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L'intervista
FIORDALISO
Una donna che non smettera’ mai di cantare
(e amare l’arte!)
A volte la vita è davvero strana. Come giornalista cerco sempre di incontrare gli artisti nel loro habitat naturale: in teatro,
sul palco, in concerto… Mi piace arrivare preparato, con le informazioni giuste, con degli input sui loro prossimi impegni…
Fiordaliso l’ho incontrata alle terme, nella ridente cittadina veneta di Abano. Era mia vicina di tavolo. Gentile, cordiale, una
parola tira l’altra e l’intervista è scattata in modo naturale:
Ciao Fiordaliso come stai?
Bene, quando sono alle terme va sempre bene!
Un tuo commento sulla musica italiana oggi ....
Beh, per una come me che arriva dagli anni 70 con le varie trasformazioni
che ci sono state in tutti questi anni, la musica italiana oggi
la trovo un po’ noiosa e ripetitiva.
Interessante… continua
Noi negli anni 80 facevamo delle canzoni che sono rimaste nella
memoria collettiva. Accompagnavano la vita delle persone e le ricordano
ancora oggi.
Dicci almeno se tra le nuove leve della musica
italiana intravedi una nuova Fiordaliso?
Ce ne sono diverse, ma fare nomi non me la sento
anche perché ognuno ha una sua caratteristica personale che si
differenzia da qualsiasi altra.
Ultima domanda: come intitoliamo questa intervista?
Fioradliso: una donna che non smetterà mai di cantare (e amare
l’arte!!)
Ps: un grazie di cuore al patron Francesco Tognin dell’Hotel Europa
di Abano Terme e a tutto il suo il suo fantastico staff per il contatto,
la gentilezza e la riuscita dell’intervista.
di Fabio Villa
Perché la musica degli anni 80 ha lasciato un segno così profondo
nelle persone?
Penso che gli anni 80 rispecchino un momento storico bello per
tutti! C’era più lavoro, tutto era più sereno e non c’era questo
“odio social” che rende tutto più complicato.
A questo proposito… il tuo rapporto con i social?
A piccole dosi. Mi piace rispondere ai fans, seguirli, ma a volte sono
tentata di togliermi e cancellarli completamente. Lo ripeto troppo
“odio social” e veramente tanta maleducazione. Questo non mi piace.
Ritorniamo a parlare di musica. Dei tuoi inizi con le orchestre
cosa ti ricordi?
Che giravo con il mio papà e ”L’allegra compagnia” poi con l’orchestra
di Franco Bagutti. Serate su serate, tempi eroici, con musicisti
virtuosi. La svolta arrivò perché mia mamma mi iscrisse al Festival
di Castrocaro che ho vinto e da lì è partita la mia carriera solista.
Artisticamente parlando cosa stai preparando?
Ho detto di si a tre progetti teatrali.
Quest’inverno dovrò studiare tantissimo!
“La sirenetta - il musical” dove ovviamente
non farò la sirenetta ma la strega cattiva.
Con Gianfranco D’Angelo e Sandra Milo
faro “Il lago dorato” e sempre con Gianfranco
D’Angelo e Scarpetta (che curerà anche
la regia) faremo“. Forse il paradiso può
attendere.”
E la musica?
Non ho intenzione di incidere dei brani.
Che scoop…!
Tanti concerti, quelli si, ma canzoni nuove no,
credimi, per il momento va bene così.
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