Blaise Héritier - Schweizer Blasmusikverband

Rivista bandisticacategoria, a condizione di voleresvolgere degnamente ciò che si èintrapreso. L’obiettivo dovrebbeconsistere nel volere che ogniconcerto sia di qualità, indipendentementedalla difficoltà deipezzi eseguiti. Ciò richiede unlavoro di base coi suonatori alivello di conoscenze musicali.È necessario volere sempre farequalcosa di buono anche quandosi esce dalla sala prove. Poco importadove, quando, come. Tuttele nostre prestazioni esterne forgianol’immagine che la popolazioneha di noi.Questo impatto dipende siadal direttore che da ogni singolostrumentista. Non è rilevante sesi hanno solo dieci minuti dimusica da suonare o se si ha l’impressioneche nessuno ascolti,l’importante è suonare sempre almeglio delle proprie capacità.Il mondo dei fiati adun bivioCome vede il futuro del mondodei fiati?Indubbiamente siamo difronte ad un bivio. Viviamo unperiodo di transizione, tra lafanfara di mio padre e ciò che diventerào rispettivamente resterà.Attualmente il nostro movimentoprocede a due o tre velocitàdiverse. Ci sono gruppi che nonsono evoluti per nulla. Ve ne sonoaltri che vivono in un ambientecittadino o in una zona periferica.Molti desiderano dedicarsi allamusica senza considerarlaesclusivamente un passatempo.Rispetto a qualche anno fa,oggi i suonatori sono disposti aspostarsi per ottenere ciò che vogliono:non sono più «prigionieri»della società legata al loro domicilio.Riaffermo l’importanza disuonare bene, sia in quartacategoria che in eccellenza. Ilmusicista appassionato potrà trovareovunque ciò che cerca. Se laqualità convince, lo strumentistaformato in una società di quartacategoria continuerà a farne parte,anche se suonasse parallelamentealtrove, per esempio inuna filarmonica o una brass bandd’eccellenza.Concretamente ciò significache molte società dovranno lottareper sopravvivere. Temo checerte località perderanno i lorocorpi di musica. Allo stesso tempove ne saranno molte altre nellequali procederà tutto bene. Loscopo ultimo non consiste nell’averedue mondi di fiati ma unosolo e che funzioni bene attirandoun nuovo, numeroso pubblico.Per questo i genitori mandanoi loro figli alla scuola di musica,ciò che assicura il nostro ricambiogenerazionale.Se non vi è qualità ibambini suonanoil pianoforte, non ingruppi di fiatiPotrebbe spiegare il suopensiero?Se le performance dei gruppidi fiati non sono di buon livello, igenitori mandano i loro figli aprendere lezioni di pianofortepiuttosto di lasciarli entrare, peresempio, in una filarmonica. Perme avere molti giovani è più importanteche tutto il resto. È veroche la gente oggigiorno ha quattordicisvaghi invece di uno solo enon cessa di passare da un’attivitàall’altra. Rimane comunquecompito nostro cogliere la loroattenzione affinché considerinol’appartenenza ad un gruppo difiati come l’interesse n. 1.Inoltre credo che per un certoperiodo il riferimento alla concorrenzadi altri divertimenti abbiafunto da facile scusante. Vi èsicuramente un fondo di verità,ma l’importante è offrire un contestonel quale le persone abbianovoglia di restare.È una sfida lanciataai direttori!Certamente. Ciò dipendemolto dalla formazione e dal carismadel direttore. Ma non solo:è pure il risultato dell’impatto colpresidente. Bisogna avere la collaborazionedi entrambi affinchéil tutto possa funzionare. Unbuon direttore affiancato da unpresidente negligente non va,come pure il contrario.I pezzi imposti devonopiacereBisogna cambiareil repertorio?Indubbiamente bisogna apportaredelle modifiche: è unapriorità da gestire a livello dell’ABS.Concretamente: i brani inconcorso devono essere buoni.È necessario prestare attenzionealla loro qualità. Importante èche risultino interessanti pure ibrani scelti liberamente.Fondamentalmente è difficileinfluenzare il repertorio. È impossibileimpedire a qualcuno discrivere l’arrangiamento scadentedi un brano musicale. Per controla CM ha il dovere di proporreai concorsi pezzi imposti che abbianoun senso e che non corrispondanoesclusivamente ad unasterile sequenza di difficoltà tecniche.Questo punto di vista restaevidentemente molto soggettivo.Però, quando un pezzo impostonon viene più risuonato, significache non ha colpito né l’ascoltatorené l’interprete.Eppure vi sono molte opereche non durano nel tempo…Talvolta si tratta di questionilegate alla moda o a ciò che cadesemplicemente in disuso. In ognicaso non pretendo che la musicainterpretata venga trasmessa aiposteri per i successivi cent’anni.Rilevante è che ogni brano impostoci permetta di avanzare ungradino sulla scala che intendiamosalire.Le formazioni tenderanno auniformarsi o a standardizzarsi?Non so. Sicuro è che si dovrannogestire situazioni concrete.Talvolta bisogna convivere coni problemi dell’effettivo. Magari lasoluzione scaturirà dall’incaricodi comporre brani a strumentazionevariabile, basata su 10-12voci che si possono distribuire secondol’organico disponibile.Il mondo dei fiati appartieneai suoi musicistiDesidera trasmettere unmessaggio per concludere?Certamente. Credo che ilmondo dei fiati, la cosiddettaBlasmusik, appartenga ai suoimusicisti e che sia compito lorofarlo vivere. Mi riallaccio a ciòche ho affermato inizialmente:«l’importante è svolgere bene ciòche si vuole fare. È l’essenziale.Poi, tutto il resto segue!»Contributo diJean-Raphaël Fontannaz(trad. Nathalie Padlina)Strumenti a fiato alla radioDomenica 16.1, 12.05, rete 1Concerto bandisticoMusica cittadina Locarnodir. Giorgio CoppiDomenica 23.1, 12.50, rete 2Acquerelli popolariFilarmonica di Castagnoladir. Mauro GhislettaDomenica 30.1, 12.50, rete 2Acquerelli popolariFilarmonica Faidesedir. Elio FeliceSabato 15.1, 19.20, rete 2Podio musicaleUnited States Marine bandSabato 22.1, 19.20, rete 2Podio musicaleCivica Filarmonica di Bellinzonadir. Franco ArrigoniDomenica 23.1, 12.05, rete 1Concerto bandisticoMusica Ferrovieri Bellinzonadir. Helmut HungerDomenica 30.1, 12.05, rete 1Concerto bandisticoFilarmonica Piottesedir. Alfeo ViscontiDomenica 16.1, 12.50, rete 2Acquerelli popolariCollina d’oro MusicaSabato 29.1, 19.20, rete 2Podio musicaleDesamper Big Banddir. Marco Santilli34 UNISONO 1• 2005