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PROSPETTO DI BASE

PROSPETTO DI BASE - Cassa Rurale di Pergine Valsugana

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3.1 DATI ECONOMICO/FINANZIARI E PATRIMONIALI SELEZIONATI DELL’EMITTENTE<br />

Si riportano di seguito alcuni dati finanziari, patrimoniali e di solvibilità selezionati relativi all’Emittente e tratti dai bilanci<br />

sottoposti a revisione al 31 dicembre 2010 e il 31 dicembre 2009. I dati, espressi in migliaia di euro, sono stati redatti secondo i<br />

principi contabili internazionali IAS/IFRS:<br />

PATRIMONIO <strong>DI</strong> VIGILANZA E COEFFICIENTI<br />

PATRIMONIALI (dati in migliaia di Euro)<br />

DATI AL<br />

31/12/2010<br />

DATI AL<br />

31/12/2009<br />

VARIAZ. % 2010<br />

sul 2009<br />

Total Capital Ratio<br />

(Patrimonio di Vigilanza / Attività di rischio ponderate)<br />

19,27% 18,51% 4,10%<br />

Tier One Capital Ratio<br />

(Patrimonio di base / Attività di rischio ponderate)<br />

19,10% 18,33% 4,20%<br />

Core Tier One Capital Ratio (*)<br />

(Patrimonio di base / Attività di rischio ponderate)<br />

19,10% 18,33% 4,20%<br />

Attività ponderate per il rischio 561.104 567.513 -1,13%<br />

Patrimonio di Vigilanza 108.151 105.039 3,00%<br />

(*) Il Core Tier One Capital Ratio coincide con il Tier One Capital Ratio.<br />

Le attività ponderate per il rischio risultano diminuite in quanto i nuovi impieghi verso clientela sono indirizzati<br />

prevalentemente verso esposizioni al dettaglio e garantite da immobili che godono di una ponderazione favorevole; tale effetto<br />

positivo è mitigato dall’incremento registrato nelle partite anomale che presentano invece una ponderazione più pesante.<br />

Il miglioramento dei ratios patrimoniali è da attribuirsi principalmente all’incremento del patrimonio di vigilanza a seguito sia<br />

della destinazione dell’utile d’esercizio (per una percentuale pari al 80,6% dello stesso) sia all’effetto positivo sul patrimonio<br />

di vigilanza della neutralizzazione delle plusvalenze e minusvalenze rilevate sui titoli di debito emessi dalle Amministrazioni<br />

centrali dei Paesi UE inclusi nel portafoglio “attività finanziarie disponibili per la vendita –AFS”.<br />

PRINCIPALI IN<strong>DI</strong>CATORI di RISCHIOSITA’<br />

CRE<strong>DI</strong>TIZIA<br />

DATI AL<br />

31/12/2010<br />

DATI AL<br />

31/12/2009<br />

VARIAZ. % 2010<br />

sul 2009<br />

Partite anomale (**) lorde su Impieghi lordi 11,85% 7,55% 56,95%<br />

Partite anomale (**) nette su Impieghi netti 11,75% 7,43% 58,14%<br />

Sofferenze lorde su Impieghi lordi 2,77% 1,50% 84,67%<br />

Sofferenze nette su Impieghi netti 2,23% 1,05% 112,38%<br />

(**) Le partite anomale comprendono: incagli, esposizioni scadute, sofferenze, crediti in ristrutturazione e sono riferite ai<br />

crediti verso le banche e clientela.<br />

L’ incremento delle partite anomale e delle sofferenze rappresenta la conseguenza diretta della crisi economica e finanziaria,<br />

che ha colpito il tessuto economico del territorio di riferimento della Banca, in particolare il settore dell’edilizia, riducendo la<br />

capacità sia delle imprese che delle famiglie di fronteggiare i rimborsi e causando anomalie e ritardi di pagamento su numerose<br />

posizioni affidate.<br />

PRINCIPALI DATI <strong>DI</strong> CONTO ECONOMICO<br />

(dati in migliaia di Euro)<br />

Esercizio chiuso<br />

al 31/12/ 2010<br />

Esercizio chiuso<br />

al 31/12/ 2009<br />

VARIAZ. % 2010<br />

sul 2009<br />

MARGINE <strong>DI</strong> INTERESSE (voce 30 CE) 12.055 10.869 10,91%<br />

MARGINE <strong>DI</strong> INTERME<strong>DI</strong>AZIONE<br />

(Voce 120 CE)<br />

RISULTATO NETTO GESTIONE FINANZIARIA (voce 140<br />

CE)<br />

16.495 15.479 6,56%<br />

15.371 15.199 1,13%<br />

COSTI OPERATIVI (voce 200 CE) (11.960) (11.950) 0,08%<br />

UTILE NETTO D’ESERCIZIO (voce 290 CE) 3.496 2.811 24,38%<br />

I ricavi della Cassa dipendono in gran parte dall’evoluzione del margine d’interesse, ovvero dalla dinamica raccolta-impieghi.<br />

Se da un lato tale margine ha evidenziato un discreto aumento, dall’altro bisogna considerare quanto le rettifiche per il<br />

deterioramento dei crediti vadano a inficiare il risultato economico aziendale. L’utile lordo, non considerando la plusvalenza<br />

per la dismissione della partecipazione in Pergine Sviluppo S.p.A. avvenuta, è in ribasso del 2%. I rischi derivanti dalla qualità<br />

del credito, oltre che la riduzione considerevole dei tassi di interesse, hanno prodotto un effetto negativo sul risultato<br />

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