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passero alla koinè mediterranea”.<br />
La rassegna ha esposto anche splendidi<br />
esempi di lavorazione dei metalli<br />
dell’Età del Bronzo, come i<br />
gioielli in oro del III millennio a.C..<br />
È in quell’epoca che sulle coste<br />
meridionali del Mar Nero, tra<br />
Bulgaria, Turchia e Georgia<br />
(nella quale i greci collocavano<br />
la mitica Colchide), nacque uno<br />
dei miti ellenici più antichi e più<br />
noti, quello della spedizione di Giasone<br />
e degli Argonauti alla conquista<br />
del Vello d’Oro. In quelle<br />
regioni, agli albori della Civiltà<br />
del Bronzo, si stanziarono varie<br />
comunità prima nomadi, che vi si<br />
erano spinte alla ricerca di rame e<br />
stagno. I contadini estraevano l’oro<br />
dai depositi alluvionali dei torrenti,<br />
facendo scorrere l’acqua sopra pelli<br />
di ariete che trattenevano nel loro vello<br />
le pagliuzze aurifere. Il metodo ci<br />
è stato descritto da Strabone (63 a.C.-<br />
20 d.C.), che era nato proprio sul Mar<br />
Nero, ad Amasea, nella sua “Geografia”<br />
(XI, 2,19). Il geografo greco l’attribui<br />
ai Colchi, ma si sa che era praticato<br />
in tutta la zona dal Mar Nero al<br />
Caucaso.<br />
Appare evidente che, sin dalla lontana<br />
pre e protostoria, artigiani ed artisti<br />
prestavano la loro opera presso<br />
centri di potere diversi. La circolazione<br />
delle idee, delle tecniche e delle<br />
persone all’interno degli ampi territori<br />
dell’Egeo, dell’Anatolia, dell’area<br />
danubiana si presenta come dato essenziale<br />
per comprendere la nascita<br />
delle prime civiltà europee.<br />
I gioielli rinvenuti nelle tombe dei<br />
re traci sono invece databili ad un periodo<br />
compreso tra il V e il III secolo<br />
a.C.. L’analisi stilistica dei loro sontuosi<br />
corredi fatti di oggetti in oro, argento<br />
e bronzo e dei vasi di squisita<br />
fattura ellenica non lascia alcun dubbio<br />
sul ruolo essenziale che artisti ed<br />
orafi greci hanno avuto nella realizzazione<br />
di questi capolavori, a testimonianza<br />
degli scambi tra culture.<br />
“Questi reperti – osserva Godart - parlano<br />
di una circolazione perenne di<br />
culti, artigiani, leggende e artisti dalla<br />
Grecia alla Tessaglia, dalla Tessaglia<br />
alla Macedonia e alla Tracia. Una<br />
grande avventura che porterà l’Europa<br />
dell’ovest a scoprire la civiltà<br />
classica e la Bulgaria ad assumere<br />
un ruolo fondamentale”.<br />
Il ruolo di crocevia e di trasmissione<br />
culturale della regioni<br />
4<br />
29 - INSIEME - Abril - Aprile 2006<br />
6<br />
Nelle foto: 1 – Kylix d’oro, da Shipka. Seconda<br />
metà del IV- inizi del III sec. a.C. Kazanlak;<br />
2 – Corona d’oro, da Malomirovo-Zlatinitsa.<br />
Metà del IV sec. a.C.. Sofia; 3 - Guarniture per<br />
finimenti equestri in argento con doratura, da<br />
Lukovit. Seconda metà del IV sec. a.C. Sofia;<br />
4 – Oinochoe d’argento, da Shipka. Seconda<br />
metà del IV- inizi del III sec. a.C. Kazanlak;<br />
5 – Schinieri in bronzo, da Shipka. Seconda<br />
metà del IV- inizi del III sec. a.C. Kazanlak;<br />
6 – Testa maschile in bronzo (forse il ritratto<br />
di Seute III), da Shipka. Seconda metà del IV-<br />
inizi del III sec. a.C. Sofia; 7 – Anello-sigillo<br />
d’oro con cristallo di rocca, da Cernozem. V<br />
sec. a.C. Plovdiv; 8 – (sulla pagina seguenti)<br />
Guarniture per finimenti equestri in oro, da<br />
Shipka. Seconda metà del IV- inizi del III sec.<br />
a.C. Kazanlak.<br />
dell’attuale Bulgaria proseguì anche<br />
nel Medioevo. I Bulgari, popolo di etnia<br />
turca, si riversarono in Tracia dalle<br />
steppe dell’Asia (come tanti altri<br />
popoli nomadi, Unni, Cumani,<br />
Ungari, Mongoli), sovrapponendosi<br />
agli slavi e cancellando<br />
l’eredità romana, per poi<br />
spingersi con invasioni successive,<br />
nel V secolo, sempre<br />
più a occidente, sino alle<br />
frontiere dell’Impero bizantino.<br />
Irresistibilmente attratti<br />
dagli splendori e dalla cultura<br />
di Costantinopoli, i bulgari,<br />
frattanto divenuti un regno<br />
(nel 927, con l’incoronazione<br />
del khan Simeone a Preslav),<br />
intrapresero col potente vicino<br />
una serie di guerre, intervallate<br />
da trattati di amicizia. Le guerre<br />
si protrassero dall’807 sino<br />
La Tracia (in greco antico Θράκη, Provincia<br />
Thracia in latino) è la regione che occupa l’estrema<br />
punta sudorientale della Penisola balcanica e<br />
comprende il nordest della Grecia, il sud della<br />
Bulgaria e la Turchia europea. I suoi confini sono<br />
cambiati nel tempo. Attualmente, i monti Rodopi<br />
separano la Tracia greca da quella bulgara, e il<br />
fiume Maritza separa la Tracia turca da quella<br />
greca. (Da Wikipedia, l’enciclopedia libera)<br />
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