p27-144 (1).pdf - Dipartimento di Analisi dei processi economico ...

Rimane salvo in ogni caso il diritto all’azione individuale.Riprendendo le questioni sollevate da Alpa, la violazione di diritti contrattualicome quelli rappresentati nel caso Parmalat non implica problemi diaccesso alla giustizia, essendo migliaia i casi, decisi favorevolmente in primogrado, con cui i risparmiatori hanno potuto ottenere soddisfazione: l’auspicioera quello di realizzare diversi accorgimenti processuali e indirizzi univoci didiritto sostanziale.Ancora, con riguardo ai settori in cui l’azione collettiva è ammessa: unodi essi, per la formulazione ricevuta, è considerato indecifrabile («illeciti commessinell’ambito di rapporti giuridici relativi a contratti cosiddetti per adesione,di cui all’art. 1342 del Codice civile, che all’utente non è dato contrattaree modificare»).Alpa inoltre invita il Legislatore – o il Governo – a preoccuparsi delleragioni per cui le disposizioni sulle clausole vessatorie nei contratti dei consumatori,ora contenute nel Codice del consumo, non hanno portato alcun beneficio,ricordando che l’illecito afferisce all’area extracontrattuale; che i contratti“cosiddetti per adesione” non riguardano solo i consumatori ma anche i professionisti;che per tutelare il consumatore sarebbe stato più opportuno richiamarele disposizioni del Codice del consumo, contenute nello stesso testo nelquale si vorrebbe inserire quello delle azioni collettive; ancora, che interpretataalla lettera, la disposizione diviene inefficace se al consumatore fosse consentitodi negoziare anche una sola clausola (ad es., il prezzo delle commissioni,i tassi, i rischi coperti, etc.).Si segnalano poi altri problemi, alcuni dei quali risolti dalle modificheapportate a seguito dei recenti inerenti politici. È il caso della mancata inclusionenella legittimazione ad agire dei comitati, quale espressione più democraticaed efficace delle istanze dei consumatori (che come si vedrà ha trovatosoluzione nell’ ultimo emendamento estensivo della portata soggettiva dellatitolarità del potere di azione); l’omissione nel testo del riferimento agli interessicon la menzione dei soli diritti; l’introduzione “criptica” di un sistema diopt-out, senza previa valutazione di compatibilità con il dettato costituzionale,né confronti con le esperienze già esistenti in Europa, e senza considerare comparativamentegli interessi delle categorie di consumatori e gli interessi dellecategorie degli imprenditori; ma anche questo profilo, come si vedrà, ha trovatosoluzione con l’introduzione di un meccanismo di adesione controllata, lacui efficacia dovrà trovare risposte empiriche.La gestione dei rimborsi individuali tramite una camera di conciliazionesuccessiva alla decisione di accertamento (e condanna?) della responsabilitàdell’impresa viene considerata come il rovesciamento della logica giuridicaprocessuale,in quanto la conciliazione, funzionalmente orientata alla preven-72