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Voci di Moda n.42

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L'intervista

FIORDALISO

Una donna che non smettera’ mai di cantare

(e amare l’arte!)

A volte la vita è davvero strana. Come giornalista cerco sempre di incontrare gli artisti nel loro habitat naturale: in teatro,

sul palco, in concerto… Mi piace arrivare preparato, con le informazioni giuste, con degli input sui loro prossimi impegni…

Fiordaliso l’ho incontrata alle terme, nella ridente cittadina veneta di Abano. Era mia vicina di tavolo. Gentile, cordiale, una

parola tira l’altra e l’intervista è scattata in modo naturale:

Ciao Fiordaliso come stai?

Bene, quando sono alle terme va sempre bene!

Un tuo commento sulla musica italiana oggi ....

Beh, per una come me che arriva dagli anni 70 con le varie trasformazioni

che ci sono state in tutti questi anni, la musica italiana oggi

la trovo un po’ noiosa e ripetitiva.

Interessante… continua

Noi negli anni 80 facevamo delle canzoni che sono rimaste nella

memoria collettiva. Accompagnavano la vita delle persone e le ricordano

ancora oggi.

Dicci almeno se tra le nuove leve della musica

italiana intravedi una nuova Fiordaliso?

Ce ne sono diverse, ma fare nomi non me la sento

anche perché ognuno ha una sua caratteristica personale che si

differenzia da qualsiasi altra.

Ultima domanda: come intitoliamo questa intervista?

Fioradliso: una donna che non smetterà mai di cantare (e amare

l’arte!!)

Ps: un grazie di cuore al patron Francesco Tognin dell’Hotel Europa

di Abano Terme e a tutto il suo il suo fantastico staff per il contatto,

la gentilezza e la riuscita dell’intervista.

di Fabio Villa

Perché la musica degli anni 80 ha lasciato un segno così profondo

nelle persone?

Penso che gli anni 80 rispecchino un momento storico bello per

tutti! C’era più lavoro, tutto era più sereno e non c’era questo

“odio social” che rende tutto più complicato.

A questo proposito… il tuo rapporto con i social?

A piccole dosi. Mi piace rispondere ai fans, seguirli, ma a volte sono

tentata di togliermi e cancellarli completamente. Lo ripeto troppo

“odio social” e veramente tanta maleducazione. Questo non mi piace.

Ritorniamo a parlare di musica. Dei tuoi inizi con le orchestre

cosa ti ricordi?

Che giravo con il mio papà e ”L’allegra compagnia” poi con l’orchestra

di Franco Bagutti. Serate su serate, tempi eroici, con musicisti

virtuosi. La svolta arrivò perché mia mamma mi iscrisse al Festival

di Castrocaro che ho vinto e da lì è partita la mia carriera solista.

Artisticamente parlando cosa stai preparando?

Ho detto di si a tre progetti teatrali.

Quest’inverno dovrò studiare tantissimo!

“La sirenetta - il musical” dove ovviamente

non farò la sirenetta ma la strega cattiva.

Con Gianfranco D’Angelo e Sandra Milo

faro “Il lago dorato” e sempre con Gianfranco

D’Angelo e Scarpetta (che curerà anche

la regia) faremo“. Forse il paradiso può

attendere.”

E la musica?

Non ho intenzione di incidere dei brani.

Che scoop…!

Tanti concerti, quelli si, ma canzoni nuove no,

credimi, per il momento va bene così.

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