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Sostenibilita?_ITA_def:Layout 1 - FIAT SpA

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Attività con alto rischio di ricorso al lavoro forzato od obbligato e misure intraprese per contribuire alla<br />

loro abolizione<br />

I principi contenuti nel Codice di Condotta del Gruppo Fiat, applicabile a tutto il Gruppo nel mondo,<br />

confermano l’importanza del rispetto per l’individuo, conformemente alle leggi nazionali, alle<br />

Convenzioni fondamentali dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (O.I.L.), alla Dichiarazione<br />

Universale dei Diritti dell’Uomo e garantiscono equità di trattamento ed escludono qualsiasi forma di<br />

discriminazione. Il Gruppo si adopera per fare in modo che i principi del Codice siano condivisi da<br />

consulenti, da fornitori e da qualsiasi altro soggetto che intrattenga rapporti stabili d’affari con il<br />

Gruppo. Il Gruppo non instaura né prosegue rapporti d’affari con chiunque rifiuti espressamente di<br />

rispettare i principi del Codice. Il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 di<br />

Fiat S.p.A. e le linee guida per l’adozione del Modello nelle Società italiane del Gruppo Fiat includono,<br />

tra le altre, le fattispecie di reato contro la personalità individuale (artt. 25 quater 1 e 25 quiquies del<br />

D.Lgs. 231/2001). Tra queste la riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù (art. 600 del codice<br />

penale), ossia l’esercizio di poteri corrispondenti a quelli del diritto di proprietà tra cui la riduzione e il<br />

mantenimento di una persona in uno stato di soggezione continuativa, costringendola a prestazioni<br />

lavorative. Dalle analisi condotte da Fiat S.p.A. e dalle Società italiane del Gruppo, ai fini del D.Lgs.<br />

231/2001, è emerso che il rischio relativo alla fattispecie di reato contro la personalità individuale<br />

appare solo astrattamente e non concretamente ipotizzabile. Il Gruppo Fiat non è a conoscenza di<br />

situazioni di ricorso al lavoro forzato presso i suoi stabilimenti o quelli dei suoi fornitori.<br />

Percentuale del personale addetto alla sicurezza che ha ricevuto una formazione sulle procedure e sulle<br />

politiche riguardanti i diritti umani rilevanti per le attività dell’organizzazione<br />

Tramite Isvor Fiat S.c.p.A., il Gruppo svolge istituzionalmente attività di formazione in materia di<br />

Corporate Governance, Codice di Condotta e Modello ex D.Lgs. 231/2001 (vedere il commento<br />

all’indicatore SO3). La materia dei diritti umani anche se non oggetto di apposita attività formativa è di<br />

fatto inclusa nei più ampi temi sopra richiamati. Il personale dedicato alla sicurezza industriale, oltre a<br />

partecipare come tutti gli altri dipendenti del Gruppo a tali percorsi formativi, è preparato per<br />

l’assolvimento dei compiti derivanti dalla peculiarità delle mansioni ad esso attribuite. Tra questi,<br />

garantire, anche da parte delle aziende appaltatrici, il rispetto delle normative locali in materia<br />

giuslavorista e previdenziale, vigenti nei Paesi in cui il Gruppo opera.<br />

Numero di violazioni dei diritti della comunità locale e azioni intraprese<br />

Nel corso del 2008, in tutto il mondo, non sono stati emessi provvedimenti di condanna in via<br />

<strong>def</strong>initiva nei confronti delle Società del Gruppo Fiat per violazioni dei diritti della comunità locale.<br />

Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione parametri del report.<br />

GRI G3 Indicatore HR7<br />

GRI G3 Indicatore HR8<br />

GRI G3 Indicatore HR9<br />

La performance in numeri Indicatori di performance sociale 151

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