REVISTA CONNESSIONE - EDIÇÃO DE OUTUBRO N.11 2021
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va il Santuario, chiese al capomastro il permesso
di pregare a Nostra Signora Aparecida. Ricevuto
il permesso, lo schiavo si inginocchia e prega contrito.
Le catene, miracolosamente, si allentano dai
suoi polsi lasciando libero Zacaria. Era il secondo
miracolo.
Alla Santa furono attribuiti altri miracoli:
Un cavaliere di Cuiabá, di passaggio ad Aparecida,
diretto a Minas Gerais, vide la fede dei pellegrini
e cominciò a schernire, dicendo che quella
fede era una sciocchezza. Voleva dimostrare
quello che stava dicendo, entrando in chiesa. Proprio
sulle scale, la gamba del suo cavallo è rimasta
impigliata nella pietra delle scale della chiesa (Basilica
Vecchia), arrivando a far cadere il cavaliere
da cavallo, dopo che il segno del ferro di cavallo è
stato incastonato nella pietra. Il cavaliere pentito
chiese perdono e divenne un devoto.
Madre e figlia stavano camminando lungo le rive
del fiume Paraíba do Sul, quando, sorprendentemente,
la figlia nata cieca commenta alla madre:
“Madre, quanto è bella questa chiesa” Vecchia Basilica.
Da quel momento in poi, la ragazza inizia
a vedere.
Il padre e il figlio sono andati a pescare. Durante
la battuta di pesca la corrente era molto forte e il
ragazzo è caduto nel fiume a causa di una mancata
attenzione. Il ragazzo non sapeva nuotare. La
corrente lo trascinava sempre più veloce e il padre
disperato chiese a Nostra Signora Aparecida di
salvare il ragazzo. Improvvisamente il corpo del
ragazzo smise di essere trascinato, mentre la forte
corrente continuava, e il padre salvò il ragazzo.
Un uomo stava tornando a casa sua quando improvvisamente
si imbatté in un enorme giaguaro.
Si trovò alle strette e il giaguaro stava per attaccare,
quindi l’uomo chiese disperatamente a Nostra
Signora Aparecida per la sua vita, e il giaguaro si
voltò e se ne andò.
Il 6 novembre 1888 la principessa Isabel visitò
per la seconda volta la basilica e offrì alla santa, in
cambio di una promessa (fatta in occasione della
sua prima visita, l’8 dicembre 1868), una corona
d’oro tempestata di diamanti e rubini, insieme ad
un manto azzurro riccamente adornato. Questi
oggetti furono collocati nell’immagine solo l’8
settembre 1904, in una solenne celebrazione presieduta
da D. José Camargo Barros, alla presenza
del Nunzio Apostolico, di numerosi Vescovi, del
Presidente della Repubblica Rodrigues Alves e
numerose persone.
Il 29 aprile 1908 la chiesa ricevette il titolo di Basilica
Minore, consacrata il 5 settembre 1909 e ricevette
le ossa di San Vincenzo Martire, portate da
Roma con il permesso del Papa.
Il 17 dicembre 1928 il villaggio che si formò intorno
alla chiesa, in cima al Morro dos Coqueiros,
divenne Comune venendo chiamato Aparecida in
onore della Madonna a cui si deve la creazione
della città.
Nostra Signora da Conceição Aparecida, fu proclamata
Regina del Brasile e sua Santa Patrona Ufficiale
il 16 luglio 1930, per decreto di Papa Pio XI,
venendo incoronata.
Nel 1967, nel 250° anniversario di devozione, il
Papa Paolo VI offrì al Santuario la “Rosa d’Oro”,
riconoscendo l’importanza della santa devozione.
Con la legge n. 6.802 del 30 giugno 1980 è stato
ufficialmente dichiarato festivo il 12 ottobre, dedicando
questo giorno alla devozione. Anche in
questa Legge, la Repubblica Federativa
del Brasile riconosce ufficialmente
Nostra Signora Aparecida
come patrona del Brasile.
Il 4 luglio 1980, Papa Giovanni
Paolo II, nella sua storica visita
in Brasile, consacrò la Basilica di
Nostra Signora Aparecida il più
grande santuario mariano del
mondo, in una solenne messa celebrata,
rinvigorendo la devozione
a Santa Maria, Madre di Dio e consacrando
solennemente quel grandioso
monumento costruito con
l’affetto e la devozione del popolo
brasiliano.
L’immagine presa dalle acque del
fiume Paraíba nel 1717 è in terracotta
e misura quaranta centimetri
di altezza.
Il colore cannella in cui si presenta
oggi è dovuto alla secolare esposizione
alla fuliggine prodotta dalle
fiamme di candele, lumi e lampade,
accese dai suoi devoti.
Nel 1978 dovette essere completamente
restaurata, dopo aver subito
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