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Sostenibilita?_ITA_def:Layout 1 - FIAT SpA

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Sempre nel 2004 il Gruppo Fiat attiva un processo<br />

di Enterprise Risk Management il cui framework<br />

di riferimento è il COSO (The Committee of<br />

Sponsoring Organizations of the Tradeway<br />

Commission) - Enterprise Risk Management<br />

(ERM) - Integrated Framework del 29 settembre<br />

2004.<br />

Nel 2005 l’Assemblea degli Azionisti di Fiat S.p.A.<br />

approva articolati requisiti per la valutazione<br />

annuale dell’indipendenza degli amministratori.<br />

Sempre nel 2005 il Consiglio di Amministrazione<br />

approva la Procedura di Gruppo per il<br />

conferimento di incarichi a società di revisione al<br />

fine di salvaguardare il requisito di indipendenza<br />

delle società incaricate della revisione contabile.<br />

Entra inoltre in vigore nel 2005 la Procedura per<br />

la gestione delle denunce che ha la finalità di<br />

disciplinare il processo operativo di ricevimento,<br />

archiviazione e riscontro delle segnalazioni di<br />

violazione del Codice di Condotta pervenute da<br />

qualsiasi soggetto interno (dipendenti) o esterno<br />

Il Modello di Enterprise Risk Management (ERM)<br />

Il Gruppo Fiat considera il sistema di controllo interno un<br />

elemento fondamentale della Governance aziendale e ha<br />

implementato il modello ERM per garantirne l’efficienza e<br />

l’efficacia, assicurando un’attenta gestione dei rischi.<br />

A questo fine il Gruppo ha studiato e adattato alle proprie<br />

esigenze l’Enterprise Risk Management, il framework<br />

pubblicato nel settembre 2004 dal COSO (The Committee<br />

of Sponsoring Organizations of the Tradeway Commission),<br />

il comitato formato da cinque associazioni professionali<br />

americane con competenze specifiche di bilancio e<br />

auditing.<br />

L’ERM è stato strutturato come un processo aziendale con<br />

obiettivi e ruoli <strong>def</strong>initi in tutta l’organizzazione. Consente<br />

un costante monitoraggio dei rischi che possono impedire<br />

il raggiungimento degli obiettivi aziendali ma anche<br />

rappresentare delle opportunità.<br />

Il processo è coordinato centralmente dall’ente aziendale<br />

Group Control, mentre nei Settori la responsabilità è stata<br />

attribuita ai Chief Financial Officer (CFO).<br />

La mappatura dei rischi è stata effettuata centralmente<br />

con un approccio top-down, partendo dagli obiettivi di<br />

processo e identificando 80 risk drivers in diverse<br />

aree/processi. La valutazione del rischio segue invece un<br />

all’Azienda (fornitori, clienti eccetera).<br />

Nel 2006 il Gruppo Fiat, in qualità di “Foreign<br />

registrant accelerated filer”, certifica il sistema di<br />

controllo interno sul reporting finanziario previsto<br />

dalla sezione 404 del Sarbanes Oxley Act<br />

statunitense. Le attività effettuate dal<br />

management e dall’Internal Audit con riferimento<br />

al processo di conformità al Sarbanes-Oxley Act,<br />

nonostante il delisting dal New York Stock<br />

Exchange (NYSE), sono state di fatto mantenute<br />

come attività di valutazione e monitoraggio del<br />

Sistema di Controllo Interno sul Financial<br />

Reporting (ICFR). Ciò anche al fine di supportare<br />

la certificazione da parte dell’Amministratore<br />

Delegato e dei dirigenti preposti alla redazione<br />

dei documenti contabili societari, richiesta dalla<br />

legge italiana 262/2005 a partire dal 2007. Sia a<br />

livello di Gruppo sia di Settore, i risultati delle<br />

attività ICFR sono periodicamente comunicate al<br />

top management e al Comitato Controllo Interno.<br />

approccio bottom-up: partendo dalla singola Società o<br />

business unit, ogni rischio è valutato in termini di<br />

probabilità di accadimento e impatto (economico, di<br />

continuità di business o di ritorno d’immagine aziendale)<br />

entrambi, come alto/medio/basso, fino ad ottenere una<br />

valutazione di Settore.<br />

Il modello prevede che siano inoltre descritte le misure in<br />

essere, <strong>def</strong>inite le future misure di contenimento dei rischi<br />

non accettabili, i piani di azione e i relativi responsabili.<br />

L’intero processo è supportato da un sistema informatico<br />

sviluppato internamente ad hoc.<br />

Al temine del processo, i Risk Report di ogni Settore<br />

vengono consolidati dando vita al Group Risk Report.<br />

Con l’approvazione delle linee di indirizzo per il Sistema di<br />

Controllo Interno, nel dicembre del 2002, il Gruppo Fiat ha<br />

stabilito che, nei singoli Settori, in base a determinati<br />

criteri (natura del rischio, probabilità, impatto eccetera) i<br />

rischi devono essere sottoposti all’esame del Consiglio di<br />

Amministrazione da parte degli Amministratori Esecutivi.<br />

Inoltre, la mappa dei rischi e delle contromisure è<br />

presentata annualmente al Comitato Controllo Interno che<br />

tra i suoi compiti ha anche quello di assistere il Consiglio<br />

nel verificare l’adeguatezza e l’effettivo funzionamento del<br />

Sistema di Controllo Interno.<br />

La funzione Internal<br />

Audit ha attuato un<br />

external quality<br />

assessment<br />

ottenendo il giudizio<br />

di generally compliant<br />

agli standard<br />

internazionali di<br />

Internal Audit. Tra le<br />

best practice emerse:<br />

il posizionamento<br />

organizzativo, lo<br />

sviluppo professionale,<br />

i metodi e i sistemi<br />

informatici utilizzati<br />

Il Gruppo e la Sostenibilità Modello di Corporate Governance 27

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