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Documento - Di e Di - Polo informatico per la disabilità - CTS

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attività di piccolo gruppo. Nascono così, in powerpoint o in filmati secondo le singole preferenze,<br />

gli scorci di vita che ogni alunno ritiene più significativi e che ha “desiderio” di condividere con gli<br />

altri.<br />

Tale <strong>per</strong>corso che nasce dal<strong>la</strong> libera scelta degli argomenti da trattare, consente reazioni emotive<br />

non strutturate, portando ad una gratificazione immediata che diventa prerequisito <strong>per</strong> successivi<br />

approfondimenti e sve<strong>la</strong>ndo, spesso, problematiche nascoste.<br />

LABORATORIO DI FALEGNAMERIA E RESTAURO<br />

Il <strong>la</strong>boratorio di falegnameria e restauro nasce dall’interesse dimostrato verso le attività pratiche e,<br />

soprattutto, verso dei <strong>la</strong>vori in cui il cambiamento, il miglioramento, il risultato in senso <strong>la</strong>to sia<br />

partico<strong>la</strong>rmente evidente. Si è pensato d’individuare all’interno del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> uno spazio da<br />

trasformare in un vero <strong>la</strong>boratorio con arnesi, legnami, tute da <strong>la</strong>voro. Si è proceduto, in piccoli<br />

gruppi sotto <strong>la</strong> guida di docenti es<strong>per</strong>ti, in primo luogo a chiarire tutte le norme di sicurezza da<br />

rispettare e successivamente a spiegare le procedure del restauro di piccoli mobili dell’ottocento,<br />

alternando <strong>la</strong> costruzione di piccoli mobili nuovi. Gli alunni si sono entusiasmati, hanno imparato<br />

l’importanza dell’impegno continuativo, del<strong>la</strong> cura del partico<strong>la</strong>re, del <strong>la</strong>vorare in gruppo<br />

condividendo un’attività e, soprattutto si sono sentiti valorizzati nelle loro abilità sia <strong>per</strong>ché gli<br />

oggetti saranno fotografati e presentati al<strong>la</strong> mostra di fine anno, sia <strong>per</strong>ché ciascuno potrà costruire<br />

un oggetto da portare a casa.<br />

SPORTELLO DI ORIENTAMENTO<br />

Questa iniziativa nasce dal<strong>la</strong> consapevolezza che, se è complesso e spesso sofferto <strong>per</strong> dei<br />

quattordicenni essere in grado di e<strong>la</strong>borare un progetto di vita, lo è ancora di più <strong>per</strong> gli allievi<br />

diversamente abili e <strong>per</strong> le loro famiglie.<br />

Tali allievi si trovano spesso iscritti all’istituto professionale <strong>per</strong>ché ritenuto in grado di offrire<br />

quelle competenze tecniche <strong>per</strong> un futuro inserimento nel mondo del <strong>la</strong>voro, senza <strong>per</strong>ò un’adeguata<br />

valutazione dello scarto esistente tra il profilo dell’allievo, il curricolo formativo dell’istituto e le<br />

aspettative del mondo del <strong>la</strong>voro. Spesso manca nei docenti delle scuole secondarie di primo grado<br />

una reale conoscenza dell’offerta formativa degli istituti professionali, li si confonde con <strong>la</strong><br />

formazione professionale regionale e, talvolta, ci si “dimentica” di avviare le procedure di<br />

orientamento in seconda media in modo da avere tempi più lunghi <strong>per</strong> valutare in modo rigoroso <strong>la</strong><br />

congruenza tra <strong>la</strong> disabilità dell’allievo e il <strong>per</strong>corso sco<strong>la</strong>stico proposto.<br />

Tale situazione ha portato un gran numero di allievi disabili negli istituti professionali e pochissimi<br />

nei licei dove sarebbe stato più facile costruire dei <strong>per</strong>corsi mirati soprattutto equilibrando le

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