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Rodriquez Quarterly n. 4.pdf - RODRIQUEZ - Cantieri navali

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alla volta portò all’acquisizione di Conam<br />

da parte di <strong>Rodriquez</strong> <strong>Cantieri</strong> Navali.<br />

Da quell’intuizione, che ha portato a<br />

un’evoluzione della specie fino a 60 piedi,<br />

passando da un 54 piedi, e al varo di ben<br />

42 esemplari fino a oggi, è nato il concept<br />

del Conam 75 WideBody. “Avevamo già<br />

elaborato un progetto di 72 piedi – ricorda<br />

Cimino – che conteneva sostanzialmente<br />

gli stessi concetti che vediamo oggi<br />

sul 75. La forza e le sinergie del Gruppo<br />

ci hanno consentito di realizzarlo e Francesco<br />

Paszkowski gli ha cucito addosso un<br />

elegante vestito”.<br />

L’ingresso del cantiere napoletano nella<br />

<strong>Rodriquez</strong> <strong>Cantieri</strong> Navali ha dato un<br />

impulso importante alla capacità produttiva<br />

di Conam. “È stato un po’ come<br />

maritare una figlia – chiarisce Giuseppe<br />

Cimino – metterla in condizioni di affron-<br />

ALCUNE CIFRE<br />

Cantiere di Napoli 6.000 mq (3.000 coperti)<br />

Dipendenti 35<br />

Produzione annua (a regime) 26 unità<br />

Giro d’affari totale (a regime) Euro 25 milioni<br />

tare nuove esperienze, disporre di nuove<br />

possibilità. Con la struttura artigianale<br />

di cui disponevamo abbiamo fatto tutto<br />

quello che potevamo fare. Nel primo decennio<br />

abbiamo messo a punto le idee,<br />

nel secondo decennio abbiamo affermato<br />

il marchio, anche all’estero, e ora nel<br />

terzo decennio di vita del cantiere siamo<br />

pronti a combinare idee, realizzazioni e<br />

tecnologia sintetizzando creatività e ingegneria,<br />

know how tecnico e costruttivo del<br />

Gruppo, lanciandoci anche in dimensioni<br />

prima inimmaginabili, senza però perdere<br />

quei tocchi e quelle sfumature di artigianalità<br />

che fanno di uno yacht un prodotto<br />

unico”. Che cosa c’è sul tavolo da disegno<br />

(oggi schermo del computer) di Giuseppe<br />

Cimino? “ il progetto più imminente – anticipa<br />

l’ingegnere – è un open di 80 piedi,<br />

la tipologia oggi più richiesta, derivato dal<br />

75, di cui conserva il concetto e la filosofia<br />

WideBody. Una barca molto originale,<br />

con tetto in cristallo apribile che la rende<br />

un vero open in ogni tempo. Poi ancora<br />

un WideBody di 50/55 piedi, evoluzione<br />

del 48, una misura interessante considerata<br />

oggi una taglia d’ingresso alla grande<br />

dimensione. E ancora, non proprio sul<br />

tavolo, un ampliamento dello stabilimento<br />

di Napoli che ci consenta di produrre a<br />

regime 20 barche l’anno a Napoli fino a<br />

20 metri più 6 barche sopra i 20 metri a<br />

Sarzana”.<br />

Perché tanti nomi di origine greca? “Ho<br />

frequentato il liceo classico – confessa Cimino<br />

– e mi piaceva rievocare quei suoni,<br />

e associare a un prodotto di concezione<br />

moderna un’evocazione classica”.<br />

CRONOLOGIA CONAM<br />

Anno Modello costruiti N°<br />

1980−81 Solaria 15<br />

1984 America 30 51<br />

1984−92 Lupo di Mare 36 83<br />

1987−04 Theorema 42/45/46 Sport 42<br />

1989−01 Synthesi 40 48<br />

1991−04 Chorum 48/54/Special/60 WB 42<br />

1996−04 Chrono 52/58 Sport 32<br />

2003−04 75 WideBody 4<br />

21<br />

Giuseppe Cimino (right) with Stefano<br />

Brazzelli, Conam commercial manager.<br />

Giuseppe Cimino (a destra) con Stefano<br />

Brazzelli, responsabile commerciale per<br />

la Conam.<br />

RQ

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