Sostenibilita?_ITA_def:Layout 1 - FIAT SpA
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Bilancio di<br />
Sostenibilità 2008<br />
Responsabilità economica, ambientale e sociale
Bilancio di<br />
Sostenibilità 2008<br />
Responsabilità economica, ambientale e sociale
Fiat Identity<br />
16 Board of Directors<br />
19 History of the Fiat Group<br />
22 Profile and Structure of the Group<br />
27 Corporate Governance<br />
29 Application of the Code of Conduct<br />
30 Evolution of the Compliance<br />
Imporre la propria volontà agli altri, è forza.<br />
Program pursuant to Legislative<br />
Decree 231/2001<br />
Imporre la propria volontà a se stesso,<br />
è forza superiore. Lao Tse
Indice<br />
6 Lettera agli stakeholder<br />
Il Gruppo e la Sostenibilità<br />
10 Un anno di Sostenibilità: fatti e numeri<br />
12 Profilo del Gruppo<br />
13 Automobili<br />
18 Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni<br />
20 Veicoli Industriali<br />
21 Componenti e Sistemi di Produzione<br />
24 Mappa dei principali accordi internazionali attivi<br />
26 Modello di Corporate Governance<br />
28 Governance della Sostenibilità<br />
29 Piano di Sostenibilità<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile<br />
44 Mobilità ecologica e sicura<br />
45 A Fiat il primato europeo per le più basse<br />
emissioni di CO 2<br />
48 Leader nei combustibili alternativi<br />
52 Viaggio nei sistemi di trazione alternativi<br />
54 Bollino verde per il trasporto urbano<br />
56 Riciclare che passione<br />
58 Sicure dentro e fuori<br />
64 Innovazione sostenibile<br />
65 Tecnologia pulita<br />
66 PHYLLA: il sole a quattro ruote<br />
68 L’azienda agricola piena di energia<br />
70 La prima Ferrari verde<br />
71 Transport Concept: trasporto ad elevata efficienza<br />
72 Comunicazione tra veicoli e infrastrutture<br />
per la mobilità del futuro<br />
72 Meno consumi e più sicurezza<br />
74 Innovazione che migliorano la qualità della vita<br />
75 Progetti e collaborazioni in Europa<br />
76 Fabbriche amiche dell’ambiente<br />
78 WCM verso la fabbrica eccellente<br />
81 Integrazione della gestione ambientale<br />
nei processi produttivi<br />
82 Riduzione delle emissioni in atmosfera dei Composti<br />
Organici Volatili<br />
83 Riduzione dei consumi energetici e ricorso<br />
a energie alternative<br />
85 La realtà virtuale per la riduzione degli sprechi<br />
86 Le persone, “motore” del Gruppo<br />
86 Gestione e sviluppo delle risorse<br />
90 Formazione e gestione della conoscenza:<br />
importanti alleati per lo sviluppo delle persone<br />
94 Salute e sicurezza, un impegno prioritario<br />
98 I nostri figli, il nostro futuro<br />
100 Relazioni industriali<br />
104 Unetversity: l’università per tecnici e forza vendita<br />
106 Orientare l’Azienda verso il cliente<br />
110 Fornitori come partner<br />
112 Uno sviluppo in sintonia con le comunità<br />
La performance in numeri<br />
120 Parametri del Report<br />
121 Indicatori di performance<br />
159 Lettera di attestazione del Bilancio di Sostenibilità<br />
160 Indice dei contenuti GRI-G3<br />
5
6<br />
Lettera agli stakeholder<br />
Lettera agli stakeholder<br />
Per il Gruppo Fiat la sostenibilità è qualcosa che va al di là delle pagine di un Bilancio.<br />
La consideriamo un modo di fare impresa, una mentalità che guida le scelte di ogni giorno, affinché<br />
siano prese in maniera responsabile e con piena coscienza delle conseguenze che ne possono derivare.<br />
Il nostro obiettivo è che questa visione sia sempre più radicata all’interno dell’Azienda e che pervada<br />
ogni processo, ad ogni livello e in ogni settore di attività.<br />
Il 2008 è stato un anno fondamentale per dare corpo alla nostra idea di sostenibilità e trasferirla in un<br />
sistema di gestione strutturato. Nel corso dell’anno, infatti, il Gruppo Fiat ha adottato importanti<br />
iniziative per allineare i propri comportamenti alle migliori pratiche internazionali.<br />
Come primo passo, è stata costituita un’unità interna specificamente dedicata, con il compito di<br />
facilitare la diffusione della cultura della responsabilità economica, ambientale e sociale e di<br />
promuovere lo sviluppo di pratiche sostenibili.<br />
Lo stesso top management è parte attiva nel percorso di miglioramento continuo che guida l’Azienda.<br />
Inoltre, per la prima volta, è stato elaborato un dettagliato Piano di Sostenibilità, che contiene gli<br />
impegni della Fiat, suddivisi nelle diverse aree di responsabilità, per il breve e medio periodo: dalla<br />
promozione di una mobilità sempre più sostenibile alla riduzione dell’impatto ambientale dei processi<br />
produttivi, dalla gestione e sviluppo delle risorse umane al miglioramento della qualità della vita<br />
lavorativa, dalle attività per la rete di vendita alle iniziative a favore delle comunità locali.<br />
I progressi verso il raggiungimento di questi obiettivi verranno costantemente verificati grazie<br />
anche all’adozione di un sistema di monitoraggio gestionale basato su un set specifico di indicatori<br />
di performance.<br />
Già nel corso dell’anno sono stati raggiunti traguardi di rilievo.<br />
In campo ambientale, ad esempio, a Fiat è stato riconosciuto il primato, tra i principali costruttori in<br />
Europa, per il più basso livello di emissioni di CO 2 , risultando la più virtuosa sia a livello di brand sia<br />
come Fiat Group Automobiles. Inoltre, con il lancio della Grande Punto “Natural Power”, Fiat ha<br />
rafforzato la leadership nel campo delle vetture ecologiche alimentate a metano, grazie anche ai motori<br />
sviluppati da FPT Powertrain Technologies. New Holland ha consolidato il proprio posizionamento<br />
come “Clean Energy Leader”, offrendo un’ampia gamma di prodotti compatibili con il biodiesel puro,<br />
mentre Iveco, oltre a proporre una gamma che soddisfa gli standard più severi in termini di emissioni<br />
inquinanti, in largo anticipo rispetto alle scadenze di legge, ha avviato la sperimentazione di veicoli<br />
ibridi diesel-elettrici. Magneti Marelli, infine, si è confermata attore primario nel campo della mobilità<br />
sostenibile, aggiudicandosi uno pei premi automotive più prestigiosi al mondo per il sistema TetraFuel.<br />
Questi esempi, che rappresentano solo una piccola parte dei risultati ottenuti, ci dicono che<br />
stiamo procedendo nella giusta direzione e non fanno altro che rappresentare per tutti noi uno<br />
stimolo a proseguire.
Il Bilancio di Sostenibilità che vi presentiamo, giunto alla sua quinta edizione, pur continuando a<br />
seguire le linee guida della Global Reporting Initiative, è stato rinnovato, nella forma e nei contenuti,<br />
per coniugare il rigore del documento alla facilità di lettura dei dati e delle informazioni.<br />
Come dicevamo, non crediamo che il nostro impegno si esaurisca nelle pagine di un Bilancio.<br />
Siamo convinti che i grandi passi avanti compiuti e gli obiettivi ambiziosi che ci siamo posti – di cui<br />
troverete ampio riflesso in questo documento – diano alla Fiat e a tutti i nostri stakeholder la garanzia<br />
che le “buone pratiche” non siano affidate alla sensibilità delle singole persone, ma diventino parte<br />
integrante della strategia di business del Gruppo.<br />
Sappiamo che abbiamo di fronte un anno difficile, dovuto al deterioramento delle condizioni di<br />
mercato in gran parte dei settori e delle aree geografiche in cui operiamo.<br />
Ma la Fiat è pronta ad affrontare le trasformazioni che interverranno e a farlo da protagonista.<br />
Siamo pronti a salvaguardare, insieme ai nostri marchi, anche il nostro metodo di gestione, basato<br />
sulla convinzione che un percorso di sviluppo industriale abbia valore solo se è anche sostenibile.<br />
Il Presidente L’Amministratore Delegato<br />
Luca Cordero di Montezemolo Sergio Marchionne<br />
Lettera agli stakeholder 7
Più le circostanze sono contro di te,<br />
più la tua forza interiore<br />
sarà luminosa. Swami Vivekananda
Il Gruppo e la Sostenibilità<br />
10 Un anno di Sostenibilità: fatti e numeri<br />
12 Profilo del Gruppo<br />
24 Mappa dei principali accordi internazionali attivi<br />
26 Modello di Corporate Governance<br />
28 Governance della Sostenibilità<br />
29 Piano di Sostenibilità
Un anno di Sostenibilità: fatti e numeri<br />
Per il secondo anno Fiat è<br />
leader per le più basse<br />
emissioni di CO 2<br />
in Europa con 133,7 g/km<br />
Grande Punto a metano nominata<br />
Clean Car of the Year<br />
Centro Ricerche Fiat<br />
protette 51 invenzioni<br />
e ottenuti oltre 300 nuovi<br />
diritti di brevetto<br />
a livello mondo<br />
Fiat Group Automobiles premiata<br />
con il CRM Excellence<br />
Award di Gartner per la<br />
strategia di Customer<br />
Relationship Management<br />
10 Il Gruppo e la Sostenibilità Un anno di Sostenibilità: fatti e numeri<br />
Fiat e Iveco leader<br />
europei nelle vendite dei<br />
veicoli a metano<br />
2 miliardi di euro investiti<br />
in ricerca e sviluppo<br />
Medaglia d’oro al<br />
Sima Innovation Awards per il<br />
trattore New Holland NH 2TM<br />
alimentato a idrogeno<br />
5 stelle Euro NCAP<br />
per Alfa MiTo e Lancia Delta che<br />
si aggiungono a Fiat 500, Grande<br />
Punto, Bravo, Croma e Alfa 159<br />
PACE Award a Magneti<br />
Marelli per la tecnologia TetraFuel ®<br />
Il motore F32 di FPT Powertrain<br />
Technologies, per le macchine di<br />
CNH - Case New Holland, è<br />
Diesel dell’anno<br />
Il livello di soddisfazione<br />
del cliente Iveco con<br />
Assistance Non-Stop è pari a<br />
9 punti su 10
263 milioni di euro spesi<br />
per il miglioramento della sicurezza<br />
e dell'ambiente di lavoro<br />
19 milioni di euro<br />
l'impegno del Gruppo a favore<br />
delle comunità<br />
-3,2% il consumo<br />
di energia per vettura<br />
prodotta nei siti Fiat Group<br />
Automobiles<br />
Mirafiori Baby il più grande<br />
asilo nido aziendale d’Italia<br />
8.000 persone aiutate<br />
in Brasile, dal 2004, con il<br />
progetto Árvore da Vida<br />
117 certificazioni<br />
ISO 14001<br />
-30% i Composti<br />
Organici Volatili emessi<br />
dai siti europei di Fiat Group<br />
Automobiles<br />
91 milioni di euro spesi per la<br />
formazione di 133 mila<br />
dipendenti: +14% rispetto al 2007<br />
Con Autonomy tutta la<br />
gamma di Fiat Group Automobiles<br />
può essere adattata per chi ha<br />
ridotte capacità<br />
motorie<br />
Certificazione LEED<br />
(Leadership in Energy and<br />
Environmental Design) allo<br />
stabilimento Magneti Marelli<br />
Powertrain di Hortolandia (Brasile)<br />
81% del valore dei materiali<br />
diretti acquistati da Fiat Group<br />
Automobiles e FPT Powertrain<br />
Technologies proviene da siti di<br />
fornitori certificati<br />
ISO 14001<br />
Il Gruppo e la Sostenibilità Un anno di Sostenibilità: fatti e numeri 11
Profilo del Gruppo<br />
Struttura del Gruppo: principali Settori<br />
<strong>FIAT</strong> GROUP<br />
AUTOMOBILES<br />
100%<br />
Automobili<br />
MASERATI<br />
100%<br />
12 Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo<br />
Fiat è il più grande Gruppo manifatturiero<br />
italiano.<br />
Da più di cent’anni opera in campo<br />
automotoristico progettando, costruendo e<br />
vendendo automobili, camion, trattori, macchine<br />
agricole, macchine movimento terra, motori e<br />
componenti per autoveicoli, mezzi e sistemi di<br />
produzione.<br />
Il Gruppo svolge attività industriali e di servizi<br />
finanziari nel settore automotoristico attraverso<br />
Società localizzate in circa 50 Paesi e intrattiene<br />
rapporti commerciali con clienti in circa 190 Paesi.<br />
Con 203 stabilimenti, occupa più di 198 mila<br />
dipendenti in tutto il mondo e dispone di 118<br />
centri di ricerca e sviluppo nei cinque continenti,<br />
in cui operano circa 14.500 persone altamente<br />
qualificate.<br />
I ricavi, pari a 59,4 miliardi di euro, sono<br />
aumentati dell’1,5 per cento rispetto al 2007: la<br />
significativa performance dei primi nove mesi<br />
(+8,4 per cento) è stata compensata dai cali<br />
registrati dalla maggior parte dei Settori nel<br />
quarto trimestre (-17,2 per cento rispetto al 2007).<br />
Il risultato della gestione ordinaria di 3,4 miliardi<br />
di euro è aumentato del 4 per cento (+129 milioni<br />
di euro): gli incrementi conseguiti dalle Macchine<br />
per l’Agricoltura, dai Veicoli Industriali e dalle<br />
auto di lusso hanno più che bilanciato i cali<br />
registrati da Fiat Group Automobiles, dai<br />
Componenti e dalle Macchine per le Costruzioni.<br />
Gruppo Fiat 2008 2007 2006<br />
Ricavi netti (milioni di euro) 59.380 58.529 51.832<br />
Dipendenti a fine esercizio (numero) 198.348 185.227 172.012<br />
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro) (1) 5.263 3.985 3.789<br />
Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (2) (1) Al netto dei veicoli ceduti in buy-back.<br />
(2) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />
1.986 1.741 1.591<br />
FERRARI<br />
85%<br />
Macchine per<br />
l’Agricoltura e<br />
le Costruzioni<br />
CNH<br />
89,3%<br />
Veicoli<br />
Industriali<br />
IVECO<br />
100%<br />
FPT POWERTRAIN<br />
TECHNOLOGIES<br />
100%<br />
Componenti e Sistemi<br />
di Produzione<br />
MAGNETI<br />
MARELLI<br />
100%<br />
TEKSID<br />
84,8%<br />
COMAU<br />
100%
Automobili<br />
Fiat è tra i fondatori dell’industria automobilistica<br />
europea. In più di un secolo di attività l’Azienda<br />
ha prodotto quasi 93 milioni di vetture e veicoli<br />
commerciali leggeri e per ben 12 volte i modelli<br />
del Gruppo si sono aggiudicati il titolo di “Auto<br />
dell’anno”. Il business dell’automobile comprende<br />
Fiat Group Automobiles, Maserati e Ferrari.<br />
Fiat Group Automobiles<br />
Fiat Group Automobiles (FGA) progetta, produce<br />
e vende automobili con i marchi Fiat, Alfa Romeo,<br />
Lancia e Abarth, oltre che veicoli commerciali con<br />
il marchio Fiat Professional. Ogni brand ha<br />
un’identità specifica e persegue politiche<br />
commerciali e di marketing distinte.<br />
Fiat<br />
Fiat è il marchio caratterizzato da creatività e<br />
versatilità. Sui suoi modelli tante soluzioni<br />
originali al servizio della massima praticità.<br />
Senza per questo rinunciare al gusto di un design<br />
“Made in Italy”, che spesso si trasforma in icona<br />
di successo, come è avvenuto con la 500.<br />
Nel 2008 è stato presentato Qubo, primo “free<br />
space” del marchio, seguito in autunno dalla<br />
Grande Punto Natural Power, versione a doppia<br />
alimentazione (benzina e metano), che conferma<br />
ancora una volta l’attenzione del brand verso<br />
l’ambiente. L’impegno costante verso la ricerca di<br />
soluzioni ecocompatibili ha portato Fiat ad essere<br />
leader per le più basse emissioni di CO 2 tra i<br />
dieci marchi automobilistici più venduti in<br />
Europa (fonte: JATO Dynamics, dati relativi<br />
all’anno 2008).<br />
Alfa Romeo<br />
Alfa Romeo è simbolo di sportività, tecnologia e<br />
comfort in un design unico. Tutta la gamma lo<br />
conferma: dalla 147 alla 159, dalla Spider alla<br />
Brera, alla serie speciale 8C, cui si ispira la<br />
Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo 13
14<br />
Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo<br />
nuovissima MiTo, commercializzata nel 2008.<br />
MiTo è la compatta più sportiva del mercato, che<br />
in quattro metri propone tutti i valori dell’Alfa<br />
Romeo e si distingue per stile, agilità ed<br />
eccellenza tecnica finalizzata al piacere di guida.<br />
Lancia<br />
Lancia si propone come marchio elitario ed<br />
esclusivo. I suoi modelli sono caratterizzati da<br />
un’eleganza da “indossare” nella vita di ogni<br />
giorno. Tra le vetture della gamma troviamo infatti<br />
la Ypsilon, la “city limousine” Musa, il<br />
monovolume più venduto in Italia, e dal 2008 la<br />
Delta. Vettura dal nome storico, quest’ultima<br />
segna il ritorno del marchio nel segmento delle<br />
berline medie, con una proposta che sintetizza<br />
due valori fondamentali per il marchio: il fascino<br />
dello stile e un temperamento audace e<br />
innovatore.
Abarth<br />
Rilanciato due anni fa, Abarth è sinonimo di<br />
grinta ed emozione sportiva. Sotto il segno dello<br />
Scorpione sono tornate, in chiave moderna, tutte<br />
le attività di un tempo. Nel 2008 il marchio ha<br />
presentato la Abarth 500, il kit “esseesse” con il<br />
quale elaborarla e infine l’edizione limitata<br />
Assetto Corse.<br />
Fiat Professional<br />
Fiat Professional è il marchio dei veicoli<br />
commerciali leggeri. È un punto di riferimento per<br />
chi cerca produttività, facilità d’uso e bassi<br />
consumi. Lo testimonia il suo ampio successo di<br />
mercato e la recente conquista del titolo<br />
“International Van of the Year 2009” da parte del<br />
Fiorino, arricchitosi nel 2008 di due nuove versioni.<br />
Fiat Group Automobiles 2008 2007 2006<br />
Ricavi netti (milioni di euro) 26.937 26.812 23.702<br />
Dipendenti a fine esercizio (numero) 52.634 50.542 44.691<br />
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro) (1) 2.288 1.865 2.163<br />
Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (2) 843 751 675<br />
Autovetture e veicoli commerciali consegnati (numero)<br />
(1) Al netto dei veicoli ceduti in buy-back.<br />
(2) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />
2.152.500 2.233.800 1.980.300<br />
Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo 15
16<br />
Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo<br />
Maserati<br />
Maserati significa auto di lusso, equipaggiate con<br />
le tecnologie più avanzate e facilmente<br />
riconoscibili per l’inconfondibile eleganza delle<br />
linee. Come dimostrano i modelli presentati nel<br />
2008: dalla GranTurismo S, affascinante<br />
interpretazione della sportività Maserati, alla<br />
nuova Quattroporte, ora declinata nelle versioni<br />
4,2 e 4,7 litri. La MC12, nella scorsa stagione, è<br />
stata ancora la vettura vincente nel Campionato<br />
Fia GT, dove ha contribuito alla vittoria del titolo<br />
Squadre e Piloti.<br />
Maserati 2008 2007 2006<br />
Ricavi netti (milioni euro) 825 694 519<br />
Dipendenti a fine esercizio (numero) 767 695 649<br />
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro) (1) 73 97 82<br />
Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (2) 47 54 46<br />
Autovetture consegnate (numero)<br />
(1) Al netto dei veicoli ceduti in buy-back.<br />
(2) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />
8.759 7.496 5.734
Ferrari<br />
Simbolo di eccellenza e di sportività, Ferrari non<br />
ha bisogno di presentazioni. Il suo biglietto da<br />
visita sono i titoli conquistati in Formula Uno:<br />
16 nella categoria Costruttori e 15 in quella Piloti.<br />
Oltre che, ovviamente, i modelli Gran Turismo:<br />
automobili uniche nel design, nella tecnologia e<br />
nel lusso che in tutto il mondo rappresentano il<br />
più prestigioso “Made in Italy”. Nel 2008 la<br />
gamma del Cavallino si è arricchita della nuova<br />
California, prima “8 cilindri” coupé-cabriolet della<br />
Casa con motore anteriore centrale, caratterizzata<br />
da numerosi contenuti innovativi.<br />
Ferrari 2008 2007 2006<br />
Ricavi netti (milioni di euro) 1.921 1.668 1.447<br />
Dipendenti a fine esercizio (numero) 3.017 2.926 2.870<br />
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro) (1) 311 246 142<br />
Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (2) 164 147 83<br />
Autovetture omologate consegnate alla rete (numero)<br />
(1) Al netto dei veicoli ceduti in buy-back.<br />
(2) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />
6.452 6.368 5.650<br />
Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo 17
18<br />
Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo<br />
Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni<br />
CNH - Case New Holland produce e<br />
commercializza trattori, mietitrebbia e un’ampia<br />
gamma di macchine per soddisfare ogni esigenza<br />
di chi lavora nell’agricoltura. E poi caricatori,<br />
escavatori, pale e terne per rispondere alle<br />
necessità di coloro che operano nel campo delle<br />
costruzioni. Questi i prodotti di CNH - Case New<br />
Holland, un’Azienda del Gruppo che è<br />
internazionale per nascita e vocazione.<br />
Si costituisce, infatti, nel 1999 dall’unione di due<br />
costruttori prestigiosi e oggi opera in tutto il<br />
mondo attraverso quattro marchi globali e due<br />
regionali.<br />
Macchine per l’Agricoltura<br />
New Holland Agriculture è uno dei produttori<br />
leader mondiali di macchine per l’agricoltura.<br />
Il marchio è fortemente impegnato nel sostenere<br />
tutte le potenzialità dei biocarburanti in<br />
agricoltura e offre l’intera gamma con motori che<br />
possono essere alimentati con biodiesel al cento<br />
per cento. Case IH, specializzata nella costruzione<br />
di un’ampia gamma di trattori, mietitrebbia e<br />
imballatrici, dispone - tra l’altro - di una serie di<br />
prodotti a quattro ruote motrici con potenza fino a<br />
600 cavalli. Infine Steyr da oltre 60 anni è leader<br />
di mercato in Austria nella fabbricazione di<br />
trattori che si collocano nel segmento “premium”<br />
del mercato europeo.
Macchine per le Costruzioni<br />
New Holland Construction è un produttore<br />
globale che offre una gamma completa di<br />
macchine movimento terra. Può contare su una<br />
rete di 800 concessionari e più di 2.100 punti<br />
vendita distribuiti in cento Paesi e, grazie<br />
all’esperienza dei prestigiosi marchi da cui ha<br />
tratto origine, vanta prodotti di qualità che<br />
rispondono ad alti standard di sicurezza.<br />
Case Construction, che opera nel comparto da<br />
quasi 170 anni, produce vari tipi di mezzi, come<br />
mini pale gommate, terne, escavatori ad alta<br />
potenza e caricatori gommati, progettati per<br />
affrontare condizioni climatiche estreme o aree a<br />
rischio. Kobelco, infine, offre sul mercato<br />
americano una gamma di prodotti caratterizzati<br />
da soluzioni tecnologiche d’avanguardia.<br />
CNH - Case New Holland 2008 2007 2006<br />
Ricavi netti (milioni di euro) 12.723 11.843 10.527<br />
Dipendenti a fine esercizio (numero) 31.521 28.173 25.335<br />
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro) (1) 676 648 394<br />
Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (2) (1) Al netto dei veicoli ceduti in buy-back.<br />
(2) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />
286 308 289<br />
Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo 19
20 Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo<br />
Veicoli Industriali<br />
Camion e autobus per muovere tonnellate di<br />
merci e trasportare milioni di persone, per<br />
operare in città e sulle autostrade, ma anche nelle<br />
zone più impervie: dal deserto africano alla<br />
Siberia e alla Cina. Veicoli per entrare nelle cave,<br />
nelle miniere e spostare grandi quantità di merci<br />
e di materiali pesanti, come marmi o laterizi.<br />
E poi mezzi di pronto intervento, come i veicoli<br />
antincendio, per dare soccorso immediato in<br />
situazioni di emergenza o i mezzi impiegati in<br />
impegnative missioni di peacekeeping. Tutti<br />
questi veicoli industriali sono realizzati da Iveco,<br />
il Settore di Fiat Group che offre al mercato una<br />
gamma completa di mezzi da lavoro, capaci di<br />
rispondere a qualsiasi necessità.<br />
Iveco<br />
Iveco è leader nel trasporto su gomma: progetta e<br />
costruisce un’articolata serie di veicoli industriali<br />
leggeri (da 2,8 a 6 tonnellate di peso totale a<br />
terra), medi (da 6 a 16 tonnellate) e pesanti (oltre<br />
le 16 tonnellate) sia per il trasporto stradale sia<br />
per impieghi off-road. L’anno scorso hanno<br />
debuttato con il marchio Iveco il nuovo<br />
Eurocargo, camion ”medio”, proposto in versione<br />
stradale e 4x4, e due inediti veicoli fuoristrada<br />
leggeri: il Massif e la Campagnola, storico<br />
modello rilanciato nel 2008.<br />
Iveco Irisbus<br />
Iveco Irisbus è uno dei principali costruttori<br />
europei che operano nel settore del trasporto<br />
collettivo di persone. Tra i veicoli presentati di<br />
recente si segnalano il Crossway Low Entry, un<br />
autobus ribassato per servizi intercity e, per il<br />
trasporto di alto livello, Crealis, autobus che<br />
adotta numerose soluzioni innovative, soprattutto<br />
nel design esterno ed interno.<br />
Iveco Magirus<br />
Con il marchio Iveco Magirus, il Settore è<br />
protagonista nel comparto dei mezzi antincendio<br />
e di soccorso, ed è in particolare leader mondiale<br />
nel segmento delle scale.
Iveco Astra<br />
Iveco Astra, invece, è sinonimo di forza e<br />
versatilità, grazie ad una gamma di mezzi capaci<br />
di destreggiarsi nelle cave e nelle miniere più<br />
impervie e di movimentare grandi quantità di<br />
materiali pesanti. Nel 2008 Iveco Astra ha lanciato<br />
il grande dumper rigido RD50, che ha una portata<br />
utile di 50 tonnellate.<br />
Iveco Defence Vehicles<br />
Iveco Defence Vehicles è specializzata nei veicoli<br />
adatti ad applicazioni per la difesa. Il suo fiore<br />
all’occhiello è il Light Multirole Vehicle (LMV)<br />
protagonista di tante missioni di pace durante le<br />
quali ha dato prova delle sue eccezionali qualità<br />
nella protezione degli equipaggi, salvando molte<br />
vite umane.<br />
Veicoli industriali 2008 2007 2006<br />
Ricavi netti (milioni di euro) 10.768 11.196 9.136<br />
Dipendenti a fine esercizio (numero) (3) 27.108 26.461 24.533<br />
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro) (1) 426 347 342<br />
Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (2) 246 207 174<br />
Unità consegnate (numero) 192.100 211.700 181.500<br />
(1) Al netto dei veicoli ceduti in buy-back.<br />
(2) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />
(3) Esclude i dipendenti occupati nelle attività powertrain confluite in FPT Powertrain Technologies (8.335 unità a fine 2008 e 8.218 unità a fine 2007).<br />
Componenti e Sistemi di Produzione<br />
L’area di business Componenti e Sistemi di<br />
Produzione riunisce quattro Settori che hanno un<br />
ruolo strategico per il Gruppo: FPT Powertrain<br />
Technologies, Magneti Marelli, Teksid e Comau.<br />
Ognuno nel proprio campo, infatti, fornisce alle<br />
nostre Aziende prodotti, oltre che supporto<br />
tecnologico e ingegneristico. Queste competenze<br />
permettono loro di essere partner qualificati<br />
anche di altri costruttori.<br />
FPT Powertrain Technologies<br />
FPT Powertrain Technologies (FPT) è il Settore che<br />
si occupa di tutte le attività del Gruppo nel campo<br />
di propulsori e cambi per vetture, veicoli<br />
commerciali leggeri medi e pesanti, autobus,<br />
macchine agricole e da costruzione. FPT sviluppa<br />
Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo 21
22 Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo<br />
soluzioni anche per il comparto marino e<br />
nell’ambito della Power Generation. Nell’Azienda<br />
operano circa tremila tecnici altamente<br />
specializzati, che si dedicano alla ricerca, allo<br />
sviluppo e all’ingegnerizzazione di tecnologie<br />
innovative. Nel 2008 l’attività di FPT<br />
ha accompagnato lo sviluppo delle tante novità<br />
Magneti Marelli<br />
Molti dei componenti nevralgici di un veicolo,<br />
dai fari ai sistemi di controllo motore, dalle<br />
sospensioni all’elettronica che costituisce il<br />
“sistema nervoso” del mezzo, sono progettati e<br />
realizzati da Magneti Marelli. L’Azienda, che ha<br />
dimensione internazionale ed è presente in 18<br />
Paesi, opera in diverse aree di business:<br />
illuminazione, sistemi elettronici, controllo<br />
motore, sistemi di scarico, sospensioni e<br />
ammortizzatori, componenti plastici, motorsport e<br />
distribuzione di ricambi al mercato indipendente.<br />
Rispondendo alle esigenze dei clienti, nel 2008<br />
Magneti Marelli ha realizzato decine di nuovi<br />
prodotti in tutte le linee di business. Tra questi si<br />
segnalano i componenti per Lancia Delta, Alfa<br />
MiTo, Abarth 500 e Maserati GranTurismo.<br />
Magneti Marelli 2008 2007 2006<br />
Ricavi netti (milioni di euro) 5.447 5.000 4.455<br />
Dipendenti a fine esercizio (numero) 33.216 27.962 25.195<br />
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro) 474 319 293<br />
Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (1) 268 221 210<br />
(1) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />
presentate dai marchi del Gruppo, realizzando<br />
numerosi prodotti tra i quali si segnalano i diesel<br />
Euro 5 per Fiat Bravo e Lancia Delta, il nuovo<br />
motore 1.4 litri a doppia alimentazione metanobenzina<br />
per Fiat Grande Punto e<br />
l’industrializzazione del sistema Start&Stop per<br />
Fiat 500 Pur-O 2 ® .<br />
FPT Powertrain Technologies 2008 2007 2006<br />
Ricavi netti (milioni di euro) 7.000 7.075 6.145<br />
Dipendenti a fine esercizio (numero) (2) 20.507 19.876 18.924<br />
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro) 898 365 254<br />
Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (1) (1) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />
141 70 74<br />
(2) Include anche i dipendenti Iveco occupati nelle attività powertrain confluite in FPT Powertrain Technologies (8.335 unità a fine 2008 e 8.218 unità a fine 2007).
Teksid<br />
Teksid, con più di 60 anni di esperienza, è oggi il<br />
più grande gruppo di fonderie di ghisa del<br />
mondo, con una capacità produttiva di circa 600<br />
mila tonnellate annue. In questo materiale, infatti,<br />
realizza basamenti, teste cilindri e altri<br />
componenti per motori, oltre che particolari per<br />
trasmissioni, cambi e sospensioni. Costruisce<br />
anche teste cilindri in alluminio. Tra i suoi clienti,<br />
oltre alle Aziende di Fiat Group, ci sono anche i<br />
più importanti costruttori del mondo di<br />
automobili, camion, trattori e motori diesel.<br />
Teksid 2008 2007 2006<br />
Ricavi netti (milioni di euro) 837 783 979<br />
Dipendenti a fine esercizio (numero) 7.600 7.826 8.342<br />
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro) 41 32 32<br />
Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (1) 3 1 5<br />
(1) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />
Comau<br />
Come specialista nei sistemi di automazione<br />
industriale destinati al Settore autoveicolistico,<br />
Comau è l’Azienda del Gruppo che realizza<br />
“le macchine che costruiscono le macchine”.<br />
Offre, infatti, un ampio assortimento di soluzioni<br />
sia nell’ambito dei sistemi di saldatura e<br />
assemblaggio scocche sia nell’ambito dei sistemi<br />
di lavorazione e montaggio meccanico. Attività<br />
complessa che comprende: ingegneria, logistica e<br />
gestione, fabbricazione, installazione, avvio<br />
produttivo e manutenzione degli impianti<br />
produttivi presso gli stabilimenti dei clienti.<br />
Comau 2008 2007 2006<br />
Ricavi netti (milioni di euro) 1.123 1.089 1.280<br />
Dipendenti a fine esercizio (numero) 11.445 11.960 12.293<br />
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro) 17 33 56<br />
Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (1) (1) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />
13 12 20<br />
Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo 23
Mappa dei principali accordi<br />
internazionali attivi<br />
Italia<br />
FPT Powertrain Technologies<br />
e Gruppo Daimler<br />
Collaborazione strategica e<br />
forni tura di motori diesel<br />
light duty<br />
Francia e Italia<br />
Fiat Group Automobiles e<br />
Gruppo PSA Peugeot Citroën<br />
JV (Sevel) paritetica per la<br />
produzione di tre famiglie di<br />
veicoli:<br />
- monovolume alto di gamma<br />
per Peugeot, Citroën, Fiat e<br />
Lancia<br />
- furgone commerciale<br />
compatto per Peugeot, Citroën<br />
e Fiat<br />
- combi per Peugeot, Citroën e<br />
Fiat<br />
24 Il Gruppo e la Sostenibilità Mappa dei principali accordi internazionali attivi<br />
Francia, Germania, Italia,<br />
Svizzera, Gran Bretagna<br />
Iveco e Barclays<br />
JV per fornire servizi finanziari<br />
a rete di vendita e clienti finali<br />
Iveco<br />
Europa<br />
Fiat Group Automobiles (FGA)<br />
e Crédit Agricole<br />
JV per le attività di<br />
finanziamento in Europa di FGA,<br />
Jaguar e Land Rover<br />
Serbia<br />
Fiat Group Automobiles (FGA)<br />
e Governo Serbo<br />
JV per la produzione di<br />
autovetture FGA nello<br />
stabilimento ex Zastava<br />
(FGA 67% e Governo<br />
Serbo 33%)
Polonia<br />
Fiat Group Automobiles e Ford<br />
Alleanza per sviluppo e<br />
produzione di vetture del<br />
segmento A (Fiat 500 e Ford KA)<br />
FPT Powertrain Technologies<br />
e General Motors<br />
JV per la produzione del motore<br />
diesel 1.3 Multijet<br />
Russia<br />
Fiat Group Automobiles e<br />
OJSC-Sollers (già Severstal-Auto)<br />
JV per produzione (modello<br />
Linea) e commercializzazione di<br />
vetture Fiat<br />
Accordo di collaborazione<br />
relativo a:<br />
- assemblaggio dei modelli Palio,<br />
Albea e Doblò<br />
- assemblaggio di un veicolo<br />
commerciale leggero Ducato<br />
Turchia<br />
Fiat Group Automobiles e<br />
- Gruppo PSA Peugeot Citroën<br />
- Tofas (Gruppo Koç)<br />
Alleanza per sviluppo e<br />
produzione di veicoli<br />
commerciali leggeri<br />
CNH - Case New Holland e<br />
Koç Holding<br />
JV per la produzione di trattori<br />
con marchio Case IH e New<br />
Holland, importazione e<br />
distribuzione di macchine per<br />
l'agricoltura in Turchia (CNH<br />
37,5% e Koç Holding 37,5%)<br />
Iveco e Samotlor<br />
JV per la produzione del Daily<br />
in Russia<br />
FPT Powertrain Technologies e<br />
OJSC-Sollers (già Severstal-Auto)<br />
JV per produzione del motore<br />
diesel F1A<br />
Cina<br />
Iveco, FPT Powertrain<br />
Technologies, SAIC e Chongqing<br />
JV per la produzione e la<br />
vendita di veicoli industriali e<br />
relativi motori e trasmissioni<br />
India<br />
CNH - Case New Holland e<br />
Larsen & Toubro<br />
JV per la produzione e la vendita<br />
di macchine per le costruzioni<br />
Fiat Group Automobiles, FPT<br />
Powertrain Technologies e TATA<br />
Alleanza per:<br />
- JV per la produzione di auto<br />
dei segmenti B e C, motori e<br />
cambi<br />
- Condivisione della rete di<br />
concessionari<br />
Magneti Marelli e<br />
Suzuki, Maruti Suzuki<br />
JV per la produzione di<br />
centraline elettroniche di<br />
controllo per motori diesel<br />
Giappone<br />
FPT Powertrain Technologies e<br />
Suzuki Motor Corporation<br />
Accordo di licenza per la<br />
produzione di motori diesel<br />
Multijet<br />
Pakistan<br />
CNH - Case New Holland e<br />
Al Futtaim<br />
JV (Al-Ghazi) quotata per la<br />
produzione e distribuzione di<br />
trattori con il marchio New<br />
Holland in Pakistan (CNH 43.2%<br />
e Al Futtaim Group 50%)<br />
Magneti Marelli e<br />
Sumi Motherson<br />
JV per la produzione di<br />
sistemi di illuminazione<br />
e controllo motore<br />
Magneti Marelli e Krishna<br />
Due JV per la produzione di<br />
sistemi di scarico<br />
Magneti Marelli e<br />
Endurance Technologies<br />
JV per la produzione di<br />
ammortizzatori<br />
Magneti Marelli e<br />
United Machines<br />
JV per la produzione di<br />
sistemi elettronici automotive<br />
Il Gruppo e la Sostenibilità Mappa dei principali accordi internazionali attivi 25
Modello di Corporate Governance<br />
Il modello di Corporate Governance del Gruppo Fiat aderisce e si conforma ai principi di governance raccomandati dal Codice<br />
di Autodisciplina delle società quotate, edito nel marzo 2006 da Borsa Italiana S.p.A., con le integrazioni e gli adeguamenti<br />
nel tempo adottati in forza della previgente quotazione presso il New York Stock Exchange (NYSE) e quelli conseguenti alle<br />
caratteristiche del Gruppo.<br />
Obiettivo 2009<br />
Aggiornamento del<br />
Codice di Condotta<br />
per allinearlo alle<br />
migliori pratiche<br />
26 Il Gruppo e la Sostenibilità Modello di Corporate Governance<br />
Negli ultimi quindici anni il Gruppo ha arricchito<br />
notevolmente il proprio sistema di buon governo<br />
societario tramite l’adozione di un insieme di<br />
valori, regole e procedure da parte del vertice<br />
aziendale.<br />
Elemento fondamentale del sistema di Corporate<br />
Governance è il Codice di Condotta approvato dal<br />
Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. ed<br />
entrato in vigore nel 2003 sostituendo il<br />
precedente Codice Etico del 1993. Il Codice<br />
<strong>def</strong>inisce i principi di condotta negli affari nonché<br />
gli impegni e le responsabilità dei dipendenti.<br />
Non trascura i risvolti sociali e ambientali che<br />
accompagnano le attività del Gruppo, unitamente<br />
alla considerazione dell’importanza di un<br />
approccio cooperativo con gli stakeholder.<br />
Nel 2002 Fiat S.p.A., in qualità di società<br />
emittente azioni quotate, istituisce e adotta il<br />
Regolamento Internal Dealing diretto a<br />
disciplinare gli obblighi informativi e le modalità<br />
comportamentali delle “Persone Rilevanti” e della<br />
stessa Società, al fine di assicurare la massima<br />
trasparenza e omogeneità informativa nei<br />
confronti del mercato. Il regolamento rimarrà in<br />
vigore fino al marzo 2006, quando il recepimento<br />
della direttiva europea “Market Abuse”<br />
disciplinerà integralmente la materia, rendendo<br />
superflua un’ulteriore regolamentazione in via<br />
volontaria.<br />
Nel 2003 il Consiglio di Amministrazione di Fiat<br />
S.p.A. approva per la prima volta il Modello di<br />
Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs.<br />
231/01 che sarà successivamente aggiornato nel<br />
2005, nel 2006, nel 2007 e nel 2008 per recepire le<br />
evoluzioni normative ed interpretative in materia<br />
di reati sanzionati ex. D.Lgs. 231/01. Approvate dal<br />
Consiglio di Amministrazione, entrano in vigore<br />
nel 2003 le Linee di indirizzo per il Sistema di<br />
Controllo Interno. Il documento individua le<br />
principali responsabilità per il disegno, il<br />
funzionamento e il monitoraggio del sistema di<br />
controllo interno. Il Consiglio approva inoltre i<br />
regolamenti del Comitato Controllo Interno e del<br />
Comitato Nomine e Compensi che, rivisti nel<br />
2005, <strong>def</strong>iniscono composizione, compiti e<br />
riunioni dei Comitati. Il Comitato Nomine e<br />
Compensi rimarrà in vigore fino al 2007 per<br />
diventare poi Comitato Nomine e Corporate<br />
Governance e Comitato Remunerazioni.<br />
Entrano in vigore sempre nel 2003 anche le Linee<br />
Guida sulle operazioni significative e con parti<br />
correlate. Conformemente al Codice di<br />
Autodisciplina delle società quotate, il Consiglio<br />
di Amministrazione si riserva in via preventiva<br />
l’esame e l’approvazione delle operazioni aventi<br />
un significativo rilievo economico, patrimoniale e<br />
finanziario, ivi comprese le più significative<br />
operazioni con parti correlate che assoggetta a<br />
particolari criteri di correttezza sostanziale e<br />
procedurale.<br />
Nel 2004, per la prima volta, le informazioni<br />
relative al sistema di Corporate Governance,<br />
precedentemente contenute nella Relazione sulla<br />
Gestione al Bilancio, vengono organizzate in un<br />
documento: la Relazione sulla Corporate<br />
Governance.<br />
La Relazione, redatta in conformità alla Guida<br />
diffusa da Assonime ed Emittenti Titoli S.p.A. e<br />
raccomandata da Borsa Italiana S.p.A., ha<br />
cadenza annuale.
Sempre nel 2004 il Gruppo Fiat attiva un processo<br />
di Enterprise Risk Management il cui framework<br />
di riferimento è il COSO (The Committee of<br />
Sponsoring Organizations of the Tradeway<br />
Commission) - Enterprise Risk Management<br />
(ERM) - Integrated Framework del 29 settembre<br />
2004.<br />
Nel 2005 l’Assemblea degli Azionisti di Fiat S.p.A.<br />
approva articolati requisiti per la valutazione<br />
annuale dell’indipendenza degli amministratori.<br />
Sempre nel 2005 il Consiglio di Amministrazione<br />
approva la Procedura di Gruppo per il<br />
conferimento di incarichi a società di revisione al<br />
fine di salvaguardare il requisito di indipendenza<br />
delle società incaricate della revisione contabile.<br />
Entra inoltre in vigore nel 2005 la Procedura per<br />
la gestione delle denunce che ha la finalità di<br />
disciplinare il processo operativo di ricevimento,<br />
archiviazione e riscontro delle segnalazioni di<br />
violazione del Codice di Condotta pervenute da<br />
qualsiasi soggetto interno (dipendenti) o esterno<br />
Il Modello di Enterprise Risk Management (ERM)<br />
Il Gruppo Fiat considera il sistema di controllo interno un<br />
elemento fondamentale della Governance aziendale e ha<br />
implementato il modello ERM per garantirne l’efficienza e<br />
l’efficacia, assicurando un’attenta gestione dei rischi.<br />
A questo fine il Gruppo ha studiato e adattato alle proprie<br />
esigenze l’Enterprise Risk Management, il framework<br />
pubblicato nel settembre 2004 dal COSO (The Committee<br />
of Sponsoring Organizations of the Tradeway Commission),<br />
il comitato formato da cinque associazioni professionali<br />
americane con competenze specifiche di bilancio e<br />
auditing.<br />
L’ERM è stato strutturato come un processo aziendale con<br />
obiettivi e ruoli <strong>def</strong>initi in tutta l’organizzazione. Consente<br />
un costante monitoraggio dei rischi che possono impedire<br />
il raggiungimento degli obiettivi aziendali ma anche<br />
rappresentare delle opportunità.<br />
Il processo è coordinato centralmente dall’ente aziendale<br />
Group Control, mentre nei Settori la responsabilità è stata<br />
attribuita ai Chief Financial Officer (CFO).<br />
La mappatura dei rischi è stata effettuata centralmente<br />
con un approccio top-down, partendo dagli obiettivi di<br />
processo e identificando 80 risk drivers in diverse<br />
aree/processi. La valutazione del rischio segue invece un<br />
all’Azienda (fornitori, clienti eccetera).<br />
Nel 2006 il Gruppo Fiat, in qualità di “Foreign<br />
registrant accelerated filer”, certifica il sistema di<br />
controllo interno sul reporting finanziario previsto<br />
dalla sezione 404 del Sarbanes Oxley Act<br />
statunitense. Le attività effettuate dal<br />
management e dall’Internal Audit con riferimento<br />
al processo di conformità al Sarbanes-Oxley Act,<br />
nonostante il delisting dal New York Stock<br />
Exchange (NYSE), sono state di fatto mantenute<br />
come attività di valutazione e monitoraggio del<br />
Sistema di Controllo Interno sul Financial<br />
Reporting (ICFR). Ciò anche al fine di supportare<br />
la certificazione da parte dell’Amministratore<br />
Delegato e dei dirigenti preposti alla redazione<br />
dei documenti contabili societari, richiesta dalla<br />
legge italiana 262/2005 a partire dal 2007. Sia a<br />
livello di Gruppo sia di Settore, i risultati delle<br />
attività ICFR sono periodicamente comunicate al<br />
top management e al Comitato Controllo Interno.<br />
approccio bottom-up: partendo dalla singola Società o<br />
business unit, ogni rischio è valutato in termini di<br />
probabilità di accadimento e impatto (economico, di<br />
continuità di business o di ritorno d’immagine aziendale)<br />
entrambi, come alto/medio/basso, fino ad ottenere una<br />
valutazione di Settore.<br />
Il modello prevede che siano inoltre descritte le misure in<br />
essere, <strong>def</strong>inite le future misure di contenimento dei rischi<br />
non accettabili, i piani di azione e i relativi responsabili.<br />
L’intero processo è supportato da un sistema informatico<br />
sviluppato internamente ad hoc.<br />
Al temine del processo, i Risk Report di ogni Settore<br />
vengono consolidati dando vita al Group Risk Report.<br />
Con l’approvazione delle linee di indirizzo per il Sistema di<br />
Controllo Interno, nel dicembre del 2002, il Gruppo Fiat ha<br />
stabilito che, nei singoli Settori, in base a determinati<br />
criteri (natura del rischio, probabilità, impatto eccetera) i<br />
rischi devono essere sottoposti all’esame del Consiglio di<br />
Amministrazione da parte degli Amministratori Esecutivi.<br />
Inoltre, la mappa dei rischi e delle contromisure è<br />
presentata annualmente al Comitato Controllo Interno che<br />
tra i suoi compiti ha anche quello di assistere il Consiglio<br />
nel verificare l’adeguatezza e l’effettivo funzionamento del<br />
Sistema di Controllo Interno.<br />
La funzione Internal<br />
Audit ha attuato un<br />
external quality<br />
assessment<br />
ottenendo il giudizio<br />
di generally compliant<br />
agli standard<br />
internazionali di<br />
Internal Audit. Tra le<br />
best practice emerse:<br />
il posizionamento<br />
organizzativo, lo<br />
sviluppo professionale,<br />
i metodi e i sistemi<br />
informatici utilizzati<br />
Il Gruppo e la Sostenibilità Modello di Corporate Governance 27
28 Il Gruppo e la Sostenibilità Governance della Sostenibilità<br />
Governance della Sostenibilità<br />
Per essere sostenibile e garantire una crescita<br />
duratura nel tempo, un’azienda deve tener in<br />
considerazione gli interessi e le aspettative degli<br />
stakeholder. In quest’ottica nel Gruppo Fiat<br />
l’integrazione delle scelte economiche con quelle<br />
di natura sociale e ambientale costituisce un<br />
impegno fondamentale per la creazione di valore<br />
di lungo periodo. Questa consapevolezza ha radici<br />
nella storia del Gruppo e si è evoluta e rafforzata<br />
nel corso degli anni, integrando<br />
Funzioni Corporate<br />
Settori<br />
Gli organi della Sostenibilità<br />
L’ Unità di Sostenibilità, (US) che fa capo al Group<br />
Controller, ha il compito di facilitare la diffusione<br />
della cultura della Sostenibilità in Azienda, di<br />
individuare le aree di miglioramento e di<br />
supportare e coordinare i progetti che<br />
costituiscono il Piano di Sostenibilità.<br />
Il Comitato di Sostenibilità (CS) favorisce e valuta<br />
le decisioni operative e svolge un ruolo consultivo<br />
delle proposte che l’US sottopone al GEC (Group<br />
Executive Council). A partire dal 2009 il Comitato si<br />
riunirà istituzionalmente due volte all’anno, mentre<br />
i suoi componenti continueranno ad essere<br />
consultati singolarmente in caso di necessità.<br />
Il CS è composto dalle principali funzioni<br />
aziendali di Gruppo e Settore: Business<br />
Development, Corporate Communications,<br />
Engineering & Design, GEC Coordinator, Group<br />
Control, Human Resources, Industrial Relations,<br />
Institutional Relations, Internal Audit, Manufacturing,<br />
Purchasing, Senior Counsel, Treasurer.<br />
Il GEC, organismo decisionale guidato<br />
dall’Amministratore Delegato del Gruppo e<br />
composto dagli Amministratori Delegati dei<br />
Settori operativi e da alcuni capi funzione,<br />
progressivamente la Sostenibilità nelle strategie<br />
aziendali. Il 2008 ha rappresentato l’anno<br />
dell’ulteriore evoluzione. Il Gruppo ha costituito<br />
un’Unità dedicata che ha lo scopo d’introdurre un<br />
sistema di Gestione Integrata della Sostenibilità<br />
volto a promuovere un processo di<br />
miglioramento continuo a supporto di uno<br />
sviluppo sostenibile, contribuendo alla gestione<br />
dei rischi e migliorando al tempo stesso la<br />
reputazione presso gli stakeholder.<br />
Group Executive Council<br />
Unità di Sostenibilità Comitato di Sostenibilità<br />
<strong>def</strong>inisce l’approccio strategico, approva le linee<br />
guida e valuta la congruità del Piano di<br />
Sostenibilità con l’orientamento di business.<br />
Il GEC è periodicamente informato sull’andamento<br />
dei progetti e sulle performance del Gruppo<br />
relativamente alle tematiche di Sostenibilità.<br />
Il Processo del Piano di Sostenibilità<br />
L’Unità di Sostenibilità individua, in collaborazione<br />
con i Settori e le Funzioni Corporate, le aree di<br />
miglioramento e i relativi progetti/obiettivi e formula<br />
una proposta di Piano di Sostenibilità (fase di<br />
pianificazione).<br />
Il Piano viene valutato dal Comitato di Sostenibilità e,<br />
in seguito, viene sottoposto per approvazione al GEC,<br />
che ne analizza la coerenza con la strategia del<br />
Gruppo. La responsabilità dei progetti e del<br />
raggiungimento degli obiettivi concordati nel Piano di<br />
Sostenibilità fa capo ai diversi Settori o alle Funzioni<br />
Corporate, che hanno risorse, strumenti e know-how<br />
necessari per l’implementazione (fase di gestione).<br />
A ulteriore garanzia del rispetto degli impegni presi,<br />
l’US è periodicamente informata dello stato di<br />
avanzamento dei progetti e, a sua volta, aggiorna il<br />
GEC (fase di controllo).
Piano di Sostenibilità<br />
In questa edizione del Bilancio, il Gruppo presenta il suo primo Piano di Sostenibilità con il quale<br />
comunica il proprio impegno nei confronti degli stakeholder.<br />
Il Piano si focalizza su alcune direttrici prioritarie, è dettagliato sul 2009, e verrà aggiornato di anno in<br />
anno al fine di rendicontare sullo stato dei progetti e fissare nuovi obiettivi per garantire un<br />
miglioramento continuo delle performance del Gruppo.<br />
Corporate Governance e Sostenibilità<br />
■ Mantenere un sistema di Governance allineato con le best practice internazionali<br />
Prodotto<br />
■ Continuare a ridurre le emissioni di CO2 e le emissioni inquinanti<br />
■ Incrementare la recuperabilità, riciclabilità e riutilizzabilità dei veicoli<br />
■ Continuare a migliorare la sicurezza dei prodotti<br />
Processi produttivi<br />
■ Migliorare la cultura ambientale del Gruppo<br />
■ Minimizzare l’impatto ambientale (e.g. consumo di energia, emissioni di CO2 )<br />
Risorse umane<br />
■ Offrire pari opportunità<br />
■ Promuovere lo sviluppo del capitale umano<br />
■ Sviluppare e gestire la conoscenza<br />
■ Sensibilizzare sui temi di Sostenibilità<br />
■ Promuovere e salvaguardare la salute e la sicurezza<br />
Rete dei concessionari e di assistenza<br />
■ Formare la rete su tematiche specifiche di ecologia e sicurezza<br />
Clienti<br />
■ Migliorare la “customer experience”<br />
Fornitori<br />
■ Sviluppare e promuovere la Sostenibilità ambientale e sociale nella Supply Chain<br />
Comunità<br />
■ Supportare le comunità locali<br />
■ Sostenere la formazione dei giovani<br />
Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità 29
Piano di Sostenibilità<br />
Corporate Governance e Sostenibilità<br />
Sistema di Governance best-in-class<br />
Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />
Sviluppare e diffondere all’interno<br />
del Gruppo Fiat la cultura della<br />
Sostenibilità<br />
Prodotto<br />
Emissioni di CO 2<br />
Proseguire nello sviluppo di una<br />
gamma di vetture con il più basso<br />
livello di emissioni di CO 2 medie<br />
ponderate<br />
Fiat Group Automobiles (FGA)<br />
30 Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità<br />
● Implementazione di un sistema di<br />
Gestione Integrata della Sostenibilità che<br />
includa aspetti ambientali e sociali nelle<br />
decisioni di business<br />
● Aggiornamento del Codice di Condotta<br />
● Introduzione di uno specifico programma<br />
anti-frode<br />
Introduzione e sviluppo di un portafoglio di<br />
soluzioni tecnologiche diversificate:<br />
MOTORI<br />
● “downsizing” dei motori a benzina (e.g. T-Jet)<br />
● tecnologia Multiair (2009)<br />
● Multijet di seconda generazione su motori<br />
diesel (2009)<br />
● sistema Start&Stop su larga scala<br />
● motore bicilindrico (Small Gasoline<br />
Engine) su vetture dei segmenti più bassi<br />
TRASMISSIONI<br />
● diffusione del cambio AMT (Automated<br />
Manual Transmission) nel segmento delle<br />
vetture piccole e sui veicoli commerciali<br />
leggeri<br />
● introduzione di cambi altamente efficienti<br />
a doppia frizione a secco (DDCT - Dual Dry<br />
Clutch Transmission) nel segmento delle<br />
vetture medie<br />
VEICOLO<br />
● riduzione di peso del 5% sui modelli<br />
2010-12 vs quelli 2005-07<br />
● aumento dell’efficienza generale dei<br />
sistemi ausiliari (e.g. sistemi di<br />
climatizzazione, alternatore, pompa olio) e<br />
della gestione termica (sistemi di<br />
raffreddamento con scambiatori di calore<br />
intelligenti)<br />
✔ Creati l’Unità e il Comitato di Sostenibilità<br />
✔ Coinvolto periodicamente il GEC (Group<br />
Executive Council) per condividere<br />
tematiche di Sostenibilità<br />
✔ Identificate le principali aree di<br />
miglioramento e i relativi progetti<br />
✔ Elaborato il primo Piano di Sostenibilità<br />
✔ Iniziato il supporto e il coordinamento<br />
centrale dei progetti<br />
Vedere pagine 28 e 29<br />
✔ Formulata una proposta di aggiornamento<br />
✔ Primo esame<br />
✔ Il brand Fiat ha registrato le emissioni<br />
medie ponderate più basse in Europa (133,7<br />
g/km di CO 2) tra i 10 marchi più venduti<br />
(fonte: Jato Dynamics)<br />
✔ Circa il 36% delle vetture vendute in<br />
Europa ha registrato emissioni fino a 120<br />
g/km di CO 2 e circa il 73% fino a 140 g/km<br />
di CO 2<br />
✔ Introdotto il sistema Start&Stop sul<br />
modello Fiat 500<br />
✔ Presentata la gamma Fiat Pur-O 2 ® che<br />
comprende le versioni di 500, Bravo e<br />
Croma con emissioni di CO 2 ulteriormente<br />
ridotte<br />
Vedere pagine 45 e 46<br />
2009<br />
■ <strong>def</strong>inizione di un flusso informativo verso<br />
il CdA<br />
■ approvazione e diffusione del Codice di<br />
Condotta aggiornato<br />
■ approvazione e diffusione del programma<br />
anti-frode<br />
2009<br />
■ graduale estensione della gamma<br />
Fiat Pur-O 2 ®<br />
2012<br />
■ mantenimento della leadership per le<br />
vetture con il più basso livello medio<br />
ponderato di emissioni di CO 2 tra i principali<br />
costruttori in Europa
Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />
Ridurre le emissioni di CO 2 con un<br />
approccio a 360 gradi<br />
Maserati<br />
Ferrari<br />
CNH - Case New Holland<br />
Introduzione e sviluppo di un portafoglio di<br />
soluzioni tecnologiche diversificate:<br />
MOTORI<br />
● nuova famiglia di motori (studi sul<br />
downsizing e/o turbo)<br />
● sistema Start&Stop<br />
TRASMISSIONI<br />
● aumento dell’efficienza del cambio<br />
VEICOLO<br />
● pneumatici verdi (riduzione della<br />
resistenza al rotolamento)<br />
● materiali più leggeri e ultra leggeri<br />
● aumento dell’efficienza aerodinamica su<br />
tutti i nuovi modelli<br />
● miglioramento della gestione termica e del<br />
raffreddamento<br />
● ottimizzazione di attriti e lubrificazione<br />
● introduzione di accessori intelligenti<br />
(Pulse Width Modulation controllers, Smart<br />
alternator)<br />
Introduzione e sviluppo di un portafoglio di<br />
soluzioni tecnologiche diversificate:<br />
MOTORI<br />
● doppia iniezione (2009)<br />
● sistema Start&Stop (2009)<br />
● smart alternator (2009/10)<br />
● gestione termica intelligente (2009/10)<br />
● programma di riduzione dell’attrito (2009/10)<br />
● studio su motori turbo<br />
TRASMISSIONI<br />
● pompa dell’olio di lubrificazione del<br />
cambio ad alta efficienza<br />
VEICOLO<br />
● materiali ultra leggeri (nuova Enzo 2011/12)<br />
● controllo attivo dei flussi aerodinamici<br />
interni (2009/10)<br />
● valutazione, in collaborazione con i<br />
fornitori, di nuovi pneumatici con ridotta<br />
resistenza al rotolamento<br />
● ottimizzazione della frenata per minimizzare<br />
le perdite e aumentare l’efficienza<br />
Aumento dell’efficienza (quantità di lavoro<br />
svolto per unità di energia utilizzata per<br />
macchina), attraverso:<br />
● miglioramento dei sistemi veicolo<br />
(trasmissioni, circuiti idraulici, sistemi di<br />
raffreddamento, sistemi di ventilazione e<br />
condizionamento, fonte energia elettrica)<br />
per macchine agricole<br />
● sviluppo di prototipi e di tecnologie<br />
(uniche al mondo per livello di efficienza)<br />
per caricatori gommati<br />
● studi di fattibilità per prototipi di minipale<br />
e terne con motori di dimensioni ridotte<br />
✔ –17% di emissioni di CO 2 (365 vs 443 g/km):<br />
Quattroporte 4.7 Automatica (2008) vs<br />
Quattroporte 4.2 cambio elettroattuato F1<br />
(2005)<br />
✔ –13% di emissioni di CO 2 (345 vs 400 g/km):<br />
GranTurismo 4.2 Automatica (2008) vs<br />
GranSport 4.2 F1 (2005)<br />
✔ –12% di emissioni di CO 2:<br />
California motore 8 valvole vs F430 8 valvole.<br />
Sulla California sono stati introdotti:<br />
✔ iniezione diretta ad alta pressione<br />
(200 bar)<br />
✔ cambio a doppia frizione<br />
✔ efficienza aerodinamica<br />
✔ Brake Prefill<br />
✔ Introdotto il motore diesel F32, altamente<br />
efficiente e di dimensioni ridotte, per<br />
minipale. Si è aggiudicato il riconoscimento<br />
“Diesel of the Year”<br />
2012<br />
■ –30% di emissioni di CO2 sulla nuova<br />
Quattroporte vs versione 2008<br />
2012<br />
■ –40% di emissioni di CO 2 vs gamma 2007<br />
In corso<br />
Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità 31
Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />
Rafforzare la leadership nella riduzione<br />
dei consumi e delle emissioni di CO 2<br />
Iveco<br />
Promuovere l’utilizzo di fonti<br />
energetiche alternative e rinnovabili<br />
Fiat Group Automobiles (FGA)<br />
Maserati<br />
CNH - Case New Holland<br />
Iveco<br />
32 Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità<br />
Introduzione e sviluppo di un portafoglio di<br />
soluzioni tecnologiche diversificate:<br />
MOTORI<br />
● motori Common Rail per la gamma dei<br />
veicoli commerciali pesanti<br />
● miglioramento dell’efficienza del sistema<br />
SCR (Selective Catalytic Reduction)<br />
● ultra-high fuel economy oil per i motori<br />
Cursor (2009)<br />
VEICOLO<br />
● miglioramento dell’efficienza dei sistemi<br />
ausiliari (e.g. aria condizionata,<br />
raffreddamento motore)<br />
Promuovere veicoli più lunghi per<br />
aumentare la capacità di trasporto merci<br />
● Promuovere nei principali mercati almeno<br />
un modello ad energia alternativa, in linea<br />
con le condizioni socio-economiche ed<br />
energetiche locali:<br />
● metano (brand Natural Power) e GPL<br />
in Europa<br />
● Flex & TetraFuel in America Latina<br />
● Valutazione e sperimentazione di altre<br />
soluzioni sostenibili per il futuro:<br />
● trazione elettrica/ibrida per la mobilità<br />
urbana<br />
● miscele metano-idrogeno<br />
● Ampliamento della gamma di modelli che<br />
possono utilizzare combustibili alternativi o<br />
rinnovabili<br />
● Aumento della compatibilità della gamma con<br />
miscele a percentuali più alte di biocombustile<br />
● Promuovere il piano Clean Energy Leader<br />
per l’utilizzo di biocombustibili e seguire con<br />
interesse la ricerca sui biocarburanti di<br />
seconda generazione, prodotti dalle<br />
coltivazioni per scopi non alimentari (New<br />
Holland Agriculture)<br />
● Promuovere il concetto di indipendenza<br />
energetica per l’azienda agricola attraverso<br />
l’utilizzo di trattori a idrogeno (New Holland<br />
Agriculture)<br />
● Promuovere soluzioni di combustibili/trazioni<br />
alternative per specifici segmenti di prodotto:<br />
● metano per furgoni, camion e autobus<br />
● trazione elettrica per minibus e furgoni<br />
merci urbani<br />
● Valutazione e sperimentazione di altre<br />
soluzioni sostenibili per il futuro:<br />
● trazione ibrida diesel-elettrica per<br />
autobus e furgoni merci urbani<br />
● biocombustibili di seconda generazione<br />
(Olio vegetale idrogenato, Bio-massa a Liquido)<br />
✔ Promosso un gruppo di lavoro con altri<br />
costruttori di veicoli industriali e con la<br />
Commissione europea al fine di sviluppare<br />
una metodologia per la misurazione delle<br />
emissioni di CO 2 dei veicoli commerciali<br />
pesanti<br />
✔ Memorandum d’Intesa con il Ministero dei<br />
Trasporti italiano per la sperimentazione di<br />
semirimorchi più lunghi (Progetto Diciotto)<br />
✔ 75% quota di mercato Fiat nelle vetture a<br />
metano e 55% quota di mercato nei veicoli<br />
commerciali leggeri a metano in Europa<br />
(80.000 veicoli Fiat a metano venduti in<br />
Europa)<br />
✔ Gamma a metano più ampia d’Europa con<br />
8 modelli tra Fiat e Fiat Professional<br />
(lanciata Grande Punto Natural Power)<br />
✔ 650.000 veicoli Fiat Flexfuel e TetraFuel ®<br />
venduti in Brasile (99% del mix di vendita)<br />
✔ Aggiudicato il bando della Regione<br />
Lombardia per la fornitura di 20 Panda<br />
metano-idrogeno<br />
Vedere pagine 48-50<br />
✔ 80% dei modelli di New Holland<br />
Agriculture sono predisposti per l’utilizzo di<br />
miscele di biocombustibili fino al 100%<br />
Vedere pagina 51<br />
✔ Realizzato NH 2TM , primo prototipo funzionante<br />
di trattore agricolo a idrogeno. Si è aggiudicato<br />
la Medaglia d’oro al Sima Innovation Awards<br />
Vedere pagina 68<br />
✔ Leader in Europa con una gamma<br />
completa di veicoli a metano e un parco<br />
circolante di circa 10.000 mezzi<br />
Vedere pagina 49<br />
✔ Sperimentati 10 Daily ibridi in<br />
collaborazione con FedEx<br />
✔ Sperimentato su strada un Eurocargo<br />
ibrido in collaborazione con TNT<br />
Vedere pagine 52 e 53<br />
2012<br />
■ <strong>def</strong>inizione di un metodo efficace per<br />
misurare le emissioni di CO2 dei veicoli<br />
commerciali pesanti<br />
2009<br />
■ sperimentazione su strada di 20 unità<br />
(combinazioni di articolati di<br />
trattori/semirimorchi di 18 m. di lunghezza)<br />
2009:<br />
■ mantenimento della leadership nel<br />
mercato dei veicoli a metano<br />
■ lancio sul mercato del Ducato e del Fiorino<br />
Natural Power<br />
■ introduzione di una gamma di veicoli a<br />
GPL<br />
2009<br />
■ predisposizione di tutti i motori a benzina<br />
per l’utilizzo di miscele di bioetanolo al 10%<br />
(E10)<br />
Entro 2011<br />
■ ulteriore aumento del numero di modelli<br />
predisposti per l’utilizzo di miscele di<br />
biocombustibili al 100%<br />
2010<br />
■ primi test di prototipi di trattori a idrogeno<br />
in un’azienda agricola energeticamente<br />
indipendente<br />
2009<br />
■ lancio sul mercato dell’Eurocargo a<br />
metano<br />
■ completamento della sperimentazione su<br />
strada dei veicoli ibridi
Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />
Promuovere l’utilizzo di tecnologie a<br />
basso impatto ambientale e<br />
incoraggiare i clienti ad un<br />
comportamento ecologico<br />
Fiat Group Automobiles (FGA)<br />
Emissioni inquinanti e acustiche<br />
Ridurre al minimo le emissioni<br />
inquinanti<br />
Fiat Group Automobiles (FGA)<br />
Maserati<br />
CNH - Case New Holland<br />
Iveco<br />
Ridurre le emissioni acustiche<br />
Fiat Group Automobiles (FGA)<br />
Contribuire a migliorare la gestione<br />
del traffico<br />
Fiat Group Automobiles (FGA)<br />
● Fornire ai clienti informazioni sull'utilizzo e<br />
la manutenzione ecologica dei veicoli<br />
● Anticipazione delle normative sulle<br />
emissioni inquinanti (e.g. ossidi di azoto<br />
NO x, particolato) attraverso lo sviluppo e<br />
l’introduzione di nuove soluzioni<br />
tecnologiche<br />
● Certificazione dell’attuale gamma dei veicoli<br />
commerciali medi e pesanti in base allo<br />
standard EEV (Enhanced Environmentally-<br />
Friendly Vehicles)<br />
● Anticipazione delle normative per la<br />
riduzione di NO x e particolato e della normativa<br />
Euro VI per veicoli commerciali medi e<br />
pesanti, attraverso:<br />
● un ulteriore sviluppo del sistema SCR<br />
(Selective Catalytic Reduction)<br />
● un uso generalizzato del filtro<br />
antiparticolato (DPF)<br />
● Interventi sulle emissioni acustiche del<br />
propulsore (rumorosità motore,<br />
trasmissione e ausiliari) e del rotolamento<br />
degli pneumatici (preservando le<br />
caratteristiche dinamiche)<br />
● Rendere il sistema di informazione sul<br />
traffico più accessibile ai clienti, migliorando<br />
la qualità delle informazioni<br />
✔ Presentato il software eco:Drive che aiuta<br />
a migliorare lo stile di guida (in quattro mesi<br />
20.000 utenti registrati con un risparmio di<br />
oltre 400 ton di CO 2)<br />
✔ Promosso il programma di manutenzione<br />
Green check-up<br />
Vedere pagine 46 e 47<br />
✔ Omologazione Euro 5 in corso per sei<br />
modelli<br />
✔ Dal 1° dicembre tutti i veicoli con motori<br />
4.7 sono stati omologati Euro 5 (rappresenta<br />
il 77% della produzione)<br />
✔ 25.000 veicoli commerciali medi e pesanti<br />
conformi alla normativa Euro V venduti in<br />
Europa (riduzione di circa 4.000 ton di NO x)<br />
✔ Motori per camion e autobus omologati<br />
EEV<br />
Vedere pagina 54<br />
✔ – 5% delle emissioni acustiche dei nuovi<br />
propulsori diesel Euro 5<br />
✔ Introdotto il sistema Start&Stop che ha<br />
permesso di ottenere una riduzione delle<br />
emissioni acustiche nella guida urbana<br />
✔ Quasi 550.000 veicoli dotati di Blue&Me<br />
venduti nel mondo (di cui circa 10% con<br />
Blue&Me Nav in Europa)<br />
Vedere pagina 59<br />
2009<br />
■ diffusione di eco:Drive<br />
■ estensione del Green check-up<br />
■ lancio di una campagna “educativa” per<br />
una guida responsabile<br />
Entro il 2010<br />
■ tutti i veicoli prodotti conformi alla<br />
normativa Euro 5<br />
Nota: le scadenze di legge per la normativa Euro 5<br />
sono: 1° settembre 2009 per le nuove omologazioni;<br />
1° gennaio 2011 per tutte le nuove immatricolazioni<br />
Entro 1° dicembre 2009<br />
■ tutti i veicoli prodotti conformi alla<br />
normativa Euro 5<br />
Prima del 2011<br />
■ progressiva introduzione di nuovi modelli<br />
conformi alla normativa Interim Tier 4<br />
Nota: le scadenze di legge per la normativa Interim<br />
Tier 4 sono: 1° gennaio 2011 motori >130kW;<br />
1° gennaio 2012 motori
Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />
Maserati<br />
Iveco<br />
Recuperare, Riciclare, Riutilizzare<br />
Estendere l’uso della metodologia<br />
Life Cycle Assessment (LCA)<br />
Fiat Group Automobiles (FGA)<br />
Recepire la normativa REACH<br />
(Registration, Evaluation,<br />
Authorisation of Chemicals) con<br />
focus sulle SVHC (Substances of<br />
Very High Concern)<br />
Fiat Group Automobiles (FGA)<br />
Aumentare l’utilizzo di materiali<br />
riciclati<br />
Fiat Group Automobiles (FGA)<br />
Aumentare la percentuale di<br />
recuperabilità del parco circolante<br />
Fiat Group Automobiles (FGA) - Iveco<br />
34 Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità<br />
● Rendere il sistema di informazione sul<br />
traffico più accessibile ai clienti, migliorando<br />
la qualità delle informazioni<br />
● Analisi degli impatti ambientali dei<br />
componenti e/o dei processi produttivi<br />
● Definizione delle modalità operative di<br />
gestione e individuazione delle criticità<br />
● Implementazione di un sistema informatico<br />
per la gestione di REACH e di un sistema di<br />
informazione per i clienti sui temi relativi a SVHC<br />
● Coinvolgimento delle affiliazioni<br />
● Individuazione dei componenti in cui è<br />
possibile utilizzare materiali riciclati<br />
● Monitoraggio dei materiali riciclati nei<br />
componenti tramite sistema informatico (IMDS)<br />
● Guidare tutte le associazioni di operatori<br />
economici che gestiscono i veicoli a fine vita<br />
per la realizzazione di un Accordo Quadro<br />
con le autorità pubbliche italiane<br />
● Sviluppo di una rete di demolitori<br />
qualificati e autorizzati<br />
✔ Oltre il 50% della produzione è dotato di<br />
Bluetooth o telefono cellulare integrato<br />
✔ Introdotto il Blue&Me Fleet<br />
Vedere pagina 55<br />
✔ Applicata analisi LCA ad alcuni processi<br />
produttivi (e.g. pre-trattamento verniciatura)<br />
✔ Applicata analisi LCA ai materiali innovativi<br />
(e.g. progetto UE per valutare un nuovo<br />
materiale per la sigillatura dei vetri al fine di<br />
facilitarne il distacco durante le operazioni di<br />
manutenzione o di fine vita)<br />
Vedere pagina 57<br />
✔ Creato un gruppo di lavoro intersettoriale<br />
per la <strong>def</strong>inizione delle Linee Guida di<br />
Gruppo per la gestione di REACH<br />
Vedere pagine 57 e 1<br />
✔ Iniziata la mappatura dei componenti delle<br />
vetture realizzati in materiale riciclato<br />
✔ Accordo Quadro sulla Gestione dei Veicoli<br />
Fuori Uso, guidato da FGA e i Ministeri<br />
dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico<br />
italiani e firmato da tutte le associazioni di<br />
operatori economici del settore di riferimento<br />
✔ Attivata una rete di demolitori in tutta<br />
Europa<br />
Vedere pagina 56<br />
2010<br />
■ 100% della produzione dotato di<br />
Bluetooth o telefono cellulare integrato<br />
In corso<br />
2009<br />
■ analisi LCA degli impianti di<br />
condizionamento per valutare l’impatto<br />
sull’ambiente dei sistemi alternativi in studio<br />
■ analisi LCA del processo di saldatura delle<br />
schede elettriche/elettroniche con e senza<br />
piombo<br />
2009<br />
■ sviluppo di sistemi informatici (IMDS e<br />
FELIS) per la gestione di REACH e creazione<br />
di uno “sportello clienti” per informazioni di<br />
dettaglio sulle SVHC<br />
2010<br />
■ gestione integrata delle schede sicurezza<br />
delle sostanze e attività propedeutiche per<br />
notifica SVHC<br />
2009<br />
■ completamento della mappatura<br />
2009<br />
■ diffondere informazioni sullo smontaggio<br />
dei veicoli attraverso diversi mezzi di<br />
comunicazione<br />
■ sviluppare sistemi informatici per<br />
incrementare il riutilizzo dei materiali<br />
riciclabili provenienti da veicoli a fine vita
Sicurezza dei prodotti<br />
Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />
Continuare a migliorare la sicurezza<br />
preventiva, attiva e passiva dei veicoli<br />
Fiat Group Automobiles (FGA)<br />
Maserati<br />
Ferrari<br />
Iveco<br />
Continuare a migliorare le condizioni<br />
di lavoro degli operatori delle macchine<br />
CNH - Case New Holland<br />
Continuare ad aumentare gli standard<br />
di sicurezza per gli operatori delle<br />
macchine<br />
CNH - Case New Holland<br />
● Promuovere una gamma di sistemi di<br />
assistenza alla guida (e.g. ESP)<br />
● Promuovere una gamma di sistemi di<br />
assistenza alla guida:<br />
● Ultima generazione del Vehicle Dynamic<br />
Control (VDC)<br />
● Skyhook - sospensioni a controllo attivo<br />
dello smorzamento<br />
● Proiettori anteriori adattivi e fari allo xeno<br />
● Brake Prefill<br />
● Protezioni attive antiribaltamento<br />
●Trasferimento della tecnologia<br />
dall’esperienza in Formula 1 alle vetture<br />
stradali<br />
● Promuovere una gamma di sistemi di<br />
assistenza alla guida:<br />
● Controllo Elettronico della Stabilità (ESC)<br />
● Lane Departure Warning (LDW)<br />
● Cruise Control Adattativo (ACC)<br />
● Valutazione di altri dispositivi di sicurezza<br />
per il futuro:<br />
● Lane Change e Turning Assistant<br />
● Front Collision Warning<br />
● Riduzione del livello di rumorosità<br />
nell’abitacolo e dell’esposizione alle<br />
vibrazioni dell’operatore, attraverso:<br />
● sospensioni attive per cabine e assali<br />
(macchine per l’agricoltura)<br />
● elevata ergonomicità (macchine per<br />
costruzioni)<br />
● Miglioramento dell’ergonomia dei<br />
comandi e riduzione dello stress psico-fisico<br />
dell’operatore<br />
● Aumento dei requisiti di sicurezza per le<br />
funzioni a controllo elettronico delle macchine<br />
per costruzioni<br />
● Aumento della guidabilità e della sicurezza<br />
ad alta velocità dei trattori agricoli<br />
✔ 5 stelle Euro NCAP: Alfa MiTo e Lancia Delta<br />
✔ Più del 90% dei veicoli venduti in Europa<br />
dotati di ESP (obbligatorio dal 2012)<br />
Vedere pagina 58<br />
✔ Introdotto l’ESP di serie su tutti i modelli<br />
in anticipo rispetto alla normativa<br />
✔ Proiettori anteriori adattivi e<br />
sospensioni Skyhook disponibili su tutti i<br />
modelli<br />
✔ Introdotti:<br />
✔ Impianto frenante carboceramico<br />
standard su tutti i modelli<br />
✔ F1-Trac (controllo trazione) per V8 e V12;<br />
E-Diff (differenziale elettronico) per motore<br />
centrale posteriore V8; F1-Trac ed E-Diff per<br />
430 Scuderia e 430 Scuderia Spider<br />
✔ Manettino di serie su tutti i modelli<br />
✔ Sospensioni a Controllo Magnetoreologico<br />
(599 GTB Fiorano e California)<br />
✔ Brake Prefill (California)<br />
✔ Active Roll Bar (California)<br />
✔ Proiettori anteriori adattivi (California)<br />
✔ ESC optional sulla maggior parte della<br />
gamma<br />
✔ LDW e ACC optional sulla gamma dei<br />
veicoli commerciali pesanti<br />
✔ Engage concept equipaggiato con Active<br />
Lane Departure Warning, Turning Assistant e<br />
ACC di seconda generazione<br />
Vedere pagina 58<br />
✔ Brevettato il dispositivo S-Track per il<br />
trattore cingolato New Holland Agriculture<br />
(che permette una riduzione della<br />
rumorosità di 10 dBA e delle vibrazioni del<br />
20/50%)<br />
✔Tutte le piattaforme delle macchine per<br />
costruzioni sono conformi alla normativa<br />
EN 474 e ai requisiti ISO 15998<br />
2009<br />
■ introduzione del Synaptic Damping<br />
Control su Lancia Delta<br />
In corso<br />
In corso<br />
Entro fine 2010<br />
■ tutti gli autobus turistici dotati di ESC di<br />
serie<br />
2010-2011:<br />
■ dispositivo S-Track disponibile sulla<br />
maggior parte dei trattori cingolati<br />
2012<br />
■ diminuzione media di 2 dBA nella cabina<br />
vs modelli 2008<br />
2010-2011:<br />
■ su diversi prodotti in gamma saranno<br />
disponibili: touch-screen, automazione manovre<br />
complesse, semplificazione dei messaggi di<br />
diagnostica, controllo termico intelligente<br />
2011<br />
■ introduzione del controllo sterzo avanzato,<br />
del controllo automatico frenatura e del<br />
controllo stabilità veicolo sui trattori agricoli<br />
Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità 35
Processi Produttivi<br />
Cultura ambientale<br />
Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />
Promuovere la cultura ambientale<br />
del Gruppo<br />
Ampliare e consolidare il sistema di<br />
gestione dei Key Performance<br />
Indicator (KPI) ambientali<br />
Impatto ambientale<br />
Ottimizzare il sistema di gestione<br />
ambientale del Gruppo<br />
Ridurre il consumo di energia per<br />
unità prodotta<br />
Fiat Group Automobiles (FGA)<br />
Ridurre le emissioni di CO 2 derivanti<br />
dall’energia elettrica consumata<br />
36 Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità<br />
● Formulazione e diffusione delle nuove<br />
Linee Guida ambientali<br />
● Definizione di una piattaforma intranet di<br />
Gruppo per lo scambio di informazioni, best<br />
practice e strumenti di formazione tra i vari<br />
Settori<br />
● Sviluppo e miglioramento del sistema di<br />
gestione (monitoraggio e reporting) dei KPI<br />
ambientali per renderlo più efficace e in linea<br />
con le esigenze informative degli stakeholder<br />
● Estensione delle certificazioni secondo lo<br />
standard ISO 14001<br />
● Adozione del sistema di produzione World<br />
Class Manufacturing (WCM) considerato tra<br />
i migliori standard a livello mondiale<br />
● Ottimizzazione della gestione dei rifiuti in<br />
funzione delle caratteristiche del Paese in cui<br />
opera l’unità produttiva<br />
● Ottimizzazione della gestione delle acque<br />
in entrata e in uscita in funzione delle<br />
caratteristiche del Paese in cui opera l’unità<br />
produttiva<br />
● Definizione di un sistema di gestione<br />
energetico finalizzato alla minimizzazione<br />
dei consumi<br />
● Innovazioni tecnico-impiantistiche e<br />
differenziazione di fonti energetiche<br />
promuovendo il ricorso a:<br />
● fonti di energia a bassa emissione<br />
● impianti di co-trigenerazione<br />
● sistemi di recupero del calore<br />
✔ Formulate le nuove Linee Guida<br />
✔ Impostata la piattaforma<br />
✔ Migliorato il sistema gestionale dei KPI<br />
ambientali di Fiat Group Automobiles (FGA)<br />
Vedere pagina 77<br />
✔ Ottenute 117 certificazioni ISO 14001 che<br />
coprono oltre la metà dei siti produttivi<br />
✔ 91 siti produttivi (+100% vs 2007) coinvolti<br />
nel programma WCM. 12 hanno ottenuto il<br />
livello bronzo<br />
✔ Adottato un più efficace sistema di<br />
gestione dei rifiuti nei siti che partecipano al<br />
World Class Manufacturing<br />
✔ Adottato un più efficace sistema di<br />
gestione delle acque nei siti che partecipano<br />
al World Class Manufacturing<br />
Vedere pagine 78-81<br />
✔ –3,2% vs 2007 (da 5,68 a 5,5 GJ/vett.) del<br />
consumo di energia per vettura prodotta nei<br />
siti di FGA<br />
Vedere pagina 83<br />
✔ Ampliato il progetto Green Factories<br />
(riduzione dei consumi energetici e delle<br />
emissioni di CO 2) ai siti italiani di FGA<br />
Mirafiori e Iveco Suzzara e a quello polacco di<br />
FPT Powertrain Technologies di Bielsko-Biala<br />
✔ –5% vs 2007 delle emissioni di CO 2 nei siti<br />
italiani di FGA grazie a interventi tecnico<br />
gestionali volti alla riduzione dei consumi<br />
energetici (e.g. sistemi centralizzati di<br />
controllo e regolazione)<br />
✔ Realizzato un impianto fotovoltaico presso<br />
il sito Ferrari (Maranello - Italia)<br />
Vedere pagine 83-85<br />
2009<br />
■ approvazione e diffusione delle nuove<br />
Linee Guida<br />
■ sviluppo e attivazione della piattaforma<br />
2009<br />
■ estensione del sistema gestionale dei KPI<br />
ambientali di FGA agli altri Settori del Gruppo<br />
2010<br />
■ estensione al 100% degli attuali siti<br />
produttivi europei<br />
2012<br />
■ estensione al 100% degli attuali siti<br />
produttivi di tutto il mondo<br />
2010<br />
■ estensione del programma WCM al 100%<br />
degli attuali siti produttivi<br />
■ estensione al 100% degli attuali siti<br />
produttivi<br />
■ estensione al 100% degli attuali siti<br />
produttivi<br />
2009<br />
■ –2% vs 2008 (pari a 5,4 GJ/vett.) del consumo<br />
di energia per vettura prodotta nei siti di FGA<br />
attraverso interventi tecnico/gestionali (e.g.<br />
sistemi centralizzati di controllo e regolazione).<br />
Obiettivo <strong>def</strong>inito a pari volumi 2008<br />
2009<br />
■ prosegue il progetto<br />
■ –12% vs 2008 delle emissioni di CO 2 dei<br />
siti italiani di FGA a seguito della messa in<br />
esercizio di due centrali di cogenerazione<br />
(Melfi e Sevel)<br />
■ –25% vs 2008 delle emissioni di CO 2 del<br />
sito Ferrari attraverso un impianto di<br />
trigenerazione
Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />
Ridurre le emissioni di Composti<br />
Organici Volatili (COV)<br />
Fiat Group Automobiles (FGA)<br />
Risorse Umane<br />
Pari opportunità<br />
Garantire pari opportunità nello<br />
sviluppo delle carriere<br />
Valorizzare il percorso professionale<br />
interno<br />
Sviluppo del capitale umano<br />
Valorizzare le competenze<br />
all’interno del Gruppo<br />
Gestire i piani di successione e gli<br />
spostamenti interni infragruppo<br />
Diffondere la cultura del Gruppo Fiat<br />
e i valori della leadership<br />
Migliorare l’efficacia della<br />
formazione e il suo impatto sulla<br />
performance<br />
● Applicazione delle Migliori Tecniche<br />
Disponibili (MTD) negli impianti di<br />
verniciatura<br />
● Processo di monitoraggio a livello globale<br />
sull’applicazione dei principi di pari<br />
opportunità (uomo/donna) relativamente a:<br />
livelli retributivi, gestione del piano di merito<br />
annuale, valutazione della performance e<br />
della leadership, avanzamenti di carriera<br />
● Programma di Internal Job Posting a<br />
seguito di progetti pilota sviluppati in alcuni<br />
Settori. Il programma prevede l’utilizzo di<br />
una piattaforma comune tra tutti i Settori<br />
per indicare i fabbisogni di personale per<br />
posizioni impiegati/professional.<br />
● Estensione del sistema di mappatura della<br />
leadership<br />
● Programma Talent Review gestito per<br />
famiglia professionale<br />
Formazione e gestione della conoscenza<br />
● Creazione dell’iniziativa Fiat Group<br />
Corporate University<br />
● Applicazione della metodologia “Action<br />
Learning” a casi aziendali reali per<br />
sviluppare opportunità di business<br />
● Implementazione di una offerta formativa<br />
flessibile e innovativa per funzioni<br />
intersettoriali e famiglie professionali<br />
● Creazione di un catalogo di programmi<br />
e-learning e di strumenti di sviluppo della<br />
leadership on-line<br />
✔ –30% vs 2007 delle emissioni di COV nei<br />
siti europei di FGA attraverso sistemi<br />
“a base acqua” (Cassino in Italia e Tychy in<br />
Polonia) o l’applicazione delle MTD<br />
Vedere pagina 82<br />
✔ Impostato il processo di monitoraggio su<br />
scala globale e avviato il progetto pilota<br />
Vedere pagina 89<br />
✔ Implementato l’Internal Job Posting in<br />
tutte le Aziende del Gruppo Fiat in Francia,<br />
Regno Unito, Germania, Polonia, Austria,<br />
Spagna, Portogallo, Svizzera, Benelux,<br />
Repubblica Ceca e Slovacchia<br />
Vedere pagine 88-89<br />
✔ Valutati 33.700 dipendenti (circa il 53%<br />
della popolazione impiegati e professional e<br />
il 100% dei dirigenti)<br />
Vedere pagine 86-88<br />
✔ Condotte Talent Review per 15 famiglie<br />
professionali (copertura del 90% della<br />
popolazione dirigenti e professional) a livello<br />
intersettoriale e su scala globale che hanno<br />
consentito di identificare i dirigenti e i<br />
professional in possesso delle caratteristiche<br />
necessarie per ricoprire posizioni chiave<br />
Vedere pagina 86<br />
✔ Iniziativa Double Digit di Iveco (coinvolti<br />
15.000 dipendenti)<br />
✔ Iniziative Agora (Marketing Academy) e<br />
Marketing Bubble per la famiglia<br />
professionale marketing<br />
Vedere pagine 90-93<br />
2009<br />
■ FGA nei siti europei si impegna a<br />
consolidare i risultati del 2008<br />
Nota: l’obiettivo è stato <strong>def</strong>inito considerando l’attuale<br />
contesto di mercato incerto. Il conseguente livello di<br />
saturazione impiantistica e le ripetute fermate e riprese<br />
impattano infatti sulle emissioni di COV<br />
2009<br />
■ progressiva applicazione all’interno del<br />
Gruppo<br />
2009<br />
■ Nord America: progetto pilota in CNH<br />
■ America Latina: studio di fattibilità a livello<br />
di Gruppo<br />
2009<br />
■ copertura del 100% della popolazione<br />
impiegati e professional<br />
■ proseguimento del programma con<br />
aggiornamento costante delle Review<br />
2009<br />
■ avvio dell’iniziativa Fiat Group Corporate<br />
University per tutti i manager e selezionati<br />
professional ad alto potenziale<br />
2009<br />
■ iniziativa Leadership in Action per tutti i<br />
manager del Gruppo<br />
■ estensione delle iniziative ad altre due<br />
famiglie professionali<br />
■ coinvolgimento di tutta la popolazione<br />
manageriale<br />
Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità 37
Sensibilizzazione sui temi di Sostenibilità<br />
Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />
Mantenere la Sostenibilità tra gli<br />
obiettivi aziendali<br />
Migliorare gli spostamenti<br />
casa-lavoro dei dipendenti<br />
Fiat Group Automobiles (FGA)<br />
Maserati<br />
Salute e sicurezza sul lavoro<br />
Continuare il processo di<br />
validazione esterna del sistema di<br />
gestione della salute e sicurezza sul<br />
lavoro<br />
Continuare a promuovere la cultura<br />
della salute e sicurezza sul luogo di<br />
lavoro<br />
Salute delle persone<br />
Facilitare l’accesso economico alle<br />
prestazioni sanitarie<br />
38 Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità<br />
● Inclusione nel sistema di remunerazione<br />
variabile di obiettivi ambientali e sociali<br />
● Formulazione e diffusione delle nuove<br />
Linee Guida sulla gestione delle risorse<br />
umane e sul rispetto dei diritti umani<br />
● Sviluppo di un piano di mobilità per gli<br />
spostamenti casa – lavoro da e per i<br />
comprensori industriali italiani di Mirafiori<br />
(Torino) e di Maserati (Modena), attraverso il<br />
maggiore utilizzo del trasporto pubblico, il<br />
car pooling, la mobilità dolce (bicicletta), il<br />
miglioramento delle aree di interfaccia, di<br />
sosta e parcheggio<br />
● Ottimizzazione di un sistema<br />
standardizzato di Gruppo per la gestione<br />
della salute e della sicurezza<br />
● Estensione delle certificazioni secondo lo<br />
standard OHSAS 18001<br />
● Formulazione e diffusione delle nuove<br />
Linee Guida salute e sicurezza<br />
● Miglioramento del sistema di<br />
monitoraggio degli incidenti a livello di<br />
Gruppo<br />
● Nuovo progetto di formazione di Gruppo<br />
Health & Safety First<br />
● Progetto Top Ten Safety: 10 iniziative<br />
chiave per la salute e sicurezza<br />
● Costituzione in Italia di un Fondo sanitario<br />
integrativo (FASI<strong>FIAT</strong>) per operai e impiegati<br />
del Gruppo Fiat (<strong>def</strong>inito nell’ambito<br />
dell’accordo integrativo di Gruppo del<br />
28/06/2006)<br />
✔ Applicato ad alcuni membri del Group<br />
Executive Council<br />
✔ Elaborate le nuove Linee Guida<br />
✔ Studio e analisi degli spostamenti<br />
casa-lavoro per i dipendenti di Mirafiori<br />
✔ Elaborato e consegnato il piano agli Enti<br />
locali<br />
✔ Studio e analisi della distribuzione sul<br />
territorio dei dipendenti Maserati<br />
✔ Formulato un questionario per la raccolta<br />
di informazioni<br />
✔ Definite le procedure standard per il<br />
sistema unificato<br />
✔ Ottenute 12 certificazioni OHSAS 18001<br />
che coprono 17.000 dipendenti<br />
Vedere pagina 96<br />
✔ Formulate le nuove Linee Guida<br />
✔ Implementato il sistema di monitoraggio<br />
migliorato<br />
✔ Progettazione<br />
✔ Progettazione<br />
Vedere pagina 95<br />
✔ Costituito il Fondo e assolti gli<br />
adempimenti necessari per la gestione delle<br />
prestazioni<br />
Vedere pagina 97<br />
2009<br />
■ estensione ai primi livelli degli<br />
Amministratori Delegati dei Settori operativi<br />
■ approvazione e diffusione delle nuove<br />
Linee Guida<br />
2009<br />
■ implementazione del piano per il<br />
comprensorio di Mirafiori (circa 18.500<br />
dipendenti)<br />
2009:<br />
■ distribuzione del questionario ai<br />
dipendenti e analisi dei dati raccolti<br />
■ elaborazione e consegna del piano agli<br />
Enti locali<br />
2009<br />
■ validazione esterna di conformità alle<br />
Linee Guida UNI-INAIL 2001 per i siti<br />
produttivi italiani<br />
2010<br />
■ estensione al 100% degli attuali siti<br />
produttivi del Gruppo<br />
2012<br />
■ estensione al 100% degli attuali siti<br />
produttivi delle joint venture<br />
2009<br />
■ approvazione e diffusione delle nuove Linee<br />
Guida<br />
■ consolidamento del sistema di<br />
monitoraggio migliorato per tutti i Settori<br />
industriali del Gruppo<br />
■ implementazione del progetto nei siti<br />
produttivi italiani<br />
■ implementazione del progetto nei siti<br />
produttivi italiani e pianificazione estensione<br />
al 100% dei siti produttivi<br />
Gennaio 2009<br />
■ avvio attività
Rete dei concessionari e di assistenza<br />
Strategia di formazione<br />
Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />
Migliorare le competenze della forza<br />
vendita e trasferire ai clienti i<br />
contenuti di ecologia e sicurezza dei<br />
prodotti<br />
Migliorare la capacità dei tecnici<br />
di diagnosticare, riparare e<br />
manutenere i motori ecologici<br />
Clienti<br />
Customer experience<br />
Migliorare la relazione con il cliente<br />
Fiat Group Automobiles (FGA)<br />
Fornitori<br />
Sostenibilità nella Supply Chain<br />
Sviluppare e promuovere la<br />
responsabilità sociale e ambientale<br />
dei fornitori<br />
● Progettazione ed erogazione di corsi<br />
specifici che valorizzino best practice ed<br />
esplorino possibili sinergie a livello di Gruppo<br />
● Identificazione di momenti utili per<br />
raccogliere riscontri e aspettative dei clienti<br />
● Formulazione e diffusione delle Linee<br />
Guida di Sostenibilità specifiche per i fornitori<br />
● Formazione su tematiche di Sostenibilità ai<br />
buyer del Gruppo<br />
● Introduzione di indicatori di performance<br />
ambientale e sociale nel processo di<br />
valutazione di nuovi fornitori<br />
● Distribuzione a fornitori selezionati di un<br />
questionario di autovalutazione della propria<br />
performance ambientale e sociale<br />
● Audit ambientali e sociali<br />
✔ 55.000 ore di formazione erogate in tutto il<br />
mondo alla forza vendita di FGA, CHN -<br />
Case New Holland e Iveco su temi di<br />
ecologia e sicurezza<br />
✔ 183.000 ore di formazione erogate in tutto<br />
il mondo ai tecnici di FGA, CHN - Case New<br />
Holland e Iveco su temi di ecologia<br />
Vedere pagine 104 e 105<br />
✔ Raccolti riscontri e aspettative dei clienti<br />
durante le fasi di pre-acquisto, acquisto,<br />
assistenza in garanzia, gestione lamentele,<br />
contatto con call centre e test drive<br />
✔ Implementato un nuovo sistema per<br />
raccogliere e misurare la disponibilità dei<br />
clienti ad essere promotori del brand<br />
(Net Promoter Score)<br />
✔ 226.000 clienti intervistati vs 183.000<br />
nel 2007<br />
✔ 3.200 concessionari coinvolti vs 2.500<br />
nel 2007<br />
✔ Fiat Group Automobiles Customer Services<br />
vince il premio CRM Excellence di Gartner<br />
Vedere pagine 106, 107 e 109<br />
✔ Elaborate le Linee Guida<br />
✔ Elaborato il questionario<br />
Vedere pagine 10 e 1<br />
2009<br />
■ +15% delle ore di formazione alla forza<br />
vendita su temi di ecologia e sicurezza<br />
■ +10% delle ore di formazione ai tecnici su<br />
temi di ecologia<br />
2009<br />
■ estensione della raccolta di riscontri e<br />
aspettative dei clienti alle fasi di<br />
finanziamento, assistenza fuori garanzia ed<br />
eventi<br />
2009<br />
■ approvazione e distribuzione a tutti<br />
i fornitori del Gruppo Fiat<br />
■ inizio della formazione<br />
■ implementazione del processo di<br />
valutazione<br />
■ distribuzione e analisi del questionario<br />
■ audit di fornitori di Cina e India tramite<br />
ente terzo o Fiat Group Purchasing SQE<br />
(Supplier Quality Engineering)<br />
■ audit di fornitori selezionati appartenenti a<br />
Paesi occidentali tramite Fiat Group<br />
Purchasing SQE<br />
Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità 39
Comunità<br />
Comunità locali<br />
Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />
Promuovere lo sviluppo sociale ed<br />
economico delle comunità<br />
Fiat Group Automobiles (FGA)<br />
CNH - Case New Holland<br />
Sostenere le comunità africane nel<br />
miglioramento della logistica del<br />
trasporto<br />
Iveco<br />
Formazione dei giovani<br />
Sostenere la crescita professionale e<br />
sociale dei giovani, per facilitarne<br />
l’inserimento nel mondo del lavoro<br />
e per rispondere alla necessità di<br />
personale specializzato<br />
Fiat Group Automobiles (FGA)<br />
Iveco<br />
40 Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità<br />
● Árvore da Vida: progetto di Fiat<br />
Automóveis Brasile che ha lo scopo di<br />
migliorare la qualità di vita della comunità<br />
di Jardim Teresòpolis attraverso:<br />
● sviluppo di attività socio-educative<br />
● corsi di formazione<br />
● costituzione della cooperativa<br />
“Cooperárvore”<br />
● gestione di un centro di sostegno e di<br />
consulenza per le famiglie della comunità<br />
● Supporto di CNH al progetto Habitat for<br />
Humanity per famiglie bisognose attraverso:<br />
● raccolte fondi<br />
● coinvolgimento dei dipendenti nella<br />
costruzione di case<br />
● Supporto di Iveco al progetto Transaid per<br />
aiutare, nella gestione della logistica, le<br />
cooperative di donne del Ghana coinvolte in<br />
attività commerciali<br />
● Supporto all’iniziativa Techpro 2: progetto<br />
di formazione tecnica sviluppato in<br />
collaborazione con il Centro Nazionale<br />
Opere Salesiane per la Formazione e<br />
l’Aggiornamento Professionale<br />
● Supporto alle Scuole Tecniche Don Bosco<br />
in Darfur (Sudan) per lo sviluppo di<br />
competenze meccaniche e tecniche nel<br />
settore automotive<br />
● Promozione dei valori educativi del rugby<br />
presso l’Istituto Penale per minorenni<br />
“C. Beccaria” di Milano e offerta di stage<br />
professionali per il reinserimento nel mondo<br />
del lavoro<br />
✔ Dal 2004 al 2008 più di 8.000 persone<br />
hanno beneficiato del progetto<br />
✔ Nel 2008 Fiat Automóveis Brasile ha<br />
investito più di 650.000 euro<br />
Vedere pagine 13 e 14<br />
✔ Nel periodo 2007-2008 sono stati devoluti<br />
all’associazione complessivamente 200.000<br />
dollari e oltre 100 dipendenti hanno offerto<br />
la loro manodopera nell’ambito dei<br />
programmi che hanno coinvolto sia i<br />
concessionari Case Construction sia le<br />
persone di CNH<br />
Vedere pagine 12 e 13<br />
✔ Consegnati 3 Daily con allestimento<br />
speciale<br />
Vedere pagine 16 e 17<br />
Programma avviato in Italia:<br />
✔ 10 centri salesiani coinvolti<br />
✔ 200 giovani formati<br />
✔ 630 concessionari hanno offerto<br />
opportunità di stage<br />
FGA ha fornito ai centri di formazione<br />
veicoli e componenti per le prove pratiche,<br />
attrezzature, materiale didattico e<br />
formazione per i docenti<br />
Vedere pagina 15<br />
✔ Contribuito alla formazione di docenti in<br />
loco e fornito materiale didattico e<br />
apparecchiature tecniche<br />
Vedere pagina 15<br />
2009<br />
■ continua il supporto al progetto con nuovi<br />
corsi di preparazione professionale e<br />
formazione<br />
2009<br />
■ continua il supporto al progetto<br />
2009<br />
■ corsi di guida per le donne delle<br />
cooperative e supporto per lo sviluppo di un<br />
sistema di gestione dei trasporti<br />
2009<br />
■ estensione del progetto ad altre sedi: 4 in<br />
Spagna, 1 in Polonia e 1 in Brasile<br />
2009<br />
■ continua il supporto al progetto<br />
■ sviluppo del progetto:<br />
■ contributo di Iveco alla formazione di<br />
personale (volontari) e acquisto di<br />
attrezzature sportive<br />
■ stage professionali per lo sviluppo di<br />
competenze meccaniche e tecniche offerte<br />
dal concessionario Milanocarri (Milano - Italia)
Impegni Azioni Risultati 2008 Obiettivi<br />
Offrire ai giovani delle aree disagiate<br />
l’opportunità di praticare sport,<br />
contribuendo alla loro educazione<br />
Fiat Group Automobiles (FGA) - Iveco ● Supporto al progetto Soweto School<br />
✔ Dal 2006 supporto continuativo al centro<br />
Games (Sudafrica)<br />
sportivo e all’evento Soweto School Games<br />
in qualità di main sponsor. Nel 2008 coinvolti<br />
1.200 giovani atleti (provenienti da 22 scuole)<br />
Vedere pagina 17<br />
Glossario tecnico<br />
2009<br />
■ continua il supporto al centro sportivo e<br />
alle sue attività<br />
Active Roll Bar: sistema di protezione per gli occupanti in caso di ribaltamento della vettura; ha la peculiarità di essere nascosto dalla finizione posteriore retroschienale quando si trova in<br />
posizione chiusa. In caso di necessità i roll bar vengono espulsi automaticamente<br />
Brake prefill: dispositivo che rileva la potenziale situazione di pericolo; quando il guidatore rilascia improvvisamente il pedale dell'acceleratore il sistema avvicina automaticamente le pastiglie<br />
dei freni ai dischi. Nel caso di un’eventuale frenata di emergenza concorre così ad una più rapida decelerazione della vettura<br />
Controllo Elettronico della Stabilità (ESC): sistema per il controllo della stabilità del veicolo, che agisce in fase di sbandata, regolando la potenza del motore e frenando le singole ruote con<br />
differente intensità in modo tale da ristabilizzare l'assetto del mezzo<br />
Cruise Control Adattativo (ACC): sistema elettronico che permette la regolazione automatica della velocità del veicolo e il mantenimento della distanza di sicurezza dal mezzo che lo precede<br />
E-Diff (differenziale elettronico): soluzione tecnica, da anni utilizzata e affinata sulle monoposto di F1, per scaricare al suolo coppie elevatissime in condizioni di uso estremo: necessario in pista<br />
per migliorare i valori di motricità in uscita di curva evitando dannosi pattinamenti del retrotreno, su strada si trasforma in un arricchimento tecnologico capace di innalzare gli standard di stabilità<br />
Electronic Stability Program (ESP): dispositivo che interviene quando è a rischio la stabilità della vettura e aiuta il conducente a mantenere il controllo dell'auto<br />
EN 474: normativa sui requisiti di sicurezza per le macchine per le costruzioni<br />
F1-Trac (controllo trazione): sistema capace di garantire la massima aderenza disponibile tramite il monitoraggio continuo della velocità relativa delle ruote. Opera con una logica di<br />
funzionamento auto-adattiva in funzione del grip disponibile<br />
ISO 14001: standard, emanato dall'ente di normazione internazionale ISO (International Standard Organization), che specifica i requisiti per un Sistema di Gestione Ambientale<br />
ISO 15998: normativa relativa alla sicurezza funzionale dei componenti elettronici delle macchine per le costruzioni<br />
Lane Departure Warning (LDW): dispositivo che avvisa il guidatore dell’avvicinamento involontario al bordo della corsia<br />
Life Cycle Assessment (LCA): metodologia di analisi che valuta l’insieme di interazioni che un prodotto/componente ha con l'ambiente e ne <strong>def</strong>inisce gli impatti diretti o indiretti, considerando il<br />
suo intero ciclo di vita dalla produzione al riciclaggio fino alla dismissione finale<br />
Linee Guida UNI-INAIL 2001: documento, emanato dall'Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) e dall'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), che<br />
contiene linee guida e raccomandazioni per lo sviluppo di un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza dei Lavoratori sul posto di lavoro<br />
Manettino: selettore posizionato sul volante, che consente di modificare i settaggi vettura in funzione delle preferenze personali del pilota, delle caratteristiche del fondo stradale e del livello di<br />
aderenza disponibile<br />
OHSAS 18001: standard internazionale che specifica i requisiti che deve avere un sistema di Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza dei Lavoratori sul posto di lavoro<br />
Pulse Width Modulation controllers: dispositivi elettrici (e.g. ventola e radiatore, pompa benzina), che grazie al controllo a modulazione di impulsi, riducono la potenza assorbita dalla batteria e<br />
quindi dal motore per ricaricarla, con conseguente diminuzione del consumo carburante<br />
S - Track: dispositivo che consiste in un sostegno continuo al cingolo metallico del trattore per attenuare le discontinuità di contatto con la ruota motrice e le conseguenti vibrazioni e rumorosità<br />
Selective Catalytic Reduction (SCR): dispositivo di post-trattamento dei gas di scarico che, attraverso l’iniezione di una miscela di acqua demineralizzata e urea (AdBlue), permette di ridurre le<br />
emissioni di NO x (ossidi di azoto)<br />
Skyhook: sistema che gestisce il controllo automatico continuo degli ammortizzatori garantendo lo smorzamento ideale in ogni condizione di guida<br />
Smart alternator: dispositivo di ricarica della batteria che, grazie a una centralina intelligente, consente di ridurre la potenza assorbita dal motore ai soli casi di effettiva necessità<br />
Sospensioni a Controllo Magnetoreologico: il moto di ogni ruota è regolato da un ammortizzatore le cui caratteristiche di smorzamento sono determinate da un fluido di tipo magnetoreologico,<br />
che modifica le sue caratteristiche dinamiche, in particolare di resistenza allo scorrimento, per effetto di un campo magnetico elettricamente controllato<br />
Start&Stop: dispositivo che a veicolo fermo, in corrispondenza delle fasi di funzionamento al minimo, spegne il motore e lo riavvia automaticamente non appena viene rilasciato il pedale del<br />
freno. Il principale beneficio è una consistente riduzione del consumo di combustibile e delle emissioni di CO 2 in situazioni di traffico congestionato e di ripetute soste ai semafori<br />
Synaptic Damping Control: sistema che agisce attivamente sulle sospensioni, al fine di incrementare il comfort in ogni condizione di utilizzo e di aumentare la tenuta di strada e la guidabilità<br />
del veicolo<br />
Vehicle Dynamic Control (VDC): dispositivo che, tramite sensori, verifica di continuo l’aderenza degli pneumatici al terreno e in caso di sbandata interviene per ripristinare la direzionalità e la<br />
stabilità dell’assetto del veicolo<br />
Vedi anche glossario sul sito www.fiatgroup.com/sostenibilità<br />
Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità 41
Il nostro vero problema non è la nostra forza oggi,<br />
ma è piuttosto la necessità vitale di agire oggi<br />
per garantire la nostra forza domani. Dwight D. Eisenhower
Approccio integrato<br />
allo sviluppo sostenibile<br />
44 Mobilità ecologica e sicura<br />
64 Innovazione sostenibile<br />
76 Fabbriche amiche dell’ambiente<br />
86 Le persone, “motore” del Gruppo<br />
104 Unetversity: l’università per tecnici<br />
e forza vendita<br />
106 Orientare l’Azienda verso il cliente<br />
110 Fornitori come partner<br />
112 Uno sviluppo in sintonia con le comunità
Mobilità ecologica e sicura<br />
Perseguire una mobilità sempre più sostenibile è da tempo l’obiettivo primario del Gruppo. Grazie a Fiat, negli anni Novanta il<br />
diesel è protagonista di una vera e propria rivoluzione: viene infatti brevettato il sistema di iniezione elettronica Unijet, da cui ha<br />
origine il Common Rail, che in poco tempo si afferma come il nuovo standard per molte case automobilistiche e che porta a una<br />
riduzione dei consumi del 15 per cento. Da quel momento il Gruppo non ha mai smesso di cercare soluzioni sempre migliori.<br />
Soddisfare il bisogno crescente di mobilità riducendo<br />
l’impatto ambientale e sociale in tutto il ciclo vita<br />
della vettura, rappresenta una scelta strategica<br />
imprescindibile. In quest’ottica le attività di ricerca<br />
del Gruppo sono orientate a sviluppare soluzioni<br />
innovative per ridurre le emissioni inquinanti e<br />
acustiche, la congestione del traffico, il numero degli<br />
incidenti e aumentare la riciclabilità del prodotto. Con<br />
la consapevolezza che non esiste un’unica soluzione<br />
per la mobilità sostenibile, ma una combinazione di<br />
tecnologie convenzionali e alternative legate anche<br />
Roadmap dei sistemi di propulsione (vedere anche pagina 65)<br />
Oggi<br />
<strong>FIAT</strong> GROUP AUTOMOBILES<br />
Diesel<br />
■ Filtro antiparticolato (DPF)<br />
■ Nuovo “Midsize”<br />
■ Twin stage turbo<br />
Benzina<br />
■ T-Jet<br />
■ Start&Stop<br />
Trazioni e Combustibili alternativi<br />
■ Metano<br />
■ Flexfuel/TetraFuel (America Latina)<br />
IVECO<br />
Diesel<br />
■ Common Rail “2” (veicoli commerciali leggeri)<br />
■ Turbo Brake<br />
■ SCR (Selective Catalytic Reduction)<br />
■ Filtro antiparticolato (DPF)<br />
Trazioni e Combustibili alternativi<br />
■ Metano<br />
■ Elettrico<br />
44 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura<br />
Sviluppi a breve termine 2009-2012<br />
alle caratteristiche dell’area in termini geografici,<br />
economici e di disponibilità dei combustibili, il<br />
Gruppo Fiat è impegnato nel:<br />
■ migliorare le caratteristiche di eco-compatibilità<br />
dei propulsori convenzionali;<br />
■ sviluppare sistemi di trazione alternativi;<br />
■ progettare dispositivi per la riduzione delle emissioni;<br />
■ ricercare soluzioni di riciclaggio per ridurre l’impatto<br />
ambientale al termine del ciclo di vita del prodotto;<br />
■ studiare soluzioni, in termini di architettura del<br />
veicolo, per aumentarne la sicurezza.<br />
Multijet “II” Start&Stop<br />
Multiair Iniezione diretta Small Gasoline<br />
Engine<br />
GPL Metano-Idrogeno<br />
(flotte sperimentali)<br />
Start&Stop Common Rail “2”<br />
(veicoli medi e pesanti)<br />
Turbo metano<br />
Twin Turbo<br />
Ibrido<br />
diesel-elettrico<br />
Innovazione<br />
Start&Stop<br />
di 2 a generazione<br />
Elettrico<br />
Ibrido<br />
Biocombustibili<br />
di 2a generazione<br />
(BTL e HVO)<br />
Elettrico a ioni di litio
A Fiat il primato europeo per le più basse emissioni di CO 2<br />
Nel 2008 a Fiat Group Automobiles è stato<br />
riconosciuto il primato in Europa per il più basso<br />
livello medio di emissioni di CO 2 e il brand Fiat,<br />
per il secondo anno consecutivo, si è posizionato<br />
al vertice della classifica, tra i dieci marchi<br />
automobilistici più venduti in Europa, con un<br />
valore medio di 133,7 g/km (fonte Jato Dynamics,<br />
leader mondiale per la consulenza e la ricerca nel<br />
campo automotive).<br />
Fiat è uno dei marchi automobilistici che sta<br />
rispondendo meglio alla necessità di limitare<br />
l’impatto del trasporto sull’ambiente.<br />
Per raggiungere questo importante traguardo Fiat<br />
propone soluzioni concrete che sono alla portata<br />
Best in class in fuel economy<br />
L’iniziativa Best in Class in Fuel Economy del Centro<br />
Ricerche Fiat ha l’obiettivo di sviluppare tecnologie a<br />
breve e medio termine, destinate ad aumentare l’efficienza<br />
energetica dei veicoli del Gruppo, con particolare<br />
riferimento al miglioramento dei sistemi ausiliari,<br />
dell’aerodinamica e della gestione generale dell’energia<br />
del veicolo (elettrica, termica e idraulica).<br />
L’iniziativa è altamente intersettoriale perché le strategie di<br />
risparmio energetico dei sistemi ausiliari, inizialmente<br />
sviluppate per il settore auto, sono state successivamente<br />
trasferite ai veicoli commerciali e in un prossimo futuro<br />
saranno applicate anche ai veicoli per l’agricoltura.<br />
Nell’ambito di Best in Class in Fuel Economy, nel corso del<br />
2008 sono state realizzate diverse attività:<br />
■ energy management, studio di soluzioni per un uso più<br />
razionale dei sistemi di bordo, tra cui climatizzatore,<br />
ventola di raffreddamento e alternatore;<br />
■ energy saving air conditioning, <strong>def</strong>inizione di un nuovo<br />
algoritmo per la regolazione della temperatura dell’aria<br />
all’interno dell’abitacolo, che varia la soglia di inserimento<br />
del compressore in base alla necessità di comfort e di<br />
deumidificazione, minimizzando la richiesta di energia<br />
meccanica. Il beneficio stimato è una riduzione di circa il<br />
7 per cento dei consumi quando il condizionatore è in<br />
funzione. Questa innovazione ha già trovato applicazione<br />
su Fiat 500 e Panda;<br />
■ refrigeranti alternativi: progetto volto a comparare<br />
diversi tipi di refrigeranti (CO2, R152a e HFO1234yf) in<br />
prospettiva dell’adeguamento alla normativa Europea<br />
F-GAS, che vieta l’uso dell’attuale refrigerante imponendo<br />
l’adozione di sostanze a minor effetto serra;<br />
di tutti e immediatamente disponibili.<br />
Lo dimostrano i prodotti presenti sul mercato, i<br />
piani di ricerca e sviluppo, le iniziative di mobilità<br />
sostenibile portate avanti in collaborazione con la<br />
Pubblica Amministrazione e gli investimenti nello<br />
sviluppo di nuovi prodotti. Dal 1995 al 2008,<br />
infatti, le emissioni medie di anidride carbonica<br />
(CO 2 ) delle vetture vendute in Europa da Fiat<br />
Group Automobiles sono scese del 22 per cento.<br />
L’impegno di Fiat Group Automobiles (FGA) per<br />
l’ambiente si è sviluppato principalmente lungo<br />
due direttrici: migliorare le caratteristiche di<br />
eco-compatibilità dei modelli e dei propulsori<br />
convenzionali e sviluppare tecnologie innovative.<br />
■ smart cooling, sistema di raffreddamento innovativo<br />
basato sulla modularità della dissipazione del calore,<br />
costituito da due circuiti di raffreddamento: uno operante<br />
a 90 gradi (raffreddamento di motore, olio eccetera) e un<br />
secondo operante a 5 gradi sopra la temperatura ambiente<br />
(condensatore, raffreddamento del carburante eccetera).<br />
I due circuiti condividono la stessa superficie di scambio<br />
termico e, grazie ad un sistema di controllo innovativo,<br />
incrementano l’efficacia di dissipazione del calore e<br />
l’efficienza dei sistemi del veicolo;<br />
■ aero engine bay, soluzione innovativa di incapsulamento<br />
del motore e convogliamento dell’aria al fine di<br />
migliorare la resistenza aerodinamica del sistema di<br />
raffreddamento del motore. I vantaggi che ne conseguono<br />
sono molteplici, primo fra tutti il risparmio di carburante.<br />
73%delle<br />
vetture FGA vendute<br />
in Europa hanno<br />
registrato emissioni di<br />
CO 2 fino a 140 g/km e<br />
il 36% fino a 120 g/km<br />
Obiettivo 2012<br />
L’impegno di FGA<br />
è di mantenere per le<br />
sue vetture il più<br />
basso livello medio<br />
ponderato di<br />
emissioni di CO 2 tra<br />
i principali costruttori<br />
in Europa<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 45
Pur-O 2<br />
®<br />
Fiat 500, Bravo e<br />
Croma sono le vetture<br />
che rientrano nella<br />
gamma Pur-O 2 ® , la<br />
linea ambientale che<br />
identifica un gruppo<br />
selezionato di versioni<br />
caratterizzate da<br />
sistemi e dispositivi<br />
specifici a favore<br />
dell’ambiente. Come<br />
l’eco:Drive, il sistema<br />
Start&Stop e gli<br />
speciali pack eco<br />
(pneumatici verdi, olii<br />
a bassa viscosità,<br />
pacchetti<br />
aerodinamici e cambi<br />
a rapporti modificati).<br />
La 500 Pur-O 2 ® fa<br />
registrare emissioni di<br />
CO 2 pari a 113 g/km<br />
Quando l’innovazione arriva dai motori convenzionali<br />
FPT Powertrain Technologies offre motori con soluzioni<br />
tecnologiche innovative, volte al contenimento dei consumi<br />
e delle emissioni. La parola d’ordine della progettazione<br />
è downsizing, che, in ambito motoristico, consiste<br />
nell’adottare un motore di cilindrata ridotta abbinato a un<br />
turbocompressore di nuova generazione, per ottenere<br />
prestazioni confrontabili o migliori rispetto a propulsori di<br />
cilindrata superiore, ma con consumi ed emissioni inferiori.<br />
Parlare di downsizing in FPT Powertrain Technologies<br />
significa parlare di T-Jet, famiglia di motori a benzina 1.4 da<br />
120 a 155 CV, presentati nel 2007 ed entrati in piena<br />
produzione nel 2008. Mentre per il diesel è stato lanciato<br />
nel 2008 il nuovo motore 1.6 Multijet 16 valvole, in cui la<br />
sovralimentazione del propulsore è stata realizzata con un<br />
turbocompressore a geometria variabile, controllato<br />
elettronicamente. Questa tecnologia contribuisce a<br />
migliorare l’erogazione di potenza, garantendo allo stesso<br />
tempo caratteristiche di coppia molto elevata anche a bassi<br />
regimi di rotazione e prestazioni raffrontabili con quelle di<br />
un motore 1.9, ma con consumi ridotti.<br />
Un ulteriore beneficio per l’ambiente arriva dall’innovativo<br />
Start&Stop, presentato per la prima volta in ottobre al<br />
“Mondial de l’Automobile” di Parigi sulla Fiat 500.<br />
Il sistema è stato sviluppato dall’Engineering & Design di<br />
Fiat Group Automobiles, con il contributo di FPT Powertrain<br />
Technologies, Magneti Marelli e Bosch. Lo Start&Stop,<br />
a veicolo fermo, in corrispondenza delle fasi di<br />
funzionamento al minimo, spegne il motore e lo riavvia<br />
non appena viene rilasciato il pedale del freno. Il principale<br />
beneficio è dunque una consistente riduzione del consumo<br />
di combustibile e delle emissioni di CO2 in situazioni di<br />
traffico congestionato e di ripetute soste ai semafori.<br />
46 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura<br />
greenCHECK-UP<br />
È il progetto di educazione e informazione per una<br />
mobilità sostenibile, promosso dall’area After Sales di Fiat<br />
Group Automobiles e attuato nei principali Paesi europei.<br />
Attraverso una campagna di comunicazione, il Gruppo<br />
sensibilizza il cliente su una corretta manutenzione della<br />
vettura, invitandolo a effettuare, presso la rete di<br />
assistenza autorizzata, un controllo sulle componenti che<br />
hanno maggiore impatto sull’ambiente: pressione dei<br />
pneumatici, filtro dell’aria, emissioni dei gas di scarico<br />
e batteria.
eco:Drive, la guida amica dell’ambiente<br />
Per ridurre l’impatto ambientale dei propri veicoli, Fiat non<br />
considera solo il loro ciclo di vita, ma, approcciando il<br />
problema in maniera integrata, estende il suo impegno<br />
anche al modo in cui le persone guidano, consapevole<br />
dell’importante contributo che il comportamento al<br />
volante può avere sulla riduzione della CO2. Correggendo,<br />
infatti, alcune abitudini di guida è possibile ridurre i<br />
consumi fino al 15-20 per cento.<br />
Forte di questa convinzione, Fiat è stato il primo marchio<br />
nell'industria automobilistica a coinvolgere il guidatore in<br />
un processo virtuoso per ridurre emissioni e consumi.<br />
Basta seguire i suggerimenti di eco:Drive, il nuovo<br />
sistema basato sulla piattaforma Blue&Me, nato dalla<br />
collaborazione tra Fiat Group Automobiles e Microsoft<br />
Automotive Business Unit. In pratica, si inserisce una<br />
chiavetta USB nella porta del Blue&Me e si guida<br />
normalmente. Il sistema raccoglie tutte le informazioni<br />
relative al veicolo e allo stile di guida. Una volta arrivati a<br />
casa, sarà sufficiente trasferire le informazioni su un PC<br />
dotato dell’apposito software e il programma valuterà<br />
l’efficienza di guida, l’eco:Index, suggerendo contemporaneamente<br />
come modificare il proprio stile per ridurre,<br />
in futuro, le emissioni di anidride carbonica e i relativi<br />
costi di carburante.<br />
Ma eco:Drive è molto di più: è anche una community che<br />
vive sul web. Fiat eco:Ville è infatti la città ideale, popolata<br />
da tutti gli eco driver, nella<br />
quale si innesca una sorta di<br />
competizione ad essere più<br />
virtuosi alla guida della<br />
propria auto. Le tonnellate<br />
di anidride carbonica cosi<br />
risparmiate vengono tradotte<br />
in facili esempi virtuali, da<br />
cui è possibile comprendere<br />
l’importanza del risultato<br />
raggiunto. Così, il risparmio<br />
totale di energia ottenuto in<br />
un dato momento viene<br />
equiparato al numero dei pasti che si potrebbero<br />
preparare per tutti i residenti di eco:Ville, o alle ore di<br />
illuminazione delle loro case.<br />
Semplice e simpatico, questo sistema nasce dalla<br />
consapevolezza che anche piccoli cambiamenti, se fatti da<br />
molte persone, possono contribuire enormemente a<br />
ridurre l’impatto ambientale.<br />
L’uso del dispositivo eco:Drive, lanciato su Grande Punto e<br />
500, in soli quattro mesi ha consentito una riduzione<br />
di oltre 400 tonnellate di CO2. Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 47
80 mila<br />
Fiat Natural Power<br />
vendute in Europa<br />
nel 2008:<br />
75% quota di<br />
mercato delle vetture<br />
Fiat a metano<br />
55% quota di<br />
mercato dei veicoli<br />
commerciali leggeri<br />
Fiat a metano<br />
Leader nei combustibili alternativi<br />
Metano<br />
Fiat è, da dieci anni, leader europeo nel campo<br />
delle vetture OEM (Original Equipment<br />
Manufacturer) a metano.<br />
La propulsione a metano rappresenta la scelta<br />
tecnologica più efficace e disponibile,<br />
nell’immediato, per risolvere i problemi di<br />
inquinamento delle aree urbane. Il metano o<br />
gas naturale compresso (CNG), infatti, si<br />
presenta oggi come l’unico combustibile<br />
realmente alternativo rispetto a benzina e<br />
gasolio e il più pulito attualmente disponibile:<br />
■ garantisce minori emissioni nocive, dal<br />
particolato ai composti aromatici come il benzene;<br />
■ riduce al minimo le emissioni più critiche nei<br />
confronti della qualità dell’aria, quali gli ossidi<br />
di azoto e gli idrocarburi più reattivi, che<br />
promuovono la formazione di ozono a livello<br />
del suolo e la successiva generazione di smog<br />
fotochimico;<br />
■ riduce le emissioni di CO 2 di circa il 23 per<br />
cento rispetto ad una vettura a benzina, con<br />
evidenti benefici sull’effetto serra;<br />
■ viene trasportato attraverso metanodotti<br />
esistenti, rinunciando alle autocisterne, con<br />
evidenti benefici in termini di traffico di<br />
superficie, sicurezza stradale ed emissioni<br />
inquinanti.<br />
Fiat e FPT Powertrain Technologies hanno<br />
sviluppato la doppia alimentazione<br />
metano-benzina per dare la possibilità di<br />
abbinare ai vantaggi del metano la praticità di<br />
rifornimento della benzina, lasciando così<br />
inalterate le abitudini di guida. Una soluzione<br />
semplice nei principi, ma tecnicamente sofisticata:<br />
■ le bombole sono integrate nella struttura del<br />
veicolo fin dalla fase di progettazione, per non<br />
penalizzare l’abitabilità e gli standard di<br />
sicurezza adottati per tutti i veicoli Fiat;<br />
■ la doppia alimentazione benzina-metano<br />
garantisce un pieno di tranquillità anche nelle<br />
zone dove i distributori di CNG sono meno<br />
numerosi;<br />
48 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura<br />
■ il sistema di controllo motore è<br />
specificatamente progettato per veicoli a doppia<br />
alimentazione, garantisce perciò il totale controllo<br />
dell’efficienza e delle emissioni in entrambe le<br />
modalità;<br />
■ la compatibilità per l’impiego di bio-metano,<br />
se opportunamente depurato, è garantita fin da<br />
subito.<br />
Fiat è il costruttore che offre, nella sua linea<br />
ecologica Natural Power, la più ampia gamma di<br />
veicoli con doppia alimentazione. Quest’offerta<br />
risponde alle esigenze di mobilità di una vasta<br />
categoria di utenti, compreso il settore<br />
professionale: va dal Doblò (anche Cargo) alla<br />
Punto (anche Van), dalla Multipla alla Panda<br />
(anche Van), fino alla Grande Punto presentata<br />
alla fine del 2008.
Grande Punto Natural Power “Clean Car 2008”<br />
Fiat Automobiles ha voluto dimostrare il proprio impegno<br />
a 360 gradi per la tutela dell’ambiente anche in occasione<br />
della presentazione ufficiale, in ottobre, della Grande<br />
Punto Natural Power, compensando l’impatto ambientale<br />
generato dal lancio con un’attività di riforestazione (oltre<br />
6.600 metri quadri di foresta nel parco del Ticino).<br />
Grande Punto Natural Power è equipaggiata con il motore<br />
Fire 1.4 8v EVO2 nella nuovissima versione bifuel CNG<br />
progettata da FPT Powertrain Technologies, e rispetta già i<br />
limiti della normativa antinquinamento Euro 5, con<br />
emissioni di 115 g/km di CO2. Inoltre, per la prima volta sono stati utilizzati una<br />
centralina unica, riducendo così la complessità dei<br />
precedenti sistemi di controllo del motore e iniettori<br />
completamente dedicati al metano, che aumentano la<br />
qualità e l’affidabilità del propulsore.<br />
Tre i serbatoi: due bombole che complessivamente<br />
contengono 84 litri di metano e un serbatoio per la benzina<br />
di 45 litri. All’avviamento l’alimentazione è sempre a<br />
benzina, ma subito dopo la vettura passa automaticamente<br />
al gas. Torna, sempre in automatico, alla benzina<br />
solo quando il gas delle bombole sta per esaurirsi. È<br />
comunque sempre possibile per il guidatore scegliere il tipo<br />
di alimentazione tramite un pulsante posto sulla plancia.<br />
Come riconoscimento dell’importante risultato raggiunto<br />
in campo ambientale, una giuria di giornalisti di settore ha<br />
premiato la Grande Punto con il “Clean Car of the Year 2008”.<br />
1) Centralina gestione iniezione<br />
2) Selettore metano/benzina<br />
3) Riduttore di pressione<br />
4) Filtro “deoliatore”<br />
5) Gruppo iniettori metano<br />
6) Serbatoio benzina e bocchettone rifornimento<br />
7) Valvola bocchettone rifornimento metano ad innesto rapido<br />
8) Serbatoio metano centrale<br />
9) Serbatoio metano posteriore<br />
Fin dal 1995 anche Iveco rivolge l’attenzione alla<br />
propulsione a gas naturale e oggi è leader<br />
europeo nella ricerca e produzione di questi<br />
veicoli, con migliaia di mezzi nel parco circolante<br />
di aziende private e della pubblica<br />
amministrazione. Tutti i veicoli Iveco utilizzano<br />
motori a gas naturale dedicati, che funzionano a<br />
combustione stechiometrica. Ciò consente loro di<br />
fornire prestazioni elevate e costanti, abbassando<br />
al tempo stesso le emissioni inquinanti ben al di<br />
sotto dei limiti previsti per i veicoli a minimo<br />
impatto ambientale.<br />
Tra i veicoli a metano, Iveco offre il Daily, in<br />
versioni furgone, cabinato e minibus, e lo Stralis.<br />
Iveco è impegnata a rendere disponibile una<br />
versione a gas naturale di ogni linea di prodotto<br />
adatta a missioni urbane (l’Eurocargo a metano<br />
sarà disponibile a partire dalla seconda metà del<br />
2009). Inoltre, gli autobus Irisbus a metano, mossi<br />
da motori Cursor, sono stati adottati da più di 70<br />
città europee.<br />
10 mila veicoli<br />
Iveco a metano<br />
circolanti nel mondo.<br />
Leader in Europa<br />
70città europee<br />
utilizzano gli autobus<br />
Irisbus a metano<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 49
650 mila<br />
vetture Fiat Flex e<br />
TetraFuel vendute in<br />
Brasile nel 2008.<br />
Leader in Brasile<br />
Centralina di controllo TetraFuel ®<br />
Metano e idrogeno per la Panda della Regione<br />
Lombardia<br />
Il brand Fiat, grazie al contributo del Centro Ricerche Fiat,<br />
di FPT Powertrain Technologies e di alcuni partner (ENI,<br />
FAST, NCT e SAPIO), nel corso del 2008 si è aggiudicato il<br />
bando della Regione Lombardia per la sperimentazione di<br />
20 Panda alimentate a miscela di metano-idrogeno.<br />
Il bando prevede anche la realizzazione di due stazioni di<br />
rifornimento nel comune di Milano.<br />
Il Gruppo ritiene che il passaggio intermedio verso<br />
le tecnologie basate sull’idrogeno possa essere<br />
rappresentato dal metano, nel suo possibile impiego nei<br />
motori a combustione interna in miscela con l’idrogeno<br />
stesso. Infatti, essendo entrambi combustibili gassosi, le<br />
tecnologie sviluppate per la distribuzione del metano sia<br />
nel settore auto sia nelle infrastrutture, possono costituire<br />
Biocombustibili<br />
Fiat e FPT Powertrain Technologies stanno<br />
investendo importanti risorse nello sviluppo di<br />
tecnologie capaci di valorizzare al meglio il<br />
patrimonio naturale disponibile. Un impegno<br />
grazie al quale Fiat ha raggiunto la leadership sul<br />
mercato brasiliano, con una gamma completa di<br />
vetture dotate della tecnologia Flexfuel, che<br />
consente di utilizzare miscele variabili di benzina<br />
e bioetanolo.<br />
In Brasile, infatti, la rete distributiva di bioetanolo<br />
è capillare, favorita negli anni dalla situazione<br />
socio-politica e dalla disponibilità della materia<br />
prima. Magneti Marelli ha il merito di aver<br />
realizzato il SFS ® (Software Flexfuel Sensor),<br />
tecnologia all’avanguardia, che consente di<br />
50 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura<br />
la piattaforma di partenza ideale per il graduale ingresso<br />
dell’idrogeno nel settore dei trasporti.<br />
La miscela metano (70 per cento) – idrogeno (30 per cento)<br />
consente di:<br />
■ utilizzare tecnologie motoristiche esistenti;<br />
■ garantire prestazioni e autonomia del motore pressoché<br />
inalterate rispetto al metano;<br />
■ assicurare un’ulteriore riduzione delle emissioni di CO2 dell’11 per cento rispetto al metano;<br />
■ realizzare una combustione più completa e pulita;<br />
■ offrire un’interessante opportunità di utilizzo dell’idrogeno<br />
già disponibile (come i sottoprodotti delle industrie<br />
chimiche) favorendo così lo sviluppo della filiera di<br />
produzione e distribuzione.<br />
In tal modo sarà possibile offrire una prospettiva di<br />
impiego dell’idrogeno a più breve termine.<br />
riconoscere la composizione del combustibile<br />
presente nel serbatoio e di adattare<br />
conseguentemente i parametri di funzionamento<br />
del motore: il cliente può scegliere se utilizzare<br />
gasolina (benzina miscelata con il 22 per cento di<br />
bioetanolo), bioetanolo o ambedue in qualunque<br />
proporzione.<br />
Un’ulteriore espressione dell’elevato livello<br />
tecnologico raggiunto è la Fiat Siena TetraFuel ®<br />
prodotta in Brasile, che oltre ad essere<br />
equipaggiata con il sistema Flexfuel, può essere<br />
alimentata anche con metano. Il TetraFuel ® ,<br />
sviluppato e prodotto da FPT Powertrain<br />
Technologies, è il primo motore al mondo capace<br />
di funzionare con quattro combustibili diversi:<br />
bioetanolo, gasolina, benzina e metano.<br />
Tutti i motori FPT Powertrain Technologies<br />
sono compatibili con l’utilizzo di biocombustibili<br />
(bioetanolo e biodiesel) in miscela con i<br />
combustibili tradizionali fino al 5 per cento<br />
(E5-B5). In particolare, i motori diesel possono già<br />
impiegare miscele fino al 7 per cento di biodiesel<br />
(B7), mentre quelli a benzina sono in gran parte<br />
adeguati all’uso di miscele al 10 per cento di<br />
bioetanolo (E10). Inoltre, per specifici utilizzi,<br />
come quelli agricoli, alcuni motori sono stati<br />
adattati per essere compatibili con miscele di<br />
biocombustibile in percentuali superiori.
A Magneti Marelli il premio per l’innovazione<br />
ambientale<br />
Magneti Marelli, con la tecnologia multicombustibile<br />
TetraFuel ®, si è aggiudicata l’edizione 2008 del PACE<br />
Award, uno dei premi automotive più prestigiosi in ambito<br />
mondiale.<br />
Il PACE Award (Premier Automotive Suppliers’<br />
Contribution to Excellence), giunto alla sua 14a edizione, è<br />
promosso dal periodico Automotive News e ogni anno<br />
premia le migliori innovazioni del settore a livello<br />
mondiale.<br />
La tecnologia TetraFuel ® è stata sviluppata e realizzata da<br />
Magneti Marelli in Brasile e consente a un veicolo di<br />
utilizzare indifferentemente quattro tipi di combustibile<br />
(benzina, alcool, una miscela in qualsiasi proporzione fra i<br />
due e gas naturale).<br />
Infatti, New Holland Agriculture ha guidato<br />
l’industria agricola nel sostegno all’utilizzo del<br />
biodiesel, classificandosi come Clean Energy<br />
Leader e offrendo un’ampia gamma di prodotti<br />
compatibili con il biodiesel puro B100, compresi<br />
La peculiarità distintiva della soluzione è che il<br />
riconoscimento e il dosaggio dei vari carburanti e il<br />
conseguente controllo dei parametri di alimentazione,<br />
avvengono grazie ad un software presente nella centralina<br />
di controllo motore (ECU).<br />
Il software utilizza un algoritmo di calcolo molto potente<br />
che analizza parametri provenienti da vari sensori della<br />
vettura e principalmente relativi al sistema di iniezione<br />
(sonda lambda, temperatura motore, eccetera).<br />
Grazie all’elettronica, quindi, il sistema sceglie<br />
automaticamente l’opzione migliore riguardo al<br />
carburante da utilizzare a seconda della situazione di<br />
guida, raggiungendo il compromesso ottimale tra<br />
performance,<br />
emissioni.<br />
economia del combustibile e basse<br />
i motori a iniezione elettronica con tecnologia<br />
Common Rail. Ad oggi circa l’80 per cento dei<br />
modelli (trattori, movimentatori telescopici e<br />
macchine da raccolta) sono predisposti per<br />
l’utilizzo di B100.<br />
80% dei<br />
modelli di New<br />
Holland Agriculture è<br />
compatibile con il<br />
biodiesel puro B100<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 51
Biogas immediatamente<br />
utilizzabile da tutti i<br />
veicoli Iveco a metano<br />
Per poter alimentare le macchine New Holland<br />
con il cento per cento di biodiesel è sufficiente<br />
installare un kit di filtri e seguire un programma<br />
di manutenzione specifico.<br />
Importante precisare che New Holland segue con<br />
interesse la ricerca sui biocombustibili di seconda<br />
generazione e promuove i biocarburanti prodotti<br />
dalle coltivazioni per scopi non alimentari, al fine<br />
di non sottrarre cibo ai Paesi in via di sviluppo.<br />
New Holland Agriculture ha investito in modo<br />
consistente nella tecnologia biodiesel,<br />
assicurandosi anche accordi importanti nel Regno<br />
Unito, come dimostra la flotta di 54 prodotti<br />
alimentati al cento per cento con biodiesel<br />
presentati al Grassland & Muck Event 2008<br />
(Warwickshire - Gran Bretagna). Infine, New<br />
Holland Agriculture Equipment è stata scelta<br />
come fornitore preferito dall’Eden Project, la serra<br />
più grande del mondo, realizzata in Cornovaglia.<br />
Allo stesso tempo, i veicoli di Iveco, già oggi,<br />
possono utilizzare biocombustibili come il biogas<br />
Viaggio nei sistemi di trazione alternativi<br />
Elettrico<br />
Iveco, attraverso la sua Società Altra, vanta una<br />
grande esperienza nella produzione di sistemi di<br />
trasporto elettrici e ibridi, per veicoli merci e per<br />
52 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura<br />
– prodotto dai rifiuti organici e dagli scarti<br />
vegetali – che affianca e integra l’offerta del gas<br />
fossile, così come il biodiesel, miscelabile con il<br />
gasolio di origine fossile in una percentuale fino<br />
al 5 per cento senza bisogno di alcun intervento.<br />
Per il futuro, invece, Iveco sta indirizzando la<br />
propria innovazione sui biocombustibili di<br />
seconda generazione. Molto promettenti, anche<br />
se attualmente disponibili in modo limitato sul<br />
mercato, rappresentano un impegno importante<br />
per un sistema di trasporto sostenibile.<br />
Il futuro dei biocombustibili è rappresentato da<br />
quelli rinnovabili di seconda generazione. Si tratta<br />
dell’HVO (Olio vegetale idrogenato), un<br />
combustibile derivato da olii vegetali non in<br />
conflitto con la catena alimentare, e del BTL<br />
(Bio-massa a Liquido) che, partendo dalle<br />
biomasse e mediante un processo chimico di<br />
trasformazione, arriva a un combustibile con<br />
caratteristiche molto simili a quelle dell’HVO.<br />
autobus urbani. Basti pensare che già dal 1982<br />
Iveco applica trazioni completamente elettriche<br />
agli autobus.<br />
Risale invece al 1986 lo sviluppo e la realizzazione
del primo Daily Elettrico. I miglioramenti sono<br />
stati continui e oggi il Daily Elettrico è<br />
equipaggiato con un motore elettrico di tipo<br />
asincrono trifase comandato da inverter, che ha il<br />
compito di muovere direttamente il veicolo e di<br />
recuperare energia durante la fase di frenatura.<br />
La sua autonomia arriva fino a 120 km. Il mezzo si<br />
presenta quindi come soluzione ideale per i più<br />
svariati impieghi in ambito urbano (servizio<br />
navetta, taxi, scuolabus eccetera).<br />
Ibrido<br />
Iveco è leader in questo settore dal 1994, quando<br />
produsse il primo Turbocity ibrido. Oggi sono<br />
più di 60 gli autobus ibridi Iveco in servizio in<br />
Europa. Rispetto ai veicoli tradizionali, gli ibridi<br />
Iveco e FPT Powertrain Technologies insieme a<br />
FedEx per provare l’ibrido<br />
Nel 2008 Iveco ha consegnato dieci Daily ibridi dieselelettrici<br />
a FedEx, il più grande corriere espresso del mondo<br />
con una spiccata sensibilità all’ambiente. I veicoli utilizzano<br />
l’architettura ibrida parallela, progettata e sviluppata da Iveco<br />
e Powertrain Research & Technology (area di ricerca di<br />
FPT Powertrain Technologies), e sono utilizzati a Torino e a<br />
Milano per una campagna di test sul campo.<br />
Con questa soluzione, Iveco e FPT Powertrain Technologies<br />
hanno messo a punto le strategie di controllo<br />
per massimizzare l’efficienza del sistema: ripartizione<br />
coppia tra motore termico e motogeneratore elettrico,<br />
frenata rigenerativa, controllo automatico del cambio e<br />
Start&Stop. In pratica, il Daily ibrido ha un motore<br />
turbodiesel collegato, attraverso una frizione a controllo<br />
elettronico, ad un propulsore elettrico. Questo, a sua volta,<br />
è accoppiato al cambio robotizzato. Sfruttando in modo<br />
“intelligente” le doti del propulsore elettrico e di quello a<br />
scoppio, il veicolo ibrido riduce sensibilmente consumi ed<br />
emissioni. Inoltre, in fase di rallentamento, il motore<br />
elettrico lavora come un generatore, trasformando<br />
l’energia cinetica in corrente, che viene immagazzinata<br />
nelle batterie, anziché essere dispersa e sprecata.<br />
In questo modo è possibile un risparmio di combustibile<br />
fino al 30 per cento in ambito urbano, con una riduzione<br />
corrispondente di emissioni di CO2. La flotta di dieci veicoli Daily ibridi che è in circolazione<br />
sulle strade urbane milanesi e torinesi consentirà di<br />
risparmiare in un anno circa 6.000 litri di gasolio e di<br />
garantiscono, oltre che maggiore silenziosità e<br />
comfort di marcia, importanti risparmi sui<br />
consumi e la possibilità, in alcune configurazioni,<br />
di viaggiare ad emissioni zero e quindi anche<br />
nelle aree urbane protette. La gamma Iveco di<br />
autobus ibridi seriali e paralleli è già operativa in<br />
numerose città europee. Ora, questa tecnologia si<br />
sta estendendo anche al trasporto merci.<br />
Nel 2008, infatti, Iveco ha iniziato un vasto<br />
programma di prove su strada per la gamma dei<br />
veicoli commerciali leggeri e medi, il Daily e<br />
l’Eurocargo, in collaborazione con alcuni grandi<br />
clienti.<br />
I risultati positivi raggiunti sinora lasciano<br />
pensare che questa tecnologia possa dare un<br />
contributo importante alla mobilità urbana.<br />
ridurre le emissioni di CO2 di circa 15 tonnellate rispetto ai<br />
veicoli tradizionali.<br />
I veicoli commerciali leggeri, molto diffusi per le consegne<br />
nelle aree urbane, possono ottenere un concreto beneficio<br />
dall’utilizzo di trazioni ibride, grazie alla loro specifica<br />
missione e all’elevato chilometraggio.<br />
Nel 1994 Iveco ha<br />
omologato il primo<br />
autobus ibrido<br />
d’Europa:<br />
l’Iveco Turbocity<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 53
25 mila veicoli<br />
medi e pesanti Euro V<br />
venduti in Europa nel<br />
2008:<br />
-4.000<br />
tonnellate di NO x<br />
Bollino verde per il trasporto urbano<br />
L’attenzione che Iveco dedica ai veicoli a basse<br />
emissioni si estende anche a specifiche esigenze<br />
del trasporto pubblico locale, dove la salvaguardia<br />
della qualità dell’aria è di primaria importanza.<br />
Da anni, infatti, Iveco è leader negli autobus<br />
urbani alimentati a metano, che soddisfano i<br />
limiti EEV (Enhanced Environmentally-Friendly<br />
Vehicles), lo standard più severo previsto dalle<br />
normative europee in tema di emissioni.<br />
Più di recente, grazie all’esperienza acquisita con<br />
la tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction),<br />
sistema di post trattamento dei gas di scarico,<br />
e con l’evoluzione dei filtri per il particolato,<br />
Iveco è in grado di soddisfare questi limiti anche<br />
con i veicoli a propulsione diesel: i veicoli Iveco<br />
dotati di sistema SCRT (una combinazione di SCR<br />
e di trappola per il particolato) sono infatti<br />
certificati EEV.<br />
Inoltre, tutti i veicoli Iveco medi e pesanti<br />
soddisfano gli standard Euro V a partire dal 2005,<br />
in anticipo di ben quattro anni rispetto alla loro<br />
entrata in vigore (ottobre 2009).<br />
Ridurre al minimo le emissioni inquinanti<br />
rappresenta una sfida continua per Iveco. I suoi<br />
prodotti, infatti, circolano frequentemente in aree<br />
urbane densamente popolate. La costante ricerca<br />
e l’applicazione di tecnologie all’avanguardia, non<br />
solo motoristiche, rappresentano il contributo di<br />
Iveco per una mobilità più efficiente, sicura e<br />
sostenibile per l’ambiente.<br />
54 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura<br />
S30 CNG motore pulito per il Daily<br />
Il motore di FPT Powertrain Technologies S30 CNG è il più<br />
piccolo utilizzato da Iveco nella sua gamma veicolare ed è<br />
installato sul mezzo commerciale leggero Daily.<br />
Questo propulsore, 3.0 litri 16 valvole, è stato sviluppato<br />
da FPT Powertrain Technologies partendo dal motore F1C<br />
diesel e ottimizzato, in termini di consumo ed emissioni,<br />
per le applicazioni a metano. Grazie all’approccio<br />
stechiometrico e all’utilizzo di un catalizzatore a tre vie,<br />
che abbatte contemporaneamente i tre principali agenti<br />
inquinanti (NOx, CO e HC), la motorizzazione risulta così<br />
conforme alla Direttiva 2005/55 – EEV.<br />
L’S30 CNG è il motore adatto per veicoli che circolano<br />
principalmente sulle strade urbane, come i minibus e i<br />
veicoli commerciali leggeri, dove le basse emissioni sono<br />
un requisito importante.
Con Blue&Me Fleet l’itinerario è sempre più breve<br />
Iveco ha presentato, in occasione del Salone<br />
Internazionale dei Veicoli Industriali di Hannover, il sistema<br />
Blue&Me Fleet, soluzione telematica per la gestione delle<br />
flotte e l’assistenza dei clienti, sviluppata sulla piattaforma<br />
Blue&Me di Fiat Group Automobiles e su quella FleetVisor<br />
di Qualcomm.<br />
Con questa importante iniziativa, Iveco fornisce ai clienti la<br />
soluzione ottimale per l’utilizzo dei veicoli e la corretta<br />
pianificazione degli itinerari, aspetti ormai sempre più<br />
importanti ai fini della riduzione dell’impatto ambientale e<br />
del miglioramento dei costi operativi.<br />
Il computer di bordo è in grado di dialogare con il sistema<br />
CAN bus del veicolo per richiedere informazioni (per<br />
esempio consumo di combustibile, distanza, velocità,<br />
percorrenza totale e altre informazioni tecniche) e<br />
correlarle al conducente, in modo da fornire dati precisi<br />
sull’attività e sullo stile di guida dei singoli autisti.<br />
I prossimi sviluppi di Blue&Me Fleet includeranno una<br />
funzione di assistenza tecnica che, grazie a un sistema di<br />
comunicazione automatica con l’Iveco Customer Centre,<br />
fornirà tutte le informazioni necessarie riguardanti il<br />
veicolo e la sua posizione geografica per automatizzare<br />
l’intervento del servizio Non-Stop Assistance.<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 55
Riciclare che passione<br />
Nasce il progetto F.A.RE.<br />
(Fiat Auto Recycling)<br />
di Fiat<br />
Fiat Group Automobiles (FGA) da oltre 15 anni,<br />
cioè da prima dell’entrata in vigore delle leggi in<br />
materia, è impegnata a migliorare il riciclaggio<br />
dei veicoli giunti a fine vita. Già nel 1992, infatti,<br />
il Gruppo aveva dato vita al Progetto F.A.RE.<br />
(Fiat Auto Recycling), un sistema per il riciclaggio<br />
totale delle auto destinate alla demolizione, con<br />
l’obiettivo di riutilizzare non soltanto il metallo,<br />
ma tutti i materiali (vetri, plastiche e gomme) con<br />
i quali sono costruite le vetture. L’iniziativa, che<br />
prevedeva la proficua collaborazione tra industria,<br />
demolitori e aziende specializzate nel riciclaggio,<br />
riscosse subito un grande successo.<br />
56 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura<br />
1992 2000 2008<br />
Promulgata<br />
la Direttiva europea<br />
2000/53/CE<br />
Fiat Group Automobiles<br />
promuove l’Accordo<br />
di Programma Quadro sulla<br />
Gestione dei Veicoli Fuori Uso<br />
L’impegno continuo ha portato alla<br />
formalizzazione, a maggio 2008, dell’Accordo di<br />
Programma Quadro sulla Gestione dei Veicoli<br />
Fuori Uso, promosso da FGA e firmato dal<br />
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del<br />
Territorio e del Mare, dal Ministero dello Sviluppo<br />
Economico, dall’ISPRA e da nove Associazioni<br />
della filiera del settore dei veicoli fuori uso<br />
(ANFIA e UNRAE per i costruttori di autoveicoli -<br />
FEDERAICPA per i concessionari di autoveicoli -<br />
FISE-UNIRE, CAR-CNA e ADA per le aziende di<br />
demolizione - ASSOFERMET per gli addetti alla<br />
demolizione, frantumazione e<br />
recupero/commercio di rottame - AIRA per i<br />
frantumatori di rottame metallico e AIR per le<br />
aziende del recupero energetico).<br />
Obiettivo principale dell’Accordo è il<br />
miglioramento della gestione dei veicoli a fine<br />
vita per raggiungere i target di riciclo e recupero<br />
energetico imposti dalla Direttiva 2000/53/CE sui<br />
veicoli fuori uso.<br />
Quest’ultima, infatti, recepita in tutti i Paesi UE e<br />
in Italia con il D.Lgs. 209/2003, ha lo scopo di<br />
disciplinare e aumentare l’efficienza ambientale<br />
della gestione dei veicoli fuori uso, imponendo<br />
una serie di vincoli sia sulla progettazione<br />
(esclusione dei metalli pesanti, marchiatura<br />
eccetera) sia sulla gestione a fine vita, fissando<br />
target di riciclaggio e recupero energetico, tempi<br />
di raggiungimento dei medesimi e responsabilità.<br />
L’Accordo di Programma Quadro sulla Gestione<br />
dei Veicoli Fuori Uso, fortemente voluto da Fiat<br />
Group Automobiles, rappresenta il primo e più<br />
avanzato esempio in Europa al quale tutti gli
attori coinvolti nella filiera industriale,<br />
dall’industria automobilistica alla impresa di<br />
demolizione, hanno lavorato con i Ministeri<br />
competenti per trasformare gli enormi<br />
quantitativi rottamati ogni anno (solo in Italia nel<br />
2007 la cifra di veicoli demoliti era superiore a 1,5<br />
milioni) in un business fatto di riutilizzazione dei<br />
componenti e di riciclo dei materiali (acciaio,<br />
leghe leggere, vetro, gomma e plastica).<br />
Fiat Group Automobiles, inoltre, pone molta<br />
enfasi sulla possibilità di incrementare la<br />
riciclabilità dei nuovi modelli. Nella fase di scelta<br />
delle materie prime seleziona materiali e sostanze<br />
eco-compatibili (riciclati, riciclabili o di origine<br />
naturale) che utilizza sia per gli esterni sia per gli<br />
interni delle autovetture. Le nuove vetture della<br />
gamma FGA sono già recuperabili al 95 per cento<br />
in peso, anticipando così i vincoli omologativi di<br />
recuperabilità imposti dalla direttiva 2005/64/CE o<br />
RRR (Recuperare, Riciclare, Riutilizzare) che sono<br />
obbligatori da dicembre 2008 per le nuove<br />
omologazioni e da luglio 2010 per le nuove<br />
immatricolazioni.<br />
Lotta alle sostanze pericolose<br />
All’interno del Gruppo Fiat nel corso del 2008 è stato<br />
creato un gruppo di lavoro intersettoriale che ha <strong>def</strong>inito le<br />
Linee Guida comuni per l’applicazione del regolamento n.<br />
1907/2006 del Parlamento europeo, del 18 dicembre 2006.<br />
La nuova normativa, denominata in breve REACH -<br />
acronimo di Registration, Evaluation, Authorisation of<br />
Chemicals - disciplina Ia fabbricazione, l’importazione,<br />
l’immissione in commercio e l’utilizzo delle sostanze<br />
chimiche nell’Unione europea.<br />
Obiettivo principale di REACH è migliorare la conoscenza<br />
dei pericoli e dei rischi derivanti da prodotti chimici, nuovi<br />
o già esistenti, assicurando un maggiore livello di<br />
protezione della salute umana e dell’ambiente.<br />
Life Cycle Assessment anche nel processo<br />
produttivo<br />
Fiat Group Automobiles utilizza la metodologia di Life<br />
Cycle Assessment (LCA) durante lo sviluppo dei nuovi<br />
prodotti, per prendere in considerazione fin da subito le<br />
implicazioni ecologiche dei nuovi componenti delle<br />
vetture e analizzare le differenti soluzioni di design.<br />
Materiali Alfa MiTo<br />
Peso in percentuale<br />
Acciaio 59,0%<br />
Polimeri 13,6%<br />
Ghisa 9,5%<br />
Leghe leggere 6,6%<br />
Elastometri 4,6%<br />
Vetro 2,7%<br />
Altri metalli 2,3%<br />
Altro 1,7%<br />
Indice recuperabilità 95,3%<br />
Indice riciclabilità 85,1%<br />
Il gruppo di lavoro intersettoriale ha avviato una serie di<br />
attività; tra queste la più delicata è stata l’individuazione<br />
nei prodotti delle sostanze estremamente pericolose<br />
(SVHC Substances of Very High Concern), ovvero sia<br />
sostanze cancerogene, mutagene e tossiche per la<br />
riproduzione (CMR) sia persistenti, bioaccumulabili<br />
e tossiche per l’ambiente (PBT). Questa attività è<br />
particolarmente delicata per gli obblighi di notifica e di<br />
informazione ad essa correlati, nonché per la possibilità<br />
che la commercializzazione di queste sostanze diventi<br />
proibita, il che potrebbe comportare la necessità di<br />
individuare in tempi rapidi dei sostituti.<br />
Vedere anche pagina 111.<br />
Dal 2008 la metodologia LCA è stata applicata anche al<br />
processo produttivo al fine di identificare alternative più<br />
ecologiche per alcuni processi, come il pre-trattamento<br />
della verniciatura, che necessitano di elevati quantitativi<br />
di energia e pertanto contribuiscono in maniera<br />
significativa all’impatto ambientale complessivo della fase<br />
di produzione del veicolo.<br />
Le nuove vetture della<br />
gamma FGA sono già<br />
recuperabili al<br />
95% in peso<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 57
5 stelle Euro NCAP<br />
per 7 modelli: Fiat<br />
500, Grande Punto,<br />
Bravo, Croma, Alfa 159,<br />
MiTo e Lancia Delta<br />
Sicure dentro e fuori<br />
Per il Gruppo Fiat progettare prodotti che<br />
proteggono il guidatore, i passeggeri e allo stesso<br />
tempo salvaguardano la sicurezza di tutti gli utenti<br />
della strada rappresenta una sfida quotidiana e un<br />
impegno nei confronti della comunità. In tal senso,<br />
la ricerca e lo sviluppo di dispositivi innovativi si<br />
basa su tre direttrici fondamentali:<br />
■ assicurare le condizioni migliori per evitare il<br />
rischio di collisione (sicurezza preventiva);<br />
■ contribuire attivamente, nel momento di difficoltà,<br />
a impedire l’incidente (sicurezza attiva);<br />
■ offrire una protezione ottimale a tutte le persone<br />
quando avviene lo scontro (sicurezza passiva).<br />
Sistemi di assistenza avanzati al<br />
servizio del guidatore<br />
Il Gruppo Fiat rivolge la massima attenzione<br />
soprattutto alla prevenzione degli incidenti.<br />
A questo scopo l’iniziativa Preventive Safety Best<br />
in Class, del Centro Ricerche Fiat, ha l’obiettivo di<br />
sviluppare nuovi sistemi di ausilio alla guida e di<br />
sicurezza preventiva per i prodotti del Gruppo.<br />
Foto della simulazione dell’urto frontale a 64 km/h sulla Lancia Delta, tratta dal sito www.euroncap.com.<br />
L’abitacolo rimane in<strong>def</strong>ormato e dimostra che il rischio di lesione del conducente e del passeggero è molto basso<br />
(punteggio ottenuto 14,4 su un massimo di 16)<br />
58 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura<br />
Nel corso del 2008 sono state realizzate diverse<br />
innovazioni, tutte in fase di test su dimostratori:<br />
■ Lane Change Assistant supporta il guidatore nel<br />
cambio di corsia. In fase di sorpasso, infatti,<br />
controlla l’area posteriore adiacente al veicolo per<br />
50-70 metri verificando così la presenza di altri<br />
mezzi in arrivo. Qualora il guidatore abbia<br />
intenzione di sorpassare e la corsia adiacente non<br />
sia libera, il sistema invia un segnale visivo.<br />
■ Collision Warning è una tecnologia che<br />
riconosce eventuali situazioni pericolose,<br />
derivanti dalla presenza di ostacoli sulla<br />
traiettoria, anche in condizioni di bassa visibilità,<br />
e le indica al guidatore con un segnale di allerta<br />
sul pedale dell’acceleratore e/o sulla cintura.<br />
■ Turning Assistant supporta il guidatore di mezzi<br />
pesanti nelle manovre di svolta a destra,<br />
segnalando gli ostacoli nell’angolo cieco.<br />
Inoltre, il Centro Ricerche Fiat ha sviluppato,<br />
insieme con Fiat Group Automobiles, il Lane<br />
Departure Warning, che avvisa il guidatore<br />
dell’avvicinamento involontario al bordo della<br />
corsia. Il sistema, denominato Driving Advisor e<br />
già disponibile sulla Lancia Delta, si attiva quando<br />
la vettura viaggia a una velocità superiore ai 55<br />
km/h inviando una leggera coppia al volante e<br />
attirando l’attenzione del guidatore che ha<br />
superato la linea di demarcazione.<br />
Ma i sistemi di assistenza al guidatore non si<br />
fermano al solo veicolo. Si basano anche sulla<br />
cooperazione tra veicolo e infrastruttura.<br />
Le applicazioni sviluppate dalla ricerca, infatti,<br />
utilizzano sia i sensori di bordo (sistemi<br />
autonomi) sia lo scambio di informazioni con le<br />
infrastrutture stradali e gli altri veicoli (sistemi<br />
cooperativi), per migliorare la percezione delle<br />
situazioni di pericolo, supportare il guidatore<br />
nelle situazioni critiche e ridurre la distrazione.<br />
In questo scenario di riferimento, Magneti Marelli,<br />
grazie all’interazione dei propri sistemi ADAS<br />
(Advanced Driver Assistance Systems) con le<br />
tecnologie telematiche finalizzate alla<br />
comunicazione veicolo-infrastruttura, lavora a
livello nazionale ed internazionale per contribuire<br />
alla <strong>def</strong>inizione delle funzioni e degli standard di<br />
sicurezza preventiva.<br />
Tra le iniziative di ricerca sui sistemi telematici,<br />
sono di particolare rilievo i progetti realizzati<br />
nell’ambito del Programma Quadro di Ricerca<br />
dell’Unione Europea.<br />
Il progetto integrato SAFESPOT, ad esempio,<br />
supportato da EUCAR (associazione europea per<br />
la ricerca e lo sviluppo automotive), coinvolge 52<br />
partner europei, rappresentati dalle principali<br />
case automobilistiche, dai maggiori fornitori<br />
automotive (tra cui Magneti Marelli) e da<br />
numerosi operatori stradali. L’obiettivo del<br />
progetto, iniziato nel 2006 e destinato a durare<br />
quattro anni, è realizzare nuovi sistemi<br />
cooperativi per migliorare la sicurezza stradale,<br />
basati sullo scambio di informazioni fra veicoli<br />
(Vehicle to Vehicle V2V) e tra l’infrastruttura<br />
stradale e i veicoli (Vehicle to Infrastructure V2I).<br />
Basta un tasto per lanciare l’SOS<br />
La piattaforma telematica Blue&Me, nata dalla collaborazione<br />
tra Fiat Group Automobiles e Microsoft, è un<br />
sistema di comunicazione di bordo con una serie di<br />
funzioni e servizi, che spaziano dall’integrazione con il<br />
telefono cellulare alla gestione di contenuti audio,<br />
rendendo ogni viaggio ancora più sicuro e gradevole.<br />
La compatibilità con il Bluetooth ®, inoltre, permette di<br />
accedere alle funzioni del cellulare senza mai togliere le<br />
mani dal volante.<br />
Un’evoluzione della piattaforma è rappresentata dal<br />
Blue&Me Nav che, oltre alla tecnologia Blue&Me, mette a<br />
disposizione una gamma di funzioni multimediali evolute,<br />
tra cui l’SOS.<br />
In caso di emergenza, infatti, con il Blue&Me Nav basta<br />
premere il tasto SOS e immediatamente viene inviato un<br />
sms alla centrale operativa con l’indicazione della<br />
posizione della vettura.<br />
Il servizio, disponibile 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, si<br />
attiva anche in automatico in caso di incidente (quando<br />
si attiva l’airbag). Il veicolo viene tempestivamente<br />
localizzato ed è possibile usufruire dell’assistenza stradale<br />
e sanitaria. Il tasto SOS si può utilizzare anche in caso di<br />
malori o di pericolo.<br />
Le informazioni fornite sul luogo dell’incidente, inoltre,<br />
riducono della metà i tempi di reazione dei servizi di<br />
soccorso nelle zone rurali e del 40 per cento nelle zone<br />
urbane.<br />
L’iniziativa, coordinata dal Centro Ricerche Fiat,<br />
rappresenta una pietra miliare nella concezione<br />
della mobilità futura, non solo dal punto di vista<br />
della sicurezza, ma anche dell’efficienza del traffico.<br />
Il progetto integrato TeleFOT è invece coordinato<br />
da VTT, il principale centro di ricerca della<br />
Finlandia, e coinvolge 24 partner europei, fra i<br />
quali Magneti Marelli e Centro Ricerche Fiat, oltre<br />
ad alcuni fra i principali centri di ricerca<br />
internazionali.<br />
Obiettivo dell’iniziativa, partita a giugno del 2008<br />
e della durata di quattro anni, è realizzare<br />
campagne di valutazione sulle nuove funzioni<br />
telematiche legate alla mobilità, che possono<br />
essere fruite a bordo del veicolo tramite<br />
dispositivi portatili.<br />
Il progetto rappresenta un’importante opportunità<br />
per valutare dal punto di vista dell’ergonomia e<br />
della sicurezza il comportamento dei clienti<br />
nell’impiego di nuove funzioni telematiche di bordo.<br />
Il servizio SOS, disponibile sulle vetture di Fiat Group<br />
Automobiles equipaggiate con Blue&Me Nav, anticipa le<br />
decisioni della Commissione europea, ancora in<br />
discussione sull’obbligatorietà del sistema di chiamata di<br />
emergenza paneuropea eCall.<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 59
oltre 25 mila<br />
iscritti al Campionato<br />
Italiano guid@ sicura<br />
promosso da Alfa<br />
Romeo<br />
Formazione e comunicazione per<br />
ridurre gli incidenti<br />
Con le numerose misure di sicurezza preventiva,<br />
attiva e passiva, il Gruppo Fiat è impegnato a fondo<br />
per ridurre al minimo i rischi per la sicurezza sui<br />
propri veicoli. E, sempre a questo scopo, propone<br />
anche diversi corsi di guida sicura affinché il<br />
guidatore possa agire con responsabilità in<br />
qualunque situazione di traffico.<br />
Nel corso del 2008, Fiat Professional e ASC<br />
(Automotive Safety Centre) hanno realizzato il primo<br />
corso Guida Sicura Professional destinato ai clienti<br />
di veicoli commerciali. Obiettivo dell’iniziativa è<br />
insegnare tecniche di guida sicura e di guida “eco”<br />
(economica ed ecologica) a coloro che per lavoro<br />
passano molte ore al volante. Infatti, più di chiunque<br />
altro i professionisti del settore sanno bene quanto<br />
sia importante affrontare gli imprevisti della strada<br />
in modo tempestivo. Senza dimenticare che una<br />
guida responsabile significa anche un risparmio<br />
economico sia sul fronte dei consumi (fino al 15-20<br />
per cento di carburante in meno) sia su quello dei<br />
costi di manutenzione e di riparazione.<br />
Anche Iveco ritiene importante porre l’accento su<br />
uno stile di guida responsabile. Infatti, presso la<br />
pista prove di Cascinette, a Torino, ha ospitato la<br />
26 a edizione del Campionato Mondiale Autisti,<br />
manifestazione organizzata dall’UICR (Union<br />
60 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura<br />
Internationale des Chauffeurs Routiers), che si<br />
svolge ogni due anni per sensibilizzare l’intera<br />
categoria sul tema della sicurezza stradale e del<br />
rispetto del codice della strada. Sono state coinvolte<br />
19 delegazioni per un totale di circa 600 persone.<br />
I veicoli utilizzati, tutti forniti da Iveco, sono stati<br />
furgoni, autocarri, autoarticolati, autotreni e autobus.<br />
Alfa Romeo è, infine, da anni in prima fila nel<br />
sostenere iniziative sulla sicurezza, la prevenzione e<br />
l’educazione stradale, attraverso interventi di<br />
formazione e campagne di comunicazione. Per il<br />
terzo anno ha sponsorizzato il Campionato Italiano<br />
guid@ sicura, progetto ideato dalla società Dorado<br />
Centro Internazionale Guida Sicura, diretta dal<br />
campione Andrea de Adamich, che ha come<br />
obiettivo la promozione della sicurezza stradale e di<br />
una guida consapevole presso il mondo giovanile e<br />
studentesco (giovani patentati 18-25 anni).<br />
Il progetto è stato sostenuto dalla Presidenza del<br />
Consiglio dei Ministri e patrocinato dal Ministero<br />
degli Interni e dal Ministero dei Trasporti.<br />
Nel mese di luglio Alfa Romeo ha anche lanciato una<br />
campagna di comunicazione dedicata ai rischi<br />
dell’assunzione di alcool prima di mettersi al<br />
volante. L’invito a una guida responsabile è stato<br />
presentato proprio nel periodo estivo, che coincide<br />
con il più alto numero di incidenti collegati al<br />
consumo di alcolici da parte dei giovani.
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 61
Migliaia di ore di<br />
simulazioni virtuali<br />
hanno permesso di<br />
sviluppare la MiTo<br />
senza l’ausilio di<br />
prototipi e in soli<br />
16 mesi<br />
Divertirsi in sicurezza con Alfa MiTo<br />
Junior<br />
Forte di una straordinaria storia nelle competizioni<br />
sportive, Alfa Romeo sostiene che interpretare il<br />
concetto di sportività significa lavorare anche per<br />
ottenere il massimo della sicurezza. Al di là dei<br />
numerosi e sofisticati sistemi di controllo dell’auto<br />
oggi disponibili, Alfa Romeo ritiene fondamentale<br />
sensibilizzare l’opinione pubblica - e in particolare i<br />
più giovani - sull’importanza strategica che il tema<br />
della sicurezza, della prevenzione e dell’educazione<br />
stradale riveste per qualsiasi società evoluta.<br />
Per il brand infatti l’auto rappresenta lo specchio<br />
della società. Forte di questa convinzione durante il<br />
lancio della MiTo è stata presentata anche la<br />
versione Junior, equipaggiata con motore 1.4 da 78<br />
cavalli, pensata proprio per i più giovani e destinata<br />
ad essere in linea con le normative che diversi Paesi<br />
europei stanno mettendo a punto per i neopatentati.<br />
Non solo un motore con limitatore di potenza,<br />
ma anche tanta sicurezza: la MiTo, infatti, si è<br />
aggiudicata le cinque stelle Euro NCAP ed è ai<br />
62 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura<br />
vertici del segmento nel campo della sicurezza con<br />
un punteggio di 36 su un massimo di 37.<br />
Importante risultato raggiunto grazie all’adozione di<br />
serie dei più avanzati dispositivi elettronici per il<br />
controllo del comportamento dinamico (dalla frenata<br />
alla trazione) e dei più completi sistemi di sicurezza<br />
passiva. Tra i quali:<br />
■ Vehicle Dynamic Control (VDC), non disinseribile,<br />
interviene quando è a rischio la stabilità della vettura<br />
e aiuta il pilota a controllare l’auto;<br />
■ Motor Schleppmoment Regelung (MSR), ridà<br />
coppia al motore evitando il pattinamento derivante<br />
dal blocco delle ruote, quando in condizioni di bassa<br />
aderenza si scala bruscamente di marcia;<br />
■ Dynamic Steering Torque (DST), sterzo elettronico<br />
attivo, aiuta il guidatore poco esperto con un leggero<br />
impulso sul volante a effettuare la manovra di<br />
controsterzo quando la vettura diventa<br />
sovrasterzante in curva;<br />
■ Electronic Q2, assicura l’effetto di un differenziale<br />
autobloccante. Di solito, infatti, quando si accelera in<br />
uscita di curva, la ruota interna perde aderenza e la
traiettoria si allarga. Grazie al Q2 elettronico, invece,<br />
il traction control frena la ruota interna e<br />
ridistribuisce la coppia, applicandola alla ruota<br />
esterna che in quel momento ha maggiore aderenza;<br />
■ 7 airbag, due dei quali Multistage;<br />
■ sistema S.A.H.R. (Self Aligning Head Restraint),<br />
nuovo dispositivo di seconda generazione integrato<br />
nello schienale dei sedili anteriori che, in caso di<br />
urto, avvicina gli appoggiatesta alla nuca degli<br />
occupanti attenuando così il colpo di frusta.<br />
Anche nel campo della sicurezza preventiva la<br />
MiTo Junior è all’avanguardia. Adotta, infatti, i<br />
proiettori anteriori con la funzione “luce diurna”<br />
(Day Time Running Light) che, alla messa in moto<br />
della vettura, automaticamente accende le luci di<br />
posizione (il dispositivo risponde ad una<br />
normativa europea che entrerà in vigore nel 2012).<br />
Mentre i proiettori posteriori a LED, rispetto alle<br />
lampade tradizionali offrono più intensità<br />
luminosa per una maggiore sicurezza.<br />
Oltre che per la tecnologia c’è attenzione anche<br />
per i comportamenti: è disponibile, infatti, un kit<br />
con tre alcool tester per sensibilizzare i giovani<br />
sull’importanza di una guida responsabile.<br />
5 stelle Euro NCAP<br />
per Alfa MiTo<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 63
Innovazione sostenibile<br />
Per rafforzare le proprie posizioni il Gruppo Fiat ritiene fondamentale fare innovazione e farla in maniera sostenibile, mettendo al<br />
primo posto le persone, la società e l’ambiente. In tutti i Paesi gli uomini e le donne del Gruppo si dedicano ad anticipare e<br />
soddisfare le necessità, in perenne cambiamento, dei clienti e a trasformare idee creative in prodotti e servizi innovativi, che<br />
possano contribuire a rendere la mobilità sempre più sostenibile.<br />
Tutto questo si traduce in piani di sviluppo mirati a creare mezzi migliori, più sicuri, rispettosi dell’ambiente e più confortevoli.<br />
Centro Ricerche Fiat<br />
Il Centro Ricerche Fiat (CRF) inizia la sua attività nel 1978<br />
come polo di riferimento per l’innovazione e lo sviluppo.<br />
Oggi è un centro di eccellenza, riconosciuto a livello<br />
internazionale, la cui missione è l’utilizzo dell’innovazione<br />
come leva strategica nei business del Gruppo Fiat e la<br />
valorizzazione dei risultati delle proprie attività attraverso<br />
la promozione, lo sviluppo e il trasferimento di contenuti<br />
innovativi in grado di dare distintività e competitività al<br />
prodotto.<br />
Il CRF opera a Orbassano (TO) e nelle tre sedi decentrate di<br />
Bari, Trento e Foggia, controlla, a Udine, il Centro Ricerche<br />
Plast-Optica (CRP), focalizzato sulle ricerche avanzate nei<br />
settori dell’ottica e della plastica per sistemi di<br />
illuminazione e inoltre lavora in stretta sinergia con il<br />
Centro Studi Sistemi di Trasporto (CSST) di Torino. Con un<br />
organico di oltre 850 dipendenti, il CRF dispone di un vasto<br />
insieme di competenze tecniche cui si affianca una serie<br />
di laboratori all’avanguardia per la sperimentazione di<br />
sistemi powertrain e della compatibilità elettromagnetica,<br />
l’analisi sperimentale di rumore e vibrazioni, la<br />
simulazione di guida, lo sviluppo di nuovi materiali e<br />
processi produttivi, l’optoelettronica e le microtecnologie.<br />
Nel corso degli anni, il Centro Ricerche Fiat ha raggiunto<br />
risultati altamente significativi come testimoniano gli oltre<br />
2.300 brevetti registrati e le 51 nuove domande di brevetto<br />
depositate nel 2008.<br />
Non solo, sono 55 i progetti approvati nel Settimo<br />
Programma Quadro (2007-2013). Un dato che conferma la<br />
forte presenza anche nella ricerca europea.<br />
Il CRF ha inoltre sviluppato un network globale di oltre<br />
150 università e centri di ricerca e oltre mille partner<br />
industriali in tutto il mondo, grazie ai quali può rafforzare<br />
64 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile<br />
ulteriormente le strategie globali di innovazione,<br />
implementare specifiche attività operative a livello locale e<br />
assicurare lo sviluppo di competenze specifiche.<br />
Particolarmente attivo nel campo della ricerca per la<br />
mobilità sostenibile, il Centro Ricerche Fiat adotta un<br />
approccio sistemico volto a studiare soluzioni innovative<br />
che esprimano un concetto di mobilità sostenibile a tutto<br />
tondo, che comprenda, quindi, la diminuzione delle<br />
emissioni tramite motori innovativi (nell’ambito degli<br />
sviluppi tecnologici di FPT Powertrain Technologies),<br />
ma anche la riduzione dei consumi attraverso<br />
l’alleggerimento, l’aerodinamica, l’infomobilità, l’utilizzo<br />
di materiali ecologici e riciclabili. Per approdare, infine,<br />
alla riduzione della congestione del traffico e<br />
dell’inquinamento acustico.<br />
Elasis<br />
Nata nel 1988, su iniziativa del Gruppo Fiat, come Società<br />
dedicata alla ricerca nell’ambito dei programmi di<br />
sviluppo dell’Italia del Sud, Elasis è un centro di ricerca ad<br />
elevata specializzazione nel settore dell’innovazione<br />
tecnologica, dello sviluppo completo di veicoli, della<br />
mobilità, del suo impatto sull’ambiente e della sicurezza<br />
stradale.<br />
Opera attraverso i centri di Pomigliano d’Arco (Napoli),<br />
di Torino e di Lecce, con circa 1.200 dipendenti e dispone<br />
di mezzi di progettazione e calcolo, oltre che di<br />
strumentazioni per la sperimentazione fisica e virtuale, tra<br />
i più avanzati, basati su una capacità di sviluppo e gestione<br />
di sistemi informatici di assoluto rilievo. Anche in Elasis,<br />
come in CRF, le attività relative a motori e cambi vengono<br />
condotte nell’ambito dei progetti di sviluppo di FPT<br />
Powertrain Technologies.
Tecnologia pulita<br />
FPT Powertrain Technologies orienta<br />
costantemente la sua ricerca verso tecnologie<br />
innovative per il miglioramento delle prestazioni<br />
del motore e allo stesso tempo per la riduzione<br />
delle emissioni. Per raggiungere questo sfidante<br />
obiettivo, FPT articola il proprio impegno<br />
principalmente in due direzioni: ottimizzare le<br />
caratteristiche di eco-compatibilità dei propulsori<br />
convenzionali e sviluppare sistemi di trazione<br />
alternativi. Il piano di sviluppo motoristico che ne<br />
deriva, da un lato prevede l’identificazione di<br />
soluzioni di breve periodo (2009-2012), dall’altro è<br />
proiettato verso attività di tipo esplorativo su<br />
future tecnologie. Vedere anche pagina 44.<br />
Nel breve periodo, la prima novità è rappresentata<br />
dal sistema d’iniezione Multijet “II”, che sarà<br />
adottato inizialmente dal motore diesel 1.3 SDE.<br />
Si tratta di un’evoluzione che consente di ridurre<br />
l’intervallo di tempo tra le iniezioni di gasolio,<br />
assicurando una significativa riduzione delle<br />
emissioni degli ossidi di azoto (NO x ) e dei<br />
consumi e un miglioramento del comfort acustico.<br />
Un’ulteriore testimonianza dell’impegno di FPT<br />
Powertrain Technologies in termini di downsizing<br />
(vedere anche pagina 46), è il motore Small<br />
Gasoline Engine, che consente una riduzione dei<br />
consumi e, di conseguenza, delle emissioni di<br />
CO 2 , nonché il rispetto dei futuri limiti di<br />
emissione Euro 5 ed Euro 6, con prestazioni pari<br />
ai motori di cilindrata maggiore.<br />
Alla base di questo nuovo motore benzina c’è il<br />
passaggio da un propulsore tradizionale a 4<br />
cilindri a un 2 cilindri da 900 cc, che sarà<br />
disponibile nelle versioni aspirata, turbo e a<br />
doppia alimentazione metano-benzina. Tra i<br />
contenuti tecnologici di maggior rilievo di questo<br />
propulsore, si segnala l’innovativo sistema<br />
elettronico di gestione delle valvole d’aspirazione<br />
Multiair. Questo dispositivo consente di<br />
controllare l’aria nei motori ad accensione<br />
comandata senza dover utilizzare la tradizionale<br />
farfalla, con benefici concreti in termini di<br />
potenza, coppia ai bassi regimi, consumi ed<br />
emissioni e, non ultimo, prontezza di risposta.<br />
Nel corso del 2009 il sistema sarà introdotto sul<br />
motore benzina 1.4 Fire in versione sia aspirata<br />
sia turbo.<br />
Nel piano di sviluppo di soluzioni per contribuire<br />
alla riduzione dei consumi e quindi delle<br />
emissioni di CO 2 , FPT Powertrain Technologies<br />
considera anche l’evoluzione delle trasmissioni.<br />
La trasmissione a doppia frizione a secco (DDCT -<br />
Dual Dry Clutch Transmission) in fase finale di<br />
sperimentazione, infatti, oltre a migliorare<br />
notevolmente il comfort di guida, consente una<br />
reale riduzione dei consumi.<br />
Nella direttrice dello sviluppo dei sistemi di<br />
trazione alternativi, invece, in virtù del successo<br />
riscosso fino ad oggi dalle motorizzazioni a<br />
metano, FPT da un lato ha deciso di rendere i<br />
motori già esistenti ancora più ecologici (come la<br />
prossima versione del Cursor CNG per gli<br />
autobus che rispetta in anticipo i futuri limiti di<br />
emissione previsti dalla normativa europea);<br />
dall’altro ha avviato l’evoluzione dei motori a<br />
metano sviluppando soluzioni di tipo turbo, che<br />
consentono un notevole incremento delle prestazioni<br />
a fronte di emissioni estremamente contenute.<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile 65
Le attività di tipo esplorativo su future<br />
innovazioni tecnologiche condotte dalla divisione<br />
Powertrain Research & Technology di FPT si<br />
stanno indirizzando verso la sperimentazione di<br />
un prototipo di motopropulsore ibrido per ora<br />
non finalizzato alla produzione. Questa soluzione<br />
prevede l’accoppiamento dello Small Gasoline<br />
Engine al Dual Dry Clutch Transmission, con<br />
l’integrazione di un motore elettrico calettato su<br />
uno dei suoi due alberi primari. Architettura che<br />
consente la realizzazione di un propulsore ibrido<br />
di tipo “torque-split”, dove la coppia del motore<br />
termico si combina con quella del motore<br />
elettrico e consente tutte le tipiche funzionalità<br />
della trazione ibrida in un packaging, però,<br />
estremamente compatto, dai consumi ridotti e<br />
con basse emissioni, nel pieno rispetto<br />
dell’ambiente.<br />
La ricerca di FPT si orienta non solo a sviluppare<br />
soluzioni innovative in campo automotive, ma<br />
anche a estendere questo know-how acquisito ad<br />
altri settori, in particolare a quello industriale.<br />
È, infatti, in valutazione il trasferimento ai motori<br />
Heavy Duty per i veicoli commerciali e industriali<br />
di tecnologie consolidate per l’auto (come il<br />
Common Rail di ultima generazione e il filtro<br />
antiparticolato).<br />
66 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile<br />
PHYLLA: il sole a quattro ruote<br />
A novembre del 2008 è stato presentato il<br />
prototipo PHYLLA, Veicolo Urbano<br />
Multi-Ecologico e Sostenibile (VUMES).<br />
Può ospitare fino a quattro passeggeri pur<br />
essendo lunga meno di tre metri, raggiunge i 130<br />
chilometri orari e accelera da zero a cento in sei<br />
secondi. Ma, soprattutto, è uno dei più innovativi<br />
progetti di city car a zero emissioni e totalmente<br />
riciclabile.<br />
Il prototipo nasce dalla collaborazione tra:<br />
la Regione Piemonte (che ha sponsorizzato e<br />
finanziato il progetto), l’Environment Park (che ha<br />
contribuito a <strong>def</strong>inire e selezionare le tecnologie<br />
innovative per l’ambiente), il Centro Ricerche Fiat<br />
(a cui sono state demandate, in qualità di vehicle<br />
project leader, le scelte tecniche e architetturali<br />
per lo sviluppo del dimostratore marciante) e il<br />
Politecnico di Torino (per la gestione complessiva<br />
del progetto e il coordinamento dei partner).<br />
Hanno inoltre collaborato la Camera di<br />
Commercio di Torino con il progetto From<br />
Concept to Car, l’Istituto Europeo di Design e<br />
l’Istituto di Arte Applicata e Design, Novamont, il<br />
Consorzio Proplast, Sagat, En.e.com Italia, Sydera<br />
e Bee Studio.<br />
I gruppi di lavoro si sono occupati di diversi<br />
aspetti per giungere a un risultato comune: la<br />
ricerca della migliore soluzione nell’impiego
combinato di fonti di energia alternativa (solare,<br />
idroelettrica, biogas eccetera), la sperimentazione<br />
di materiali ad elevata efficienza strutturale e<br />
totalmente riciclabili, la selezione delle tecnologie<br />
innovative più rilevanti per la mobilità urbana<br />
(come le batterie di nuova generazione ad elevata<br />
densità energetica) e la possibilità di rivolgersi a<br />
un’utenza estesa.<br />
L’iniziativa è nata per soddisfare i bisogni<br />
dell’utenza urbana. Si è partiti dall’identificazione<br />
di una serie di problemi che affliggono le città,<br />
come l’inquinamento, il rumore, la congestione<br />
del traffico, i vincoli sempre più stringenti per<br />
l’accesso ai centri urbani. Alla luce di queste<br />
considerazioni, è stata pensata un’auto adatta sia<br />
alla mobilità individuale e condivisa (car sharing<br />
e van sharing) da parte di un’utenza estesa<br />
(persone anziane, diversamente abili eccetera) sia<br />
all’ambito professionale per l’accesso ad aree<br />
ristrette quali aeroporti, stazioni ed ospedali,<br />
località turistiche.<br />
Il risultato è PHYLLA, un nuovo concetto di<br />
veicolo urbano:<br />
■ elettrico e sostenibile, per sfruttare direttamente<br />
e indirettamente tutte le fonti di energia, in primo<br />
luogo l’energia solare e l’idrogeno, alla ricerca<br />
della combinazione migliore;<br />
■ totalmente riciclabile, per annullare le emissioni<br />
di gas inquinanti e di CO 2 nelle aree urbane e<br />
ridurre l’impatto ambientale durante l’intero ciclo<br />
di vita del prodotto (dalla produzione al fine vita);<br />
■ economico, in grado di raggiungere livelli di<br />
costo chilometrico dieci volte inferiori rispetto a<br />
un veicolo equivalente (city car) di normale<br />
produzione a benzina;<br />
■ multiuso, nel senso di flessibile nell’uso e nella<br />
personalizzazione.<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile 67
Medaglia d’oro al Sima<br />
Innovation Awards per il<br />
trattore New Holland<br />
NH 2TM<br />
alimentato a<br />
idrogeno<br />
L’azienda agricola piena di energia<br />
Con il trattore sperimentale NH2TM alimentato a<br />
idrogeno New Holland Agriculture ha conquistato<br />
la medaglia d’oro al Sima Innovation Awards<br />
2009, uno dei più importanti saloni europei multi<br />
specialistici del mondo agricolo, fortemente<br />
improntato all’innovazione nel rispetto di<br />
un’agricoltura sostenibile.<br />
Il trattore NH2TM, primo al mondo ad essere<br />
alimentato a idrogeno e realizzato in<br />
collaborazione con il Centro Ricerche Fiat e l’ente<br />
Style del Gruppo, rappresenta solo una delle<br />
componenti del concetto più ampio di<br />
indipendenza energetica per l’azienda agricola.<br />
Coerentemente con la posizione di Clean Energy<br />
Leader, infatti, New Holland si è posta l’obiettivo<br />
di liberare gli agricoltori dalla dipendenza dai<br />
combustibili fossili, consentendo loro di<br />
raggiungere la piena autonomia in termini di<br />
carburanti.<br />
Il concetto di indipendenza energetica<br />
dell’azienda agricola offre ai clienti notevoli<br />
68 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile<br />
vantaggi nel lungo periodo, in quanto è basato<br />
sulla capacità di produrre elettricità da fonti<br />
naturali a basso impatto ambientale, di<br />
immagazzinare l’energia prodotta e di riutilizzarla<br />
facilmente.<br />
Nel trattore sperimentale NH2TM, ricavato da un<br />
modello della serie T6000, il motore a<br />
combustione interna è stato sostituito con celle
a idrogeno che generano l’elettricità, utile per<br />
azionare i motori elettrici che muovono il trattore.<br />
Più nel dettaglio, l’idrogeno compresso alimenta<br />
le celle a combustibile che, reagendo con<br />
l’ossigeno preso dall’aria, producono acqua ed<br />
elettricità. Le celle a combustibile hanno una<br />
lunga vita operativa e consentono di evitare il<br />
problema ambientale dello smaltimento delle<br />
batterie esaurite. L’idrogeno compresso, ad alto<br />
potenziale energetico, può essere comodamente<br />
stoccato in un serbatoio, anche per lungo tempo,<br />
consentendo rifornimenti pronti e veloci.<br />
Il trattore NH2TM è un prototipo con 106 CV<br />
perfettamente funzionante e in grado di eseguire<br />
tutti i compiti di un trattore serie T6000 in quasi<br />
totale silenzio ed emettendo unicamente vapore<br />
e acqua.<br />
L’innovazione prevede che siano i clienti stessi a<br />
produrre in proprio l’idrogeno compresso,<br />
partendo dall’acqua (attraverso l’elettrolisi) o dal<br />
metano (tramite la fermentazione dei<br />
sottoprodotti e delle biomasse),<br />
superando così l’ostacolo maggiore<br />
che è oggi legato alla disponibilità<br />
e alla distribuzione ell’idrogeno.<br />
Inoltre, il progetto prevede che<br />
i sistemi di produzione siano<br />
alimentati da impianti eolici<br />
o da pannelli solari e che<br />
l’idrogeno venga stoccato in<br />
serbatoi sotterranei presso<br />
l’azienda agricola stessa.<br />
Forti del presupposto che,<br />
rispetto alle automobili e agli<br />
autocarri, trattori e mietitrebbia<br />
lavorano usualmente a breve<br />
distanza dalla sede dell’azienda<br />
e possono quindi essere riforniti<br />
senza problemi.<br />
Gli agricoltori, quindi, sono in una<br />
posizione di assoluto vantaggio per<br />
approfittare della tecnologia di utilizzo<br />
dell’idrogeno: dispongono, infatti, dello spazio<br />
sufficiente per installare sistemi alternativi di<br />
generazione dell’energia elettrica, quali impianti<br />
solari ed eolici e di trattamento delle biomasse e<br />
per immagazzinare l’energia prodotta sotto forma<br />
di idrogeno. Oltre ai vantaggi di tipo ambientale,<br />
inoltre, un sistema di questo tipo consente alle<br />
aziende agricole di diventare indipendenti dal<br />
punto di vista energetico e di migliorare la<br />
propria stabilità finanziaria. I costi del carburante<br />
costituiscono infatti una parte significativa delle<br />
spese operative che un’azienda agricola si trova<br />
ad affrontare quotidianamente.<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile 69
La prima Ferrari verde<br />
Al “North American International Auto Show” 2008<br />
di Detroit, la Ferrari ha presentato una F430 Spider<br />
alimentata con biocarburante, dimostratore<br />
tecnologico studiato per sottolineare la particolare<br />
sensibilità alle fonti di energia alternative<br />
soprattutto in Nord America.<br />
La realizzazione di un propulsore alimentato a<br />
biocarburante si inserisce nell’ambito dei<br />
programmi di ricerca e sviluppo annunciati<br />
durante il convegno sull’Innovazione Tecnologica<br />
per la celebrazione dei sessanta anni dell’azienda.<br />
In tale occasione, la Ferrari ha illustrato progetti<br />
finalizzati al miglioramento dell’efficienza sul<br />
sistema veicolo nel suo complesso, per continuare<br />
a diminuire i consumi e le emissioni inquinanti e<br />
raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni di<br />
CO 2 del 40 per cento entro il 2012, rispetto alla<br />
gamma del 2007.<br />
La F430 Spider Biofuel utilizza una miscela di<br />
etanolo all’85 per cento (E85) e sfrutta l’esperienza<br />
accumulata nell’uso dei biocarburanti anche grazie<br />
alle applicazioni che questi hanno nelle<br />
competizioni. In Formula 1, il regolamento tecnico<br />
impone benzina con un contenuto di componenti<br />
derivati da biomasse pari al 5,75 per cento, mentre<br />
il Campionato Fia GT e l’American Le Mans Series<br />
(ALMS) fanno ricorso a carburanti al 10 per cento<br />
di etanolo (E10). Le competizioni si sono quindi<br />
dimostrate ancora una volta un eccellente<br />
laboratorio per sperimentare soluzioni che, se<br />
70 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile<br />
ritenute valide, verranno applicate alla produzione.<br />
A dimostrazione dell’efficacia del continuo<br />
trasferimento di tecnologia dalla pista alla strada,<br />
già oggi tutte le vetture del Cavallino Rampante<br />
possono utilizzare fino al 10 per cento di etanolo<br />
senza necessità di alcuna modifica.<br />
Con questo vero e proprio dimostratore<br />
tecnologico, la Ferrari dà prova della capacità di<br />
proporre soluzioni tecniche in grado di soddisfare<br />
eventuali richieste provenienti dal mercato senza<br />
per questo perdere le caratteristiche distintive di<br />
sportività, prestazioni e piacevolezza di guida che<br />
rendono uniche e inimitabili tutte le vetture<br />
prodotte a Maranello. Per utilizzare l’E85, sono<br />
state effettuate modifiche all’impianto di<br />
alimentazione e soprattutto alla centralina di<br />
controllo motore. Quest’ultima, opportunamente<br />
sviluppata, rende il motore compatibile con<br />
l’impiego di due carburanti (Flexfuel), a pari<br />
rapporto di compressione. Tutte le altre<br />
caratteristiche tecniche sono rimaste inalterate<br />
rispetto ad un motopropulsore di normale<br />
produzione. Utilizzando questo tipo di<br />
biocarburante e grazie alle modifiche apportate, la<br />
Ferrari ha ottenuto un apprezzabile incremento per<br />
quanto riguarda la potenza massima (che aumenta<br />
di 10 cavalli a parità di giri) e la coppia (che sale<br />
del 4 per cento), lasciando invariato il peso<br />
complessivo. I vantaggi per l’ambiente si<br />
traducono in una riduzione delle emissioni di CO 2<br />
pari al 5 per cento.<br />
L’innovazione secondo i giovani<br />
Nell’ambito delle proprie iniziative di sviluppo e supporto<br />
all'innovazione e di valorizzazione di giovani talenti,<br />
a dicembre 2008 Ferrari ha lanciato un bando volto a<br />
finanziare sei borse di studio, da assegnare tramite<br />
concorso internazionale, a giovani laureati/laureandi in<br />
Ingegneria, Fisica, Architettura e Human Factors.<br />
Le borse di studio, della durata di 12 mesi, sono orientate<br />
allo sviluppo di tematiche di innovazione. I vincitori<br />
dovranno, infatti, sviluppare un progetto di ricerca relativo<br />
alle aree tematiche della riduzione della CO2, la riduzione<br />
del peso e l'interfaccia uomo-macchina.<br />
Il concorso è aperto a cittadini dell’Unione Europea, di<br />
Stati Uniti, Canada e Repubblica Popolare Cinese.
Transport Concept: trasporto ad elevata efficienza<br />
Il Transport Concept è un veicolo dimostratore<br />
attraverso cui Iveco vuole esprimere la sua<br />
visione del futuro del trasporto stradale pesante:<br />
camion più efficienti, caratterizzati da una più alta<br />
capacità di carico, minori consumi e maggiore<br />
sicurezza.<br />
Il progetto nasce dalla constatazione che il<br />
mercato dei mezzi pesanti a lunga percorrenza<br />
esprime l’esigenza di trasportare una quantità<br />
maggiore di merce con costi ridotti di gestione<br />
dei veicoli.<br />
Il Transport Concept è costituito da un trattore<br />
con semirimorchio elaborato sulla base dello<br />
Stralis AS. Alcune delle soluzioni sperimentate<br />
sono destinate a trovare applicazione nelle<br />
prossime generazioni della gamma Stralis.<br />
Il veicolo dimostrativo ha un semirimorchio<br />
leggermente più lungo che consente un<br />
incremento in volume trasportabile, pur<br />
mantenendo una massa totale a terra di 40-44<br />
tonnellate. Per ridurre i costi di gestione il<br />
Transport Concept punta su tre fronti:<br />
■ ottimizzazione dell’aerodinamica di trattore e<br />
semirimorchio del 20 per cento circa, riducendo<br />
così il consumo di combustibile fino all’8 per cento;<br />
■ ottimizzazione meccanica del trattore, basata su<br />
componenti innovativi che Iveco sta sviluppando<br />
per la nuova gamma di veicoli pesanti;<br />
■ adozione di pneumatici di ultima generazione<br />
che riducono la resistenza al rotolamento.<br />
Il veicolo ha il 15 per cento in più di carico utile,<br />
il 9 per cento in più di capienza di europallet e<br />
consuma il 15 per cento in meno di gasolio.<br />
L’aumento della redditività complessiva per il<br />
cliente è stimato tra il 15 e il 20 per cento.<br />
Oltre che economico, il Transport Concept è<br />
anche un mezzo estremamente sicuro. Il veicolo,<br />
infatti, è equipaggiato con numerosi dispositivi<br />
di sicurezza attiva, come il sistema di<br />
prevenzione del cambio di corsia (Lane Warning<br />
e Active Lane Assistant), l’ESP, il sistema di<br />
monitoraggio della pressione dei pneumatici<br />
(TPM), l’Adaptive Cruise Control di seconda<br />
generazione, il Blind Spot Detection (per<br />
l’eliminazione degli angoli morti)<br />
e le telecamere e i sensori per le manovre.<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile 71
Il Gruppo Fiat, con il coordinamento del Centro<br />
Ricerche Fiat, ha partecipato al bando Mobilità<br />
Sostenibile, nell’ambito del programma di<br />
innovazione Industria 2015, promosso dal<br />
Ministero dello Sviluppo Economico che stabilisce<br />
le linee strategiche per lo sviluppo e la<br />
competitività del sistema produttivo italiano del<br />
futuro.<br />
Il Progetto Easy Rider, proposto da Magneti<br />
Marelli, è risultato primo classificato per il tema<br />
della Mobilità Sostenibile a livello nazionale tra<br />
50 proposte selezionate e oltre 420 imprese<br />
partecipanti.<br />
L’obiettivo del progetto è implementare una rete<br />
interconnessa di veicoli e infrastrutture stradali<br />
intelligenti che abiliti l’erogazione di servizi di<br />
mobilità e sicurezza, per la gestione integrata del<br />
traffico pubblico e privato in ambito<br />
metropolitano ed extraurbano, al fine di<br />
decongestionare il traffico, ridurre le emissioni,<br />
aumentare la sicurezza stradale e diminuire i costi<br />
legati all’incidentalità.<br />
72 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile<br />
Comunicazione tra veicoli e infrastrutture per la mobilità del futuro<br />
Il progetto coinvolge diversi partner, con la<br />
finalità di costruire una filiera rappresentativa<br />
degli interessi nazionali sull’infomobilità applicata<br />
all’efficienza del trasporto e alla sicurezza<br />
stradale. Il partenariato, infatti, è costituito da<br />
rappresentanti di tutti i portatori di interesse del<br />
settore: gestori dell’infrastruttura stradale e della<br />
mobilità urbana, componentisti, service e content<br />
provider. Partecipano più di 30 aziende, sei<br />
organismi di ricerca, cinque Università e otto Enti<br />
Pubblici.<br />
Ambiente e sicurezza sono dunque i due obiettivi<br />
principali del Progetto Easy Rider. Il primo<br />
obiettivo è perseguito attraverso la regolazione<br />
del traffico, la riduzione dei tempi di percorrenza<br />
e di ricerca del parcheggio, il controllo dello stile<br />
di guida e l’indirizzamento del veicolo su percorsi<br />
a minimo consumo. Invece, le innovazioni messe<br />
in campo per la sicurezza sono il rilievo e l’invio<br />
ai veicoli di informazioni sulla presenza di pericoli<br />
sulla strada, la chiamata di emergenza, l’aumento<br />
dell’efficienza e dell’efficacia dei soccorsi in caso<br />
di incidente, lo sviluppo di modalità di interazione<br />
poco distraente con i dispositivi a bordo veicolo e<br />
il monitoraggio dello stato psico-fisico del<br />
guidatore.<br />
I dimostratori saranno allestiti nella città e nella<br />
provincia di Torino, nella città di Roma, sulla<br />
tangenziale di Napoli e nella Regione Sicilia.<br />
Attorno ai dimostratori, infatti, saranno costruite<br />
ulteriori proposte di progetto a finanziamento<br />
complementari e sinergiche.<br />
Meno consumi e più sicurezza<br />
Al Salone “Mondial de l’Automobile” 2008 di<br />
Parigi, Magneti Marelli e NAVTEQ - leader<br />
mondiale nella fornitura di dati cartografici<br />
digitali per la navigazione satellitare e soluzioni<br />
basate sulla localizzazione - hanno presentato il<br />
frutto della loro collaborazione tecnologica più<br />
recente: l’Automotive Integrated Navigation.<br />
La nuova soluzione integra le mappe NAVTEQ e<br />
gli ultimi sistemi elettronici di Magneti Marelli
con lo scopo di aumentare la sicurezza e ridurre i<br />
consumi di carburante. L’obiettivo è una<br />
navigazione integrata a bordo auto, realmente<br />
interconnessa e adeguata alla caratteristiche<br />
fisiche dell’ambiente in cui il veicolo si muove.<br />
L’innovativo sistema si basa su alcune principali<br />
applicazioni:<br />
■ Green Routing. Consente di calcolare itinerari<br />
“verdi”, che richiedono cioè la minore quantità<br />
possibile di carburante. Il sistema è in grado di<br />
calcolare l’itinerario più adatto combinando le<br />
informazioni sul traffico, le caratteristiche della<br />
strada (per esempio curve, dislivelli, limiti di<br />
velocità) e i dati relativi al motore del veicolo con<br />
le informazioni presenti nelle mappe;<br />
■ Green Driving. Favorisce in tempo reale<br />
l’adattamento di parametri quali i comandi<br />
dell’iniezione e dell’acceleratore, oltre alla<br />
gestione intelligente del cambio. Il conducente<br />
ha così l’opportunità di guidare in maniera più<br />
responsabile sulla base dei suggerimenti sulla<br />
velocità e sul cambio;<br />
■ Riconoscimento avanzato dei segnali stradali.<br />
Il sistema Magneti Marelli combina i dati<br />
cartografici NAVTEQ e le informazioni fornite da<br />
una telecamera per comunicare al guidatore<br />
informazioni sulla segnaletica stradale;<br />
■ Sicurezza. Le mappe contengono riferimenti ai<br />
tratti stradali potenzialmente pericolosi, così da<br />
consentire al conducente di visualizzarli in<br />
anticipo. Il sistema Magneti Marelli controlla<br />
l’orientamento dei fanali in base alle informazioni<br />
trasmesse dalla cartografia;<br />
■ Servizi avanzati di connettività. L’applicazione<br />
offre connettività in tempo reale e permette<br />
l’aggiornamento del software, oltre al download<br />
di aggiornamenti cartografici e contenuti dinamici<br />
quali, ad esempio, le informazioni sul traffico.<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile 73
74 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile<br />
Innovazioni che migliorano la qualità della vita<br />
Nell’ambito del “Well-Tech Award” 2008, rassegna<br />
dedicata alle innovazioni tecnologiche di rilievo<br />
internazionale, il Centro Ricerche Fiat e Fiat<br />
Professional hanno ottenuto la menzione speciale<br />
per le innovazioni che migliorano la qualità della<br />
vita grazie alla Panda OXALIS e al Fiorino MAS.<br />
La Panda OXALIS è un prototipo sviluppato sulla<br />
base di una Panda Van 4x4 e attrezzato per la<br />
produzione di acqua potabile ottenuta tramite il<br />
filtraggio e la sterilizzazione in loco. Il veicolo può<br />
servire come unità mobile di intervento in<br />
situazioni di emergenza dovute a eventi<br />
catastrofici o in caso di carenze infrastrutturali.<br />
Il trattamento acque ha un’autonomia operativa<br />
superiore a 500 ore. Il processo di purificazione<br />
dell’acqua, quasi interamente automatizzato, è<br />
costantemente monitorato e la purezza<br />
batteriologica è garantita dalla presenza di uno<br />
sterilizzatore a lampada UV. Il sistema di<br />
alimentazione è completato da quattro pannelli<br />
fotovoltaici posizionati sul tetto il cui apporto<br />
energetico può giungere a circa il 24 per cento<br />
del fabbisogno.<br />
Altrettanto innovativo è il Fiorino MAS (Mezzo<br />
Avanzato di Soccorso) prototipo progettato come<br />
mezzo di trasporto d’emergenza in caso di<br />
incidenti e per l’erogazione di servizi di medicina<br />
in generale. Il veicolo garantisce il pronto<br />
intervento in caso di incidenti e permette di<br />
mantenere un contatto radio di vera e propria<br />
telemedicina con gli enti ospedalieri. Per il<br />
progetto è stato scelto il nuovo Fiorino in virtù<br />
dell’ampio spazio interno e della possibilità di<br />
ripiegare completamente i sedili, condizione<br />
indispensabile per l’alloggiamento di una barella.<br />
Il riconoscimento è andato al Centro Ricerche Fiat<br />
e a Fiat Professional con la motivazione:<br />
”per l’impegno profuso nella realizzazione,<br />
promozione e trasferimento dell’innovazione, in<br />
grado di dare distintività e competitività alle<br />
soluzioni sviluppate sui veicoli commerciali”.
Progetti e collaborazioni in Europa<br />
Il Centro Ricerche Fiat (CRF) ha una lunga<br />
tradizione di partecipazione ai Programmi Quadro<br />
della Commissione europea (che <strong>def</strong>iniscono i<br />
temi prioritari della ricerca e i relativi<br />
finanziamenti in Europa).<br />
A partire dagli anni Ottanta il CRF ha iniziato a<br />
prendere parte, in qualità di coordinatore o più<br />
semplicemente di partner, a progetti di ricerca<br />
precompetitiva realizzati in collaborazione con<br />
altri soggetti del mondo industriale, della ricerca<br />
e dell’accademia.<br />
Nel corso del 2008, le proposte del CRF approvate<br />
a livello internazionale sono state 33, per un<br />
totale di 55 dall’inizio del Settimo Programma<br />
Quadro (2007-2013).<br />
Le aree tematiche, in cui il CRF tradizionalmente<br />
presenta il maggior numero di progetti, sono:<br />
■ Transport, con focus su sicurezza del veicolo,<br />
riduzione dell’impatto ambientale, miglioramento<br />
della mobilità, sistemi di comunicazione veicoloveicolo<br />
(V2V) e veicolo-infrastruttura (V2I);<br />
■ Information and Communication Technologies,<br />
con focus su telematica e sensoristica;<br />
■ Materials and New Production Technologies, con<br />
focus su ricerca di materiali e processi innovativi.<br />
Di recente l’impegno del CRF in ambito europeo<br />
si è concretizzato anche nella partecipazione<br />
attiva e strutturata alle Piattaforme Tecnologiche<br />
Europee (PTE), organizzazioni che raggruppano<br />
tutti gli attori rilevanti per la ricerca. Nate sul<br />
finire del Sesto Programma Quadro, rispondono<br />
alla necessità di un approccio sistematico per<br />
raggiungere l’obiettivo fissato dalla “strategia di<br />
Lisbona”, ovvero fare dell’Europa l'economia della<br />
conoscenza più competitiva e dinamica del<br />
mondo, investendo il 3 per cento del Prodotto<br />
Interno Lordo in ricerca. Con l’obiettivo di<br />
promuovere un approccio alla ricerca basato sulla<br />
collaborazione tra pubblico e privato, le PTE<br />
permettono un confronto coordinato tra industria,<br />
accademia, associazioni e Commissione europea,<br />
al fine di <strong>def</strong>inire una strategia di ricerca comune<br />
di lungo termine.<br />
Il Centro Ricerche Fiat è attivo, inoltre, in diverse<br />
associazioni europee, tra cui l’EUCAR<br />
(associazione europea per la ricerca e lo sviluppo<br />
automotive), nata nel 1994 con l’obiettivo di<br />
perseguire una cooperazione strategica nelle<br />
attività di ricerca su tre aree prioritarie:<br />
Motopropulsori e Combustibili, Sicurezza<br />
Integrata e Materiali e Processo Produttivo.<br />
Rilevante è infine la presenza del CRF in tavoli<br />
istituzionali che lavorano su determinate priorità<br />
comuni a diversi settori. Tra questi l’eSafety<br />
Forum coordinato da Ertico, associazione che<br />
rappresenta gli interessi di oltre cento partner in<br />
Europa impegnati a realizzare una mobilità sicura,<br />
pulita, efficiente e confortevole di persone e merci<br />
attraverso lo sviluppo diffuso di Sistemi<br />
Intelligenti di Trasporto (Intelligent Transport<br />
Systems ITS).<br />
Fotoluminescenza di Nanocristalli semiconduttori di dimensione 2-5 nm (TUD Technische Universität Dresden prof. Eychmüller)<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile 75
Fabbriche amiche dell’ambiente<br />
La progressiva riduzione dell’impatto ambientale dei processi produttivi è per il Gruppo Fiat un impegno fondamentale. Obiettivo<br />
perseguito ogni giorno con il costante contributo di tutte le persone che lavorano nel Gruppo, nella convinzione che sia necessario<br />
e possibile conciliare le ambizioni di crescita del business con il rispetto per l’ambiente.<br />
56 mila dipendenti<br />
coinvolti in corsi di<br />
formazione in materia<br />
di ecologia per un<br />
totale di:<br />
224 mila ore di<br />
formazione<br />
Per ridurre in modo efficace ed efficiente l’impatto<br />
ambientale dei propri processi produttivi, il<br />
Gruppo Fiat ritiene indispensabile un approccio<br />
Life Cycle Thinking, che prende in considerazione<br />
tutte le possibili implicazioni ambientali in ogni<br />
fase del ciclo vita dei prodotti: dalla progettazione<br />
(scelta dei materiali, caratteristiche tecniche dei<br />
componenti e dei prodotti e relative modalità di<br />
produzione) alla produzione, all’uso e al fine vita,<br />
includendo anche lo studio delle migliori strategie<br />
di approvvigionamento e distribuzione. Questo<br />
modo di interpretare il business è stato codificato<br />
nel tempo in politiche e strutture organizzative al<br />
fine di indirizzare lo sviluppo delle molteplici<br />
attività del Gruppo. All’interno di ciascuna<br />
76 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente<br />
Società, quindi, sono stati sviluppati programmi<br />
operativi, che includono un’analisi delle<br />
potenzialità dell’impatto ambientale di ogni<br />
attività e l’implementazione di contromisure<br />
tecniche, organizzative e gestionali, di tipo<br />
preventivo o di contenimento.<br />
I programmi sono orientati principalmente a:<br />
■ privilegiare l’uso di sostanze e materiali<br />
compatibili con l’ambiente;<br />
■ ottimizzare l’uso delle risorse in ogni attività,<br />
fin dalle fasi di progettazione dei prodotti e dei<br />
processi;<br />
■ sviluppare e realizzare processi sempre più<br />
compatibili con l’ambiente;<br />
■ non sprecare e raccogliere in modo selettivo per<br />
riciclare e recuperare.<br />
In questo modo la gestione dei fattori ambientali<br />
è integrata con quella dei fattori industriali.<br />
Organizzazione e formazione<br />
Per garantire l’attuazione delle politiche e delle<br />
Linee Guida del Gruppo, tutti i Settori industriali<br />
si sono dotati di una specifica struttura<br />
organizzativa, mantenendo la responsabilità della<br />
gestione delle problematiche ambientali integrata<br />
con quella degli aspetti relativi alla salute e alla<br />
sicurezza sul lavoro. Queste strutture,<br />
denominate Environment, Health & Safety (EHS),<br />
hanno lo scopo di garantire che l’impegno dei<br />
vertici di Settore sia correttamente attuato a<br />
livello locale, assicurando omogeneità e sinergie<br />
nel rispetto delle specificità legate ai differenti<br />
business.<br />
A livello di singolo sito produttivo sono, inoltre,<br />
presenti enti di staff che dipendono<br />
funzionalmente dall’ente centrale EHS del Settore.<br />
Nel 2008 nasce inoltre il Comitato Ambiente, al<br />
quale partecipano i responsabili degli enti EHS,
con lo scopo di favorire la collaborazione tra i<br />
Settori e lo scambio di informazione sulle migliori<br />
pratiche.<br />
Per la creazione di una cultura ambientale diffusa<br />
all’interno del Gruppo il personale ha un ruolo<br />
attivo e imprescindibile:<br />
■ il management ha l’obiettivo di esaminare e<br />
Indicatori di performance ambientale<br />
La gestione ambientale richiede un sistema strutturato di<br />
monitoraggio dei fondamentali indicatori di performance (KPI<br />
- Key Performance Indicator) applicabili ai diversi processi<br />
industriali del Gruppo.<br />
È così possibile rilevare il livello di performance, effettuare<br />
confronti interni e esterni e di conseguenza <strong>def</strong>inire obiettivi<br />
di miglioramento percorribili. Complessivamente gli aspetti<br />
ambientali significativi per le attività del Gruppo possono<br />
essere classificati in quattro famiglie:<br />
■ consumo di risorse naturali, di energia e di acqua;<br />
■ generazione di rifiuti;<br />
■ emissioni in atmosfera ed emissioni acustiche;<br />
■ potenziali situazioni di emergenza che possono<br />
<strong>def</strong>inire strategie, linee di azione e priorità di<br />
intervento;<br />
■ il middle management verifica l’adeguatezza delle<br />
procedure, assicurandone la corretta attuazione;<br />
■ i dipendenti a tutti i livelli sono stimolati a<br />
individuare le aree di miglioramento e suggerire<br />
possibili soluzioni.<br />
determinare incidenti ambientali.<br />
Nell’ambito di tali famiglie dal 1992 è stato organizzato,<br />
e periodicamente rivisitato, un sistema di monitoraggio<br />
dei relativi KPI coerente con le caratteristiche dei processi<br />
interessati e, ove possibile e applicabile, con le indicazioni<br />
del Global Reporting Inititiaves (GRI) al fine di favorire<br />
confronti con altre realtà esterne al Gruppo.<br />
Nel corso del 2008 il Settore Fiat Group Automobiles<br />
ha rivisto e sviluppato ulteriormente il sistema di gestione<br />
dei KPI per renderlo più efficace, accurato e tempestivo.<br />
Nel 2009 il nuovo sistema di monitoraggio e reporting<br />
sarà ampliato anche agli altri Settori, consentendo una<br />
più estensiva e capillare <strong>def</strong>inizione degli obiettivi di<br />
miglioramento.<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente 77
91stabilimenti<br />
coinvolti nel WCM<br />
12 stabilimenti<br />
hanno il livello bronzo<br />
WCM verso la fabbrica eccellente<br />
Da alcuni anni il Gruppo Fiat ha scelto di<br />
allinearsi a uno dei migliori standard di<br />
produzione a livello mondiale, il World Class<br />
Manufacturing (WCM). Insieme a esperti europei<br />
e giapponesi è stato sviluppato un sistema che<br />
riguarda l’organizzazione della fabbrica nel suo<br />
complesso e che interessa la gestione degli<br />
aspetti ambientali e di sicurezza sul lavoro, la<br />
qualità, la manutenzione, il controllo dei costi e la<br />
logistica, in un’ottica di miglioramento continuo.<br />
Il cardine attorno al quale ruota tutto il processo è<br />
l’aggressione sistematica di ogni tipo di spreco e<br />
perdita, con il coinvolgimento di tutti, attraverso<br />
l’impiego rigoroso di metodi e strumenti standard.<br />
Nel 2008 il programma World Class Manufacturing<br />
è arrivato a coprire tutti i Settori del Gruppo e il<br />
numero degli stabilimenti coinvolti è aumentato<br />
di oltre il cento per cento.<br />
L’esperienza acquisita grazie all’analisi dell’intero<br />
ciclo manifatturiero dalle migliori aziende, ha<br />
portato alla individuazione, nell’ambito del WCM,<br />
di alcune aree chiave: Total Quality Control (TQC),<br />
Total Productive Maintenance (TPM), Total<br />
Industrial Engineering (TIE) e Just In Time (JIT).<br />
Con il WCM la tradizionale rendicontazione è<br />
sostituita dal “Cost Deployment” che costituisce la<br />
bussola del sistema nel suo complesso. Basato su<br />
una sistematica analisi delle perdite e degli<br />
sprechi indica, infatti, le aree e le diverse<br />
tipologie di perdite e sprechi consentendo una<br />
prioritizzazione e progettualizzazione degli<br />
interventi nonché la rendicontazione finale dei<br />
risultati.<br />
Introdotto e sviluppato con un forte impegno del<br />
management, il WCM si fonda sul costante e<br />
diffuso contributo di tutti coloro che lavorano nel<br />
Gruppo. Richiede l’applicazione di metodi,<br />
strumenti e standard e si concretizza nella<br />
creazione di un sistema visibile all’interno della<br />
fabbrica e trasparente verso tutti i dipendenti.<br />
È efficace nella misura in cui si pone come obiettivo<br />
la semplicità e la praticità delle applicazioni.<br />
Riconosce la sicurezza per l’uomo, la protezione<br />
78 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente<br />
dell’ambiente e la soddisfazione del cliente come<br />
valori fondamentali.<br />
Nel 2008 il WCM è stato esteso al sistema<br />
amministrativo di Gruppo con la nascita del<br />
World Class Administration e al sistema logistico<br />
con il World Class Logistics.<br />
Il programma WCM è arrivato a coprire 13<br />
stabilimenti Fiat Group Automobiles portandone<br />
sette a livello di bronzo (Cassino, Melfi, Atessa e<br />
Termini Imerese in Italia; Tychy in Polonia; Bursa in<br />
Turchia e Betim in Brasile). FPT Powertrain<br />
Technologies ha avviato il programma in 14<br />
stabilimenti raggiungendo il livello di bronzo in<br />
quattro (Pratola Serra e Verrone in Italia;<br />
Bielsko-Biala in Polonia; Bourbon-Lancy in Francia).<br />
CNH - Case New Holland ha coinvolto 27 siti e<br />
Magneti Marelli 32. Iveco, infine, su cinque siti in<br />
cui ha sviluppato la metodologia, ha ottenuto una<br />
certificazione per il livello di bronzo nello<br />
stabilimento di Valladolid in Spagna.<br />
LEED per Magneti Marelli<br />
Lo stabilimento brasiliano Magneti Marelli Powertrain di<br />
Hortolandia ha ottenuto la certificazione LEED, Leadership<br />
in Energy and Environmental Design. Rilasciata dal U.S.<br />
Green Building Council, per l’elevato standard ambientale<br />
e l’efficiente utilizzo delle risorse.<br />
Crash Program<br />
Durante i primi mesi del 2008 lo stabilimento italiano<br />
Giambattista Vico di Pomigliano d’Arco di Fiat Group<br />
Automobiles ha sviluppato un ampio programma di<br />
ristrutturazione denominato Crash Program con l’obiettivo<br />
di migliorare il processo logistico del sito, aggiornare il<br />
personale sulla base della metodologia del WCM e avviare<br />
progetti di miglioramento.<br />
Durante un periodo di oltre tre mesi sono stati avviati più<br />
di 900 nuovi progetti di miglioramento di rilievo<br />
(advanced, major e standard kaizen) e oltre 15 mila quick<br />
kaizen. In particolare sono stati avviati 150 cantieri<br />
di cui 60 di manutenzione autonoma, 57 di workplace<br />
organization e 41 di manutenzione professionale. Circa un<br />
milione di ore di formazione sono state spese per formare<br />
oltre seimila lavoratori e sono stati certificati oltre tremila<br />
addetti con il sistema MTS (Manufacturing Training<br />
System). A seguito di quest’importante iniziativa si sono<br />
ottenuti circa diecimila suggerimenti.
World Class Logistics (WCL)<br />
La riduzione dell’impatto ambientale non è solo<br />
uno dei temi trattati nel programma World Class<br />
Manufacturing, ma è soprattutto un preciso<br />
impegno del Gruppo Fiat. Al fine di assicurare il<br />
mantenimento di questo impegno il Gruppo<br />
coinvolge tutti gli attori che intervengono nelle<br />
varie fasi del processo logistico interno ed<br />
esterno.<br />
Per questo, nel corso del 2008, è stato introdotto<br />
nell’ambito dell’ente Supply Chain Management il<br />
World Class Logistics.<br />
La visione del WCL interessa quindi tutta la<br />
complessa catena di fornitura, fino ai dealer,<br />
passando attraverso una nuova organizzazione<br />
dei processi logistici, volta a sincronizzarne il<br />
funzionamento minimizzando gli sprechi. Per<br />
rendere sempre più efficace il processo di<br />
miglioramento nell’ambito della logistica, nel<br />
corso del 2008 l’ente Supply Chain Management<br />
si è arricchita di una specifica funzione di<br />
collegamento tra i processi manifatturieri e quelli<br />
logistici: il Logistic Engineering nell’ambito di<br />
Industrial Supply Chain & World Class Logistics.<br />
La missione della funzione aziendale è ottimizzare<br />
e sincronizzare i flussi attraverso gli standard<br />
logistici di classe mondiale con le logiche di WCL,<br />
<strong>def</strong>inendo con queste modalità il target di costo<br />
logistico per i nuovi modelli e il prodotto in esercizio.<br />
Packaging<br />
Tra le attività del 2008, è proseguito il<br />
miglioramento continuo del packaging che ha<br />
visto coinvolta tutta la catena di fornitura fino ai<br />
siti produttivi del Gruppo Fiat, con risultati sia sul<br />
fronte della riduzione di utilizzo di materia prima<br />
metallica sia di riduzione dell’impiego di imballi a<br />
perdere in cartone.<br />
Le attività hanno riguardato principalmente la<br />
sostituzione del parco contenitori standard<br />
(container management) e la reingegnerizzazione<br />
dei contenitori stessi.<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente 79
75% di<br />
fornitori coinvolti in<br />
Italia nel progetto<br />
cambio resa<br />
-25% di<br />
mezzi in entrata negli<br />
stabilimenti Fiat<br />
Group Automobiles<br />
in Italia, pari a:<br />
-60 mila<br />
km/giorno percorsi,<br />
corrispondenti a:<br />
-54 mila<br />
kg/giorno di CO 2<br />
emessa<br />
Nell’ambito del container management, la<br />
sostituzione di vecchi contenitori con contenitori<br />
plastici ha consentito la riduzione dell’uso di<br />
materiale metallico e di cartone con benefici<br />
apprezzabili sul fronte ambientale. Non solo, ma le<br />
migliori caratteristiche di impilabilità dei nuovi<br />
contenitori plastici standard in fase di trasporto<br />
consentono un uso più efficiente dei mezzi con la<br />
conseguente riduzione dei costi e delle emissioni.<br />
Tra l’altro i nuovi contenitori plastici di tipo<br />
“abbattibile” permettono una razionalizzazione dei<br />
viaggi di ritorno che di solito avvengono con<br />
contenitori vuoti. Questi, infatti, possono essere<br />
ripiegati liberando così spazio sul mezzo. Le attività<br />
di reingegnerizzazione sono state estese ai<br />
contenitori metallici e orientate a migliorare il<br />
dimensionamento del contenitore, ottimizzando<br />
così la saturazione del volume di carico dei camion,<br />
e a studiare la costruzione di contenitori in ottica di<br />
riduzione del peso a parità di capacità unitaria.<br />
La diminuzione così ottenuta ha consentito di<br />
ridurre il metallo (circa 800 tonnellate in meno per<br />
ogni modello da attrezzare) e il peso trasportato da<br />
ogni camion (16 per cento medio in meno) con un<br />
beneficio evidente in termini di minori emissioni in<br />
atmosfera e di risparmio di combustibile.<br />
Trasporti<br />
Diversi progetti sono stati realizzati nel 2008 per<br />
ridurre le emissioni derivanti dai trasporti: dal<br />
container management alla variazione delle<br />
condizioni di resa per consentire la migliore<br />
saturazione dei mezzi, al bilanciamento e<br />
80 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente<br />
saturazione dei trasporti “intersezionali” tra gli<br />
stabilimenti di Fiat Group Automobiles, fino ad<br />
arrivare ad applicazioni di trasporto intermodali<br />
con ricorso a mezzi di trasporto alternativi (treno<br />
e nave) a minore impatto ambientale. Queste<br />
iniziative si aggiungono a quelle già realizzate<br />
negli anni passati come la creazione di i-FAST,<br />
Società del Gruppo Fiat che utilizza una flotta<br />
propria di mezzi Euro III-V a limitato impatto<br />
ambientale per il trasporto delle vetture.<br />
Inoltre, nel 2008 il progetto cambio resa,<br />
inizialmente rivolto ai fornitori italiani, è stato<br />
progressivamente esteso a quelli europei, coprendo<br />
così circa il 60 per cento dei volumi di trasporto.<br />
Con questa iniziativa la responsabilità del<br />
trasporto dei materiali destinati alla produzione<br />
passa dal fornitore agli stabilimenti del Gruppo.<br />
Si ottimizza così il numero dei viaggi grazie a una<br />
maggiore sinergia. Con il progetto cambio resa si<br />
stima una riduzione degli spostamenti di circa 25<br />
mila chilometri al giorno e delle emissioni di CO 2<br />
di circa 22 mila chilogrammi al giorno (dato<br />
riferito all’Europa, Italia esclusa).<br />
Intermodalità nei trasporti<br />
Per favorire forme di trasporto alternativo a quello su<br />
gomma, Fiat Group Automobiles ha attivato nel 2008 un<br />
progetto di intermodalità sulla tratta italiana Melfi-Termini<br />
Imerese, promuovendo l’uso della nave tra Napoli e<br />
Palermo. Circa 16 mezzi al giorno a regime sono caricati su<br />
traghetti con una riduzione dell’inquinamento (circa 14 mila<br />
chilometri al giorno in meno percorsi su strada e più di 12<br />
mila chilogrammi di CO2 risparmiati) e l’aumento della<br />
sicurezza stradale su una tratta considerata particolarmente<br />
critica. Altri studi legati all’intermodalità ferrovia/strada/mare<br />
sono in corso per estenderne l’applicazione.<br />
Milk Run per Maserati<br />
Il processo di ritiro dei materiali dal fornitore diretti verso<br />
lo stabilimento e il magazzino Maserati, già da alcuni anni<br />
è organizzato con la tecnica del Milk Run (giro del latte).<br />
Su tutto il territorio europeo i fornitori sono stati suddivisi<br />
per area geografica e i ritiri dei materiali tengono conto di<br />
un percorso ottimale dei mezzi che massimizza la<br />
saturazione dei volumi e minimizza il tempo necessario<br />
per visitare tutti i fornitori della stessa area geografica. Tale<br />
processo è stato reso possibile grazie alla sinergia nei<br />
trasporti consolidatasi tra Maserati, SAIMA e i principali<br />
fornitori europei.
Integrazione della gestione ambientale nei processi produttivi<br />
Il Gruppo Fiat si propone di estendere e, laddove<br />
è già attivo, di migliorare il Sistema di Gestione<br />
Ambientale (SGA) conformemente ai requisiti<br />
dello standard internazionale ISO 14001. Il Gruppo<br />
ritiene, infatti, che l’adozione di questo standard<br />
offra le migliori garanzie possibili per raggiungere<br />
gli obiettivi ambientali che si è dato e consenta<br />
un’omogeneità organizzativa e procedurale e un<br />
linguaggio comune sia al suo interno sia verso gli<br />
interlocutori esterni. È stato quindi <strong>def</strong>inito un<br />
piano che entro il 2012 porterà tutti gli attuali siti<br />
produttivi nel mondo alla certificazione ISO 14001.<br />
A fine 2008 erano attive nel Gruppo 117<br />
certificazioni.<br />
Le attività svolte nell’ambito del SGA traggono<br />
anche vantaggio dall’applicazione del programma<br />
WCM. Il WCM prevede, infatti, modalità originali e<br />
innovative, mutuate dalle migliori pratiche, per<br />
individuare le potenziali aree di miglioramento,<br />
<strong>def</strong>inire i piani di azione e svolgere audit.<br />
Tali modalità, in particolare quelle riferite alle<br />
problematiche energetiche e alla gestione dei<br />
rifiuti e delle acque, che a fine 2008 interessavano<br />
circa 90 siti produttivi, entro la fine del 2010<br />
saranno progressivamente estese secondo il<br />
programma WCM.<br />
In alcuni Settori è inoltre in vigore da diversi anni<br />
un sistema di audit periodico, svolto dal<br />
personale degli enti EHS centrali e di altri siti<br />
produttivi, che integra il sistema di audit interno<br />
svolto dal personale di ciascun sito.<br />
La combinazione e l’integrazione degli audit<br />
interni e periodici con quelli svolti dall’ente di<br />
certificazione, consentono di verificare lo stato di<br />
applicazione delle procedure e dei requisiti<br />
previsti e il livello di raggiungimento degli<br />
obiettivi, in modo da evidenziare eventuali<br />
criticità e agire di conseguenza.<br />
117<br />
certificazioni ISO 14001<br />
Obiettivo<br />
Certificazione del<br />
100% dei<br />
siti europei entro la<br />
fine del 2010 e del<br />
100% dei<br />
siti mondiali entro la<br />
fine del 2012<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente 81
-48% di COV<br />
emessi dai siti europei<br />
FGA nel 2008 rispetto<br />
al 2004<br />
100 milioni<br />
di euro stanziati da<br />
FGA per impianti di<br />
verniciatura “a base<br />
acqua”<br />
Riduzione delle emissioni in atmosfera dei Composti Organici Volatili<br />
Nel corso del 2008 Fiat Group Automobiles (FGA)<br />
e Iveco hanno continuato nel loro impegno verso<br />
la riduzione delle emissioni in atmosfera dei<br />
Composti Organici Volatili (COV) derivanti dagli<br />
impianti di verniciatura dei propri stabilimenti,<br />
con un importante sforzo sia tecnologico sia<br />
organizzativo. Dove possibile sono stati installati<br />
sistemi di verniciatura “a base acqua”, o in<br />
alternativa le Migliori Tecniche Disponibili (MTD)<br />
che permettono comunque l’ampio rispetto dei<br />
limiti di legge.<br />
In Iveco nella fabbrica italiana di Suzzara<br />
(Mantova) sono stati introdotti i sistemi Easy pig,<br />
precedentemente applicati a Brescia in Italia e a<br />
Valladolid in Spagna. Questi sistemi consentono<br />
di ridurre il solvente utilizzato per il lavaggio dei<br />
circolatori poiché permettono di recuperare e<br />
riutilizzare quasi tutto lo smalto presente nei<br />
circuiti di distribuzione al momento del cambio<br />
colore. L’introduzione del sistema Easy pig ha<br />
portato nel 2008 a una riduzione annua di 18 mila<br />
chilogrammi di smalto e di 185 mila litri di<br />
solvente per il sito di Brescia, 5.300 chilogrammi<br />
di smalto e 82 mila litri di solvente per il sito di<br />
Valladolid ed infine 4.200 chilogrammi di smalto e<br />
41 mila litri di solvente (dati riferiti a quattro<br />
mesi) per il sito di Suzzara.<br />
In Fiat Group Automobiles sono continuati gli<br />
interventi di predisposizione dei vari impianti di<br />
verniciatura all’utilizzo di prodotti vernicianti di<br />
ultima generazione a basso contenuto di COV<br />
denominati “a base acqua”. Gli investimenti per la<br />
realizzazione di questi interventi hanno superato i<br />
100 milioni di euro. Nel 2008 gli stabilimenti in<br />
cui è stata introdotta questa tecnologia sono stati<br />
Cassino in Italia e Tychy in Polonia.<br />
A Cassino, che vanta uno degli impianti di<br />
verniciatura più sofisticati, le scelte tecnologiche<br />
sono state orientate alla riduzione delle emissioni<br />
alla fonte ottenendo così il più basso impatto<br />
ambientale integrato su aria, acqua, rumore e<br />
82 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente<br />
rifiuti. Le particolari pistole di spruzzatura<br />
montate sui robot hanno una grande precisione di<br />
tiro per evitare anche il minimo spreco di vernice.<br />
Il sistema informatico a governo dell’impianto<br />
consente di organizzare lotti di decine di scocche<br />
del medesimo colore, riducendo le operazioni di<br />
cambio vernice, che ogni volta comportano<br />
consumo di materiale.<br />
Dal punto di vista energetico la nuova<br />
verniciatura di Cassino è stata studiata per<br />
consumare il minore quantitativo possibile di<br />
risorse. In tutti gli stabilimenti di Fiat Group<br />
Automobiles sono in corso interventi per<br />
adeguare le verniciature agli standard ecologici<br />
raggiunti a Cassino, che vanno oltre i requisiti<br />
richiesti dalla legge in fatto di compatibilità<br />
ambientale.
Riduzione dei consumi energetici e ricorso a energie alternative<br />
Fiat Group Automobiles ha da sempre perseguito<br />
politiche di approvvigionamento energetico volte<br />
all’utilizzo di impianti di cogenerazione ad alta<br />
efficienza presso i propri stabilimenti per la<br />
produzione di energia elettrica da fonti assimilate<br />
a quelle rinnovabili. Nel 2008<br />
l’approvvigionamento di energia elettrica da<br />
questo tipo di impianti è stata pari a circa il<br />
18 per cento del consumo totale. Inoltre, un<br />
quantitativo pari a circa 4 mila MWh, equivalenti<br />
allo 0,3 per cento del totale dei consumi di<br />
energia elettrica, è di origine idroelettrica<br />
totalmente rinnovabile. Nel 2009 entreranno in<br />
funzione due nuovi impianti presso gli<br />
stabilimenti italiani di Sata (Melfi) e Sevel<br />
(Atessa) che porteranno a circa il 40 per cento la<br />
quota di energia elettrica approvvigionata da fonti<br />
assimilate a quelle rinnovabili.<br />
Nel 2008 è stato presentato il nuovo impianto<br />
fotovoltaico realizzato nello stabilimento Ferrari<br />
che ospita le Lavorazioni Meccaniche Motori.<br />
L’installazione dei pannelli fotovoltaici consentirà<br />
all’Azienda di Maranello di diminuire il prelievo<br />
dalla rete elettrica di oltre 210 mila kWh all’anno.<br />
L’impianto è stato realizzato da EnerRay, società<br />
del Gruppo Maccaferri. Il piano per la riduzione<br />
dell’impatto ambientale delle attività produttive<br />
prevede inoltre un impianto di trigenerazione che<br />
sarà operativo entro la prima metà del 2009.<br />
Tale impianto consentirà la pressoché totale<br />
copertura del fabbisogno aziendale di energia<br />
elettrica, con una conseguente riduzione delle<br />
emissioni di CO 2 , che già nel 2009 sarà del 25 per<br />
cento rispetto ai livelli attuali. L’impianto rientra<br />
tra gli investimenti previsti nell’ambito della<br />
sostenibilità ambientale e dello sfruttamento di<br />
energia da fonti rinnovabili, come parte di un<br />
percorso iniziato nel 2001 con la certificazione<br />
ISO 14001 e proseguito nel 2007 con<br />
l’Autorizzazione Integrata Ambientale. Inoltre,<br />
negli ultimi anni sono state ampliate le aree<br />
verdi, sia interne sia esterne ai vari padiglioni<br />
industriali fino ad arrivare ad una superficie di<br />
circa 165 mila metri quadrati. Gli investimenti a<br />
tutela dell’ambiente fanno parte del programma<br />
Formula Uomo, che vede la persona al centro<br />
delle attività aziendali.<br />
-3,2%<br />
rispetto al 2007 il<br />
consumo di energia<br />
per vettura prodotta<br />
nei siti Fiat Group<br />
Automobiles<br />
ABB Energy Efficiency<br />
Award allo<br />
stabilimento Iveco di<br />
Brescia (Italia) per gli<br />
interventi di efficienza<br />
energetica effettuati<br />
Impianto fotovoltaico presso lo<br />
stabilimento Ferrari che ospita le<br />
Lavorazioni Meccaniche Motori<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente 83
Nel 2008 Comau ha sviluppato soluzioni flessibili<br />
per la realizzazione di sistemi di lastratura che<br />
consentono benefici in termini di riduzione dei<br />
consumi di energia elettrica, del rumore generato<br />
e dello smaltimento di lubrificanti. La possibilità<br />
di realizzare impianti strutturalmente sempre<br />
uguali, indipendentemente dal modello prodotto,<br />
porta a una significativa ottimizzazione degli<br />
stessi. Con VersaFlex Comau offre un insieme di<br />
soluzioni tecnologiche avanzate per progettare al<br />
Il ruolo della ricerca<br />
Il Centro Ricerche Fiat (CRF) offre know-how e supporto<br />
operativo ai Settori del Gruppo per ottimizzare i consumi<br />
di energia negli stabilimenti produttivi. A partire dal 2007<br />
il CRF, infatti, ha avviato il progetto Green Factories, che<br />
prevede specifiche attività indirizzate allo sviluppo di<br />
modelli di analisi energetica dei processi produttivi.<br />
Sono stati selezionati i principali processi industriali e<br />
classificati in funzione del consumo energetico primario al<br />
fine di individuarne le principali criticità, per le quali il CRF<br />
sta elaborando un protocollo di misure. Per le aree ad alta<br />
intensità energetica sarà quindi possibile <strong>def</strong>inire un<br />
ventaglio di modifiche riferite ai materiali, ai processi, alle<br />
tecnologie e alle soluzioni impiantistiche. Gli interventi di<br />
efficienza energetica studiati e proposti nel 2008 dal CRF<br />
hanno riguardato gli stabilimenti italiani di Iveco Suzzara<br />
(Mantova) e Fiat Group Automobiles Mirafiori (Torino) e quello<br />
polacco di FPT Powertrain Technologies di Bielsko-Biala.<br />
84 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente<br />
meglio le nuove linee di lastratura in un’ottica<br />
d’utilizzo multimodello. Nell’ambito della linea di<br />
prodotti VersaFlex l’innovazione più importante è<br />
rappresentata da Versaroll, sistema di<br />
assemblaggio che oltre a ridurre i consumi di<br />
energia, grazie alla grande velocità di traslazione,<br />
permette anche di avere linee più compatte<br />
andando a ridurre lo spazio a terra occupato di<br />
circa il 15 per cento.<br />
In questi stabilimenti sono state avviate attività di audit<br />
energetico mediante un censimento dei possibili interventi<br />
di risparmio a livello di sistema, di processo e di edificio.<br />
Con riferimento allo stabilimento Iveco la metodologia di<br />
audit energetico è stata focalizzata sul processo di<br />
verniciatura, al fine di verificarne l’ottimizzazione<br />
energetica ed i possibili incrementi di efficienza in termini<br />
di costi e consumi. Presso lo stabilimento Fiat Group<br />
Automobiles è stata applicata una metodologia di<br />
caratterizzazione dei consumi energetici di alcune<br />
macchine utilizzate nelle unità di stampaggio e di<br />
verniciatura. A Bielsko-Biala è stato invece eseguito un<br />
audit energetico su alcune famiglie di macchine utensili.<br />
Anche in questi casi i risultati hanno consentito di<br />
individuare opportunità di contenimento dei consumi nei<br />
processi.
La realtà virtuale per la riduzione degli sprechi<br />
Una tecnica all’avanguardia, ma soprattutto un<br />
nuovo approccio al lavoro mirato a ridurre tempi,<br />
costi dei progetti e quindi sprechi. È la virtual<br />
integration di CNH – Case New Holland analoga a<br />
quella già presente in Fiat Group Automobiles.<br />
I benefici dell’utilizzo della realtà virtuale sono una<br />
drastica riduzione dei tempi di ricerca e sviluppo e<br />
un notevole miglioramento della qualità dei nuovi<br />
modelli. Questo strumento consente di verificare<br />
in tempi brevissimi e a costo zero (in termini di<br />
materiale e approvvigionamento) tutte le possibili<br />
configurazioni e di passare solo in un secondo<br />
momento alla fase di prototipizzazione, limitando<br />
in questo modo il numero di esemplari e di test.<br />
Quando il grado di confidenza della verifica<br />
virtuale è molto alto si può passare direttamente<br />
alla produzione. La virtual integration ha già<br />
realizzato importanti risultati come il primo<br />
trattore alimentato interamente a idrogeno.<br />
L’NH2TM infatti, è stato sviluppato in quattro mesi<br />
(dall’idea al primo “turn key”) senza passaggi di<br />
prototipizzazione intermedia, senza sprechi di<br />
risorse, materiale ed energia; il tutto solo grazie<br />
all’utilizzo delle nuove tecniche di simulazione e<br />
l’esperienza di pochissime persone. Un progetto di<br />
tale portata avrebbe normalmente richiesto molti<br />
mesi di sviluppo, prototipi e prove e il risultato<br />
non sarebbe stato migliore.<br />
Quando anche l’IT diventa Green<br />
Nel Gruppo Fiat, l’attenzione agli impatti ambientali e al<br />
dispendio energetico non si limita ai processi produttivi ma<br />
interessa anche il settore IT (Information Technology).<br />
Diverse sono le iniziative realizzate nell’arco degli anni,<br />
sia a livello di Settore sia di Gruppo, che hanno portato<br />
oltre a una razionalizzazione dei processi operativi e<br />
a significative economie sui costi di gestione IT, anche<br />
a una notevole riduzione dei consumi di energia e<br />
conseguentemente di emissioni di CO2 indirette.<br />
Le iniziative in questo ambito sono molteplici: da soluzioni<br />
di e-collaboration a impianti di video conference ad altri<br />
sistemi che impattano sulla razionalizzazione della mobilità<br />
fino a progetti legati al processo di consolidamento della<br />
infrastruttura IT.<br />
Tra quelle più significative, il progetto di trasformazione<br />
della complessa infrastruttura IT del Gruppo, realizzata tra<br />
il 2006 e il 2008 in collaborazione con IBM. Gli apparati<br />
fisici del principale Data Centre Fiat sono stati ottimizzati<br />
conseguendo miglioramenti di prestazione e una riduzione<br />
annua del 37 per cento del consumo di energia,<br />
corrispondente a un risparmio di emissioni stimato in<br />
circa seimila tonnellate di CO2. Analogamente, nel 2008<br />
è stato realizzato anche un progetto di ristrutturazione<br />
dell’infrastruttura IT degli enti centrali del Gruppo.<br />
Si segnala anche l’iniziativa avviata da FPT Powertrain<br />
Technologies nell’area produzione in collaborazione<br />
con Hewlett-Packard: attraverso una razionalizzazione<br />
dell’architettura informatica, sono stati ottimizzati i sistemi<br />
a presidio delle linee di produzione di motori e cambi. Nel<br />
2009 il progetto verrà esteso a tutti i siti produttivi di FPT.<br />
Grazie al passaggio da un modello di gestione distribuito ad<br />
uno centralizzato, i consumi energetici sono stati abbattuti<br />
del 90 per cento.<br />
Nell’area sistemi per l’ufficio, infine, nel 2008 Publikompass,<br />
Elasis e Centro Ricerche Fiat, come già fatto in passato da<br />
alcune Società del Gruppo, hanno sostituito le stampanti<br />
personali con stampanti multifunzionali (stampanti, fax,<br />
fotocopiatrici e scanner) collocate in isole dedicate.<br />
Progressivamente questa iniziativa verrà estesa ad altri<br />
Settori del Gruppo attraverso un coordinamento centrale.<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente 85
Le persone, “motore” del Gruppo<br />
Centralità dell’individuo, il suo rispetto e la sua tutela; competenze come patrimonio da sviluppare e condividere; opportunità di<br />
crescita professionale senza discriminazione; ambiente di lavoro stimolante. Queste le parole chiave del Gruppo Fiat, che considera<br />
il contributo professionale di ogni dipendente fondamentale per il raggiungimento dei risultati.<br />
Condotte Talent Review<br />
per 15 famiglie<br />
professionali, a livello<br />
intersettoriale e su<br />
scala globale, per<br />
identificare i dirigenti e<br />
i professional con le<br />
caratteristiche<br />
necessarie per ricoprire<br />
posizioni chiave<br />
Gestione e sviluppo delle risorse<br />
Cinque sono i principi fondamentali che<br />
rappresentano gli elementi guida della gestione e<br />
dello sviluppo del capitale umano dell’Azienda e<br />
sui quali i vari livelli di management dei Settori<br />
sono stati responsabilizzati, al fine di darne<br />
attuazione uniforme e globale:<br />
■ meritocrazia;<br />
■ leadership come elemento guida nella gestione<br />
del cambiamento e delle persone;<br />
■ competizione come fattore da ricercare e fare<br />
proprio;<br />
■ performance “best-in-class” come punto di<br />
riferimento;<br />
■ affidabilità nel fare e garantire quanto promesso.<br />
86 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo<br />
In coerenza con questi principi e a supporto della<br />
loro effettiva applicazione, sono stati identificati le<br />
leve e gli strumenti di gestione e sviluppo del<br />
capitale umano prioritari per l’Azienda. Tra questi, il<br />
Performance & Leadership Management (P&LM),<br />
unico processo integrato a livello di Gruppo sulle<br />
dimensioni valutative della performance e della<br />
leadership, che rappresenta la base per i principali<br />
sistemi gestionali. Questo strumento è fortemente<br />
legato al modello di leadership del Gruppo, che<br />
costituisce il motore del cambiamento e un<br />
riferimento valutativo e culturale, diffuso<br />
attraverso l’esempio di un numero sempre più<br />
elevato di persone rappresentative nei ruoli chiave<br />
dell’organizzazione.
Performance & Leadership<br />
Management per valorizzare le<br />
risorse<br />
Disegnato per guidare la cultura del Gruppo Fiat<br />
della performance e della leadership, il<br />
Performance & Leadership Management permette<br />
di valutare e orientare risultati, attitudini e<br />
comportamenti individuali, responsabilizzando e<br />
coinvolgendo le risorse nel proprio percorso di<br />
sviluppo.<br />
Le persone, infatti, tendono ad esser più efficaci<br />
quando sanno che cosa l’Azienda si aspetta da loro<br />
e ne condividono le logiche. In quest’ottica, il<br />
processo di P&LM mira a instaurare una<br />
comunicazione bilaterale e trasparente con le<br />
persone per capire, insieme a loro, quale tipo di<br />
contributo possono fornire e se stanno lavorando<br />
nella giusta direzione per raggiungere gli obiettivi<br />
concordati.<br />
Lo strumento si è rivelato nel tempo un valido<br />
supporto per migliorare e crescere.<br />
L’introduzione di questo processo di valutazione a<br />
livello mondiale, per tutti i Settori del Gruppo, ha<br />
consentito il raggiungimento di una serie di risultati<br />
che hanno incrementato l’efficacia organizzativa:<br />
■ connessione tra obiettivi individuali, di team,<br />
organizzativi e chiara comunicazione delle<br />
aspettative;<br />
■ integrazione tra valutazione dei risultati e della<br />
leadership;<br />
■ confronto continuo tra manager e collaboratori;<br />
■ motivazione costante con impatto sui risultati<br />
individuali e sulla “retention”;<br />
■ azioni specifiche di sviluppo individuale.<br />
Oltre 198 mila<br />
dipendenti di cui circa<br />
16% donne<br />
30 anni l'età<br />
media del team che ha<br />
progettato Alfa MiTo<br />
Il 24% dei dipendenti<br />
del Gruppo nel mondo<br />
ha meno di 30 anni<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 87
33.700<br />
impiegati, professional<br />
e dirigenti valutati con<br />
il P&LM<br />
Obiettivo 2009:<br />
estensione al 100%<br />
della popolazione<br />
impiegati, professional<br />
e dirigenti<br />
Nasce il progetto<br />
Internal Job Posting<br />
Il sistema di Performance & Leadership<br />
Management nel 2008 è stato applicato a 33.700<br />
tra impiegati, professional e dirigenti con<br />
l’impegno, per il 2009, dell’estensione al 100 per<br />
cento di questa popolazione aziendale.<br />
Stesse possibilità per tutti:<br />
Internal Job Posting e mappatura<br />
dell’applicazione delle pari<br />
opportunità uomo/donna<br />
L’Internal Job Posting è un’iniziativa orientata a<br />
favorire la mobilità considerata su più<br />
dimensioni: intersettoriale, internazionale e<br />
interfunzionale.<br />
È uno strumento trasparente attraverso il quale<br />
domanda e offerta di lavoro si incontrano in<br />
modo efficace ed efficiente per l’intera<br />
organizzazione.<br />
In quest’ottica, una piattaforma web comune<br />
consente, da una parte, la raccolta e la<br />
pubblicazione di tutte le posizioni aperte<br />
all’interno del Gruppo e, dall’altra, la possibilità<br />
88 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo<br />
per tutti i dipendenti di candidarsi<br />
spontaneamente in base alle proprie aspirazioni<br />
professionali. La candidatura delle persone del<br />
Gruppo è privilegiata rispetto a quella di aspiranti<br />
esterni.<br />
Grazie al coinvolgimento di tutti i Settori, il Job<br />
Posting, oltre a offrire pari opportunità ai<br />
dipendenti, permette di ricoprire posizioni vacanti<br />
in tempi più brevi.<br />
Inoltre il programma, favorendo l’adozione di<br />
alcuni principi di gestione delle risorse umane, è<br />
un valido strumento per coinvolgere direttamente<br />
le persone nella scelta del proprio percorso<br />
professionale, motivandole e rendendole più<br />
responsabili delle decisioni. Con un duplice<br />
obiettivo: supportarne la crescita e rafforzare il<br />
legame con l’Azienda.<br />
Infatti, il Job Posting:<br />
■ fornisce importanti occasioni di visibilità ai<br />
candidati interni;<br />
■ facilita la mobilità interna;<br />
■ stimola un approccio proattivo e propositivo da
parte delle persone, che scelgono<br />
autonomamente e spontaneamente di proporsi<br />
per una specifica posizione;<br />
■ incoraggia un rapporto trasparente e un dialogo<br />
aperto tra il manager e il collaboratore che, prima<br />
di proporre la candidatura, deve informare il<br />
proprio responsabile;<br />
■ promuove una logica comune, che consente di<br />
sviluppare la crescita delle risorse interne a<br />
vantaggio di tutta l’organizzazione, anziché del<br />
singolo Settore.<br />
Nel corso del 2008 l’iniziativa è stata avviata a<br />
livello di Gruppo Fiat in Francia, Regno Unito,<br />
Germania, Polonia, Austria, Spagna, Portogallo,<br />
Svizzera, Benelux, Repubblica Ceca e Slovacchia.<br />
Nel 2009 partirà un progetto pilota in Nord<br />
America per CNH – Case New Holland e sarà<br />
realizzato uno studio di fattibilità per l’America<br />
Latina.<br />
Al fine di verificare che venga rispettata<br />
l’applicazione dei principi di pari opportunità tra<br />
uomo e donna, nel corso del 2008 è stato realizzato<br />
anche un progetto pilota per il monitoraggio dei<br />
livelli retributivi, della gestione del piano di<br />
merito annuale, della valutazione della<br />
performance e della leadership nonché degli<br />
avanzamenti di carriera. Nel 2009 il processo di<br />
monitoraggio sarà progressivamente applicato<br />
all’interno del Gruppo.<br />
Premio Golden Bip<br />
Con il video cv e altre iniziative, il Gruppo Fiat ha vinto il<br />
premio Golden Bip per l’attività più innovativa nel settore<br />
del Campus Recruitment. Quello proposto dal Resourcing<br />
Center in collaborazione con il Politecnico di Milano è<br />
stato infatti un format assolutamente nuovo che lasciava<br />
ampio spazio alla creatività. Al posto del classico<br />
curriculum vitae, agli studenti è stato proposto di<br />
presentare la loro domanda di lavoro attraverso un video.<br />
Proseguono i rapporti<br />
di collaborazione tra il<br />
Gruppo e<br />
40delle più<br />
importanti università<br />
europee e i loro<br />
migliori studenti<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 89
91milioni di euro<br />
investiti per la<br />
formazione<br />
133 mila<br />
dipendenti coinvolti:<br />
+14%<br />
rispetto al 2007<br />
Formazione e gestione della conoscenza: importanti alleati per<br />
lo sviluppo delle nostre persone<br />
L’attività di formazione e gestione delle<br />
conoscenze all’interno del Gruppo Fiat è da<br />
sempre considerata un importante strumento<br />
trasversale di sostegno alle carriere individuali,<br />
di servizio alla valorizzazione del patrimonio di<br />
competenze aziendali e di diffusione della<br />
strategia e dei valori del Gruppo.<br />
La ricerca delle migliori performance e le nuove<br />
sfide commerciali e industriali richiedono che le<br />
attività di formazione tradizionale siano<br />
costantemente migliorate e affiancate da nuovi<br />
approcci per lo sviluppo della leadership, oltre<br />
che da metodologie con una forte connessione<br />
a casi aziendali reali.<br />
Nel corso dell’anno è stata creata una nuova<br />
organizzazione trasversale, il Group Learning,<br />
che ha lo scopo di fornire un valido supporto al<br />
processo di trasformazione aziendale,<br />
90 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo<br />
coordinando i Settori del Gruppo nelle attività di<br />
training e garantendo la condivisione di risorse,<br />
esperienze e best practice. In quest’ottica è stato<br />
anche ampliato il supporto tecnologico e sono<br />
stati rinforzati i servizi on-line grazie alla<br />
disponibilità della piattaforma e-learning<br />
“E-dotto” per la diffusione e gestione delle<br />
conoscenze a livello intersettoriale.<br />
Di seguito, a titolo esemplificativo, sono riportate<br />
alcune delle numerose attività di formazione<br />
sviluppate nel 2008.<br />
World Class Manufacturing:<br />
se conosci, fai meglio<br />
Il rapido sviluppo del World Class Manufacturing<br />
(WCM) all’interno del Gruppo ha aumentato le<br />
opportunità legate alla diffusione delle<br />
conoscenze che in questi anni sono state<br />
consolidate e sviluppate nei diversi stabilimenti.
Nel 2008 è stata infatti avviata la WCM Academy,<br />
una specifica scuola di formazione rivolta a<br />
operai, tecnici e manager su temi che vanno dai<br />
sistemi di organizzazione del posto di lavoro, alla<br />
manutenzione, alla qualità e alla logistica.<br />
Di particolare importanza è proprio il modulo di<br />
formazione sulla logistica industriale che prevede<br />
attività di simulazione in aree appositamente<br />
attrezzate. Le prime due sedi allestite per questo<br />
modulo sono state lo stabilimento di Fiat Group<br />
Automobiles di Cassino (Italia) e quello CNH -<br />
Case New Holland di Racine (Stati Uniti). In totale<br />
in un anno sono state formate 300 persone.<br />
Grande rilievo è stato dato, inoltre, alla<br />
formazione degli operai attraverso il<br />
Manufacturing Training System: strumento<br />
utilizzato per lo sviluppo delle competenze in<br />
occasione dell’introduzione di nuovi modelli e per<br />
il miglioramento della gestione del prodotto in<br />
esercizio durante la normale attività. Con questa<br />
metodologia sono stati addestrati oltre 11 mila<br />
operatori da più di 600 insegnanti interni.<br />
Nel 2008, nell'ambito del World Class<br />
Manufacturing Development, è stata istituita<br />
un'unità interamente dedicata alla formazione, la<br />
Manufacturing Training Unit, che sarà operativa<br />
nel 2009. Vedere anche pagine 78-80.<br />
Formazione allo stabilimento Giambattista Vico<br />
Un impegno economico significativo interamente a carico<br />
dell’Azienda e oltre un milione di ore di formazione.<br />
È così che lo stabilimento Giambattista Vico di Pomigliano<br />
d’Arco (Napoli – Italia), attraverso il coinvolgimento e il<br />
contributo di tutti i lavoratori, ha avviato una completa<br />
riorganizzazione del sistema produttivo secondo i principi<br />
del WCM.<br />
In occasione degli interventi strutturali sugli impianti, i<br />
seimila dipendenti hanno appreso i pilastri del sistema<br />
di lavoro che si sta estendendo progressivamente a tutti i<br />
siti del Gruppo.<br />
Grazie a otto ore al giorno di corsi intensivi teorici e<br />
pratici, accompagnati da test di valutazione, i lavoratori<br />
hanno perfezionato le loro competenze su prodotto,<br />
processo, sicurezza e qualità.<br />
I primi a essere addestrati sono stati i 266 capi e quadri i<br />
quali, dopo aver beneficiato anche di corsi per sviluppare<br />
la leadership, sono diventati “diffusori” presso i loro<br />
collaboratori della conoscenza acquisita.<br />
Iveco innova con il Common<br />
Future Way e il Double Digit<br />
Iveco è presente in modo significativo in quasi<br />
tutto il mondo attraverso filiali, joint venture o<br />
uffici commerciali. Questa dimensione<br />
internazionale richiede strumenti di integrazione<br />
specifici per facilitare l’ingresso e lo sviluppo<br />
professionale in Azienda del personale locale.<br />
In quest’ottica, Common Future Way è un<br />
progetto formativo destinato a dipendenti<br />
provenienti da realtà extra-europee (in particolare<br />
Cina, America Latina e Russia) con vari livelli di<br />
responsabilità aziendale (da neolaureati a middle<br />
manager fino a senior manager).<br />
La finalità è quella di offrire un’esperienza il più<br />
possibile interculturale, con focus<br />
sull’acquisizione sia di competenze generali sia di<br />
know-how tecnico specifico. Il percorso di<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 91
Obiettivo 2009<br />
Avvio dell’iniziativa<br />
Fiat Group Corporate<br />
University<br />
formazione prevede esperienze sul campo,<br />
“project work” (nel caso dei neolaureati),<br />
affiancamenti e presentazioni da parte dei<br />
manager di riferimento della sede centrale (nel<br />
caso dei programmi di integrazione di middle e<br />
senior manager).<br />
Il progetto, che ha mosso i suoi primi passi nel<br />
2006, tra il 2007 e il 2008 ha interessato 84<br />
persone (42 neolaureati, 32 middle manager e<br />
dieci senior manager) e nella terza edizione,<br />
iniziata a settembre 2008, sono stati finora<br />
coinvolti 21 neolaureati provenienti da Cina,<br />
Brasile e Argentina.<br />
Double Digit è invece un programma formativo<br />
rivolto ai dipendenti Iveco di tutto il mondo che<br />
ha preso il via nel 2006 e nel solo 2008 ha<br />
coinvolto un totale di 15 mila persone attraverso<br />
numerose giornate di aula, sul campo, vari<br />
moduli on-line e lo sviluppo di comunità virtuali.<br />
L’obiettivo dell’iniziativa è coinvolgere e<br />
92 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo<br />
sensibilizzare le persone nel perseguimento di<br />
una redditività a doppia cifra comunicando le<br />
motivazioni delle scelte aziendali, orientando il<br />
contributo personale verso il raggiungimento dei<br />
risultati, rafforzando l’orgoglio di appartenenza<br />
nonché il senso di responsabilità e di urgenza nei<br />
confronti del cambiamento.<br />
Marketing Bubble per CNH e Fiat<br />
Group Automobiles<br />
Il 2008 è stato l’anno del lancio dell’iniziativa<br />
Marketing Bubble. Le Bubble sono progetti che,<br />
attraverso la metodologia “Action Learning”,<br />
ovvero di apprendimento su casi aziendali reali,<br />
coinvolgono i talenti del marketing e di altre<br />
famiglie professionali mettendo insieme in<br />
un’unica iniziativa: formazione, pensiero creativo<br />
e sviluppo del business.<br />
Elemento chiave di questo modello di formazione<br />
è una piattaforma di collaborazione on-line che
permette di condividere documenti, dati e<br />
best practice. Ad ogni elemento informativo è<br />
infatti associato un riferimento (tag) che ne<br />
descrive il significato e consente di creare una<br />
vera libreria on-line facilmente consultabile anche<br />
da chi non ha partecipato alla Bubble.<br />
Attraverso le Bubble, nel 2008 sono stati<br />
sviluppati due progetti pilota e coinvolte oltre<br />
cento persone nell’individuazione di opportunità<br />
per il miglioramento del profitto e nella<br />
<strong>def</strong>inizione di strategie orientate alla creazione di<br />
valore. I Settori coinvolti sono stati Fiat Group<br />
Automobiles, con la revisione del posizionamento<br />
della Fiat Bravo in Europa, e CNH - Case New<br />
Holland, con la <strong>def</strong>inizione della strategia di<br />
marketing del brand Steyr e del relativo piano di<br />
business dei prossimi tre anni.<br />
Il successo delle Bubble ne fa l’elemento chiave<br />
del futuro modello di formazione del Gruppo Fiat.<br />
Un faro per Comau con<br />
Lighthouse<br />
Comau sta acquisendo sempre più una<br />
dimensione globale e ha voluto rendere i propri<br />
dipendenti attori di questa trasformazione.<br />
È così che nel 2008 è stato lanciato il progetto<br />
Lighthouse che ha coinvolto la business unit<br />
Body Welding e che nel 2009 sarà esteso anche<br />
ad altre aree.<br />
Cento “agenti del cambiamento” e successivamente,<br />
in un processo a cascata, tutti i dipendenti della<br />
business unit sono stati coinvolti in questo<br />
progetto di trasformazione attraverso diversi<br />
momenti di formazione e comunicazione.<br />
Condivisione dei valori dell’Azienda, ri<strong>def</strong>inizione<br />
dell’organizzazione e dei processi, sviluppo della<br />
capacità di lavorare in squadra, miglioramento<br />
del processo di innovazione e di ascolto del<br />
cliente: questi i principali risultati raggiunti.<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 93
263 milioni<br />
di euro spesi per il<br />
miglioramento della<br />
sicurezza, delle<br />
condizioni<br />
dell’ambiente di<br />
lavoro e della salute<br />
dei lavoratori<br />
300 persone<br />
nel mondo dedicate<br />
alla gestione della<br />
salute e sicurezza sul<br />
posto di lavoro<br />
Salute e sicurezza, un impegno prioritario<br />
La salvaguardia e la promozione della salute e<br />
della sicurezza sul luogo di lavoro è una priorità<br />
per il Gruppo in ogni sua attività e in ogni Paese<br />
in cui opera.<br />
Il Gruppo Fiat è infatti impegnato a offrire<br />
condizioni di lavoro sicure attraverso<br />
l’applicazione di un approccio preventivo volto a<br />
evitare incidenti e malattie professionali nonché a<br />
minimizzare altri rischi per la salute e la sicurezza.<br />
Nel 2008 sono state rafforzate le strutture<br />
competenti per la gestione della salute e sicurezza<br />
e <strong>def</strong>inite Linee Guida e Politiche di Gruppo.<br />
È proseguito inoltre l’impegno relativo a:<br />
■ lo sviluppo delle competenze all’interno<br />
dell’organizzazione;<br />
■ la formazione delle risorse;<br />
■ il miglioramento del monitoraggio e della<br />
gestione delle informazioni.<br />
Nella <strong>def</strong>inizione dei programmi operativi, i Settori<br />
del Gruppo, che mantengono la responsabilità<br />
94 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo<br />
della gestione di tutti gli aspetti di sicurezza in<br />
coerenza con le disposizioni legislative dei vari<br />
Paesi in cui operano, fanno riferimento ad alcuni<br />
principi generali:<br />
■ la sicurezza e la salute del lavoro, l’ergonomia,<br />
la prevenzione degli incendi e, più in generale, la<br />
prevenzione di qualunque rischio devono essere<br />
strettamente integrati nell’attività lavorativa e non<br />
possono essere gestiti separatamente;<br />
■ la prevenzione dei rischi e il miglioramento delle<br />
condizioni lavorative sono obiettivi che<br />
coinvolgono tutto il personale ai diversi livelli<br />
nell’ambito delle proprie competenze e<br />
attribuzioni;<br />
■ la promozione di comportamenti sicuri e<br />
preventivi è parte essenziale dei compiti di ogni<br />
responsabile ai vari livelli organizzativi;<br />
■ l’informazione e la formazione di tutto il<br />
personale sui temi della salute e della sicurezza<br />
sul luogo di lavoro devono essere parte integrante
delle conoscenze professionali di ciascuno.<br />
Parallelamente alle modalità previste dalle leggi e<br />
dalle norme in materia antinfortunistica in vigore<br />
nei diversi Paesi, ogni Settore rendiconta su base<br />
periodica informazioni qualitative e quantitative al<br />
fine di valutare che le azioni messe in atto siano<br />
efficaci. Nel 2008 sono state <strong>def</strong>inite e introdotte<br />
nuove modalità per la gestione delle informazioni<br />
sulla sicurezza, consolidate regolarmente secondo<br />
criteri omogenei. Queste informazioni integrano<br />
gli indicatori industriali e come questi vengono<br />
analizzati al fine di verificare la situazione sia in<br />
termini puntuali sia in termini di trend.<br />
La conoscenza come strumento di prevenzione<br />
Una cultura condivisa, che considera la sicurezza<br />
condizione basilare per lo svolgimento di ogni<br />
attività, costituisce il presupposto fondamentale<br />
per una concreta prevenzione dei rischi di<br />
infortunio e per la salute. In quest’ottica sono<br />
numerose le iniziative di formazione che<br />
coinvolgono tutti i livelli organizzativi: i livelli<br />
direzionali con l’obiettivo di <strong>def</strong>inire strategie, linee<br />
di azione e priorità di intervento; i responsabili<br />
operativi per assicurare che tutti attuino<br />
correttamente le procedure di lavoro; i responsabili<br />
aziendali e, ove previsti, i rappresentanti dei<br />
lavoratori in materia di sicurezza per il costante<br />
aggiornamento delle competenze anche con<br />
riferimento alle specificità tecnologiche di processo<br />
e prodotto; l’intera popolazione per acquisire la<br />
consapevolezza dei rischi residui associati alle<br />
proprie attività e alle corrette modalità da seguire<br />
per lo svolgimento del proprio lavoro.<br />
Nel corso del 2008, allo scopo di informare e<br />
sensibilizzare il personale in materia di<br />
prevenzione degli infortuni e di salute e sicurezza<br />
sul posto di lavoro, sono stati svolti circa 533 mila<br />
interventi formativi, coinvolgendo 112 mila<br />
dipendenti nel mondo.<br />
Sono state inoltre progettate due nuove iniziative,<br />
che saranno attuate a partire dal 2009 e che sono<br />
volte a promuovere la cultura della prevenzione:<br />
Health & Safety First e Top Ten Safety.<br />
Health & Safety First riguarda un innovativo<br />
percorso di formazione che coinvolge l’intera<br />
struttura organizzativa. Questo progetto ha lo<br />
scopo di aggiornare e incrementare le conoscenze<br />
e gli strumenti a disposizione per svolgere al<br />
meglio le attività quotidiane e si focalizza non solo<br />
sulle competenze di tipo tecnico, ma anche e<br />
soprattutto su competenze di tipo gestionale (e.g.<br />
problem solving, team working). Il programma<br />
verrà inizialmente testato in alcuni siti produttivi per<br />
poi essere gradualmente esteso a tutti gli altri siti<br />
italiani, con eventuali aggiornamenti e integrazioni.<br />
Top Ten Safety riguarda invece la <strong>def</strong>inizione di<br />
modalità standard per focalizzare l’attenzione di chi<br />
lavora nei siti produttivi sui temi della salvaguardia<br />
della salute e sicurezza (comunicazioni relative alla<br />
situazione infortunistica, gestione dei visitatori e<br />
delle imprese esterne, segnaletica in fabbrica,<br />
abbigliamento e dispositivi di protezione<br />
individuale). Nel corso del 2009 il progetto sarà<br />
implementato nei siti produttivi italiani e sarà poi<br />
esteso gradualmente al di fuori dell’Italia.<br />
Sempre con l’obiettivo di diffondere conoscenze e<br />
procedure operative, nel 2008 è stato sviluppato il<br />
progetto per una piattaforma intranet di Gruppo<br />
dedicata ai temi dell’ambiente, salute e sicurezza;<br />
strumento già in uso in alcuni Settori e che sarà<br />
operativo nel 2009.<br />
Obiettivo 2009<br />
Implementazione<br />
dei progetti<br />
Health & Safety First<br />
e Top Ten Safety<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 95
12 certificazioni<br />
OHSAS 18001 che<br />
coprono una<br />
popolazione di<br />
17 mila dipendenti<br />
Obiettivo 2010<br />
Certificazione OHSAS<br />
18001 di tutti gli<br />
attuali siti produttivi<br />
del Gruppo<br />
Il Sistema di Gestione della Salute e della<br />
Sicurezza sul lavoro<br />
A seguito dell’esperienza maturata negli anni<br />
nell’ambito della gestione ambientale, il Gruppo<br />
ha deciso di attuare progressivamente in tutti i<br />
siti produttivi un Sistema certificato di Gestione<br />
della Salute e della Sicurezza sul Lavoro (SGSSL).<br />
Il SGSSL rappresenta, infatti, lo strumento<br />
gestionale più efficace per garantire la piena<br />
attuazione degli obiettivi di salvaguardia e di<br />
protezione della salute e della sicurezza di tutti<br />
coloro che a diverso titolo lavorano nei siti.<br />
Il sistema integra e fa propri tutti gli strumenti<br />
sviluppati e attuati nell’ambito del programma<br />
World Class Manufacturing (vedere anche<br />
pagina 78), in particolar modo per quanto<br />
riguarda l’analisi approfondita di tutti gli eventi<br />
che hanno determinato un infortunio (o che ne<br />
hanno il potenziale) e l’attuazione di misure<br />
preventive e correttive volte a eliminarne le cause.<br />
È stata inoltre <strong>def</strong>inita le tempistica delle<br />
certificazioni esterne:<br />
■ validazione esterna alle Linee Guida UNI-INAIL 2001<br />
per i siti produttivi italiani entro la fine del 2009;<br />
96 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo<br />
■ certificazione di conformità allo standard<br />
OHSAS 18001 per gli attuali siti produttivi del<br />
Gruppo entro la fine del 2010; per quelli delle<br />
joint venture entro la fine del 2012.<br />
Il processo di attestazione della conformità alle<br />
Linee Guida UNI-INAIL 2001, partito nella seconda<br />
metà dell’anno, ha già registrato il primo<br />
attestato di conformità (stabilimento di Magneti<br />
Marelli Powertrain di Modugno – Bari – Italia).<br />
Relativamente alle certificazioni OHSAS 18001,<br />
alla fine del 2008 i siti certificati erano 12: tre in<br />
Brasile, cinque in Polonia, uno in Italia, uno in<br />
Francia, uno in Portogallo e uno in Turchia.<br />
Queste certificazioni coprono una popolazione di<br />
circa 17.000 persone.<br />
La salute in Azienda<br />
Generalmente, in ogni stabilimento del Gruppo è<br />
presente una struttura sanitaria dedicata alle<br />
attività di prevenzione, di sorveglianza e di pronto<br />
soccorso, con uno specifico organico di personale<br />
medico e paramedico adeguato alle necessità di<br />
ciascuna sede.<br />
Gli interventi di assistenza sanitaria, che<br />
comprendono sia le visite preventive e periodiche<br />
sia quelle a richiesta dai lavoratori, sono stati<br />
circa 308 mila.<br />
La salute delle persone<br />
La quasi totalità delle Aziende del Gruppo<br />
partecipa inoltre a piani integrativi sanitari, nella<br />
maggior parte dei casi di tipo assicurativo. I livelli<br />
di copertura variano da Paese a Paese in relazione<br />
ai sistemi di assistenza sanitaria pubblica e a<br />
vincoli, opportunità e competitività del mercato<br />
locale.<br />
A Torino (Italia) è attivo il Centro Diagnostico Fiat,<br />
una struttura dedicata sia alla medicina del lavoro<br />
sia al servizio sanitario integrativo per dirigenti e<br />
professional che ogni anno eroga 34 mila visite<br />
specialistiche, mille check-up, 220 mila esami di<br />
laboratorio e 2.800 visite di medicina del lavoro.<br />
Ai Fondi sanitari integrativi esistenti per dirigenti<br />
e professional, dal 1 gennaio 2009 in Italia si<br />
aggiunge il Fondo per impiegati e operai,<br />
FASI<strong>FIAT</strong>.
FASI<strong>FIAT</strong><br />
A conferma dell’attenzione del Gruppo Fiat per la tutela della<br />
salute dei propri dipendenti, a fine 2008 è stato presentato<br />
FASI<strong>FIAT</strong>, Fondo di assistenza sanitaria a cui 70 mila operai<br />
e impiegati in Italia e i loro familiari potranno aderire per<br />
integrare le prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale.<br />
Il Fondo, che nasce da un accordo tra Fiat S.p.A. e le<br />
Organizzazioni Sindacali metalmeccaniche, è finanziato<br />
principalmente dall’Azienda oltre che da un contributo del<br />
dipendente e rimborsa le spese che il Sistema Sanitario<br />
Nazionale lascia a carico del cittadino in caso di utilizzo delle<br />
strutture pubbliche. In caso di utilizzo di strutture private<br />
convenzionate con il Fondo, garantisce inoltre il pagamento<br />
diretto, senza anticipo da parte dell’assistito, delle spese<br />
sanitarie, nonché il rimborso parziale di quelle sostenute<br />
presso strutture private scelte dall'assistito.<br />
Una Centrale Operativa coordina la disponibilità di oltre 220<br />
case di cura, più di 700 poliambulatori, centri diagnostici e<br />
laboratori di analisi, 3.500 medici specialisti e odontoiatri<br />
convenzionati e fornisce un servizio di guardia medica 24 ore<br />
su 24 tutto l’anno.<br />
Le prestazioni sono previste entro elevati massimali ed<br />
è anche previsto il rimborso di visite specialistiche e cure<br />
odontoiatriche, oltre che di lenti da vista. Il Fondo garantisce<br />
infine programmi di prevenzione con check-up periodici e un<br />
pacchetto maternità.<br />
La struttura del Fondo è di tipo paritetico, con organi<br />
amministrativi composti in egual misura da rappresentanti<br />
delle Società e dei lavoratori del Gruppo.<br />
La salute passa anche dall’ergonomia<br />
Nel corso del 2008 sono proseguiti gli studi del<br />
Centro Ricerche Fiat (CRF) e di Elasis sulla<br />
"valutazione preventiva" del carico ergonomico per<br />
le fasi di progettazione del processo produttivo.<br />
Si è partiti da metodi esistenti, individuati a<br />
livello internazionale e attraverso una vasta<br />
sperimentazione è stato possibile sviluppare degli<br />
"strumenti metodologici di analisi ergonomica<br />
preventiva" adeguati alle caratteristiche dei<br />
diversi cicli di produzione, dei vari settori del<br />
Gruppo Fiat.<br />
Questi strumenti metodologici consentono analisi<br />
di ergonomia fisica nel modo più completo oggi<br />
possibile e se abbinati all'utilizzo di software di<br />
simulazione virtuale, dotati di manichini<br />
biomeccanici digitali, permettono di simulare le<br />
attività di lavoro valutandone l'indice di rischio<br />
ergonomico esteso a tutto il corpo.<br />
Grazie ai risultati ottenuti da questo studio è stato<br />
possibile applicare con programmi pilota la<br />
valutazione ergonomica preventiva del processo<br />
produttivo.<br />
Nello specifico, gli strumenti metodologici<br />
sviluppati sono stati utilizzati per l'analisi delle<br />
postazioni di lavoro della linea produttiva della<br />
Alfa MiTo, e allo stesso modo sono state<br />
effettuate delle verifiche ergonomiche anche per<br />
gli stabilimenti italiani di altri settori del Gruppo<br />
Fiat quali quello di Iveco a Suzzara, quello di CNH<br />
a Modena e quello di FPT Powertrain Technologies<br />
a Mirafiori (Torino).<br />
Il coinvolgimento guida il cambiamento<br />
Il coinvolgimento delle persone è la forza che guida il<br />
cambiamento. Per questo a livello di Unità Tecnologiche<br />
Elementari (UTE) nel 2008 si sono tenute specifiche<br />
convention (ProdAction) nel corso delle quali il personale<br />
ha formulato numerose proposte di miglioramento sulle<br />
tre aree: sicurezza, posto e metodo di lavoro, formazione.<br />
Il capo UTE è stato il leader della convention: ha fornito le<br />
linee guida, ascoltato gli operai e coordinato l’incontro.<br />
Nel corso dell'anno sono stati organizzati 660 incontri<br />
durante i quali sono state raccolte circa 46.000 proposte di<br />
miglioramento.<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 97
I nostri figli, il nostro futuro<br />
Grande attenzione è stata rivolta nel corso degli<br />
anni ai figli dei dipendenti del Gruppo per i quali<br />
sono state realizzate diverse iniziative: dai family<br />
day, per far conoscere ai piccoli dove lavorano i<br />
genitori, a Natale Bimbi, per festeggiare la<br />
ricorrenza più attesa; dalle Borse di Studio alle<br />
colonie estive fino alle attività sportive.<br />
In particolare il 2008 è l’anno in cui l’asilo nido<br />
aziendale Mirafiori Baby di Fiat (Torino - Italia)<br />
inizia ad operare a pieno regime e il Progetto<br />
Benessere Junior, introdotto inizialmente in<br />
Ferrari a Maranello (Modena - Italia) nel 2002 e<br />
nel 2007 sviluppato per il sito di Melfi (Potenza -<br />
Italia), viene esteso ai figli dei dipendenti dello<br />
stabilimento di Pomigliano D’Arco (Napoli - Italia).<br />
98 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo<br />
L’asilo nido aziendale più grande<br />
d’Italia: artistico e “bio”<br />
Si chiama Mirafiori Baby e, oltre ad essere l’asilo<br />
nido aziendale più grande d’Italia, è anche il<br />
primo nido “artistico”.<br />
Nel progetto educativo sviluppato dal Gruppo Fiat<br />
assieme alla cooperativa Cesed, infatti, non si<br />
parla di didattica ma di rispetto delle inclinazioni<br />
personali del bambino. Al Mirafiori Baby ci sono<br />
“tate”, non insegnanti, e anche veri e propri atelier<br />
dove i bimbi possono dare sfogo alla creatività<br />
con la pittura, la musica e l’attività motoria.<br />
In piena attività dai primi mesi del 2008, l’asilo,<br />
che era stato inaugurato il settembre precedente,<br />
nasce per dare la possibilità alle mamme e ai<br />
papà di Mirafiori di avere i propri piccoli vicini al<br />
luogo di lavoro, conciliando così al meglio la vita<br />
professionale con quella familiare.<br />
All’interno, giocattoli, tavoli e scaffali sono<br />
realizzati in legno da artigiani e i colori degli<br />
ambienti sono studiati secondo i principi della
cromoterapia: giallo e arancio nel salone dei<br />
giochi - per stimolare l’intelletto - blu e azzurro<br />
nelle zone relax – per favorire il riposo.<br />
Grande attenzione è dedicata anche all’aspetto<br />
nutrizionale. A pranzo niente cibi precotti e<br />
omogeneizzati: solo alimenti biologici, cucinati<br />
direttamente dalle cuoche dell’asilo.<br />
In uno spazio di circa mille metri quadri al quale<br />
si aggiunge un’area gioco esterna di 400, l’asilo<br />
ospita 75 bambini fra i tre mesi e i tre anni.<br />
Al fine di offrire un servizio efficiente ai genitori<br />
della Fiat, l’asilo è caratterizzato da un’ampia<br />
flessibilità, in termini di orario di apertura, di<br />
possibilità di utilizzo e di continuità del servizio.<br />
La struttura è aperta dodici ore al giorno e<br />
consente di scegliere tra una frequenza di quattro,<br />
sei oppure otto ore. Inoltre, il periodo di chiusura<br />
è stato fissato in relazione alle ferie aziendali.<br />
Quanto ai costi del servizio, un significativo<br />
contributo aziendale permette di allineare la retta<br />
a quella di un asilo pubblico, con modalità che<br />
tutelano i dipendenti con reddito più basso.<br />
Borse di studio per i primi della<br />
classe<br />
Dal 1996 i figli dei dipendenti delle Società del<br />
Gruppo Fiat possono aderire al programma<br />
“Premi e Borse di Studio”, grazie al quale gli<br />
studenti che hanno conseguito i migliori risultati<br />
possono ottenere contributi economici.<br />
Sono ammessi al concorso i ragazzi che hanno<br />
conseguito il Diploma di Maturità, il Diploma di<br />
Laurea e la Laurea.<br />
L’iniziativa, estesa a tutti i Paesi in cui la presenza<br />
del Gruppo è più significativa, testimonia<br />
l’impegno nella promozione di occasioni di<br />
crescita e sviluppo per i giovani talenti in una<br />
prospettiva sempre più globale.<br />
Anche nel 2008 il programma è stato molto<br />
apprezzato e i Paesi coinvolti sono stati: Italia,<br />
Francia, Spagna, Regno Unito, Polonia, Belgio,<br />
Nord America, Brasile e Cina, per un totale di<br />
1.148 premi, di cui 351 in Italia e 797 all’estero,<br />
e un importo complessivo di 2,2 milioni di euro.<br />
Ragazzi in forma con il Progetto<br />
Benessere Junior<br />
Negli ultimi anni in alcuni Settori del Gruppo Fiat<br />
hanno preso il via programmi medico-sportivi<br />
dedicati ai figli dei dipendenti che hanno lo scopo<br />
di diffondere la cultura dell’attività sportiva e<br />
promuoverne la pratica fin dall’infanzia.<br />
Dopo l’esperienza di Maserati e Ferrari nel 2007,<br />
quella dello stabilimento Sata (Melfi - Italia) di<br />
Fiat Group Automobiles (FGA), nel 2008 anche lo<br />
stabilimento Giambattista Vico (Pomigliano D’Arco<br />
- Italia) di FGA ha aderito al Progetto Benessere<br />
Junior.<br />
Con questo programma i figli dei dipendenti tra<br />
i sei e i 15 anni hanno potuto effettuare visite<br />
mediche specialistiche ed essere indirizzati alla<br />
disciplina sportiva più adatta. A completamento<br />
dell’iniziativa è stata, inoltre, svolta un’attività di<br />
comunicazione comportamentale in relazione al<br />
problema degli abusi alimentari e del sovrappeso,<br />
nonché degli effetti nocivi di fumo e alcool.<br />
Nel 2008 sono stati oltre 900 i figli dei dipendenti<br />
che hanno aderito al programma (630 a<br />
Pomigliano D’Arco e 300 a Maranello).<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 99
659 accordi<br />
collettivi stipulati a<br />
livello aziendale o di<br />
stabilimento nel<br />
mondo<br />
86% dei<br />
dipendenti coperto<br />
da contrattazione<br />
collettiva nel mondo<br />
40,6% dei<br />
dipendenti in Italia<br />
(dirigenti esclusi)<br />
aderisce a un sindacato<br />
Relazioni industriali<br />
Il Gruppo Fiat riconosce il ruolo delle<br />
Organizzazioni Sindacali e delle rappresentanze<br />
dei lavoratori costituite conformemente alle leggi<br />
e alle prassi previste nei vari Paesi in cui è<br />
presente. Con esse mantiene relazioni improntate<br />
al reciproco riconoscimento, al dialogo e al<br />
confronto costruttivo.<br />
Nel corso del 2008 è proseguito il costante<br />
dialogo con le Organizzazioni Sindacali e le<br />
rappresentanze dei lavoratori a livello aziendale,<br />
con l’obiettivo di cercare soluzioni condivise per<br />
gestire le conseguenze sui lavoratori delle misure<br />
adottate per rispondere alle esigenze del mercato.<br />
Nella prima parte dell’anno la discussione ha<br />
principalmente riguardato le misure volte ad<br />
assecondare una domanda di mercato in crescita,<br />
attraverso un aumento della flessibilità degli<br />
stabilimenti da attuarsi principalmente tramite il<br />
ricorso al lavoro straordinario, al lavoro<br />
temporaneo e all’incremento delle turnazioni.<br />
Nella seconda parte dell’anno, a seguito della<br />
crisi finanziaria globale e dei suoi effetti<br />
sull’economia reale che per il Gruppo ha<br />
provocato una forte, repentina e inattesa<br />
riduzione degli ordini con conseguenti contrazioni<br />
dei livelli di produzione, il confronto con le<br />
Organizzazioni Sindacali ha riguardato<br />
principalmente il rilascio progressivo di lavoratori<br />
100 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo<br />
interinali e dei lavoratori con contratto a tempo<br />
determinato e l’attivazione di misure di<br />
sospensione dell’attività produttiva sia in alcuni<br />
Paesi europei sia in Nord America.<br />
L’intensa negoziazione collettiva a vari livelli ha<br />
consentito di raggiungere con le Organizzazioni<br />
Sindacali importanti accordi per la <strong>def</strong>inizione<br />
delle condizioni salariali e normative nei vari<br />
Paesi in cui operano le Aziende del Gruppo.<br />
L’adesione e la relativa iscrizione al sindacato è<br />
una libera scelta del dipendente e avviene<br />
secondo le modalità previste dalle norme locali e<br />
dalle regole delle diverse Organizzazioni<br />
Sindacali. In alcuni Paesi, come ad esempio la<br />
Francia e la Germania, l’iscrizione al sindacato è<br />
considerata una scelta attinente la sfera personale<br />
del dipendente e non viene comunicata<br />
all’Azienda.<br />
Nella maggior parte dei Paesi europei sono<br />
previste anche strutture di rappresentanza, elette<br />
direttamente dai lavoratori. In Italia, ad esempio,<br />
esistono le Rappresentanze Sindacali Unitarie<br />
(RSU) elette da tutti i lavoratori (dirigenti esclusi)<br />
su liste presentate dalle Organizzazioni Sindacali.<br />
Le elezioni si svolgono ogni tre anni a livello di<br />
unità produttiva.<br />
Iscritti al sindacato in Italia, dati in percentuale sul totale dei lavoratori (operai, impiegati, quadri)<br />
FIOM 11,6<br />
FIM 10,7<br />
UILM 9,2<br />
FISMIC 6,1<br />
UGL 1,8<br />
FAILMS 0,6<br />
FLM 0,02<br />
Altri 0,5
Il Comitato Aziendale Europeo (CAE) è<br />
l’organismo di rappresentanza a livello europeo<br />
per l’informazione e la consultazione dei lavoratori<br />
nelle imprese di dimensioni comunitarie. Il CAE<br />
del Gruppo Fiat è stato costituito nel 1997, in<br />
applicazione dell’accordo istitutivo stipulato nel<br />
1996 e successivamente rinnovato con modifiche e<br />
integrazioni. La regolamentazione attuale è stata<br />
<strong>def</strong>inita con l’accordo del 29 giugno 2005 stipulato<br />
con la Federazione Europea Metalmeccanici, in<br />
rappresentanza delle Organizzazioni Sindacali dei<br />
Paesi europei in cui Fiat è presente, e con le<br />
Organizzazioni Sindacali italiane. L’accordo, che<br />
avrà validità fino alla fine del 2009, ha modificato<br />
la composizione del CAE per rappresentare anche<br />
i lavoratori dei Paesi entrati nell’Unione Europea a<br />
seguito dell’allargamento del 1° maggio 2004,<br />
ripartendo i 30 seggi, di cui è composto, in<br />
funzione della distribuzione occupazionale del<br />
Gruppo in Europa.<br />
In Europa la situazione del Gruppo Fiat, con<br />
particolare riferimento alle operazioni con impatto<br />
transnazionale, come previsto dalla Direttiva<br />
Europea 45/94/CE, è stata oggetto di informazione<br />
e consultazione nell’ambito del CAE. A maggio si<br />
è svolto l’incontro con il Comitato ristretto.<br />
Alla riunione plenaria annuale, che si è tenuta nei<br />
giorni 20 e 21 novembre 2008, rappresentanti del<br />
management hanno presentato i risultati<br />
raggiunti, le principali linee di sviluppo del<br />
Gruppo, l’evoluzione della situazione di mercato e<br />
produttiva verificatasi nel corso del 2008 e le<br />
prospettive per il 2009.<br />
In Italia è proseguito il confronto con le<br />
Organizzazioni Sindacali, sia a livello nazionale sia<br />
territoriale. Durante la riunione con<br />
l’Amministratore Delegato del 23 luglio 2008, le<br />
Segreterie Nazionali del sindacato metalmeccanico<br />
(Fim, Fiom, Uilm e Fismic), insieme ad alcuni<br />
rappresentanti delle strutture territoriali di Torino,<br />
sono state aggiornate sull’evoluzione del Piano di<br />
rinnovamento e sviluppo del Gruppo Fiat e sulle<br />
iniziative avviate per realizzare gli obiettivi<br />
prefissati. Nel corso del mese di novembre le<br />
Organizzazioni Sindacali Fim, Fiom, Uilm e Fismic<br />
hanno presentato all’azienda la piattaforma per il<br />
rinnovo del contratto integrativo di Gruppo, in<br />
scadenza il 31 dicembre 2008. Il 16 dicembre si è<br />
tenuto presso l’Unione Industriale di Torino un<br />
incontro cui hanno partecipato le Segreterie<br />
Nazionali dei Sindacati metalmeccanici e alcune<br />
rappresentanze delle strutture di coordinamento<br />
sindacale, nel corso del quale i rappresentanti<br />
delle Organizzazioni Sindacali hanno presentato i<br />
contenuti della piattaforma rivendicativa e i<br />
rappresentanti dell’Azienda hanno illustrato le<br />
condizioni produttive e occupazionali e le relative<br />
prospettive. È stato commentato il quadro<br />
economico e, in particolare, lo scenario di forte<br />
turbolenza dei mercati in cui operano le Aziende<br />
del Gruppo, che ha provocato, nell’ultima parte<br />
dell’anno, una notevole flessione degli ordini e<br />
conseguenti forti riduzioni dei livelli di<br />
produzione. A conclusione dell’incontro l’Azienda<br />
ha dichiarato la propria indisponibilità a<br />
intraprendere le trattative sulla base della<br />
piattaforma rivendicativa, ritenuta incompatibile<br />
con il quadro congiunturale, ma si è dimostrata<br />
disponibile a trattare temi di carattere normativo<br />
nonché a valutare, insieme al Sindacato, le<br />
modalità più opportune per gestire la situazione di<br />
calo dei volumi e le conseguenti dissaturazioni<br />
produttive.<br />
Dal punto di vista della gestione delle esigenze<br />
produttive, in Italia l’aumento dell’attività,<br />
registrata nella prima parte dell’anno, ha<br />
consentito di trasformare a tempo indeterminato<br />
circa 900 contratti a termine e di inserire circa 370<br />
giovani con contratto di apprendistato<br />
professionalizzante. Di converso, per gestire la<br />
situazione di calo dei volumi che si è verificata nel<br />
corso del secondo semestre, in numerose realtà<br />
produttive si è provveduto a una riduzione dei<br />
turni settimanali di lavoro, anche ripristinando la<br />
distribuzione dell’orario di lavoro su cinque giorni<br />
alla settimana nella maggioranza degli<br />
stabilimenti in cui era prevista l’articolazione dei<br />
turni su un maggior numero di giornate.<br />
Il sistema di turnazioni su sei giorni alla settimana<br />
rimane ancora attivo solamente in alcune aree di<br />
lavorazione e interessa un numero marginale di<br />
lavoratori. Oltre ad aver ridotto, in quasi tutte le<br />
974 sono i<br />
componenti delle RSU<br />
in carica nelle Aziende<br />
metalmeccaniche in<br />
Italia<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 101
Aziende del Gruppo, il numero dei dipendenti con<br />
contratti a termine e dei lavoratori con contratto di<br />
somministrazione lavoro, è stato necessario fare<br />
ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni<br />
Ordinaria. Questo provvedimento, che ha preso<br />
avvio nel corso del mese di luglio per un limitato<br />
numero di realtà produttive, ha progressivamente<br />
riguardato la maggioranza degli stabilimenti<br />
italiani del Gruppo (fatta eccezione per gli<br />
stabilimenti del business Macchine Agricole di<br />
CNH - Case New Holland e per le realtà Comau),<br />
raggiungendo le punte più elevate di sospensione<br />
dell’attività produttiva nei mesi di novembre e<br />
dicembre. Fuori dall’Italia le esigenze di maggior<br />
utilizzo degli impianti hanno in particolare<br />
interessato gli stabilimenti in Brasile e Polonia,<br />
con un ampio ricorso alle prestazioni<br />
straordinarie, che in alcune realtà hanno superato<br />
il dieci per cento dell’orario normale, all’aumento<br />
dei turni lavorativi e all’inserimento di lavoratori<br />
temporanei. Accordi di flessibilità dell’orario in<br />
relazione alle fluttuazioni delle esigenze produttive<br />
sono stati applicati per CNH - Case New Holland in<br />
Belgio e Polonia, dove è prassi consolidata stante<br />
la stagionalità del business. Anche fuori dall’Italia<br />
nell’ultima parte dell’anno è stato necessario, per<br />
fronteggiare il notevole calo dei volumi, ricorrere<br />
a diverse misure tra cui la riduzione del numero<br />
dei lavoratori a tempo determinato e degli<br />
interinali e la sospensione dell’attività produttiva.<br />
In particolare, in Francia è stato fatto ricorso a<br />
“chômage partiel” per CNH - Case New Holland,<br />
102 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo<br />
FPT Powertrain Technologies, Teksid e,<br />
marginalmente, per Magneti Marelli; in Spagna<br />
sono state attivate ed approvate procedure di<br />
“Expediente de Regulacion de Empleo” per FPT<br />
Componentes Mecanicos, Iveco e Magneti Marelli;<br />
in Germania Iveco Magirus ha fatto ricorso a<br />
banca ore presso lo stabilimento di Ulm; negli<br />
Stati Uniti CNH - Case New Holland ha fatto<br />
ricorso ad alcune settimane di “temporary lay off”<br />
presso gli stabilimenti di Wichita, Burlington e<br />
Calhoun, tutti facenti parte del Business Macchine<br />
per Costruzioni.<br />
Nel 2008 sono state effettuate limitate operazioni<br />
di ristrutturazione e riorganizzazione di attività.<br />
Queste hanno prevalentemente riguardato in<br />
Europa la gestione, attraverso piani sociali, della<br />
razionalizzazione dell’attività di distribuzione<br />
ricambi per Fiat Group Automobiles (Germania) e<br />
della riduzione delle attività di Comau e del<br />
Settore componenti nell’area Plastic Components<br />
and Modules (Francia) e in Nord America la<br />
razionalizzazione delle attività di Financial<br />
Services di CNH - Case New Holland.<br />
In Italia si segnala, per il Settore Componenti,<br />
l’avvio di un piano di collocazione in mobilità<br />
presso lo stabilimento di Cassino.<br />
La conflittualità in Italia è stata più moderata di<br />
quella registrata nel 2007, mentre i conflitti<br />
collettivi negli altri Paesi, anche per quest’anno,<br />
sono stati si scarsa rilevanza.
103
Unetversity:<br />
l’università per tecnici e forza vendita<br />
330 addetti<br />
alla formazione<br />
25 mila venditori<br />
100mila tecnici<br />
formati in tutto il<br />
mondo<br />
Obiettivo 2009<br />
+15% in<br />
formazione su temi di<br />
sicurezza ed ecologia<br />
per i venditori<br />
+10% in<br />
formazione su<br />
manutenzione e<br />
riparazioni dei motori<br />
ecologici per i tecnici<br />
della rete assistenza<br />
I concessionari e i tecnici della rete di assistenza<br />
rappresentano il punto di contatto tra l’Azienda e<br />
il cliente, da qui l’importanza di avere degli<br />
operatori competenti, preparati e con una<br />
profonda conoscenza dei prodotti del Gruppo.<br />
Nel 2008 nasce così un’organizzazione trasversale<br />
per la gestione delle conoscenze.<br />
Più di 25 mila venditori e oltre centomila tecnici<br />
di tutto il mondo addestrati con oltre due milioni<br />
e mezzo di ore di formazione. Sono questi i<br />
numeri di Unetversity, la nuova struttura del<br />
Gruppo Fiat che si occupa della formazione<br />
commerciale e tecnica dei concessionari e dei<br />
tecnici della rete di assistenza di Fiat, Alfa Romeo,<br />
Lancia, Abarth, Fiat Professional, CNH - Case New<br />
Holland e Iveco.<br />
104 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Unetversity: l’università per tecnici e forza vendita<br />
L’ente, che a livello di Gruppo è operativo dal<br />
2008, ha l’obiettivo di mettere in comune le<br />
migliori esperienze maturate dai diversi Settori.<br />
Si creano quindi sinergie, garantendo un’offerta<br />
formativa completa, omogenea e flessibile, nel<br />
rispetto e nella valorizzazione delle peculiarità di<br />
ciascun marchio.<br />
Le 330 persone che fanno parte di Unetversity<br />
continuano a lavorare all’interno del proprio<br />
Settore assicurando così specificità di contenuti<br />
e contando sempre sulla tempestività e sulle<br />
economie di scala che la nuova organizzazione<br />
garantisce.<br />
Con la gestione trasversale della formazione, le<br />
competenze “core” che spesso prima venivano<br />
gestite con il supporto di società esterne, sono<br />
state riportate in Azienda.<br />
Oltre alla formazione in occasione del lancio di<br />
nuovi prodotti, Unetversity si propone di creare<br />
una sorta di “libreria” di contenuti, un catalogo
sempre disponibile per ogni esigenza e valido per<br />
tutti i Settori. Una delle prime importanti sinergie<br />
è stata la diffusione di un’unica piattaforma<br />
informatica per la formazione, il Learning<br />
Management System, che permette di utilizzare il<br />
web in tutte le fasi del processo: dalla<br />
pianificazione alle iscrizioni dei partecipanti, dallo<br />
svolgimento dei corsi a distanza alla raccolta dei<br />
feedback. La stessa piattaforma è stata adottata<br />
anche da Ferrari e a breve sarà estesa a Maserati.<br />
Parole chiave: ecologia e sicurezza<br />
Nel corso del 2008 grande spazio è stato dato ai<br />
temi della sicurezza e dell’ecologia per un totale<br />
di circa 240 mila ore di formazione.<br />
L’addestramento più tecnico, rivolto ai meccanici<br />
di officina, si è focalizzato sullo sviluppo di<br />
competenze di riparazione e manutenzione dei<br />
motori ecologici, fondamentali per garantire<br />
emissioni coerenti con gli standard prescritti.<br />
La forza vendita è stata invece sensibilizzata e<br />
formata sui temi della sicurezza e dell’ecologia al<br />
fine di promuovere presso i clienti i vantaggi<br />
offerti dalla gamma del Gruppo.<br />
In particolare, Fiat Group Automobiles (FGA) ha<br />
organizzato attività di formazione per i<br />
concessionari in occasione del lancio di Grande<br />
Punto a metano, nuova Lancia Delta e Alfa MiTo,<br />
focalizzandosi, oltre che sulle specificità dei nuovi<br />
prodotti, anche su tematiche relative all’ecologia,<br />
ai sistemi di alimentazione alternativi, ai vantaggi<br />
del metano e al funzionamento dei sistemi<br />
eco:Drive e Start&Stop. I venditori di Fiat<br />
Professional sono stati inoltre impegnati in<br />
sessioni di guida sicura dei veicoli commerciali,<br />
mentre 183 mila ore di lezione sono state erogate<br />
anche nell’ambito della formazione tecnica ai<br />
meccanici-riparatori per tutti i brand FGA.<br />
CNH, con i marchi Construction Case CE e New<br />
Holland CE, ha concentrato gli sforzi formativi<br />
sull’uso in sicurezza, sia per l’utilizzatore sia per<br />
chi si trova nelle vicinanze, delle macchine<br />
movimento terra. Gli operatori dei brand agricoli<br />
Case IH, New Holland e Steyr hanno invece fruito<br />
di corsi per aumentare l’efficienza e la produttività<br />
delle macchine riducendo consumi e sprechi.<br />
Nel 2008 Iveco ha lanciato, per la prima volta in<br />
modo strutturato, un piano formativo completo<br />
ed estensivo per la guida economica e sicura dei<br />
mezzi pesanti. I Demo-Driver delle<br />
concessionarie, in due giornate di formazione in<br />
aula e di prove su strada, hanno acquisito le<br />
competenze necessarie per un utilizzo del veicolo<br />
che massimizzi la sicurezza, l’economicità e il<br />
rispetto per l’ambiente.<br />
Bambini in auto<br />
A settembre 2008 si è tenuta in 600 concessionarie Fiat<br />
italiane l’iniziativa “BimbiSicuramente”: una settimana<br />
dedicata alla sensibilizzazione e all’informazione sul tema<br />
della sicurezza dei bambini in auto.<br />
Grazie a “BimbiSicuramente”, tutto il personale di vendita<br />
ha partecipato a un corso di formazione sul corretto uso<br />
dei sistemi di ritenuta per il trasporto dei bambini in auto<br />
e sull’ESP ® , acquisendo così importanti competenze da<br />
trasferire ai clienti.<br />
2,5 milioni di ore<br />
di formazione di cui<br />
240 mila ore su<br />
ecologia e sicurezza<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Unetversity: l’università per tecnici e forza vendita 105
Orientare l’Azienda verso il cliente<br />
511addetti al<br />
Customer Services<br />
Centre di Arese:<br />
3,4 milioni di<br />
contatti in un anno<br />
226 mila clienti<br />
FGA intervistati al<br />
fine di raccogliere<br />
riscontri e suggerimenti<br />
+24%<br />
rispetto al 2007<br />
La soddisfazione del cliente è un prerequisito fondamentale per il successo dell’Azienda. Un cliente<br />
soddisfatto è infatti un cliente fedele e un promotore dell’immagine del marchio sul mercato.<br />
“Orientare l’Azienda verso il cliente” è la missione dei Customer Services del Gruppo Fiat:<br />
organizzazioni trasversali e completamente dedicate al cliente, dalla vendita al servizio, che collaborano<br />
in modo coordinato con tutti gli enti aziendali coinvolti per allineare le promesse dei marchi alle<br />
esigenze e alle aspettative di chi acquista. È così che i Customer Services supportano l’Azienda in uno<br />
dei più importanti e profondi cambiamenti degli ultimi anni: diventare “customer centric”.<br />
Customer Services, il filo di<br />
contatto con il cliente<br />
I Customer Services Centre rappresentano,<br />
unitamente alle concessionarie, i più importanti<br />
canali di relazione con i clienti e sono localizzati<br />
in tutte le principali aree geografiche in cui il<br />
Gruppo Fiat opera (Stati Uniti, Europa, America<br />
Latina e Asia).<br />
106 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Orientare l’Azienda verso il cliente<br />
In particolare, il Customer Services Centre di<br />
Arese (Milano - Italia), che serve i marchi di Fiat<br />
Group Automobiles (FGA) e di CNH – Case New<br />
Holland per 13 Paesi, è tra i più grandi in Europa<br />
nel settore automotive: 511 addetti che gestiscono<br />
3,4 milioni di contatti l’anno. Tra i servizi forniti si<br />
segnalano quelli di informazione, gestione dei<br />
reclami e assistenza alla mobilità.
Non solo tra i più grandi, ma anche tra quelli con<br />
la qualità di servizio più alta. Infatti, secondo la<br />
ricerca europea Benchcontact, effettuata da una<br />
società indipendente sui principali call centre del<br />
settore automotive, il Customer Services Centre<br />
di Arese si è posizionato come leader in molti<br />
mercati.<br />
Il primo passo verso il cliente:<br />
misurare e monitorare i risultati<br />
La misurazione costante dei risultati e della<br />
soddisfazione dei clienti è il punto di partenza per<br />
migliorare la qualità dei servizi erogati in termini<br />
di velocità di risposta e di contenuto, oltre che<br />
per sviluppare nuovi servizi e per individuare<br />
nuovi canali di contatto.<br />
In sintesi, i numeri chiave del Customer Services<br />
di FGA nel 2008:<br />
■ l’indice Net Promoter Score (NPS) di FGA ha<br />
registrato un incremento del 15 per cento rispetto<br />
al 2007. NPS è uno dei parametri fondamentali<br />
per misurare il livello di soddisfazione, infatti<br />
indica il numero dei clienti che a seguito di<br />
esperienze positive promuove il brand presso<br />
altre persone;<br />
■ la soddisfazione della gestione dei reclami dei<br />
clienti FGA è aumentata del 42 per cento e quella<br />
dei servizi di informazione del 20 per cento<br />
rispetto al 2006;<br />
■ l’85 per cento delle chiamate dei clienti vengono<br />
gestite entro 20 secondi e l’84 per cento delle<br />
richieste di informazione sono evase con un’unica<br />
chiamata (one call solution);<br />
■ le lamentele sono gestite in un tempo medio di<br />
5,8 giorni mentre il 70 per cento in meno di 5 giorni;<br />
■ il tempo di fermo auto è stato ridotto del 9 per<br />
cento ed è pari in media a 3,4 giorni; nell’80 per<br />
cento dei casi ai clienti è comunque offerta una<br />
vettura sostitutiva dei marchi FGA (+40 per cento<br />
rispetto al 2007).<br />
5,8 giorni<br />
è il tempo medio di<br />
risoluzione delle<br />
lamentele.<br />
Il 70% dei casi in<br />
meno di 5 giorni<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Orientare l’Azienda verso il cliente 107
Bene al primo colpo: Fix It Right<br />
First Time<br />
Si chiama Fix It Right First Time e identifica la<br />
capacità di riparare il guasto durante la prima<br />
visita in officina per garantire ai clienti il miglior<br />
servizio possibile.<br />
Nel corso del 2008 FGA, grazie allo sviluppo e<br />
all’applicazione di soluzioni assistenziali e di<br />
supporto tecnico alle concessionarie, ha<br />
migliorato del dieci per cento la capacità di<br />
riparare il guasto durante la prima visita in<br />
officina. In particolare, i principali interventi<br />
hanno riguardato il miglioramento dei mezzi a<br />
disposizione dell’help-desk tecnico con<br />
l’introduzione di una nuova tecnologia per la<br />
diagnosi a distanza.<br />
108 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Orientare l’Azienda verso il cliente<br />
È stato poi esteso a tutta l’Europa il network DSC<br />
(Diagnostic Specialist Community), che<br />
rappresenta un efficace strumento di<br />
trasferimento di conoscenza e diagnosi a<br />
distanza. Grazie a questa rete, infatti, i migliori<br />
tecnici europei di concessionaria sono a<br />
disposizione per scambiare esperienze e proporre<br />
soluzioni per i casi più complessi.<br />
Va inoltre segnalato il programma TechPro 2<br />
avviato nel 2008 per rispondere alla necessità di<br />
manodopera specializzata nelle officine e, al<br />
tempo stesso, all’esigenza sociale di indirizzare al<br />
lavoro i giovani delle aree più disagiate (vedere<br />
anche pagina 115).
FGA Customer Services vince il<br />
premio CRM Excellence di Gartner<br />
Fiat Group Automobiles è stata premiata da<br />
Gartner con il CRM Excellence Award che ogni<br />
anno è conferito ai tre migliori programmi di CRM<br />
(Customer Relationship Management) nell’area<br />
Europa, Africa e Medio Oriente.<br />
Un riconoscimento ottenuto grazie alla strategia<br />
di FGA nella gestione della customer experience,<br />
che si basa su cinque punti fondamentali:<br />
■ comprendere le esigenze dei clienti;<br />
■ sviluppare nuove iniziative di CRM per<br />
potenziali acquirenti;<br />
■ utilizzare diversi strumenti per comunicare con<br />
il pubblico (approccio multicanale);<br />
■ misurare il risultato delle campagne di<br />
marketing in termini non solo di vendite, ma<br />
anche di fedeltà;<br />
■ raccogliere i riscontri dei clienti lungo tutto il<br />
“customer experience cycle” per promuoverne la<br />
partecipazione attiva.<br />
Iveco non lascia mai soli i clienti<br />
con Assistance Non-Stop<br />
Con Iveco è sufficiente una telefonata per<br />
accedere al servizio Assistance Non-Stop (ANS)<br />
attivo 24 ore su 24, 365 giorni l’anno in 31 Paesi<br />
d’Europa.<br />
Assistance Non-Stop, attivo in dieci lingue,<br />
garantisce infatti supporto tecnico a tutti i clienti<br />
che riscontrano un problema al loro veicolo e che<br />
hanno bisogno di assistenza immediata.<br />
Dopo la telefonata, un operatore, grazie a sistemi<br />
informativi integrati, attiva subito l’officina di<br />
assistenza più vicina. La pratica viene poi seguita<br />
e monitorata costantemente fino all’avvenuta<br />
riparazione al fine di ridurre al massimo i tempi di<br />
fermo del mezzo.<br />
Il servizio, che ha risolto oltre 85 mila casi di<br />
assistenza in un anno, ha registrato un grande<br />
successo: 80 per cento dei veicoli riparati in otto<br />
ore con una soddisfazione del cliente pari a nove<br />
punti su dieci.<br />
Iveco<br />
Assistance Non-Stop:<br />
80% dei veicoli<br />
riparati in 8 ore con<br />
una soddisfazione del<br />
cliente pari a nove<br />
punti su dieci<br />
Iveco Contact Us:<br />
accedendo al sito<br />
www.iveco.com, è<br />
possibile comunicare<br />
direttamente con<br />
l’Azienda da ogni<br />
parte del mondo<br />
attraverso un<br />
apposito modulo<br />
11 mila<br />
richieste gestite<br />
24 ore è il tempo<br />
medio di risposta<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Orientare l’Azienda verso il cliente 109
Fornitori come partner<br />
33 miliardi di<br />
euro di acquisti<br />
2.500<br />
addetti nel mondo<br />
Fiat è una realtà sempre più globale, presente in<br />
tutto il mondo sia direttamente sia attraverso i<br />
suoi partner e ha quindi deciso di costituire<br />
un’unica Società di acquisti per cogliere le<br />
possibili sinergie e per dare ai fornitori stessi più<br />
opportunità di business.<br />
Nel 2008 le funzioni acquisti dei diversi Settori<br />
(tra cui Fiat Group Automobiles, CNH - Case New<br />
Holland, Iveco e FPT Powertrain Technologies)<br />
sono così confluite nella Società Fiat Group<br />
Purchasing (FGP), cui è stato attribuito il compito<br />
di gestire le politiche di acquisto e il rapporto con<br />
i fornitori in tutto il mondo.<br />
La nuova organizzazione trasversale si è<br />
dimostrata una grande opportunità per integrare<br />
e semplificare i processi, oltre che un valido<br />
strumento per creare un modo di operare comune<br />
e condiviso. Le iniziative avviate da FGP nel 2008<br />
hanno semplificato e uniformato le procedure di<br />
acquisto e di controllo, diminuendo la<br />
complessità di gestione per quei fornitori che già<br />
collaboravano con più di un’Azienda del Gruppo e<br />
110 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fornitori come partner<br />
Il Gruppo Fiat ha come obiettivo strategico la creazione di una rete di collaborazioni durature e<br />
reciprocamente soddisfacenti con partner altamente qualificati.<br />
incrementando il parco dei fornitori comuni.<br />
A supporto del processo di armonizzazione dei<br />
sistemi informativi, si è dato vita al Purchasing<br />
Portal, sito intranet di FGP al quale possono accedere<br />
2.500 buyer dislocati in 12 regioni del mondo.<br />
Nel segno della partnership con i fornitori, e al<br />
fine di diffondere i processi e la cultura del<br />
miglioramento tecnologico continuo, FGP ha poi<br />
avviato due altre iniziative:<br />
■ WCM Purchasing, struttura dedicata alla<br />
consulenza per quei fornitori interessati ad<br />
applicare il sistema World Class Manufacturing<br />
(WCM) presso i loro stabilimenti, avviando così<br />
un processo di miglioramento che abbraccia tutta<br />
la catena di creazione del valore (vedere anche<br />
pagina 78);<br />
■ Su.Per (Supplier Performance), programma che<br />
ha lo scopo di promuovere la propositività dei<br />
fornitori tramite un meccanismo che attribuisce<br />
ad essi una parte dei risparmi derivanti<br />
dall’introduzione delle innovazioni tecniche e<br />
tecnologiche da loro proposte.
Nel corso del 2008, come in passato, si è dato<br />
vita a momenti di confronto e sono proseguite le<br />
iniziative di comunicazione già avviate in<br />
precedenza: dalle diverse convention locali e da<br />
quella di San Paolo con duemila fornitori<br />
brasiliani (durante le quali sono state assegnati i<br />
Qualitas Awards ai migliori partner) fino ai<br />
Technology Days (incontri di approfondimento e<br />
scambio dedicati a singoli fornitori, leader in<br />
tecnologia, innovazione e qualità).<br />
Sempre a supporto della comunicazione, la rivista<br />
Qualitas, da poco realizzata anche in inglese e<br />
inviata a quasi 2.000 fornitori, si conferma un<br />
valido strumento di aggiornamento sulle politiche<br />
e le attività del Gruppo. Nel corso dell’anno,<br />
Qualitas ha dedicato ampio spazio ai progressi in<br />
campo ambientale raggiunti dai Settori del<br />
Gruppo Fiat.<br />
Per sensibilizzare i propri partner sui temi della<br />
sostenibilità (rispetto dei diritti umani e<br />
dell’ambiente oltre che promozione di un<br />
comportamento etico) e a integrazione del Codice<br />
di Condotta al quale tutti i fornitori sono tenuti da<br />
tempo a conformarsi, nel 2008 FGP ha<br />
predisposto specifiche Linee Guida. Nel corso del<br />
2009, a conclusione del processo di approvazione<br />
interno al Gruppo, le Linee Guida saranno<br />
comunicate ai fornitori. Seguiranno audit e<br />
questionari di autovalutazione per verificare il<br />
rispetto di questi principi.<br />
Insieme contro le sostanze pericolose<br />
Nel 2008 Fiat ha creato un team intersettoriale attivo nella<br />
lotta alle sostanze pericolose. Obiettivo: aiutare le Aziende<br />
del Gruppo e i propri fornitori ad affrontare le sfide<br />
imposte dalla nuova normativa sulle sostanze chimiche:<br />
regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e<br />
del Consiglio.<br />
A settembre è stata inviata a tutti i partner di FGP una<br />
comunicazione informativa sul regolamento REACH<br />
(acronimo di Registration, Evaluation, Authorisation<br />
of Chemicals) e sugli obblighi imposti a produttori e<br />
importatori di sostanze, preparati e articoli. In un secondo<br />
momento i fornitori sono stati invitati a compilare un<br />
questionario on line, utile per individuare eventuali<br />
criticità e verificare le procedure attuate per garantire il<br />
rispetto dei termini di legge.<br />
Per rispondere a eventuali dubbi e ricevere una consulenza<br />
specifica sul tema, è stato inoltre attivato un indirizzo di<br />
posta elettronica completamente dedicato.<br />
Vedere anche pagina 57.<br />
81% del<br />
valore dei materiali<br />
diretti acquistati da<br />
Fiat Group<br />
Automobiles e<br />
FPT Powertrain<br />
Technologies proviene<br />
da siti di fornitori<br />
certificati ISO 14001<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fornitori come partner 111
Uno sviluppo in sintonia<br />
con le comunità<br />
Il Gruppo Fiat è consapevole di svolgere un ruolo rilevante rispetto allo sviluppo economico e al benessere delle collettività e da<br />
sempre sostiene le comunità ove sono dislocate le unità produttive sia direttamente sia attraverso collaborazioni con le istituzioni<br />
locali e partnership con associazioni e organizzazioni non-profit.<br />
Nel 2008 l’impegno del Gruppo verso la comunità è stato di 19 milioni di euro.<br />
Nel complesso, le numerose iniziative realizzate hanno interessato differenti aree, come i progetti a carattere sociale sul territorio,<br />
gli interventi di cooperazione internazionale, la formazione dei giovani, le sponsorizzazioni per la promozione dell’arte, della<br />
cultura e dell’istruzione, le attività parrocchiali e religiose, il sostegno alla ricerca scientifica e al sistema sanitario, gli eventi in<br />
campo ambientale e in materia di sicurezza.<br />
19 milioni di euro<br />
l’impegno del Gruppo<br />
Fiat verso le comunità<br />
Con Autonomy<br />
qualunque modello di<br />
vettura FGA può<br />
essere adattato a chi<br />
ha ridotte capacità<br />
motorie<br />
Di seguito alcune delle numerose iniziative<br />
realizzate nel 2008 e selezionate in base alla loro<br />
peculiarità o all’importanza economica.<br />
Autonomy: mobilità per tutti<br />
Garantire la mobilità a tutti non è solo un<br />
obiettivo morale e civile verso cui l’intera<br />
comunità deve puntare, ma anche un<br />
fondamentale presupposto dello sviluppo<br />
economico e culturale della società moderna.<br />
È questa la convinzione che nel 1995 ha portato<br />
alla nascita di Autonomy, il programma di<br />
mobilità di Fiat Group Automobiles (FGA)<br />
dedicato alla progettazione e alla realizzazione di<br />
soluzioni tecniche per chi ha ridotte capacità<br />
motorie. Un programma che vuole offrire a tutti<br />
112 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Uno sviluppo in sintonia con le comunità<br />
l’opportunità di usare senza limitazioni un mezzo<br />
di trasporto. Autonomy prevede, infatti, la<br />
possibilità di allestire qualunque modello di<br />
vettura e veicolo commerciale Fiat, Lancia o Alfa<br />
Romeo, con avanzati sistemi di aiuto alla guida ed<br />
elevatori per sedie a rotelle.<br />
Il progetto è completato dall’attività dei Centri di<br />
Mobilità, 18 in Italia e tre in Brasile, che, con la<br />
collaborazione dei soggetti che li gestiscono a<br />
livello locale, offrono gratuitamente diversi servizi e<br />
prestazioni: dalla valutazione delle capacità motorie<br />
residue attraverso speciali simulatori a prove di<br />
guida su veicoli con particolari adattamenti, al<br />
parere di fisioterapisti e operatori fino alla<br />
consulenza legislativa. Nel 2008 in Italia circa 1.100<br />
persone hanno beneficiato di questi servizi e sono<br />
state commercializzate circa 10.600 vetture.<br />
Ma l’attività di Autonomy non si ferma qui. Ogni<br />
anno, infatti, la partecipazione a diverse iniziative<br />
sportive testimonia l’impegno dell’Azienda per<br />
l’abbattimento dei pregiudizi e dei luoghi comuni,<br />
consapevole che non esistono competizioni<br />
“diverse” ma solo abilità “diverse”.<br />
CNH per Habitat for Humanity<br />
Per il secondo anno consecutivo CNH - Case New<br />
Holland ha partecipato al progetto Habitat for<br />
Humanity con il contributo dei dipendenti di<br />
Racine (Stati Uniti).<br />
Fondata nel 1976 allo scopo di fornire alloggi
dignitosi ai senza tetto e alle famiglie bisognose,<br />
Habitat for Humanity è un’associazione senza<br />
scopo di lucro, che ha costruito in questi anni più<br />
di 250 mila abitazioni in tutto il mondo.<br />
I dipendenti CNH di Racine hanno contribuito a<br />
questo importante progetto, sia tramite donazioni<br />
in denaro sia collaborando concretamente alla<br />
costruzione delle strutture esterne di due case,<br />
grazie alla possibilità offerta dall’Azienda di<br />
svolgere volontariato durante l’orario di lavoro.<br />
I dipendenti hanno lavorato durante una<br />
settimana di luglio su turni di mezza giornata.<br />
In due anni di impegno, nell’ambito dei<br />
programmi che hanno coinvolto sia i<br />
concessionari Case Construction sia le persone di<br />
CNH, sono stati devoluti all’associazione<br />
complessivamente 200 mila dollari e oltre cento<br />
dipendenti hanno offerto la loro manodopera.<br />
L’Albero della Vita che cresce in<br />
Brasile<br />
Il Brasile, che rappresenta uno dei mercati più<br />
importanti per il Gruppo, è anche il Paese in cui<br />
l’impegno sociale dell’Azienda è più forte. Da sempre<br />
sensibile ai problemi del territorio, il Gruppo Fiat<br />
ha progressivamente attivato diverse iniziative<br />
per rispondere alle necessità e alle richieste locali<br />
ed essere in sintonia con le collettività in cui opera.<br />
Fin dal suo insediamento a Betim nel 1976, Fiat<br />
Automóveis si è impegnata, insieme alle autorità<br />
locali, nella realizzazione di iniziative volte allo<br />
sviluppo e alla valorizzazione della comunità.<br />
Nel 2004 nasce il Programma Árvore da Vida,<br />
l’Albero della Vita, con l’obiettivo di promuovere<br />
la crescita culturale e lo sviluppo sociale ed<br />
economico di Jardim Teresópolis, il quartiere<br />
adiacente al sito produttivo Fiat, nel quale vive una<br />
popolazione di circa 33 mila persone (quasi il 10 per<br />
cento degli abitanti di Betim) spesso in condizioni di<br />
disagio socio-economico.<br />
Árvore da Vida si propone di creare le condizioni<br />
per una profonda trasformazione sociale,<br />
coinvolgendo gli uomini e le donne affinché<br />
diventino protagonisti attivi e ambasciatori del<br />
processo di cambiamento.<br />
8.000 persone<br />
hanno beneficiato del<br />
progetto Árvore da<br />
Vida dal 2004<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Uno sviluppo in sintonia con le comunità 113
Dal 2006 il Gruppo<br />
Fiat fa parte della<br />
Global Business<br />
Coalition (GBC)<br />
insieme a oltre 220<br />
multinazionali per la<br />
lotta contro HIV/AIDS,<br />
tubercolosi e malaria<br />
Da qui attività sportive e culturali, corsi di<br />
formazione professionale in risposta alle esigenze<br />
del mercato locale e la creazione della cooperativa<br />
sociale “Cooperárvore”, che si pone l’obiettivo di<br />
creare lavoro e stimolare lo spirito imprenditoriale<br />
della collettività.<br />
Il successo dell’iniziativa si racconta da solo: dal<br />
suo inizio, sono 8 mila le persone che ne hanno<br />
beneficiato e 70 mila i prodotti commercializzati<br />
da “Cooperárvore”. Nel 2008 Fiat Automóveis ha<br />
investito circa 650 mila euro.<br />
Sempre con lo spirito di contribuire al<br />
miglioramento della qualità della vita delle comunità<br />
in cui operano, CNH - Case New Holland, Comau,<br />
FPT Powertrain Technologies, Iveco, Magneti Marelli<br />
e Teksid sono impegnate attivamente, da diversi<br />
anni, in progetti a sostegno delle collettività<br />
brasiliane locali, attraverso programmi di<br />
alfabetizzazione e corsi di formazione, iniziative per<br />
l’inserimento dei diversamente abili nel mondo del<br />
lavoro, attività di orientamento allo sport e alla<br />
114 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Uno sviluppo in sintonia con le comunità<br />
musica, supporto alle scuole e aiuti alimentari<br />
destinati alle famiglie in difficoltà.<br />
Lancia per un mondo di pace<br />
“Diritti dell’uomo per un mondo senza violenza”:<br />
è stato questo il tema del 9° Summit Mondiale dei<br />
premi Nobel per la Pace tenutosi a Parigi, che<br />
Lancia ha sostenuto sia mettendo a disposizione<br />
la nuova Delta come auto ufficiale dell’evento sia<br />
attraverso uno spot per promuovere una nobile<br />
causa e rendere omaggio a chi mette a rischio la<br />
propria vita perché quella degli altri sia migliore.<br />
Lancia ha voluto infatti essere al fianco di queste<br />
importanti personalità per sostenere la richiesta<br />
di liberazione di una persona diventata simbolo<br />
dell’impegno per la difesa dei diritti dell’uomo:<br />
Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace nel<br />
1991 e da 13 anni prigioniera in Birmania.<br />
Grazie alle diverse reti televisive internazionali e<br />
a operatori del mondo della comunicazione, il<br />
filmato contenente il messaggio di pace è stato<br />
diffuso in tutto il mondo.
Con i Salesiani per formare tecnici<br />
d’officina<br />
Da diversi anni il Gruppo Fiat collabora con il Centro<br />
Nazionale Opere Salesiane nel campo della<br />
formazione tecnico-automotoristica, rivolta a giovani<br />
provenienti da realtà sociali problematiche o da aree<br />
del mondo disagiate.<br />
In alcuni Paesi, infatti, la domanda di questa<br />
professionalità è molto alta e spesso il materiale<br />
didattico è insufficiente e poco accessibile a causa di<br />
barriere linguistiche e di laboratori poco attrezzati.<br />
Per far fronte a questi problemi, dal 2004 Iveco<br />
collabora con gli Istituti Salesiani nella gestione di<br />
scuole professionali, facendosi carico sia della<br />
fornitura del materiale didattico e delle attrezzature<br />
tecniche sia della formazione dei docenti locali.<br />
Dopo una prima esperienza al Cairo che è<br />
continuata anche nel 2008, attualmente Iveco<br />
supporta tre scuole in Sudan, nelle città di<br />
Khartoum, El Obeid e Wau mentre una è in<br />
costruzione nella città di Juba. Ogni anno nel settore<br />
automobilistico vengono formati circa 50 specialisti.<br />
Sempre in collaborazione con il Centro Nazionale<br />
Opere Salesiane per la Formazione e<br />
l’Aggiornamento Professionale, Fiat Group<br />
Automobiles ha sviluppato il progetto TechPro 2<br />
(Technical Professional Program) che, oltre a<br />
formare i giovani provenienti da realtà svantaggiate,<br />
risponde anche alla richiesta di manodopera ad alta<br />
qualificazione tecnica per la rete di assistenza dei<br />
marchi Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Fiat Professional.<br />
Il progetto, lanciato a giugno 2008, vede già dieci<br />
centri di formazione attivi sul territorio italiano, ai<br />
quali Fiat Group Automobiles fornisce vetture,<br />
componenti, attrezzature di diagnosi e materiale<br />
didattico per le esercitazioni di riparazione:<br />
strumenti indispensabili per imparare il mestiere<br />
“sul campo”. Il corso, dedicato ai ragazzi che hanno<br />
conseguito la terza media, si svolge in tre anni e<br />
prevede 33 ore di lezione settimanali oltre che<br />
esperienze in officina.<br />
Nel 2008 hanno partecipato 200 giovani e 630<br />
concessionari hanno offerto opportunità di stage.<br />
Nell’arco del 2009 il progetto TechPro 2 sarà esteso<br />
ad altre realtà in Spagna, Polonia e Brasile.<br />
In Cina aiuti ai terremotati e lotta<br />
contro inquinamento e<br />
desertificazione<br />
Da tempo il Gruppo Fiat intrattiene con la Cina rapporti<br />
di collaborazione commerciale e produttiva, come<br />
testimoniano le 20 realtà tra joint-venture, Società e<br />
uffici di rappresentanza, oggi operanti nel Paese.<br />
Anche in virtù di questo forte legame, il Gruppo Fiat<br />
ha voluto dare un importante contributo alle<br />
popolazioni colpite dal terremoto che, nel maggio<br />
del 2008, ha devastato la provincia di Sichuan.<br />
Tra donazioni in denaro, mezzi e materiali a sostegno<br />
delle associazioni che hanno gestito i soccorsi nelle<br />
aree colpite dal sisma, sono stati stanziati più di sei<br />
milioni di renminbi, pari a oltre 600 mila euro.<br />
Iveco ha donato un’ambulanza, tramite la propria<br />
consociata Naveco, mentre Saic Iveco ha donato<br />
cinque dump trucks (camion da cantiere). Sono stati<br />
inoltre messi a disposizione altri mezzi Iveco per i<br />
primi soccorsi.<br />
Case Construction e New Holland Construction<br />
hanno fornito all’aeronautica militare cinese due<br />
terne e New Holland Agriculture un trattore.<br />
Otto gruppi elettrogeni sono stati resi disponibili da<br />
FPT Powertrain Technologies, mentre Fiat Group<br />
Automobiles ha devoluto il ricavato della vendita<br />
all’asta di una Fiat 500 dipinta dall’artista Roger<br />
Pfund. Inoltre i dipendenti di alcune Società del<br />
Gruppo Fiat hanno sostenuto varie raccolte fondi in<br />
favore delle popolazioni colpite dal sisma.<br />
200 giovani<br />
formati in Italia con<br />
TechPro 2<br />
Nel 2009 il progetto<br />
verrà esteso ad altre<br />
realtà in Spagna,<br />
Polonia e Brasile<br />
600 mila euro<br />
tra donazioni in<br />
denaro, mezzi e<br />
materiali a sostegno<br />
della popolazione<br />
cinese colpita dal<br />
sisma<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Uno sviluppo in sintonia con le comunità 115
A Pechino circolano<br />
più di<br />
1.500<br />
autobus equipaggiati<br />
con motori FPT NEF<br />
“CNG” alimentati a<br />
metano<br />
Sempre a sostegno della Cina, è importante<br />
evidenziare l’impegno di New Holland Agriculture<br />
nella lotta alla desertificazione. Una lotta che<br />
l’Azienda del Gruppo ha condotto già in altri Paesi<br />
come Kenya, Sudan, Ciad, Nigeria, Burkina Faso e<br />
Senegal. Dal 2004 CNH - Case New Holland è<br />
impegnata in Cina contro la desertificazione e i<br />
cambiamenti climatici nel rispetto delle biodiversità<br />
con un progetto che segue il brevetto “Vallerani”.<br />
Il brevetto prende nome da Venanzio Vallerani,<br />
agronomo tropicalista che da diverso tempo aiuta le<br />
popolazioni di tutto il mondo a combattere l’aridità<br />
dei terreni. Si tratta di una tecnica che utilizza aratri<br />
speciali in grado di scavare semilune o solchi divisi<br />
creando micro bacini che hanno la capacità di<br />
agevolare la raccolta e la concentrazione delle scarse<br />
risorse idriche ancora disponibili e quindi aiutare la<br />
restituzione delle terre alle coltivazioni.<br />
Grazie ai trattori New Holland equipaggiati con il<br />
sistema Vallerani, il progetto, che inizialmente<br />
prevedeva di sottrarre al deserto mille ettari di terra<br />
116 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Uno sviluppo in sintonia con le comunità<br />
in cinque anni, dopo soli tre ha più che raddoppiato<br />
le aspettative, restituendo alla coltivazione quasi<br />
2.500 ettari. A seguito di questo risultato, dalla Cina<br />
sono giunte richieste per l’avvio di nuove iniziative<br />
su ampie aree usando il sistema Vallerani e sempre<br />
con trattori New Holland.<br />
Continua con successo anche la collaborazione,<br />
iniziata nel 2000, tra FPT Powertrain Technologies e<br />
la società di trasporto pubblico di Pechino. L’accordo<br />
prevede la fornitura di motori a metano per<br />
promuovere nella capitale cinese una mobilità<br />
rispettosa dell’ambiente. Alla fine del 2008 a Pechino<br />
circolavano più di 1.500 autobus equipaggiati con<br />
motori FPT NEF “CNG” alimentati a metano e<br />
considerati tra i più puliti e silenziosi al mondo.<br />
Iveco e Transaid per migliorare i<br />
trasporti in Africa<br />
Al fine di migliorare i trasporti in Africa e favorire<br />
l’autonomia delle comunità locali, dal 2007 Iveco<br />
collabora con Transaid, una delle più grandi agenzie
per lo sviluppo internazionale che ha come obiettivo<br />
il miglioramento dei trasporti nei Paesi in via di<br />
sviluppo, rendendoli meno difficoltosi e più accessibili.<br />
Nel 2008 Iveco ha donato tre Daily alle cooperative<br />
di donne africane coinvolte in attività commerciali<br />
nella città di Accra (Ghana). I veicoli sono stati dotati<br />
di equipaggiamenti speciali (sospensioni rinforzate,<br />
batterie di maggior durata eccetera) volti ad adattarli<br />
sia alle caratteristiche del territorio in cui operano sia<br />
alle esigenze del lavoro svolto dalle comunità locali.<br />
Nel 2009 le donne ghanesi coinvolte nel progetto<br />
avranno l’opportunità di seguire un corso di guida<br />
specifico per i Daily e saranno inoltre supportate<br />
nello sviluppo di un adeguato sistema di gestione<br />
del trasporto.<br />
FGA e Iveco promuovono lo sport<br />
tra i giovani in Sudafrica<br />
Dalla fine del 2003, Fiat Group Automobiles South<br />
Africa, in stretta collaborazione con le istituzioni<br />
locali, è impegnata attivamente nello sviluppo e nel<br />
supporto della comunità Sudafricana in cui opera.<br />
L’attività nell’area di Soweto continua da diversi<br />
anni. In uno spicchio povero e degradato dell’ex<br />
ghetto dove c’era una grande discarica, prima è<br />
stato creato un campo sportivo e poi un parco<br />
giochi, infine un centro sportivo attrezzato per le<br />
scuole della zona (l’unico esistente nell’area sud di<br />
Johannesburg). Quest’ultimo dà la possibilità ai<br />
giovani provenienti da situazioni disagiate di<br />
accostarsi all’attività sportiva con un approccio<br />
multidisciplinare. Nel 2005, infine, Fiat Group<br />
Automobiles e Iveco hanno dato il via ai Soweto<br />
School Games, diventati ormai un appuntamento<br />
fisso per la comunità, durante i quali gli alunni delle<br />
scuole si sfidano in differenti attività sportive, tra cui<br />
calcio, basket, pallavolo e atletica.<br />
Di anno in anno il successo dell’iniziativa è<br />
aumentato fino a coinvolgere, nell’edizione 2008,<br />
22 scuole e 1.200 giovani. Il supporto al progetto<br />
continuerà anche nel 2009.<br />
Quando il trattore è solidale<br />
Per New Holland Agriculture sostenibilità significa<br />
anche studio e commercializzazione di macchine<br />
agricole per supportare e incentivare l’agricoltura<br />
familiare.<br />
È questo lo spirito che ha portato all’ideazione del<br />
trattore Serie TT interamente pensato per rendere<br />
accessibili ai piccoli produttori mezzi e tecnologie<br />
capaci di dare un forte impulso al loro sviluppo<br />
economico e sociale. Il modello, che si posiziona<br />
in una fascia bassa di prezzo, è dotato di tutti i<br />
requisiti necessari per svolgere un ruolo importante<br />
nel quadro dei programmi di sostegno dei piccoli<br />
agricoltori: potenza, versatilità, affidabilità,<br />
semplicità di utilizzo, manutenzione ridotta, bassi<br />
consumi, rumorosità ed emissioni contenute.<br />
In Brasile il trattore Serie TT dal 2007 svolge un<br />
ruolo di primo piano nell’ambito di “Trator<br />
Solidário” e “Mais Alimentos”, due programmi<br />
governativi di sostegno ai piccoli agricoltori locali<br />
promossi dal Governo dello Stato del Paraná e<br />
dal Governo Federale Brasiliano.<br />
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Uno sviluppo in sintonia con le comunità 117
Un uomo deve scegliere.<br />
In questo risiede la sua forza,<br />
il potere delle sue decisioni. Paulo Coelho
La performance in numeri<br />
120 Parametri del Report<br />
121 Indicatori di performance<br />
121 Indicatori di performance economica<br />
127 Indicatori di performance ambientale<br />
135 Indicatori di performance sociale
Parametri del Report<br />
Questa sezione del Bilancio di Sostenibilità illustra le performance del Gruppo Fiat con riferimento alla linea guida del Global<br />
Reporting Iniziative, GRI-G3. I dati e i commenti illustrati in alcuni casi, possono non coprire interamente la finalità degli indicatori,<br />
in altri casi, invece, forniscono informazioni aggiuntive. Con riferimento allo standard GRI-G3, il Gruppo Fiat ritiene di aver<br />
raggiunto con il presente documento un livello di applicazione B+.<br />
120 La performance in numeri Parametri del Report<br />
Dal 2004 il Gruppo Fiat redige in forma volontaria e con cadenza annuale il Rapporto di Sostenibilità in<br />
cui è confluito il Rendiconto ambientale datato 1992. A partire dalla presente edizione il Rapporto di<br />
Sostenibilità prende il nome di Bilancio di Sostenibilità. L’esercizio di riferimento del Bilancio coincide<br />
con l’anno solare e la responsabilità per la sua redazione è collocata nell’ambito della funzione<br />
“Corporate Communications” di Fiat Group con il coordinamento della funzione “Group Control”.<br />
L’ultimo Rapporto di Sostenibilità, relativo all’esercizio 2007, è stato reso pubblico, come i precedenti,<br />
in occasione dell’Assemblea degli Azionisti di Fiat S.p.A. che si è tenuta il 31 marzo 2008. Il presente<br />
Bilancio di Sostenibilità è pubblicato sul sito internet di Gruppo www.fiatgroup.com ed è trasmesso a<br />
chiunque ne faccia richiesta. I dati e le informazioni fornite nel presente documento si riferiscono, salvo<br />
diversa indicazione, all’esercizio 2008 e a tutte le Società del Gruppo Fiat nel mondo che rientrano nel<br />
perimetro di consolidamento del Bilancio. In particolare, il documento è stato elaborato avendo a<br />
riferimento i principi di materialità (inclusione delle informazioni che per gli impatti economici,<br />
ambientali e sociali sono ritenuti di interesse per gli stakeholder), completezza (trattazione di tutti gli<br />
argomenti e indicatori materiali), equilibrio (presenza di aspetti positivi e negativi della performance<br />
del Gruppo), comparabilità (possibilità di confronti nel tempo e tra organizzazioni similari), accuratezza,<br />
affidabilità e tempestività (pubblicazione del documento in occasione della Assemblea degli Azionisti di<br />
Fiat S.p.A.), chiarezza (il linguaggio utilizzato intende rivolgersi a tutti gli stakeholder). L’eventuale<br />
esclusione dal perimetro di rendicontazione di alcune aree geografiche o di alcune Società deriva,<br />
pertanto, dalla scarsa significatività del fenomeno da rendicontare rispetto all’intero Gruppo o<br />
dall’impossibilità di raccogliere dati con standard qualitativi soddisfacenti o in modo efficiente.<br />
Questo accade in particolare per le Società di recente acquisizione. Il perimetro di rendicontazione è<br />
progressivamente esteso di anno in anno, pertanto i nuovi indicatori possono prevedere per il primo<br />
anno una limitazione geografica e/o settoriale che è tuttavia superata nell’anno successivo.<br />
Dove applicabile, oltre agli indicatori core di performance sono stati adottati anche gli indicatori<br />
addizionali del GRI. Per le precisazioni appena fatte, in alcuni casi sono state incluse nel perimetro di<br />
rendicontazione anche realtà non rientranti nel consolidamento di Bilancio, ma significative per<br />
l’impegno espresso dal Gruppo. L’esclusione dal presente documento di alcuni indicatori è dovuta alla<br />
non applicabilità degli stessi al particolare business del Gruppo oppure all’impossibilità, per ragioni<br />
meramente tecniche e/o procedurali, di garantire una ragionevole accuratezza del dato e/o<br />
dell’informazione richiesta.<br />
Si precisa che con il termine Settori del Gruppo si intendono: Fiat Group Automobiles, Maserati,<br />
Ferrari, CNH - Case New Holland, Iveco, FPT Powertrain Technologies, Magneti Marelli, Teksid e Comau.<br />
Con riferimento agli indicatori di conformità ed in particolare EN28, HR9, PR2, PR7, PR8, PR9, SO7, SO8,<br />
i commenti riportano le sentenze, i lodi arbitrali ed i provvedimenti in genere, ritenuti significativi per<br />
valore, emessi nel 2008 in via <strong>def</strong>initiva e che hanno visto le Società del Gruppo Fiat soccombenti<br />
(indicati come “provvedimenti di condanna in via <strong>def</strong>initiva”). Si precisa che l’indicatore PR9 è stato<br />
rilevato con riferimento alla responsabilità contrattuale.<br />
Ai fini della comparazione delle performance ambientali rendicontate con gli indicatori EN3, EN4, EN8,
EN9, EN11, EN16, EN20, EN21, EN22, sono stati presi in considerazione i principali siti produttivi del<br />
Gruppo Fiat nel mondo, con una copertura di circa l’82 per cento. Per sito produttivo si intende un’area<br />
produttiva sottoposta al controllo di un unico gestore. Tale <strong>def</strong>inizione non sempre coincide con quella<br />
di stabilimento utilizzata ai fini del Bilancio Consolidato, quest’ultimo può, infatti, comprendere anche<br />
più siti produttivi. Inoltre alcuni siti produttivi che non rientrano nel perimetro di consolidamento del<br />
Bilancio sono viceversa considerati nel presente documento per i loro impatti ambientali. In generale<br />
gli indicatori di performance ambientale 2008 sono influenzati dalla contrazione dei livelli di<br />
produzione della seconda metà dell'anno. Pertanto, pur in presenza di una estensione del perimetro<br />
rendicontato, i dati risultano sostanzialmente allineati a quelli del 2007, salvo quanto specificato nelle<br />
apposite note di commento.<br />
Con riferimento ai dati di organico di cui all’indicatore LA1, viene illustrata la ripartizione gestionale,<br />
allocando nel Settore FPT Powertrain Technologies 8.335 dipendenti Iveco, occupati nell’attività<br />
powertrain.<br />
Indicatori di performance<br />
Indicatori di performance economica<br />
Valore economico direttamente generato e distribuito, inclusi ricavi, costi operativi,<br />
remunerazioni ai dipendenti, donazioni e altri investimenti nella comunità, utili non distribuiti,<br />
pagamenti ai finanziatori e alla Pubblica Amministrazione<br />
Highlights (*)<br />
(in milioni di euro) 2008 2007 2006<br />
Ricavi netti 59.380 58.529 51.832<br />
Risultato della gestione ordinaria 3.362 3.233 1.951<br />
Risultato operativo 2.972 3.152 2.061<br />
Risultato ante imposte 2.187 2.773 1.641<br />
Risultato netto dell’esercizio<br />
Attribuibile a:<br />
1.721 2.054 1.151<br />
- Gruppo 1.612 1.953 1.065<br />
- Azionisti terzi 109 101 86<br />
Risultato base per azione ordinaria e privilegiata (in euro) (1) 1,290 1,537 0,789<br />
Risultato base per azione di risparmio (in euro) (1) 1,445 1,692 1,564<br />
Risultato diluito per azione ordinaria e privilegiata (in euro) (1) 1,285 1,526 0,788<br />
Risultato diluito per azione di risparmio (in euro) (1) 1,440 1,681 1,563<br />
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 5.263 3.985 3.789<br />
di cui: Costi di sviluppo capitalizzati 1.216 932 813<br />
Spesa in Ricerca e sviluppo (2) 1.986 1.741 1.591<br />
Totale Attivo 61.772 60.136 58.404<br />
(Indebitamento)/Disponibilità nette (17.954) (10.423) (11.836)<br />
di cui: (Indebitamento)/Disponibilità nette delle Attività Industriali (5.949) 355 (1.773)<br />
Patrimonio netto del Gruppo e dei Terzi 11.101 11.279 10.036<br />
Patrimonio netto di competenza del Gruppo 10.354 10.606 9.362<br />
Dipendenti a fine esercizio (numero) 198.348 185.227 172.012<br />
(*) Il Gruppo presenta il conto economico per funzione (altrimenti detto “a costo del venduto”), forma ritenuta più rappresentativa rispetto alla cosiddetta<br />
presentazione per natura di spesa. La forma scelta è, infatti, conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business ed è in linea con la prassi<br />
internazionale del settore automotoristico. Tale scelta non ha consentito tuttavia la riclassificazione del conto economico secondo lo schema del valore aggiunto.<br />
(1) Per ulteriori informazioni circa la determinazione del Risultato per azione base e diluito, si rinvia alla Nota 13 della Nota integrativa al Bilancio Consolidato.<br />
(2) Include i costi per Ricerca e Sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio.<br />
GRI G3 Indicatore EC1<br />
La performance in numeri Indicatori di performance economica 121
Forme di impegno verso la comunità (in euro) (1)<br />
122 La performance in numeri Indicatori di performance economica<br />
2008 2007 2006<br />
Liberalità 5.636.000 7.779.600 6.486.300 erogazioni liberali senza obbligo di<br />
controprestazione<br />
Investimenti nella comunità 8.089.000 18.058.000 9.805.700 spese e investimenti con carattere di<br />
continuità, per iniziative a favore del<br />
territorio dove si hanno sede e impianti<br />
Iniziative commerciali a impatto sociale 4.269.000 7.337.400 25.508.300 (2) spese e investimenti per iniziative<br />
sociali che promuovono iniziative<br />
commerciali<br />
Iniziative di business 762.000 940.400 2.521.000 spese e investimenti per iniziative di<br />
socialmente sostenibili business ad alto valore sociale<br />
Totale 18.756.000 34.115.400 44.321.300<br />
(1) Dati ottenuti mediante un processo di raccolta ed elaborazione extracontabile che accoglie anche valori stimati. Per le conversioni di valute diverse dall’euro è<br />
stato utilizzato il cambio medio dell’esercizio 2008. La rilevazione non comprende le iniziative che, per i soggetti coinvolti, hanno come unica finalità la brand<br />
image. Tra queste ultime, ad esempio, le sponsorizzazioni di Iveco, CNH - Case New Holland, Fiat e Fiat Group rispettivamente alla squadra nazionale di rugby<br />
neozelandese, All Blacks; alla squadra di calcio italiana, Juventus; alla Yamaha del MotoGP e alla Federazione Italiana Giuoco Calcio. I valori si riferiscono a tutte<br />
le Società del Gruppo Fiat nel mondo.<br />
(2) Il 2006 è stato caratterizzato da eventi straordinari come le Olimpiadi e le Paralimpiadi, tenute a Torino (Italia), che hanno visto un grosso coinvolgimento del<br />
Gruppo per le risorse economiche e professionali impegnate.<br />
Distribuzione delle iniziative a favore della comunità<br />
per tipologia<br />
Interventi sociali sul territorio 29%<br />
Educazione e istruzione 25%<br />
Promozione dell'arte e della cultura 12%<br />
Attività parrocchiali e religiose 11%<br />
Attività sportive 8%<br />
Sistema sanitario 6%<br />
Ricerca scientifica 2%<br />
Interventi di solidarietà in occasione di catastrofi naturali 2%<br />
Altro 5%<br />
per area geografica<br />
Europa 57%<br />
America Latina 30%<br />
Nord America 7%<br />
Asia 4%<br />
Resto del mondo 2%
Implicazioni finanziarie e altri rischi e opportunità per le attività dell’organizzazione dovuti ai<br />
cambiamenti climatici<br />
Vedere pagina 30 e seguenti, 44 e seguenti, 76 e seguenti.<br />
Copertura degli obblighi assunti in sede di <strong>def</strong>inizione del piano pensionistico (benefit plan obligations)<br />
Da un’analisi condotta sull’82 per cento dell’organico del Gruppo nel mondo, è emerso che sono<br />
previsti piani pensionistici integrativi per circa il 75 per cento dei dipendenti.<br />
Tali piani possono essere classificati in due categorie:<br />
■ piani pensione a contribuzione <strong>def</strong>inita, per i quali la contribuzione (da parte del dipendente,<br />
dell’Azienda o di entrambi) viene stabilita a priori, mentre la prestazione dipende dagli importi<br />
complessivamente assegnati al fondo che supporta il piano e dal rendimento finanziario dello stesso;<br />
■ piani pensione a benefici <strong>def</strong>initi, per i quali viene stabilita a priori la prestazione che in futuro sarà<br />
erogata al dipendente. La contribuzione può variare nel tempo, allo scopo di garantire l'erogazione<br />
della prestazione prefissata.<br />
La maggior parte dei piani pensione in essere nelle Aziende del Gruppo è a contribuzione <strong>def</strong>inita.<br />
Mondo inclusa Italia (%) (1)<br />
Dipendenti del Gruppo aventi titolo ad aderire a piani pensionistici integrativi 75<br />
Partecipazione ai piani pensionistici integrativi da parte degli aventi titolo 58<br />
Dipendenti del Gruppo che partecipano a piani pensionistici integrativi 44<br />
(1) Analisi condotta sull’82 per cento dell’organico del Gruppo nel mondo<br />
Italia (%)<br />
Impiegati e<br />
(1) Totale Operai Professional Manager<br />
Dipendenti del Gruppo aventi titolo ad aderire a piani pensionistici integrativi 100 100 100 100<br />
Partecipazione ai piani pensionistici integrativi da parte degli aventi titolo 51 45 62 99<br />
Dipendenti del Gruppo che partecipano a piani pensionistici integrativi<br />
(1) Analisi condotta sul 100 per cento dell’organico del Gruppo in Italia<br />
51 45 62 99<br />
Finanziamenti significativi ricevuti dalla Pubblica Amministrazione<br />
Finanziamenti pubblici (in milioni di euro)<br />
2008 2007 2006<br />
Contributi a fondo perduto 50 58 85<br />
Finanziamenti agevolati 21 15 41<br />
Finanziamenti agevolati Brasile 685 392 308<br />
Totale 756 465 434<br />
Finanziamenti pubblici alla Ricerca e sviluppo (in milioni di euro)<br />
Spesa del Gruppo Fiat in Ricerca e sviluppo (1) Finanziamenti e contributi erogati alla ricerca (2)<br />
2008 1.986 57<br />
2007 1.741 44<br />
2006 1.591 81<br />
(1) Include i costi per Ricerca e sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio.<br />
(2) Include i contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati, sono esclusi i contributi in conto interessi.<br />
GRI G3 Indicatore EC2<br />
GRI G3 Indicatore EC3<br />
GRI G3 Indicatore EC4<br />
La performance in numeri Indicatori di performance economica 123
GRI G3 Indicatore EC5<br />
GRI G3 Indicatore EC6<br />
Italia 49%<br />
Europa (Italia esclusa) 30%<br />
America 18%<br />
Africa, Asia e Oceania 3%<br />
124 La performance in numeri Indicatori di performance economica<br />
Rapporto tra lo stipendio standard dei neoassunti e lo stipendio minimo locale nelle sedi operative più<br />
significative<br />
Nei Paesi dell’Unione Europea il salario minimo, se non è stabilito per legge, viene <strong>def</strong>inito nell’ambito<br />
della contrattazione collettiva, generalmente a livello di settore nazionale, come ad esempio in Italia o<br />
regionale, come ad esempio in Germania. In Italia la retribuzione dei neoassunti nel Gruppo Fiat è<br />
superiore ai minimi salariali per categoria <strong>def</strong>initi nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale<br />
dell’industria metalmeccanica e della installazione di impianti. Ciò anche a motivo delle componenti<br />
retributive, originate dalla contrattazione integrativa di Gruppo, che sono in parte liquidate tramite<br />
un’erogazione mensile fissa superiore a quanto da erogarsi, in base al Contratto Collettivo Nazionale di<br />
Lavoro, in caso di assenza di accordo integrativo. In Brasile, dove opera il 19,4 per cento dell’organico<br />
del Gruppo, le retribuzioni dei neoassunti sono superiori al salario minimo stabilito per legge.<br />
Nell’ambito della contrattazione collettiva aziendale le Società del Gruppo hanno, infatti, <strong>def</strong>inito livelli<br />
retributivi minimi, da applicarsi anche ai neoassunti, superiori a quelli stabiliti per legge.<br />
Negli Stati Uniti, dove opera il 5,5 per cento dell’organico del Gruppo, in generale la retribuzione dei<br />
neoassunti è superiore ai minimi salariali <strong>def</strong>initi dalla legge.<br />
Politiche, pratiche e percentuale di spesa concentrata su fornitori locali in relazione alle sedi operative<br />
più significative<br />
Volumi di acquisto 2008 (in miliardi di euro)<br />
Tipologie di acquisto Mondo<br />
Materiali diretti 29<br />
Metallici 10<br />
Chimici 8<br />
Elettrici 7<br />
Meccanici 4<br />
Materiali indiretti, servizi, impianti e macchinari 4<br />
Totale 33<br />
Volumi di acquisto 2008 per area geografica
Volumi di acquisto 2008 per categoria<br />
Materiali diretti 88%<br />
Materiali indiretti, servizi, impianti e macchinari 12%<br />
Volumi di acquisto 2008 dei materiali diretti per area geografica<br />
Italia 46%<br />
Europa (Italia esclusa) 31%<br />
America Latina 16%<br />
Nord America 5%<br />
Africa, Asia e Oceania 2%<br />
Volumi di acquisto 2008 dei materiali diretti per linea di prodotto<br />
Metallici 36%<br />
Chimici 26%<br />
Elettrici 24%<br />
Meccanici 13%<br />
Altro 1%<br />
La performance in numeri Indicatori di performance economica 125
GRI G3 Indicatore EC7<br />
GRI G3 Indicatore EC8<br />
GRI G3 Indicatore EC9<br />
126 La performance in numeri Indicatori di performance economica<br />
Procedure di assunzione di persone residenti dove si svolge prevalentemente l’attività e percentuale<br />
dei senior manager assunti nella comunità locale<br />
Il Gruppo Fiat pur non avendo in essere politiche a garanzia di assunzioni locali, ossia preferenziali<br />
rispetto all’appartenenza alla comunità dove il Gruppo opera, tende a privilegiare, per quanto possibile,<br />
i residenti. Ciò garantisce una maggiore integrazione delle prassi, degli usi e della regolamentazione<br />
specifica del Paese nell’operatività quotidiana e più in generale dell’organizzazione aziendale nella<br />
comunità in cui il Gruppo è presente. Dall’analisi effettuata, per area geografica, sulla popolazione dei<br />
professional master, professional senior e direttori (di seguito <strong>def</strong>initi manager, vedere anche il<br />
commento all’indicatore LA1), che si compone di persone di 36 nazionalità diverse, emerge una<br />
significativa percentuale (tra l’82 e il 94 per cento) di management locale in Nord America, Sud<br />
America e Europa. Nei Paesi raggruppati come altre aree, che includono Australia, Repubblica Popolare<br />
Cinese, India, Russia e Turchia, il 59 per cento del management è locale, il 19 per cento è di nazionalità<br />
italiana, il 22 per cento di altre nazionalità.<br />
Vedere anche il progetto Common Future Way pagine 91 e 92.<br />
Manager di nazionalità locale in % su totale manager<br />
Area geografica Manager di nazionalità locale<br />
Italia 92%<br />
Europa esclusa Italia 82%<br />
Nord America 94%<br />
Sud America 85%<br />
Altre aree 59%<br />
Nazionalità dei manager del Gruppo<br />
Italiana 62,5%<br />
Statunitense 10,4%<br />
Brasiliana 6,2%<br />
Francese 5,0%<br />
Tedesca 3,5%<br />
Inglese 2,7%<br />
Belga 1,6%<br />
Spagnola 1,6%<br />
Polacca 1,3%<br />
Svizzera 1,0%<br />
Altre nazionalità* 4,2%<br />
* include altre 26 nazionalità<br />
Sviluppo e impatto di investimenti in infrastrutture e servizi forniti principalmente per “pubblica<br />
utilità”, attraverso impegni commerciali, donazioni di prodotti/servizi, attività pro bono<br />
Per le iniziative avviate in favore delle comunità, vedere pagina 112 e seguenti e il commento<br />
all’indicatore EC1.<br />
Analisi e descrizione dei principali impatti economici indiretti considerando le esternalità generate<br />
Indicatore non rendicontato.
Indicatori di performance ambientale<br />
Si segnala che i dati del 2007, relativi agli indicatori di performance ambientale EN3, EN4, EN8, EN16,<br />
EN20, EN21 e EN22 per i Settori Iveco e FPT Powertrain Technologies, sono stati riclassificati tenendo<br />
conto dell’organizzazione per Settori di attività adottata nelle pubblicazioni economico-finanziarie del<br />
Gruppo e per garantirne la confrontabilità con quelli del 2008. Per tale motivo i valori differiscono da<br />
quelli pubblicati nel Rapporto di Sostenibilità 2007. Analoga riclassificazione non è stata viceversa<br />
possibile per il 2006.<br />
Si segnala, inoltre, per il Settore Magneti Marelli, che le variazioni riscontrate negli indicatori di<br />
performance ambientale 2008 rispetto al 2007, sono dovute principalmente ad un allargamento di<br />
perimetro che ha visto l’inclusione di attività di produzione di componenti in plastica.<br />
Materie prime utilizzate per peso o volume<br />
Indicatore parzialmente rendicontato con riferimento ai volumi di acquisto di cui all’indicatore EC6.<br />
Percentuale dei materiali utilizzati che deriva da materiale riciclato<br />
Vedere pagina 56 e seguenti.<br />
Consumo diretto e indiretto di energia suddiviso per fonte energetica primaria<br />
I consumi di energia comprendono anche le energie intermedie acquistate da fonte terza. Nella voce<br />
“altri combustibili” sono compresi: l’olio ATZ (Alto Tenore di Zolfo), l’olio BTZ (Basso Tenore di Zolfo), il<br />
gasolio, il carbone e il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto). La voce “altri vettori energetici” comprende,<br />
invece, l’energia termica e frigorigena, l’aria compressa e surpressa.<br />
Energia, valori in GJ<br />
Fiat Group Magneti<br />
anno 2008 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau (3)<br />
n.ro siti nel mondo 171 16 2 2 29 18 15 72 6 11<br />
Energia elettrica<br />
Gas naturale<br />
15.773.826 4.180.538 28.955 420.235 1.616.779 1.038.251 2.433.148 3.211.895 2.680.978 163.047<br />
(metano) 9.629.593 2.851.818 22.039 452.889 2.335.775 1.345.032 707.830 858.909 948.089 107.211<br />
Altri combustibili 1.149.971 14.302 (1) – – 129.363 363.962 8.086 67.874 554.817 (2) Altri vettori<br />
11.567<br />
energetici<br />
Energia totale<br />
9.163.953 5.987.539 – – 73.710 754.953 1.495.866 432.455 351.812 67.618<br />
consumata 35.717.343 13.034.197 50.994 873.124 4.155.627 3.502.197 4.644.931 4.571.133 4.535.697 349.444<br />
(1) L’incremento rispetto al 2007 è dovuto a una variazione di perimetro che ha visto l’inclusione nel Settore Fiat Group Automobiles di siti che utilizzano gasolio e GPL.<br />
(2) La riduzione rispetto al 2007 è dovuta ad un cambiamento nella composizione del perimetro di rendicontazione e nei criteri di imputazione dei consumi di alcuni siti.<br />
(3) L’incremento rispetto al 2007 è dovuto ad un cambiamento nei criteri di imputazione dei consumi di alcuni siti.<br />
Fiat Group Magneti<br />
anno 2007 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />
n.ro siti nel mondo 150 11 2 2 23 18 15 59 6 14<br />
Energia elettrica<br />
Gas naturale<br />
14.956.381 4.194.485 31.253 389.517 1.284.046 1.055.293 2.610.645 2.668.166 2.648.793 74.182<br />
(metano) 8.722.445 2.762.271 22.087 438.447 2.165.336 1.419.739 799.753 623.438 484.690 6.684<br />
Altri combustibili 7.086.670 797 – – 124.193 (1) Altri vettori<br />
314.744 10.723 99.642 6.530.562 6.009<br />
energetici<br />
Energia totale<br />
9.437.417 6.614.884 – – 65.153 674.298 1.486.914 311.401 223.973 60.794<br />
consumata 40.202.913 13.572.437 53.340 827.964 3.638.728 3.464.074 4.908.036 3.702.647 9.888.018 147.669<br />
(1) Il valore corregge e pertanto differisce da quello pubblicato nel Rapporto di Sostenibilità 2007.<br />
GRI G3 Indicatore EN1<br />
GRI G3 Indicatore EN2<br />
GRI G3 Indicatori EN3;<br />
EN4<br />
La performance in numeri Indicatori di performance ambientale 127
GRI G3 Indicatore EN5<br />
GRI G3 Indicatore EN6<br />
GRI G3 Indicatore EN7<br />
GRI G3 Indicatore EN8<br />
128 La performance in numeri Indicatori di performance ambientale<br />
Fiat Group Magneti<br />
anno 2006 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />
n.ro siti nel mondo 143 12 2 2 24 27 7 51 9 9<br />
Energia elettrica<br />
Gas naturale<br />
14.003.539 4.037.795 29.153 364.964 1.223.584 1.975.061 1.482.993 2.183.036 2.618.053 88.900<br />
(metano) 8.367.385 2.728.086 23.517 475.209 1.685.256 1.647.737 342.316 580.073 861.324 23.867<br />
Altri combustibili<br />
Altri vettori<br />
7.010.361 6.644 – – 81.740 307.661 – 116.249 6.493.453 4.614<br />
energetici<br />
Energia totale<br />
9.743.252 6.692.239 – – 34.135 1.574.245 833.551 288.925 259.195 60.926<br />
consumata 39.124.537 13.464.764 52.670 840.173 3.024.715 5.504.704 2.658.860 3.168.283 10.232.025 178.343<br />
Risparmio energetico dovuto alla conservazione e ai miglioramenti in termini di efficienza<br />
Vedere il Piano di Sostenibilità a pagina 36 e le iniziative avviate a pagina 83 e seguenti.<br />
Iniziative per fornire prodotti e servizi a efficienza energetica o basati su energia rinnovabile, e<br />
conseguenti riduzioni del fabbisogno energetico come risultato di queste iniziative<br />
Vedere il Piano di Sostenibilità a pagina 30 e seguenti, e le iniziative avviate a pagina 44 e seguenti.<br />
Iniziative volte alla riduzione del consumo dell’energia indiretta e riduzioni ottenute<br />
Il Gruppo Fiat non rendiconta i consumi indiretti di energia. Alcune iniziative in ambito Information<br />
Technology sono illustrate a pagina 85.<br />
Prelievo totale di acqua per fonte<br />
Prelievo idrico valori in 103 m3/anno Fiat Group Magneti<br />
anno 2008 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />
n.ro siti nel mondo 171 16 2 2 29 18 15 72 6 11<br />
da pozzo 16.526 3.938 4 309 1.053 3.015 3.555 2.198 2.398 55<br />
da acquedotto 17.621 10.639 18 126 1.082 667 1.761 2.036 1.215 77<br />
da acque superficiali 1.456 534 – – 181 36 – 43 358 304 (1)<br />
altro 1.361 6 – – 2 12 533 567 232 10<br />
Prelievo totale 36.964 15.116 22 435 2.317 3.730 5.848 4.845 4.203 447<br />
(1) L’incremento rispetto al 2007 è dovuto ai prelievi di acque superficiali del sito sudafricano.<br />
Fiat Group Magneti<br />
anno 2007 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />
n.ro siti nel mondo 150 11 2 2 23 18 15 59 6 14<br />
da pozzo 16.350 4.146 3 312 1.058 2.890 3.907 1.752 2.180 101<br />
da acquedotto 18.706 11.796 24 62 878 713 1.779 2.005 1.389 60<br />
da acque superficiali 1.034 417 – – 150 35 – 62 370 –<br />
altro 1.417 6 – – 1 13 724 401 272 –<br />
Prelievo totale 37.507 16.365 27 374 2.087 3.651 6.411 4.220 4.212 161<br />
Fiat Group Magneti<br />
anno 2006 (*) Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />
n.ro siti nel mondo 143 12 2 2 24 27 7 51 9 9<br />
Prelievo totale 36.232 15.363 22 356 2.369 6.751 2.394 3.983 4.852 142<br />
(*) Dati di dettaglio non disponibili per il 2006.
Fonti idriche significativamente interessate dal prelievo di acqua<br />
La tabella riporta le fonti idriche significativamente interessate da prelievi e/o scarichi idrici dei siti<br />
produttivi del Gruppo nel mondo. Le fonti idriche si intendono significativamente interessate da<br />
prelievi e/o da scarichi idrici se sono bacini protetti o a elevata biodiversità, oppure sono interessate da<br />
prelievi e/o scarichi idrici in misura superiore al 5 per cento della portata media annua del corpo idrico<br />
interessato. Sono state considerate solo le acque superficiali.<br />
Fonte idrica Acqua prelevata Acque reflue<br />
significativamente Bacino ad superiore al 5% della superiori al 5% della<br />
interessata dal Bacino elevato valore portata media annua portata media annua<br />
Sito produttivo prelievo/scarico di acqua Utilizzo protetto di biodiversità del corpo idrico del corpo idrico<br />
Fiat Group Automobiles Prelievo per processo<br />
Tychy (Polonia)<br />
FPT Powertrain<br />
Fiume Korzenica tecnologico si si no si<br />
Technologies Scarico industriale e<br />
Pratola Serra (Italia) Fiume Sabato di acqua meteorica no no no si<br />
FPT Powertrain Prelievo e<br />
Technologies scarico industriale<br />
Bourbon-Lancy (Francia)<br />
Magneti Marelli<br />
Fiume Loira di acqua meteorica si si no no<br />
Sistemi di illuminazione Affluente del<br />
Jihlava (Repubblica Ceca)<br />
Teksid<br />
fiume Gold Scarico industriale no no no si<br />
Carmagnola (Italia) Gora del Naviglio Scarico industriale no no no si<br />
Percentuale e volume totale dell’acqua riciclata e riutilizzata<br />
Indicatore non rendicontato.<br />
Localizzazione e dimensione dei terreni posseduti, affittati, o gestiti in aree (o adiacenti ad aree)<br />
protette o in aree a elevata biodiversità esterne alle aree protette<br />
Nella tabella che segue sono riportati i siti produttivi del Gruppo adiacenti, limitrofi o compresi in aree<br />
protette (nazionali, regionali, siti di importanza comunitaria, zone di protezione speciale, oasi eccetera)<br />
o ad elevata biodiversità. Per area protetta si intende un’area geograficamente individuata che è<br />
destinata, disciplinata o gestita per raggiungere specifici obiettivi di conservazione. Un’area ad elevato<br />
valore di biodiversità è un’area non soggetta ad una disciplina legale, ma riconosciuta da<br />
organizzazioni governative e non, per la presenza di importanti biodiversità.<br />
Superficie totale<br />
Settore Sito produttivo Paese Tipo di attività del sito in mq<br />
CNH – Case New Holland Curitiba Brasile produzione di mietitrebbia,<br />
trattori e componenti 792.824<br />
Iveco Ulm Germania produzione di veicoli di<br />
gamma pesante e antincendio 695.937<br />
FPT Powertrain Technologies Bourbon-Lancy Francia produzione di motori medi e pesanti 211.678<br />
FPT Powertrain Technologies Garchizy Francia rigenerazione di motori 46.015<br />
FPT Powertrain Technologies Verrone Italia costruzione di cambi e parti di ricambio 1.809.540<br />
FPT Powertrain Technologies Cordoba Argentina produzione di motori 72.000<br />
Magneti Marelli Venaria Italia produzione di sistemi<br />
di illuminazione e di scarico 246.390<br />
Teksid Funfrap Portogallo produzione di basamenti motore, collettori<br />
scarico, differenziali, carter turbine 103.960<br />
GRI G3 Indicatore EN9<br />
GRI G3 Indicatore EN10<br />
GRI G3 Indicatore EN11<br />
La performance in numeri Indicatori di performance ambientale 129
GRI G3 Indicatore EN12<br />
GRI G3 Indicatore EN13<br />
GRI G3 Indicatore EN14<br />
GRI G3 Indicatore EN15<br />
GRI G3 Indicatore EN16<br />
GRI G3 Indicatore EN17<br />
GRI G3 Indicatore EN18<br />
GRI G3 Indicatore EN19<br />
130 La performance in numeri Indicatori di performance ambientale<br />
Descrizione dei maggiori impatti di attività, prodotti e servizi sulla biodiversità di aree protette o aree<br />
a elevata biodiversità esterne alle aree protette<br />
Vedere il commento all’indicatore EN14.<br />
Habitat protetti o ripristinati<br />
Vedere pagina 116.<br />
Strategie, azioni attuate, piani futuri per gestire gli impatti sulla biodiversità<br />
Il Gruppo Fiat non ha in essere strategie mirate con riferimento alle biodiversità. Alcune iniziative sono<br />
illustrate a pagina 116. I commenti agli indicatori EN9 e EN11 riportano rispettivamente prelievi e<br />
scarichi idrici nei bacini protetti e a elevato valore di biodiversità e la localizzazione dei siti del Gruppo<br />
in aree protette.<br />
Numero delle specie elencate nella lista rossa IUCN e nelle liste nazionali delle specie protette che<br />
trovano il proprio habitat nelle aree di operatività dell’organizzazione, suddivise per il livello di rischio<br />
di estinzione<br />
Indicatore non rendicontato.<br />
Emissioni totali dirette e indirette di gas a effetto serra per peso<br />
I quantitativi annui di emissioni di CO 2 per la produzione di energia consumata dai siti produttivi, sono<br />
calcolati solo per i siti proprietari degli impianti di produzione dell’energia e si riferiscono quindi ai soli<br />
impatti diretti. Le emissioni sono calcolate utilizzando una metodologia interna al Gruppo Fiat.<br />
Emissioni corrispondenti al consumo di energia, valori in t/anno<br />
Fiat Group Magneti<br />
anno 2008 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />
n.ro siti nel mondo 171 16 2 2 29 18 15 72 6 11<br />
■ CO2 628.266,7 158.254,3 1.214,3 24.953,6 137.515,9 107.098,3 39.633,7 48.444,3 104.335,8 6.816,5 (1)<br />
(1) L’incremento rispetto al 2007 è dovuto all’aumento dei consumi energetici rendicontati con l’indicatore EN3-EN4.<br />
Fiat Group Magneti<br />
anno 2007 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />
n.ro siti nel mondo 150 11 2 2 23 18 15 59 6 14<br />
■ CO2 551.328,2 152.256,1 1.217,0 24.157,8 125.682,1 105.996,6 44.907,9 38.524,9 57.957,4 628,4<br />
Fiat Group Magneti<br />
anno 2006 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />
n.ro siti nel mondo 143 12 2 2 24 27 7 51 9 9<br />
■ CO2 431.976,4 50.837,0 1.295,8 26.178,0 110.355,0 119.738,0 19.253,4 37.640,1 65.047,6 1.631,5<br />
Altre emissioni indirette di gas a effetto serra significative per peso<br />
Indicatore non rendicontato.<br />
Iniziative per ridurre l’emissione di gas a effetto serra e risultati raggiunti<br />
Vedere il Piano di Sostenibilità a pagina 30 e seguenti, e le iniziative avviate con riferimento ai prodotti,<br />
pagina 44 e seguenti, e ai processi produttivi, pagina 83.<br />
Emissioni di sostanze nocive per l’ozono per peso<br />
Il Gruppo Fiat ha da tempo avviato i programmi per la completa eliminazione delle sostanze lesive<br />
dell’ozono in coerenza con le tempistiche fissate dai protocolli e leggi internazionali.
NO, SO, e altre emissioni significative nell’aria per tipologia e peso<br />
Le emissioni corrispondenti al consumo di energia sono calcolate solo per i siti proprietari degli<br />
impianti di produzione dell’energia e si riferiscono quindi ai soli impatti diretti.<br />
Fiat Group Magneti<br />
anno 2008 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />
n.ro siti nel mondo<br />
Emissioni di solventi<br />
in verniciatura g/m<br />
171 16 2 2 29 18 15 72 6 11<br />
2<br />
(COV) 49,8 47,1 – 34,9 64,3 59,1 38,8 37,6 299,0 (1) Emissioni<br />
corrispondenti<br />
al consumo<br />
di energia,<br />
valori in t/anno<br />
112,4<br />
■ SO2 138,0 2,1 – – 10,7 53,4 1,2 2,3 66,7 1,7<br />
■ NOx 1.194,6 339,1 2,6 53,6 289,9 175,6 84,7 101,0 132,7 15,4<br />
■ Polveri 17,7 0,2 – – 0,9 6,1 0,1 0,1 10,1 0,1<br />
(1) L’incremento rispetto al 2007 è dovuto al contributo del sito francese, non rendicontato nel passato esercizio.<br />
Fiat Group Magneti<br />
anno 2007 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />
n.ro siti nel mondo<br />
Emissioni di solventi<br />
in verniciatura g/m<br />
150 11 2 2 23 18 15 59 6 14<br />
2<br />
(COV)<br />
Emissioni<br />
corrispondenti<br />
al consumo<br />
di energia,<br />
valori in t/anno<br />
64,3 65,4 – 32,1 87,9 61,0 28,0 29,0 131,8 –<br />
■ SO2 990,6 0,4 – – 8,6 51,3 1,5 5,5 922,5 0,8<br />
■ NOx 1.032,4 326,9 2,6 51,9 262,6 (1) 179,1 95,9 78,3 34,0 1,1<br />
■ Polveri 90,7 – – – 0,7 5,5 0,1 0,3 83,9 0,1<br />
(1) Il valore corregge e pertanto differisce da quello pubblicato nel Rapporto di Sostenibilità 2007.<br />
Fiat Group Magneti<br />
anno 2006 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />
n.ro siti nel mondo<br />
Emissioni di solventi<br />
in verniciatura g/m<br />
143 12 2 2 24 27 7 51 9 9<br />
2<br />
(COV)<br />
Emissioni<br />
corrispondenti<br />
al consumo<br />
di energia,<br />
valori in t/anno<br />
70,5 70,4 – 29,6 103,4 62,6 – 76,6 296,9 655,3<br />
■ SO2 255,3 3,0 – – 0,6 50,5 – 10,9 190,3 0,6<br />
■ NOx 640,1 109,2 2,8 56,2 103,3 209,7 41,3 75,7 38,6 3,3<br />
■ Polveri 115,0 – – – 6,6 5,4 – 0,4 102,6 –<br />
GRI G3 Indicatore EN20<br />
La performance in numeri Indicatori di performance ambientale 131
GRI G3 Indicatore EN21<br />
GRI G3 Indicatore EN22<br />
Acqua totale scaricata per qualità e destinazione<br />
132 La performance in numeri Indicatori di performance ambientale<br />
Scarichi idrici, valori in 103 m3/anno Fiat Group Magneti<br />
anno 2008 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau (2)<br />
n.ro siti nel mondo 171 16 2 2 29 18 15 72 6 11<br />
in acque superficiali 9.692 4.119 – – 435 1.293 494 509 2.844 (1) –<br />
in pubblica fognatura 19.382 8.721 19 275 1.484 1.241 3.868 3.256 121 396<br />
in altri recettori 2.093 488 – 27 91 15 979 414 30 50<br />
Totale scarichi idrici 31.167 13.328 19 302 2.010 2.549 5.340 4.178 2.995 446<br />
(1) L’incremento rispetto al 2007 è dovuto ad un cambiamento nella composizione del perimetro di rendicontazione.<br />
(2) L’incremento rispetto al 2007 è dovuto ad un cambiamento nei criteri di imputazione di alcuni siti.<br />
Fiat Group Magneti<br />
anno 2007 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />
n.ro siti nel mondo 150 11 2 2 23 18 15 59 6 14<br />
in acque superficiali 8.013 4.134 – – 303 1.152 527 501 1.308 89<br />
in pubblica fognatura 19.917 10.015 21 200 1.508 1.479 3.786 2.677 156 75<br />
in altri recettori 2.239 378 – 27 83 20 1.408 285 37 –<br />
Totale scarichi idrici 30.169 14.527 21 227 1.894 2.652 5.721 3.463 1.501 164<br />
Fiat Group Magneti<br />
anno 2006 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />
n.ro siti nel mondo 143 12 2 2 24 27 7 51 9 9<br />
Totale scarichi idrici 29.215 14.053 18 227 2.383 4.726 2.251 3.549 1.866 142<br />
Peso totale dei rifiuti per tipologia e per metodi di smaltimento<br />
Rifiuti, valori in t/anno<br />
Fiat Group Magneti<br />
anno 2008 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />
n.ro siti nel mondo<br />
Rifiuti speciali<br />
171 16 2 2 29 18 15 72 6 11<br />
non pericolosi<br />
Rifiuti speciali<br />
1.579.083 518.090 983 7.870 154.124 62.678 143.345 92.363 595.818 3.812<br />
pericolosi 88.492 17.518 54 3.777 16.784 8.405 23.213 14.324 3.469 948<br />
Totale rifiuti generati 1.667.575<br />
di cui rifiuti<br />
535.608 1.037 11.647 170.907 71.083 166.558 106.686 599.288 4.760<br />
di imballaggio 148.375 36.318 712 1.026 32.606 35.970 22.780 16.389 1.854 720<br />
Totale rifiuti smaltiti<br />
- di cui<br />
639.379 57.537 227 7.130 45.806 15.967 25.513 27.295 458.101 1.804<br />
Termovalorizzazione 40.220 24.781 – – 7.317 1.845 3.207 1.395 1.292 382<br />
- di cui Trattamento 80.590 8.557 132 6.336 25.348 4.889 19.079 12.674 2.947 628<br />
- di cui Discarica 518.569 24.198 95 794 13.141 9.233 3.227 13.226 453.862 793<br />
% inviata in discarica<br />
Totale rifiuti<br />
31,1 4,5 9,2 6,8 7,7 13,0 1,9 12,4 75,7 16,7<br />
recuperati<br />
% di recupero<br />
1.080.588 484.886 810 4.517 125.102 55.117 140.235 79.383 187.580 2.958<br />
dei rifiuti 64,8 90,5 78,1 38,8 73,2 77,5 84,2 74,4 31,3 62,1
Fiat Group Magneti<br />
anno 2007 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH (1) Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />
n.ro siti nel mondo 150 11 2 2 23 18 15 59 6 14<br />
Rifiuti speciali<br />
non pericolosi<br />
Rifiuti speciali<br />
1.573.208 524.014 847 8.238 112.435 53.170 137.750 93.651 641.661 1.442<br />
pericolosi 82.233 19.241 27 2.549 12.526 8.063 23.882 10.638 4.846 460<br />
Totale rifiuti generati 1.655.441<br />
di cui rifiuti<br />
543.255 875 10.787 124.961 61.233 161.632 104.289 646.508 1.902<br />
di imballaggio 128.331 37.952 535 1.207 21.825 29.407 23.040 11.644 2.357 364<br />
Totale rifiuti smaltiti<br />
- di cui<br />
653.221 69.958 286 5.284 36.131 15.068 25.101 28.571 472.319 502<br />
Termovalorizzazione 26.339 15.460 – – 3.693 1.734 3.378 857 1.205 12<br />
- di cui Trattamento 77.272 9.870 198 4.438 23.541 4.292 20.069 10.675 3.756 432<br />
- di cui Discarica 549.610 44.628 88 846 8.897 9.042 1.654 17.039 467.358 58<br />
% inviata in discarica<br />
Totale rifiuti<br />
33,2 8,2 10,0 7,8 7,1 14,8 1,0 16,3 72,3 3,0<br />
recuperati<br />
% di recupero<br />
1.080.836 471.562 589 5.503 88.829 46.178 136.671 75.450 254.805 1.249<br />
dei rifiuti 65,3 86,8 67,3 51,0 71,1 75,4 84,6 72,3 39,4 65,7<br />
(1) I valori correggono e pertanto differiscono da quelli pubblicati nel Rapporto di Sostenibilità 2007.<br />
Fiat Group Magneti<br />
anno 2006 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Marelli Teksid Comau<br />
n.ro siti nel mondo<br />
Rifiuti speciali<br />
143 12 2 2 24 27 7 51 9 9<br />
non pericolosi<br />
Rifiuti speciali<br />
1.517.638 448.068 701 9.156 107.345 94.491 70.439 71.643 714.028 1.767<br />
pericolosi 89.175 16.952 63 2.427 10.021 27.186 15.967 8.884 6.776 899<br />
Totale rifiuti generati 1.606.813<br />
di cui rifiuti<br />
465.020 764 11.583 117.366 121.677 86.406 80.527 720.804 2.666<br />
di imballaggio – – – – – – – – – –<br />
Totale rifiuti smaltiti<br />
- di cui<br />
675.265 35.658 274 5.338 31.780 35.757 17.419 23.901 524.251 887<br />
Termovalorizzazione 28.890 15.870 – – 3.914 3.930 2.243 1.606 1.095 232<br />
- di cui Trattamento 91.212 8.619 198 5.104 18.291 21.512 14.360 11.473 11.028 627<br />
- di cui Discarica 555.163 11.169 76 234 9.575 10.315 816 10.822 512.128 28<br />
% inviata in discarica<br />
Totale rifiuti<br />
34,6 2,4 9,9 2,0 8,2 8,5 0,9 13,4 71,0 1,1<br />
recuperati<br />
% di recupero<br />
966.447 430.912 499 6.247 85.584 85.920 69.388 56.727 229.382 1.788<br />
dei rifiuti 60,1 92,7 65,3 53,9 72,9 70,6 80,3 70,4 31,8 67,1<br />
Numero totale e volume di sversamenti significativi<br />
Nel corso del 2008 il Gruppo Fiat nel mondo non ha registrato casi di sversamenti significativi.<br />
Peso dei rifiuti classificati come pericolosi in base alla Convenzione di Basilea (allegati I, II, III,VIII) che<br />
sono trasportati, importati, esportati o trattati e loro percentuale trasportata all’estero<br />
Parzialmente rendicontato con l’indicatore EN22.<br />
GRI G3 Indicatore EN23<br />
GRI G3 Indicatore EN24<br />
La performance in numeri Indicatori di performance ambientale 133
GRI G3 Indicatore EN25<br />
GRI G3 Indicatore EN26<br />
GRI G3 Indicatore EN27<br />
GRI G3 Indicatore EN28<br />
GRI G3 Indicatore EN29<br />
GRI G3 Indicatore EN30<br />
134 La performance in numeri Indicatori di performance ambientale<br />
Identità, dimensione, stato di salvaguardia e valore della biodiversità della fauna e della flora acquatica<br />
e dei relativi habitat colpiti in maniera significativa dagli scarichi di acqua e dalle dispersioni provocate<br />
dall’organizzazione<br />
Indicatore non rendicontato per mancanza di informazioni specifiche. I prelievi e gli scarichi idrici in<br />
bacini protetti o a elevato valore di biodiversità sono illustrati con l’indicatore EN9.<br />
Iniziative per fornire prodotti e servizi a efficienza energetica o basati su energia rinnovabile, e<br />
conseguenti riduzioni del fabbisogno energetico come risultato di queste iniziative<br />
Vedere il Piano di Sostenibilità a pagina 30 e seguenti e le informazioni sulla Mobilità ecologica e<br />
sicura a pagina 44 e seguenti.<br />
Percentuale dei prodotti venduti e relativo materiale di imballaggio riciclato o riutilizzato per categoria<br />
Per informazioni su iniziative e obiettivi in materia di recupero, riciclo e riutilizzo dei prodotti, vedere il<br />
Piano di Sostenibilità a pagina 34 e seguenti, per le iniziative avviate vedere pagina 56 e seguenti.<br />
Per informazioni sulle iniziative in ambito logistica vedere pagina 79 e seguenti<br />
Valore monetario delle multe significative e numero delle sanzioni non monetarie per mancato rispetto<br />
dei regolamenti e leggi in materia ambientale<br />
Nel corso del 2008, in tutto il mondo, non sono stati emessi provvedimenti di condanna in via<br />
<strong>def</strong>initiva nei confronti delle società del Gruppo Fiat per violazioni di regolamenti e leggi in campo<br />
ambientale.<br />
Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione parametri del report.<br />
Impatti ambientali significativi del trasporto di prodotti e beni/materiali utilizzati per l’attività<br />
dell’organizzazione e per gli spostamenti del personale<br />
Vedere le iniziative relative agli spostamenti del personale a pagina 38 e 85, nonché quelle avviate in<br />
ambito logistica a pagina 79 e seguenti.<br />
Spese e investimenti per la protezione dell’ambiente, suddivise per tipologia<br />
Nel 2008 i Settori del Gruppo hanno effettuato spese e investimenti diretti per iniziative e innovazioni<br />
impiantistiche finalizzate alla prevenzione, riduzione e controllo degli impatti ambientali del processo<br />
produttivo, anche conseguenti ad adempimenti normativi, per un valore di circa 105 milioni di euro (1) .<br />
L’importo non comprende tutti quegli investimenti destinati esclusivamente al miglioramento della<br />
salute e sicurezza sul posto di lavoro, per i quali si rimanda al commento dell’indicatore LA8. Non<br />
comprende, inoltre, tutti gli investimenti non direttamente realizzati per la protezione dell’ambiente,<br />
anche se per la loro tipologia possono generare effetti positivi sul contesto ambientale di riferimento,<br />
ciò in quanto la loro determinazione richiederebbe discrezionalità nella stima. Non sono infine<br />
compresi gli investimenti effettuati da società terze per conto delle Società del Gruppo Fiat.<br />
(1) Per le conversioni di valute diverse dall’euro è stato utilizzato il cambio medio dell’esercizio 2008.
Indicatori di performance sociale<br />
Numero totale dei dipendenti, suddiviso per tipologie, tipo di contratto e distribuzione territoriale<br />
Il Gruppo Fiat svolge attività industriali e di servizi finanziari nel settore automotoristico attraverso<br />
Società localizzate in circa 50 Paesi e intrattiene rapporti commerciali con clienti in circa 190 Paesi.<br />
Al 31 dicembre 2008 i dipendenti del Gruppo erano 198.348 rispetto ai 185.227 di fine 2007. I dipendenti<br />
del Gruppo sono ripartiti in tre macrocategorie: operai, impiegati, professional (personale con ruoli di<br />
carattere manageriale e specialistico) che a loro volta sono suddivisi in: professional e professional<br />
expert (che in Italia corrispondono ai quadri e ai capi), professional master, professional senior e<br />
direttori, che in Italia equivalgono ai dirigenti. Per facilitare la lettura nella sezione degli indicatori di<br />
performance i termini “manager” e “dirigenti” (professional master, professional senior e direttori)<br />
sono utilizzati indifferentemente, mentre il termine “professional” è utilizzato per indicare i quadri e i<br />
capi.<br />
Organico 2008 Totale Organico Operai Impiegati Professional Manager<br />
Mondo 198.348 136.488 32.032 27.390 2.438<br />
Italia 82.371 54.335 11.353 15.112 1.571<br />
Europa inclusa Italia 132.530 87.661 21.706 21.204 1.959<br />
Europa esclusa Italia 50.159 33.326 10.353 6.092 388<br />
Nord America 12.305 6.736 2.222 3.082 265<br />
Centro e Sud America 46.316 37.805 5.791 2.542 178<br />
di cui Mercosur 43.042 35.111 5.321 2.438 172<br />
Africa 356 160 110 85 1<br />
Asia 6.019 3.742 1.947 305 25<br />
Oceania 822 384 256 172 10<br />
Organico 2007 Totale Organico Operai Impiegati Professional Manager<br />
Mondo 185.227 128.438 28.961 25.436 2.392<br />
Italia 77.679 51.587 10.320 14.255 1.517<br />
Europa inclusa Italia 123.678 81.637 20.098 20.020 1.923<br />
Europa esclusa Italia 45.999 30.050 9.778 5.765 406<br />
Nord America 11.364 5.991 2.318 2.777 278<br />
Centro e Sud America 43.680 36.579 4.776 2.167 158<br />
di cui Mercosur 39.324 32.839 4.260 2.072 153<br />
Africa 350 155 117 75 3<br />
Asia 5.367 3.714 1.396 239 18<br />
Oceania 788 362 256 158 12<br />
GRI G3 Indicatore LA1<br />
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 135
Incidenza percentuale, sul totale dei dipendenti del Gruppo nel mondo, degli organici dei Paesi con<br />
maggiore occupazione (al 31 dicembre 2008)<br />
Italia<br />
Brasile<br />
Polonia<br />
Stati Uniti<br />
Francia<br />
Germania<br />
Spagna<br />
Messico<br />
Rep. Ceca<br />
Belgio<br />
Argentina<br />
Cina<br />
Regno Unito<br />
Altri<br />
Occupazione per Settore<br />
5,5%<br />
5%<br />
3,5%<br />
3%<br />
1,7%<br />
2%<br />
2,1%<br />
2,1%<br />
1,4%<br />
0,9%<br />
136<br />
La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />
5%<br />
6,9%<br />
19,4%<br />
2008 2007<br />
41,5%<br />
Resto Resto<br />
Italia del mondo mondo Italia del mondo mondo<br />
Fiat Group Automobiles 30.557 22.077 52.634 30.069 20.473 50.542<br />
Maserati 675 92 767 607 88 695<br />
Ferrari 2.774 243 3.017 2.730 196 2.926<br />
Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH) 4.863 26.658 31.521 4.703 23.470 28.173<br />
Veicoli Industriali (Iveco) 9.630 17.478 27.108 9.953 16.508 26.461<br />
FPT Powertrain Technologies 13.626 6.881 20.507 13.440 6.436 19.876<br />
Componenti (Magneti Marelli) 10.737 22.479 33.216 7.173 20.789 27.962<br />
Prodotti Metallurgici (Teksid) 1.065 6.535 7.600 1.155 6.671 7.826<br />
Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 1.243 10.202 11.445 2.111 9.849 11.960<br />
Altre Attività 7.201 3.332 10.533 5.738 3.068 8.806<br />
Totale Gruppo 82.371 115.977 198.348 77.679 107.548 185.227
Totale organico 2008 per tipologia di contratto<br />
Contratti tempo indeterminato Contratti tempo determinato Totale Contratti<br />
Part time Full time Part time Full time Part time Full time Totale<br />
Europa 1.133 120.553 47 10.797 1.180 131.350 132.530<br />
di cui Italia 942 78.352 47 3.030 989 81.382 82.371<br />
Sud America 9 42.891 – 3.416 9 46.307 46.316<br />
Nord America 21 12.011 – 273 21 12.284 12.305<br />
Africa – 356 – – – 356 356<br />
Asia – 5.670 – 349 – 6.019 6.019<br />
Oceania 1 798 – 23 1 821 822<br />
Mondo 1.164 182.279 47 14.858 1.211 197.137 198.348<br />
Di cui operai<br />
Contratti tempo indeterminato Contratti tempo determinato Totale Contratti<br />
Part time Full time Part time Full time Part time Full time Totale<br />
Europa 557 77.414 7 9.683 564 87.097 87.661<br />
di cui Italia 451 51.237 7 2.640 458 53.877 54.335<br />
Sud America 7 34.633 – 3.165 7 37.798 37.805<br />
Nord America 17 6.487 – 232 17 6.719 6.736<br />
Africa – 160 – – – 160 160<br />
Asia – 3.394 – 348 – 3.742 3.742<br />
Oceania – 361 – 23 – 384 384<br />
Mondo 581 122.449 7 13.451 588 135.900 136.488<br />
Distribuzione per età – mondo - 2008<br />
Meno di 30 anni 24,0%<br />
Da 31 a 40 anni 31,4%<br />
Da 41 a 50 anni 26,2%<br />
Oltre 50 anni 18,4%<br />
Distribuzione per età – Italia - 2008<br />
Meno di 30 anni 12,1%<br />
Da 31 a 40 anni 33,2%<br />
Da 41 a 50 anni 32,7%<br />
Oltre 50 anni 22,0%<br />
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 137
Distribuzione per anzianità aziendale – mondo - 2008<br />
Fino a 5 anni 39,1%<br />
Da 6 a 10 anni 14,6%<br />
Da 11 a 20 anni 25,3%<br />
Da 21 a 30 anni 12,6%<br />
Oltre 30 anni 8,4%<br />
Distribuzione per anzianità aziendale – Italia - 2008<br />
Fino a 5 anni 23,2%<br />
Da 6 a 10 anni 15,2%<br />
Da 11 a 20 anni 34,1%<br />
Da 21 a 30 anni 17,9%<br />
Oltre 30 anni 9,6%<br />
Distribuzione per titolo di studio - mondo - 2008<br />
Non mappati (1) Non mappati 5,1%<br />
Laurea o equiparabili 13,1%<br />
Istruzione media superiore 39,5%<br />
Istruzione inferiore 42,3%<br />
(1) 5,1%<br />
Laurea o equiparabili 13,1%<br />
Istruzione media superiore 39,5%<br />
Istruzione inferiore 42,3%<br />
Distribuzione per titolo di studio - Italia - 2008<br />
Non mappati (1) 6,2%<br />
Laurea o equiparabili 10,7%<br />
Istruzione media superiore 40,4%<br />
Istruzione inferiore 42,7%<br />
138<br />
La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />
(1) Con il termine non mappati si identificano quelle casistiche in cui non è stato possibile rilevare<br />
il titolo di studio. Si tratta dei casi in cui l’informazione non è disponibile oppure, in particolare<br />
per l’estero, il titolo di studio non si presta a un’equiparazione con quelli italiani.
Numero totale e tasso di turnover del personale, suddiviso per età, sesso e area geografica<br />
Nel corso dell’anno sono state effettuate circa 33.300 assunzioni, mentre le uscite sono state circa<br />
27.400. Le variazioni del perimetro del Gruppo hanno comportato un aumento netto di organico di circa<br />
7.200 dipendenti, principalmente per effetto del consolidamento delle attività Plastic Components and<br />
Modules da parte di Magneti Marelli e dell’insourcing, in Italia, di servizi logistici da parte di Fiat Group<br />
Automobiles e, in Nord America e America Latina, di attività di distribuzione ricambi da parte di CNH -<br />
Case New Holland. Il 37,3 per cento delle entrate ha riguardato assunzioni con contratto a termine<br />
(54 per cento nel 2007). Nel corso dell’anno, tuttavia, 6.279 contratti (di cui 896 in Italia) sono stati<br />
trasformati a tempo indeterminato. Fra le uscite registrate nel 2008, circa il 2,7 per cento è conseguenza<br />
di procedure di riduzione collettiva di personale nell’ambito di operazioni di ristrutturazione o<br />
razionalizzazione organizzativa. Le diverse situazioni sono state gestite ovunque possibile con il ricorso<br />
agli ammortizzatori sociali previsti dalla legge e la <strong>def</strong>inizione, con le Organizzazioni Sindacali, di piani<br />
sociali volti ad attenuare l’impatto sui lavoratori delle misure adottate. Bisogna, infine, considerare che<br />
le dimensioni del Gruppo Fiat offrono opportunità di mobilità intersettoriale e tra i vari Paesi. Nel 2008,<br />
i passaggi fra i Settori e, nell’ambito dei Settori, fra le diverse Società/stabilimenti, hanno interessato<br />
complessivamente poco più di 4.300 persone, di cui circa 1.800 in Italia. Vedere anche pagina 88.<br />
Turnover Gruppo Fiat nel mondo<br />
2007<br />
2008<br />
Di cui operai<br />
2007<br />
2008<br />
(27.382)<br />
Dipendenti al 31/12<br />
Entrati<br />
Usciti<br />
Δ perimetro<br />
(22.114)<br />
Dipendenti al 31/12<br />
Entrati<br />
Usciti<br />
Δ perimetro<br />
7.172<br />
6.182<br />
33.331<br />
23.982<br />
128.438<br />
136.488<br />
185.227<br />
198.348<br />
GRI G3 Indicatore LA2<br />
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 139
GRI G3 Indicatore LA3<br />
GRI G3 Indicatore LA4<br />
140<br />
La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />
Benefit previsti per i lavoratori a tempo pieno, ma non per i lavoratori part-time e a termine, suddivisi<br />
per principali siti produttivi<br />
I benefit che il Gruppo Fiat offre ai propri lavoratori sono normalmente riconosciuti in virtù della<br />
qualifica di lavoratore dipendente e prescindono pertanto dal fatto che il rapporto di lavoro sia a tempo<br />
determinato o indeterminato, a tempo pieno o parziale. I benefit differiscono, invece, tra loro in<br />
funzione della qualifica aziendale ricoperta, del Paese di appartenenza, per l’applicazione di politiche<br />
locali.<br />
Percentuale dei dipendenti coperti da accordi collettivi di contrattazione<br />
Accordi collettivi stipulati a livello aziendale o di stabilimento nel Gruppo Fiat nel mondo 2008 (1) 2007 2006<br />
Totale 659 685 614<br />
(1) Il numero indicato include, per l’Italia, 12 accordi collettivi stipulati con le Organizzazioni Sindacali a livello di Gruppo, cioè intese che rientrano nella tipologia<br />
degli accordi aziendali ma che sono stipulati da Fiat S.p.A. in nome e per conto di più Società del Gruppo.<br />
Complessivamente circa l’86 per cento dei dipendenti del Gruppo nel mondo è coperto da<br />
contrattazione collettiva. In Italia la contrattazione collettiva riguarda tutti i dipendenti del Gruppo.<br />
Ai dirigenti si applica il contratto per i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi stipulato dalla<br />
Confindustria e dal Sindacato nazionale dei dirigenti (Federmanager) che fissa il trattamento retributivo<br />
minimo di garanzia e le condizioni normative generali per l’impiego di questa categoria. Agli altri<br />
dipendenti, invece, si applica il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del settore<br />
metalmeccanico in cui rientra la quasi totalità delle Società del Gruppo. All’estero circa il 77 per cento<br />
dei dipendenti è coperto dalla contrattazione collettiva. Si tratta però di un dato medio, risultato di<br />
situazioni diverse in funzione delle prassi e delle norme vigenti nei diversi Paesi. Ad esempio il Gruppo<br />
applica accordi collettivi alla quasi totalità dei dipendenti in Europa e nell’area del Mercosur. Diversa è<br />
invece la situazione in Nord America (Stati Uniti), dove il sindacato è presente solo in alcuni<br />
stabilimenti del Gruppo e rappresenta circa 2.100 operai. Tuttavia anche nelle realtà “non-unions” nelle<br />
Aziende del Gruppo è diffusa la prassi di <strong>def</strong>inire gli aspetti collettivi del rapporto di lavoro (orari,<br />
regolamento interno, benefit eccetera) attraverso politiche applicate a tutti i lavoratori interessati e loro<br />
formalmente comunicate (ad esempio Handbook per circa 6.900 dipendenti CNH - Case New Holland<br />
negli Stati Uniti). La contrattazione collettiva si svolge a livelli e con procedure che variano fra i vari<br />
Paesi in rapporto alle leggi e alle prassi locali. Mentre in alcuni Paesi (Italia, Germania e Belgio) i<br />
contenuti di carattere economico e normativo sono oggetto di contrattazione nazionale o territoriale,<br />
stipulata fra Organizzazioni rappresentative dei datori di lavoro e Sindacati dei lavoratori di più aziende<br />
(cosiddetti “multicompanies o sectorial agreements”), con eventuali ulteriori accordi applicativi o<br />
integrativi stipulati a livello aziendale, in altri la contrattazione si svolge solo a livello aziendale anche<br />
per gli aspetti economici.<br />
Distribuzione percentuale delle materie trattate negli accordi stipulati nel 2008 (1) 2008 2007 (2)<br />
Gestionale 59 54<br />
Salariale 18 18<br />
Salute e sicurezza sul posto di lavoro 5 8<br />
Ristrutturazioni 4 9<br />
Altro<br />
(1) Non vi è coincidenza tra il numero degli accordi e quello delle materie trattate, poiché un accordo può riguardare più materie.<br />
(2) Il valore differisce da quello pubblicato nel Rapporto di Sostenibilità 2007 per un cambiamento nei criteri di rappresentazione.<br />
14 11
Gli accordi in materia salariale raggiunti nel corso del 2008 hanno previsto aumenti retributivi allineati<br />
o lievemente superiori all’aumento del costo della vita registrato nel periodo, con l’obiettivo di<br />
mantenere il potere d’acquisto dei lavoratori e collegare eventuali ulteriori incrementi al<br />
raggiungimento degli obiettivi di miglioramento della situazione aziendale. In Italia il 20 gennaio 2008<br />
si è conclusa la negoziazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i lavoratori delle Aziende<br />
metalmeccaniche (dirigenti esclusi), che riguarda circa il 97 per cento dei dipendenti del Gruppo nel<br />
Paese, con il raggiungimento di un’intesa tra le parti che prevede, per il nuovo contratto, una validità<br />
fino al 31 dicembre 2009 (30 mesi) per quel che attiene la parte economica e fino al 31 dicembre 2011<br />
per la parte normativa. A livello aziendale, in applicazione del Contratto Integrativo del Gruppo Fiat<br />
(che riguarda la quasi totalità dei dipendenti delle Aziende metalmeccaniche del Gruppo in Italia),<br />
stipulato il 28 giugno 2006 ed in vigore fino al 31 dicembre 2008, è stato corrisposto il premio di<br />
risultato determinato annualmente in funzione del raggiungimento, nell’anno precedente, degli<br />
obiettivi di redditività e qualità. Il valore complessivo medio del premio erogato nel 2008 è stato pari a<br />
2.438 euro lordi per i lavoratori inquadrati dalla prima alla quarta categoria e, quindi, superiore di circa<br />
400 euro al valore medio complessivo erogato nel 2007. L’incremento è dovuto al positivo andamento<br />
del Gruppo, in linea con gli obiettivi comunicati e presi a riferimento per determinare il valore del<br />
premio di risultato. In particolare hanno influito l’inserimento della quota del premio corrisposta ai<br />
Settori che hanno raggiunto i livelli di redditività attesi e la rivalutazione della quota dell’indicatore di<br />
qualità, nel 2008 non differenziato per Settore né per categoria di inquadramento contrattuale dei<br />
lavoratori. All’estero tra le principali negoziazioni collettive svoltesi a livello aziendale nel corso del<br />
2008 si ricordano le trattative annuali in Francia che, attestandosi intorno al livello di inflazione, hanno<br />
comportato incrementi salariali tra il 2,5 e il 3 per cento a seconda delle Società. In Germania si è<br />
svolta la negoziazione collettiva a livello di “land” per il rinnovo del contratto del settore<br />
metalmeccanico, che è applicato dalla maggior parte delle Società del Gruppo presenti nel Paese.<br />
Il nuovo accordo, che ha una durata di 18 mesi, ha previsto incrementi salariali del 2,1 per cento a<br />
febbraio e maggio 2009, oltre che il pagamento di una somma una tantum di circa 500 euro a<br />
copertura del periodo novembre 2008 - gennaio 2009. Relativamente più significativi sono stati gli<br />
incrementi salariali <strong>def</strong>initi dalla contrattazione aziendale in Polonia che tengono conto sia<br />
dell’inflazione del Paese (più alta rispetto a quella della media dei Paesi dell’area euro e quindi, della<br />
forte spinta sindacale verso un recupero del potere d’acquisto dei salari) sia della tensione produttiva<br />
degli stabilimenti del Gruppo presenti nel Paese. In Brasile la maggior parte delle Aziende del Gruppo<br />
ha applicato accordi collettivi stipulati fra le locali Associazioni dei datori di lavoro della categoria<br />
(e.g. la FIEMG per le Aziende dell’area di Belo Horizonte, Betim e Contagem); altre hanno stipulato<br />
contratti aziendali su livelli analoghi. Complessivamente gli aumenti retributivi collettivi sono stati<br />
superiori all’inflazione, condizionati dallo sviluppo dell’economia. Sono stati, inoltre, corrisposti premi<br />
annuali di entità variabile in funzione dei risultati aziendali.<br />
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 141
GRI G3 Indicatore LA5<br />
GRI G3 Indicatore LA6<br />
142<br />
La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />
Periodo minimo di preavviso per modifiche operative (cambiamenti organizzativi), specificando se tali<br />
condizioni siano incluse o meno nella contrattazione collettiva<br />
In ambito Unione Europea, la Direttiva Europea 01/23 prevede che, in caso di trasferimento di imprese,<br />
di stabilimenti o di parti di imprese o stabilimenti in seguito a cessione contrattuale o fusione, sia<br />
posta in essere una procedura di informazione e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori, da<br />
attivarsi in tempo utile prima dell’attuazione del trasferimento. Oltre al rispetto delle previsioni<br />
normative applicabili, in recepimento della Direttiva sopra riportata, in ciascun Paese membro<br />
dell’Unione Europea, il regolamento del Comitato Aziendale Europeo (CAE) include tra le materie<br />
oggetto di informazione e consultazione anche i cambiamenti fondamentali riguardanti<br />
l’organizzazione, l’introduzione di nuovi metodi di lavoro e nuovi processi produttivi che incidono<br />
significativamente sul Gruppo nel suo complesso, nonché la riduzione delle dimensioni o chiusura,<br />
trasferimenti di produzione, fusione di Aziende o unità produttive che abbiano rilevante impatto<br />
occupazionale con ripercussioni transnazionali. Fuori dall’Unione Europea valgono le leggi e le prassi<br />
locali. Negli Stati Uniti la legge federale nota come WARN (Worker Adjustment and Retraining<br />
Notification Act), applicabile a prescindere dalla sindacalizzazione o meno del sito coinvolto<br />
dall’operazione, richiede al datore di lavoro di comunicare, con un preavviso di almeno 60 giorni, ogni<br />
azione da cui derivi la perdita di occupazione per almeno 50 dipendenti o il 33 per cento dell’organico.<br />
Nel caso di siti e/o stabilimenti sindacalizzati il livello di coinvolgimento sindacale è <strong>def</strong>inito, di norma,<br />
dal contratto collettivo stipulato tra Azienda e sindacato e applicabile a livello di sito, che in generale<br />
<strong>def</strong>inisce pure le procedure di informazione e consultazione da attivare in questi casi. Nei siti non<br />
sindacalizzati, nel caso di modifiche organizzative conseguenti all’outsourcing, è prassi effettuare<br />
un’informativa aziendale a tutti i lavoratori, con congruo anticipo rispetto alla data prevista per<br />
l’operazione.<br />
Percentuale dei lavoratori rappresentati nel Comitato per la salute e la sicurezza, composto da<br />
rappresentanti della direzione e dei lavoratori, istituito al fine di controllare e fornire consigli sui<br />
programmi per la tutela della salute e della sicurezza del lavoratore<br />
Il miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori rientra fra i temi di costante confronto con<br />
gli organismi di rappresentanza dei lavoratori (quali, ad esempio, comitato salute e sicurezza,<br />
rappresentante dei lavoratori in materia di sicurezza, comitato aziendale dei lavoratori) a ciò preposti e<br />
costituiti in conformità alle leggi vigenti e agli accordi collettivi applicabili nei vari Paesi in cui Fiat è<br />
presente.<br />
In Italia, in particolare, la contrattazione integrativa di Gruppo, oltre a prevedere la possibilità di<br />
istituire una Commissione Prevenzione e Sicurezza del Lavoro a livello di unità produttiva, riconosce<br />
condizioni di miglior favore, sia relativamente al numero dei rappresentanti sia alle<br />
competenze/attribuzioni degli stessi, rispetto a quanto previsto dalla legge in materia di informazione e<br />
consultazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).
Tasso di infortuni sul lavoro, di malattia, di giornate di lavoro perse, assenteismo e numero totale di<br />
decessi, divisi per area geografica<br />
2008 2007 2006<br />
mondo mondo mondo<br />
Italia (Italia inclusa) Italia (Italia inclusa) Italia (Italia inclusa)<br />
Indice di frequenza (1) 1,06 0,90 1,08 0,94 1,26 0,98<br />
Indice di gravità (2) 0,33 0,25 0,28 0,23 0,28 0,22<br />
Episodi mortali 2 2 – 3 – –<br />
(1) L’indice di frequenza è dato dal rapporto fra il numero di infortuni denunciati (cioè con assenza dal lavoro superiore ai tre giorni) e le ore di presenza al lavoro<br />
moltiplicato per 100.000.<br />
(2) L’indice di gravità è dato dal rapporto tra i giorni di assenza e le ore di presenza moltiplicato per 1.000.<br />
Nel 2008 si sono verificati due incidenti mortali occorsi a operai del Gruppo. Entrambi sono accaduti in<br />
Italia. Uno ha riguardato un dipendente di Comau durante un intervento di manutenzione presso una<br />
società esterna. Il secondo ha coinvolto un dipendente di Fiat Group Automobiles. Alla fine del 2008<br />
erano ancora in corso le fasi istruttorie da parte delle autorità competenti per l’accertamento della<br />
dinamica dei due episodi e delle relative responsabilità. Le Società coinvolte si sono adoperate per<br />
offrire il massimo supporto alle famiglie colpite dal lutto.<br />
Programmi di educazione, formazione, consulenza, prevenzione e controllo dei rischi attivati a supporto<br />
dei lavoratori, delle rispettive famiglie o della comunità, relativamente a disturbi o malattie gravi<br />
La quasi totalità delle Aziende del Gruppo partecipa a piani integrativi sanitari, nella maggior parte dei<br />
casi di tipo assicurativo. I livelli di copertura variano da Paese a Paese in relazione ai sistemi di<br />
assistenza sanitaria pubblica e a vincoli, opportunità e competitività del mercato locale. In molti Paesi,<br />
inoltre, il Gruppo Fiat fornisce interventi diretti attraverso proprie strutture medico sanitarie, ad<br />
esempio sale mediche o aree appositamente attrezzate. Vedere anche pagine 96 e 97.<br />
2008 2007 2006<br />
Spese per il miglioramento della sicurezza e delle condizioni dell’ambiente<br />
di lavoro (miglioramento degli stabili, protezione dei lavoratori, controllo<br />
degli impianti e ambiente di lavoro) e della salute dei lavoratori<br />
(spese sanitarie) (milioni di euro) 263 210 163<br />
Spese sanitarie/costo del lavoro (%) 3,5 3 2,5<br />
Numero di interventi di assistenza sanitaria 309.000 450.000 360.000<br />
Numero medio di interventi di assistenza sanitaria per dipendente 1,6 2,5 2<br />
Interventi formativi (ore) 533.000 486.000 540.000<br />
Numero di dipendenti coinvolti in interventi formativi 112.000 103.000 76.000<br />
di cui operai (%)<br />
Numero di certificazioni in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro<br />
83 84 80<br />
(OHSAS 18001)<br />
Numero di dipendenti coperti da certificazioni in materia di salute e sicurezza<br />
12 6 6<br />
sul posto di lavoro (OHSAS 18001) 17.000 13.000 10.000<br />
GRI G3 Indicatore LA7<br />
GRI G3 Indicatore LA8<br />
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 143
GRI G3 Indicatore LA9<br />
GRI G3 Indicatore LA10<br />
144<br />
La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />
Accordi formali con i sindacati relativi alla salute e alla sicurezza<br />
2008 2007 (1)<br />
Distribuzione percentuale degli accordi sindacali attinenti le materie della salute e sicurezza 5 8<br />
(1) Il valore differisce da quello pubblicato nel Rapporto di Sostenibilità 2007 per un cambiamento nei criteri di rappresentazione.<br />
Vedere anche il commento indicatore all’indicatore LA4.<br />
Numero medio di ore di formazione annue per dipendente, suddiviso per categoria di lavoratori<br />
L’investimento in formazione a supporto delle attività del Gruppo e dello sviluppo professionale delle<br />
persone è stato di circa 91 milioni di euro. Il numero dei partecipanti e delle ore di formazione erogate<br />
sono cresciuti, rispetto al 2007, rispettivamente del 14 e del 46 per cento. La media delle ore di<br />
formazione per ciascun fruitore è circa 41,5.<br />
Corsi di aggiornamento professionale (formazione tecnica/di mestiere) 68%<br />
Corsi istituzionali (corsi collegati a passaggi di carriera) 5%<br />
Corsi di lingue 11%<br />
Corsi di altro tipo 16%<br />
2008 (1) 2007 2006<br />
Totale spesa formazione:<br />
costi diretti e indiretti (migliaia di euro) 90.684 98.581 95.340<br />
Incidenza sul costo del lavoro (%) 1,2 1,4 1,3<br />
Dipendenti coinvolti in attività di formazione (n.ro) 132.574 116.000 – (*)<br />
Ore di formazione erogate 5.507.240 3.771.140 2.763.316<br />
Isvor Fiat, giornate di aula e assistenza on the job 18.686 18.360 18.505<br />
Utenti fruitori di formazione a distanza basata su sistemi web 17.825 18.780 24.685<br />
Ore di formazione a distanza basata su sistemi web erogate 89.104 223.550 118.699<br />
(1) I dati si riferiscono alla complessiva attività di formazione svolta nel Gruppo Fiat in tutto il mondo, con esclusione della formazione web based che riporta<br />
unicamente quella erogata da ISVOR. Ulteriori dettagli sono presenti in altre sezioni, ad esempio la Corporate Governance (indicatore SO3) e la salute e sicurezza<br />
sul posto di lavoro (indicatore LA8).<br />
(*) Dato non rilevato nel 2006.<br />
2008 2007<br />
Ore formazione Ore formazione<br />
Settore/Società (1) Ore formazione mondo Ore formazione mondo<br />
Italia esclusa Italia Italia esclusa Italia<br />
Fiat Group Automobiles 1.638.229 1.206.168 487.964 1.312.141<br />
Iveco 227.176 594.705 211.096 (*) 368.159 (*)<br />
CNH – Case New Holland 62.720 295.891 29.150 210.734<br />
Comau 26.868 200.570 36.287 176.679<br />
Magneti Marelli 332.641 434.606 104.439 346.011<br />
Fiat Services 13.587 54.858 58.596 63.107<br />
(1) Si riportano solo i dati relativi alle Società con significativa presenza all’estero.<br />
(*) Il valore corregge e pertanto differisce dal Rapporto di Sostenibilità 2007.
Dipendenti coinvolti nella formazione per categoria<br />
Operai 69%<br />
Impiegati e Professional 29%<br />
Manager 2%<br />
Dipendenti coinvolti nella formazione per genere<br />
Uomini 86%<br />
Donne 14%<br />
Partnership con il mondo accademico e attrazione di talenti<br />
2008 2007 2006<br />
Presentazioni di Gruppo e di Settore presso Università (n.ro) 366 113 135<br />
di cui in Italia (n.ro) 167 67 85<br />
Studenti che hanno visitato gli stabilimenti del Gruppo nel mondo (n.ro) 53.000 10.000 17.000<br />
di cui studenti universitari (n.ro) 22.100 4.000 5.000<br />
Borse di studio (n.ro) 1.148 685 636<br />
di cui erogate in Italia 351 194 185<br />
Borse di studio (milioni di euro) 2,2 1,2 1,1<br />
Borse di studio UGAF (1) (n.ro) 448 514 560<br />
Tirocini formativi (n.ro) 3.800 3.000 2.400<br />
di cui in Italia (%) 27 30 30<br />
Curricula vitae pervenuti (n.ro) 622.500 200.000 181.000<br />
Neolaureati assunti 2.191 1.649 900<br />
di cui in Italia 532 367 239<br />
(1) Associazione Seniores Aziende Fiat.<br />
Programmi per la gestione delle competenze e per promuovere una formazione/aggiornamento<br />
progressivo a sostegno dell’impiego continuativo dei dipendenti e per la gestione della fase finale<br />
delle proprie carriere<br />
Vedere il commento all’indicatore LA10 e pagina 86 e seguenti.<br />
GRI G3 Indicatore LA11<br />
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 145
GRI G3 Indicatore LA12<br />
GRI G3 Indicatore LA13<br />
Percentuale di dipendenti che ricevono regolarmente valutazioni delle performance e dello sviluppo<br />
della propria carriera<br />
Vedere pagina 86 e seguenti.<br />
Composizione degli organi di governo dell’impresa e ripartizione dei dipendenti per categoria in base a<br />
sesso, età, appartenenza a categorie protette e altri indicatori di diversità<br />
Il Codice di Condotta del Gruppo sancisce l’impegno a offrire pari opportunità nel lavoro e nell’avanzamento<br />
professionale a tutti i dipendenti. Il responsabile di ogni ufficio deve garantire che per tutti gli aspetti del<br />
rapporto di lavoro, quali l’assunzione, la formazione, la retribuzione, le promozioni, i trasferimenti e la<br />
cessazione del rapporto stesso, i dipendenti siano trattati in modo conforme alle loro capacità di soddisfare i<br />
requisiti della mansione, evitando ogni forma di discriminazione e, in particolare, discriminazione per razza,<br />
sesso, età, nazionalità, religione e convinzioni personali.<br />
La promozione delle pari opportunità fra uomini e donne nel lavoro rientra anche fra gli obiettivi di<br />
interesse comune tra Azienda e rappresentanze dei lavoratori. Nei vari Paesi questo tema è seguito<br />
nell’ambito del dialogo sociale, con le modalità previste dalle norme e dalle prassi locali. In Italia,<br />
nell’ambito del sistema partecipativo di Relazioni Industriali, <strong>def</strong>inito dall’accordo 18 marzo 1996,<br />
concluso tra Fiat S.p.A., in nome e per conto delle Società interessate dalla contrattazione di Gruppo<br />
e le Organizzazioni Sindacali Nazionali Fim, Fiom, Uilm e Fismic e le rispettive RSU è stata prevista la<br />
costituzione di organismi di partecipazione a composizione mista (rappresentanti dell’Azienda e dei<br />
lavoratori). Tra questi organismi si annoverano anche i Comitati Pari Opportunità, attivati nei Settori<br />
Fiat Group Automobiles e Iveco, che hanno lo scopo di: monitorare la situazione dell’occupazione<br />
femminile; studiare e promuovere iniziative; esaminare in via preventiva eventuali controversie<br />
applicative sui principi di pari opportunità. Negli altri Settori, il rapporto biennale sull’occupazione<br />
maschile e femminile viene esaminato con i sindacati nell’ambito di appositi incontri, come previsto<br />
dal Contratto Collettivo Nazionale. Vedere anche pagine 88 e 89.<br />
Composizione % uomini e donne per area<br />
2008 2007 2006<br />
Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne<br />
Mondo 84,3 15,7 84,4 15,6 83,9 16,1<br />
Italia 82,8 17,2 83,0 17,0 82,5 17,5<br />
Europa esclusa Italia 81,1 18,9 80,8 19,2 80,7 19,3<br />
Nord America 81,0 19,0 81,1 18,9 82,7 17,3<br />
Centro e Sud America 92,2 7,8 92,6 7,4 91,9 8,1<br />
Africa 78,2 21,8 78,6 21,4 79,0 21,0<br />
Asia 77,2 22,8 73,6 26,4 78,7 21,3<br />
Oceania 64,6 35,4 83,5 16,5 81,2 18,8<br />
Incidenza % donne per qualifica<br />
146<br />
La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />
2008 2007 2006<br />
mondo Italia mondo Italia mondo Italia<br />
Manager 7,9 8,9 7,2 (1) 8,0 7,6 8,0<br />
Professional 15,5 17,0 15,0 16,3 14,4 15,9<br />
Impiegati 31,8 33,5 31,4 33,1 31,0 31,1<br />
Operai 12,4 14,1 12,3 14,2 12,9 14,9<br />
Totale 15,7 17,2 15,6 17,0 16,1 17,5<br />
(1) Il valore corregge e pertanto differisce da quello pubblicato nel Rapporto di Sostenibilità 2007.
Occupazione femminile Gruppo Fiat in Italia (% di donne sul totale occupati per qualifica)<br />
2008<br />
2007<br />
1990<br />
1985<br />
2,0%<br />
1,6%<br />
4,5%<br />
5,6%<br />
8,9%<br />
8,0%<br />
8,0%<br />
14,1%<br />
14,2%<br />
13,1%<br />
13,2%<br />
14,9%<br />
15,1%<br />
17,0%<br />
17,2%<br />
2006 31,1%<br />
14,9%<br />
16,3%<br />
17,0%<br />
15,9%<br />
17,5%<br />
33,5%<br />
33,1%<br />
4,9%<br />
11,3%<br />
2000 35,1%<br />
15,4%<br />
17,9%<br />
32,7%<br />
36,1%<br />
Manager<br />
Professional<br />
Impiegati<br />
Operai<br />
Totale<br />
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 147
GRI G3 Indicatore LA14<br />
Rapporto dello stipendio base degli uomini rispetto a quello delle donne a parità di categoria<br />
In Italia il rapporto tra la retribuzione della popolazione femminile e quella maschile, a parità di<br />
qualifica, evidenzia differenze marginali. Nel caso della popolazione dirigenziale lo scostamento è<br />
inferiore al 12 per cento, dovuto in particolare al numero piuttosto limitato di dirigenti donne nelle<br />
posizioni più alte della gerarchia aziendale.<br />
Per il 2008 l’analisi del rapporto tra le retribuzioni medie, suddivise per qualifica, della popolazione<br />
femminile e di quella maschile è stata effettuata anche per Polonia e Francia che in Europa<br />
rappresentano i due principali Paesi del Gruppo per occupazione, dopo l’Italia. In Francia lo<br />
scostamento della retribuzione media della popolazione femminile rispetto a quella maschile è<br />
leggermente più significativo di quello registrato per l’Italia, fatta eccezione per la popolazione<br />
dirigenziale. In Polonia, invece, le donne operaie e professional hanno retribuzioni mediamente<br />
superiori a quelle degli uomini.<br />
Retribuzione base, Italia (*)<br />
Operai<br />
Impiegati<br />
Professional<br />
Manager<br />
148<br />
La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />
*) Confronto effettuato con riferimento alla retribuzione base. Tale voce include quanto corrisposto a ciascun lavoratore per svolgere la sua normale attività e non<br />
comprende le voci retributive legate all’anzianità aziendale, le indennità varie (anche corrisposte in relazione a particolari condizioni e a particolari orari di lavoro)<br />
e quanto erogato a titolo di bonus, una tantum o riconosciuto come benefit in natura.<br />
0,884<br />
1<br />
0,965<br />
1<br />
0,966<br />
1<br />
0,977<br />
1
Retribuzione base, Francia (**)<br />
Operai<br />
Impiegati<br />
Professional<br />
Manager<br />
Retribuzione base, Polonia (**)<br />
Operai<br />
Impiegati<br />
Professional<br />
Manager<br />
0,710<br />
1<br />
1,002<br />
(**) Confronto effettuato con riferimento alla retribuzione base. Tale voce include quanto corrisposto a ciascun lavoratore per svolgere la sua normale attività e non<br />
0,890<br />
0,906<br />
0,892<br />
comprende le indennità varie (anche corrisposte in relazione a particolari condizioni e a particolari orari di lavoro) e quanto erogato a titolo di bonus, una<br />
tantum o riconosciuto come benefit in natura.<br />
1<br />
1<br />
0,964<br />
1<br />
1<br />
0,919<br />
1<br />
1<br />
1,031<br />
1<br />
Uomini<br />
Donne<br />
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 149
GRI G3 Indicatore HR1<br />
GRI G3 Indicatore HR2<br />
GRI G3 Indicatore HR3<br />
GRI G3 Indicatore HR4<br />
GRI G3 Indicatore HR5<br />
GRI G3 Indicatore HR6<br />
150<br />
La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />
Percentuale e numero totale di accordi significativi di investimento che includono clausole sui diritti<br />
umani o che sono sottoposti a una relativa valutazione (screening)<br />
La contrattualistica del Gruppo Fiat comprende clausole specifiche che riguardano il riconoscimento e<br />
l’aderenza al Codice di Condotta del Gruppo e, limitatamente al perimetro Italia, al Modello ex D.Lgs.<br />
231/2001.<br />
Percentuale dei principali fornitori e appaltatori che sono sottoposti a verifiche in materia di diritti<br />
umani e relative azioni intraprese<br />
Vedere il Piano di Sostenibilità a pagina 39 e le iniziative avviate alle pagine 110 e 111.<br />
Ore totali di formazione dei dipendenti su politiche e procedure riguardanti tutti gli aspetti dei diritti<br />
umani rilevanti per l’attività dell’organizzazione e percentuale dei lavoratori formati<br />
Vedere il commento all’indicatore SO3.<br />
Numero totale di episodi legati a pratiche discriminatorie e azioni intraprese<br />
Nel Codice di Condotta del Gruppo Fiat sono <strong>def</strong>initi, oltre ai principi di condotta negli affari, anche gli<br />
impegni e le responsabilità dei dipendenti che confermano l’importanza del rispetto per l’individuo,<br />
conformemente alle leggi nazionali, alle Convenzioni fondamentali dell’Organizzazione Internazionale<br />
del Lavoro (O.I.L.), alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e garantiscono equità di<br />
trattamento ed escludono qualsiasi forma di discriminazione. Il Codice di Condotta sancisce che<br />
“Il responsabile di ogni ufficio deve garantire che per tutti gli aspetti del rapporto di lavoro, quali<br />
l’assunzione, la formazione, la retribuzione, le promozioni, i trasferimenti e la cessazione del rapporto<br />
stesso, i dipendenti siano trattati in modo conforme alle loro capacità di soddisfare i requisiti della<br />
mansione, evitando ogni forma di discriminazione e, in particolare, discriminazione per razza, sesso,<br />
età, nazionalità, religione e convinzioni personali”. Con riferimento alle violazioni accertate del Codice<br />
di Condotta non si segnalano incidenti nel periodo di riferimento. Vedere anche pagina 153.<br />
Identificazione delle attività in cui la libertà di associazione e contrattazione collettiva può essere<br />
esposta a rischi significativi e azioni intraprese in difesa di tali diritti<br />
Vedere pagina 100 e seguenti.<br />
Identificazione delle operazioni con elevato rischio di ricorso al lavoro minorile e delle misure adottate<br />
per contribuire alla sua eliminazione<br />
Nel rispetto delle fondamentali Convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (O.I.L.) e<br />
della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, il Gruppo non impiega lavoro minorile, ovvero non<br />
impiega persone di età inferiore a quella stabilita per l’avviamento al lavoro dalle normative del luogo<br />
in cui la prestazione lavorativa è eseguita e, in ogni caso, di età inferiore a quindici anni, fatte salve le<br />
eccezioni espressamente previste dalle convenzioni internazionali ed eventualmente dalla legislazione<br />
locale. Il Gruppo si impegna inoltre a non instaurare rapporti d’affari con fornitori che impieghino<br />
lavoro minorile, come sopra <strong>def</strong>inito. Il Gruppo Fiat non è a conoscenza di situazioni di impiego di<br />
lavoro minorile presso i suoi stabilimenti o quelli dei suoi fornitori.
Attività con alto rischio di ricorso al lavoro forzato od obbligato e misure intraprese per contribuire alla<br />
loro abolizione<br />
I principi contenuti nel Codice di Condotta del Gruppo Fiat, applicabile a tutto il Gruppo nel mondo,<br />
confermano l’importanza del rispetto per l’individuo, conformemente alle leggi nazionali, alle<br />
Convenzioni fondamentali dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (O.I.L.), alla Dichiarazione<br />
Universale dei Diritti dell’Uomo e garantiscono equità di trattamento ed escludono qualsiasi forma di<br />
discriminazione. Il Gruppo si adopera per fare in modo che i principi del Codice siano condivisi da<br />
consulenti, da fornitori e da qualsiasi altro soggetto che intrattenga rapporti stabili d’affari con il<br />
Gruppo. Il Gruppo non instaura né prosegue rapporti d’affari con chiunque rifiuti espressamente di<br />
rispettare i principi del Codice. Il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 di<br />
Fiat S.p.A. e le linee guida per l’adozione del Modello nelle Società italiane del Gruppo Fiat includono,<br />
tra le altre, le fattispecie di reato contro la personalità individuale (artt. 25 quater 1 e 25 quiquies del<br />
D.Lgs. 231/2001). Tra queste la riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù (art. 600 del codice<br />
penale), ossia l’esercizio di poteri corrispondenti a quelli del diritto di proprietà tra cui la riduzione e il<br />
mantenimento di una persona in uno stato di soggezione continuativa, costringendola a prestazioni<br />
lavorative. Dalle analisi condotte da Fiat S.p.A. e dalle Società italiane del Gruppo, ai fini del D.Lgs.<br />
231/2001, è emerso che il rischio relativo alla fattispecie di reato contro la personalità individuale<br />
appare solo astrattamente e non concretamente ipotizzabile. Il Gruppo Fiat non è a conoscenza di<br />
situazioni di ricorso al lavoro forzato presso i suoi stabilimenti o quelli dei suoi fornitori.<br />
Percentuale del personale addetto alla sicurezza che ha ricevuto una formazione sulle procedure e sulle<br />
politiche riguardanti i diritti umani rilevanti per le attività dell’organizzazione<br />
Tramite Isvor Fiat S.c.p.A., il Gruppo svolge istituzionalmente attività di formazione in materia di<br />
Corporate Governance, Codice di Condotta e Modello ex D.Lgs. 231/2001 (vedere il commento<br />
all’indicatore SO3). La materia dei diritti umani anche se non oggetto di apposita attività formativa è di<br />
fatto inclusa nei più ampi temi sopra richiamati. Il personale dedicato alla sicurezza industriale, oltre a<br />
partecipare come tutti gli altri dipendenti del Gruppo a tali percorsi formativi, è preparato per<br />
l’assolvimento dei compiti derivanti dalla peculiarità delle mansioni ad esso attribuite. Tra questi,<br />
garantire, anche da parte delle aziende appaltatrici, il rispetto delle normative locali in materia<br />
giuslavorista e previdenziale, vigenti nei Paesi in cui il Gruppo opera.<br />
Numero di violazioni dei diritti della comunità locale e azioni intraprese<br />
Nel corso del 2008, in tutto il mondo, non sono stati emessi provvedimenti di condanna in via<br />
<strong>def</strong>initiva nei confronti delle Società del Gruppo Fiat per violazioni dei diritti della comunità locale.<br />
Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione parametri del report.<br />
GRI G3 Indicatore HR7<br />
GRI G3 Indicatore HR8<br />
GRI G3 Indicatore HR9<br />
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 151
GRI G3 Indicatore SO1<br />
GRI G3 Indicatore SO2<br />
152<br />
La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />
Natura, obiettivo ed efficacia di qualsiasi programma e attività che valuta e gestisce gli impatti delle<br />
operazioni su una determinata comunità, incluse le fasi di inizio di attività, di operatività e di<br />
dismissione<br />
Indicatore non rendicontato.<br />
Percentuale e numero di divisioni interne monitorate per rischi legati alla corruzione<br />
Il Codice di Condotta del Gruppo Fiat prescrive che il Gruppo, i suoi dipendenti e gli altri destinatari del<br />
Codice si impegnino al rispetto dei più elevati standard di integrità, onestà e correttezza in tutti i<br />
rapporti all’interno e all’esterno del Gruppo. Nessun dipendente deve direttamente o indirettamente<br />
accettare, sollecitare, offrire o pagare somme di danaro o altre utilità (inclusi regali o doni, ad<br />
eccezione di oggetti commerciali comunemente accettati a livello internazionale) anche a seguito di<br />
pressioni illecite. Il Gruppo non tollera alcun tipo di corruzione nei confronti di pubblici ufficiali o<br />
qualsivoglia altra parte connessa o collegata con pubblici ufficiali, in qualsiasi forma o modo, in<br />
qualsiasi giurisdizione interessata, neanche in quelle dove tali attività siano nella pratica ammesse o<br />
non perseguite giudizialmente. Per quanto sopra, è vietato ai dipendenti e agli altri destinatari offrire<br />
omaggi commerciali, regali o altre utilità che possano costituire violazioni di leggi o regolamenti o<br />
siano in contrasto con il Codice o possano, se resi pubblici, costituire un pregiudizio, anche solo di<br />
immagine, al Gruppo. È parimenti vietato ai dipendenti e agli altri destinatari (così come ai loro<br />
familiari) l’accettazione di omaggi, regali o altri benefici che possano compromettere la loro<br />
indipendenza di giudizio. A tale fine, ogni dipendente e destinatario deve evitare situazioni in cui<br />
interessi di natura personale possano essere in conflitto con gli interessi del Gruppo. Il Modello di<br />
Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 di Fiat S.p.A. e le linee guida per l’adozione del<br />
Modello nelle Società italiane del Gruppo Fiat includono, tra le altre, le fattispecie di reato contro la<br />
Pubblica Amministrazione. Dall’analisi dei rischi condotta da Fiat S.p.A. e dalle Società del Gruppo, ai<br />
fini del D.Lgs. 231/2001, è emerso che le relazioni con la Pubblica Amministrazione rappresentano un<br />
processo sensibile. A tal fine sono stati valutati il Sistema di Controllo Interno (processi e procedure) e<br />
i requisiti organizzativi essenziali per la <strong>def</strong>inizione di un modello specifico di organizzazione, gestione<br />
e monitoraggio ai sensi del D.Lgs. 231/2001. I processi sensibili sono oggetto di regolare monitoraggio<br />
da parte degli Organismi di Vigilanza presso ogni Società del Gruppo e più in generale da parte dei<br />
Compliance Officer di ogni Settore, in occasione delle regolari verifiche sul rispetto dei principi del<br />
Codice di Condotta.
Percentuale dei lavoratori che hanno ricevuto formazione sulle politiche e procedure anti-corruzione<br />
dell’organizzazione<br />
Corporate Responsibility<br />
Nel Gruppo Fiat sono da tempo svolti corsi di formazione in cui sono diffusi i principi enunciati nel<br />
Codice di Condotta e affrontate situazioni pratiche di buon governo societario. I programmi, con<br />
particolare riferimento al D.Lgs. 231/2001 e al Codice di Condotta affrontano anche aspetti legati alle<br />
politiche e procedure anti-corruzione dell’organizzazione. Nel 2008 è stata effettuata una rivisitazione<br />
del corso on-line sul Modello ex D.Lgs. 231/2001 indirizzato ad un numero significativo di dipendenti<br />
coinvolti nei processi sensibili.<br />
Azioni intraprese in risposta a episodi di corruzione<br />
Il monitoraggio dei comportamenti lesivi dei principi del Codice di Condotta, inclusi pertanto anche<br />
quei comportamenti che rientrano nella <strong>def</strong>inizione di corruzione adottata dal GRI-G3, è garantito dalle<br />
attività di verifica degli Organismi di Vigilanza ai sensi del D.Lgs. 231/2001, dell’Internal Audit e dei<br />
Compliance Officer in ogni Settore del Gruppo, nonché dall’applicazione della “Procedura Gestione<br />
Denunce” entrata in vigore nel 2005. Tutte le violazioni ai principi del Codice di Condotta sono<br />
sanzionate con azioni disciplinari commisurate alla gravità della violazione e nel rispetto del Contratto<br />
Collettivo Nazionale di Lavoro, nonché della legislazione in vigore nei singoli Paesi.<br />
Nel 2008 non sono stati rilevati casi riconducibili a fenomeni di corruzione. Per la questione relativa<br />
alla partecipazione di alcune Società del Gruppo Fiat dei Settori CNH - Case New Holland ed Iveco al<br />
programma Oil for Food, vedere l’indicatore SO8.<br />
Violazioni del Codice di Condotta<br />
Per completezza di informazione si riportano le violazioni del Codice di Condotta indagate nel 2008,<br />
di fatto principalmente ascrivibili a casi di abuso di beni aziendali e comportamento scorretto dei<br />
dipendenti, carenze di controllo sulla rete di vendita e nei processi di selezione dei fornitori.<br />
Nella tabella seguente sono riepilogati i casi di violazione del Codice di Condotta conseguenti a<br />
denunce o rilevati in occasione di attività di verifica dell’Internal Audit o dei Compliance Officer dei<br />
Settori.<br />
2008 2007 2006<br />
Violazioni del Codice di Condotta<br />
N.ro segnalazioni pervenute 69 57 58<br />
di cui violazioni accertate e sanzionate con azioni disciplinari<br />
di cui violazioni accertate che hanno determinato un’azione di rafforzamento<br />
7% 12% 21%<br />
del Sistema di Controllo Interno 20% 23% 12%<br />
Dipendenti coinvolti in casi di violazioni accertate e non conseguenti a denunce<br />
Verifiche sull’ambiente di controllo<br />
95 112 71<br />
Business Ethics Audit 19 28 6<br />
GRI G3 Indicatore SO3<br />
Totale formazione Formazione in aula Formazione on line<br />
2008 2007 2006 2008 2007 2006 2008 2007 2006<br />
Ore 39.241 4.936 13.813 4.367 823 826 34.874 4.113 12.987<br />
Dipendenti coinvolti 6.887 2.656 6.326 627 549 538 6.260 2.107 5.788<br />
GRI G3 Indicatore SO4<br />
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 153
GRI G3 Indicatore SO5<br />
GRI G3 Indicatore SO6<br />
GRI G3 Indicatore SO7<br />
154<br />
La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />
Posizioni sulla politica pubblica, partecipazione allo sviluppo di politiche pubbliche e pressioni<br />
esercitate<br />
Nel rispetto del Codice di Condotta del Gruppo Fiat “I rapporti con le istituzioni pubbliche devono<br />
essere gestiti soltanto dalle funzioni e dai dipendenti a ciò delegati; tali rapporti debbono essere<br />
trasparenti e ispirati ai valori di Gruppo. Omaggi o cortesie (laddove ammessi dalla normativa vigente)<br />
nei confronti di rappresentanti di istituzioni pubbliche dovranno essere di modico valore e<br />
proporzionati al caso e, comunque, tali da non poter essere interpretati come finalizzati ad acquisire<br />
indebiti vantaggi per il Gruppo. Il Gruppo agisce in piena collaborazione con organismi normativi e<br />
governativi nel contesto del loro legittimo ambito di attività. Qualora una o più Società del Gruppo sia<br />
assoggettata a legittime ispezioni condotte da autorità pubbliche, il Gruppo coopererà pienamente.<br />
Qualora un’istituzione pubblica sia cliente o fornitore di una Società del Gruppo, quest’ultima deve<br />
agire nel rigoroso rispetto delle leggi e norme che regolano l’acquisto o la vendita di beni e/o servizi a<br />
quella particolare istituzione pubblica. Qualsiasi attività di lobby può essere svolta soltanto ove<br />
permesso e nel rigoroso rispetto delle leggi vigenti e, in ogni caso, in conformità al Codice e alle<br />
eventuali procedure specificamente prescritte dal Gruppo.”<br />
Totale dei contributi finanziari e benefici prestati a partiti politici e relative istituzioni per Paese<br />
Il Codice di Condotta del Gruppo sancisce che “Qualsiasi rapporto del Gruppo Fiat con Organizzazioni<br />
Sindacali, partiti politici e loro rappresentanti o candidati deve essere improntato ai più elevati principi<br />
di trasparenza e correttezza. Sono ammessi contributi economici da parte del Gruppo solo se imposti o<br />
espressamente permessi dalla legge e, in quest’ultimo caso, autorizzati dai competenti organi societari<br />
di ogni Società del Gruppo. Eventuali contributi da parte di dipendenti del Gruppo, così come l’attività<br />
da essi prestata, sono da intendersi esclusivamente versati a titolo personale e volontario”.<br />
Numero totale di azioni legali riferite a concorrenza sleale, anti-trust e pratiche monopolistiche e<br />
relative sentenze<br />
Il Gruppo Fiat riconosce l’importanza fondamentale di un mercato competitivo e si impegna a<br />
rispettare le norme di legge sulla concorrenza applicabili ove opera. Il Gruppo e i suoi dipendenti<br />
evitano pratiche (creazione di cartelli, spartizioni di mercati, limitazioni alla produzione o alla vendita,<br />
accordi condizionati eccetera) tali da rappresentare una violazione delle leggi sulla concorrenza.<br />
Nell’ambito della concorrenza, il Gruppo non viola consapevolmente diritti di proprietà intellettuale<br />
di terzi.<br />
Nel corso del 2008, in tutto il mondo, non sono stati emessi provvedimenti di condanna in via<br />
<strong>def</strong>initiva nei confronti delle Società del Gruppo Fiat per violazioni di normative in materia di<br />
concorrenza sleale, proprietà intellettuale e anti-trust.<br />
Per la costruzione dell’indicatore si rimanda alla sezione parametri del report.
Valore monetario delle sanzioni significative e numero totale di sanzioni non monetarie per non<br />
conformità a leggi o regolamenti<br />
Nel corso del 2008, in tutto il mondo, sono stati emessi alcuni provvedimenti di condanna in via<br />
<strong>def</strong>initiva nei confronti delle Società del Gruppo Fiat non rientranti tra le casistiche previste dagli<br />
indicatori EN28, HR9, PR2, PR4, PR7, PR8, PR9, SO7.<br />
In particolare, si segnalano: tre provvedimenti di condanna di importo non significativo per<br />
diffamazione che hanno riguardato la Società Editrice La Stampa; alcuni provvedimenti in materia di<br />
lavoro, prevalentemente relativi alla gestione amministrativa del personale, per un importo<br />
complessivo di 1.120.000 euro; alcuni provvedimenti relativi a contenziosi con consumatori finali e<br />
ex-dealer per un importo totale di 785.000 euro.<br />
Si segnala inoltre che nel 2008 si è conclusa, con la sottoscrizione di due accordi transattivi con la<br />
SEC (1) e il Dipartimento di Giustizia (DOJ), la questione relativa alla partecipazione di alcune Società<br />
del Gruppo Fiat, Settori CNH - Case New Holland ed Iveco al programma Oil for Food. A seguito di una<br />
relazione (presentata nell’ottobre 2006) dell’Independent Inquiry Committee into the United Nations<br />
Oil-for-Food Program sulla condotta di circa duemila società coinvolte tra il 1999 ed il 2002 nel<br />
programma ONU chiamato Oil for Food, secondo cui alcune di tali società erano state parte di contratti<br />
per cui sarebbero state pagate indebitamente somme di denaro a favore del governo iracheno<br />
dell’epoca, nel febbraio del 2006 la SEC aveva iniziato nei confronti di un numero rilevante di società,<br />
tra cui alcune del Gruppo Fiat, un’indagine poi affiancata da analoga iniziativa del DOJ statunitense.<br />
Il Gruppo Fiat, che ha sempre cooperato con le autorità USA, ha negoziato la chiusura della vicenda<br />
con dette autorità addivenendo nel 2008 a un accordo transattivo che ha determinato il pagamento, da<br />
parte delle Società del Gruppo Fiat, di un importo complessivo di 13 milioni di euro (equivalente a 17<br />
milioni di dollari statunitensi). I documenti transattivi danno atto dell’alto livello di cooperazione delle<br />
Società del Gruppo Fiat e del notevole rafforzamento dei programmi di compliance e del sistema di<br />
controllo interno del Gruppo, rispetto all’epoca in cui si sono svolti i fatti.<br />
(1) La Securities and Exchange Commission (Commissione per i Titoli e gli Scambi) è l'ente governativo statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori.<br />
Fasi del ciclo di vita dei prodotti/servizi per i quali gli impatti sulla salute e sicurezza sono valutati per<br />
promuovere il miglioramento e percentuale delle principali categorie di prodotti/servizi soggetti a tali<br />
procedure<br />
Vedere il Piano di Sostenibilità a pagina 35 e seguenti, e le iniziative avviate a pagina 57 e seguenti.<br />
Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non-conformità a regolamenti e codici volontari<br />
riguardanti gli impatti sulla salute e sicurezza dei prodotti/servizi durante il loro ciclo di vita<br />
Nel corso del 2008, in tutto il mondo, sono stati emessi provvedimenti di condanna a carico delle<br />
Società del Gruppo Fiat per responsabilità per danni da prodotti difettosi per un valore monetario<br />
complessivo di circa 500 mila euro.<br />
Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione parametri del report.<br />
Tipologia di informazioni relative ai prodotti e servizi richiesti dalle procedure e percentuale di prodotti<br />
e servizi significativi soggetti a tali requisiti informativi<br />
Indicatore non applicabile.<br />
Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non-conformità a regolamenti o codici volontari<br />
riguardanti le informazioni e le etichettature dei prodotti/servizi<br />
Indicatore non applicabile.<br />
GRI G3 Indicatore SO8<br />
GRI G3 Indicatore PR1<br />
GRI G3 Indicatore PR2<br />
GRI G3 Indicatore PR3<br />
GRI G3 Indicatore PR4<br />
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 155
GRI G3 Indicatore PR5 Pratiche relative alla customer satisfaction, inclusi i risultati delle indagini volte alla sua misurazione<br />
156 La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />
Casi gestiti nel 2008 dal call center per i Settori Fiat Group Automobiles e CNH - Case New Holland<br />
per area geografica<br />
Italia 257.506<br />
Europa, esclusa Italia 220.872<br />
Nord America 43.107<br />
Asia 20.015<br />
Africa 2.293<br />
Centro e Sud America 607<br />
Oceania 158<br />
Resto del mondo 2.331<br />
Totale 546.889<br />
clienti coinvolti in indagini di soddisfazione (%) 15<br />
Indice di soddisfazione (1-10) 8<br />
numero di addetti al call centre 511<br />
totale ore di formazione per gli addetti al call centre 41.858<br />
tempo medio di risposta del call centre (sec.) 24<br />
tempo di fermo auto (total vehicle downtime) (giorni) 3,4<br />
Numero di contatti gestiti dal Customer Services Center di Fiat Group Automobiles, per modalità di<br />
contatto<br />
telefono 3.064.100<br />
web 100.316<br />
chat 1.047<br />
sms 237.833<br />
altri canali 33.638<br />
Totale 3.436.934
Casi gestiti dal Customer Center Iveco nel 2008<br />
Assistance Non-Stop – Europa, per area geografica<br />
Regno Unito 26.925<br />
Italia 18.894<br />
Spagna 16.197<br />
Germania 8.966<br />
Francia 5.282<br />
Altri Paesi 9.124<br />
Totale 85.388<br />
clienti coinvolti in indagini di soddisfazione per il servizio Assistance Non-Stop - Europa (%) 16<br />
Indice di soddisfazione (1-10) 9<br />
addetti al Customer Centre Iveco (numero) 108<br />
totale ore di formazione per gli addetti al call centre (ore) 8.640<br />
tempo medio di risposta del call centre (sec.) 19<br />
tempo medio di risposta del servizio Contact Us (e-mail) (ore) 24<br />
tempo di fermo macchina (veicoli riparati entro 8 ore) (%) 80<br />
Contatti gestiti dal Customer Center Iveco, per modalità di contatto<br />
telefono 639.139<br />
sms 132.465<br />
fax 273.470<br />
e-mail 74.155<br />
Totale 1.119.229<br />
Vedere anche pagina 106 e seguenti.<br />
Programmi di conformità a leggi, standard e codici volontari relativi all’attività di marketing incluse la<br />
pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione<br />
Il Gruppo Fiat riconosce il ruolo sociale della comunicazione pubblicitaria e sceglie volontariamente di<br />
adottare e incoraggiare valori e atteggiamenti positivi e responsabili. Il Codice Etico della pubblicità del<br />
Gruppo Fiat, adottato nel 1993 e costantemente aggiornato, si propone di individuare le regole di<br />
riferimento e di applicare le linee guida in tutte le attività di comunicazione verso il pubblico. In quanto<br />
membro attivo dell’UPA (Unione Pubblicitari Associati), promotrice dell’Istituto di Autodisciplina<br />
Pubblicitaria, il Gruppo Fiat aderisce inoltre al Codice di Autodisciplina Pubblicitaria rispettando le iniziative<br />
e le decisioni che vengono assunte dal Comitato di Controllo e dal Giurì che ne è l’organo giudicante.<br />
GRI G3 Indicatore PR6<br />
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 157
GRI G3 Indicatore PR7<br />
GRI G3 Indicatore PR8<br />
GRI G3 Indicatore PR9<br />
158 La performance in numeri Indicatori di performance sociale<br />
Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non-conformità a regolamenti o codici volontari<br />
riferiti all’attività di marketing<br />
Si segnala un caso di sanzione amministrativa di importo non significativo (34 mila euro), applicata<br />
dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Italiana per pubblicità ingannevole e relativa ad<br />
un messaggio pubblicitario ove erano state riscontrate delle incongruenze tra il testo e le vetture<br />
raffigurate. Si segnalano inoltre altri due casi similari rilevati dall’ Advertising Standards Authority<br />
inglese che non hanno comunque comportato sanzioni amministrative nei confronti delle Società del<br />
Gruppo.<br />
Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione parametri del report.<br />
Numero di reclami documentati relativi a violazioni della privacy e a perdita dei dati dei consumatori<br />
Nel corso del 2008, in tutto il mondo, non sono stati emessi provvedimenti di condanna in via<br />
<strong>def</strong>initiva nei confronti delle Società del Gruppo Fiat per violazioni della normativa sulla privacy. Per la<br />
costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione parametri del report.<br />
Valore monetario delle principali sanzioni per non conformità a leggi o regolamenti riguardanti la<br />
fornitura e l’utilizzo di prodotti o servizi<br />
Nel corso del 2008, in tutto il mondo, sono stati emessi provvedimenti di condanna in via <strong>def</strong>initiva nei<br />
confronti delle Società del Gruppo Fiat per responsabilità contrattuale in genere e casi di risoluzione di<br />
contratti con dealer per un valore monetario complessivo di circa 1.240.000 euro.<br />
Si segnala inoltre un arbitrato riguardante la risoluzione di un contratto di servizi per il Settore<br />
CNH - Case New Holland che ha comportato sino ad ora un esborso complessivo di circa 71 milioni di<br />
dollari statunitensi (55 dei quali pagati a fine 2007). La Società ritiene che il potenziale ulteriore esborso<br />
relativo a questa procedura non superi i 5 milioni di dollari statunitensi.<br />
Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione parametri del report.
Lettera di attestazione del Bilancio<br />
di Sostenibilità<br />
Il presente Bilancio di Sostenibilità è stato oggetto di esame da parte della società SGS Italia S.p.A. (1)<br />
che opera come organismo indipendente di verifica, prova, analisi e certificazione di beni, servizi e<br />
sistemi. Lo scopo della verifica è riportato nella lettera di seguito illustrata.<br />
(1) L’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A., Sergio Marchionne è Presidente del Consiglio di Amministrazione di SGS S.A.<br />
Lettera di attestazione del Bilancio di Sostenibilità 159
Indice dei contenuti GRI-G3<br />
160 Indice dei contenuti GRI-G3<br />
La Global Reporting Initiative (GRI) è un processo multi-stakeholder per lo sviluppo e la divulgazione di<br />
linee guida per i Bilanci Sociali. Le linee guida sono destinate all’uso volontario da parte delle<br />
organizzazioni per la divulgazione di informazioni sulle attività, prodotti e servizi, su tre dimensioni:<br />
economica, ambientale e sociale. Rappresentano uno standard di contenuto che supporta<br />
l’organizzazione nella redazione del Bilancio di Sostenibilità, promuovendone la comparabilità nel<br />
tempo e fra organizzazioni similari.<br />
La linea guida GRI-G3 oltre ad individuare i principi di redazione del Bilancio Sociale, ne descrive i<br />
contenuti sviluppandoli in: strategia e analisi, profilo dell'organizzazione, parametri del report,<br />
governance, coinvolgimento degli stakeholder e indicatori di performance economici, ambientali e<br />
sociali.<br />
Di seguito viene presentato uno schema di sintesi dei principali contenuti del Bilancio di Sostenibilità.<br />
Per ogni indicatore è riportata una descrizione sintetica del contenuto e il riferimento alla pagina del<br />
Bilancio di Sostenibilità 2008 o ad altra documentazione disponibile.<br />
1. Strategia e analisi<br />
2. Profilo dell’organizzazione<br />
3. Parametri del report<br />
Profilo del Bilancio<br />
Obiettivo e perimetro<br />
Assurance<br />
4. Governance, impegni,<br />
coinvolgimento degli Stakeholder<br />
Governance<br />
Impegno in iniziative esterne e<br />
coinvolgimento degli stakeholder<br />
Indicatore GRI Riferimento<br />
1.1, 1.2<br />
- pag. 6, 26-41<br />
- Bilancio Consolidato e d’Esercizio al<br />
31 dicembre 2008 - Principali rischi e<br />
incertezze cui Fiat S.p.A. e il Gruppo<br />
sono esposti<br />
2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5, 2.6, 2.7, 2.8, 2.9, 2.10 - pag. 10-25, 135-136<br />
- Bilancio Consolidato e d’Esercizio al<br />
31 dicembre 2008 - Il 2008 in sintesi;<br />
Azionisti; Nota Integrativa al Bilancio<br />
Consolidato, Informazioni per area<br />
geografica (Nota 32)<br />
- Relazione sulla Corporate<br />
Governance, Febbraio 2009, pag. 4-6<br />
3.1, 3.2, 3.3, 3.4<br />
3.5, 3.6, 3.7, 3.8, 3.9, 3.10, 3.11<br />
3.13<br />
4.1, 4.2, 4.3, 4.4, 4.5, 4.6, 4.7, 4.8, 4.9, 4.10<br />
4.11, 4.12, 4.13, 4.14, 4.15, 4.16, 4.17<br />
pag. 120-121<br />
pag. 24-25, 120-121<br />
pag. 159<br />
- pag. 26-28, 30<br />
- Relazione sulla Corporate Governance,<br />
Febbraio 2009<br />
- www.fiatgroup.com<br />
- pag. 28, 86-93, 104-117<br />
- www.fiatgroup.com
Indicatori di Performance<br />
Economica<br />
Performance economica<br />
Presenza sul mercato<br />
Impatti economici indiretti<br />
Indicatori di Performance<br />
Ambientale<br />
Materie Prime<br />
Energia<br />
Acqua<br />
Biodiversità<br />
Emissioni, scarichi, rifiuti<br />
Prodotti e servizi<br />
Conformità<br />
Trasporti<br />
Generale<br />
Indicatori di Performance<br />
Sociale<br />
Pratiche di lavoro e condizioni<br />
di lavoro adeguate<br />
Occupazione<br />
Relazioni Industriali<br />
Salute e Sicurezza sul lavoro<br />
Formazione e Istruzione<br />
Diversità e Pari Opportunità<br />
Diritti umani<br />
Pratiche di investimento e<br />
approvvigionamento<br />
Non discriminazione<br />
Libertà di associazione e<br />
contrattazione collettiva<br />
Lavoro minorile<br />
Lavoro forzato<br />
Pratiche di sicurezza<br />
Diritti delle popolazioni indigene<br />
Società<br />
Collettività<br />
Corruzione<br />
Contributi politici<br />
Comportamenti anti-collusivi<br />
Conformità<br />
Responsabilità di prodotto<br />
Salute e sicurezza dei consumatori<br />
Etichettatura di prodotti e servizi<br />
Marketing communication<br />
Rispetto della privacy<br />
Conformità<br />
Indicatore GRI Riferimento<br />
EC1, EC2, EC3, EC4<br />
EC5, EC6, EC7<br />
EC8, EC9<br />
EN1, EN2<br />
EN3, EN4, EN5, EN6, EN7<br />
EN8, EN9, EN10<br />
EN11, EN12, EN13, EN14, EN15<br />
EN16, EN17, EN18, EN19, EN20, EN21,EN22,<br />
EN23, EN24, EN25<br />
EN26, EN27<br />
EN28<br />
EN29<br />
EN30<br />
LA1, LA2, LA3<br />
LA4, LA5<br />
LA6, LA7, LA8, LA9<br />
LA10, LA11, LA12<br />
LA13, LA14<br />
HR1, HR2, HR3<br />
HR4<br />
HR5<br />
HR6<br />
HR7<br />
HR8<br />
HR9<br />
SO1<br />
SO2, SO3, SO4<br />
SO5, SO6<br />
SO7<br />
SO8<br />
PR1, PR2<br />
PR3, PR4, PR5<br />
PR6, PR7<br />
PR8<br />
PR9<br />
pag. 121, 123<br />
pag. 124-126<br />
pag. 126<br />
pag. 127<br />
pag. 127-128<br />
pag. 128-129<br />
pag. 129-130<br />
pag. 130-134<br />
pag. 134<br />
pag. 134<br />
pag. 134<br />
pag. 134<br />
pag. 135, 139, 140<br />
pag. 140-142<br />
pag. 142-144<br />
pag. 144-146<br />
pag. 146, 148<br />
pag. 150<br />
pag. 150<br />
pag. 150<br />
pag. 150<br />
pag. 151<br />
pag. 151<br />
pag. 151<br />
pag. 152<br />
pag. 152-153<br />
pag. 154<br />
pag. 154<br />
pag. 155<br />
pag. 155<br />
pag. 155-156<br />
pag. 157-158<br />
pag. 158<br />
pag. 158<br />
Indice dei contenuti GRI-G3 161
162<br />
Contatti<br />
Fiat S.p.A. - Sede Centrale<br />
Via Nizza, 250 - 10126 Torino (Italia)<br />
tel. +39 011 00.61111<br />
sito web www.fiatgroup.com<br />
Questa edizione del Bilancio di Sostenibilità è disponibile all’indirizzo: www.fiatgroup.com,<br />
informazioni e approfondimenti, nonché copie cartacee possono essere richiesti a:<br />
Fiat Group Corporate Communications<br />
Via Nizza 250 - 10126 Torino (Italia)<br />
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163
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Ginevra, Svizzera<br />
Coordinamento editoriale<br />
Frenda Advertising<br />
Torino, Italia<br />
Stampa<br />
Arti Grafiche Giacone<br />
Chieri (TO), Italia<br />
Stampato in Italia<br />
Marzo 2009<br />
Stampato su carta Satimat Green delle Cartiere Arjowiggins<br />
60% fibre certificate 40% fibre derivanti da foreste gestite in maniera sostenibile
Fiat S.p.A.<br />
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