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C on V - Rivista IDEA

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Le 4 stagi<strong>on</strong>i nella dispensa<br />

La nostra rubrica<br />

in collaborazi<strong>on</strong>e<br />

c<strong>on</strong> il relais “Villa<br />

d’Amelia” e il suo<br />

ristorante questa<br />

settimana si occupa<br />

di quella delizia che è il fungo<br />

SCHEDA TECNICA<br />

Varietà Boletus edulis. Nomi popolari: brisa, bastardo,<br />

fungo di macchia, moccic<strong>on</strong>e, settembrino.<br />

Boletus aereus. Nomi popolari: br<strong>on</strong>zino, fungo<br />

nero, fungo di scopa, moreccio, scopino.<br />

Boletus aestivalis. Nomi popolari: ceppatello,<br />

estatino, fungo bianco, stataiolo.<br />

Boletus pinophilus. Nomi popolari: capo rosso,<br />

fungo da freddo, porcino dei pini.<br />

Uno dei porcini più pregiati è il fungo nero.<br />

Cresce da giugno a novembre in boschi<br />

di c<strong>on</strong>ifere e latifoglie, sotto querce, castagni<br />

e faggi. Ha il profumo caratteristico di tutti<br />

i porcini, ma un sapore più deciso e intenso.<br />

TRA I FORNELLI<br />

Si poss<strong>on</strong>o utilizzare per risotti e sughi per la pasta,<br />

nell’insalata, nella finanziera, c<strong>on</strong> i gamberi crudi.<br />

Adatti ad essere aggiunti nelle zuppe di patate e<br />

funghi, n<strong>on</strong>ché da fare impanati. Vi prop<strong>on</strong>iamo<br />

la ricetta dei funghi sott’olio per c<strong>on</strong>serva.<br />

Ingredienti:<br />

Un litro di vino bianco; un bicchiere di aceto di vino<br />

bianco; 50 gr di zucchero; 20 gr di sale; 10 grani<br />

di pepe nero; uno spicchio d’aglio; una foglia<br />

di alloro; un rametto di timo; olio d’oliva q.b.<br />

Portare a ebollizi<strong>on</strong>e tutti gli ingredienti (tranne l’olio!)<br />

in una pentola. Nel frattempo pulire accuratamente<br />

i funghi c<strong>on</strong> uno spazzolino per eliminare il terriccio<br />

e poi c<strong>on</strong> un canovaccio umido per pulirli<br />

completamente (n<strong>on</strong> immergerli nell’acqua!).<br />

Quando il c<strong>on</strong>tenuto della pentola inizia a bollire,<br />

buttare i funghi interi (dovremo scegliere dei funghi<br />

piccoli e di uguale misura) e farli sobbollire per circa<br />

20 minuti. Scolarli completamente per circa 30<br />

minuti, dopodiché saltarli in padella c<strong>on</strong><br />

un po’ d’olio di oliva. Sistemare i funghi nei vasetti<br />

di vetro e coprirli c<strong>on</strong> l’olio. Sterilizzare i vasetti<br />

a 85° durante dieci minuti. Il liquido di cottura<br />

può essere riutilizzato più volte per far cuocere<br />

altri porcini per c<strong>on</strong>serva.<br />

82 á 22 settembre 2011 á in cucina<br />

COME ACQUISTARLI<br />

Caratteristiche del fungo per essere acquistato:<br />

carne soda, brillante, c<strong>on</strong> profumo di sottobosco,<br />

gambo bianco e cappello marr<strong>on</strong>e intenso/nero.<br />

PER CONSERVARLI<br />

- Essiccato: pulire i funghi, tagliarli a lamine sottili<br />

e infornare a 70-80° C.<br />

- Sott’olio: rimandiamo alla ricetta in basso a sinistra.<br />

- Sott’aceto: far bollire i funghi per 2 minuti<br />

in acqua salata. Dopo di che lasciarli asciugare<br />

completamente sopra un canovaccio e sistemarli<br />

nei vasetti di vetro alternando chiodi di garofano,<br />

pepe e alloro. Coprire c<strong>on</strong> aceto bollito<br />

e intiepidito. Chiudere ermeticamente.<br />

- C<strong>on</strong>gelato: pulire i funghi, tagliarli<br />

a tocchetti e c<strong>on</strong>gelarli.<br />

COME PULIRLI<br />

N<strong>on</strong> vanno mai immersi in acqua. C<strong>on</strong> un piccolo<br />

spazzolino si deve eliminare il terriccio rimasto<br />

attaccato al fungo dopodichè, c<strong>on</strong> uno straccio<br />

umido, si poss<strong>on</strong>o pulire gambo e cappello.<br />

STORIA E CURIOSITÀ<br />

Il primo autore a descrivere nel dettaglio caratteristiche e<br />

qualità dei funghi fu Plinio il Vecchio, nella sua grande opera<br />

“Storia Naturale”. Il suo c<strong>on</strong>temporaneo Marco Gavio Apicio<br />

ne codificò una lunga serie di ricette nel “De re<br />

coquinaria”. Nella Roma antica il fungo era apprezzato dai<br />

bu<strong>on</strong>gustai ed esaltato dai letterati, come Giovenale,<br />

Plutarco e Orazio. Ma già nei secoli precedenti i funghi erano<br />

chiamati il “cibo degli dei” in Cina e avevano un posto<br />

d’<strong>on</strong>ore sulle mense di egizi e babil<strong>on</strong>esi.

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