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Il Piano Vino di Canarino (pdf) - Trentino Wine Blog

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IL PIANO VINO DI CANARINO<br />

<strong>Il</strong> Pinot Grigio e i Non Luoghi<br />

<strong>di</strong> Cosimo Piovasco <strong>di</strong> Rondò<br />

Ringrazio Clau<strong>di</strong>o che con il suo post scriptum all’intervento<br />

precedente, mi spinge a tornare sull’argomento pinotlan<strong>di</strong>a. La<br />

fotografia del famigerato cartello affisso alle porte <strong>di</strong> Roverè<br />

della Luna a cura della Strada del <strong>Vino</strong> e dei Sapori della Piana<br />

Rotaliana e della defunta <strong>Trentino</strong> Marketing, la ho trovata ieri<br />

sera sfogliando facebook al bar, fra un bicchiere e l’altro <strong>di</strong><br />

TRENTODOC (una bottiglia a mio parere piuttosto modesta:<br />

600 UNO – Concilio Vini. Ma questo a volte passa il convento).<br />

Quando la ho vista, la foto non la bottiglia, ho messo subito in<br />

or<strong>di</strong>ne alcuni pensieri da infilare in un eventuale post. Poi,<br />

stanotte, ho pensato che forse, in fin dei conti, tutti i miei<br />

pensieri sarebbero risultati ridondanti, rispetto alla forza<br />

espressiva <strong>di</strong> quella foto accompagnata dal titolo Strada<br />

California. Ma siccome le <strong>di</strong>ta mi scivolano con facilità sulla<br />

tastiera, rieccoli qui i miei pensieri <strong>di</strong> ieri sera, così come me li<br />

ero appuntati in testa.<br />

ZONA DEL PINOT GRIGIO – STRADA DEL VINO E DEI SAPORI<br />

DELLA PIANA ROTALIANA – TRENTINO. Leggendo questo<br />

cartello mi viene in mente una <strong>di</strong> quelle leggende <strong>di</strong>gitali che<br />

ancora circolano in rete. Le profezie, anzi le bufalebugie, che si<br />

autoavverano e si auoverificano. E non c’è niente da fare:<br />

provare a smontarle è tempo perduto. Non ci riesci. Dunque,<br />

c’è una poesia, si intitola Lentamente muore, scritta anni fa da<br />

una brava giornalista, e poetessa, gaùcha, Martha Medeiros.<br />

Lo<br />

scritto è carino, ma insomma non siamo alle vette della<br />

letteratura mon<strong>di</strong>ale. Eppure per qualche ragione, in rete,<br />

questa poesia è stata attribuita a Pablo Neruda. Ci cascò<br />

perfino un colto e raffinato parlamentare italiano che la citò,<br />

attribuendola al Nobel, in un suo memorabile intervento in<br />

aula. Da dove abbia avuto inizio questa bufala letteraria è<br />

<strong>di</strong>fficile <strong>di</strong>rlo. Ma ancora oggi, nonostante le numerose<br />

precisazioni degli e<strong>di</strong>tori che in giro per il mondo curano<br />

l’opera<br />

omnia dello scrittore cileno, la rete continua ad attribuire<br />

questa poesia a Neruda. Digitare su google la chiave <strong>di</strong> ricerca<br />

lentamente muore, per credere. La bufala ormai si è<br />

autoavverata. E non c’è niente da fare. Nessuno più riesce a<br />

smontarla.<br />

Torniamo a Pinotlan<strong>di</strong>a. Leggo il post pubblicato nei giorni<br />

scorsi dall’amico Primo Oratore, sull’ottimo Osservatorio del<br />

<strong>Vino</strong>. <strong>Il</strong> blogger racconta con mitezza e stile la sua recente<br />

visita alla Cantina Sociale <strong>di</strong> Roveré della Luna. E riassume le


parole degli amministratori e dei tecnici dell’azienda. Ad un<br />

certo punto esce fuori il <strong>di</strong>scorso del Pinot Grigio. Da quelle<br />

parti, si intuisce, sono tutti d’accordo nel considerarlo se non<br />

un autoctono, almeno un descrittore forte del territorio. “<strong>Il</strong><br />

vino<br />

veramente autoctono è … il pinot grigio. In cantina – trascrivo<br />

letteralmente dall’Osservatorio – il <strong>di</strong>rettore Gallo ha trovato<br />

vecchie carte dei mitici anni 60 che riportano il conferimento <strong>di</strong><br />

pinot grigio in quantità in cantina”. La bufalabugia, dunque, si<br />

è autoavverata: nel sentire comune, nella percezione vissuta e<br />

agita, il Pinot Grigio (vitigno internazionale che più<br />

internazionale <strong>di</strong> così si muore) è <strong>di</strong>ventato elemento<br />

identificativo, non solo economico, ma anche sociale e storico<br />

<strong>di</strong> un territorio, tanto da indurre qualcuno ad<strong>di</strong>rittura a<br />

cimentarsi in improbabili ricerche storiografiche. Dunque, a<br />

<strong>di</strong>fferenza della poesia erroneamente attribuita a Neruda, qui è<br />

facile immaginare da dove sia nata questa leggenda<br />

roveraitercooperativarotaliana.<br />

Dalla strategia commerciale – e poi<br />

produttiva – a cui si è ciecamente affidato il management<br />

deterritorializzato e deterritorializzante che guida, e ha<br />

guidato, le centrali industrialistiche del vino trentino; a cui si<br />

sono inchinate (inginocchiate e messe a novanta gra<strong>di</strong>) anche<br />

le istituzioni (Strada del <strong>Vino</strong> e Provincia, questi i due marchi<br />

che compaiono sul cartello). Si è autoavverata a tal punto,<br />

questa bufalabugia devastante – devastante perché cancella la<br />

memoria e fa piazza pulita del profilo antropologico <strong>di</strong> un<br />

territorio – da essere vissuta come una verità dogmatica.<br />

Come un’icona concettuale in<strong>di</strong>scutibile a cui affidare la<br />

rappresentazione sintetica <strong>di</strong> un territorio. Uno dei tanti, e<br />

nemmeno il più significativo, fra le migliaia <strong>di</strong> territori che nel<br />

mondo affidano le proprie fortune economiche al Pinot Grigio,<br />

dalla Val d’A<strong>di</strong>ge veronese alla California. La manipolazione<br />

culturale e sociologica si è autoavverata e si è simbolicamente<br />

iconizzata in quella scritta: Zona del Pinot Grigio. Ricerche<br />

storiche comprese.<br />

Insegnava Marc Augè, antropologo francese <strong>di</strong> un certo valore<br />

e <strong>di</strong> una certa autorevolezza, che la <strong>di</strong>stinzione fra un Luogo e<br />

un Non Luogo, da un punto <strong>di</strong> vista antropologico, passa<br />

attraverso la verifica <strong>di</strong> alcune categorie interpretative: quelle<br />

<strong>di</strong> identità, <strong>di</strong> storicità e <strong>di</strong> relazionalità. Non mi pare che il<br />

PinotGrigio-McDonald’s, potentissima macchina che produce<br />

denaro e che annichilisce storia (perché la storia non principia<br />

nei mitici anni Sessanta del secolo scorso), identità territoriale<br />

e relazionalità consapevole, riesca ad integrare<br />

significativamente nemmeno una <strong>di</strong> queste categorie.<br />

Consiglierei, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> cambiare la scritta che appare alle porte<br />

<strong>di</strong> Roverè della Luna e <strong>di</strong> sostituirla con questa: Non Luogo del<br />

Pinot Grigio. Potrebbe essere ad<strong>di</strong>rittura turisticamente più


attraente, non fosse altro perché desterebbe qualche curiosità,<br />

<strong>di</strong> quella attuale.<br />

Ps: credo sia abbastanza chiaro che tutto questo pistolotto non<br />

ha niente a che vedere né con le mie preferenze in fatto <strong>di</strong><br />

bottiglie – talvolta bevo con piacere anche qualche Pinot Grigio<br />

– né con con una mia presunta ostilità nei confronti del vitello<br />

d’oro del denaro. A cui anzi mi de<strong>di</strong>co con una certa<br />

appassionata efficacia. <strong>Il</strong> <strong>di</strong>scorso, mi auguro si sia capito, è un<br />

altro. Ma proprio un altro.<br />

Commenti<br />

#1 Pubblicato da pepe<br />

……. e basta……<br />

#2 Pubblicato da Cosimo Piovasco <strong>di</strong> Rondò<br />

e basta cosa? Rassegnati Pepe…. non la smetto subito…. !<br />

#3 Pubblicato da Gianni Morgan Usai<br />

<strong>Il</strong> massimo sarebbe il non-Pinot grijio (non-pronuncia<br />

yankee..) del non-Augè..!<br />

#4 Pubblicato da Anonimo<br />

Nei mitici anni sessanta la produzione extraregionale mon<strong>di</strong>ale<br />

<strong>di</strong> Pinot grigio era supergiù <strong>di</strong> centomila ettolitri, quella<br />

dell’autoctono teroldego ora supera i duecentomila e quella del<br />

marzemino icinquecentomila per non parlare <strong>di</strong> chardonnay (a<br />

milioni <strong>di</strong> ettolitri) del tipo trentodoc che si vuol passare<br />

simbolo del territorio….della champagne forse ah ah……..<br />

Non parliamo poi del povero Muller thurgau che <strong>di</strong> autoctono<br />

non ha nulla neanche l’età’anagrafica …..<br />

e lo hanno piantato anche in Cina……<br />

Poveri illusi, un vitigno non deve essere in un territorio da<br />

sempre se era una ciofeca ,a suo tempo e’stato tolto e<br />

sostituito con uno migliore, e il Pinot grigio migliore lo é <strong>di</strong><br />

molti se non tutti, il successo che ha avuto lo sta a<br />

<strong>di</strong>mostrare.Solo i migliori vengono piantati dappertutto!<br />

Non critichiamo il vitigno quin<strong>di</strong>, e nemmeno il territorio<br />

trentino dove ,non nei mitici anni sessanta ma prima della<br />

grande guerra ,in epoca au stroungarica e’stato coltivato ,con<br />

la sapienza e la de<strong>di</strong>zione dei nostri bisnonni lasciandoci una<br />

tra<strong>di</strong>zione che pochi ignoranti come voi vorrebbero<br />

<strong>di</strong>struggere.<br />

Ma fa lo stesso povero cosimon……i tuoi argomenti a volte<br />

buoni ma stavolta lacunosi non possono che renderti la vita un<br />

cesso come al tuo piovasco.<br />

#5 Pubblicato da Cosimo Piovasco <strong>di</strong> Rondò<br />

Varda ti, che do bele parole…;<br />

#6 Pubblicato da Patrizia<br />

Non prendertela Cosimo, si vede che troppo pinot grigio rende


volgari!<br />

#7 Pubblicato da FabFab<br />

A me sembra che il <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> Cosimo sia ineccepibile. Non ha<br />

parlato male <strong>di</strong> un vitigno ne ha auspicato che venga<br />

sra<strong>di</strong>cato.<br />

Ha espresso perpelessità a proposito dell’efficiacia <strong>di</strong> questo<br />

vitigno <strong>di</strong> rappresentare il trentino e l’enologia trentina. Non mi<br />

sembra un <strong>di</strong>scorso poi tanto fuori luogo.<br />

#8 Pubblicato da canarino titty<br />

vedevo nero…. adesso ANONIMO da una bella quadratura del<br />

cerchio.Restando fermi molti problemi gia’ svolti in profon<strong>di</strong>ta’<br />

da Cosimo…..oggi e’ una bella giornata meno nera un po<br />

grigia/o…. ma bella<br />

#9 Pubblicato da Anonimo<br />

<strong>Il</strong> volgo ti da da vivere.<br />

#10 Pubblicato da Patrizia<br />

A te, invece, la volgarità riempie la bocca e la sbavi<br />

dappertutto.<br />

#11 Pubblicato da Tex Willer<br />

Guardando la foto e conoscendo la zona due cose mi<br />

stupiscono:<br />

la prima, cosa capiranno i tedeschi che transitano da quella<br />

strada scendendo da Magré per <strong>di</strong>rigersi verso il Garda <strong>di</strong><br />

quelle parole? Perché non tradurre?<br />

la seconda: perché non vengono menzionate in quella scritta le<br />

prestigiose ( è troppo? ) cantine private trentine che si trovano<br />

lungo quella strada e che vendono vino anzi pinot grigio pure<br />

loro?<br />

P.S. Guai a te se smetti! Dov’è che potrei sparare altrimenti le<br />

mie … pallottole?<br />

Buona festa dell’ Immacolata a tutti.<br />

#12 Pubblicato da Anonimo<br />

In quanto a volgarità’ signora…..<br />

#13 Pubblicato da pinot nero<br />

Credo che il successo del pinot grigio sia nel nome, infatti la<br />

parola pinot grigio sembra abbia un effetto “viagra” sul<br />

pubblico tedesco e americano, visto che con il nome<br />

Grauburgunder o Rulaender non si venderebbe una bottiglia. Al<br />

contrario dl Pinot nero, che come Blauburgunder,<br />

Spaetburgunder o un Gevrey Chambertin qualunque si vende<br />

sempre e comunque. <strong>Il</strong> pinot grigio ha un secondo vantaggio,<br />

quello <strong>di</strong> non costare niente, <strong>di</strong> produrre molto, e che<br />

incre<strong>di</strong>bilmente nonostante sia un uva quasi rossa, per il<br />

mercato USA ha dei bellissimi riflessi ver<strong>di</strong>!!! Non bestemiate<br />

<strong>di</strong>cendo che é un grande vitigno, sta almeno tre gra<strong>di</strong>ni sotto<br />

lo chardonnay e al Riesling! Sta pure <strong>di</strong>etro ad un Manzoni!<br />

Classificare la qualità <strong>di</strong> un vitigno, con il suo successo<br />

commerciale è ri<strong>di</strong>colo, allora il miglior vino d’italia è il<br />

tavernello!!!


#14 Pubblicato da Gianni Morgan Usai<br />

W gli Incroci Manzoni..!<br />

#15 Pubblicato da pinot nero<br />

Cosimo!! Ho un commento in attesa <strong>di</strong> moderazione…..<br />

#16 Pubblicato da Cosimo Piovasco <strong>di</strong> Rondò<br />

Ecco fatto Pintot Nero … non è la prima volta che …finisci in<br />

moderazione (come i pornografi del viagra)… non capisco per<br />

quale ragione. Boh… si vede a wordpress non piace il<br />

blauburgunder…chissà… forse preferisce il Pinot Grigio…mah.<br />

Comunque eccoti sbloccato!<br />

#17 Pubblicato da canarino titty<br />

precisione chirurgica <strong>di</strong> PINOT NERO…..<br />

#18 Pubblicato da Kit Karson<br />

Ma perché continuate a rompere le balle con questa storia del<br />

pinot grigio? Non vi piace? Non bevetelo! Ma smettetela <strong>di</strong><br />

sputtanare chi lavora e si guadagna da vivere. E’ vergognosa<br />

questa vostra campagna contro il trentino e contro il lavoro <strong>di</strong><br />

noi conta<strong>di</strong>ni<br />

#19 Pubblicato da Tiger Jack<br />

Ha ragione Kit: avete stufato con questa storia del pinot grigio<br />

che rovina il trentino. In alto a<strong>di</strong>ge fanno lo stesso: il pinot<br />

grigio è l’uva a bacca bianca più <strong>di</strong>ffusa. E allora prendetevela<br />

anche con loro invece <strong>di</strong> sparare sempre merda su <strong>di</strong> noi.<br />

#20 Pubblicato da pinot nero<br />

Hai ragione ma con chardonnay 515 ha , Gewürtraminer 565<br />

ha, pinot grigio 609 ha, pinot biano 506 ha ecc ecc, non la fa<br />

da padrone, e <strong>di</strong> quei 609 ha <strong>di</strong> Pinot grogio, più. della meta<br />

sono a Salorno , Magre, Cortina, e guarda caso come soci <strong>di</strong><br />

Lavis, Mezzacorona, o Rovere della luna, finiscono proprio in<br />

<strong>Trentino</strong>……..in Alto a<strong>di</strong>ge il tanto Amato Pinot Grigio é l’uva<br />

bianca meno pagata, visto che devono poi adeguarsi ai prezzi<br />

<strong>di</strong> mercato bassi che si trovano in giro. Ma questa<br />

probabilmente è un altra storia.<br />

#21 Pubblicato da mapi<br />

La poesia “Lentamente muore” è troppo “or<strong>di</strong>naria ” perchè<br />

possa essere stata scritta da Neruda. Eppure tutti lo pensano.<br />

<strong>Il</strong> paragone tra letteratura e vino…in<strong>di</strong>ca la stessa cosa…il<br />

<strong>di</strong>scorso è chiaro, controcorrente e non fa una grinza…per chi<br />

lo vuole capire!<br />

#22 Pubblicato da castigamattacchioni<br />

A pinot nero:<strong>di</strong> pinot nero scadente venduto come vino da<br />

tavola rosso né è pieno il mondo,esattamente come il pinot<br />

grigio, e <strong>di</strong> Tavernello venduto in usa a 20 dollari non se ne<br />

vede molto! Rifletti prima <strong>di</strong> scrivere che forse è meglio per te.<br />

#23 Pubblicato da pinot nero<br />

Rifletto eccome se rifletto, ma se non capisci ciò che scrivo,<br />

non é colpa mia! Non conta a quanto lo vende gallo o<br />

costellation, o altri, conta a quanto esce dalla cantina! E il fatto<br />

che esista pessimo pinot nero, é vero, ma é colpa <strong>di</strong> chi lo


impianta in zone non vocate o <strong>di</strong> enologi non all’altezza. <strong>Il</strong><br />

pinot grigio come potenziale varietale, non é un granché già <strong>di</strong><br />

duo. Punto e basta! Ma se interpreti ciò che scrivo a tuo<br />

piacimento, invece <strong>di</strong> prendere le parole per il valore che<br />

hanno, non è colpa mia!<br />

#24 Pubblicato da Mario Crosta<br />

L’unico vino trentino venduto nei pressi <strong>di</strong> casa mia in Polonia<br />

e’ un Pinot Grigio <strong>Trentino</strong> ed e’ piu’ buono e meno caro <strong>di</strong><br />

quello d’Oltrepo <strong>di</strong> un supermercato accanto, nonche’ dei pinot<br />

grigi (occhio alle minuscole) che ormai arrivano da Ungheria,<br />

Romania, Moldova. Non ne manca mai una bottiglia in casa per<br />

mia moglie, che beve soltanto bianchi, anche se spesso fa solo<br />

da scorta nel caso mancassero altri bianchi che lei preferisce.<br />

Mi sembra, pero’, che anche Cosimo abbia scritto che talvolta<br />

gli piace, che il <strong>di</strong>scorso non verte sulle preferenze oppure su<br />

ostilita’ al vitello d’oro, ma su ben altro, invitando appunto a<br />

valutare il “ben altro”. Non c’e’ un vitigno bianco piu’<br />

internazionale <strong>di</strong> quello. Come si fa a <strong>di</strong>re che e’ tipico trentino<br />

e che quella zona e’ la zona del Pinot Grigio? Come si fa ad<br />

espiantare vigneti <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> vini tipici trentini, bianchi e rossi,<br />

per piantare sempre piu’ Pinot Grigio? Di questo passo la<br />

bio<strong>di</strong>versita’ dove va a finire?<br />

#25 Pubblicato da castigamattacchioni<br />

A Mario :i tipici trentini spiantati sono il cabernet il merlot lo<br />

chardonnay la rossara la vernaccia bianca e…le susine <strong>di</strong> dro le<br />

mele la trentina…..tutta roba presente nella pianura<br />

paludosa..dopo il riso…In collina <strong>di</strong> pinot grigio non ce n’è.Se si<br />

escludessero queste zone dalla viticoltura meglio sarebbe per<br />

tutti.<strong>Il</strong> pinot doveva rimanere dove era nella bassa atesina in<br />

provincia <strong>di</strong> Bolzano, l’unica zona vocata per questo vino(ve<strong>di</strong><br />

Kobler e i suoi prodotti).<br />

#26 Pubblicato da canarino titty<br />

castigamattacchioni,bravo….. era ora che qualcuno <strong>di</strong>cesse che<br />

vale il territorio pure x il grigio….. in<strong>di</strong>candone con sapienza i<br />

posti dove viene meglio.senno’ sa da floppa…..e per finire con<br />

questo becero egualitarismo……..che sia tutto<br />

uguale….BRAVO….<br />

#27 Pubblicato da castigamattacchioni<br />

Avete perso la parola o vi documentate?<br />

A presto.<br />

#28 Pubblicato da Franz 4<br />

<strong>Il</strong> primo che si dovrebbe documentare e’ il signore anonimo <strong>di</strong><br />

ieri sera che ha dato letteralmente i numeri circa le quantita’<br />

prodotte. E questa e’ la prova dell’incompetenza che gira nei<br />

blog come questo dove viene dato il microfono in mano a tutti<br />

senza alcun filtro.<br />

#29 Pubblicato da castigamattacchioni<br />

A Franz:non fare <strong>di</strong> ogni erba un fascio.<br />

#30 Pubblicato da Cosimo Piovasco <strong>di</strong> Rondò


Noto con piacere che, come <strong>di</strong>ce Pinot Nero, il PG è davvero<br />

come il Viagra: non solo tira sui mercati americani ma tira un<br />

sacco anche sui blog….<br />

#31 Pubblicato da armin<br />

<strong>di</strong>sclaimer: non sono neutrale per niente, oggi molto <strong>di</strong> parte,<br />

ma qualcosa la voglio aggiungere anch’io.<br />

mi <strong>di</strong>spiace se la forte <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> una varietà elimina le altre<br />

forse <strong>di</strong> più antica introduzione ma siamo molto più<br />

bio<strong>di</strong>versificati <strong>di</strong> altri territori blasonati monovitigni che tutti<br />

conoscono.<br />

mi <strong>di</strong>spiace però ancora <strong>di</strong> più che si <strong>di</strong>ca che il pinot grigio per<br />

definizione non può raggiungere la qualità <strong>di</strong> uno chardonnay,<br />

perchè la mia esperienza <strong>di</strong>ce che non è vero. basta degustare<br />

un unterebner della cantina sociale tramin o un söll <strong>di</strong> quella <strong>di</strong><br />

caldaro (scusate se cito solo realtà sudtirolesi ma questi due<br />

prodotti li osservo da anni per cui <strong>di</strong> questi sono molto sicuro).<br />

infine non è neanche più facile da coltivare, lo <strong>di</strong>co per<br />

esperienza.<br />

inoltre mi <strong>di</strong>spiace questo antagonismo tra autoctono ed<br />

internazionale come se fosse un <strong>di</strong>ffetto, se una varietà si<br />

<strong>di</strong>ffonde in quanto piace a molti e trova, non dappertutto ma in<br />

molti posti, un habitat che dà buoni risultati.<br />

alcuni miei vicini <strong>di</strong> termeno si arabbiano sempre se qualcuno<br />

dubita della provenienza dell’ononimo vitigno. io invece, che<br />

potrei anche approfittarne della presunta provenienza <strong>di</strong>co<br />

(anche a loro): non mi interessa che il gewürztraminer sia <strong>di</strong><br />

termeno, importante è che si trovi bene nel mio vigneto!<br />

#32 Pubblicato da pinot nero<br />

Caro Armin, non ho mai detto che un Pinot grigio non possa<br />

dare dei ottimi vini, ma rimango dell’idea che a livello mon<strong>di</strong>ale<br />

non raggiunge le vette <strong>di</strong> certi chardonnay. Quello che volevo<br />

<strong>di</strong>re é che il successo nella grande <strong>di</strong>stribuzione orgnizzata, in<br />

usa, Germania e Inghilterra , non é certo dovuta grazie alla<br />

bontá <strong>di</strong> quei Pinot Grigi, ma da un prezzo, da un quantitativo<br />

elevato, da un nome che sia per anglossasini che tedeschi<br />

suona bene, e principalmente in USA a Santa Margherita, che<br />

con grossi investimenti pubblicitari a inizio anni 90 ha fatto da<br />

spartiacque. Tutto qui…..<br />

#33 Pubblicato da armin<br />

ok, su quello sono d’accor<strong>di</strong>ssimo. ma siccome credo che la<br />

bontà o meno <strong>di</strong> una varietà <strong>di</strong>pende in primo luogo da dove la<br />

pianto e come la tratto in vigna (più) ed in cantina (meno) io<br />

continuo a crederci e cerco <strong>di</strong> farne un progetto alternativo. il<br />

pg che io chiamo nonostante i sorrisi con<strong>di</strong>scendenti <strong>di</strong> qualche<br />

collega produttore grauer burgunder è lo sforzo <strong>di</strong> fare<br />

qualcosa che duri anche nel tempo. al momento infatti il 09 è il<br />

migliore che ho in cantina. e lo chiamo anche così perchè un<br />

domani, quando è passata la moda del pg <strong>di</strong> massa e non lo<br />

vuole più nessuno, vorrei ancora venderne.


questo è il mio piano b.<br />

#34 Pubblicato da pinot nero<br />

Armin daccor<strong>di</strong>ssimo con te, e i tuoi vini li conosco benissimo,<br />

la prossima volta che ti incontro ne parliamo. Ciao<br />

#35 Pubblicato da armin<br />

sarà <strong>di</strong>fficile, con tutti ‘sti nickname qua dentro.<br />

ma avete tutti paura?<br />

e <strong>di</strong> chi e cosa?<br />

#36 Pubblicato da Wyatt<br />

Oltre alle Cantine citate, è veramente interessante il PG <strong>di</strong><br />

Kofererhof….le ultime due annate persino superiori al Sylvaner<br />

“R” in termini <strong>di</strong> piacevolezza gusto-olfattiva….<br />

#37 Pubblicato da Marcello Delucca<br />

Altro punto <strong>di</strong> vista:<br />

<strong>Il</strong> Pinot Grigio, che a casa nostra chiamiamo Ruländer, lo<br />

vendemmio tutti gli anni.<br />

Lo vendemmio in un vigneto che prima era piantato a<br />

Teroldego, in Rotaliana, sul vecchio vato del Nos.<br />

I signori che avevano a suo tempo, 1971, delimitato le mappe<br />

del DOC per il Teroldego Rotaliano, non avevano incluso quel<br />

terreno.<br />

Terreno, ripeto, sul letto antico del Nos.<br />

Abbiamo vendemmiato lì Teroldego per anni, era il migliore<br />

dell’azienda, ma non lo pagavano come Teroldego DOC, era<br />

“fuori zona”.<br />

Si lavorava in per<strong>di</strong>ta secca, lì, con l’ottimo Teroldego.<br />

Scelta: chiudere o piantare un’altra varietà, finalmente<br />

remunerata per poter vivere.<br />

Pinot Grigio.<br />

Se non lo volete bere, pazienza.<br />

Cominciamo a remunerare il Teroldego come si merita.<br />

Dopo ne parliamo.<br />

E che non salti fuori il <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> allargare la DOC del<br />

Teroldego a tutto il <strong>Trentino</strong>, visto che ormai ne hanno piantato<br />

in Romagna, Toscana, Veneto e 1000 ettari in Napa Valley.<br />

Grazie.<br />

Quello NON è Teroldego.<br />

http://www.facebook.com/CantinaRotalianaDiMezzolombardo<br />

#38 Pubblicato da Tex Willer<br />

Vedendo che i commenti circa questo argomento stanno<br />

lentamente scemando mi piacerebbe concludere con un<br />

riconoscimento. E cioè: vorrei sottolineare che il successo del<br />

Pinot Grigio in questa Cantina Sociale menzionata nell’articolo<br />

non è casuale, ma è legato sopratutto al virtuosismo dell’ex<br />

<strong>di</strong>rettore Roberto Faustini che sapientemente ha saputo<br />

<strong>di</strong>rigere la cantina nell’ultimo venticinquennio del secolo<br />

scorso.<br />

E’ grazie a lui infatti se viticoltori <strong>di</strong> Roverè, Salorno, S. Michele<br />

hanno potuto ricavare un sacco <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> dai loro campi coltivati


appunto a Pinot Grigio.<br />

Esagerando, anche i viticoltori della “Mezzacorona” hanno<br />

beneficiato del prezioso lavoro <strong>di</strong> Faustini in quanto tra le due<br />

cantine cooperative c’è sempre stato un confronto tra i<br />

rispettivi bilanci, innescando così una sorte <strong>di</strong> competizione tra<br />

le due cantine cooperative che, inutile <strong>di</strong>re, nel tempo ha<br />

sempre premiato i roveraideri.<br />

Quin<strong>di</strong> mi sembra giusto concludere con un grazie mille<br />

Faustini!!!<br />

#39 Pubblicato da castigamattacchioni<br />

Per tex Willer: forse hanno fatto qualcosa anche i poveri<br />

conta<strong>di</strong>ni!!!<br />

#40 Pubblicato da Tex Willer<br />

Ma certo che hanno fatto qualcosa anche i poveri conta<strong>di</strong>ni, si<br />

sono arricchiti! Ed io sono uno <strong>di</strong> loro. Cre<strong>di</strong>mi.<br />

#41 Pubblicato da Andrea Faustini<br />

La salute sta tanto al <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong> tutti i beni esteriori, che in<br />

verità un men<strong>di</strong>co sano è più felice <strong>di</strong> un re malato. Arthur<br />

Schopenhauer<br />

Né la ricchezza più grande, né l’ammirazione delle folle, né<br />

altra cosa che <strong>di</strong>penda da cause indefinite sono in grado <strong>di</strong><br />

sciogliere il turbamento dell’animo e <strong>di</strong> procurare vera gioia.<br />

Epicuro<br />

<strong>Il</strong> cuore è una ricchezza che non si vende e non si compra, ma<br />

si regala. Gustave Flaubert<br />

<strong>Il</strong> valore <strong>di</strong> un uomo si misura dalle poche cose che crea, non<br />

dai molti beni che accumula. Kahlil Gibran<br />

I ricchi fanno l’egoismo e l’egoismo fa i ricchi, entrambi fanno<br />

la stupi<strong>di</strong>tà. Carl William Brown<br />

L’uomo molto ricco deve parlare sempre <strong>di</strong> poesia o <strong>di</strong> musica<br />

ed esprimere pensieri elevati, cercando <strong>di</strong> mettere a <strong>di</strong>sagio le<br />

persone che vorrebbero ammirarlo per la sua ricchezza<br />

soltanto. Ennio Flaiano<br />

L’intelligenza è forse l’unica ricchezza ad essere stata<br />

<strong>di</strong>stribuita equamente, infatti nessuno si lamenta <strong>di</strong> averne<br />

meno degli altri. Proverbio Spagnolo<br />

Risparmia tutto quello che ho, e pren<strong>di</strong> la mia vita. George<br />

Farquhar<br />

Una piccola quantità <strong>di</strong> denaro che cambia <strong>di</strong> mano<br />

rapidamente farà il lavoro <strong>di</strong> una grande quantità che si muove<br />

lentamente. Ezra Pound<br />

L’importanza dei sol<strong>di</strong> deriva essenzialmente dall’essere un<br />

legame fra il presente ed il futuro. John Maynard Keynes<br />

E’ ricco chi desidera soltanto ciò che gli fa veramente piacere.<br />

Alphonse Karr<br />

La ricchezza somiglia all’acqua <strong>di</strong> mare: quanto più se ne beve,<br />

tanto più si ha sete. Arthur Schopenhauer<br />

Sono avaro <strong>di</strong> quella libertà che sparisce non appena comincia<br />

l’eccesso dei beni.


Albert Camus<br />

Quando arriva la prosperità, non usarla tutta.<br />

Confucio<br />

Dobbiamo abituarci all’idea: ai più importanti bivi della vita,<br />

non c’è segnaletica. Ernest Hemingway<br />

L’aforisma è una sorta <strong>di</strong> gemma, tanto più preziosa quanto<br />

più<br />

rara, e go<strong>di</strong>bile solo in dosi minime. Hermann Hesse<br />

E con questo vorrei chiudere, scusatemi.<br />

cor<strong>di</strong>alità<br />

Andrea Faustini<br />

#42 Pubblicato da castigamattacchioni<br />

Per tex:ma non solo!<br />

#43 Pubblicato da castigamattacchioni<br />

<strong>Il</strong> pinot grigio avrebbe potuto anche rappresentare quella<br />

piccola parte del territorio trentino a nord <strong>di</strong> mezzacorona ma<br />

la gallina dalle uova d’oro ha fatto subito gola a tutti fino a<br />

borghetto e i lagarini che tiravano le fila della politica del vino<br />

anche in quegli anni 80 tanto mitici non hanno fatto altro che<br />

metterlo uberalles con il benestare <strong>di</strong> assessorato e soci<br />

mettendolo in c. ai poveri tamocchi.<strong>Il</strong> risultato ora fa però<br />

schifo a tutti, loro compresi.<br />

I ravve<strong>di</strong>mento tar<strong>di</strong>vi dei commentatori parlanti da ogni<br />

pulpito , le ricette dei dottori chiamati al capezzale del morente<br />

pg non serviranno a nulla:quando con ottusità si <strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />

spiantare chardonnay e marzemino per mettere pg invece <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>re mettete mele o prugne o altro..in zone che la vite non<br />

dovrebbero neanche vederla cascano le braccia.Forse<br />

capiranno quando affogheranno nel loro vino come è successo<br />

qualche anno fa! Solo che era rosso ed ora sarà bianco.<br />

#44 Pubblicato da canarino titty<br />

ma questo e’ un gattaccio vero io sto 100 con<br />

CASTIGAMATTACCHIONI<br />

#45 Pubblicato da Clau<strong>di</strong>o<br />

Ritengo opportuno aggiungere un particolare abbastanza<br />

importante che contribuisce a spiegare il successo del Pinot<br />

Grigio all’estero. Siamo negli Stati Uniti: fino alla fine degli<br />

anni ’80 e poi inizio anni ’90 il vino bianco italiano che<br />

spopolava era il Soave, in particolare Bolla aveva raggiunto<br />

uno enorme grado <strong>di</strong> popolarità e prestigio. <strong>Il</strong> Soave Bolla, era<br />

il vino bianco italiano preferito dalle star del momento, da<br />

Sofia Loren a Frank Sinatra. <strong>Il</strong> vino bianco del periodo della<br />

“dolce vita” e dello stile me<strong>di</strong>terraneo. Come spesso accade la<br />

sua fortuna è stata anche la sua sventura: solito allargamento<br />

delle zone <strong>di</strong> produzione, prezzi bassi e prodotto <strong>di</strong> qualità<br />

sempre più scadente. In parallelo lo Chardonnay era il vino<br />

bianco <strong>di</strong> maggior successo grazie soprattutto alle nuove<br />

tecniche <strong>di</strong> vinificazione a freddo applicate intelligentemente<br />

dai pionieri australiani. A questo punto gli operatori americani


erano alla ricerca <strong>di</strong> una alternativa me<strong>di</strong>terranea al Soave.<br />

Santa Margherita aveva un grande successo nel settore horeca<br />

col suo Pinot Grigio, purtroppo i prezzi e le quantità non si<br />

prestavano alla sua <strong>di</strong>ffusione. Alcuni importatori americani,<br />

tra cui Palm Bay e E&J Gallo videro nel Pinot Grigio il<br />

potenziale nuovo vino bianco universale. Un famoso<br />

importatore lanciò delle campagne pubblicitarie con slogan che<br />

recitavano all’incirca: “non sei contento del tuo Soave? Prova<br />

questo Pinot Grigio”. <strong>Il</strong> Pinot Grigio era la perfetta controparte<br />

dello Chardonnay: poco intenso al naso, morbido e fresco al<br />

palato reminescente <strong>di</strong> pesca, burroso, con bassa aci<strong>di</strong>tà e<br />

sufficientemente neutro. Poco complicato. Perfetto per ogni<br />

occasione. A causa della <strong>di</strong>fficile produttività solo il Veneto ed<br />

in parte il Friuli potevano dare i quantitativi necessari al prezzo<br />

giusto per sostenere i prezzi allo scaffale necessari per<br />

generare alti volumi. Mi spiacerebbe deludere qualcuno se<br />

pensava che il successo internazionale del PG fosse in qualche<br />

modo partito dalla rotaliana o all’Alto A<strong>di</strong>ge.<br />

#46 Pubblicato da Anonimo<br />

Egregio signor Clau<strong>di</strong>o,gli alti volumi da scaffale agli altoatesini<br />

e a noi trentini non servivano e non servono ad un c.meglio<br />

sarebbe stato crescere con calma e senza svendere vino e<br />

territorio.Abbiamo solo fatto il gioco dei furbi importatori che<br />

hanno ripetuto lo scherzetto del soave, del chianti e ora<br />

provano col moscato d’asti e avanti cosi’.Svegliati che e’meglio<br />

a meno che non ci guadagni a spararle cosi grosse,perche noi<br />

trentini gia ci rimettiamo e non e’ancora finita.Un saluto e non<br />

avermene.<br />

#47 Pubblicato da Clau<strong>di</strong>o<br />

Caro Anonimo, no, non me la sono presa, non temere, a patto<br />

però che tu faccia altrettanto. Quando <strong>di</strong>ci: “…gli alti volumi da<br />

scaffale agli altoatesini e a noi trentini non servivano e non<br />

servono ad un c. …”, e ti riferisci al Pinot Grigio, beh forse hai<br />

trascurato <strong>di</strong> considerare qualche centinaio <strong>di</strong> milioni <strong>di</strong> euro<br />

che negli ultimi 15 anni sono piovuti nelle casse delle aziende<br />

trentine ed a cascata nelle tasche <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> viticvoltori<br />

trentini grazie ai profitti della commercializzazione del PG <strong>di</strong><br />

oltreprovincia. Non a caso tra questi commenti viene elogiato il<br />

vecchio presidente della cantina <strong>di</strong> Roveré per i buoni risultati<br />

raggiunti. Se non ricordo male alcuni conferimenti <strong>di</strong> questa<br />

cantina, <strong>di</strong>ciamo del 2004/05, raggiungevano e superavano i<br />

€200/q. Non <strong>di</strong>mentichiamo che i prezzi per ettaro dei vigneti<br />

raggiunsero valori altissimi. Quin<strong>di</strong> un po’ <strong>di</strong> ricchezza è<br />

arrivata. Non conosco alcuna Regione viticola italiana che<br />

ancora oggi non invi<strong>di</strong> il <strong>Trentino</strong> per questa fortuna. Poi <strong>di</strong>ci<br />

“…<br />

meglio sarebbe stato crescere con calma e senza svendere<br />

vino e territorio…”, ebbene due cose; la prima è che non c’è<br />

mai stato problema <strong>di</strong> crescere in fretta con gli autoctoni,


vedasi le “vertiginose ven<strong>di</strong>te” della Nosiola, Teroldego,<br />

Marzemino, Schiava, Lagrein, Enantio ecc. ecc. e la seconda è<br />

che in <strong>Trentino</strong> si producono ca. 1,2 mil q <strong>di</strong> uva per una<br />

equivalente approssimativo <strong>di</strong> ca. 120 mil <strong>di</strong> bottiglie. Ebbene,<br />

io non conosco alcuna denominazione nel mondo, escluso forse<br />

lo Champagne, che riesca neanche minimamente a sfiorare<br />

quel numero <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>te tramite il solo canale della ristorazione<br />

e delle enoteche, senza aver quin<strong>di</strong> bisogno dello scaffale dei<br />

supermercati e <strong>di</strong>scounts. Se poi an<strong>di</strong>amo a metter il naso<br />

sulla qualità me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> quelle 120 milioni <strong>di</strong> bottiglie vedrai che<br />

lo scaffale serve eccome. In chiusura: fino a pochi anni fa<br />

l’impren<strong>di</strong>tore più ricco in Cina era una donna: Zhang Yin. Ha<br />

fatto una fortuna immensa riciclando carta straccia. Ancora<br />

oggi dall’Italia partono decine <strong>di</strong> containers <strong>di</strong> carta straccia<br />

che vengono riciclati da lei in Cina. E’ molto probabile che i<br />

suoi figli un po’ si vergognassero che la madre lavorasse con la<br />

carta straccia e magari avessero invece preferito che magari le<br />

fortune <strong>di</strong> famiglia fossero dovute magari alla prestigiosa<br />

proprietà <strong>di</strong> Vogue a con bel ufficio a Parigi o <strong>di</strong> Time a New<br />

York. Credo che la fortuna vada sempre e comunque<br />

apprezzata anche se talvolta non è così glamour come si<br />

vorrebbe…<br />

#48 Pubblicato da castigamattacchioni<br />

Con<strong>di</strong>vido anonimus e rilancio:solo un vino <strong>di</strong> qualita’legato ad<br />

un teritorio puo’resistere sul mercato,tutti gli altri prima o poi<br />

verranno spazzati via da un nuovo arrivato<strong>Il</strong> pinot g.del veneto<br />

non ci sarebbe mai stato se non lo portavano i trentini in quel<br />

dello zio sam,persino i veneti Marzotto lo compravano<br />

quassu’perche’le ciofeche non avevano il coraggio <strong>di</strong> propinarle<br />

oltreoceano,caro signor Clau<strong>di</strong>o.E il pg che apprezzavano negli<br />

usa era quello altoatesino,l’altro a mo’<strong>di</strong> coca cola glielo hanno<br />

messo sotto il naso del consumatore me<strong>di</strong>o a prezzo buono<br />

che<br />

per spirito <strong>di</strong> emulazione del benestante ne ha fatto incetta.Ma<br />

porcheria beve e prima o poi si stufera’.I sol<strong>di</strong> li hanno fatti i<br />

furbi e le briciole ai baccani.Me<strong>di</strong>tate gente me<strong>di</strong>tate.<br />

#49 Pubblicato da anonimus2<br />

In risposta a quanto asserito dal Cosimo a proposito del pinot<br />

grigio in quel <strong>di</strong> rovere(non in rotaliana perche li fino al 1980<br />

non c’e`mai stato)il cartello in fotografia e`sicuramente fuori<br />

posto perche`chi <strong>di</strong> la`passa e`gia`addentro nel pinot<br />

g.gia`da qualche bel chilometro in quel <strong>di</strong> bolzano.E la storia<br />

<strong>di</strong>ce che gia`dai tempi <strong>di</strong> cecco beppe che li <strong>di</strong>morava sto<br />

pinot,dopo che lo stesso con volonta`<strong>di</strong>” ferro” aveva fatto<br />

costruire ai nostri avi la ferrovia del brennero e in conseguenza<br />

avea spostato <strong>di</strong> la l’A<strong>di</strong>ge(a Salorno) mettendo in coltura tutti<br />

i terreni in destra d’a<strong>di</strong>ge a vigneto e frutteto.E la vigna in<br />

questione era il pinot bianco nero e grigio.Quin<strong>di</strong>Cosimo io non<br />

so cosa abbiano detto quelli della cantina <strong>di</strong> rovere,ma se


e`quello che ha riferito primo oratore e`sbagliato ma per<br />

<strong>di</strong>fetto,non agli anni sessanta del novecento ma ai novanta del<br />

secolo prima che bisogna riferirsi sulla coltivazione <strong>di</strong> tal<br />

vitigno.E prima, bisogna <strong>di</strong>rlo, campi <strong>di</strong> fieno li albergavano e<br />

relativi manzi.Questa e`la memoria giusta il resto solo<br />

chiacchere <strong>di</strong> chi come te il territorio non lo conosce per nulla e<br />

fa ricordo<br />

da sbarbatello.Senza offesa ma l’ ignoranza fa brutti tiri anche<br />

a chi fondamentalmente del bene vorrebbe fare a sto trentino<br />

e il mio aiuto pren<strong>di</strong>lo per tempo prima <strong>di</strong> spararle troppo<br />

grosse.La memoria della vigna <strong>di</strong> un tempo che fu c’e` solo <strong>di</strong><br />

collina perche`al piano ci stava l`acqua dell’A<strong>di</strong>ge,del Nos e<br />

dell’Avisio.Salutammo ora e buona festa.<br />

#50 Pubblicato da Primo Oratore<br />

Solo per precisione – perchè in realtà con<strong>di</strong>vido solo<br />

parzialmente questo post del TWB – il <strong>di</strong>rettore della Cantina<br />

ha detto <strong>di</strong> aver trovato documenti dell’amministrazione della<br />

cantina relativi ai conferimenti <strong>di</strong> vino che citano già gran<strong>di</strong><br />

quantità <strong>di</strong> pinot grigio, ma, ha continuato, è certo che già da<br />

molto prima ne venivano portate gran<strong>di</strong> quantità. Questo<br />

confermerebbe il commento qui sopra <strong>di</strong> anonimus2.<br />

Saluto PO<br />

#51 Pubblicato da Cosimo Piovasco <strong>di</strong> Rondò<br />

La ringrazio per le preziose informazioni, prometto che ne faro’<br />

tesoro. Ma ripeto che il <strong>di</strong>scorso che ho cercato malamente <strong>di</strong><br />

fare era un altro. E riguardava la questione della forza<br />

descrittiva, e significativa per un territorio, del PG.<br />

#52 Pubblicato da anonimus<br />

Signor clau<strong>di</strong>o,l’equivalente dei 200€ a rovere li prendevano<br />

ben prima che sto pinot g venisse sputtanato dai colossi de sto<br />

cavolo.Informati.<br />

In quanto agli ettolitri <strong>di</strong> vin trentin da vendere per forza forse<br />

bastava non piantarlo in quel dei pomi delle brugne delle olive<br />

e dei peri.E che non l’hanno messo i nonesi che eran tentati a<br />

farlo(chi lo ha messo li` il vigneto si sta ancora leccando le<br />

ferite).Io rimango della mia giusta idea e ti ripeto che ai<br />

roveraideri i sol<strong>di</strong> son arrivati molto prima e sarebbero arrivati<br />

comunque e anche <strong>di</strong> piu`in seguito senza le giga operazioni<br />

ora in secca per<strong>di</strong>ta.Un cor<strong>di</strong>ale saluto a Te.<br />

#53 Pubblicato da Clau<strong>di</strong>o<br />

Eh sì caro Anonimo/Anonimus, sarebbe stato bello che la storia<br />

si fosse svolta come <strong>di</strong>ci tu. Che quelli “… dei pomi delle<br />

brugne delle olive e dei peri…” avessero continuato a tenere i<br />

loro frutteti, magari ricavando €5-6.000/ha/anno, guardando i<br />

loro fratelli roveraideri incassarne magari €30.000/ha. E<br />

questo<br />

magari per i prossimi cento anni. Purtroppo l’animo umano è<br />

egoista e se vede qualcosa che gli piace o che può dargli una<br />

migliore ren<strong>di</strong>ta, l’Uomo lo vuole anche lui. Ma non è tutto così


negativo sai? Ci sono anche dei lati positivi: per esempio puoi<br />

tranquillamente piantare patate e pomodori senza preoccuparti<br />

<strong>di</strong> chiedere il permesso agli Aztechi, peruviani o messicani.<br />

#54 Pubblicato da Anonimo<br />

quando mio papà nel ’70 ha acquistato il vigneto klausner (1,5<br />

ha!)(http://tinyurl.com/c3vssh6) da una signora <strong>di</strong> roveré,<br />

questo ospitava pergole doppie aperte dove tra un filare e<br />

l’altro <strong>di</strong>stante anche 10 m si coltivava il fieno. l’uva invece era<br />

il lambrusco (quale?).<br />

pinot grigio e bianco ed anche lo chardonnay con le rese<br />

trentine hanno portato (giustamente) molti sol<strong>di</strong> a roveré,<br />

tant’è che hanno potuto offrire sempre prezzi più alti <strong>di</strong> noi<br />

quando un appezzamento era in ven<strong>di</strong>ta. le rese per le cantine<br />

sudtirolesi molto minori non sono state compensate infatti dai<br />

prezzi dell’uva maggiori.<br />

certo che “fortune” <strong>di</strong> questo tipo durano poco e <strong>di</strong> ciò bisogna<br />

essere consapevoli, pianificando in tempo le alternative per il<br />

giorno x, questo secondo me è la vera sfida (ma anche<br />

opportunitá).<br />

certo che la varietà ne uscirà bruciata. ma d’altra parte se non<br />

fossero stati i trentini in primo piano a fare gli affari buoni con<br />

il pg, lo avrebbero fatto gli altri. cosa cambiava?<br />

#55 Pubblicato da armin<br />

sono rimasti anonimo per errore, scusate.<br />

#56 Pubblicato da Mario Crosta<br />

Tex Willer, alla faccia del tuo “Vedendo che i commenti circa<br />

questo argomento stanno lentamente scemando”…<br />

Kit Carson <strong>di</strong>rebbe che sai riaprire proprio le partite che<br />

sembrano gia’ chiuse.<br />

Percio’ intervengo una seconda volta. Nel 1980, cioe’ 32 anni<br />

fa, in un’osteria con pizzeria al lago <strong>di</strong> Nemi, vicino ad Ariccia<br />

dove avevano un congresso nazionale, un’intera tavolata <strong>di</strong><br />

delegati del CdF Pirelli Bicocca e del comitato provinciale della<br />

Filcea-CGIL <strong>di</strong> Milano si trovo’ ad or<strong>di</strong>nare anche il vino e<br />

scelse il Pinot Grigio vostro del 1978 (quello che <strong>di</strong>ventera’ poi<br />

Valda<strong>di</strong>ge DOC) 3.000 lire la bottiglia sulla tavola quando una<br />

pizza a testa ne costava 6.000. Non lo conosceva nessuno.<br />

Dite pure quel che volete, ma quello fu il primo vino trentino<br />

che quei milanesi assaggiarono in vita loro. A Milano, qualche<br />

anno dopo, gli stessi si ritrovarono a tavola a Porta Genova, a<br />

Milano, dove uno <strong>di</strong> loro che si era <strong>di</strong>messo dalla Pirelli aveva<br />

aperto un self-service e si doveva inaugurarlo degnamente,<br />

con tutti i compagni <strong>di</strong> sempre. Stavolta c’erano anche il<br />

Marzemino, la Nosiola ed il Teroldego. Anch’essi visti e bevuti<br />

per la prima volta. Non vado oltre perche’ non avrebbe senso.<br />

Ma credo che ci siamo capiti anche fin troppo bene. Si <strong>di</strong>scuta<br />

finche’ si vuole, ma <strong>di</strong> episo<strong>di</strong> come questo ne sono capitati<br />

dappertutto negli anni scorsi e in giro per il mondo, non solo in<br />

giro per l’Italia.


#57 Pubblicato da Tex Willer<br />

Hai ragione ho riaperto una partita che sembrava chiusa, ma<br />

perdonami non ho capito per niente ciò che tu vuoi <strong>di</strong>re in<br />

conclusione nel tuo messaggio.<br />

#58 Pubblicato da Barbara<br />

Sembra piuttosto tortuoso questo percorso che dal Pinot Grigio<br />

arriva al Marzemino. Mi perdoni signor Mario, ma al <strong>di</strong> la della<br />

veri<strong>di</strong>cità del suo racconto, non mi pare possa essere questa la<br />

strada piu efficace per far conoscere il <strong>Trentino</strong>.<br />

#59 Pubblicato da Mario Crosta<br />

Non ho scritto che e’ la strada piu’ efficace, cara Barbara, ma<br />

data la gran<strong>di</strong>ssima <strong>di</strong>ffusione del Pinot Grigio del <strong>Trentino</strong> nel<br />

mondo e’ certamente quella piu’ battuta. Degli altri vini trentini<br />

spesso all’estero non c’e’ quasi traccia, ce ne sono troppo<br />

pochi. Sono talmente buoni che voi trentini ve li bevete da<br />

soli? A me piace molto il Marzemino, piace molto la Nosiola,<br />

piacciono molto i metodo classico, ma anche i metodo<br />

Martinotti-Charmat. Spero <strong>di</strong> trovarli anche nel Paese del<br />

Baltico dove vivo e lavoro, ma almeno nella mia citta’, non <strong>di</strong><br />

dover fare centinaia <strong>di</strong> chilometri per dover andare a Cracovia<br />

o a Varsavia per comprarne, che mi costerebbe un capitale.<br />

#60 Pubblicato da Barbara<br />

Mai pensato <strong>di</strong> ricorrere alle enoteche on line…:)<br />

#61 Pubblicato da Mario Crosta<br />

Sto in Polonia, cara Barbara. Qui c’e’ l’accisa e ci sono ancora<br />

le banderuole e chi compra all’estero via e-commerce lo fa a<br />

suo rischio e pericolo: tra cui tre anni <strong>di</strong> galera. E’ vero che<br />

finora non hanno ancora arrestato nessuno <strong>di</strong> quelli che hanno<br />

<strong>di</strong>chiarato sui vari blog <strong>di</strong> comprare per e-commerce all’estero<br />

(tutti sotto nick name, comunque, nessuno con nome e<br />

cognome) e probabilmente ci si aspetta una nuova<br />

regolamentazione, visto che la legge attuale si presta ad<br />

interpretazioni precise in tutti i casi <strong>di</strong> importazione, ma non<br />

entra nello specifico del nuovo strumento, cioe’ internet. Ogni<br />

giu<strong>di</strong>ce, ogni ufficio doganale potrebbe applicarla con manica<br />

stretta oppure larga (il consumo personale ed il traffico <strong>di</strong><br />

bottiglie per consumo personale e’ consentito fino a 90 litri, ma<br />

va <strong>di</strong>chiarato alla frontiera e l’e-commerce arriva per via aerea<br />

e con formalita’ velocizzate, la frontiera in aereoporto la varca<br />

lo spe<strong>di</strong>zioniere, e’ lui che rischia e in genere non controllano i<br />

piccoli pacchetti fino a tre bottiglie, magari con la scritta<br />

“succo<br />

d’uva”, ma non c’e’ la sicurezza matematica ed ogni volta puo’<br />

succedere un casino). In ogni caso le ripeto che all’estero, in<br />

molte parti del mondo (Asia e America, per esempio), il vino<br />

trentino che importano e’ quasi sempre e soltanto Pinot Grigio<br />

<strong>di</strong> gran<strong>di</strong> cantine e se qualcuno s’incuriosisce dei vini trentini lo<br />

fa proprio per aver visto la parola <strong>Trentino</strong> su quelle etichette<br />

<strong>di</strong> Pinot Grigio molto commerciato e gra<strong>di</strong>to e se qualcuno poi


li<br />

compera e li beve… spero che venga in <strong>Trentino</strong> a sciare o a<br />

camminare fra le boscose montagne e alla sera a degustare<br />

tutti gli altri vostri ottimi vini, anche d’autore, con le vostre<br />

ottime pietanze. Io sogno, per esempio, quelli del marchese<br />

Guerrieri Gonzaga e, sebbene non sia tanto fanatico dei tagli<br />

bordolesi e del merlot, devo ammettere che sono tanto buoni<br />

che anche a Bordeaux glieli invi<strong>di</strong>ano…<br />

#62 Pubblicato da Mario Crosta<br />

Tex, il messaggio era chiarissimo. Mi e’ sembrato che dove non<br />

conoscono i vini trentini e arriva anche soltanto il Pinot Grigio<br />

(e <strong>di</strong> posti del genere il mondo e’ ancora pieno), viene poi la<br />

curiosita’ <strong>di</strong> bere anche gli altri vini trentini. A me non piace far<br />

teorie. racconto quel che vedo e chi vuol capire, capisce.<br />

#63 Pubblicato da anonimus<br />

Al signor Clau<strong>di</strong>o:i pomi a35 i peri a 60cent al kg rendono20-<br />

250000€ a ettaro molto <strong>di</strong> piu`del pinot grigio,perche`i poveri<br />

lagarini a 10500€ a ettaro dell’uva ora fanno la fam.Di sol<strong>di</strong><br />

non ne hanno fatti mai tra spese <strong>di</strong> impianto ecc.Meglio era se<br />

si tenevano quello che avevan prima e non mettevano il c.nelle<br />

pedate rompendoci i c. invano.Per non parlar dei veneti che<br />

mai lo avrebbero venduto il loro pinotm. se non edulcorato con<br />

il nostro.Spero ora il concetto sia chiaro altrimenti proprio non<br />

lo vuoi capire<br />

Un saluto by by.<br />

#64 Pubblicato da Clau<strong>di</strong>o<br />

Beh allora caro Anonimus non ti dovresti preoccupare più <strong>di</strong><br />

tanto. Ora che i lagarini sanno che con “pomi e peri” si<br />

possono realizzare €20-25.000 per ettaro vedraì che non<br />

tarderanno a cambiar colture lasciandoti finalmente il loro<br />

campo libero dal Pinot grigio.<br />

#65 Pubblicato da anonimus<br />

E rincaro la dose:in alto a<strong>di</strong>ge i pomi nelle zone negate per la<br />

vigna se li son tenuti e ci hanno fatto vagonate <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> quanto<br />

il pinot da noi perche loro ce li hanno sempre avuti i consorzi<br />

delle mele che funzionano (non come da noi in valle dell’a<strong>di</strong>ge<br />

che sono andati tutti alla malora per conclamata incapacita<br />

( vendevano scen<strong>di</strong>albero facendosi strozzinare dai<br />

commercianti che prima strozzinavano <strong>di</strong>rettamente gli<br />

agricoltori,cosi il povero baccanosi pagava anche<br />

l’ammortamento e il personale del magazzino).Diciamocela<br />

tutta,chi doveva sorvegliare se ne e’ fr.e col laissez faire degli<br />

ignoranti si e inguaiata l’agricoltura trentina.Questo per<br />

onesta’intellettuale il resto sono chiacchere. by by.<br />

#66 Pubblicato da lorenza<br />

Questo post e il relativo thread bisognerebbe farli leggere<br />

all’assessorone e al presidente schelfi. Chissà che magari, non<br />

si schiariscano le idee. Trovo che questa <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong>ca molto<br />

<strong>di</strong> piu <strong>di</strong> quello che hanno scritto i famosi saggi in due anni. E


erano anche pagati.<br />

#67 Pubblicato da anonimus<br />

A clau<strong>di</strong>o:Ora che lo hanno sputtanato se lo possono tenere<br />

cosi ci si affogheranno.<br />

#68 Pubblicato da lagaro<br />

Non credo siano stati i lagarini a sputtanare il Pg. Io non mi<br />

sento uno sputtanatore: mi sento una pe<strong>di</strong>na <strong>di</strong> una grande<br />

partita mon<strong>di</strong>ale che mi toglie qualsiasi possibilità <strong>di</strong> decidere.<br />

Questa logica dei buoni ( a nord <strong>di</strong> trento) e dei cattivi (noi<br />

lagarini) non aiuta a comprendere e non porta da nessuna<br />

parte!<br />

#69 Pubblicato da Clau<strong>di</strong>o<br />

@Cosimo. Purtroppo anch’io ho <strong>di</strong>vagato. Chiedo venia. Provo<br />

a rientrare nel tema. Sono certo che molti brillanti enologi<br />

saprebbero dare una risposta dettagliata sulla “forza<br />

descrittiva<br />

e significativa” <strong>di</strong> certe zone più vocate del <strong>Trentino</strong> sul PG. Io<br />

invece penso alla Borgogna/Chablis/Champagne e poi alla<br />

Hunter Valley/Victoria/Yarra Valley in Australia per non parlare<br />

<strong>di</strong> Tasmania, Nuova Zelanda ecc. Avrai capito che mi riferisco<br />

allo Chardonnay. Ci sono vitigni che soffrono la lontananza da<br />

“casa” (Nebbiolo) e vitigni che si adattano tranquillamente ai<br />

luoghi più remoti (Chardonnay) e/o nonluoghi. Pertanto<br />

seguendo la teoria Augé si potrebbero identificare centinaia <strong>di</strong><br />

nonluoghi dove vive e vegeta lo Chardonnay. In verità non mi<br />

sembra un destino tanto crudele quello <strong>di</strong> vedere il PG in<br />

sempre più numerosi nonluoghi del mondo.<br />

#70 Pubblicato da <strong>Trentino</strong><br />

Cosimo va a zugar da ‘naltra banda: che a noi de trent te nai<br />

rot i cojoni. Ades va roterghei ai to amizi mezi veronesi, ma<br />

quei i te paga me <strong>di</strong>go..e alora de quei no te parli mai!<br />

vergognete!<br />

#71 Pubblicato da anonimus<br />

A lagaro:in fondo hai ragione,il povero conta<strong>di</strong>no non sapeva<br />

nulla:gli hanno solo detto metti questo qui che ti do i sol<strong>di</strong> per<br />

l’impianto e tutto il resto.Pensavano i boss,se i schei li<br />

guadagnano lassu gli altoatesini,li guadagneremo pure noi,poi<br />

si sono accorti che non era piu cosi e allora venezie a go go<br />

mettiamo in pista il veneto e ci facciamo i sol<strong>di</strong>.Ma quelli son<br />

piu furbi <strong>di</strong> noi e ora che gli abbiamo tirato la volata ce lo<br />

mettono nel c.<br />

Ad Anonimo:il suo klausner era probabilmente<br />

l’unico vigneto a lambrusco della zona ed era per questo che lo<br />

hanno lasciato a lui,nella zona <strong>di</strong> rovere e salorno e magre il<br />

lambrusco lo ha messo qualcuno sotto il fascio per amalgama<br />

con i veronesi e padovani che il duce ci aveva propinato come<br />

migranti per meglio controllarci e magari farci da prefetti e<br />

podesta`.Svegliati e informati anonimo perche`la storia la devi<br />

conoscere bene e fin dal principio.


#72 Pubblicato da Tex Willer<br />

Psss psss anonimus, scusi il gioco <strong>di</strong> parole ma l’anonimo a cui<br />

lei si riferisce è il più sveglio <strong>di</strong> tutto il gruppo. Capisciammè!<br />

#73 Pubblicato da castigamattacchioni<br />

Che belle storie che leggo su questo blog , piano piano la<br />

verIta’viene a galla anonimus1 e 2 e tutti gli scrittori ignoranti<br />

precedenti questa polemica sui non luoghi stanno facendo la<br />

loro bella figura <strong>di</strong>…pirla.Ah se la storia non la sai e la inventi<br />

come fanno loro solo c… spari.Questo in special modo vale per<br />

il Clau<strong>di</strong>o che proprio non vuol sentir ragioni.Buona serata a<br />

tutti e buonasera.<br />

#74 Pubblicato da anonimus<br />

A tex:sarà’ anche sveglio quell’anonimo <strong>di</strong> magre’ ma la storia<br />

delle vigne non la sa lo stesso, perché i magreiteri conoscono<br />

meglio i pomi delle vigne e per avercela (la vigna) la hanno<br />

dovuta comperare dai roveraideri.E poi è troppo giovane per<br />

saperla lunga, e anche male informato.Consulti i testi dai<br />

tempi<br />

<strong>di</strong> Giovanni d’Asburgo con l’introduzione dei pinot in alto A<strong>di</strong>ge<br />

e relative prime zone <strong>di</strong> coltivazione e il cerchio si chiuderà’in<br />

fretta.Che sia poi un buon vignaiolo può anche essere e va<br />

bene così’.<br />

#75 Pubblicato da armin<br />

gentile anonimus,<br />

ero anonimo solo per sbaglio, prima, in internet ci metto nome<br />

e cognome.<br />

cmq mi <strong>di</strong>spiacciono i toni con cui si comunica qua, leggo tante<br />

cose dei <strong>di</strong>versi commentatori che mi paiono giusti e spesso<br />

sono meno contrad<strong>di</strong>ttori <strong>di</strong> quanto il clima accesso fa<br />

sembrare.<br />

quando ho citato l’acquisto <strong>di</strong>e quel vigneto preciso non ho<br />

affermato che tutta la zona sia stata a lambrusco, ho fatto solo<br />

un esempio singolare o meno, niente <strong>di</strong> più. accanto infatti<br />

abbiamo un appezzamento, l’ogeaner, dove oggi stanno viti <strong>di</strong><br />

chardonnay <strong>di</strong> più <strong>di</strong> 80 anni e c’era anche del riesling renano<br />

fino alla fine degli anni 70.<br />

non affermo per niente <strong>di</strong> “saperla lunga” e quell’allusione che<br />

i<br />

miei compaesani storicamente non sappiano niente del vino è<br />

una polemica tanto inutile quanto sbagliata (a titolo <strong>di</strong> cronaca<br />

il comune comprende anche un bel po’ <strong>di</strong> “leiten” a nord del<br />

paese).<br />

la storia dell’arciduca giovanni la conosco e sono fiero che<br />

tante regioni viticole oggi slovene, italiane, ceche e croate<br />

sono<br />

legate assieme ampelograficamente da una persona<br />

saggissima sepolta poco lontano da me (forse l’asburgo più<br />

intelligente e colto <strong>di</strong> tutti).<br />

#76 Pubblicato da Tex Willer


#77 Pubblicato da Tex Willer<br />

Cosimo è possibile riavere il mio avatar? Cos’è una punizione<br />

quella <strong>di</strong> associarmi a quell’omino bianco? Ciao e grazie.<br />

#78 Pubblicato da Cosimo Piovasco <strong>di</strong> Rondò<br />

Macchè punizione, non ho capito nemmeno io cosa sia<br />

accaduto….compaiono a volte si altre no…. ora provo a dare un<br />

occhiata al sistema! Porta pazienza…valà….Tex!<br />

#79 Pubblicato da armin<br />

cosimo, è tua volontà che navigare tra i commenti è più<br />

tortuoso <strong>di</strong> quanti siamo abituati in altri blog?<br />

che i commenti più recenti siano in alto invece che in basso<br />

com’è molto più usuale può anche passare, ma le risposte a<br />

questi sono da leggere <strong>di</strong> nuovo dall’alto in basso.<br />

almeno io mi perdo spessissimo a seguire la conversazione.<br />

scusa la critica ma forse non sono l’unico a soffrirne…<br />

#80 Pubblicato da Cosimo Piovasco <strong>di</strong> Rondò<br />

Hai ragione, Armin. Ve<strong>di</strong>amo se così va meglio…e grazie per il<br />

consiglio!<br />

#81 Pubblicato da Francesco Lavis<br />

Ecco è meglio così: occupatevi <strong>di</strong> blog e <strong>di</strong> tecnologie cosi la<br />

smettete <strong>di</strong> scrivere <strong>di</strong> vino che tanto non ne capite un acca.<br />

#82 Pubblicato da Cosimo Piovasco <strong>di</strong> Rondò<br />

ecco fatto…. me par…!<br />

ma poi …mai pensato <strong>di</strong> farvi un avatar personalizzato?<br />

https://it.gravatar.com/<br />

#83 Pubblicato da anonimus<br />

Sono contento perche` il tono del <strong>di</strong>scorso si e`elevato e con<br />

esso si sta arrivando a qualche perla <strong>di</strong> saggezza.Scusa Armin<br />

ma avevo frainteso il suo <strong>di</strong>scorso,vedo invece con piacere che<br />

piu o meno(<strong>di</strong>60 anni)conviene con me che nella piana <strong>di</strong> pinot<br />

ce ne era da tempo,cosi anche il cosimo si ravvedera’ e con lui<br />

il suo amico clau<strong>di</strong>o,e quel famigerato cartello all’ ingresso del<br />

paese <strong>di</strong> rovere e’solo tar<strong>di</strong>vo <strong>di</strong> qualche cinquantina<br />

d’anni.Purtroppo lo <strong>di</strong>co e lo ripeto la sven<strong>di</strong>ta del pinot agli is<br />

dello zio sam ci ha fatto solo danni.Cmq.chiarezza e’stata fatta<br />

chi vuol capire ha capito, gli altri sono interessati ad altro e del<br />

vino trentino non gliene frega un cazzo.Salutammo.<br />

#84 Pubblicato da Anonimo<br />

Caro anonimus, oggi mi sento magnanimo. Ti metto meglio a<br />

fuoco il bersaglio così ti sarà più facile <strong>di</strong>struggerlo. Nelle varie<br />

risposte ai due posts gemelli in sintesi ho affermato:<br />

1) traendo spunto dalla parola California del post, come gli<br />

americani, per affermare il loro interessi, hanno messo la loro<br />

ban<strong>di</strong>era su svariati territori del globo, non ci vedevo nulla <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>s<strong>di</strong>cevole nel fatto che la piana rotaliana affermasse il proprio<br />

interesse sul Pinot Grigio. <strong>Il</strong> Pinot Grigio nel ns vecchio<br />

continente è abbastanza trasversale, dall’Alsazia, passando<br />

dalla Germania, Austria, Italia ecc. fino alla Moldavia ed ha<br />

ovunque trovato pacifica <strong>di</strong>mora. Quin<strong>di</strong> anche la rotaliana lo


può riven<strong>di</strong>care. Allo stesso modo però molti altri luoghi<br />

potrebbero metterci un cartello simile.<br />

2) il successo internazionale del Pinor Grigio è nato negli Usa<br />

(come il successo del Prosecco è nato in Germania). Le<br />

<strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> questo particolare successo commerciale hanno<br />

pressochè nulla a che vedere con il Pinot grigio della bassa<br />

atesina o rotaliana nè le cantine <strong>di</strong> quelle zone hanno avuto<br />

funzioni <strong>di</strong> significativo rilievo nella fase costruttiva <strong>di</strong> tal<br />

successo. Che facciano buon Pinot Grigio nessuno lo vuole<br />

mettere in dubbio ma altrettando buono se non migliore lo si<br />

trovava anche in Alsazia come <strong>di</strong> costo inferiore lo si trovava<br />

anche in Moldavia.<br />

Un buon tiro a segno…<br />

#85 Pubblicato da Clau<strong>di</strong>o<br />

Anonimo #82 l’ho inviato io senza accorgermi <strong>di</strong> aver omesso il<br />

nome.<br />

#86 Pubblicato da anonimus2<br />

Ad anonimo:Se non c’era la s.margherita e le cantine<br />

altoatesine col cavolo che gli americani lo avrebbero bevuto il<br />

pinot grigio.Quello alsaziano e moldavo non gli piaceva e non<br />

gli piace ancora per niente.Ma vedo che proprio sei ignorante.<strong>Il</strong><br />

successo commerciale che <strong>di</strong>ci tu non ci serve a nulla,e’solo<br />

businnes per gli importatori e <strong>di</strong>stributori che si mangiano la<br />

polpa.Quello <strong>di</strong> prima(successo) ha portato molti piu sol<strong>di</strong> nelle<br />

tasche dei viticoltori.C<br />

#87 Pubblicato da Clau<strong>di</strong>o<br />

@Anonimus2. Beh si capisce subito che sei un luminare della<br />

storia del commercio internazionale. Peccato che non ti sia<br />

venuto in mente <strong>di</strong> brevettarlo tu il Pinot Grigio madre-<strong>di</strong>tuttiisuccessi.<br />

Si capisce anche che non hai bisogno <strong>di</strong> leggere la<br />

storia sui libri e riviste. Che bisogno c’è. Tu la storia sei<br />

perfettamente in grado <strong>di</strong> scrivertela da solo senza verificare e<br />

consultare alcunchè. Visto che hai questa innata abilità, hai<br />

mai pensato <strong>di</strong> scrivere anche la storia del successo americano<br />

degli Hamburgers e McDonald che senz’altro avrà anche<br />

questo<br />

come origine i manzi ed i polli della bassa tesina e piana<br />

rotaliana. Ref.“…E prima, bisogna <strong>di</strong>rlo, campi <strong>di</strong> fieno li<br />

albergavano e relativi manzi…”<br />

#88 Pubblicato da Curiosa&Sospettosa<br />

Ops, questa volta Clau<strong>di</strong>o si è davvero in<strong>di</strong>spetito… non ti<br />

avevo mai visto perdere l’aplomb…clau<strong>di</strong>o….dai<br />

su..ricomponiti!<br />

#89 Pubblicato da Clau<strong>di</strong>o<br />

@ C&S, la sensibiltà femminile è impareggiabile. Hai ragione.<br />

Pensavo, dopo questo thread, <strong>di</strong> rivedermi qualche puntata <strong>di</strong><br />

Downton Abbey. Giusto per rinfrescarmi la memoria sul<br />

concetto <strong>di</strong> stile dei nobili, gentiluomini e lords inglesi.


#90 Pubblicato da Curiosa&Sospettosa<br />

@Clau<strong>di</strong>o: va bene anche Tre nipoti e un maggiordomo (te lo<br />

ricor<strong>di</strong>?). E comunque lo <strong>di</strong>cevo per te Clau<strong>di</strong>o: che poi<br />

altrimenti Cosimo si arrabbia e comincia a minacciare anche<br />

te.<br />

In questo periodo è particolarmente suscettibile quello…lì.<br />

#91 Pubblicato da Massarello<br />

Ricordo che il progetto <strong>di</strong> mettere cartelli stradali per i prodotti<br />

tipici sul territorio trentino prese corpo nella seconda metà<br />

degli anni ’90, mutuando un’idea che altrove c’era da tempo.<br />

Allora tipici erano alcuni prodotti agricoli e per i vini gli<br />

Autoctoni, lo Chardonnay (base spumante) ed il Muller<br />

Thurgau (mezzo autoctono). <strong>Il</strong> Pinot grigio locale era<br />

relativamente <strong>di</strong>ffuso, se ne esportava già allora molto <strong>di</strong><br />

quello veneto, ma nessuno si sognava <strong>di</strong> de<strong>di</strong>cargli un cartello.<br />

Le cose col tempo sono cambiate e le linee strategiche trentine<br />

<strong>di</strong> oggi incentivano (a parole) gli autoctoni e (nei fatti) i<br />

<strong>di</strong>stintivi. E’ quest’ultima, infatti, la terminologia usata nelle<br />

delibere per sdoganare i vitigni internazionali e parificarli nei<br />

finanziamenti agli autoctoni. Inten<strong>di</strong>amoci: non è questo il<br />

male assoluto, varietà ed incroci sono al mondo per essere<br />

impiantati, nel rispetto delle regole. <strong>Il</strong> male assoluto, per me, è<br />

che tanto nelle delibere quanto nei <strong>di</strong>scorsi e nei post, non si<br />

metta al primo posto l’uomo ed al secondo il territorio,<br />

trastullandosi solo con la varietà. La colpa è evidentemente<br />

dell’uomo del territorio, ossia del trentinazzo che non alza la<br />

testa per salire sulla montagna a guardare un orizzonte più<br />

vasto del suo conto alla rurale.<br />

In proposito, sarà interessante nelle prossime settimane<br />

scoprire la strategia <strong>di</strong> comunicazione che proporrà l’agenzia<br />

che si aggiu<strong>di</strong>cherà il bando europeo per il <strong>Trentino</strong> tutto, al<br />

posto dell’uscente Leo Burnett.<br />

Paolo Manfrini <strong>di</strong> <strong>Trentino</strong> Marketing ha <strong>di</strong>chiarato oggi che<br />

vincerà chi meglio evidenzierà l’autenticità territoriale e meglio<br />

relazionerà con partnership importanti.<br />

Quelli del Pinot grigio sono avvertiti.<br />

#92 Pubblicato da el roveraider<br />

la verità è che effettivamente quella è la zona del pinot grigio<br />

cosa dovevano scrivere questa è la zona del marzemino non ho<br />

capito ,in trentino nelle altre zone prima degli anni 80 non<br />

sapevano neppure che esistesse il rulender e noi erano cento<br />

anni che lo coltivavamo punto e basta. ps in alto a<strong>di</strong>ge non<br />

puoi mettere uva nelle zone non vocate e questa è stata la loro<br />

fortuna in trentino ognuno fa quello che vuole e purtroppo<br />

ve<strong>di</strong>amo i risultati troviamo in giro del pinot grigio scadente<br />

come <strong>di</strong>te voi<br />

#93 Pubblicato da Francy <strong>di</strong> Trento<br />

Mica è obbligatorio scrivere il nome <strong>di</strong> un vino su un cartello.<br />

Si


puo anche non scrivere, se il vino identificativo che ti<br />

<strong>di</strong>fferenzia dal resto del mondo non ce l’hai. Oppure si poteva<br />

usare una frase generica: ZONA DI VINI PREGIATI e poi<br />

l’in<strong>di</strong>cazione delle cantine. Almeno si dava l’impressione che<br />

vini <strong>di</strong> pregio esistano. Mentre il Pinot Grigio questo pregio non<br />

lo evoca. Questa la mia sciocca opinione.<br />

#94 Pubblicato da el roveraider<br />

e chi ha detto che è obbligatorio è la zona del pinot grigio e noi<br />

lo abbiamo scritto punto e basta non capisco perchè ti deve<br />

rodere così tanto poi che la tua opinione sia sciocca lo hai<br />

pensato pure quin<strong>di</strong> tu era meglio se stavi zitto<br />

#95 Pubblicato da Francy <strong>di</strong> Trento<br />

Ti <strong>di</strong>mentichi che è UNA delle migliaia (milionaia) <strong>di</strong> zone dove<br />

si coltiva Pinot Grigio e non LA zona del PG. Comunque se a<br />

voi<br />

va bene così, va bene a tutti. Ma un cartello così, sono<br />

convinta anche io come molti qui, che <strong>di</strong>ca poco, anzi proprio<br />

niente.<br />

#96 Pubblicato da el roveraider<br />

non c’è scritto la zona del pinot grigio ma zona del pinot grigio<br />

prima <strong>di</strong> scrivere pensa a cosa scrivi poi se non vuole <strong>di</strong>re<br />

niente per voi perchè ci fate sopra una <strong>di</strong>scussione cos’ lunga<br />

fregatevene<br />

#97 Pubblicato da Francy <strong>di</strong> Trento<br />

Duro <strong>di</strong> comprendonio mi pare. Ma proprio duro…<br />

Poi se le <strong>di</strong>scussioni ti fanno paura, basta che tu non partecipi.<br />

Nemmeno la partecipazione è obbligatoria…eh<br />

#98 Pubblicato da Tex Willer<br />

Ma Giovanni Morgan Usai che fine hai fatto?<br />

Dai intervieni tu e dai una botta <strong>di</strong> vita a questo blog che sta<br />

delirando intorno ad un <strong>di</strong>scorso che non porta da nessuna<br />

parte.<br />

#99 Pubblicato da Gianni Morgan Usai<br />

Sono qui Tex..! Grazie della considerazione.. purtroppo, come<br />

sardo, non conosco molto bene la storia vinicola trentina.. Io<br />

sono per la bio<strong>di</strong>versità… però ricordo anche che Napoleone<br />

<strong>di</strong>ceva che : Dio è sempre dalla parte dei gran<strong>di</strong><br />

battaglioni..! .. e contro i gran<strong>di</strong> battaglioni si può solo essere<br />

gappisti.. Però oggi ne parlavo su Facebook con Armin :<br />

comunque 100 post anche con alcune asprezze non è male.. in<br />

giro è calma piatta..! Certo se poi ” i gran<strong>di</strong> battaglioni”<br />

dessero anche una mano non.pelosa ai me<strong>di</strong>o.piccoli non<br />

sarebbe male..! Ma forse.. ho voglia <strong>di</strong> film <strong>di</strong> Frank Capra.. <strong>di</strong><br />

F.D. Roosevelt e <strong>di</strong> Norman Rockwell…<br />

#100 Pubblicato da Gianni Morgan Usai<br />

In ogni caso per incontrarsi e <strong>di</strong>scutere, a viso aperto…. e<br />

senza nicknames come chiede l’amico Armin Kobler.. basta<br />

anche raccogliersi davanti ad un un auto-negozio <strong>di</strong> quelli che<br />

vendono porchetta la notte..


Che poi intorno ci siamo battone o politici .. è in<strong>di</strong>fferente..<br />

cambia solo il look..!<br />

#101 Pubblicato da Gianni Morgan Usai<br />

ci SIANO… ( sorry..)<br />

#102 Pubblicato da Tex Willer<br />

Ecco era quello che volevo sentir <strong>di</strong>re.<br />

Grazie, bravo Gianni.<br />

#103 Pubblicato da Gianni Morgan Usai<br />

Figurati… sono appena arrivato a Trento.. chiedo dove si<br />

posizionano i migliori auto-negozi con porchetta e ballo lissio a<br />

tutto volume e ci si vede..<br />

Secondo Casadei o I Supremi <strong>di</strong> Imola è uguale..?<br />

#104 Pubblicato da el roveraider<br />

mi sembra che duro <strong>di</strong> comprendonio sei te francy vorresti che<br />

noi scrivessimo zona del vino pregiato perchè in val <strong>di</strong> cembra<br />

non c’è forse scritto zona del muller e in val <strong>di</strong> non zona della<br />

melinda e noi dovremmo scrivere zona del vino pregiato<br />

genericamente vuol <strong>di</strong>re che la prossima scritta sara’ zona del<br />

pinot grigio pregiato così sarai contento una buona volta ciao e<br />

buona rosicata<br />

#105 Pubblicato da Conta<strong>di</strong>no<br />

Roveraider, mollali questi qui: sono intellettuali del cazzo e<br />

mezzi comunisti e non sanno nemmeno come è fatta una vigna<br />

#106 Pubblicato da Francy <strong>di</strong> Trento<br />

Ripeto: non serve scrivere niente. Se uno una cosa <strong>di</strong>stintiva<br />

non c’è l’ha… è inutile che la scriva da qualche parte. Se non<br />

ce<br />

l’ha non ce l’ha! Ma temo sia un concetto troppo complicato<br />

per uno come te.<br />

Ti saluto!<br />

#107 Pubblicato da anonimus<br />

Per tutti:girando per sto trentino ho trovato a pressano <strong>di</strong> lavis<br />

la scritta sul cartello marrone a cura della strada dei vini<br />

sponsorizzata dalla trentino marketing (la solita famigerata)<br />

con scritto zona dello chardonnay, quando col ragionamento<br />

cosimese , si può’<strong>di</strong>re che tal vitigno c’e’ anche a central park a<br />

new York(oltre che in ogni altro angolo della terra), quando fra<br />

il resto lo chardonnay in quei luoghi (pressano e lavis)e’stato<br />

messo negli anni settanta al posto <strong>di</strong> nosiola e schiava.<br />

Per il Muller th. vale lo stesso ragionamento :<br />

In trentino e’arrivato nel 1950 ed allora in infinitesima<br />

quantità, e la provincia e’tappezzata <strong>di</strong> cartelli marroni che<br />

descrivono zone del Muller th. , quando tal vitigno e’presente<br />

in Austria, svizzera, Germania , italia in Lombar<strong>di</strong>a veneto<br />

Friuli ecc…Ed in copiosa quantità’.E <strong>di</strong>te che è’ un vitigno<br />

ad<strong>di</strong>rittura autoctono…..Ma a chi volete darla a bere?<br />

<strong>Il</strong> cartello a rovere e’sulla falsariga degli altri, anzi ha dalla sua<br />

che almeno li c’e'da cent’anni e piu’sto pinot g.<br />

In quanto a quell’arrogante presuntuoso <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o


lo si è’capito che e’un esperto commerciante <strong>di</strong> ciofeche stile<br />

hamburger e per lui i vini conosciuti sono solo quelli della<br />

grande <strong>di</strong>stribuzione a prezzi stracciati, come lui stesso <strong>di</strong>ce il<br />

Soave cattivo abbandonato poi dagli yankee .Poverino col suo<br />

c…ino non arriva piu <strong>di</strong> tanto, inoltre siccome è un grande<br />

ignorantone ,agli altri ,che non capisce, <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> leggere e<br />

stu<strong>di</strong>are.Gente come lui misura il successo <strong>di</strong> un vino a cose<br />

fatte, e non gliene frega nulla donde è’partito, non ha memoria<br />

e percio’non puo’ stu<strong>di</strong>are.Io non ho bisogno <strong>di</strong> brevettare<br />

nulla, non sono presuntuoso quanto te che per aver ragione<br />

rinnega la storia scritta :ti posso portare i quantitativi del<br />

pinot. venduto in america negli anni settanta in partenza dalla<br />

bassa atesina e ti assicuro che sono molti e ben pagati .La<br />

coca cola <strong>di</strong> poi è’un’altra storia purtroppo negativa per il<br />

trentino.Ora si vede pinot g in molte parti del mondo ma non<br />

per questo non si può <strong>di</strong>re che rovere e <strong>di</strong>ntorni sia stato il<br />

primo luogo trentino dove s’e’ coltivato sto pinot.In quanto al<br />

cartello se lo si voleva metter proprio ci voleva un po’ piu’ a<br />

nord <strong>di</strong> qualche km.<br />

Visto che l’aplomb non e’finito arvua’.<br />

#108 Pubblicato da Cosimo Piovasco <strong>di</strong> Rondò<br />

AVVISO AI NAVIGANTI:<br />

per chi fosse interessato la <strong>di</strong>scussione sul PG si è aperta<br />

anche su l’Osservatorio del <strong>Vino</strong> ( http://bit.ly/TQ0aIn ). Buon<br />

Pinot Grigio a tutti quanti!<br />

#109 Pubblicato da Anonimo<br />

francy vai a cagare<br />

#110 Pubblicato da Wyatt<br />

…mister finesse….<br />

#111 Pubblicato da canarino titty<br />

visto ormai siamo alla frutta e in bagno……DAI DA BRAVI E’<br />

STATO SCRITTO TUTTO L’ULTIMO PIANO<br />

VINO……..AGGIORNATO E DI MOLTO.come scrisse una gentile<br />

signorina sua l’acuta osservazione.ciao COSIMO gattaggio…..<br />

#112 Pubblicato da Anonimo<br />

mister finesse un corno quando una persona continua a<br />

ripetere fino alla nausea cose senza nessun fondamento come<br />

una zitella logorroica in menopausa ” bastava non scrivere<br />

niente” non puoi fare a meno <strong>di</strong> mandarla a c….ci sara’ pure la<br />

libertà <strong>di</strong> scrivere almeno la verità in questo paese<br />

#113 Pubblicato da Cosimo Piovasco <strong>di</strong> Rondò<br />

Infatti caro anonimo, questo blog si ispira al concetto piu largo<br />

possibile <strong>di</strong> libertà <strong>di</strong> espressione: consente a tutti <strong>di</strong> scrivere<br />

liberamente anche in totale anonimato (almeno in pubblico)<br />

con il solo limite dei casi in cui si configuri un possibile reato o<br />

l’eventualità <strong>di</strong> una richiesta civile <strong>di</strong> danni a carico del<br />

sottoscritto e del titolare del dominio. Mi pare che piu libertà <strong>di</strong><br />

così si muore. Mi pare.<br />

#114 Pubblicato da castigamattacchioni


A tutti:chiedo scuse per il linguaggio forse troppo colorito ma<br />

se se si danno per buoni certi sbagliati concetti o circostanze,<br />

senza qualche riflessione poi esplicativa si fa un danno grave<br />

piu <strong>di</strong> colui che li ha promossi.<br />

Bye bye.

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