12.01.2013 Views

Sostenibilita?_ITA_def:Layout 1 - FIAT SpA

Sostenibilita?_ITA_def:Layout 1 - FIAT SpA

Sostenibilita?_ITA_def:Layout 1 - FIAT SpA

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Bilancio di<br />

Sostenibilità 2008<br />

Responsabilità economica, ambientale e sociale


Bilancio di<br />

Sostenibilità 2008<br />

Responsabilità economica, ambientale e sociale


Fiat Identity<br />

16 Board of Directors<br />

19 History of the Fiat Group<br />

22 Profile and Structure of the Group<br />

27 Corporate Governance<br />

29 Application of the Code of Conduct<br />

30 Evolution of the Compliance<br />

Imporre la propria volontà agli altri, è forza.<br />

Program pursuant to Legislative<br />

Decree 231/2001<br />

Imporre la propria volontà a se stesso,<br />

è forza superiore. Lao Tse


Indice<br />

6 Lettera agli stakeholder<br />

Il Gruppo e la Sostenibilità<br />

10 Un anno di Sostenibilità: fatti e numeri<br />

12 Profilo del Gruppo<br />

13 Automobili<br />

18 Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni<br />

20 Veicoli Industriali<br />

21 Componenti e Sistemi di Produzione<br />

24 Mappa dei principali accordi internazionali attivi<br />

26 Modello di Corporate Governance<br />

28 Governance della Sostenibilità<br />

29 Piano di Sostenibilità<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile<br />

44 Mobilità ecologica e sicura<br />

45 A Fiat il primato europeo per le più basse<br />

emissioni di CO 2<br />

48 Leader nei combustibili alternativi<br />

52 Viaggio nei sistemi di trazione alternativi<br />

54 Bollino verde per il trasporto urbano<br />

56 Riciclare che passione<br />

58 Sicure dentro e fuori<br />

64 Innovazione sostenibile<br />

65 Tecnologia pulita<br />

66 PHYLLA: il sole a quattro ruote<br />

68 L’azienda agricola piena di energia<br />

70 La prima Ferrari verde<br />

71 Transport Concept: trasporto ad elevata efficienza<br />

72 Comunicazione tra veicoli e infrastrutture<br />

per la mobilità del futuro<br />

72 Meno consumi e più sicurezza<br />

74 Innovazione che migliorano la qualità della vita<br />

75 Progetti e collaborazioni in Europa<br />

76 Fabbriche amiche dell’ambiente<br />

78 WCM verso la fabbrica eccellente<br />

81 Integrazione della gestione ambientale<br />

nei processi produttivi<br />

82 Riduzione delle emissioni in atmosfera dei Composti<br />

Organici Volatili<br />

83 Riduzione dei consumi energetici e ricorso<br />

a energie alternative<br />

85 La realtà virtuale per la riduzione degli sprechi<br />

86 Le persone, “motore” del Gruppo<br />

86 Gestione e sviluppo delle risorse<br />

90 Formazione e gestione della conoscenza:<br />

importanti alleati per lo sviluppo delle persone<br />

94 Salute e sicurezza, un impegno prioritario<br />

98 I nostri figli, il nostro futuro<br />

100 Relazioni industriali<br />

104 Unetversity: l’università per tecnici e forza vendita<br />

106 Orientare l’Azienda verso il cliente<br />

110 Fornitori come partner<br />

112 Uno sviluppo in sintonia con le comunità<br />

La performance in numeri<br />

120 Parametri del Report<br />

121 Indicatori di performance<br />

159 Lettera di attestazione del Bilancio di Sostenibilità<br />

160 Indice dei contenuti GRI-G3<br />

5


6<br />

Lettera agli stakeholder<br />

Lettera agli stakeholder<br />

Per il Gruppo Fiat la sostenibilità è qualcosa che va al di là delle pagine di un Bilancio.<br />

La consideriamo un modo di fare impresa, una mentalità che guida le scelte di ogni giorno, affinché<br />

siano prese in maniera responsabile e con piena coscienza delle conseguenze che ne possono derivare.<br />

Il nostro obiettivo è che questa visione sia sempre più radicata all’interno dell’Azienda e che pervada<br />

ogni processo, ad ogni livello e in ogni settore di attività.<br />

Il 2008 è stato un anno fondamentale per dare corpo alla nostra idea di sostenibilità e trasferirla in un<br />

sistema di gestione strutturato. Nel corso dell’anno, infatti, il Gruppo Fiat ha adottato importanti<br />

iniziative per allineare i propri comportamenti alle migliori pratiche internazionali.<br />

Come primo passo, è stata costituita un’unità interna specificamente dedicata, con il compito di<br />

facilitare la diffusione della cultura della responsabilità economica, ambientale e sociale e di<br />

promuovere lo sviluppo di pratiche sostenibili.<br />

Lo stesso top management è parte attiva nel percorso di miglioramento continuo che guida l’Azienda.<br />

Inoltre, per la prima volta, è stato elaborato un dettagliato Piano di Sostenibilità, che contiene gli<br />

impegni della Fiat, suddivisi nelle diverse aree di responsabilità, per il breve e medio periodo: dalla<br />

promozione di una mobilità sempre più sostenibile alla riduzione dell’impatto ambientale dei processi<br />

produttivi, dalla gestione e sviluppo delle risorse umane al miglioramento della qualità della vita<br />

lavorativa, dalle attività per la rete di vendita alle iniziative a favore delle comunità locali.<br />

I progressi verso il raggiungimento di questi obiettivi verranno costantemente verificati grazie<br />

anche all’adozione di un sistema di monitoraggio gestionale basato su un set specifico di indicatori<br />

di performance.<br />

Già nel corso dell’anno sono stati raggiunti traguardi di rilievo.<br />

In campo ambientale, ad esempio, a Fiat è stato riconosciuto il primato, tra i principali costruttori in<br />

Europa, per il più basso livello di emissioni di CO 2 , risultando la più virtuosa sia a livello di brand sia<br />

come Fiat Group Automobiles. Inoltre, con il lancio della Grande Punto “Natural Power”, Fiat ha<br />

rafforzato la leadership nel campo delle vetture ecologiche alimentate a metano, grazie anche ai motori<br />

sviluppati da FPT Powertrain Technologies. New Holland ha consolidato il proprio posizionamento<br />

come “Clean Energy Leader”, offrendo un’ampia gamma di prodotti compatibili con il biodiesel puro,<br />

mentre Iveco, oltre a proporre una gamma che soddisfa gli standard più severi in termini di emissioni<br />

inquinanti, in largo anticipo rispetto alle scadenze di legge, ha avviato la sperimentazione di veicoli<br />

ibridi diesel-elettrici. Magneti Marelli, infine, si è confermata attore primario nel campo della mobilità<br />

sostenibile, aggiudicandosi uno pei premi automotive più prestigiosi al mondo per il sistema TetraFuel.<br />

Questi esempi, che rappresentano solo una piccola parte dei risultati ottenuti, ci dicono che<br />

stiamo procedendo nella giusta direzione e non fanno altro che rappresentare per tutti noi uno<br />

stimolo a proseguire.


Il Bilancio di Sostenibilità che vi presentiamo, giunto alla sua quinta edizione, pur continuando a<br />

seguire le linee guida della Global Reporting Initiative, è stato rinnovato, nella forma e nei contenuti,<br />

per coniugare il rigore del documento alla facilità di lettura dei dati e delle informazioni.<br />

Come dicevamo, non crediamo che il nostro impegno si esaurisca nelle pagine di un Bilancio.<br />

Siamo convinti che i grandi passi avanti compiuti e gli obiettivi ambiziosi che ci siamo posti – di cui<br />

troverete ampio riflesso in questo documento – diano alla Fiat e a tutti i nostri stakeholder la garanzia<br />

che le “buone pratiche” non siano affidate alla sensibilità delle singole persone, ma diventino parte<br />

integrante della strategia di business del Gruppo.<br />

Sappiamo che abbiamo di fronte un anno difficile, dovuto al deterioramento delle condizioni di<br />

mercato in gran parte dei settori e delle aree geografiche in cui operiamo.<br />

Ma la Fiat è pronta ad affrontare le trasformazioni che interverranno e a farlo da protagonista.<br />

Siamo pronti a salvaguardare, insieme ai nostri marchi, anche il nostro metodo di gestione, basato<br />

sulla convinzione che un percorso di sviluppo industriale abbia valore solo se è anche sostenibile.<br />

Il Presidente L’Amministratore Delegato<br />

Luca Cordero di Montezemolo Sergio Marchionne<br />

Lettera agli stakeholder 7


Più le circostanze sono contro di te,<br />

più la tua forza interiore<br />

sarà luminosa. Swami Vivekananda


Il Gruppo e la Sostenibilità<br />

10 Un anno di Sostenibilità: fatti e numeri<br />

12 Profilo del Gruppo<br />

24 Mappa dei principali accordi internazionali attivi<br />

26 Modello di Corporate Governance<br />

28 Governance della Sostenibilità<br />

29 Piano di Sostenibilità


Un anno di Sostenibilità: fatti e numeri<br />

Per il secondo anno Fiat è<br />

leader per le più basse<br />

emissioni di CO 2<br />

in Europa con 133,7 g/km<br />

Grande Punto a metano nominata<br />

Clean Car of the Year<br />

Centro Ricerche Fiat<br />

protette 51 invenzioni<br />

e ottenuti oltre 300 nuovi<br />

diritti di brevetto<br />

a livello mondo<br />

Fiat Group Automobiles premiata<br />

con il CRM Excellence<br />

Award di Gartner per la<br />

strategia di Customer<br />

Relationship Management<br />

10 Il Gruppo e la Sostenibilità Un anno di Sostenibilità: fatti e numeri<br />

Fiat e Iveco leader<br />

europei nelle vendite dei<br />

veicoli a metano<br />

2 miliardi di euro investiti<br />

in ricerca e sviluppo<br />

Medaglia d’oro al<br />

Sima Innovation Awards per il<br />

trattore New Holland NH 2TM<br />

alimentato a idrogeno<br />

5 stelle Euro NCAP<br />

per Alfa MiTo e Lancia Delta che<br />

si aggiungono a Fiat 500, Grande<br />

Punto, Bravo, Croma e Alfa 159<br />

PACE Award a Magneti<br />

Marelli per la tecnologia TetraFuel ®<br />

Il motore F32 di FPT Powertrain<br />

Technologies, per le macchine di<br />

CNH - Case New Holland, è<br />

Diesel dell’anno<br />

Il livello di soddisfazione<br />

del cliente Iveco con<br />

Assistance Non-Stop è pari a<br />

9 punti su 10


263 milioni di euro spesi<br />

per il miglioramento della sicurezza<br />

e dell'ambiente di lavoro<br />

19 milioni di euro<br />

l'impegno del Gruppo a favore<br />

delle comunità<br />

-3,2% il consumo<br />

di energia per vettura<br />

prodotta nei siti Fiat Group<br />

Automobiles<br />

Mirafiori Baby il più grande<br />

asilo nido aziendale d’Italia<br />

8.000 persone aiutate<br />

in Brasile, dal 2004, con il<br />

progetto Árvore da Vida<br />

117 certificazioni<br />

ISO 14001<br />

-30% i Composti<br />

Organici Volatili emessi<br />

dai siti europei di Fiat Group<br />

Automobiles<br />

91 milioni di euro spesi per la<br />

formazione di 133 mila<br />

dipendenti: +14% rispetto al 2007<br />

Con Autonomy tutta la<br />

gamma di Fiat Group Automobiles<br />

può essere adattata per chi ha<br />

ridotte capacità<br />

motorie<br />

Certificazione LEED<br />

(Leadership in Energy and<br />

Environmental Design) allo<br />

stabilimento Magneti Marelli<br />

Powertrain di Hortolandia (Brasile)<br />

81% del valore dei materiali<br />

diretti acquistati da Fiat Group<br />

Automobiles e FPT Powertrain<br />

Technologies proviene da siti di<br />

fornitori certificati<br />

ISO 14001<br />

Il Gruppo e la Sostenibilità Un anno di Sostenibilità: fatti e numeri 11


Profilo del Gruppo<br />

Struttura del Gruppo: principali Settori<br />

<strong>FIAT</strong> GROUP<br />

AUTOMOBILES<br />

100%<br />

Automobili<br />

MASERATI<br />

100%<br />

12 Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo<br />

Fiat è il più grande Gruppo manifatturiero<br />

italiano.<br />

Da più di cent’anni opera in campo<br />

automotoristico progettando, costruendo e<br />

vendendo automobili, camion, trattori, macchine<br />

agricole, macchine movimento terra, motori e<br />

componenti per autoveicoli, mezzi e sistemi di<br />

produzione.<br />

Il Gruppo svolge attività industriali e di servizi<br />

finanziari nel settore automotoristico attraverso<br />

Società localizzate in circa 50 Paesi e intrattiene<br />

rapporti commerciali con clienti in circa 190 Paesi.<br />

Con 203 stabilimenti, occupa più di 198 mila<br />

dipendenti in tutto il mondo e dispone di 118<br />

centri di ricerca e sviluppo nei cinque continenti,<br />

in cui operano circa 14.500 persone altamente<br />

qualificate.<br />

I ricavi, pari a 59,4 miliardi di euro, sono<br />

aumentati dell’1,5 per cento rispetto al 2007: la<br />

significativa performance dei primi nove mesi<br />

(+8,4 per cento) è stata compensata dai cali<br />

registrati dalla maggior parte dei Settori nel<br />

quarto trimestre (-17,2 per cento rispetto al 2007).<br />

Il risultato della gestione ordinaria di 3,4 miliardi<br />

di euro è aumentato del 4 per cento (+129 milioni<br />

di euro): gli incrementi conseguiti dalle Macchine<br />

per l’Agricoltura, dai Veicoli Industriali e dalle<br />

auto di lusso hanno più che bilanciato i cali<br />

registrati da Fiat Group Automobiles, dai<br />

Componenti e dalle Macchine per le Costruzioni.<br />

Gruppo Fiat 2008 2007 2006<br />

Ricavi netti (milioni di euro) 59.380 58.529 51.832<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 198.348 185.227 172.012<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro) (1) 5.263 3.985 3.789<br />

Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (2) (1) Al netto dei veicoli ceduti in buy-back.<br />

(2) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />

1.986 1.741 1.591<br />

FERRARI<br />

85%<br />

Macchine per<br />

l’Agricoltura e<br />

le Costruzioni<br />

CNH<br />

89,3%<br />

Veicoli<br />

Industriali<br />

IVECO<br />

100%<br />

FPT POWERTRAIN<br />

TECHNOLOGIES<br />

100%<br />

Componenti e Sistemi<br />

di Produzione<br />

MAGNETI<br />

MARELLI<br />

100%<br />

TEKSID<br />

84,8%<br />

COMAU<br />

100%


Automobili<br />

Fiat è tra i fondatori dell’industria automobilistica<br />

europea. In più di un secolo di attività l’Azienda<br />

ha prodotto quasi 93 milioni di vetture e veicoli<br />

commerciali leggeri e per ben 12 volte i modelli<br />

del Gruppo si sono aggiudicati il titolo di “Auto<br />

dell’anno”. Il business dell’automobile comprende<br />

Fiat Group Automobiles, Maserati e Ferrari.<br />

Fiat Group Automobiles<br />

Fiat Group Automobiles (FGA) progetta, produce<br />

e vende automobili con i marchi Fiat, Alfa Romeo,<br />

Lancia e Abarth, oltre che veicoli commerciali con<br />

il marchio Fiat Professional. Ogni brand ha<br />

un’identità specifica e persegue politiche<br />

commerciali e di marketing distinte.<br />

Fiat<br />

Fiat è il marchio caratterizzato da creatività e<br />

versatilità. Sui suoi modelli tante soluzioni<br />

originali al servizio della massima praticità.<br />

Senza per questo rinunciare al gusto di un design<br />

“Made in Italy”, che spesso si trasforma in icona<br />

di successo, come è avvenuto con la 500.<br />

Nel 2008 è stato presentato Qubo, primo “free<br />

space” del marchio, seguito in autunno dalla<br />

Grande Punto Natural Power, versione a doppia<br />

alimentazione (benzina e metano), che conferma<br />

ancora una volta l’attenzione del brand verso<br />

l’ambiente. L’impegno costante verso la ricerca di<br />

soluzioni ecocompatibili ha portato Fiat ad essere<br />

leader per le più basse emissioni di CO 2 tra i<br />

dieci marchi automobilistici più venduti in<br />

Europa (fonte: JATO Dynamics, dati relativi<br />

all’anno 2008).<br />

Alfa Romeo<br />

Alfa Romeo è simbolo di sportività, tecnologia e<br />

comfort in un design unico. Tutta la gamma lo<br />

conferma: dalla 147 alla 159, dalla Spider alla<br />

Brera, alla serie speciale 8C, cui si ispira la<br />

Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo 13


14<br />

Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo<br />

nuovissima MiTo, commercializzata nel 2008.<br />

MiTo è la compatta più sportiva del mercato, che<br />

in quattro metri propone tutti i valori dell’Alfa<br />

Romeo e si distingue per stile, agilità ed<br />

eccellenza tecnica finalizzata al piacere di guida.<br />

Lancia<br />

Lancia si propone come marchio elitario ed<br />

esclusivo. I suoi modelli sono caratterizzati da<br />

un’eleganza da “indossare” nella vita di ogni<br />

giorno. Tra le vetture della gamma troviamo infatti<br />

la Ypsilon, la “city limousine” Musa, il<br />

monovolume più venduto in Italia, e dal 2008 la<br />

Delta. Vettura dal nome storico, quest’ultima<br />

segna il ritorno del marchio nel segmento delle<br />

berline medie, con una proposta che sintetizza<br />

due valori fondamentali per il marchio: il fascino<br />

dello stile e un temperamento audace e<br />

innovatore.


Abarth<br />

Rilanciato due anni fa, Abarth è sinonimo di<br />

grinta ed emozione sportiva. Sotto il segno dello<br />

Scorpione sono tornate, in chiave moderna, tutte<br />

le attività di un tempo. Nel 2008 il marchio ha<br />

presentato la Abarth 500, il kit “esseesse” con il<br />

quale elaborarla e infine l’edizione limitata<br />

Assetto Corse.<br />

Fiat Professional<br />

Fiat Professional è il marchio dei veicoli<br />

commerciali leggeri. È un punto di riferimento per<br />

chi cerca produttività, facilità d’uso e bassi<br />

consumi. Lo testimonia il suo ampio successo di<br />

mercato e la recente conquista del titolo<br />

“International Van of the Year 2009” da parte del<br />

Fiorino, arricchitosi nel 2008 di due nuove versioni.<br />

Fiat Group Automobiles 2008 2007 2006<br />

Ricavi netti (milioni di euro) 26.937 26.812 23.702<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 52.634 50.542 44.691<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro) (1) 2.288 1.865 2.163<br />

Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (2) 843 751 675<br />

Autovetture e veicoli commerciali consegnati (numero)<br />

(1) Al netto dei veicoli ceduti in buy-back.<br />

(2) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />

2.152.500 2.233.800 1.980.300<br />

Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo 15


16<br />

Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo<br />

Maserati<br />

Maserati significa auto di lusso, equipaggiate con<br />

le tecnologie più avanzate e facilmente<br />

riconoscibili per l’inconfondibile eleganza delle<br />

linee. Come dimostrano i modelli presentati nel<br />

2008: dalla GranTurismo S, affascinante<br />

interpretazione della sportività Maserati, alla<br />

nuova Quattroporte, ora declinata nelle versioni<br />

4,2 e 4,7 litri. La MC12, nella scorsa stagione, è<br />

stata ancora la vettura vincente nel Campionato<br />

Fia GT, dove ha contribuito alla vittoria del titolo<br />

Squadre e Piloti.<br />

Maserati 2008 2007 2006<br />

Ricavi netti (milioni euro) 825 694 519<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 767 695 649<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro) (1) 73 97 82<br />

Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (2) 47 54 46<br />

Autovetture consegnate (numero)<br />

(1) Al netto dei veicoli ceduti in buy-back.<br />

(2) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />

8.759 7.496 5.734


Ferrari<br />

Simbolo di eccellenza e di sportività, Ferrari non<br />

ha bisogno di presentazioni. Il suo biglietto da<br />

visita sono i titoli conquistati in Formula Uno:<br />

16 nella categoria Costruttori e 15 in quella Piloti.<br />

Oltre che, ovviamente, i modelli Gran Turismo:<br />

automobili uniche nel design, nella tecnologia e<br />

nel lusso che in tutto il mondo rappresentano il<br />

più prestigioso “Made in Italy”. Nel 2008 la<br />

gamma del Cavallino si è arricchita della nuova<br />

California, prima “8 cilindri” coupé-cabriolet della<br />

Casa con motore anteriore centrale, caratterizzata<br />

da numerosi contenuti innovativi.<br />

Ferrari 2008 2007 2006<br />

Ricavi netti (milioni di euro) 1.921 1.668 1.447<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 3.017 2.926 2.870<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro) (1) 311 246 142<br />

Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (2) 164 147 83<br />

Autovetture omologate consegnate alla rete (numero)<br />

(1) Al netto dei veicoli ceduti in buy-back.<br />

(2) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />

6.452 6.368 5.650<br />

Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo 17


18<br />

Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo<br />

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni<br />

CNH - Case New Holland produce e<br />

commercializza trattori, mietitrebbia e un’ampia<br />

gamma di macchine per soddisfare ogni esigenza<br />

di chi lavora nell’agricoltura. E poi caricatori,<br />

escavatori, pale e terne per rispondere alle<br />

necessità di coloro che operano nel campo delle<br />

costruzioni. Questi i prodotti di CNH - Case New<br />

Holland, un’Azienda del Gruppo che è<br />

internazionale per nascita e vocazione.<br />

Si costituisce, infatti, nel 1999 dall’unione di due<br />

costruttori prestigiosi e oggi opera in tutto il<br />

mondo attraverso quattro marchi globali e due<br />

regionali.<br />

Macchine per l’Agricoltura<br />

New Holland Agriculture è uno dei produttori<br />

leader mondiali di macchine per l’agricoltura.<br />

Il marchio è fortemente impegnato nel sostenere<br />

tutte le potenzialità dei biocarburanti in<br />

agricoltura e offre l’intera gamma con motori che<br />

possono essere alimentati con biodiesel al cento<br />

per cento. Case IH, specializzata nella costruzione<br />

di un’ampia gamma di trattori, mietitrebbia e<br />

imballatrici, dispone - tra l’altro - di una serie di<br />

prodotti a quattro ruote motrici con potenza fino a<br />

600 cavalli. Infine Steyr da oltre 60 anni è leader<br />

di mercato in Austria nella fabbricazione di<br />

trattori che si collocano nel segmento “premium”<br />

del mercato europeo.


Macchine per le Costruzioni<br />

New Holland Construction è un produttore<br />

globale che offre una gamma completa di<br />

macchine movimento terra. Può contare su una<br />

rete di 800 concessionari e più di 2.100 punti<br />

vendita distribuiti in cento Paesi e, grazie<br />

all’esperienza dei prestigiosi marchi da cui ha<br />

tratto origine, vanta prodotti di qualità che<br />

rispondono ad alti standard di sicurezza.<br />

Case Construction, che opera nel comparto da<br />

quasi 170 anni, produce vari tipi di mezzi, come<br />

mini pale gommate, terne, escavatori ad alta<br />

potenza e caricatori gommati, progettati per<br />

affrontare condizioni climatiche estreme o aree a<br />

rischio. Kobelco, infine, offre sul mercato<br />

americano una gamma di prodotti caratterizzati<br />

da soluzioni tecnologiche d’avanguardia.<br />

CNH - Case New Holland 2008 2007 2006<br />

Ricavi netti (milioni di euro) 12.723 11.843 10.527<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 31.521 28.173 25.335<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro) (1) 676 648 394<br />

Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (2) (1) Al netto dei veicoli ceduti in buy-back.<br />

(2) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />

286 308 289<br />

Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo 19


20 Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo<br />

Veicoli Industriali<br />

Camion e autobus per muovere tonnellate di<br />

merci e trasportare milioni di persone, per<br />

operare in città e sulle autostrade, ma anche nelle<br />

zone più impervie: dal deserto africano alla<br />

Siberia e alla Cina. Veicoli per entrare nelle cave,<br />

nelle miniere e spostare grandi quantità di merci<br />

e di materiali pesanti, come marmi o laterizi.<br />

E poi mezzi di pronto intervento, come i veicoli<br />

antincendio, per dare soccorso immediato in<br />

situazioni di emergenza o i mezzi impiegati in<br />

impegnative missioni di peacekeeping. Tutti<br />

questi veicoli industriali sono realizzati da Iveco,<br />

il Settore di Fiat Group che offre al mercato una<br />

gamma completa di mezzi da lavoro, capaci di<br />

rispondere a qualsiasi necessità.<br />

Iveco<br />

Iveco è leader nel trasporto su gomma: progetta e<br />

costruisce un’articolata serie di veicoli industriali<br />

leggeri (da 2,8 a 6 tonnellate di peso totale a<br />

terra), medi (da 6 a 16 tonnellate) e pesanti (oltre<br />

le 16 tonnellate) sia per il trasporto stradale sia<br />

per impieghi off-road. L’anno scorso hanno<br />

debuttato con il marchio Iveco il nuovo<br />

Eurocargo, camion ”medio”, proposto in versione<br />

stradale e 4x4, e due inediti veicoli fuoristrada<br />

leggeri: il Massif e la Campagnola, storico<br />

modello rilanciato nel 2008.<br />

Iveco Irisbus<br />

Iveco Irisbus è uno dei principali costruttori<br />

europei che operano nel settore del trasporto<br />

collettivo di persone. Tra i veicoli presentati di<br />

recente si segnalano il Crossway Low Entry, un<br />

autobus ribassato per servizi intercity e, per il<br />

trasporto di alto livello, Crealis, autobus che<br />

adotta numerose soluzioni innovative, soprattutto<br />

nel design esterno ed interno.<br />

Iveco Magirus<br />

Con il marchio Iveco Magirus, il Settore è<br />

protagonista nel comparto dei mezzi antincendio<br />

e di soccorso, ed è in particolare leader mondiale<br />

nel segmento delle scale.


Iveco Astra<br />

Iveco Astra, invece, è sinonimo di forza e<br />

versatilità, grazie ad una gamma di mezzi capaci<br />

di destreggiarsi nelle cave e nelle miniere più<br />

impervie e di movimentare grandi quantità di<br />

materiali pesanti. Nel 2008 Iveco Astra ha lanciato<br />

il grande dumper rigido RD50, che ha una portata<br />

utile di 50 tonnellate.<br />

Iveco Defence Vehicles<br />

Iveco Defence Vehicles è specializzata nei veicoli<br />

adatti ad applicazioni per la difesa. Il suo fiore<br />

all’occhiello è il Light Multirole Vehicle (LMV)<br />

protagonista di tante missioni di pace durante le<br />

quali ha dato prova delle sue eccezionali qualità<br />

nella protezione degli equipaggi, salvando molte<br />

vite umane.<br />

Veicoli industriali 2008 2007 2006<br />

Ricavi netti (milioni di euro) 10.768 11.196 9.136<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) (3) 27.108 26.461 24.533<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro) (1) 426 347 342<br />

Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (2) 246 207 174<br />

Unità consegnate (numero) 192.100 211.700 181.500<br />

(1) Al netto dei veicoli ceduti in buy-back.<br />

(2) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />

(3) Esclude i dipendenti occupati nelle attività powertrain confluite in FPT Powertrain Technologies (8.335 unità a fine 2008 e 8.218 unità a fine 2007).<br />

Componenti e Sistemi di Produzione<br />

L’area di business Componenti e Sistemi di<br />

Produzione riunisce quattro Settori che hanno un<br />

ruolo strategico per il Gruppo: FPT Powertrain<br />

Technologies, Magneti Marelli, Teksid e Comau.<br />

Ognuno nel proprio campo, infatti, fornisce alle<br />

nostre Aziende prodotti, oltre che supporto<br />

tecnologico e ingegneristico. Queste competenze<br />

permettono loro di essere partner qualificati<br />

anche di altri costruttori.<br />

FPT Powertrain Technologies<br />

FPT Powertrain Technologies (FPT) è il Settore che<br />

si occupa di tutte le attività del Gruppo nel campo<br />

di propulsori e cambi per vetture, veicoli<br />

commerciali leggeri medi e pesanti, autobus,<br />

macchine agricole e da costruzione. FPT sviluppa<br />

Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo 21


22 Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo<br />

soluzioni anche per il comparto marino e<br />

nell’ambito della Power Generation. Nell’Azienda<br />

operano circa tremila tecnici altamente<br />

specializzati, che si dedicano alla ricerca, allo<br />

sviluppo e all’ingegnerizzazione di tecnologie<br />

innovative. Nel 2008 l’attività di FPT<br />

ha accompagnato lo sviluppo delle tante novità<br />

Magneti Marelli<br />

Molti dei componenti nevralgici di un veicolo,<br />

dai fari ai sistemi di controllo motore, dalle<br />

sospensioni all’elettronica che costituisce il<br />

“sistema nervoso” del mezzo, sono progettati e<br />

realizzati da Magneti Marelli. L’Azienda, che ha<br />

dimensione internazionale ed è presente in 18<br />

Paesi, opera in diverse aree di business:<br />

illuminazione, sistemi elettronici, controllo<br />

motore, sistemi di scarico, sospensioni e<br />

ammortizzatori, componenti plastici, motorsport e<br />

distribuzione di ricambi al mercato indipendente.<br />

Rispondendo alle esigenze dei clienti, nel 2008<br />

Magneti Marelli ha realizzato decine di nuovi<br />

prodotti in tutte le linee di business. Tra questi si<br />

segnalano i componenti per Lancia Delta, Alfa<br />

MiTo, Abarth 500 e Maserati GranTurismo.<br />

Magneti Marelli 2008 2007 2006<br />

Ricavi netti (milioni di euro) 5.447 5.000 4.455<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 33.216 27.962 25.195<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro) 474 319 293<br />

Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (1) 268 221 210<br />

(1) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />

presentate dai marchi del Gruppo, realizzando<br />

numerosi prodotti tra i quali si segnalano i diesel<br />

Euro 5 per Fiat Bravo e Lancia Delta, il nuovo<br />

motore 1.4 litri a doppia alimentazione metanobenzina<br />

per Fiat Grande Punto e<br />

l’industrializzazione del sistema Start&Stop per<br />

Fiat 500 Pur-O 2 ® .<br />

FPT Powertrain Technologies 2008 2007 2006<br />

Ricavi netti (milioni di euro) 7.000 7.075 6.145<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) (2) 20.507 19.876 18.924<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro) 898 365 254<br />

Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (1) (1) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />

141 70 74<br />

(2) Include anche i dipendenti Iveco occupati nelle attività powertrain confluite in FPT Powertrain Technologies (8.335 unità a fine 2008 e 8.218 unità a fine 2007).


Teksid<br />

Teksid, con più di 60 anni di esperienza, è oggi il<br />

più grande gruppo di fonderie di ghisa del<br />

mondo, con una capacità produttiva di circa 600<br />

mila tonnellate annue. In questo materiale, infatti,<br />

realizza basamenti, teste cilindri e altri<br />

componenti per motori, oltre che particolari per<br />

trasmissioni, cambi e sospensioni. Costruisce<br />

anche teste cilindri in alluminio. Tra i suoi clienti,<br />

oltre alle Aziende di Fiat Group, ci sono anche i<br />

più importanti costruttori del mondo di<br />

automobili, camion, trattori e motori diesel.<br />

Teksid 2008 2007 2006<br />

Ricavi netti (milioni di euro) 837 783 979<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 7.600 7.826 8.342<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro) 41 32 32<br />

Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (1) 3 1 5<br />

(1) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />

Comau<br />

Come specialista nei sistemi di automazione<br />

industriale destinati al Settore autoveicolistico,<br />

Comau è l’Azienda del Gruppo che realizza<br />

“le macchine che costruiscono le macchine”.<br />

Offre, infatti, un ampio assortimento di soluzioni<br />

sia nell’ambito dei sistemi di saldatura e<br />

assemblaggio scocche sia nell’ambito dei sistemi<br />

di lavorazione e montaggio meccanico. Attività<br />

complessa che comprende: ingegneria, logistica e<br />

gestione, fabbricazione, installazione, avvio<br />

produttivo e manutenzione degli impianti<br />

produttivi presso gli stabilimenti dei clienti.<br />

Comau 2008 2007 2006<br />

Ricavi netti (milioni di euro) 1.123 1.089 1.280<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 11.445 11.960 12.293<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro) 17 33 56<br />

Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (1) (1) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />

13 12 20<br />

Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo 23


Mappa dei principali accordi<br />

internazionali attivi<br />

Italia<br />

FPT Powertrain Technologies<br />

e Gruppo Daimler<br />

Collaborazione strategica e<br />

forni tura di motori diesel<br />

light duty<br />

Francia e Italia<br />

Fiat Group Automobiles e<br />

Gruppo PSA Peugeot Citroën<br />

JV (Sevel) paritetica per la<br />

produzione di tre famiglie di<br />

veicoli:<br />

- monovolume alto di gamma<br />

per Peugeot, Citroën, Fiat e<br />

Lancia<br />

- furgone commerciale<br />

compatto per Peugeot, Citroën<br />

e Fiat<br />

- combi per Peugeot, Citroën e<br />

Fiat<br />

24 Il Gruppo e la Sostenibilità Mappa dei principali accordi internazionali attivi<br />

Francia, Germania, Italia,<br />

Svizzera, Gran Bretagna<br />

Iveco e Barclays<br />

JV per fornire servizi finanziari<br />

a rete di vendita e clienti finali<br />

Iveco<br />

Europa<br />

Fiat Group Automobiles (FGA)<br />

e Crédit Agricole<br />

JV per le attività di<br />

finanziamento in Europa di FGA,<br />

Jaguar e Land Rover<br />

Serbia<br />

Fiat Group Automobiles (FGA)<br />

e Governo Serbo<br />

JV per la produzione di<br />

autovetture FGA nello<br />

stabilimento ex Zastava<br />

(FGA 67% e Governo<br />

Serbo 33%)


Polonia<br />

Fiat Group Automobiles e Ford<br />

Alleanza per sviluppo e<br />

produzione di vetture del<br />

segmento A (Fiat 500 e Ford KA)<br />

FPT Powertrain Technologies<br />

e General Motors<br />

JV per la produzione del motore<br />

diesel 1.3 Multijet<br />

Russia<br />

Fiat Group Automobiles e<br />

OJSC-Sollers (già Severstal-Auto)<br />

JV per produzione (modello<br />

Linea) e commercializzazione di<br />

vetture Fiat<br />

Accordo di collaborazione<br />

relativo a:<br />

- assemblaggio dei modelli Palio,<br />

Albea e Doblò<br />

- assemblaggio di un veicolo<br />

commerciale leggero Ducato<br />

Turchia<br />

Fiat Group Automobiles e<br />

- Gruppo PSA Peugeot Citroën<br />

- Tofas (Gruppo Koç)<br />

Alleanza per sviluppo e<br />

produzione di veicoli<br />

commerciali leggeri<br />

CNH - Case New Holland e<br />

Koç Holding<br />

JV per la produzione di trattori<br />

con marchio Case IH e New<br />

Holland, importazione e<br />

distribuzione di macchine per<br />

l'agricoltura in Turchia (CNH<br />

37,5% e Koç Holding 37,5%)<br />

Iveco e Samotlor<br />

JV per la produzione del Daily<br />

in Russia<br />

FPT Powertrain Technologies e<br />

OJSC-Sollers (già Severstal-Auto)<br />

JV per produzione del motore<br />

diesel F1A<br />

Cina<br />

Iveco, FPT Powertrain<br />

Technologies, SAIC e Chongqing<br />

JV per la produzione e la<br />

vendita di veicoli industriali e<br />

relativi motori e trasmissioni<br />

India<br />

CNH - Case New Holland e<br />

Larsen & Toubro<br />

JV per la produzione e la vendita<br />

di macchine per le costruzioni<br />

Fiat Group Automobiles, FPT<br />

Powertrain Technologies e TATA<br />

Alleanza per:<br />

- JV per la produzione di auto<br />

dei segmenti B e C, motori e<br />

cambi<br />

- Condivisione della rete di<br />

concessionari<br />

Magneti Marelli e<br />

Suzuki, Maruti Suzuki<br />

JV per la produzione di<br />

centraline elettroniche di<br />

controllo per motori diesel<br />

Giappone<br />

FPT Powertrain Technologies e<br />

Suzuki Motor Corporation<br />

Accordo di licenza per la<br />

produzione di motori diesel<br />

Multijet<br />

Pakistan<br />

CNH - Case New Holland e<br />

Al Futtaim<br />

JV (Al-Ghazi) quotata per la<br />

produzione e distribuzione di<br />

trattori con il marchio New<br />

Holland in Pakistan (CNH 43.2%<br />

e Al Futtaim Group 50%)<br />

Magneti Marelli e<br />

Sumi Motherson<br />

JV per la produzione di<br />

sistemi di illuminazione<br />

e controllo motore<br />

Magneti Marelli e Krishna<br />

Due JV per la produzione di<br />

sistemi di scarico<br />

Magneti Marelli e<br />

Endurance Technologies<br />

JV per la produzione di<br />

ammortizzatori<br />

Magneti Marelli e<br />

United Machines<br />

JV per la produzione di<br />

sistemi elettronici automotive<br />

Il Gruppo e la Sostenibilità Mappa dei principali accordi internazionali attivi 25


Modello di Corporate Governance<br />

Il modello di Corporate Governance del Gruppo Fiat aderisce e si conforma ai principi di governance raccomandati dal Codice<br />

di Autodisciplina delle società quotate, edito nel marzo 2006 da Borsa Italiana S.p.A., con le integrazioni e gli adeguamenti<br />

nel tempo adottati in forza della previgente quotazione presso il New York Stock Exchange (NYSE) e quelli conseguenti alle<br />

caratteristiche del Gruppo.<br />

Obiettivo 2009<br />

Aggiornamento del<br />

Codice di Condotta<br />

per allinearlo alle<br />

migliori pratiche<br />

26 Il Gruppo e la Sostenibilità Modello di Corporate Governance<br />

Negli ultimi quindici anni il Gruppo ha arricchito<br />

notevolmente il proprio sistema di buon governo<br />

societario tramite l’adozione di un insieme di<br />

valori, regole e procedure da parte del vertice<br />

aziendale.<br />

Elemento fondamentale del sistema di Corporate<br />

Governance è il Codice di Condotta approvato dal<br />

Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. ed<br />

entrato in vigore nel 2003 sostituendo il<br />

precedente Codice Etico del 1993. Il Codice<br />

<strong>def</strong>inisce i principi di condotta negli affari nonché<br />

gli impegni e le responsabilità dei dipendenti.<br />

Non trascura i risvolti sociali e ambientali che<br />

accompagnano le attività del Gruppo, unitamente<br />

alla considerazione dell’importanza di un<br />

approccio cooperativo con gli stakeholder.<br />

Nel 2002 Fiat S.p.A., in qualità di società<br />

emittente azioni quotate, istituisce e adotta il<br />

Regolamento Internal Dealing diretto a<br />

disciplinare gli obblighi informativi e le modalità<br />

comportamentali delle “Persone Rilevanti” e della<br />

stessa Società, al fine di assicurare la massima<br />

trasparenza e omogeneità informativa nei<br />

confronti del mercato. Il regolamento rimarrà in<br />

vigore fino al marzo 2006, quando il recepimento<br />

della direttiva europea “Market Abuse”<br />

disciplinerà integralmente la materia, rendendo<br />

superflua un’ulteriore regolamentazione in via<br />

volontaria.<br />

Nel 2003 il Consiglio di Amministrazione di Fiat<br />

S.p.A. approva per la prima volta il Modello di<br />

Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs.<br />

231/01 che sarà successivamente aggiornato nel<br />

2005, nel 2006, nel 2007 e nel 2008 per recepire le<br />

evoluzioni normative ed interpretative in materia<br />

di reati sanzionati ex. D.Lgs. 231/01. Approvate dal<br />

Consiglio di Amministrazione, entrano in vigore<br />

nel 2003 le Linee di indirizzo per il Sistema di<br />

Controllo Interno. Il documento individua le<br />

principali responsabilità per il disegno, il<br />

funzionamento e il monitoraggio del sistema di<br />

controllo interno. Il Consiglio approva inoltre i<br />

regolamenti del Comitato Controllo Interno e del<br />

Comitato Nomine e Compensi che, rivisti nel<br />

2005, <strong>def</strong>iniscono composizione, compiti e<br />

riunioni dei Comitati. Il Comitato Nomine e<br />

Compensi rimarrà in vigore fino al 2007 per<br />

diventare poi Comitato Nomine e Corporate<br />

Governance e Comitato Remunerazioni.<br />

Entrano in vigore sempre nel 2003 anche le Linee<br />

Guida sulle operazioni significative e con parti<br />

correlate. Conformemente al Codice di<br />

Autodisciplina delle società quotate, il Consiglio<br />

di Amministrazione si riserva in via preventiva<br />

l’esame e l’approvazione delle operazioni aventi<br />

un significativo rilievo economico, patrimoniale e<br />

finanziario, ivi comprese le più significative<br />

operazioni con parti correlate che assoggetta a<br />

particolari criteri di correttezza sostanziale e<br />

procedurale.<br />

Nel 2004, per la prima volta, le informazioni<br />

relative al sistema di Corporate Governance,<br />

precedentemente contenute nella Relazione sulla<br />

Gestione al Bilancio, vengono organizzate in un<br />

documento: la Relazione sulla Corporate<br />

Governance.<br />

La Relazione, redatta in conformità alla Guida<br />

diffusa da Assonime ed Emittenti Titoli S.p.A. e<br />

raccomandata da Borsa Italiana S.p.A., ha<br />

cadenza annuale.


Sempre nel 2004 il Gruppo Fiat attiva un processo<br />

di Enterprise Risk Management il cui framework<br />

di riferimento è il COSO (The Committee of<br />

Sponsoring Organizations of the Tradeway<br />

Commission) - Enterprise Risk Management<br />

(ERM) - Integrated Framework del 29 settembre<br />

2004.<br />

Nel 2005 l’Assemblea degli Azionisti di Fiat S.p.A.<br />

approva articolati requisiti per la valutazione<br />

annuale dell’indipendenza degli amministratori.<br />

Sempre nel 2005 il Consiglio di Amministrazione<br />

approva la Procedura di Gruppo per il<br />

conferimento di incarichi a società di revisione al<br />

fine di salvaguardare il requisito di indipendenza<br />

delle società incaricate della revisione contabile.<br />

Entra inoltre in vigore nel 2005 la Procedura per<br />

la gestione delle denunce che ha la finalità di<br />

disciplinare il processo operativo di ricevimento,<br />

archiviazione e riscontro delle segnalazioni di<br />

violazione del Codice di Condotta pervenute da<br />

qualsiasi soggetto interno (dipendenti) o esterno<br />

Il Modello di Enterprise Risk Management (ERM)<br />

Il Gruppo Fiat considera il sistema di controllo interno un<br />

elemento fondamentale della Governance aziendale e ha<br />

implementato il modello ERM per garantirne l’efficienza e<br />

l’efficacia, assicurando un’attenta gestione dei rischi.<br />

A questo fine il Gruppo ha studiato e adattato alle proprie<br />

esigenze l’Enterprise Risk Management, il framework<br />

pubblicato nel settembre 2004 dal COSO (The Committee<br />

of Sponsoring Organizations of the Tradeway Commission),<br />

il comitato formato da cinque associazioni professionali<br />

americane con competenze specifiche di bilancio e<br />

auditing.<br />

L’ERM è stato strutturato come un processo aziendale con<br />

obiettivi e ruoli <strong>def</strong>initi in tutta l’organizzazione. Consente<br />

un costante monitoraggio dei rischi che possono impedire<br />

il raggiungimento degli obiettivi aziendali ma anche<br />

rappresentare delle opportunità.<br />

Il processo è coordinato centralmente dall’ente aziendale<br />

Group Control, mentre nei Settori la responsabilità è stata<br />

attribuita ai Chief Financial Officer (CFO).<br />

La mappatura dei rischi è stata effettuata centralmente<br />

con un approccio top-down, partendo dagli obiettivi di<br />

processo e identificando 80 risk drivers in diverse<br />

aree/processi. La valutazione del rischio segue invece un<br />

all’Azienda (fornitori, clienti eccetera).<br />

Nel 2006 il Gruppo Fiat, in qualità di “Foreign<br />

registrant accelerated filer”, certifica il sistema di<br />

controllo interno sul reporting finanziario previsto<br />

dalla sezione 404 del Sarbanes Oxley Act<br />

statunitense. Le attività effettuate dal<br />

management e dall’Internal Audit con riferimento<br />

al processo di conformità al Sarbanes-Oxley Act,<br />

nonostante il delisting dal New York Stock<br />

Exchange (NYSE), sono state di fatto mantenute<br />

come attività di valutazione e monitoraggio del<br />

Sistema di Controllo Interno sul Financial<br />

Reporting (ICFR). Ciò anche al fine di supportare<br />

la certificazione da parte dell’Amministratore<br />

Delegato e dei dirigenti preposti alla redazione<br />

dei documenti contabili societari, richiesta dalla<br />

legge italiana 262/2005 a partire dal 2007. Sia a<br />

livello di Gruppo sia di Settore, i risultati delle<br />

attività ICFR sono periodicamente comunicate al<br />

top management e al Comitato Controllo Interno.<br />

approccio bottom-up: partendo dalla singola Società o<br />

business unit, ogni rischio è valutato in termini di<br />

probabilità di accadimento e impatto (economico, di<br />

continuità di business o di ritorno d’immagine aziendale)<br />

entrambi, come alto/medio/basso, fino ad ottenere una<br />

valutazione di Settore.<br />

Il modello prevede che siano inoltre descritte le misure in<br />

essere, <strong>def</strong>inite le future misure di contenimento dei rischi<br />

non accettabili, i piani di azione e i relativi responsabili.<br />

L’intero processo è supportato da un sistema informatico<br />

sviluppato internamente ad hoc.<br />

Al temine del processo, i Risk Report di ogni Settore<br />

vengono consolidati dando vita al Group Risk Report.<br />

Con l’approvazione delle linee di indirizzo per il Sistema di<br />

Controllo Interno, nel dicembre del 2002, il Gruppo Fiat ha<br />

stabilito che, nei singoli Settori, in base a determinati<br />

criteri (natura del rischio, probabilità, impatto eccetera) i<br />

rischi devono essere sottoposti all’esame del Consiglio di<br />

Amministrazione da parte degli Amministratori Esecutivi.<br />

Inoltre, la mappa dei rischi e delle contromisure è<br />

presentata annualmente al Comitato Controllo Interno che<br />

tra i suoi compiti ha anche quello di assistere il Consiglio<br />

nel verificare l’adeguatezza e l’effettivo funzionamento del<br />

Sistema di Controllo Interno.<br />

La funzione Internal<br />

Audit ha attuato un<br />

external quality<br />

assessment<br />

ottenendo il giudizio<br />

di generally compliant<br />

agli standard<br />

internazionali di<br />

Internal Audit. Tra le<br />

best practice emerse:<br />

il posizionamento<br />

organizzativo, lo<br />

sviluppo professionale,<br />

i metodi e i sistemi<br />

informatici utilizzati<br />

Il Gruppo e la Sostenibilità Modello di Corporate Governance 27


28 Il Gruppo e la Sostenibilità Governance della Sostenibilità<br />

Governance della Sostenibilità<br />

Per essere sostenibile e garantire una crescita<br />

duratura nel tempo, un’azienda deve tener in<br />

considerazione gli interessi e le aspettative degli<br />

stakeholder. In quest’ottica nel Gruppo Fiat<br />

l’integrazione delle scelte economiche con quelle<br />

di natura sociale e ambientale costituisce un<br />

impegno fondamentale per la creazione di valore<br />

di lungo periodo. Questa consapevolezza ha radici<br />

nella storia del Gruppo e si è evoluta e rafforzata<br />

nel corso degli anni, integrando<br />

Funzioni Corporate<br />

Settori<br />

Gli organi della Sostenibilità<br />

L’ Unità di Sostenibilità, (US) che fa capo al Group<br />

Controller, ha il compito di facilitare la diffusione<br />

della cultura della Sostenibilità in Azienda, di<br />

individuare le aree di miglioramento e di<br />

supportare e coordinare i progetti che<br />

costituiscono il Piano di Sostenibilità.<br />

Il Comitato di Sostenibilità (CS) favorisce e valuta<br />

le decisioni operative e svolge un ruolo consultivo<br />

delle proposte che l’US sottopone al GEC (Group<br />

Executive Council). A partire dal 2009 il Comitato si<br />

riunirà istituzionalmente due volte all’anno, mentre<br />

i suoi componenti continueranno ad essere<br />

consultati singolarmente in caso di necessità.<br />

Il CS è composto dalle principali funzioni<br />

aziendali di Gruppo e Settore: Business<br />

Development, Corporate Communications,<br />

Engineering & Design, GEC Coordinator, Group<br />

Control, Human Resources, Industrial Relations,<br />

Institutional Relations, Internal Audit, Manufacturing,<br />

Purchasing, Senior Counsel, Treasurer.<br />

Il GEC, organismo decisionale guidato<br />

dall’Amministratore Delegato del Gruppo e<br />

composto dagli Amministratori Delegati dei<br />

Settori operativi e da alcuni capi funzione,<br />

progressivamente la Sostenibilità nelle strategie<br />

aziendali. Il 2008 ha rappresentato l’anno<br />

dell’ulteriore evoluzione. Il Gruppo ha costituito<br />

un’Unità dedicata che ha lo scopo d’introdurre un<br />

sistema di Gestione Integrata della Sostenibilità<br />

volto a promuovere un processo di<br />

miglioramento continuo a supporto di uno<br />

sviluppo sostenibile, contribuendo alla gestione<br />

dei rischi e migliorando al tempo stesso la<br />

reputazione presso gli stakeholder.<br />

Group Executive Council<br />

Unità di Sostenibilità Comitato di Sostenibilità<br />

<strong>def</strong>inisce l’approccio strategico, approva le linee<br />

guida e valuta la congruità del Piano di<br />

Sostenibilità con l’orientamento di business.<br />

Il GEC è periodicamente informato sull’andamento<br />

dei progetti e sulle performance del Gruppo<br />

relativamente alle tematiche di Sostenibilità.<br />

Il Processo del Piano di Sostenibilità<br />

L’Unità di Sostenibilità individua, in collaborazione<br />

con i Settori e le Funzioni Corporate, le aree di<br />

miglioramento e i relativi progetti/obiettivi e formula<br />

una proposta di Piano di Sostenibilità (fase di<br />

pianificazione).<br />

Il Piano viene valutato dal Comitato di Sostenibilità e,<br />

in seguito, viene sottoposto per approvazione al GEC,<br />

che ne analizza la coerenza con la strategia del<br />

Gruppo. La responsabilità dei progetti e del<br />

raggiungimento degli obiettivi concordati nel Piano di<br />

Sostenibilità fa capo ai diversi Settori o alle Funzioni<br />

Corporate, che hanno risorse, strumenti e know-how<br />

necessari per l’implementazione (fase di gestione).<br />

A ulteriore garanzia del rispetto degli impegni presi,<br />

l’US è periodicamente informata dello stato di<br />

avanzamento dei progetti e, a sua volta, aggiorna il<br />

GEC (fase di controllo).


Piano di Sostenibilità<br />

In questa edizione del Bilancio, il Gruppo presenta il suo primo Piano di Sostenibilità con il quale<br />

comunica il proprio impegno nei confronti degli stakeholder.<br />

Il Piano si focalizza su alcune direttrici prioritarie, è dettagliato sul 2009, e verrà aggiornato di anno in<br />

anno al fine di rendicontare sullo stato dei progetti e fissare nuovi obiettivi per garantire un<br />

miglioramento continuo delle performance del Gruppo.<br />

Corporate Governance e Sostenibilità<br />

■ Mantenere un sistema di Governance allineato con le best practice internazionali<br />

Prodotto<br />

■ Continuare a ridurre le emissioni di CO2 e le emissioni inquinanti<br />

■ Incrementare la recuperabilità, riciclabilità e riutilizzabilità dei veicoli<br />

■ Continuare a migliorare la sicurezza dei prodotti<br />

Processi produttivi<br />

■ Migliorare la cultura ambientale del Gruppo<br />

■ Minimizzare l’impatto ambientale (e.g. consumo di energia, emissioni di CO2 )<br />

Risorse umane<br />

■ Offrire pari opportunità<br />

■ Promuovere lo sviluppo del capitale umano<br />

■ Sviluppare e gestire la conoscenza<br />

■ Sensibilizzare sui temi di Sostenibilità<br />

■ Promuovere e salvaguardare la salute e la sicurezza<br />

Rete dei concessionari e di assistenza<br />

■ Formare la rete su tematiche specifiche di ecologia e sicurezza<br />

Clienti<br />

■ Migliorare la “customer experience”<br />

Fornitori<br />

■ Sviluppare e promuovere la Sostenibilità ambientale e sociale nella Supply Chain<br />

Comunità<br />

■ Supportare le comunità locali<br />

■ Sostenere la formazione dei giovani<br />

Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità 29


Piano di Sostenibilità<br />

Corporate Governance e Sostenibilità<br />

Sistema di Governance best-in-class<br />

Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />

Sviluppare e diffondere all’interno<br />

del Gruppo Fiat la cultura della<br />

Sostenibilità<br />

Prodotto<br />

Emissioni di CO 2<br />

Proseguire nello sviluppo di una<br />

gamma di vetture con il più basso<br />

livello di emissioni di CO 2 medie<br />

ponderate<br />

Fiat Group Automobiles (FGA)<br />

30 Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità<br />

● Implementazione di un sistema di<br />

Gestione Integrata della Sostenibilità che<br />

includa aspetti ambientali e sociali nelle<br />

decisioni di business<br />

● Aggiornamento del Codice di Condotta<br />

● Introduzione di uno specifico programma<br />

anti-frode<br />

Introduzione e sviluppo di un portafoglio di<br />

soluzioni tecnologiche diversificate:<br />

MOTORI<br />

● “downsizing” dei motori a benzina (e.g. T-Jet)<br />

● tecnologia Multiair (2009)<br />

● Multijet di seconda generazione su motori<br />

diesel (2009)<br />

● sistema Start&Stop su larga scala<br />

● motore bicilindrico (Small Gasoline<br />

Engine) su vetture dei segmenti più bassi<br />

TRASMISSIONI<br />

● diffusione del cambio AMT (Automated<br />

Manual Transmission) nel segmento delle<br />

vetture piccole e sui veicoli commerciali<br />

leggeri<br />

● introduzione di cambi altamente efficienti<br />

a doppia frizione a secco (DDCT - Dual Dry<br />

Clutch Transmission) nel segmento delle<br />

vetture medie<br />

VEICOLO<br />

● riduzione di peso del 5% sui modelli<br />

2010-12 vs quelli 2005-07<br />

● aumento dell’efficienza generale dei<br />

sistemi ausiliari (e.g. sistemi di<br />

climatizzazione, alternatore, pompa olio) e<br />

della gestione termica (sistemi di<br />

raffreddamento con scambiatori di calore<br />

intelligenti)<br />

✔ Creati l’Unità e il Comitato di Sostenibilità<br />

✔ Coinvolto periodicamente il GEC (Group<br />

Executive Council) per condividere<br />

tematiche di Sostenibilità<br />

✔ Identificate le principali aree di<br />

miglioramento e i relativi progetti<br />

✔ Elaborato il primo Piano di Sostenibilità<br />

✔ Iniziato il supporto e il coordinamento<br />

centrale dei progetti<br />

Vedere pagine 28 e 29<br />

✔ Formulata una proposta di aggiornamento<br />

✔ Primo esame<br />

✔ Il brand Fiat ha registrato le emissioni<br />

medie ponderate più basse in Europa (133,7<br />

g/km di CO 2) tra i 10 marchi più venduti<br />

(fonte: Jato Dynamics)<br />

✔ Circa il 36% delle vetture vendute in<br />

Europa ha registrato emissioni fino a 120<br />

g/km di CO 2 e circa il 73% fino a 140 g/km<br />

di CO 2<br />

✔ Introdotto il sistema Start&Stop sul<br />

modello Fiat 500<br />

✔ Presentata la gamma Fiat Pur-O 2 ® che<br />

comprende le versioni di 500, Bravo e<br />

Croma con emissioni di CO 2 ulteriormente<br />

ridotte<br />

Vedere pagine 45 e 46<br />

2009<br />

■ <strong>def</strong>inizione di un flusso informativo verso<br />

il CdA<br />

■ approvazione e diffusione del Codice di<br />

Condotta aggiornato<br />

■ approvazione e diffusione del programma<br />

anti-frode<br />

2009<br />

■ graduale estensione della gamma<br />

Fiat Pur-O 2 ®<br />

2012<br />

■ mantenimento della leadership per le<br />

vetture con il più basso livello medio<br />

ponderato di emissioni di CO 2 tra i principali<br />

costruttori in Europa


Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />

Ridurre le emissioni di CO 2 con un<br />

approccio a 360 gradi<br />

Maserati<br />

Ferrari<br />

CNH - Case New Holland<br />

Introduzione e sviluppo di un portafoglio di<br />

soluzioni tecnologiche diversificate:<br />

MOTORI<br />

● nuova famiglia di motori (studi sul<br />

downsizing e/o turbo)<br />

● sistema Start&Stop<br />

TRASMISSIONI<br />

● aumento dell’efficienza del cambio<br />

VEICOLO<br />

● pneumatici verdi (riduzione della<br />

resistenza al rotolamento)<br />

● materiali più leggeri e ultra leggeri<br />

● aumento dell’efficienza aerodinamica su<br />

tutti i nuovi modelli<br />

● miglioramento della gestione termica e del<br />

raffreddamento<br />

● ottimizzazione di attriti e lubrificazione<br />

● introduzione di accessori intelligenti<br />

(Pulse Width Modulation controllers, Smart<br />

alternator)<br />

Introduzione e sviluppo di un portafoglio di<br />

soluzioni tecnologiche diversificate:<br />

MOTORI<br />

● doppia iniezione (2009)<br />

● sistema Start&Stop (2009)<br />

● smart alternator (2009/10)<br />

● gestione termica intelligente (2009/10)<br />

● programma di riduzione dell’attrito (2009/10)<br />

● studio su motori turbo<br />

TRASMISSIONI<br />

● pompa dell’olio di lubrificazione del<br />

cambio ad alta efficienza<br />

VEICOLO<br />

● materiali ultra leggeri (nuova Enzo 2011/12)<br />

● controllo attivo dei flussi aerodinamici<br />

interni (2009/10)<br />

● valutazione, in collaborazione con i<br />

fornitori, di nuovi pneumatici con ridotta<br />

resistenza al rotolamento<br />

● ottimizzazione della frenata per minimizzare<br />

le perdite e aumentare l’efficienza<br />

Aumento dell’efficienza (quantità di lavoro<br />

svolto per unità di energia utilizzata per<br />

macchina), attraverso:<br />

● miglioramento dei sistemi veicolo<br />

(trasmissioni, circuiti idraulici, sistemi di<br />

raffreddamento, sistemi di ventilazione e<br />

condizionamento, fonte energia elettrica)<br />

per macchine agricole<br />

● sviluppo di prototipi e di tecnologie<br />

(uniche al mondo per livello di efficienza)<br />

per caricatori gommati<br />

● studi di fattibilità per prototipi di minipale<br />

e terne con motori di dimensioni ridotte<br />

✔ –17% di emissioni di CO 2 (365 vs 443 g/km):<br />

Quattroporte 4.7 Automatica (2008) vs<br />

Quattroporte 4.2 cambio elettroattuato F1<br />

(2005)<br />

✔ –13% di emissioni di CO 2 (345 vs 400 g/km):<br />

GranTurismo 4.2 Automatica (2008) vs<br />

GranSport 4.2 F1 (2005)<br />

✔ –12% di emissioni di CO 2:<br />

California motore 8 valvole vs F430 8 valvole.<br />

Sulla California sono stati introdotti:<br />

✔ iniezione diretta ad alta pressione<br />

(200 bar)<br />

✔ cambio a doppia frizione<br />

✔ efficienza aerodinamica<br />

✔ Brake Prefill<br />

✔ Introdotto il motore diesel F32, altamente<br />

efficiente e di dimensioni ridotte, per<br />

minipale. Si è aggiudicato il riconoscimento<br />

“Diesel of the Year”<br />

2012<br />

■ –30% di emissioni di CO2 sulla nuova<br />

Quattroporte vs versione 2008<br />

2012<br />

■ –40% di emissioni di CO 2 vs gamma 2007<br />

In corso<br />

Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità 31


Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />

Rafforzare la leadership nella riduzione<br />

dei consumi e delle emissioni di CO 2<br />

Iveco<br />

Promuovere l’utilizzo di fonti<br />

energetiche alternative e rinnovabili<br />

Fiat Group Automobiles (FGA)<br />

Maserati<br />

CNH - Case New Holland<br />

Iveco<br />

32 Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità<br />

Introduzione e sviluppo di un portafoglio di<br />

soluzioni tecnologiche diversificate:<br />

MOTORI<br />

● motori Common Rail per la gamma dei<br />

veicoli commerciali pesanti<br />

● miglioramento dell’efficienza del sistema<br />

SCR (Selective Catalytic Reduction)<br />

● ultra-high fuel economy oil per i motori<br />

Cursor (2009)<br />

VEICOLO<br />

● miglioramento dell’efficienza dei sistemi<br />

ausiliari (e.g. aria condizionata,<br />

raffreddamento motore)<br />

Promuovere veicoli più lunghi per<br />

aumentare la capacità di trasporto merci<br />

● Promuovere nei principali mercati almeno<br />

un modello ad energia alternativa, in linea<br />

con le condizioni socio-economiche ed<br />

energetiche locali:<br />

● metano (brand Natural Power) e GPL<br />

in Europa<br />

● Flex & TetraFuel in America Latina<br />

● Valutazione e sperimentazione di altre<br />

soluzioni sostenibili per il futuro:<br />

● trazione elettrica/ibrida per la mobilità<br />

urbana<br />

● miscele metano-idrogeno<br />

● Ampliamento della gamma di modelli che<br />

possono utilizzare combustibili alternativi o<br />

rinnovabili<br />

● Aumento della compatibilità della gamma con<br />

miscele a percentuali più alte di biocombustile<br />

● Promuovere il piano Clean Energy Leader<br />

per l’utilizzo di biocombustibili e seguire con<br />

interesse la ricerca sui biocarburanti di<br />

seconda generazione, prodotti dalle<br />

coltivazioni per scopi non alimentari (New<br />

Holland Agriculture)<br />

● Promuovere il concetto di indipendenza<br />

energetica per l’azienda agricola attraverso<br />

l’utilizzo di trattori a idrogeno (New Holland<br />

Agriculture)<br />

● Promuovere soluzioni di combustibili/trazioni<br />

alternative per specifici segmenti di prodotto:<br />

● metano per furgoni, camion e autobus<br />

● trazione elettrica per minibus e furgoni<br />

merci urbani<br />

● Valutazione e sperimentazione di altre<br />

soluzioni sostenibili per il futuro:<br />

● trazione ibrida diesel-elettrica per<br />

autobus e furgoni merci urbani<br />

● biocombustibili di seconda generazione<br />

(Olio vegetale idrogenato, Bio-massa a Liquido)<br />

✔ Promosso un gruppo di lavoro con altri<br />

costruttori di veicoli industriali e con la<br />

Commissione europea al fine di sviluppare<br />

una metodologia per la misurazione delle<br />

emissioni di CO 2 dei veicoli commerciali<br />

pesanti<br />

✔ Memorandum d’Intesa con il Ministero dei<br />

Trasporti italiano per la sperimentazione di<br />

semirimorchi più lunghi (Progetto Diciotto)<br />

✔ 75% quota di mercato Fiat nelle vetture a<br />

metano e 55% quota di mercato nei veicoli<br />

commerciali leggeri a metano in Europa<br />

(80.000 veicoli Fiat a metano venduti in<br />

Europa)<br />

✔ Gamma a metano più ampia d’Europa con<br />

8 modelli tra Fiat e Fiat Professional<br />

(lanciata Grande Punto Natural Power)<br />

✔ 650.000 veicoli Fiat Flexfuel e TetraFuel ®<br />

venduti in Brasile (99% del mix di vendita)<br />

✔ Aggiudicato il bando della Regione<br />

Lombardia per la fornitura di 20 Panda<br />

metano-idrogeno<br />

Vedere pagine 48-50<br />

✔ 80% dei modelli di New Holland<br />

Agriculture sono predisposti per l’utilizzo di<br />

miscele di biocombustibili fino al 100%<br />

Vedere pagina 51<br />

✔ Realizzato NH 2TM , primo prototipo funzionante<br />

di trattore agricolo a idrogeno. Si è aggiudicato<br />

la Medaglia d’oro al Sima Innovation Awards<br />

Vedere pagina 68<br />

✔ Leader in Europa con una gamma<br />

completa di veicoli a metano e un parco<br />

circolante di circa 10.000 mezzi<br />

Vedere pagina 49<br />

✔ Sperimentati 10 Daily ibridi in<br />

collaborazione con FedEx<br />

✔ Sperimentato su strada un Eurocargo<br />

ibrido in collaborazione con TNT<br />

Vedere pagine 52 e 53<br />

2012<br />

■ <strong>def</strong>inizione di un metodo efficace per<br />

misurare le emissioni di CO2 dei veicoli<br />

commerciali pesanti<br />

2009<br />

■ sperimentazione su strada di 20 unità<br />

(combinazioni di articolati di<br />

trattori/semirimorchi di 18 m. di lunghezza)<br />

2009:<br />

■ mantenimento della leadership nel<br />

mercato dei veicoli a metano<br />

■ lancio sul mercato del Ducato e del Fiorino<br />

Natural Power<br />

■ introduzione di una gamma di veicoli a<br />

GPL<br />

2009<br />

■ predisposizione di tutti i motori a benzina<br />

per l’utilizzo di miscele di bioetanolo al 10%<br />

(E10)<br />

Entro 2011<br />

■ ulteriore aumento del numero di modelli<br />

predisposti per l’utilizzo di miscele di<br />

biocombustibili al 100%<br />

2010<br />

■ primi test di prototipi di trattori a idrogeno<br />

in un’azienda agricola energeticamente<br />

indipendente<br />

2009<br />

■ lancio sul mercato dell’Eurocargo a<br />

metano<br />

■ completamento della sperimentazione su<br />

strada dei veicoli ibridi


Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />

Promuovere l’utilizzo di tecnologie a<br />

basso impatto ambientale e<br />

incoraggiare i clienti ad un<br />

comportamento ecologico<br />

Fiat Group Automobiles (FGA)<br />

Emissioni inquinanti e acustiche<br />

Ridurre al minimo le emissioni<br />

inquinanti<br />

Fiat Group Automobiles (FGA)<br />

Maserati<br />

CNH - Case New Holland<br />

Iveco<br />

Ridurre le emissioni acustiche<br />

Fiat Group Automobiles (FGA)<br />

Contribuire a migliorare la gestione<br />

del traffico<br />

Fiat Group Automobiles (FGA)<br />

● Fornire ai clienti informazioni sull'utilizzo e<br />

la manutenzione ecologica dei veicoli<br />

● Anticipazione delle normative sulle<br />

emissioni inquinanti (e.g. ossidi di azoto<br />

NO x, particolato) attraverso lo sviluppo e<br />

l’introduzione di nuove soluzioni<br />

tecnologiche<br />

● Certificazione dell’attuale gamma dei veicoli<br />

commerciali medi e pesanti in base allo<br />

standard EEV (Enhanced Environmentally-<br />

Friendly Vehicles)<br />

● Anticipazione delle normative per la<br />

riduzione di NO x e particolato e della normativa<br />

Euro VI per veicoli commerciali medi e<br />

pesanti, attraverso:<br />

● un ulteriore sviluppo del sistema SCR<br />

(Selective Catalytic Reduction)<br />

● un uso generalizzato del filtro<br />

antiparticolato (DPF)<br />

● Interventi sulle emissioni acustiche del<br />

propulsore (rumorosità motore,<br />

trasmissione e ausiliari) e del rotolamento<br />

degli pneumatici (preservando le<br />

caratteristiche dinamiche)<br />

● Rendere il sistema di informazione sul<br />

traffico più accessibile ai clienti, migliorando<br />

la qualità delle informazioni<br />

✔ Presentato il software eco:Drive che aiuta<br />

a migliorare lo stile di guida (in quattro mesi<br />

20.000 utenti registrati con un risparmio di<br />

oltre 400 ton di CO 2)<br />

✔ Promosso il programma di manutenzione<br />

Green check-up<br />

Vedere pagine 46 e 47<br />

✔ Omologazione Euro 5 in corso per sei<br />

modelli<br />

✔ Dal 1° dicembre tutti i veicoli con motori<br />

4.7 sono stati omologati Euro 5 (rappresenta<br />

il 77% della produzione)<br />

✔ 25.000 veicoli commerciali medi e pesanti<br />

conformi alla normativa Euro V venduti in<br />

Europa (riduzione di circa 4.000 ton di NO x)<br />

✔ Motori per camion e autobus omologati<br />

EEV<br />

Vedere pagina 54<br />

✔ – 5% delle emissioni acustiche dei nuovi<br />

propulsori diesel Euro 5<br />

✔ Introdotto il sistema Start&Stop che ha<br />

permesso di ottenere una riduzione delle<br />

emissioni acustiche nella guida urbana<br />

✔ Quasi 550.000 veicoli dotati di Blue&Me<br />

venduti nel mondo (di cui circa 10% con<br />

Blue&Me Nav in Europa)<br />

Vedere pagina 59<br />

2009<br />

■ diffusione di eco:Drive<br />

■ estensione del Green check-up<br />

■ lancio di una campagna “educativa” per<br />

una guida responsabile<br />

Entro il 2010<br />

■ tutti i veicoli prodotti conformi alla<br />

normativa Euro 5<br />

Nota: le scadenze di legge per la normativa Euro 5<br />

sono: 1° settembre 2009 per le nuove omologazioni;<br />

1° gennaio 2011 per tutte le nuove immatricolazioni<br />

Entro 1° dicembre 2009<br />

■ tutti i veicoli prodotti conformi alla<br />

normativa Euro 5<br />

Prima del 2011<br />

■ progressiva introduzione di nuovi modelli<br />

conformi alla normativa Interim Tier 4<br />

Nota: le scadenze di legge per la normativa Interim<br />

Tier 4 sono: 1° gennaio 2011 motori >130kW;<br />

1° gennaio 2012 motori


Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />

Maserati<br />

Iveco<br />

Recuperare, Riciclare, Riutilizzare<br />

Estendere l’uso della metodologia<br />

Life Cycle Assessment (LCA)<br />

Fiat Group Automobiles (FGA)<br />

Recepire la normativa REACH<br />

(Registration, Evaluation,<br />

Authorisation of Chemicals) con<br />

focus sulle SVHC (Substances of<br />

Very High Concern)<br />

Fiat Group Automobiles (FGA)<br />

Aumentare l’utilizzo di materiali<br />

riciclati<br />

Fiat Group Automobiles (FGA)<br />

Aumentare la percentuale di<br />

recuperabilità del parco circolante<br />

Fiat Group Automobiles (FGA) - Iveco<br />

34 Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità<br />

● Rendere il sistema di informazione sul<br />

traffico più accessibile ai clienti, migliorando<br />

la qualità delle informazioni<br />

● Analisi degli impatti ambientali dei<br />

componenti e/o dei processi produttivi<br />

● Definizione delle modalità operative di<br />

gestione e individuazione delle criticità<br />

● Implementazione di un sistema informatico<br />

per la gestione di REACH e di un sistema di<br />

informazione per i clienti sui temi relativi a SVHC<br />

● Coinvolgimento delle affiliazioni<br />

● Individuazione dei componenti in cui è<br />

possibile utilizzare materiali riciclati<br />

● Monitoraggio dei materiali riciclati nei<br />

componenti tramite sistema informatico (IMDS)<br />

● Guidare tutte le associazioni di operatori<br />

economici che gestiscono i veicoli a fine vita<br />

per la realizzazione di un Accordo Quadro<br />

con le autorità pubbliche italiane<br />

● Sviluppo di una rete di demolitori<br />

qualificati e autorizzati<br />

✔ Oltre il 50% della produzione è dotato di<br />

Bluetooth o telefono cellulare integrato<br />

✔ Introdotto il Blue&Me Fleet<br />

Vedere pagina 55<br />

✔ Applicata analisi LCA ad alcuni processi<br />

produttivi (e.g. pre-trattamento verniciatura)<br />

✔ Applicata analisi LCA ai materiali innovativi<br />

(e.g. progetto UE per valutare un nuovo<br />

materiale per la sigillatura dei vetri al fine di<br />

facilitarne il distacco durante le operazioni di<br />

manutenzione o di fine vita)<br />

Vedere pagina 57<br />

✔ Creato un gruppo di lavoro intersettoriale<br />

per la <strong>def</strong>inizione delle Linee Guida di<br />

Gruppo per la gestione di REACH<br />

Vedere pagine 57 e 1<br />

✔ Iniziata la mappatura dei componenti delle<br />

vetture realizzati in materiale riciclato<br />

✔ Accordo Quadro sulla Gestione dei Veicoli<br />

Fuori Uso, guidato da FGA e i Ministeri<br />

dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico<br />

italiani e firmato da tutte le associazioni di<br />

operatori economici del settore di riferimento<br />

✔ Attivata una rete di demolitori in tutta<br />

Europa<br />

Vedere pagina 56<br />

2010<br />

■ 100% della produzione dotato di<br />

Bluetooth o telefono cellulare integrato<br />

In corso<br />

2009<br />

■ analisi LCA degli impianti di<br />

condizionamento per valutare l’impatto<br />

sull’ambiente dei sistemi alternativi in studio<br />

■ analisi LCA del processo di saldatura delle<br />

schede elettriche/elettroniche con e senza<br />

piombo<br />

2009<br />

■ sviluppo di sistemi informatici (IMDS e<br />

FELIS) per la gestione di REACH e creazione<br />

di uno “sportello clienti” per informazioni di<br />

dettaglio sulle SVHC<br />

2010<br />

■ gestione integrata delle schede sicurezza<br />

delle sostanze e attività propedeutiche per<br />

notifica SVHC<br />

2009<br />

■ completamento della mappatura<br />

2009<br />

■ diffondere informazioni sullo smontaggio<br />

dei veicoli attraverso diversi mezzi di<br />

comunicazione<br />

■ sviluppare sistemi informatici per<br />

incrementare il riutilizzo dei materiali<br />

riciclabili provenienti da veicoli a fine vita


Sicurezza dei prodotti<br />

Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />

Continuare a migliorare la sicurezza<br />

preventiva, attiva e passiva dei veicoli<br />

Fiat Group Automobiles (FGA)<br />

Maserati<br />

Ferrari<br />

Iveco<br />

Continuare a migliorare le condizioni<br />

di lavoro degli operatori delle macchine<br />

CNH - Case New Holland<br />

Continuare ad aumentare gli standard<br />

di sicurezza per gli operatori delle<br />

macchine<br />

CNH - Case New Holland<br />

● Promuovere una gamma di sistemi di<br />

assistenza alla guida (e.g. ESP)<br />

● Promuovere una gamma di sistemi di<br />

assistenza alla guida:<br />

● Ultima generazione del Vehicle Dynamic<br />

Control (VDC)<br />

● Skyhook - sospensioni a controllo attivo<br />

dello smorzamento<br />

● Proiettori anteriori adattivi e fari allo xeno<br />

● Brake Prefill<br />

● Protezioni attive antiribaltamento<br />

●Trasferimento della tecnologia<br />

dall’esperienza in Formula 1 alle vetture<br />

stradali<br />

● Promuovere una gamma di sistemi di<br />

assistenza alla guida:<br />

● Controllo Elettronico della Stabilità (ESC)<br />

● Lane Departure Warning (LDW)<br />

● Cruise Control Adattativo (ACC)<br />

● Valutazione di altri dispositivi di sicurezza<br />

per il futuro:<br />

● Lane Change e Turning Assistant<br />

● Front Collision Warning<br />

● Riduzione del livello di rumorosità<br />

nell’abitacolo e dell’esposizione alle<br />

vibrazioni dell’operatore, attraverso:<br />

● sospensioni attive per cabine e assali<br />

(macchine per l’agricoltura)<br />

● elevata ergonomicità (macchine per<br />

costruzioni)<br />

● Miglioramento dell’ergonomia dei<br />

comandi e riduzione dello stress psico-fisico<br />

dell’operatore<br />

● Aumento dei requisiti di sicurezza per le<br />

funzioni a controllo elettronico delle macchine<br />

per costruzioni<br />

● Aumento della guidabilità e della sicurezza<br />

ad alta velocità dei trattori agricoli<br />

✔ 5 stelle Euro NCAP: Alfa MiTo e Lancia Delta<br />

✔ Più del 90% dei veicoli venduti in Europa<br />

dotati di ESP (obbligatorio dal 2012)<br />

Vedere pagina 58<br />

✔ Introdotto l’ESP di serie su tutti i modelli<br />

in anticipo rispetto alla normativa<br />

✔ Proiettori anteriori adattivi e<br />

sospensioni Skyhook disponibili su tutti i<br />

modelli<br />

✔ Introdotti:<br />

✔ Impianto frenante carboceramico<br />

standard su tutti i modelli<br />

✔ F1-Trac (controllo trazione) per V8 e V12;<br />

E-Diff (differenziale elettronico) per motore<br />

centrale posteriore V8; F1-Trac ed E-Diff per<br />

430 Scuderia e 430 Scuderia Spider<br />

✔ Manettino di serie su tutti i modelli<br />

✔ Sospensioni a Controllo Magnetoreologico<br />

(599 GTB Fiorano e California)<br />

✔ Brake Prefill (California)<br />

✔ Active Roll Bar (California)<br />

✔ Proiettori anteriori adattivi (California)<br />

✔ ESC optional sulla maggior parte della<br />

gamma<br />

✔ LDW e ACC optional sulla gamma dei<br />

veicoli commerciali pesanti<br />

✔ Engage concept equipaggiato con Active<br />

Lane Departure Warning, Turning Assistant e<br />

ACC di seconda generazione<br />

Vedere pagina 58<br />

✔ Brevettato il dispositivo S-Track per il<br />

trattore cingolato New Holland Agriculture<br />

(che permette una riduzione della<br />

rumorosità di 10 dBA e delle vibrazioni del<br />

20/50%)<br />

✔Tutte le piattaforme delle macchine per<br />

costruzioni sono conformi alla normativa<br />

EN 474 e ai requisiti ISO 15998<br />

2009<br />

■ introduzione del Synaptic Damping<br />

Control su Lancia Delta<br />

In corso<br />

In corso<br />

Entro fine 2010<br />

■ tutti gli autobus turistici dotati di ESC di<br />

serie<br />

2010-2011:<br />

■ dispositivo S-Track disponibile sulla<br />

maggior parte dei trattori cingolati<br />

2012<br />

■ diminuzione media di 2 dBA nella cabina<br />

vs modelli 2008<br />

2010-2011:<br />

■ su diversi prodotti in gamma saranno<br />

disponibili: touch-screen, automazione manovre<br />

complesse, semplificazione dei messaggi di<br />

diagnostica, controllo termico intelligente<br />

2011<br />

■ introduzione del controllo sterzo avanzato,<br />

del controllo automatico frenatura e del<br />

controllo stabilità veicolo sui trattori agricoli<br />

Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità 35


Processi Produttivi<br />

Cultura ambientale<br />

Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />

Promuovere la cultura ambientale<br />

del Gruppo<br />

Ampliare e consolidare il sistema di<br />

gestione dei Key Performance<br />

Indicator (KPI) ambientali<br />

Impatto ambientale<br />

Ottimizzare il sistema di gestione<br />

ambientale del Gruppo<br />

Ridurre il consumo di energia per<br />

unità prodotta<br />

Fiat Group Automobiles (FGA)<br />

Ridurre le emissioni di CO 2 derivanti<br />

dall’energia elettrica consumata<br />

36 Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità<br />

● Formulazione e diffusione delle nuove<br />

Linee Guida ambientali<br />

● Definizione di una piattaforma intranet di<br />

Gruppo per lo scambio di informazioni, best<br />

practice e strumenti di formazione tra i vari<br />

Settori<br />

● Sviluppo e miglioramento del sistema di<br />

gestione (monitoraggio e reporting) dei KPI<br />

ambientali per renderlo più efficace e in linea<br />

con le esigenze informative degli stakeholder<br />

● Estensione delle certificazioni secondo lo<br />

standard ISO 14001<br />

● Adozione del sistema di produzione World<br />

Class Manufacturing (WCM) considerato tra<br />

i migliori standard a livello mondiale<br />

● Ottimizzazione della gestione dei rifiuti in<br />

funzione delle caratteristiche del Paese in cui<br />

opera l’unità produttiva<br />

● Ottimizzazione della gestione delle acque<br />

in entrata e in uscita in funzione delle<br />

caratteristiche del Paese in cui opera l’unità<br />

produttiva<br />

● Definizione di un sistema di gestione<br />

energetico finalizzato alla minimizzazione<br />

dei consumi<br />

● Innovazioni tecnico-impiantistiche e<br />

differenziazione di fonti energetiche<br />

promuovendo il ricorso a:<br />

● fonti di energia a bassa emissione<br />

● impianti di co-trigenerazione<br />

● sistemi di recupero del calore<br />

✔ Formulate le nuove Linee Guida<br />

✔ Impostata la piattaforma<br />

✔ Migliorato il sistema gestionale dei KPI<br />

ambientali di Fiat Group Automobiles (FGA)<br />

Vedere pagina 77<br />

✔ Ottenute 117 certificazioni ISO 14001 che<br />

coprono oltre la metà dei siti produttivi<br />

✔ 91 siti produttivi (+100% vs 2007) coinvolti<br />

nel programma WCM. 12 hanno ottenuto il<br />

livello bronzo<br />

✔ Adottato un più efficace sistema di<br />

gestione dei rifiuti nei siti che partecipano al<br />

World Class Manufacturing<br />

✔ Adottato un più efficace sistema di<br />

gestione delle acque nei siti che partecipano<br />

al World Class Manufacturing<br />

Vedere pagine 78-81<br />

✔ –3,2% vs 2007 (da 5,68 a 5,5 GJ/vett.) del<br />

consumo di energia per vettura prodotta nei<br />

siti di FGA<br />

Vedere pagina 83<br />

✔ Ampliato il progetto Green Factories<br />

(riduzione dei consumi energetici e delle<br />

emissioni di CO 2) ai siti italiani di FGA<br />

Mirafiori e Iveco Suzzara e a quello polacco di<br />

FPT Powertrain Technologies di Bielsko-Biala<br />

✔ –5% vs 2007 delle emissioni di CO 2 nei siti<br />

italiani di FGA grazie a interventi tecnico<br />

gestionali volti alla riduzione dei consumi<br />

energetici (e.g. sistemi centralizzati di<br />

controllo e regolazione)<br />

✔ Realizzato un impianto fotovoltaico presso<br />

il sito Ferrari (Maranello - Italia)<br />

Vedere pagine 83-85<br />

2009<br />

■ approvazione e diffusione delle nuove<br />

Linee Guida<br />

■ sviluppo e attivazione della piattaforma<br />

2009<br />

■ estensione del sistema gestionale dei KPI<br />

ambientali di FGA agli altri Settori del Gruppo<br />

2010<br />

■ estensione al 100% degli attuali siti<br />

produttivi europei<br />

2012<br />

■ estensione al 100% degli attuali siti<br />

produttivi di tutto il mondo<br />

2010<br />

■ estensione del programma WCM al 100%<br />

degli attuali siti produttivi<br />

■ estensione al 100% degli attuali siti<br />

produttivi<br />

■ estensione al 100% degli attuali siti<br />

produttivi<br />

2009<br />

■ –2% vs 2008 (pari a 5,4 GJ/vett.) del consumo<br />

di energia per vettura prodotta nei siti di FGA<br />

attraverso interventi tecnico/gestionali (e.g.<br />

sistemi centralizzati di controllo e regolazione).<br />

Obiettivo <strong>def</strong>inito a pari volumi 2008<br />

2009<br />

■ prosegue il progetto<br />

■ –12% vs 2008 delle emissioni di CO 2 dei<br />

siti italiani di FGA a seguito della messa in<br />

esercizio di due centrali di cogenerazione<br />

(Melfi e Sevel)<br />

■ –25% vs 2008 delle emissioni di CO 2 del<br />

sito Ferrari attraverso un impianto di<br />

trigenerazione


Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />

Ridurre le emissioni di Composti<br />

Organici Volatili (COV)<br />

Fiat Group Automobiles (FGA)<br />

Risorse Umane<br />

Pari opportunità<br />

Garantire pari opportunità nello<br />

sviluppo delle carriere<br />

Valorizzare il percorso professionale<br />

interno<br />

Sviluppo del capitale umano<br />

Valorizzare le competenze<br />

all’interno del Gruppo<br />

Gestire i piani di successione e gli<br />

spostamenti interni infragruppo<br />

Diffondere la cultura del Gruppo Fiat<br />

e i valori della leadership<br />

Migliorare l’efficacia della<br />

formazione e il suo impatto sulla<br />

performance<br />

● Applicazione delle Migliori Tecniche<br />

Disponibili (MTD) negli impianti di<br />

verniciatura<br />

● Processo di monitoraggio a livello globale<br />

sull’applicazione dei principi di pari<br />

opportunità (uomo/donna) relativamente a:<br />

livelli retributivi, gestione del piano di merito<br />

annuale, valutazione della performance e<br />

della leadership, avanzamenti di carriera<br />

● Programma di Internal Job Posting a<br />

seguito di progetti pilota sviluppati in alcuni<br />

Settori. Il programma prevede l’utilizzo di<br />

una piattaforma comune tra tutti i Settori<br />

per indicare i fabbisogni di personale per<br />

posizioni impiegati/professional.<br />

● Estensione del sistema di mappatura della<br />

leadership<br />

● Programma Talent Review gestito per<br />

famiglia professionale<br />

Formazione e gestione della conoscenza<br />

● Creazione dell’iniziativa Fiat Group<br />

Corporate University<br />

● Applicazione della metodologia “Action<br />

Learning” a casi aziendali reali per<br />

sviluppare opportunità di business<br />

● Implementazione di una offerta formativa<br />

flessibile e innovativa per funzioni<br />

intersettoriali e famiglie professionali<br />

● Creazione di un catalogo di programmi<br />

e-learning e di strumenti di sviluppo della<br />

leadership on-line<br />

✔ –30% vs 2007 delle emissioni di COV nei<br />

siti europei di FGA attraverso sistemi<br />

“a base acqua” (Cassino in Italia e Tychy in<br />

Polonia) o l’applicazione delle MTD<br />

Vedere pagina 82<br />

✔ Impostato il processo di monitoraggio su<br />

scala globale e avviato il progetto pilota<br />

Vedere pagina 89<br />

✔ Implementato l’Internal Job Posting in<br />

tutte le Aziende del Gruppo Fiat in Francia,<br />

Regno Unito, Germania, Polonia, Austria,<br />

Spagna, Portogallo, Svizzera, Benelux,<br />

Repubblica Ceca e Slovacchia<br />

Vedere pagine 88-89<br />

✔ Valutati 33.700 dipendenti (circa il 53%<br />

della popolazione impiegati e professional e<br />

il 100% dei dirigenti)<br />

Vedere pagine 86-88<br />

✔ Condotte Talent Review per 15 famiglie<br />

professionali (copertura del 90% della<br />

popolazione dirigenti e professional) a livello<br />

intersettoriale e su scala globale che hanno<br />

consentito di identificare i dirigenti e i<br />

professional in possesso delle caratteristiche<br />

necessarie per ricoprire posizioni chiave<br />

Vedere pagina 86<br />

✔ Iniziativa Double Digit di Iveco (coinvolti<br />

15.000 dipendenti)<br />

✔ Iniziative Agora (Marketing Academy) e<br />

Marketing Bubble per la famiglia<br />

professionale marketing<br />

Vedere pagine 90-93<br />

2009<br />

■ FGA nei siti europei si impegna a<br />

consolidare i risultati del 2008<br />

Nota: l’obiettivo è stato <strong>def</strong>inito considerando l’attuale<br />

contesto di mercato incerto. Il conseguente livello di<br />

saturazione impiantistica e le ripetute fermate e riprese<br />

impattano infatti sulle emissioni di COV<br />

2009<br />

■ progressiva applicazione all’interno del<br />

Gruppo<br />

2009<br />

■ Nord America: progetto pilota in CNH<br />

■ America Latina: studio di fattibilità a livello<br />

di Gruppo<br />

2009<br />

■ copertura del 100% della popolazione<br />

impiegati e professional<br />

■ proseguimento del programma con<br />

aggiornamento costante delle Review<br />

2009<br />

■ avvio dell’iniziativa Fiat Group Corporate<br />

University per tutti i manager e selezionati<br />

professional ad alto potenziale<br />

2009<br />

■ iniziativa Leadership in Action per tutti i<br />

manager del Gruppo<br />

■ estensione delle iniziative ad altre due<br />

famiglie professionali<br />

■ coinvolgimento di tutta la popolazione<br />

manageriale<br />

Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità 37


Sensibilizzazione sui temi di Sostenibilità<br />

Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />

Mantenere la Sostenibilità tra gli<br />

obiettivi aziendali<br />

Migliorare gli spostamenti<br />

casa-lavoro dei dipendenti<br />

Fiat Group Automobiles (FGA)<br />

Maserati<br />

Salute e sicurezza sul lavoro<br />

Continuare il processo di<br />

validazione esterna del sistema di<br />

gestione della salute e sicurezza sul<br />

lavoro<br />

Continuare a promuovere la cultura<br />

della salute e sicurezza sul luogo di<br />

lavoro<br />

Salute delle persone<br />

Facilitare l’accesso economico alle<br />

prestazioni sanitarie<br />

38 Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità<br />

● Inclusione nel sistema di remunerazione<br />

variabile di obiettivi ambientali e sociali<br />

● Formulazione e diffusione delle nuove<br />

Linee Guida sulla gestione delle risorse<br />

umane e sul rispetto dei diritti umani<br />

● Sviluppo di un piano di mobilità per gli<br />

spostamenti casa – lavoro da e per i<br />

comprensori industriali italiani di Mirafiori<br />

(Torino) e di Maserati (Modena), attraverso il<br />

maggiore utilizzo del trasporto pubblico, il<br />

car pooling, la mobilità dolce (bicicletta), il<br />

miglioramento delle aree di interfaccia, di<br />

sosta e parcheggio<br />

● Ottimizzazione di un sistema<br />

standardizzato di Gruppo per la gestione<br />

della salute e della sicurezza<br />

● Estensione delle certificazioni secondo lo<br />

standard OHSAS 18001<br />

● Formulazione e diffusione delle nuove<br />

Linee Guida salute e sicurezza<br />

● Miglioramento del sistema di<br />

monitoraggio degli incidenti a livello di<br />

Gruppo<br />

● Nuovo progetto di formazione di Gruppo<br />

Health & Safety First<br />

● Progetto Top Ten Safety: 10 iniziative<br />

chiave per la salute e sicurezza<br />

● Costituzione in Italia di un Fondo sanitario<br />

integrativo (FASI<strong>FIAT</strong>) per operai e impiegati<br />

del Gruppo Fiat (<strong>def</strong>inito nell’ambito<br />

dell’accordo integrativo di Gruppo del<br />

28/06/2006)<br />

✔ Applicato ad alcuni membri del Group<br />

Executive Council<br />

✔ Elaborate le nuove Linee Guida<br />

✔ Studio e analisi degli spostamenti<br />

casa-lavoro per i dipendenti di Mirafiori<br />

✔ Elaborato e consegnato il piano agli Enti<br />

locali<br />

✔ Studio e analisi della distribuzione sul<br />

territorio dei dipendenti Maserati<br />

✔ Formulato un questionario per la raccolta<br />

di informazioni<br />

✔ Definite le procedure standard per il<br />

sistema unificato<br />

✔ Ottenute 12 certificazioni OHSAS 18001<br />

che coprono 17.000 dipendenti<br />

Vedere pagina 96<br />

✔ Formulate le nuove Linee Guida<br />

✔ Implementato il sistema di monitoraggio<br />

migliorato<br />

✔ Progettazione<br />

✔ Progettazione<br />

Vedere pagina 95<br />

✔ Costituito il Fondo e assolti gli<br />

adempimenti necessari per la gestione delle<br />

prestazioni<br />

Vedere pagina 97<br />

2009<br />

■ estensione ai primi livelli degli<br />

Amministratori Delegati dei Settori operativi<br />

■ approvazione e diffusione delle nuove<br />

Linee Guida<br />

2009<br />

■ implementazione del piano per il<br />

comprensorio di Mirafiori (circa 18.500<br />

dipendenti)<br />

2009:<br />

■ distribuzione del questionario ai<br />

dipendenti e analisi dei dati raccolti<br />

■ elaborazione e consegna del piano agli<br />

Enti locali<br />

2009<br />

■ validazione esterna di conformità alle<br />

Linee Guida UNI-INAIL 2001 per i siti<br />

produttivi italiani<br />

2010<br />

■ estensione al 100% degli attuali siti<br />

produttivi del Gruppo<br />

2012<br />

■ estensione al 100% degli attuali siti<br />

produttivi delle joint venture<br />

2009<br />

■ approvazione e diffusione delle nuove Linee<br />

Guida<br />

■ consolidamento del sistema di<br />

monitoraggio migliorato per tutti i Settori<br />

industriali del Gruppo<br />

■ implementazione del progetto nei siti<br />

produttivi italiani<br />

■ implementazione del progetto nei siti<br />

produttivi italiani e pianificazione estensione<br />

al 100% dei siti produttivi<br />

Gennaio 2009<br />

■ avvio attività


Rete dei concessionari e di assistenza<br />

Strategia di formazione<br />

Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />

Migliorare le competenze della forza<br />

vendita e trasferire ai clienti i<br />

contenuti di ecologia e sicurezza dei<br />

prodotti<br />

Migliorare la capacità dei tecnici<br />

di diagnosticare, riparare e<br />

manutenere i motori ecologici<br />

Clienti<br />

Customer experience<br />

Migliorare la relazione con il cliente<br />

Fiat Group Automobiles (FGA)<br />

Fornitori<br />

Sostenibilità nella Supply Chain<br />

Sviluppare e promuovere la<br />

responsabilità sociale e ambientale<br />

dei fornitori<br />

● Progettazione ed erogazione di corsi<br />

specifici che valorizzino best practice ed<br />

esplorino possibili sinergie a livello di Gruppo<br />

● Identificazione di momenti utili per<br />

raccogliere riscontri e aspettative dei clienti<br />

● Formulazione e diffusione delle Linee<br />

Guida di Sostenibilità specifiche per i fornitori<br />

● Formazione su tematiche di Sostenibilità ai<br />

buyer del Gruppo<br />

● Introduzione di indicatori di performance<br />

ambientale e sociale nel processo di<br />

valutazione di nuovi fornitori<br />

● Distribuzione a fornitori selezionati di un<br />

questionario di autovalutazione della propria<br />

performance ambientale e sociale<br />

● Audit ambientali e sociali<br />

✔ 55.000 ore di formazione erogate in tutto il<br />

mondo alla forza vendita di FGA, CHN -<br />

Case New Holland e Iveco su temi di<br />

ecologia e sicurezza<br />

✔ 183.000 ore di formazione erogate in tutto<br />

il mondo ai tecnici di FGA, CHN - Case New<br />

Holland e Iveco su temi di ecologia<br />

Vedere pagine 104 e 105<br />

✔ Raccolti riscontri e aspettative dei clienti<br />

durante le fasi di pre-acquisto, acquisto,<br />

assistenza in garanzia, gestione lamentele,<br />

contatto con call centre e test drive<br />

✔ Implementato un nuovo sistema per<br />

raccogliere e misurare la disponibilità dei<br />

clienti ad essere promotori del brand<br />

(Net Promoter Score)<br />

✔ 226.000 clienti intervistati vs 183.000<br />

nel 2007<br />

✔ 3.200 concessionari coinvolti vs 2.500<br />

nel 2007<br />

✔ Fiat Group Automobiles Customer Services<br />

vince il premio CRM Excellence di Gartner<br />

Vedere pagine 106, 107 e 109<br />

✔ Elaborate le Linee Guida<br />

✔ Elaborato il questionario<br />

Vedere pagine 10 e 1<br />

2009<br />

■ +15% delle ore di formazione alla forza<br />

vendita su temi di ecologia e sicurezza<br />

■ +10% delle ore di formazione ai tecnici su<br />

temi di ecologia<br />

2009<br />

■ estensione della raccolta di riscontri e<br />

aspettative dei clienti alle fasi di<br />

finanziamento, assistenza fuori garanzia ed<br />

eventi<br />

2009<br />

■ approvazione e distribuzione a tutti<br />

i fornitori del Gruppo Fiat<br />

■ inizio della formazione<br />

■ implementazione del processo di<br />

valutazione<br />

■ distribuzione e analisi del questionario<br />

■ audit di fornitori di Cina e India tramite<br />

ente terzo o Fiat Group Purchasing SQE<br />

(Supplier Quality Engineering)<br />

■ audit di fornitori selezionati appartenenti a<br />

Paesi occidentali tramite Fiat Group<br />

Purchasing SQE<br />

Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità 39


Comunità<br />

Comunità locali<br />

Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />

Promuovere lo sviluppo sociale ed<br />

economico delle comunità<br />

Fiat Group Automobiles (FGA)<br />

CNH - Case New Holland<br />

Sostenere le comunità africane nel<br />

miglioramento della logistica del<br />

trasporto<br />

Iveco<br />

Formazione dei giovani<br />

Sostenere la crescita professionale e<br />

sociale dei giovani, per facilitarne<br />

l’inserimento nel mondo del lavoro<br />

e per rispondere alla necessità di<br />

personale specializzato<br />

Fiat Group Automobiles (FGA)<br />

Iveco<br />

40 Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità<br />

● Árvore da Vida: progetto di Fiat<br />

Automóveis Brasile che ha lo scopo di<br />

migliorare la qualità di vita della comunità<br />

di Jardim Teresòpolis attraverso:<br />

● sviluppo di attività socio-educative<br />

● corsi di formazione<br />

● costituzione della cooperativa<br />

“Cooperárvore”<br />

● gestione di un centro di sostegno e di<br />

consulenza per le famiglie della comunità<br />

● Supporto di CNH al progetto Habitat for<br />

Humanity per famiglie bisognose attraverso:<br />

● raccolte fondi<br />

● coinvolgimento dei dipendenti nella<br />

costruzione di case<br />

● Supporto di Iveco al progetto Transaid per<br />

aiutare, nella gestione della logistica, le<br />

cooperative di donne del Ghana coinvolte in<br />

attività commerciali<br />

● Supporto all’iniziativa Techpro 2: progetto<br />

di formazione tecnica sviluppato in<br />

collaborazione con il Centro Nazionale<br />

Opere Salesiane per la Formazione e<br />

l’Aggiornamento Professionale<br />

● Supporto alle Scuole Tecniche Don Bosco<br />

in Darfur (Sudan) per lo sviluppo di<br />

competenze meccaniche e tecniche nel<br />

settore automotive<br />

● Promozione dei valori educativi del rugby<br />

presso l’Istituto Penale per minorenni<br />

“C. Beccaria” di Milano e offerta di stage<br />

professionali per il reinserimento nel mondo<br />

del lavoro<br />

✔ Dal 2004 al 2008 più di 8.000 persone<br />

hanno beneficiato del progetto<br />

✔ Nel 2008 Fiat Automóveis Brasile ha<br />

investito più di 650.000 euro<br />

Vedere pagine 13 e 14<br />

✔ Nel periodo 2007-2008 sono stati devoluti<br />

all’associazione complessivamente 200.000<br />

dollari e oltre 100 dipendenti hanno offerto<br />

la loro manodopera nell’ambito dei<br />

programmi che hanno coinvolto sia i<br />

concessionari Case Construction sia le<br />

persone di CNH<br />

Vedere pagine 12 e 13<br />

✔ Consegnati 3 Daily con allestimento<br />

speciale<br />

Vedere pagine 16 e 17<br />

Programma avviato in Italia:<br />

✔ 10 centri salesiani coinvolti<br />

✔ 200 giovani formati<br />

✔ 630 concessionari hanno offerto<br />

opportunità di stage<br />

FGA ha fornito ai centri di formazione<br />

veicoli e componenti per le prove pratiche,<br />

attrezzature, materiale didattico e<br />

formazione per i docenti<br />

Vedere pagina 15<br />

✔ Contribuito alla formazione di docenti in<br />

loco e fornito materiale didattico e<br />

apparecchiature tecniche<br />

Vedere pagina 15<br />

2009<br />

■ continua il supporto al progetto con nuovi<br />

corsi di preparazione professionale e<br />

formazione<br />

2009<br />

■ continua il supporto al progetto<br />

2009<br />

■ corsi di guida per le donne delle<br />

cooperative e supporto per lo sviluppo di un<br />

sistema di gestione dei trasporti<br />

2009<br />

■ estensione del progetto ad altre sedi: 4 in<br />

Spagna, 1 in Polonia e 1 in Brasile<br />

2009<br />

■ continua il supporto al progetto<br />

■ sviluppo del progetto:<br />

■ contributo di Iveco alla formazione di<br />

personale (volontari) e acquisto di<br />

attrezzature sportive<br />

■ stage professionali per lo sviluppo di<br />

competenze meccaniche e tecniche offerte<br />

dal concessionario Milanocarri (Milano - Italia)


Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />

Offrire ai giovani delle aree disagiate<br />

l’opportunità di praticare sport,<br />

contribuendo alla loro educazione<br />

Fiat Group Automobiles (FGA) - Iveco ● Supporto al progetto Soweto School<br />

✔ Dal 2006 supporto continuativo al centro<br />

Games (Sudafrica)<br />

sportivo e all’evento Soweto School Games<br />

in qualità di main sponsor. Nel 2008 coinvolti<br />

1.200 giovani atleti (provenienti da 22 scuole)<br />

Vedere pagina 17<br />

Glossario tecnico<br />

2009<br />

■ continua il supporto al centro sportivo e<br />

alle sue attività<br />

Active Roll Bar: sistema di protezione per gli occupanti in caso di ribaltamento della vettura; ha la peculiarità di essere nascosto dalla finizione posteriore retroschienale quando si trova in<br />

posizione chiusa. In caso di necessità i roll bar vengono espulsi automaticamente<br />

Brake prefill: dispositivo che rileva la potenziale situazione di pericolo; quando il guidatore rilascia improvvisamente il pedale dell'acceleratore il sistema avvicina automaticamente le pastiglie<br />

dei freni ai dischi. Nel caso di un’eventuale frenata di emergenza concorre così ad una più rapida decelerazione della vettura<br />

Controllo Elettronico della Stabilità (ESC): sistema per il controllo della stabilità del veicolo, che agisce in fase di sbandata, regolando la potenza del motore e frenando le singole ruote con<br />

differente intensità in modo tale da ristabilizzare l'assetto del mezzo<br />

Cruise Control Adattativo (ACC): sistema elettronico che permette la regolazione automatica della velocità del veicolo e il mantenimento della distanza di sicurezza dal mezzo che lo precede<br />

E-Diff (differenziale elettronico): soluzione tecnica, da anni utilizzata e affinata sulle monoposto di F1, per scaricare al suolo coppie elevatissime in condizioni di uso estremo: necessario in pista<br />

per migliorare i valori di motricità in uscita di curva evitando dannosi pattinamenti del retrotreno, su strada si trasforma in un arricchimento tecnologico capace di innalzare gli standard di stabilità<br />

Electronic Stability Program (ESP): dispositivo che interviene quando è a rischio la stabilità della vettura e aiuta il conducente a mantenere il controllo dell'auto<br />

EN 474: normativa sui requisiti di sicurezza per le macchine per le costruzioni<br />

F1-Trac (controllo trazione): sistema capace di garantire la massima aderenza disponibile tramite il monitoraggio continuo della velocità relativa delle ruote. Opera con una logica di<br />

funzionamento auto-adattiva in funzione del grip disponibile<br />

ISO 14001: standard, emanato dall'ente di normazione internazionale ISO (International Standard Organization), che specifica i requisiti per un Sistema di Gestione Ambientale<br />

ISO 15998: normativa relativa alla sicurezza funzionale dei componenti elettronici delle macchine per le costruzioni<br />

Lane Departure Warning (LDW): dispositivo che avvisa il guidatore dell’avvicinamento involontario al bordo della corsia<br />

Life Cycle Assessment (LCA): metodologia di analisi che valuta l’insieme di interazioni che un prodotto/componente ha con l'ambiente e ne <strong>def</strong>inisce gli impatti diretti o indiretti, considerando il<br />

suo intero ciclo di vita dalla produzione al riciclaggio fino alla dismissione finale<br />

Linee Guida UNI-INAIL 2001: documento, emanato dall'Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) e dall'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), che<br />

contiene linee guida e raccomandazioni per lo sviluppo di un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza dei Lavoratori sul posto di lavoro<br />

Manettino: selettore posizionato sul volante, che consente di modificare i settaggi vettura in funzione delle preferenze personali del pilota, delle caratteristiche del fondo stradale e del livello di<br />

aderenza disponibile<br />

OHSAS 18001: standard internazionale che specifica i requisiti che deve avere un sistema di Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza dei Lavoratori sul posto di lavoro<br />

Pulse Width Modulation controllers: dispositivi elettrici (e.g. ventola e radiatore, pompa benzina), che grazie al controllo a modulazione di impulsi, riducono la potenza assorbita dalla batteria e<br />

quindi dal motore per ricaricarla, con conseguente diminuzione del consumo carburante<br />

S - Track: dispositivo che consiste in un sostegno continuo al cingolo metallico del trattore per attenuare le discontinuità di contatto con la ruota motrice e le conseguenti vibrazioni e rumorosità<br />

Selective Catalytic Reduction (SCR): dispositivo di post-trattamento dei gas di scarico che, attraverso l’iniezione di una miscela di acqua demineralizzata e urea (AdBlue), permette di ridurre le<br />

emissioni di NO x (ossidi di azoto)<br />

Skyhook: sistema che gestisce il controllo automatico continuo degli ammortizzatori garantendo lo smorzamento ideale in ogni condizione di guida<br />

Smart alternator: dispositivo di ricarica della batteria che, grazie a una centralina intelligente, consente di ridurre la potenza assorbita dal motore ai soli casi di effettiva necessità<br />

Sospensioni a Controllo Magnetoreologico: il moto di ogni ruota è regolato da un ammortizzatore le cui caratteristiche di smorzamento sono determinate da un fluido di tipo magnetoreologico,<br />

che modifica le sue caratteristiche dinamiche, in particolare di resistenza allo scorrimento, per effetto di un campo magnetico elettricamente controllato<br />

Start&Stop: dispositivo che a veicolo fermo, in corrispondenza delle fasi di funzionamento al minimo, spegne il motore e lo riavvia automaticamente non appena viene rilasciato il pedale del<br />

freno. Il principale beneficio è una consistente riduzione del consumo di combustibile e delle emissioni di CO 2 in situazioni di traffico congestionato e di ripetute soste ai semafori<br />

Synaptic Damping Control: sistema che agisce attivamente sulle sospensioni, al fine di incrementare il comfort in ogni condizione di utilizzo e di aumentare la tenuta di strada e la guidabilità<br />

del veicolo<br />

Vehicle Dynamic Control (VDC): dispositivo che, tramite sensori, verifica di continuo l’aderenza degli pneumatici al terreno e in caso di sbandata interviene per ripristinare la direzionalità e la<br />

stabilità dell’assetto del veicolo<br />

Vedi anche glossario sul sito www.fiatgroup.com/sostenibilità<br />

Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità 41


Il nostro vero problema non è la nostra forza oggi,<br />

ma è piuttosto la necessità vitale di agire oggi<br />

per garantire la nostra forza domani. Dwight D. Eisenhower


Approccio integrato<br />

allo sviluppo sostenibile<br />

44 Mobilità ecologica e sicura<br />

64 Innovazione sostenibile<br />

76 Fabbriche amiche dell’ambiente<br />

86 Le persone, “motore” del Gruppo<br />

104 Unetversity: l’università per tecnici<br />

e forza vendita<br />

106 Orientare l’Azienda verso il cliente<br />

110 Fornitori come partner<br />

112 Uno sviluppo in sintonia con le comunità


Mobilità ecologica e sicura<br />

Perseguire una mobilità sempre più sostenibile è da tempo l’obiettivo primario del Gruppo. Grazie a Fiat, negli anni Novanta il<br />

diesel è protagonista di una vera e propria rivoluzione: viene infatti brevettato il sistema di iniezione elettronica Unijet, da cui ha<br />

origine il Common Rail, che in poco tempo si afferma come il nuovo standard per molte case automobilistiche e che porta a una<br />

riduzione dei consumi del 15 per cento. Da quel momento il Gruppo non ha mai smesso di cercare soluzioni sempre migliori.<br />

Soddisfare il bisogno crescente di mobilità riducendo<br />

l’impatto ambientale e sociale in tutto il ciclo vita<br />

della vettura, rappresenta una scelta strategica<br />

imprescindibile. In quest’ottica le attività di ricerca<br />

del Gruppo sono orientate a sviluppare soluzioni<br />

innovative per ridurre le emissioni inquinanti e<br />

acustiche, la congestione del traffico, il numero degli<br />

incidenti e aumentare la riciclabilità del prodotto. Con<br />

la consapevolezza che non esiste un’unica soluzione<br />

per la mobilità sostenibile, ma una combinazione di<br />

tecnologie convenzionali e alternative legate anche<br />

Roadmap dei sistemi di propulsione (vedere anche pagina 65)<br />

Oggi<br />

<strong>FIAT</strong> GROUP AUTOMOBILES<br />

Diesel<br />

■ Filtro antiparticolato (DPF)<br />

■ Nuovo “Midsize”<br />

■ Twin stage turbo<br />

Benzina<br />

■ T-Jet<br />

■ Start&Stop<br />

Trazioni e Combustibili alternativi<br />

■ Metano<br />

■ Flexfuel/TetraFuel (America Latina)<br />

IVECO<br />

Diesel<br />

■ Common Rail “2” (veicoli commerciali leggeri)<br />

■ Turbo Brake<br />

■ SCR (Selective Catalytic Reduction)<br />

■ Filtro antiparticolato (DPF)<br />

Trazioni e Combustibili alternativi<br />

■ Metano<br />

■ Elettrico<br />

44 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura<br />

Sviluppi a breve termine 2009-2012<br />

alle caratteristiche dell’area in termini geografici,<br />

economici e di disponibilità dei combustibili, il<br />

Gruppo Fiat è impegnato nel:<br />

■ migliorare le caratteristiche di eco-compatibilità<br />

dei propulsori convenzionali;<br />

■ sviluppare sistemi di trazione alternativi;<br />

■ progettare dispositivi per la riduzione delle emissioni;<br />

■ ricercare soluzioni di riciclaggio per ridurre l’impatto<br />

ambientale al termine del ciclo di vita del prodotto;<br />

■ studiare soluzioni, in termini di architettura del<br />

veicolo, per aumentarne la sicurezza.<br />

Multijet “II” Start&Stop<br />

Multiair Iniezione diretta Small Gasoline<br />

Engine<br />

GPL Metano-Idrogeno<br />

(flotte sperimentali)<br />

Start&Stop Common Rail “2”<br />

(veicoli medi e pesanti)<br />

Turbo metano<br />

Twin Turbo<br />

Ibrido<br />

diesel-elettrico<br />

Innovazione<br />

Start&Stop<br />

di 2 a generazione<br />

Elettrico<br />

Ibrido<br />

Biocombustibili<br />

di 2a generazione<br />

(BTL e HVO)<br />

Elettrico a ioni di litio


A Fiat il primato europeo per le più basse emissioni di CO 2<br />

Nel 2008 a Fiat Group Automobiles è stato<br />

riconosciuto il primato in Europa per il più basso<br />

livello medio di emissioni di CO 2 e il brand Fiat,<br />

per il secondo anno consecutivo, si è posizionato<br />

al vertice della classifica, tra i dieci marchi<br />

automobilistici più venduti in Europa, con un<br />

valore medio di 133,7 g/km (fonte Jato Dynamics,<br />

leader mondiale per la consulenza e la ricerca nel<br />

campo automotive).<br />

Fiat è uno dei marchi automobilistici che sta<br />

rispondendo meglio alla necessità di limitare<br />

l’impatto del trasporto sull’ambiente.<br />

Per raggiungere questo importante traguardo Fiat<br />

propone soluzioni concrete che sono alla portata<br />

Best in class in fuel economy<br />

L’iniziativa Best in Class in Fuel Economy del Centro<br />

Ricerche Fiat ha l’obiettivo di sviluppare tecnologie a<br />

breve e medio termine, destinate ad aumentare l’efficienza<br />

energetica dei veicoli del Gruppo, con particolare<br />

riferimento al miglioramento dei sistemi ausiliari,<br />

dell’aerodinamica e della gestione generale dell’energia<br />

del veicolo (elettrica, termica e idraulica).<br />

L’iniziativa è altamente intersettoriale perché le strategie di<br />

risparmio energetico dei sistemi ausiliari, inizialmente<br />

sviluppate per il settore auto, sono state successivamente<br />

trasferite ai veicoli commerciali e in un prossimo futuro<br />

saranno applicate anche ai veicoli per l’agricoltura.<br />

Nell’ambito di Best in Class in Fuel Economy, nel corso del<br />

2008 sono state realizzate diverse attività:<br />

■ energy management, studio di soluzioni per un uso più<br />

razionale dei sistemi di bordo, tra cui climatizzatore,<br />

ventola di raffreddamento e alternatore;<br />

■ energy saving air conditioning, <strong>def</strong>inizione di un nuovo<br />

algoritmo per la regolazione della temperatura dell’aria<br />

all’interno dell’abitacolo, che varia la soglia di inserimento<br />

del compressore in base alla necessità di comfort e di<br />

deumidificazione, minimizzando la richiesta di energia<br />

meccanica. Il beneficio stimato è una riduzione di circa il<br />

7 per cento dei consumi quando il condizionatore è in<br />

funzione. Questa innovazione ha già trovato applicazione<br />

su Fiat 500 e Panda;<br />

■ refrigeranti alternativi: progetto volto a comparare<br />

diversi tipi di refrigeranti (CO2, R152a e HFO1234yf) in<br />

prospettiva dell’adeguamento alla normativa Europea<br />

F-GAS, che vieta l’uso dell’attuale refrigerante imponendo<br />

l’adozione di sostanze a minor effetto serra;<br />

di tutti e immediatamente disponibili.<br />

Lo dimostrano i prodotti presenti sul mercato, i<br />

piani di ricerca e sviluppo, le iniziative di mobilità<br />

sostenibile portate avanti in collaborazione con la<br />

Pubblica Amministrazione e gli investimenti nello<br />

sviluppo di nuovi prodotti. Dal 1995 al 2008,<br />

infatti, le emissioni medie di anidride carbonica<br />

(CO 2 ) delle vetture vendute in Europa da Fiat<br />

Group Automobiles sono scese del 22 per cento.<br />

L’impegno di Fiat Group Automobiles (FGA) per<br />

l’ambiente si è sviluppato principalmente lungo<br />

due direttrici: migliorare le caratteristiche di<br />

eco-compatibilità dei modelli e dei propulsori<br />

convenzionali e sviluppare tecnologie innovative.<br />

■ smart cooling, sistema di raffreddamento innovativo<br />

basato sulla modularità della dissipazione del calore,<br />

costituito da due circuiti di raffreddamento: uno operante<br />

a 90 gradi (raffreddamento di motore, olio eccetera) e un<br />

secondo operante a 5 gradi sopra la temperatura ambiente<br />

(condensatore, raffreddamento del carburante eccetera).<br />

I due circuiti condividono la stessa superficie di scambio<br />

termico e, grazie ad un sistema di controllo innovativo,<br />

incrementano l’efficacia di dissipazione del calore e<br />

l’efficienza dei sistemi del veicolo;<br />

■ aero engine bay, soluzione innovativa di incapsulamento<br />

del motore e convogliamento dell’aria al fine di<br />

migliorare la resistenza aerodinamica del sistema di<br />

raffreddamento del motore. I vantaggi che ne conseguono<br />

sono molteplici, primo fra tutti il risparmio di carburante.<br />

73%delle<br />

vetture FGA vendute<br />

in Europa hanno<br />

registrato emissioni di<br />

CO 2 fino a 140 g/km e<br />

il 36% fino a 120 g/km<br />

Obiettivo 2012<br />

L’impegno di FGA<br />

è di mantenere per le<br />

sue vetture il più<br />

basso livello medio<br />

ponderato di<br />

emissioni di CO 2 tra<br />

i principali costruttori<br />

in Europa<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 45


Pur-O 2<br />

®<br />

Fiat 500, Bravo e<br />

Croma sono le vetture<br />

che rientrano nella<br />

gamma Pur-O 2 ® , la<br />

linea ambientale che<br />

identifica un gruppo<br />

selezionato di versioni<br />

caratterizzate da<br />

sistemi e dispositivi<br />

specifici a favore<br />

dell’ambiente. Come<br />

l’eco:Drive, il sistema<br />

Start&Stop e gli<br />

speciali pack eco<br />

(pneumatici verdi, olii<br />

a bassa viscosità,<br />

pacchetti<br />

aerodinamici e cambi<br />

a rapporti modificati).<br />

La 500 Pur-O 2 ® fa<br />

registrare emissioni di<br />

CO 2 pari a 113 g/km<br />

Quando l’innovazione arriva dai motori convenzionali<br />

FPT Powertrain Technologies offre motori con soluzioni<br />

tecnologiche innovative, volte al contenimento dei consumi<br />

e delle emissioni. La parola d’ordine della progettazione<br />

è downsizing, che, in ambito motoristico, consiste<br />

nell’adottare un motore di cilindrata ridotta abbinato a un<br />

turbocompressore di nuova generazione, per ottenere<br />

prestazioni confrontabili o migliori rispetto a propulsori di<br />

cilindrata superiore, ma con consumi ed emissioni inferiori.<br />

Parlare di downsizing in FPT Powertrain Technologies<br />

significa parlare di T-Jet, famiglia di motori a benzina 1.4 da<br />

120 a 155 CV, presentati nel 2007 ed entrati in piena<br />

produzione nel 2008. Mentre per il diesel è stato lanciato<br />

nel 2008 il nuovo motore 1.6 Multijet 16 valvole, in cui la<br />

sovralimentazione del propulsore è stata realizzata con un<br />

turbocompressore a geometria variabile, controllato<br />

elettronicamente. Questa tecnologia contribuisce a<br />

migliorare l’erogazione di potenza, garantendo allo stesso<br />

tempo caratteristiche di coppia molto elevata anche a bassi<br />

regimi di rotazione e prestazioni raffrontabili con quelle di<br />

un motore 1.9, ma con consumi ridotti.<br />

Un ulteriore beneficio per l’ambiente arriva dall’innovativo<br />

Start&Stop, presentato per la prima volta in ottobre al<br />

“Mondial de l’Automobile” di Parigi sulla Fiat 500.<br />

Il sistema è stato sviluppato dall’Engineering & Design di<br />

Fiat Group Automobiles, con il contributo di FPT Powertrain<br />

Technologies, Magneti Marelli e Bosch. Lo Start&Stop,<br />

a veicolo fermo, in corrispondenza delle fasi di<br />

funzionamento al minimo, spegne il motore e lo riavvia<br />

non appena viene rilasciato il pedale del freno. Il principale<br />

beneficio è dunque una consistente riduzione del consumo<br />

di combustibile e delle emissioni di CO2 in situazioni di<br />

traffico congestionato e di ripetute soste ai semafori.<br />

46 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura<br />

greenCHECK-UP<br />

È il progetto di educazione e informazione per una<br />

mobilità sostenibile, promosso dall’area After Sales di Fiat<br />

Group Automobiles e attuato nei principali Paesi europei.<br />

Attraverso una campagna di comunicazione, il Gruppo<br />

sensibilizza il cliente su una corretta manutenzione della<br />

vettura, invitandolo a effettuare, presso la rete di<br />

assistenza autorizzata, un controllo sulle componenti che<br />

hanno maggiore impatto sull’ambiente: pressione dei<br />

pneumatici, filtro dell’aria, emissioni dei gas di scarico<br />

e batteria.


eco:Drive, la guida amica dell’ambiente<br />

Per ridurre l’impatto ambientale dei propri veicoli, Fiat non<br />

considera solo il loro ciclo di vita, ma, approcciando il<br />

problema in maniera integrata, estende il suo impegno<br />

anche al modo in cui le persone guidano, consapevole<br />

dell’importante contributo che il comportamento al<br />

volante può avere sulla riduzione della CO2. Correggendo,<br />

infatti, alcune abitudini di guida è possibile ridurre i<br />

consumi fino al 15-20 per cento.<br />

Forte di questa convinzione, Fiat è stato il primo marchio<br />

nell'industria automobilistica a coinvolgere il guidatore in<br />

un processo virtuoso per ridurre emissioni e consumi.<br />

Basta seguire i suggerimenti di eco:Drive, il nuovo<br />

sistema basato sulla piattaforma Blue&Me, nato dalla<br />

collaborazione tra Fiat Group Automobiles e Microsoft<br />

Automotive Business Unit. In pratica, si inserisce una<br />

chiavetta USB nella porta del Blue&Me e si guida<br />

normalmente. Il sistema raccoglie tutte le informazioni<br />

relative al veicolo e allo stile di guida. Una volta arrivati a<br />

casa, sarà sufficiente trasferire le informazioni su un PC<br />

dotato dell’apposito software e il programma valuterà<br />

l’efficienza di guida, l’eco:Index, suggerendo contemporaneamente<br />

come modificare il proprio stile per ridurre,<br />

in futuro, le emissioni di anidride carbonica e i relativi<br />

costi di carburante.<br />

Ma eco:Drive è molto di più: è anche una community che<br />

vive sul web. Fiat eco:Ville è infatti la città ideale, popolata<br />

da tutti gli eco driver, nella<br />

quale si innesca una sorta di<br />

competizione ad essere più<br />

virtuosi alla guida della<br />

propria auto. Le tonnellate<br />

di anidride carbonica cosi<br />

risparmiate vengono tradotte<br />

in facili esempi virtuali, da<br />

cui è possibile comprendere<br />

l’importanza del risultato<br />

raggiunto. Così, il risparmio<br />

totale di energia ottenuto in<br />

un dato momento viene<br />

equiparato al numero dei pasti che si potrebbero<br />

preparare per tutti i residenti di eco:Ville, o alle ore di<br />

illuminazione delle loro case.<br />

Semplice e simpatico, questo sistema nasce dalla<br />

consapevolezza che anche piccoli cambiamenti, se fatti da<br />

molte persone, possono contribuire enormemente a<br />

ridurre l’impatto ambientale.<br />

L’uso del dispositivo eco:Drive, lanciato su Grande Punto e<br />

500, in soli quattro mesi ha consentito una riduzione<br />

di oltre 400 tonnellate di CO2. Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 47


80 mila<br />

Fiat Natural Power<br />

vendute in Europa<br />

nel 2008:<br />

75% quota di<br />

mercato delle vetture<br />

Fiat a metano<br />

55% quota di<br />

mercato dei veicoli<br />

commerciali leggeri<br />

Fiat a metano<br />

Leader nei combustibili alternativi<br />

Metano<br />

Fiat è, da dieci anni, leader europeo nel campo<br />

delle vetture OEM (Original Equipment<br />

Manufacturer) a metano.<br />

La propulsione a metano rappresenta la scelta<br />

tecnologica più efficace e disponibile,<br />

nell’immediato, per risolvere i problemi di<br />

inquinamento delle aree urbane. Il metano o<br />

gas naturale compresso (CNG), infatti, si<br />

presenta oggi come l’unico combustibile<br />

realmente alternativo rispetto a benzina e<br />

gasolio e il più pulito attualmente disponibile:<br />

■ garantisce minori emissioni nocive, dal<br />

particolato ai composti aromatici come il benzene;<br />

■ riduce al minimo le emissioni più critiche nei<br />

confronti della qualità dell’aria, quali gli ossidi<br />

di azoto e gli idrocarburi più reattivi, che<br />

promuovono la formazione di ozono a livello<br />

del suolo e la successiva generazione di smog<br />

fotochimico;<br />

■ riduce le emissioni di CO 2 di circa il 23 per<br />

cento rispetto ad una vettura a benzina, con<br />

evidenti benefici sull’effetto serra;<br />

■ viene trasportato attraverso metanodotti<br />

esistenti, rinunciando alle autocisterne, con<br />

evidenti benefici in termini di traffico di<br />

superficie, sicurezza stradale ed emissioni<br />

inquinanti.<br />

Fiat e FPT Powertrain Technologies hanno<br />

sviluppato la doppia alimentazione<br />

metano-benzina per dare la possibilità di<br />

abbinare ai vantaggi del metano la praticità di<br />

rifornimento della benzina, lasciando così<br />

inalterate le abitudini di guida. Una soluzione<br />

semplice nei principi, ma tecnicamente sofisticata:<br />

■ le bombole sono integrate nella struttura del<br />

veicolo fin dalla fase di progettazione, per non<br />

penalizzare l’abitabilità e gli standard di<br />

sicurezza adottati per tutti i veicoli Fiat;<br />

■ la doppia alimentazione benzina-metano<br />

garantisce un pieno di tranquillità anche nelle<br />

zone dove i distributori di CNG sono meno<br />

numerosi;<br />

48 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura<br />

■ il sistema di controllo motore è<br />

specificatamente progettato per veicoli a doppia<br />

alimentazione, garantisce perciò il totale controllo<br />

dell’efficienza e delle emissioni in entrambe le<br />

modalità;<br />

■ la compatibilità per l’impiego di bio-metano,<br />

se opportunamente depurato, è garantita fin da<br />

subito.<br />

Fiat è il costruttore che offre, nella sua linea<br />

ecologica Natural Power, la più ampia gamma di<br />

veicoli con doppia alimentazione. Quest’offerta<br />

risponde alle esigenze di mobilità di una vasta<br />

categoria di utenti, compreso il settore<br />

professionale: va dal Doblò (anche Cargo) alla<br />

Punto (anche Van), dalla Multipla alla Panda<br />

(anche Van), fino alla Grande Punto presentata<br />

alla fine del 2008.


Grande Punto Natural Power “Clean Car 2008”<br />

Fiat Automobiles ha voluto dimostrare il proprio impegno<br />

a 360 gradi per la tutela dell’ambiente anche in occasione<br />

della presentazione ufficiale, in ottobre, della Grande<br />

Punto Natural Power, compensando l’impatto ambientale<br />

generato dal lancio con un’attività di riforestazione (oltre<br />

6.600 metri quadri di foresta nel parco del Ticino).<br />

Grande Punto Natural Power è equipaggiata con il motore<br />

Fire 1.4 8v EVO2 nella nuovissima versione bifuel CNG<br />

progettata da FPT Powertrain Technologies, e rispetta già i<br />

limiti della normativa antinquinamento Euro 5, con<br />

emissioni di 115 g/km di CO2. Inoltre, per la prima volta sono stati utilizzati una<br />

centralina unica, riducendo così la complessità dei<br />

precedenti sistemi di controllo del motore e iniettori<br />

completamente dedicati al metano, che aumentano la<br />

qualità e l’affidabilità del propulsore.<br />

Tre i serbatoi: due bombole che complessivamente<br />

contengono 84 litri di metano e un serbatoio per la benzina<br />

di 45 litri. All’avviamento l’alimentazione è sempre a<br />

benzina, ma subito dopo la vettura passa automaticamente<br />

al gas. Torna, sempre in automatico, alla benzina<br />

solo quando il gas delle bombole sta per esaurirsi. È<br />

comunque sempre possibile per il guidatore scegliere il tipo<br />

di alimentazione tramite un pulsante posto sulla plancia.<br />

Come riconoscimento dell’importante risultato raggiunto<br />

in campo ambientale, una giuria di giornalisti di settore ha<br />

premiato la Grande Punto con il “Clean Car of the Year 2008”.<br />

1) Centralina gestione iniezione<br />

2) Selettore metano/benzina<br />

3) Riduttore di pressione<br />

4) Filtro “deoliatore”<br />

5) Gruppo iniettori metano<br />

6) Serbatoio benzina e bocchettone rifornimento<br />

7) Valvola bocchettone rifornimento metano ad innesto rapido<br />

8) Serbatoio metano centrale<br />

9) Serbatoio metano posteriore<br />

Fin dal 1995 anche Iveco rivolge l’attenzione alla<br />

propulsione a gas naturale e oggi è leader<br />

europeo nella ricerca e produzione di questi<br />

veicoli, con migliaia di mezzi nel parco circolante<br />

di aziende private e della pubblica<br />

amministrazione. Tutti i veicoli Iveco utilizzano<br />

motori a gas naturale dedicati, che funzionano a<br />

combustione stechiometrica. Ciò consente loro di<br />

fornire prestazioni elevate e costanti, abbassando<br />

al tempo stesso le emissioni inquinanti ben al di<br />

sotto dei limiti previsti per i veicoli a minimo<br />

impatto ambientale.<br />

Tra i veicoli a metano, Iveco offre il Daily, in<br />

versioni furgone, cabinato e minibus, e lo Stralis.<br />

Iveco è impegnata a rendere disponibile una<br />

versione a gas naturale di ogni linea di prodotto<br />

adatta a missioni urbane (l’Eurocargo a metano<br />

sarà disponibile a partire dalla seconda metà del<br />

2009). Inoltre, gli autobus Irisbus a metano, mossi<br />

da motori Cursor, sono stati adottati da più di 70<br />

città europee.<br />

10 mila veicoli<br />

Iveco a metano<br />

circolanti nel mondo.<br />

Leader in Europa<br />

70città europee<br />

utilizzano gli autobus<br />

Irisbus a metano<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 49


650 mila<br />

vetture Fiat Flex e<br />

TetraFuel vendute in<br />

Brasile nel 2008.<br />

Leader in Brasile<br />

Centralina di controllo TetraFuel ®<br />

Metano e idrogeno per la Panda della Regione<br />

Lombardia<br />

Il brand Fiat, grazie al contributo del Centro Ricerche Fiat,<br />

di FPT Powertrain Technologies e di alcuni partner (ENI,<br />

FAST, NCT e SAPIO), nel corso del 2008 si è aggiudicato il<br />

bando della Regione Lombardia per la sperimentazione di<br />

20 Panda alimentate a miscela di metano-idrogeno.<br />

Il bando prevede anche la realizzazione di due stazioni di<br />

rifornimento nel comune di Milano.<br />

Il Gruppo ritiene che il passaggio intermedio verso<br />

le tecnologie basate sull’idrogeno possa essere<br />

rappresentato dal metano, nel suo possibile impiego nei<br />

motori a combustione interna in miscela con l’idrogeno<br />

stesso. Infatti, essendo entrambi combustibili gassosi, le<br />

tecnologie sviluppate per la distribuzione del metano sia<br />

nel settore auto sia nelle infrastrutture, possono costituire<br />

Biocombustibili<br />

Fiat e FPT Powertrain Technologies stanno<br />

investendo importanti risorse nello sviluppo di<br />

tecnologie capaci di valorizzare al meglio il<br />

patrimonio naturale disponibile. Un impegno<br />

grazie al quale Fiat ha raggiunto la leadership sul<br />

mercato brasiliano, con una gamma completa di<br />

vetture dotate della tecnologia Flexfuel, che<br />

consente di utilizzare miscele variabili di benzina<br />

e bioetanolo.<br />

In Brasile, infatti, la rete distributiva di bioetanolo<br />

è capillare, favorita negli anni dalla situazione<br />

socio-politica e dalla disponibilità della materia<br />

prima. Magneti Marelli ha il merito di aver<br />

realizzato il SFS ® (Software Flexfuel Sensor),<br />

tecnologia all’avanguardia, che consente di<br />

50 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura<br />

la piattaforma di partenza ideale per il graduale ingresso<br />

dell’idrogeno nel settore dei trasporti.<br />

La miscela metano (70 per cento) – idrogeno (30 per cento)<br />

consente di:<br />

■ utilizzare tecnologie motoristiche esistenti;<br />

■ garantire prestazioni e autonomia del motore pressoché<br />

inalterate rispetto al metano;<br />

■ assicurare un’ulteriore riduzione delle emissioni di CO2 dell’11 per cento rispetto al metano;<br />

■ realizzare una combustione più completa e pulita;<br />

■ offrire un’interessante opportunità di utilizzo dell’idrogeno<br />

già disponibile (come i sottoprodotti delle industrie<br />

chimiche) favorendo così lo sviluppo della filiera di<br />

produzione e distribuzione.<br />

In tal modo sarà possibile offrire una prospettiva di<br />

impiego dell’idrogeno a più breve termine.<br />

riconoscere la composizione del combustibile<br />

presente nel serbatoio e di adattare<br />

conseguentemente i parametri di funzionamento<br />

del motore: il cliente può scegliere se utilizzare<br />

gasolina (benzina miscelata con il 22 per cento di<br />

bioetanolo), bioetanolo o ambedue in qualunque<br />

proporzione.<br />

Un’ulteriore espressione dell’elevato livello<br />

tecnologico raggiunto è la Fiat Siena TetraFuel ®<br />

prodotta in Brasile, che oltre ad essere<br />

equipaggiata con il sistema Flexfuel, può essere<br />

alimentata anche con metano. Il TetraFuel ® ,<br />

sviluppato e prodotto da FPT Powertrain<br />

Technologies, è il primo motore al mondo capace<br />

di funzionare con quattro combustibili diversi:<br />

bioetanolo, gasolina, benzina e metano.<br />

Tutti i motori FPT Powertrain Technologies<br />

sono compatibili con l’utilizzo di biocombustibili<br />

(bioetanolo e biodiesel) in miscela con i<br />

combustibili tradizionali fino al 5 per cento<br />

(E5-B5). In particolare, i motori diesel possono già<br />

impiegare miscele fino al 7 per cento di biodiesel<br />

(B7), mentre quelli a benzina sono in gran parte<br />

adeguati all’uso di miscele al 10 per cento di<br />

bioetanolo (E10). Inoltre, per specifici utilizzi,<br />

come quelli agricoli, alcuni motori sono stati<br />

adattati per essere compatibili con miscele di<br />

biocombustibile in percentuali superiori.


A Magneti Marelli il premio per l’innovazione<br />

ambientale<br />

Magneti Marelli, con la tecnologia multicombustibile<br />

TetraFuel ®, si è aggiudicata l’edizione 2008 del PACE<br />

Award, uno dei premi automotive più prestigiosi in ambito<br />

mondiale.<br />

Il PACE Award (Premier Automotive Suppliers’<br />

Contribution to Excellence), giunto alla sua 14a edizione, è<br />

promosso dal periodico Automotive News e ogni anno<br />

premia le migliori innovazioni del settore a livello<br />

mondiale.<br />

La tecnologia TetraFuel ® è stata sviluppata e realizzata da<br />

Magneti Marelli in Brasile e consente a un veicolo di<br />

utilizzare indifferentemente quattro tipi di combustibile<br />

(benzina, alcool, una miscela in qualsiasi proporzione fra i<br />

due e gas naturale).<br />

Infatti, New Holland Agriculture ha guidato<br />

l’industria agricola nel sostegno all’utilizzo del<br />

biodiesel, classificandosi come Clean Energy<br />

Leader e offrendo un’ampia gamma di prodotti<br />

compatibili con il biodiesel puro B100, compresi<br />

La peculiarità distintiva della soluzione è che il<br />

riconoscimento e il dosaggio dei vari carburanti e il<br />

conseguente controllo dei parametri di alimentazione,<br />

avvengono grazie ad un software presente nella centralina<br />

di controllo motore (ECU).<br />

Il software utilizza un algoritmo di calcolo molto potente<br />

che analizza parametri provenienti da vari sensori della<br />

vettura e principalmente relativi al sistema di iniezione<br />

(sonda lambda, temperatura motore, eccetera).<br />

Grazie all’elettronica, quindi, il sistema sceglie<br />

automaticamente l’opzione migliore riguardo al<br />

carburante da utilizzare a seconda della situazione di<br />

guida, raggiungendo il compromesso ottimale tra<br />

performance,<br />

emissioni.<br />

economia del combustibile e basse<br />

i motori a iniezione elettronica con tecnologia<br />

Common Rail. Ad oggi circa l’80 per cento dei<br />

modelli (trattori, movimentatori telescopici e<br />

macchine da raccolta) sono predisposti per<br />

l’utilizzo di B100.<br />

80% dei<br />

modelli di New<br />

Holland Agriculture è<br />

compatibile con il<br />

biodiesel puro B100<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 51


Biogas immediatamente<br />

utilizzabile da tutti i<br />

veicoli Iveco a metano<br />

Per poter alimentare le macchine New Holland<br />

con il cento per cento di biodiesel è sufficiente<br />

installare un kit di filtri e seguire un programma<br />

di manutenzione specifico.<br />

Importante precisare che New Holland segue con<br />

interesse la ricerca sui biocombustibili di seconda<br />

generazione e promuove i biocarburanti prodotti<br />

dalle coltivazioni per scopi non alimentari, al fine<br />

di non sottrarre cibo ai Paesi in via di sviluppo.<br />

New Holland Agriculture ha investito in modo<br />

consistente nella tecnologia biodiesel,<br />

assicurandosi anche accordi importanti nel Regno<br />

Unito, come dimostra la flotta di 54 prodotti<br />

alimentati al cento per cento con biodiesel<br />

presentati al Grassland & Muck Event 2008<br />

(Warwickshire - Gran Bretagna). Infine, New<br />

Holland Agriculture Equipment è stata scelta<br />

come fornitore preferito dall’Eden Project, la serra<br />

più grande del mondo, realizzata in Cornovaglia.<br />

Allo stesso tempo, i veicoli di Iveco, già oggi,<br />

possono utilizzare biocombustibili come il biogas<br />

Viaggio nei sistemi di trazione alternativi<br />

Elettrico<br />

Iveco, attraverso la sua Società Altra, vanta una<br />

grande esperienza nella produzione di sistemi di<br />

trasporto elettrici e ibridi, per veicoli merci e per<br />

52 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura<br />

– prodotto dai rifiuti organici e dagli scarti<br />

vegetali – che affianca e integra l’offerta del gas<br />

fossile, così come il biodiesel, miscelabile con il<br />

gasolio di origine fossile in una percentuale fino<br />

al 5 per cento senza bisogno di alcun intervento.<br />

Per il futuro, invece, Iveco sta indirizzando la<br />

propria innovazione sui biocombustibili di<br />

seconda generazione. Molto promettenti, anche<br />

se attualmente disponibili in modo limitato sul<br />

mercato, rappresentano un impegno importante<br />

per un sistema di trasporto sostenibile.<br />

Il futuro dei biocombustibili è rappresentato da<br />

quelli rinnovabili di seconda generazione. Si tratta<br />

dell’HVO (Olio vegetale idrogenato), un<br />

combustibile derivato da olii vegetali non in<br />

conflitto con la catena alimentare, e del BTL<br />

(Bio-massa a Liquido) che, partendo dalle<br />

biomasse e mediante un processo chimico di<br />

trasformazione, arriva a un combustibile con<br />

caratteristiche molto simili a quelle dell’HVO.<br />

autobus urbani. Basti pensare che già dal 1982<br />

Iveco applica trazioni completamente elettriche<br />

agli autobus.<br />

Risale invece al 1986 lo sviluppo e la realizzazione


del primo Daily Elettrico. I miglioramenti sono<br />

stati continui e oggi il Daily Elettrico è<br />

equipaggiato con un motore elettrico di tipo<br />

asincrono trifase comandato da inverter, che ha il<br />

compito di muovere direttamente il veicolo e di<br />

recuperare energia durante la fase di frenatura.<br />

La sua autonomia arriva fino a 120 km. Il mezzo si<br />

presenta quindi come soluzione ideale per i più<br />

svariati impieghi in ambito urbano (servizio<br />

navetta, taxi, scuolabus eccetera).<br />

Ibrido<br />

Iveco è leader in questo settore dal 1994, quando<br />

produsse il primo Turbocity ibrido. Oggi sono<br />

più di 60 gli autobus ibridi Iveco in servizio in<br />

Europa. Rispetto ai veicoli tradizionali, gli ibridi<br />

Iveco e FPT Powertrain Technologies insieme a<br />

FedEx per provare l’ibrido<br />

Nel 2008 Iveco ha consegnato dieci Daily ibridi dieselelettrici<br />

a FedEx, il più grande corriere espresso del mondo<br />

con una spiccata sensibilità all’ambiente. I veicoli utilizzano<br />

l’architettura ibrida parallela, progettata e sviluppata da Iveco<br />

e Powertrain Research & Technology (area di ricerca di<br />

FPT Powertrain Technologies), e sono utilizzati a Torino e a<br />

Milano per una campagna di test sul campo.<br />

Con questa soluzione, Iveco e FPT Powertrain Technologies<br />

hanno messo a punto le strategie di controllo<br />

per massimizzare l’efficienza del sistema: ripartizione<br />

coppia tra motore termico e motogeneratore elettrico,<br />

frenata rigenerativa, controllo automatico del cambio e<br />

Start&Stop. In pratica, il Daily ibrido ha un motore<br />

turbodiesel collegato, attraverso una frizione a controllo<br />

elettronico, ad un propulsore elettrico. Questo, a sua volta,<br />

è accoppiato al cambio robotizzato. Sfruttando in modo<br />

“intelligente” le doti del propulsore elettrico e di quello a<br />

scoppio, il veicolo ibrido riduce sensibilmente consumi ed<br />

emissioni. Inoltre, in fase di rallentamento, il motore<br />

elettrico lavora come un generatore, trasformando<br />

l’energia cinetica in corrente, che viene immagazzinata<br />

nelle batterie, anziché essere dispersa e sprecata.<br />

In questo modo è possibile un risparmio di combustibile<br />

fino al 30 per cento in ambito urbano, con una riduzione<br />

corrispondente di emissioni di CO2. La flotta di dieci veicoli Daily ibridi che è in circolazione<br />

sulle strade urbane milanesi e torinesi consentirà di<br />

risparmiare in un anno circa 6.000 litri di gasolio e di<br />

garantiscono, oltre che maggiore silenziosità e<br />

comfort di marcia, importanti risparmi sui<br />

consumi e la possibilità, in alcune configurazioni,<br />

di viaggiare ad emissioni zero e quindi anche<br />

nelle aree urbane protette. La gamma Iveco di<br />

autobus ibridi seriali e paralleli è già operativa in<br />

numerose città europee. Ora, questa tecnologia si<br />

sta estendendo anche al trasporto merci.<br />

Nel 2008, infatti, Iveco ha iniziato un vasto<br />

programma di prove su strada per la gamma dei<br />

veicoli commerciali leggeri e medi, il Daily e<br />

l’Eurocargo, in collaborazione con alcuni grandi<br />

clienti.<br />

I risultati positivi raggiunti sinora lasciano<br />

pensare che questa tecnologia possa dare un<br />

contributo importante alla mobilità urbana.<br />

ridurre le emissioni di CO2 di circa 15 tonnellate rispetto ai<br />

veicoli tradizionali.<br />

I veicoli commerciali leggeri, molto diffusi per le consegne<br />

nelle aree urbane, possono ottenere un concreto beneficio<br />

dall’utilizzo di trazioni ibride, grazie alla loro specifica<br />

missione e all’elevato chilometraggio.<br />

Nel 1994 Iveco ha<br />

omologato il primo<br />

autobus ibrido<br />

d’Europa:<br />

l’Iveco Turbocity<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 53


25 mila veicoli<br />

medi e pesanti Euro V<br />

venduti in Europa nel<br />

2008:<br />

-4.000<br />

tonnellate di NO x<br />

Bollino verde per il trasporto urbano<br />

L’attenzione che Iveco dedica ai veicoli a basse<br />

emissioni si estende anche a specifiche esigenze<br />

del trasporto pubblico locale, dove la salvaguardia<br />

della qualità dell’aria è di primaria importanza.<br />

Da anni, infatti, Iveco è leader negli autobus<br />

urbani alimentati a metano, che soddisfano i<br />

limiti EEV (Enhanced Environmentally-Friendly<br />

Vehicles), lo standard più severo previsto dalle<br />

normative europee in tema di emissioni.<br />

Più di recente, grazie all’esperienza acquisita con<br />

la tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction),<br />

sistema di post trattamento dei gas di scarico,<br />

e con l’evoluzione dei filtri per il particolato,<br />

Iveco è in grado di soddisfare questi limiti anche<br />

con i veicoli a propulsione diesel: i veicoli Iveco<br />

dotati di sistema SCRT (una combinazione di SCR<br />

e di trappola per il particolato) sono infatti<br />

certificati EEV.<br />

Inoltre, tutti i veicoli Iveco medi e pesanti<br />

soddisfano gli standard Euro V a partire dal 2005,<br />

in anticipo di ben quattro anni rispetto alla loro<br />

entrata in vigore (ottobre 2009).<br />

Ridurre al minimo le emissioni inquinanti<br />

rappresenta una sfida continua per Iveco. I suoi<br />

prodotti, infatti, circolano frequentemente in aree<br />

urbane densamente popolate. La costante ricerca<br />

e l’applicazione di tecnologie all’avanguardia, non<br />

solo motoristiche, rappresentano il contributo di<br />

Iveco per una mobilità più efficiente, sicura e<br />

sostenibile per l’ambiente.<br />

54 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura<br />

S30 CNG motore pulito per il Daily<br />

Il motore di FPT Powertrain Technologies S30 CNG è il più<br />

piccolo utilizzato da Iveco nella sua gamma veicolare ed è<br />

installato sul mezzo commerciale leggero Daily.<br />

Questo propulsore, 3.0 litri 16 valvole, è stato sviluppato<br />

da FPT Powertrain Technologies partendo dal motore F1C<br />

diesel e ottimizzato, in termini di consumo ed emissioni,<br />

per le applicazioni a metano. Grazie all’approccio<br />

stechiometrico e all’utilizzo di un catalizzatore a tre vie,<br />

che abbatte contemporaneamente i tre principali agenti<br />

inquinanti (NOx, CO e HC), la motorizzazione risulta così<br />

conforme alla Direttiva 2005/55 – EEV.<br />

L’S30 CNG è il motore adatto per veicoli che circolano<br />

principalmente sulle strade urbane, come i minibus e i<br />

veicoli commerciali leggeri, dove le basse emissioni sono<br />

un requisito importante.


Con Blue&Me Fleet l’itinerario è sempre più breve<br />

Iveco ha presentato, in occasione del Salone<br />

Internazionale dei Veicoli Industriali di Hannover, il sistema<br />

Blue&Me Fleet, soluzione telematica per la gestione delle<br />

flotte e l’assistenza dei clienti, sviluppata sulla piattaforma<br />

Blue&Me di Fiat Group Automobiles e su quella FleetVisor<br />

di Qualcomm.<br />

Con questa importante iniziativa, Iveco fornisce ai clienti la<br />

soluzione ottimale per l’utilizzo dei veicoli e la corretta<br />

pianificazione degli itinerari, aspetti ormai sempre più<br />

importanti ai fini della riduzione dell’impatto ambientale e<br />

del miglioramento dei costi operativi.<br />

Il computer di bordo è in grado di dialogare con il sistema<br />

CAN bus del veicolo per richiedere informazioni (per<br />

esempio consumo di combustibile, distanza, velocità,<br />

percorrenza totale e altre informazioni tecniche) e<br />

correlarle al conducente, in modo da fornire dati precisi<br />

sull’attività e sullo stile di guida dei singoli autisti.<br />

I prossimi sviluppi di Blue&Me Fleet includeranno una<br />

funzione di assistenza tecnica che, grazie a un sistema di<br />

comunicazione automatica con l’Iveco Customer Centre,<br />

fornirà tutte le informazioni necessarie riguardanti il<br />

veicolo e la sua posizione geografica per automatizzare<br />

l’intervento del servizio Non-Stop Assistance.<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 55


Riciclare che passione<br />

Nasce il progetto F.A.RE.<br />

(Fiat Auto Recycling)<br />

di Fiat<br />

Fiat Group Automobiles (FGA) da oltre 15 anni,<br />

cioè da prima dell’entrata in vigore delle leggi in<br />

materia, è impegnata a migliorare il riciclaggio<br />

dei veicoli giunti a fine vita. Già nel 1992, infatti,<br />

il Gruppo aveva dato vita al Progetto F.A.RE.<br />

(Fiat Auto Recycling), un sistema per il riciclaggio<br />

totale delle auto destinate alla demolizione, con<br />

l’obiettivo di riutilizzare non soltanto il metallo,<br />

ma tutti i materiali (vetri, plastiche e gomme) con<br />

i quali sono costruite le vetture. L’iniziativa, che<br />

prevedeva la proficua collaborazione tra industria,<br />

demolitori e aziende specializzate nel riciclaggio,<br />

riscosse subito un grande successo.<br />

56 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura<br />

1992 2000 2008<br />

Promulgata<br />

la Direttiva europea<br />

2000/53/CE<br />

Fiat Group Automobiles<br />

promuove l’Accordo<br />

di Programma Quadro sulla<br />

Gestione dei Veicoli Fuori Uso<br />

L’impegno continuo ha portato alla<br />

formalizzazione, a maggio 2008, dell’Accordo di<br />

Programma Quadro sulla Gestione dei Veicoli<br />

Fuori Uso, promosso da FGA e firmato dal<br />

Ministero dell’Ambiente e della Tutela del<br />

Territorio e del Mare, dal Ministero dello Sviluppo<br />

Economico, dall’ISPRA e da nove Associazioni<br />

della filiera del settore dei veicoli fuori uso<br />

(ANFIA e UNRAE per i costruttori di autoveicoli -<br />

FEDERAICPA per i concessionari di autoveicoli -<br />

FISE-UNIRE, CAR-CNA e ADA per le aziende di<br />

demolizione - ASSOFERMET per gli addetti alla<br />

demolizione, frantumazione e<br />

recupero/commercio di rottame - AIRA per i<br />

frantumatori di rottame metallico e AIR per le<br />

aziende del recupero energetico).<br />

Obiettivo principale dell’Accordo è il<br />

miglioramento della gestione dei veicoli a fine<br />

vita per raggiungere i target di riciclo e recupero<br />

energetico imposti dalla Direttiva 2000/53/CE sui<br />

veicoli fuori uso.<br />

Quest’ultima, infatti, recepita in tutti i Paesi UE e<br />

in Italia con il D.Lgs. 209/2003, ha lo scopo di<br />

disciplinare e aumentare l’efficienza ambientale<br />

della gestione dei veicoli fuori uso, imponendo<br />

una serie di vincoli sia sulla progettazione<br />

(esclusione dei metalli pesanti, marchiatura<br />

eccetera) sia sulla gestione a fine vita, fissando<br />

target di riciclaggio e recupero energetico, tempi<br />

di raggiungimento dei medesimi e responsabilità.<br />

L’Accordo di Programma Quadro sulla Gestione<br />

dei Veicoli Fuori Uso, fortemente voluto da Fiat<br />

Group Automobiles, rappresenta il primo e più<br />

avanzato esempio in Europa al quale tutti gli


attori coinvolti nella filiera industriale,<br />

dall’industria automobilistica alla impresa di<br />

demolizione, hanno lavorato con i Ministeri<br />

competenti per trasformare gli enormi<br />

quantitativi rottamati ogni anno (solo in Italia nel<br />

2007 la cifra di veicoli demoliti era superiore a 1,5<br />

milioni) in un business fatto di riutilizzazione dei<br />

componenti e di riciclo dei materiali (acciaio,<br />

leghe leggere, vetro, gomma e plastica).<br />

Fiat Group Automobiles, inoltre, pone molta<br />

enfasi sulla possibilità di incrementare la<br />

riciclabilità dei nuovi modelli. Nella fase di scelta<br />

delle materie prime seleziona materiali e sostanze<br />

eco-compatibili (riciclati, riciclabili o di origine<br />

naturale) che utilizza sia per gli esterni sia per gli<br />

interni delle autovetture. Le nuove vetture della<br />

gamma FGA sono già recuperabili al 95 per cento<br />

in peso, anticipando così i vincoli omologativi di<br />

recuperabilità imposti dalla direttiva 2005/64/CE o<br />

RRR (Recuperare, Riciclare, Riutilizzare) che sono<br />

obbligatori da dicembre 2008 per le nuove<br />

omologazioni e da luglio 2010 per le nuove<br />

immatricolazioni.<br />

Lotta alle sostanze pericolose<br />

All’interno del Gruppo Fiat nel corso del 2008 è stato<br />

creato un gruppo di lavoro intersettoriale che ha <strong>def</strong>inito le<br />

Linee Guida comuni per l’applicazione del regolamento n.<br />

1907/2006 del Parlamento europeo, del 18 dicembre 2006.<br />

La nuova normativa, denominata in breve REACH -<br />

acronimo di Registration, Evaluation, Authorisation of<br />

Chemicals - disciplina Ia fabbricazione, l’importazione,<br />

l’immissione in commercio e l’utilizzo delle sostanze<br />

chimiche nell’Unione europea.<br />

Obiettivo principale di REACH è migliorare la conoscenza<br />

dei pericoli e dei rischi derivanti da prodotti chimici, nuovi<br />

o già esistenti, assicurando un maggiore livello di<br />

protezione della salute umana e dell’ambiente.<br />

Life Cycle Assessment anche nel processo<br />

produttivo<br />

Fiat Group Automobiles utilizza la metodologia di Life<br />

Cycle Assessment (LCA) durante lo sviluppo dei nuovi<br />

prodotti, per prendere in considerazione fin da subito le<br />

implicazioni ecologiche dei nuovi componenti delle<br />

vetture e analizzare le differenti soluzioni di design.<br />

Materiali Alfa MiTo<br />

Peso in percentuale<br />

Acciaio 59,0%<br />

Polimeri 13,6%<br />

Ghisa 9,5%<br />

Leghe leggere 6,6%<br />

Elastometri 4,6%<br />

Vetro 2,7%<br />

Altri metalli 2,3%<br />

Altro 1,7%<br />

Indice recuperabilità 95,3%<br />

Indice riciclabilità 85,1%<br />

Il gruppo di lavoro intersettoriale ha avviato una serie di<br />

attività; tra queste la più delicata è stata l’individuazione<br />

nei prodotti delle sostanze estremamente pericolose<br />

(SVHC Substances of Very High Concern), ovvero sia<br />

sostanze cancerogene, mutagene e tossiche per la<br />

riproduzione (CMR) sia persistenti, bioaccumulabili<br />

e tossiche per l’ambiente (PBT). Questa attività è<br />

particolarmente delicata per gli obblighi di notifica e di<br />

informazione ad essa correlati, nonché per la possibilità<br />

che la commercializzazione di queste sostanze diventi<br />

proibita, il che potrebbe comportare la necessità di<br />

individuare in tempi rapidi dei sostituti.<br />

Vedere anche pagina 111.<br />

Dal 2008 la metodologia LCA è stata applicata anche al<br />

processo produttivo al fine di identificare alternative più<br />

ecologiche per alcuni processi, come il pre-trattamento<br />

della verniciatura, che necessitano di elevati quantitativi<br />

di energia e pertanto contribuiscono in maniera<br />

significativa all’impatto ambientale complessivo della fase<br />

di produzione del veicolo.<br />

Le nuove vetture della<br />

gamma FGA sono già<br />

recuperabili al<br />

95% in peso<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 57


5 stelle Euro NCAP<br />

per 7 modelli: Fiat<br />

500, Grande Punto,<br />

Bravo, Croma, Alfa 159,<br />

MiTo e Lancia Delta<br />

Sicure dentro e fuori<br />

Per il Gruppo Fiat progettare prodotti che<br />

proteggono il guidatore, i passeggeri e allo stesso<br />

tempo salvaguardano la sicurezza di tutti gli utenti<br />

della strada rappresenta una sfida quotidiana e un<br />

impegno nei confronti della comunità. In tal senso,<br />

la ricerca e lo sviluppo di dispositivi innovativi si<br />

basa su tre direttrici fondamentali:<br />

■ assicurare le condizioni migliori per evitare il<br />

rischio di collisione (sicurezza preventiva);<br />

■ contribuire attivamente, nel momento di difficoltà,<br />

a impedire l’incidente (sicurezza attiva);<br />

■ offrire una protezione ottimale a tutte le persone<br />

quando avviene lo scontro (sicurezza passiva).<br />

Sistemi di assistenza avanzati al<br />

servizio del guidatore<br />

Il Gruppo Fiat rivolge la massima attenzione<br />

soprattutto alla prevenzione degli incidenti.<br />

A questo scopo l’iniziativa Preventive Safety Best<br />

in Class, del Centro Ricerche Fiat, ha l’obiettivo di<br />

sviluppare nuovi sistemi di ausilio alla guida e di<br />

sicurezza preventiva per i prodotti del Gruppo.<br />

Foto della simulazione dell’urto frontale a 64 km/h sulla Lancia Delta, tratta dal sito www.euroncap.com.<br />

L’abitacolo rimane in<strong>def</strong>ormato e dimostra che il rischio di lesione del conducente e del passeggero è molto basso<br />

(punteggio ottenuto 14,4 su un massimo di 16)<br />

58 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura<br />

Nel corso del 2008 sono state realizzate diverse<br />

innovazioni, tutte in fase di test su dimostratori:<br />

■ Lane Change Assistant supporta il guidatore nel<br />

cambio di corsia. In fase di sorpasso, infatti,<br />

controlla l’area posteriore adiacente al veicolo per<br />

50-70 metri verificando così la presenza di altri<br />

mezzi in arrivo. Qualora il guidatore abbia<br />

intenzione di sorpassare e la corsia adiacente non<br />

sia libera, il sistema invia un segnale visivo.<br />

■ Collision Warning è una tecnologia che<br />

riconosce eventuali situazioni pericolose,<br />

derivanti dalla presenza di ostacoli sulla<br />

traiettoria, anche in condizioni di bassa visibilità,<br />

e le indica al guidatore con un segnale di allerta<br />

sul pedale dell’acceleratore e/o sulla cintura.<br />

■ Turning Assistant supporta il guidatore di mezzi<br />

pesanti nelle manovre di svolta a destra,<br />

segnalando gli ostacoli nell’angolo cieco.<br />

Inoltre, il Centro Ricerche Fiat ha sviluppato,<br />

insieme con Fiat Group Automobiles, il Lane<br />

Departure Warning, che avvisa il guidatore<br />

dell’avvicinamento involontario al bordo della<br />

corsia. Il sistema, denominato Driving Advisor e<br />

già disponibile sulla Lancia Delta, si attiva quando<br />

la vettura viaggia a una velocità superiore ai 55<br />

km/h inviando una leggera coppia al volante e<br />

attirando l’attenzione del guidatore che ha<br />

superato la linea di demarcazione.<br />

Ma i sistemi di assistenza al guidatore non si<br />

fermano al solo veicolo. Si basano anche sulla<br />

cooperazione tra veicolo e infrastruttura.<br />

Le applicazioni sviluppate dalla ricerca, infatti,<br />

utilizzano sia i sensori di bordo (sistemi<br />

autonomi) sia lo scambio di informazioni con le<br />

infrastrutture stradali e gli altri veicoli (sistemi<br />

cooperativi), per migliorare la percezione delle<br />

situazioni di pericolo, supportare il guidatore<br />

nelle situazioni critiche e ridurre la distrazione.<br />

In questo scenario di riferimento, Magneti Marelli,<br />

grazie all’interazione dei propri sistemi ADAS<br />

(Advanced Driver Assistance Systems) con le<br />

tecnologie telematiche finalizzate alla<br />

comunicazione veicolo-infrastruttura, lavora a


livello nazionale ed internazionale per contribuire<br />

alla <strong>def</strong>inizione delle funzioni e degli standard di<br />

sicurezza preventiva.<br />

Tra le iniziative di ricerca sui sistemi telematici,<br />

sono di particolare rilievo i progetti realizzati<br />

nell’ambito del Programma Quadro di Ricerca<br />

dell’Unione Europea.<br />

Il progetto integrato SAFESPOT, ad esempio,<br />

supportato da EUCAR (associazione europea per<br />

la ricerca e lo sviluppo automotive), coinvolge 52<br />

partner europei, rappresentati dalle principali<br />

case automobilistiche, dai maggiori fornitori<br />

automotive (tra cui Magneti Marelli) e da<br />

numerosi operatori stradali. L’obiettivo del<br />

progetto, iniziato nel 2006 e destinato a durare<br />

quattro anni, è realizzare nuovi sistemi<br />

cooperativi per migliorare la sicurezza stradale,<br />

basati sullo scambio di informazioni fra veicoli<br />

(Vehicle to Vehicle V2V) e tra l’infrastruttura<br />

stradale e i veicoli (Vehicle to Infrastructure V2I).<br />

Basta un tasto per lanciare l’SOS<br />

La piattaforma telematica Blue&Me, nata dalla collaborazione<br />

tra Fiat Group Automobiles e Microsoft, è un<br />

sistema di comunicazione di bordo con una serie di<br />

funzioni e servizi, che spaziano dall’integrazione con il<br />

telefono cellulare alla gestione di contenuti audio,<br />

rendendo ogni viaggio ancora più sicuro e gradevole.<br />

La compatibilità con il Bluetooth ®, inoltre, permette di<br />

accedere alle funzioni del cellulare senza mai togliere le<br />

mani dal volante.<br />

Un’evoluzione della piattaforma è rappresentata dal<br />

Blue&Me Nav che, oltre alla tecnologia Blue&Me, mette a<br />

disposizione una gamma di funzioni multimediali evolute,<br />

tra cui l’SOS.<br />

In caso di emergenza, infatti, con il Blue&Me Nav basta<br />

premere il tasto SOS e immediatamente viene inviato un<br />

sms alla centrale operativa con l’indicazione della<br />

posizione della vettura.<br />

Il servizio, disponibile 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, si<br />

attiva anche in automatico in caso di incidente (quando<br />

si attiva l’airbag). Il veicolo viene tempestivamente<br />

localizzato ed è possibile usufruire dell’assistenza stradale<br />

e sanitaria. Il tasto SOS si può utilizzare anche in caso di<br />

malori o di pericolo.<br />

Le informazioni fornite sul luogo dell’incidente, inoltre,<br />

riducono della metà i tempi di reazione dei servizi di<br />

soccorso nelle zone rurali e del 40 per cento nelle zone<br />

urbane.<br />

L’iniziativa, coordinata dal Centro Ricerche Fiat,<br />

rappresenta una pietra miliare nella concezione<br />

della mobilità futura, non solo dal punto di vista<br />

della sicurezza, ma anche dell’efficienza del traffico.<br />

Il progetto integrato TeleFOT è invece coordinato<br />

da VTT, il principale centro di ricerca della<br />

Finlandia, e coinvolge 24 partner europei, fra i<br />

quali Magneti Marelli e Centro Ricerche Fiat, oltre<br />

ad alcuni fra i principali centri di ricerca<br />

internazionali.<br />

Obiettivo dell’iniziativa, partita a giugno del 2008<br />

e della durata di quattro anni, è realizzare<br />

campagne di valutazione sulle nuove funzioni<br />

telematiche legate alla mobilità, che possono<br />

essere fruite a bordo del veicolo tramite<br />

dispositivi portatili.<br />

Il progetto rappresenta un’importante opportunità<br />

per valutare dal punto di vista dell’ergonomia e<br />

della sicurezza il comportamento dei clienti<br />

nell’impiego di nuove funzioni telematiche di bordo.<br />

Il servizio SOS, disponibile sulle vetture di Fiat Group<br />

Automobiles equipaggiate con Blue&Me Nav, anticipa le<br />

decisioni della Commissione europea, ancora in<br />

discussione sull’obbligatorietà del sistema di chiamata di<br />

emergenza paneuropea eCall.<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 59


oltre 25 mila<br />

iscritti al Campionato<br />

Italiano guid@ sicura<br />

promosso da Alfa<br />

Romeo<br />

Formazione e comunicazione per<br />

ridurre gli incidenti<br />

Con le numerose misure di sicurezza preventiva,<br />

attiva e passiva, il Gruppo Fiat è impegnato a fondo<br />

per ridurre al minimo i rischi per la sicurezza sui<br />

propri veicoli. E, sempre a questo scopo, propone<br />

anche diversi corsi di guida sicura affinché il<br />

guidatore possa agire con responsabilità in<br />

qualunque situazione di traffico.<br />

Nel corso del 2008, Fiat Professional e ASC<br />

(Automotive Safety Centre) hanno realizzato il primo<br />

corso Guida Sicura Professional destinato ai clienti<br />

di veicoli commerciali. Obiettivo dell’iniziativa è<br />

insegnare tecniche di guida sicura e di guida “eco”<br />

(economica ed ecologica) a coloro che per lavoro<br />

passano molte ore al volante. Infatti, più di chiunque<br />

altro i professionisti del settore sanno bene quanto<br />

sia importante affrontare gli imprevisti della strada<br />

in modo tempestivo. Senza dimenticare che una<br />

guida responsabile significa anche un risparmio<br />

economico sia sul fronte dei consumi (fino al 15-20<br />

per cento di carburante in meno) sia su quello dei<br />

costi di manutenzione e di riparazione.<br />

Anche Iveco ritiene importante porre l’accento su<br />

uno stile di guida responsabile. Infatti, presso la<br />

pista prove di Cascinette, a Torino, ha ospitato la<br />

26 a edizione del Campionato Mondiale Autisti,<br />

manifestazione organizzata dall’UICR (Union<br />

60 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura<br />

Internationale des Chauffeurs Routiers), che si<br />

svolge ogni due anni per sensibilizzare l’intera<br />

categoria sul tema della sicurezza stradale e del<br />

rispetto del codice della strada. Sono state coinvolte<br />

19 delegazioni per un totale di circa 600 persone.<br />

I veicoli utilizzati, tutti forniti da Iveco, sono stati<br />

furgoni, autocarri, autoarticolati, autotreni e autobus.<br />

Alfa Romeo è, infine, da anni in prima fila nel<br />

sostenere iniziative sulla sicurezza, la prevenzione e<br />

l’educazione stradale, attraverso interventi di<br />

formazione e campagne di comunicazione. Per il<br />

terzo anno ha sponsorizzato il Campionato Italiano<br />

guid@ sicura, progetto ideato dalla società Dorado<br />

Centro Internazionale Guida Sicura, diretta dal<br />

campione Andrea de Adamich, che ha come<br />

obiettivo la promozione della sicurezza stradale e di<br />

una guida consapevole presso il mondo giovanile e<br />

studentesco (giovani patentati 18-25 anni).<br />

Il progetto è stato sostenuto dalla Presidenza del<br />

Consiglio dei Ministri e patrocinato dal Ministero<br />

degli Interni e dal Ministero dei Trasporti.<br />

Nel mese di luglio Alfa Romeo ha anche lanciato una<br />

campagna di comunicazione dedicata ai rischi<br />

dell’assunzione di alcool prima di mettersi al<br />

volante. L’invito a una guida responsabile è stato<br />

presentato proprio nel periodo estivo, che coincide<br />

con il più alto numero di incidenti collegati al<br />

consumo di alcolici da parte dei giovani.


Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 61


Migliaia di ore di<br />

simulazioni virtuali<br />

hanno permesso di<br />

sviluppare la MiTo<br />

senza l’ausilio di<br />

prototipi e in soli<br />

16 mesi<br />

Divertirsi in sicurezza con Alfa MiTo<br />

Junior<br />

Forte di una straordinaria storia nelle competizioni<br />

sportive, Alfa Romeo sostiene che interpretare il<br />

concetto di sportività significa lavorare anche per<br />

ottenere il massimo della sicurezza. Al di là dei<br />

numerosi e sofisticati sistemi di controllo dell’auto<br />

oggi disponibili, Alfa Romeo ritiene fondamentale<br />

sensibilizzare l’opinione pubblica - e in particolare i<br />

più giovani - sull’importanza strategica che il tema<br />

della sicurezza, della prevenzione e dell’educazione<br />

stradale riveste per qualsiasi società evoluta.<br />

Per il brand infatti l’auto rappresenta lo specchio<br />

della società. Forte di questa convinzione durante il<br />

lancio della MiTo è stata presentata anche la<br />

versione Junior, equipaggiata con motore 1.4 da 78<br />

cavalli, pensata proprio per i più giovani e destinata<br />

ad essere in linea con le normative che diversi Paesi<br />

europei stanno mettendo a punto per i neopatentati.<br />

Non solo un motore con limitatore di potenza,<br />

ma anche tanta sicurezza: la MiTo, infatti, si è<br />

aggiudicata le cinque stelle Euro NCAP ed è ai<br />

62 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura<br />

vertici del segmento nel campo della sicurezza con<br />

un punteggio di 36 su un massimo di 37.<br />

Importante risultato raggiunto grazie all’adozione di<br />

serie dei più avanzati dispositivi elettronici per il<br />

controllo del comportamento dinamico (dalla frenata<br />

alla trazione) e dei più completi sistemi di sicurezza<br />

passiva. Tra i quali:<br />

■ Vehicle Dynamic Control (VDC), non disinseribile,<br />

interviene quando è a rischio la stabilità della vettura<br />

e aiuta il pilota a controllare l’auto;<br />

■ Motor Schleppmoment Regelung (MSR), ridà<br />

coppia al motore evitando il pattinamento derivante<br />

dal blocco delle ruote, quando in condizioni di bassa<br />

aderenza si scala bruscamente di marcia;<br />

■ Dynamic Steering Torque (DST), sterzo elettronico<br />

attivo, aiuta il guidatore poco esperto con un leggero<br />

impulso sul volante a effettuare la manovra di<br />

controsterzo quando la vettura diventa<br />

sovrasterzante in curva;<br />

■ Electronic Q2, assicura l’effetto di un differenziale<br />

autobloccante. Di solito, infatti, quando si accelera in<br />

uscita di curva, la ruota interna perde aderenza e la


traiettoria si allarga. Grazie al Q2 elettronico, invece,<br />

il traction control frena la ruota interna e<br />

ridistribuisce la coppia, applicandola alla ruota<br />

esterna che in quel momento ha maggiore aderenza;<br />

■ 7 airbag, due dei quali Multistage;<br />

■ sistema S.A.H.R. (Self Aligning Head Restraint),<br />

nuovo dispositivo di seconda generazione integrato<br />

nello schienale dei sedili anteriori che, in caso di<br />

urto, avvicina gli appoggiatesta alla nuca degli<br />

occupanti attenuando così il colpo di frusta.<br />

Anche nel campo della sicurezza preventiva la<br />

MiTo Junior è all’avanguardia. Adotta, infatti, i<br />

proiettori anteriori con la funzione “luce diurna”<br />

(Day Time Running Light) che, alla messa in moto<br />

della vettura, automaticamente accende le luci di<br />

posizione (il dispositivo risponde ad una<br />

normativa europea che entrerà in vigore nel 2012).<br />

Mentre i proiettori posteriori a LED, rispetto alle<br />

lampade tradizionali offrono più intensità<br />

luminosa per una maggiore sicurezza.<br />

Oltre che per la tecnologia c’è attenzione anche<br />

per i comportamenti: è disponibile, infatti, un kit<br />

con tre alcool tester per sensibilizzare i giovani<br />

sull’importanza di una guida responsabile.<br />

5 stelle Euro NCAP<br />

per Alfa MiTo<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 63


Innovazione sostenibile<br />

Per rafforzare le proprie posizioni il Gruppo Fiat ritiene fondamentale fare innovazione e farla in maniera sostenibile, mettendo al<br />

primo posto le persone, la società e l’ambiente. In tutti i Paesi gli uomini e le donne del Gruppo si dedicano ad anticipare e<br />

soddisfare le necessità, in perenne cambiamento, dei clienti e a trasformare idee creative in prodotti e servizi innovativi, che<br />

possano contribuire a rendere la mobilità sempre più sostenibile.<br />

Tutto questo si traduce in piani di sviluppo mirati a creare mezzi migliori, più sicuri, rispettosi dell’ambiente e più confortevoli.<br />

Centro Ricerche Fiat<br />

Il Centro Ricerche Fiat (CRF) inizia la sua attività nel 1978<br />

come polo di riferimento per l’innovazione e lo sviluppo.<br />

Oggi è un centro di eccellenza, riconosciuto a livello<br />

internazionale, la cui missione è l’utilizzo dell’innovazione<br />

come leva strategica nei business del Gruppo Fiat e la<br />

valorizzazione dei risultati delle proprie attività attraverso<br />

la promozione, lo sviluppo e il trasferimento di contenuti<br />

innovativi in grado di dare distintività e competitività al<br />

prodotto.<br />

Il CRF opera a Orbassano (TO) e nelle tre sedi decentrate di<br />

Bari, Trento e Foggia, controlla, a Udine, il Centro Ricerche<br />

Plast-Optica (CRP), focalizzato sulle ricerche avanzate nei<br />

settori dell’ottica e della plastica per sistemi di<br />

illuminazione e inoltre lavora in stretta sinergia con il<br />

Centro Studi Sistemi di Trasporto (CSST) di Torino. Con un<br />

organico di oltre 850 dipendenti, il CRF dispone di un vasto<br />

insieme di competenze tecniche cui si affianca una serie<br />

di laboratori all’avanguardia per la sperimentazione di<br />

sistemi powertrain e della compatibilità elettromagnetica,<br />

l’analisi sperimentale di rumore e vibrazioni, la<br />

simulazione di guida, lo sviluppo di nuovi materiali e<br />

processi produttivi, l’optoelettronica e le microtecnologie.<br />

Nel corso degli anni, il Centro Ricerche Fiat ha raggiunto<br />

risultati altamente significativi come testimoniano gli oltre<br />

2.300 brevetti registrati e le 51 nuove domande di brevetto<br />

depositate nel 2008.<br />

Non solo, sono 55 i progetti approvati nel Settimo<br />

Programma Quadro (2007-2013). Un dato che conferma la<br />

forte presenza anche nella ricerca europea.<br />

Il CRF ha inoltre sviluppato un network globale di oltre<br />

150 università e centri di ricerca e oltre mille partner<br />

industriali in tutto il mondo, grazie ai quali può rafforzare<br />

64 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile<br />

ulteriormente le strategie globali di innovazione,<br />

implementare specifiche attività operative a livello locale e<br />

assicurare lo sviluppo di competenze specifiche.<br />

Particolarmente attivo nel campo della ricerca per la<br />

mobilità sostenibile, il Centro Ricerche Fiat adotta un<br />

approccio sistemico volto a studiare soluzioni innovative<br />

che esprimano un concetto di mobilità sostenibile a tutto<br />

tondo, che comprenda, quindi, la diminuzione delle<br />

emissioni tramite motori innovativi (nell’ambito degli<br />

sviluppi tecnologici di FPT Powertrain Technologies),<br />

ma anche la riduzione dei consumi attraverso<br />

l’alleggerimento, l’aerodinamica, l’infomobilità, l’utilizzo<br />

di materiali ecologici e riciclabili. Per approdare, infine,<br />

alla riduzione della congestione del traffico e<br />

dell’inquinamento acustico.<br />

Elasis<br />

Nata nel 1988, su iniziativa del Gruppo Fiat, come Società<br />

dedicata alla ricerca nell’ambito dei programmi di<br />

sviluppo dell’Italia del Sud, Elasis è un centro di ricerca ad<br />

elevata specializzazione nel settore dell’innovazione<br />

tecnologica, dello sviluppo completo di veicoli, della<br />

mobilità, del suo impatto sull’ambiente e della sicurezza<br />

stradale.<br />

Opera attraverso i centri di Pomigliano d’Arco (Napoli),<br />

di Torino e di Lecce, con circa 1.200 dipendenti e dispone<br />

di mezzi di progettazione e calcolo, oltre che di<br />

strumentazioni per la sperimentazione fisica e virtuale, tra<br />

i più avanzati, basati su una capacità di sviluppo e gestione<br />

di sistemi informatici di assoluto rilievo. Anche in Elasis,<br />

come in CRF, le attività relative a motori e cambi vengono<br />

condotte nell’ambito dei progetti di sviluppo di FPT<br />

Powertrain Technologies.


Tecnologia pulita<br />

FPT Powertrain Technologies orienta<br />

costantemente la sua ricerca verso tecnologie<br />

innovative per il miglioramento delle prestazioni<br />

del motore e allo stesso tempo per la riduzione<br />

delle emissioni. Per raggiungere questo sfidante<br />

obiettivo, FPT articola il proprio impegno<br />

principalmente in due direzioni: ottimizzare le<br />

caratteristiche di eco-compatibilità dei propulsori<br />

convenzionali e sviluppare sistemi di trazione<br />

alternativi. Il piano di sviluppo motoristico che ne<br />

deriva, da un lato prevede l’identificazione di<br />

soluzioni di breve periodo (2009-2012), dall’altro è<br />

proiettato verso attività di tipo esplorativo su<br />

future tecnologie. Vedere anche pagina 44.<br />

Nel breve periodo, la prima novità è rappresentata<br />

dal sistema d’iniezione Multijet “II”, che sarà<br />

adottato inizialmente dal motore diesel 1.3 SDE.<br />

Si tratta di un’evoluzione che consente di ridurre<br />

l’intervallo di tempo tra le iniezioni di gasolio,<br />

assicurando una significativa riduzione delle<br />

emissioni degli ossidi di azoto (NO x ) e dei<br />

consumi e un miglioramento del comfort acustico.<br />

Un’ulteriore testimonianza dell’impegno di FPT<br />

Powertrain Technologies in termini di downsizing<br />

(vedere anche pagina 46), è il motore Small<br />

Gasoline Engine, che consente una riduzione dei<br />

consumi e, di conseguenza, delle emissioni di<br />

CO 2 , nonché il rispetto dei futuri limiti di<br />

emissione Euro 5 ed Euro 6, con prestazioni pari<br />

ai motori di cilindrata maggiore.<br />

Alla base di questo nuovo motore benzina c’è il<br />

passaggio da un propulsore tradizionale a 4<br />

cilindri a un 2 cilindri da 900 cc, che sarà<br />

disponibile nelle versioni aspirata, turbo e a<br />

doppia alimentazione metano-benzina. Tra i<br />

contenuti tecnologici di maggior rilievo di questo<br />

propulsore, si segnala l’innovativo sistema<br />

elettronico di gestione delle valvole d’aspirazione<br />

Multiair. Questo dispositivo consente di<br />

controllare l’aria nei motori ad accensione<br />

comandata senza dover utilizzare la tradizionale<br />

farfalla, con benefici concreti in termini di<br />

potenza, coppia ai bassi regimi, consumi ed<br />

emissioni e, non ultimo, prontezza di risposta.<br />

Nel corso del 2009 il sistema sarà introdotto sul<br />

motore benzina 1.4 Fire in versione sia aspirata<br />

sia turbo.<br />

Nel piano di sviluppo di soluzioni per contribuire<br />

alla riduzione dei consumi e quindi delle<br />

emissioni di CO 2 , FPT Powertrain Technologies<br />

considera anche l’evoluzione delle trasmissioni.<br />

La trasmissione a doppia frizione a secco (DDCT -<br />

Dual Dry Clutch Transmission) in fase finale di<br />

sperimentazione, infatti, oltre a migliorare<br />

notevolmente il comfort di guida, consente una<br />

reale riduzione dei consumi.<br />

Nella direttrice dello sviluppo dei sistemi di<br />

trazione alternativi, invece, in virtù del successo<br />

riscosso fino ad oggi dalle motorizzazioni a<br />

metano, FPT da un lato ha deciso di rendere i<br />

motori già esistenti ancora più ecologici (come la<br />

prossima versione del Cursor CNG per gli<br />

autobus che rispetta in anticipo i futuri limiti di<br />

emissione previsti dalla normativa europea);<br />

dall’altro ha avviato l’evoluzione dei motori a<br />

metano sviluppando soluzioni di tipo turbo, che<br />

consentono un notevole incremento delle prestazioni<br />

a fronte di emissioni estremamente contenute.<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile 65


Le attività di tipo esplorativo su future<br />

innovazioni tecnologiche condotte dalla divisione<br />

Powertrain Research & Technology di FPT si<br />

stanno indirizzando verso la sperimentazione di<br />

un prototipo di motopropulsore ibrido per ora<br />

non finalizzato alla produzione. Questa soluzione<br />

prevede l’accoppiamento dello Small Gasoline<br />

Engine al Dual Dry Clutch Transmission, con<br />

l’integrazione di un motore elettrico calettato su<br />

uno dei suoi due alberi primari. Architettura che<br />

consente la realizzazione di un propulsore ibrido<br />

di tipo “torque-split”, dove la coppia del motore<br />

termico si combina con quella del motore<br />

elettrico e consente tutte le tipiche funzionalità<br />

della trazione ibrida in un packaging, però,<br />

estremamente compatto, dai consumi ridotti e<br />

con basse emissioni, nel pieno rispetto<br />

dell’ambiente.<br />

La ricerca di FPT si orienta non solo a sviluppare<br />

soluzioni innovative in campo automotive, ma<br />

anche a estendere questo know-how acquisito ad<br />

altri settori, in particolare a quello industriale.<br />

È, infatti, in valutazione il trasferimento ai motori<br />

Heavy Duty per i veicoli commerciali e industriali<br />

di tecnologie consolidate per l’auto (come il<br />

Common Rail di ultima generazione e il filtro<br />

antiparticolato).<br />

66 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile<br />

PHYLLA: il sole a quattro ruote<br />

A novembre del 2008 è stato presentato il<br />

prototipo PHYLLA, Veicolo Urbano<br />

Multi-Ecologico e Sostenibile (VUMES).<br />

Può ospitare fino a quattro passeggeri pur<br />

essendo lunga meno di tre metri, raggiunge i 130<br />

chilometri orari e accelera da zero a cento in sei<br />

secondi. Ma, soprattutto, è uno dei più innovativi<br />

progetti di city car a zero emissioni e totalmente<br />

riciclabile.<br />

Il prototipo nasce dalla collaborazione tra:<br />

la Regione Piemonte (che ha sponsorizzato e<br />

finanziato il progetto), l’Environment Park (che ha<br />

contribuito a <strong>def</strong>inire e selezionare le tecnologie<br />

innovative per l’ambiente), il Centro Ricerche Fiat<br />

(a cui sono state demandate, in qualità di vehicle<br />

project leader, le scelte tecniche e architetturali<br />

per lo sviluppo del dimostratore marciante) e il<br />

Politecnico di Torino (per la gestione complessiva<br />

del progetto e il coordinamento dei partner).<br />

Hanno inoltre collaborato la Camera di<br />

Commercio di Torino con il progetto From<br />

Concept to Car, l’Istituto Europeo di Design e<br />

l’Istituto di Arte Applicata e Design, Novamont, il<br />

Consorzio Proplast, Sagat, En.e.com Italia, Sydera<br />

e Bee Studio.<br />

I gruppi di lavoro si sono occupati di diversi<br />

aspetti per giungere a un risultato comune: la<br />

ricerca della migliore soluzione nell’impiego


combinato di fonti di energia alternativa (solare,<br />

idroelettrica, biogas eccetera), la sperimentazione<br />

di materiali ad elevata efficienza strutturale e<br />

totalmente riciclabili, la selezione delle tecnologie<br />

innovative più rilevanti per la mobilità urbana<br />

(come le batterie di nuova generazione ad elevata<br />

densità energetica) e la possibilità di rivolgersi a<br />

un’utenza estesa.<br />

L’iniziativa è nata per soddisfare i bisogni<br />

dell’utenza urbana. Si è partiti dall’identificazione<br />

di una serie di problemi che affliggono le città,<br />

come l’inquinamento, il rumore, la congestione<br />

del traffico, i vincoli sempre più stringenti per<br />

l’accesso ai centri urbani. Alla luce di queste<br />

considerazioni, è stata pensata un’auto adatta sia<br />

alla mobilità individuale e condivisa (car sharing<br />

e van sharing) da parte di un’utenza estesa<br />

(persone anziane, diversamente abili eccetera) sia<br />

all’ambito professionale per l’accesso ad aree<br />

ristrette quali aeroporti, stazioni ed ospedali,<br />

località turistiche.<br />

Il risultato è PHYLLA, un nuovo concetto di<br />

veicolo urbano:<br />

■ elettrico e sostenibile, per sfruttare direttamente<br />

e indirettamente tutte le fonti di energia, in primo<br />

luogo l’energia solare e l’idrogeno, alla ricerca<br />

della combinazione migliore;<br />

■ totalmente riciclabile, per annullare le emissioni<br />

di gas inquinanti e di CO 2 nelle aree urbane e<br />

ridurre l’impatto ambientale durante l’intero ciclo<br />

di vita del prodotto (dalla produzione al fine vita);<br />

■ economico, in grado di raggiungere livelli di<br />

costo chilometrico dieci volte inferiori rispetto a<br />

un veicolo equivalente (city car) di normale<br />

produzione a benzina;<br />

■ multiuso, nel senso di flessibile nell’uso e nella<br />

personalizzazione.<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile 67


Medaglia d’oro al Sima<br />

Innovation Awards per il<br />

trattore New Holland<br />

NH 2TM<br />

alimentato a<br />

idrogeno<br />

L’azienda agricola piena di energia<br />

Con il trattore sperimentale NH2TM alimentato a<br />

idrogeno New Holland Agriculture ha conquistato<br />

la medaglia d’oro al Sima Innovation Awards<br />

2009, uno dei più importanti saloni europei multi<br />

specialistici del mondo agricolo, fortemente<br />

improntato all’innovazione nel rispetto di<br />

un’agricoltura sostenibile.<br />

Il trattore NH2TM, primo al mondo ad essere<br />

alimentato a idrogeno e realizzato in<br />

collaborazione con il Centro Ricerche Fiat e l’ente<br />

Style del Gruppo, rappresenta solo una delle<br />

componenti del concetto più ampio di<br />

indipendenza energetica per l’azienda agricola.<br />

Coerentemente con la posizione di Clean Energy<br />

Leader, infatti, New Holland si è posta l’obiettivo<br />

di liberare gli agricoltori dalla dipendenza dai<br />

combustibili fossili, consentendo loro di<br />

raggiungere la piena autonomia in termini di<br />

carburanti.<br />

Il concetto di indipendenza energetica<br />

dell’azienda agricola offre ai clienti notevoli<br />

68 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile<br />

vantaggi nel lungo periodo, in quanto è basato<br />

sulla capacità di produrre elettricità da fonti<br />

naturali a basso impatto ambientale, di<br />

immagazzinare l’energia prodotta e di riutilizzarla<br />

facilmente.<br />

Nel trattore sperimentale NH2TM, ricavato da un<br />

modello della serie T6000, il motore a<br />

combustione interna è stato sostituito con celle


a idrogeno che generano l’elettricità, utile per<br />

azionare i motori elettrici che muovono il trattore.<br />

Più nel dettaglio, l’idrogeno compresso alimenta<br />

le celle a combustibile che, reagendo con<br />

l’ossigeno preso dall’aria, producono acqua ed<br />

elettricità. Le celle a combustibile hanno una<br />

lunga vita operativa e consentono di evitare il<br />

problema ambientale dello smaltimento delle<br />

batterie esaurite. L’idrogeno compresso, ad alto<br />

potenziale energetico, può essere comodamente<br />

stoccato in un serbatoio, anche per lungo tempo,<br />

consentendo rifornimenti pronti e veloci.<br />

Il trattore NH2TM è un prototipo con 106 CV<br />

perfettamente funzionante e in grado di eseguire<br />

tutti i compiti di un trattore serie T6000 in quasi<br />

totale silenzio ed emettendo unicamente vapore<br />

e acqua.<br />

L’innovazione prevede che siano i clienti stessi a<br />

produrre in proprio l’idrogeno compresso,<br />

partendo dall’acqua (attraverso l’elettrolisi) o dal<br />

metano (tramite la fermentazione dei<br />

sottoprodotti e delle biomasse),<br />

superando così l’ostacolo maggiore<br />

che è oggi legato alla disponibilità<br />

e alla distribuzione ell’idrogeno.<br />

Inoltre, il progetto prevede che<br />

i sistemi di produzione siano<br />

alimentati da impianti eolici<br />

o da pannelli solari e che<br />

l’idrogeno venga stoccato in<br />

serbatoi sotterranei presso<br />

l’azienda agricola stessa.<br />

Forti del presupposto che,<br />

rispetto alle automobili e agli<br />

autocarri, trattori e mietitrebbia<br />

lavorano usualmente a breve<br />

distanza dalla sede dell’azienda<br />

e possono quindi essere riforniti<br />

senza problemi.<br />

Gli agricoltori, quindi, sono in una<br />

posizione di assoluto vantaggio per<br />

approfittare della tecnologia di utilizzo<br />

dell’idrogeno: dispongono, infatti, dello spazio<br />

sufficiente per installare sistemi alternativi di<br />

generazione dell’energia elettrica, quali impianti<br />

solari ed eolici e di trattamento delle biomasse e<br />

per immagazzinare l’energia prodotta sotto forma<br />

di idrogeno. Oltre ai vantaggi di tipo ambientale,<br />

inoltre, un sistema di questo tipo consente alle<br />

aziende agricole di diventare indipendenti dal<br />

punto di vista energetico e di migliorare la<br />

propria stabilità finanziaria. I costi del carburante<br />

costituiscono infatti una parte significativa delle<br />

spese operative che un’azienda agricola si trova<br />

ad affrontare quotidianamente.<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile 69


La prima Ferrari verde<br />

Al “North American International Auto Show” 2008<br />

di Detroit, la Ferrari ha presentato una F430 Spider<br />

alimentata con biocarburante, dimostratore<br />

tecnologico studiato per sottolineare la particolare<br />

sensibilità alle fonti di energia alternative<br />

soprattutto in Nord America.<br />

La realizzazione di un propulsore alimentato a<br />

biocarburante si inserisce nell’ambito dei<br />

programmi di ricerca e sviluppo annunciati<br />

durante il convegno sull’Innovazione Tecnologica<br />

per la celebrazione dei sessanta anni dell’azienda.<br />

In tale occasione, la Ferrari ha illustrato progetti<br />

finalizzati al miglioramento dell’efficienza sul<br />

sistema veicolo nel suo complesso, per continuare<br />

a diminuire i consumi e le emissioni inquinanti e<br />

raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni di<br />

CO 2 del 40 per cento entro il 2012, rispetto alla<br />

gamma del 2007.<br />

La F430 Spider Biofuel utilizza una miscela di<br />

etanolo all’85 per cento (E85) e sfrutta l’esperienza<br />

accumulata nell’uso dei biocarburanti anche grazie<br />

alle applicazioni che questi hanno nelle<br />

competizioni. In Formula 1, il regolamento tecnico<br />

impone benzina con un contenuto di componenti<br />

derivati da biomasse pari al 5,75 per cento, mentre<br />

il Campionato Fia GT e l’American Le Mans Series<br />

(ALMS) fanno ricorso a carburanti al 10 per cento<br />

di etanolo (E10). Le competizioni si sono quindi<br />

dimostrate ancora una volta un eccellente<br />

laboratorio per sperimentare soluzioni che, se<br />

70 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile<br />

ritenute valide, verranno applicate alla produzione.<br />

A dimostrazione dell’efficacia del continuo<br />

trasferimento di tecnologia dalla pista alla strada,<br />

già oggi tutte le vetture del Cavallino Rampante<br />

possono utilizzare fino al 10 per cento di etanolo<br />

senza necessità di alcuna modifica.<br />

Con questo vero e proprio dimostratore<br />

tecnologico, la Ferrari dà prova della capacità di<br />

proporre soluzioni tecniche in grado di soddisfare<br />

eventuali richieste provenienti dal mercato senza<br />

per questo perdere le caratteristiche distintive di<br />

sportività, prestazioni e piacevolezza di guida che<br />

rendono uniche e inimitabili tutte le vetture<br />

prodotte a Maranello. Per utilizzare l’E85, sono<br />

state effettuate modifiche all’impianto di<br />

alimentazione e soprattutto alla centralina di<br />

controllo motore. Quest’ultima, opportunamente<br />

sviluppata, rende il motore compatibile con<br />

l’impiego di due carburanti (Flexfuel), a pari<br />

rapporto di compressione. Tutte le altre<br />

caratteristiche tecniche sono rimaste inalterate<br />

rispetto ad un motopropulsore di normale<br />

produzione. Utilizzando questo tipo di<br />

biocarburante e grazie alle modifiche apportate, la<br />

Ferrari ha ottenuto un apprezzabile incremento per<br />

quanto riguarda la potenza massima (che aumenta<br />

di 10 cavalli a parità di giri) e la coppia (che sale<br />

del 4 per cento), lasciando invariato il peso<br />

complessivo. I vantaggi per l’ambiente si<br />

traducono in una riduzione delle emissioni di CO 2<br />

pari al 5 per cento.<br />

L’innovazione secondo i giovani<br />

Nell’ambito delle proprie iniziative di sviluppo e supporto<br />

all'innovazione e di valorizzazione di giovani talenti,<br />

a dicembre 2008 Ferrari ha lanciato un bando volto a<br />

finanziare sei borse di studio, da assegnare tramite<br />

concorso internazionale, a giovani laureati/laureandi in<br />

Ingegneria, Fisica, Architettura e Human Factors.<br />

Le borse di studio, della durata di 12 mesi, sono orientate<br />

allo sviluppo di tematiche di innovazione. I vincitori<br />

dovranno, infatti, sviluppare un progetto di ricerca relativo<br />

alle aree tematiche della riduzione della CO2, la riduzione<br />

del peso e l'interfaccia uomo-macchina.<br />

Il concorso è aperto a cittadini dell’Unione Europea, di<br />

Stati Uniti, Canada e Repubblica Popolare Cinese.


Transport Concept: trasporto ad elevata efficienza<br />

Il Transport Concept è un veicolo dimostratore<br />

attraverso cui Iveco vuole esprimere la sua<br />

visione del futuro del trasporto stradale pesante:<br />

camion più efficienti, caratterizzati da una più alta<br />

capacità di carico, minori consumi e maggiore<br />

sicurezza.<br />

Il progetto nasce dalla constatazione che il<br />

mercato dei mezzi pesanti a lunga percorrenza<br />

esprime l’esigenza di trasportare una quantità<br />

maggiore di merce con costi ridotti di gestione<br />

dei veicoli.<br />

Il Transport Concept è costituito da un trattore<br />

con semirimorchio elaborato sulla base dello<br />

Stralis AS. Alcune delle soluzioni sperimentate<br />

sono destinate a trovare applicazione nelle<br />

prossime generazioni della gamma Stralis.<br />

Il veicolo dimostrativo ha un semirimorchio<br />

leggermente più lungo che consente un<br />

incremento in volume trasportabile, pur<br />

mantenendo una massa totale a terra di 40-44<br />

tonnellate. Per ridurre i costi di gestione il<br />

Transport Concept punta su tre fronti:<br />

■ ottimizzazione dell’aerodinamica di trattore e<br />

semirimorchio del 20 per cento circa, riducendo<br />

così il consumo di combustibile fino all’8 per cento;<br />

■ ottimizzazione meccanica del trattore, basata su<br />

componenti innovativi che Iveco sta sviluppando<br />

per la nuova gamma di veicoli pesanti;<br />

■ adozione di pneumatici di ultima generazione<br />

che riducono la resistenza al rotolamento.<br />

Il veicolo ha il 15 per cento in più di carico utile,<br />

il 9 per cento in più di capienza di europallet e<br />

consuma il 15 per cento in meno di gasolio.<br />

L’aumento della redditività complessiva per il<br />

cliente è stimato tra il 15 e il 20 per cento.<br />

Oltre che economico, il Transport Concept è<br />

anche un mezzo estremamente sicuro. Il veicolo,<br />

infatti, è equipaggiato con numerosi dispositivi<br />

di sicurezza attiva, come il sistema di<br />

prevenzione del cambio di corsia (Lane Warning<br />

e Active Lane Assistant), l’ESP, il sistema di<br />

monitoraggio della pressione dei pneumatici<br />

(TPM), l’Adaptive Cruise Control di seconda<br />

generazione, il Blind Spot Detection (per<br />

l’eliminazione degli angoli morti)<br />

e le telecamere e i sensori per le manovre.<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile 71


Il Gruppo Fiat, con il coordinamento del Centro<br />

Ricerche Fiat, ha partecipato al bando Mobilità<br />

Sostenibile, nell’ambito del programma di<br />

innovazione Industria 2015, promosso dal<br />

Ministero dello Sviluppo Economico che stabilisce<br />

le linee strategiche per lo sviluppo e la<br />

competitività del sistema produttivo italiano del<br />

futuro.<br />

Il Progetto Easy Rider, proposto da Magneti<br />

Marelli, è risultato primo classificato per il tema<br />

della Mobilità Sostenibile a livello nazionale tra<br />

50 proposte selezionate e oltre 420 imprese<br />

partecipanti.<br />

L’obiettivo del progetto è implementare una rete<br />

interconnessa di veicoli e infrastrutture stradali<br />

intelligenti che abiliti l’erogazione di servizi di<br />

mobilità e sicurezza, per la gestione integrata del<br />

traffico pubblico e privato in ambito<br />

metropolitano ed extraurbano, al fine di<br />

decongestionare il traffico, ridurre le emissioni,<br />

aumentare la sicurezza stradale e diminuire i costi<br />

legati all’incidentalità.<br />

72 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile<br />

Comunicazione tra veicoli e infrastrutture per la mobilità del futuro<br />

Il progetto coinvolge diversi partner, con la<br />

finalità di costruire una filiera rappresentativa<br />

degli interessi nazionali sull’infomobilità applicata<br />

all’efficienza del trasporto e alla sicurezza<br />

stradale. Il partenariato, infatti, è costituito da<br />

rappresentanti di tutti i portatori di interesse del<br />

settore: gestori dell’infrastruttura stradale e della<br />

mobilità urbana, componentisti, service e content<br />

provider. Partecipano più di 30 aziende, sei<br />

organismi di ricerca, cinque Università e otto Enti<br />

Pubblici.<br />

Ambiente e sicurezza sono dunque i due obiettivi<br />

principali del Progetto Easy Rider. Il primo<br />

obiettivo è perseguito attraverso la regolazione<br />

del traffico, la riduzione dei tempi di percorrenza<br />

e di ricerca del parcheggio, il controllo dello stile<br />

di guida e l’indirizzamento del veicolo su percorsi<br />

a minimo consumo. Invece, le innovazioni messe<br />

in campo per la sicurezza sono il rilievo e l’invio<br />

ai veicoli di informazioni sulla presenza di pericoli<br />

sulla strada, la chiamata di emergenza, l’aumento<br />

dell’efficienza e dell’efficacia dei soccorsi in caso<br />

di incidente, lo sviluppo di modalità di interazione<br />

poco distraente con i dispositivi a bordo veicolo e<br />

il monitoraggio dello stato psico-fisico del<br />

guidatore.<br />

I dimostratori saranno allestiti nella città e nella<br />

provincia di Torino, nella città di Roma, sulla<br />

tangenziale di Napoli e nella Regione Sicilia.<br />

Attorno ai dimostratori, infatti, saranno costruite<br />

ulteriori proposte di progetto a finanziamento<br />

complementari e sinergiche.<br />

Meno consumi e più sicurezza<br />

Al Salone “Mondial de l’Automobile” 2008 di<br />

Parigi, Magneti Marelli e NAVTEQ - leader<br />

mondiale nella fornitura di dati cartografici<br />

digitali per la navigazione satellitare e soluzioni<br />

basate sulla localizzazione - hanno presentato il<br />

frutto della loro collaborazione tecnologica più<br />

recente: l’Automotive Integrated Navigation.<br />

La nuova soluzione integra le mappe NAVTEQ e<br />

gli ultimi sistemi elettronici di Magneti Marelli


con lo scopo di aumentare la sicurezza e ridurre i<br />

consumi di carburante. L’obiettivo è una<br />

navigazione integrata a bordo auto, realmente<br />

interconnessa e adeguata alla caratteristiche<br />

fisiche dell’ambiente in cui il veicolo si muove.<br />

L’innovativo sistema si basa su alcune principali<br />

applicazioni:<br />

■ Green Routing. Consente di calcolare itinerari<br />

“verdi”, che richiedono cioè la minore quantità<br />

possibile di carburante. Il sistema è in grado di<br />

calcolare l’itinerario più adatto combinando le<br />

informazioni sul traffico, le caratteristiche della<br />

strada (per esempio curve, dislivelli, limiti di<br />

velocità) e i dati relativi al motore del veicolo con<br />

le informazioni presenti nelle mappe;<br />

■ Green Driving. Favorisce in tempo reale<br />

l’adattamento di parametri quali i comandi<br />

dell’iniezione e dell’acceleratore, oltre alla<br />

gestione intelligente del cambio. Il conducente<br />

ha così l’opportunità di guidare in maniera più<br />

responsabile sulla base dei suggerimenti sulla<br />

velocità e sul cambio;<br />

■ Riconoscimento avanzato dei segnali stradali.<br />

Il sistema Magneti Marelli combina i dati<br />

cartografici NAVTEQ e le informazioni fornite da<br />

una telecamera per comunicare al guidatore<br />

informazioni sulla segnaletica stradale;<br />

■ Sicurezza. Le mappe contengono riferimenti ai<br />

tratti stradali potenzialmente pericolosi, così da<br />

consentire al conducente di visualizzarli in<br />

anticipo. Il sistema Magneti Marelli controlla<br />

l’orientamento dei fanali in base alle informazioni<br />

trasmesse dalla cartografia;<br />

■ Servizi avanzati di connettività. L’applicazione<br />

offre connettività in tempo reale e permette<br />

l’aggiornamento del software, oltre al download<br />

di aggiornamenti cartografici e contenuti dinamici<br />

quali, ad esempio, le informazioni sul traffico.<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile 73


74 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile<br />

Innovazioni che migliorano la qualità della vita<br />

Nell’ambito del “Well-Tech Award” 2008, rassegna<br />

dedicata alle innovazioni tecnologiche di rilievo<br />

internazionale, il Centro Ricerche Fiat e Fiat<br />

Professional hanno ottenuto la menzione speciale<br />

per le innovazioni che migliorano la qualità della<br />

vita grazie alla Panda OXALIS e al Fiorino MAS.<br />

La Panda OXALIS è un prototipo sviluppato sulla<br />

base di una Panda Van 4x4 e attrezzato per la<br />

produzione di acqua potabile ottenuta tramite il<br />

filtraggio e la sterilizzazione in loco. Il veicolo può<br />

servire come unità mobile di intervento in<br />

situazioni di emergenza dovute a eventi<br />

catastrofici o in caso di carenze infrastrutturali.<br />

Il trattamento acque ha un’autonomia operativa<br />

superiore a 500 ore. Il processo di purificazione<br />

dell’acqua, quasi interamente automatizzato, è<br />

costantemente monitorato e la purezza<br />

batteriologica è garantita dalla presenza di uno<br />

sterilizzatore a lampada UV. Il sistema di<br />

alimentazione è completato da quattro pannelli<br />

fotovoltaici posizionati sul tetto il cui apporto<br />

energetico può giungere a circa il 24 per cento<br />

del fabbisogno.<br />

Altrettanto innovativo è il Fiorino MAS (Mezzo<br />

Avanzato di Soccorso) prototipo progettato come<br />

mezzo di trasporto d’emergenza in caso di<br />

incidenti e per l’erogazione di servizi di medicina<br />

in generale. Il veicolo garantisce il pronto<br />

intervento in caso di incidenti e permette di<br />

mantenere un contatto radio di vera e propria<br />

telemedicina con gli enti ospedalieri. Per il<br />

progetto è stato scelto il nuovo Fiorino in virtù<br />

dell’ampio spazio interno e della possibilità di<br />

ripiegare completamente i sedili, condizione<br />

indispensabile per l’alloggiamento di una barella.<br />

Il riconoscimento è andato al Centro Ricerche Fiat<br />

e a Fiat Professional con la motivazione:<br />

”per l’impegno profuso nella realizzazione,<br />

promozione e trasferimento dell’innovazione, in<br />

grado di dare distintività e competitività alle<br />

soluzioni sviluppate sui veicoli commerciali”.


Progetti e collaborazioni in Europa<br />

Il Centro Ricerche Fiat (CRF) ha una lunga<br />

tradizione di partecipazione ai Programmi Quadro<br />

della Commissione europea (che <strong>def</strong>iniscono i<br />

temi prioritari della ricerca e i relativi<br />

finanziamenti in Europa).<br />

A partire dagli anni Ottanta il CRF ha iniziato a<br />

prendere parte, in qualità di coordinatore o più<br />

semplicemente di partner, a progetti di ricerca<br />

precompetitiva realizzati in collaborazione con<br />

altri soggetti del mondo industriale, della ricerca<br />

e dell’accademia.<br />

Nel corso del 2008, le proposte del CRF approvate<br />

a livello internazionale sono state 33, per un<br />

totale di 55 dall’inizio del Settimo Programma<br />

Quadro (2007-2013).<br />

Le aree tematiche, in cui il CRF tradizionalmente<br />

presenta il maggior numero di progetti, sono:<br />

■ Transport, con focus su sicurezza del veicolo,<br />

riduzione dell’impatto ambientale, miglioramento<br />

della mobilità, sistemi di comunicazione veicoloveicolo<br />

(V2V) e veicolo-infrastruttura (V2I);<br />

■ Information and Communication Technologies,<br />

con focus su telematica e sensoristica;<br />

■ Materials and New Production Technologies, con<br />

focus su ricerca di materiali e processi innovativi.<br />

Di recente l’impegno del CRF in ambito europeo<br />

si è concretizzato anche nella partecipazione<br />

attiva e strutturata alle Piattaforme Tecnologiche<br />

Europee (PTE), organizzazioni che raggruppano<br />

tutti gli attori rilevanti per la ricerca. Nate sul<br />

finire del Sesto Programma Quadro, rispondono<br />

alla necessità di un approccio sistematico per<br />

raggiungere l’obiettivo fissato dalla “strategia di<br />

Lisbona”, ovvero fare dell’Europa l'economia della<br />

conoscenza più competitiva e dinamica del<br />

mondo, investendo il 3 per cento del Prodotto<br />

Interno Lordo in ricerca. Con l’obiettivo di<br />

promuovere un approccio alla ricerca basato sulla<br />

collaborazione tra pubblico e privato, le PTE<br />

permettono un confronto coordinato tra industria,<br />

accademia, associazioni e Commissione europea,<br />

al fine di <strong>def</strong>inire una strategia di ricerca comune<br />

di lungo termine.<br />

Il Centro Ricerche Fiat è attivo, inoltre, in diverse<br />

associazioni europee, tra cui l’EUCAR<br />

(associazione europea per la ricerca e lo sviluppo<br />

automotive), nata nel 1994 con l’obiettivo di<br />

perseguire una cooperazione strategica nelle<br />

attività di ricerca su tre aree prioritarie:<br />

Motopropulsori e Combustibili, Sicurezza<br />

Integrata e Materiali e Processo Produttivo.<br />

Rilevante è infine la presenza del CRF in tavoli<br />

istituzionali che lavorano su determinate priorità<br />

comuni a diversi settori. Tra questi l’eSafety<br />

Forum coordinato da Ertico, associazione che<br />

rappresenta gli interessi di oltre cento partner in<br />

Europa impegnati a realizzare una mobilità sicura,<br />

pulita, efficiente e confortevole di persone e merci<br />

attraverso lo sviluppo diffuso di Sistemi<br />

Intelligenti di Trasporto (Intelligent Transport<br />

Systems ITS).<br />

Fotoluminescenza di Nanocristalli semiconduttori di dimensione 2-5 nm (TUD Technische Universität Dresden prof. Eychmüller)<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile 75


Fabbriche amiche dell’ambiente<br />

La progressiva riduzione dell’impatto ambientale dei processi produttivi è per il Gruppo Fiat un impegno fondamentale. Obiettivo<br />

perseguito ogni giorno con il costante contributo di tutte le persone che lavorano nel Gruppo, nella convinzione che sia necessario<br />

e possibile conciliare le ambizioni di crescita del business con il rispetto per l’ambiente.<br />

56 mila dipendenti<br />

coinvolti in corsi di<br />

formazione in materia<br />

di ecologia per un<br />

totale di:<br />

224 mila ore di<br />

formazione<br />

Per ridurre in modo efficace ed efficiente l’impatto<br />

ambientale dei propri processi produttivi, il<br />

Gruppo Fiat ritiene indispensabile un approccio<br />

Life Cycle Thinking, che prende in considerazione<br />

tutte le possibili implicazioni ambientali in ogni<br />

fase del ciclo vita dei prodotti: dalla progettazione<br />

(scelta dei materiali, caratteristiche tecniche dei<br />

componenti e dei prodotti e relative modalità di<br />

produzione) alla produzione, all’uso e al fine vita,<br />

includendo anche lo studio delle migliori strategie<br />

di approvvigionamento e distribuzione. Questo<br />

modo di interpretare il business è stato codificato<br />

nel tempo in politiche e strutture organizzative al<br />

fine di indirizzare lo sviluppo delle molteplici<br />

attività del Gruppo. All’interno di ciascuna<br />

76 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente<br />

Società, quindi, sono stati sviluppati programmi<br />

operativi, che includono un’analisi delle<br />

potenzialità dell’impatto ambientale di ogni<br />

attività e l’implementazione di contromisure<br />

tecniche, organizzative e gestionali, di tipo<br />

preventivo o di contenimento.<br />

I programmi sono orientati principalmente a:<br />

■ privilegiare l’uso di sostanze e materiali<br />

compatibili con l’ambiente;<br />

■ ottimizzare l’uso delle risorse in ogni attività,<br />

fin dalle fasi di progettazione dei prodotti e dei<br />

processi;<br />

■ sviluppare e realizzare processi sempre più<br />

compatibili con l’ambiente;<br />

■ non sprecare e raccogliere in modo selettivo per<br />

riciclare e recuperare.<br />

In questo modo la gestione dei fattori ambientali<br />

è integrata con quella dei fattori industriali.<br />

Organizzazione e formazione<br />

Per garantire l’attuazione delle politiche e delle<br />

Linee Guida del Gruppo, tutti i Settori industriali<br />

si sono dotati di una specifica struttura<br />

organizzativa, mantenendo la responsabilità della<br />

gestione delle problematiche ambientali integrata<br />

con quella degli aspetti relativi alla salute e alla<br />

sicurezza sul lavoro. Queste strutture,<br />

denominate Environment, Health & Safety (EHS),<br />

hanno lo scopo di garantire che l’impegno dei<br />

vertici di Settore sia correttamente attuato a<br />

livello locale, assicurando omogeneità e sinergie<br />

nel rispetto delle specificità legate ai differenti<br />

business.<br />

A livello di singolo sito produttivo sono, inoltre,<br />

presenti enti di staff che dipendono<br />

funzionalmente dall’ente centrale EHS del Settore.<br />

Nel 2008 nasce inoltre il Comitato Ambiente, al<br />

quale partecipano i responsabili degli enti EHS,


con lo scopo di favorire la collaborazione tra i<br />

Settori e lo scambio di informazione sulle migliori<br />

pratiche.<br />

Per la creazione di una cultura ambientale diffusa<br />

all’interno del Gruppo il personale ha un ruolo<br />

attivo e imprescindibile:<br />

■ il management ha l’obiettivo di esaminare e<br />

Indicatori di performance ambientale<br />

La gestione ambientale richiede un sistema strutturato di<br />

monitoraggio dei fondamentali indicatori di performance (KPI<br />

- Key Performance Indicator) applicabili ai diversi processi<br />

industriali del Gruppo.<br />

È così possibile rilevare il livello di performance, effettuare<br />

confronti interni e esterni e di conseguenza <strong>def</strong>inire obiettivi<br />

di miglioramento percorribili. Complessivamente gli aspetti<br />

ambientali significativi per le attività del Gruppo possono<br />

essere classificati in quattro famiglie:<br />

■ consumo di risorse naturali, di energia e di acqua;<br />

■ generazione di rifiuti;<br />

■ emissioni in atmosfera ed emissioni acustiche;<br />

■ potenziali situazioni di emergenza che possono<br />

<strong>def</strong>inire strategie, linee di azione e priorità di<br />

intervento;<br />

■ il middle management verifica l’adeguatezza delle<br />

procedure, assicurandone la corretta attuazione;<br />

■ i dipendenti a tutti i livelli sono stimolati a<br />

individuare le aree di miglioramento e suggerire<br />

possibili soluzioni.<br />

determinare incidenti ambientali.<br />

Nell’ambito di tali famiglie dal 1992 è stato organizzato,<br />

e periodicamente rivisitato, un sistema di monitoraggio<br />

dei relativi KPI coerente con le caratteristiche dei processi<br />

interessati e, ove possibile e applicabile, con le indicazioni<br />

del Global Reporting Inititiaves (GRI) al fine di favorire<br />

confronti con altre realtà esterne al Gruppo.<br />

Nel corso del 2008 il Settore Fiat Group Automobiles<br />

ha rivisto e sviluppato ulteriormente il sistema di gestione<br />

dei KPI per renderlo più efficace, accurato e tempestivo.<br />

Nel 2009 il nuovo sistema di monitoraggio e reporting<br />

sarà ampliato anche agli altri Settori, consentendo una<br />

più estensiva e capillare <strong>def</strong>inizione degli obiettivi di<br />

miglioramento.<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente 77


91stabilimenti<br />

coinvolti nel WCM<br />

12 stabilimenti<br />

hanno il livello bronzo<br />

WCM verso la fabbrica eccellente<br />

Da alcuni anni il Gruppo Fiat ha scelto di<br />

allinearsi a uno dei migliori standard di<br />

produzione a livello mondiale, il World Class<br />

Manufacturing (WCM). Insieme a esperti europei<br />

e giapponesi è stato sviluppato un sistema che<br />

riguarda l’organizzazione della fabbrica nel suo<br />

complesso e che interessa la gestione degli<br />

aspetti ambientali e di sicurezza sul lavoro, la<br />

qualità, la manutenzione, il controllo dei costi e la<br />

logistica, in un’ottica di miglioramento continuo.<br />

Il cardine attorno al quale ruota tutto il processo è<br />

l’aggressione sistematica di ogni tipo di spreco e<br />

perdita, con il coinvolgimento di tutti, attraverso<br />

l’impiego rigoroso di metodi e strumenti standard.<br />

Nel 2008 il programma World Class Manufacturing<br />

è arrivato a coprire tutti i Settori del Gruppo e il<br />

numero degli stabilimenti coinvolti è aumentato<br />

di oltre il cento per cento.<br />

L’esperienza acquisita grazie all’analisi dell’intero<br />

ciclo manifatturiero dalle migliori aziende, ha<br />

portato alla individuazione, nell’ambito del WCM,<br />

di alcune aree chiave: Total Quality Control (TQC),<br />

Total Productive Maintenance (TPM), Total<br />

Industrial Engineering (TIE) e Just In Time (JIT).<br />

Con il WCM la tradizionale rendicontazione è<br />

sostituita dal “Cost Deployment” che costituisce la<br />

bussola del sistema nel suo complesso. Basato su<br />

una sistematica analisi delle perdite e degli<br />

sprechi indica, infatti, le aree e le diverse<br />

tipologie di perdite e sprechi consentendo una<br />

prioritizzazione e progettualizzazione degli<br />

interventi nonché la rendicontazione finale dei<br />

risultati.<br />

Introdotto e sviluppato con un forte impegno del<br />

management, il WCM si fonda sul costante e<br />

diffuso contributo di tutti coloro che lavorano nel<br />

Gruppo. Richiede l’applicazione di metodi,<br />

strumenti e standard e si concretizza nella<br />

creazione di un sistema visibile all’interno della<br />

fabbrica e trasparente verso tutti i dipendenti.<br />

È efficace nella misura in cui si pone come obiettivo<br />

la semplicità e la praticità delle applicazioni.<br />

Riconosce la sicurezza per l’uomo, la protezione<br />

78 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente<br />

dell’ambiente e la soddisfazione del cliente come<br />

valori fondamentali.<br />

Nel 2008 il WCM è stato esteso al sistema<br />

amministrativo di Gruppo con la nascita del<br />

World Class Administration e al sistema logistico<br />

con il World Class Logistics.<br />

Il programma WCM è arrivato a coprire 13<br />

stabilimenti Fiat Group Automobiles portandone<br />

sette a livello di bronzo (Cassino, Melfi, Atessa e<br />

Termini Imerese in Italia; Tychy in Polonia; Bursa in<br />

Turchia e Betim in Brasile). FPT Powertrain<br />

Technologies ha avviato il programma in 14<br />

stabilimenti raggiungendo il livello di bronzo in<br />

quattro (Pratola Serra e Verrone in Italia;<br />

Bielsko-Biala in Polonia; Bourbon-Lancy in Francia).<br />

CNH - Case New Holland ha coinvolto 27 siti e<br />

Magneti Marelli 32. Iveco, infine, su cinque siti in<br />

cui ha sviluppato la metodologia, ha ottenuto una<br />

certificazione per il livello di bronzo nello<br />

stabilimento di Valladolid in Spagna.<br />

LEED per Magneti Marelli<br />

Lo stabilimento brasiliano Magneti Marelli Powertrain di<br />

Hortolandia ha ottenuto la certificazione LEED, Leadership<br />

in Energy and Environmental Design. Rilasciata dal U.S.<br />

Green Building Council, per l’elevato standard ambientale<br />

e l’efficiente utilizzo delle risorse.<br />

Crash Program<br />

Durante i primi mesi del 2008 lo stabilimento italiano<br />

Giambattista Vico di Pomigliano d’Arco di Fiat Group<br />

Automobiles ha sviluppato un ampio programma di<br />

ristrutturazione denominato Crash Program con l’obiettivo<br />

di migliorare il processo logistico del sito, aggiornare il<br />

personale sulla base della metodologia del WCM e avviare<br />

progetti di miglioramento.<br />

Durante un periodo di oltre tre mesi sono stati avviati più<br />

di 900 nuovi progetti di miglioramento di rilievo<br />

(advanced, major e standard kaizen) e oltre 15 mila quick<br />

kaizen. In particolare sono stati avviati 150 cantieri<br />

di cui 60 di manutenzione autonoma, 57 di workplace<br />

organization e 41 di manutenzione professionale. Circa un<br />

milione di ore di formazione sono state spese per formare<br />

oltre seimila lavoratori e sono stati certificati oltre tremila<br />

addetti con il sistema MTS (Manufacturing Training<br />

System). A seguito di quest’importante iniziativa si sono<br />

ottenuti circa diecimila suggerimenti.


World Class Logistics (WCL)<br />

La riduzione dell’impatto ambientale non è solo<br />

uno dei temi trattati nel programma World Class<br />

Manufacturing, ma è soprattutto un preciso<br />

impegno del Gruppo Fiat. Al fine di assicurare il<br />

mantenimento di questo impegno il Gruppo<br />

coinvolge tutti gli attori che intervengono nelle<br />

varie fasi del processo logistico interno ed<br />

esterno.<br />

Per questo, nel corso del 2008, è stato introdotto<br />

nell’ambito dell’ente Supply Chain Management il<br />

World Class Logistics.<br />

La visione del WCL interessa quindi tutta la<br />

complessa catena di fornitura, fino ai dealer,<br />

passando attraverso una nuova organizzazione<br />

dei processi logistici, volta a sincronizzarne il<br />

funzionamento minimizzando gli sprechi. Per<br />

rendere sempre più efficace il processo di<br />

miglioramento nell’ambito della logistica, nel<br />

corso del 2008 l’ente Supply Chain Management<br />

si è arricchita di una specifica funzione di<br />

collegamento tra i processi manifatturieri e quelli<br />

logistici: il Logistic Engineering nell’ambito di<br />

Industrial Supply Chain & World Class Logistics.<br />

La missione della funzione aziendale è ottimizzare<br />

e sincronizzare i flussi attraverso gli standard<br />

logistici di classe mondiale con le logiche di WCL,<br />

<strong>def</strong>inendo con queste modalità il target di costo<br />

logistico per i nuovi modelli e il prodotto in esercizio.<br />

Packaging<br />

Tra le attività del 2008, è proseguito il<br />

miglioramento continuo del packaging che ha<br />

visto coinvolta tutta la catena di fornitura fino ai<br />

siti produttivi del Gruppo Fiat, con risultati sia sul<br />

fronte della riduzione di utilizzo di materia prima<br />

metallica sia di riduzione dell’impiego di imballi a<br />

perdere in cartone.<br />

Le attività hanno riguardato principalmente la<br />

sostituzione del parco contenitori standard<br />

(container management) e la reingegnerizzazione<br />

dei contenitori stessi.<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente 79


75% di<br />

fornitori coinvolti in<br />

Italia nel progetto<br />

cambio resa<br />

-25% di<br />

mezzi in entrata negli<br />

stabilimenti Fiat<br />

Group Automobiles<br />

in Italia, pari a:<br />

-60 mila<br />

km/giorno percorsi,<br />

corrispondenti a:<br />

-54 mila<br />

kg/giorno di CO 2<br />

emessa<br />

Nell’ambito del container management, la<br />

sostituzione di vecchi contenitori con contenitori<br />

plastici ha consentito la riduzione dell’uso di<br />

materiale metallico e di cartone con benefici<br />

apprezzabili sul fronte ambientale. Non solo, ma le<br />

migliori caratteristiche di impilabilità dei nuovi<br />

contenitori plastici standard in fase di trasporto<br />

consentono un uso più efficiente dei mezzi con la<br />

conseguente riduzione dei costi e delle emissioni.<br />

Tra l’altro i nuovi contenitori plastici di tipo<br />

“abbattibile” permettono una razionalizzazione dei<br />

viaggi di ritorno che di solito avvengono con<br />

contenitori vuoti. Questi, infatti, possono essere<br />

ripiegati liberando così spazio sul mezzo. Le attività<br />

di reingegnerizzazione sono state estese ai<br />

contenitori metallici e orientate a migliorare il<br />

dimensionamento del contenitore, ottimizzando<br />

così la saturazione del volume di carico dei camion,<br />

e a studiare la costruzione di contenitori in ottica di<br />

riduzione del peso a parità di capacità unitaria.<br />

La diminuzione così ottenuta ha consentito di<br />

ridurre il metallo (circa 800 tonnellate in meno per<br />

ogni modello da attrezzare) e il peso trasportato da<br />

ogni camion (16 per cento medio in meno) con un<br />

beneficio evidente in termini di minori emissioni in<br />

atmosfera e di risparmio di combustibile.<br />

Trasporti<br />

Diversi progetti sono stati realizzati nel 2008 per<br />

ridurre le emissioni derivanti dai trasporti: dal<br />

container management alla variazione delle<br />

condizioni di resa per consentire la migliore<br />

saturazione dei mezzi, al bilanciamento e<br />

80 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente<br />

saturazione dei trasporti “intersezionali” tra gli<br />

stabilimenti di Fiat Group Automobiles, fino ad<br />

arrivare ad applicazioni di trasporto intermodali<br />

con ricorso a mezzi di trasporto alternativi (treno<br />

e nave) a minore impatto ambientale. Queste<br />

iniziative si aggiungono a quelle già realizzate<br />

negli anni passati come la creazione di i-FAST,<br />

Società del Gruppo Fiat che utilizza una flotta<br />

propria di mezzi Euro III-V a limitato impatto<br />

ambientale per il trasporto delle vetture.<br />

Inoltre, nel 2008 il progetto cambio resa,<br />

inizialmente rivolto ai fornitori italiani, è stato<br />

progressivamente esteso a quelli europei, coprendo<br />

così circa il 60 per cento dei volumi di trasporto.<br />

Con questa iniziativa la responsabilità del<br />

trasporto dei materiali destinati alla produzione<br />

passa dal fornitore agli stabilimenti del Gruppo.<br />

Si ottimizza così il numero dei viaggi grazie a una<br />

maggiore sinergia. Con il progetto cambio resa si<br />

stima una riduzione degli spostamenti di circa 25<br />

mila chilometri al giorno e delle emissioni di CO 2<br />

di circa 22 mila chilogrammi al giorno (dato<br />

riferito all’Europa, Italia esclusa).<br />

Intermodalità nei trasporti<br />

Per favorire forme di trasporto alternativo a quello su<br />

gomma, Fiat Group Automobiles ha attivato nel 2008 un<br />

progetto di intermodalità sulla tratta italiana Melfi-Termini<br />

Imerese, promuovendo l’uso della nave tra Napoli e<br />

Palermo. Circa 16 mezzi al giorno a regime sono caricati su<br />

traghetti con una riduzione dell’inquinamento (circa 14 mila<br />

chilometri al giorno in meno percorsi su strada e più di 12<br />

mila chilogrammi di CO2 risparmiati) e l’aumento della<br />

sicurezza stradale su una tratta considerata particolarmente<br />

critica. Altri studi legati all’intermodalità ferrovia/strada/mare<br />

sono in corso per estenderne l’applicazione.<br />

Milk Run per Maserati<br />

Il processo di ritiro dei materiali dal fornitore diretti verso<br />

lo stabilimento e il magazzino Maserati, già da alcuni anni<br />

è organizzato con la tecnica del Milk Run (giro del latte).<br />

Su tutto il territorio europeo i fornitori sono stati suddivisi<br />

per area geografica e i ritiri dei materiali tengono conto di<br />

un percorso ottimale dei mezzi che massimizza la<br />

saturazione dei volumi e minimizza il tempo necessario<br />

per visitare tutti i fornitori della stessa area geografica. Tale<br />

processo è stato reso possibile grazie alla sinergia nei<br />

trasporti consolidatasi tra Maserati, SAIMA e i principali<br />

fornitori europei.


Integrazione della gestione ambientale nei processi produttivi<br />

Il Gruppo Fiat si propone di estendere e, laddove<br />

è già attivo, di migliorare il Sistema di Gestione<br />

Ambientale (SGA) conformemente ai requisiti<br />

dello standard internazionale ISO 14001. Il Gruppo<br />

ritiene, infatti, che l’adozione di questo standard<br />

offra le migliori garanzie possibili per raggiungere<br />

gli obiettivi ambientali che si è dato e consenta<br />

un’omogeneità organizzativa e procedurale e un<br />

linguaggio comune sia al suo interno sia verso gli<br />

interlocutori esterni. È stato quindi <strong>def</strong>inito un<br />

piano che entro il 2012 porterà tutti gli attuali siti<br />

produttivi nel mondo alla certificazione ISO 14001.<br />

A fine 2008 erano attive nel Gruppo 117<br />

certificazioni.<br />

Le attività svolte nell’ambito del SGA traggono<br />

anche vantaggio dall’applicazione del programma<br />

WCM. Il WCM prevede, infatti, modalità originali e<br />

innovative, mutuate dalle migliori pratiche, per<br />

individuare le potenziali aree di miglioramento,<br />

<strong>def</strong>inire i piani di azione e svolgere audit.<br />

Tali modalità, in particolare quelle riferite alle<br />

problematiche energetiche e alla gestione dei<br />

rifiuti e delle acque, che a fine 2008 interessavano<br />

circa 90 siti produttivi, entro la fine del 2010<br />

saranno progressivamente estese secondo il<br />

programma WCM.<br />

In alcuni Settori è inoltre in vigore da diversi anni<br />

un sistema di audit periodico, svolto dal<br />

personale degli enti EHS centrali e di altri siti<br />

produttivi, che integra il sistema di audit interno<br />

svolto dal personale di ciascun sito.<br />

La combinazione e l’integrazione degli audit<br />

interni e periodici con quelli svolti dall’ente di<br />

certificazione, consentono di verificare lo stato di<br />

applicazione delle procedure e dei requisiti<br />

previsti e il livello di raggiungimento degli<br />

obiettivi, in modo da evidenziare eventuali<br />

criticità e agire di conseguenza.<br />

117<br />

certificazioni ISO 14001<br />

Obiettivo<br />

Certificazione del<br />

100% dei<br />

siti europei entro la<br />

fine del 2010 e del<br />

100% dei<br />

siti mondiali entro la<br />

fine del 2012<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente 81


-48% di COV<br />

emessi dai siti europei<br />

FGA nel 2008 rispetto<br />

al 2004<br />

100 milioni<br />

di euro stanziati da<br />

FGA per impianti di<br />

verniciatura “a base<br />

acqua”<br />

Riduzione delle emissioni in atmosfera dei Composti Organici Volatili<br />

Nel corso del 2008 Fiat Group Automobiles (FGA)<br />

e Iveco hanno continuato nel loro impegno verso<br />

la riduzione delle emissioni in atmosfera dei<br />

Composti Organici Volatili (COV) derivanti dagli<br />

impianti di verniciatura dei propri stabilimenti,<br />

con un importante sforzo sia tecnologico sia<br />

organizzativo. Dove possibile sono stati installati<br />

sistemi di verniciatura “a base acqua”, o in<br />

alternativa le Migliori Tecniche Disponibili (MTD)<br />

che permettono comunque l’ampio rispetto dei<br />

limiti di legge.<br />

In Iveco nella fabbrica italiana di Suzzara<br />

(Mantova) sono stati introdotti i sistemi Easy pig,<br />

precedentemente applicati a Brescia in Italia e a<br />

Valladolid in Spagna. Questi sistemi consentono<br />

di ridurre il solvente utilizzato per il lavaggio dei<br />

circolatori poiché permettono di recuperare e<br />

riutilizzare quasi tutto lo smalto presente nei<br />

circuiti di distribuzione al momento del cambio<br />

colore. L’introduzione del sistema Easy pig ha<br />

portato nel 2008 a una riduzione annua di 18 mila<br />

chilogrammi di smalto e di 185 mila litri di<br />

solvente per il sito di Brescia, 5.300 chilogrammi<br />

di smalto e 82 mila litri di solvente per il sito di<br />

Valladolid ed infine 4.200 chilogrammi di smalto e<br />

41 mila litri di solvente (dati riferiti a quattro<br />

mesi) per il sito di Suzzara.<br />

In Fiat Group Automobiles sono continuati gli<br />

interventi di predisposizione dei vari impianti di<br />

verniciatura all’utilizzo di prodotti vernicianti di<br />

ultima generazione a basso contenuto di COV<br />

denominati “a base acqua”. Gli investimenti per la<br />

realizzazione di questi interventi hanno superato i<br />

100 milioni di euro. Nel 2008 gli stabilimenti in<br />

cui è stata introdotta questa tecnologia sono stati<br />

Cassino in Italia e Tychy in Polonia.<br />

A Cassino, che vanta uno degli impianti di<br />

verniciatura più sofisticati, le scelte tecnologiche<br />

sono state orientate alla riduzione delle emissioni<br />

alla fonte ottenendo così il più basso impatto<br />

ambientale integrato su aria, acqua, rumore e<br />

82 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente<br />

rifiuti. Le particolari pistole di spruzzatura<br />

montate sui robot hanno una grande precisione di<br />

tiro per evitare anche il minimo spreco di vernice.<br />

Il sistema informatico a governo dell’impianto<br />

consente di organizzare lotti di decine di scocche<br />

del medesimo colore, riducendo le operazioni di<br />

cambio vernice, che ogni volta comportano<br />

consumo di materiale.<br />

Dal punto di vista energetico la nuova<br />

verniciatura di Cassino è stata studiata per<br />

consumare il minore quantitativo possibile di<br />

risorse. In tutti gli stabilimenti di Fiat Group<br />

Automobiles sono in corso interventi per<br />

adeguare le verniciature agli standard ecologici<br />

raggiunti a Cassino, che vanno oltre i requisiti<br />

richiesti dalla legge in fatto di compatibilità<br />

ambientale.


Riduzione dei consumi energetici e ricorso a energie alternative<br />

Fiat Group Automobiles ha da sempre perseguito<br />

politiche di approvvigionamento energetico volte<br />

all’utilizzo di impianti di cogenerazione ad alta<br />

efficienza presso i propri stabilimenti per la<br />

produzione di energia elettrica da fonti assimilate<br />

a quelle rinnovabili. Nel 2008<br />

l’approvvigionamento di energia elettrica da<br />

questo tipo di impianti è stata pari a circa il<br />

18 per cento del consumo totale. Inoltre, un<br />

quantitativo pari a circa 4 mila MWh, equivalenti<br />

allo 0,3 per cento del totale dei consumi di<br />

energia elettrica, è di origine idroelettrica<br />

totalmente rinnovabile. Nel 2009 entreranno in<br />

funzione due nuovi impianti presso gli<br />

stabilimenti italiani di Sata (Melfi) e Sevel<br />

(Atessa) che porteranno a circa il 40 per cento la<br />

quota di energia elettrica approvvigionata da fonti<br />

assimilate a quelle rinnovabili.<br />

Nel 2008 è stato presentato il nuovo impianto<br />

fotovoltaico realizzato nello stabilimento Ferrari<br />

che ospita le Lavorazioni Meccaniche Motori.<br />

L’installazione dei pannelli fotovoltaici consentirà<br />

all’Azienda di Maranello di diminuire il prelievo<br />

dalla rete elettrica di oltre 210 mila kWh all’anno.<br />

L’impianto è stato realizzato da EnerRay, società<br />

del Gruppo Maccaferri. Il piano per la riduzione<br />

dell’impatto ambientale delle attività produttive<br />

prevede inoltre un impianto di trigenerazione che<br />

sarà operativo entro la prima metà del 2009.<br />

Tale impianto consentirà la pressoché totale<br />

copertura del fabbisogno aziendale di energia<br />

elettrica, con una conseguente riduzione delle<br />

emissioni di CO 2 , che già nel 2009 sarà del 25 per<br />

cento rispetto ai livelli attuali. L’impianto rientra<br />

tra gli investimenti previsti nell’ambito della<br />

sostenibilità ambientale e dello sfruttamento di<br />

energia da fonti rinnovabili, come parte di un<br />

percorso iniziato nel 2001 con la certificazione<br />

ISO 14001 e proseguito nel 2007 con<br />

l’Autorizzazione Integrata Ambientale. Inoltre,<br />

negli ultimi anni sono state ampliate le aree<br />

verdi, sia interne sia esterne ai vari padiglioni<br />

industriali fino ad arrivare ad una superficie di<br />

circa 165 mila metri quadrati. Gli investimenti a<br />

tutela dell’ambiente fanno parte del programma<br />

Formula Uomo, che vede la persona al centro<br />

delle attività aziendali.<br />

-3,2%<br />

rispetto al 2007 il<br />

consumo di energia<br />

per vettura prodotta<br />

nei siti Fiat Group<br />

Automobiles<br />

ABB Energy Efficiency<br />

Award allo<br />

stabilimento Iveco di<br />

Brescia (Italia) per gli<br />

interventi di efficienza<br />

energetica effettuati<br />

Impianto fotovoltaico presso lo<br />

stabilimento Ferrari che ospita le<br />

Lavorazioni Meccaniche Motori<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente 83


Nel 2008 Comau ha sviluppato soluzioni flessibili<br />

per la realizzazione di sistemi di lastratura che<br />

consentono benefici in termini di riduzione dei<br />

consumi di energia elettrica, del rumore generato<br />

e dello smaltimento di lubrificanti. La possibilità<br />

di realizzare impianti strutturalmente sempre<br />

uguali, indipendentemente dal modello prodotto,<br />

porta a una significativa ottimizzazione degli<br />

stessi. Con VersaFlex Comau offre un insieme di<br />

soluzioni tecnologiche avanzate per progettare al<br />

Il ruolo della ricerca<br />

Il Centro Ricerche Fiat (CRF) offre know-how e supporto<br />

operativo ai Settori del Gruppo per ottimizzare i consumi<br />

di energia negli stabilimenti produttivi. A partire dal 2007<br />

il CRF, infatti, ha avviato il progetto Green Factories, che<br />

prevede specifiche attività indirizzate allo sviluppo di<br />

modelli di analisi energetica dei processi produttivi.<br />

Sono stati selezionati i principali processi industriali e<br />

classificati in funzione del consumo energetico primario al<br />

fine di individuarne le principali criticità, per le quali il CRF<br />

sta elaborando un protocollo di misure. Per le aree ad alta<br />

intensità energetica sarà quindi possibile <strong>def</strong>inire un<br />

ventaglio di modifiche riferite ai materiali, ai processi, alle<br />

tecnologie e alle soluzioni impiantistiche. Gli interventi di<br />

efficienza energetica studiati e proposti nel 2008 dal CRF<br />

hanno riguardato gli stabilimenti italiani di Iveco Suzzara<br />

(Mantova) e Fiat Group Automobiles Mirafiori (Torino) e quello<br />

polacco di FPT Powertrain Technologies di Bielsko-Biala.<br />

84 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente<br />

meglio le nuove linee di lastratura in un’ottica<br />

d’utilizzo multimodello. Nell’ambito della linea di<br />

prodotti VersaFlex l’innovazione più importante è<br />

rappresentata da Versaroll, sistema di<br />

assemblaggio che oltre a ridurre i consumi di<br />

energia, grazie alla grande velocità di traslazione,<br />

permette anche di avere linee più compatte<br />

andando a ridurre lo spazio a terra occupato di<br />

circa il 15 per cento.<br />

In questi stabilimenti sono state avviate attività di audit<br />

energetico mediante un censimento dei possibili interventi<br />

di risparmio a livello di sistema, di processo e di edificio.<br />

Con riferimento allo stabilimento Iveco la metodologia di<br />

audit energetico è stata focalizzata sul processo di<br />

verniciatura, al fine di verificarne l’ottimizzazione<br />

energetica ed i possibili incrementi di efficienza in termini<br />

di costi e consumi. Presso lo stabilimento Fiat Group<br />

Automobiles è stata applicata una metodologia di<br />

caratterizzazione dei consumi energetici di alcune<br />

macchine utilizzate nelle unità di stampaggio e di<br />

verniciatura. A Bielsko-Biala è stato invece eseguito un<br />

audit energetico su alcune famiglie di macchine utensili.<br />

Anche in questi casi i risultati hanno consentito di<br />

individuare opportunità di contenimento dei consumi nei<br />

processi.


La realtà virtuale per la riduzione degli sprechi<br />

Una tecnica all’avanguardia, ma soprattutto un<br />

nuovo approccio al lavoro mirato a ridurre tempi,<br />

costi dei progetti e quindi sprechi. È la virtual<br />

integration di CNH – Case New Holland analoga a<br />

quella già presente in Fiat Group Automobiles.<br />

I benefici dell’utilizzo della realtà virtuale sono una<br />

drastica riduzione dei tempi di ricerca e sviluppo e<br />

un notevole miglioramento della qualità dei nuovi<br />

modelli. Questo strumento consente di verificare<br />

in tempi brevissimi e a costo zero (in termini di<br />

materiale e approvvigionamento) tutte le possibili<br />

configurazioni e di passare solo in un secondo<br />

momento alla fase di prototipizzazione, limitando<br />

in questo modo il numero di esemplari e di test.<br />

Quando il grado di confidenza della verifica<br />

virtuale è molto alto si può passare direttamente<br />

alla produzione. La virtual integration ha già<br />

realizzato importanti risultati come il primo<br />

trattore alimentato interamente a idrogeno.<br />

L’NH2TM infatti, è stato sviluppato in quattro mesi<br />

(dall’idea al primo “turn key”) senza passaggi di<br />

prototipizzazione intermedia, senza sprechi di<br />

risorse, materiale ed energia; il tutto solo grazie<br />

all’utilizzo delle nuove tecniche di simulazione e<br />

l’esperienza di pochissime persone. Un progetto di<br />

tale portata avrebbe normalmente richiesto molti<br />

mesi di sviluppo, prototipi e prove e il risultato<br />

non sarebbe stato migliore.<br />

Quando anche l’IT diventa Green<br />

Nel Gruppo Fiat, l’attenzione agli impatti ambientali e al<br />

dispendio energetico non si limita ai processi produttivi ma<br />

interessa anche il settore IT (Information Technology).<br />

Diverse sono le iniziative realizzate nell’arco degli anni,<br />

sia a livello di Settore sia di Gruppo, che hanno portato<br />

oltre a una razionalizzazione dei processi operativi e<br />

a significative economie sui costi di gestione IT, anche<br />

a una notevole riduzione dei consumi di energia e<br />

conseguentemente di emissioni di CO2 indirette.<br />

Le iniziative in questo ambito sono molteplici: da soluzioni<br />

di e-collaboration a impianti di video conference ad altri<br />

sistemi che impattano sulla razionalizzazione della mobilità<br />

fino a progetti legati al processo di consolidamento della<br />

infrastruttura IT.<br />

Tra quelle più significative, il progetto di trasformazione<br />

della complessa infrastruttura IT del Gruppo, realizzata tra<br />

il 2006 e il 2008 in collaborazione con IBM. Gli apparati<br />

fisici del principale Data Centre Fiat sono stati ottimizzati<br />

conseguendo miglioramenti di prestazione e una riduzione<br />

annua del 37 per cento del consumo di energia,<br />

corrispondente a un risparmio di emissioni stimato in<br />

circa seimila tonnellate di CO2. Analogamente, nel 2008<br />

è stato realizzato anche un progetto di ristrutturazione<br />

dell’infrastruttura IT degli enti centrali del Gruppo.<br />

Si segnala anche l’iniziativa avviata da FPT Powertrain<br />

Technologies nell’area produzione in collaborazione<br />

con Hewlett-Packard: attraverso una razionalizzazione<br />

dell’architettura informatica, sono stati ottimizzati i sistemi<br />

a presidio delle linee di produzione di motori e cambi. Nel<br />

2009 il progetto verrà esteso a tutti i siti produttivi di FPT.<br />

Grazie al passaggio da un modello di gestione distribuito ad<br />

uno centralizzato, i consumi energetici sono stati abbattuti<br />

del 90 per cento.<br />

Nell’area sistemi per l’ufficio, infine, nel 2008 Publikompass,<br />

Elasis e Centro Ricerche Fiat, come già fatto in passato da<br />

alcune Società del Gruppo, hanno sostituito le stampanti<br />

personali con stampanti multifunzionali (stampanti, fax,<br />

fotocopiatrici e scanner) collocate in isole dedicate.<br />

Progressivamente questa iniziativa verrà estesa ad altri<br />

Settori del Gruppo attraverso un coordinamento centrale.<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente 85


Le persone, “motore” del Gruppo<br />

Centralità dell’individuo, il suo rispetto e la sua tutela; competenze come patrimonio da sviluppare e condividere; opportunità di<br />

crescita professionale senza discriminazione; ambiente di lavoro stimolante. Queste le parole chiave del Gruppo Fiat, che considera<br />

il contributo professionale di ogni dipendente fondamentale per il raggiungimento dei risultati.<br />

Condotte Talent Review<br />

per 15 famiglie<br />

professionali, a livello<br />

intersettoriale e su<br />

scala globale, per<br />

identificare i dirigenti e<br />

i professional con le<br />

caratteristiche<br />

necessarie per ricoprire<br />

posizioni chiave<br />

Gestione e sviluppo delle risorse<br />

Cinque sono i principi fondamentali che<br />

rappresentano gli elementi guida della gestione e<br />

dello sviluppo del capitale umano dell’Azienda e<br />

sui quali i vari livelli di management dei Settori<br />

sono stati responsabilizzati, al fine di darne<br />

attuazione uniforme e globale:<br />

■ meritocrazia;<br />

■ leadership come elemento guida nella gestione<br />

del cambiamento e delle persone;<br />

■ competizione come fattore da ricercare e fare<br />

proprio;<br />

■ performance “best-in-class” come punto di<br />

riferimento;<br />

■ affidabilità nel fare e garantire quanto promesso.<br />

86 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo<br />

In coerenza con questi principi e a supporto della<br />

loro effettiva applicazione, sono stati identificati le<br />

leve e gli strumenti di gestione e sviluppo del<br />

capitale umano prioritari per l’Azienda. Tra questi, il<br />

Performance & Leadership Management (P&LM),<br />

unico processo integrato a livello di Gruppo sulle<br />

dimensioni valutative della performance e della<br />

leadership, che rappresenta la base per i principali<br />

sistemi gestionali. Questo strumento è fortemente<br />

legato al modello di leadership del Gruppo, che<br />

costituisce il motore del cambiamento e un<br />

riferimento valutativo e culturale, diffuso<br />

attraverso l’esempio di un numero sempre più<br />

elevato di persone rappresentative nei ruoli chiave<br />

dell’organizzazione.


Performance & Leadership<br />

Management per valorizzare le<br />

risorse<br />

Disegnato per guidare la cultura del Gruppo Fiat<br />

della performance e della leadership, il<br />

Performance & Leadership Management permette<br />

di valutare e orientare risultati, attitudini e<br />

comportamenti individuali, responsabilizzando e<br />

coinvolgendo le risorse nel proprio percorso di<br />

sviluppo.<br />

Le persone, infatti, tendono ad esser più efficaci<br />

quando sanno che cosa l’Azienda si aspetta da loro<br />

e ne condividono le logiche. In quest’ottica, il<br />

processo di P&LM mira a instaurare una<br />

comunicazione bilaterale e trasparente con le<br />

persone per capire, insieme a loro, quale tipo di<br />

contributo possono fornire e se stanno lavorando<br />

nella giusta direzione per raggiungere gli obiettivi<br />

concordati.<br />

Lo strumento si è rivelato nel tempo un valido<br />

supporto per migliorare e crescere.<br />

L’introduzione di questo processo di valutazione a<br />

livello mondiale, per tutti i Settori del Gruppo, ha<br />

consentito il raggiungimento di una serie di risultati<br />

che hanno incrementato l’efficacia organizzativa:<br />

■ connessione tra obiettivi individuali, di team,<br />

organizzativi e chiara comunicazione delle<br />

aspettative;<br />

■ integrazione tra valutazione dei risultati e della<br />

leadership;<br />

■ confronto continuo tra manager e collaboratori;<br />

■ motivazione costante con impatto sui risultati<br />

individuali e sulla “retention”;<br />

■ azioni specifiche di sviluppo individuale.<br />

Oltre 198 mila<br />

dipendenti di cui circa<br />

16% donne<br />

30 anni l'età<br />

media del team che ha<br />

progettato Alfa MiTo<br />

Il 24% dei dipendenti<br />

del Gruppo nel mondo<br />

ha meno di 30 anni<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 87


33.700<br />

impiegati, professional<br />

e dirigenti valutati con<br />

il P&LM<br />

Obiettivo 2009:<br />

estensione al 100%<br />

della popolazione<br />

impiegati, professional<br />

e dirigenti<br />

Nasce il progetto<br />

Internal Job Posting<br />

Il sistema di Performance & Leadership<br />

Management nel 2008 è stato applicato a 33.700<br />

tra impiegati, professional e dirigenti con<br />

l’impegno, per il 2009, dell’estensione al 100 per<br />

cento di questa popolazione aziendale.<br />

Stesse possibilità per tutti:<br />

Internal Job Posting e mappatura<br />

dell’applicazione delle pari<br />

opportunità uomo/donna<br />

L’Internal Job Posting è un’iniziativa orientata a<br />

favorire la mobilità considerata su più<br />

dimensioni: intersettoriale, internazionale e<br />

interfunzionale.<br />

È uno strumento trasparente attraverso il quale<br />

domanda e offerta di lavoro si incontrano in<br />

modo efficace ed efficiente per l’intera<br />

organizzazione.<br />

In quest’ottica, una piattaforma web comune<br />

consente, da una parte, la raccolta e la<br />

pubblicazione di tutte le posizioni aperte<br />

all’interno del Gruppo e, dall’altra, la possibilità<br />

88 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo<br />

per tutti i dipendenti di candidarsi<br />

spontaneamente in base alle proprie aspirazioni<br />

professionali. La candidatura delle persone del<br />

Gruppo è privilegiata rispetto a quella di aspiranti<br />

esterni.<br />

Grazie al coinvolgimento di tutti i Settori, il Job<br />

Posting, oltre a offrire pari opportunità ai<br />

dipendenti, permette di ricoprire posizioni vacanti<br />

in tempi più brevi.<br />

Inoltre il programma, favorendo l’adozione di<br />

alcuni principi di gestione delle risorse umane, è<br />

un valido strumento per coinvolgere direttamente<br />

le persone nella scelta del proprio percorso<br />

professionale, motivandole e rendendole più<br />

responsabili delle decisioni. Con un duplice<br />

obiettivo: supportarne la crescita e rafforzare il<br />

legame con l’Azienda.<br />

Infatti, il Job Posting:<br />

■ fornisce importanti occasioni di visibilità ai<br />

candidati interni;<br />

■ facilita la mobilità interna;<br />

■ stimola un approccio proattivo e propositivo da


parte delle persone, che scelgono<br />

autonomamente e spontaneamente di proporsi<br />

per una specifica posizione;<br />

■ incoraggia un rapporto trasparente e un dialogo<br />

aperto tra il manager e il collaboratore che, prima<br />

di proporre la candidatura, deve informare il<br />

proprio responsabile;<br />

■ promuove una logica comune, che consente di<br />

sviluppare la crescita delle risorse interne a<br />

vantaggio di tutta l’organizzazione, anziché del<br />

singolo Settore.<br />

Nel corso del 2008 l’iniziativa è stata avviata a<br />

livello di Gruppo Fiat in Francia, Regno Unito,<br />

Germania, Polonia, Austria, Spagna, Portogallo,<br />

Svizzera, Benelux, Repubblica Ceca e Slovacchia.<br />

Nel 2009 partirà un progetto pilota in Nord<br />

America per CNH – Case New Holland e sarà<br />

realizzato uno studio di fattibilità per l’America<br />

Latina.<br />

Al fine di verificare che venga rispettata<br />

l’applicazione dei principi di pari opportunità tra<br />

uomo e donna, nel corso del 2008 è stato realizzato<br />

anche un progetto pilota per il monitoraggio dei<br />

livelli retributivi, della gestione del piano di<br />

merito annuale, della valutazione della<br />

performance e della leadership nonché degli<br />

avanzamenti di carriera. Nel 2009 il processo di<br />

monitoraggio sarà progressivamente applicato<br />

all’interno del Gruppo.<br />

Premio Golden Bip<br />

Con il video cv e altre iniziative, il Gruppo Fiat ha vinto il<br />

premio Golden Bip per l’attività più innovativa nel settore<br />

del Campus Recruitment. Quello proposto dal Resourcing<br />

Center in collaborazione con il Politecnico di Milano è<br />

stato infatti un format assolutamente nuovo che lasciava<br />

ampio spazio alla creatività. Al posto del classico<br />

curriculum vitae, agli studenti è stato proposto di<br />

presentare la loro domanda di lavoro attraverso un video.<br />

Proseguono i rapporti<br />

di collaborazione tra il<br />

Gruppo e<br />

40delle più<br />

importanti università<br />

europee e i loro<br />

migliori studenti<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 89


91milioni di euro<br />

investiti per la<br />

formazione<br />

133 mila<br />

dipendenti coinvolti:<br />

+14%<br />

rispetto al 2007<br />

Formazione e gestione della conoscenza: importanti alleati per<br />

lo sviluppo delle nostre persone<br />

L’attività di formazione e gestione delle<br />

conoscenze all’interno del Gruppo Fiat è da<br />

sempre considerata un importante strumento<br />

trasversale di sostegno alle carriere individuali,<br />

di servizio alla valorizzazione del patrimonio di<br />

competenze aziendali e di diffusione della<br />

strategia e dei valori del Gruppo.<br />

La ricerca delle migliori performance e le nuove<br />

sfide commerciali e industriali richiedono che le<br />

attività di formazione tradizionale siano<br />

costantemente migliorate e affiancate da nuovi<br />

approcci per lo sviluppo della leadership, oltre<br />

che da metodologie con una forte connessione<br />

a casi aziendali reali.<br />

Nel corso dell’anno è stata creata una nuova<br />

organizzazione trasversale, il Group Learning,<br />

che ha lo scopo di fornire un valido supporto al<br />

processo di trasformazione aziendale,<br />

90 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo<br />

coordinando i Settori del Gruppo nelle attività di<br />

training e garantendo la condivisione di risorse,<br />

esperienze e best practice. In quest’ottica è stato<br />

anche ampliato il supporto tecnologico e sono<br />

stati rinforzati i servizi on-line grazie alla<br />

disponibilità della piattaforma e-learning<br />

“E-dotto” per la diffusione e gestione delle<br />

conoscenze a livello intersettoriale.<br />

Di seguito, a titolo esemplificativo, sono riportate<br />

alcune delle numerose attività di formazione<br />

sviluppate nel 2008.<br />

World Class Manufacturing:<br />

se conosci, fai meglio<br />

Il rapido sviluppo del World Class Manufacturing<br />

(WCM) all’interno del Gruppo ha aumentato le<br />

opportunità legate alla diffusione delle<br />

conoscenze che in questi anni sono state<br />

consolidate e sviluppate nei diversi stabilimenti.


Nel 2008 è stata infatti avviata la WCM Academy,<br />

una specifica scuola di formazione rivolta a<br />

operai, tecnici e manager su temi che vanno dai<br />

sistemi di organizzazione del posto di lavoro, alla<br />

manutenzione, alla qualità e alla logistica.<br />

Di particolare importanza è proprio il modulo di<br />

formazione sulla logistica industriale che prevede<br />

attività di simulazione in aree appositamente<br />

attrezzate. Le prime due sedi allestite per questo<br />

modulo sono state lo stabilimento di Fiat Group<br />

Automobiles di Cassino (Italia) e quello CNH -<br />

Case New Holland di Racine (Stati Uniti). In totale<br />

in un anno sono state formate 300 persone.<br />

Grande rilievo è stato dato, inoltre, alla<br />

formazione degli operai attraverso il<br />

Manufacturing Training System: strumento<br />

utilizzato per lo sviluppo delle competenze in<br />

occasione dell’introduzione di nuovi modelli e per<br />

il miglioramento della gestione del prodotto in<br />

esercizio durante la normale attività. Con questa<br />

metodologia sono stati addestrati oltre 11 mila<br />

operatori da più di 600 insegnanti interni.<br />

Nel 2008, nell'ambito del World Class<br />

Manufacturing Development, è stata istituita<br />

un'unità interamente dedicata alla formazione, la<br />

Manufacturing Training Unit, che sarà operativa<br />

nel 2009. Vedere anche pagine 78-80.<br />

Formazione allo stabilimento Giambattista Vico<br />

Un impegno economico significativo interamente a carico<br />

dell’Azienda e oltre un milione di ore di formazione.<br />

È così che lo stabilimento Giambattista Vico di Pomigliano<br />

d’Arco (Napoli – Italia), attraverso il coinvolgimento e il<br />

contributo di tutti i lavoratori, ha avviato una completa<br />

riorganizzazione del sistema produttivo secondo i principi<br />

del WCM.<br />

In occasione degli interventi strutturali sugli impianti, i<br />

seimila dipendenti hanno appreso i pilastri del sistema<br />

di lavoro che si sta estendendo progressivamente a tutti i<br />

siti del Gruppo.<br />

Grazie a otto ore al giorno di corsi intensivi teorici e<br />

pratici, accompagnati da test di valutazione, i lavoratori<br />

hanno perfezionato le loro competenze su prodotto,<br />

processo, sicurezza e qualità.<br />

I primi a essere addestrati sono stati i 266 capi e quadri i<br />

quali, dopo aver beneficiato anche di corsi per sviluppare<br />

la leadership, sono diventati “diffusori” presso i loro<br />

collaboratori della conoscenza acquisita.<br />

Iveco innova con il Common<br />

Future Way e il Double Digit<br />

Iveco è presente in modo significativo in quasi<br />

tutto il mondo attraverso filiali, joint venture o<br />

uffici commerciali. Questa dimensione<br />

internazionale richiede strumenti di integrazione<br />

specifici per facilitare l’ingresso e lo sviluppo<br />

professionale in Azienda del personale locale.<br />

In quest’ottica, Common Future Way è un<br />

progetto formativo destinato a dipendenti<br />

provenienti da realtà extra-europee (in particolare<br />

Cina, America Latina e Russia) con vari livelli di<br />

responsabilità aziendale (da neolaureati a middle<br />

manager fino a senior manager).<br />

La finalità è quella di offrire un’esperienza il più<br />

possibile interculturale, con focus<br />

sull’acquisizione sia di competenze generali sia di<br />

know-how tecnico specifico. Il percorso di<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 91


Obiettivo 2009<br />

Avvio dell’iniziativa<br />

Fiat Group Corporate<br />

University<br />

formazione prevede esperienze sul campo,<br />

“project work” (nel caso dei neolaureati),<br />

affiancamenti e presentazioni da parte dei<br />

manager di riferimento della sede centrale (nel<br />

caso dei programmi di integrazione di middle e<br />

senior manager).<br />

Il progetto, che ha mosso i suoi primi passi nel<br />

2006, tra il 2007 e il 2008 ha interessato 84<br />

persone (42 neolaureati, 32 middle manager e<br />

dieci senior manager) e nella terza edizione,<br />

iniziata a settembre 2008, sono stati finora<br />

coinvolti 21 neolaureati provenienti da Cina,<br />

Brasile e Argentina.<br />

Double Digit è invece un programma formativo<br />

rivolto ai dipendenti Iveco di tutto il mondo che<br />

ha preso il via nel 2006 e nel solo 2008 ha<br />

coinvolto un totale di 15 mila persone attraverso<br />

numerose giornate di aula, sul campo, vari<br />

moduli on-line e lo sviluppo di comunità virtuali.<br />

L’obiettivo dell’iniziativa è coinvolgere e<br />

92 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo<br />

sensibilizzare le persone nel perseguimento di<br />

una redditività a doppia cifra comunicando le<br />

motivazioni delle scelte aziendali, orientando il<br />

contributo personale verso il raggiungimento dei<br />

risultati, rafforzando l’orgoglio di appartenenza<br />

nonché il senso di responsabilità e di urgenza nei<br />

confronti del cambiamento.<br />

Marketing Bubble per CNH e Fiat<br />

Group Automobiles<br />

Il 2008 è stato l’anno del lancio dell’iniziativa<br />

Marketing Bubble. Le Bubble sono progetti che,<br />

attraverso la metodologia “Action Learning”,<br />

ovvero di apprendimento su casi aziendali reali,<br />

coinvolgono i talenti del marketing e di altre<br />

famiglie professionali mettendo insieme in<br />

un’unica iniziativa: formazione, pensiero creativo<br />

e sviluppo del business.<br />

Elemento chiave di questo modello di formazione<br />

è una piattaforma di collaborazione on-line che


permette di condividere documenti, dati e<br />

best practice. Ad ogni elemento informativo è<br />

infatti associato un riferimento (tag) che ne<br />

descrive il significato e consente di creare una<br />

vera libreria on-line facilmente consultabile anche<br />

da chi non ha partecipato alla Bubble.<br />

Attraverso le Bubble, nel 2008 sono stati<br />

sviluppati due progetti pilota e coinvolte oltre<br />

cento persone nell’individuazione di opportunità<br />

per il miglioramento del profitto e nella<br />

<strong>def</strong>inizione di strategie orientate alla creazione di<br />

valore. I Settori coinvolti sono stati Fiat Group<br />

Automobiles, con la revisione del posizionamento<br />

della Fiat Bravo in Europa, e CNH - Case New<br />

Holland, con la <strong>def</strong>inizione della strategia di<br />

marketing del brand Steyr e del relativo piano di<br />

business dei prossimi tre anni.<br />

Il successo delle Bubble ne fa l’elemento chiave<br />

del futuro modello di formazione del Gruppo Fiat.<br />

Un faro per Comau con<br />

Lighthouse<br />

Comau sta acquisendo sempre più una<br />

dimensione globale e ha voluto rendere i propri<br />

dipendenti attori di questa trasformazione.<br />

È così che nel 2008 è stato lanciato il progetto<br />

Lighthouse che ha coinvolto la business unit<br />

Body Welding e che nel 2009 sarà esteso anche<br />

ad altre aree.<br />

Cento “agenti del cambiamento” e successivamente,<br />

in un processo a cascata, tutti i dipendenti della<br />

business unit sono stati coinvolti in questo<br />

progetto di trasformazione attraverso diversi<br />

momenti di formazione e comunicazione.<br />

Condivisione dei valori dell’Azienda, ri<strong>def</strong>inizione<br />

dell’organizzazione e dei processi, sviluppo della<br />

capacità di lavorare in squadra, miglioramento<br />

del processo di innovazione e di ascolto del<br />

cliente: questi i principali risultati raggiunti.<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 93


263 milioni<br />

di euro spesi per il<br />

miglioramento della<br />

sicurezza, delle<br />

condizioni<br />

dell’ambiente di<br />

lavoro e della salute<br />

dei lavoratori<br />

300 persone<br />

nel mondo dedicate<br />

alla gestione della<br />

salute e sicurezza sul<br />

posto di lavoro<br />

Salute e sicurezza, un impegno prioritario<br />

La salvaguardia e la promozione della salute e<br />

della sicurezza sul luogo di lavoro è una priorità<br />

per il Gruppo in ogni sua attività e in ogni Paese<br />

in cui opera.<br />

Il Gruppo Fiat è infatti impegnato a offrire<br />

condizioni di lavoro sicure attraverso<br />

l’applicazione di un approccio preventivo volto a<br />

evitare incidenti e malattie professionali nonché a<br />

minimizzare altri rischi per la salute e la sicurezza.<br />

Nel 2008 sono state rafforzate le strutture<br />

competenti per la gestione della salute e sicurezza<br />

e <strong>def</strong>inite Linee Guida e Politiche di Gruppo.<br />

È proseguito inoltre l’impegno relativo a:<br />

■ lo sviluppo delle competenze all’interno<br />

dell’organizzazione;<br />

■ la formazione delle risorse;<br />

■ il miglioramento del monitoraggio e della<br />

gestione delle informazioni.<br />

Nella <strong>def</strong>inizione dei programmi operativi, i Settori<br />

del Gruppo, che mantengono la responsabilità<br />

94 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo<br />

della gestione di tutti gli aspetti di sicurezza in<br />

coerenza con le disposizioni legislative dei vari<br />

Paesi in cui operano, fanno riferimento ad alcuni<br />

principi generali:<br />

■ la sicurezza e la salute del lavoro, l’ergonomia,<br />

la prevenzione degli incendi e, più in generale, la<br />

prevenzione di qualunque rischio devono essere<br />

strettamente integrati nell’attività lavorativa e non<br />

possono essere gestiti separatamente;<br />

■ la prevenzione dei rischi e il miglioramento delle<br />

condizioni lavorative sono obiettivi che<br />

coinvolgono tutto il personale ai diversi livelli<br />

nell’ambito delle proprie competenze e<br />

attribuzioni;<br />

■ la promozione di comportamenti sicuri e<br />

preventivi è parte essenziale dei compiti di ogni<br />

responsabile ai vari livelli organizzativi;<br />

■ l’informazione e la formazione di tutto il<br />

personale sui temi della salute e della sicurezza<br />

sul luogo di lavoro devono essere parte integrante


delle conoscenze professionali di ciascuno.<br />

Parallelamente alle modalità previste dalle leggi e<br />

dalle norme in materia antinfortunistica in vigore<br />

nei diversi Paesi, ogni Settore rendiconta su base<br />

periodica informazioni qualitative e quantitative al<br />

fine di valutare che le azioni messe in atto siano<br />

efficaci. Nel 2008 sono state <strong>def</strong>inite e introdotte<br />

nuove modalità per la gestione delle informazioni<br />

sulla sicurezza, consolidate regolarmente secondo<br />

criteri omogenei. Queste informazioni integrano<br />

gli indicatori industriali e come questi vengono<br />

analizzati al fine di verificare la situazione sia in<br />

termini puntuali sia in termini di trend.<br />

La conoscenza come strumento di prevenzione<br />

Una cultura condivisa, che considera la sicurezza<br />

condizione basilare per lo svolgimento di ogni<br />

attività, costituisce il presupposto fondamentale<br />

per una concreta prevenzione dei rischi di<br />

infortunio e per la salute. In quest’ottica sono<br />

numerose le iniziative di formazione che<br />

coinvolgono tutti i livelli organizzativi: i livelli<br />

direzionali con l’obiettivo di <strong>def</strong>inire strategie, linee<br />

di azione e priorità di intervento; i responsabili<br />

operativi per assicurare che tutti attuino<br />

correttamente le procedure di lavoro; i responsabili<br />

aziendali e, ove previsti, i rappresentanti dei<br />

lavoratori in materia di sicurezza per il costante<br />

aggiornamento delle competenze anche con<br />

riferimento alle specificità tecnologiche di processo<br />

e prodotto; l’intera popolazione per acquisire la<br />

consapevolezza dei rischi residui associati alle<br />

proprie attività e alle corrette modalità da seguire<br />

per lo svolgimento del proprio lavoro.<br />

Nel corso del 2008, allo scopo di informare e<br />

sensibilizzare il personale in materia di<br />

prevenzione degli infortuni e di salute e sicurezza<br />

sul posto di lavoro, sono stati svolti circa 533 mila<br />

interventi formativi, coinvolgendo 112 mila<br />

dipendenti nel mondo.<br />

Sono state inoltre progettate due nuove iniziative,<br />

che saranno attuate a partire dal 2009 e che sono<br />

volte a promuovere la cultura della prevenzione:<br />

Health & Safety First e Top Ten Safety.<br />

Health & Safety First riguarda un innovativo<br />

percorso di formazione che coinvolge l’intera<br />

struttura organizzativa. Questo progetto ha lo<br />

scopo di aggiornare e incrementare le conoscenze<br />

e gli strumenti a disposizione per svolgere al<br />

meglio le attività quotidiane e si focalizza non solo<br />

sulle competenze di tipo tecnico, ma anche e<br />

soprattutto su competenze di tipo gestionale (e.g.<br />

problem solving, team working). Il programma<br />

verrà inizialmente testato in alcuni siti produttivi per<br />

poi essere gradualmente esteso a tutti gli altri siti<br />

italiani, con eventuali aggiornamenti e integrazioni.<br />

Top Ten Safety riguarda invece la <strong>def</strong>inizione di<br />

modalità standard per focalizzare l’attenzione di chi<br />

lavora nei siti produttivi sui temi della salvaguardia<br />

della salute e sicurezza (comunicazioni relative alla<br />

situazione infortunistica, gestione dei visitatori e<br />

delle imprese esterne, segnaletica in fabbrica,<br />

abbigliamento e dispositivi di protezione<br />

individuale). Nel corso del 2009 il progetto sarà<br />

implementato nei siti produttivi italiani e sarà poi<br />

esteso gradualmente al di fuori dell’Italia.<br />

Sempre con l’obiettivo di diffondere conoscenze e<br />

procedure operative, nel 2008 è stato sviluppato il<br />

progetto per una piattaforma intranet di Gruppo<br />

dedicata ai temi dell’ambiente, salute e sicurezza;<br />

strumento già in uso in alcuni Settori e che sarà<br />

operativo nel 2009.<br />

Obiettivo 2009<br />

Implementazione<br />

dei progetti<br />

Health & Safety First<br />

e Top Ten Safety<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 95


12 certificazioni<br />

OHSAS 18001 che<br />

coprono una<br />

popolazione di<br />

17 mila dipendenti<br />

Obiettivo 2010<br />

Certificazione OHSAS<br />

18001 di tutti gli<br />

attuali siti produttivi<br />

del Gruppo<br />

Il Sistema di Gestione della Salute e della<br />

Sicurezza sul lavoro<br />

A seguito dell’esperienza maturata negli anni<br />

nell’ambito della gestione ambientale, il Gruppo<br />

ha deciso di attuare progressivamente in tutti i<br />

siti produttivi un Sistema certificato di Gestione<br />

della Salute e della Sicurezza sul Lavoro (SGSSL).<br />

Il SGSSL rappresenta, infatti, lo strumento<br />

gestionale più efficace per garantire la piena<br />

attuazione degli obiettivi di salvaguardia e di<br />

protezione della salute e della sicurezza di tutti<br />

coloro che a diverso titolo lavorano nei siti.<br />

Il sistema integra e fa propri tutti gli strumenti<br />

sviluppati e attuati nell’ambito del programma<br />

World Class Manufacturing (vedere anche<br />

pagina 78), in particolar modo per quanto<br />

riguarda l’analisi approfondita di tutti gli eventi<br />

che hanno determinato un infortunio (o che ne<br />

hanno il potenziale) e l’attuazione di misure<br />

preventive e correttive volte a eliminarne le cause.<br />

È stata inoltre <strong>def</strong>inita le tempistica delle<br />

certificazioni esterne:<br />

■ validazione esterna alle Linee Guida UNI-INAIL 2001<br />

per i siti produttivi italiani entro la fine del 2009;<br />

96 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo<br />

■ certificazione di conformità allo standard<br />

OHSAS 18001 per gli attuali siti produttivi del<br />

Gruppo entro la fine del 2010; per quelli delle<br />

joint venture entro la fine del 2012.<br />

Il processo di attestazione della conformità alle<br />

Linee Guida UNI-INAIL 2001, partito nella seconda<br />

metà dell’anno, ha già registrato il primo<br />

attestato di conformità (stabilimento di Magneti<br />

Marelli Powertrain di Modugno – Bari – Italia).<br />

Relativamente alle certificazioni OHSAS 18001,<br />

alla fine del 2008 i siti certificati erano 12: tre in<br />

Brasile, cinque in Polonia, uno in Italia, uno in<br />

Francia, uno in Portogallo e uno in Turchia.<br />

Queste certificazioni coprono una popolazione di<br />

circa 17.000 persone.<br />

La salute in Azienda<br />

Generalmente, in ogni stabilimento del Gruppo è<br />

presente una struttura sanitaria dedicata alle<br />

attività di prevenzione, di sorveglianza e di pronto<br />

soccorso, con uno specifico organico di personale<br />

medico e paramedico adeguato alle necessità di<br />

ciascuna sede.<br />

Gli interventi di assistenza sanitaria, che<br />

comprendono sia le visite preventive e periodiche<br />

sia quelle a richiesta dai lavoratori, sono stati<br />

circa 308 mila.<br />

La salute delle persone<br />

La quasi totalità delle Aziende del Gruppo<br />

partecipa inoltre a piani integrativi sanitari, nella<br />

maggior parte dei casi di tipo assicurativo. I livelli<br />

di copertura variano da Paese a Paese in relazione<br />

ai sistemi di assistenza sanitaria pubblica e a<br />

vincoli, opportunità e competitività del mercato<br />

locale.<br />

A Torino (Italia) è attivo il Centro Diagnostico Fiat,<br />

una struttura dedicata sia alla medicina del lavoro<br />

sia al servizio sanitario integrativo per dirigenti e<br />

professional che ogni anno eroga 34 mila visite<br />

specialistiche, mille check-up, 220 mila esami di<br />

laboratorio e 2.800 visite di medicina del lavoro.<br />

Ai Fondi sanitari integrativi esistenti per dirigenti<br />

e professional, dal 1 gennaio 2009 in Italia si<br />

aggiunge il Fondo per impiegati e operai,<br />

FASI<strong>FIAT</strong>.


FASI<strong>FIAT</strong><br />

A conferma dell’attenzione del Gruppo Fiat per la tutela della<br />

salute dei propri dipendenti, a fine 2008 è stato presentato<br />

FASI<strong>FIAT</strong>, Fondo di assistenza sanitaria a cui 70 mila operai<br />

e impiegati in Italia e i loro familiari potranno aderire per<br />

integrare le prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale.<br />

Il Fondo, che nasce da un accordo tra Fiat S.p.A. e le<br />

Organizzazioni Sindacali metalmeccaniche, è finanziato<br />

principalmente dall’Azienda oltre che da un contributo del<br />

dipendente e rimborsa le spese che il Sistema Sanitario<br />

Nazionale lascia a carico del cittadino in caso di utilizzo delle<br />

strutture pubbliche. In caso di utilizzo di strutture private<br />

convenzionate con il Fondo, garantisce inoltre il pagamento<br />

diretto, senza anticipo da parte dell’assistito, delle spese<br />

sanitarie, nonché il rimborso parziale di quelle sostenute<br />

presso strutture private scelte dall'assistito.<br />

Una Centrale Operativa coordina la disponibilità di oltre 220<br />

case di cura, più di 700 poliambulatori, centri diagnostici e<br />

laboratori di analisi, 3.500 medici specialisti e odontoiatri<br />

convenzionati e fornisce un servizio di guardia medica 24 ore<br />

su 24 tutto l’anno.<br />

Le prestazioni sono previste entro elevati massimali ed<br />

è anche previsto il rimborso di visite specialistiche e cure<br />

odontoiatriche, oltre che di lenti da vista. Il Fondo garantisce<br />

infine programmi di prevenzione con check-up periodici e un<br />

pacchetto maternità.<br />

La struttura del Fondo è di tipo paritetico, con organi<br />

amministrativi composti in egual misura da rappresentanti<br />

delle Società e dei lavoratori del Gruppo.<br />

La salute passa anche dall’ergonomia<br />

Nel corso del 2008 sono proseguiti gli studi del<br />

Centro Ricerche Fiat (CRF) e di Elasis sulla<br />

"valutazione preventiva" del carico ergonomico per<br />

le fasi di progettazione del processo produttivo.<br />

Si è partiti da metodi esistenti, individuati a<br />

livello internazionale e attraverso una vasta<br />

sperimentazione è stato possibile sviluppare degli<br />

"strumenti metodologici di analisi ergonomica<br />

preventiva" adeguati alle caratteristiche dei<br />

diversi cicli di produzione, dei vari settori del<br />

Gruppo Fiat.<br />

Questi strumenti metodologici consentono analisi<br />

di ergonomia fisica nel modo più completo oggi<br />

possibile e se abbinati all'utilizzo di software di<br />

simulazione virtuale, dotati di manichini<br />

biomeccanici digitali, permettono di simulare le<br />

attività di lavoro valutandone l'indice di rischio<br />

ergonomico esteso a tutto il corpo.<br />

Grazie ai risultati ottenuti da questo studio è stato<br />

possibile applicare con programmi pilota la<br />

valutazione ergonomica preventiva del processo<br />

produttivo.<br />

Nello specifico, gli strumenti metodologici<br />

sviluppati sono stati utilizzati per l'analisi delle<br />

postazioni di lavoro della linea produttiva della<br />

Alfa MiTo, e allo stesso modo sono state<br />

effettuate delle verifiche ergonomiche anche per<br />

gli stabilimenti italiani di altri settori del Gruppo<br />

Fiat quali quello di Iveco a Suzzara, quello di CNH<br />

a Modena e quello di FPT Powertrain Technologies<br />

a Mirafiori (Torino).<br />

Il coinvolgimento guida il cambiamento<br />

Il coinvolgimento delle persone è la forza che guida il<br />

cambiamento. Per questo a livello di Unità Tecnologiche<br />

Elementari (UTE) nel 2008 si sono tenute specifiche<br />

convention (ProdAction) nel corso delle quali il personale<br />

ha formulato numerose proposte di miglioramento sulle<br />

tre aree: sicurezza, posto e metodo di lavoro, formazione.<br />

Il capo UTE è stato il leader della convention: ha fornito le<br />

linee guida, ascoltato gli operai e coordinato l’incontro.<br />

Nel corso dell'anno sono stati organizzati 660 incontri<br />

durante i quali sono state raccolte circa 46.000 proposte di<br />

miglioramento.<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 97


I nostri figli, il nostro futuro<br />

Grande attenzione è stata rivolta nel corso degli<br />

anni ai figli dei dipendenti del Gruppo per i quali<br />

sono state realizzate diverse iniziative: dai family<br />

day, per far conoscere ai piccoli dove lavorano i<br />

genitori, a Natale Bimbi, per festeggiare la<br />

ricorrenza più attesa; dalle Borse di Studio alle<br />

colonie estive fino alle attività sportive.<br />

In particolare il 2008 è l’anno in cui l’asilo nido<br />

aziendale Mirafiori Baby di Fiat (Torino - Italia)<br />

inizia ad operare a pieno regime e il Progetto<br />

Benessere Junior, introdotto inizialmente in<br />

Ferrari a Maranello (Modena - Italia) nel 2002 e<br />

nel 2007 sviluppato per il sito di Melfi (Potenza -<br />

Italia), viene esteso ai figli dei dipendenti dello<br />

stabilimento di Pomigliano D’Arco (Napoli - Italia).<br />

98 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo<br />

L’asilo nido aziendale più grande<br />

d’Italia: artistico e “bio”<br />

Si chiama Mirafiori Baby e, oltre ad essere l’asilo<br />

nido aziendale più grande d’Italia, è anche il<br />

primo nido “artistico”.<br />

Nel progetto educativo sviluppato dal Gruppo Fiat<br />

assieme alla cooperativa Cesed, infatti, non si<br />

parla di didattica ma di rispetto delle inclinazioni<br />

personali del bambino. Al Mirafiori Baby ci sono<br />

“tate”, non insegnanti, e anche veri e propri atelier<br />

dove i bimbi possono dare sfogo alla creatività<br />

con la pittura, la musica e l’attività motoria.<br />

In piena attività dai primi mesi del 2008, l’asilo,<br />

che era stato inaugurato il settembre precedente,<br />

nasce per dare la possibilità alle mamme e ai<br />

papà di Mirafiori di avere i propri piccoli vicini al<br />

luogo di lavoro, conciliando così al meglio la vita<br />

professionale con quella familiare.<br />

All’interno, giocattoli, tavoli e scaffali sono<br />

realizzati in legno da artigiani e i colori degli<br />

ambienti sono studiati secondo i principi della


cromoterapia: giallo e arancio nel salone dei<br />

giochi - per stimolare l’intelletto - blu e azzurro<br />

nelle zone relax – per favorire il riposo.<br />

Grande attenzione è dedicata anche all’aspetto<br />

nutrizionale. A pranzo niente cibi precotti e<br />

omogeneizzati: solo alimenti biologici, cucinati<br />

direttamente dalle cuoche dell’asilo.<br />

In uno spazio di circa mille metri quadri al quale<br />

si aggiunge un’area gioco esterna di 400, l’asilo<br />

ospita 75 bambini fra i tre mesi e i tre anni.<br />

Al fine di offrire un servizio efficiente ai genitori<br />

della Fiat, l’asilo è caratterizzato da un’ampia<br />

flessibilità, in termini di orario di apertura, di<br />

possibilità di utilizzo e di continuità del servizio.<br />

La struttura è aperta dodici ore al giorno e<br />

consente di scegliere tra una frequenza di quattro,<br />

sei oppure otto ore. Inoltre, il periodo di chiusura<br />

è stato fissato in relazione alle ferie aziendali.<br />

Quanto ai costi del servizio, un significativo<br />

contributo aziendale permette di allineare la retta<br />

a quella di un asilo pubblico, con modalità che<br />

tutelano i dipendenti con reddito più basso.<br />

Borse di studio per i primi della<br />

classe<br />

Dal 1996 i figli dei dipendenti delle Società del<br />

Gruppo Fiat possono aderire al programma<br />

“Premi e Borse di Studio”, grazie al quale gli<br />

studenti che hanno conseguito i migliori risultati<br />

possono ottenere contributi economici.<br />

Sono ammessi al concorso i ragazzi che hanno<br />

conseguito il Diploma di Maturità, il Diploma di<br />

Laurea e la Laurea.<br />

L’iniziativa, estesa a tutti i Paesi in cui la presenza<br />

del Gruppo è più significativa, testimonia<br />

l’impegno nella promozione di occasioni di<br />

crescita e sviluppo per i giovani talenti in una<br />

prospettiva sempre più globale.<br />

Anche nel 2008 il programma è stato molto<br />

apprezzato e i Paesi coinvolti sono stati: Italia,<br />

Francia, Spagna, Regno Unito, Polonia, Belgio,<br />

Nord America, Brasile e Cina, per un totale di<br />

1.148 premi, di cui 351 in Italia e 797 all’estero,<br />

e un importo complessivo di 2,2 milioni di euro.<br />

Ragazzi in forma con il Progetto<br />

Benessere Junior<br />

Negli ultimi anni in alcuni Settori del Gruppo Fiat<br />

hanno preso il via programmi medico-sportivi<br />

dedicati ai figli dei dipendenti che hanno lo scopo<br />

di diffondere la cultura dell’attività sportiva e<br />

promuoverne la pratica fin dall’infanzia.<br />

Dopo l’esperienza di Maserati e Ferrari nel 2007,<br />

quella dello stabilimento Sata (Melfi - Italia) di<br />

Fiat Group Automobiles (FGA), nel 2008 anche lo<br />

stabilimento Giambattista Vico (Pomigliano D’Arco<br />

- Italia) di FGA ha aderito al Progetto Benessere<br />

Junior.<br />

Con questo programma i figli dei dipendenti tra<br />

i sei e i 15 anni hanno potuto effettuare visite<br />

mediche specialistiche ed essere indirizzati alla<br />

disciplina sportiva più adatta. A completamento<br />

dell’iniziativa è stata, inoltre, svolta un’attività di<br />

comunicazione comportamentale in relazione al<br />

problema degli abusi alimentari e del sovrappeso,<br />

nonché degli effetti nocivi di fumo e alcool.<br />

Nel 2008 sono stati oltre 900 i figli dei dipendenti<br />

che hanno aderito al programma (630 a<br />

Pomigliano D’Arco e 300 a Maranello).<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 99


659 accordi<br />

collettivi stipulati a<br />

livello aziendale o di<br />

stabilimento nel<br />

mondo<br />

86% dei<br />

dipendenti coperto<br />

da contrattazione<br />

collettiva nel mondo<br />

40,6% dei<br />

dipendenti in Italia<br />

(dirigenti esclusi)<br />

aderisce a un sindacato<br />

Relazioni industriali<br />

Il Gruppo Fiat riconosce il ruolo delle<br />

Organizzazioni Sindacali e delle rappresentanze<br />

dei lavoratori costituite conformemente alle leggi<br />

e alle prassi previste nei vari Paesi in cui è<br />

presente. Con esse mantiene relazioni improntate<br />

al reciproco riconoscimento, al dialogo e al<br />

confronto costruttivo.<br />

Nel corso del 2008 è proseguito il costante<br />

dialogo con le Organizzazioni Sindacali e le<br />

rappresentanze dei lavoratori a livello aziendale,<br />

con l’obiettivo di cercare soluzioni condivise per<br />

gestire le conseguenze sui lavoratori delle misure<br />

adottate per rispondere alle esigenze del mercato.<br />

Nella prima parte dell’anno la discussione ha<br />

principalmente riguardato le misure volte ad<br />

assecondare una domanda di mercato in crescita,<br />

attraverso un aumento della flessibilità degli<br />

stabilimenti da attuarsi principalmente tramite il<br />

ricorso al lavoro straordinario, al lavoro<br />

temporaneo e all’incremento delle turnazioni.<br />

Nella seconda parte dell’anno, a seguito della<br />

crisi finanziaria globale e dei suoi effetti<br />

sull’economia reale che per il Gruppo ha<br />

provocato una forte, repentina e inattesa<br />

riduzione degli ordini con conseguenti contrazioni<br />

dei livelli di produzione, il confronto con le<br />

Organizzazioni Sindacali ha riguardato<br />

principalmente il rilascio progressivo di lavoratori<br />

100 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo<br />

interinali e dei lavoratori con contratto a tempo<br />

determinato e l’attivazione di misure di<br />

sospensione dell’attività produttiva sia in alcuni<br />

Paesi europei sia in Nord America.<br />

L’intensa negoziazione collettiva a vari livelli ha<br />

consentito di raggiungere con le Organizzazioni<br />

Sindacali importanti accordi per la <strong>def</strong>inizione<br />

delle condizioni salariali e normative nei vari<br />

Paesi in cui operano le Aziende del Gruppo.<br />

L’adesione e la relativa iscrizione al sindacato è<br />

una libera scelta del dipendente e avviene<br />

secondo le modalità previste dalle norme locali e<br />

dalle regole delle diverse Organizzazioni<br />

Sindacali. In alcuni Paesi, come ad esempio la<br />

Francia e la Germania, l’iscrizione al sindacato è<br />

considerata una scelta attinente la sfera personale<br />

del dipendente e non viene comunicata<br />

all’Azienda.<br />

Nella maggior parte dei Paesi europei sono<br />

previste anche strutture di rappresentanza, elette<br />

direttamente dai lavoratori. In Italia, ad esempio,<br />

esistono le Rappresentanze Sindacali Unitarie<br />

(RSU) elette da tutti i lavoratori (dirigenti esclusi)<br />

su liste presentate dalle Organizzazioni Sindacali.<br />

Le elezioni si svolgono ogni tre anni a livello di<br />

unità produttiva.<br />

Iscritti al sindacato in Italia, dati in percentuale sul totale dei lavoratori (operai, impiegati, quadri)<br />

FIOM 11,6<br />

FIM 10,7<br />

UILM 9,2<br />

FISMIC 6,1<br />

UGL 1,8<br />

FAILMS 0,6<br />

FLM 0,02<br />

Altri 0,5


Il Comitato Aziendale Europeo (CAE) è<br />

l’organismo di rappresentanza a livello europeo<br />

per l’informazione e la consultazione dei lavoratori<br />

nelle imprese di dimensioni comunitarie. Il CAE<br />

del Gruppo Fiat è stato costituito nel 1997, in<br />

applicazione dell’accordo istitutivo stipulato nel<br />

1996 e successivamente rinnovato con modifiche e<br />

integrazioni. La regolamentazione attuale è stata<br />

<strong>def</strong>inita con l’accordo del 29 giugno 2005 stipulato<br />

con la Federazione Europea Metalmeccanici, in<br />

rappresentanza delle Organizzazioni Sindacali dei<br />

Paesi europei in cui Fiat è presente, e con le<br />

Organizzazioni Sindacali italiane. L’accordo, che<br />

avrà validità fino alla fine del 2009, ha modificato<br />

la composizione del CAE per rappresentare anche<br />

i lavoratori dei Paesi entrati nell’Unione Europea a<br />

seguito dell’allargamento del 1° maggio 2004,<br />

ripartendo i 30 seggi, di cui è composto, in<br />

funzione della distribuzione occupazionale del<br />

Gruppo in Europa.<br />

In Europa la situazione del Gruppo Fiat, con<br />

particolare riferimento alle operazioni con impatto<br />

transnazionale, come previsto dalla Direttiva<br />

Europea 45/94/CE, è stata oggetto di informazione<br />

e consultazione nell’ambito del CAE. A maggio si<br />

è svolto l’incontro con il Comitato ristretto.<br />

Alla riunione plenaria annuale, che si è tenuta nei<br />

giorni 20 e 21 novembre 2008, rappresentanti del<br />

management hanno presentato i risultati<br />

raggiunti, le principali linee di sviluppo del<br />

Gruppo, l’evoluzione della situazione di mercato e<br />

produttiva verificatasi nel corso del 2008 e le<br />

prospettive per il 2009.<br />

In Italia è proseguito il confronto con le<br />

Organizzazioni Sindacali, sia a livello nazionale sia<br />

territoriale. Durante la riunione con<br />

l’Amministratore Delegato del 23 luglio 2008, le<br />

Segreterie Nazionali del sindacato metalmeccanico<br />

(Fim, Fiom, Uilm e Fismic), insieme ad alcuni<br />

rappresentanti delle strutture territoriali di Torino,<br />

sono state aggiornate sull’evoluzione del Piano di<br />

rinnovamento e sviluppo del Gruppo Fiat e sulle<br />

iniziative avviate per realizzare gli obiettivi<br />

prefissati. Nel corso del mese di novembre le<br />

Organizzazioni Sindacali Fim, Fiom, Uilm e Fismic<br />

hanno presentato all’azienda la piattaforma per il<br />

rinnovo del contratto integrativo di Gruppo, in<br />

scadenza il 31 dicembre 2008. Il 16 dicembre si è<br />

tenuto presso l’Unione Industriale di Torino un<br />

incontro cui hanno partecipato le Segreterie<br />

Nazionali dei Sindacati metalmeccanici e alcune<br />

rappresentanze delle strutture di coordinamento<br />

sindacale, nel corso del quale i rappresentanti<br />

delle Organizzazioni Sindacali hanno presentato i<br />

contenuti della piattaforma rivendicativa e i<br />

rappresentanti dell’Azienda hanno illustrato le<br />

condizioni produttive e occupazionali e le relative<br />

prospettive. È stato commentato il quadro<br />

economico e, in particolare, lo scenario di forte<br />

turbolenza dei mercati in cui operano le Aziende<br />

del Gruppo, che ha provocato, nell’ultima parte<br />

dell’anno, una notevole flessione degli ordini e<br />

conseguenti forti riduzioni dei livelli di<br />

produzione. A conclusione dell’incontro l’Azienda<br />

ha dichiarato la propria indisponibilità a<br />

intraprendere le trattative sulla base della<br />

piattaforma rivendicativa, ritenuta incompatibile<br />

con il quadro congiunturale, ma si è dimostrata<br />

disponibile a trattare temi di carattere normativo<br />

nonché a valutare, insieme al Sindacato, le<br />

modalità più opportune per gestire la situazione di<br />

calo dei volumi e le conseguenti dissaturazioni<br />

produttive.<br />

Dal punto di vista della gestione delle esigenze<br />

produttive, in Italia l’aumento dell’attività,<br />

registrata nella prima parte dell’anno, ha<br />

consentito di trasformare a tempo indeterminato<br />

circa 900 contratti a termine e di inserire circa 370<br />

giovani con contratto di apprendistato<br />

professionalizzante. Di converso, per gestire la<br />

situazione di calo dei volumi che si è verificata nel<br />

corso del secondo semestre, in numerose realtà<br />

produttive si è provveduto a una riduzione dei<br />

turni settimanali di lavoro, anche ripristinando la<br />

distribuzione dell’orario di lavoro su cinque giorni<br />

alla settimana nella maggioranza degli<br />

stabilimenti in cui era prevista l’articolazione dei<br />

turni su un maggior numero di giornate.<br />

Il sistema di turnazioni su sei giorni alla settimana<br />

rimane ancora attivo solamente in alcune aree di<br />

lavorazione e interessa un numero marginale di<br />

lavoratori. Oltre ad aver ridotto, in quasi tutte le<br />

974 sono i<br />

componenti delle RSU<br />

in carica nelle Aziende<br />

metalmeccaniche in<br />

Italia<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 101


Aziende del Gruppo, il numero dei dipendenti con<br />

contratti a termine e dei lavoratori con contratto di<br />

somministrazione lavoro, è stato necessario fare<br />

ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni<br />

Ordinaria. Questo provvedimento, che ha preso<br />

avvio nel corso del mese di luglio per un limitato<br />

numero di realtà produttive, ha progressivamente<br />

riguardato la maggioranza degli stabilimenti<br />

italiani del Gruppo (fatta eccezione per gli<br />

stabilimenti del business Macchine Agricole di<br />

CNH - Case New Holland e per le realtà Comau),<br />

raggiungendo le punte più elevate di sospensione<br />

dell’attività produttiva nei mesi di novembre e<br />

dicembre. Fuori dall’Italia le esigenze di maggior<br />

utilizzo degli impianti hanno in particolare<br />

interessato gli stabilimenti in Brasile e Polonia,<br />

con un ampio ricorso alle prestazioni<br />

straordinarie, che in alcune realtà hanno superato<br />

il dieci per cento dell’orario normale, all’aumento<br />

dei turni lavorativi e all’inserimento di lavoratori<br />

temporanei. Accordi di flessibilità dell’orario in<br />

relazione alle fluttuazioni delle esigenze produttive<br />

sono stati applicati per CNH - Case New Holland in<br />

Belgio e Polonia, dove è prassi consolidata stante<br />

la stagionalità del business. Anche fuori dall’Italia<br />

nell’ultima parte dell’anno è stato necessario, per<br />

fronteggiare il notevole calo dei volumi, ricorrere<br />

a diverse misure tra cui la riduzione del numero<br />

dei lavoratori a tempo determinato e degli<br />

interinali e la sospensione dell’attività produttiva.<br />

In particolare, in Francia è stato fatto ricorso a<br />

“chômage partiel” per CNH - Case New Holland,<br />

102 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo<br />

FPT Powertrain Technologies, Teksid e,<br />

marginalmente, per Magneti Marelli; in Spagna<br />

sono state attivate ed approvate procedure di<br />

“Expediente de Regulacion de Empleo” per FPT<br />

Componentes Mecanicos, Iveco e Magneti Marelli;<br />

in Germania Iveco Magirus ha fatto ricorso a<br />

banca ore presso lo stabilimento di Ulm; negli<br />

Stati Uniti CNH - Case New Holland ha fatto<br />

ricorso ad alcune settimane di “temporary lay off”<br />

presso gli stabilimenti di Wichita, Burlington e<br />

Calhoun, tutti facenti parte del Business Macchine<br />

per Costruzioni.<br />

Nel 2008 sono state effettuate limitate operazioni<br />

di ristrutturazione e riorganizzazione di attività.<br />

Queste hanno prevalentemente riguardato in<br />

Europa la gestione, attraverso piani sociali, della<br />

razionalizzazione dell’attività di distribuzione<br />

ricambi per Fiat Group Automobiles (Germania) e<br />

della riduzione delle attività di Comau e del<br />

Settore componenti nell’area Plastic Components<br />

and Modules (Francia) e in Nord America la<br />

razionalizzazione delle attività di Financial<br />

Services di CNH - Case New Holland.<br />

In Italia si segnala, per il Settore Componenti,<br />

l’avvio di un piano di collocazione in mobilità<br />

presso lo stabilimento di Cassino.<br />

La conflittualità in Italia è stata più moderata di<br />

quella registrata nel 2007, mentre i conflitti<br />

collettivi negli altri Paesi, anche per quest’anno,<br />

sono stati si scarsa rilevanza.


103


Unetversity:<br />

l’università per tecnici e forza vendita<br />

330 addetti<br />

alla formazione<br />

25 mila venditori<br />

100mila tecnici<br />

formati in tutto il<br />

mondo<br />

Obiettivo 2009<br />

+15% in<br />

formazione su temi di<br />

sicurezza ed ecologia<br />

per i venditori<br />

+10% in<br />

formazione su<br />

manutenzione e<br />

riparazioni dei motori<br />

ecologici per i tecnici<br />

della rete assistenza<br />

I concessionari e i tecnici della rete di assistenza<br />

rappresentano il punto di contatto tra l’Azienda e<br />

il cliente, da qui l’importanza di avere degli<br />

operatori competenti, preparati e con una<br />

profonda conoscenza dei prodotti del Gruppo.<br />

Nel 2008 nasce così un’organizzazione trasversale<br />

per la gestione delle conoscenze.<br />

Più di 25 mila venditori e oltre centomila tecnici<br />

di tutto il mondo addestrati con oltre due milioni<br />

e mezzo di ore di formazione. Sono questi i<br />

numeri di Unetversity, la nuova struttura del<br />

Gruppo Fiat che si occupa della formazione<br />

commerciale e tecnica dei concessionari e dei<br />

tecnici della rete di assistenza di Fiat, Alfa Romeo,<br />

Lancia, Abarth, Fiat Professional, CNH - Case New<br />

Holland e Iveco.<br />

104 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Unetversity: l’università per tecnici e forza vendita<br />

L’ente, che a livello di Gruppo è operativo dal<br />

2008, ha l’obiettivo di mettere in comune le<br />

migliori esperienze maturate dai diversi Settori.<br />

Si creano quindi sinergie, garantendo un’offerta<br />

formativa completa, omogenea e flessibile, nel<br />

rispetto e nella valorizzazione delle peculiarità di<br />

ciascun marchio.<br />

Le 330 persone che fanno parte di Unetversity<br />

continuano a lavorare all’interno del proprio<br />

Settore assicurando così specificità di contenuti<br />

e contando sempre sulla tempestività e sulle<br />

economie di scala che la nuova organizzazione<br />

garantisce.<br />

Con la gestione trasversale della formazione, le<br />

competenze “core” che spesso prima venivano<br />

gestite con il supporto di società esterne, sono<br />

state riportate in Azienda.<br />

Oltre alla formazione in occasione del lancio di<br />

nuovi prodotti, Unetversity si propone di creare<br />

una sorta di “libreria” di contenuti, un catalogo


sempre disponibile per ogni esigenza e valido per<br />

tutti i Settori. Una delle prime importanti sinergie<br />

è stata la diffusione di un’unica piattaforma<br />

informatica per la formazione, il Learning<br />

Management System, che permette di utilizzare il<br />

web in tutte le fasi del processo: dalla<br />

pianificazione alle iscrizioni dei partecipanti, dallo<br />

svolgimento dei corsi a distanza alla raccolta dei<br />

feedback. La stessa piattaforma è stata adottata<br />

anche da Ferrari e a breve sarà estesa a Maserati.<br />

Parole chiave: ecologia e sicurezza<br />

Nel corso del 2008 grande spazio è stato dato ai<br />

temi della sicurezza e dell’ecologia per un totale<br />

di circa 240 mila ore di formazione.<br />

L’addestramento più tecnico, rivolto ai meccanici<br />

di officina, si è focalizzato sullo sviluppo di<br />

competenze di riparazione e manutenzione dei<br />

motori ecologici, fondamentali per garantire<br />

emissioni coerenti con gli standard prescritti.<br />

La forza vendita è stata invece sensibilizzata e<br />

formata sui temi della sicurezza e dell’ecologia al<br />

fine di promuovere presso i clienti i vantaggi<br />

offerti dalla gamma del Gruppo.<br />

In particolare, Fiat Group Automobiles (FGA) ha<br />

organizzato attività di formazione per i<br />

concessionari in occasione del lancio di Grande<br />

Punto a metano, nuova Lancia Delta e Alfa MiTo,<br />

focalizzandosi, oltre che sulle specificità dei nuovi<br />

prodotti, anche su tematiche relative all’ecologia,<br />

ai sistemi di alimentazione alternativi, ai vantaggi<br />

del metano e al funzionamento dei sistemi<br />

eco:Drive e Start&Stop. I venditori di Fiat<br />

Professional sono stati inoltre impegnati in<br />

sessioni di guida sicura dei veicoli commerciali,<br />

mentre 183 mila ore di lezione sono state erogate<br />

anche nell’ambito della formazione tecnica ai<br />

meccanici-riparatori per tutti i brand FGA.<br />

CNH, con i marchi Construction Case CE e New<br />

Holland CE, ha concentrato gli sforzi formativi<br />

sull’uso in sicurezza, sia per l’utilizzatore sia per<br />

chi si trova nelle vicinanze, delle macchine<br />

movimento terra. Gli operatori dei brand agricoli<br />

Case IH, New Holland e Steyr hanno invece fruito<br />

di corsi per aumentare l’efficienza e la produttività<br />

delle macchine riducendo consumi e sprechi.<br />

Nel 2008 Iveco ha lanciato, per la prima volta in<br />

modo strutturato, un piano formativo completo<br />

ed estensivo per la guida economica e sicura dei<br />

mezzi pesanti. I Demo-Driver delle<br />

concessionarie, in due giornate di formazione in<br />

aula e di prove su strada, hanno acquisito le<br />

competenze necessarie per un utilizzo del veicolo<br />

che massimizzi la sicurezza, l’economicità e il<br />

rispetto per l’ambiente.<br />

Bambini in auto<br />

A settembre 2008 si è tenuta in 600 concessionarie Fiat<br />

italiane l’iniziativa “BimbiSicuramente”: una settimana<br />

dedicata alla sensibilizzazione e all’informazione sul tema<br />

della sicurezza dei bambini in auto.<br />

Grazie a “BimbiSicuramente”, tutto il personale di vendita<br />

ha partecipato a un corso di formazione sul corretto uso<br />

dei sistemi di ritenuta per il trasporto dei bambini in auto<br />

e sull’ESP ® , acquisendo così importanti competenze da<br />

trasferire ai clienti.<br />

2,5 milioni di ore<br />

di formazione di cui<br />

240 mila ore su<br />

ecologia e sicurezza<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Unetversity: l’università per tecnici e forza vendita 105


Orientare l’Azienda verso il cliente<br />

511addetti al<br />

Customer Services<br />

Centre di Arese:<br />

3,4 milioni di<br />

contatti in un anno<br />

226 mila clienti<br />

FGA intervistati al<br />

fine di raccogliere<br />

riscontri e suggerimenti<br />

+24%<br />

rispetto al 2007<br />

La soddisfazione del cliente è un prerequisito fondamentale per il successo dell’Azienda. Un cliente<br />

soddisfatto è infatti un cliente fedele e un promotore dell’immagine del marchio sul mercato.<br />

“Orientare l’Azienda verso il cliente” è la missione dei Customer Services del Gruppo Fiat:<br />

organizzazioni trasversali e completamente dedicate al cliente, dalla vendita al servizio, che collaborano<br />

in modo coordinato con tutti gli enti aziendali coinvolti per allineare le promesse dei marchi alle<br />

esigenze e alle aspettative di chi acquista. È così che i Customer Services supportano l’Azienda in uno<br />

dei più importanti e profondi cambiamenti degli ultimi anni: diventare “customer centric”.<br />

Customer Services, il filo di<br />

contatto con il cliente<br />

I Customer Services Centre rappresentano,<br />

unitamente alle concessionarie, i più importanti<br />

canali di relazione con i clienti e sono localizzati<br />

in tutte le principali aree geografiche in cui il<br />

Gruppo Fiat opera (Stati Uniti, Europa, America<br />

Latina e Asia).<br />

106 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Orientare l’Azienda verso il cliente<br />

In particolare, il Customer Services Centre di<br />

Arese (Milano - Italia), che serve i marchi di Fiat<br />

Group Automobiles (FGA) e di CNH – Case New<br />

Holland per 13 Paesi, è tra i più grandi in Europa<br />

nel settore automotive: 511 addetti che gestiscono<br />

3,4 milioni di contatti l’anno. Tra i servizi forniti si<br />

segnalano quelli di informazione, gestione dei<br />

reclami e assistenza alla mobilità.


Non solo tra i più grandi, ma anche tra quelli con<br />

la qualità di servizio più alta. Infatti, secondo la<br />

ricerca europea Benchcontact, effettuata da una<br />

società indipendente sui principali call centre del<br />

settore automotive, il Customer Services Centre<br />

di Arese si è posizionato come leader in molti<br />

mercati.<br />

Il primo passo verso il cliente:<br />

misurare e monitorare i risultati<br />

La misurazione costante dei risultati e della<br />

soddisfazione dei clienti è il punto di partenza per<br />

migliorare la qualità dei servizi erogati in termini<br />

di velocità di risposta e di contenuto, oltre che<br />

per sviluppare nuovi servizi e per individuare<br />

nuovi canali di contatto.<br />

In sintesi, i numeri chiave del Customer Services<br />

di FGA nel 2008:<br />

■ l’indice Net Promoter Score (NPS) di FGA ha<br />

registrato un incremento del 15 per cento rispetto<br />

al 2007. NPS è uno dei parametri fondamentali<br />

per misurare il livello di soddisfazione, infatti<br />

indica il numero dei clienti che a seguito di<br />

esperienze positive promuove il brand presso<br />

altre persone;<br />

■ la soddisfazione della gestione dei reclami dei<br />

clienti FGA è aumentata del 42 per cento e quella<br />

dei servizi di informazione del 20 per cento<br />

rispetto al 2006;<br />

■ l’85 per cento delle chiamate dei clienti vengono<br />

gestite entro 20 secondi e l’84 per cento delle<br />

richieste di informazione sono evase con un’unica<br />

chiamata (one call solution);<br />

■ le lamentele sono gestite in un tempo medio di<br />

5,8 giorni mentre il 70 per cento in meno di 5 giorni;<br />

■ il tempo di fermo auto è stato ridotto del 9 per<br />

cento ed è pari in media a 3,4 giorni; nell’80 per<br />

cento dei casi ai clienti è comunque offerta una<br />

vettura sostitutiva dei marchi FGA (+40 per cento<br />

rispetto al 2007).<br />

5,8 giorni<br />

è il tempo medio di<br />

risoluzione delle<br />

lamentele.<br />

Il 70% dei casi in<br />

meno di 5 giorni<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Orientare l’Azienda verso il cliente 107


Bene al primo colpo: Fix It Right<br />

First Time<br />

Si chiama Fix It Right First Time e identifica la<br />

capacità di riparare il guasto durante la prima<br />

visita in officina per garantire ai clienti il miglior<br />

servizio possibile.<br />

Nel corso del 2008 FGA, grazie allo sviluppo e<br />

all’applicazione di soluzioni assistenziali e di<br />

supporto tecnico alle concessionarie, ha<br />

migliorato del dieci per cento la capacità di<br />

riparare il guasto durante la prima visita in<br />

officina. In particolare, i principali interventi<br />

hanno riguardato il miglioramento dei mezzi a<br />

disposizione dell’help-desk tecnico con<br />

l’introduzione di una nuova tecnologia per la<br />

diagnosi a distanza.<br />

108 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Orientare l’Azienda verso il cliente<br />

È stato poi esteso a tutta l’Europa il network DSC<br />

(Diagnostic Specialist Community), che<br />

rappresenta un efficace strumento di<br />

trasferimento di conoscenza e diagnosi a<br />

distanza. Grazie a questa rete, infatti, i migliori<br />

tecnici europei di concessionaria sono a<br />

disposizione per scambiare esperienze e proporre<br />

soluzioni per i casi più complessi.<br />

Va inoltre segnalato il programma TechPro 2<br />

avviato nel 2008 per rispondere alla necessità di<br />

manodopera specializzata nelle officine e, al<br />

tempo stesso, all’esigenza sociale di indirizzare al<br />

lavoro i giovani delle aree più disagiate (vedere<br />

anche pagina 115).


FGA Customer Services vince il<br />

premio CRM Excellence di Gartner<br />

Fiat Group Automobiles è stata premiata da<br />

Gartner con il CRM Excellence Award che ogni<br />

anno è conferito ai tre migliori programmi di CRM<br />

(Customer Relationship Management) nell’area<br />

Europa, Africa e Medio Oriente.<br />

Un riconoscimento ottenuto grazie alla strategia<br />

di FGA nella gestione della customer experience,<br />

che si basa su cinque punti fondamentali:<br />

■ comprendere le esigenze dei clienti;<br />

■ sviluppare nuove iniziative di CRM per<br />

potenziali acquirenti;<br />

■ utilizzare diversi strumenti per comunicare con<br />

il pubblico (approccio multicanale);<br />

■ misurare il risultato delle campagne di<br />

marketing in termini non solo di vendite, ma<br />

anche di fedeltà;<br />

■ raccogliere i riscontri dei clienti lungo tutto il<br />

“customer experience cycle” per promuoverne la<br />

partecipazione attiva.<br />

Iveco non lascia mai soli i clienti<br />

con Assistance Non-Stop<br />

Con Iveco è sufficiente una telefonata per<br />

accedere al servizio Assistance Non-Stop (ANS)<br />

attivo 24 ore su 24, 365 giorni l’anno in 31 Paesi<br />

d’Europa.<br />

Assistance Non-Stop, attivo in dieci lingue,<br />

garantisce infatti supporto tecnico a tutti i clienti<br />

che riscontrano un problema al loro veicolo e che<br />

hanno bisogno di assistenza immediata.<br />

Dopo la telefonata, un operatore, grazie a sistemi<br />

informativi integrati, attiva subito l’officina di<br />

assistenza più vicina. La pratica viene poi seguita<br />

e monitorata costantemente fino all’avvenuta<br />

riparazione al fine di ridurre al massimo i tempi di<br />

fermo del mezzo.<br />

Il servizio, che ha risolto oltre 85 mila casi di<br />

assistenza in un anno, ha registrato un grande<br />

successo: 80 per cento dei veicoli riparati in otto<br />

ore con una soddisfazione del cliente pari a nove<br />

punti su dieci.<br />

Iveco<br />

Assistance Non-Stop:<br />

80% dei veicoli<br />

riparati in 8 ore con<br />

una soddisfazione del<br />

cliente pari a nove<br />

punti su dieci<br />

Iveco Contact Us:<br />

accedendo al sito<br />

www.iveco.com, è<br />

possibile comunicare<br />

direttamente con<br />

l’Azienda da ogni<br />

parte del mondo<br />

attraverso un<br />

apposito modulo<br />

11 mila<br />

richieste gestite<br />

24 ore è il tempo<br />

medio di risposta<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Orientare l’Azienda verso il cliente 109


Fornitori come partner<br />

33 miliardi di<br />

euro di acquisti<br />

2.500<br />

addetti nel mondo<br />

Fiat è una realtà sempre più globale, presente in<br />

tutto il mondo sia direttamente sia attraverso i<br />

suoi partner e ha quindi deciso di costituire<br />

un’unica Società di acquisti per cogliere le<br />

possibili sinergie e per dare ai fornitori stessi più<br />

opportunità di business.<br />

Nel 2008 le funzioni acquisti dei diversi Settori<br />

(tra cui Fiat Group Automobiles, CNH - Case New<br />

Holland, Iveco e FPT Powertrain Technologies)<br />

sono così confluite nella Società Fiat Group<br />

Purchasing (FGP), cui è stato attribuito il compito<br />

di gestire le politiche di acquisto e il rapporto con<br />

i fornitori in tutto il mondo.<br />

La nuova organizzazione trasversale si è<br />

dimostrata una grande opportunità per integrare<br />

e semplificare i processi, oltre che un valido<br />

strumento per creare un modo di operare comune<br />

e condiviso. Le iniziative avviate da FGP nel 2008<br />

hanno semplificato e uniformato le procedure di<br />

acquisto e di controllo, diminuendo la<br />

complessità di gestione per quei fornitori che già<br />

collaboravano con più di un’Azienda del Gruppo e<br />

110 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fornitori come partner<br />

Il Gruppo Fiat ha come obiettivo strategico la creazione di una rete di collaborazioni durature e<br />

reciprocamente soddisfacenti con partner altamente qualificati.<br />

incrementando il parco dei fornitori comuni.<br />

A supporto del processo di armonizzazione dei<br />

sistemi informativi, si è dato vita al Purchasing<br />

Portal, sito intranet di FGP al quale possono accedere<br />

2.500 buyer dislocati in 12 regioni del mondo.<br />

Nel segno della partnership con i fornitori, e al<br />

fine di diffondere i processi e la cultura del<br />

miglioramento tecnologico continuo, FGP ha poi<br />

avviato due altre iniziative:<br />

■ WCM Purchasing, struttura dedicata alla<br />

consulenza per quei fornitori interessati ad<br />

applicare il sistema World Class Manufacturing<br />

(WCM) presso i loro stabilimenti, avviando così<br />

un processo di miglioramento che abbraccia tutta<br />

la catena di creazione del valore (vedere anche<br />

pagina 78);<br />

■ Su.Per (Supplier Performance), programma che<br />

ha lo scopo di promuovere la propositività dei<br />

fornitori tramite un meccanismo che attribuisce<br />

ad essi una parte dei risparmi derivanti<br />

dall’introduzione delle innovazioni tecniche e<br />

tecnologiche da loro proposte.


Nel corso del 2008, come in passato, si è dato<br />

vita a momenti di confronto e sono proseguite le<br />

iniziative di comunicazione già avviate in<br />

precedenza: dalle diverse convention locali e da<br />

quella di San Paolo con duemila fornitori<br />

brasiliani (durante le quali sono state assegnati i<br />

Qualitas Awards ai migliori partner) fino ai<br />

Technology Days (incontri di approfondimento e<br />

scambio dedicati a singoli fornitori, leader in<br />

tecnologia, innovazione e qualità).<br />

Sempre a supporto della comunicazione, la rivista<br />

Qualitas, da poco realizzata anche in inglese e<br />

inviata a quasi 2.000 fornitori, si conferma un<br />

valido strumento di aggiornamento sulle politiche<br />

e le attività del Gruppo. Nel corso dell’anno,<br />

Qualitas ha dedicato ampio spazio ai progressi in<br />

campo ambientale raggiunti dai Settori del<br />

Gruppo Fiat.<br />

Per sensibilizzare i propri partner sui temi della<br />

sostenibilità (rispetto dei diritti umani e<br />

dell’ambiente oltre che promozione di un<br />

comportamento etico) e a integrazione del Codice<br />

di Condotta al quale tutti i fornitori sono tenuti da<br />

tempo a conformarsi, nel 2008 FGP ha<br />

predisposto specifiche Linee Guida. Nel corso del<br />

2009, a conclusione del processo di approvazione<br />

interno al Gruppo, le Linee Guida saranno<br />

comunicate ai fornitori. Seguiranno audit e<br />

questionari di autovalutazione per verificare il<br />

rispetto di questi principi.<br />

Insieme contro le sostanze pericolose<br />

Nel 2008 Fiat ha creato un team intersettoriale attivo nella<br />

lotta alle sostanze pericolose. Obiettivo: aiutare le Aziende<br />

del Gruppo e i propri fornitori ad affrontare le sfide<br />

imposte dalla nuova normativa sulle sostanze chimiche:<br />

regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e<br />

del Consiglio.<br />

A settembre è stata inviata a tutti i partner di FGP una<br />

comunicazione informativa sul regolamento REACH<br />

(acronimo di Registration, Evaluation, Authorisation<br />

of Chemicals) e sugli obblighi imposti a produttori e<br />

importatori di sostanze, preparati e articoli. In un secondo<br />

momento i fornitori sono stati invitati a compilare un<br />

questionario on line, utile per individuare eventuali<br />

criticità e verificare le procedure attuate per garantire il<br />

rispetto dei termini di legge.<br />

Per rispondere a eventuali dubbi e ricevere una consulenza<br />

specifica sul tema, è stato inoltre attivato un indirizzo di<br />

posta elettronica completamente dedicato.<br />

Vedere anche pagina 57.<br />

81% del<br />

valore dei materiali<br />

diretti acquistati da<br />

Fiat Group<br />

Automobiles e<br />

FPT Powertrain<br />

Technologies proviene<br />

da siti di fornitori<br />

certificati ISO 14001<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fornitori come partner 111


Uno sviluppo in sintonia<br />

con le comunità<br />

Il Gruppo Fiat è consapevole di svolgere un ruolo rilevante rispetto allo sviluppo economico e al benessere delle collettività e da<br />

sempre sostiene le comunità ove sono dislocate le unità produttive sia direttamente sia attraverso collaborazioni con le istituzioni<br />

locali e partnership con associazioni e organizzazioni non-profit.<br />

Nel 2008 l’impegno del Gruppo verso la comunità è stato di 19 milioni di euro.<br />

Nel complesso, le numerose iniziative realizzate hanno interessato differenti aree, come i progetti a carattere sociale sul territorio,<br />

gli interventi di cooperazione internazionale, la formazione dei giovani, le sponsorizzazioni per la promozione dell’arte, della<br />

cultura e dell’istruzione, le attività parrocchiali e religiose, il sostegno alla ricerca scientifica e al sistema sanitario, gli eventi in<br />

campo ambientale e in materia di sicurezza.<br />

19 milioni di euro<br />

l’impegno del Gruppo<br />

Fiat verso le comunità<br />

Con Autonomy<br />

qualunque modello di<br />

vettura FGA può<br />

essere adattato a chi<br />

ha ridotte capacità<br />

motorie<br />

Di seguito alcune delle numerose iniziative<br />

realizzate nel 2008 e selezionate in base alla loro<br />

peculiarità o all’importanza economica.<br />

Autonomy: mobilità per tutti<br />

Garantire la mobilità a tutti non è solo un<br />

obiettivo morale e civile verso cui l’intera<br />

comunità deve puntare, ma anche un<br />

fondamentale presupposto dello sviluppo<br />

economico e culturale della società moderna.<br />

È questa la convinzione che nel 1995 ha portato<br />

alla nascita di Autonomy, il programma di<br />

mobilità di Fiat Group Automobiles (FGA)<br />

dedicato alla progettazione e alla realizzazione di<br />

soluzioni tecniche per chi ha ridotte capacità<br />

motorie. Un programma che vuole offrire a tutti<br />

112 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Uno sviluppo in sintonia con le comunità<br />

l’opportunità di usare senza limitazioni un mezzo<br />

di trasporto. Autonomy prevede, infatti, la<br />

possibilità di allestire qualunque modello di<br />

vettura e veicolo commerciale Fiat, Lancia o Alfa<br />

Romeo, con avanzati sistemi di aiuto alla guida ed<br />

elevatori per sedie a rotelle.<br />

Il progetto è completato dall’attività dei Centri di<br />

Mobilità, 18 in Italia e tre in Brasile, che, con la<br />

collaborazione dei soggetti che li gestiscono a<br />

livello locale, offrono gratuitamente diversi servizi e<br />

prestazioni: dalla valutazione delle capacità motorie<br />

residue attraverso speciali simulatori a prove di<br />

guida su veicoli con particolari adattamenti, al<br />

parere di fisioterapisti e operatori fino alla<br />

consulenza legislativa. Nel 2008 in Italia circa 1.100<br />

persone hanno beneficiato di questi servizi e sono<br />

state commercializzate circa 10.600 vetture.<br />

Ma l’attività di Autonomy non si ferma qui. Ogni<br />

anno, infatti, la partecipazione a diverse iniziative<br />

sportive testimonia l’impegno dell’Azienda per<br />

l’abbattimento dei pregiudizi e dei luoghi comuni,<br />

consapevole che non esistono competizioni<br />

“diverse” ma solo abilità “diverse”.<br />

CNH per Habitat for Humanity<br />

Per il secondo anno consecutivo CNH - Case New<br />

Holland ha partecipato al progetto Habitat for<br />

Humanity con il contributo dei dipendenti di<br />

Racine (Stati Uniti).<br />

Fondata nel 1976 allo scopo di fornire alloggi


dignitosi ai senza tetto e alle famiglie bisognose,<br />

Habitat for Humanity è un’associazione senza<br />

scopo di lucro, che ha costruito in questi anni più<br />

di 250 mila abitazioni in tutto il mondo.<br />

I dipendenti CNH di Racine hanno contribuito a<br />

questo importante progetto, sia tramite donazioni<br />

in denaro sia collaborando concretamente alla<br />

costruzione delle strutture esterne di due case,<br />

grazie alla possibilità offerta dall’Azienda di<br />

svolgere volontariato durante l’orario di lavoro.<br />

I dipendenti hanno lavorato durante una<br />

settimana di luglio su turni di mezza giornata.<br />

In due anni di impegno, nell’ambito dei<br />

programmi che hanno coinvolto sia i<br />

concessionari Case Construction sia le persone di<br />

CNH, sono stati devoluti all’associazione<br />

complessivamente 200 mila dollari e oltre cento<br />

dipendenti hanno offerto la loro manodopera.<br />

L’Albero della Vita che cresce in<br />

Brasile<br />

Il Brasile, che rappresenta uno dei mercati più<br />

importanti per il Gruppo, è anche il Paese in cui<br />

l’impegno sociale dell’Azienda è più forte. Da sempre<br />

sensibile ai problemi del territorio, il Gruppo Fiat<br />

ha progressivamente attivato diverse iniziative<br />

per rispondere alle necessità e alle richieste locali<br />

ed essere in sintonia con le collettività in cui opera.<br />

Fin dal suo insediamento a Betim nel 1976, Fiat<br />

Automóveis si è impegnata, insieme alle autorità<br />

locali, nella realizzazione di iniziative volte allo<br />

sviluppo e alla valorizzazione della comunità.<br />

Nel 2004 nasce il Programma Árvore da Vida,<br />

l’Albero della Vita, con l’obiettivo di promuovere<br />

la crescita culturale e lo sviluppo sociale ed<br />

economico di Jardim Teresópolis, il quartiere<br />

adiacente al sito produttivo Fiat, nel quale vive una<br />

popolazione di circa 33 mila persone (quasi il 10 per<br />

cento degli abitanti di Betim) spesso in condizioni di<br />

disagio socio-economico.<br />

Árvore da Vida si propone di creare le condizioni<br />

per una profonda trasformazione sociale,<br />

coinvolgendo gli uomini e le donne affinché<br />

diventino protagonisti attivi e ambasciatori del<br />

processo di cambiamento.<br />

8.000 persone<br />

hanno beneficiato del<br />

progetto Árvore da<br />

Vida dal 2004<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Uno sviluppo in sintonia con le comunità 113


Dal 2006 il Gruppo<br />

Fiat fa parte della<br />

Global Business<br />

Coalition (GBC)<br />

insieme a oltre 220<br />

multinazionali per la<br />

lotta contro HIV/AIDS,<br />

tubercolosi e malaria<br />

Da qui attività sportive e culturali, corsi di<br />

formazione professionale in risposta alle esigenze<br />

del mercato locale e la creazione della cooperativa<br />

sociale “Cooperárvore”, che si pone l’obiettivo di<br />

creare lavoro e stimolare lo spirito imprenditoriale<br />

della collettività.<br />

Il successo dell’iniziativa si racconta da solo: dal<br />

suo inizio, sono 8 mila le persone che ne hanno<br />

beneficiato e 70 mila i prodotti commercializzati<br />

da “Cooperárvore”. Nel 2008 Fiat Automóveis ha<br />

investito circa 650 mila euro.<br />

Sempre con lo spirito di contribuire al<br />

miglioramento della qualità della vita delle comunità<br />

in cui operano, CNH - Case New Holland, Comau,<br />

FPT Powertrain Technologies, Iveco, Magneti Marelli<br />

e Teksid sono impegnate attivamente, da diversi<br />

anni, in progetti a sostegno delle collettività<br />

brasiliane locali, attraverso programmi di<br />

alfabetizzazione e corsi di formazione, iniziative per<br />

l’inserimento dei diversamente abili nel mondo del<br />

lavoro, attività di orientamento allo sport e alla<br />

114 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Uno sviluppo in sintonia con le comunità<br />

musica, supporto alle scuole e aiuti alimentari<br />

destinati alle famiglie in difficoltà.<br />

Lancia per un mondo di pace<br />

“Diritti dell’uomo per un mondo senza violenza”:<br />

è stato questo il tema del 9° Summit Mondiale dei<br />

premi Nobel per la Pace tenutosi a Parigi, che<br />

Lancia ha sostenuto sia mettendo a disposizione<br />

la nuova Delta come auto ufficiale dell’evento sia<br />

attraverso uno spot per promuovere una nobile<br />

causa e rendere omaggio a chi mette a rischio la<br />

propria vita perché quella degli altri sia migliore.<br />

Lancia ha voluto infatti essere al fianco di queste<br />

importanti personalità per sostenere la richiesta<br />

di liberazione di una persona diventata simbolo<br />

dell’impegno per la difesa dei diritti dell’uomo:<br />

Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace nel<br />

1991 e da 13 anni prigioniera in Birmania.<br />

Grazie alle diverse reti televisive internazionali e<br />

a operatori del mondo della comunicazione, il<br />

filmato contenente il messaggio di pace è stato<br />

diffuso in tutto il mondo.


Con i Salesiani per formare tecnici<br />

d’officina<br />

Da diversi anni il Gruppo Fiat collabora con il Centro<br />

Nazionale Opere Salesiane nel campo della<br />

formazione tecnico-automotoristica, rivolta a giovani<br />

provenienti da realtà sociali problematiche o da aree<br />

del mondo disagiate.<br />

In alcuni Paesi, infatti, la domanda di questa<br />

professionalità è molto alta e spesso il materiale<br />

didattico è insufficiente e poco accessibile a causa di<br />

barriere linguistiche e di laboratori poco attrezzati.<br />

Per far fronte a questi problemi, dal 2004 Iveco<br />

collabora con gli Istituti Salesiani nella gestione di<br />

scuole professionali, facendosi carico sia della<br />

fornitura del materiale didattico e delle attrezzature<br />

tecniche sia della formazione dei docenti locali.<br />

Dopo una prima esperienza al Cairo che è<br />

continuata anche nel 2008, attualmente Iveco<br />

supporta tre scuole in Sudan, nelle città di<br />

Khartoum, El Obeid e Wau mentre una è in<br />

costruzione nella città di Juba. Ogni anno nel settore<br />

automobilistico vengono formati circa 50 specialisti.<br />

Sempre in collaborazione con il Centro Nazionale<br />

Opere Salesiane per la Formazione e<br />

l’Aggiornamento Professionale, Fiat Group<br />

Automobiles ha sviluppato il progetto TechPro 2<br />

(Technical Professional Program) che, oltre a<br />

formare i giovani provenienti da realtà svantaggiate,<br />

risponde anche alla richiesta di manodopera ad alta<br />

qualificazione tecnica per la rete di assistenza dei<br />

marchi Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Fiat Professional.<br />

Il progetto, lanciato a giugno 2008, vede già dieci<br />

centri di formazione attivi sul territorio italiano, ai<br />

quali Fiat Group Automobiles fornisce vetture,<br />

componenti, attrezzature di diagnosi e materiale<br />

didattico per le esercitazioni di riparazione:<br />

strumenti indispensabili per imparare il mestiere<br />

“sul campo”. Il corso, dedicato ai ragazzi che hanno<br />

conseguito la terza media, si svolge in tre anni e<br />

prevede 33 ore di lezione settimanali oltre che<br />

esperienze in officina.<br />

Nel 2008 hanno partecipato 200 giovani e 630<br />

concessionari hanno offerto opportunità di stage.<br />

Nell’arco del 2009 il progetto TechPro 2 sarà esteso<br />

ad altre realtà in Spagna, Polonia e Brasile.<br />

In Cina aiuti ai terremotati e lotta<br />

contro inquinamento e<br />

desertificazione<br />

Da tempo il Gruppo Fiat intrattiene con la Cina rapporti<br />

di collaborazione commerciale e produttiva, come<br />

testimoniano le 20 realtà tra joint-venture, Società e<br />

uffici di rappresentanza, oggi operanti nel Paese.<br />

Anche in virtù di questo forte legame, il Gruppo Fiat<br />

ha voluto dare un importante contributo alle<br />

popolazioni colpite dal terremoto che, nel maggio<br />

del 2008, ha devastato la provincia di Sichuan.<br />

Tra donazioni in denaro, mezzi e materiali a sostegno<br />

delle associazioni che hanno gestito i soccorsi nelle<br />

aree colpite dal sisma, sono stati stanziati più di sei<br />

milioni di renminbi, pari a oltre 600 mila euro.<br />

Iveco ha donato un’ambulanza, tramite la propria<br />

consociata Naveco, mentre Saic Iveco ha donato<br />

cinque dump trucks (camion da cantiere). Sono stati<br />

inoltre messi a disposizione altri mezzi Iveco per i<br />

primi soccorsi.<br />

Case Construction e New Holland Construction<br />

hanno fornito all’aeronautica militare cinese due<br />

terne e New Holland Agriculture un trattore.<br />

Otto gruppi elettrogeni sono stati resi disponibili da<br />

FPT Powertrain Technologies, mentre Fiat Group<br />

Automobiles ha devoluto il ricavato della vendita<br />

all’asta di una Fiat 500 dipinta dall’artista Roger<br />

Pfund. Inoltre i dipendenti di alcune Società del<br />

Gruppo Fiat hanno sostenuto varie raccolte fondi in<br />

favore delle popolazioni colpite dal sisma.<br />

200 giovani<br />

formati in Italia con<br />

TechPro 2<br />

Nel 2009 il progetto<br />

verrà esteso ad altre<br />

realtà in Spagna,<br />

Polonia e Brasile<br />

600 mila euro<br />

tra donazioni in<br />

denaro, mezzi e<br />

materiali a sostegno<br />

della popolazione<br />

cinese colpita dal<br />

sisma<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Uno sviluppo in sintonia con le comunità 115


A Pechino circolano<br />

più di<br />

1.500<br />

autobus equipaggiati<br />

con motori FPT NEF<br />

“CNG” alimentati a<br />

metano<br />

Sempre a sostegno della Cina, è importante<br />

evidenziare l’impegno di New Holland Agriculture<br />

nella lotta alla desertificazione. Una lotta che<br />

l’Azienda del Gruppo ha condotto già in altri Paesi<br />

come Kenya, Sudan, Ciad, Nigeria, Burkina Faso e<br />

Senegal. Dal 2004 CNH - Case New Holland è<br />

impegnata in Cina contro la desertificazione e i<br />

cambiamenti climatici nel rispetto delle biodiversità<br />

con un progetto che segue il brevetto “Vallerani”.<br />

Il brevetto prende nome da Venanzio Vallerani,<br />

agronomo tropicalista che da diverso tempo aiuta le<br />

popolazioni di tutto il mondo a combattere l’aridità<br />

dei terreni. Si tratta di una tecnica che utilizza aratri<br />

speciali in grado di scavare semilune o solchi divisi<br />

creando micro bacini che hanno la capacità di<br />

agevolare la raccolta e la concentrazione delle scarse<br />

risorse idriche ancora disponibili e quindi aiutare la<br />

restituzione delle terre alle coltivazioni.<br />

Grazie ai trattori New Holland equipaggiati con il<br />

sistema Vallerani, il progetto, che inizialmente<br />

prevedeva di sottrarre al deserto mille ettari di terra<br />

116 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Uno sviluppo in sintonia con le comunità<br />

in cinque anni, dopo soli tre ha più che raddoppiato<br />

le aspettative, restituendo alla coltivazione quasi<br />

2.500 ettari. A seguito di questo risultato, dalla Cina<br />

sono giunte richieste per l’avvio di nuove iniziative<br />

su ampie aree usando il sistema Vallerani e sempre<br />

con trattori New Holland.<br />

Continua con successo anche la collaborazione,<br />

iniziata nel 2000, tra FPT Powertrain Technologies e<br />

la società di trasporto pubblico di Pechino. L’accordo<br />

prevede la fornitura di motori a metano per<br />

promuovere nella capitale cinese una mobilità<br />

rispettosa dell’ambiente. Alla fine del 2008 a Pechino<br />

circolavano più di 1.500 autobus equipaggiati con<br />

motori FPT NEF “CNG” alimentati a metano e<br />

considerati tra i più puliti e silenziosi al mondo.<br />

Iveco e Transaid per migliorare i<br />

trasporti in Africa<br />

Al fine di migliorare i trasporti in Africa e favorire<br />

l’autonomia delle comunità locali, dal 2007 Iveco<br />

collabora con Transaid, una delle più grandi agenzie


per lo sviluppo internazionale che ha come obiettivo<br />

il miglioramento dei trasporti nei Paesi in via di<br />

sviluppo, rendendoli meno difficoltosi e più accessibili.<br />

Nel 2008 Iveco ha donato tre Daily alle cooperative<br />

di donne africane coinvolte in attività commerciali<br />

nella città di Accra (Ghana). I veicoli sono stati dotati<br />

di equipaggiamenti speciali (sospensioni rinforzate,<br />

batterie di maggior durata eccetera) volti ad adattarli<br />

sia alle caratteristiche del territorio in cui operano sia<br />

alle esigenze del lavoro svolto dalle comunità locali.<br />

Nel 2009 le donne ghanesi coinvolte nel progetto<br />

avranno l’opportunità di seguire un corso di guida<br />

specifico per i Daily e saranno inoltre supportate<br />

nello sviluppo di un adeguato sistema di gestione<br />

del trasporto.<br />

FGA e Iveco promuovono lo sport<br />

tra i giovani in Sudafrica<br />

Dalla fine del 2003, Fiat Group Automobiles South<br />

Africa, in stretta collaborazione con le istituzioni<br />

locali, è impegnata attivamente nello sviluppo e nel<br />

supporto della comunità Sudafricana in cui opera.<br />

L’attività nell’area di Soweto continua da diversi<br />

anni. In uno spicchio povero e degradato dell’ex<br />

ghetto dove c’era una grande discarica, prima è<br />

stato creato un campo sportivo e poi un parco<br />

giochi, infine un centro sportivo attrezzato per le<br />

scuole della zona (l’unico esistente nell’area sud di<br />

Johannesburg). Quest’ultimo dà la possibilità ai<br />

giovani provenienti da situazioni disagiate di<br />

accostarsi all’attività sportiva con un approccio<br />

multidisciplinare. Nel 2005, infine, Fiat Group<br />

Automobiles e Iveco hanno dato il via ai Soweto<br />

School Games, diventati ormai un appuntamento<br />

fisso per la comunità, durante i quali gli alunni delle<br />

scuole si sfidano in differenti attività sportive, tra cui<br />

calcio, basket, pallavolo e atletica.<br />

Di anno in anno il successo dell’iniziativa è<br />

aumentato fino a coinvolgere, nell’edizione 2008,<br />

22 scuole e 1.200 giovani. Il supporto al progetto<br />

continuerà anche nel 2009.<br />

Quando il trattore è solidale<br />

Per New Holland Agriculture sostenibilità significa<br />

anche studio e commercializzazione di macchine<br />

agricole per supportare e incentivare l’agricoltura<br />

familiare.<br />

È questo lo spirito che ha portato all’ideazione del<br />

trattore Serie TT interamente pensato per rendere<br />

accessibili ai piccoli produttori mezzi e tecnologie<br />

capaci di dare un forte impulso al loro sviluppo<br />

economico e sociale. Il modello, che si posiziona<br />

in una fascia bassa di prezzo, è dotato di tutti i<br />

requisiti necessari per svolgere un ruolo importante<br />

nel quadro dei programmi di sostegno dei piccoli<br />

agricoltori: potenza, versatilità, affidabilità,<br />

semplicità di utilizzo, manutenzione ridotta, bassi<br />

consumi, rumorosità ed emissioni contenute.<br />

In Brasile il trattore Serie TT dal 2007 svolge un<br />

ruolo di primo piano nell’ambito di “Trator<br />

Solidário” e “Mais Alimentos”, due programmi<br />

governativi di sostegno ai piccoli agricoltori locali<br />

promossi dal Governo dello Stato del Paraná e<br />

dal Governo Federale Brasiliano.<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Uno sviluppo in sintonia con le comunità 117


Un uomo deve scegliere.<br />

In questo risiede la sua forza,<br />

il potere delle sue decisioni. Paulo Coelho


La performance in numeri<br />

120 Parametri del Report<br />

121 Indicatori di performance<br />

121 Indicatori di performance economica<br />

127 Indicatori di performance ambientale<br />

135 Indicatori di performance sociale


Parametri del Report<br />

Questa sezione del Bilancio di Sostenibilità illustra le performance del Gruppo Fiat con riferimento alla linea guida del Global<br />

Reporting Iniziative, GRI-G3. I dati e i commenti illustrati in alcuni casi, possono non coprire interamente la finalità degli indicatori,<br />

in altri casi, invece, forniscono informazioni aggiuntive. Con riferimento allo standard GRI-G3, il Gruppo Fiat ritiene di aver<br />

raggiunto con il presente documento un livello di applicazione B+.<br />

120 La performance in numeri Parametri del Report<br />

Dal 2004 il Gruppo Fiat redige in forma volontaria e con cadenza annuale il Rapporto di Sostenibilità in<br />

cui è confluito il Rendiconto ambientale datato 1992. A partire dalla presente edizione il Rapporto di<br />

Sostenibilità prende il nome di Bilancio di Sostenibilità. L’esercizio di riferimento del Bilancio coincide<br />

con l’anno solare e la responsabilità per la sua redazione è collocata nell’ambito della funzione<br />

“Corporate Communications” di Fiat Group con il coordinamento della funzione “Group Control”.<br />

L’ultimo Rapporto di Sostenibilità, relativo all’esercizio 2007, è stato reso pubblico, come i precedenti,<br />

in occasione dell’Assemblea degli Azionisti di Fiat S.p.A. che si è tenuta il 31 marzo 2008. Il presente<br />

Bilancio di Sostenibilità è pubblicato sul sito internet di Gruppo www.fiatgroup.com ed è trasmesso a<br />

chiunque ne faccia richiesta. I dati e le informazioni fornite nel presente documento si riferiscono, salvo<br />

diversa indicazione, all’esercizio 2008 e a tutte le Società del Gruppo Fiat nel mondo che rientrano nel<br />

perimetro di consolidamento del Bilancio. In particolare, il documento è stato elaborato avendo a<br />

riferimento i principi di materialità (inclusione delle informazioni che per gli impatti economici,<br />

ambientali e sociali sono ritenuti di interesse per gli stakeholder), completezza (trattazione di tutti gli<br />

argomenti e indicatori materiali), equilibrio (presenza di aspetti positivi e negativi della performance<br />

del Gruppo), comparabilità (possibilità di confronti nel tempo e tra organizzazioni similari), accuratezza,<br />

affidabilità e tempestività (pubblicazione del documento in occasione della Assemblea degli Azionisti di<br />

Fiat S.p.A.), chiarezza (il linguaggio utilizzato intende rivolgersi a tutti gli stakeholder). L’eventuale<br />

esclusione dal perimetro di rendicontazione di alcune aree geografiche o di alcune Società deriva,<br />

pertanto, dalla scarsa significatività del fenomeno da rendicontare rispetto all’intero Gruppo o<br />

dall’impossibilità di raccogliere dati con standard qualitativi soddisfacenti o in modo efficiente.<br />

Questo accade in particolare per le Società di recente acquisizione. Il perimetro di rendicontazione è<br />

progressivamente esteso di anno in anno, pertanto i nuovi indicatori possono prevedere per il primo<br />

anno una limitazione geografica e/o settoriale che è tuttavia superata nell’anno successivo.<br />

Dove applicabile, oltre agli indicatori core di performance sono stati adottati anche gli indicatori<br />

addizionali del GRI. Per le precisazioni appena fatte, in alcuni casi sono state incluse nel perimetro di<br />

rendicontazione anche realtà non rientranti nel consolidamento di Bilancio, ma significative per<br />

l’impegno espresso dal Gruppo. L’esclusione dal presente documento di alcuni indicatori è dovuta alla<br />

non applicabilità degli stessi al particolare business del Gruppo oppure all’impossibilità, per ragioni<br />

meramente tecniche e/o procedurali, di garantire una ragionevole accuratezza del dato e/o<br />

dell’informazione richiesta.<br />

Si precisa che con il termine Settori del Gruppo si intendono: Fiat Group Automobiles, Maserati,<br />

Ferrari, CNH - Case New Holland, Iveco, FPT Powertrain Technologies, Magneti Marelli, Teksid e Comau.<br />

Con riferimento agli indicatori di conformità ed in particolare EN28, HR9, PR2, PR7, PR8, PR9, SO7, SO8,<br />

i commenti riportano le sentenze, i lodi arbitrali ed i provvedimenti in genere, ritenuti significativi per<br />

valore, emessi nel 2008 in via <strong>def</strong>initiva e che hanno visto le Società del Gruppo Fiat soccombenti<br />

(indicati come “provvedimenti di condanna in via <strong>def</strong>initiva”). Si precisa che l’indicatore PR9 è stato<br />

rilevato con riferimento alla responsabilità contrattuale.<br />

Ai fini della comparazione delle performance ambientali rendicontate con gli indicatori EN3, EN4, EN8,


EN9, EN11, EN16, EN20, EN21, EN22, sono stati presi in considerazione i principali siti produttivi del<br />

Gruppo Fiat nel mondo, con una copertura di circa l’82 per cento. Per sito produttivo si intende un’area<br />

produttiva sottoposta al controllo di un unico gestore. Tale <strong>def</strong>inizione non sempre coincide con quella<br />

di stabilimento utilizzata ai fini del Bilancio Consolidato, quest’ultimo può, infatti, comprendere anche<br />

più siti produttivi. Inoltre alcuni siti produttivi che non rientrano nel perimetro di consolidamento del<br />

Bilancio sono viceversa considerati nel presente documento per i loro impatti ambientali. In generale<br />

gli indicatori di performance ambientale 2008 sono influenzati dalla contrazione dei livelli di<br />

produzione della seconda metà dell'anno. Pertanto, pur in presenza di una estensione del perimetro<br />

rendicontato, i dati risultano sostanzialmente allineati a quelli del 2007, salvo quanto specificato nelle<br />

apposite note di commento.<br />

Con riferimento ai dati di organico di cui all’indicatore LA1, viene illustrata la ripartizione gestionale,<br />

allocando nel Settore FPT Powertrain Technologies 8.335 dipendenti Iveco, occupati nell’attività<br />

powertrain.<br />

Indicatori di performance<br />

Indicatori di performance economica<br />

Valore economico direttamente generato e distribuito, inclusi ricavi, costi operativi,<br />

remunerazioni ai dipendenti, donazioni e altri investimenti nella comunità, utili non distribuiti,<br />

pagamenti ai finanziatori e alla Pubblica Amministrazione<br />

Highlights (*)<br />

(in milioni di euro) 2008 2007 2006<br />

Ricavi netti 59.380 58.529 51.832<br />

Risultato della gestione ordinaria 3.362 3.233 1.951<br />

Risultato operativo 2.972 3.152 2.061<br />

Risultato ante imposte 2.187 2.773 1.641<br />

Risultato netto dell’esercizio<br />

Attribuibile a:<br />

1.721 2.054 1.151<br />

- Gruppo 1.612 1.953 1.065<br />

- Azionisti terzi 109 101 86<br />

Risultato base per azione ordinaria e privilegiata (in euro) (1) 1,290 1,537 0,789<br />

Risultato base per azione di risparmio (in euro) (1) 1,445 1,692 1,564<br />

Risultato diluito per azione ordinaria e privilegiata (in euro) (1) 1,285 1,526 0,788<br />

Risultato diluito per azione di risparmio (in euro) (1) 1,440 1,681 1,563<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 5.263 3.985 3.789<br />

di cui: Costi di sviluppo capitalizzati 1.216 932 813<br />

Spesa in Ricerca e sviluppo (2) 1.986 1.741 1.591<br />

Totale Attivo 61.772 60.136 58.404<br />

(Indebitamento)/Disponibilità nette (17.954) (10.423) (11.836)<br />

di cui: (Indebitamento)/Disponibilità nette delle Attività Industriali (5.949) 355 (1.773)<br />

Patrimonio netto del Gruppo e dei Terzi 11.101 11.279 10.036<br />

Patrimonio netto di competenza del Gruppo 10.354 10.606 9.362<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 198.348 185.227 172.012<br />

(*) Il Gruppo presenta il conto economico per funzione (altrimenti detto “a costo del venduto”), forma ritenuta più rappresentativa rispetto alla cosiddetta<br />

presentazione per natura di spesa. La forma scelta è, infatti, conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business ed è in linea con la prassi<br />

internazionale del settore automotoristico. Tale scelta non ha consentito tuttavia la riclassificazione del conto economico secondo lo schema del valore aggiunto.<br />

(1) Per ulteriori informazioni circa la determinazione del Risultato per azione base e diluito, si rinvia alla Nota 13 della Nota integrativa al Bilancio Consolidato.<br />

(2) Include i costi per Ricerca e Sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio.<br />

GRI G3 Indicatore EC1<br />

La performance in numeri Indicatori di performance economica 121


Forme di impegno verso la comunità (in euro) (1)<br />

122 La performance in numeri Indicatori di performance economica<br />

2008 2007 2006<br />

Liberalità 5.636.000 7.779.600 6.486.300 erogazioni liberali senza obbligo di<br />

controprestazione<br />

Investimenti nella comunità 8.089.000 18.058.000 9.805.700 spese e investimenti con carattere di<br />

continuità, per iniziative a favore del<br />

territorio dove si hanno sede e impianti<br />

Iniziative commerciali a impatto sociale 4.269.000 7.337.400 25.508.300 (2) spese e investimenti per iniziative<br />

sociali che promuovono iniziative<br />

commerciali<br />

Iniziative di business 762.000 940.400 2.521.000 spese e investimenti per iniziative di<br />

socialmente sostenibili business ad alto valore sociale<br />

Totale 18.756.000 34.115.400 44.321.300<br />

(1) Dati ottenuti mediante un processo di raccolta ed elaborazione extracontabile che accoglie anche valori stimati. Per le conversioni di valute diverse dall’euro è<br />

stato utilizzato il cambio medio dell’esercizio 2008. La rilevazione non comprende le iniziative che, per i soggetti coinvolti, hanno come unica finalità la brand<br />

image. Tra queste ultime, ad esempio, le sponsorizzazioni di Iveco, CNH - Case New Holland, Fiat e Fiat Group rispettivamente alla squadra nazionale di rugby<br />

neozelandese, All Blacks; alla squadra di calcio italiana, Juventus; alla Yamaha del MotoGP e alla Federazione Italiana Giuoco Calcio. I valori si riferiscono a tutte<br />

le Società del Gruppo Fiat nel mondo.<br />

(2) Il 2006 è stato caratterizzato da eventi straordinari come le Olimpiadi e le Paralimpiadi, tenute a Torino (Italia), che hanno visto un grosso coinvolgimento del<br />

Gruppo per le risorse economiche e professionali impegnate.<br />

Distribuzione delle iniziative a favore della comunità<br />

per tipologia<br />

Interventi sociali sul territorio 29%<br />

Educazione e istruzione 25%<br />

Promozione dell'arte e della cultura 12%<br />

Attività parrocchiali e religiose 11%<br />

Attività sportive 8%<br />

Sistema sanitario 6%<br />

Ricerca scientifica 2%<br />

Interventi di solidarietà in occasione di catastrofi naturali 2%<br />

Altro 5%<br />

per area geografica<br />

Europa 57%<br />

America Latina 30%<br />

Nord America 7%<br />

Asia 4%<br />

Resto del mondo 2%


Implicazioni finanziarie e altri rischi e opportunità per le attività dell’organizzazione dovuti ai<br />

cambiamenti climatici<br />

Vedere pagina 30 e seguenti, 44 e seguenti, 76 e seguenti.<br />

Copertura degli obblighi assunti in sede di <strong>def</strong>inizione del piano pensionistico (benefit plan obligations)<br />

Da un’analisi condotta sull’82 per cento dell’organico del Gruppo nel mondo, è emerso che sono<br />

previsti piani pensionistici integrativi per circa il 75 per cento dei dipendenti.<br />

Tali piani possono essere classificati in due categorie:<br />

■ piani pensione a contribuzione <strong>def</strong>inita, per i quali la contribuzione (da parte del dipendente,<br />

dell’Azienda o di entrambi) viene stabilita a priori, mentre la prestazione dipende dagli importi<br />

complessivamente assegnati al fondo che supporta il piano e dal rendimento finanziario dello stesso;<br />

■ piani pensione a benefici <strong>def</strong>initi, per i quali viene stabilita a priori la prestazione che in futuro sarà<br />

erogata al dipendente. La contribuzione può variare nel tempo, allo scopo di garantire l'erogazione<br />

della prestazione prefissata.<br />

La maggior parte dei piani pensione in essere nelle Aziende del Gruppo è a contribuzione <strong>def</strong>inita.<br />

Mondo inclusa Italia (%) (1)<br />

Dipendenti del Gruppo aventi titolo ad aderire a piani pensionistici integrativi 75<br />

Partecipazione ai piani pensionistici integrativi da parte degli aventi titolo 58<br />

Dipendenti del Gruppo che partecipano a piani pensionistici integrativi 44<br />

(1) Analisi condotta sull’82 per cento dell’organico del Gruppo nel mondo<br />

Italia (%)<br />

Impiegati e<br />

(1) Totale Operai Professional Manager<br />

Dipendenti del Gruppo aventi titolo ad aderire a piani pensionistici integrativi 100 100 100 100<br />

Partecipazione ai piani pensionistici integrativi da parte degli aventi titolo 51 45 62 99<br />

Dipendenti del Gruppo che partecipano a piani pensionistici integrativi<br />

(1) Analisi condotta sul 100 per cento dell’organico del Gruppo in Italia<br />

51 45 62 99<br />

Finanziamenti significativi ricevuti dalla Pubblica Amministrazione<br />

Finanziamenti pubblici (in milioni di euro)<br />

2008 2007 2006<br />

Contributi a fondo perduto 50 58 85<br />

Finanziamenti agevolati 21 15 41<br />

Finanziamenti agevolati Brasile 685 392 308<br />

Totale 756 465 434<br />

Finanziamenti pubblici alla Ricerca e sviluppo (in milioni di euro)<br />

Spesa del Gruppo Fiat in Ricerca e sviluppo (1) Finanziamenti e contributi erogati alla ricerca (2)<br />

2008 1.986 57<br />

2007 1.741 44<br />

2006 1.591 81<br />

(1) Include i costi per Ricerca e sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio.<br />

(2) Include i contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati, sono esclusi i contributi in conto interessi.<br />

GRI G3 Indicatore EC2<br />

GRI G3 Indicatore EC3<br />

GRI G3 Indicatore EC4<br />

La performance in numeri Indicatori di performance economica 123


GRI G3 Indicatore EC5<br />

GRI G3 Indicatore EC6<br />

Italia 49%<br />

Europa (Italia esclusa) 30%<br />

America 18%<br />

Africa, Asia e Oceania 3%<br />

124 La performance in numeri Indicatori di performance economica<br />

Rapporto tra lo stipendio standard dei neoassunti e lo stipendio minimo locale nelle sedi operative più<br />

significative<br />

Nei Paesi dell’Unione Europea il salario minimo, se non è stabilito per legge, viene <strong>def</strong>inito nell’ambito<br />

della contrattazione collettiva, generalmente a livello di settore nazionale, come ad esempio in Italia o<br />

regionale, come ad esempio in Germania. In Italia la retribuzione dei neoassunti nel Gruppo Fiat è<br />

superiore ai minimi salariali per categoria <strong>def</strong>initi nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale<br />

dell’industria metalmeccanica e della installazione di impianti. Ciò anche a motivo delle componenti<br />

retributive, originate dalla contrattazione integrativa di Gruppo, che sono in parte liquidate tramite<br />

un’erogazione mensile fissa superiore a quanto da erogarsi, in base al Contratto Collettivo Nazionale di<br />

Lavoro, in caso di assenza di accordo integrativo. In Brasile, dove opera il 19,4 per cento dell’organico<br />

del Gruppo, le retribuzioni dei neoassunti sono superiori al salario minimo stabilito per legge.<br />

Nell’ambito della contrattazione collettiva aziendale le Società del Gruppo hanno, infatti, <strong>def</strong>inito livelli<br />

retributivi minimi, da applicarsi anche ai neoassunti, superiori a quelli stabiliti per legge.<br />

Negli Stati Uniti, dove opera il 5,5 per cento dell’organico del Gruppo, in generale la retribuzione dei<br />

neoassunti è superiore ai minimi salariali <strong>def</strong>initi dalla legge.<br />

Politiche, pratiche e percentuale di spesa concentrata su fornitori locali in relazione alle sedi operative<br />

più significative<br />

Volumi di acquisto 2008 (in miliardi di euro)<br />

Tipologie di acquisto Mondo<br />

Materiali diretti 29<br />

Metallici 10<br />

Chimici 8<br />

Elettrici 7<br />

Meccanici 4<br />

Materiali indiretti, servizi, impianti e macchinari 4<br />

Totale 33<br />

Volumi di acquisto 2008 per area geografica


Volumi di acquisto 2008 per categoria<br />

Materiali diretti 88%<br />

Materiali indiretti, servizi, impianti e macchinari 12%<br />

Volumi di acquisto 2008 dei materiali diretti per area geografica<br />

Italia 46%<br />

Europa (Italia esclusa) 31%<br />

America Latina 16%<br />

Nord America 5%<br />

Africa, Asia e Oceania 2%<br />

Volumi di acquisto 2008 dei materiali diretti per linea di prodotto<br />

Metallici 36%<br />

Chimici 26%<br />

Elettrici 24%<br />

Meccanici 13%<br />

Altro 1%<br />

La performance in numeri Indicatori di performance economica 125


GRI G3 Indicatore EC7<br />

GRI G3 Indicatore EC8<br />

GRI G3 Indicatore EC9<br />

126 La performance in numeri Indicatori di performance economica<br />

Procedure di assunzione di persone residenti dove si svolge prevalentemente l’attività e percentuale<br />

dei senior manager assunti nella comunità locale<br />

Il Gruppo Fiat pur non avendo in essere politiche a garanzia di assunzioni locali, ossia preferenziali<br />

rispetto all’appartenenza alla comunità dove il Gruppo opera, tende a privilegiare, per quanto possibile,<br />

i residenti. Ciò garantisce una maggiore integrazione delle prassi, degli usi e della regolamentazione<br />

specifica del Paese nell’operatività quotidiana e più in generale dell’organizzazione aziendale nella<br />

comunità in cui il Gruppo è presente. Dall’analisi effettuata, per area geografica, sulla popolazione dei<br />

professional master, professional senior e direttori (di seguito <strong>def</strong>initi manager, vedere anche il<br />

commento all’indicatore LA1), che si compone di persone di 36 nazionalità diverse, emerge una<br />

significativa percentuale (tra l’82 e il 94 per cento) di management locale in Nord America, Sud<br />

America e Europa. Nei Paesi raggruppati come altre aree, che includono Australia, Repubblica Popolare<br />

Cinese, India, Russia e Turchia, il 59 per cento del management è locale, il 19 per cento è di nazionalità<br />

italiana, il 22 per cento di altre nazionalità.<br />

Vedere anche il progetto Common Future Way pagine 91 e 92.<br />

Manager di nazionalità locale in % su totale manager<br />

Area geografica Manager di nazionalità locale<br />

Italia 92%<br />

Europa esclusa Italia 82%<br />

Nord America 94%<br />

Sud America 85%<br />

Altre aree 59%<br />

Nazionalità dei manager del Gruppo<br />

Italiana 62,5%<br />

Statunitense 10,4%<br />

Brasiliana 6,2%<br />

Francese 5,0%<br />

Tedesca 3,5%<br />

Inglese 2,7%<br />

Belga 1,6%<br />

Spagnola 1,6%<br />

Polacca 1,3%<br />

Svizzera 1,0%<br />

Altre nazionalità* 4,2%<br />

* include altre 26 nazionalità<br />

Sviluppo e impatto di investimenti in infrastrutture e servizi forniti principalmente per “pubblica<br />

utilità”, attraverso impegni commerciali, donazioni di prodotti/servizi, attività pro bono<br />

Per le iniziative avviate in favore delle comunità, vedere pagina 112 e seguenti e il commento<br />

all’indicatore EC1.<br />

Analisi e descrizione dei principali impatti economici indiretti considerando le esternalità generate<br />

Indicatore non rendicontato.


Indicatori di performance ambientale<br />

Si segnala che i dati del 2007, relativi agli indicatori di performance ambientale EN3, EN4, EN8, EN16,<br />

EN20, EN21 e EN22 per i Settori Iveco e FPT Powertrain Technologies, sono stati riclassificati tenendo<br />

conto dell’organizzazione per Settori di attività adottata nelle pubblicazioni economico-finanziarie del<br />

Gruppo e per garantirne la confrontabilità con quelli del 2008. Per tale motivo i valori differiscono da<br />

quelli pubblicati nel Rapporto di Sostenibilità 2007. Analoga riclassificazione non è stata viceversa<br />

possibile per il 2006.<br />

Si segnala, inoltre, per il Settore Magneti Marelli, che le variazioni riscontrate negli indicatori di<br />

performance ambientale 2008 rispetto al 2007, sono dovute principalmente ad un allargamento di<br />

perimetro che ha visto l’inclusione di attività di produzione di componenti in plastica.<br />

Materie prime utilizzate per peso o volume<br />

Indicatore parzialmente rendicontato con riferimento ai volumi di acquisto di cui all’indicatore EC6.<br />

Percentuale dei materiali utilizzati che deriva da materiale riciclato<br />

Vedere pagina 56 e seguenti.<br />

Consumo diretto e indiretto di energia suddiviso per fonte energetica primaria<br />

I consumi di energia comprendono anche le energie intermedie acquistate da fonte terza. Nella voce<br />

“altri combustibili” sono compresi: l’olio ATZ (Alto Tenore di Zolfo), l’olio BTZ (Basso Tenore di Zolfo), il<br />

gasolio, il carbone e il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto). La voce “altri vettori energetici” comprende,<br />

invece, l’energia termica e frigorigena, l’aria compressa e surpressa.<br />

Energia, valori in GJ<br />

Fiat Group Magneti<br />

anno 2008 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau (3)<br />

n.ro siti nel mondo 171 16 2 2 29 18 15 72 6 11<br />

Energia elettrica<br />

Gas naturale<br />

15.773.826 4.180.538 28.955 420.235 1.616.779 1.038.251 2.433.148 3.211.895 2.680.978 163.047<br />

(metano) 9.629.593 2.851.818 22.039 452.889 2.335.775 1.345.032 707.830 858.909 948.089 107.211<br />

Altri combustibili 1.149.971 14.302 (1) – – 129.363 363.962 8.086 67.874 554.817 (2) Altri vettori<br />

11.567<br />

energetici<br />

Energia totale<br />

9.163.953 5.987.539 – – 73.710 754.953 1.495.866 432.455 351.812 67.618<br />

consumata 35.717.343 13.034.197 50.994 873.124 4.155.627 3.502.197 4.644.931 4.571.133 4.535.697 349.444<br />

(1) L’incremento rispetto al 2007 è dovuto a una variazione di perimetro che ha visto l’inclusione nel Settore Fiat Group Automobiles di siti che utilizzano gasolio e GPL.<br />

(2) La riduzione rispetto al 2007 è dovuta ad un cambiamento nella composizione del perimetro di rendicontazione e nei criteri di imputazione dei consumi di alcuni siti.<br />

(3) L’incremento rispetto al 2007 è dovuto ad un cambiamento nei criteri di imputazione dei consumi di alcuni siti.<br />

Fiat Group Magneti<br />

anno 2007 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />

n.ro siti nel mondo 150 11 2 2 23 18 15 59 6 14<br />

Energia elettrica<br />

Gas naturale<br />

14.956.381 4.194.485 31.253 389.517 1.284.046 1.055.293 2.610.645 2.668.166 2.648.793 74.182<br />

(metano) 8.722.445 2.762.271 22.087 438.447 2.165.336 1.419.739 799.753 623.438 484.690 6.684<br />

Altri combustibili 7.086.670 797 – – 124.193 (1) Altri vettori<br />

314.744 10.723 99.642 6.530.562 6.009<br />

energetici<br />

Energia totale<br />

9.437.417 6.614.884 – – 65.153 674.298 1.486.914 311.401 223.973 60.794<br />

consumata 40.202.913 13.572.437 53.340 827.964 3.638.728 3.464.074 4.908.036 3.702.647 9.888.018 147.669<br />

(1) Il valore corregge e pertanto differisce da quello pubblicato nel Rapporto di Sostenibilità 2007.<br />

GRI G3 Indicatore EN1<br />

GRI G3 Indicatore EN2<br />

GRI G3 Indicatori EN3;<br />

EN4<br />

La performance in numeri Indicatori di performance ambientale 127


GRI G3 Indicatore EN5<br />

GRI G3 Indicatore EN6<br />

GRI G3 Indicatore EN7<br />

GRI G3 Indicatore EN8<br />

128 La performance in numeri Indicatori di performance ambientale<br />

Fiat Group Magneti<br />

anno 2006 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />

n.ro siti nel mondo 143 12 2 2 24 27 7 51 9 9<br />

Energia elettrica<br />

Gas naturale<br />

14.003.539 4.037.795 29.153 364.964 1.223.584 1.975.061 1.482.993 2.183.036 2.618.053 88.900<br />

(metano) 8.367.385 2.728.086 23.517 475.209 1.685.256 1.647.737 342.316 580.073 861.324 23.867<br />

Altri combustibili<br />

Altri vettori<br />

7.010.361 6.644 – – 81.740 307.661 – 116.249 6.493.453 4.614<br />

energetici<br />

Energia totale<br />

9.743.252 6.692.239 – – 34.135 1.574.245 833.551 288.925 259.195 60.926<br />

consumata 39.124.537 13.464.764 52.670 840.173 3.024.715 5.504.704 2.658.860 3.168.283 10.232.025 178.343<br />

Risparmio energetico dovuto alla conservazione e ai miglioramenti in termini di efficienza<br />

Vedere il Piano di Sostenibilità a pagina 36 e le iniziative avviate a pagina 83 e seguenti.<br />

Iniziative per fornire prodotti e servizi a efficienza energetica o basati su energia rinnovabile, e<br />

conseguenti riduzioni del fabbisogno energetico come risultato di queste iniziative<br />

Vedere il Piano di Sostenibilità a pagina 30 e seguenti, e le iniziative avviate a pagina 44 e seguenti.<br />

Iniziative volte alla riduzione del consumo dell’energia indiretta e riduzioni ottenute<br />

Il Gruppo Fiat non rendiconta i consumi indiretti di energia. Alcune iniziative in ambito Information<br />

Technology sono illustrate a pagina 85.<br />

Prelievo totale di acqua per fonte<br />

Prelievo idrico valori in 103 m3/anno Fiat Group Magneti<br />

anno 2008 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />

n.ro siti nel mondo 171 16 2 2 29 18 15 72 6 11<br />

da pozzo 16.526 3.938 4 309 1.053 3.015 3.555 2.198 2.398 55<br />

da acquedotto 17.621 10.639 18 126 1.082 667 1.761 2.036 1.215 77<br />

da acque superficiali 1.456 534 – – 181 36 – 43 358 304 (1)<br />

altro 1.361 6 – – 2 12 533 567 232 10<br />

Prelievo totale 36.964 15.116 22 435 2.317 3.730 5.848 4.845 4.203 447<br />

(1) L’incremento rispetto al 2007 è dovuto ai prelievi di acque superficiali del sito sudafricano.<br />

Fiat Group Magneti<br />

anno 2007 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />

n.ro siti nel mondo 150 11 2 2 23 18 15 59 6 14<br />

da pozzo 16.350 4.146 3 312 1.058 2.890 3.907 1.752 2.180 101<br />

da acquedotto 18.706 11.796 24 62 878 713 1.779 2.005 1.389 60<br />

da acque superficiali 1.034 417 – – 150 35 – 62 370 –<br />

altro 1.417 6 – – 1 13 724 401 272 –<br />

Prelievo totale 37.507 16.365 27 374 2.087 3.651 6.411 4.220 4.212 161<br />

Fiat Group Magneti<br />

anno 2006 (*) Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />

n.ro siti nel mondo 143 12 2 2 24 27 7 51 9 9<br />

Prelievo totale 36.232 15.363 22 356 2.369 6.751 2.394 3.983 4.852 142<br />

(*) Dati di dettaglio non disponibili per il 2006.


Fonti idriche significativamente interessate dal prelievo di acqua<br />

La tabella riporta le fonti idriche significativamente interessate da prelievi e/o scarichi idrici dei siti<br />

produttivi del Gruppo nel mondo. Le fonti idriche si intendono significativamente interessate da<br />

prelievi e/o da scarichi idrici se sono bacini protetti o a elevata biodiversità, oppure sono interessate da<br />

prelievi e/o scarichi idrici in misura superiore al 5 per cento della portata media annua del corpo idrico<br />

interessato. Sono state considerate solo le acque superficiali.<br />

Fonte idrica Acqua prelevata Acque reflue<br />

significativamente Bacino ad superiore al 5% della superiori al 5% della<br />

interessata dal Bacino elevato valore portata media annua portata media annua<br />

Sito produttivo prelievo/scarico di acqua Utilizzo protetto di biodiversità del corpo idrico del corpo idrico<br />

Fiat Group Automobiles Prelievo per processo<br />

Tychy (Polonia)<br />

FPT Powertrain<br />

Fiume Korzenica tecnologico si si no si<br />

Technologies Scarico industriale e<br />

Pratola Serra (Italia) Fiume Sabato di acqua meteorica no no no si<br />

FPT Powertrain Prelievo e<br />

Technologies scarico industriale<br />

Bourbon-Lancy (Francia)<br />

Magneti Marelli<br />

Fiume Loira di acqua meteorica si si no no<br />

Sistemi di illuminazione Affluente del<br />

Jihlava (Repubblica Ceca)<br />

Teksid<br />

fiume Gold Scarico industriale no no no si<br />

Carmagnola (Italia) Gora del Naviglio Scarico industriale no no no si<br />

Percentuale e volume totale dell’acqua riciclata e riutilizzata<br />

Indicatore non rendicontato.<br />

Localizzazione e dimensione dei terreni posseduti, affittati, o gestiti in aree (o adiacenti ad aree)<br />

protette o in aree a elevata biodiversità esterne alle aree protette<br />

Nella tabella che segue sono riportati i siti produttivi del Gruppo adiacenti, limitrofi o compresi in aree<br />

protette (nazionali, regionali, siti di importanza comunitaria, zone di protezione speciale, oasi eccetera)<br />

o ad elevata biodiversità. Per area protetta si intende un’area geograficamente individuata che è<br />

destinata, disciplinata o gestita per raggiungere specifici obiettivi di conservazione. Un’area ad elevato<br />

valore di biodiversità è un’area non soggetta ad una disciplina legale, ma riconosciuta da<br />

organizzazioni governative e non, per la presenza di importanti biodiversità.<br />

Superficie totale<br />

Settore Sito produttivo Paese Tipo di attività del sito in mq<br />

CNH – Case New Holland Curitiba Brasile produzione di mietitrebbia,<br />

trattori e componenti 792.824<br />

Iveco Ulm Germania produzione di veicoli di<br />

gamma pesante e antincendio 695.937<br />

FPT Powertrain Technologies Bourbon-Lancy Francia produzione di motori medi e pesanti 211.678<br />

FPT Powertrain Technologies Garchizy Francia rigenerazione di motori 46.015<br />

FPT Powertrain Technologies Verrone Italia costruzione di cambi e parti di ricambio 1.809.540<br />

FPT Powertrain Technologies Cordoba Argentina produzione di motori 72.000<br />

Magneti Marelli Venaria Italia produzione di sistemi<br />

di illuminazione e di scarico 246.390<br />

Teksid Funfrap Portogallo produzione di basamenti motore, collettori<br />

scarico, differenziali, carter turbine 103.960<br />

GRI G3 Indicatore EN9<br />

GRI G3 Indicatore EN10<br />

GRI G3 Indicatore EN11<br />

La performance in numeri Indicatori di performance ambientale 129


GRI G3 Indicatore EN12<br />

GRI G3 Indicatore EN13<br />

GRI G3 Indicatore EN14<br />

GRI G3 Indicatore EN15<br />

GRI G3 Indicatore EN16<br />

GRI G3 Indicatore EN17<br />

GRI G3 Indicatore EN18<br />

GRI G3 Indicatore EN19<br />

130 La performance in numeri Indicatori di performance ambientale<br />

Descrizione dei maggiori impatti di attività, prodotti e servizi sulla biodiversità di aree protette o aree<br />

a elevata biodiversità esterne alle aree protette<br />

Vedere il commento all’indicatore EN14.<br />

Habitat protetti o ripristinati<br />

Vedere pagina 116.<br />

Strategie, azioni attuate, piani futuri per gestire gli impatti sulla biodiversità<br />

Il Gruppo Fiat non ha in essere strategie mirate con riferimento alle biodiversità. Alcune iniziative sono<br />

illustrate a pagina 116. I commenti agli indicatori EN9 e EN11 riportano rispettivamente prelievi e<br />

scarichi idrici nei bacini protetti e a elevato valore di biodiversità e la localizzazione dei siti del Gruppo<br />

in aree protette.<br />

Numero delle specie elencate nella lista rossa IUCN e nelle liste nazionali delle specie protette che<br />

trovano il proprio habitat nelle aree di operatività dell’organizzazione, suddivise per il livello di rischio<br />

di estinzione<br />

Indicatore non rendicontato.<br />

Emissioni totali dirette e indirette di gas a effetto serra per peso<br />

I quantitativi annui di emissioni di CO 2 per la produzione di energia consumata dai siti produttivi, sono<br />

calcolati solo per i siti proprietari degli impianti di produzione dell’energia e si riferiscono quindi ai soli<br />

impatti diretti. Le emissioni sono calcolate utilizzando una metodologia interna al Gruppo Fiat.<br />

Emissioni corrispondenti al consumo di energia, valori in t/anno<br />

Fiat Group Magneti<br />

anno 2008 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />

n.ro siti nel mondo 171 16 2 2 29 18 15 72 6 11<br />

■ CO2 628.266,7 158.254,3 1.214,3 24.953,6 137.515,9 107.098,3 39.633,7 48.444,3 104.335,8 6.816,5 (1)<br />

(1) L’incremento rispetto al 2007 è dovuto all’aumento dei consumi energetici rendicontati con l’indicatore EN3-EN4.<br />

Fiat Group Magneti<br />

anno 2007 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />

n.ro siti nel mondo 150 11 2 2 23 18 15 59 6 14<br />

■ CO2 551.328,2 152.256,1 1.217,0 24.157,8 125.682,1 105.996,6 44.907,9 38.524,9 57.957,4 628,4<br />

Fiat Group Magneti<br />

anno 2006 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />

n.ro siti nel mondo 143 12 2 2 24 27 7 51 9 9<br />

■ CO2 431.976,4 50.837,0 1.295,8 26.178,0 110.355,0 119.738,0 19.253,4 37.640,1 65.047,6 1.631,5<br />

Altre emissioni indirette di gas a effetto serra significative per peso<br />

Indicatore non rendicontato.<br />

Iniziative per ridurre l’emissione di gas a effetto serra e risultati raggiunti<br />

Vedere il Piano di Sostenibilità a pagina 30 e seguenti, e le iniziative avviate con riferimento ai prodotti,<br />

pagina 44 e seguenti, e ai processi produttivi, pagina 83.<br />

Emissioni di sostanze nocive per l’ozono per peso<br />

Il Gruppo Fiat ha da tempo avviato i programmi per la completa eliminazione delle sostanze lesive<br />

dell’ozono in coerenza con le tempistiche fissate dai protocolli e leggi internazionali.


NO, SO, e altre emissioni significative nell’aria per tipologia e peso<br />

Le emissioni corrispondenti al consumo di energia sono calcolate solo per i siti proprietari degli<br />

impianti di produzione dell’energia e si riferiscono quindi ai soli impatti diretti.<br />

Fiat Group Magneti<br />

anno 2008 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />

n.ro siti nel mondo<br />

Emissioni di solventi<br />

in verniciatura g/m<br />

171 16 2 2 29 18 15 72 6 11<br />

2<br />

(COV) 49,8 47,1 – 34,9 64,3 59,1 38,8 37,6 299,0 (1) Emissioni<br />

corrispondenti<br />

al consumo<br />

di energia,<br />

valori in t/anno<br />

112,4<br />

■ SO2 138,0 2,1 – – 10,7 53,4 1,2 2,3 66,7 1,7<br />

■ NOx 1.194,6 339,1 2,6 53,6 289,9 175,6 84,7 101,0 132,7 15,4<br />

■ Polveri 17,7 0,2 – – 0,9 6,1 0,1 0,1 10,1 0,1<br />

(1) L’incremento rispetto al 2007 è dovuto al contributo del sito francese, non rendicontato nel passato esercizio.<br />

Fiat Group Magneti<br />

anno 2007 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />

n.ro siti nel mondo<br />

Emissioni di solventi<br />

in verniciatura g/m<br />

150 11 2 2 23 18 15 59 6 14<br />

2<br />

(COV)<br />

Emissioni<br />

corrispondenti<br />

al consumo<br />

di energia,<br />

valori in t/anno<br />

64,3 65,4 – 32,1 87,9 61,0 28,0 29,0 131,8 –<br />

■ SO2 990,6 0,4 – – 8,6 51,3 1,5 5,5 922,5 0,8<br />

■ NOx 1.032,4 326,9 2,6 51,9 262,6 (1) 179,1 95,9 78,3 34,0 1,1<br />

■ Polveri 90,7 – – – 0,7 5,5 0,1 0,3 83,9 0,1<br />

(1) Il valore corregge e pertanto differisce da quello pubblicato nel Rapporto di Sostenibilità 2007.<br />

Fiat Group Magneti<br />

anno 2006 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />

n.ro siti nel mondo<br />

Emissioni di solventi<br />

in verniciatura g/m<br />

143 12 2 2 24 27 7 51 9 9<br />

2<br />

(COV)<br />

Emissioni<br />

corrispondenti<br />

al consumo<br />

di energia,<br />

valori in t/anno<br />

70,5 70,4 – 29,6 103,4 62,6 – 76,6 296,9 655,3<br />

■ SO2 255,3 3,0 – – 0,6 50,5 – 10,9 190,3 0,6<br />

■ NOx 640,1 109,2 2,8 56,2 103,3 209,7 41,3 75,7 38,6 3,3<br />

■ Polveri 115,0 – – – 6,6 5,4 – 0,4 102,6 –<br />

GRI G3 Indicatore EN20<br />

La performance in numeri Indicatori di performance ambientale 131


GRI G3 Indicatore EN21<br />

GRI G3 Indicatore EN22<br />

Acqua totale scaricata per qualità e destinazione<br />

132 La performance in numeri Indicatori di performance ambientale<br />

Scarichi idrici, valori in 103 m3/anno Fiat Group Magneti<br />

anno 2008 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau (2)<br />

n.ro siti nel mondo 171 16 2 2 29 18 15 72 6 11<br />

in acque superficiali 9.692 4.119 – – 435 1.293 494 509 2.844 (1) –<br />

in pubblica fognatura 19.382 8.721 19 275 1.484 1.241 3.868 3.256 121 396<br />

in altri recettori 2.093 488 – 27 91 15 979 414 30 50<br />

Totale scarichi idrici 31.167 13.328 19 302 2.010 2.549 5.340 4.178 2.995 446<br />

(1) L’incremento rispetto al 2007 è dovuto ad un cambiamento nella composizione del perimetro di rendicontazione.<br />

(2) L’incremento rispetto al 2007 è dovuto ad un cambiamento nei criteri di imputazione di alcuni siti.<br />

Fiat Group Magneti<br />

anno 2007 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />

n.ro siti nel mondo 150 11 2 2 23 18 15 59 6 14<br />

in acque superficiali 8.013 4.134 – – 303 1.152 527 501 1.308 89<br />

in pubblica fognatura 19.917 10.015 21 200 1.508 1.479 3.786 2.677 156 75<br />

in altri recettori 2.239 378 – 27 83 20 1.408 285 37 –<br />

Totale scarichi idrici 30.169 14.527 21 227 1.894 2.652 5.721 3.463 1.501 164<br />

Fiat Group Magneti<br />

anno 2006 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />

n.ro siti nel mondo 143 12 2 2 24 27 7 51 9 9<br />

Totale scarichi idrici 29.215 14.053 18 227 2.383 4.726 2.251 3.549 1.866 142<br />

Peso totale dei rifiuti per tipologia e per metodi di smaltimento<br />

Rifiuti, valori in t/anno<br />

Fiat Group Magneti<br />

anno 2008 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />

n.ro siti nel mondo<br />

Rifiuti speciali<br />

171 16 2 2 29 18 15 72 6 11<br />

non pericolosi<br />

Rifiuti speciali<br />

1.579.083 518.090 983 7.870 154.124 62.678 143.345 92.363 595.818 3.812<br />

pericolosi 88.492 17.518 54 3.777 16.784 8.405 23.213 14.324 3.469 948<br />

Totale rifiuti generati 1.667.575<br />

di cui rifiuti<br />

535.608 1.037 11.647 170.907 71.083 166.558 106.686 599.288 4.760<br />

di imballaggio 148.375 36.318 712 1.026 32.606 35.970 22.780 16.389 1.854 720<br />

Totale rifiuti smaltiti<br />

- di cui<br />

639.379 57.537 227 7.130 45.806 15.967 25.513 27.295 458.101 1.804<br />

Termovalorizzazione 40.220 24.781 – – 7.317 1.845 3.207 1.395 1.292 382<br />

- di cui Trattamento 80.590 8.557 132 6.336 25.348 4.889 19.079 12.674 2.947 628<br />

- di cui Discarica 518.569 24.198 95 794 13.141 9.233 3.227 13.226 453.862 793<br />

% inviata in discarica<br />

Totale rifiuti<br />

31,1 4,5 9,2 6,8 7,7 13,0 1,9 12,4 75,7 16,7<br />

recuperati<br />

% di recupero<br />

1.080.588 484.886 810 4.517 125.102 55.117 140.235 79.383 187.580 2.958<br />

dei rifiuti 64,8 90,5 78,1 38,8 73,2 77,5 84,2 74,4 31,3 62,1


Fiat Group Magneti<br />

anno 2007 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH (1) Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />

n.ro siti nel mondo 150 11 2 2 23 18 15 59 6 14<br />

Rifiuti speciali<br />

non pericolosi<br />

Rifiuti speciali<br />

1.573.208 524.014 847 8.238 112.435 53.170 137.750 93.651 641.661 1.442<br />

pericolosi 82.233 19.241 27 2.549 12.526 8.063 23.882 10.638 4.846 460<br />

Totale rifiuti generati 1.655.441<br />

di cui rifiuti<br />

543.255 875 10.787 124.961 61.233 161.632 104.289 646.508 1.902<br />

di imballaggio 128.331 37.952 535 1.207 21.825 29.407 23.040 11.644 2.357 364<br />

Totale rifiuti smaltiti<br />

- di cui<br />

653.221 69.958 286 5.284 36.131 15.068 25.101 28.571 472.319 502<br />

Termovalorizzazione 26.339 15.460 – – 3.693 1.734 3.378 857 1.205 12<br />

- di cui Trattamento 77.272 9.870 198 4.438 23.541 4.292 20.069 10.675 3.756 432<br />

- di cui Discarica 549.610 44.628 88 846 8.897 9.042 1.654 17.039 467.358 58<br />

% inviata in discarica<br />

Totale rifiuti<br />

33,2 8,2 10,0 7,8 7,1 14,8 1,0 16,3 72,3 3,0<br />

recuperati<br />

% di recupero<br />

1.080.836 471.562 589 5.503 88.829 46.178 136.671 75.450 254.805 1.249<br />

dei rifiuti 65,3 86,8 67,3 51,0 71,1 75,4 84,6 72,3 39,4 65,7<br />

(1) I valori correggono e pertanto differiscono da quelli pubblicati nel Rapporto di Sostenibilità 2007.<br />

Fiat Group Magneti<br />

anno 2006 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />

n.ro siti nel mondo<br />

Rifiuti speciali<br />

143 12 2 2 24 27 7 51 9 9<br />

non pericolosi<br />

Rifiuti speciali<br />

1.517.638 448.068 701 9.156 107.345 94.491 70.439 71.643 714.028 1.767<br />

pericolosi 89.175 16.952 63 2.427 10.021 27.186 15.967 8.884 6.776 899<br />

Totale rifiuti generati 1.606.813<br />

di cui rifiuti<br />

465.020 764 11.583 117.366 121.677 86.406 80.527 720.804 2.666<br />

di imballaggio – – – – – – – – – –<br />

Totale rifiuti smaltiti<br />

- di cui<br />

675.265 35.658 274 5.338 31.780 35.757 17.419 23.901 524.251 887<br />

Termovalorizzazione 28.890 15.870 – – 3.914 3.930 2.243 1.606 1.095 232<br />

- di cui Trattamento 91.212 8.619 198 5.104 18.291 21.512 14.360 11.473 11.028 627<br />

- di cui Discarica 555.163 11.169 76 234 9.575 10.315 816 10.822 512.128 28<br />

% inviata in discarica<br />

Totale rifiuti<br />

34,6 2,4 9,9 2,0 8,2 8,5 0,9 13,4 71,0 1,1<br />

recuperati<br />

% di recupero<br />

966.447 430.912 499 6.247 85.584 85.920 69.388 56.727 229.382 1.788<br />

dei rifiuti 60,1 92,7 65,3 53,9 72,9 70,6 80,3 70,4 31,8 67,1<br />

Numero totale e volume di sversamenti significativi<br />

Nel corso del 2008 il Gruppo Fiat nel mondo non ha registrato casi di sversamenti significativi.<br />

Peso dei rifiuti classificati come pericolosi in base alla Convenzione di Basilea (allegati I, II, III,VIII) che<br />

sono trasportati, importati, esportati o trattati e loro percentuale trasportata all’estero<br />

Parzialmente rendicontato con l’indicatore EN22.<br />

GRI G3 Indicatore EN23<br />

GRI G3 Indicatore EN24<br />

La performance in numeri Indicatori di performance ambientale 133


GRI G3 Indicatore EN25<br />

GRI G3 Indicatore EN26<br />

GRI G3 Indicatore EN27<br />

GRI G3 Indicatore EN28<br />

GRI G3 Indicatore EN29<br />

GRI G3 Indicatore EN30<br />

134 La performance in numeri Indicatori di performance ambientale<br />

Identità, dimensione, stato di salvaguardia e valore della biodiversità della fauna e della flora acquatica<br />

e dei relativi habitat colpiti in maniera significativa dagli scarichi di acqua e dalle dispersioni provocate<br />

dall’organizzazione<br />

Indicatore non rendicontato per mancanza di informazioni specifiche. I prelievi e gli scarichi idrici in<br />

bacini protetti o a elevato valore di biodiversità sono illustrati con l’indicatore EN9.<br />

Iniziative per fornire prodotti e servizi a efficienza energetica o basati su energia rinnovabile, e<br />

conseguenti riduzioni del fabbisogno energetico come risultato di queste iniziative<br />

Vedere il Piano di Sostenibilità a pagina 30 e seguenti e le informazioni sulla Mobilità ecologica e<br />

sicura a pagina 44 e seguenti.<br />

Percentuale dei prodotti venduti e relativo materiale di imballaggio riciclato o riutilizzato per categoria<br />

Per informazioni su iniziative e obiettivi in materia di recupero, riciclo e riutilizzo dei prodotti, vedere il<br />

Piano di Sostenibilità a pagina 34 e seguenti, per le iniziative avviate vedere pagina 56 e seguenti.<br />

Per informazioni sulle iniziative in ambito logistica vedere pagina 79 e seguenti<br />

Valore monetario delle multe significative e numero delle sanzioni non monetarie per mancato rispetto<br />

dei regolamenti e leggi in materia ambientale<br />

Nel corso del 2008, in tutto il mondo, non sono stati emessi provvedimenti di condanna in via<br />

<strong>def</strong>initiva nei confronti delle società del Gruppo Fiat per violazioni di regolamenti e leggi in campo<br />

ambientale.<br />

Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione parametri del report.<br />

Impatti ambientali significativi del trasporto di prodotti e beni/materiali utilizzati per l’attività<br />

dell’organizzazione e per gli spostamenti del personale<br />

Vedere le iniziative relative agli spostamenti del personale a pagina 38 e 85, nonché quelle avviate in<br />

ambito logistica a pagina 79 e seguenti.<br />

Spese e investimenti per la protezione dell’ambiente, suddivise per tipologia<br />

Nel 2008 i Settori del Gruppo hanno effettuato spese e investimenti diretti per iniziative e innovazioni<br />

impiantistiche finalizzate alla prevenzione, riduzione e controllo degli impatti ambientali del processo<br />

produttivo, anche conseguenti ad adempimenti normativi, per un valore di circa 105 milioni di euro (1) .<br />

L’importo non comprende tutti quegli investimenti destinati esclusivamente al miglioramento della<br />

salute e sicurezza sul posto di lavoro, per i quali si rimanda al commento dell’indicatore LA8. Non<br />

comprende, inoltre, tutti gli investimenti non direttamente realizzati per la protezione dell’ambiente,<br />

anche se per la loro tipologia possono generare effetti positivi sul contesto ambientale di riferimento,<br />

ciò in quanto la loro determinazione richiederebbe discrezionalità nella stima. Non sono infine<br />

compresi gli investimenti effettuati da società terze per conto delle Società del Gruppo Fiat.<br />

(1) Per le conversioni di valute diverse dall’euro è stato utilizzato il cambio medio dell’esercizio 2008.


Indicatori di performance sociale<br />

Numero totale dei dipendenti, suddiviso per tipologie, tipo di contratto e distribuzione territoriale<br />

Il Gruppo Fiat svolge attività industriali e di servizi finanziari nel settore automotoristico attraverso<br />

Società localizzate in circa 50 Paesi e intrattiene rapporti commerciali con clienti in circa 190 Paesi.<br />

Al 31 dicembre 2008 i dipendenti del Gruppo erano 198.348 rispetto ai 185.227 di fine 2007. I dipendenti<br />

del Gruppo sono ripartiti in tre macrocategorie: operai, impiegati, professional (personale con ruoli di<br />

carattere manageriale e specialistico) che a loro volta sono suddivisi in: professional e professional<br />

expert (che in Italia corrispondono ai quadri e ai capi), professional master, professional senior e<br />

direttori, che in Italia equivalgono ai dirigenti. Per facilitare la lettura nella sezione degli indicatori di<br />

performance i termini “manager” e “dirigenti” (professional master, professional senior e direttori)<br />

sono utilizzati indifferentemente, mentre il termine “professional” è utilizzato per indicare i quadri e i<br />

capi.<br />

Organico 2008 Totale Organico Operai Impiegati Professional Manager<br />

Mondo 198.348 136.488 32.032 27.390 2.438<br />

Italia 82.371 54.335 11.353 15.112 1.571<br />

Europa inclusa Italia 132.530 87.661 21.706 21.204 1.959<br />

Europa esclusa Italia 50.159 33.326 10.353 6.092 388<br />

Nord America 12.305 6.736 2.222 3.082 265<br />

Centro e Sud America 46.316 37.805 5.791 2.542 178<br />

di cui Mercosur 43.042 35.111 5.321 2.438 172<br />

Africa 356 160 110 85 1<br />

Asia 6.019 3.742 1.947 305 25<br />

Oceania 822 384 256 172 10<br />

Organico 2007 Totale Organico Operai Impiegati Professional Manager<br />

Mondo 185.227 128.438 28.961 25.436 2.392<br />

Italia 77.679 51.587 10.320 14.255 1.517<br />

Europa inclusa Italia 123.678 81.637 20.098 20.020 1.923<br />

Europa esclusa Italia 45.999 30.050 9.778 5.765 406<br />

Nord America 11.364 5.991 2.318 2.777 278<br />

Centro e Sud America 43.680 36.579 4.776 2.167 158<br />

di cui Mercosur 39.324 32.839 4.260 2.072 153<br />

Africa 350 155 117 75 3<br />

Asia 5.367 3.714 1.396 239 18<br />

Oceania 788 362 256 158 12<br />

GRI G3 Indicatore LA1<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale 135


Incidenza percentuale, sul totale dei dipendenti del Gruppo nel mondo, degli organici dei Paesi con<br />

maggiore occupazione (al 31 dicembre 2008)<br />

Italia<br />

Brasile<br />

Polonia<br />

Stati Uniti<br />

Francia<br />

Germania<br />

Spagna<br />

Messico<br />

Rep. Ceca<br />

Belgio<br />

Argentina<br />

Cina<br />

Regno Unito<br />

Altri<br />

Occupazione per Settore<br />

5,5%<br />

5%<br />

3,5%<br />

3%<br />

1,7%<br />

2%<br />

2,1%<br />

2,1%<br />

1,4%<br />

0,9%<br />

136<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />

5%<br />

6,9%<br />

19,4%<br />

2008 2007<br />

41,5%<br />

Resto Resto<br />

Italia del mondo mondo Italia del mondo mondo<br />

Fiat Group Automobiles 30.557 22.077 52.634 30.069 20.473 50.542<br />

Maserati 675 92 767 607 88 695<br />

Ferrari 2.774 243 3.017 2.730 196 2.926<br />

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH) 4.863 26.658 31.521 4.703 23.470 28.173<br />

Veicoli Industriali (Iveco) 9.630 17.478 27.108 9.953 16.508 26.461<br />

FPT Powertrain Technologies 13.626 6.881 20.507 13.440 6.436 19.876<br />

Componenti (Magneti Marelli) 10.737 22.479 33.216 7.173 20.789 27.962<br />

Prodotti Metallurgici (Teksid) 1.065 6.535 7.600 1.155 6.671 7.826<br />

Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 1.243 10.202 11.445 2.111 9.849 11.960<br />

Altre Attività 7.201 3.332 10.533 5.738 3.068 8.806<br />

Totale Gruppo 82.371 115.977 198.348 77.679 107.548 185.227


Totale organico 2008 per tipologia di contratto<br />

Contratti tempo indeterminato Contratti tempo determinato Totale Contratti<br />

Part time Full time Part time Full time Part time Full time Totale<br />

Europa 1.133 120.553 47 10.797 1.180 131.350 132.530<br />

di cui Italia 942 78.352 47 3.030 989 81.382 82.371<br />

Sud America 9 42.891 – 3.416 9 46.307 46.316<br />

Nord America 21 12.011 – 273 21 12.284 12.305<br />

Africa – 356 – – – 356 356<br />

Asia – 5.670 – 349 – 6.019 6.019<br />

Oceania 1 798 – 23 1 821 822<br />

Mondo 1.164 182.279 47 14.858 1.211 197.137 198.348<br />

Di cui operai<br />

Contratti tempo indeterminato Contratti tempo determinato Totale Contratti<br />

Part time Full time Part time Full time Part time Full time Totale<br />

Europa 557 77.414 7 9.683 564 87.097 87.661<br />

di cui Italia 451 51.237 7 2.640 458 53.877 54.335<br />

Sud America 7 34.633 – 3.165 7 37.798 37.805<br />

Nord America 17 6.487 – 232 17 6.719 6.736<br />

Africa – 160 – – – 160 160<br />

Asia – 3.394 – 348 – 3.742 3.742<br />

Oceania – 361 – 23 – 384 384<br />

Mondo 581 122.449 7 13.451 588 135.900 136.488<br />

Distribuzione per età – mondo - 2008<br />

Meno di 30 anni 24,0%<br />

Da 31 a 40 anni 31,4%<br />

Da 41 a 50 anni 26,2%<br />

Oltre 50 anni 18,4%<br />

Distribuzione per età – Italia - 2008<br />

Meno di 30 anni 12,1%<br />

Da 31 a 40 anni 33,2%<br />

Da 41 a 50 anni 32,7%<br />

Oltre 50 anni 22,0%<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale 137


Distribuzione per anzianità aziendale – mondo - 2008<br />

Fino a 5 anni 39,1%<br />

Da 6 a 10 anni 14,6%<br />

Da 11 a 20 anni 25,3%<br />

Da 21 a 30 anni 12,6%<br />

Oltre 30 anni 8,4%<br />

Distribuzione per anzianità aziendale – Italia - 2008<br />

Fino a 5 anni 23,2%<br />

Da 6 a 10 anni 15,2%<br />

Da 11 a 20 anni 34,1%<br />

Da 21 a 30 anni 17,9%<br />

Oltre 30 anni 9,6%<br />

Distribuzione per titolo di studio - mondo - 2008<br />

Non mappati (1) Non mappati 5,1%<br />

Laurea o equiparabili 13,1%<br />

Istruzione media superiore 39,5%<br />

Istruzione inferiore 42,3%<br />

(1) 5,1%<br />

Laurea o equiparabili 13,1%<br />

Istruzione media superiore 39,5%<br />

Istruzione inferiore 42,3%<br />

Distribuzione per titolo di studio - Italia - 2008<br />

Non mappati (1) 6,2%<br />

Laurea o equiparabili 10,7%<br />

Istruzione media superiore 40,4%<br />

Istruzione inferiore 42,7%<br />

138<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />

(1) Con il termine non mappati si identificano quelle casistiche in cui non è stato possibile rilevare<br />

il titolo di studio. Si tratta dei casi in cui l’informazione non è disponibile oppure, in particolare<br />

per l’estero, il titolo di studio non si presta a un’equiparazione con quelli italiani.


Numero totale e tasso di turnover del personale, suddiviso per età, sesso e area geografica<br />

Nel corso dell’anno sono state effettuate circa 33.300 assunzioni, mentre le uscite sono state circa<br />

27.400. Le variazioni del perimetro del Gruppo hanno comportato un aumento netto di organico di circa<br />

7.200 dipendenti, principalmente per effetto del consolidamento delle attività Plastic Components and<br />

Modules da parte di Magneti Marelli e dell’insourcing, in Italia, di servizi logistici da parte di Fiat Group<br />

Automobiles e, in Nord America e America Latina, di attività di distribuzione ricambi da parte di CNH -<br />

Case New Holland. Il 37,3 per cento delle entrate ha riguardato assunzioni con contratto a termine<br />

(54 per cento nel 2007). Nel corso dell’anno, tuttavia, 6.279 contratti (di cui 896 in Italia) sono stati<br />

trasformati a tempo indeterminato. Fra le uscite registrate nel 2008, circa il 2,7 per cento è conseguenza<br />

di procedure di riduzione collettiva di personale nell’ambito di operazioni di ristrutturazione o<br />

razionalizzazione organizzativa. Le diverse situazioni sono state gestite ovunque possibile con il ricorso<br />

agli ammortizzatori sociali previsti dalla legge e la <strong>def</strong>inizione, con le Organizzazioni Sindacali, di piani<br />

sociali volti ad attenuare l’impatto sui lavoratori delle misure adottate. Bisogna, infine, considerare che<br />

le dimensioni del Gruppo Fiat offrono opportunità di mobilità intersettoriale e tra i vari Paesi. Nel 2008,<br />

i passaggi fra i Settori e, nell’ambito dei Settori, fra le diverse Società/stabilimenti, hanno interessato<br />

complessivamente poco più di 4.300 persone, di cui circa 1.800 in Italia. Vedere anche pagina 88.<br />

Turnover Gruppo Fiat nel mondo<br />

2007<br />

2008<br />

Di cui operai<br />

2007<br />

2008<br />

(27.382)<br />

Dipendenti al 31/12<br />

Entrati<br />

Usciti<br />

Δ perimetro<br />

(22.114)<br />

Dipendenti al 31/12<br />

Entrati<br />

Usciti<br />

Δ perimetro<br />

7.172<br />

6.182<br />

33.331<br />

23.982<br />

128.438<br />

136.488<br />

185.227<br />

198.348<br />

GRI G3 Indicatore LA2<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale 139


GRI G3 Indicatore LA3<br />

GRI G3 Indicatore LA4<br />

140<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />

Benefit previsti per i lavoratori a tempo pieno, ma non per i lavoratori part-time e a termine, suddivisi<br />

per principali siti produttivi<br />

I benefit che il Gruppo Fiat offre ai propri lavoratori sono normalmente riconosciuti in virtù della<br />

qualifica di lavoratore dipendente e prescindono pertanto dal fatto che il rapporto di lavoro sia a tempo<br />

determinato o indeterminato, a tempo pieno o parziale. I benefit differiscono, invece, tra loro in<br />

funzione della qualifica aziendale ricoperta, del Paese di appartenenza, per l’applicazione di politiche<br />

locali.<br />

Percentuale dei dipendenti coperti da accordi collettivi di contrattazione<br />

Accordi collettivi stipulati a livello aziendale o di stabilimento nel Gruppo Fiat nel mondo 2008 (1) 2007 2006<br />

Totale 659 685 614<br />

(1) Il numero indicato include, per l’Italia, 12 accordi collettivi stipulati con le Organizzazioni Sindacali a livello di Gruppo, cioè intese che rientrano nella tipologia<br />

degli accordi aziendali ma che sono stipulati da Fiat S.p.A. in nome e per conto di più Società del Gruppo.<br />

Complessivamente circa l’86 per cento dei dipendenti del Gruppo nel mondo è coperto da<br />

contrattazione collettiva. In Italia la contrattazione collettiva riguarda tutti i dipendenti del Gruppo.<br />

Ai dirigenti si applica il contratto per i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi stipulato dalla<br />

Confindustria e dal Sindacato nazionale dei dirigenti (Federmanager) che fissa il trattamento retributivo<br />

minimo di garanzia e le condizioni normative generali per l’impiego di questa categoria. Agli altri<br />

dipendenti, invece, si applica il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del settore<br />

metalmeccanico in cui rientra la quasi totalità delle Società del Gruppo. All’estero circa il 77 per cento<br />

dei dipendenti è coperto dalla contrattazione collettiva. Si tratta però di un dato medio, risultato di<br />

situazioni diverse in funzione delle prassi e delle norme vigenti nei diversi Paesi. Ad esempio il Gruppo<br />

applica accordi collettivi alla quasi totalità dei dipendenti in Europa e nell’area del Mercosur. Diversa è<br />

invece la situazione in Nord America (Stati Uniti), dove il sindacato è presente solo in alcuni<br />

stabilimenti del Gruppo e rappresenta circa 2.100 operai. Tuttavia anche nelle realtà “non-unions” nelle<br />

Aziende del Gruppo è diffusa la prassi di <strong>def</strong>inire gli aspetti collettivi del rapporto di lavoro (orari,<br />

regolamento interno, benefit eccetera) attraverso politiche applicate a tutti i lavoratori interessati e loro<br />

formalmente comunicate (ad esempio Handbook per circa 6.900 dipendenti CNH - Case New Holland<br />

negli Stati Uniti). La contrattazione collettiva si svolge a livelli e con procedure che variano fra i vari<br />

Paesi in rapporto alle leggi e alle prassi locali. Mentre in alcuni Paesi (Italia, Germania e Belgio) i<br />

contenuti di carattere economico e normativo sono oggetto di contrattazione nazionale o territoriale,<br />

stipulata fra Organizzazioni rappresentative dei datori di lavoro e Sindacati dei lavoratori di più aziende<br />

(cosiddetti “multicompanies o sectorial agreements”), con eventuali ulteriori accordi applicativi o<br />

integrativi stipulati a livello aziendale, in altri la contrattazione si svolge solo a livello aziendale anche<br />

per gli aspetti economici.<br />

Distribuzione percentuale delle materie trattate negli accordi stipulati nel 2008 (1) 2008 2007 (2)<br />

Gestionale 59 54<br />

Salariale 18 18<br />

Salute e sicurezza sul posto di lavoro 5 8<br />

Ristrutturazioni 4 9<br />

Altro<br />

(1) Non vi è coincidenza tra il numero degli accordi e quello delle materie trattate, poiché un accordo può riguardare più materie.<br />

(2) Il valore differisce da quello pubblicato nel Rapporto di Sostenibilità 2007 per un cambiamento nei criteri di rappresentazione.<br />

14 11


Gli accordi in materia salariale raggiunti nel corso del 2008 hanno previsto aumenti retributivi allineati<br />

o lievemente superiori all’aumento del costo della vita registrato nel periodo, con l’obiettivo di<br />

mantenere il potere d’acquisto dei lavoratori e collegare eventuali ulteriori incrementi al<br />

raggiungimento degli obiettivi di miglioramento della situazione aziendale. In Italia il 20 gennaio 2008<br />

si è conclusa la negoziazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i lavoratori delle Aziende<br />

metalmeccaniche (dirigenti esclusi), che riguarda circa il 97 per cento dei dipendenti del Gruppo nel<br />

Paese, con il raggiungimento di un’intesa tra le parti che prevede, per il nuovo contratto, una validità<br />

fino al 31 dicembre 2009 (30 mesi) per quel che attiene la parte economica e fino al 31 dicembre 2011<br />

per la parte normativa. A livello aziendale, in applicazione del Contratto Integrativo del Gruppo Fiat<br />

(che riguarda la quasi totalità dei dipendenti delle Aziende metalmeccaniche del Gruppo in Italia),<br />

stipulato il 28 giugno 2006 ed in vigore fino al 31 dicembre 2008, è stato corrisposto il premio di<br />

risultato determinato annualmente in funzione del raggiungimento, nell’anno precedente, degli<br />

obiettivi di redditività e qualità. Il valore complessivo medio del premio erogato nel 2008 è stato pari a<br />

2.438 euro lordi per i lavoratori inquadrati dalla prima alla quarta categoria e, quindi, superiore di circa<br />

400 euro al valore medio complessivo erogato nel 2007. L’incremento è dovuto al positivo andamento<br />

del Gruppo, in linea con gli obiettivi comunicati e presi a riferimento per determinare il valore del<br />

premio di risultato. In particolare hanno influito l’inserimento della quota del premio corrisposta ai<br />

Settori che hanno raggiunto i livelli di redditività attesi e la rivalutazione della quota dell’indicatore di<br />

qualità, nel 2008 non differenziato per Settore né per categoria di inquadramento contrattuale dei<br />

lavoratori. All’estero tra le principali negoziazioni collettive svoltesi a livello aziendale nel corso del<br />

2008 si ricordano le trattative annuali in Francia che, attestandosi intorno al livello di inflazione, hanno<br />

comportato incrementi salariali tra il 2,5 e il 3 per cento a seconda delle Società. In Germania si è<br />

svolta la negoziazione collettiva a livello di “land” per il rinnovo del contratto del settore<br />

metalmeccanico, che è applicato dalla maggior parte delle Società del Gruppo presenti nel Paese.<br />

Il nuovo accordo, che ha una durata di 18 mesi, ha previsto incrementi salariali del 2,1 per cento a<br />

febbraio e maggio 2009, oltre che il pagamento di una somma una tantum di circa 500 euro a<br />

copertura del periodo novembre 2008 - gennaio 2009. Relativamente più significativi sono stati gli<br />

incrementi salariali <strong>def</strong>initi dalla contrattazione aziendale in Polonia che tengono conto sia<br />

dell’inflazione del Paese (più alta rispetto a quella della media dei Paesi dell’area euro e quindi, della<br />

forte spinta sindacale verso un recupero del potere d’acquisto dei salari) sia della tensione produttiva<br />

degli stabilimenti del Gruppo presenti nel Paese. In Brasile la maggior parte delle Aziende del Gruppo<br />

ha applicato accordi collettivi stipulati fra le locali Associazioni dei datori di lavoro della categoria<br />

(e.g. la FIEMG per le Aziende dell’area di Belo Horizonte, Betim e Contagem); altre hanno stipulato<br />

contratti aziendali su livelli analoghi. Complessivamente gli aumenti retributivi collettivi sono stati<br />

superiori all’inflazione, condizionati dallo sviluppo dell’economia. Sono stati, inoltre, corrisposti premi<br />

annuali di entità variabile in funzione dei risultati aziendali.<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale 141


GRI G3 Indicatore LA5<br />

GRI G3 Indicatore LA6<br />

142<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />

Periodo minimo di preavviso per modifiche operative (cambiamenti organizzativi), specificando se tali<br />

condizioni siano incluse o meno nella contrattazione collettiva<br />

In ambito Unione Europea, la Direttiva Europea 01/23 prevede che, in caso di trasferimento di imprese,<br />

di stabilimenti o di parti di imprese o stabilimenti in seguito a cessione contrattuale o fusione, sia<br />

posta in essere una procedura di informazione e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori, da<br />

attivarsi in tempo utile prima dell’attuazione del trasferimento. Oltre al rispetto delle previsioni<br />

normative applicabili, in recepimento della Direttiva sopra riportata, in ciascun Paese membro<br />

dell’Unione Europea, il regolamento del Comitato Aziendale Europeo (CAE) include tra le materie<br />

oggetto di informazione e consultazione anche i cambiamenti fondamentali riguardanti<br />

l’organizzazione, l’introduzione di nuovi metodi di lavoro e nuovi processi produttivi che incidono<br />

significativamente sul Gruppo nel suo complesso, nonché la riduzione delle dimensioni o chiusura,<br />

trasferimenti di produzione, fusione di Aziende o unità produttive che abbiano rilevante impatto<br />

occupazionale con ripercussioni transnazionali. Fuori dall’Unione Europea valgono le leggi e le prassi<br />

locali. Negli Stati Uniti la legge federale nota come WARN (Worker Adjustment and Retraining<br />

Notification Act), applicabile a prescindere dalla sindacalizzazione o meno del sito coinvolto<br />

dall’operazione, richiede al datore di lavoro di comunicare, con un preavviso di almeno 60 giorni, ogni<br />

azione da cui derivi la perdita di occupazione per almeno 50 dipendenti o il 33 per cento dell’organico.<br />

Nel caso di siti e/o stabilimenti sindacalizzati il livello di coinvolgimento sindacale è <strong>def</strong>inito, di norma,<br />

dal contratto collettivo stipulato tra Azienda e sindacato e applicabile a livello di sito, che in generale<br />

<strong>def</strong>inisce pure le procedure di informazione e consultazione da attivare in questi casi. Nei siti non<br />

sindacalizzati, nel caso di modifiche organizzative conseguenti all’outsourcing, è prassi effettuare<br />

un’informativa aziendale a tutti i lavoratori, con congruo anticipo rispetto alla data prevista per<br />

l’operazione.<br />

Percentuale dei lavoratori rappresentati nel Comitato per la salute e la sicurezza, composto da<br />

rappresentanti della direzione e dei lavoratori, istituito al fine di controllare e fornire consigli sui<br />

programmi per la tutela della salute e della sicurezza del lavoratore<br />

Il miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori rientra fra i temi di costante confronto con<br />

gli organismi di rappresentanza dei lavoratori (quali, ad esempio, comitato salute e sicurezza,<br />

rappresentante dei lavoratori in materia di sicurezza, comitato aziendale dei lavoratori) a ciò preposti e<br />

costituiti in conformità alle leggi vigenti e agli accordi collettivi applicabili nei vari Paesi in cui Fiat è<br />

presente.<br />

In Italia, in particolare, la contrattazione integrativa di Gruppo, oltre a prevedere la possibilità di<br />

istituire una Commissione Prevenzione e Sicurezza del Lavoro a livello di unità produttiva, riconosce<br />

condizioni di miglior favore, sia relativamente al numero dei rappresentanti sia alle<br />

competenze/attribuzioni degli stessi, rispetto a quanto previsto dalla legge in materia di informazione e<br />

consultazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).


Tasso di infortuni sul lavoro, di malattia, di giornate di lavoro perse, assenteismo e numero totale di<br />

decessi, divisi per area geografica<br />

2008 2007 2006<br />

mondo mondo mondo<br />

Italia (Italia inclusa) Italia (Italia inclusa) Italia (Italia inclusa)<br />

Indice di frequenza (1) 1,06 0,90 1,08 0,94 1,26 0,98<br />

Indice di gravità (2) 0,33 0,25 0,28 0,23 0,28 0,22<br />

Episodi mortali 2 2 – 3 – –<br />

(1) L’indice di frequenza è dato dal rapporto fra il numero di infortuni denunciati (cioè con assenza dal lavoro superiore ai tre giorni) e le ore di presenza al lavoro<br />

moltiplicato per 100.000.<br />

(2) L’indice di gravità è dato dal rapporto tra i giorni di assenza e le ore di presenza moltiplicato per 1.000.<br />

Nel 2008 si sono verificati due incidenti mortali occorsi a operai del Gruppo. Entrambi sono accaduti in<br />

Italia. Uno ha riguardato un dipendente di Comau durante un intervento di manutenzione presso una<br />

società esterna. Il secondo ha coinvolto un dipendente di Fiat Group Automobiles. Alla fine del 2008<br />

erano ancora in corso le fasi istruttorie da parte delle autorità competenti per l’accertamento della<br />

dinamica dei due episodi e delle relative responsabilità. Le Società coinvolte si sono adoperate per<br />

offrire il massimo supporto alle famiglie colpite dal lutto.<br />

Programmi di educazione, formazione, consulenza, prevenzione e controllo dei rischi attivati a supporto<br />

dei lavoratori, delle rispettive famiglie o della comunità, relativamente a disturbi o malattie gravi<br />

La quasi totalità delle Aziende del Gruppo partecipa a piani integrativi sanitari, nella maggior parte dei<br />

casi di tipo assicurativo. I livelli di copertura variano da Paese a Paese in relazione ai sistemi di<br />

assistenza sanitaria pubblica e a vincoli, opportunità e competitività del mercato locale. In molti Paesi,<br />

inoltre, il Gruppo Fiat fornisce interventi diretti attraverso proprie strutture medico sanitarie, ad<br />

esempio sale mediche o aree appositamente attrezzate. Vedere anche pagine 96 e 97.<br />

2008 2007 2006<br />

Spese per il miglioramento della sicurezza e delle condizioni dell’ambiente<br />

di lavoro (miglioramento degli stabili, protezione dei lavoratori, controllo<br />

degli impianti e ambiente di lavoro) e della salute dei lavoratori<br />

(spese sanitarie) (milioni di euro) 263 210 163<br />

Spese sanitarie/costo del lavoro (%) 3,5 3 2,5<br />

Numero di interventi di assistenza sanitaria 309.000 450.000 360.000<br />

Numero medio di interventi di assistenza sanitaria per dipendente 1,6 2,5 2<br />

Interventi formativi (ore) 533.000 486.000 540.000<br />

Numero di dipendenti coinvolti in interventi formativi 112.000 103.000 76.000<br />

di cui operai (%)<br />

Numero di certificazioni in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro<br />

83 84 80<br />

(OHSAS 18001)<br />

Numero di dipendenti coperti da certificazioni in materia di salute e sicurezza<br />

12 6 6<br />

sul posto di lavoro (OHSAS 18001) 17.000 13.000 10.000<br />

GRI G3 Indicatore LA7<br />

GRI G3 Indicatore LA8<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale 143


GRI G3 Indicatore LA9<br />

GRI G3 Indicatore LA10<br />

144<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />

Accordi formali con i sindacati relativi alla salute e alla sicurezza<br />

2008 2007 (1)<br />

Distribuzione percentuale degli accordi sindacali attinenti le materie della salute e sicurezza 5 8<br />

(1) Il valore differisce da quello pubblicato nel Rapporto di Sostenibilità 2007 per un cambiamento nei criteri di rappresentazione.<br />

Vedere anche il commento indicatore all’indicatore LA4.<br />

Numero medio di ore di formazione annue per dipendente, suddiviso per categoria di lavoratori<br />

L’investimento in formazione a supporto delle attività del Gruppo e dello sviluppo professionale delle<br />

persone è stato di circa 91 milioni di euro. Il numero dei partecipanti e delle ore di formazione erogate<br />

sono cresciuti, rispetto al 2007, rispettivamente del 14 e del 46 per cento. La media delle ore di<br />

formazione per ciascun fruitore è circa 41,5.<br />

Corsi di aggiornamento professionale (formazione tecnica/di mestiere) 68%<br />

Corsi istituzionali (corsi collegati a passaggi di carriera) 5%<br />

Corsi di lingue 11%<br />

Corsi di altro tipo 16%<br />

2008 (1) 2007 2006<br />

Totale spesa formazione:<br />

costi diretti e indiretti (migliaia di euro) 90.684 98.581 95.340<br />

Incidenza sul costo del lavoro (%) 1,2 1,4 1,3<br />

Dipendenti coinvolti in attività di formazione (n.ro) 132.574 116.000 – (*)<br />

Ore di formazione erogate 5.507.240 3.771.140 2.763.316<br />

Isvor Fiat, giornate di aula e assistenza on the job 18.686 18.360 18.505<br />

Utenti fruitori di formazione a distanza basata su sistemi web 17.825 18.780 24.685<br />

Ore di formazione a distanza basata su sistemi web erogate 89.104 223.550 118.699<br />

(1) I dati si riferiscono alla complessiva attività di formazione svolta nel Gruppo Fiat in tutto il mondo, con esclusione della formazione web based che riporta<br />

unicamente quella erogata da ISVOR. Ulteriori dettagli sono presenti in altre sezioni, ad esempio la Corporate Governance (indicatore SO3) e la salute e sicurezza<br />

sul posto di lavoro (indicatore LA8).<br />

(*) Dato non rilevato nel 2006.<br />

2008 2007<br />

Ore formazione Ore formazione<br />

Settore/Società (1) Ore formazione mondo Ore formazione mondo<br />

Italia esclusa Italia Italia esclusa Italia<br />

Fiat Group Automobiles 1.638.229 1.206.168 487.964 1.312.141<br />

Iveco 227.176 594.705 211.096 (*) 368.159 (*)<br />

CNH – Case New Holland 62.720 295.891 29.150 210.734<br />

Comau 26.868 200.570 36.287 176.679<br />

Magneti Marelli 332.641 434.606 104.439 346.011<br />

Fiat Services 13.587 54.858 58.596 63.107<br />

(1) Si riportano solo i dati relativi alle Società con significativa presenza all’estero.<br />

(*) Il valore corregge e pertanto differisce dal Rapporto di Sostenibilità 2007.


Dipendenti coinvolti nella formazione per categoria<br />

Operai 69%<br />

Impiegati e Professional 29%<br />

Manager 2%<br />

Dipendenti coinvolti nella formazione per genere<br />

Uomini 86%<br />

Donne 14%<br />

Partnership con il mondo accademico e attrazione di talenti<br />

2008 2007 2006<br />

Presentazioni di Gruppo e di Settore presso Università (n.ro) 366 113 135<br />

di cui in Italia (n.ro) 167 67 85<br />

Studenti che hanno visitato gli stabilimenti del Gruppo nel mondo (n.ro) 53.000 10.000 17.000<br />

di cui studenti universitari (n.ro) 22.100 4.000 5.000<br />

Borse di studio (n.ro) 1.148 685 636<br />

di cui erogate in Italia 351 194 185<br />

Borse di studio (milioni di euro) 2,2 1,2 1,1<br />

Borse di studio UGAF (1) (n.ro) 448 514 560<br />

Tirocini formativi (n.ro) 3.800 3.000 2.400<br />

di cui in Italia (%) 27 30 30<br />

Curricula vitae pervenuti (n.ro) 622.500 200.000 181.000<br />

Neolaureati assunti 2.191 1.649 900<br />

di cui in Italia 532 367 239<br />

(1) Associazione Seniores Aziende Fiat.<br />

Programmi per la gestione delle competenze e per promuovere una formazione/aggiornamento<br />

progressivo a sostegno dell’impiego continuativo dei dipendenti e per la gestione della fase finale<br />

delle proprie carriere<br />

Vedere il commento all’indicatore LA10 e pagina 86 e seguenti.<br />

GRI G3 Indicatore LA11<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale 145


GRI G3 Indicatore LA12<br />

GRI G3 Indicatore LA13<br />

Percentuale di dipendenti che ricevono regolarmente valutazioni delle performance e dello sviluppo<br />

della propria carriera<br />

Vedere pagina 86 e seguenti.<br />

Composizione degli organi di governo dell’impresa e ripartizione dei dipendenti per categoria in base a<br />

sesso, età, appartenenza a categorie protette e altri indicatori di diversità<br />

Il Codice di Condotta del Gruppo sancisce l’impegno a offrire pari opportunità nel lavoro e nell’avanzamento<br />

professionale a tutti i dipendenti. Il responsabile di ogni ufficio deve garantire che per tutti gli aspetti del<br />

rapporto di lavoro, quali l’assunzione, la formazione, la retribuzione, le promozioni, i trasferimenti e la<br />

cessazione del rapporto stesso, i dipendenti siano trattati in modo conforme alle loro capacità di soddisfare i<br />

requisiti della mansione, evitando ogni forma di discriminazione e, in particolare, discriminazione per razza,<br />

sesso, età, nazionalità, religione e convinzioni personali.<br />

La promozione delle pari opportunità fra uomini e donne nel lavoro rientra anche fra gli obiettivi di<br />

interesse comune tra Azienda e rappresentanze dei lavoratori. Nei vari Paesi questo tema è seguito<br />

nell’ambito del dialogo sociale, con le modalità previste dalle norme e dalle prassi locali. In Italia,<br />

nell’ambito del sistema partecipativo di Relazioni Industriali, <strong>def</strong>inito dall’accordo 18 marzo 1996,<br />

concluso tra Fiat S.p.A., in nome e per conto delle Società interessate dalla contrattazione di Gruppo<br />

e le Organizzazioni Sindacali Nazionali Fim, Fiom, Uilm e Fismic e le rispettive RSU è stata prevista la<br />

costituzione di organismi di partecipazione a composizione mista (rappresentanti dell’Azienda e dei<br />

lavoratori). Tra questi organismi si annoverano anche i Comitati Pari Opportunità, attivati nei Settori<br />

Fiat Group Automobiles e Iveco, che hanno lo scopo di: monitorare la situazione dell’occupazione<br />

femminile; studiare e promuovere iniziative; esaminare in via preventiva eventuali controversie<br />

applicative sui principi di pari opportunità. Negli altri Settori, il rapporto biennale sull’occupazione<br />

maschile e femminile viene esaminato con i sindacati nell’ambito di appositi incontri, come previsto<br />

dal Contratto Collettivo Nazionale. Vedere anche pagine 88 e 89.<br />

Composizione % uomini e donne per area<br />

2008 2007 2006<br />

Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne<br />

Mondo 84,3 15,7 84,4 15,6 83,9 16,1<br />

Italia 82,8 17,2 83,0 17,0 82,5 17,5<br />

Europa esclusa Italia 81,1 18,9 80,8 19,2 80,7 19,3<br />

Nord America 81,0 19,0 81,1 18,9 82,7 17,3<br />

Centro e Sud America 92,2 7,8 92,6 7,4 91,9 8,1<br />

Africa 78,2 21,8 78,6 21,4 79,0 21,0<br />

Asia 77,2 22,8 73,6 26,4 78,7 21,3<br />

Oceania 64,6 35,4 83,5 16,5 81,2 18,8<br />

Incidenza % donne per qualifica<br />

146<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />

2008 2007 2006<br />

mondo Italia mondo Italia mondo Italia<br />

Manager 7,9 8,9 7,2 (1) 8,0 7,6 8,0<br />

Professional 15,5 17,0 15,0 16,3 14,4 15,9<br />

Impiegati 31,8 33,5 31,4 33,1 31,0 31,1<br />

Operai 12,4 14,1 12,3 14,2 12,9 14,9<br />

Totale 15,7 17,2 15,6 17,0 16,1 17,5<br />

(1) Il valore corregge e pertanto differisce da quello pubblicato nel Rapporto di Sostenibilità 2007.


Occupazione femminile Gruppo Fiat in Italia (% di donne sul totale occupati per qualifica)<br />

2008<br />

2007<br />

1990<br />

1985<br />

2,0%<br />

1,6%<br />

4,5%<br />

5,6%<br />

8,9%<br />

8,0%<br />

8,0%<br />

14,1%<br />

14,2%<br />

13,1%<br />

13,2%<br />

14,9%<br />

15,1%<br />

17,0%<br />

17,2%<br />

2006 31,1%<br />

14,9%<br />

16,3%<br />

17,0%<br />

15,9%<br />

17,5%<br />

33,5%<br />

33,1%<br />

4,9%<br />

11,3%<br />

2000 35,1%<br />

15,4%<br />

17,9%<br />

32,7%<br />

36,1%<br />

Manager<br />

Professional<br />

Impiegati<br />

Operai<br />

Totale<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale 147


GRI G3 Indicatore LA14<br />

Rapporto dello stipendio base degli uomini rispetto a quello delle donne a parità di categoria<br />

In Italia il rapporto tra la retribuzione della popolazione femminile e quella maschile, a parità di<br />

qualifica, evidenzia differenze marginali. Nel caso della popolazione dirigenziale lo scostamento è<br />

inferiore al 12 per cento, dovuto in particolare al numero piuttosto limitato di dirigenti donne nelle<br />

posizioni più alte della gerarchia aziendale.<br />

Per il 2008 l’analisi del rapporto tra le retribuzioni medie, suddivise per qualifica, della popolazione<br />

femminile e di quella maschile è stata effettuata anche per Polonia e Francia che in Europa<br />

rappresentano i due principali Paesi del Gruppo per occupazione, dopo l’Italia. In Francia lo<br />

scostamento della retribuzione media della popolazione femminile rispetto a quella maschile è<br />

leggermente più significativo di quello registrato per l’Italia, fatta eccezione per la popolazione<br />

dirigenziale. In Polonia, invece, le donne operaie e professional hanno retribuzioni mediamente<br />

superiori a quelle degli uomini.<br />

Retribuzione base, Italia (*)<br />

Operai<br />

Impiegati<br />

Professional<br />

Manager<br />

148<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />

*) Confronto effettuato con riferimento alla retribuzione base. Tale voce include quanto corrisposto a ciascun lavoratore per svolgere la sua normale attività e non<br />

comprende le voci retributive legate all’anzianità aziendale, le indennità varie (anche corrisposte in relazione a particolari condizioni e a particolari orari di lavoro)<br />

e quanto erogato a titolo di bonus, una tantum o riconosciuto come benefit in natura.<br />

0,884<br />

1<br />

0,965<br />

1<br />

0,966<br />

1<br />

0,977<br />

1


Retribuzione base, Francia (**)<br />

Operai<br />

Impiegati<br />

Professional<br />

Manager<br />

Retribuzione base, Polonia (**)<br />

Operai<br />

Impiegati<br />

Professional<br />

Manager<br />

0,710<br />

1<br />

1,002<br />

(**) Confronto effettuato con riferimento alla retribuzione base. Tale voce include quanto corrisposto a ciascun lavoratore per svolgere la sua normale attività e non<br />

0,890<br />

0,906<br />

0,892<br />

comprende le indennità varie (anche corrisposte in relazione a particolari condizioni e a particolari orari di lavoro) e quanto erogato a titolo di bonus, una<br />

tantum o riconosciuto come benefit in natura.<br />

1<br />

1<br />

0,964<br />

1<br />

1<br />

0,919<br />

1<br />

1<br />

1,031<br />

1<br />

Uomini<br />

Donne<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale 149


GRI G3 Indicatore HR1<br />

GRI G3 Indicatore HR2<br />

GRI G3 Indicatore HR3<br />

GRI G3 Indicatore HR4<br />

GRI G3 Indicatore HR5<br />

GRI G3 Indicatore HR6<br />

150<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />

Percentuale e numero totale di accordi significativi di investimento che includono clausole sui diritti<br />

umani o che sono sottoposti a una relativa valutazione (screening)<br />

La contrattualistica del Gruppo Fiat comprende clausole specifiche che riguardano il riconoscimento e<br />

l’aderenza al Codice di Condotta del Gruppo e, limitatamente al perimetro Italia, al Modello ex D.Lgs.<br />

231/2001.<br />

Percentuale dei principali fornitori e appaltatori che sono sottoposti a verifiche in materia di diritti<br />

umani e relative azioni intraprese<br />

Vedere il Piano di Sostenibilità a pagina 39 e le iniziative avviate alle pagine 110 e 111.<br />

Ore totali di formazione dei dipendenti su politiche e procedure riguardanti tutti gli aspetti dei diritti<br />

umani rilevanti per l’attività dell’organizzazione e percentuale dei lavoratori formati<br />

Vedere il commento all’indicatore SO3.<br />

Numero totale di episodi legati a pratiche discriminatorie e azioni intraprese<br />

Nel Codice di Condotta del Gruppo Fiat sono <strong>def</strong>initi, oltre ai principi di condotta negli affari, anche gli<br />

impegni e le responsabilità dei dipendenti che confermano l’importanza del rispetto per l’individuo,<br />

conformemente alle leggi nazionali, alle Convenzioni fondamentali dell’Organizzazione Internazionale<br />

del Lavoro (O.I.L.), alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e garantiscono equità di<br />

trattamento ed escludono qualsiasi forma di discriminazione. Il Codice di Condotta sancisce che<br />

“Il responsabile di ogni ufficio deve garantire che per tutti gli aspetti del rapporto di lavoro, quali<br />

l’assunzione, la formazione, la retribuzione, le promozioni, i trasferimenti e la cessazione del rapporto<br />

stesso, i dipendenti siano trattati in modo conforme alle loro capacità di soddisfare i requisiti della<br />

mansione, evitando ogni forma di discriminazione e, in particolare, discriminazione per razza, sesso,<br />

età, nazionalità, religione e convinzioni personali”. Con riferimento alle violazioni accertate del Codice<br />

di Condotta non si segnalano incidenti nel periodo di riferimento. Vedere anche pagina 153.<br />

Identificazione delle attività in cui la libertà di associazione e contrattazione collettiva può essere<br />

esposta a rischi significativi e azioni intraprese in difesa di tali diritti<br />

Vedere pagina 100 e seguenti.<br />

Identificazione delle operazioni con elevato rischio di ricorso al lavoro minorile e delle misure adottate<br />

per contribuire alla sua eliminazione<br />

Nel rispetto delle fondamentali Convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (O.I.L.) e<br />

della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, il Gruppo non impiega lavoro minorile, ovvero non<br />

impiega persone di età inferiore a quella stabilita per l’avviamento al lavoro dalle normative del luogo<br />

in cui la prestazione lavorativa è eseguita e, in ogni caso, di età inferiore a quindici anni, fatte salve le<br />

eccezioni espressamente previste dalle convenzioni internazionali ed eventualmente dalla legislazione<br />

locale. Il Gruppo si impegna inoltre a non instaurare rapporti d’affari con fornitori che impieghino<br />

lavoro minorile, come sopra <strong>def</strong>inito. Il Gruppo Fiat non è a conoscenza di situazioni di impiego di<br />

lavoro minorile presso i suoi stabilimenti o quelli dei suoi fornitori.


Attività con alto rischio di ricorso al lavoro forzato od obbligato e misure intraprese per contribuire alla<br />

loro abolizione<br />

I principi contenuti nel Codice di Condotta del Gruppo Fiat, applicabile a tutto il Gruppo nel mondo,<br />

confermano l’importanza del rispetto per l’individuo, conformemente alle leggi nazionali, alle<br />

Convenzioni fondamentali dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (O.I.L.), alla Dichiarazione<br />

Universale dei Diritti dell’Uomo e garantiscono equità di trattamento ed escludono qualsiasi forma di<br />

discriminazione. Il Gruppo si adopera per fare in modo che i principi del Codice siano condivisi da<br />

consulenti, da fornitori e da qualsiasi altro soggetto che intrattenga rapporti stabili d’affari con il<br />

Gruppo. Il Gruppo non instaura né prosegue rapporti d’affari con chiunque rifiuti espressamente di<br />

rispettare i principi del Codice. Il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 di<br />

Fiat S.p.A. e le linee guida per l’adozione del Modello nelle Società italiane del Gruppo Fiat includono,<br />

tra le altre, le fattispecie di reato contro la personalità individuale (artt. 25 quater 1 e 25 quiquies del<br />

D.Lgs. 231/2001). Tra queste la riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù (art. 600 del codice<br />

penale), ossia l’esercizio di poteri corrispondenti a quelli del diritto di proprietà tra cui la riduzione e il<br />

mantenimento di una persona in uno stato di soggezione continuativa, costringendola a prestazioni<br />

lavorative. Dalle analisi condotte da Fiat S.p.A. e dalle Società italiane del Gruppo, ai fini del D.Lgs.<br />

231/2001, è emerso che il rischio relativo alla fattispecie di reato contro la personalità individuale<br />

appare solo astrattamente e non concretamente ipotizzabile. Il Gruppo Fiat non è a conoscenza di<br />

situazioni di ricorso al lavoro forzato presso i suoi stabilimenti o quelli dei suoi fornitori.<br />

Percentuale del personale addetto alla sicurezza che ha ricevuto una formazione sulle procedure e sulle<br />

politiche riguardanti i diritti umani rilevanti per le attività dell’organizzazione<br />

Tramite Isvor Fiat S.c.p.A., il Gruppo svolge istituzionalmente attività di formazione in materia di<br />

Corporate Governance, Codice di Condotta e Modello ex D.Lgs. 231/2001 (vedere il commento<br />

all’indicatore SO3). La materia dei diritti umani anche se non oggetto di apposita attività formativa è di<br />

fatto inclusa nei più ampi temi sopra richiamati. Il personale dedicato alla sicurezza industriale, oltre a<br />

partecipare come tutti gli altri dipendenti del Gruppo a tali percorsi formativi, è preparato per<br />

l’assolvimento dei compiti derivanti dalla peculiarità delle mansioni ad esso attribuite. Tra questi,<br />

garantire, anche da parte delle aziende appaltatrici, il rispetto delle normative locali in materia<br />

giuslavorista e previdenziale, vigenti nei Paesi in cui il Gruppo opera.<br />

Numero di violazioni dei diritti della comunità locale e azioni intraprese<br />

Nel corso del 2008, in tutto il mondo, non sono stati emessi provvedimenti di condanna in via<br />

<strong>def</strong>initiva nei confronti delle Società del Gruppo Fiat per violazioni dei diritti della comunità locale.<br />

Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione parametri del report.<br />

GRI G3 Indicatore HR7<br />

GRI G3 Indicatore HR8<br />

GRI G3 Indicatore HR9<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale 151


GRI G3 Indicatore SO1<br />

GRI G3 Indicatore SO2<br />

152<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />

Natura, obiettivo ed efficacia di qualsiasi programma e attività che valuta e gestisce gli impatti delle<br />

operazioni su una determinata comunità, incluse le fasi di inizio di attività, di operatività e di<br />

dismissione<br />

Indicatore non rendicontato.<br />

Percentuale e numero di divisioni interne monitorate per rischi legati alla corruzione<br />

Il Codice di Condotta del Gruppo Fiat prescrive che il Gruppo, i suoi dipendenti e gli altri destinatari del<br />

Codice si impegnino al rispetto dei più elevati standard di integrità, onestà e correttezza in tutti i<br />

rapporti all’interno e all’esterno del Gruppo. Nessun dipendente deve direttamente o indirettamente<br />

accettare, sollecitare, offrire o pagare somme di danaro o altre utilità (inclusi regali o doni, ad<br />

eccezione di oggetti commerciali comunemente accettati a livello internazionale) anche a seguito di<br />

pressioni illecite. Il Gruppo non tollera alcun tipo di corruzione nei confronti di pubblici ufficiali o<br />

qualsivoglia altra parte connessa o collegata con pubblici ufficiali, in qualsiasi forma o modo, in<br />

qualsiasi giurisdizione interessata, neanche in quelle dove tali attività siano nella pratica ammesse o<br />

non perseguite giudizialmente. Per quanto sopra, è vietato ai dipendenti e agli altri destinatari offrire<br />

omaggi commerciali, regali o altre utilità che possano costituire violazioni di leggi o regolamenti o<br />

siano in contrasto con il Codice o possano, se resi pubblici, costituire un pregiudizio, anche solo di<br />

immagine, al Gruppo. È parimenti vietato ai dipendenti e agli altri destinatari (così come ai loro<br />

familiari) l’accettazione di omaggi, regali o altri benefici che possano compromettere la loro<br />

indipendenza di giudizio. A tale fine, ogni dipendente e destinatario deve evitare situazioni in cui<br />

interessi di natura personale possano essere in conflitto con gli interessi del Gruppo. Il Modello di<br />

Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 di Fiat S.p.A. e le linee guida per l’adozione del<br />

Modello nelle Società italiane del Gruppo Fiat includono, tra le altre, le fattispecie di reato contro la<br />

Pubblica Amministrazione. Dall’analisi dei rischi condotta da Fiat S.p.A. e dalle Società del Gruppo, ai<br />

fini del D.Lgs. 231/2001, è emerso che le relazioni con la Pubblica Amministrazione rappresentano un<br />

processo sensibile. A tal fine sono stati valutati il Sistema di Controllo Interno (processi e procedure) e<br />

i requisiti organizzativi essenziali per la <strong>def</strong>inizione di un modello specifico di organizzazione, gestione<br />

e monitoraggio ai sensi del D.Lgs. 231/2001. I processi sensibili sono oggetto di regolare monitoraggio<br />

da parte degli Organismi di Vigilanza presso ogni Società del Gruppo e più in generale da parte dei<br />

Compliance Officer di ogni Settore, in occasione delle regolari verifiche sul rispetto dei principi del<br />

Codice di Condotta.


Percentuale dei lavoratori che hanno ricevuto formazione sulle politiche e procedure anti-corruzione<br />

dell’organizzazione<br />

Corporate Responsibility<br />

Nel Gruppo Fiat sono da tempo svolti corsi di formazione in cui sono diffusi i principi enunciati nel<br />

Codice di Condotta e affrontate situazioni pratiche di buon governo societario. I programmi, con<br />

particolare riferimento al D.Lgs. 231/2001 e al Codice di Condotta affrontano anche aspetti legati alle<br />

politiche e procedure anti-corruzione dell’organizzazione. Nel 2008 è stata effettuata una rivisitazione<br />

del corso on-line sul Modello ex D.Lgs. 231/2001 indirizzato ad un numero significativo di dipendenti<br />

coinvolti nei processi sensibili.<br />

Azioni intraprese in risposta a episodi di corruzione<br />

Il monitoraggio dei comportamenti lesivi dei principi del Codice di Condotta, inclusi pertanto anche<br />

quei comportamenti che rientrano nella <strong>def</strong>inizione di corruzione adottata dal GRI-G3, è garantito dalle<br />

attività di verifica degli Organismi di Vigilanza ai sensi del D.Lgs. 231/2001, dell’Internal Audit e dei<br />

Compliance Officer in ogni Settore del Gruppo, nonché dall’applicazione della “Procedura Gestione<br />

Denunce” entrata in vigore nel 2005. Tutte le violazioni ai principi del Codice di Condotta sono<br />

sanzionate con azioni disciplinari commisurate alla gravità della violazione e nel rispetto del Contratto<br />

Collettivo Nazionale di Lavoro, nonché della legislazione in vigore nei singoli Paesi.<br />

Nel 2008 non sono stati rilevati casi riconducibili a fenomeni di corruzione. Per la questione relativa<br />

alla partecipazione di alcune Società del Gruppo Fiat dei Settori CNH - Case New Holland ed Iveco al<br />

programma Oil for Food, vedere l’indicatore SO8.<br />

Violazioni del Codice di Condotta<br />

Per completezza di informazione si riportano le violazioni del Codice di Condotta indagate nel 2008,<br />

di fatto principalmente ascrivibili a casi di abuso di beni aziendali e comportamento scorretto dei<br />

dipendenti, carenze di controllo sulla rete di vendita e nei processi di selezione dei fornitori.<br />

Nella tabella seguente sono riepilogati i casi di violazione del Codice di Condotta conseguenti a<br />

denunce o rilevati in occasione di attività di verifica dell’Internal Audit o dei Compliance Officer dei<br />

Settori.<br />

2008 2007 2006<br />

Violazioni del Codice di Condotta<br />

N.ro segnalazioni pervenute 69 57 58<br />

di cui violazioni accertate e sanzionate con azioni disciplinari<br />

di cui violazioni accertate che hanno determinato un’azione di rafforzamento<br />

7% 12% 21%<br />

del Sistema di Controllo Interno 20% 23% 12%<br />

Dipendenti coinvolti in casi di violazioni accertate e non conseguenti a denunce<br />

Verifiche sull’ambiente di controllo<br />

95 112 71<br />

Business Ethics Audit 19 28 6<br />

GRI G3 Indicatore SO3<br />

Totale formazione Formazione in aula Formazione on line<br />

2008 2007 2006 2008 2007 2006 2008 2007 2006<br />

Ore 39.241 4.936 13.813 4.367 823 826 34.874 4.113 12.987<br />

Dipendenti coinvolti 6.887 2.656 6.326 627 549 538 6.260 2.107 5.788<br />

GRI G3 Indicatore SO4<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale 153


GRI G3 Indicatore SO5<br />

GRI G3 Indicatore SO6<br />

GRI G3 Indicatore SO7<br />

154<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />

Posizioni sulla politica pubblica, partecipazione allo sviluppo di politiche pubbliche e pressioni<br />

esercitate<br />

Nel rispetto del Codice di Condotta del Gruppo Fiat “I rapporti con le istituzioni pubbliche devono<br />

essere gestiti soltanto dalle funzioni e dai dipendenti a ciò delegati; tali rapporti debbono essere<br />

trasparenti e ispirati ai valori di Gruppo. Omaggi o cortesie (laddove ammessi dalla normativa vigente)<br />

nei confronti di rappresentanti di istituzioni pubbliche dovranno essere di modico valore e<br />

proporzionati al caso e, comunque, tali da non poter essere interpretati come finalizzati ad acquisire<br />

indebiti vantaggi per il Gruppo. Il Gruppo agisce in piena collaborazione con organismi normativi e<br />

governativi nel contesto del loro legittimo ambito di attività. Qualora una o più Società del Gruppo sia<br />

assoggettata a legittime ispezioni condotte da autorità pubbliche, il Gruppo coopererà pienamente.<br />

Qualora un’istituzione pubblica sia cliente o fornitore di una Società del Gruppo, quest’ultima deve<br />

agire nel rigoroso rispetto delle leggi e norme che regolano l’acquisto o la vendita di beni e/o servizi a<br />

quella particolare istituzione pubblica. Qualsiasi attività di lobby può essere svolta soltanto ove<br />

permesso e nel rigoroso rispetto delle leggi vigenti e, in ogni caso, in conformità al Codice e alle<br />

eventuali procedure specificamente prescritte dal Gruppo.”<br />

Totale dei contributi finanziari e benefici prestati a partiti politici e relative istituzioni per Paese<br />

Il Codice di Condotta del Gruppo sancisce che “Qualsiasi rapporto del Gruppo Fiat con Organizzazioni<br />

Sindacali, partiti politici e loro rappresentanti o candidati deve essere improntato ai più elevati principi<br />

di trasparenza e correttezza. Sono ammessi contributi economici da parte del Gruppo solo se imposti o<br />

espressamente permessi dalla legge e, in quest’ultimo caso, autorizzati dai competenti organi societari<br />

di ogni Società del Gruppo. Eventuali contributi da parte di dipendenti del Gruppo, così come l’attività<br />

da essi prestata, sono da intendersi esclusivamente versati a titolo personale e volontario”.<br />

Numero totale di azioni legali riferite a concorrenza sleale, anti-trust e pratiche monopolistiche e<br />

relative sentenze<br />

Il Gruppo Fiat riconosce l’importanza fondamentale di un mercato competitivo e si impegna a<br />

rispettare le norme di legge sulla concorrenza applicabili ove opera. Il Gruppo e i suoi dipendenti<br />

evitano pratiche (creazione di cartelli, spartizioni di mercati, limitazioni alla produzione o alla vendita,<br />

accordi condizionati eccetera) tali da rappresentare una violazione delle leggi sulla concorrenza.<br />

Nell’ambito della concorrenza, il Gruppo non viola consapevolmente diritti di proprietà intellettuale<br />

di terzi.<br />

Nel corso del 2008, in tutto il mondo, non sono stati emessi provvedimenti di condanna in via<br />

<strong>def</strong>initiva nei confronti delle Società del Gruppo Fiat per violazioni di normative in materia di<br />

concorrenza sleale, proprietà intellettuale e anti-trust.<br />

Per la costruzione dell’indicatore si rimanda alla sezione parametri del report.


Valore monetario delle sanzioni significative e numero totale di sanzioni non monetarie per non<br />

conformità a leggi o regolamenti<br />

Nel corso del 2008, in tutto il mondo, sono stati emessi alcuni provvedimenti di condanna in via<br />

<strong>def</strong>initiva nei confronti delle Società del Gruppo Fiat non rientranti tra le casistiche previste dagli<br />

indicatori EN28, HR9, PR2, PR4, PR7, PR8, PR9, SO7.<br />

In particolare, si segnalano: tre provvedimenti di condanna di importo non significativo per<br />

diffamazione che hanno riguardato la Società Editrice La Stampa; alcuni provvedimenti in materia di<br />

lavoro, prevalentemente relativi alla gestione amministrativa del personale, per un importo<br />

complessivo di 1.120.000 euro; alcuni provvedimenti relativi a contenziosi con consumatori finali e<br />

ex-dealer per un importo totale di 785.000 euro.<br />

Si segnala inoltre che nel 2008 si è conclusa, con la sottoscrizione di due accordi transattivi con la<br />

SEC (1) e il Dipartimento di Giustizia (DOJ), la questione relativa alla partecipazione di alcune Società<br />

del Gruppo Fiat, Settori CNH - Case New Holland ed Iveco al programma Oil for Food. A seguito di una<br />

relazione (presentata nell’ottobre 2006) dell’Independent Inquiry Committee into the United Nations<br />

Oil-for-Food Program sulla condotta di circa duemila società coinvolte tra il 1999 ed il 2002 nel<br />

programma ONU chiamato Oil for Food, secondo cui alcune di tali società erano state parte di contratti<br />

per cui sarebbero state pagate indebitamente somme di denaro a favore del governo iracheno<br />

dell’epoca, nel febbraio del 2006 la SEC aveva iniziato nei confronti di un numero rilevante di società,<br />

tra cui alcune del Gruppo Fiat, un’indagine poi affiancata da analoga iniziativa del DOJ statunitense.<br />

Il Gruppo Fiat, che ha sempre cooperato con le autorità USA, ha negoziato la chiusura della vicenda<br />

con dette autorità addivenendo nel 2008 a un accordo transattivo che ha determinato il pagamento, da<br />

parte delle Società del Gruppo Fiat, di un importo complessivo di 13 milioni di euro (equivalente a 17<br />

milioni di dollari statunitensi). I documenti transattivi danno atto dell’alto livello di cooperazione delle<br />

Società del Gruppo Fiat e del notevole rafforzamento dei programmi di compliance e del sistema di<br />

controllo interno del Gruppo, rispetto all’epoca in cui si sono svolti i fatti.<br />

(1) La Securities and Exchange Commission (Commissione per i Titoli e gli Scambi) è l'ente governativo statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori.<br />

Fasi del ciclo di vita dei prodotti/servizi per i quali gli impatti sulla salute e sicurezza sono valutati per<br />

promuovere il miglioramento e percentuale delle principali categorie di prodotti/servizi soggetti a tali<br />

procedure<br />

Vedere il Piano di Sostenibilità a pagina 35 e seguenti, e le iniziative avviate a pagina 57 e seguenti.<br />

Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non-conformità a regolamenti e codici volontari<br />

riguardanti gli impatti sulla salute e sicurezza dei prodotti/servizi durante il loro ciclo di vita<br />

Nel corso del 2008, in tutto il mondo, sono stati emessi provvedimenti di condanna a carico delle<br />

Società del Gruppo Fiat per responsabilità per danni da prodotti difettosi per un valore monetario<br />

complessivo di circa 500 mila euro.<br />

Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione parametri del report.<br />

Tipologia di informazioni relative ai prodotti e servizi richiesti dalle procedure e percentuale di prodotti<br />

e servizi significativi soggetti a tali requisiti informativi<br />

Indicatore non applicabile.<br />

Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non-conformità a regolamenti o codici volontari<br />

riguardanti le informazioni e le etichettature dei prodotti/servizi<br />

Indicatore non applicabile.<br />

GRI G3 Indicatore SO8<br />

GRI G3 Indicatore PR1<br />

GRI G3 Indicatore PR2<br />

GRI G3 Indicatore PR3<br />

GRI G3 Indicatore PR4<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale 155


GRI G3 Indicatore PR5 Pratiche relative alla customer satisfaction, inclusi i risultati delle indagini volte alla sua misurazione<br />

156 La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />

Casi gestiti nel 2008 dal call center per i Settori Fiat Group Automobiles e CNH - Case New Holland<br />

per area geografica<br />

Italia 257.506<br />

Europa, esclusa Italia 220.872<br />

Nord America 43.107<br />

Asia 20.015<br />

Africa 2.293<br />

Centro e Sud America 607<br />

Oceania 158<br />

Resto del mondo 2.331<br />

Totale 546.889<br />

clienti coinvolti in indagini di soddisfazione (%) 15<br />

Indice di soddisfazione (1-10) 8<br />

numero di addetti al call centre 511<br />

totale ore di formazione per gli addetti al call centre 41.858<br />

tempo medio di risposta del call centre (sec.) 24<br />

tempo di fermo auto (total vehicle downtime) (giorni) 3,4<br />

Numero di contatti gestiti dal Customer Services Center di Fiat Group Automobiles, per modalità di<br />

contatto<br />

telefono 3.064.100<br />

web 100.316<br />

chat 1.047<br />

sms 237.833<br />

altri canali 33.638<br />

Totale 3.436.934


Casi gestiti dal Customer Center Iveco nel 2008<br />

Assistance Non-Stop – Europa, per area geografica<br />

Regno Unito 26.925<br />

Italia 18.894<br />

Spagna 16.197<br />

Germania 8.966<br />

Francia 5.282<br />

Altri Paesi 9.124<br />

Totale 85.388<br />

clienti coinvolti in indagini di soddisfazione per il servizio Assistance Non-Stop - Europa (%) 16<br />

Indice di soddisfazione (1-10) 9<br />

addetti al Customer Centre Iveco (numero) 108<br />

totale ore di formazione per gli addetti al call centre (ore) 8.640<br />

tempo medio di risposta del call centre (sec.) 19<br />

tempo medio di risposta del servizio Contact Us (e-mail) (ore) 24<br />

tempo di fermo macchina (veicoli riparati entro 8 ore) (%) 80<br />

Contatti gestiti dal Customer Center Iveco, per modalità di contatto<br />

telefono 639.139<br />

sms 132.465<br />

fax 273.470<br />

e-mail 74.155<br />

Totale 1.119.229<br />

Vedere anche pagina 106 e seguenti.<br />

Programmi di conformità a leggi, standard e codici volontari relativi all’attività di marketing incluse la<br />

pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione<br />

Il Gruppo Fiat riconosce il ruolo sociale della comunicazione pubblicitaria e sceglie volontariamente di<br />

adottare e incoraggiare valori e atteggiamenti positivi e responsabili. Il Codice Etico della pubblicità del<br />

Gruppo Fiat, adottato nel 1993 e costantemente aggiornato, si propone di individuare le regole di<br />

riferimento e di applicare le linee guida in tutte le attività di comunicazione verso il pubblico. In quanto<br />

membro attivo dell’UPA (Unione Pubblicitari Associati), promotrice dell’Istituto di Autodisciplina<br />

Pubblicitaria, il Gruppo Fiat aderisce inoltre al Codice di Autodisciplina Pubblicitaria rispettando le iniziative<br />

e le decisioni che vengono assunte dal Comitato di Controllo e dal Giurì che ne è l’organo giudicante.<br />

GRI G3 Indicatore PR6<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale 157


GRI G3 Indicatore PR7<br />

GRI G3 Indicatore PR8<br />

GRI G3 Indicatore PR9<br />

158 La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />

Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non-conformità a regolamenti o codici volontari<br />

riferiti all’attività di marketing<br />

Si segnala un caso di sanzione amministrativa di importo non significativo (34 mila euro), applicata<br />

dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Italiana per pubblicità ingannevole e relativa ad<br />

un messaggio pubblicitario ove erano state riscontrate delle incongruenze tra il testo e le vetture<br />

raffigurate. Si segnalano inoltre altri due casi similari rilevati dall’ Advertising Standards Authority<br />

inglese che non hanno comunque comportato sanzioni amministrative nei confronti delle Società del<br />

Gruppo.<br />

Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione parametri del report.<br />

Numero di reclami documentati relativi a violazioni della privacy e a perdita dei dati dei consumatori<br />

Nel corso del 2008, in tutto il mondo, non sono stati emessi provvedimenti di condanna in via<br />

<strong>def</strong>initiva nei confronti delle Società del Gruppo Fiat per violazioni della normativa sulla privacy. Per la<br />

costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione parametri del report.<br />

Valore monetario delle principali sanzioni per non conformità a leggi o regolamenti riguardanti la<br />

fornitura e l’utilizzo di prodotti o servizi<br />

Nel corso del 2008, in tutto il mondo, sono stati emessi provvedimenti di condanna in via <strong>def</strong>initiva nei<br />

confronti delle Società del Gruppo Fiat per responsabilità contrattuale in genere e casi di risoluzione di<br />

contratti con dealer per un valore monetario complessivo di circa 1.240.000 euro.<br />

Si segnala inoltre un arbitrato riguardante la risoluzione di un contratto di servizi per il Settore<br />

CNH - Case New Holland che ha comportato sino ad ora un esborso complessivo di circa 71 milioni di<br />

dollari statunitensi (55 dei quali pagati a fine 2007). La Società ritiene che il potenziale ulteriore esborso<br />

relativo a questa procedura non superi i 5 milioni di dollari statunitensi.<br />

Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione parametri del report.


Lettera di attestazione del Bilancio<br />

di Sostenibilità<br />

Il presente Bilancio di Sostenibilità è stato oggetto di esame da parte della società SGS Italia S.p.A. (1)<br />

che opera come organismo indipendente di verifica, prova, analisi e certificazione di beni, servizi e<br />

sistemi. Lo scopo della verifica è riportato nella lettera di seguito illustrata.<br />

(1) L’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A., Sergio Marchionne è Presidente del Consiglio di Amministrazione di SGS S.A.<br />

Lettera di attestazione del Bilancio di Sostenibilità 159


Indice dei contenuti GRI-G3<br />

160 Indice dei contenuti GRI-G3<br />

La Global Reporting Initiative (GRI) è un processo multi-stakeholder per lo sviluppo e la divulgazione di<br />

linee guida per i Bilanci Sociali. Le linee guida sono destinate all’uso volontario da parte delle<br />

organizzazioni per la divulgazione di informazioni sulle attività, prodotti e servizi, su tre dimensioni:<br />

economica, ambientale e sociale. Rappresentano uno standard di contenuto che supporta<br />

l’organizzazione nella redazione del Bilancio di Sostenibilità, promuovendone la comparabilità nel<br />

tempo e fra organizzazioni similari.<br />

La linea guida GRI-G3 oltre ad individuare i principi di redazione del Bilancio Sociale, ne descrive i<br />

contenuti sviluppandoli in: strategia e analisi, profilo dell'organizzazione, parametri del report,<br />

governance, coinvolgimento degli stakeholder e indicatori di performance economici, ambientali e<br />

sociali.<br />

Di seguito viene presentato uno schema di sintesi dei principali contenuti del Bilancio di Sostenibilità.<br />

Per ogni indicatore è riportata una descrizione sintetica del contenuto e il riferimento alla pagina del<br />

Bilancio di Sostenibilità 2008 o ad altra documentazione disponibile.<br />

1. Strategia e analisi<br />

2. Profilo dell’organizzazione<br />

3. Parametri del report<br />

Profilo del Bilancio<br />

Obiettivo e perimetro<br />

Assurance<br />

4. Governance, impegni,<br />

coinvolgimento degli Stakeholder<br />

Governance<br />

Impegno in iniziative esterne e<br />

coinvolgimento degli stakeholder<br />

Indicatore GRI Riferimento<br />

1.1, 1.2<br />

- pag. 6, 26-41<br />

- Bilancio Consolidato e d’Esercizio al<br />

31 dicembre 2008 - Principali rischi e<br />

incertezze cui Fiat S.p.A. e il Gruppo<br />

sono esposti<br />

2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5, 2.6, 2.7, 2.8, 2.9, 2.10 - pag. 10-25, 135-136<br />

- Bilancio Consolidato e d’Esercizio al<br />

31 dicembre 2008 - Il 2008 in sintesi;<br />

Azionisti; Nota Integrativa al Bilancio<br />

Consolidato, Informazioni per area<br />

geografica (Nota 32)<br />

- Relazione sulla Corporate<br />

Governance, Febbraio 2009, pag. 4-6<br />

3.1, 3.2, 3.3, 3.4<br />

3.5, 3.6, 3.7, 3.8, 3.9, 3.10, 3.11<br />

3.13<br />

4.1, 4.2, 4.3, 4.4, 4.5, 4.6, 4.7, 4.8, 4.9, 4.10<br />

4.11, 4.12, 4.13, 4.14, 4.15, 4.16, 4.17<br />

pag. 120-121<br />

pag. 24-25, 120-121<br />

pag. 159<br />

- pag. 26-28, 30<br />

- Relazione sulla Corporate Governance,<br />

Febbraio 2009<br />

- www.fiatgroup.com<br />

- pag. 28, 86-93, 104-117<br />

- www.fiatgroup.com


Indicatori di Performance<br />

Economica<br />

Performance economica<br />

Presenza sul mercato<br />

Impatti economici indiretti<br />

Indicatori di Performance<br />

Ambientale<br />

Materie Prime<br />

Energia<br />

Acqua<br />

Biodiversità<br />

Emissioni, scarichi, rifiuti<br />

Prodotti e servizi<br />

Conformità<br />

Trasporti<br />

Generale<br />

Indicatori di Performance<br />

Sociale<br />

Pratiche di lavoro e condizioni<br />

di lavoro adeguate<br />

Occupazione<br />

Relazioni Industriali<br />

Salute e Sicurezza sul lavoro<br />

Formazione e Istruzione<br />

Diversità e Pari Opportunità<br />

Diritti umani<br />

Pratiche di investimento e<br />

approvvigionamento<br />

Non discriminazione<br />

Libertà di associazione e<br />

contrattazione collettiva<br />

Lavoro minorile<br />

Lavoro forzato<br />

Pratiche di sicurezza<br />

Diritti delle popolazioni indigene<br />

Società<br />

Collettività<br />

Corruzione<br />

Contributi politici<br />

Comportamenti anti-collusivi<br />

Conformità<br />

Responsabilità di prodotto<br />

Salute e sicurezza dei consumatori<br />

Etichettatura di prodotti e servizi<br />

Marketing communication<br />

Rispetto della privacy<br />

Conformità<br />

Indicatore GRI Riferimento<br />

EC1, EC2, EC3, EC4<br />

EC5, EC6, EC7<br />

EC8, EC9<br />

EN1, EN2<br />

EN3, EN4, EN5, EN6, EN7<br />

EN8, EN9, EN10<br />

EN11, EN12, EN13, EN14, EN15<br />

EN16, EN17, EN18, EN19, EN20, EN21,EN22,<br />

EN23, EN24, EN25<br />

EN26, EN27<br />

EN28<br />

EN29<br />

EN30<br />

LA1, LA2, LA3<br />

LA4, LA5<br />

LA6, LA7, LA8, LA9<br />

LA10, LA11, LA12<br />

LA13, LA14<br />

HR1, HR2, HR3<br />

HR4<br />

HR5<br />

HR6<br />

HR7<br />

HR8<br />

HR9<br />

SO1<br />

SO2, SO3, SO4<br />

SO5, SO6<br />

SO7<br />

SO8<br />

PR1, PR2<br />

PR3, PR4, PR5<br />

PR6, PR7<br />

PR8<br />

PR9<br />

pag. 121, 123<br />

pag. 124-126<br />

pag. 126<br />

pag. 127<br />

pag. 127-128<br />

pag. 128-129<br />

pag. 129-130<br />

pag. 130-134<br />

pag. 134<br />

pag. 134<br />

pag. 134<br />

pag. 134<br />

pag. 135, 139, 140<br />

pag. 140-142<br />

pag. 142-144<br />

pag. 144-146<br />

pag. 146, 148<br />

pag. 150<br />

pag. 150<br />

pag. 150<br />

pag. 150<br />

pag. 151<br />

pag. 151<br />

pag. 151<br />

pag. 152<br />

pag. 152-153<br />

pag. 154<br />

pag. 154<br />

pag. 155<br />

pag. 155<br />

pag. 155-156<br />

pag. 157-158<br />

pag. 158<br />

pag. 158<br />

Indice dei contenuti GRI-G3 161


162<br />

Contatti<br />

Fiat S.p.A. - Sede Centrale<br />

Via Nizza, 250 - 10126 Torino (Italia)<br />

tel. +39 011 00.61111<br />

sito web www.fiatgroup.com<br />

Questa edizione del Bilancio di Sostenibilità è disponibile all’indirizzo: www.fiatgroup.com,<br />

informazioni e approfondimenti, nonché copie cartacee possono essere richiesti a:<br />

Fiat Group Corporate Communications<br />

Via Nizza 250 - 10126 Torino (Italia)<br />

tel. +39 011 00.63088<br />

fax +39 011 00.63798<br />

e-mail mediarelations@fiatgroup.com<br />

Investor Relations<br />

Via Nizza 250 - 10126 Torino (Italia)<br />

tel. +39 011 00.62709<br />

fax +39 011 00.63796<br />

e-mail investor.relations@fiatgroup.com<br />

Servizio Titoli S.p.A.<br />

C.so Ferrucci, 112 - 10138 Torino (Italia)<br />

tel. +39 011 00.59376<br />

numero verde 800-804027<br />

sito web www.serviziotitoli.it<br />

e-mail serviziotitoli@fiatgroup.com<br />

Fiat Group Purchasing S.r.l.<br />

C.so Agnelli, 200 - 10135 Torino (Italia)<br />

tel. +39 011 00.31111<br />

Unità di Sostenibilità<br />

Via Nizza 250 - 10126 Torino (Italia)<br />

e-mail csr@fiatgroup.com


163


Progetto grafico<br />

Atelier Roger Pfund, Communication visuelle S.A.<br />

Ginevra, Svizzera<br />

Coordinamento editoriale<br />

Frenda Advertising<br />

Torino, Italia<br />

Stampa<br />

Arti Grafiche Giacone<br />

Chieri (TO), Italia<br />

Stampato in Italia<br />

Marzo 2009<br />

Stampato su carta Satimat Green delle Cartiere Arjowiggins<br />

60% fibre certificate 40% fibre derivanti da foreste gestite in maniera sostenibile


Fiat S.p.A.<br />

Sede Centrale di Via Nizza, 250<br />

10126 Torino – Italia<br />

www.fiatgroup.com

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!