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Edição 88 - Insieme

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passero alla koinè mediterranea”.<br />

La rassegna ha esposto anche splendidi<br />

esempi di lavorazione dei metalli<br />

dell’Età del Bronzo, come i<br />

gioielli in oro del III millennio a.C..<br />

È in quell’epoca che sulle coste<br />

meridionali del Mar Nero, tra<br />

Bulgaria, Turchia e Georgia<br />

(nella quale i greci collocavano<br />

la mitica Colchide), nacque uno<br />

dei miti ellenici più antichi e più<br />

noti, quello della spedizione di Giasone<br />

e degli Argonauti alla conquista<br />

del Vello d’Oro. In quelle<br />

regioni, agli albori della Civiltà<br />

del Bronzo, si stanziarono varie<br />

comunità prima nomadi, che vi si<br />

erano spinte alla ricerca di rame e<br />

stagno. I contadini estraevano l’oro<br />

dai depositi alluvionali dei torrenti,<br />

facendo scorrere l’acqua sopra pelli<br />

di ariete che trattenevano nel loro vello<br />

le pagliuzze aurifere. Il metodo ci<br />

è stato descritto da Strabone (63 a.C.-<br />

20 d.C.), che era nato proprio sul Mar<br />

Nero, ad Amasea, nella sua “Geografia”<br />

(XI, 2,19). Il geografo greco l’attribui<br />

ai Colchi, ma si sa che era praticato<br />

in tutta la zona dal Mar Nero al<br />

Caucaso.<br />

Appare evidente che, sin dalla lontana<br />

pre e protostoria, artigiani ed artisti<br />

prestavano la loro opera presso<br />

centri di potere diversi. La circolazione<br />

delle idee, delle tecniche e delle<br />

persone all’interno degli ampi territori<br />

dell’Egeo, dell’Anatolia, dell’area<br />

danubiana si presenta come dato essenziale<br />

per comprendere la nascita<br />

delle prime civiltà europee.<br />

I gioielli rinvenuti nelle tombe dei<br />

re traci sono invece databili ad un periodo<br />

compreso tra il V e il III secolo<br />

a.C.. L’analisi stilistica dei loro sontuosi<br />

corredi fatti di oggetti in oro, argento<br />

e bronzo e dei vasi di squisita<br />

fattura ellenica non lascia alcun dubbio<br />

sul ruolo essenziale che artisti ed<br />

orafi greci hanno avuto nella realizzazione<br />

di questi capolavori, a testimonianza<br />

degli scambi tra culture.<br />

“Questi reperti – osserva Godart - parlano<br />

di una circolazione perenne di<br />

culti, artigiani, leggende e artisti dalla<br />

Grecia alla Tessaglia, dalla Tessaglia<br />

alla Macedonia e alla Tracia. Una<br />

grande avventura che porterà l’Europa<br />

dell’ovest a scoprire la civiltà<br />

classica e la Bulgaria ad assumere<br />

un ruolo fondamentale”.<br />

Il ruolo di crocevia e di trasmissione<br />

culturale della regioni<br />

4<br />

29 - INSIEME - Abril - Aprile 2006<br />

6<br />

Nelle foto: 1 – Kylix d’oro, da Shipka. Seconda<br />

metà del IV- inizi del III sec. a.C. Kazanlak;<br />

2 – Corona d’oro, da Malomirovo-Zlatinitsa.<br />

Metà del IV sec. a.C.. Sofia; 3 - Guarniture per<br />

finimenti equestri in argento con doratura, da<br />

Lukovit. Seconda metà del IV sec. a.C. Sofia;<br />

4 – Oinochoe d’argento, da Shipka. Seconda<br />

metà del IV- inizi del III sec. a.C. Kazanlak;<br />

5 – Schinieri in bronzo, da Shipka. Seconda<br />

metà del IV- inizi del III sec. a.C. Kazanlak;<br />

6 – Testa maschile in bronzo (forse il ritratto<br />

di Seute III), da Shipka. Seconda metà del IV-<br />

inizi del III sec. a.C. Sofia; 7 – Anello-sigillo<br />

d’oro con cristallo di rocca, da Cernozem. V<br />

sec. a.C. Plovdiv; 8 – (sulla pagina seguenti)<br />

Guarniture per finimenti equestri in oro, da<br />

Shipka. Seconda metà del IV- inizi del III sec.<br />

a.C. Kazanlak.<br />

dell’attuale Bulgaria proseguì anche<br />

nel Medioevo. I Bulgari, popolo di etnia<br />

turca, si riversarono in Tracia dalle<br />

steppe dell’Asia (come tanti altri<br />

popoli nomadi, Unni, Cumani,<br />

Ungari, Mongoli), sovrapponendosi<br />

agli slavi e cancellando<br />

l’eredità romana, per poi<br />

spingersi con invasioni successive,<br />

nel V secolo, sempre<br />

più a occidente, sino alle<br />

frontiere dell’Impero bizantino.<br />

Irresistibilmente attratti<br />

dagli splendori e dalla cultura<br />

di Costantinopoli, i bulgari,<br />

frattanto divenuti un regno<br />

(nel 927, con l’incoronazione<br />

del khan Simeone a Preslav),<br />

intrapresero col potente vicino<br />

una serie di guerre, intervallate<br />

da trattati di amicizia. Le guerre<br />

si protrassero dall’807 sino<br />

La Tracia (in greco antico Θράκη, Provincia<br />

Thracia in latino) è la regione che occupa l’estrema<br />

punta sudorientale della Penisola balcanica e<br />

comprende il nordest della Grecia, il sud della<br />

Bulgaria e la Turchia europea. I suoi confini sono<br />

cambiati nel tempo. Attualmente, i monti Rodopi<br />

separano la Tracia greca da quella bulgara, e il<br />

fiume Maritza separa la Tracia turca da quella<br />

greca. (Da Wikipedia, l’enciclopedia libera)<br />

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