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Sostenibilita?_ITA_def:Layout 1 - FIAT SpA

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FASI<strong>FIAT</strong><br />

A conferma dell’attenzione del Gruppo Fiat per la tutela della<br />

salute dei propri dipendenti, a fine 2008 è stato presentato<br />

FASI<strong>FIAT</strong>, Fondo di assistenza sanitaria a cui 70 mila operai<br />

e impiegati in Italia e i loro familiari potranno aderire per<br />

integrare le prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale.<br />

Il Fondo, che nasce da un accordo tra Fiat S.p.A. e le<br />

Organizzazioni Sindacali metalmeccaniche, è finanziato<br />

principalmente dall’Azienda oltre che da un contributo del<br />

dipendente e rimborsa le spese che il Sistema Sanitario<br />

Nazionale lascia a carico del cittadino in caso di utilizzo delle<br />

strutture pubbliche. In caso di utilizzo di strutture private<br />

convenzionate con il Fondo, garantisce inoltre il pagamento<br />

diretto, senza anticipo da parte dell’assistito, delle spese<br />

sanitarie, nonché il rimborso parziale di quelle sostenute<br />

presso strutture private scelte dall'assistito.<br />

Una Centrale Operativa coordina la disponibilità di oltre 220<br />

case di cura, più di 700 poliambulatori, centri diagnostici e<br />

laboratori di analisi, 3.500 medici specialisti e odontoiatri<br />

convenzionati e fornisce un servizio di guardia medica 24 ore<br />

su 24 tutto l’anno.<br />

Le prestazioni sono previste entro elevati massimali ed<br />

è anche previsto il rimborso di visite specialistiche e cure<br />

odontoiatriche, oltre che di lenti da vista. Il Fondo garantisce<br />

infine programmi di prevenzione con check-up periodici e un<br />

pacchetto maternità.<br />

La struttura del Fondo è di tipo paritetico, con organi<br />

amministrativi composti in egual misura da rappresentanti<br />

delle Società e dei lavoratori del Gruppo.<br />

La salute passa anche dall’ergonomia<br />

Nel corso del 2008 sono proseguiti gli studi del<br />

Centro Ricerche Fiat (CRF) e di Elasis sulla<br />

"valutazione preventiva" del carico ergonomico per<br />

le fasi di progettazione del processo produttivo.<br />

Si è partiti da metodi esistenti, individuati a<br />

livello internazionale e attraverso una vasta<br />

sperimentazione è stato possibile sviluppare degli<br />

"strumenti metodologici di analisi ergonomica<br />

preventiva" adeguati alle caratteristiche dei<br />

diversi cicli di produzione, dei vari settori del<br />

Gruppo Fiat.<br />

Questi strumenti metodologici consentono analisi<br />

di ergonomia fisica nel modo più completo oggi<br />

possibile e se abbinati all'utilizzo di software di<br />

simulazione virtuale, dotati di manichini<br />

biomeccanici digitali, permettono di simulare le<br />

attività di lavoro valutandone l'indice di rischio<br />

ergonomico esteso a tutto il corpo.<br />

Grazie ai risultati ottenuti da questo studio è stato<br />

possibile applicare con programmi pilota la<br />

valutazione ergonomica preventiva del processo<br />

produttivo.<br />

Nello specifico, gli strumenti metodologici<br />

sviluppati sono stati utilizzati per l'analisi delle<br />

postazioni di lavoro della linea produttiva della<br />

Alfa MiTo, e allo stesso modo sono state<br />

effettuate delle verifiche ergonomiche anche per<br />

gli stabilimenti italiani di altri settori del Gruppo<br />

Fiat quali quello di Iveco a Suzzara, quello di CNH<br />

a Modena e quello di FPT Powertrain Technologies<br />

a Mirafiori (Torino).<br />

Il coinvolgimento guida il cambiamento<br />

Il coinvolgimento delle persone è la forza che guida il<br />

cambiamento. Per questo a livello di Unità Tecnologiche<br />

Elementari (UTE) nel 2008 si sono tenute specifiche<br />

convention (ProdAction) nel corso delle quali il personale<br />

ha formulato numerose proposte di miglioramento sulle<br />

tre aree: sicurezza, posto e metodo di lavoro, formazione.<br />

Il capo UTE è stato il leader della convention: ha fornito le<br />

linee guida, ascoltato gli operai e coordinato l’incontro.<br />

Nel corso dell'anno sono stati organizzati 660 incontri<br />

durante i quali sono state raccolte circa 46.000 proposte di<br />

miglioramento.<br />

Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 97

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