Sostenibilita?_ITA_def:Layout 1 - FIAT SpA
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75% di<br />
fornitori coinvolti in<br />
Italia nel progetto<br />
cambio resa<br />
-25% di<br />
mezzi in entrata negli<br />
stabilimenti Fiat<br />
Group Automobiles<br />
in Italia, pari a:<br />
-60 mila<br />
km/giorno percorsi,<br />
corrispondenti a:<br />
-54 mila<br />
kg/giorno di CO 2<br />
emessa<br />
Nell’ambito del container management, la<br />
sostituzione di vecchi contenitori con contenitori<br />
plastici ha consentito la riduzione dell’uso di<br />
materiale metallico e di cartone con benefici<br />
apprezzabili sul fronte ambientale. Non solo, ma le<br />
migliori caratteristiche di impilabilità dei nuovi<br />
contenitori plastici standard in fase di trasporto<br />
consentono un uso più efficiente dei mezzi con la<br />
conseguente riduzione dei costi e delle emissioni.<br />
Tra l’altro i nuovi contenitori plastici di tipo<br />
“abbattibile” permettono una razionalizzazione dei<br />
viaggi di ritorno che di solito avvengono con<br />
contenitori vuoti. Questi, infatti, possono essere<br />
ripiegati liberando così spazio sul mezzo. Le attività<br />
di reingegnerizzazione sono state estese ai<br />
contenitori metallici e orientate a migliorare il<br />
dimensionamento del contenitore, ottimizzando<br />
così la saturazione del volume di carico dei camion,<br />
e a studiare la costruzione di contenitori in ottica di<br />
riduzione del peso a parità di capacità unitaria.<br />
La diminuzione così ottenuta ha consentito di<br />
ridurre il metallo (circa 800 tonnellate in meno per<br />
ogni modello da attrezzare) e il peso trasportato da<br />
ogni camion (16 per cento medio in meno) con un<br />
beneficio evidente in termini di minori emissioni in<br />
atmosfera e di risparmio di combustibile.<br />
Trasporti<br />
Diversi progetti sono stati realizzati nel 2008 per<br />
ridurre le emissioni derivanti dai trasporti: dal<br />
container management alla variazione delle<br />
condizioni di resa per consentire la migliore<br />
saturazione dei mezzi, al bilanciamento e<br />
80 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente<br />
saturazione dei trasporti “intersezionali” tra gli<br />
stabilimenti di Fiat Group Automobiles, fino ad<br />
arrivare ad applicazioni di trasporto intermodali<br />
con ricorso a mezzi di trasporto alternativi (treno<br />
e nave) a minore impatto ambientale. Queste<br />
iniziative si aggiungono a quelle già realizzate<br />
negli anni passati come la creazione di i-FAST,<br />
Società del Gruppo Fiat che utilizza una flotta<br />
propria di mezzi Euro III-V a limitato impatto<br />
ambientale per il trasporto delle vetture.<br />
Inoltre, nel 2008 il progetto cambio resa,<br />
inizialmente rivolto ai fornitori italiani, è stato<br />
progressivamente esteso a quelli europei, coprendo<br />
così circa il 60 per cento dei volumi di trasporto.<br />
Con questa iniziativa la responsabilità del<br />
trasporto dei materiali destinati alla produzione<br />
passa dal fornitore agli stabilimenti del Gruppo.<br />
Si ottimizza così il numero dei viaggi grazie a una<br />
maggiore sinergia. Con il progetto cambio resa si<br />
stima una riduzione degli spostamenti di circa 25<br />
mila chilometri al giorno e delle emissioni di CO 2<br />
di circa 22 mila chilogrammi al giorno (dato<br />
riferito all’Europa, Italia esclusa).<br />
Intermodalità nei trasporti<br />
Per favorire forme di trasporto alternativo a quello su<br />
gomma, Fiat Group Automobiles ha attivato nel 2008 un<br />
progetto di intermodalità sulla tratta italiana Melfi-Termini<br />
Imerese, promuovendo l’uso della nave tra Napoli e<br />
Palermo. Circa 16 mezzi al giorno a regime sono caricati su<br />
traghetti con una riduzione dell’inquinamento (circa 14 mila<br />
chilometri al giorno in meno percorsi su strada e più di 12<br />
mila chilogrammi di CO2 risparmiati) e l’aumento della<br />
sicurezza stradale su una tratta considerata particolarmente<br />
critica. Altri studi legati all’intermodalità ferrovia/strada/mare<br />
sono in corso per estenderne l’applicazione.<br />
Milk Run per Maserati<br />
Il processo di ritiro dei materiali dal fornitore diretti verso<br />
lo stabilimento e il magazzino Maserati, già da alcuni anni<br />
è organizzato con la tecnica del Milk Run (giro del latte).<br />
Su tutto il territorio europeo i fornitori sono stati suddivisi<br />
per area geografica e i ritiri dei materiali tengono conto di<br />
un percorso ottimale dei mezzi che massimizza la<br />
saturazione dei volumi e minimizza il tempo necessario<br />
per visitare tutti i fornitori della stessa area geografica. Tale<br />
processo è stato reso possibile grazie alla sinergia nei<br />
trasporti consolidatasi tra Maserati, SAIMA e i principali<br />
fornitori europei.