quale il Progetto
Chernobyl collabora già da alcuni anni.
Il progetto Chernobyl ringrazia quanti hanno contribuito
con generosità e attenzione al successo di questa
importante iniziativa e lo fa rendendo pubblico il
bilancio delle tre giornate di raccolta fondi come atto
dovuto di trasparenza e di responsabilità nei confronti
di quanti credono e sostengono le attività dell’associazione.
Un ringraziamento ai Comuni di Carpi, Novi di Modena
e Soliera per il patrocinio riconosciuto all’iniziativa,
la Diocesi, le parrocchie e i supermercati del
territorio per la messa a disposizione degli spazi.
Un filo di speranza
Collezione Filati: dopo Pitti continua
l’iniziativa dei più importanti uffici
di rappresentanza in città
“La situazione contingente del mercato la conosciamo,
poi considerando che questa edizione di Collezione
Filati era rivolta alla primavera-estate 2009, possiamo
dire di essere soddisfatti. Nei due giorni della manifestazione
abbiamo lavorato. Va precisato che questa nostra
piccola fiera è rivolta essenzialmente agli stilisti che
hanno visitato i nostri stands con interesse. Naturalmente
– osserva Fabio Bega, rappresentante di filati figlio
d’arte, il padre Franco è stato uno dei promotori di Atra,
la “madre” dell’attuale Collezioni Filati – ci aspettiamo
di più dalla prossima mostra a luglio. Anche quella una
settimana dopo Pitti come questa appena conclusa”.
L’obiettivo iniziale è rimasto lo stesso di oggi: offrire un
servizio alle aziende locali, a quelle che sono state a Pitti
ma hanno desiderio di approfondire e a quelle che, per un
motivo o per l’altro, non sono state alla manifestazione
fiorentina.
Collezione Filati si è svolta a Villa Ascari il 20 e 21
febbraio, ha visto la partecipazione di 10 uffici, una
selezione naturale rispetto a quanti hanno partecipato
inizialmente ad Atra.
Confcommercio, una decina d’anni fa, si fece promotrice
dell’iniziativa e tuttora continua il rapporto di vicinanza
patrocinando la manifestazione. “E’ nostra ferma volontà
rimanere a fianco di questi imprenditori – spiega il
direttore di Confcommercio Carpi Massimo Fontanarosa
-, soprattutto ora che la situazione non è tra le più rosee.
È positivo vedere l’impegno degli addetti al settore che
continuano a investire nel loro lavoro. Ritengo – commenta
Fontanarosa – che sarebbe auspicabile un maggior
impegno di Comune e Provincia e che, in futuro, si possa
trovare una importante partnership economica per dare
maggior visibilità a una iniziativa lodevole e interessante”.
A.B.

Comitato di Carpi
Corso Fanti 89
41012 CARPI
TEL. 059-685402
Fax 059-658490
a fine anticipata
della legislatura
riversa i suoi effetti
anche sulle prospettive
dello sport per tutti.
Dopo decenni di proposte
di legge puntualmente finite
nel nulla, sembrava finalmente
arrivato il momento
di riequilibrare il sistema
sportivo italiano riconoscendo
il diritto di tutti i
cittadini alla pratica sportiva
come strumento per la
formazione della persona e
per la tutela della salute. In
questo senso la Finanziaria
2008 aveva posto le premesse,
aprendo un fronte di
finanziamento, con la prospettiva
di arrivare presto
ad uno specifico disegno di
legge. Ora tutto si ferma e
si torna nell’incertezza.
Toccherà vedere se e come
lo sport della gente qualunque
rientrerà nei programmi
elettorali dei partiti, se
in particolare ci sarà la capacità
e la voglia di capire
il nesso che lega la questione
giovanile, con i suoi ritardi,
le sue urgenze e le
sue marginalità, alla necessità
di proporre ai ragazzi
uno sport che si occupi del
loro tempo libero costruendo
educazione, solidarietà,
integrazione sociale. Anche
per il CSI è tempo di elezioni:
il nuovo scenario della
politica nazionale viene infatti
a coincidere con il periodo
complesso e delicato
delle assemblee per il rinnovo
delle cariche associative.
Negli ultimi anni il
Centro Sportivo Italiano ha
CARPI
SPORT
INFORMAZIONI
Anno XXIX - Marzo 2008 - Comitato di Carpi del Centro Sportivo Italiano
Lo sport di base, una risorsa
da non dimenticare
L
di Edio Costantini
Certificato Medico
lavorato con alacrità per
rinnovarsi al proprio interno
e riproporsi al proprio
esterno. Sono state riscritte
le proposte sportive e
formative, si è lavorato per
affermare le ragioni di un’attività
sportiva di qualità.
Centrale è stata la scelta di
rimettere l’accento sulla
questione dell’educazione
giovanile, e numerose energie
sono state dedicate a
riposizionare la nostra Associazione
nel mondo ecclesiale.
Resta da completare
l’opera, già avviata, di
modernizzazione del modello
organizzativo interno, rimasto
pressoché ingabbiato
negli schemi inventati a
metà del ’900. L’impegno
per tutto il CSI dev’essere
che, a differenza di quanto
sta già avvenendo in campo
politico, la fase pre-elettorale
avvenga in modo sereno
e costruttivo, per riflettere
insieme sul CSI e sul
suo progetto, sulle scelte
da fare e sulle persone cui
affidarle, sul rafforzamento
dei Comitati territoriali,
sulla centralità della scelta
educativa e del radicamento
nella Chiesa italiana, sul
ruolo insostituibile della società
sportiva e sui valori
del progetto sportivo ed
educativo del CSI. In questa
prospettiva conteranno
il clima che sapremo creare,
la lealtà reciproca, il
fidarsi degli altri, l’affidarsi
ai valori di riferimento dell’associazione.
da Avvenire del 9 Febbraio
Riteniamo di fare cosa utile ricordando quale tipo di
certificato medico serve ai praticanti l’attività sportiva
per poter essere in regola con le norme di tutela della
salute. Per tutti coloro che praticano attività sportiva
agonistica, dal 15 anno in poi, serve il Certificato di
idoneità alla pratica sportiva agonistica. Questo certificato
viene rilasciato dai Centri di Medicina sportiva della
USL o dai Medici Sportivi Liberi professionisti. In Emilia
Romagna è gratuito per i giovani fino a 18 anni, costa 37
euro per i maggiorenni. Per i ragazzi con meno di 15 anni
che praticano attività sportiva con il Centro Sportivo
Italiano, basta il certificato di “ sana e robusta costituzione”
rilasciato dal medico di base. Ciascuna Federazione
tuttavia può stabilire diversi limiti di età per ogni singola
disciplina. Chi pratica anche attività di federazione dovrà
pertanto accertarsi quali disposizione in materia di
certificazione medica sia necessario rispettare. Esistono
tuttavia alcune discipline sportive ritenute non agonistiche
anche per gli adulti: escursionismo, biliardo e bigliardino,
bocce,cicloturismo,danza sportiva,golf,pesca sportiva,
tennis tavolo, per praticare le quali basta il certificato
rilasciato dal medico di base. Per tutti colo che partecipano
ad attività ludico motoria (corsi di nuoto, ginnastica
ect) non serve alcun certificato.
Consegna del Discobolo d’oro al
merito CSI a Felice Marinelli
Consegna del Discobolo d’oro al merito CSI
alla Soc. Sportiva ANESER Novi
CHIUSURA UFFICI PERIODO PASQUALE
Gli Uffici del CSI rimaranno chiusi, per le Festività
della Santa Pasqua, da venerdì 22 a lunedì 24
marzo compresi.
Circoli Parrocchiali
L’Affiliazione al CSI dei circoli parrocchiali, con il
tesseramento degli associati, garantisce anche la copertura
assicurativa per infortuni e RCT.
Tutte le attività organizzate dal circolo parrocchiale, sia
all’interno della parrocchia e che durante le trasferte per
pellegrinaggi, gite o altro sono coperte da assicurazione
grazie alla polizza stipulata dal CSI Nazionale con la
primaria compagnia Le Generali. I costi sono veramente
contenuti. Le prime cento tessere sono praticamente
gratuite essendo comprese nel costo di 80,00 euro
dell’affiliazione. Le ulteriori tessere costano solo un
euro ciascuna e consentono pertanto di non dover gravare
sul bilancio parrocchiale né sulle tasche dei soci. I
massimali rimborsabili sono: Euro 51.000,00 in caso di
morte e/o invalidità permanente. Euro 25,00 al giorno
per un massimo 100 giorni per ricovero ospedaliero.
Euro 1.000,00 a fronte di perdita di un anno scolastico
per gli studenti. Le strutture del Comitato sono a disposizione
per i chiarimenti necessari.
2 marzo '08
Pato, Balotelli e…
la under 16
11
anno scoperto l’acqua calda. Il giornalismo sportivo
si è gettato, dopo i fiumi di inchiostro spesi
per le presunte “malattie” di Adr.. di Ron.., su due
ragazzini di 17\18 anni e ne hanno fatto subito dei personaggi:
siamo già allo stress della stampa della pubblicità,
ma si sono dimenticati di accorgersi che i ragazzi si “divertono
a giocare” e “divertono a vederli giocare”. Capita
anche tra di noi, per un quarto di finale di un under 16
femminile, si riempie la palestra, con gente seduta per terra.
Non sono extra terrestri, ma ragazzine che frequentano le
stesse classi dei due di cui sopra. Allora c’è qualcosa di
nuovo, “anzi d’antico” nel nostro sport: le nostre società
puntano sui propri ragazzi e sulle proprie ragazze, si vuole
aiutarli a crescere, a maturare attraverso l’allenamento e i
sacrifici, ma anche con l’entusiasmo di chi gioca a pallavolo
senza essere i “superdotati di centimetri”. Ciascuno deve
giocare una gara tra se stesso, la squadra e l’avversario
con la voglia di vincere, ma anche con la certezza che se si
perde ci si è divertiti lo stesso. Certi allenatori dicono al
termine di una partita persa: “Avete giocato bene, ma è stata
la colpa degli arbitri, di quella palla che poteva cambiare il
volto del set, di quel pallone troppo pesante o troppo
leggero…”. Mi sembra di sentire quei professori che dicono
ai genitori dei ragazzi: “Suo figlio è intelligente però non
studia…”. Cari allenatori chiedete piuttosto: “Ci siamo
divertiti?”. Divertirsi è la capacità di sorridere a se stessi e
anche agli altri. Il divertirsi però non si deve trasformare in
un esercizio quotidiano deve avere i suoi ritmi. Le partite
devono essere qualcosa di atteso, di preparato anche interiormente.
E qui dobbiamo stare attenti ( i ragazzi giocano
su troppi fronti CSI – Federazioni – Tornei scolastici –
squadra dell’amico a calcetto…). Non ci si diverte più.
Lasciamo che i ragazzi si divertano!!!
Forse che il Pato si sarà divertito da settembre a gennaio ad
allenarsi senza mai poter giocare, ma di questo i giornali
non scrivono, forse che il Balotelli si diverte meno al torneo
di Viareggio o si diverte di più in panchina a guardare gli
altri che giocano perché sono famosi.
Cari allenatori CSI, voi lo potete, mandate in campo chi ha
voglia di giocare: è il primo segreto della vittoria, scusate
del “divertirsi”.
E’ l’anno delle Olimpiadi, di Dorando Pietri, ma anche di
Mamma Nina, di Odoardo Focherini, di tanti campioni che
dobbiamo celebrare facendo memoria delle gare che hanno
sostenuto, delle vittorie che hanno conseguito: la vita è una
grande palestra, è li che si gareggiano gli impegni più seri.
Buona Quaresima! Fate un proposito: saper sorridere in
ogni occasione. E’ una delle leggi scout, ma una citazione
di BP, nel centenario, ci sta proprio bene.
H
Sport e fisco
Don Claudio
Basta la ricevuta per detrarre dalle tasse, con la dichiarazione
2008, le spese per la pratica sportiva giovanile.
I Ministeri delle Politiche Giovanili e dello Sport e
quello del’Economia hanno definito le norme che danno
piena operatività ai contenuti delle Legge Finanziaria
2007 che per la prima volta in Italia riconosce il
valore sociale delle spese sostenute dalle famiglie per
far praticare sport ai bambini ed ai ragazzi. La Legge
prevede infatti la possibilità di detrarre il 19% delle
spese, fino ad un importo massimo di 210,00 euro per
ciascun ragazzo, sostenute dalle famiglie per l’attività
sportiva svolta dai giovani compresi tra i 5 ed i 18 anni.
La detrazione andrà operata con la dichiarazione del
2008 relativa ai redditi conseguiti nel corso dell’anno
passato. Come documentazione è sufficiente conservare,
per 5 anni, la ricevuta rilasciata dalla società sportiva
che dovrà obbligatoriamente indicare il proprio
numero di codice fiscale,l’iniziativa cui si riferisce la
spesa; devono inoltre essere indicati sulla ricevuta
anche i codici fiscali del ragazzo/a e della persona che
effettua la detrazione.

CARPISPORTINFORMAZIONI
PALLAVOLO
Continua con successo la
collaborazione tra le Commissioni
tecniche Pallavolo
del CSI di Modena e di Carpi.
I campionati provinciali, fase
di qualificazione per i campionati
nazionali della prossima
estate, si stanno avviando
alla conclusione. In
evidenza numerose squadre
del Comitato di Carpi a cominciare
dalle squadre campioni
d’Italia del Villa Poma
Open Maschile e della Pol.
Sanmarinese Open Femminile.
Tante altre squadre in
bella evidenza come
l’Universal Carpi allievi
maschili la Mondial
Quartirolo giovanissime,
ancora la Pol. Sanmarimese
ed il Villa Poma che si contendono
il primo posto nel
Girone A Juniores femminile,
mentre la Mondial ACX
è prima nei maschili di pari
categoria. Goldoni e
Mini Goldoni
BASKET
Paolo Rebecchi
Mondial si condendono invece
il secondo posto nel
Girone A della categoria
Ragazze mentre la squadra
dei maschietti under 13
Universal Carpi solo al comando
nella categoria under
13. Conclusi i campionati è
in partenza il tradizionale
Torneo Barani che ha raggiunto
il record di iscrizioni
di ben 200 squadre.
Colour Leaugue
I Campionati di Pallacanestro organizzati congiuntamente
da CSI e UISP provinciali sono giunti ormai alla
fase conclusiva. Nelle categorie Esordienti 95-96 e
Giovanissimi 94-95 Nazareno Carpi e Polisportiva
Panaro viaggiano a punteggio pieno in testa ai rispettivi
gironi. Queste le classifiche.
Allieve
Gir. A
GS Amendola 29
GS Albareto 23
Goldoni Mondial Figurella 22
Pol S.Marinese 16
Pol 4 Ville 6
Circ.Pol Campogalliano 4
Mondial Texcart
Allieve under 15
Gir. A
2
GS Amendola 27
Pol S.Marinese 23
CS J Maritain 20
Anderlini-Sassuolo V. 13
Pallavolo Ravarinese 8
GS Artiglio 7
Mondial Texcart
Allievi
Gir. Un
1
Sc Pall Anderlini Cimone 23
Cariparma Villa D’Oro Ame 19
FB Pallavolo Soliera 19
Fior-Mar Fusion Volley 12
ASD S.Francesco Volley 12
CS J Maritain 11
US Castelnuovo
Allievi under 15
Gir. Un
0
Sc Pall Serramazzoni 30
Universal Pall. Carpi 24
Sc Pall Anderlini Cimone 16
Volley Zocca 13
Fior-Mar Noy Volley 10
Invicta S.Faustino 8
PGS Smile
Giovanissime/i a 4
Gir. A
4
Pol Forum Bastiglia 16
Mondial Quartirolo 14
FB Pall Soliera M 14
Pol Solarese ASD 12
Pol 4 Ville 10
FB Pall Soliera F 4
Pol Sorbara 0
Nicola Mazzola
Goldoni Mondial under 13
Giovanissime/i a 6 - Gir. A
Mondial Carpi 16
Pol Mogliese 8
US Don Elio Monari 6
Idraulica Sala Concordies 6
FB Pallavolo Soliera 4
Juniores Femminile - Gir. A
Pol S.Marinese 22
Villa Poma Volley 21
Universal Goldoni 19
Pol Forum Bastiglia 14
Idraulica Sala Concordies 14
Pol Panaro 0
Juniores Maschile - Gir. A
Mondial ACX 20
S.Pio X Moto e Company 18
CS J Maritain 16
FB Pallavolo Soliera 6
US Taccini
Misto - Gir. A
0
GS Artiglio 32
Barbaiocchi Amendola 28
CMP Cognentese 26
PGS Fides 24
Cariparma Villa d’Oro 22
Quelli dell’Oca Selvaggia 21
Idea Volley Rossa 19
Cobi Volley Ball 18
GSSP Conad Pavullo 16
PGF Brodano 13
Estudiantes Volley 13
SG La Patria 1879
Gir. E
9
MAC Volley 33
Madonnina Acc.Dissonanti 30
Pol Limidi 29
Pol Forum Bastiglia 25
ASD Terr’Amara 24
Ass.Dil.Non Solo Volley 21
Zen 20
S.Pio X Oscar e Lorenza 18
Pol S.Marinese 17
Volley Carpi 15
CS J Maritain 13
M.N.B. Volley & SdP 5
CS Estense C
Open Femminile - Gir. B
2
Pol S.Marinese * 31
Idea Volley Rossa 29
Volley Arci Castelvetro 21
S.Francesco Volley * 20
Ass. Magreta * 16
Pol Palagano * 7
US Castelnuovo 6
PGS Smile *
Open Maschile - Gir. A
5
Villa Poma Volley 28
GS Accademia Militare 23
Pol Sorbara 14
Duca d’este 9
AS San Paolo 9
Pol Mogliese
Ragazze - Gir. A
7
Anderlini-Sassuolo Verde 22
Universal Goldoni 18
Mondial Quartirolo 16
Idraulica Sala Concordies 12
Pol S.Marinese 8
Pall.Ravarinese 6
FB Pallavolo Soliera 0
ASD S.Francesco Volley 6
Pol Pavullese
Ragazze under 13 - Gir. A
0
Amendola Volley Modena 20
CS J Maritain 14
Universal Goldoni 12
Pol San Damaso 10
Mondial Carpi 4
Aneser 0
Ragazzi under 13 - Gir. Un
Universal Pall. Carpi 12
Sc Anderlini Cimone Rossa 10
FB Pall Soliera 10
PGS Smile 6
Sc Anderlini Cimone Verde 0
ESORDIENTI G. P.
Nazareno Carpi 6 12
La Torre Medolla 5 5
Basket Cavezzo 5 5
Campogalliano 4 0
GIOVANISSIMI
Pol.P. Camposanto 6 10
S.Basket Piumazzo 4 6
Pico Mirandola 3 4
Basket Bomporto 4 2
Fin. Emilia Basket 2 0
Pavullo Basket 3 0
Basket Bomporto 4 2
Fin. Emilia Basket 2 0
Pavullo Basket 3 0
SPORT IN FESTA 2008
La Consulta Sport e Benessere del Comune di Carpi, con
la collaborazione degli Enti di Promozione CSI ed UISP
e elle società sportive, organizza per il terzo anno consecutivo
la manifestazione “SPORT IN FESTA”. Oltre al
“Giocosport”, laboratorio sperimentale delle discipline
sportive, già collaudato nelle precedenti edizioni, sono in
programma nuove iniziative riportate nel programma di
massima che segue:
• Sabato 10 maggio, ore 8.30-12.30, Campo Baseball
“Mauro Bulgarelli”: Inaugurazione nuova tribuna e torneo
di baseball tra alcune classi quinte di Scuola Primaria,
a cura di Clipper Carpi Baseball Club;
• Giovedì 15 maggio, ore 8.30-12.30, Pista di Atletica:
Festa di chiusura del primo anno di attività ludicomotoria
“Progetto Muoviti Muoviti” con tutte le classi di
seconda elementare;
• Venerdì 16 maggio, ore 8.30-12.30, Pista di Atletica:
Giocosport con i ragazzi delle classi quarte, Scuole
Primarie; Al Pomeriggio dalle ore 17,00 alle ore 19,00
Tornei di Pallavolo, Calcio e Pallacanestro per i ragazzi
delle società sportive del territorio
• Sabato 17 maggio, ore 8.30- 12.30, Pista di Atletica:
Giocosport con gli studenti delle classi prime delle Scuole
Medie. Al pomeriggio conclusione dei Tornei di
Pallavolo, Calcio e Pallacanestro per le società sportive.
• Sabato 17 maggio, ore 15.00-18.30, Pista di Atletica:
Ragazza e ragazzo più veloce di Carpi (corsa 60 mt. per
nati 1994-95-96). Premiazione primi tre di ogni classe di
età e genere, premiazione Scuole in base ad apposita
classifica e medaglia di partecipazione per tutti;
Il Comitato organizzatore auspica una larga adesione sia
da parte delle Scuole che delle società sportive del territorio.
LA TUTELA ASSICURATIVA
Riteniamo di fare cosa utile alle associazioni sportive
affiliate riassumendo di seguito il contenuto delle polizze
assicurative relative al ramo infortuni (polizza n°
222296116) ed al ramo RCT (polizza n° 222296117),
stipulate con la Compagnia Assicurazioni Generali S.P.A
per i tesserati ordinari del CSI (atleti e non atleti ad
eccezione dei Circoli Culturali e Sportivi in Parrocchia
e dei Circoli Culturali Sportivi Studenteschi per
i quali è stipulata una apposita convenzione infortuni
relativa solo a invalidità permanente e morte, oltre che di
R.C.T., pubblicata nell’apposito spazio “Circolo culturale
sportivo in parrocchia” del sito www.csi-net.it). I
termini di copertura previsti in tali polizze sono validi per
tutti i tesserati dell’anno sportivo 2007/2008. Si precisa
che le spese mediche sostenute a seguito di infortunio
saranno rimborsate indipendentemente dalla invalidità
permanente, ma con una franchigia di Euro 200,00
sulle spese mediche effettivamente sostenute.
Le voci relative al risarcimento a seguito di infortunio
riguardano esclusivamente:
- la morte 61.975,00 euro
- l’invalidità permanente con la franchigia assoluta del
5% e fino ad un importo massimo di 51.646,00 euro;
- le spese mediche con franchigia di 200,00 euro fino ad
un massimo di 2.582,00 euro
- la diaria da ricovero 25,82 euro al giorno con esclusione
dei primi due giorni e per un massimo di 60 giorni.
Inoltre va ricordato che :
- le cure (comprese fasciature, steccature ed ingessature),
i medicinali, i trattamenti fisioterapici e rieducativi sono
tutti risarcibili solo se prescritti da un medico del servizio
sanitario nazionale, dalla ASL o da un ospedale; in
particolare le spese relative alla fisioterapia saranno
rimborsate solo se rese necessarie da intervento chirurgico
o da lesioni ossee a seguito di infortunio;
- non è indennizzabile l’invalidità temporanea e l’ingessatura;
- la denuncia di infortunio (o di RCT) redatta sull’apposito
modulo dovrà essere inviata a mezzo raccomandata
direttamente dall’infortunato (o dal danneggiante-assicurato
in caso di RCT) entro 45 giorni dall’evento o dal
momento in cui l’assicurato o gli aventi diritto ne
abbiano avuto possibilità, rispettivamente: la denuncia
di infortunio al GGL CLIM Casella Postale 10012 –
20120 Milano (tel. 02/40959608) ; quella di RCT a
Assicurazioni Generali Spa Via Della Conciliazione
n° 1 – 00193 Roma (tel. 06/6874907 fax 06/6875871).
Nella denuncia occorre riportare il proprio recapito
telefonico. Dalla cessazione delle cure mediche l’assicurato
dovrà presentare alla compagnia il certificato
di guarigione;
- il massimale della RCT è pari ad 1.549.000,00 euro;
- il diritto al risarcimento del danno si prescrive in un
anno (qualora entro tale termine una pratica non venga
liquidata con la proposta di risarcimento, l’interessato
deve tenerla in vita inviando direttamente alla compagnia
assicuratrice una raccomandata per l’interruzione
dei termini di prescrizione).
CARPISPORTINFORMAZIONI

CARPISPORTINFORMAZIONI
CALCIO A 5
SCATTA
LA VOLATA FINALE
Mancano ormai due mesi al
termine della stagione regolare
dei campionati di calcio
a 5 organizzati dal nostro
Comitato e la volata finale si
preannuncia quanto mai entusiasmante
nei 9 gironi.
Vediamo la situazione.
PRIMA SERIE. Nel girone
“A” le ultime due giornate
hanno ormai ristretto la lotta
al vertice alle due corazzate
Baraldini Trasporti e Lavanderia
Europa, che hanno stac-
cato Buzzed Atletico Rolo, mentre Eda Program, pur in
risalita, sembra troppo lontana (6 punti) per poter insidiare
le prime due della classe. Anche in coda, con le ultime
4 che vanno ai playout, tre nomi sono quasi certi (Carpi
Acquari, Sea e Aneser Friends), mentre Pub La Pinta e
Lions Attima Service si giocheranno l’altro posto (Hpe è
più distante). Nel girone “B” c’è maggiore equilibrio in
vetta, dove l’imbattuto Atletico Idro avrà una fra Nefer e
Warriors (possidiesi che
inseguono a -3) come
damigella d’onore ai
playoff. Anche in coda
c’è maggiore equilibrio,
perché solo Arancia
Metalmeccanica e Studio
Luce sembrano destinate
ai playout, mentre
in 5 si giocano i due
restanti posti.
SECONDA SERIE.
Discorso ormai chiuso
a tre squadre per la promozione
nel girone “A”,
con Pal. Cap. e D-
Systems srl che si devono
guardare alle spalle
dalla Gavellese, mentre
in coda solo Pol.
Sorbara è praticamente
già retrocessa in Terza
serie. Nel gruppo “B”
la marcia più regolare
è quella di Rosafino
Team, ma per l’altra
piazza che manda in
Prima ci sono tre squadre
racchiuse in tre punti
(Led e destura, Havana
e Termoidraulica Di
Minico). In coda quasi
disperata la situazione
di Rapid Wi-En e Fc
Sezione.
TERZA SERIE. Con
le sconfitte di Real PJ e
Warriors Junior non ci
sono più squadre
imbattute nei 5 gironi
che promuovono le 5
vincenti e una sesta
dagli spareggi fra le
seconde. Nel gruppo
“A” saranno Miarredo
Atletico IDRO
Figuerense
Stefano Facciolo e
Davide Malavasi
Olimpique MIrandola
Zincatura Bastigliese
Tecnocasa e Rovers a giocarsi il primato, mentre è il “B”
il girone più equilibrato con le prime cinque racchiuse in
5 punti e le due capolista Reggiolo e Rinascita che non
possono dormire sonni tranquilli.
Più definita la situazione nel “C”, con Olimpia K6 che si
è ripresa la vetta, anche se Olimpique Mirandola con 2
gare in meno resta la capolista virtuale. Si sono fatte infine
riavvicinare sia Real Pj (Ariolas A incombe) che Warriors
Junior (a -3 c’è Lions Pizzeria Duomo), le due fuggitive
che sembravano aver già chiuso i conti nel girone di
andata.
PRIMA Serie girone “A”
SOCIETA’
BARALDINI TRASP.
P.
29
LAVAND. EUROPA 29
EDA PROGRAM 23
BUZZED A. ROLO 22
HPE C. GIARDINO 20
L. ATTIMA SERVICE 17
PUB LA PINTA 14
ANESER FRIENDS 9
GS SEA 6
CARPI ACQUARI
PRIMA Serie girone “B”
3
SOCIETA’
ATLETICO IDRO
P.
30
NEFER 26
WARRIORS 23
BAR GORIZIA 18
NOTE DI CAFE’ 18
MONDIAL U.CORAG 16
ZINC. BASTIGLIESE 12
PROG. SEGNALET. 11
STUDIO LUCE 9
ARAN. METALMEC. 8
SECONDA Serie girone “A”
SOCIETA’
PAL. CAP.
P.
33
D-SYSTEMS SRL 32
GAVELLESE 28
OLIMP. LE CACHE 23
EDA UNION CARPI 22
UNTOUCHABLES 17
PAMPAS 17
RED DEVILS 16
C. ARCOBALENO 12
DEP. LA CAROGNA 10
POL. SORBARA 2
SECONDA Serie girone “B”
SOCIETA’
ROSAFINO TEAM
P.
32
LED E DESTURA 29
ANESER HAVANA 28
TER. DI MINICO 27
PRESTO CLEAN 23
EDIL COSTRUZIONI 18
R. SAN GIOVANNI 17
C. FOOTBALL CAR. 15
ULT. SPIAGGIA 13
RAPID WI-EN 8
FC SEZIONE
TERZA Serie girone “A”
4
SOCIETA’
MIARREDO TECNOC.
P.
34
ROVERS 31
WHITE DEVILS 28
COOKIES 27
ESTRELLAS D.SUR 24
NONSOLOPIZZA 18
ARTICOLO 118 16
F. SALVATERRA 15
PPFL 12
VESPE MATTE 9
AS SOLENTIA
Miarredo Tecnocasa e PPFL una gara
da recuperare
TERZA Serie girone “B”
3
SOCIETA’
AT. SP. REGGIOLO
P.
27
RINASCITA BUDR. 27
CARPINE GIPSY 26
GUNNERS 24
NEW TEAM 22
ARIOLAS ROLO 15
FAVELAS 14
LAMP SAN PROSP. 8
I NANI 5
FALIRAKI
TERZA Serie girone “C”
2
SOCIETA’
OLIMPIA K6
P.
31
PIZ. LA VOGLIA DI 28
OLIM. MIRANDOLA 27
ATTILA UNGHENI 27
CARPI UNITED 23
I LORD 22
FC CARPI CITY 20
TAB. GRADELLINI 14
MUTINA 12
Q.D. CAMPANILE 7
ESSEFFE RIVARA
I Lord e Olimpique Mirandola
una gara da recuperare
TERZA Serie girone “D”
5
SOCIETA’
REAL PJ OT. ZANO
P.
30
ARIOLAS “A” 27
DZ MECCANICA 25
ARIOLAS 22
DDT 17
TRIBHUNE BAR 16
OFF SAID AT. ROLO 12
PA. S.FRANCESCO 12
THE PUNISHER 9
GIAMPA ST. TES.
TERZA Serie girone “E”
7
SOCIETA’
WARRIORS JUNIOR
P.
39
LIONS PIZ. DUOMO 36
POL. PICO MIRAND. 33
RAPID INSIDE 30
ANESER 28
FIGUERENSE 28
MAGL. GAVIOLI 22
MONDIAL S.CROCE 15
PIZ. MERENDERO 12
MORTIZZUOLESE 12
CARPI COSTRUZ. 6
50 CENTS 5
CALCIO FEMMINILE:
Carpine e Virtus
ai play-off
E’ iniziata la marcia verso il sogno
scudetto per Carpine Esteban e Virtus
Cibeno, impegnate nei playoff della
serie A di calcio a 5 del Csi di Reggio
Emilia. Le formazioni di Luca Bassoli
e Luca Martinelli sono entrate infatti
nelle magnifiche sei che si giocheranno
il titolo, dopo aver chiuso rispettivamente
al terzo e al secondo posto la fase
regolare nei proprio gironi. La fase playoff
è iniziata senza grossi acuti, con la
Virtus sconfitta 5-0 a Vezzano
dall’Ambrosiana e la Carpine che ha
portato via un punto dal campo del
Salvaterra Cfl. Domenica 24 febbraio è
in programma il super derby alle Fassi
(ore 15) che sarà probabilmente decisivo
per stabilire chi delle due squadre
carpigiane potrà lottare fino alla fine
per uno dei quattro posti (su 6 squadre)
che valgono le semifinali.
1^ giornata:
Ambrosiana-Virtus Cibeno 5-0,
Salvaterra Cfl-Carpine Esteban 3-3.
2^ giornata (dom 24/2):
Virtus Cibeno-Carpine Esteban.
3^ giornata:
Carpine Esteban-Ambrosiana (2/3),
Albinetana-Virtus Cibeno (29/2).
Sono tre le squadre
carpigiane impegnate nei
campionati regionali di calcio
a 5 e calcio a 11, che
stanno per virare al giro di
boa con la prima giornata
del girone di ritorno, mentre
le fasi ad eliminazione
diretta inizieranno con gli
ottavi dal prossimo 1° di
maggio. Nel calcio a 5 resta
in corsa per centrare la qualificazione
Baraldini Trasporti
Industriali, che con
due pareggi ottenuti con
Villa al Corletto e Winner
Piacenza può giocarsi ancora
le sue chance nel ritorno,
mentre più difficile la
strada della Nefer, ancora
ferma a quota zero dopo 2
gare. Nel calcio a 11 buone
chance anche per la
Gavellese Imbiancolor che
con la vittoria sulla
Spezzanese ha quasi ipotecato
il secondo posto. Ecco
la situazione.
Questo il cammino delle nostre
4^ giornata:
Salvaterra Cfl-Virtus Cibeno (9/3),
Carpine Esteban-Salvaterra Edilserf (9/
3).
5^ giornata:
Albinetana-Carpine Esteban (14/3),
Virtus Cibeno-Salvaterra Edilserf (16/3.
Regionali: ancora tre squadre in corsa
Nefer Marechiaro
CALCIO A 5
GIRONE “D”
Acquaria-Nefer 5-1, F.lli
Bari-Acquaria 6-9, Nefer-
F.lli Bari 3-6. Clas.:
Acquaria 6, F.lli Bari 3,
Nefer 0.
Prossimo turno: 9/3 ore
10,30 Nuove Fassi Nefer-
Acquaria.
GIRONE “F”
Winner-Baraldini 2-2,
Baraldini-Villa al Corletto
3-3, Villa al Corletto-Winner
7-0. Clas.: Villa al Corletto
4, Baraldini 2, Winner 1.
Prossimo turno: 14/3 ore 22
Nuove Fassi Baraldini-
Winner.
CALCIO A 11
GIRONE “G”
Spezzanese-Gavellese 0-2,
Gavellese-Campagnola 0-2,
Campagnola-Spezzanese 2-
1. Clas.: Campagnola 6,
Gavellese 3, Spezzanese 0.
CALCIO A CINQUE - TORNEO ALLIEVI PARROCCHIE
Anche quest’anno la C.T. calcio giovanile
organizza l’ormai tradizionale torneo di calcio
a cinque riservato ai gruppi sportivi parrocchiali
ed alle società comunque collegate
alle Parrocchie.
Il Torneo è aperto alla partecipazione di atleti
nati negli anni 1991/95 si svolgerà la domenica
pomeriggio su campi all’aperto che saranno
tempestivamente segnalati.
La partecipazione al torneo è gratuita, viene
tuttavia richiesto il versamento di una cauzione
di euro 50,00 ( cinquanta) che verrà
interamente restituita al termine della manifestazione
salvo detrazione di eventuali ammende.
Le iscrizioni si chiuderanno il 31 marzo e
l’inizio della attività è previsto per la metà di
aprile. Il torneo terminerà entro il 20 maggio.
Il Torneo verrà disputato con girone di sola
Carpine Allieve
Virtus Cibeno
andata ed eventuali fasi di finale. Le gare
saranno suddivise in due tempi da 20 minuti
ciascuno.
A giorni verrà inviato a ciascuna Parrocchia
un modulo per la domanda di partecipazione
al Torneo, da ritornare compilata entro il
mese di marzo alla CT Calcio CSI.
Tutti i ragazzi saranno assicurati con tessera
CSI.
La CT Calcio giovanile CSI
CARPISPORTINFORMAZIONI

CARPISPORTINFORMAZIONI
2 marzo '08
14
CALCIO A 11
CALCIO A 11
Sfida a tre in seconda divisione
Dopo la lunga sosta invernale,
sono ripresi i campionati
di calcio a 11 organizzati
dal Csi di Modena in
collaborazione con il nostro
Comitato. In SuperLega
dovrà sudare la Mondial per
evitare i playout, visto che
il testa a testa con la Forese
Nord per evitare la penultima
piazza per ora vede la
squadra di Albareto avanti
di 2 lunghezze. In zona
playoff invece viaggia spedita
la Gavellese
Imbiancolor, che dopo il
riposo alla seconda di ritorno
ha 4 lunghezze da recuperare
a Casa&Co., che però
ha una gara giocata in più.
Ma è in Seconda divisione
che le squadre del nostro
Comitato si stanno facendo
NUOTO
maggiormente onore, visto
che nel girone del sabato,
l’unico che ha ripreso il via,
sono ben tre le nostre squadre
che si giocano il secondo
posto. Dietro all’ormai
imprendibile AM Club 72
Magreta, sconfitto comunque
a sorpresa dal Corlo
alla ripresa, i giochi sono
apertissimi infatti. Il pari
della Sant’Antonio Camurri
a Sassuolo col Lomar United
e il largo 6-0 dell’Atletico
97 in casa del Calabria Real
Scoglio hanno portato al
sorpasso dei mirandolesi
sugli “orange”, che ora hanno
anche il Real 05
Mirandola (6-1 al
Baggiovara) a 2 sole lunghezze.
I Nuotatori di Albatros
alle finali regionali di Forli’
Si sono concluse le 6 sessioni gara che
componevano le finali regionali dei campionati
di categoria in vasca corta a forlì .
l’albatros carpi è stata presente in ben 41
finali e 12 staffette: il bilancio conclusivo
è stato discreto ma non ottimale. accanto
ad un certo numero di atleti finalisti per
i quali la presenza in finale già costituiva
un traguardo importante , c’erano altri
nuotatori sui quali si concentravano molte
aspettative.
Prima fra tutte la dorsista Tania Boni che
era chiamata a difendere il titolo nei 200
do penalizzata purtroppo da una brutta
influenza che l’ha costretta a rinunciare
ad alcune finali e messa nelle condizioni di
non potersi esprimere nelle altre gare. la
delfinista andrea bulgarelli già qualificata
per gli italiani di categoria, si è presentata
deconcentrata alle finali e non ha acquisito
i crediti dovuti, così come la mistista
giulia bigi che ha gareggiato già appagata.
splendidi invece i risultati dei bega brother’s
cominciando dal ranista davide che ha
vinto i 100 e conquistato l’argento nei 200
ra, 200 mx e 400mx sempre con i record
personali che valgono ampiamente come
pass per i campionati italiani. i tempi
realizzati (1’06-2’21"8 - 2’10 - 4’40) hanno
un grande spessore in vista della prossima
rassegna italiana giovanile. anche la
Albatros a Lignano
CLASSIFICHE
Mondial Quartirolo e All Black Modena
sorella silvia ha fatto cose molto belle
conquistando il bronzo nei 200 do e nei
200 ra ed il 4° posto in una splendida finale
dei 400mx. bene la dorsista carnevali sara
piu’ che per il 4° posto nei 200do per
l’apporto dato nelle staffette a stile libero,
cosi’ come la berni samanta e la pala
chiara che insieme alla silvia hanno fatto il
4° posto nella 4 x 200 sl conquistando il
pass per i camp. italiani. molto bene la
giovanardi nella finale dei 200 df al suo
personale 2’26 cosi’ come pala francesco
nei 200 mx e 400 sl con 2’17 e 4’10 (4°)
gara in cui ha tolto 3". al termine dei
campionati il responsabile tecnico prof.
stefano carbonieri ha commentato: stupende
le prestazioni del blocco rag maschi
grazie a bega in gran spolvero e anche a
pala, molto bene le femmine jun pala,
bega, berni e carnevali con un gran gioco
d’insieme. invece un pò sottotono le cadette
boni bulgarelli e bigi per un insieme di
fattori quali le aspettative e quindi un pò di
pressione e qualche forma influenzale
magari gestite male. ora si rilancia per gli
italiani giovanili di riccione dal 6 all’11.03.
concluse anche le qualificazioni degli
esordienti (gp esordienti ) svoltesi a vignola
e a mirandola con buoni riscontri nel
vivaio carpigiano che porta in finale 13
giovani per un totale di 22 gare.
SUPER LEGA girone “A”
Squadra P. G.
All Blacks 23 9
Casa&Co. 16 9
Maranello 15 8
Gavellese 12 8
Forese Nord 9 9
Mondial 7 9
At. Rubbiano 0 8
QUANDO VUOI
PAUSA PRANZO CON NOI
Alle piscine Campedelli di Carpi il lunedì,mercoledì
e venerdi dalle 12,40 alle 14,40 il menù, a scelta,
prevede :
ACQUAGYM – attività che consente l’esecuzione
di esercizi che migliorano il tono muscolare e la
mobilità articolare. Il tutto condito da musica come
elemento trainante e caratterizzante la velocità di
esecuzione dei movimenti. Oppure in alternativa:
HYDROBIKE – attività che utilizza un attrezzo ben
preciso: una BIKE ancorata suyl fondo della vasca che permette, attraverso
esercizi mirati, il miglioramento dell’apparato cardiovascolare e una grande
tonificazione di tutti i muscoli del corpo che vengono modellati
armoniosamente grazie al dolce massaggio dell’acqua.
E ALLA SERA – MARTEDI’ E GIOVEDI’- NUOTA CON NOI
Per informazioni ed iscrizioni telefona alla segreteria CSI Scuola Nuoto
in piscina 0596228169 oppure in segreteria CSI in corso Fanti 89 –
059685402.
MUOVITI, MUOVITI
Procede nel migliore dei
modi il progetto muoviti
muoviti organizzato dall’
assessorato sport e benessere,
politiche scolastiche,
politiche sociali, consulta
sport e gli enti UISP e CSI.
Le lezioni ludico motorie
iniziate a ottobre 2007 termineranno
a maggio 2008
e culmineranno in una giornata
di sport presso la pista
d’atletica durante le festività
per il patrono di
Carpi.
Il progetto si propone di
sviluppare e potenziare nei
bambini l’educazione
motoria, la socializzazione,
l’integrazione e il
rispetto delle regole attraverso
qualificati istruttori
provenienti dalle società e
dagli enti sportivi del nostro
territorio che vengono
affiancati dalle maestre
durante le lezioni in
palestra .
Le attività proposte in questo
progetto hanno riscon-
SECONDA DIVISIONE girone “A”
Squadra P. G.
Magreta 28 11
Atletico 97 21 11
S.A. Camurri 20 11
Real 05 Mirandola 18 11
Corlo 17 11
Monari 14 11
Baggiovara 12 11
Lomar Utd 12 11
Calabria R.Scoglio 11 11
Bordano B 9 11
Rangers T. 7 11
Ganaceto 6 11
Muoviti Muoviti in piscina
trato grande entusiasmo fra
tutte le persone coinvolte a
partire dai 1600 bambini in
età compresa tra 5 e 7 anni
di tutte le scuole materne e
primarie del comune di Carpi
comprese le frazioni di
Fossoli, Budrione, Cortile
e Santa Croce, tra le insegnanti
che hanno acquisito
maggiore competenza nell’ambito
motorio e nei ge-
Carla Canevazzi
Carmine Magna
nitori che hanno accolto
in modo positivo il progetto.
Molte scuole hanno aderito
alla possibilità offerta
dal progetto di svolgere
un ciclo di lezioni presso
la piscina comunale di
Carpi con l’intento di dare
ai bambini i primi elementi
di acquaticità.
CARPISPORTINFORMAZIONI

CULTURA E SOCIETA' CULTURA E SOCIETA' Una forte denuncia dal rapporto Cisl: “Il welfare modenese è
chiuso e ingiusto”. Da sempre fiore all’occhiello delle amministrazioni
di sinistra, i servizi sociali si rivelano fonte di emarginazione.
Il caso delle strutture protette per anziani: mancano 700 posti letto
Se crolla un mito
U
n welfare di qualità,
ma chiuso e iniquo:
chi è fuori è fuori, chi
è dentro è dentro.
È il giudizio della Cisl di
Modena sul welfare locale,
in particolare sull’insieme dei
servizi sociali erogati alla
popolazione anziana non autosufficiente.Sull’argomento
la Cisl, che ha costituito
un Osservatorio sull’equità,
ha commissionato una ricerca
intitolata “Primo rapporto
sull’equità del welfare modenese”.
I risultati sono stati
presentati giovedì 21 febbraio
in un convegno che la Cisl
ha organizzato a Mirandola
in occasione dell’apertura
della nuova sede del sindacato.
“Dalla nostra ricerca
emerge che il welfare modenese
ha un’elevata qualità e
sostenibilità, ma è carente
rispetto ai valori di giustizia
e comunità - ha detto il segretario
provinciale della Cisl
Francesco Falcone - Chi ha
la fortuna di essere dentro la
rete dei servizi è tutelato nel
tempo e nel livello delle prestazioni.
Coloro che sono
esclusi, invece, faticano a
entrare e faticheranno sempre
più”. Uno dei problemi
evidenziati dalla Cisl è che
mancano 700 posti letto nelle
strutture residenziali. “Sono
quelli che servono per arrivare
a un’offerta complessiva
provinciale di 2.720 posti
letto, che garantirebbe l’obiettivo
del 4 per cento degli
ultra 75 enni concordato tra
Regione e parti sociali. Oggi,
invece, - ha denunciato Pietro
Pifferi, segretario provinciale
del sindacato pensionati
Fnp-Cisl - si arriva
appena al 3 per cento, e nemmeno
in tutti i distretti”. La
Fnp osserva che nella nostra
provincia per ogni tre posti
letto in rsa e casa protetta ci
sono due anziani assistiti a
domicilio o in centro diurno.
Il sindacato di Palazzo Europa
chiede che il servizio sia
potenziato fino ad arrivare al
rapporto di uno a uno: un
posto letto in residenziale per
ogni utente in domiciliare.
Sul costo annuale dei servizi,
che secondo la ricerca si
attesta intorno ai 25 mila euro
a persona (media provinciale),
la Cisl si domanda perché
qualche distretto spenda
meno (per esempio Carpi ha
una media di 22.700 euro a
utente) e qualcun altro di più
(Mirandola ha un costo per
utente di 28.300 euro). Una
delle spiegazioni potrebbe
risiedere nel rapporto tra ore
lavorate nei servizi e relative
attività amministrative. Ci
sono distretti virtuosi come
Castelfranco (dodici ore di
procedure amministrative
ogni cento ore di servizi) e
altri più macchinosi
(Mirandola e Sassuolo sfiorano
le diciannove ore di
burocrazia).
In sostanza la ricerca della
Cisl rivela che nella nostra
provincia esistono modelli
differenti per l’assistenza degli
anziani non autosufficienti.
Ciò è dovuto anche all’ampia
discrezionalità assegnata
agli operatori sociali che decidono
modalità e destinatari
dell’intervento. Questo aspetto
emerge chiaramente nell’analisi
dei servizi di assistenza
domiciliare. “C’è un
intento generale di contenere
la domanda perché l’offerta
pubblica è
sottodimensionata - ha affermato
Pifferi - Nell’accesso
ai servizi, invece, risulta uno
scarso utilizzo di sistemi standardizzati
di valutazione basati
su indicatori e punteggi.
Inoltre i criteri sono diversi
da distretto a distretto”. Que-
sto avviene anche nella compartecipazione
degli utenti al
costo dei servizi. I Comuni
di Carpi e Pavullo non adottano
l’Isee (Indicatore della
situazione economica equivalente),
pur essendo prevista
dalla normativa nazionale
e regionale. Mancano informazioni
precise sui costi
di produzione del servizio e
non si capisce bene come
venga individuata la soglia
minima di esonero, cioè il
reddito al di sotto del quale
l’utente non paga il servizio.
“L’altro problema è che il
Sad (Servizio Assistenza
Domiciliare) ha ancora come
destinatario il singolo anziano
e non la famiglia nella
quale egli vive, che va invece
considerata la vera
destinataria dell’intervento -
ha sottolineato il segretario
Il primo rapporto sul welfare locale, commissionato
dalla Cisl modenese, è stato presentato nell’ambito di
un convegno che si è svolto giovedì 21 febbraio a
Mirandola nell’Auditorium del Castello dei Pico. In
apertura le relazioni di Giovanni Bursi e Giampietro
Cavazza, ricercatori Aretés ed estensori del rapporto,
alle quali è seguita la tavola rotonda presieduta dal
segretario regionale della Fnp-Cisl Franco Andrini e
introdotta dal segretario provinciale dei pensionati
Cisl Pietro Pifferi. Al dibattito hanno partecipato il
segretario provinciale della Cisl Francesco Falcone, il
segretario nazionale della Fnp-Cisl Antonio Uda, il
sindaco di Mirandola Luigi Costi e il presidente della
Provincia Emilio Sabattini.
Mirandola: inaugurata la nuova sede Cisl
A tutela della persona
della Fnp - Ciò significa ampliare
le competenze, le attività
e il carico di lavoro degli
operatori, quindi anche l‘organizzazione
e il costo dei
servizi”. Come fare in tempi
di risorse pubbliche sempre
più limitate? Per la Cisl più
famiglia nel Sad permetterebbe
di considerare il nucleo
familiare nella determinazione
della condizione economica
e nella definizione
delle tariffe dei servizi. “Se
vogliamo essere davvero innovativi
ed equi dobbiamo
calcolare anche il reddito dei
figli non conviventi con l’anziano
assistito. In sostanza
dobbiamo estendere l’Isee ai
nuclei familiari dei figli, che
siano o no conviventi con il
genitore”, ha concluso il segretario
provinciale della Cisl
Francesco Falcone.
S. MESSA
DI SUFFRAGIO A CARPI
Il sindacato pensionati e
la Cisl di Carpi invitano
iscritti e simpatizzanti a
partecipare alla S. Messa
in suffragio di tutti gli
Amici della Cisl,
martedì, 11 marzo 2008
alle ore 10.00
nella Chiesa del Cristo.
Giovedì 21 febbraio è stata inaugurata
la nuova sede Cisl in via
Bernardi 19 (area ex zuccherificio)
di fronte al supermercato
Famila.
Nei nuovi locali, disposti su un
unico piano di 250 metri quadri, la
Cisl fornisce tutela e assistenza
sindacale con le categorie dei lavoratori
attivi e dei pensionati; il
Caaf e il patronato Inas erogano
consulenza previdenziale e fiscale,
assistenza per gli infortuni sul
lavoro e le successioni, consigli ai
consumatori, tutela agli inquilini
e immigrati.
Nella zona di Mirandola, che comprende
anche i Comuni di Camposanto,
Cavezzo, Concordia, Finale,
Medolla, San Felice, San
Possidonio e San Prospero, la Cisl
ha chiuso il tesseramento 2007
con 6.855 adesioni, 200 in più
rispetto all’anno precedente. In
particolare la Cisl ha 2.198 iscritti
nell’industria e agricoltura, 511
nella scuola e pubblica amministrazione,
221 nel terziario e 3.925
nei pensionati. Il responsabile Cisl
della zona di Mirandola è Remo
Perboni.
2 marzo '08
15
In occasione della Festa della donna, il Cif di Carpi,
unitamente ad Acli, Age e Aimc, organizza per sabato 8
marzo alle ore 15.30, presso la Sala Congressi (in via
Peruzzi, a Carpi), un incontro sul tema “Tra origine e
futuro: le donne per la costruzione del bene comune”. Con
una lettura scenica ed un accompagnamento musicale
verranno presentati aspetti del vissuto di donne carpigiane
che hanno operato per il bene comune. L’iniziativa, resa
possibile con il contributo e il patrocinio del Comune e
della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, intende
contribuire ad una formazione integrale delle giovani
donne, valorizzando i rapporti intergenerazionali.
Il programma
Cucina regionale e di ricerca
Un’iniziativa per riflettere
sull’operato delle donne carpigiane
a favore del bene comune
Il Cif festeggia l’8 marzo
Ore 15.30: Saluto di monsignor Elio Tinti, vescovo di
Carpi, di Enrico Campedelli, sindaco di Carpi, e di
Rachele Imperia Allegretti, presidente Cif Carpi.
Coordina Nadia Lodi, consigliera nazionale Cif.
Ore 15.50: “Tra passato e presente: un cammino di
impegno”. Lettura scenica e accompagnamento musicale
a cura di Maria Giulia Campioli (attrice) e Giulia
Annovi (flautista).
Ore 17: Relazione di Sabrina Ravagnani, responsabile
nazionale coordinamento giovani, sul tema “Essere
giovani: quali parità e quali opportunità”. Interverranno
Marcella Valentini, assessore Pari Opportunità e Politiche
Giovanili del Comune di Carpi, e Renato Bigliardi della
Pastorale Giovanile Diocesana. Seguirà dibattito.
Ore 18.45: Conclusioni
S.A.M.U. A.M.U. A.M.U.
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16
A
2 marzo '08
Virginia Panzani
lto circa 1 metro e
90, di aspetto robusto
e atletico, con
lineamenti del volto netti,
anche se delicati. E’ questo
l’identikit di Giovanni
Pico quale è emerso dai
recenti studi compiuti sui
suoi resti mortali, identikit
che si può ben coniugare
con le descrizioni dei suoi
contemporanei, su tutte
quella del nipote
Giovanfrancesco Pico, che
ce lo presenta di bell’aspetto,
biondo con gli occhi
azzurri. Il risultato delle
ricerche, promosse dal Comitato
Nazionale per la
Valorizzazione dei Beni
Storici, Culturali e Ambientali,
dal Comune di
Mirandola, dalla Fondazione
Crm e dal Centro Internazionale
di Cultura “Giovanni
Pico della
Mirandola”, è stato presentato
domenica 24 febbraio,
compleanno del filosofo,
in un gremitissimo
Auditorium del Castello.
All’incontro sono intervenuti
Silvano Vinceti, presidente
del Comitato Nazionale
per la
Valorizzazione dei Beni
Storici Culturali e Ambientali,
Giorgio Gruppioni,
docente di Antropologia
Annalisa Bonaretti
ccorre sensibilità per
organizzare un con- O vegno sull’oncologia,
occorre tatto anche
quando si parla di cure perché
basta un niente per indurre
una vana speranza in
un malato e nei suoi
famigliari. Occorre professionalità
naturalmente e serve
quell’atteggiamento prudente
ma forte sereno che
sa comunicare al paziente.
E lo sa curare nel vero senso
della parola, ovvero sa
prendersi cura di quella persona,
in quel momento. Perché,
come ama ripetere Fabrizio
Artioli, direttore
dell’Unità Operativa di Medicina
Oncologica del
Ramazzini da cui dipende
l’Oncologia del Santa Maria
Bianca, “è quella persona
che noi abbiamo davanti
in quel momento, non un
numero o un tipo di tumore.
E’ quella persona con la sua
malattia, la sua affettività,
il suo lavoro, la sua storia
insomma. Non dobbiamo
mai pensare che le malattie
siano tutte uguali, catalogate
all’interno di rigide classificazioni.
Le malattie sono
tante quante sono le persone
che ne soffrono”.
“L’oncologia: una prospettiva
verso l’umanizzazione
della cura”, è questo il titolo
del I Convegno di
(Università di Bologna),
Bruno Andreolli, docente
di Storia Medievale (Università
di Bologna), Francesco
Mallegni, docente
di Paleoantropologia (Università
di Pisa), Edmondo
Trionfini, presidente della
Fondazione Crm e Cristina
Ceretti, presidente
del Centro di Cultura “Giovanni
Pico”.
Innanzitutto, la ricerca ha
permesso di ricostruire le
vere fattezze di Pico, che
sono state riprodotte in un
busto, presentato in anteprima
alla fine della conferenza.
In secondo luogo,
è stato possibile formulare
alcune ipotesi sul-
MIRANDOLA CONCORDIA MIRANDOLA CONCORDIA Da sinistra Silvano Vinceti, Bruno Andreolli, Francesco Mallegni,
Giorgio Gruppioni, Edmondo Trionfini, Cristina Ceretti
Presentati a Mirandola i risultati della ricerca
compiuta sui resti di Giovanni Pico
Gigante della cultura
la morte del filosofo. Infatti,
il professor Mallegni
ha spiegato come nei resti
di Pico sia presente un tasso
molto elevato di arsenico
e di mercurio. Ciò potrebbe
spiegarsi con un avvelenamento,
ma anche con
l’uso di pomate o unguenti,
a base di queste sostanze,
per la cura di malattie
cutanee. In quest’ultimo
caso la morte di Pico, avvenuta
nel 1494 all’età di
31 anni, sarebbe avvenuta
per malattia, e quindi in
modo naturale. Nel caso
dell’avvelenamento, resta
da capire chi avrebbe avuto
l’interesse ad uccidere
il filosofo. Il professor
Il busto di Pico resterà esposto
nella Sala Fondazione
al piano terra del Castello
dei Pico dal 29 febbraio al
16 marzo (orari di visita:
venerdì dalle ore 16 alle 19,
sabato e domenica dalle 10
alle 13 e dalle 16 alle 19).
Info: Castello dei Pico, 0535/
609995-29788-29783,
www.castellopico.it.
Andreolli ha sottolineato
come Pico fosse un personaggio
scomodo, che prendeva
posizione nelle vicende
del suo tempo, come,
ad esempio, quando si
schierò apertamente con
Girolamo Savonarola. Ciò
gli alienò senza dubbio le
simpatie di papa Alessandro
VI Borgia. Personaggio
invidiato da molti, Pico
godette del favore di Lorenzo
il Magnifico, ma non
del suo successore, Piero
de’ Medici, che rimane il
principale indiziato come
mandante dell’eventuale
avvelenamento. Tuttavia,
“il nemico” poteva nascondersi
anche all’interno della
Una giornata dedicata all’Oncologia, a cura di un Comitato scientifico
e di esperti d’eccellenza. Un convegno che rappresenta il bilancio rispetto
a un percorso di umanizzazione della cura iniziato molti anni fa
Storie uniche, non statistiche
Oncologia Area-Nord che
si è tenuto a Mirandola sabato
23 febbraio presso
l’Auditorium Castello dei
Pico. Il convegno ha visto
la partecipazione di molti
esperti e docenti che hanno
illustrato le varie tematiche
legate all’oncologia: dal
piano oncologico nazionale
che tratta argomenti quali
la prevenzione primaria e
E’ la referente
dipartimantimentale delle
Cure palliative e docente
di Cure palliative all’Università
di Parma Elena
Bandieri che, con Fabrizio
Artioli, è stata la coordinatrice
del I Convegno
di Oncologia. “Io e Artioli
abbiamo voluto essere chiari
fin dal titolo, volevamo
orientare il Convegno nella
direzione in cui crediamo
fortemente entrambi,
l’umanizzazione. Artioli,
che fa parte della Commissione
ministeriale di
Oncologia assieme a
Umberto Veronesi e ad
altri medici di fama inter-
secondaria, il miglioramento
dell’assistenza e i farmaci
innovativi passando attraverso
il “Manifesto per
l’umanizzazione dell’assistenza”,
fino al modello assistenziale
integrato Ospedale-Territorio.
“Questo convegno – spiega
Fabrizio Artioli – fa parte
di un percorso iniziato molti
anni fa insieme a medici
nazionale, ha osservato che
la Commissione mira a raggiungere
quello che noi già
siamo, e complimento più
bello non poteva farci. Noi
operatori dell’Oncologia di
Mirandola lavoriamo da
sempre per realizzare un
modello che coinvolge ospedale,
territorio in un
continuum a cui si unisce il
no profit. In Europa e nel
mondo – precisa Elena
Bandieri – sono considerate
eccellenti solo le strutture
che lavorano così:
oncologia, cure palliative,
territorio. Nelle nostre realtà
di Carpi e Mirandola ci
sono anche due associazio-
di Medicina generale. E’ un
esempio eccezionale di collaborazione
fra ospedale e
territorio dell’Area Nord
oltre a rappresentare un
momento comune e di unio-
ne degli specialisti oncologi,
psicologi e infermieri con
un obiettivo da condividere:
la parola umanizzazione,
in un settore come
l’oncologia, deve andare di
Elena Bandieri Fabrizio Artioli
ni di volontariato, l’Amo e
l’Amo dei Nove Comuni,
che confermano la bontà di
questo modo di procedere
delle figure sanitarie coinvolte
– medici, psicologi,
infermieri, assistenti sociali
- . Il nostro – sottolinea –
è un grande progetto portatore
di una cultura nuova,
almeno da noi. E’ per questo
che, da più parti, ci chiedono
una struttura fisica per
fare formazione. Ci arriveremo,
ma noi siamo abituati
a fare un passo alla volta.
Consapevoli che questa è la
direzione e che l’oncologia
coinvolge sempre più persone.
I relatori del Conve-
stessa famiglia Pico, allora
travagliata da lotte intestine.
Pico morì tra le braccia
del nipote Alberto Pio,
ma nonostante le sollecitazioni
del Priore del Convento
di San Marco a Firenze,
dove Pico morì,
nessuno dei famigliari si
presentò a prendere il corpo
del filosofo per riportarlo
a Mirandola.
E’ dunque un quadro complesso
e senza una soluzione
univoca quello emerso
dalla recente ricerca,
che da alcuni è stata tacciata
di sensazionalismo o, addirittura,
di necrofilia. Al
di là delle accuse, resta
comunque il valore di
un’iniziativa che ha contribuito
a sfatare da una
parte la riduzione del filosofo
a uomo dalla memoria
portentosa, e dall’altra
lo stereotipo dell’intellettuale
tutto preso dagli studi
e lontano dalla vita civile
del tempo. Come hanno
infine dichiarato gli organizzatori
dell’iniziativa, e
in particolare Cristina
Ceretti, si auspica che questa
ricerca possa far fiorire
un rinnovato interesse
per l’attualità degli scritti
di Pico, filosofo molto noto
e apprezzato all’estero, ma
ancora inspiegabilmente
sottovalutato in Italia.
pari passo con il concetto di
‘presa in carico’, ossia il
paziente si deve sentire, in
ogni momento, accolto e
preso in carico da tutti gli
specialisti nell’affrontare il
suo cammino diagnosticoterapeutico.
Perché non esiste
il cancro o i 100-150
tumori che conosciamo, esistono
i milioni di uomini e
donne che ne soffrono, ciascuno
con la propria unicità.
Ogni storia è unica, un
insieme di legami unico, una
ricchezza unica, non c’è statistica
che tenga. E’ questo
che provo e cerco di ricordare
sempre ogni volta che
mi trovo davanti a un paziente,
a quel paziente, al
mio paziente”.
gno erano 15 di cui quattro
malati di cancro, una
percentuale che fotografa,
per di più in maniera
ottimistica, la realtà. Stando
così le cose – conclude
Elena Bandieri - le persone
intelligenti non possono
non pensare a quello
che c’è da fare. Saremmo
irresponsabili a chiudere
gli occhi e a non volere
affrontare il problema perché
se è vero che di cancro
si guarisce e comunque che
il cancro si può curare, è
altrettanto vero che praticamente
siamo tutti esposti
e che l’incidenza della
malattia è drammatica”.

“D
Paolo Bustaffa
i fatto le idee, gli stili
di vita, le leggi, gli
orientamenti complessivi
della società in cui viviamo,
e l’immagine che essa
dà di se stessa attraverso i
mezzi di comunicazione, esercitano
un grande influsso sulla
formazione delle nuove generazioni,
per il bene ma spesso
anche per il male. La società
però non è un’astrazione;
alla fine siamo noi stessi,
tutti insieme, con gli orientamenti,
le regole e i rappresentanti
che ci diamo, sebbene
siano diversi i ruoli e le
responsabilità di ciascuno. C’è
bisogno dunque del contributo
di ognuno di noi, di ogni
persona, famiglia o gruppo
sociale, perché la società, a
cominciare da questa nostra
città di Roma, diventi un
ambiente più favorevole all’educazione”.
È un passo della lettera che
Benedetto XVI ha consegnato
do invecchiamento delle conoscenze
ed esige nuove attitudini
e metodologie.
Agli insegnanti viene pertanto
richiesto un continuo aggiornamento
riguardo alle discipline
ed ai metodi pedagogici:
la vocazione di educatore
richiede una notevole disponibilità
e capacità di rinnovamento.
Questo comporta che gli
educatori cattolici siano dotati
di una particolare sensibilità
nei confronti della persona
da educare, per saper
cogliere, oltre alla domanda
di crescita in conoscenze e
competenze, come già
evidenziato nelle indicazioni
per i nuovi curricula, anche
il bisogno di crescita in
umanità.
Occorre dedicarsi all’altro con
le attenzioni suggerite dal
cuore, ricercare l’empatia con
l’allievo, cercare cioè di calarsi
nei suoi panni ed affiancarlo
nel percorso formativo.
L’azione educativa deve tendere
a formare un individuo
capace di critica di analisi e
di sintesi, perché la persona
raggiunga la pienezza di vita
a cui è chiamata.
Questo percorso porta ad accogliere
la realtà che si vive,
le capacità possedute, nell’intento
di raggiungere la
consapevolezza di se stessi,
che porta poi alla formazione
di un cittadino responsa-
alla diocesi di Roma nei giorni
scorsi.
Con la volontà di stare alla
riflessione del Papa non sembra
azzardata una lettura che
collega le sue parole ai pensieri
che si pongono all’inizio
del percorso che porterà
il nostro Paese alle elezioni
politiche del 13 e 14 aprile.
Intendere e vivere questo tempo
di particolare cittadinanza,
come un tempo favorevole
per la crescita di una coscienza
che accetti la sfida di
misurarsi con la complessità,
è premessa a scelte responsabili,
scelte che prendano
la distanza dal qualunquismo,
dall’indifferenza,
dall’antipolitica.
“La bellezza delle cose
ama sorprenderci”
Corso d’aggiornamento per insegnanti
“La bellezza delle cose ama sorprenderci” è il titolo
del corso d’aggiornamento per insegnanti della scuola
secondaria proposto da Diesse – Didattica e innovazione
scolastica, in collaborazione con l’Istituto “Luosi”
di Mirandola.
L’incontro si tiene presso la sede dell’Istituto:
Venerdì 7 marzo, ore 15.30
• “Si può amare lo studio? Il segreto e la sfida delle
discipline… cominciando dalla matematica”. Interverrà
Raffaella Manara, docente di matematica e autrice
di libri di testo.
bile, membro attivo e partecipe
della comunità di cui fa
parte.
L’educazione deve perciò
tenere conto di quattro linee
guida che riguardano la conoscenza,
il fare, il vivere
insieme e l’essere, per contribuire
alla formazione integrale
dell’uomo.
La tradizione pedagogica
cattolica, anticipando le nuove
indicazioni, ha sempre posto
l’uomo al centro del processo
educativo, facendolo accostare
in modo sistematico
e critico alla cultura ed alla
realtà, acquisendo parimenti
una “sana” e robusta concezione
della vita, basata su
valori spirituali, religiosi ed
umani.
In questa ottica, l’errore deve
essere evidenziato e sottolineato
senza drammi, ma con
la precisione e la sicurezza di
cui si è capaci.
Al di là del ruolo che si ricopre,
insegnante o genitore, la
correzione deve essere compiuta
sempre in modo da non
mortificare inutilmente e da
suscitare il desiderio di rimettersi
in cammino.
Ciò significa mettersi accanto
ai propri figli, ogni giorno,
con le attenzioni e la capacità
di ascolto, come se
fosse la prima volta, condividendo
con loro il cammino
quotidiano con costanza e
continuità.
VITA DELLA CHIESA VITA DELLA CHIESA La La lettera lettera di di Benedetto Benedetto XVI XVI alla alla diocesi diocesi di di R RRoma
R oma
sull’educazione. sull’educazione. Quale Quale rapporto rapporto con con la la politica?
politica?
Per non chiamarsi fuori
In questa prospettiva di “non
resa”, uno dei richiami di
Benedetto XVI al compito
educativo suona particolarmente
intonato al momento
che si sta vivendo.
“La responsabilità - scrive
infatti il Papa - è in primo
luogo personale, ma c’è anche
una responsabilità che
condividiamo insieme, come
cittadini di una stessa città e
di una nazione, come membri
della famiglia umana”.
C’è subito l’invito a interrogare
se stessi, mentre si rivolgono
domande ai protagonisti
della politica italiana
perché c’è sempre il tentativo,
in queste occasioni, di
“chiamarsi fuori” da sentieri
impervi per finire nell’illusione
che ci sia un’uscita di
sicurezza, una scorciatoia di
esonero dall’impegno.
E qui, tornando alla lettera
del Papa, l’esercizio si fa più
audace, forse non del tutto
condivisibile, perché tenta di
declinare l’educazione con
la politica, di ritenere “educatore”
l’uomo della politica,
l’uomo delle istituzioni,
l’uomo del governo della cosa
pubblica.
Nella storia del nostro Paese,
dell’Europa, del mondo, questo
esercizio non è stato
un’utopia: ha visto maturare
scelte sagge ed efficaci, ha
L’educazione ha però una
regola fondamentale da tenere
sempre presente: ciò che
si dice a scuola non può essere
contraddetto a casa e viceversa.
Scuola e famiglia devono
quindi lavorare in sinergia,
consapevoli dei rispettivi ruoli,
per non creare conflitti,
ma per contribuire a risolvere
i problemi che la vita quotidiana
propone, in un clima
di dialogo e fiducia reciproci.
Non bisogna avere fretta,
occorre rispettare i tempi di
ciascuno aspettando i più lenti
e potenziando i più forti, in
modo che ognuno riesca a
tirar fuori le sue qualità migliori
in un clima di solidarietà,
condivisione e rispetto
reciproco.
Sviluppare una capacità critica
presuppone il
raggiungimento di una certa
autonomia di giudizio, che si
incontrato volti puliti di uomini
e donne che hanno dato
al loro impegno politico
un’autorevolezza di straordinaria
valenza educativa.
Perché non rileggere con le
lenti di una memoria viva,
questo passo della lettera di
Benedetto XVI? “L’educazione
- scrive ancora il Papa
- non può dunque fare a meno
di quell’autorevolezza che
rende credibile l’esercizio
dell’autorità. Essa è frutto di
esperienza e competenza, ma
si acquista soprattutto con la
coerenza della propria vita e
con il coinvolgimento personale,
espressione dell’amore
vero. L’educatore è quindi
un testimone della verità e
del bene: certo, anch’egli è
fragile e può mancare, ma
cercherà sempre di nuovo di
mettersi in sintonia con la
ottiene attraverso un costante
lavoro in cui non esistono
protocolli fissi di comportamenti,
ma valori etici forti a
cui fare riferimento, mettendosi
quotidianamente in gioco,
stimolando la curiosità,
indirizzando ai valori fondamentali
dell’esistenza, tracciando
le direzioni verso cui
condurre l’uomo alla sua completezza,
equilibrata sotto il
profilo umano ed illuminata
da una visione di fede.
La scuola, allora, mentre aiuta
a comprendere le cose scritte
sui libri e nella realtà quotidiana,
diventa luogo di incontro
e di confronto tra persone
diverse, spesso provenienti
da culture lontane, un
laboratorio di vita, dove praticare
il rispetto ed insegnare
con l’esempio a diventare
operatori di pace.
Franco Bussadori
* Preside Scuola Sacro Cuore
sua missione”.
Questi testimoni mancano,
soprattutto ai giovani mancano
i volti di un’autorevolezza
che, nella verità, sia al
servizio del bene comune.
Di questa assenza non è tuttavia
sufficiente lamentarsi:
nella lettera del Papa c’è l’indicazione
per colmare il vuoto
proprio a partire da un rinnovato
impegno educativo.
Agli adulti, allora, il dovere
non tanto di riproporre un
passato, magari per giudicarlo
migliore del presente, ma il
dovere di ricostruire in se stessi
quell’autorevolezza che il Papa
indica come servizio per affermare
con la vita più che
con le parole che un mondo
migliore è possibile: per ribadire
che la speranza esiste
anche in una complessa e faticosa
stagione politica.
zione sul metodo scout e su
quello che il movimento scout
può rappresentare per la nostra
città e per la nostra diocesi.
Ci si può chiedere se un metodo
pensato cento anni fa
per una realtà inglese possa
andare ancora bene oggi. I
problemi sono sicuramente
diversi: cento anni fa B.-P.
voleva togliere i ragazzi dalle
strade di Londra per evitare
che diventassero delinquenti;
oggi noi abbiamo a che
fare con ragazzi che forse
hanno tutto dal punto di vista
materiale e provano svariate
esperienze, ma presentano
carenza dal punto di vista
spirituale e fanno fatica a
essere padroni del proprio
tempo. Penso quindi che si
possa ancora parlare dello
scautismo come movimento
educativo “di frontiera”.
Anche se le frontiere cambiano,
lo scautismo ha il grosso
vantaggio di essere un
metodo educativo molto flessibile.
Ne è testimonianza il
fatto che sia diffuso in più di
200 paesi di diverse religioni.
E’ bene ricordare che in
Italia questo metodo si è sposato
molto bene con i valori
cattolici, portati avanti
dall’Agesci che ne dà una
visione antropologica, educando
l’uomo (il “buon cittadino”,
come diceva B.-P.)
e il cristiano.
2 marzo '08
17
ontinua dalla prima
C L’emergenza educativa esige risposte
Scuola laboratorio di vita Scaustismo proposta di frontiera
Pastorale giovanile
Corso di formazione
per insegnanti e educatori
“Bambini disattenti ed
iperattivi: chi sono?” è il
titolo del primo corso di
formazione organizzato da
Effatà onlus, in collaborazione
con la Pastorale Giovanile
Diocesana, Aceg,
Fondazione Cassa di Risparmio
di Carpi e Unione Terre
d’argine, e rivolto ad insegnanti
delle scuole d’infanzia,
primarie, secondarie
di primo grado, educatori
e genitori. Questo il programma
degli incontri:
Mercoledì 5 marzo – dalle
ore 17 alle 19: “La disattenzione
e l’iperattività: quando e
perché un bambino può manifestarle”.
Interverrà Grete
Pozzetti, psicologa presso il
servizio di neuropsichiatria infantile
di Carpi.
Venerdì 7 marzo – dalle ore
17 alle 19: “Il bambino Ddai
(Disturbo da deficit di attenzione
e iperattività) a scuola:
regolare il comportamento e
favorire l’apprendimento”. Interverrà
Francesca Offredi,
psicologa e consulente presso
il servizio di neuropsichiatria
infantile di Verona.
Venerdì 14 marzo – dalle ore
17 alle 19: “Scuola, famiglia e
territorio: il lavoro di rete intorno
al bambino Ddai”. Interverrà
Francesca Offredi, psicologa
e consulente presso il
servizio di neuropsichiatria
infantile di Verona.
Gli incontri si svolgeranno
presso l’Oratorio cittadino
Eden (via Santa Chiara 18
– Carpi).
Info: 333 3828449
059 651103 (pomeriggio).
Riguardo alla nostra diocesi,
non c’è dubbio che la
presenza scout sia significativa,
almeno numericamente:
11 gruppi, circa 1600 soci
su 120.000 abitanti della diocesi,
che significa uno scout
ogni 75 abitanti. La presenza
nella città di Carpi è ancora
maggiore: 6 gruppi, circa
1000 soci su 65.000 abitanti,
cioè uno scout ogni 65
abitanti. Senza tener conto
di chi non è più censito, ma
che rimane sempre uno scout
come formazione e nello
spirito; anzi spesso chi ha
vissuto l’esperienza scout si
gioca in prima persona al
servizio della diocesi o della
propria città.
Certo, ci sono anche aspetti
che possono essere migliorati.
Penso ad esempio alla
formazione dei nostri capi:
anche se l’Associazione propone
molti eventi di formazione
a vari livelli, molti
dei giovani capi mostrano
le difficoltà tipiche della loro
età. Penso anche al nostro
rapporto con gli assistenti e
le parrocchie, che può essere
sicuramente migliorato.
Il bilancio di questo centenario
è sicuramente positivo e
B.-P. può essere contento del
movimento che ha creato.
Giacomo Cabri
Gruppo scout Carpi 1

18
T
2 marzo '08
utto esaurito, sabato
23 febbraio, al
Teatro Comunale di
Carpi per lo spettacolo organizzato
dall’Unitalsi per
il lancio del pellegrinaggio
diocesano con ammalati
e disabili del prossimo
aprile.
Testimonianze e filmati
hanno ben illustrato il senso
autentico del recarsi a
Lourdes come pellegrini e
come volontari, un’esperienza
che quest’anno assumerà
una valenza speciale
in quanto si celebra il
150° anniversario delle apparizioni.
Un momento gioioso quello
che ha voluto proporre
l’Unitalsi di Carpi grazie
all’abile regia di Paolo Carnevali
e che ha visto il
coinvolgimento di gruppi
di artisti disabili (Cooperativa
Nazareno e San
Gaetano di Magreta) e atlete
delle palestre dirette
da Elisa e Barbara Malta,
protagonisti di simpatici
e travolgenti balletti.
Alla serata hanno portato
il loro saluto il
vicepresidente nazionale
dell’Unitalsi Marco
Tampellini, l’assistente
regionale don Guiscardo
Mercati e il vicesindaco
di Carpi Alberto
Allegretti.
VITA DELLA CHIESA VITA DELLA CHIESA Giornata nazionale
dell’Unitalsi
1 e 2 marzo - Piazza Martiri
Le pianticelle di ulivo
per sensibilizzare le persone
sulla missione e i progetti
dell’associazione
Unitalsi dal teatro alla piazza
Unitalsi
in collaborazione
con la Cooperativa
Nazareno
A Lourdes
ammalati
e disabili
accompagnati dal
vescovo Elio Tinti
Dal 2 al 8 aprile 2008
in treno - Dall’3 al 7
aprile 2008 in aereo
Ultimi giorni per
l’iscrizione a un pellegrinaggio
diocesano
straordinario accompagnati
dal nostro Vescovo,
ammalati e disabili
insieme ai pellegrini di
tutta la Diocesi.
Per prenotazioni:
Via San Bernardino
da Siena, 14 – 41012
Carpi (MO) -
Tel. e fax: 059-640590
(martedì e giovedì dalle
17.30 alle 19).
Carpi - Via Zappiano 1/a
Tel. 059 637411 - Fax 059 637477

VITA DELLA CHIESA VITA DELLA CHIESA L’apertura dell’anno giudiziario del Tribunale Ecclesiastico Regionale
Emiliano. Nel 2007 sono state 211 le nuove cause, 13 dalla Diocesi
di Carpi. Motivo principale di nullità l’esclusione della prole
Giovani coppie a rischio fragilità
S
Paolo Seghedoni
empre più matrimoni nulli
per l’esclusione della prole,
ovvero perché non si vogliono
avere figli, ma anche meno
cause portate all’attenzione del
Tribunale Ecclesiastico. L’apertura,
avvenuta il 20 febbraio, dell’anno
giudiziario del Tribunale
Ecclesiastico Regionale Emiliano,
che ha sede a Modena e giurisdizione
sulle diocesi di Carpi, Modena-Nonantola,
Reggio Emilia-
Guastalla, Parma, Fidenza e
Piacenza-Bobbio (per l’appello,
invece, occorre rivolgersi al tribunale
Flaminio che ha competenza
su Bologna, Ferrara e sulla
Romagna), è stata caratterizzata
come sempre dall’esposizione dei
dati da parte del Vicario Giudiziale,
monsignor Vittorino Tazzioli, alla
presenza del vescovo di Modena,
monsignor Benito Cocchi, di quello
di Fidenza monsignor Carlo
Mazza e di quello eletto di Parma,
monsignor Enrico Solmi.
Monsignor Elio Tinti, vescovo di
Carpi, impossibilitato a partecipare,
ha inviato un messaggio di saluto.
Nel 2007 sono state 211 le nuove
cause istruite, contro le 220 dell’anno
precedente, mentre non ci
sono state sostanziali variazioni sulle
diocesi di provenienza, con la Diocesi
di Carpi che ha avuto 13 nuove
cause, mentre la parte del leone la
fa Modena con 77 cause, un terzo
del totale, Piacenza (l’unica in aumento)
48, Reggio 42, Parma 28 e
Fidenza 3. Le cause definite con
sentenza sono state 189, di queste
182 affermative e 7 negative. “La
grande litigiosità delle parti, dato
evidenziato anche negli anni scorsi
– ha spiegato monsignor Tazzioli
– ha fatto in modo che le cause
complessivamente trattate siano
scese da 383, nel 2006, a 350 lo
scorso anno. E questo nonostante
il nostro ritmo di lavoro non sia
calato. Ma questo atteggiamento
ha impedito un iter processuale
sereno. Fino a qualche anno fa era
possibile chiudere una causa in sei/
otto mesi, mentre ora spesso proseguono
per un anno ed oltre”.
Tra le cause di nullità continua a
crescere l’esclusione della prole
con 122 casi (98 positive e 24 negative),
mentre l’incapacità di comprendere
il significato del matrimonio
cristiano o quella di assumerne
gli oneri hanno visto rispettivamente
65 cause chiuse con risposta
affermativa e 19 con risposta
negativa la prima e 70 affermative
e 18 negative la seconda. Anche
l’esclusione dell’indissolubilità
del matrimonio, come per la mancata
volontà di avere figli, è in
crescita (74 affermative e 24 negative),
a dimostrazione di una mentalità
che non ammette l’impegno,
la responsabilità, il lavoro costante
intorno alla relazione.
Le cause espletate a fine anno sono
196, erano 244 l’anno precedente:
anche questo dato nasce dall’analisi
della litigiosità delle parti, della
difficoltà di avere presenti i
convenuti o i testimoni, per uno
scarso senso di responsabilità.
“E’ innegabile che la fragilità delle
Tribunale Ecclesiastico Regionale Emiliano
Attività dell’anno 2007
Cause trattate nel 2007: 350
Azione Cattolica - Diocesi di Carpi
Pellegrinaggio a Roma
dal 3 al 4 maggio 2008
per celebrare i 140 anni dell’associazione
Sabato 3 maggio 2008
Partenza da Mirandola alle ore 5:30 - da Carpi alle ore 6:00
Arrivo a Roma e pranzo al sacco
Visite guidate e incontro teologico con Mons. E. Manicardi
Cena e pernotto all’istituto religioso “Mondo Migliore” di
Castelgandolfo
Domenica 4 maggio 2008
Ritrovo in piazza S. Pietro per l’incontro con Benedetto XVI - Pranzo
Rientro a Carpi (previsto per le 22:30)
Iscrizioni settore Adulti: Roberto Cigarini - Tel. 059 650908 Mail:
rcigarini@alice.it
Iscrizioni ACR: Chiessi Chiara - Tel. 339 2838491 Mail:
chiara.chiessi@tin.it
Quota partecipazione comprensiva di: viaggio, ospitalità alberghiera, cena del
sabato, colazione e pranzo (cestino) della domenica, permessi, copertura assicurativa,
Kit del pellegrino. Adulti (da 15 anni in su) 100 euro. Ragazzi (da 11 a 14
anni) 70 euro. Bambini (da 3 a 10 anni) 50 euro. Bimbi (da 0 a 2 anni) Gratis.
giovani coppie va aumentando - ha
concluso monsignor Tazzioli -. E’
urgente ripensare a come proporre
il matrimonio naturale e a maggior
ragione quello religioso. Non ci
sono più infatti idealità e valori
comuni anche ai non credenti”.
Ha preso poi la parola padre Luigi
Sabbarese, rettore e decano della
Facoltà di Diritto Canonico della
Pontificia Università Urbaniana di
Roma, che ha tenuto la prolusione,
sul tema “Lo scioglimento del matrimonio
non sacramentale in
favorem fidei, secondo norme
Potestas Ecclesiae”.
Le conclusioni sono state curate
dal Moderatore del Tribunale Ecclesiastico
dell’Emilia Romagna,
monsignor Benito Cocchi, che ha
sottolineato come il compito del
tribunale sia necessario per far comprendere
la vera natura della Chiesa,
che sa essere madre accogliente,
e ha invitato i media ad una
grande attenzione nel non dare credito
ai pregiudizi, ancora peraltro
diffusi, sul Tribunale ed il suo lavoro.
N° Affermative Negative
Definite con sentenza 189 182 7
Motivi di nullità*
Incapacità di comprendere 65 19
Dolo 2
Errore 2
Esclusione della fedeltà 7 5
Esclusione dell’indissolubilità 74 24
Esclusione della prole 98 24
Impotenza 2 3
Incapacità psichica assunzione oneri 70 18
Simulazione del consenso 4 1
Violenza e timore grave 2
Timore reverenziale 3 3
* Il numero dei motivi di nullità è superiore al totale delle cause
presentate, perché ogni causa ha più di un motivo per poter essere
dichiarata nulla.
12 APRILE 2008
RIMINI
Pellegrinaggio al Santuario della Madonna della
Misericordia dei Padri del Preziosissimo Sangue
a Rimini. Nel pomeriggio visita alla Comunità
Papa Giovanni XXIII di don Oreste Benzi.
22-27 GIUGNO 2008
MEDJUGORIE
Accompagnatore:
don Marino Mazzoli
Il ricordo
di Gianni
Bertacchini
C
aro papà, molti amici
desiderano avere un ricordo
di te ed è difficile
scegliere le parole. Tu sei
stato un uomo profondamente
religioso e, al tempo stesso,
altrettanto laico. Da giovane
hai coniugato l’impegno ecclesiale
nell’Azione Cattolica
con quello civile nei Comitati
Civici prima, nella Dc poi, spendendoti
con generosità e passione
anche come consigliere
comunale dal 1960 al 1964.
Hai creduto nella democrazia
e nella giustizia. Della politica
avevi una concezione alta, come
impegno per il bene comune, e
non hai mai accettato chi ne
faceva uno strumento di interessi
personali. Dopo la guerra,
la professione di maestro ti
ha portato a Fossoli, a contatto
con Nomadelfia, poi a Budrione,
infine a Carpi. Amavi molto i
bambini, e non ti lamentavi
quando dovevi faticare di più
perché le tue classi erano piene
dei figli degli immigrati. Volevi
bene a tutti.
L’incontro con il Movimento
dei Focolari ti ha aperto ad
altre realtà e sollecitato a nuove
forme di condivisione, di
ospitalità, di comunicazione
autentica della vita vissuta.
Amavi e ci hai fatto amare le
montagne in cui risplende la
bellezza della Creazione e avresti
voluto sempre viaggiare;
quando non hai più potuto farlo
di persona ti bastava guardare
le foto che ti portavamo
per rallegrarti. Eri appassionato
di sport e ti piaceva continuare
a girare in bicicletta.
UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI
28 LUGLIO
2 AGOSTO 2008
GIUBILEO
A LOURDES
Luogo di consolazione
e misericordia
PELLEGRINAGGIO
DIOCESANO
“Lourdes è quella
fonte dove
la coscienza ritorna pulita”
(Giovanni Paolo II)
Iscrizioni entro il 31 marzo
2 marzo '08
Rimanere
nell’amore
19
Con la pensione hai avuto tempo
per un servizio in parrocchia
come ministro
dell’Eucarestia, portandola ai
malati ogni domenica, o rendendoti
disponibile ogni volta
che c’era un funerale. Nello
stesso periodo, per dare risposta
al bisogno di relazione di
tanti anziani, assieme a Pippo
Prandi e altri, hai contribuito a
far nascere il Movimento Terza
Età, lavorando con passione
per organizzare incontri, momenti
spirituali e attività
formative.
Nella malattia non hai mai
smesso di amare la vita, nonostante
le limitazioni e le sofferenze.
Eri grato a chiunque si
occupasse di te e glielo dimostravi.
In questo ultimo periodo,
caratterizzato da numerosi
ricoveri, hai testimoniato l’amore
che portavi alla mamma e a
noi figli, ma soprattutto la fede
nel Signore. In tutto cercavi di
fare la Sua volontà, accettando
con pazienza ogni inconveniente,
così come le decisioni dei
medici, le cure, anche se dolorose,
o l’immobilità.
Non è stato sempre facile, ma la
preghiera ti ha sostenuto e aiutato
a crescere in questa via di
abbandono e spogliazione. Chi
ti incontrava restava colpito dalla
tua mitezza e dolcezza.
Rimanere nell’amore è la lezione
che mi porto dentro come
frutto di questo ultimo periodo,
nella certezza che l’amore
ci mantiene uniti anche adesso
che tu vivi la pienezza della
Vita.
Maria Vittoria Bertacchini
Corso M. Fanti, 13 - 41012 Carpi (MO) – Tel. 059-652552 - uff.pellegrinaggi@tiscali.it

20
2 marzo '08
CURIA VESCOVILE
Curia Vescovile,
Corso Fanti, 13 Carpi
Tel 059 686048
CARITAS DIOCESANA CARPI
Ha il compito di realizzare
l’attuazione del precetto
evangelico della carità nella
comunità diocesana e
nelle parrocchie.
Sede Legale: Corso Fanti, 13 – Carpi.
Sede Operativa: c/o Porta Aperta Carpi,
Via Peruzzi, 38 – 41012 Carpi (MO). Tel
059 689370 - Fax 059 6329186.
Sito internet: www.caritascarpi.it
E-mail: segreteria@caritascarpi.it.
Orari di apertura: da lunedì a venerdì dalle
9 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30.
UFFICIO MISSIONARIO
Tiene i contatti con tutti i
missionari della Diocesi nei
diversi Paesi del mondo e
coinvolge la comunità su
progetti in loro sostegno.
Corso Fanti, 13 – Carpi.
Aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle
12,30 e il martedì dalle 15 alle 18.
Tel e fax 059 689525. E-mail:
ufficiomissionario@carpi.chiesacattolica.it
UFFICIO PELLEGRINAGGI
Organizza e coordina i pellegrinaggi
diocesani; consulenza
alle parrocchie nell’organizzazione
di viaggi;
possibilità per privati di
prenotare pellegrinaggi e
viaggi autonomi; consultabili
numerose pubblicazioni.
Aperto dal lunedì al
sabato dalle 9 alle 12,30.
Corso Fanti, 13 – Carpi.
Tel e fax 059 652552.
E-mail: uff.pellegrinaggi@tiscali.it
CENTRO DI CONSULENZA FAMILIARE
Risponde alle esigenze
relazionali della vita di coppia,
della famiglia e della
persona.
Senza scopo di lucro e gratuito,
nel rispetto assoluto
del segreto professionale.
Via Catellani 9 - Carpi
Tel 059 644352.
Sito internet: www.consultoriodiocesano.it
E-mail: info@consultoriodiocesano.it
Si riceve su appuntamento oppure
attraverso il sito nel servizio mail-help.
CENTRO MULTIMEDIA “MONS. A. M. GUALDI”
Tre sezioni – Biblioteca,
Archivi storici ed
Emeroteca e Multimediale
– rivolte in modo particolare
a catechisti, animatori
dei gruppi associativi, studenti,
insegnanti.
Seminario Vescovile
Corso Fanti, 44 a Carpi – Tel 059
653835 – E-mail:
centromultimedia@interfree.it
Martedì e venerdì dalle 16 alle 19 -
mercoledì e sabato dalle 9 alle 12
MERCOLEDÌ 5 MARZO
AGENDA AGENDA INCONTRI
• Ore 15.30 - Curia – Riunione dei Direttori degli Uffci pastorali
• Ore 16 – Seminario - Aggiornamento per gli IRC
GIOVEDÌ 6 MARZO
PREGHIERA
• Ore 21 – Santa Chiara - Preghiera per le vocazioni
DOMENICA 9 MARZO
Giornata diocesana della Carità
PREGHIERA
• Ore 10.45 – Cattedrale – Santa Messa episcopale nel 70° della Vestizione di
Mamma Nina e delle prime religiose
Gruppo di preghiera della
Divina Misericordia
Rinnovamento nello Spirito
Primi sabati del mese
Chiesa parrocchiale di Sant’Agata
Cibeno di Carpi
Sabato 1 marzo 2008
“Frutto dello Spirito Santo è…
Dominio di sé”
Programma
ore 20.45: accoglienza e recita della
Coroncina della Divina Misericordia;
ore 21: Rosario – Consacrazione al
Cuore immacolato di Maria;
ore 21.30: Messa di intercessione
per i malati, celebra padre Ivano
Cavazzuti;
ore 22: Esposizione e Adorazione;
ore 23: Benedizione eucaristica
5ª Zona pastorale
(Novi, Rolo, Rovereto,
Sant’Antonio in Mercadello)
Catechesi
di Quaresima
Martedì 4 marzo, alle ore 21,
presso la Sala del Centro Emmaus
a Novi, si terrà un incontro di
catechesi dedicato alle due
beatitudini, tema pastorale
dell’anno in corso. Relatore della
serata sarà don Roberto Vecchi,
parroco di Sant’Antonio in
Mercadello e direttore dell’Ufficio
Catechistico Diocesano.
In ricordo di Adorno Sacchi e Nida Milena Muzzioli
Serra Club
Si ricorda don Sisto Campagnoli
Il Serra Club si riunirà venerdì 7
marzo, alle ore 18.30, presso la parrocchia
di Quartirolo, per la Santa
Messa e per un momento di riflessione
su don Sisto Campagnoli. Seguiranno
cena frugale e scambio degli
auguri pasquali.
Apostolato
della Preghiera
Ogni primo giovedì del
mese, dopo la Messa delle
ore 10 nella chiesa del
Cristo, meditazione guidata.
Generale: Perché si comprenda l’importanza
del perdono e della riconciliazione
fra le persone e i popoli, e la
Chiesa con la sua testimonianza diffonda
l’amore di Cristo, sorgente di
nuova umanità.
Missionaria: Perché i cristiani, che
in tante parti del mondo e in varie
maniere sono perseguitati a causa
del Vangelo, sostenuti dalla forza
dello Spirito Santo, continuino a testimoniare
con coraggio e franchezza
la Parola di Dio.
Dei Vescovi: Perché, di fronte alle
difficoltà che i giovani incontrano
nel progettare il futuro, gli adulti
sentano la responsabilità di trasmettere
e testimoniare uno stile di vita
che sostenga il desiderio delle nuove
generazioni di costruire la civiltà
dell’amore.
Calendario celebrazioni della Santa Messa
Case Protette “Il Carpine”
e “Il Quadrifoglio” di Carpi
Mese di marzo
Sabato 1 ore 17 - “Il Quadrifoglio”
Domenica 2 ore 10 - “Il Carpine”
Sabato 8 ore 17 - “Il Quadrifoglio”
Domenica 9 ore 10 - “Il Carpine”
Sabato 15 ore 16 - “Il Quadrifoglio”
(Santa Messa di Pasqua celebrata
da don Gianpio Caleffi,
assistente Unitalsi)
Domenica 16 ore 10 - “Il Carpine”
Martedì 18 ore 16 - “Il Carpine”
(Santa Messa di Pasqua celebrata
da don Gianpio Caleffi,
assistente Unitalsi)
Domenica 23 ore 10 - “Il Quadrifoglio”
Lunedì 24 ore 10 - “Il Carpine”
Sabato 29 ore 17 - “Il Quadrifoglio”
Domenica 30 ore 10 - “Il Carpine”
Il Centro Missionario porge le più sentite condoglianze ai famigliari per la
scomparsa di Adorno Sacchi e Nida Milena Muzzioli. Per loro un particolare
ricordo nella preghiera come ringraziamento per il lavoro che hanno donato a
servizio dei missionari e della nostra Chiesa.
PORTA APERTA
I servizi offerti sono: ascolto,
ricerca lavoro, interventi
in generi alimentari, orientamento
e tutela dei diritti,
accompagnamento a persone
e famiglie in difficoltà,
distribuzione indumenti e
mobilio usati, organizzazione
di momenti d’incontro e
integrazione per stranieri.
CARPI - Via Peruzzi, 38
Tel. 059 689370 - Fax 059 6550219.
Sito internet: www.portaapertacarpi.it,
E-mail: segreteria@portaapertacarpi.it.
Orari di apertura al pubblico: lunedì,
martedì, giovedì e venerdì dalle 9,30 alle
11,30 e dalle 16,30 alle 18,30.
MIRANDOLA - Via S. Faustino 130
Tel e Fax 0535 24183.
E-mail: portaperta.mirandola@libero.it.
Orari di apertura al pubblico: martedì,
giovedì e venerdì dalle 10 alle 11,30.
RECUPERANDIA
Nuova vita alle cose - per
uno stile di vita più equo e
sostenibile.
Via Montecassino, 10/h - Carpi.
Tel 059 643225 – fax 059 6329186.
E-mail: recuperandia@portaapertacarpi.it.
Orario di apertura: martedì e giovedì dalle 9 alle
12 e dalle 16,30 alle 19; sabato dalle 9 alle 13.
UFFICIO PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
Coordinamento e promozione
dei mezzi di comunicazione.
È disponibile per tutte
le parrocchie e realtà ecclesiali
un servizio di Ufficio
stampa. Aperto dal lunedì al
venerdì dalle 9 alle 12,30.
Via Loschi, 8 - Carpi. Tel 059 687068, fax
059 630238. E-mail:
ufficiostampa@carpi.chiesacattolica.it.
Settimanale della Diocesi di Carpi
Direttore responsabile: Luigi Lamma
Redazione: Annalisa Bonaretti (coordinatrice, area
cronaca cultura e società); Virginia Panzani (area vita
ecclesiale); Daniele Franda; Laura Michelini (area
Mirandola – Concordia); Benedetta Bellocchio; Saverio
Catellani; Corrado Corradi.
Collaboratori: Lidia Bovi, Gianpaolo Camurri, Nicola
Catellani, Davide Cattini, Dante Colli, Pier Giuseppe
Levoni, Maria Luisa Luppi, don Carlo Malavasi,
Silvia Pignatti, Antonio Prandi, mons. Douglas Regattieri,
Alberto Rustichelli, Ornella Tibasti, Luca Verrini.
Fotografia: Paolo Santini, Roberto Rossi - Art
Director Claudio Varetto
GRAFICA E IMPAGINAZIONE: Compuservice sas - 059/684472.
Redazione - Ufficio Abbonamenti e Pubblicità -
Amministrazione: via d.E.Loschi 8 - Carpi
(a fianco della Cattedrale)
tel. 059/687068 - fax 059/630238
Una copia 1,00(i.i) - Copie arretrate 2,00(i.i)
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MERITO 100,00 (i.i)
Registrazione del Tribunale di Modena n. 841 del 22.11.86 - C.C.P.
n. 15517410 intestato a Notizie, Settimanale della Diocesi di Carpi
- Stampa: Galeati industrie grafiche Spa - www.galeati.it - Autorizzazione
Prot. DCSP/1/1/5681/102/88/BU del 13.2.90. Notizie fruisce
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Amministrazione:
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idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno
utilizzatti, salvo divieto espresso per iscritto dagli interessati, oltre
che per il rispetto al rapporto di abbomaneto o di invio pacchi, anche
per le proprie attività istituzionali, ivi comprese la comunicazione,
l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighi
normativi e di legge.
ASSOCIATO ALL'USPI
UNIONE STAMPA
PERIODICA ITALIANA
E ALLA FISC
FEDERAZIONE ITALIANA
SETTIMANALI CATTOLICI

ORARIO SS. MESSE
Zona Pastorale 1
Prima messa festiva
• 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori
di Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S. Nicolò
• 19,00: S. Francesco • 19,30: Ospedale
Festive
• 7,15: S. Bernardino da S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:
Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospedale, Tenente Marchi
• 9,30: Cattedrale, S. Francesco, S. Nicolò • 10,00:
casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori di
Sangue 1) • 10,30 Cimitero • 10,45: Cattedrale •
11,00: S. Francesco, S. Nicolò • 12,00: Cattedrale •
17,30: S. Nicolò • 18,00: Cattedrale • 19,00: S. Francesco
– Ospedale
Zona Pastorale 2
Prima messa festiva
• 18,30: Corpus Domini • 19,00: Quartirolo, S. Croce
Festive
• 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce •
9,45: Quartirolo • 10,00: Corpus Domini, Gargallo •
11,15: Quartirolo, S. Croce • 11,30: Corpus Domini,
Panzano
Zona Pastorale 3
Prima messa festiva
• 16,00: Cortile • 19,00: S. Bernardino R., Limidi
Festive
• 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia
• 10,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile •
11,15: Limidi • 17,00: S. Bernardino R.
Zona Pastorale 4
Prima messa festiva
• 19,00: S. Agata-Cibeno, S. Giuseppe Artigiano, S. Marino
Ponticelli, Fossoli • 20,30: Budrione
Festive
• 8,00: S.Marino • 9,30: S. Giuseppe A., S. Agata-Cibeno
• 10,00: Fossoli, Migliarina • 11,00: S. Giuseppe A.,
S.Marino • 11,15: S. Agata-Cibeno, Fossoli, Budrione •
17,00: Fossoli (prima domenica del mese) • 18,30: S.
Giuseppe A.
Zona Pastorale 5
Prima messa festiva
• 18,00: Novi di Modena • 19,00: Rolo, S. Antonio in M.
• 20,30: Rovereto
Festive
• 8,00: Rovereto • 8,30: Novi di Modena • 9,30: Rolo,
Rovereto • 10,00: Novi di Modena • 11,00: Rovereto,
S. Antonio in M. • 11,15: Rolo • 17,00: Novi di Modena
• 18,00: Rolo
Zona Pastorale 6
Prima messa festiva
• 17,00: Mirandola S. Francesco, Mirandola Casa di Riposo
• 18,00: Cividale • 18,30: Mirandola Duomo •
18,30: Mortizzuolo • 19,30: S. Giacomo Roncole
Festive
• 7,30: Mirandola Ospedale • 8,00: Mirandola S. Francesco
• 8,30: Cividale • 9,00: Mirandola Duomo • 9,30:
Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole • 9,45: S. Giustina •
10,30: Mirandola Duomo, Cividale, S. Martino Carano •
11,15: Mirandola S. Francesco • 11,30: Mortizzuolo, S.
Giacomo Roncole • 12,00: Mirandola Duomo • 17,00:
Mirandola S. Francesco • 18,30: Mirandola Duomo
Zona Pastorale 7
Prima messa festiva
• 18,30: Concordia • 19,00: Fossa, S. Possidonio •
20,00: Vallalta
Festive
• 8,00: Concordia, S. Possidonio • 9,00: Vallalta, S.
Caterina • 9,30: Fossa, S. Possidonio • 10,00: Concordia
• 10,45: S. Giovanni • 11,00: Vallalta • 11,15:
Fossa • 11,30: S. Possidonio, Concordia
Zona Pastorale 8
Prima messa festiva
• 17,00: San Martino Spino
Festive
• 9,00: S. Martino Spino • 9,30: Gavello • 11,00: S.
Martino Spino, Quarantoli • 11,15: Tramuschio
In grigio gli orari modificati dall'elenco pubblicato in precedenza.
Le parrocchie sono pregate di segnalare eventuali variazioni.
Frequenza per la diocesi FM 90,2
AGENDA AGENDA Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla
Domenica 2 marzo
LETTURE: 1 Sam 16, 1b.4a. 6-7. 10-13a; Sal 22; Ef 5, 8-14; Gv 9, 1-41
IV DOMENICA DI QUARESIMA
ANNO A – IV SETT. SALTERIO
AGENDA del VESCOVO
Segreteria vescovile Corso Fanti 7 Carpi - Tel. 059 686707
2 marzo '08
La Tv dell’incontro
Digitale terrestre - Canale 818 Sky - “E’ TV” Bologna
21
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo
interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?».
Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in
lui le opere di Dio. Dobbiamo compiere le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando
nessuno può più operare. Finché sono nel mondo, sono la luce del mondo».
Detto questo sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Và a lavarti
nella piscina di Siloe (che significa “Inviato”)». Quegli andò, si lavò e tornò che
ci vedeva.
Il commento al vangelo delle domeniche di Quaresima a pagina 2
Venerdì 7 marzo – Sante Perpetua e Felicita martiri
Arrestate ancora catecumene, Perpetua, ventiduenne madre di un bimbo ancora
lattante, e la sua giovane schiava Felicita, anche lei madre di una bimba nata in
carcere, furono battezzate nell’imminenza del supplizio. Come ricordano gli Atti
del martirio, opera di Tertulliano, insieme andarono incontro alla morte come ad
una festa.
Sabato 8 marzo – San Giovanni di Dio
Nato poco lontano da Lisbona nel 1495 e trasferitosi in seguito in Spagna, Giovanni
Ciudad visse una giovinezza piena di avventure, passando dalla pericolosa carriera
militare alla vendita di libri. Ricoverato nell’ospedale di Granada per presunti
disturbi mentali legati a manifestazioni “eccessive” di fede, incontrò la drammatica
realtà dei malati, abbandonati a se stessi ed emarginati. Decise così di consacrare
la propria vita al servizio degli infermi. Fondò il suo primo ospedale a Granada nel
1539. Morì l’8 marzo del 1550. Nel 1630 fu dichiarato Beato da Papa Urbano
VIII e nel 1690 fu canonizzato da Papa Alessandro VIII. Tra la fine dell’800 e gli
inizi del ‘900 fu proclamato Patrono degli ammalati, degli ospedali, degli infermieri
e delle loro associazioni.
SABATO 1
• ore 16: Carpi, Cattedrale: Ordinazione Sacerdotale di padre Andrea Mistrorigo
DOMENICA 2
• ore 11: Vallalta, Santa Messa per l’inizio delle Missioni e per il mandato ai Missionari
Le Corali
per la Messa Crismale
“Ad una voce sola”
L’Ufficio Liturgico
Diocesano in preparazione
alla Messa Crismale
del Mercoledì Santo invita
i cori e i gruppi di animazione
liturgica della
Diocesi, che lo desiderano,
alle prove di canto
che si svolgeranno in Cattedrale
lunedì 10 marzo
alle ore 20,45.
Per ulteriori informazioni
su questa iniziativa rivolgersi
ad Annamaria
Palmieri c/o Parrocchia
di Cortile.
Appuntamento con la Schola Cantorum per domenica 2 marzo
Meditazione in Cattedrale
Com’è ormai tradizione, la
Schola Cantorum della Cattedrale
proporrà un momento
di meditazione e canto dedicato
alla Quaresima. L’appuntamento
si terrà domenica
2 marzo alle ore 16.30
nel Duomo di Carpi. Diretta
da Alessandro Dallari, la
Schola Cantorum conta attualmente
18 membri e dispone
di un repertorio capace
di soddisfare le varie esigenze
liturgiche dell’anno.
Le meditazioni proposte dalla
Schola - l’ultima in ordine di tempo è stata dedicata al mistero dell’Epifania – hanno
finora riscosso un buon successo, grazie ad un nutrito gruppo di partecipanti.
Il quotidiano
dei cattolici

22
2 marzo '08
Il film della settimana
Non è un paese per vecchi
di J. e E.Cohen
Con T.Lee Jones, J.Bardem,
J.Brolin
(Thriller/Western, colore,
USA, 122’)
Miglior film, migliore regia,
miglior attore non protagonista,
migliore sceneggiatura:
questo il bottino che
l’ultimo film dei fratelli
Cohen ha portato a casa nell’ultima
notte degli Oscar.
Tratto da un romanzo di
Cormac McCarthy, è la storia
(non troppo originale) di
un uomo in fuga che, dopo
aver trovato per caso una
valigia piena di soldi, viene
inseguito da uno strano e
spietato killer che senza alcuna
pietà elimina ogni ostacolo
per impossessarsi della
refurtiva. Siamo nel profondo
sud degli Stati Uniti, al
confine col Messico, dove
regna il traffico di droga e la
malavita conseguente. Efficacemente
fotografato e interpretato
da ottimi attori, il
film descrive un mondo alla
deriva, dove il cinismo e la
violenza regnano incontrastati.
Nulla sembra avere un
senso, se non impadronirsi
del denaro a qualunque costo.
Solo il garante della legge,
uno sceriffo reso magnificamente
da T.Lee Jones,
sembra capace di fermarsi e
riflettere chiedendosi il perché
delle sue azioni. Ma proprio
qui sta, a nostro modesto
avviso, il limite del film:
se riesce bene nel descrivere,
non altrettanto riesce nell’analizzare.
Manca un’approfondita
riflessione sul
perché di tanta violenza, sul
perché gli uomini e il mondo
si siano ridotti a vivere in
questo modo. Perché il male
sembra essere così dominante?
I fratelli Cohen non mi
sembra offrano risposte: forse
faticano a trovarle, forse
non le hanno volute trovare.
Mancano quei segni di speranza
che avrebbero potuto
offrire un’alternativa di vita
in mezzo a un mondo perso
nel vuoto.
Stefano Vecchi
on un rinfresco che
aveva un nonsoché
di “artistico” preparato
da Anna e Silvio
Cavazzoli, è partito il
corso di base per l’apprendimento
dell’arte della
scagliola carpigiana. E’ già
il sesto anno e il corso era
chiuso prima dei termini a
dimostrazione che sono sempre
di più le persone interessate
a imparare questa
forma di espressione artistica.
Il corso iniziato a febbraio
termina a maggio; è stato
aperto da Romano Pelloni
che ha preso spunto da
Alfonso Garuti che nel 1990
scriveva sul volume La
scagliola carpigiana e l’illusione
barocca: “A lui (Stefano
Diacci, correggese ma
naturalizzato carpigiano,
ndr) dobbiamo il generoso
tentativo di far rivivere una
professionalità che, per il
mutare del gusto, per le differenti
utilizzazioni di materiale
ornamentale, in
primis il cemento, era stata
considerata superflua e non
più utilizzabile, ridotta al
solo ricordo di vecchi e
insuperabili splendori. La
riproducibilità meccanica e
industriale in serie di oggetti
e opere anche nel campo
decorativo aveva condannato
alla dimenticanza
ogni forma spontanea di
artigianato”. Pelloni ha aggiunto
che “a oltre un secolo
dalla vicenda del Diacci,
altri tentativi sono stati attuati
nel Novecento, ma tutti
sono rimasti appunto tentativi,
anche se generosi.
Cosa sia la scagliola dovremmo
saperlo tutti: è una
forma di artigianato artisti-
APPUNTAMENTI
RASSEGNE – IL MONDO IN DIAPO
Da giovedì 28 febbraio
Mirandola – Auditorium Castello dei Pico
All’Auditorium del Castello dei Pico una rassegna di diapositive di
viaggio. Tutti i giovedì fino alla fine di marzo il Circolo fotografico
mirandolese propone una carrellata di immagini da luoghi lontani.
Appuntamento il 28 febbraio con “…Genovagando. Là dove la
natura regna. Les Châteaux de la Loire” di Arrigo Barbieri. Si
proseguirà giovedì 6 marzo con “India del Sud” di Gino Bertuzzi.
CINEMA
Lunedì 3 marzo
Carpi – Auditorium Biblioteca Multimediale “A. Loria”
Per il ciclo “I Lunedì della Videoteca”, lunedì 3 marzo alle ore 21
Francesco Franda presenta “La grande abbuffata”, film del 1973 di
Marco Ferreri (125’, grottesco, v.m. 14 anni). La proiezione avrà
luogo presso l’auditorium della biblioteca Loria, in via Rodolfo Pio
1; l’ingresso libero fino ad esaurimento posti. Per info: tel. 059/
649367-9350 o videoteca@carpidiem.it.
MUSICA
Sabato 1 marzo
Carpi – Auditorium Carlo Rustichelli, San Rocco
La rassegna “In Corde”, che vede come strumento protagonista la
chitarra, approda a Carpi. Sabato 1 marzo, alle ore 18 presso l’auditorium
Rustichelli in San Rocco, gli allievi dei Conservatori B.Maderna di
Cesena, G. Frescobaldi di Ferrara e dell’Istituto Superiore di Studi
Musicali O.Vecchi - A.Tonelli di Modena e Carpi eseguiranno
musiche di Tàrrega, W.A. Mozart, F. Carulli, M. D’Amico. Ingresso
libero e gratuito. Informazioni allo 059/649915, Segreteria Istituto
Tonelli.
CULTURA E SPETTACOLI CULTURA E SPETTACOLI Iniziato il corso di base sulla scagliola carpigiana. Numerose
adesioni per imparare dai maestri Romano Pelloni e Filippo Carnazza
una forma di artigianato artistico propria del nostro territorio
Quando la decorazione si fa arte
C
co apparsa in città agli inizi
del Seicento grazie a Guido
Fassi. E’ una tecnica ancora
in auge in altre parti d’Italia
come in Toscana ove si
sta “imitando l’imitazione”,
infatti accanto alla lavorazione
delle pietre dure si
producono oggetti in
scagliola carpigiana. “A
quanto si dice – ha osservato
Romano Pelloni nella sua
relazione introduttiva al
corso – c’è anche un fiorente
mercato oltreoceano. E
allora – la domanda dell’artista
– perché Carpi non può
reinserirsi recuperando un
suo spazio? Anche perché,
rispetto alla pietra dura, la
lavorazione con la scagliola
offre il vantaggio di una
maggiore libertà di invenzione.
Occorre recuperare
sia la capacità tecnica sia la
capacità creativa originale,
Romano Pelloni Alfonso Garuti
caratteristica dei carpigiani.
Sarà questa, credo, la strada
vincente per la rinascita
di questa arte. Come si diceva,
è una sfida”. Da cogliere
naturalmente, come
tutte le sfide che contengono
opportunità.
Pelloni ha parlato di novità
rappresentata da Filippo
Carnazza, siciliano da tempo
naturalizzato emiliano.
“Filippo – ha spiegato l’artista
– si è innamorato di
questa arte tanto da raggiungere
alti livelli di competenza
in questa tecnica veramente
carpigiana. Il suo
compito è fondamentale:
oltre a spiegare con esemplificazioni
pratiche le fasi
della lavorazione, nella seconda
parte guiderà il lavoro
individuale”.
In questo sesto anno, il corso
prevede una materia nuo-
Sabato 1 marzo
torna Carpe Ridens
Andrea Vasumi
al Guerzoni
Nuovo appuntamento con
la comicità di “Carpe
Ridens”, la rassegna di
cabaret del Circolo
Guerzoni.
Sabato 1 marzo è il turno
del comico Andrea
Vasumi, infaticabile
innovatore di linguaggi e
inventore di un nuovo codice:
lo skropt. Andrea è
fautore di una comicità trasversale,
raramente
longitudinale, pregna di
nervature oblique. Al motto
“una risata ci seppellirà”,
ha accettato più volte di
farsi sotterrare ridendo,
emergendone ogni volta
con un’espressione un po’
più seria e chiedendo di
bere.
Negli anni Vasumi ha partecipato
a varie trasmissioni
televisive, come “Acqua
va, metodologia della progettazione,
curata dallo stesso
Pelloni e da Carnazza,
due generazioni di artisti che
hanno trovato nella scagliola
un formidabile collante. La
materia è stata introdotta per
stimolare gli allievi alla ricerca
e alla creazione.
Al corso di base, aperto a
tutti, Romano Pelloni e Filippo
Carnazza si augurano
ne seguano altri di perfezionamento
come potrebbero
essere il restauro della
scagliola e la sua applicazione
in edilizia. Ma possono
essere tante altre le opportunità,
basta che continuino
ad esserci allievi interessati.
I maestri, appassionati e capaci,
sono disponibili a trasmettere
il loro sapere e la
loro arte.
Annalisa Bonaretti
Fresca”, “I Caruso”, “Comedy
Lab” e “Zelig Off 2005”. Nel
2002 a Modena ha vinto il
Festival del Cabaret Emergente.
L’ormai consolidato e
apprezzato programma della
serata prevede il piatto fred-
Il corso è promosso dall’Associazione
culturale Il
portico, nata nel 1975
come cooperativa, poi trasformata
in associazione.
Nove i soci fondatori che
si richiamano ai valori
cristiani della Dottrina
sociale della Chiesa. La
prima attività è stata la
gestione della libreria Il
portico, presenza che, per
20 anni, ha assicurato a
Carpi e al suo hinterland
la distribuzione di una
pubblicistica altrimenti assente.
L’impegno dell’associazione
si estende in una
miriade di attività verso
tutti i mondi della cultura
quali la scuola e il mondo
artistico-letterario, con
mostre, concorsi, cicli di
conferenze, pubblicazioni…
In particolare l’Associazione
ha curato la serie
“Carpi di ieri” che conta
già venti volumi, una ricercata
“Guida di Carpi”,
approfondimenti e ricerche
storiche nella collana
“Profili carpigiani”, importanti
lavori di autori
locali nei noti “Quaderni
del Portico”. A tanta attività
si aggiunge il volume
e la mostra curati in occasione
del bicentenario
dell’Istituto musicale
Tonelli.
Incisiva e continua l’attività
dell’Associazione per
la valorizzazione della
poesia dialettale con il
concorso “Poetar Padano”
arrivato alla XIX edizione,
e la stampa di numerosi
volumetti contenenti
le opere dei partecipanti.
Dal 2003 l’Associazione
promuove “Corsi di base
e perfezionamento” per
l’apprendimento dell’arte
della scagliola
carpigiana.
Insomma, se non ci fosse
questa Associazione, bisognerebbe
inventarla.
do alle ore 20.45 e l’inizio
dello spettacolo alle ore
21,45, presso la sede del
Circolo Guerzoni, in via Genova
1 a Carpi.
L’ingresso è riservato ai soci
Arci e Ancescao.

D
Si è concluso l’anno dedicato al Centenario dello scoutismo
Un impegno per migliorare il mondo
Il presente...
omenica 24 febbraio
gli scout della Zona
di Carpi hanno festeggiato
insieme due importanti
ricorrenze, una annuale
e una straordinaria: la
Giornata del Pensiero e la
conclusione dell’anno dei
festeggiamenti per il Centenario
dello scautismo.
La Giornata del Pensiero (o
Thinking Day) cade il 22 febbraio
ed è la data di nascita
del fondatore degli scout,
Baden –Powell (B.-P.), e di
sua moglie Olave. E’ un
momento che lega tutti gli
scout del mondo. Quest’anno,
poi, in particolare, si è
colta l’occasione per terminare
ufficialmente i
festeggiamenti per i 100 anni
dello scautismo.
Per la Zona di Carpi i momenti
principali di quest’an-
no dedicato al Centenario sono
stati due: il 15 giugno scorso,
presso la parrocchia di
San Bernardino Realino, il
saluto ai 19 ragazzi e ragazze
che hanno partecipato ad agosto
al Jamboree, l’incontro
internazionale scout; poi, all’alba
del 1 agosto, a Carpi e
a Mirandola, come in migliaia
di altre località in tutto il
mondo, la veglia e la cerimonia
del rinnovo della Promessa,
a cento anni esatti
dall’inizio del primo campo
scout.
Domenica scorsa gli scout
della Zona di Carpi sono stati
nuovamente invitati a riunirsi
per un incontro conclusivo,
composto da tre momenti.
Innanzitutto la Messa a Carpi
presso la chiesa di
Sant’Ignazio, in cui si è po-
tuto pregare e ringraziare il
Signore per tutto quello che
lo scautismo ha fatto e continuerà
a fare per la crescita e
l’educazione dei ragazzi di
tutto il mondo.
Il secondo momento si è svolto
al cinema Eden, in una sorta
di incontro/spettacolo in cui
i ragazzi che sono stati “ambasciatori”
al Jamboree hanno
riportato e raccontato le
loro impressioni su questo
straordinario incontro di scout
di tutto il mondo. Inoltre, ogni
gruppo partecipante ha avuto
l’opportunità di proporre
sul palco un numero espressivo
o canoro, come contributo
alla buona riuscita dell’incontro.
Il terzo momento è stato vissuto
in piazza Martiri, formando
un enorme cerchio
conclusivo, a cui si sono ag-
giunti anche numerosi altri
scout di oggi e di ieri che non
erano potuti intervenire al
cinema. E’ stato il momento
del saluto dei Responsabili
di Zona, Paolo Venturini e
Tiziana Venturi, e dell’Assistente
Ecclesiastico, don
Flavio Segalina, i quali hanno
invitato tutti i partecipanti
a continuare a fare del proprio
meglio per, come diceva
il fondatore, “lasciare questo
mondo un po’ migliore di
come l’hanno trovato”. Come
segno conclusivo, dopo aver
nuovamente pronunciato la
Promessa, ogni partecipante
ha ricevuto un pezzo di un
enorme mappamondo a ricordo
dell’impegno che ogni
scout deve sempre portare
avanti nella propria vita.
Nicola Catellani
2 marzo '08
Saluto ai Capi Scout e Gruppi
Agesci della Zona di Carpi
23
Mentre celebrate la chiusura dell’anno del Centenario
e ringraziate il Signore con l’Eucaristia per
tutti i suoi doni, l’Agesci compresa, Vi porgo il mio
cordiale saluto, dispiaciuto di non essere con voi,
ma vicino con il cuore e con la preghiera.
Ricordo l’incontro con Voi la sera del 15 giugno
dell’anno scorso presso la Parrocchia di San
Bernardino Realino nel quale salutammo 19 Scout
e guide della Zona di Carpi che avrebbero partecipato
al 21° Jamboree in Gran Bretagna e la celebrazione
con Voi del Centenario alle sette del
mattino del primo agosto dell’anno scorso presso
la Parrocchia di Quartirolo. Vi auguro come frutto
del Centenario di vivere l’impegno che Robert
Baden–Powell diede nel luglio 1929 a quanti parteciparono
al Jamboree: “essere un apostolo di
pace e di buona volontà nella tua provincia di
origine”. Con l’aiuto di Dio senz’altro lo siete e lo
sarete. Buona strada!
Carpi, 24 Febbraio 2008
+ Elio Tinti, Vescovo
Il FUTURO... Le colonie dei castorini di Quartirolo e San Francesco

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