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LivingSettembre2015

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DESIGN TOUR<br />

Elisa Strozyk e<br />

il lampadario in legno<br />

flessibile Miss Maple<br />

(in alto). Effetto optical<br />

per il cabinet Regard<br />

di Martin Holzapfel<br />

(sopra). La modista<br />

Fiona Bennett nella<br />

vetrina del suo atelier<br />

di cappelli (a destra)<br />

03<br />

SCENA CREATIVA<br />

«Berlino è un immenso hub iperconnesso:<br />

tutti i creativi della città sono legati in<br />

qualche modo grazie ai tanti workshop<br />

e agli spazi lavorativi comuni»: la designer<br />

di tessuti Elisa Strozyk – quando è stato<br />

abbattuto il muro aveva sette anni e viveva<br />

a Est – non ha dubbi su cosa renda ancora<br />

speciale e unica al mondo la scena creativa<br />

della città. Le fa eco Martin Holzapfel<br />

che, con i suoi progetti Furniture for Daily<br />

Use, punta alla semplicità e al minimalismo<br />

di stampo berlinese: «Questa città rimane<br />

così vibrante per via della sua storia.<br />

C’è ancora una sorta di mélange tra<br />

il tempo prima della caduta del muro<br />

e quello successivo, anche se sono già<br />

passati 25 anni. E tutti gli spazi vuoti che<br />

sono rimasti nel mezzo sono campi di<br />

allevamento per giovani talenti. Per questo<br />

132<br />

vivo e lavoro vicino alla vecchia linea<br />

del muro». E la creatività si esprime<br />

in ogni direzione. C’è chi ha trasformato<br />

il legno in tessuti flessibili come Elisa,<br />

chi disegna arredi con ornamenti optical<br />

come Martin, chi promuove sinergie<br />

creative tra designer e realtà artigianali<br />

internazionali come Hettler Tüllmann<br />

e chi ha messo in testa ai berlinesi migliaia<br />

di cappelli. È il caso di Fiona Bennett,<br />

nata in Inghilterra ma cresciuta a Berlino<br />

ovest, ha avuto modo di vedere tutta<br />

l’evoluzione della città per poi scegliere,<br />

dopo la caduta dei confini interni, di creare<br />

il suo laboratorio nel quartiere dell’est<br />

Mitte, in una vecchia fabbrica di sapone:<br />

il team lavora in vetrina, con vista<br />

dalla strada. L’ennesima sorpresa<br />

uscita dal cilindro della magia creativa<br />

che continua a regnare a Berlino.

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